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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA CORSO DI FINANZA E STRATEGIA D’IMPRESA DEL PROF. G.B. DAGNINO LA VALUTAZIONE ECONOMICA DELLE STRATEGIE P.M.Picone, Ph.D.

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIACORSO DI FINANZA E STRATEGIA D’IMPRESA DEL PROF.

G.B. DAGNINO

LA VALUTAZIONEECONOMICA

DELLE STRATEGIE

P.M.Picone, Ph.D.

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Attribuzione di un valore economico alle decisioni fondamentali

sul modo in cui l’impresa intendesfruttare le proprie risorse al fine

di agire nel proprio ambiente competitivo

VALUTAZIONE ECONOMICA DELLE STRATEGIE

RICERCARE I LEGAMI TRA LE REGOLE

DELLA FINANZA E DELLA STRATEGIA

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IL VALORE ECONOMICO DELLA STRATEGIA

La produzione del valore economico, destinato a remunerare congruamente i portatori di interessi economici e a sostenere i processi di accumulazione del capitale aziendale, costituisce un requisito essenziale per la funzionalità duratura dell’impresa come sistema socio-economico

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PERCHÉ ASSUMERE LA PROSPETTIVA DELLO SHAREHOLDER?

Il riferimento alla redditività e al valore del capitale di rischio può essere accettata come semplificazione per lo sviluppo di modelli di valutazione, perché la remunerazione del capitale proprio è residuale rispetto alle altre istanze di carattere economico che si manifestano nell’impresa

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IL CONCETTO DI “VALORE”

• Razionale: la valutazione deve aversi attraverso un processo logico, condivisibile, esprimibile attraverso una formula le cui variabili siano supportate da dati controllabili.

• Dimostrabile: le scelte devono essere dimostrabili, limitando pertanto al minimo l’influenza soggettiva del valutatore;

• Neutrale: prescinde dagli elementicontingenti della domanda e dell’offerta,cosi come non considera le parti interessante,eventualmente, nella negoziazione.

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VERSO IL VALORE DI IMPRESA…

Spostare il livello della valutazione dai singoli progetti all’intera impresa o unità di business • DCF• metodo dei multipli

• MVA

Considerare il valore delle opportunità strategiche e della flessibilità manageriale offerte dalle alternative strategiche esaminate (metodo delle opzioni reali)

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GLI AMBITI DELLA MISURAZIONE DEL VALORE A LIVELLO DI IMPRESA • operazioni straordinarie;

• necessità avvertita, in particolar modo delle società sottovalutate e perciò a rischio di scalate, di controllare i rapporti tra quotazioni di mercato ed il valore economico;

• “l’azienda valuta se stessa”.

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DISCOUNTED CASH FLOW MODEL Si propone di legare le scelte strategiche al

valore creato per gli azionisti attraverso l’analisi dei flussi di cassa scontati generati da tutte le attività dell’impresa o dell’unità di business.

La valutazione d’azienda si configura come un problema assimilabile a quello della valutazione economica di un investimento. In tal senso, l’impresa è intesa come un “macroinvestimento” il cui contenuto sinergico è realizzato secondo una formula imprenditoriale definita dal soggetto economico.

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EnterpiseEnterpiseValueValue

Debt ValueDebt Value

Equity ValueEquity Value

PROSPETTIVA DI VALUTAZIONE:LEVERED O UNLEVERED?

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DISCOUNTED CASH FLOW (VERSIONE UNLEVERED)

DFVFAi

t

1i

i

)WACC(1

FCFOW

VFA: terminal value alla fine dell’orizzonte esplicito di previsione attualizzato

Opzioni per il terminal value (o valore residuo):(a) valore residuo pari a zero;(b) valore residuo come valore contabile del capitale

investito;(c) valore residuo come rendita perpetua (ipotizzando o no

uno scenario di sviluppo)

DF: Valore dei debiti finanziari al momento della valutazione

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La determinazione dei flussi di cassa

R.O.N. (reddito operativo al netto delle imposte)R.O.N. (reddito operativo al netto delle imposte)

(+) Ammortamenti differenziali

= M.O.L. al netto delle imposte

+/- decrementi/incrementi di CCN

+/- disinvestimenti/investimenti in capitale fisso

Flusso di cassa operativoFlusso di cassa operativo

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La determinazione del costo medio ponderato del capitale

ED

DTR

ED

ERWACC cde

)1(

)( fmfe RRRR

Re: costo del capitale netto

Rd(1-t): costo del debito al netto del risparmio fiscale

E/(D+E): peso del capitale netto come fonte di finanziamento

D/(D+E): peso del debito come fonte di finanziamento

Rf: tasso di interesse su titoli privi di rischio

β: beta o misura del rischio sistematico (non diversificabile)

(Rm-Rf): premio per il rischio sistematico o di mercato

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METODO DEI MULTIPLI

Obiettivo di determinare in modo sintetico il valore dell’impresa partendo da determinati

parametri economico-finanziari

Gli step di applicazione del metodo:individuazione delle imprese comparabili;calcolo di rapporti (o multipli) tra il valore di borsa e determinati parametri economico-finanziari per ognuno dei comparable;calcolo del multiplo medio e suo utilizzo per determinare il valore dell’impresa

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SELEZIONE DEL MULTIPLO

Equity value P/E: Price/Earning Ratio

P/BV: Price/Book Value

P/CE: Price/Cash Earning

Enterprise value EV/EBITEV/EBITDAEV/Sales

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EV/EBITEV/EBIT

EV/EBITDAEV/EBITDA

EV/SALESEV/SALES P/EP/E

P/CEP/CE

P/BVP/BV

EnterpiseEnterpiseValueValue

Debt ValueDebt Value

Equity ValueEquity Value

MULTIPLE E VALORE

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PRICE TO BOOK RATIO

Si basa sul rapporto tra il valore di mercato (P) e il valore contabile (B) delle azioni

P > B implica che l’impresa haincrementato, attraverso lo svolgimentodella sua attività, la ricchezzadegli azionisti

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RAPPORTO P/B E ROE PER 15 TITOLI DEL DOW 30 (APRILE 2002)

NB!! P/B basso e ROE alto = titolo sottovalutato

P/B alto e ROE basso = titolo sopravvalutato

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PRICE/EARNING

E’ il rapporto tra il prezzo di mercato dell’azione (P) e l’utile netto per azione (Earning per Share), ossia l’utile netto diviso per il numero di azioni in circolazione.Combinando il rapporto P/E con il dividend discount model, si è messa in evidenza la seguente relazione

g = tasso di crescita del capitale investitob = tasso di ritenzione dei dividendi(1- b) = pay out ratio

g

er

g)b)(1-(1

E

P

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PRICE/EARNING (SEGUE)

Può essere utilizzato per valutare la posizione relativa dell’impresa nei confronti dei propri concorrenti rispetto al pay out ratio, al tasso di attualizzazione del capitale e al tasso di crescita del capitale

Il P/E dell’impresa è più elevato rispetto ai concorrenti quando: il suo rischio operativo è inferiore; il tasso di crescita è maggiore; la durata della crescita è maggiore, a parità di tasso di crescita g.

Si osservi che a volte l’effetto del pay out ratio non è facilmente interpretabile. Solo a parità di tasso g, l’impresa che distribuisce maggiori dividendi ha un P/E più elevato

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PRICE/SALES

E’ il rapporto tra il prezzo di mercato dell’azione (P) e i ricavi dell’impresa divisi per il numero di azioni in circolazione

g

er

g)(1 b)-(1Margin Profit Net

S

P

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LIMITI DEL METODO DEI MULTIPLI

Si tratta di un metodo razionale, dimostrabile e neutrale?

Elevato livello di sintesi

Scarso valore predittivo non essendo in grado di stimare in modo accurato l’effettivo valore di una nuova impresa

È bene utilizzarlo nelle fasi iniziali del processo di valutazione e affiancarlo, laddove possibile, a metodi più analitici

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L'AFFERMAZIONE DEL METODO EVA QUALE MISURA TANGIBILE DEL SUCCESSO AZIENDALE

EVA = NOPAT – (CI * WACC)

NOPAT = Net Operating Profit After Taxes

CI = Capitale investito (valore delle attività al netto dei debiti operativi)

Considerando che r = NOPAT / CI, svolgendo gli opportuni calcoli matematici si avrà: EVA = (r - WACC) ∙ CI

In termini relativi:EVA / CI = (r – WACC)

Un‘impresa che produce utili contabili non necessariamente è in grado di creare valore economico

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EVA (segue)

EVA > 0 l'impresa sta creando ricchezza dopo aver remunerato i fornitori di capitale (creditori e soci).

L’impresa ha la possibilità di attrarre risorse addizionali al fine di incrementare la ricchezza creata. EVA rimane positivo fin quando il tasso di crescita del NOPAT è almeno pari a quello di crescita del CI.

EVA = NOPAT – (CI * WACC)

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EVA come il «carburante che alimenta il motore del MVA»

Market Value = CI + MVA

MVA = Market Value – CI

MVA = valore attuale di tutti gli EVA futuri

MVA = EVA1 / (1-WACC) + EVA2 / (1-WACC) + … + EVAn / (1-WACC)

MVA = EVA / WACC - gdove il «g» è il fattore di crescita che ragionevolmente può essere mantenuto dell'impresa