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Italia e Gran Bretagna sono tradizionalmentelegate da strette relazioni, che vedono i duePaesi da sempre protagonisti di un intensointerscambio a più livelli, da quellosocio-culturale a quelloeconomico-commerciale.
Osservatorio sugli investimenti britannici in Italia 2008
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Quadro introduttivoLe relazioni tra Italia e Regno Unito si sviluppano:
• mediante accordi bilaterali
• attraverso la comune appartenenza alleprincipali Organizzazioni Internazionali
• nell’ambito di fori ad hoc
Nel quadro europeo, i due Paesi partecipanoattivamente all’elaborazione delle politichedell’UE
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Accordi bilaterali
Accordi conclusi recentemente:
Accordo LOI* (o Accordo di Farnborough) - 2000
Misure per facilitare la ristrutturazione e le attività dell'industriaeuropea della difesa* insieme a Francia, Germania, Spagna, Svezia e Irlanda.
Accordo di co-distribuzione cinematografica - 2003
Memorandum d'Intesa in materia di cooperazione nelcampo della televisione digitale - 2004
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Accordi bilaterali
Accordi in fase negoziale:
Intesa generale di sicurezza tra Italia e Regno Unito
Memorandum d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca della Repubblica Italiana ed ilDepartment for Education and Skills del Regno Unito per
la collaborazione finalizzata allo scambio ed alla
formazione di docenti
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Organizzazioni Internazionali
Comune appartenenza a:
Organizzazione per le Nazioni Unite - ONU (dal 1945 il
Regno Unito e dal 1955 l’Italia) Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo
Economico - OCSE (entrambi i paesi figurano tra i fondatoridell’OECE nel 1948)
Organizzazione del Trattato Nord Atlantico – NATO(entrambi i paesi figurano tra i fondatori nel 1949)
Unione Europea (l’Italia è tra i paesi fondatori, mentre ilRegno Unito è entrato a far parte della CEE nel 1973)
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“Fori” internazionali
Incontri periodici:
G8 (ogni anno dal 1975)
G14 (forum tra i paesi del G8 e Brasile, Cina, India, Messico,Sudafrica ed Egitto)
G20 (dal 1999 forum dei ministri delle finanze e dei governatoridelle banche centrali dei 19 paesi più industrializzati e dell’UE –
dal 2008 allargato ai capi si stato e di governo)
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L’economia del Regno Unito
• Prima della crisi finanziaria: economia in crescita al 3,5%
• Il Pil 2009 registra un valore negativo di -3,3%
• Il tasso di occupazione del IV semestre 2009 è del 72,4% (-1,7% rispetto al 2008), mentre il tasso di disoccupazione è
salito al 7,8% (+ 1,6%)
• Ultimo trimestre 2009 crescita dello o,3%
• L’inflazione si è arrestata per il 2009 sul 2,9%
Dati : Office for National statistics - febraio 2010)
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Le aziende
Le maggiori aziende del Regno Unito sono:
• BAE System
• Rolls-Royce
• GlaxoSmithKline
• AstraZeneca
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Gli investimenti Italia-Regno Unito
• Seconda metà degli anni ‘90: crescono gli
investimenti diretti tra i due Paesi
• Nel 2007 l’interscambio commerciale tra i due Paesi
sfiora i 33 miliardi di euro (incremento del 2,6%
annuale)
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Gli investimenti Italia-Regno Unito (2)
Sbilanciato flusso degli investimenti diretti:
• Nel 2008 gli investimenti italiani in UK ammontano a
4 miliardi di sterline; 700 le aziende presenti(dati forniti dall’Office for National Statistics)
• Sono circa 470 le società britanniche che dispongono
filiali in Italia, localizzate principalmente nelle regioni
nord-occidentali e nord-orientali del Paese.
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Interscambio dell’Italia con l’UK
2007 2008 2009
Esportazioni 21.241.497.276 19.326.593.723 14.967.538.161
Importazioni 12.525.576.821 11.896.736.819 9.631.377.979
Saldo 8.715.920.45 7.429.856.904 5.336.160.182
Fonte: Istat luglio 2010I dati sono espressi in euro
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Interscambio dell’UK con l’Italia
2007 2008 2009
Esportazioni 310,759 341,563 305,843
Importazioni 219,919 248,752 224,315
Saldo -90,840 -92,811 -81,528
Fonte: HM Customs & Excise – UK Trade (dic 2009)I dati sono espressi in milioni di sterline
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Gli investimenti del Regno Unito
Le esportazioni britanniche per settore verso il nostropaese sono rappresentate in massima parte da:
•
veicoli destinati al trasporto su strada (1.217 milioni disterline);
• prodotti medicinali e farmaceutici (1.079 mds);
• apparecchiature audio e per le telecomunicazioni
(407 mds);• apparecchiature elettriche e dai ricambi (405 mds);
• macchinari industriali (391 mds);
• generatori (355 mds).
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Gli investimenti del Regno Unito (2)
Nel settore turistico si registrano presenze significativedi investitori britannici di primaria importanza quali:
•
i gruppi Rocco Forte Hotels (già proprietario degliHotel Savoy a Firenze e de Russie a Roma e che hacompletato recentemente un grande progetto disviluppo turistico in Sicilia, nei dintorni di SciaccaTerme);
• Orient Express (Cipriani di Venezia, Villa San Michelea Fiesole, Splendido a Portofino, Caruso a Ravello).
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Italia in Uk
• Il settore dell’energia: l’ENI con le diverse aziendedel gruppo Eni UK, Agip, Polimeri EuropaUK,Engineering and Construction e Snamprogetti.
• Il settore della difesa: gruppo Finmeccanica che sisviluppa con la AgustaWestland, la Selex Galileo, laSelex Communications, la Vega, la Selex SystemsIntegration e la recentemente acquisita DRS
Technologies• Il settore degli autoveicoli: diversi marchi del gruppo
Fiat .
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Italia in Uk (2)
• Il settore degli elettrodomestici: gruppo Merloni(Indesit) che ha acquisito Hotpoint, Cannon e Creda,il Gruppo Candy ( con il marchio Hoover) ed il Gruppo
De Longhi (con il marchio Kenwood);• Il settore della componentistica elettrica ed
elettronica : Telemar Uk e la SG Microelectronics.
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Italia in Uk (3)
Le maggiori società italiane con sede nel Regno Unito:
• la SEDA-UK dell’imprenditore Antonio D’Amato,
operante nel settore del packaging alimentare;
• la ALI ( progettazione, produzione e distribuzione di
apparecchiature per la ristorazione professionale) che
ha acquisito parte della divisione Aga Foodservice
Equipment (AFE);
• la Ferrero;
• I marchi prestigiosi del Made in Italy dei settori della
moda e del design.
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Legami ufficiali
British Embassy, Romawww.ukinitaly.fco.gov.ukAmbasciatore: S.E. Edward Chaplin
Rete territoriale di Consolati Britannici: Firenze Milano
Napoli Palermo Venezia
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Legami ufficiali (2)
The British Chamber of Commerce for ItalyChief Executive: Kelly Ben FrechMilano
Invest in MilanCamera di Commercio di MilanoMilano
Uk Trade investmentBritish Consulate GeneralMilano
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Legami ufficiali (3)
Istituto Italiano di Culturapresente in numerose città inglesi
British Councilwww.britishcouncil.org/new/
The British School at Rome
www.bsr.ac.uk
Keats-Shelley HouseRoma
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Principali borse di studio
Erasmus
Erasmus Placement
Leonardo
Gruntvig
Borsa di studio Comenius
Jean Monnet
MAE CRUI
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Legami non ufficiali
• La fusione tra il London Stock Exchange e BorsaItaliana avvenuta nel 2007
• Scambio di manifestazioni promozionali: rapporti trala Regione Toscana e la Scozia
• Il concorso fotografico «Genius loci»
• Milano Fashion Night: il consolato britannico
promuove la moda britannica a Milano• Italian Cinema London: il festival del cinema italiano a
Londra organizzato da Italian Films UK
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Investimenti futuri
Investimenti italiani potenziali in UK:
• settore dell’edilizia e delle infrastrutture, in relazioneagli interventi strutturali per le Olimpiadi di Londradel 2012
Investimenti britannici potenziali in Italia:
• Promozione dei distretti industriali high-tech (Torino
per il «wireless», Milano per le biotecnologie, Padovaper le nanotecnologie, Catania per lamicroelettronica, Napoli per i polimeri).
• Settore dello sviluppo turistico
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Principali aziende UK in Italia
Nata ufficialmente il 1 giugno 2004 dallafusione con ETI spa.
L’operazione, del valore di 2,3 miliardi diEuro, è stato il più grande investimentomai fatto in Italia da una societàinternazionale.
Con un portafoglio di oltre 30 marche, tracui Lucky Strike, Pall Mall e Dunhill, emarche nazionali, tra cui MS, BAT Italia sicolloca al secondo posto tra gli operatoridel settore in Italia. Fonte: BAT Italia
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Principali aziende UK in Italia
Nata nel settembre 1995 con il brandAlbacom, diviene nell’ottobre 2006 BTItalia a seguito della completa
acquisizione da parte di BT plc.È il principale fornitore in Italia di servizi esoluzioni integrate di comunicazione e ITinteramente dedicato alle imprese e alla
PA.Nel 2008, BT Italia ha fatto registrare unfatturato pari a 1.040 milioni di euro.
Fonte: BT Italia
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Principali aziende UK in Italia
Il gruppo SAB Miller ha acquisito nel 2003Peroni spa (che controlla, oltre al marchioPeroni, anche il marchio Raffo e Nastro
Azzurro).Con Peroni, SAB Miller possiede nelnostro Paese tre birrifici, in Veneto, Lazioe Puglia.
L’azienda è intenzionata a incrementare lapropria presenza nel nord Italia.
Fonte: SAB Miller
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Principali aziende UK in Italia
Unilever è tra le prime 20 realtà industrialiitaliane, al terzo posto tra lemultinazionali estere.
Ha un fatturato di circa 2,8 miliardi dieuro, due terzi nel settore alimentare e unterzo nel settore della cura della casa edella persona.
Con sede amministrativa a Roma e con 5stabilimenti produttivi sparsi su tutto ilterritorio, Unilever in Italia dà lavoro a 4mila dipendenti. Fonte: Unilever
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Principali aziende UK in Italia
La storia dell’investimento Vodafone inItalia nasce nel 2000, quando il gruppobritannico, il più grande al mondo nel
settore delle telecomunicazioni mobili(presente in 27 Paesi) acquista Omnitel.
Il processo che ha portato OmnitelVodafone a trasformarsi in Vodafone Italia
si è concluso nel 2003.L’azienda è oggi una delle più importantidel nostro Paese e uno dei più interessantiambienti di lavoro. Fonte: Vodafone Italia
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Principali aziende UK in Italia
GlaxoSmithKline è una multinazionalefarmaceutica. In Italia è presente dal 1932ed occupa circa 2.300 persone.
Ha sede principale a Verona dove si trovauno stabilimento produttivo, dedicato allaproduzione mondiale di antibiotici sterili.
ll sito di San Polo di Torrile (PR), si occupadella produzione di vaccini. A Baranzate(MI) invece è concentrata la produzionedi prodotti da banco e di largo consumo.
Fonte: GlaxoSmithKline Italia
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Altri esponenti UK in Italia
La Thomson Reuters è una delle piùpotenti e importanti società nel campodell’informazione economico-finanziaria: il
gruppo controlla infatti il 34% del mercatoa livello mondiale.
È nata nel 2008, dalla fusione del colossodell’informazione finanziaria canadese
Thomson e la britannica Reuters.In Italia ha uffici a Roma e Milano.
Fonte: Reuters Italia – wikipedia
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Altri esponenti UK in Italia
Il 28 maggio 1961 l’avvocato inglese PeterBenenson lancia dalle colonne delquotidiano di Londra The Observer un
“Appello per l'amnistia”.Due anni dopo nasce a Londra AmnestyInternational, che nel 1977 riceve il PremioNobel per la Pace.
Nel 1975 nasce la sezione italiana, checonta oggi più di 80.000 soci.
Fonte: Amnesty International Sezione Italiana
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Altri esponenti UK in Italia
Action Aid nasce in UK nel 1972 con loscopo di sensibilizzare l’opinione pubblicae contrastare la povertà nel sud del
mondo.Nel 1989 ActionAid UK fonda Azione Aiutoa Milano, che nel 2003 diviene ActionAidInternational Italia.
Proprio in questi giorni l’organizzazionesostiene la proposta francese all’ONUriguardo alla Tassa sulle TransazioniFinanziarie. Fonte: ActionAid Italia – repubblica.it
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Altri temi d’attualità
Il recente scandalo che ha coinvolto ilcapo ufficio stampa dei tories, AndyCoulson (ex direttore di News of the
World), ha riportato in primo piano,sulla stampa, parallelismi con l’azionedel Governo Berlusconi in merito allaregolazione delle intercettazioni.
Già in passato numerose testatebritanniche avevano avuto modo dicriticare l’operato del premier italiano.
Fonte: Internazionale, The Observer
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Altri temi d’attualità
Anche se non ha riguardato direttamente l’Italia, larecente visita del Papa in Gran Bretagna (16-19settembre) ha rappresentato uno degli argomenti più“caldi” nei media di tutto il mondo.
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Conclusioni
Nel corso del 2008, gli investimenti diretti esterieffettuati da società britanniche sono ammontati a85.800 milioni di sterline. Il Regno Unito è un paese di
primario interesse per il settore degli investimentiesteri in quanto:
• è la sede del maggior numero di filiali europee dellemultinazionali americane ed estremo orientali che
agiscono da capofila nell’Europa continentale;• gli intermediari della City orientano le decisioni di
localizzazione da parte delle imprese clienti di tutto ilmondo. Fonte: ICE – Ministero Esteri