Ulisse 2010 N.ro4

16
-SENZA PAROLE- NOTIZIE DAI CUC E DALLA FACOLTA’ (pag. 2) LO SFREGIO La vera casta (pag. 5) DA TARANTO Taranto... tra ingegneria e futuro (pag. 8) DAL WEB Il problema “Esse3” (pag. 11) DALLE BIBLIOTECHE Il “Fondo Francesco Moschini” (pag 12) S e lo Zecchino D’oro si fosse tenuto al Politecnico sareb- be sicuramente iniziato così: “44 “gattini” in fila per sei col resto di due (gli SD per chi non avesse capi- to), dovevano partecipare ad un Con- siglio degli Studenti (CdS) nel quale, tra le altre cose, sarebbero stati eletti i due rappresentanti degli studenti in Senato Accademico.” Di questi però solo 2 arrivarono a destinazione… Raccontiamo in breve l’ennesima storiella degli Studenti Demo- cratici (d’ora in avanti “gattini”) I CdS vengono convocati dal Presiden- te (anch’esso Studente DemocVatico) e anche i senatori sono ovviamente Studenti Democratici. Poche settimane prima di quell’8 Novembre uno dei due Senatori diede le dimissioni dal suo in- carico. Lo Statuto prevede che in casi come questi decadano entrambe le cariche e che il CdS proceda a nuova nomina. Dunque: LORO hanno dato le dimissioni, LORO ci hanno convocato per il giorno 8, LORO hanno deciso l’orario, LORO hanno deciso l’ordine del giorno, LORO hanno litigato per due settimane su chi dovevano essere i “fortunati” successori in Senato, LORO fino alla mattina dell’8 non avevano an- cora fatto pace col cervello, LORO alle ore 15:00 non si sono presentati in CdS, LORO dalle ore 15:00 alle ore 15:35 hanno continuato a litigare rinchiusi in uno stanzino, fregandosene di chi era pochi metri più in la ad aspettare, il LORO presidente non si è neanche degnato di fare due passi e venire ad avvisarci magari dicendoci di tornare dopo un po’ e non facendoci stare li come dei polli; e indovinate un po’ di chi è la colpa di tutto ciò??? NOSTRA ovviamente. E’ colpa nostra perché noi in malafede e (riporto testuali parole scritte sul loro sito)... continua a pag. 5 UN OROLOGIO PER UN CONSIGLIO! Stampato con il contributo del Politecnico di Bari - Fondi exLege 390/91 In questo numero:

description

Notizie dai CUC e dalla Facoltà, Intervista al Preside e al Presidente del CUC Civile di Taranto, Biblioteche & Fondo Moschini, Aumento tasse-risultati postmobilitazione, Esami di stato, Problemi con l'Esse3 e altro ancora.

Transcript of Ulisse 2010 N.ro4

-SENZA PAROLE-

NOTIZIE DAI CUC E DALLA

FACOLTA’

(pag. 2)

LO SFREGIO

La vera casta

(pag. 5)

DA TARANTO

Taranto... tra ingegneria e futuro

(pag. 8)

DAL WEB

Il problema “Esse3”

(pag. 11)

DALLE BIBLIOTECHE

Il “Fondo Francesco Moschini”

(pag 12)

Se lo Zecchino D’oro si fosse tenuto al Politecnico sareb-

be sicuramente iniziato così:“44 “gattini” in fila per sei col resto di due (gli SD per chi non avesse capi-to), dovevano partecipare ad un Con-siglio degli Studenti (CdS) nel quale, tra le altre cose, sarebbero stati eletti i due rappresentanti degli studenti in Senato Accademico.” Di questi però solo 2 arrivarono a destinazione…Raccontiamo in breve l’ennesima storiella degli Studenti Demo-cratici (d’ora in avanti “gattini”)I CdS vengono convocati dal Presiden-te (anch’esso Studente DemocVatico)

e anche i senatori sono ovviamente Studenti Democratici. Poche settimane prima di quell’8 Novembre uno dei due Senatori diede le dimissioni dal suo in-carico. Lo Statuto prevede che in casi come questi decadano entrambe le cariche e che il CdS proceda a nuova nomina. Dunque: LORO hanno dato le dimissioni, LORO ci hanno convocato per il giorno 8, LORO hanno deciso l’orario, LORO hanno deciso l’ordine del giorno, LORO hanno litigato per due settimane su chi dovevano essere i “fortunati” successori in Senato, LORO fino alla mattina dell’8 non avevano an-cora fatto pace col cervello, LORO alle

ore 15:00 non si sono presentati in CdS, LORO dalle ore 15:00 alle ore 15:35 hanno continuato a litigare rinchiusi in uno stanzino, fregandosene di chi era pochi metri più in la ad aspettare, il LORO presidente non si è neanche degnato di fare due passi e venire ad avvisarci magari dicendoci di tornare dopo un po’ e non facendoci stare li come dei polli; e indovinate un po’ di chi è la colpa di tutto ciò??? NOSTRA ovviamente. E’ colpa nostra perché noi in malafede e (riporto testuali parole scritte sul loro sito)... continua a pag. 5

UN OROLOGIO PER UN CONSIGLIO!

Stampato con il contributo del Politecnico di Bari - Fondi exLege 390/91

In questo numero:

2 Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.aup.itNotizie dai CUCa cura dei nostri rappresentanti

CUC IndUstrIale

Il 30 Settembre e il 18 Novembre si è riunito il Consiglio Unitario di Classe

in Ingegneria Industriale. Punti focali all’Ordine del Giorno di questi incon-tri sono stati le norme di accesso alle Lauree Magistrali, gli esami a scelta, e la modifica di alcune Norme transitorie per il passaggio lauree triennali da ex DM 509 a ex DM 270. Per quanto riguarda le norme di acces-so alle Lauree Magistrali, il Senato Ac-cademico ha deliberato che l’adegua-tezza della preparazione dello studente venga valutata da una Commissione di Valutazione, nominata dal Preside di Facoltà, nell’ambito del Consiglio di Corso di Studio, attraverso l’analisi della carriera dello studente. La perso-nale preparazione si considera auto-maticamente adeguata per i laureati che possiedano un voto di laurea pari o superiore a 92/110 (o 84/100). Il limite sul voto di laurea è ridotto a 85/110 per gli immatricolati al Politecnico di Bari nell’Anno Accademico 2009/2010 o negli Anni Accademici precedenti. Per coloro che conseguiranno un voto di laurea inferiore, la Commissione potrà richiedere allo studente la verifica della preparazione individuale, attraverso colloquio, in uno o più settori, su cui verterà il colloquio stesso. Il mancato superamento del colloquio di verifica non permetterà l’immatricolazione al Corso di Laurea Magistrale.Riguardo gli esami a scelta, per tutti gli iscritti al CUCIND, sono automatica-mente approvati dalla Segreteria Stu-denti (come esami a scelta del III anno

delle Lauree L9 di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica) esami da 3, 6, 12 CFU compresi nei R.D. delle Lauree e delle Lauree Magistrali appartenenti al CUCIND. Per gli iscritti alla L9-Elet-trica, sono automaticamente approvati esami a scelta compresi anche nei R. D. del CUC dell’Informazione. Per tutti gli studenti, la domanda dell’esame o degli esami a scelta andava presentata entro la fine del mese di Ottobre 2010, per gli esami del I semestre, ed en-tro il 22 Dicembre 2010 per quelli del II semestre. Quindi, non servirà fare domanda al CUCIND per gli esami a scelta se siete nelle condizioni sopra citate, ma dovrete consegnare solo la domanda in Segreteria Studenti!N.B.: Se non consegnate alcuna do-manda, sarà automaticamente regis-trata la frequenza per l’esame “con-sigliato” dal Piano di Studi del vostro Corso di Laurea.

Sulla modifica alle Norme Transitorie: è stato convalidato il riconoscimen-to delle equivalenze tra Elementi di Economia (ex DM 270), e l’esame di Economia ed Organizzazione Azienda-le (ex DM 509), per gli studenti iscritti alla L3IG; per gli studenti del Corso di Laurea L3IL ex 509, transitati nel nuovo R.D. della L9 - Ingegneria Elettrica dell’anno 2009/2010 ex 270, invece, è stato abolito l’obbligo di rispettare le propedeuticità.Inoltre, fondamentale è la questione di Meccanica Razionale per Ingegneria Gestionale e Ingegneria Meccanica.

Il Prof. Messina, incaricato del corso, è andato in pensione il 1° Novembre scorso. Pertanto, è stata convocata una commissione d’urgenza dal Pre-side di Facoltà, che avrà durata fino al mese di Maggio (quando sarà incarica-to il docente del prossimo anno) com-posta dai docenti Redaelli e Palese, per garantire almeno un minimo di date di esame per gli studenti. Ad oggi, le due date sicuramente previste per l’esame sono nel mese di Febbraio ed in quello di Aprile. Per Novembre non c’è possibilità di mettere alcuna data, a meno di casi eccezionali in cui lo studente debba laurearsi a Dicembre e ha come ultimo esame Meccanica Razionale. Importante è il fattore che, per quest’anno, il corso di Meccanica Razionale NON è erogato per i due Corsi di Laurea in questione, in quanto, per Ing. Ge-stionale ex DM 270, non è più previsto dal Regolamento Didattico, e per Ing. Meccanica, invece, è stato posticipato al secondo anno (quindi, le matricole di quest’anno lo seguiranno l’anno prossimo, e gli iscritti al sec-ondo anno lo hanno già seguito l’anno scorso!). Quindi, per quest’anno, data la non-erogazione del corso, possono non essere ritenute valide le modalità previste dal Regolamento Didattico d’Ateneo (gli 8 appelli annuali e uno mensile per i fuori-corso) e la Commis-sione può scegliere di mettere a dispo-sizione degli studenti solo queste due date.

Alessia [email protected]

CUC InformazIone

Negli ultimi due CUC di Ottobre si è discusso di diverse cose. Lo stati di agitazione del Politecnico, che ha por-

tato molti Docenti a non accettare le cattedre, ha costretto il CUC ad approvare diversi spostamenti di materie nei vari semestri e ad accorpare alcun corsi. Altro punto rilevante è l’approvazione delle equipollenze didattiche fra i Corsi di Laurea in ex-DM509 e il nuovissimo ordinamento DM270. Altra notizia, sicuramente molto gradita a tutti gli studenti 509, è l’eliminazione di tutte le propedeuticità che erano ri-maste.Per quanto concerne le commissioni degli esami di Inglese: Inglese 1 si potrà tenere al Centro Linguistico (dove potete trovare tutte le informazioni riguardanti l’esame, compreso il calendario esami), mentre Inglese 2 verrà svolto dal Prof. Di Sciascio e dal Prof. Politi. Sempre per quanto riguarda Inglese, il corso, sia per il Corso di Laurea in Ingegneria

Elettronica e delle Telecomunicazioni sia per Ingegneria In-formatica e dell’Automazione, il docente sarà Suriano.

Una notizia riguardante nello specifico i ragazzi triennali di Ingegneria Elettronica che si sono iscritti alla Laurea Magi-strale di Elettronica: gli OFA che avete di 6 CFU potrà esse-re colmato con il conseguimento dell’esame Complementi di Analisi Matematica.

Infine, come sempre sono state approvate le Pratiche Stu-denti. Chiunque ne avesse bisogno può rivolgersi diretta-mente in auletta!

Marco [email protected]

3

www.aup.it

Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

CUC CIvIle

Il primo CUC (1° Ottobre) del nuovo Anno Accademico si è sviluppato senza discussioni importanti relative le pratiche

studenti rinviate interamente alla riunione molto movimen-tata di Dicembre. Sono invece stati definiti importanti chia-rimenti per quanto riguarda il progetto ERASMUS le cui do-mande saranno (SPERIAMO) affrontate come Piani di Studi Individuali limitando al massimo il concetto di esami integra-tivi o recuperi.Anche per quest’Anno Accademico mancando la disciplina di Geografia Umana per il corso di Tutela del territorio ab-biamo richiesto ed ottenuto lo svincolamento della scelta dell’esame da 3 CFU dall’Elenco E.Non è stato possibile approvare le tabelle di equivalenza di-dattica per chi dovesse affrontare il passaggio dalla speciali-stica 509 alla magistrale 270. La nostra proposta non ha in-contrato il favore del CUC (in realtà non è stata esaminata) poiché si sta molto sottovalutando la possibile richiesta di passaggi, che verranno affrontati singolarmente.

COMMISSIONE PRATICHE STUDENTI 15-16 Novembre 2010 - Sono state analizzate le pratiche studenti pervenute nei mesi di Settembre, Ottobre e Novembre il cui esito sarà disponibile solo dopo il CUC del 6/12/’10 e consultabili pres-so la nostra auletta o contattandoci privatamente (tramite

posta elettronica o contatto Fb). Di particolare importanza il lavoro di analisi delle domande di ammissione alle Lauree Magistrali per gli studenti provenienti da altri Corsi di Lau-rea. Il nuovo ordinamento infatti prevede rigide regole di in-gresso che si traducono in REQUISITI PER L’AMMSSIONE E MODALITÀ DI VERIFICA secondo l’art. 6 comma 2 del DM270. Il regolamento impone per i laureati nelle classi L7-270 e 8-509 (ovvero tutte le lauree triennali in Civile o Am-bientale) il possesso di un numero specifico di CFU in ma-terie di base e caratterizzanti (ingegneristiche ed affini). La mancanza di tali CFU o il possesso di una laurea triennale di ALTRA classe determinano la verifica delle competenze del laureato (tramite l’analisi della carriera pregressa). Allo studente mancante dei requisiti verranno quindi assegnate le Offerte Formative Aggiuntive (OFA), ovvero i vecchi debiti, per un massimo di 60 CFU da conseguire ENTRO la data del 30 Aprile, pena la decadenza dell’immatricolazione ma-gistrale (registrata con riserva sino al completamento degli OFA).Piani di studio per le lauree magistrali: risulta attualmente non definito un regolamento che definisca eventuali criteri da applicare alla valutazione delle richieste di PSI 270. Stia-mo provvedendo allo studio di una proposta, da presentare in CUC, che rispetti i regolamenti interni del Politecnico, la normativa nazionale e le necessità degli studenti.

Francesco d’[email protected]

CUC edIle-arChItettUra

I mportanti ed indispensabili informazioni da divulgare per il CUC Edile-Architettura; in primis sono state approvate pic-

cole variazioni ai regolamenti didattici. Per gli studenti di Edi-le-Architettura invece è stato ripristinato il vecchio modo di presentare la scelta dell’Ordinamento (509). Infatti il CUC ha deciso che al momento della scelta dell’Ordinamento la 28^ materia è obbligatoriamente quella dell’ordinamento scelto mentre la 29^ può essere individuata in modo arbitrario fra quelle di tutti gli ordinamenti. Tasto dolente quello delle prat-iche studenti. Ogni volta che viene convocato il CUC infatti ora per un motivo ora per un altro le pratiche studenti saltano e noi ci troviamo in enorme difficoltà perché non possiamo comunicare agli interessati gli esiti delle stesse.Novità invece sotto il fronte accesso al Corso di Laurea di Ing. dei Sistemi Edilizi. Il CUC ha deciso che chiunque si immatricola nell’A.A. 2010/2011 al corso di laurea in Inge-gneria dei Sistemi Edilizi in possesso di una laurea triennale Classe 4 o Classe L23 (corrispondenti rispettivamente alle laurea in Ingegneria Edile 509 e 270) non ha “debiti forma-tivi” (o meglio i cosiddetti OFA) e pertanto la sua sarà una normalissima immatricolazione al suddetto corso di laurea. Grazie alla richiesta dei rappresentanti di AUP inoltre, la de-cisione è stata estesa anche a coloro i quali hanno fatto il passaggio al primo anno (in regola) presentando il modulo che noi stessi avevamo diffuso ottenendo così il benestare da parte del CUC.Sempre e solo su richiesta dei rappresentanti di AUP è stato affrontato per la prima volta in CUC il problema Analisi. La poca chiarezza in merito alle modalità d’esame, la mancan-za di un numero minimo di appelli, la mancanza di traspa-renza nella comunicazione fra docenti e studenti erano e sono problemi reali che gravano sulle spalle di centinaia di studenti; il CUC è stato occasione di aperto confronto con i docenti dei corsi (Capozzi e Maddalena) i quali hanno ribadi-

to la loro sempre presente volontà nel trovare soluzioni alle varie problematiche con l’obiettivo di smaltire l’enorme nu-mero di studenti che, ad oggi, lottano ancora con gli esami di Analisi. I professori hanno ribadito di aver ridefinito il pro-gramma, unificato le modalità d’esame e i libri di testo fra i due corsi e nonostante l’anno scorso fossero stati avviati cicli di sostegno da parte del CUC (i famosi gruppi di lavoro) ad oggi il problema non stato affatto risolto. Nel CUC di Ot-tobre dunque si è cercato di capire cosa si può ancora fare per affrontare la tematica con intelligenza. È davvero colpa degli studenti che (come dicono i docenti) sottovalutano l’importanza delle materie di base prediligendo materie da più crediti per raggiungere le soglie minime necessario per le iscrizioni ad anni successivi? È davvero colpa nostra che preferiamo (sempre a loro dire) cercare di prendere ripetizio-ni a pagamento anziché chiedere delucidazioni e utilizzare le ore di ricevimento dei docenti del corso? Può essere, ma noi aggiungiamo: forse è che i docenti chiedono troppo da questo esame? Forse si scordano del fatto che stanno formando un Ingegnere e non un Matematico? Non è che dovrebbero essere un po’ più disponibili, più umani, più a-perti al dialogo e più vicini ai nostri problemi? A nostro avviso è un concorso di colpe. Come sempre in una discussione fra due parti la ragione non è mai tutta da un lato e dunque ad oggi possiamo solo dire che il nostro lavoro sulla questione è appena iniziato e che, considerando la completa disponi-bilità dei docenti (solo verbale per ora) che si erano detti pronti a capire quale modalità di esame fosse più comoda agli studenti, noi continueremo il monitoraggio delle prove e la registrazione dei risultati cercando, con il vostro aiuto, di portare in tempi brevi la situazione in condizioni di normalità.

Sally De [email protected]

4 Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.aup.it

FACOLTA’: INCOGNITE D’INIZIO STAGIONE

Notizie dalla Facoltàdi Donato Baranelli

L’inizio di quest’Anno Accademico è sicuramente uno dei più difficili che

noi studenti del Politecnico di Bari ab-biamo vissuto in questo ventennio di vi-ta di tale istituzione.Provati da una sessione di esami esti-va breve e tormentata, impoveriti da un aumento tasse improvviso, ingiusto ed in parte ingiustificato, ci siamo imbattu-ti in un “inizio di stagione” pieno di inco-gnite e, per alcuni, fregature. L’onda delle proteste innescata dai ricercatori a Luglio, non si è ancora esaurita.I Ricercatori, mantenendo fede a quan-to comunicato a Luglio, hanno rinun-ciato a presentare domanda per l’assegnazione di quei carichi di-dattici che non sono tenuti ad as-solvere per legge, lasciando così numerosi corsi scoperti. Il “vuoto” che si è venuto a creare ha indotto il Rettore a posticipare l’inizio delle lezioni di due settimane (11 Ot-tobre 2010). In tale arco tempora-le si è riusciti a tamponare solo in parte all’emorragia didattica, ed è stato dato il via alle lezioni con numerosi insegnamenti sco-perti. E’ nata così una Hot-Line telefonica tra le sedi delle rappre-sentanze studentesche e gli uffici della Presidenza per comunicare giorno per giorno agli studenti quali corsi, tra quelli presenti in orario, fos-sero realmente iniziati o in fase di atti-vazione. Nel mentre, infatti, i corsi sono stati man mano assegnati a docenti esterni e a quei ricercatori che intanto avevano dato la loro disponibilità, op-pure spostati al se condo semestre, quando, si spera, potranno esserci le condizioni per far rientrare in maniera definitiva l’agitazione. Solo nella prima settimana di Novembre è stato pubbli-cato l’elenco ufficiale delle docenze sul sito della I Facoltà di Ingegneria.È superflua ogni riflessione sul fatto che molti di noi si troveranno ad avere almeno uno dei due semestri sovracca-rico di corsi da seguire, che le interru-zioni per sostenere gli “esoneri” sono

ridotte e che per i molti corsi partiti in ritardo ci saranno non poche difficoltà per completare i programmi.Noi studenti, dopo i fatti di Luglio, res-tiamo i soli a subire i disagi più gravi arrecati dalla protesta. Non sindachia-mo più sulla bontà della stessa, sulla quale ci siamo espressi più volte, ma stanchi di essere le vittime di ogni agi-tazione, chiediamo che per il futuro l’intera comunità del Politecnico dimos-tri maggiore maturità. Se l’intero siste-ma universitario è in crisi per decisioni discutibili che piovono dall’alto, biso-gnerebbe fare il possibile per rendere

la nostra vita universitaria più semplice ed efficiente, con i mezzi e le compe-tenze di cui i vari organi dello stesso Politecnico dispongono.Una riflessione va fatta, in propo-sito, sulla questione del Test per l’azzeramento del debito in Matemati-ca. Si è discusso per mesi sulla volontà di cambiare la modalità di verifica delle competenze in ingresso degli iscritti presso il Politecnico. Ha prevalso la volontà di chi ha sostenuto la bontà di introdurre regole più rigide riguardo il superamento dell’eventuale debito in Matematica, da colmare non più matu-rando la frequenza nei precorsi o su-perando l’esame di Analisi Matematica del proprio corso di studi, ma sostenen-do un apposito Test a valle dei precorsi.

Dulcis in fundo, è stato sancito che ri-scattare tale lacuna fosse prerequisito fondamentale per poter sostenere qualsiasi esame del proprio corso di studi, introducendo quindi un blocco a tutti gli effetti al prosieguo del cammino universitario.Tuttavia, terminati i precorsi, cala il si-lenzio sulle date dei Test, nonostante la nostra richiesta in Consiglio di Facoltà, interrotto dalle lamentele delle tante matricole “indebitate” in matematica, impaurite dal passare delle settimane e dal timore di non poter sostenere esami. Dopo numerosi solleciti, solo a

metà Novembre viene pubbli-cato un primo calendario in cui le prime date utili per superare il debito sono previste a fine mese. Si spera che le pros-sime, per coloro i quali non dovessero farcela al primo ten-tativo, non coincidano con la sessione di esami di Febbraio.Ci sono poi numerosi altri pic-coli problemi o inadempienze che puntualmente, nonostante siano da noi adeguatamente segnalati, vengono ignorati o sui cui mancano adeguati provvedimenti. Basta pensare alla calendarizzazione annuale

degli esami, all’appello mensile per i fuori corso, al rispetto del ricevimento studenti settimanale, dell’orario delle lezioni o della modalità di esame, spes-so poco chiara.Magari iniziando a risolvere questioni apparentemente di poco conto come queste, è più facile raggiungere quella Unità delle componenti che in tanti in-vocano nei vari consigli o assemblee di ateneo e noi studenti sicuramente ci sentiremmo più coinvolti e pronti a di-scutere anche su questioni che non ci toccano in maniera diretta.

Donato [email protected]

È stata presentata dai rappresentanti di Azione Universitaria Politecnico, in tutti i CUC, una richiesta: per gli studenti che effettuano il passaggio da 509 a 270 abbiamo proposto che venga data loro la possibilità di sostenere gli esami

in regime 509 fino al 7 Maggio 2011.Per ora il CUC Civile ed il CUC Edile-Architettura, con non poche difficoltà per il primo, hanno deliberato a favore di tale proposta, mentre per i CUC Industriale e dell’Informazione siamo in attesa di approvazione.P.S.: Il CUC Civile però invita gli studenti che intendono approfittare di tale opportunità ad inviare al CUC una lettera con la quale comunicano quali esami intendono sostenere in 509 fino al 7 Maggio 2011.

5Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.aup.it

continua da pag. 1

LA VERA CASTA«Sui tetti ci vanno i cecchini!»

Lo Sfregiodi Gerardo Mitola

Sono giorni questi di fibrillazione, la politica italiana è in fermento: c’è

chi sta alla finestra come Fini, pronto a seguire il migliore offerente, e chi, come Bersani, con le maniche rimboc-cate, preferisce i tetti delle Facoltà itali-ane. Sì, perché si sta per concludere l’iter di approvazione dell’ultima (in or-dine di tempo) riforma universitaria e il mondo politico si mobilita accanto ai manifestanti. Oltre al già citato Bersani, anche Vendola, Di Pietro, esponenti di Futuro e libertà (il partito politico del

presidente della Camera dei Deputati), ma anche cantautori, come Antonello Venditti, tutti uniti sui tetti della Facoltà di Architettura di Roma per “testimo-niare solidarietà e vicinanza a persone che nulla chiedono se non di poter es-sere messe in condizione di lavorare” (dichiarazione del presidente dell’IdV on. Antonio Di Pietro). E’ chiaro che in ballo oltre al futuro dell’università itali-ana c’è qualcosa di più materiale, c’è la possibilità di elezioni anticipate ed in casi come questi da sempre in Italia si

mettono in moto dei meccanismi parti-colari, si va dagli scioperi selvaggi ad inchieste della magistratura condotte “sotto i riflettori” delle tv. Non voglio però indugiare ulteriormente su questi as-petti che definirei “collaterali” e servono unicamente a definire il contesto delle vicende di questi giorni. La mia atten-zione , come è giusto che sia, visto che scrivo su un giornale universitario, è rivolta alle mobilitazioni di studenti, ricercatori e docenti che da nord a sud manifestano il proprio disagio nei con-

di Francesco Cardano

GIUNTA DIRITTO ALLO STUDIO

Continua con questo numero di Ulisse l’analisi delle innovazioni apportate dal Rettore al nostro Poli-

tecnico. Se nello scorso numero vi ho parlato del Ga-rante degli studenti, in questo vi parlerò della Giun-ta per il diritto allo studio cominciando dal principio:

- Durante la campagna elettorale, l’attuale Rettore Prof. Ing. Nicola Costantino inserisce nel suo program-ma, sotto la voce “didattica”, l’istituzione di un nuovo or-gano: la “conferenza permanente sul diritto allo studio”.

- Poco dopo il suo insediamento, in un’intervi-sta rilasciata per questo giornale, il Rettore spiega che nelle sue intenzioni la “giunta per il diritto allo studio” sarà l’equivalente del “tavolo di contrattazione decentra-ta” per le aziende; un organo cioè in cui i delegati sin-dacali (nel nostro caso i rappresentanti degli studenti) portano all’ attenzione dei vertici aziendali (Rettore) le situazioni più critiche di cui chi sta in cima alla piramide della governance difficilmente verrebbe a conoscenza.- A novembre 2009 il senato accademico decre-ta che la sede più idonea a regolamentare un organo di questo tipo sia il Consiglio degli Studenti, a quest’ultimo dunque demanda la stesura di un regolamento.- A marzo 2010 il CdS approva il regolamento (http://www.aup.it/regolamento_giunta.doc).

Anche in quest’ occasione il consiglio degli studenti non è stato, secondo il mio modesto parere, in grado di co-gliere la palla al balzo, in quanto ha stilato un regolamen-to che di fatto sarebbe più idoneo ad un consiglio con po-teri decisionali, piuttosto che ad un tavolo di confronto.I limiti di tale regolamento, infatti sono emersi tutti l’8 Otto-bre, quando, a seguito della NOSTRA manifestazione con-tro l’ aumento delle tasse è stata convocata la Giunta e…SORPRESA! Mancavano TUTTI i membri tranne uno del gruppo elettorale che detiene la maggioranza in CdS; gli stessi, in pratica, che pochi mesi prima hanno approvato il sopracitato regolamento, fregandosene del punto di vista delle associazioni di minoranza. Vorrei concludere questo pezzo con la speranza che i miei colleghi consiglieri pos-sano in futuro prendere più a cuore temi seri come questo e pensino un po’ meno a giocare a fare i parlamentari.

Francesco [email protected]

“presi da un improvviso at-tacco d’ansia” abbiamo protocollato una richiesta al Rettore alle ore 15:35 in cui comunicavamo l’accaduto e quindi dichiaravamo di fatto, NULLA l’eventuale seduta del giorno 8 (come da rego-lamento). Il nostro non era un attacco d’ansia ma un modo per dimostrare come non si possa andare avanti con comportamenti come questo irrispettoso delle mi-noranze. Già nei primi mesi di questo mandato, aveva-mo chiesto al Presidente del CdS di richiamare i Consi-glieri sulla puntualità e sul rispetto delle regole anche durante lo svolgimento delle sedute. Ma torniamo a noi...La barzelletta però non fi-nisce qui. Andiamo via da quell’aula (dopo aver proto-collato la richiesta che potete ancora trovare sul nostro sito) e torniamo a svolgere i nostri doveri di rappresen-tanti, riportando quanto era appena accaduto sul nostro sito attraverso un comuni-cato (scusateci se ci siamo permessi, forse siamo stati di nuovo Scovvetti??) I nos-tri telefoni cominciano a squillare da subito: siamo raggiunti infatti da decine di telefonate da parte di Consi-glieri dei Gattini, per inten-derci telefonate da parte degli stessi che poi il giorno dopo hanno scritto sul loro sito “il CdS si è regolarmente

tenuto”. L’arte di mistificare la realtà è un loro pregio che mai li abbandonerà. Vorrei proprio capire una cosetta: come hanno fatto questi il-lustri colleghi a passare un’ora al telefono tartassan-do il sottoscritto e contem-poraneamente svolgere re-golarmente il CdS?? Dono dell’ubiquità forse?? Non ci meraviglieremmo, del resto questi soggetti ci hanno da sempre abituato a cose davvero sorprendenti. Miei cari gattini: siate onesti per una volta, siate oggettivi, abbiate il coraggio di dire ciò che davvero avete fatto quel pomeriggio. Ci ave-te telefonato chiedendoci scusa, ammettendo di aver fatto un errore grandissimo, chiedendoci di venirvi incon-tro per trovare una soluzione al VOSTRO errore. E poi? Con il solito vostro stile avete scritto baggianate, voltato la frittata e fatto credere a molti studenti che la verità fosse quella da voi riportata. In questo clima, ahimè, è dav-vero difficile creare un dia-logo per tentare insieme di risolvere problemi più grandi che ci piovono dall’alto.

Nicolò [email protected]

6 Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.aup.itfronti di una riforma che, a detta loro, uccide l’università italiana. Replicano, il Governo e il Ministro Gelmini, rassi-curando gli studenti “Ragazzi questa ri-forma vuole aiutarvi, non danneggiarvi”. In mezzo il cittadino medio che, come ebbi modo di dire già qual-che anno fa in occasione del piano di salvataggio della nostra compagnia di bandi-era, percepisce il mondo ac-cademico come l’Alitalia in bancarotta, ovvero più come un peso per il Paese che come un valore. In quei gior-ni vennero fuori tutte le stor-ture della gestione scellerata della nostra compagnia ae-rea e tanti fra noi, messo da parte l’effimero orgoglio di posse-dere una compagnia aerea nazionale, si chiedevano perché lo Stato doveva intervenire in aiuto di un’azienda che sperperava i pubblici denari. Lo stesso cittadino medio, quello non catechiz-zato da certi pseudo talk show politici televisivi, guarda al mondo accademico e ricorda “parentopoli”, i test d’ingresso truccati, gli esami in cambio di prestazio-ni sessuali e via così in un degrado che non ha mai fine né limite. Una volta is-critto all’università, il cittadino medio, assume lo status di studente; ed uno studente medio, ad esempio uno stu-dente del Politecnico di Bari, che riesca a discernere autonomamente ciò che è reale da ciò che è mistificazione della realtà, ricorderebbe gli esami cancel-lati a Giugno scorso, lo stop alle attività didattiche fino al 15 Luglio, le difficoltà nella ripresa degli esami a Settembre, lo slittamento delle lezioni ad Ottobre, corsi mai partiti per le cattedre vuote e

non assegnate . Se poi questo studente medio fosse anche mediamente infor-mato saprebbe che le rappresentanze studentesche del Politecnico appog-giarono unanimemente la protesta dei ricercatori a Luglio, riponendo la propria

fiducia in quei docenti/ricercatori che chiedevano unità alla comunità acca-demica in difesa del futuro e della stessa esistenza dell’Università italiana, salvo rimangiarsi il tutto a distanza di qual-che tempo in occasione della votazione in Senato Accademico sulla proposta di aumento delle tasse (occasione in cui il rappresentante in Senato dei ricercatori votò a favore dell’aumento nonostante i rappresentanti degli stu-denti fossero contrari a tale aumento).Ora, io so, in base alla mia esperienza decennale presso questo Politecnico, che lo studente medio del Politecnico di Bari ha una precisa tabella: segui-re, studiare e fare l’esame. A questo ruolino di marcia lo studente medio non fa sconti, non partecipa alla gior-nata della Goliardia, non partecipa alla manifestazione contro l’aumento delle tasse, non occupa la Presidenza per manifestare la propria contrarietà alla Riforma Gelmini. Lo studente medio

può anche annuire mentre il ricerca-tore politicizzato a lezione fa un comizio (sottraendo ore alla didattica) criticando Governo e Ministro, in fondo in fondo è sempre il suo docente, cioè colui che lo esaminerà e quindi nel percorso che mira al superamento dell’esame è cosa buona e giusta non con-trariare l’oratore, ma domani quando l’università sarà bloccata e un manipolo di studenti indottrinati gli impediranno di fare lezione non maledirà la Gelmini, bensì sarà ancora una volta più con-vinto che il mondo accademico, come l’Alitalia, non merita di essere “salvato”. Permettetemi, in conclusione un’ultima nota da studente medio: è mai pos-sibile che gira e rigira nel mondo uni-versitario ci sia sempre qualche figlio di o amico di, è mai possibile che i docenti che hanno impedito lo svolgi-mento degli esami a Giugno, che hanno sospeso le attività didattiche a Luglio e che hanno fatto slittare l’inizio delle le-zioni ad Ottobre abbiano regolarmente percepito uno stipendio? Mi spiego, in Italia al lavoratore in sciopero non viene retribuita la giornata di asten-sione dal lavoro, ai nostri accademici ciò non accade, l’ennesimo privile-gio di questa vera e propria casta!?!In previsione delle polemiche che su-sciterà l’articolo, ci tengo a precisare che la politica non c’entra, non sono sul libro paga di nessun partito, né io né i miei colleghi di AUP, rappresento, e ten-to di faro al meglio, lo studente medio, i suoi interessi e soprattutto i suoi diritti, uno su tutti il DIRITTO ALLO STUDIO!

Gerardo [email protected]

AUMENTO TASSE: I RISULTATI POST-MOBILITAZIONE

di Fabio Menditto

ORA E’ TEMPO DI MOBILITARCI!!... Così ci eravamo lasciati agli inizi di Settembre, consci che di lì a poco

avremmo fatto sentire la nostra voce, ed infatti così è stato. Il 30 Settembre eravamo circa in 100 riuniti nell’atrio del Po-litecnico per manifestare contro le modalità ed i contenuti del nuovo regolamento tasse del Poliba approvato a fine Luglio.100 su una popolazione complessiva a Bari di circa 10mila studenti. Un po’ pochini forse. Di certo molti studenti non erano rientrati a Bari (complice il rinvio dell’inizio lezioni), di certo molti studenti non avevano ben valutato a cosa si stesse andando in contro (consapevolezza raggiunta piena-mente solo dopo aver compilato la domanda di iscrizione!), di certo complice la latitanza delle altre Associazioni, tutte invitate a partecipare alla nostra manifestazione. Ma forse i tempi non erano ancora maturi per un’azione congiunta.Infatti non posso credere che ad alcuni, questo regola-

mento tasse, stia bene così com’è, altrimenti non si spiegherebbe come mai durante l’assemblea d’Ateneo tenutasi qualche settimana dopo la manifestazione, in molti abbiano chiesto la revisione del regolamento con in-terventi più o meno coloriti invocando l’unione delle parti.Tralasciando per il momento le polemiche, assolutamente sterili in momenti come questo, ritengo sia doveroso nei con-fronti di tutti coloro che hanno attivamente preso parte alla manifestazione e di quegli studenti che nei giorni successivi sono venuti a chiedere chiarimenti, precisare ed esporre i risultati ottenuti dalla nostra protesta incentrata su cause, ef-fetti e soprattutto modalità di modifica del regolamento tasse.Al Magnifico Rettore chiedevamo l’istituzione di un tavolo di confronto con gli studenti per rivedere alcuni punti del re-golamento, tra cui: le “more” (in realtà sovrastasse) per i fuoricorso, le “more” per i ritardi nella consegna delle do-

7Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.aup.it

mande, i chiarimenti sulla loro non cumulabilità, l’aumento di un ulteriore anno di fuoricorso per i Corsi di Laurea a ciclo unico prima dell’introduzione delle “more”. A tal uopo abbiamo prodotto un documento con delle proposte alternative di modifica.In seguito alla protesta abbiamo ottenu-to un incontro con il Magnifico Rettore, che ad onor del vero è sempre molto disponibile con gli studenti, il quale ci ha confermato quello che poi ha ribadito durante l’assemblea di ateneo: il rego-lamento è in alcune parti pienamente rivedibile e che c’è la volontà di riveder-lo con la collaborazione degli studenti.

Ed ecco il motivo del nostro continuo sottolineare le modalità di aumento tasse, del tutto estranee ad un di-battito con la componente studen-tesca. Forse un confronto preven-tivo con le parti avrebbe portato alla stesura di un documento condiviso e più equo, senza dover manifesta-re e aprire discussioni a posteriori!La prima possibilità di discussione si è comunque concretizzata nel giro di 10 giorni con la convocazione della “Giunta per il Diritto allo Studio” (tale commissione era già stata promessa in campagna elettorale dal Rettore ma mai convocata prima). La giunta è un organo di consultazione esterno ad ogni consiglio in cui i rappresen- tanti di tutte le associazioni di studenti del Politecnico possano incontrarsi di-rettamente con il Rettore. In questa

sede avremmo potuto esporre le no-stre proposte e discuterle nuovamente con il Rettore e gli altri rappresentanti, per poterle implementare, arricchire e poi (vagliate da una commissione tec-nica), in una fase successiva, tali pro-poste sarebbero arrivate in Consiglio d’Amministrazione. Dico “avremmo potuto” perché la prima convocazio-ne della giunta fu del tutto infruttuosa per la mancanza del numero legale, dovuta all’assenza di alcuni rappresen-tanti degli studenti, gli stessi che ave-vano introdotto quel numero legale. Ancora una volta i tempi sembra non fossero maturati per una condivisione di intenti. Si guarda nella stessa dire-zione ma si procede per vie diverse!

Noi comunque non ci siamo per-si d’animo ed abbiamo provveduto alla presentazione della nostre pro-poste, che sono state trasmesse senza dibattito dalla commissione presieduta dal Preside Dell’Aquila.E’ quindi ora compito di questa Com-missione, in cui in rappresentanza degli studenti sono presenti delegati di tutte le associazioni in maniera omogenea, portare avanti gli avviati lavori di revisione. Ad oggi siamo ancora in at-tesa che il regolamento tasse sia sot-toposto a modifica, e chiediamo nuo-vamente che i tempi si velocizzino soprattutto per quelle “more” da attivare sulla T2! Quindi ribadiamo il nostro im-pegno di controllo dei lavori e di incita-mento al prosieguo, consci che in ques-

to inizio d’anno l’università pubblica sia stata travolta da una serie di problema-tiche che ne stanno compromettendo il futuro e che in alcuni casi non ci sia stata la capacità di organizzarsi pre-ventivamente. Tuttavia ciò NON DEVE giustificare rinvii di discussioni su tema-tiche e problemi interni al Politecnico.

Infine, desidero concludere questo articolo con l’auspicio di una reale collaborazione tra le parti, nella sper-anza che i tempi oggi siano maturi, perché sono convinto che le potenzia-lità per poter uscire da questa em-passe, che ci attanaglia, ci sono; ma per poterle sfruttare al meglio sarà necessaria la collaborazione di tutti.Noi staremo comunque alla finestra sempre vigili, attenti alle esigenze degli studenti ed a tutelare i loro diritti.

Fabio [email protected]

Da sinistra verso destra: il “Magnifico” Pinocchio, il grillo “Nasu”to e la fattina “Rucci”uta

Aggiungi [email protected] ai tuoi contatti di msn, colle-

gati all’auletta virtuale di AUP e chatta con i tuoi rappresentanti!!

8 Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.aup.it

Vi siete mai chiesti: «come sarà il mio futuro lavorativo?», vi siete mai

chiesti: «la mia provenienza universi-taria potrà condizionare le richieste di lavoro che avrò?», avete mai pensato: «ci sono Università prestigiose che da-ranno ottimi sbocchi ai loro studenti ed altre meno note che offriranno poche ed insoddisfacenti offerte ai loro laurea-ti?». Se la risposta è si, questo articolo-intervista fa al caso vostro (ovviamente la lettura è consigliata anche a chi non ha mai avuto dubbi).Chi vi scrive è uno studente del Corso di Laurea Triennale di Ingegneria Civi-le (D.M.270/04) che per varie necessi-tà si è dovuto trasferire dalla prima Fa- coltà di Ingegneria del Politecnico di Bari, alla seconda Facoltà di Taranto. Alcuni potrebbero dire che questa è stata una “scelta coraggiosa” dato che quella di Taranto è una Facoltà per certi versi paragonabile ad un cantiere aperto, spesso messa in difficoltà da Leggi, tagli economici, scelte di gestione interna, per non parlare delle condizioni eco-nomiche e sociali in cui la città ionica versa.Viene spontanea quindi la domanda: «Questa piccola e minata sede universitaria potrà darmi una formazione adeguata al fine di essere ugualmente competitivo ad un Ingegnere laureato al Po-litecnico di Milano o di Tori-no?». Ad accrescere i dubbi ci pensano anche i manifesti degli studi: per chi andasse a comparare le materie stu-diate nel C.d.L. Triennale di Ingegneria Civile in sedi uni-versitarie diverse (Taranto, Bari, Milano e Torino sono in tabella), noterebbe che ci sono discrepanze talvolta nette per quello che in fon-do è il percorso verso uno stesso obiettivo: la Laurea Triennale di Ingegnere Civi-le. Tutti questi interrogativi sono stati da me posti all’at-tenzione del nostro Preside, il Prof. Ing. Andria ed al Presidente del CUC di Ing. Civile e Ambientale, il Prof. Ing. Federico. Ecco le loro

risposte.Come spiega le divergenze nei ma-nifesti degli studi del corso di Inge-gneria Civile tra le diverse sedi uni-versitarie? Queste diversità non potrebbero creare disagi (quali ne-cessità di integrazione di materie importanti non trattate in questa se-de) per chi volesse intraprendere il percorso di Laurea Specialistica in un’altra sede?Preside II Facoltà di Ingegneria: “Le dico che noi seguiamo un progetto sulla base quinquennale mirato alla formazione dell’Ingegnere e che ogni università non può essere ad immagi-ne e somiglianza dell’altra. Per gli im-matricolati nel 2009 in Ingegneria Civile e per l’Ambiente e Territorio abbiamo

approvato questo piano di studi a cui, pian piano si adeguerà anche Bari. Vi è, infatti, una volontà di tornare alla vecchia laurea in Ingegneria Civile che forniva solide basi agli Ingegneri (ve-dere il quantitativo di CFU coperte da Analisi e Fisica, fondamentali per qua-lunque Ingegnere) nei primi anni di stu-dio e che dava la preparazione tecnica, mediante esami quali: Tecnica delle costruzioni, Costruzioni idrauliche, Co-struzione di strade, ferrovie ed aero-porti negli ultimi due anni, quelli che oggi coincidono con gli anni della Lau-rea Specialistica. Inoltre, sapendo che il 99% degli studenti che possiedono la Laurea Triennale, andranno avanti negli studi, è inutile introdurre materie tecniche che verranno riviste durante

di Alessandro Fraccica

TARANTO... TRA INGEGNERIA E FUTURO«Intervista al Preside della II Facoltà di Ingegneria e al Presidente CUC Civile ed Ambiente e Territorio»

L’InvIato da taranto

9

www.aup.it

Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

gli anni della Laurea Specialistica ed è altresì fondamentale, invece, dare una buona preparazione di base durante i primi anni. Quindi le ripeto che il no-stro progetto mira a dare una ferma preparazione quinquennale agli stu-denti: per chi studia Ingegneria Civile si potrebbe affermare che per costrui-re una casa è necessario partire da fondamenta solide, poi è ovvio che chi vorrà lasciarci prima ed affrontare un corso di Laurea Specialistica fuori dovrà sobbarcarsi le eventuali integra-zioni di esami da noi previsti in altra maniera.”Presidente CUC Civile ed Ambiente e Territorio: “Alla luce di quello che è il Piano di Studi della Laurea Triennale in Ingegneria Civile e per l’Ambiente e territorio, penso che gli insegnamenti previsti siano sostanzialmente ade-guati alla formazione basilare dei futuri Ingegneri. Ci si è adeguati alle leggi ed ai decreti emanati dal Ministro Gelmini e per necessità e carenze di personale e di fondi, i due corsi sono stati accor-pati e racchiudono in sé insegnamenti necessari sia agli Ingegneri Civili sia a quelli Ambientali. Ci sono degli ade-guamenti del piano che sta ritornando alla vecchia laurea per cui c’è un gros-so apporto di materie di base nei primi anni ed un apporto di materie tecniche e caratterizzanti negli anni successivi, che ora vengono a coincidere con la specialistica. È chiaro che i piani non sono uguali tra università e quindi o-gnuno dovrà adeguarsi alle realtà del-le università in cui vorrà studiare. Le divergenze tra i piani sono dovute al fatto che vengono stabiliti tramite De-creto Ministeriale dei numeri minimi di CFU di materie di base (36 CFU) e dei numeri minimi di CFU di materie carat-terizzanti (45 CFU) ed affini (18 CFU) da scegliere. Ora è chiaro che per al-cuni professori è più utile far studiare certe materie caratterizzanti e per altri professori è più utile farne studiare al-tre, l’importante è che vengano rispet-tati i limiti minimi imposti per Legge.”Per chi si è immatricolato nel 2010 alla Laurea Triennale in Ingegneria Civile e per l’Ambiente e territorio a

Taranto, è previsto un piano di studi leggermente modificato rispetto a quello seguito dagli immatricolati nel 2009. In particolare, per gli im-matricolati nel 2010 sono previste materie quali Fondamenti di tecnica delle costruzioni (6 CFU) e Fonda-menti di Trasporti (6 CFU), caratte-rizzanti per la Laurea in Ingegneria Civile. Come mai queste rivisitazio-ni? Ritiene che i due piani siano ugualmente validi?Presidente CUC Civile ed Ambiente e Territorio: “Sì, stiamo sperimentando queste nuove disposizioni giunte per legge, vedremo quali saranno gli svi-luppi futuri e le risposte. Le rivisitazioni sono comunque minime e questo assi-cura il fatto che entrambi i piani di stu-dio siano ugualmente validi.”

Questi sono i pareri del nostro Preside di Facoltà e del Presidente del CUC di Ingegneria Civile. È ovvio che alla luce di queste osservazioni, ognuno è poi libero di avere la propria opinione e di rispondere come meglio crede agli interrogativi che si pone. Rimane utile conoscere quali ragionamenti siano al-la base delle dinamiche universitarie che, come sovente sentiamo, sono in continuo, rapido e spesso netto muta-mento.Lo studente ha il diritto e il dovere di essere informato su tutto ciò, come ha il diritto di sapere che per lui sono pre-visti 12 CFU di materie a scelta (nel terzo anno della Laurea in Ingegneria Civile e per l’Ambiente e territorio), a mio parere molto importanti in quanto potrebbero andare a sopperire alla condizione di difformità di piani di stu-dio delle varie sedi: facendo, quindi, una saggia opzione tra le materie a scelta possibili, ognuno potrà avere l’occasione di rispettare i Requisiti cur-riculari da possedere per l’iscrizione ad un Corso di Laurea Specialistica.

Concludo dicendo che, sebbene ab-bia trattato solo del Corso di Laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale (che mi tocca personalmente), ritengo che il ragionamento di fondo seguito sia

applicabile a qualunque caso simile, a qualunque tipo di laurea che potrebbe avere i medesimi problemi: tutto quello che rimane da fare per essere sicuri di far bene è studiare e farlo con passione e vero interesse.Ricordo a tutti, infine, che è stato creato il gruppo di studenti di Ingegneria Civile ed Ambientale su Facebook (Quelli di In-gegneria Civile e dell’Ambiente e Territo-rio – TARANTO) al fine di far viaggiare le notizie e le informazioni in maniera rapi-da ed efficace. Chi vorrà unirsi al gruppo sarà il benvenuto ;)

Alessandro [email protected]

Borse di studio studenti laureandi Laurea Specialistica biennale: 43 borse per la I Facoltà di Ingegneria (35 borse) e per la II Facoltà di Ingegne-ria (8 borse); l’importo complessivo di ogni borsa è di € 500,00. Scadenza bando: 27 Dicembre 2010.Borse di studio studenti laureandi Laurea Triennale: 43 borse per la I Facoltà di Ingegneria (34 borse), per la II Facoltà di Ingegneria (8 borse) e per la Facoltà di Architettura (1 borsa, per il Corso di Laurea in Disegno Industria-le); l’importo complessivo di ogni borsa è di € 500,00. Scadenza bando: 27 Di-cembre 2010.Borse di studio studenti laureandi Corsi di Laurea Quinquennali V.O. e Specialistici a ciclo unico: 18 borse per studenti iscritti ai Corsi di Laurea di durata quinquennale V.O. e ai Corsi Specialistici a ciclo unico della I e della II Facoltà di Ingegneria e della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari, dell’importo di € 1.000,00 ciascuna. Il Senato Accademico ha deliberato di procedere come segue: 2 borse di stu-dio per i Corsi di Laurea Quinquennale V.O., 8 borse di studio per il Corso di Laurea Specialistica a Ciclo Unico in Ing. Edile-Architettura, 8 borse di stu-dio per il Corso Specialistico a Ciclo Unico in Architettura.La domanda di partecipazione al con-corso, potrà essere presentata diretta-mente alla Direzione Amministrativa, nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 12:00 o fatta pervenire a mezzo postale al seguente indirizzo: Politecnico di Bari - Direzione Didat-tica, Ricerca e Relazioni Internaziona-li – Settore Diritto allo Studio – Via Amendola 126/b, 70126 – Bari.Per ulteriori info clicca su www.aup.it o passate dalla nostra auletta ;)

Avvisi e scAdenzeda [email protected]

10 Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.aup.it

ESAME DI STATO… DA’ MO’ VALE

Esami Di statodi Vincenzo Ficco

L’esame di stato è una tappa ob-bligatoria per tutti gli studenti una

volta laureati, per poter poi accedere definitivamente alla professione di In-gegnere! L’esercizio delle professioni di Ingegnere ed Architetto è possibile solo dopo l’iscrizione all’Ordine re-gionale di resi-denza. Vediamo quindi come la legge impone il superamento dell’esame e come è artico-lato! Dal Diploma Universitario fino alle attuali Lau-ree è fatto obbligo all’aspirante Ing./Arch. di sottoporsi a tale esame. Lo stesso D.P.R.328 del 2001 (G.U. n. 190 del 17/8/2001), che ha recepito la riforma universitaria del 1999 ed i dif-ferenziati livelli di esercizio professio-nale, ribadisce il requisito dell’esame di Stato sia per l’aspirante Ingegnere sia per quello specialista.Fortunatamente, a differenza di al-tri esami, nel nostro caso non è pre-visto il tirocinio. Ogni anno il Ministro dell'Università emette le ordinanze che stabiliscono le date delle prove che sono uguali per tutta Italia e gene-ralmente si svolgono in due sessioni: la prima a Giugno e la seconda a No-vembre. Le singole università, ema-nano il bando degli esami di Stato, dove vengono disciplinate le scadenze per la partecipazione al concorso per l’abilitazione delle varie professioni. La normativa vigente, D.P.R. 328/2001, prescrive che l'esame di Stato deve, in generale, verificare le cognizioni tec-niche e pratiche del candidato, parti-colarmente nel ramo che egli ha pre-scelto. Per ogni professione la stessa normativa indica in linea generale gli argomenti oggetto della prova. E’ possi-bile anche visionare le prove degli anni

precedenti, disponibili presso l’Ufficio Esami di Stato al II piano dell’ala destra della Segreteria Centrale in Via Amendola, rivolgendovi alla Sig.ra Co-lasanto. E’ anche qui che, previo paga-

mento delle tasse (circa € 310,00) e iscrizione on-line sul portale ESSE3, si por-tano le rice-vute inerenti al l ’ iscrizione entro i tempi previsti. Le commis-sioni di esame sono nomi-nate con de-

creto del Ministro dell'Università su proposta dei Presidi di Facoltà. E’ pos-sibile conoscere i nominativi dei com-ponenti delle commissioni di tutte le professioni.Una volta superato l’esame ci si può iscrivere all’albo professionale della sezione di appartenenza, il quale in-dividua ambiti pro-fessionali diversi in relazione al diverso grado di capacità e competenza ac-quisita mediante il percorso forma-tivo. Infatti vengono istituite, in corris-pondenza al diver-so livello del titolo di accesso, le seguen-ti due sezioni:a) sezione A, cui si accede, previo esame di Stato, con il titolo di laurea specialistica;b) sezione B, cui si accede, previo esa-me di Stato, con il titolo di laurea.Ciascuna sezione è ripartita nei se-guenti settori:a) Civile e ambientale;b) Industriale;c) dell'Informazione.

L'esame di Stato è articolato nelle se-guenti prove per entrambe le sezioni:1) una prova scritta relativa alle materie caratterizzanti il settore per il quale è richiesta l'iscrizione;2) una seconda prova scritta nelle ma-terie caratterizzanti la classe di laurea corrispondente al percorso formativo specifico;3) una prova orale nelle materie og-getto delle prove scritte ed in legislazi-one e deontologia professionale (R.D. 2537/25 e sue modifiche);4) una prova pratica di progettazione nelle materie caratterizzanti la classe di laurea corrispondente al percorso formativo specifico.Inoltre, gli iscritti nella sezione B ammessi a sostenere l'esame di Stato per l'ammissione alla sezione A sono esentati dalla seconda prova scritta, purché il settore di provenienza coinci-da con quello per il quale è richiesta l'iscrizione.Per gli iscritti ad un settore che richie-dono l'iscrizione ad altro settore della stessa sezione l'esame di Stato è arti-colato nelle seguenti prove:

a) una prova scritta nelle materie carat-terizzanti il settore per il quale è richie-sta l'iscrizione;b) una prova pratica di progettazione nelle materie carat-terizzanti il settore per il quale è richie-sta l'iscrizione.

Come materiale didattico è stretta-mente necessario l’utilizzo del Manua-le dell’Ingenere, nonché approfondire l’argomento trattato nella stesura della tesi. Per maggiori info è opportuno vi-sionare il link riguardante l’Esame di Stato dal sito del Politecnico seguendo tale percorso: poliba.it – didattica – post lauream – esame di stato.

Vincenzo [email protected]

11

www.aup.it

Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

Dal Webdi Marco Serafino

Un portale web, o portale inter-net, è un sito web che costitu-

isce un punto di partenza, una porta di ingresso, ad un gruppo consistente di risorse di Internet. (definizione da “Wikipedia – enciclopedia libera”)Ebbene, chi in ambiente universi-tario, non ha mai sentito parlare di “portale Esse3” ? Quanti studenti ci hanno a che fare ogni giorno? Migliaia. Quanti ne lamentano pro-blematiche piu’ svariate? Altrettanti.Purtroppo sono questi i dati che salta-no fuori dalle ricerche che si fanno sul web sulla piattaforma Kion-Cineca, la società che gestisce i servizi di segreteria di ben 70 univer-sità italiane. L a m e n t e l e proliferano su forum stu-denteschi e vi sono nu-merosi gruppi su facebook che i n n e g g i a n o “sentimenti” di odio e disprez-zo nei confronti del pove-ro Esse3. Il portale, che viene uti-lizzato da oltre 47 atenei (gli altri 23 utilizzano il soft-ware Giss, sempre di proprietà della Cineca) dovrebbe servire a semplifi-care la vita alle migliaia di studenti uni-versitari italiani che, ogni giorno, devo-no abilmente destreggiarsi tra lezioni, prenotazioni degli esami e tesi di lau-rea. Tutto si fa online, tramite un user-name e una password possiamo ac-cedere alle svariate funzionalità, quali : visualizzazione di piani di studio, infor-mazioni relative agli esami, e altro an-cora. O almeno così dovrebbe essere!Infatti i problemi che genera il software sono numerosissimi e anche qui al Politecnico sono stati in centinaia ad avere difficoltà nello svolgere opera-zioni semplici: esami che dopo mesi non risultano ancora registrati, impos-sibilità nello stampare la domanda di iscrizione o addirittura qualcuno che non riusciva neanche ad accedere nonostante i dati di accesso fossero corretti. A Torino e a Venezia c’è stato addirittura un blocco totale del siste-ma di interfaccia e comunicazione. La mancanza di semplicità del-l’interfaccia e la moltitudine di problemi

che genera il portale, hanno raggiunto dimensioni tali da tirare in ballo figure come rettori di facoltà, che hanno scrit-to note di lamentela addirittura sui loro blog privati. Vi è stato anche un incon-tro tra alcuni rappresentanti degli at-enei e Kion, tenutosi a Feb-braio, dove la software house ha subito lamentele di ogni ge-nere.

Come se non bastasse anche “Il Garante” ha preso parte alla questione inviando al Miur (acronimo di Ministero Istruzione Università Ricerca) una segnalazione in cui fa pre-sente varie anomalie nelle atti-vità imprenditoriali e di gestione della Cineca. Sembra infatti che il software sia stato imple-mentato senza alcuna gara d’appalto, violando del tutto le regolamentazioni alla base della concorrenza e del libero mercato. Purtroppo pare anche che non ci siano soluzioni con-correnziali “adatte” e in grado di offrire gli stessi (dis)servizi. Quel che è poco ma sicuro è il disprezzo da parte degli stu-denti universitari che oramai non ne possono più e sono sul piede di guerra contro quello che è il sistema di gestione di segreteria e didattica più in-competente che si conosca!Quanto ancora saranno obbli-gati a sopportare gli studenti?

Basterà il concorso “Migliora Esse3 e vinci Wave” creato appositamente per raccogliere i pareri degli studenti e migliorare il portale? Saranno sufficien-ti i tecnici e collaboratori della società che intervengono sui gruppi di face-

book e sui forum, per dare spiegazio-ni? Non possiamo fare previsioni certe purtroppo. L’unica cosa

che possiamo fare è incrociare le dita sperando che il servizio

web raggiunga uno

standard accettabile e ci consenta di acce-dere in tranquillità per controllare esami. Noi continueremo costante-

mente a monitorare la situazione e

ad aggiornarvi!!

Marco [email protected]

IL PROBLEMA “Esse3”«Il portale Esse3 nuoce gravemente alla salute»

12 Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.aup.it

“Creare è vedere oltre la coltre di polvere.” [L. Khan]

Ed è proprio quest’ultima che dal 2001 oscura e rende inaccessibile

il sapere. Il Prof. Francesco Moschini, da oltre vent’anni docente di Storia del-l’Architettura presso il Politecnico di Bari, crede in un progetto forse troppo grande per la stessa Università: quello di dar vita al “Palazzo delle Biblioteche”.Dopo la prima donazione di 15.000 volumi, inizia a prende-

re corpo il sogno del docente: «Il mio sogno sarebbe di far diventare quello di Bari il Polite-cnico delle arti e delle scienze, che possa così trasformarsi in un polo di attrazione per gli stu-denti e gli studiosi di tutte le nazioni» come egli stesso ha dichiarato in una intervista ri-lasciata alla rivista “Campus” n.3 nel 2001.Pura utopia? Così potrebbe sembrare. Nono-stante l’assenza di un luogo consono e di un dovuto rispetto che si addice alla rarità dei vo-

lumi, il Prof. Moschini, da ormai dieci anni, insiste, anche

di Nicolò Bartolomeo

BIBLIOTECA BRUCOLI: CHE FINE FARA’?«Chi rinuncia ai sogni è destinato a morire!»

Che il problema “Biblioteche” fosse sentito da pochi non era e non è

una novità ma non pensavo si potesse arrivare a tanto. Per chi non lo sapesse esiste un “Consiglio Scientifico” com-posto da alcuni docenti e due rappre-sentanti degli studenti. Un organo, quello del Consiglio, che ha il compito di organizzare al meglio la gestione pratica della Biblioteca Brucoli (quella al secondo piano sopra la cappella), biblioteca che, oltre a raccogliere un congruo numero di volumi, tesi degli studenti della Prima Facoltà di Inge-gneria, norme UNI, è anche punto di incontro di decine di studenti che con-tano sul prezioso spazio studio degli ormai famosi “loculi”. Di questo Consi-glio avrei dovuto entrare a far parte all’inizio del mio mandato di rappre- sentante ed avevo pertanto individua-to alcune criticità nella funzionalità e nell’organizzazione della Biblioteca al fine di portare proposte e valide alterna-tive o soluzioni. Parlo al passato per-ché la realtà di questi primi dodici mesi di mandato è ben altra. Il Consiglio di Facoltà inizia a parlare dei nuovi com-ponenti del Consiglio Scientifico già in data 12 Ottobre 2009. Forse per un’ec-cessiva smania di democrazia da parte del nostro Preside ma soprattutto per la solita indifferenza da parte del corpo docenti la nomina definitiva del nuovo Consiglio da parte del CdF arriva solo in data 24 Febbraio 2010! Quando fi-nalmente l’organo è al completo (biso-gna infatti aspettare il Decreto Rettora-le, un altro mese!) i primi sei mesi del mandato si sono volatilizzati nel nulla. Mi direte: poco male, l’importante è re-cuperare il tempo perso ed iniziare da subito con il lavoro del nuovo Consi-glio! Ebbene le cose non vanno così. Fiduciosi veniamo convocati per la pri-

ma volta a cavallo fra Marzo ed Aprile. Unico punto all’ordine del Giorno come prima seduta è ovviamente quello del-la nomina del nuovo presidente del Consiglio e di una sorta di punto della situazione da parte dell’unica persona che, a mio avviso, tiene alla Biblioteca quanto un padre tiene al proprio figlio: il Direttore Francesco Sottile. Il Con-siglio nomina all’unanimità come nuo-vo Presidente il prof. Michele Dassisti. Ci congeliamo da quel primo incontro con la promessa di rincontrarci di li a 15/20 giorni per una prima vera riunio-ne in cui deliberare alcune importanti novità che da subito si volevano porta-re avanti. Questa prima (ed unica ad oggi) riunione si tiene “udite udite” solo in data 13 Luglio 2010 (10 mesi dal-l’inizio del mandato) . Il Consiglio ap-prova una serie di modifiche IMPOR-TANTISSIME per gli studenti quali ad esempio l’introduzione dei tornelli per l’accesso ai loculi che limiti l’accesso ai soli studenti iscritti al Poliba e l’instal-lazione di un nuovo impianto di video-sorveglianza al fine di limitare anche i danni che molto spesso gli studenti ar-recano alle strutture/attrezzature. Da quel 13 Luglio però altri mesi volano via nell’attesa della convocazione di una nuova seduta durante la quale si potesse fra le altre cose approvare il verbale precedente e rendere operati-ve le scelte. Quella convocazione ad oggi non è ancora arrivata e solo per mezzo posta in data 16 Novembre ri-ceviamo la proposta di verbale dal prof. Dassisti. Al prof. Dassisti pertanto chie-do: perché questi ritardi immani, ques-to disinteresse, questa improvvisa vo-glia di abbandonare a se stesso un organo così importante, questo mene-freghismo assoluto nei confronti di chi per quella Biblioteca ha dato tutto,

questa scarsa attenzione nei confronti di noi studenti che giornalmente contia-mo sui posti studio della Biblioteca?? Adesso mi rivolgo invece a Lei, Magni-fico Rettore. In campagna elettorale si era mostrato vicino alla problematica Biblioteche , troppo spesso dimentica-ta anche da chi l’ha preceduta, promet-tendo importanti cambiamenti nella gestione degli spazi studio nonché nei finanziamenti a favore delle Biblio-teche tutte. Dov’è finito quello spirito combattivo, suo punto di forza nei mesi di campagna elettorale? Dov’è finita quella tendenza al cambiamento che tanto ci aveva colpito? “Nell`ambito dei nuovi progetti biso-gnerà prestare particolare attenzione alla realizzazione di una biblioteca cen-tralizzata (almeno per la didattica) che possa offrire un servizio (orari di aper-tura) quanto più ampio e continua-tivo possibile”. Queste parole, come Lei ben sa, sono tratte dal suo programma. Siamo perfettamente coscienti della drammatica situazione in cui versano le Università Pubbliche compresa la nos-tra e pertanto sappiamo che la realiz-zazione di una biblioteca centralizzata non è cosa realizzabile nell’immediato. Proprio alla luce di questo pertanto mi chiedo e Le chiedo se non sia il caso di dare una scossa alla situazione attua-le. Magnifico, facciamo qualcosa per tirar su questa vecchia e malandata nonna chiamata Biblioteca Brucoli? Il nostro sogno è quello di vederla perfet-tamente funzionante entro Settembre 2011. “I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano” (Phan-tom F. Harlock).

Nicolò [email protected]

Dalle BiBlioteche

IL “FONDO FRANCESCO MOSCHINI”«Oltre la coltre di polvere...»

di Rosa Festa e Claudia Lunanova

13

www.aup.it

Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

solo per passione, nel voler arricchire noi studenti con un patrimonio che rispec-chi esperienze di vita vissuta e di crescita culturale. Il Fondo Francesco Moschini Ar-chivio A.A.M. Architettura Arte Moderna per le Arti, le Scienze e l’Architettura da anni promuove, nell’ambito del Progetto T.E.S.I., proprio a supporto dell’idea di realizzare un Palazzo delle Biblioteche, un ciclo di Lec-tiones Magistrales dedicate al tema Libro/Biblioteche. Emarginato nella biblioteca del DAU (Dipartimento di Architettura e Urban-istica), il Fondo Moschini (60.000 volumi tra libri e riviste) attende di essere orga-nizzato ed inventariato. Per fare ciò non bastano la pazienza e gli stralci di tempo dei collaboratori del docente, ma sarebbe doveroso arruolare personale qualificato. Anche la Fondazione Gianfranco Dioguar-di nata nel ‘91 come donazione per il Poli-ba, costituita da un Fondo Antico contenente volumi editi dal 1500 al 1900, rischia di essere oscurata dalla polvere. Una donazione complessiva di circa 25.000 volumi, da cinquanta riviste e da un fondo costituito da ritagli di quotidiani e perio-dici, risulta poco conosciuto e poco fruito. Il Poltecnico di

Bari dovrebbe sostenere e potenziare con opportuni finanziamenti questi “luoghi del sapere” e non confinarli in un’abusata elencazione bibliografica durante i corsi di formazione didattica, e vantarsi di un servigio per gli studenti che non esiste. Utile sarebbe avanzare la proposta di sostenere e di rendere accessibile la Biblioteca del Prof. Mo-schini e il Fondo Dioguardi stanziando parte dei fondi della legge Ex.390/91 destinati alle biblioteche, troppo spes-so mal gestiti. Forse è solo necessario prendere atto di un simile gesto e met-terlo a frutto nella maniera più deco-rosa: gli studenti dovrebbero sentirsi parte e fine ultimo di questo regalo.

Rosa [email protected]

Claudia [email protected]

di [email protected]

SHOW CARD«Finalmente si parte!!»

Poche righe per salutare con piacere l’inizio nel mese di novembre, a dis-

tanza di due anni dall’ultima volta della distribuzione dei tickets. A parte la vi-cenda dei tagliandi verdi con la scritta “provincia di Taranto” che ha causato non pochi disagi, ma che presto è rien-trata e la storiella, risolta grazie alla pronta segnalazione dei rappresentanti di AUP, che gli iscritti con riserva (cioè quelli che pagano cinque euro e sedici per il prolungamento dell’iscrizione in virtù del conseguimento della laurea en-tro aprile) non potessero usufruire della convenzione show card, vogliamo sot-tolineare che ci sembra del tutto inade-guato il numero di tickets distribuiti men-silmente ad ogni studente, 2 a fronte dei 4 delle passate edizioni e dei 3 che ad oggi distribuisce l’Università degli studi di Bari. Cosa è successo? Dopo il con-sistente aumento delle tasse quest’anno non dico che ci aspettavamo di andare al cinema gratis tutti i giorni, ma ad oggi i servizi invece di migliorare peg-giorano. Un'unica consolazione: “Cchiù nnera d'a mezanotte nun po' venì”.

Azione Universitaria Politecnico è anche su

Facebook! Aggiungici tra i tuoi contatti per avere

info 24h su 24!

di Pamy Mela Lanera

NASCE LA “FACOLTA DI ARCHITETTURA” «Adesso anche i nostri architetti hanno una loro sede!»

Facoltà di architettura

Tratto dal comunicato stampa ufficiale:Mercoledì 24 novembre 2010 è sta-to celebrato il XX anno di vita della Facoltà di Architettura dalla sua at-tivazione nel 1990, e contempo-raneamente è stata inaugurata la sua nuova, definitiva, sede, dopo anni di sistemazioni precarie ed insufficienti (Convento di Santa Scolastica, Fiera del Levante, Campus di via Orabona).La nuova struttura –realizzata sempre nel Campus– è un edificio di quattro piani dotato di un ampio parcheggio sotterraneo: essa è destinata ad ospitare sia gli spazi dedicati all’amministrazione ed alla ricerca (Presidenza, Dipartimen-to ICAR, area della comunicazione e rapporto con l’esterno, studi dei do-centi), sia quelli destinati alla didat-tica ed ai servizi agli studenti (aula magna, biblioteca centrale, book-shop e centrostampa).In questa occasione sono state or-ganizzate nel corso della giornata di mercoledì 24 novembre una serie di iniziative aperte al pubblico e in par-ticolare alle famiglie degli studenti: in mattinata l’apertura di una mostra dedicata ai migliori lavori degli al-lievi, sia di Architettura che di Diseg-

no industriale, prodotti nel passato Anno Accademico; nel pomeriggio nell’ aula magna “Domus Sapien-tiae” gli interventi ufficiali: saluto del Rettore, Nicola Costantino, a seg-

uire il discorso del Preside Claudio D’Amato: “1990–2010, la Facoltà di Architettura di Bari compie 20 anni”. La lezione magistrale del prof. Ro-mano Burelli, Università di Udine: “E’ l’architettura ancora insegnabile? Sul declino dell’arte del costruire”, seguita da un piccolo concerto e dalla proiezione del video “Intervista a Paolo Portoghesi sull’Architettura”.L’opinione degli studenti:Finalmente la nuova sede di Ar-chitettura! Un edificio luminoso e sicuramente funzionale. E’, infatti, molto facile muoversi al suo interno

14 Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.aup.it

15

www.aup.it

Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

di Benedetto Sardone

IL ROMBO DEL POLIBA«Ancora soddisfazioni dal team del PolibaCorse!!»

Politecnico in Pista

Certo non è stato facile. Il lavoro di questo team è iniziato circa tre

anni fa, si son trovati davanti un veico-lo costruito ed un laboratorio con degli attrezzi e qualche computer, tutto il re-sto lo hanno fatto da loro. Ce ne son volute di domeniche di studio e nottate al compu-ter ma non a caso loro son tornati da Varano con una v i t t o r i a , che come e s o r d i o non può che essere di buon auspicio. Il team ha partecipato all’evento della Formula SAE Ita-ly, gareggiando nella classe 3 sul noto circuito di Varano de’ Mele-gari (PR), con la presentazione del nuovo prototipo: la PC2-10 EVO. Il progetto è stato esaminato a 360 gradi da una commissione internazio-nale formata da commissari inviati dai marchi più prestigiosi del settore tra i quali Ferrari, Maserati, Pininfarina. In particolare nella classe 3 il punteggio è assegnato su tre prove, il design-event, nel quale viene valutato il lavoro dal punto di vista progettuale, quali obiettivi e come sono stati interpretati e conseguiti, dove è stato totalizzato un punteggio di 85/150, il cost event, dove

viene valutata la capacità di prendere decisioni dal punto di vista del rapporto costi/benefici, dove è stato conseguito il punteggio di 68,539/100 ed il pre-sentation-event, nel quale viene valu-tata la capacità del team di sviluppare e fornire un business case completo

che riesca a convincere i diri-genti di una società che il de-sign soddisfa le esigenze del dilettante e che il modello può essere proficuamente fabbri-cato e commercializzato, su-perata a pieni voti con 75/75 per un totale di 228,539/325 che ha concesso al team Poliba Corse di piazzarsi al primo posto, seguiti dal team dell’Università di Parma e da

quello della Università di Napoli “Federico II”.Il prossimo passo è quello di realizzare la vettura con l’obiettivo di partecipare alla competizione euro-pea di Hockenheim che si terrà nel pros-simo Agosto, tuttavia a quanto pare gli os-tacoli non sono pochi,

in primis la mancanza di fondi, anche quelli minimi necessari per la messa in opera del progetto, che sta impegnan-do non poco i ragazzi per la ricerca di sponsor, non trascurabile è anche la necessità di altri ragazzi che si impe-gnino in questo progetto, che spesso è sottovalutato dal punto di vista formati-vo ma che di certo è tra le attività che offre il Politecnico quella che più si av-vicina al reale lavoro di Ingegnere, con scadenze improrogabili e gratta capi

sui quali spremere le meningi, oltre all’educazione al lavoro di gruppo fatto di che in un mondo che ci isola sem-pre più non può che arrecare benefici.

Benedetto [email protected]

Aperiodico a distribuzione interna gratuita a cura di

AZIONE UNIVERSITARIA POLITECNICOwww.aup.it , mail to: [email protected]

Responsabile EditorialeCOCCIOLI Gianluca

RedazioneBARANELLI Donato, BARTOLOMEO Nicolò,CARDANO Francesco, d’AMICO Francesco, DE BUCANAN Sally, DE NORA Francesco,

FESTA Rosa, FICCO Vincenzo, FRACCICA Alessandro, LAGATTOLLA Daria, LACITIGNOLA Marco, LUNANOVA Claudia,

MENDITTO Fabio, MITOLA Gerardo, PALUMBO Alessia, SARDONE Benedetto,

SERAFINO Marco, RINALDI Umberto

Impaginazione & FotografiaCOCCIOLI Gianluca, DE NORA Francesco

RINALDI Umberto

Stampa“ARTI GRAFICHE PECORARO”

di PECORARO Francesco - Altamura (Bari)

Chiunque voglia contribuire con articoli, vignette, segnalzioni può scrivere alla nostra re-dazione [email protected] oppure venirci a trovare

direttamente in auletta!

Il nostro lavoro è dedicato ai valorosi soldatiin missione di pace nel mondo

Ulisse

grazie alle chiare indicazioni dei per-corsi e della locazione delle aule (tutte

abbastanza grandi) e alla suddivisione molto pratica per materia di insegna-

mento, delle stanze dei docenti. Impossibile in-somma sbagliare!Degna di nota la biblio-teca ampia, luminosa e con postazioni singole separate le une dalle al-tre e tutte fornite di presa elettrica per i nostri pc, resta un lontano e sgra-dito ricordo la precedente sistemazione!Uniche cose mancanti sono i piccoli servizi co-

me un distributore di snack, dei bi-doncini per l’immondizia (magari per raccolta differenziata!) e una strada asfaltata da cui accedervi senza inzup-parsi di fango tutte le volte che piove (arriverà a breve dicono…).Nonostante un inizio non proprio dei migliori (l’allagamento dell’intero piano terra a seguito del primo temporale di stagione) non c’è nulla da obbiettare, la struttura funziona..e speriamo continui così!

Pamy Mela Lanera

Per prima cosa, Grazie a quanti di voi hanno partecipato alla IV edizione della “Giornata della Goliardia” tenutasi lo scorso 26 Ottobre.

Grazie a tutti voi che avete contribuito a rendere unico l’evento!Ci siamo divertiti mettendoci solo un pò di fantasia e tanta passione.

Le critiche ovviamente sono sempre ben accette purché siano costruttive. Quando queste, però, giungono dagli stessi soggetti che spendono 25000 euro delle NOSTRE tasse

per concerti sicuramente non apprezzati da tutti, si cade nel grottesco.Quel giorno i nostri colleghi scrissero “Qui c’è da urlare e loro pensano a giocare!”

Siamo perfettamente consapevoli del fatto che anche questo Governo, come tutti gli altri che l’hanno preceduto, non è clemente con l’Università Pubblica, ma che senso ha attaccare in quel modo un’evento che, almeno per un giorno all’anno, riesce a farci dimenticare dei tanti

problemi quotidiani e a goderci qualche ora di svago a costo zero? Quando abbiamo manifestato contro l’aumento tasse eravamo SOLI, quando (grazie alla

nostra manifestazione) è stata convocata la prima “Giunta per il Diritto allo Studio” gli SD erano assenti. Questi sono i fatti, questi sono gli atteggiamenti di chi tenta di nascon-

dere la propria negligenza, atteggiamenti di chi è arrivato a raschiare il fondo del barile.Noi crediamo sia del tutto inutile “URLARE” quando non ci si sa neanche “PORRE”

NOI CI DIVERTIAMO CON POCO!!

Anno dodicesimo - Numeroquattro - Dicembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

“Tanta gente urla la verità, ma senza stile è inutile, non serve.” [Charles Bukowski]