u l i d e Un cavallo l a n o i z a d e r peramico o t r e s n Percorsi/Percorsi... · Un cavallo...

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PER CORSI Motori per attraversare l’Atlantico III LA NOSTRA MEMORIA Il mondo come lo vorrei VI Inserto redazionale di illustrato VITA ASSOCIATIVA Il futuro è dei mestieri VIII Gruppi X VITA ASSOCIATIVA Fino a quando mantenere i figli? XIV RUBRICHE Un cavallo per amico

Transcript of u l i d e Un cavallo l a n o i z a d e r peramico o t r e s n Percorsi/Percorsi... · Un cavallo...

PERCORSI

Motoriper attraversarel’Atlantico III

LA NOSTRA MEMORIA

Il mondo come lo vorrei VI

Inse

rto re

dazi

onal

e di

illus

trato

VITA ASSOCIATIVA

Il futuroè dei mestieri VIII

Gruppi X

VITA ASSOCIATIVA

Fino a quando mantenerei figli? XIV

RUBRICHE

Un cavalloper amico

PERCORSI

Inse

rto re

dazi

onal

e di

illus

trato

Motoriper attraversarel’Atlantico III

LA NOSTRA MEMORIA

Il mondo come lo vorrei VI

VITA ASSOCIATIVA

Il futuroè dei mestieri VIII

Gruppi X

VITA ASSOCIATIVA

Fino a quando mantenerei figli? XIV

RUBRICHE

Un cavalloper amico

Immenso. Ecco come appariva il motore della motonave Vulcania costruitonello stabilimento della Fiat Grandi Motori. Era composto da due “blocchi”ognuno con 10 cilindri a due tempi a doppio effetto e da due gruppi di motopompe di lavaggio che sostituivano i compressori di polverizzazione.Sviluppava una potenza eccezionale: 25 mila cavalli.

La motonave Vulcania, costruita nel 1927 e di proprietà della società armatrice Cosulich di Trieste, faceva servizio transatlantico. Eccola in arrivo a Venezia.

Motoriper attraversare l'Atlantico

Cari Soci,

il bando per leborse di studio deifigli dei soci Ugafin quiescenza,riferito all’annoscolastico 2010, ha cambiato il sistema di attribuzione. Non sipremiano più i punteggi nei singolianni scolastici, ma si assegnano borsepiù consistenti ai migliori risultatiottenuti negli esami di Stato delleScuole Superiori (Maturità) e alconseguimento delle lauree di primo edi secondo livello del ciclo duplice e aquelle del ciclo unico quinquennale.La risposta è stata positiva e numerosasoprattutto tra gli studenti universitari e i punteggi presentati ottimi, tanto che- per premiare tutti coloro che avevanoottenuto votazioni di 110/110 osuperiori (lode, lode e menzione,dignità di stampa) - abbiamo deciso diattribuire ai laureati anche quellaparte dei fondi stanziati per l’esame diStato che non sarebbero stati altrimentiutilizzati, per mancanza di candidati.Il sostegno che possiamo offrire airagazzi che si impegnano nello studiocon risultati eccellenti è una dellemaggiori soddisfazioni per l’Ugaf.L’altra ci viene dall’assistenza socialeprestata nei confronti degli iscritti chesi trovano in situazioni di gravedifficoltà a seguito di grandi interventichirurgici o altri eventi straordinari. Gli aiuti economici, come il tempospeso nel volontariato, sono le formeconcrete di solidarietà realizzatedall’Ugaf. Anche per questo è belloassociarsi. Fatelo sapere.

Filippo Beraudo di Pralormo

qualcuno gli appoggiasse un rumorososacchetto sulle orecchie. Davvero sembraun racconto tra lo strampalato e l'esaltatose non fosse che nell'arco di una mattinataabbiamo assistito a scene quasi da circo(come l'addestratore che tira il cavallo perla coda, gesto che comporta un'altissimaaccettazione dell'essere umano da partedel cavallo). La doma dolce non è cosa per tutti. E nonparliamo dei cavalli, ma dei cavalieri. Laparte più difficile dell'addestramento è farcapire al cavaliere che l'animale rispondelo stesso anche dietro comandi lievi e noncoercitivi per via di morsi e speroni: «Meglioun cavallo che obbedisce perchè ha impa-rato a fidarsi, che uno che obbedisce soloperché sa che altrimenti sarebbe punito. Eun cavallo tranquillo è assai più sicuro».Ci sono molti che non accettano la domadolce perchè ritengono che il cavallo diventimeno reattivo. Battistini sorride e spiegache non è così. Ma è invece vero l'accani-mento di un certo mondo equestre che ri-spetta le “tradizioni” e non vuole saperne dicavalli che diventano “amici” montati solocon una capezza, un collare o ancora apelo. Insomma, una questione di filosofia.

Visto nel paddock con i suoi cavalli si po-trebbe pensare che Piero Battistini abbiapassato l'intera vita a lavorare con loro. Glianimali lo seguono, rispondono all'istanteai suoi cenni. In realtà, Piero, socio Ugaf, siè avvicinato al mondo equestre solo qual-che anno fa, per caso, seguendo l'amoredella figlia per l'equitazione. Poi, la ragazzaha dovuto rallentare l'impegno per concen-trarsi negli studi di architettura, mentre ilpadre si è appassionato a tal punto chel'impegno è diventato a tempo pieno. E oraBattistini è un esperto di doma naturale.Fa, per capirci, come Robert Redford ne“L'uomo che sussurrava ai cavalli” doveimpiegava metodi e strumenti non coercitiviper insegnare agli animali ad obbedire. «Inquesto modo - spiega Battistini - il cava-liere viene riconosciuto dal cavallo comecapobranco, qualcuno di cui fidarsi».La doma naturale è un metodo dolce chesfrutta le capacità psicologiche dell'adde-stratore e il codice di comunicazione deicavalli. Un codice comprensibile, fatto dicontatti, sbuffi, a volte morsi e calci e chel’uomo sapientemente trasforma in proprigesti decisi, ma non violenti, che in brevetempo si trasformano in lievi tocchi o ad-dirittura segni che l'animale impara a inter-pretare. Un dialogo muto, fatto di sguardi,cenni, carezze. Eppure si sa che i cavallisono creature magnifiche, forti, ma nonsempre facili da trattare. Battistini perciò vavisto in azione. Tiene le sue due cavalle in

un maneggio nei dintorni di Torino. Sonomadre e figlia, Tamara e Zaira, di razzaaraba la prima, incrociata con un hispano-arabo e criollo la seconda. La madre ha 15anni, due e mezzo la figlia, ed entrambehanno un carattere dominante. «I risultatidi questa doma si apprezzano soprattuttoquando usciamo in passeggiata in gruppo- racconta Battistini mentre, seduto su unasedia, fa passare la cavalla nella strettoiache ha creato tra sé e la staccionata -. Lamia cavalla è la più tranquilla di tutti, nonha paura e si fida dei miei comandi. La suacalma si trasmette anche agli altri animalidel gruppo. Del resto insegno loro a nonaver paura dei rumori, a riconoscere unacorda, un sacchetto di plastica che svo-lazza e fa rumore, i cani che si incontranoper strada. Cerco di prepararli al mondoche c'è fuori dal recinto protetto della scu-deria. Certo, spendo tempo ogni giornoper verificare che il cavallo sia tranquillo

PieroBattistini,socio Ugaf, è un espertonella domanaturale dei cavalli. Siamoandati a trovarlo

Un cavallo per amico

Battistini in maneggiocon le sue due cavalleTamara e Zaira

prima di montarloinvece di fare comemolti, che arrivanoin maneggio edescono subito inpasseggiata».Proprio mentre lo stadicendo, il rumore improvviso di una segaelettrica dall'altra parte della siepe spa-venta la puledra che sta iniziando gli eser-cizi per abituarsi al cavaliere in groppa.Battistini spiega che la cosa migliore inquesti casi è insegnare all'animale a rico-noscere la fonte del rumore. Così, porta lacavalla dall'altra parte della strada, facen-dole vedere un uomo che taglia una siepecon una sega elettrica. La puledra, musoe orecchie puntate in avanti, pronta ascappare, dopo un minuto ha già preso abrucare l'erba ai suoi piedi. «Il gioco è fatto- spiega Battistini -, d'ora in avanti non avràpiù paura». Con questo metodo ha “cu-rato” alcuni cavalli del maneggio: uno chesi rifiutava di salire sul van, l'altro terroriz-zato dai sacchetti di plastica. Alla fine del-l'addestramento, appena pochesettimane, uno saliva sul van da solo senzaresistenze, l'altro accettava persino che

dica del denaro, sia a livello singolo siadelle nazioni. È un atteggiamento che poiporta a deplorevoli azioni. Aprea: modificherei la tendenza a pensaresempre e solo al proprio tornaconto. Sullungo periodo, è un atteggiamento cheproduce infelicità.

Che cosa le serve per essere felice?Panataro: mi basta ciò che ho. Avere se-renità in famiglia e tranquillità economica.Aprea: avere l'affetto della famiglia ebuone amicizie.

Che cosa conta di più nella vita?Panataro: sicuramente la tranquillità, l'ar-monia e la ragionevole disponibilità eco-nomica.Aprea: la famiglia.

In quale altro luogo vorrebbe vivere?Panataro: mi piacerebbe vivere in una pic-cola città di mare. Non più di 50/70 milaabitanti. Per esempio Imperia.Aprea: abito a Mariglianella, vicino a Na-poli, ma mi trasferirei volentieri a Roma,rione Monte Sacro, che una volta chiama-vano “città giardino”.

Che cosa non deve mancare nella valigia?Panataro: oltre agli indumenti indispensa-bili e buone scarpe per camminare, laguida turistica e una macchina fotografica.

Aprea: il vestiario e gli oggetti essenziali perla vacanza.

La meta dei sogni?Panataro: Giappone, Perù o anche Tibet.Aprea: non ce l'ho. Sto bene dove sono.

Non avesse fatto la professione cheha scelto, che cosa avrebbe volutofare?Panataro: il geologo e non mi chieda il perché.Aprea: nessun’altra, perché durante la vitalavorativa ho cambiato spesso mestiere,appassionandomi e quindi non ho deside-rato fare altro.

Se potesse essere un personaggiostorico chi sceglierebbe e perché?Panataro: Cavour. Ha saputo fare cosenotevoli, soprattutto per l'Italia. Aprea: vorrei scegliere due personaggi.Alessandro Magno, grande condottieroche ha costruito un impero e fatto delbene al suo popolo. E Ulisse, alla continuaricerca del sapere.

Potesse scegliere, vivrebbe nel pas-sato o nel futuro?Panataro: nel passato, anche se era moltopiù pericoloso se nascevi nella classe so-ciale sbagliata.Aprea: senza alcun dubbio voglio viveresolo e soltanto nel presente.

Due soci, diversi tra loro per professionee per collocazione geografica, rispondonoad alcuni quesiti sul mondo che li cir-conda. Diversità e similitudini nelle paroledi Carlo Panataro, 70 anni di Torino, car-diologo e medico di fabbrica dell'Avio, eGiovanni Aprea, 65, di Mariglianella, vicinoa Napoli, segretario del gruppo Ugaf diPomigliano d'Arco.

Si descriva telegraficamente.Panataro: da 30 anni sono medico di fab-brica dell'ex Fiat Avio e per questo mihanno dato una tessera onoraria dell'Ugaf.Sono sposato e ho due figli, un maschio euna femmina.Aprea: sono in pensione e attualmentesono il segretario del Gruppo di Pomi-gliano d'Arco. Ho una moglie, due figliee tre nipoti.

Il primo pensiero della giornata è?Panataro: accidenti, è suonatala sveglia! Poi, penso a ciò chedevo fare durante il giorno.Aprea: ho passato un'altra notte.Poi, penso a come trascorrere lagiornata al meglio.

L'oggetto più caro?Panataro: l'impianto stereo con cuiadoro ascoltare la musica classica.Aprea: una vecchia radio appartenuta amia mamma. Mi ricorda l'infanzia.

Quanto pensa di conoscere ilmondo?Panataro: abbastanza. M'informo parec-chio attraverso internet, giornali e riviste initaliano e qualche volta in lingua.Aprea: conosco bene quello intorno a mee al mio mondo del lavoro. Sono curiosoe mi piace navigare in internet cercandoinformazioni soprattutto su medicina, eco-nomia e politica.

Come le appare il mondo?Panataro: un grande caos. Manca coor-dinamento. Ognuno è troppo concentrato

a curare i propri interessi.Aprea: un caos. Ognuno dice lasua e non si capisce se sta di-cendo il vero. La falsità è diven-tata un comodo mantello sottocui nascondersi per continuare asoddisfare i propri bisogni.

Ha fiducia nel genere umano?Panataro: sì, perché l'essereumano di per sé non è cattivo.

Sono le circostanze che determinano ilcomportamento anomalo. Aprea: poco. Vorrei più bontà, moralità,meno egoismo.

Se potesse cambiare qualcosa, inqualsiasi ambito, che cosa cambie-rebbe?Panataro: cambierei la ricerca spasmo-

Il mondo come lo vorrei

La folla: l’immaginerappresenta bene ilconcetto di “caos” usatodai soci per definire laloro percezione delmondo.Nella pagina accanto, ildottor Carlo Panataro, diTorino e, sotto, Giovanni Aprea di Mariglianella, in provincia di Napoli

Un medico e unpensionato riflettonosullaquotidianità e sulla società che licirconda DI PAOLA RAVIZZA

A che cosa servono i Maestri del Lavoro?Anacronistica onoreficenza o valore ag-giunto per il mondo produttivo? Lo ab-biamo chiesto a Carlo Serratrice, dagiugno presidente piemontese dell'Asso-ciazione, che prende spunto dalla provo-cazione per una riflessione e una serie diinformazioni utili. Serratrice è stato direttore generale della“Pneumofore”, dove ha lavorato per tren-t'anni. È stata l'azienda a segnalarlo perl'onoreficenza che definisce “un traguardo”nella vita. Il premio sprona chi lo riceve acontinuare la propria missione nel mondodel lavoro con un obiettivo diverso: trasfe-

rire le proprie cono-scenze ai giovani. Macome, in un mondoche offre sempremeno lavoro, cambiaa gran velocità e igiovani restano di-soccupati? «Il puntoè che le occasioni dilavoro ci sono an-cora - sostieneSerratrice - : bastaessere disponibiliad accettarle.Quanti sanno, peresempio, che iparrucchieri dauomo non tro-vano aiutanti?

Che mancano macellai e panettieri? Partedel problema sta nell'idea del mestiere chele famiglie hanno per i propri figli: difficil-mente sognano lavori artigianali o profes-sionali, considerati poco attraenti, maimpieghi ritenuti, a torto o a ragione, piùprestigiosi come il dottore, l'avvocato, l'in-gegnere. Non si tengono in considerazionele capacità di studio dei giovani - e così sispiegano i massicci abbandoni universitari- né le reali prospettive occupazionali. Ep-pure da tempo le scuole professionalihanno forti cali di iscritti benchè al terminedegli studi i giovani abbiano la quasi cer-tezza di un lavoro». E cita un esempio: i 15posti di saldatore con brevetto del Rina allascuola Camerana di Torino sono stati di-sertati dagli studenti italiani. Sono accorsigli stranieri, che oggi lavorano tutti. Allora che cosa proponete? «Stiamo lavo-rando a un paio di progetti: presto in Pie-monte partirà un corso destinato a genitorie nonni. A loro per primi vanno illustrati glisbocchi delle scuole professionali. Se cam-biano mentalità loro, la cambiano anche igiovani. Poi prossimamente nel nostro sitosi troveranno anche le richieste del mondoprofessionale: così i ragazzi potranno riflet-tere concretamente sul futuro che voglionointraprendere». Serratrice difende a spadatratta il motto dell'Associazione “Creare fi-ducia nel lavoro”. È fermamente convintoche un cambio di mentalità sia già un ot-timo viatico per cercare occupazione.

A colloquiocon CarloSerratrice,nuovopresidentepiemontesedei Maestridel Lavoro

Il futuroè dei mestieri

DI PAOLA RAVIZZA

SORIN BIOMEDICAPINNACOLO

12 novembre: 15a gara di pinnacolo“Mario Ghigliotti” nei locali del bardel Peso.16 dicembre: 19,30 aperitivo e cenadi Natale al ristorante Villa Rosa diCrescentino. Tel.: 0161/487665mercoledì 16,15 / 18,30 e venerdì9,15 / 12.

SEDE TERRITORIALE DI CARMAGNOLAMESSA ED ELEZIONI

9 novembre: alle 9 messa insuffragio dei soci defunti allaCollegiata di Carmagnola. In seguito,visita al museo Ferroviario di Savigliano. 10 dicembre: assemblea annuale conl’elezione del nuovo Consiglio Direttivo.Tel.: 338/2651079, venerdì 14/17.

EX FIAT AVIO TORINOVISITA A MONDOVÌ

23 ottobre: gita a Mondovì (Cn). Tel.:011/00.65456-338/8421617, giovedì14.30 / 17.

SEDE TERRITORIALE DI NICHELINOIN MEMORIA DEI DEFUNTI

5 novembre: ore 18 messa insuffragio dei soci defunti nella chiesaMadonna della Fiducia. Informazioni reperibili al circoloAnziani “N. Grosa” in via Galimberti, 3,Nichelino.

INTERAZIENDALE ASTIBAGNA CAUDA

20 novembre: ore 12.30 bagnacauda al ristorante “L’Ortolano” in località Valgera d’Asti.29 novembre - 6 dicembre:tour della Giordania. 8 dicembre: dalle 15 alle 18 Festa di inizio inverno e consegna deipanettoni nella sede del Gruppo. Tel.: 328/2730610-329/1369073,mercoledì e sabato 9 / 11.

FIAT AUTO RIVALTAOGR E MUSEO DELL’AUTO

10 novembre: gita culturale alleOGR e museo dell’Auto in occasionedei Festeggiamenti dei 150 annidell’Unità d’Italia.13 novembre: pranzo con ballo alristorante “Camoscio” di Orbassano.31 dicembre: cenone di Capodannoal ristorante “Camoscio” diOrbassano. Tel.: 011/9081190, dalmartedì al venerdì, 9 /11.

FIAT AUTO MIRAFIORICARROZZERIAVEGLIONE DI CAPODANNO

31 dicembre: veglione diCapodanno al ristorante “Il Giardinodei Tigli” di Cussanio (Cn).Tel.: 011/00.33295, lunedì, mercoledìe venerdì, 9 /11.

FIAT POWERTRAINTECHNOLOGIES VERRONEOBEI OBEI

12 novembre: alle 16 castagnatanella sede del Gruppo SportivoLancia.8 dicembre: gita a Milano per laFiera “Obei Obei”.10 dicembre: dalle 15.30 / 17 auguridi Natale e consegna pacchi donosoci ultra 71enni. A seguire alle19.30 cena a base di bagna cauda.Tel.: 0152/584427, martedì 13.30 /15, venerdì 14.30 / 16.30.

SEDE TERRITORIALE CHIVASSOPRANZO SOCIALE

3 dicembre: pranzo sociale alristorante “Napoleon” a Montjovet (Ao).Tel.: 347/2846108 - 338/2378162,mercoledì e sabato 10 /12.

STABILIMENTO DI CASSINOIN RICORDO DEI SOCI

4 novembre: ore 10.30 messa insuffragio dei soci defunti nella chiesaSan Giovanni Battista di Cassino. 12 novembre: rappresentazioneteatrale diretta da Fabio Gravina,“Oscar il fidanzato di mia figlia” alteatro Prati di Roma.10 dicembre: pranzo sociale alristorante “Bajamar” di Formia (Lt) econsegna pacchi dono ai soci ultra71 enni. Tel.: 0776/399832, lunedì evenerdì 15 / 17 e mercoledì 10 / 12.

STABILIMENTO DI TERMINI IMERESECASTELL’UMBERTO

20 novembre: gita a Castell’Um-berto (Me) per il Palio di San Martino.17 dicembre: cena sociale al risto-rante “Moby Dick” di Termini Imerese(Pa). Tel.: 0918197251, martedì egiovedì 9 / 12.

EX FIAT FERROVIARIASAVIGLIANOCORONCINE

31 ottobre: posa coroncine asuffragio dei soci defunti nel 2011.15 dicembre: gita a Pradlves (Cn). 18 dicembre: family day e consegnapacchi dono soci ultra71enni. Tel.: 0172/718516, martedì 14 / 18.

EX AUTOBIANCHI DESIOPACCHI DONO

12 novembre: alle 9.30 messa insuffragio dei soci defunti alla chiesadel Santo Crocefisso, viaLampugnani 39, Desio.17 dicembre: assemblea ordinaria deisoci e consegna pacchi dono sociultra 71enni. Tel.: 0362/624263, lunedì9 /12, mercoledì 9 /12 -14 /17.30.

EX FIAT AVIO STAB. BRINDISISANTUARIO DI JADDICO

13 novembre: ore 10 messa insuffragio dei soci defunti nelSantuario di Jaddico, S. MariaMadre della Chiesa, Brindisi.10 dicembre: consegna pacchidono soci ultra 71enni (orario eluogo da stabilire)Tel.: 0831/556571, martedì 9.30 /12.30 e giovedì 15.30 / 17.30.

FIAT AUTO ENTI CENTRALI TORINOCENONE A DIANO MARINA

30 dicembre - 1 gennaio: soggiornoa Diano Marina con cenone diCapodanno.31 dicembre: veglione di capodannoal ristorante “Ramè” di Marene (Cn).Tel.: 011/00.34858 - 37043, lunedì,mercoledì e venerdì 9 / 12.

INTERAZIENDALE CENTRALEFUTURISMO E LEONARDO

14 ottobre: percorso futurista tra Pinacoteca Agnelli e Museo dell’Auto.16 ottobre: alla scoperta di un’insolita bassa Valle di Susa “Terra di Lavoro”.19 ottobre: visita alla Cartiera Burgo di Verzuolo.6 novembre: “Treno del tartufo” a Montechiaro d’Asti.14 novembre: “Van Gogh e il viaggio di Gauguin” a Palazzo Ducale, Genova.18 novembre: mostra “Leonardo, il genio, il mito” alla Reggia di Venaria. 31 dicembre - 1° gennaio: “Un capodanno da veri castellani” nel Veronese.Tel. 011/00.65.440, dal lunedì al venerdì, 8 / 13 e 14,30 / 18.

CAPOGRUPPOLA BASILICA DI SUPERGA

19 ottobre: visita alla Basilica diSuperga.25 ottobre: gita a Camogli eSan Fruttuoso.9 novembre: visita al museodel Risorgimento e aPalazzo Madama. Tel.: 011/00.65455, dal lunedì al venerdì 9 / 12.

COMAUGARA DI SCOPA

11 novembre: ore 20.30 gara sociale di scopa. Tel.: 011/00.49442, martedì, mercoledì e venerdì 9 /12.

seppur esigua, somma percepita dal figlioper il proprio lavoro. In questa ipotesi, nelcaso in cui l’obbligo al contributo al man-tenimento sia stato determinato dal giu-dice in sede di separazione o di divorzio,per poter ottenere una riduzione del con-tributo stesso sarà necessario comunqueandare di nuovo in Tribunale e richiedere lamodifica delle condizioni di separazione odi divorzio. Non è, infatti, possibile, per ilgenitore, sospendere o ridurre autonoma-mente il contributo al mantenimento del fi-glio statuito dal giudice.È bene precisare che quanto sopra riferitonon esclude la rilevanza del comporta-mento tenuto dal figlio. Infatti, l’obbligo dimantenimento da parte del genitore vienemeno nell’ipotesi in cui il figlio, studenteuniversitario, non frequenti i corsi, né so-stenga i relativi esami. L’esclusione dell’ob-

L’art. 147 del Codice civile sancisce per igenitori l’obbligo di “mantenere, istruire ededucare la prole, tenendo conto delle ca-pacità, dell’inclinazione naturale e delleaspirazioni dei figli”. Il mantenimento con-siste nell’obbligo di fornire alla prole quantonecessario per sostenere le spese di unavita di relazione consona all’ambiente so-ciale in cui la famiglia vive, sempre tenendoconto di quelle che sono le disponibilità deigenitori. Questo obbligo, ovviamente, non vienemeno in caso di separazione dei coniugi,né, tantomeno, in caso di cessazione deglieffetti civili del matrimonio. In tali ipotesi, in-fatti, qualora vi siano dei figli minorenni emanchi l’accordo tra le parti, il giudice di-sporrà, salvo casi eccezionali, l’affido con-diviso dei bambini ad entrambi i genitori,stabilendo in quale misura ciascuno di essidovrà contribuire al loro sostentamento.Il dovere permane sino a quando i figli nonabbiano raggiunto l’indipendenza econo-mica. Questo significa che l’obbligo dimantenimento da parte del genitore noncessa automaticamente con il raggiungi-mento della maggiore età del figlio. Peresempio, si può fare il caso del figlio, giàmaggiorenne, che decide di frequentarel’università: i genitori saranno tenuti a man-tenerlo per consentirgli di conseguire lalaurea. Non solo. Una volta terminata l’uni-versità e ottenuta la laurea, il figlio dovràcontinuare ad essere mantenuto, finchè

non trovi un’occupazione consona al titoloconseguito. Avrà diritto al mantenimentoanche se decide di non proseguire glistudi, finchè non diventi del tutto auto-nomo.In caso contrario, qualora il figlio dovessetrovare un lavoro con una retribuzionemensile inidonea a consentirgli di condurreuna vita autonoma e dignitosa, il genitoredovrà continuare a contribuire al suo so-stentamento.Ovviamente, l’obbligo alcontributo per il manteni-mento potrà, comunque,essere ridotto, in consi-

derazione della,

La Leggeimpone ai genitori di sostenerlifino aquando non abbianoraggiuntol’autonomiaeconomica,qualunquesia l’età.Anche in caso didivorziodei coniugi

bligo al mantenimento opera anchequando il genitore dimostri che il mancatoraggiungimento dell’indipendenza econo-mica dipenda dall’inerzia del figlio nel cer-care un’occupazione lavorativa, oppuredall’ingiustificato rifiuto di accettare un’oc-cupazione proposta.Anche in simili ipotesi è, tuttavia, necessa-rio rivolgersi al giudice, per ottenere il prov-vedimento di modifica delle condizioni diseparazione o di divorzio. L’obbligo dimantenimento viene meno, inoltre, nelcaso in cui il figlio trovi un lavoro in “nero,”la cui retribuzione, tuttavia, sia adeguata alsuo sostentamento. È bene sapere, infine,che la violazione dell’obbligo di manteni-mento costituisce un illecito penale ed èsanzionata dall’articolo 570 del codice pe-nale, che punisce espressamente la viola-zione dell’obbligo di assistenza familiare.

DI ANTONIO QUAGLIARELLA, AVVOCATO