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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Istituto Comprensivo “VIA F.S. NITTI” Via Francesco Saverio Nitti, 61 00191 Roma 06 36304908 – fax 06 36299672 28° Distretto - Cod. Mecc.: RMIC8F3003 – Cod. Fisc.: 97713190581 mail : [email protected] // [email protected]

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Istituto Comprensivo “VIA F.S. NITTI”

Via Francesco Saverio Nitti, 61 00191 Roma 06 36304908 – fax 06 36299672 28° Distretto - Cod. Mecc.: RMIC8F3003 – Cod. Fisc.: 97713190581

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  PREMESSA  Il  18  febbraio    2014  una  delegazione    formata  dal  Dirigente  Scolastico  dott.ssa Elisamarzia Vitaliano ,otto docenti italiani e sei alunni della classe terza scuola sec. di 1° ha partecipato al viaggio  culturale  in Arabia Saudita  , ospiti del Ministero degli Esteri . La  scuola araba  saudita di Roma “ Re Abdulaziz “ e  l’Istituto Nitti hanno siglato  in data 9/10/2013 un protocollo di  intesa che si propone attraverso  la collaborazione delle due scuole di favorire la  :  

Comunicazione  tra  i docenti delle due scuole con  la possibilità di scambio di 

professionalità per l’insegnamento della lingua italiana ed araba  

Integrazione  tra  i docenti  , gli alunni  e  i genitori delle due  scuole attuando 

attività  comuni,  utilizzando  il  mediatore  culturale  nel  caso  di  iscrizione  di 

alunni arabi alla scuola italiana  

Conoscenza  tra gli alunni delle due  scuole attraverso  la presentazione degli 

usi , costumi delle due culture e attività laboratoriali comuni 

Attraverso  la visita è  stato possibile  conoscere un   paese  come  l’Arabia Saudita e apprezzare la grande tradizione storica , culturale che lo caratterizza . La  cura  e  l’attenzione  riservata  alla  delegazione  italiana  è  espressione  di  grande ospitalità e attenzione alle persone . In questo senso la delegazione , si impegnerà a testimoniare    e  a diffondere  presso  le  famiglie  ,  gli  studenti  e  il  corpo docenti  la cultura e la storia dell’Arabia Saudita. Le testimonianze riportate dagli alunni evidenziano in maniera dettagliata l’emozioni e i vissuti durante il soggiorno .   Si auspica quindi che  la collaborazione tra  le due scuole e  i     due Paesi   possano continuare  in  futuro  perché  solo  attraverso  la  conoscenza  è  possibile  superare ogni forma di pregiudizio .             Il Dirigente scolastico 

             Dott.ssa ELISAMARZIA VITALIANO 

 

 

DIARIO DI ANNA FERRARIS  Questo  viaggio  mi  è  piaciuto  molto,  ho  avuto  l’occasione  di  confrontarmi 

personalmente con persone diverse da me e mi sono resa conto che, in fondo, non 

ci sono così tante differenze.  

Penso che la civiltà araba sia necessaria nel nostro mondo perché è ricca di cultura e 

non va sottovalutata. 

Spesso  ci  facciamo  idee  sbagliate, 

ma  una  volta  che  possiamo 

osservare  con  i  nostri  occhi,  ci 

rendiamo conto che tutto quello che 

pensavamo  era  errato  e  che  solo 

conoscendo possiamo parlare. 

Ora  credo di poter dare un  giudizio 

sincero,  perché  ho  visto  con  i miei 

occhi  la  gentilezza  e  l’ospitalità  di 

tutti gli arabi.  

Entrando  nel  contesto  del  viaggio  vorrei  sottolineare  alcuni  aspetti  che mi  sono 

piaciuti molto, come  la festa dell’Aljinadria. Attraverso  la visita ai vari padiglioni ho 

conosciuto  la storia dell’Arabia Saudita, e  l’ho vista davanti ai miei occhi con danze 

tradizionali  e  rappresentazioni  delle  varie  città. Quella  che mi  ha  colpita  di  più  è 

stata Medina, con i suoi balconi, da cui le 

donne  potevano  vedere  la  strada  senza 

essere viste, e questo mi ha  fatto molto 

riflettere,  visto  che  molte  volte  noi 

italiani possiamo essere esagerati. 

Un’altra cosa che mi ha colpita è stata la 

città  vecchia  di  Riyadh,  dove  ho  potuto 

osservare  i  prodotti  tipici  del  posto,  e 

fare  anche  un  po’  di  compere.  Mi  è 

piaciuto molto visitare i grattacieli, da cui 

si  vedeva  tutta  la  città.  In particolare mi  sono molto divertita durante  la giornata 

trascorsa nella fattoria del deserto, perché non avevo mai visitato luoghi del genere 

prima di allora. È stato bello salire sui cammelli e successivamente sui quod, in piena 

libertà. Abbiamo anche indossato i costumi tradizionali e mi sono piaciuti molto! 

Vorrei sottolineare l’aiuto che ci ha offerto Michelle traducendo in modo eccellente 

ed aiutandoci  in qualsiasi occasione a risolvere  i problemi, e qualche volta anche a 

farci  una  risata.  Vorrei  concludere  dicendo  che  questo  viaggio  è  stato  una 

esperienza unica e tornerei in quei paesi molto volentieri! 

RECENSIONE DELLA PROF.SSA D’ANGELO 

Per me è stata una esperianza unica e 

indimenticabile,  all’insegna  della 

paura  che  diventa  curiosità  e  poi 

entusiasmo,  dell’accoglienza 

disarmante,  dei  diversi  colori  di  uno 

stesso  sole,  dei  mille  occhi  neri 

sgranati ed estasiati, della costante e 

fedele preghiera, di un deserto arido, 

ma  che  mi  ha  emozionato.  Una 

settimana che mi ha liberato da una ristrettezza mentale causata da un falso giudizio 

di un paese tanto lontano e tanto diverso, ma nobile e dignitoso. 

 

        

     

     

 

RECENSIONE DELLA PROF.SSA CALIPARI Desidero  esprimere  il  mio  ringraziamento  e  la  mia gratitudine  per  l’accoglienza  ricevuta,  per  le disponibilità  e  per  la  loro  collaborazione  durante  la nostra visita nel loro Paese dal 18‐02 al 22‐02.  Speriamo  che  le  nostre  collaborazioni  congiunte continuino  al  fine  di  consolidare  e  favorire  il  sapere per sconfiggere le violenze ed i pregiudizi, per favorire e confermare  i  rapporti amichevoli  tra di noi oltre ai rapporti  scientifici  e  culturali  fra  i  nostri  Paesi  ed  i nostri popoli.  

 DIARIO DI ALESSANDRA TOMMASINI ‐Aeroporto di Riyadh  

Arrivati  all’aeroporto  ci  hanno  accolto 

dandoci dei fiori e facendoci accomodare 

nella sala VIP. Qui ci hanno offerto il caffè 

arabo,  che  sinceramente  a  me  non  è 

piaciuto,  ma  l’ho  dovuto  bere  per 

rispetto nei loro confronti!  

‐Primo giorno  

La  mattina  siamo  andati  a  comprare  il 

vestito che le donne in Arabia Saudita devono indossare obbligatoriamente. Era una 

specie  di  vestaglia,  completamente  nera  con  una  striscia  colorata  che  partiva  dal 

collo e arrivava ai piedi  (la mia era viola). Dopo esserci “travestiti” siamo andati a 

visitare una della torri più alte di Riyadh “Al Faisaliah”. In cima a questa torre c’è una 

specie  di  pallone  enorme  in  cui  si  trova  un  ristorante  riservato  ai 

VIP……naturalmente noi siamo entrati!  

Il  pomeriggio  siamo  andati  alla  festa  tradizionale  araba  “Al  Jenadriyah”,  che  si 

celebra  tra  la  fine di  febbraio  e  gli  inizi di marzo. Abbiamo  camminato per  6 ore 

esatte, fino alle 11 di sera, è stato bello……ma molto faticoso!  

‐Secondo Giorno  

La mattina siamo andati al Suk, il mercato 

tradizionale  arabo,  in  cui  abbiamo 

comprato varie cose tipiche del posto. Per 

concludere  in  bellezza  questa  mattinata 

siamo  andati  a  conoscere  il  Principe  e  a 

visitare  la  sua  splendida  dimora. Questa 

era  piena  di  fontane,  non  solo  fuori ma 

anche  all’interno…il  motivo  era  che  il 

primo Principe amava l’acqua perciò si era 

fatto  costruire  una  casa  “con  mille 

acque”. Qui ci hanno offerto un buffet a base di frutta, credo sia stata la frutta più 

buona  che  abbia mai mangiato.  Poi  siamo  andati  in  un  piccolissimo museo  che 

racchiudeva  foto  e  documenti  dei 

personaggi  più  importanti  dell’Arabia 

Saudita.  Subito  dopo  siamo  andati  al 

museo più importante di Riyadh, il “Museo 

Nazionale” che possiede diverse collezioni 

e pezzi che fino ad allora erano dislocati in 

diversi musei  di  Riyadh  e  del  Regno,  con 

una ricca collezione di manufatti e reperti 

archeologici che vanno dall'età della pietra 

fino alla nascita dell'Islam.  

 

‐Terzo giorno  

Questo  è  stato  per  me  il giorno  più  divertente. Siamo  andati  nel  deserto roccioso,  era  un  posto completamente  isolato  in cui c’era un piccolo edificio, il  cui  proprietario  era  un collega  della  guida,  che 

oltre a questo possedeva un  cammello, due  cavalli e diversi quod. Quando  siamo arrivati  la  prima  cosa  che  noi  ragazzi  abbiamo  notato  sono  stati  i  quod  e fortunatamente ci hanno dato  il permesso di usarli, ma prima ci siamo spostati di circa  1  km  e  siamo  andati  in  un  altro  punto  del  deserto  da  cui  si  vedeva  tutta Riyadh…era  stupendo! Qui  ci  hanno  offerto  del  latte  con  lo  zenzero.  Tornati  nel posto  iniziale abbiamo girato per circa due orette  con  i quod,  fino a quando non  è  arrivato  il  momento  di pranzare...ci hanno fatto sedere su dei tappeti e abbiamo mangiato a terra!!! Dopo  pranzo  ci  siamo  fatte  fare l’hennè  sulle mani, ovvero dei disegni simili  a  tatuaggi.  Poi  ci    hanno  fatto indossare  dei  vestiti  strani,  come  se fosse carnevale e ci hanno fatto delle   

 RECENSIONE DELLA PROF.SSA LAURIA 

Un meraviglioso viaggio d’interazione e di scambio culturale  alla  ricerca  di  valori  comuni  nella continua scoperta di tradizioni a noi sconosciute. Il  ricordo  della  calda  accoglienza  e  ospitalità rimane la grande consapevolezza di aver costruito un nuovo  e  importante percorso di  amicizia  tra  i due Paesi che si rinnova ogni giorno nella continua collaborazione  tra  le  due  scuole:  I.C.Nitti  e  la Scuola Saudita.  

RECENSIONE DELLA PROF.SSA COLUCCI  

Incontro di cultura,  scambio di esperienza, all’insegna dell’amicizia e di una grande ospitalità: questi  i ricordi  più immediati di una esperienza indimenticabile che ci ha consentito di volgere uno sguardo verso un mondo poco  sconosciuto  ma  ricco  di  umanità,  cultura  e tradizioni.  Conserverò  nel  cuore  il  ricordo  di  tanti  momenti  di affetto e disponibilità e nella mente  le  immagini di un viaggio unico in tutti i sensi.   

foto su un set  fotografico… La sera, prima di  tornare  in hotel, siamo andati a casa della guida, che ci teneva ad ospitarci,  l’avevano addobbata con colori dell’Italia…è stato un pensiero molto carino. 

 

 

‐Quarto giorno  

La mattina dell’ultimo giorno abbiamo visitato  la torre più 

alta della città, la “Kingdom Tower”, che ha la forma di un 

cavatappi. Siamo saliti nel punto più alto, il ponte, da cui si 

vedeva l’intera città, nessun punto rimaneva nascosto. 

Nel pomeriggio siamo andati a vedere  le corse dei cavalli. 

Visto  che  non  avevamo  ancora  pranzato  ci  hanno  fatto 

mangiare  in un  ristorante  riservato a persone  importanti, 

come  l’ambasciatore americano,  l’unico problema è stato 

che  abbiamo  aspettatole  17.00  per  iniziare  a  mangiare, 

abbiamo pranzato praticamente all’ora di cena… 

 

DIARIO DI VALERIO LAUDIERO 

Il  viaggio  in  Arabia  Saudita  è  stato  uno  dei  più  bei 

viaggi  che  abbia  mai  fatto  se  non  il  più  bello  in 

assoluto.  Sono  rimasto  molto  colpito  dalla  cultura, 

dagli usi e costumi Arabi: soprattutto l’abbigliamento 

tipico  degli  uomini  arabi  chiamato  dishdasha,  che  è 

comodissimo e che mantiene molto  freschi. Mi sono 

rimaste  impresse moltissime cose, ma ci sono alcune 

cose che proprio non dimenticherò mai. Il ricordo che 

mi  è  rimasto  impresso  più  di  tutti  è  stato  quando 

siamo andati a visitare  l’Aljanadria, un  festival che si 

svolge  in mezzo  al deserto, nella periferia di Ryadh, 

dove vengono rappresentati edifici che simboleggiano 

le  città  saudite  come:  Jizan,  Asir, Mecca, Medina  e 

moltissime altre.  

All’Aljanadria si possono vedere usi, costumi, riti e 

prodotti tipici di ogni regione dell’Arabia Saudita; 

in  pratica  l’Aljanadria  è  il  riassunto  delle  regioni 

dell’Arabia Saudita che permette a tutti, sia arabi 

che  turisti di  apprezzare  la  cultura  araba. Poi un 

‘altra  cosa  che  non  potrò  mai  dimenticare  è  la 

vista dall‘alto di Ryadh,  che  è  fantastica, dove  si 

alternano  zone  desertiche,  costruzioni  antiche  e 

grattacieli  insomma  la  vista  era mozzafiato. Un  ‘ 

altra che non dimenticherò mai, è sicuramente  la 

vista del deserto, che è una cosa che  lascia senza 

fiato, quasi indescrivibile.  

Questo viaggio per me è stato qualcosa di indimenticabile soprattutto perché mi ha 

fatto conoscere un  ‘ altra cultura e mi ha fatto riflettere sulla nostra cultura da un 

punto  di  vista  diverso,  e  ha  fatto  cambiare  un  po’  il mio modo  di  pensare  e  di 

guardare le cose. 

 

   RECENSIONE DELLA PROF.SSA CHIUSOLO 

Emozioni  e  sensazioni  del  viaggio  a  Ryad? Enormi, totali, che ti riempono il cuore e gli occhi ma, ancora più importante è stato il rinsaldare di un gemellaggio, una conoscenza reciproca con un altro mondo, un’altra religione, un altro modo di vivere  e  “fare  scuola”  con  i  nostri  amici.  La conoscenza  è  cultura,  è  rispetto,  è comprensione.  Ciò  di  cui  abbiamo  bisogno  tutti come  esseri  umani  e  ancor  di  più  come educatori.   

  RECENSIONE DELLA PROF.SSA SANTINAMI  

Conoscere  significa  usare  la  propria  mente  per comprendere la realtà, grazie a questo viaggio, non ho solo  conosciuto  usi,  costumi,  religione,  tradizioni diverse,  ma  ho  fatto  l’esperienza,  attraverso  i  miei sensi, del popolo saudita.  Ho annusato  l’aria di mercati e botteghe variopinte e inebrianti,  ho  assaporato  cibi  speziati  e  contrastanti, ho  toccato  la  terra  del  deserto  ed  il  dorso  del cammello,  ho  ascoltato  suoni  antichi  e  melodie evocatrici, ho  visto  il mondo dalle  altezze  vertiginose dei  grattacieli.  Mi  sono  sentita  accolta  e  coccolata, perciò dopo aver  tanto  ricevuto,  sento gratitudine ed apertura verso il popolo dell’Arabia Saudita.  

  

DIARIO DI CATERINA BALSI  

Tutto è cominciato un venerdì di  febbraio. Una 

professoressa  ha  chiamato  un  mio  compagno 

per sorteggiare il nome di una persona di classe 

mia. Io non c’ero a scuola, mi hanno raccontato 

tutto. Alle 2.30 mi ha chiamato una mia amica e 

mi ha detto  che ero  stata  sorteggiata, e avevo 

vinto un viaggio  in Arabia Saudita. All’inizio non 

ci credevo, pensavo fosse uno scherzo e mi sono 

messa a  ridere. Poi però ho capito che era  tutto vero, allora  sono corsa a dirlo ai 

miei  genitori. Mia mamma ha  continuato  a  sostenere  che  la mia  amica mi  aveva 

fatto uno scherzo…  

Qualche tempo dopo, ero a scuola, è arrivata una professoressa e mi ha chiesto se 

avevo il passaporto, e, dopo qualche giorno di pratiche, siamo partiti.  

18‐02‐14 

Sta per cominciare una delle esperienze più belle della mia vita! 

Stamattina  siamo  andati  alla  scuola  araba  di  Roma  “Re  Abdulaziz”,  con  la  quale 

abbiamo  stabilito  un  protocollo  d’intesa,  e  la  scuola  araba  ci  ha  proposto  uno 

scambio interculturale tra i due paesi. 

La scuola è molto bella, grande, con un bel giardino. Ci hanno accolti in una stanza, 

dove  c’era  anche  il  preside  della  scuola,  che,  insieme  alla  nostra  preside,  ci  ha 

raccontato come è nato questo gemellaggio.  

Poi  abbiamo  preso  il  pulmino  della  scuola  e  siamo  andati  all’ambasciata.  Sono 

emozionatissima!! Non vedo l’ora di partire!! 

E’ bellissima, enorme.  Lì  ci ha accolti  l’ambasciatore,  che  ci ha  spiegato un po’ di 

cose  sul  viaggio.  Eravamo  tutti  un  po’  in  soggezione,  anche  perché  non  ci 

conoscevamo ancora bene. 

Dopo 6 ore di viaggio in aereo siamo arrivati a Ryad. 

Ad aspettarci c’erano delle persone che ci hanno anche dato un mazzetto di rose per 

uno. 

Abbiamo fatto un po’ di controlli, e poi ci hanno portato in una zona dell’aeroporto 

bellissima, come dei piccoli salottini con i divani e le sedie, e ci hanno offerto il caffè 

arabo,  che  è  una  specialità  di  lì,  e  che  di  sicuro  alla  mia  famiglia  piacerebbe 

moltissimo, perché è fatto con la cannella… A me non è piaciuto moltissimo, perché 

è  un  po’  amaro,  però  era  buono! 

Per  andare  in  albergo  abbiamo  preso  un 

pullman enorme! L’albergo  anche  è  bellissimo, 

abbiamo  delle  camere  enormi, una per uno.  

 

19‐02‐14 

Stamattina siamo andati a comprare un vestito tutto nero,  l’abaja, che noi ragazze 

dovremo portare per tutta la vacanza. Naturalmente all’inizio mi è sembrato strano 

doverlo  portare  sempre,  però  alla  fine  sono  riuscita  a  integrarmi  di  più  con  le 

persone. I ragazzi hanno comprato il loro vestito, che è una tunica bianca. 

Poi  siamo andati al  centro commerciale, ho  fatto 

moltissime  foto  alle  scritte  dei  negozi  scritte  in 

arabo, come Zara o Quicksilver. 

Ci  hanno  portato  sulla  cima  di  un  grattacielo:  è 

bellissimo, si chiama The Globe, perché ha una palla sulla cima  in cui dentro c’è un 

ristorante…  La  vista  era  bellissima,  si  vedeva  tutta 

Ryad e c’era un vento pazzesco!! 

Sono  stati molto  carini,  ci hanno offerto dei  succhi 

da  bere,  e  quando  siamo  andati  a  vedere  il 

ristorante  ci  hanno  regalato  un  pacchetto  di 

caramelle per uno e una bottiglietta d’acqua. 

RECENSIONE DELLA PROF.SSA CAMERANO  

Il viaggio è  stato  interessantissimo. Prima di partire  provavo  un  po’  di  apprensione  che però  si  è  subito  dissipata  fin  dal  primo incontro  avvenuto  nei  locali  della  scuola saudita a Roma il giorno della partenza. Si  è  respirata  subito  un’aria  cordiale  ed affettuosa.  Visitare  un  mondo  diverso  e apprezzare  la  gentilezza  e  il  rispetto manifestato  nei  nostri  confronti  è  stato importantissimo.  E’  stato  molto  bello  il lavoro  svolto  dalle  guide  nei  confronti  dei nostri  ragazzi  e  soprattutto  l’idea  di  farli incontrare con i loro coetanei arabi. Si  è  creato  così  un  ponte  che  sicuramente potrà  unire  due  popoli  così  diversi  tra  loro. Questo  viaggio  mi  ha  permesso  di  visitare luoghi  che  sicuramente  nella  mia  vita  non avrei mai  immaginato di  conoscere  e mi ha permesso  di  apprezzare  un  mondo  che  è completamente diverso dal nostro. 

    

RECENSIONE DELLA PROF.SSA LA FIANDRA  Esperienza  indimenticabile!! Ryiad è una città affascinante ho apprezzato  il popolo, la sua cultura e  le sue tradizioni. Ringrazio  la delegazione e  l’Ambasciata Araba per tutte le accortezze e l’accoglienza impagabile. Non lo dimenticherò mai!  

 Ah,  a  proposito,  la  nostra  guida  si  chiama Michelle,  è molto  simpatico,  e  parla 

italiano perché ha vissuto un po’ di anni in Italia per lavorare all’ambasciata. 

Siamo  tornati  a  pranzo  in  albergo.  Dopo  pranzo  siamo  andati  all’Aljanadria,  una 

festa molto  importante qui,  in cui si vedono tutti gli usi e  i costumi dei popoli che 

abitano l’Arabia. 

C’erano dei ragazzi arabi con noi. C’era anche un’altra guida, una donna, che è stata 

con noi, e noi  ragazzi abbiamo parlato con 

lei e con i ragazzi arabi in inglese. 

La  festa  è  stata  bellissima…  C’erano  delle 

ricostruzioni  delle  città  tipiche  arabe,  del 

Nord e del Sud. 

C’erano  dei  balli  tipici,  con  dei  vestiti 

bellissimi. Abbiamo visto anche i cammelli!! 

 

 

20‐02‐14 

Stamattina siamo andati al suq, un mercato 

arabo.  I  “negozi”  erano  bellissimi,  con  un 

sacco di tappeti. 

Ad  un  certo  punto,  un  negoziante  ci  ha 

fermato perché Giuseppe, un ragazzo, aveva 

il  copricapo  messo  male.  Lo  ha  aiutato  a 

raddrizzarlo e poi gli ha  regalato un paio di 

sandali!! Sono tutti molto amichevoli qui, ed è stato molto carino! 

Poi siamo andati dal principe al ministero degli affari esteri!  

Era  un  posto  da  sogno,  tutto  bianco  con  delle  fontane molto  belle.  È  arrivato  il 

principe,  e  poi  anche  il  portavoce  dell’ambasciatore  italiano.  La  preside  gli  ha 

spiegato  che  il  nostro  progetto  è  entrato  a  far  parte  delle  rete  Unesco  come 

progetto importante. 

 Il principe poi se ne doveva andare e ci ha regalato una chiavetta USB, un quadro e un portachiavi. Abbiamo mangiato ad un buonissimo buffet e poi 

siamo andati ad una mostra. 

Siamo  anche  andati  al  museo  nazionale.  Era 

bellissimo,  molto  grande,  con  tantissime 

ricostruzioni. 

 

21‐02‐14 

Stamattina  siamo  andati  nel  deserto!!!  Non 

vedevo l’ora, perché, anche se ero già stata nel 

deserto del Sahara non sapevo cosa avremmo 

trovato lì. 

Siamo arrivati in una bellissima villa, dove c’era 

anche una tenda come quella dei beduini. Mi è 

piaciuta  molto,  aveva  tanti  tappeti  e  dei  divanetti 

bellissimi. Ci hanno offerto il caffè arabo, e poi siamo saliti 

su  una  terrazza  da  dove  si  vedeva  tutta  Ryad.  Era 

fantastico!! 

Poi  ci  hanno  dato  dei  quod  e  potevamo  andare  dove 

volevamo!!  È  stato pazzesco, noi  ragazzi  siamo  andati  in 

giro per un sacco di tempo. Il pranzo mi è piaciuto molto, 

perché eravamo per terra e c’era un piatto molto grande 

al centro da dove prendevamo le pietanze. 

Dopo pranzo ci siamo messi dei vestiti tradizionali e abbiamo  fatto delle  foto. Una 

signora mi  ha  anche  fatto  un  tatuaggio  sulla 

mano  con  l’henné.  Era  bravissima,  in  due 

minuti  mi  ha  fatto  un  disegno  molto  molto 

bello. 

Dopo abbiamo ripreso i quod e siamo andati in 

giro nei dintorni della villa  fino a sera, quando 

purtroppo siamo dovuti tornare in albergo 

 

DIARIO DI GIUSEPPE LANTERI 

Questo viaggio è il più bello che abbia mai fatto. Il 

giorno  della  partenza  siamo  andati  alla  scuola 

araba dove ci hanno spiegato bene  il viaggio. Poi 

siamo  andati  dall’ambasciatore  arabo  e  infine  a 

Fiumicino.  Appena  arrivati  a  Riyadh  ci  hanno 

accolto benissimo e ci hanno portato in un’area VIP mentre verificavano i passaporti 

e poi ci hanno portati in albergo con un autobus fantastico.  

Il primo  giorno  in Arabia  siamo  andati  a  comprare  i  vestiti  tipici  arabi  e  abbiamo 

visitato  un  grattacielo  fantastico.  Di  pomeriggio  siamo  andati  alla  festa 

dell’Aljanadria  dove  si  riuniscono  le  culture  di  tutta  la  penisola  araba...  È  stato 

bellisimo ma faticoso. 

 Il  secondo giorno  siamo andati a visitare  la  casa del principe… era  fantastica. Poi 

siamo andati a visitare due musei bellissimi. Quello che mi è piaciuto di più è quello 

sulla cultura araba. La storia “contenuta” in questo museo parte dalla preistoria fino 

all’attualità. 

 Il  terzo  giorno  è  stato  il  più  bello  in  assoluto.  Siamo 

andati  nel  deserto  roccioso 

dove,  prima  siamo  andati  a 

vedere  il  panorama  su 

Riyadh e poi siamo andati  in 

quad!!!  dopo  pranzo  ci 

hanno  fatto  un  servizio  fotografico molto  accurato.  Per 

questo  servizio  ci  avevano  dato  altri  vestiti  molto  più 

raffinati. Dopo siamo stati ospitati a casa della guida che 

era addobbata “all’italiana”. 

 L’ultimo  giorno,  il quarto,  abbiamo  visitato  la  “Kingdom 

Tower”,  la  più  alta  della  città,  dove  risiede  la  moschea  più  alta  del  mondo.  Il 

pomeriggio abbiamo comprato  le ultime cose che ci mancavano. Questo viaggio è 

stato molto bello, indimenticabile. 

saliti  fino  al  99esimo  piano  di  un  enorme 

grattacielo, dove abbiamo camminato su un 

ponte  sospeso  nel  vuoto  da  cui  si  vedeva 

tutta Ryiad. Dopo siamo stati all’ippodromo 

a vedere una corsa di cavalli. Anche lì siamo 

stati  trattati  benissimo  ed  abbiamo 

mangiato al buffet  riservato ai diplomatici. 

È  un  evento  mondano  molto  importante 

(per  i  Sauditi)  anche  perché  i  loro  cavalli 

sono i più belli e veloci in assoluto. La sera abbiamo comprato gli ultimi regalini e poi 

siamo tornati  in albergo, purtroppo a fare  le valigie. E così sfortunatamente  la fine 

del nostro viaggio è arrivata, non volevo proprio tornare, sentivo che quel posto mi 

aveva toccata nel profondo e se  fosse stato per me non sarei mai più tornata. Ma 

alla fine siamo rientrati a Roma anche se una parte di me è rimasta li, in quel posto 

meraviglioso  che  grazie  alla  nostra  speciale  Preside  non  dimenticherò  mai!  Ho 

sempre  pensato  che  fosse  tutto  un  meraviglioso  sogno  da  cui  speravo  di  non 

risvegliarmi mai, ma purtroppo  è  tornato  tutto  come prima,  e dopo un mese dal 

nostro ritorno appena posso con la mente torno in Arabia. I tatuaggi sono svaniti ma 

nulla cancellerà mai quello che questo viaggio ha rappresentato per me. Conoscere 

ed imparare ad amare religioni, culture e abitudini diverse dalle mie è bellissimo e ti 

aiuta a crescere e a capire che anche se una persona non ha niente in comune con 

te potrebbe diventare il tuo migliore amico. 

22‐02‐14 

Oggi siamo saliti su un altro grattacielo, con una forma stranissima, aveva un buco al 

centro. 

Ryad  è diversissima da Roma.  È molto  grande,  e ogni  tanto  si  vedono delle  zone 

desertiche  disabitate.  Per  lo  più  è  composta  di  ville,  mentre  a  Roma  ci  sono 

moltissimi condomini. 

I  ragazzi arabi  che  ci hanno accompagnati erano molto  simpatici, ed è  stato bello 

conoscerli perché ci siamo confrontati, abbiamo parlato. 

Prima  di  pranzo  siamo 

andati alle corse dei cavalli, 

uno  degli  eventi  più 

importanti  qui  a  Ryad.  Ho 

scoperto  che  è  vietato 

scommettere  sulle  vincite 

di  alcuni  cavalli  o meno.  Ci  hanno  portato  in  un  buffet  diverso  da  quello  delle 

persone che c’erano lì. Il buffet era buono, pieno di cibo. 

Mentre mangiavamo  abbiamo  cominciato  a  pensare  che  presto  saremmo  dovuti 

tornare  a  casa.  Ci  dispiaceva  naturalmente,  quindi  abbiamo  cercato  di  goderci 

l’ultima parte della giornata. 

 

23‐02‐14 

Oggi  sveglia  alle  6:00  per  andare 

all’aeroporto. Noi  ragazzi  siamo  tutti un po’ 

tristi  di  partire,  è  stata  un’esperienza 

pazzesca, che mi ricorderò per tutta la vita. 

Ho  capito  molte  cose  importanti,  tutte  le 

differenze  tra  Italia  e  Arabia  Saudita  sono 

tantissime, ed è stato bello scoprirle almeno 

in parte. 

La condizione delle donne è chiaramente diversa nei due paesi, ma penso che ogni 

paese abbia  la propria cultura, e che sia  importante conoscerla prima di giudicarla. 

DIARIO DI ALICE BERTOLO  

Tutto  è  iniziato  un  bel  giorno  di  Febbraio.  La mia  professoressa  di  religione  ha 

chiamato una mia compagna di classe e  le ha detto che avrebbe dovuto estrarre  il 

nome di una ragazza che avrebbe vinto un viaggio in Arabia Saudita. All’inizio non ci 

potevo  credere…ero  stata  sorteggiata!  Pensavo  fosse  impossibile  e  invece  dopo 

qualche giorno la cosa è diventata più vera; abbiamo iniziato a fare le pratiche e il 18 

febbraio  finalmente  è  arrivato! Non  sapevamo nulla,  solo  che  saremmo  andati  in 

Arabia Saudita, ed  io personalmente ero molto contenta. 

Prima  di  partire  siamo  stati  all’Ambasciata  Saudita  di 

Roma  per  conoscere  l’ambasciatore.  E  così,  in  due 

settimane,  io ed altri 5 ragazzi ci siamo ritrovati  in aereo 

per  l’Arabia Saudita! Ci siamo sentiti a casa fin da subito, 

ci  hanno  accolto  come  non  potevamo  nemmeno 

immaginare. Scesi dall’aereo ci hanno portato in albergo. 

Un meraviglioso  hotel  dove  abbiamo  trascorso  tutte  le 

notti  del  nostro  fantastico  viaggio.  Già  dalle  prime  ore 

avevamo  capito  che  sarebbe  stato  un  viaggio  che  non 

avremmo mai dimenticato!! Abbiamo dovuto  indossare sin dal primo giorno  il  loro 

tipico  vestito  nero,  l’Abaya,  che  le  donne  devono  indossare  sempre  perché  la 

religione musulmana  impone alle donne di non mostrare  il  loro corpo. Ho sempre 

pensato che  fosse molto  scomodo e caldo, ma  invece  risolve  il problema di come 

vestirsi  e  non  è  per  niente  caldo.  Poi  ci  hanno  portato  a  visitare  un  enorme 

grattacielo dove si vedeva tutta Ryiad. La prima  impressione delle differenze non è 

stata  traumatica.  Le diversità  si notano ma 

non  sono  così  eccessive  come  si  pensa. 

Avevamo  scorte,  fotografi  e  la  nostra 

speciale guida sempre con noi. Finalmente il 

pomeriggio  del  primo  giorno  siamo  stati  a 

questa  spettacolare  festa  dell’Aljanadria, 

che è stata  il motivo principale della nostra 

visita.  Una  bella  novità  inoltre  è  stata  che 

dentro al pulmino questa volta 

c’erano  dei  ragazzi  Arabi,  figli  di 

diplomatici  e  funzionari  arabi,  che poi da 

quel  giorno  ci  hanno  sempre 

accompagnato  in  giro.  La  festa 

rappresentava  tutte  le  regioni dell’Arabia, 

con  le  loro  tradizioni e costumi. Abbiamo 

assistito  a  vari  spettacoli  di  danza  e 

abbiamo  visto  tutte  le  scenografie  che 

raffigurano  le  diverse  regioni  arabe. 

Ovunque  andavamo  eravamo  considerati 

ospiti speciali, e dunque ci offrivano le loro bevande tipiche e ci riempivano di foto. 

Una delle cose più  impressionanti è stata  la quantità di donne vestite di nero, alla 

quale  non  ero  abituata.  Tornati  in  albergo  abbiamo  cenato;  il  cibo  era molto  più 

buono di come ce lo aspettavamo. Il secondo giorno siamo stati prima in un mercato 

e poi  al Ministero  degli Affari  Esteri,  ci hanno offerto  un buffet  e  insieme  ai  vari 

Ministri e  all’Ambasciatore  italiano abbiamo parlato del nostro  scambio  culturale. 

Sia  l’ambasciatore  che  i  vari  diplomatici  che  abbiamo  incontrato  erano  molto 

contenti di questo incontro tra le nostre culture. Siamo usciti addirittura varie volte 

sul  giornale  e  sulle  televisioni  locali.  Abbiamo  visitato 

inoltre  nel  pomeriggio  un museo  sulla  cultura  araba.  La 

giornata  di  venerdì  è  stata  sicuramente  in  assoluto  la 

migliore. Siamo stati un’intera giornata ospiti di una casa in 

mezzo al deserto. Per prima cosa abbiamo raggiunto con le 

jeep un’altura da cui in lontananza si vedeva tutta Ryiad, il 

panorama  era  pazzesco!  Poi,  ritornati  alla  casa,  abbiamo 

fatto un giro infinito sui quad su e giù per il deserto. È stato 

unico, ci sentivamo liberi, senza pensieri, immersi nel nulla. 

Un silenzio che non dimenticherò mai. Abbiamo mangiato 

con gli arabi e  come  loro  con  le mani. Per me era molto 

strano ma  anche  istintivo.  Ci  hanno  fatto  tantissime  foto  anche  con  i  loro  vestiti 

tipici.  La  passeggiata  con  il  cammello  è  stata  un  esperienza  nuova  e  divertente, 

anche se mi ha fatto un po’ male alla schiena. Una signora araba molto carina poi ci 

ha fatto a tutte il tatuaggio con l’ennè. Poi purtroppo la giornata nel deserto è finita 

e  siamo  dovuti  andare  via.  Tornati  in  città  siamo  stati  nella  bellissima  casa  di 

Michelle (la nostra guida), dove sua moglie aveva organizzato una splendida tavola 

con tante cose da mangiare tutte per noi. Il penultimo giorno siamo