Vestiti per il successo la guide definitiva per gestire le campagne nel settore moda
UFFICIO SCOLASTICO RE MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL · fare l’hennè sulle mani, ovvero dei...
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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Istituto Comprensivo “VIA F.S. NITTI”
Via Francesco Saverio Nitti, 61 00191 Roma 06 36304908 – fax 06 36299672 28° Distretto - Cod. Mecc.: RMIC8F3003 – Cod. Fisc.: 97713190581
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PREMESSA Il 18 febbraio 2014 una delegazione formata dal Dirigente Scolastico dott.ssa Elisamarzia Vitaliano ,otto docenti italiani e sei alunni della classe terza scuola sec. di 1° ha partecipato al viaggio culturale in Arabia Saudita , ospiti del Ministero degli Esteri . La scuola araba saudita di Roma “ Re Abdulaziz “ e l’Istituto Nitti hanno siglato in data 9/10/2013 un protocollo di intesa che si propone attraverso la collaborazione delle due scuole di favorire la :
Comunicazione tra i docenti delle due scuole con la possibilità di scambio di
professionalità per l’insegnamento della lingua italiana ed araba
Integrazione tra i docenti , gli alunni e i genitori delle due scuole attuando
attività comuni, utilizzando il mediatore culturale nel caso di iscrizione di
alunni arabi alla scuola italiana
Conoscenza tra gli alunni delle due scuole attraverso la presentazione degli
usi , costumi delle due culture e attività laboratoriali comuni
Attraverso la visita è stato possibile conoscere un paese come l’Arabia Saudita e apprezzare la grande tradizione storica , culturale che lo caratterizza . La cura e l’attenzione riservata alla delegazione italiana è espressione di grande ospitalità e attenzione alle persone . In questo senso la delegazione , si impegnerà a testimoniare e a diffondere presso le famiglie , gli studenti e il corpo docenti la cultura e la storia dell’Arabia Saudita. Le testimonianze riportate dagli alunni evidenziano in maniera dettagliata l’emozioni e i vissuti durante il soggiorno . Si auspica quindi che la collaborazione tra le due scuole e i due Paesi possano continuare in futuro perché solo attraverso la conoscenza è possibile superare ogni forma di pregiudizio . Il Dirigente scolastico
Dott.ssa ELISAMARZIA VITALIANO
DIARIO DI ANNA FERRARIS Questo viaggio mi è piaciuto molto, ho avuto l’occasione di confrontarmi
personalmente con persone diverse da me e mi sono resa conto che, in fondo, non
ci sono così tante differenze.
Penso che la civiltà araba sia necessaria nel nostro mondo perché è ricca di cultura e
non va sottovalutata.
Spesso ci facciamo idee sbagliate,
ma una volta che possiamo
osservare con i nostri occhi, ci
rendiamo conto che tutto quello che
pensavamo era errato e che solo
conoscendo possiamo parlare.
Ora credo di poter dare un giudizio
sincero, perché ho visto con i miei
occhi la gentilezza e l’ospitalità di
tutti gli arabi.
Entrando nel contesto del viaggio vorrei sottolineare alcuni aspetti che mi sono
piaciuti molto, come la festa dell’Aljinadria. Attraverso la visita ai vari padiglioni ho
conosciuto la storia dell’Arabia Saudita, e l’ho vista davanti ai miei occhi con danze
tradizionali e rappresentazioni delle varie città. Quella che mi ha colpita di più è
stata Medina, con i suoi balconi, da cui le
donne potevano vedere la strada senza
essere viste, e questo mi ha fatto molto
riflettere, visto che molte volte noi
italiani possiamo essere esagerati.
Un’altra cosa che mi ha colpita è stata la
città vecchia di Riyadh, dove ho potuto
osservare i prodotti tipici del posto, e
fare anche un po’ di compere. Mi è
piaciuto molto visitare i grattacieli, da cui
si vedeva tutta la città. In particolare mi sono molto divertita durante la giornata
trascorsa nella fattoria del deserto, perché non avevo mai visitato luoghi del genere
prima di allora. È stato bello salire sui cammelli e successivamente sui quod, in piena
libertà. Abbiamo anche indossato i costumi tradizionali e mi sono piaciuti molto!
Vorrei sottolineare l’aiuto che ci ha offerto Michelle traducendo in modo eccellente
ed aiutandoci in qualsiasi occasione a risolvere i problemi, e qualche volta anche a
farci una risata. Vorrei concludere dicendo che questo viaggio è stato una
esperienza unica e tornerei in quei paesi molto volentieri!
RECENSIONE DELLA PROF.SSA D’ANGELO
Per me è stata una esperianza unica e
indimenticabile, all’insegna della
paura che diventa curiosità e poi
entusiasmo, dell’accoglienza
disarmante, dei diversi colori di uno
stesso sole, dei mille occhi neri
sgranati ed estasiati, della costante e
fedele preghiera, di un deserto arido,
ma che mi ha emozionato. Una
settimana che mi ha liberato da una ristrettezza mentale causata da un falso giudizio
di un paese tanto lontano e tanto diverso, ma nobile e dignitoso.
RECENSIONE DELLA PROF.SSA CALIPARI Desidero esprimere il mio ringraziamento e la mia gratitudine per l’accoglienza ricevuta, per le disponibilità e per la loro collaborazione durante la nostra visita nel loro Paese dal 18‐02 al 22‐02. Speriamo che le nostre collaborazioni congiunte continuino al fine di consolidare e favorire il sapere per sconfiggere le violenze ed i pregiudizi, per favorire e confermare i rapporti amichevoli tra di noi oltre ai rapporti scientifici e culturali fra i nostri Paesi ed i nostri popoli.
DIARIO DI ALESSANDRA TOMMASINI ‐Aeroporto di Riyadh
Arrivati all’aeroporto ci hanno accolto
dandoci dei fiori e facendoci accomodare
nella sala VIP. Qui ci hanno offerto il caffè
arabo, che sinceramente a me non è
piaciuto, ma l’ho dovuto bere per
rispetto nei loro confronti!
‐Primo giorno
La mattina siamo andati a comprare il
vestito che le donne in Arabia Saudita devono indossare obbligatoriamente. Era una
specie di vestaglia, completamente nera con una striscia colorata che partiva dal
collo e arrivava ai piedi (la mia era viola). Dopo esserci “travestiti” siamo andati a
visitare una della torri più alte di Riyadh “Al Faisaliah”. In cima a questa torre c’è una
specie di pallone enorme in cui si trova un ristorante riservato ai
VIP……naturalmente noi siamo entrati!
Il pomeriggio siamo andati alla festa tradizionale araba “Al Jenadriyah”, che si
celebra tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo. Abbiamo camminato per 6 ore
esatte, fino alle 11 di sera, è stato bello……ma molto faticoso!
‐Secondo Giorno
La mattina siamo andati al Suk, il mercato
tradizionale arabo, in cui abbiamo
comprato varie cose tipiche del posto. Per
concludere in bellezza questa mattinata
siamo andati a conoscere il Principe e a
visitare la sua splendida dimora. Questa
era piena di fontane, non solo fuori ma
anche all’interno…il motivo era che il
primo Principe amava l’acqua perciò si era
fatto costruire una casa “con mille
acque”. Qui ci hanno offerto un buffet a base di frutta, credo sia stata la frutta più
buona che abbia mai mangiato. Poi siamo andati in un piccolissimo museo che
racchiudeva foto e documenti dei
personaggi più importanti dell’Arabia
Saudita. Subito dopo siamo andati al
museo più importante di Riyadh, il “Museo
Nazionale” che possiede diverse collezioni
e pezzi che fino ad allora erano dislocati in
diversi musei di Riyadh e del Regno, con
una ricca collezione di manufatti e reperti
archeologici che vanno dall'età della pietra
fino alla nascita dell'Islam.
‐Terzo giorno
Questo è stato per me il giorno più divertente. Siamo andati nel deserto roccioso, era un posto completamente isolato in cui c’era un piccolo edificio, il cui proprietario era un collega della guida, che
oltre a questo possedeva un cammello, due cavalli e diversi quod. Quando siamo arrivati la prima cosa che noi ragazzi abbiamo notato sono stati i quod e fortunatamente ci hanno dato il permesso di usarli, ma prima ci siamo spostati di circa 1 km e siamo andati in un altro punto del deserto da cui si vedeva tutta Riyadh…era stupendo! Qui ci hanno offerto del latte con lo zenzero. Tornati nel posto iniziale abbiamo girato per circa due orette con i quod, fino a quando non è arrivato il momento di pranzare...ci hanno fatto sedere su dei tappeti e abbiamo mangiato a terra!!! Dopo pranzo ci siamo fatte fare l’hennè sulle mani, ovvero dei disegni simili a tatuaggi. Poi ci hanno fatto indossare dei vestiti strani, come se fosse carnevale e ci hanno fatto delle
RECENSIONE DELLA PROF.SSA LAURIA
Un meraviglioso viaggio d’interazione e di scambio culturale alla ricerca di valori comuni nella continua scoperta di tradizioni a noi sconosciute. Il ricordo della calda accoglienza e ospitalità rimane la grande consapevolezza di aver costruito un nuovo e importante percorso di amicizia tra i due Paesi che si rinnova ogni giorno nella continua collaborazione tra le due scuole: I.C.Nitti e la Scuola Saudita.
RECENSIONE DELLA PROF.SSA COLUCCI
Incontro di cultura, scambio di esperienza, all’insegna dell’amicizia e di una grande ospitalità: questi i ricordi più immediati di una esperienza indimenticabile che ci ha consentito di volgere uno sguardo verso un mondo poco sconosciuto ma ricco di umanità, cultura e tradizioni. Conserverò nel cuore il ricordo di tanti momenti di affetto e disponibilità e nella mente le immagini di un viaggio unico in tutti i sensi.
foto su un set fotografico… La sera, prima di tornare in hotel, siamo andati a casa della guida, che ci teneva ad ospitarci, l’avevano addobbata con colori dell’Italia…è stato un pensiero molto carino.
‐Quarto giorno
La mattina dell’ultimo giorno abbiamo visitato la torre più
alta della città, la “Kingdom Tower”, che ha la forma di un
cavatappi. Siamo saliti nel punto più alto, il ponte, da cui si
vedeva l’intera città, nessun punto rimaneva nascosto.
Nel pomeriggio siamo andati a vedere le corse dei cavalli.
Visto che non avevamo ancora pranzato ci hanno fatto
mangiare in un ristorante riservato a persone importanti,
come l’ambasciatore americano, l’unico problema è stato
che abbiamo aspettatole 17.00 per iniziare a mangiare,
abbiamo pranzato praticamente all’ora di cena…
DIARIO DI VALERIO LAUDIERO
Il viaggio in Arabia Saudita è stato uno dei più bei
viaggi che abbia mai fatto se non il più bello in
assoluto. Sono rimasto molto colpito dalla cultura,
dagli usi e costumi Arabi: soprattutto l’abbigliamento
tipico degli uomini arabi chiamato dishdasha, che è
comodissimo e che mantiene molto freschi. Mi sono
rimaste impresse moltissime cose, ma ci sono alcune
cose che proprio non dimenticherò mai. Il ricordo che
mi è rimasto impresso più di tutti è stato quando
siamo andati a visitare l’Aljanadria, un festival che si
svolge in mezzo al deserto, nella periferia di Ryadh,
dove vengono rappresentati edifici che simboleggiano
le città saudite come: Jizan, Asir, Mecca, Medina e
moltissime altre.
All’Aljanadria si possono vedere usi, costumi, riti e
prodotti tipici di ogni regione dell’Arabia Saudita;
in pratica l’Aljanadria è il riassunto delle regioni
dell’Arabia Saudita che permette a tutti, sia arabi
che turisti di apprezzare la cultura araba. Poi un
‘altra cosa che non potrò mai dimenticare è la
vista dall‘alto di Ryadh, che è fantastica, dove si
alternano zone desertiche, costruzioni antiche e
grattacieli insomma la vista era mozzafiato. Un ‘
altra che non dimenticherò mai, è sicuramente la
vista del deserto, che è una cosa che lascia senza
fiato, quasi indescrivibile.
Questo viaggio per me è stato qualcosa di indimenticabile soprattutto perché mi ha
fatto conoscere un ‘ altra cultura e mi ha fatto riflettere sulla nostra cultura da un
punto di vista diverso, e ha fatto cambiare un po’ il mio modo di pensare e di
guardare le cose.
RECENSIONE DELLA PROF.SSA CHIUSOLO
Emozioni e sensazioni del viaggio a Ryad? Enormi, totali, che ti riempono il cuore e gli occhi ma, ancora più importante è stato il rinsaldare di un gemellaggio, una conoscenza reciproca con un altro mondo, un’altra religione, un altro modo di vivere e “fare scuola” con i nostri amici. La conoscenza è cultura, è rispetto, è comprensione. Ciò di cui abbiamo bisogno tutti come esseri umani e ancor di più come educatori.
RECENSIONE DELLA PROF.SSA SANTINAMI
Conoscere significa usare la propria mente per comprendere la realtà, grazie a questo viaggio, non ho solo conosciuto usi, costumi, religione, tradizioni diverse, ma ho fatto l’esperienza, attraverso i miei sensi, del popolo saudita. Ho annusato l’aria di mercati e botteghe variopinte e inebrianti, ho assaporato cibi speziati e contrastanti, ho toccato la terra del deserto ed il dorso del cammello, ho ascoltato suoni antichi e melodie evocatrici, ho visto il mondo dalle altezze vertiginose dei grattacieli. Mi sono sentita accolta e coccolata, perciò dopo aver tanto ricevuto, sento gratitudine ed apertura verso il popolo dell’Arabia Saudita.
DIARIO DI CATERINA BALSI
Tutto è cominciato un venerdì di febbraio. Una
professoressa ha chiamato un mio compagno
per sorteggiare il nome di una persona di classe
mia. Io non c’ero a scuola, mi hanno raccontato
tutto. Alle 2.30 mi ha chiamato una mia amica e
mi ha detto che ero stata sorteggiata, e avevo
vinto un viaggio in Arabia Saudita. All’inizio non
ci credevo, pensavo fosse uno scherzo e mi sono
messa a ridere. Poi però ho capito che era tutto vero, allora sono corsa a dirlo ai
miei genitori. Mia mamma ha continuato a sostenere che la mia amica mi aveva
fatto uno scherzo…
Qualche tempo dopo, ero a scuola, è arrivata una professoressa e mi ha chiesto se
avevo il passaporto, e, dopo qualche giorno di pratiche, siamo partiti.
18‐02‐14
Sta per cominciare una delle esperienze più belle della mia vita!
Stamattina siamo andati alla scuola araba di Roma “Re Abdulaziz”, con la quale
abbiamo stabilito un protocollo d’intesa, e la scuola araba ci ha proposto uno
scambio interculturale tra i due paesi.
La scuola è molto bella, grande, con un bel giardino. Ci hanno accolti in una stanza,
dove c’era anche il preside della scuola, che, insieme alla nostra preside, ci ha
raccontato come è nato questo gemellaggio.
Poi abbiamo preso il pulmino della scuola e siamo andati all’ambasciata. Sono
emozionatissima!! Non vedo l’ora di partire!!
E’ bellissima, enorme. Lì ci ha accolti l’ambasciatore, che ci ha spiegato un po’ di
cose sul viaggio. Eravamo tutti un po’ in soggezione, anche perché non ci
conoscevamo ancora bene.
Dopo 6 ore di viaggio in aereo siamo arrivati a Ryad.
Ad aspettarci c’erano delle persone che ci hanno anche dato un mazzetto di rose per
uno.
Abbiamo fatto un po’ di controlli, e poi ci hanno portato in una zona dell’aeroporto
bellissima, come dei piccoli salottini con i divani e le sedie, e ci hanno offerto il caffè
arabo, che è una specialità di lì, e che di sicuro alla mia famiglia piacerebbe
moltissimo, perché è fatto con la cannella… A me non è piaciuto moltissimo, perché
è un po’ amaro, però era buono!
Per andare in albergo abbiamo preso un
pullman enorme! L’albergo anche è bellissimo,
abbiamo delle camere enormi, una per uno.
19‐02‐14
Stamattina siamo andati a comprare un vestito tutto nero, l’abaja, che noi ragazze
dovremo portare per tutta la vacanza. Naturalmente all’inizio mi è sembrato strano
doverlo portare sempre, però alla fine sono riuscita a integrarmi di più con le
persone. I ragazzi hanno comprato il loro vestito, che è una tunica bianca.
Poi siamo andati al centro commerciale, ho fatto
moltissime foto alle scritte dei negozi scritte in
arabo, come Zara o Quicksilver.
Ci hanno portato sulla cima di un grattacielo: è
bellissimo, si chiama The Globe, perché ha una palla sulla cima in cui dentro c’è un
ristorante… La vista era bellissima, si vedeva tutta
Ryad e c’era un vento pazzesco!!
Sono stati molto carini, ci hanno offerto dei succhi
da bere, e quando siamo andati a vedere il
ristorante ci hanno regalato un pacchetto di
caramelle per uno e una bottiglietta d’acqua.
RECENSIONE DELLA PROF.SSA CAMERANO
Il viaggio è stato interessantissimo. Prima di partire provavo un po’ di apprensione che però si è subito dissipata fin dal primo incontro avvenuto nei locali della scuola saudita a Roma il giorno della partenza. Si è respirata subito un’aria cordiale ed affettuosa. Visitare un mondo diverso e apprezzare la gentilezza e il rispetto manifestato nei nostri confronti è stato importantissimo. E’ stato molto bello il lavoro svolto dalle guide nei confronti dei nostri ragazzi e soprattutto l’idea di farli incontrare con i loro coetanei arabi. Si è creato così un ponte che sicuramente potrà unire due popoli così diversi tra loro. Questo viaggio mi ha permesso di visitare luoghi che sicuramente nella mia vita non avrei mai immaginato di conoscere e mi ha permesso di apprezzare un mondo che è completamente diverso dal nostro.
RECENSIONE DELLA PROF.SSA LA FIANDRA Esperienza indimenticabile!! Ryiad è una città affascinante ho apprezzato il popolo, la sua cultura e le sue tradizioni. Ringrazio la delegazione e l’Ambasciata Araba per tutte le accortezze e l’accoglienza impagabile. Non lo dimenticherò mai!
Ah, a proposito, la nostra guida si chiama Michelle, è molto simpatico, e parla
italiano perché ha vissuto un po’ di anni in Italia per lavorare all’ambasciata.
Siamo tornati a pranzo in albergo. Dopo pranzo siamo andati all’Aljanadria, una
festa molto importante qui, in cui si vedono tutti gli usi e i costumi dei popoli che
abitano l’Arabia.
C’erano dei ragazzi arabi con noi. C’era anche un’altra guida, una donna, che è stata
con noi, e noi ragazzi abbiamo parlato con
lei e con i ragazzi arabi in inglese.
La festa è stata bellissima… C’erano delle
ricostruzioni delle città tipiche arabe, del
Nord e del Sud.
C’erano dei balli tipici, con dei vestiti
bellissimi. Abbiamo visto anche i cammelli!!
20‐02‐14
Stamattina siamo andati al suq, un mercato
arabo. I “negozi” erano bellissimi, con un
sacco di tappeti.
Ad un certo punto, un negoziante ci ha
fermato perché Giuseppe, un ragazzo, aveva
il copricapo messo male. Lo ha aiutato a
raddrizzarlo e poi gli ha regalato un paio di
sandali!! Sono tutti molto amichevoli qui, ed è stato molto carino!
Poi siamo andati dal principe al ministero degli affari esteri!
Era un posto da sogno, tutto bianco con delle fontane molto belle. È arrivato il
principe, e poi anche il portavoce dell’ambasciatore italiano. La preside gli ha
spiegato che il nostro progetto è entrato a far parte delle rete Unesco come
progetto importante.
Il principe poi se ne doveva andare e ci ha regalato una chiavetta USB, un quadro e un portachiavi. Abbiamo mangiato ad un buonissimo buffet e poi
siamo andati ad una mostra.
Siamo anche andati al museo nazionale. Era
bellissimo, molto grande, con tantissime
ricostruzioni.
21‐02‐14
Stamattina siamo andati nel deserto!!! Non
vedevo l’ora, perché, anche se ero già stata nel
deserto del Sahara non sapevo cosa avremmo
trovato lì.
Siamo arrivati in una bellissima villa, dove c’era
anche una tenda come quella dei beduini. Mi è
piaciuta molto, aveva tanti tappeti e dei divanetti
bellissimi. Ci hanno offerto il caffè arabo, e poi siamo saliti
su una terrazza da dove si vedeva tutta Ryad. Era
fantastico!!
Poi ci hanno dato dei quod e potevamo andare dove
volevamo!! È stato pazzesco, noi ragazzi siamo andati in
giro per un sacco di tempo. Il pranzo mi è piaciuto molto,
perché eravamo per terra e c’era un piatto molto grande
al centro da dove prendevamo le pietanze.
Dopo pranzo ci siamo messi dei vestiti tradizionali e abbiamo fatto delle foto. Una
signora mi ha anche fatto un tatuaggio sulla
mano con l’henné. Era bravissima, in due
minuti mi ha fatto un disegno molto molto
bello.
Dopo abbiamo ripreso i quod e siamo andati in
giro nei dintorni della villa fino a sera, quando
purtroppo siamo dovuti tornare in albergo
DIARIO DI GIUSEPPE LANTERI
Questo viaggio è il più bello che abbia mai fatto. Il
giorno della partenza siamo andati alla scuola
araba dove ci hanno spiegato bene il viaggio. Poi
siamo andati dall’ambasciatore arabo e infine a
Fiumicino. Appena arrivati a Riyadh ci hanno
accolto benissimo e ci hanno portato in un’area VIP mentre verificavano i passaporti
e poi ci hanno portati in albergo con un autobus fantastico.
Il primo giorno in Arabia siamo andati a comprare i vestiti tipici arabi e abbiamo
visitato un grattacielo fantastico. Di pomeriggio siamo andati alla festa
dell’Aljanadria dove si riuniscono le culture di tutta la penisola araba... È stato
bellisimo ma faticoso.
Il secondo giorno siamo andati a visitare la casa del principe… era fantastica. Poi
siamo andati a visitare due musei bellissimi. Quello che mi è piaciuto di più è quello
sulla cultura araba. La storia “contenuta” in questo museo parte dalla preistoria fino
all’attualità.
Il terzo giorno è stato il più bello in assoluto. Siamo
andati nel deserto roccioso
dove, prima siamo andati a
vedere il panorama su
Riyadh e poi siamo andati in
quad!!! dopo pranzo ci
hanno fatto un servizio fotografico molto accurato. Per
questo servizio ci avevano dato altri vestiti molto più
raffinati. Dopo siamo stati ospitati a casa della guida che
era addobbata “all’italiana”.
L’ultimo giorno, il quarto, abbiamo visitato la “Kingdom
Tower”, la più alta della città, dove risiede la moschea più alta del mondo. Il
pomeriggio abbiamo comprato le ultime cose che ci mancavano. Questo viaggio è
stato molto bello, indimenticabile.
saliti fino al 99esimo piano di un enorme
grattacielo, dove abbiamo camminato su un
ponte sospeso nel vuoto da cui si vedeva
tutta Ryiad. Dopo siamo stati all’ippodromo
a vedere una corsa di cavalli. Anche lì siamo
stati trattati benissimo ed abbiamo
mangiato al buffet riservato ai diplomatici.
È un evento mondano molto importante
(per i Sauditi) anche perché i loro cavalli
sono i più belli e veloci in assoluto. La sera abbiamo comprato gli ultimi regalini e poi
siamo tornati in albergo, purtroppo a fare le valigie. E così sfortunatamente la fine
del nostro viaggio è arrivata, non volevo proprio tornare, sentivo che quel posto mi
aveva toccata nel profondo e se fosse stato per me non sarei mai più tornata. Ma
alla fine siamo rientrati a Roma anche se una parte di me è rimasta li, in quel posto
meraviglioso che grazie alla nostra speciale Preside non dimenticherò mai! Ho
sempre pensato che fosse tutto un meraviglioso sogno da cui speravo di non
risvegliarmi mai, ma purtroppo è tornato tutto come prima, e dopo un mese dal
nostro ritorno appena posso con la mente torno in Arabia. I tatuaggi sono svaniti ma
nulla cancellerà mai quello che questo viaggio ha rappresentato per me. Conoscere
ed imparare ad amare religioni, culture e abitudini diverse dalle mie è bellissimo e ti
aiuta a crescere e a capire che anche se una persona non ha niente in comune con
te potrebbe diventare il tuo migliore amico.
22‐02‐14
Oggi siamo saliti su un altro grattacielo, con una forma stranissima, aveva un buco al
centro.
Ryad è diversissima da Roma. È molto grande, e ogni tanto si vedono delle zone
desertiche disabitate. Per lo più è composta di ville, mentre a Roma ci sono
moltissimi condomini.
I ragazzi arabi che ci hanno accompagnati erano molto simpatici, ed è stato bello
conoscerli perché ci siamo confrontati, abbiamo parlato.
Prima di pranzo siamo
andati alle corse dei cavalli,
uno degli eventi più
importanti qui a Ryad. Ho
scoperto che è vietato
scommettere sulle vincite
di alcuni cavalli o meno. Ci hanno portato in un buffet diverso da quello delle
persone che c’erano lì. Il buffet era buono, pieno di cibo.
Mentre mangiavamo abbiamo cominciato a pensare che presto saremmo dovuti
tornare a casa. Ci dispiaceva naturalmente, quindi abbiamo cercato di goderci
l’ultima parte della giornata.
23‐02‐14
Oggi sveglia alle 6:00 per andare
all’aeroporto. Noi ragazzi siamo tutti un po’
tristi di partire, è stata un’esperienza
pazzesca, che mi ricorderò per tutta la vita.
Ho capito molte cose importanti, tutte le
differenze tra Italia e Arabia Saudita sono
tantissime, ed è stato bello scoprirle almeno
in parte.
La condizione delle donne è chiaramente diversa nei due paesi, ma penso che ogni
paese abbia la propria cultura, e che sia importante conoscerla prima di giudicarla.
.
DIARIO DI ALICE BERTOLO
Tutto è iniziato un bel giorno di Febbraio. La mia professoressa di religione ha
chiamato una mia compagna di classe e le ha detto che avrebbe dovuto estrarre il
nome di una ragazza che avrebbe vinto un viaggio in Arabia Saudita. All’inizio non ci
potevo credere…ero stata sorteggiata! Pensavo fosse impossibile e invece dopo
qualche giorno la cosa è diventata più vera; abbiamo iniziato a fare le pratiche e il 18
febbraio finalmente è arrivato! Non sapevamo nulla, solo che saremmo andati in
Arabia Saudita, ed io personalmente ero molto contenta.
Prima di partire siamo stati all’Ambasciata Saudita di
Roma per conoscere l’ambasciatore. E così, in due
settimane, io ed altri 5 ragazzi ci siamo ritrovati in aereo
per l’Arabia Saudita! Ci siamo sentiti a casa fin da subito,
ci hanno accolto come non potevamo nemmeno
immaginare. Scesi dall’aereo ci hanno portato in albergo.
Un meraviglioso hotel dove abbiamo trascorso tutte le
notti del nostro fantastico viaggio. Già dalle prime ore
avevamo capito che sarebbe stato un viaggio che non
avremmo mai dimenticato!! Abbiamo dovuto indossare sin dal primo giorno il loro
tipico vestito nero, l’Abaya, che le donne devono indossare sempre perché la
religione musulmana impone alle donne di non mostrare il loro corpo. Ho sempre
pensato che fosse molto scomodo e caldo, ma invece risolve il problema di come
vestirsi e non è per niente caldo. Poi ci hanno portato a visitare un enorme
grattacielo dove si vedeva tutta Ryiad. La prima impressione delle differenze non è
stata traumatica. Le diversità si notano ma
non sono così eccessive come si pensa.
Avevamo scorte, fotografi e la nostra
speciale guida sempre con noi. Finalmente il
pomeriggio del primo giorno siamo stati a
questa spettacolare festa dell’Aljanadria,
che è stata il motivo principale della nostra
visita. Una bella novità inoltre è stata che
dentro al pulmino questa volta
c’erano dei ragazzi Arabi, figli di
diplomatici e funzionari arabi, che poi da
quel giorno ci hanno sempre
accompagnato in giro. La festa
rappresentava tutte le regioni dell’Arabia,
con le loro tradizioni e costumi. Abbiamo
assistito a vari spettacoli di danza e
abbiamo visto tutte le scenografie che
raffigurano le diverse regioni arabe.
Ovunque andavamo eravamo considerati
ospiti speciali, e dunque ci offrivano le loro bevande tipiche e ci riempivano di foto.
Una delle cose più impressionanti è stata la quantità di donne vestite di nero, alla
quale non ero abituata. Tornati in albergo abbiamo cenato; il cibo era molto più
buono di come ce lo aspettavamo. Il secondo giorno siamo stati prima in un mercato
e poi al Ministero degli Affari Esteri, ci hanno offerto un buffet e insieme ai vari
Ministri e all’Ambasciatore italiano abbiamo parlato del nostro scambio culturale.
Sia l’ambasciatore che i vari diplomatici che abbiamo incontrato erano molto
contenti di questo incontro tra le nostre culture. Siamo usciti addirittura varie volte
sul giornale e sulle televisioni locali. Abbiamo visitato
inoltre nel pomeriggio un museo sulla cultura araba. La
giornata di venerdì è stata sicuramente in assoluto la
migliore. Siamo stati un’intera giornata ospiti di una casa in
mezzo al deserto. Per prima cosa abbiamo raggiunto con le
jeep un’altura da cui in lontananza si vedeva tutta Ryiad, il
panorama era pazzesco! Poi, ritornati alla casa, abbiamo
fatto un giro infinito sui quad su e giù per il deserto. È stato
unico, ci sentivamo liberi, senza pensieri, immersi nel nulla.
Un silenzio che non dimenticherò mai. Abbiamo mangiato
con gli arabi e come loro con le mani. Per me era molto
strano ma anche istintivo. Ci hanno fatto tantissime foto anche con i loro vestiti
tipici. La passeggiata con il cammello è stata un esperienza nuova e divertente,
anche se mi ha fatto un po’ male alla schiena. Una signora araba molto carina poi ci
ha fatto a tutte il tatuaggio con l’ennè. Poi purtroppo la giornata nel deserto è finita
e siamo dovuti andare via. Tornati in città siamo stati nella bellissima casa di
Michelle (la nostra guida), dove sua moglie aveva organizzato una splendida tavola
con tante cose da mangiare tutte per noi. Il penultimo giorno siamo