Tuttauto 28 Febbraio 2013

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Periodico Quadrimestrale N.28 - febbraio 2013 Flotte: pneumatici in primo piano • Interviste: Andrea Solari (Arval) Patrizia Bacci (Program) • Formazione per fleet manager • Sicurezza: meno incidenti sulle nostre strade • Anfia: il futuro dell’automotive in Italia NAZ/284/2008 Kia cee’d

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Periodico Quadrimestrale N.28 - febbraio 2013

Flotte: pneumatici in primo piano

• Interviste:

Andrea Solari (Arval)

Patrizia Bacci (Program)

• Formazione per fleet manager

• Sicurezza: meno incidenti sulle nostre strade

• Anfia: il futuro dell’automotive in Italia

NAZ/284/2008

Kia cee’d

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Periodico Quadrimestrale N.28 - febbraio 2013

Flotte: pneumatici in primo piano

• Interviste:

Andrea Solari (Arval)

Patrizia Bacci (Program)

• Formazione per fleet manager

• Sicurezza: meno incidenti sulle nostre strade

• Anfia: il futuro dell’automotive in Italia

Kia cee’d

Numero 28- febbraio 2013Pubblicazione quadrimestrale

DIRETTORE RESPONSABILECarla Brighenti

EDITOREEconometrica SpaVia della Zecca, 1 40121 Bologna

tel. 051/271710 - fax 051/224807e-mail: [email protected]

REDAZIONE Econometrica SpaVia della Zecca, 1 40121 Bologna

tel. 051/271710 - fax 051/224807e-mail: [email protected]

PUBBLICITA’Econometrica Spa

COLLABORATORIDonata Basello, Duilio Damiani,

Mino De Rigo, Luigi Gemma, Roberto Mazzanti, Valerio Parrini,

Andrea Perugia

ART DIRECTORVeronica Carletti

FOTOGRAFIAElizabeth Garvey

STAMPATecnostampa

Via Brecce60025 Loreto (AN)

Registrazione Tribunale di Bologna n. 7474/2004

Socio effettivo

IN QUESTO NUMERO

EDITORIALE 5di Lucio Bartiromo

SOLARI (ARVAL): SEMPRE PIÙ A FIANCO DEL CLIENTE 6di Andrea Perugia

BACCI (PROGRAM): CRESCERE È MIGLIORARE I SERVIZI 9di Valerio Parrini

LA GOMMA PENSA ALLE FLOTTE 12di Duilio Damiani

UN SUCCESSO IL CORSO PER FLEET MANAGER 18di Donata Basello

EMERGENZA FURTI D’AUTO, IL NOLEGGIO GIOCA IN DIFESA 22di Mino De Rigo

GLI INCIDENTI PIÙ GRAVI ALLE 5 DI MATTINA 26di Roberto Mazzanti

DA ANFIA NUOVE PROPOSTE PER UN FUTURO SOSTENIBILE 28di Luigi Gemma

NEWS 30

KIA CEE’D CON L’ABITO SPORTIVO 32di Roberto Mazzanti

ABBIAMO PROVATO:

KIA CEEÊD

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EDITORIALE Il ll II

Chiuso il 2012, un anno molto negativo per il mercato automobilistico, non si può dire cheil 2013 sia ripartito evidenziando un’inversione di tendenza: infatti se lo scorso anno è ter-minato con una diminuzione del 20% delle immatricolazioni di nuove autovetture, il primomese del 2013 è stato caratterizzato da un calo che si è attestato al 17,6%. Per conclu-dere il quadro sul mercato automobilistico a gennaio bisogna aggiungere che nell’UnioneEuropea il calo medio delle immatricolazioni è stato dell’8,7%; tra i maggiori Paesi europei,poi, in Francia la situazione è simile a quella italiana (con un calo del 15,6%), in Spagna e Ger-mania è lievemente migliore (con diminuzioni, rispettivamente, del 9,6% e dell’8,6%) e nelRegno Unito, invece, è stato registrato un aumento delle immatricolazioni dell’11,5%. Questa la situazione del mercato a livello europeo; in questo contesto, per lo meno nel no-stro Paese, il settore delle flotte aziendali ha dimostrato nel 2012 un andamento legger-

mente migliore rispetto al mercato automobilistico generale.Per questo motivo abbiamo voluto focalizzare la nostra at-tenzione proprio sul segmento di mercato delle auto aziendali,per mettere in evidenza quali sono le tendenze maggiormenterilevanti in atto e quali elementi, nel futuro a breve e mediotermine, condizioneranno maggiormente l’andamento di que-sto settore. Abbiamo fatto queste domande, insieme, natu-ralmente, a molte altre ancora, a due esperti del settore, inrappresentanza di società di noleggio a lungo termine digrandi dimensioni (Andrea Solari, Direttore Marketing & Com-munication di Arval Italia) e di medie dimensioni (PatriziaBacci, Presidente di Program). Sempre restando in tema diflotte aziendali, abbiamo poi voluto porre evidenza su un fat-

tore che influisce tangibilmente sui costi di gestione delle auto, e cioè suipneumatici, presentando le ultime novità in tema di prodotti e servizi messia punto dalle case produttrici e focalizzate sulle vetture aziendali. Ciò cheemerge dal settore delle flotte aziendali è inoltre che è sempre più sentita,da parte dei fleet manager, l’esigenza di iniziative di formazione che aiutino,

da un lato, ad approfondire aspetti di gestione particolarmente impegnativi, e favoriscanodall’altro lato la condivisione delle esperienze maturate dai fleet manager per contribuire afar emergere le pratiche virtuose di gestione ed a creare una vera e propria comunità. Aquesto ha pensato Aiaga, associazione che raggruppa i fleet manager nel nostro Paese, or-ganizzando un corso di aggiornamento professionale che ha riscosso un grande successo,corso di cui vi forniamo un resoconto.Altri temi di particolare rilevanza affrontati in questo numero di Tuttauto sono, poi, le mo-dalità messe in campo dalle società di noleggio per affrontare l’emergenza dei furti di auto,le ultime statistiche aggiornate sugli incidenti stradali e le proposte di Anfia perché il settoreautomobilistico nel nostro Paese torni a crescere.

Flotte: per ripartire di slancio

di Lucio Bartiromo amministratore delegato Tyre Team

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Solari (Arval): sempre più a fianco del cliente

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Dottor Solari, il mercatodell’auto in Italia vive unmomento di grande sof-ferenza eppure il settoredel noleggio a lungo ter-mine sembra aver tro-vato un parziale antidotoalla crisi. Ci parla dell’an-damento generale delmercato e di quali sono leprevisioni e le prospettiveper l’anno che è appenainiziato?“Ci vorrà tempo, gliesperti addirittura par-lano del 2018, prima diritrovare un mercato au-tomobilistico italiano edeuropeo ai livelli antecrisi. In questo contesto ilnoleggio a lungo termine,seppure anch’esso in

flessione rispetto al pas-sato, mantiene la sua va-lidità, sia per le aziende dimedie-grandi dimensioni,abituate a ragionare intermini di tco (costo to-tale di utilizzo), sia per lepiccole e medie impresee i professionisti, che nel-l’attuale momento dicomplessità per il mondoimprenditoriale hanno bi-sogno di soluzioni che leaiutino a concentrarsi sulproprio business. Il no-leggio a lungo terminepuò rappresentare unascelta ideale per la ge-stione della mobilità dellePMI. Grazie al noleggio alungo termine, infatti,questo specifico com-

parto, che è più vicino allelogiche consumer che aquelle aziendali, può con-centrare i propri capitalinella crescita del busi-ness, senza doverli im-mobilizzare per l’auto esenza dover pensare anulla legato alla sua ge-stione, sicuro che la suamobilità sarà sempre ga-rantita e al riparo da ogniimprevisto”.

Che incidenza può averela fiscalità sul processo disviluppo del settore?“Sicuramente la situa-zione fiscale dell’autoaziendale in Italia non ciavvantaggia; non credotuttavia che le recenti di-

l ll II INTERVISTA

Il futuro del mercatodell’auto e la capacitàdi rispondere allacrisi congiunturale ealle richieste deiclienti aziendalirappresentanotematichefondamentali per le società di noleggioa lungo termine. Neparliamo con AndreaSolari, DirettoreMarketing &Communication di Arval

di AAndrea Perugia

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sposizioni fiscali riescanoa invalidare i vantaggi delnoleggio a lungo terminee i risparmi ad esso con-nessi rispetto ad altreformule di gestione del-l’auto aziendale”.

Quali sfide si appresta adaffrontare Arval?“Per quanto riguardaArval continueremo a ga-rantire una coperturaampia di tutte le fasce dimercato, proseguendonelle attività di sviluppodelle relazioni con i clienti,nel perimetro di compe-tenza di ciascuna area.Continueremo inoltre adattuare forti investimentisulle nostre attività diconsulenza in ottica di ot-timizzazione del tco e deiprocessi aziendali internilegati alla gestione delparco auto, in modo dadotare le aziende deglistrumenti più idonei adun controllo puntuale diogni voce di costo, grazieanche all’utilizzo di nuovetecnologie”.

Per rispondere al meglioa standard ottimali in ter-mini di qualità del serviziobisogna personalizzaresempre più l’offerta, ren-dendola flessibile e “ta-gliata su misura” sulleesigenze del cliente. Qualisono a questo propositole sue opinioni? “Il noleggio a lungo ter-mine è per definizione unasoluzione flessibile e ca-pace di soddisfare esi-genze di mobilità differenti.Stiamo studiando formuledi noleggio, diciamo ancorpiù modulari, che però ne-cessitano ancora di tempi

di analisi e di sviluppo. Il no-stro criterio prioritario èsempre la soddisfazionedei bisogni di mobilità delleaziende nostre clienti, inquesto momento più chemai particolarmente le-gate ad esigenze di conte-nimento dei costi,sicurezza dei driver e ri-spetto ambientale”.

Quali nuove soluzioni edofferte avete pensato perle piccole e medie im-prese?“Per raggiungere unamaggiore penetrazionesul target PMI e profes-sionisti, Arval, tramite lapropria business line de-dicata ‘Arval Sme (smallmedium entreprise) So-lutions’, ha costruitoun’offerta ad hoc, carat-terizzata da semplicità diproposizione, facilità di

fruizione e convenienzaeconomica e fiscale ri-spetto a formule al mo-mento più conosciutecome leasing e acquisto.Ciò significa ‘pacchetti’ diservizi più semplici echiari, durate contrattualiflessibili (6-48 mesi) chepermettono di andare in-contro alle esigenze ealla modalità di utilizzo(business e personale) diquesti clienti. A ciò va ag-giunta una sempre mag-giore vicinanza a questosegmento, sia nell’ap-proccio diretto, telefonicoo via web, sia sui canalicui di solito si rivolge perla sua mobilità, come iconcessionari”.

La tecnologia porta inno-vazioni che possono sem-plificare il lavoro ai vostriclienti soprattutto per

quello che concerne laparte gestionale, ammi-nistrativa e per un miglio-ramento della sicurezza. Ritenete questo un assetimportante sul qualestate investendo anchein termini di proposte in-novative?“Sicuramente si rivele-ranno utili tutti quegli stru-menti e quelle soluzioniche consentiranno di ge-nerare efficienze e ottimiz-zazioni di alcuni processi,in direzione di un utilizzopiù economico, consape-vole, razionale e respon-sabile della mobilità,coerentemente con le esi-genze delle aziende di mo-nitorare puntualmenteogni voce di costo e padro-neggiare tutti gli indicatorigestionali (andamento chi-lometrico, durata contrat-tuale, spending globale,

Andrea Solari, direttore Marketing & Communication di Arval

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emissioni) della flotta. Inquesto senso le solu-zioni offerte dalla tecno-logia e dalla telematicapossono essere moltoutili. Questa tendenza èconfermata anche dalleevidenze del Barometro2012 dei veicoli azien-dali, la ricerca annualecondotta su un cam-pione di aziende rappre-sentativo del tessutoimprenditoriale italiano,dal Corporate VehicleObservatory, l’osserva-torio interno di Arval. Latelematica a bordo delleauto è uno strumento cheincomincia ad esseresempre più apprezzato

dalle aziende per teneresotto controllo i costi e ot-timizzare i processi in-terni, promuovendoanche comportamenti si-curi e responsabili dei dri-ver. Uno di questistrumenti è, ad esempio,Arval On Board. Basatosull’installazione di di-spositivi di nuova gene-razione sui veicoli. Arvalon Board permette lagestione dei parametriessenziali relativi allaflotta aziendale e la loroconsultazione in temporeale attraverso un’intui-tiva interfaccia web. Idati raccolti permettonoalle aziende di monito-

rare puntualmente noveaspetti cruciali della ge-stione del parco auto, ar-rivando alla loroottimizzazione: dinamicadei sinistri, furti, utilizzi,produttività, sicurezza sustrada, stato del veicolo,consumi reali, emissionidi C02, stili di guida”.

Quali sono le linee di atti-vità sulle quali attualmentestate concentrando i vo-stri sforzi, quali le novità inarrivo in termini di sviluppoe miglioramento del servi-zio offerto?“Come dicevo prima lanostra priorità è sem-pre la soddisfazione dei

bisogni di mobilità delleaziende nostre clienti. Inquesto consiste il no-stro approccio di ExpertAdvice, che poi è ancheil nostro tratto distintivo:la capacità cioè di lavo-rare fianco a fianco delcliente, con un approc-cio consulenziale, che glipermetta di conseguireobiettivi ambientali e so-ciali senza perdere divista gli obiettivi econo-mici. In questo sensoper noi non esiste unamobilità sostenibile, madiverse mobilità sosteni-bili, a seconda delle esi-genze di mobilità che siintendono soddisfare”.

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Dottoressa Bacci, iniziamocol parlare dell’andamentodel mercato dell’auto in Ita-lia, mercato che vive unmomento di grande soffe-renza con il settore del no-leggio che pare peròreggere meglio alla crisi.“La crisi si sente anche nelmercato del noleggio euna conseguenza è la ri-cerca della diminuzionedei costi che può causareun’oggettiva e non trascu-rabile diminuzione del li-vello di servizio. Nellenostre attività sono sem-pre più numerosi i clientiche denunciano una dimi-nuzione della qualità delservizio da parte dei nostriconcorrenti”.

Quali sfide si appresta adaffrontare Program perfar fronte a questa deli-cata situazione?“In un mercato comequello italiano attuale, perun’azienda di medie di-mensioni come Program,non è difficile crescere,anche molto. Il problemaè crescere mantenendo– anzi migliorando – i li-velli di servizio ai nostriclienti. Stiamo inve-stendo molto nel serviziocon risultati ottimi, per-ché essere un’azienda‘corta’ ci permette di es-sere molto veloci nelle ri-sposte e assai flessibilinella soddisfazione dellerichieste. Queste carat-

teristiche, unite alla com-petitività dell’offerta, cipermettono di dare aiclienti ciò che spessonon riescono ad otte-nere altrove. Tutto que-sto spiega la nostracrescita, ma anche lagrande fidelizzazione deinostri clienti. Infine non sitrascuri l’organizzazioneinterna che ci siamodata e l’entusiasmo e lacompetenza delle nostrepersone”.

In termini di offerta com-merciale quali sono lepeculiarità dei vostri ser-vizi?“La nostra priorità, nonsolo commerciale ma ge-

l ll II INTERVISTA

Bacci (Program): crescereè migliorare i servizi

Il mercato delnoleggio sente lacrisi. I clientiguardano conattenzione ai costi echiedono di ridurre lespese. La sfida per leaziende di servizi èquella di soddisfarele esigenze delcliente e innovare,mantenendo livelliqualitativi alti. Neparliamo con PatriziaBacci, Presidente di Program

di VValerio Parrini

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nerale, è l’insieme dicompetitività, flessibilità,disponibilità nel recepirele richieste dei clienti esoprattutto la velocitànell’evasione delle richie-ste. Per questo abbiamosviluppato negli anni unagrande quantità di tipolo-gie di offerta, in base allesingole necessità, esiamo in grado di assicu-rare ai nostri clienti unagrande personalizza-zione. Il nostro problemacontinua ad essere an-cora una scarsa cono-scenza del nostro brandda parte dei ‘decisori’ deinostri potenziali clienti, cuitalvolta s’aggiunge ancheuna sorta di loro pigrizia alcambiamento, ritenendoche una grande multina-zionale del noleggio possaessere migliore di noi nel-l’esecuzione del servizio edel contratto in generale.

I fatti hanno dimostrato si-stematicamente che que-sto è falso, e vale anzi ilcontrario”.

Ci parla del nuovo ac-cordo che avete siglatocon Viasat?“Quello con Viasat è solouno dei molti esempi diaccordi che abbiamofatto per migliorare ilservizio per i nostriclienti. Ci ha guidato lanecessità di ridurre alminimo i tempi di attesadel cliente in difficoltà acui dobbiamo recupe-rare l’auto in panne, dareun’auto sostitutiva colminor disagio possibile,sostenerlo in un mo-mento di difficoltà contutta l’assistenza possi-bile. Siamo partiti il primogennaio di quest’anno edabbiamo già feedbackampiamente positivi”.

La tecnologia gioca ormaiun ruolo importante persemplificare il lavoro aivostri clienti/azienda eper rendere più tempe-stivi ed efficaci gli inter-venti. Ritenete questo unasset importante?“Ormai da molto tempoabbiamo un’organizza-zione di intervento diffusasu tutto il territorio, finoalle località più remote;abbiamo accordi diretticon le principali case co-struttrici per gli interventisui mezzi; abbiamo ac-cordi con partner di pri-maria importanza perintervenire in modo im-mediato nella risoluzionedei problemi che i nostriclienti possono avere. Ilpassaggio successivo èmettere in condizione ilnostro cliente di accederea tutto questo nel modopiù immediato possibile.

Per questo abbiamo svi-luppato e stiamo svilup-pando supporti innovativi.Ne cito uno per tutti: unaapp scaricabile gratuita-mente su smartphoneche permette all’utente ditrovare immediatamentel’officina, il gommista o lacarrozzeria più vicina, diarrivarci con il navigatore,di chiamarla. Oppure disegnalare con un tasto lecoordinate geografiche didove la vettura sia ferma,al fine di ricevere il soc-corso dove serve anchese il cliente non sa esat-tamente dove si trova. Iltutto completato da infor-mazioni sul traffico moltoefficienti ed aggiornate eda una sezione per gli av-visi alla clientela moltoutile. Si tratta di una appli-cazione rivoluzionaria e digrande utilità. Tuttaviadirei che il nostro punto di

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maggior forza è il rapportodiretto con il cliente, con lesue richieste, con i suoi de-sideri. La dimensione del-l’azienda ci consenteancora di avere un rap-porto personale senzausare numeri verdi, subireasfissianti burocrazie, pro-cessi spersonalizzanti per-ché troppo automatici.Questa è una caratteri-stica che non abbandone-remo mai perché ci rendeunici”.

Quali sono le linee di atti-vità sulle quali attualmentestate concentrando i vo-stri sforzi, quali le novità inarrivo in termini di sviluppoe miglioramento del servi-zio offerto?

“Stiamo certamente po-tenziando la parte com-merciale, proprio peraumentare la possibilitàdi penetrazione su tuttoil territorio nazionale.Nel corso degli anni, ab-biamo creato una retedi agenzie per raggiun-gere il mercato delleaziende private che de-vono essere seguite inloco dal nostro perso-nale commerciale; ab-biamo selezionato lenostre agenzie in rela-zione alla vicinanza ainostri valori: abbiamosviluppato competenza,credibilità e efficienza,senza la frenesia di cre-scere ad ogni costo.Questo ci permette di

‘scegliere’ e quindi dicrescere meglio. Manon basta, e per questoabbiamo lanciato un ul-teriore programma dipotenziamento com-merciale. Per il futurointendiamo incremen-tare la nostra organiz-zazione – sia in terminidi risorse umane che intermini di attrezzature– per migliorare i nostriservizi, per arricchirli epersonalizzarli. Inten-diamo incrementare laflotta in campo con im-portanti investimenti nelsettore delle grandiaziende private, delleflotte commerciali, intutti i settori merceolo-gici di eccellenza”.

Chiudiamo soffermandocisu un tema sensibile comequello della ecosostenibi-lità e la conseguente diffu-sione di mezzi ad emissioniridotte. Credete nello svi-luppo di questa area epensate che i veicoli elet-trici possano essere la so-luzione per il futuro?“Intendiamo investire neimezzi a basso impattoambientale – come il me-tano o il gpl – consi-gliando sempre più ainostri clienti questo ge-nere di tecnologia, men-tre sull’elettrico nonvediamo vicine imme-diate crescite, sia per icosti ancora elevati, siaper un’oggettiva immatu-rità del mercato”.

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Società di leasing, auto-noleggi a breve o lungotermine e flotte private.All’interno del vasto pano-rama motoristico sonoqueste le entità che rive-stono una sempre più im-portante quota delmercato automobilistico,alimentando i volumi di unindotto che non trascuragli aspetti vincolati alpneumatico. Una gommarappresenta un elementodeterminante nella dina-mica del moto, insostitui-bile componente legatoalla mobilità e alla produt-tività, cui viene affidata lanostra sicurezza neglispostamenti sulle strade,e che può incidere fino al

20% sui consumi dell’au-toveicolo.Che sia per la manuten-zione, l’assistenza o la so-stituzione, le flotterappresentano una clien-tela appetibile da fideliz-zare con i prodotti e con iservizi dedicati che lecase di pneumatici pos-sono oggi offrire. Ecco una panoramicasulle più significative – eaggiornate – gamme dipneumatici proposte daiprincipali produttori, con imodelli più efficienti riferitialle scelte dimensionali af-fini agli autoveicoli diclasse media, quelli dimaggiore diffusione tra leflotte presenti in Italia.

Bridgestone: l’equilibratoLa novità introdotta da co-losso nipponico nell’anno2012 si chiama TuranzaT001, successore del pre-cedente Turanza ER300ed evoluzione in termini disicurezza, comfort ed effi-cienza energetica. Il profilodel battistrada dal nuovodisegno (con ampie sca-nalature longitudinali per ildrenaggio dell’acqua epresenza di tasselli connervature asimmetriche,che garantiscono un’ele-vata aderenza migliorandoil comfort acustico) e laleggera struttura dellacarcassa (ottimizzata nelpeso dei materiali), con-sentono di rispondere nel

I pneumatici sonoi principali elementivolti a garantire lamassima efficienza e sicurezza dellevetture e sono ancorpiù importanti se la mobilità è integratanei processi lavorativi,come nel caso delleflotte aziendali. Unapanoramica suiprodotti delleprincipali marche ci dà l’occasione di sondare il rapportotra gomme e flotte

di DDuilio Damiani

La gomma pensa alle flotte

Il ll II FOCUS PNEUMATICI

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modo più equilibrato alleattuali esigenze di mobilità.Tra i plus della nuovagamma, spazi di frenatasul bagnato ottimizzatidel 2% rispetto al mo-dello precedente, una re-sistenza al rotolamentoridotta del 19% e tale dapermettere un risparmiodi carburante fino al2,3%, e minore di rumo-rosità a tutto vantaggiodel comfort acustico.Concepito per soddisfareun’ampia varietà di auto-vetture, dalle utilitarie alleberlinette medio-piccole,fino alle più grandi stradi-ste di segmento C, il Tu-ranza T001 è disponibilein un ampio ventaglio di-mensionale per cerchi da15 a 18 pollici.Pur non esistendo pro-dotti finanziari specifici, unrapporto dedicato allegrandi flotte è offerto tra-mite i servizi del networkFirst Stop affiliato a Brid-gestone, attraverso ilquale vengono individuatele dimensioni dei pneuma-

tici che il rivenditore devetenere in magazzino per laloro immediata disponibi-lità, e i servizi di assistenzaad-hoc imposti dai singolicontratti. I tempi pro-grammati di sostituzionee di rotazione con even-tuali coperture stagionali,rientrano nel normale pro-cesso di accettazione suappuntamento, previa au-torizzazione della societàdi noleggio.

Continental: lo sportivoLa “Five Family” di Conti-nental è stata completatacon il nuovo ContiPre-miumContact 5, la linea dipneumatici indirizzataverso il medio di gamma,che racchiude ottimali ca-ratteristiche di guidabilità,comfort e sicurezza inogni condizione stradale.Una carcassa irrigidita,ispirata ai modelli piùsportivi del costruttore te-desco, consente una mag-giore stabilità agevolandola risposta alle sollecita-zioni dinamiche cui il pneu-

matico viene costante-mente sottoposto. Lascolpitura asimmetricapresenta un disegno tridi-mensionale, con marcatescanalature longitudinali,raccordate alle fasce bat-tistrada laterali con intaglilamellari in grado di ga-rantire il migliore drenag-gio d’acqua nelle situazionidi pioggia battente. Il ge-neroso dimensionamentodei blocchi periferici finoalla sommità della spallaconsente il massimo gripnelle manovre a velocitàsostenuta ovviando a quelfenomeno di microarroto-lamento che, sotto l’ef-fetto delle forze laterali,ridurrebbe la superficied’impronta. Rispetto almodello precedente, ilContiPremiumContact 5riduce gli spazi di frenatasul bagnato del 15% puroffrendo una resistenzaal rotolamento miglioratadell’8%. Indirizzato versole gamme automobilisti-che di classe media, è di-sponibile in un’offerta

dimensionale che includemisure da 14 a 17 pollici.L’interfaccia con l’utenzaprofessionale del gruppoContinental passa in granparte d’Europa attraversoil programma Conti360°Fleet Services, mediante ilquale sono i clienti stessia disegnare la propria of-ferta, sulla base di pac-chetti modulari, secondole proprie esigenze legatea ogni tipologia di flotta,da quelle numericamentepiù ridotte alle più grandied articolate. Attual-mente in Italia sono dele-gati al servizio circa 90punti vendita, tra affiliatimediante la rete FSC(Franchising Service Com-pany) e partner consoli-dati, e nel prossimo futuroè prevista una ulteriorecrescita, per offrire unapiù completa e capillarecopertura dell’intero ter-ritorio nazionale.

Goodyear: l’efficienteNel nome si riscontra ilsuo obiettivo: la migliore ef-

ContiPremiumContact 5

Turanza T001 di Bridgestone

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ficienza nel rotolamento,per il massimo risparmiodi carburante e di usuradel battistrada, senza com-promessi nelle altre pre-stazioni. Con l’Efficient-Gripdi Goodyear l’accento èstato posto sull’attenzioneal basso impatto ambien-tale, con una resistenza alrotolamento miglioratamediante la tecnologiaFuelSaving, che intervienesui processi produttivi e suimateriali impiegati. La tec-nologia impiegata nellarealizzazione della strut-tura, ottimizzata nella ca-pacità di carico nella suavariante destinata ai Suv,prevede l’impiego di mate-riali alleggeriti, tale da ri-durre il peso del 10%, cosìda produrre una minoredissipazione di energia conridotta generazione di ca-lore, dannoso per le per-formance e la durata delpneumatico. Le mescoleimpiegate prevedono l’usodi una particolare so-stanza di rinforzo, con unostrato denominato Cool-Cushion, che in parziale so-

stituzione del nerofumoconsente una maggiorestabilità termica, contri-buendo all’efficienza di ro-tolamento. Con unadisposizione dei blocchi sulbattistrada ad angolaturae spaziatura variabile èstata abbattuta l’emis-sione delle frequenza dirumore mentre una la-mellatura multifunzionalemigliora le prestazioni diaderenza e frenata in pre-senza di fondo bagnato.La gamma dimensionale,particolarmente ampia,abbraccia dalle utilitariealle ammiraglie, con cer-chi compresi tra i 14 e i20 pollici.La gestione delle flotte perGoodyear rientra in unpreciso programma pre-disposto a livello europeo,sul quale il gruppo investefondi significativi, che facapo al network 4Fleet Eu-rope, strutturato concirca 5000 punti assi-stenza di elevata qualitàpresenti su tutto il territo-rio continentale. Un teamspecializzato per ogni

mercato nazionale offrecome interfaccia conl’utenza professionale unapiattaforma web avanzata,mediante la quale si puòeseguire il controllo e lagestione di ogni intervento,compresa la rotazionestagionale e lo stoccaggiodei pneumatici.

Michelin: lo stradistaL’ultima novità nellagamma intermedia di Mi-chelin si chiama Primacy3, il prodotto lanciato nel2012 che proprio nellacifra della sua denomina-zione racchiude un tripliceobiettivo: incrementare lasicurezza in tre diversearee di performance, mas-simizzando l’aderenza infrenata, su asciutto e subagnato, e la tenuta distrada in curva. Un risul-tato raggiunto interve-nendo soprattutto sullemescole che componen-gono il battistrada, conampio impiego di silice e diplastificanti a base resi-nosa, mescole ottenute

mediante un nuovo pro-cesso di miscelazione deglielastomeri, vero punto cri-tico nelle fasi produttive,per permettere ai varicomponenti di legarsi tradi loro nel modo più omo-geneo a tutto vantaggio diaderenza e scorrevolezzadurante la marcia. Il dise-gno della fascia battistradaprevede la disposizione diincavi trasversali confor-mati in modo da ridurre ladeformazione dei blocchi infrenata, mantenendo ilmassimo grip anche inpresenza di fondo bagnato.La fitta presenza di lamelleautobloccanti, con spes-sore incredibilmente pic-colo – 0,2 mm, ovvero dadue a tre volte più sottilidelle lamelle presenti suipneumatici invernali –,compattandosi tra di lorocreano una maggiore rigi-dità dei tasselli, migliorandol’omogeneità dell’improntaa terra.Espressamente indirizzatoverso gamme automobili-stiche medio-alte, le di-

Efficient Grip di Goodyear

Primacy 3 di Michelin

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mensioni disponibili delnuovo Primacy 3 inclu-dono misure compresetra i 16 e i 18 pollici, quellemaggiormente interes-sate dalle autovetture difascia premium compo-nenti le flotte più presti-giose.La struttura interna a Mi-chelin Italia, predispostaper seguire i clienti dellegrandi flotte sotto il logo diFlotte Amiche, mediante lapiattaforma digitale conaccesso riservato disponi-bile sul portale webwww.flotteamiche.it, coin-volge i principali dealeraderenti al servizio, sianoessi indipendenti o affiliatiattraverso il network Euro-master o la rete Mastro,offrendo contratti studiatispecificamente per rispon-dere alle più mutevoli esi-genze che questo tipo diclientela deve soddisfare.

Pirelli: l’evolutoCinturato Pirelli, un nomeevocativo che ha caratte-

rizzato la storia del mar-chio italiano negli anni ’60e ’70. Con la gamma P7,introdotta nel 2009, si èidealmente completatal’offerta della famiglia Cin-turato, recentemente im-plementata dal primatistaP7 Blue, presentato nel2012 alla fiera tedesca diEssen, tra i primi a poteresporre la doppia A sullatyres labeling energetica,dallo scorso anno in vi-gore in tutta Europa. Que-sta versione evoluta,denominata Blue e che af-fiancherà il tradizionaleCinturato P7, è frutto dellatecnologia sviluppata daPirelli in Formula 1, so-prattutto per quanto ri-guarda la mescola Wet,che garantisce le miglioriperformance di frenatasul bagnato unite alla mi-gliore efficienza, proprio idue parametri evidenziatidall’etichetta. Un risultatoglobale, ottenuto medianteuna carcassa realizzatacon materiali evoluti, batti-

strada lamellare e spallacon flessibilità progressiva,che consente spazi d’arre-sto ridotti, circa 2,6 metriin meno a 80 km/h nelparagone con una gommadi classe B e una resi-stenza al rotolamento ab-bassata del 23% rispettoa un prodotto di classe C. Il nuovo servizio di assi-stenza, messo a disposi-zione da Pirelli incollaborazione con Rhiag,gruppo internazionale lea-der in Italia nella distribu-zione di componenti perautoveicoli, passa attra-verso la piattaforma for-nita dal Fleet Portal, il sitoweb – affiancato da un callcenter tecnico – medianteil quale i fleet manager pos-sono gestire la manuten-zione del proprio parcoautovetture, con accessoai network di officine egommisti selezionati, inter-venendo on-line anche perle autorizzazioni d’inter-vento e la consultazionedelle fatturazioni centraliz-zate.

Yokohama: l’emergenteE’ forse la struttura più gio-vane a confrontarsi sulmercato nazionale nel set-tore fleet, e per questo de-terminata ad espandersimarcando una significa-tiva presenza sulle flotteaziendali, mediante unnuovo approccio e servizidedicati. Sotto l’egida dellarete Consulenti di Guida (indual brand assieme a GTRadial), che si compone dioltre mille punti di rivenditae installazione, la sezioneCDG – One approntata daYokohama Italia e piena-mente operativa dal2011, identifica sostan-ziali parametri per incon-trare le esigenze dellesocietà di leasing, noleggioe flotte proprietarie. Decisamente rappresen-tativo della filosofia azien-dale, oltre che prodottoaltamente qualificato infunzione della massima ef-ficienza operativa, il re-cente Yokohama BluEarthAE-01 è il pneumatico evo-luto in grado di coprire la

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Pirelli Cinturato P7 Blue

Yokohama BluEarth AE-01

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più ampia richiesta di equi-paggiamento, per vetturecompatte, berline e fami-liari di gamma intermedia– con oltre 40 misure dai13 ai 16 pollici –, quelleche interessano il maggiorvolume nei parchi autodelle società di noleggio.Realizzato secondo i più at-tuali parametri di rispettoambientale, il BluEarth èun prodotto eco-friendlyche dispone di una strut-tura alleggerita, per il mas-simo contenimento dellemasse, e un battistradadal profilo estivo caratte-rizzato da cinque variantinel disegno, studiate perottimizzare l’emissione so-nora e l’aderenza in ognisituazione climatica, anchein caso di pioggia battente.La struttura molecolaredei polimeri componenti ilbattistrada utilizza un’evo-luta tecnologia NanoBlend Compound, compo-sta per l’80% da materialirinnovabili, come lagomma naturale e gli oliiestratti dalla buccia degliagrumi, in grado di coniu-gare ottimali prestazioni diaderenza ad una ridottaresistenza al rotolamento. Considerando l’espan-sione che il settore fleetsta registrando, l’offertadei seicento centri sele-zionati CDG – One bene-ficia di una strettacollaborazione con lasede centrale di Yoko-hama Italia, con specificiservizi dedicati al “B-to-Fleet”, tra cui un innova-tivo magazzino virtualeappositamente dedicatoai pneumatici destinatialle flotte, per la pronta ro-tazione stagionale.

Tyre Team e Saol: pneumatici ma non solo

Al centro dei servizi offerti da Tyre Team e Saol alle flotte non vi sono solo ipneumatici. Saol e Tyre Team, infatti, sono aziende specializzate nel cosiddettofleet management manutentivo, un servizio che nel caso delle auto aziendalicopre sia tutte le attività di manutenzione ordinaria (tagliandi) che quelle stra-ordinarie (interventi di carrozzeria a seguito sinistro, ripristino meccanico a se-guito guasti), ma anche quelle a supporto. Aziende e società di noleggio possonocosì contare su un interlocutore particolarmente affidabile in grado di offrire ilservizio di authority sull’assistenza e quindi, sulla base di standard di qualità,gestire tutte le attività necessarie all’efficienza delle auto del parco: dalla ma-nutenzione ordinaria a quella straordinaria di tutte le componenti degli auto-veicoli, dalla presa in consegna dei veicoli, alla prenotazione in officina fino alsoccorso stradale, senza escludere i servizi di fleet administration. Vale a diretutte le attività amministrative tradizionalmente svolte direttamente dalleaziende per la gestione amministrativa della flotta.

I numeri del network Tyre Team e Saol formano un binomio vincente basato sull’attenzione verso ilcliente. I numeri del network dei pneumatici TT Point parlano chiaro: 14 soci li-cenziatari distributori, 1.200 affiliati focalizzati nei servizi legati al pneumaticoe rivolti alle imprese ed alle società di noleggio a lungo termine, 20 magazziniregionali, 40 marche di pneumatici impiegati, 400 rivenditori specialisti delpneumatico, 800 officine meccaniche con servizio pneumatico, 3,5 milioni dipezzi di ricambio in stock con consegne plurigiornaliere. Questa realtà si inte-gra perfettamente con quella offerta da SAOL: oltre 600 carrozzerie e più di1.600 officine meccaniche specializzate, di cui oltre 800 BCS (Bosh Car Ser-vice) offrono un servizio di garanzia su tutto il territorio nazionale.

Efficienza e risparmio“Siamo in grado – sottolinea Lucio Bartiromo, amministratore delegato di TyreTeam e Saol – di agire direttamente sul contenimento dei costi di gestione di unaflotta. Solo per fare un esempio: il nostro network monta i pneumatici più adatti inbase al rapporto qualità/prezzo, affidandoci di volta in volta al prodotto migliore peril cliente. Nel corso dello sviluppo dell’attività abbiamo preso la decisione di integrarefunzionalmente le professiona-lità dei gommisti e dei mecca-nici, mettendo così incondizione il meccanico dipoter lavorare anche con ilpneumatico. Siamo partiti dalpresupposto che chi ha unamacchina a noleggio è spessouna persona che con la mac-china lavora e deve rispar-miare tempo. Così abbiamocercato di offrire più servizi inun’unica struttura, riducendole perdite di tempo”.

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Si è conclusa il 7 dicem-bre, la 1a edizione delCorso universitario di For-mazione Permanente“Fleet Manager: sviluppodi capacità manageriali”,realizzato dall’Universitàdegli Studi di Bologna incollaborazione con la Fon-dazione Alma Mater cheha ospitato il Corso nellasua sede di Villa GandolfiPallavicini a Bologna,A.I.A.G.A. (AssociazioneItaliana Acquirenti e Ge-stori di Auto Aziendali) edEconometrica (societàeditrice di Auto AziendaliMagazine). Un concretosostegno al corso è statopoi fornito da Arval Italia,società del gruppo Pari-

bas, tra le principali realtàdel noleggio a lungo ter-mine e nella gestione diflotte aziendali del nostroPaese. Negli ultimi anni la figuradel fleet manager ha ini-ziato a ricoprire, all’in-terno degli organigrammidi gran parte delle im-prese italiane, un ruolofondamentale che neces-sita però di adeguata pre-parazione. Un ruolo,quello del fleet manager,che assumendo sempremaggiore valore per leaziende, ha sempre più bi-sogno anche di percorsiformativi mirati. In questosenso è stato progettatoe realizzato il Corso le cui

lezioni si sono susseguiteper un totale di 20 ore dididattica con il rilascio di4 crediti formativi univer-sitari.

Il ruolo del fleet managerIl fleet manager, nelle at-tuali realtà aziendali, pre-sidia un ambito dicompetenze piuttostoampio. Deve conoscereprezzi, consumi ed emis-sioni degli autoveicoli persaper valutare e monito-rare correttamente i costidi gestione della flotta, madeve anche avere capa-cità manageriali specifi-che per poter deciderestrategie ed indirizzi dellacar policy. A lui spettano le

l ll II FORMAZIONE

Un successo il corsoper fleet manager

Mancava un Corsodi formazione universitaria perfleet manager: Fondazione AlmaMater, A.I.A.G.A. ed Econometrical’hanno realizzato.Un’esperienza moltopositiva, secondo il giudizio espressodai 30 partecipanti,tanto che gli organiz-zatori hanno deciso di riproporre il Corsoanche nel 2013

di DDonata Basello

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scelte in tema di sicurezzae di sostenibilità ambien-tale dei veicoli a disposi-zione dei dipendenti ed ilmonitoraggio della soddi-sfazione dei driver. Infine, ilfleet manager deve cono-scere anche i processiaziendali per inserirsi almeglio nelle dinamichecompetitive dell’impresa. Ilruolo del fleet manager,quindi, non può essere im-provvisato o tanto menoconsiderato acquisito unvolta per sempre. Eccoperché il corso è stato ri-volto a giovani laureati indiscipline economiche, maanche a quanti, eserci-tando già la professione difleet manager, hanno sa-puto cogliere il bisogno diaggiornamento che la di-namica innovativa del set-tore impone.

Contenuti del CorsoCon questa visione sonostati articolati i contenutidelle lezioni quali: la ge-stione tecnica, fiscale edamministrativa dei parchiauto, le soluzioni perl’auto aziendale (acquistoin proprietà, leasing, no-leggio a lungo termine,fleet management), la re-dazione del documento diCorporate Car Policy cheprecisa i criteri di utilizzoed assegnazione ai dipen-denti dell’auto aziendale. Altro tema affrontato nelCorso: la stretta connes-sione operativa tra ruolodel responsabile dellaflotta e la direzione ri-sorse umane aziendale. Ilfleet manager, con la pro-pria professionalità ecompetenza, deve infattisupportare il direttore

Human Resources nellarealizzazione della Car Po-licy più adeguata, conl’obiettivo di armonizzarenecessità di efficienza enecessità di motivazione.L’auto aziendale, infatti, èconsiderata sempre piùun elemento motivatoreper i dipendenti, oltreche un indispensabilestrumento di lavoro perassicurare ai clienti del-l’azienda servizi, assi-stenza, supporto tecnicoe garantire funzioni fon-damentali come distribu-zione e vendita.Altro argomento trattatoal corso è stato quellodella sostenibilità am-bientale della flotta: è me-glio un’auto ibrida,un’auto a doppia alimen-tazione (metano o gpl) op-pure un’auto elettrica?Tra l’alimentazione a gase quella elettrica, qualeha efficienza maggiore epermette di percorrerepiù chilometri a parità dienergia? Per rispondere

a queste e a tante altredomande, non potevamancare una lezione de-dicata alle auto ecologi-che ed alle normativeeuropee sulle emissioninocive. Molto importante è la vi-sione del fleet managercome partner strategiconella creazione di valoreaggiunto d’impresa: il re-sponsabile della gestionedella flotta è consideratotradizionalmente un cen-tro di costo, ma può di-ventare per l’impresa unvero e proprio centro diinvestimento, partecipe apieno titolo della funzionemanageriale e della co-struzione di vantaggicompetitivi sostenibili. In-fine, grande spazio èstato dedicato allo studiodel TCO (Total Cost of Ow-nership), dei costi di eser-cizio e della fleet balancedscorecard, una metodo-logia certamente innova-tiva, illustrata dalprofessor Angelo Paletta

– docente di Economiaaziendale dell’ateneo bo-lognese e direttore didat-tico del Corso – perrappresentare e valutarepiù compiutamente i costiaziendali della flotta.

Docenti e Guest SpeakersOltre al professor Pa-letta, altri autorevoli do-centi hanno tenuto lelezioni del Corso: Gio-vanni Tortorici, purcha-sing manager Barilla epresidente di A.I.A.G.A.;Gian Primo Quagliano,docente di comunica-zione all’Università degliStudi di Bologna, presi-dente di Econometrica edel Centro Studi Promo-tor; Massimo Guidetti, di-rettore del personale diTwinergy; Andrea Maz-zini, responsabile risorseumane dell’istituto ban-cario Credem; RobertSatiri, responsabile deiservizi generali di Cola-cem; Davide De Giorgi, av-vocato tributarista; Flavio

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Il professor Paletta durante una lezione

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Brenna, dottore commer-cialista; Michele Ricco, re-sponsabile flotta elettricadi Enel ed Ermanno Moli-nari, giornalista forma-tore, caporedattore diAuto Aziendali Magazine.Ai docenti si sono poi af-fiancati, in qualità di guestspeakers, altri esperti delsettore delle auto aziendalicome Luca Salamina, re-sponsabile del CorporateVehicle Observatory diArval; Alberto Cestaro, re-sponsabile flotte di Audi eFabio Leggeri, responsa-bile flotte di Volkswagen. Il Corso è stato caratte-rizzato anche da moltimomenti di interazionetra partecipanti e do-centi: le esperienze inazienda sono state og-getto di discussione e al-cune esercitazioni hannocompletato gli argomenti

trattati. Inoltre, dopo ognilezione sono stati conse-gnati ai corsisti i testi e leslides utilizzate dai do-centi.

Questionario di fine CorsoUn questionario da compi-larsi in maniera anonimaconsegnato nell’ultima le-zione, ha permesso poi divalutare l’utilità e il gradi-mento del Corso. La mag-gior parte dei partecipantiha giudicato: “buono” ilCorso; centrati gli obiet-tivi; alto l’interesse e lapartecipazione; adeguato,chiaro e comprensibile lostile di comunicazione deidocenti; buona la valuta-zione sugli aspetti orga-nizzativi. Da metà deipartecipanti il Corso èstato ritenuto di giusta du-rata. Di particolare inte-resse sono risultate le

osservazioni personali,quali: la richiesta di mag-giori esempi pratici (TCO)con visite anche adaziende, maggiore tempoda dedicare alle Questions& Answers, nonché la rea-lizzazione di un momentoconviviale per stimolare ilconfronto insegnanti-cor-sisti e per instaurare una“community” che duri neltempo. Il professor AngeloPaletta – constatando lostandard qualitativo delCorso e la partecipazioneattiva e costante dei cor-sisti – ha affermato:“Siamo convinti che siastata una prima edizionepositiva e, con il bagagliodell’esperienza didatticaed organizzativa fatta,pensiamo che presumibil-mente nella primavera del2013, potremo svolgerela seconda edizione del

Corso per Fleet Manager,dando così la possibilità dipartecipare anche ai moltiche già ci hanno fatto per-venire le loro richieste”.La consegna dei diplomi aipartecipanti del Corso perFleet Manager 2012 av-verrà nella quanto mai ido-nea cornice della secondaedizione di Company CarDrive in programma al-l’Autodromo di Monza il17 e 18 aprile 2013:sarà un altro momento di“community”, come auspi-cato dai corsisti, e unatappa importante nel per-corso che A.I.A.G.A., Eco-nometrica e FondazioneAlma Mater con il fonda-mentale sostegno di Arvalhanno intrapreso per ac-crescere la professiona-lità dei fleet manageritaliani del presente e delfuturo.

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Un altro momento del corso

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Ai ladri l’auto a noleggiopiace di più. Che i veicolidelle flotte siano in cimaalle loro preferenze lo di-mostrano le statistiche:se nel 2011 i furti a li-vello nazionale ammon-tavano a poco più di 3vetture per ogni mille cir-colanti, l’incidenza sulleauto locate a lungo ter-mine appariva invecequasi doppia, e addirit-tura quadrupla nel casodei veicoli delle impresedel noleggio a breve ter-mine. Dati dell’Aniasaalla mano, nel 2011 sisono volatilizzate 4.141vetture in locazione, con-tro le 3.300 del 2010.2.979 sono state sot-

tratte alle compagnie anoleggio a lungo ter-mine, per un danno com-plessivo valutato in 32,7milioni di euro, il 19,9%in più rispetto all’annoprecedente. Costrette acorrere ai ripari, in unoscenario di sempre mag-giore sofisticazione cri-minale, le imprese delnoleggio mostrano diprocedere in ordinesparso: chi punta innan-zitutto sulle tecniche diprevenzione, in partico-lare facendo leva sullefranchigie che suggeri-scono agli affidatari deiveicoli la coscienziositàdel buon padre di fami-glia; chi si affida in toto

alle soluzioni telemati-che, che consentono dirintracciare il veicolo intempo reale e chi, in-vece, è meno toccato daifurti tout court ma assaipiù dalle ruberie di sin-gole parti e accessori,persegue la via di accor-gimenti del tutto originalio antichi e ritornati dipiena attualità. Di fatto,non ci sono immobilizero blocchi della pedalierache tengano all’assaltodei topi d’auto, che pure,con l’aiuto di particolaridispositivi, riesconospesso a ingannare i si-stemi di bordo nonché aschermare i segnali d’al-larme.

l ll II NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

Aumentano le vetture sottratteai parchi aziendali e crescono in parallelo i furti di parti e accessori:un fenomeno che diviene sempre più preoccupante e costringe le imprese del noleggio a nuove misure per fronteggiarlo

di MMino De Rigo

Emergenza furti dÊauto,

il noleggio gioca in difesa

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Telematica per recupe-rare i mezziDice Andrea Solari diArval: “Inutile negare cheil fenomeno riveste unacerta significatività, ma ilsuo impatto percentuale,per quanto ci riguarda, èrimasto sostanzialmentestabile. Nessuna varia-zione apprezzabile, in-somma, tra il 2011 e il2012, con un’incidenzacorrispondente a qual-che centinaio di veicolirubati nell’anno”, su unparco gestito che sfiorale 135mila unità. “Quelche invece appare inlieve aumento è la quotadi vetture ritrovate. Daun anno a questa parte,infatti, abbiamo deciso didotare 3mila veicoli diapposite apparecchia-ture di tracciamento sa-tellitare e il risultato deirecuperi ci dà ragione.Stiamo operando fiancoa fianco con i fornitori ditecnologia Octo Telema-tics e Texa con l’obiettivodi migliorare sempre più

i processi di gestione”.Non c’è dubbio, infatti,che un utilizzo analiticodei dati correlati ai furtipossa non solo fornireuna fotografia di mag-giore dettaglio del feno-meno ma consentireanche di definire più chia-ramente le modalità at-traverso cui contenerlo.“Da un lato – prosegueSolari – si lavora perrendere più resistenti al-l’aggressione dei ladri lecentraline e i sistemi te-lematici, dall’altro pertrovare soluzioni innova-tive che massimizzino lechance di recupero deimezzi”. Una lotta senzasosta contro i trucchi, idispositivi pirata (daipassepartout ai ripro-grammatori) e le tecni-che sempre nuoveutilizzati dalle organizza-zioni criminali che pren-dono di mira non solo levetture premium e d’altagamma, ma anche e so-prattutto le city car. Traqueste, le più gettonate

dai ladri d’auto sono laFiat Panda e la Punto,seguite dalla Cinque-cento. Si tratta di vet-ture tra le più venduteed è la riprova che il lorofurto serve soprattuttoad alimentare il fiorentemercato nero dei ri-cambi; l’alternativa piùfrequente è che le vet-ture rubate prendano lastrada dell’Est europeoo un imbarco versol’Africa.

Accessori e ruote nel mi-rinoCampania, Lazio, Lom-bardia e Puglia sono leregioni dove è più elevatal’incidenza del fenomeno,che colpisce soprattuttonelle metropoli. “E’ pro-prio il furto parziale di ac-cessori, più di quello deiveicoli – dice Luca Oli-vetti, operation managerdi Athlon Car Lease – agenerare preoccupa-zione. In questo stiamoriscontrando una recru-descenza, soprattutto le-

gata ai navigatori satelli-tari rubati in alcune vet-ture, con danni sino a6-7mila euro provocatiscardinando i cruscotti estrappando i cablaggi”. Innetta controtendenza, in-vece, appaiono i furti trale vetture della flotta ge-stita: “Siamo passati dai32 del 2011, su unparco di 5.500 veicoli, ai24 dello scorso anno,quando il totale ha rag-giunto le 7mila unità. Inmaggioranza si tratta difurti di auto compatte; lesole tre vetture pre-mium rubateci, un ter-zetto di suv Audi e Bmw,le abbiamo tutte ritro-vate dopo poco tempo.La prima a Gibilterramentre la stavano im-barcando per il Ma-rocco, la seconda aBelgrado e l’ultima inCroazia, diretta a Est”.Tutto merito dell’Inter-pol, anche perché le vet-ture non erano dotate diantifurti specifici né dilocalizzatori satellitari.

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“L’incidenza dei furti –spiega Olivetti - non è taleda giustificarne l’ado-zione. E poi, considerandoche sono trattati in ‘auto-assicurazione’, così comedalla maggioranza deglioperatori del noleggio alungo termine, il feno-meno, se rientra nei limitifisiologici, è in qualchemodo già preventivato.Non altrettanto, invece, ilfurto di parti della vettura,che ora riguarda con fre-quenza sempre mag-giore non solo i navigatorisatellitari ma anche i cer-chi e le gomme”.

Le franchigie funzionanobeneGli pneumatici invernali,appena sostituiti, sonorubati in particolare nelleregioni del nord dove leordinanze li hanno resiuna dotazione obbligata.“Il danno sta soprattuttonella gestione del furto,dall’impegno del call cen-ter alla fornitura dinuove ruote passando

per l’auto sostitutiva. Seil trend dovesse confer-marsi, prenderemo inconsiderazione i bulloniantifurto. Quanto ai navi-gatori, invece, stiamopensando a una marca-tura simile a quella da

tempo usata sui cristalli:un’incisione discreta, se-mitrasparente, sul bordodel display”. La collabora-zione del driver è e restaun elemento chiave percontenere i furti. OsservaSolari: “Il dialogo continuo

con i clienti è fondamen-tale, come pure la tele-matica rappresenta unargomento forte di sensi-bilizzazione, poiché aiutaa confrontarci su evi-denze puntuali. E poi, perlimitare il fenomeno,conta anche la selezionedella clientela”. I contrattiprevedono peraltro lapossibilità di aumentare ilcanone di noleggio in ra-gione di un’accresciutasinistrosità (e i furti virientrano a pieno titolo).Oppure, c’è la stradadella franchigia. “Unostrumento preventivo –afferma Olivetti – chenella pratica sembra fun-zionare molto bene. Sta-tisticamente, le societàche optano per questasoluzione sono proprioquelle in cui il numero diincidenti e di furti si rivelanettamente più basso”.

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Fate attenzione: quandoscoccano le ore 18 in un sa-bato qualsiasi del mese diagosto aumentano le pro-babilità di rimanere vittimadi un incidente stradale. Lorivela una dettagliata inchie-sta dell’Automobil Club d’Ita-lia (ACI) realizzata incollaborazione con l’Istat,l’Istituto nazionale di stati-stica. Rischiano di più i gio-vani dai 20 ai 24 anni, gliuomini al volante (sette voltepiù delle donne), i passeg-geri dai 15 ai 24 anni. Simuore più in bici che in ci-clomotore; infine l’indice dimortalità risulta più alto dinotte e nei week end, men-tre gli incidenti più gravi si re-gistrano alle 5 del mattino.

Incidenti in diminuzioneL’inchiesta mette in luceanche aspetti positivi. Infattisono in diminuzione inci-denti, morti e feriti sullestrade italiane: nel 2011(ultimo anno per il qualesono disponibili i dati) èstato rilevato un calo, ri-spetto all’anno precedente,di sinistri, morti e feriti. Lecifre sono eloquenti: i sini-stri sono stati 205.638con un calo sul 2010 del2,7%; i morti 3.860 (-5,6%) ed i feriti 292.019 (-3,5%). Va precisato che sitratta di dati ufficiali, cioè diincidenti verbalizzati dalleForze dell’Ordine.“I dati dimostrano come lenostre strade diventino

ogni anno più sicure - ha af-fermato il presidente del-l’Automobil Club d’ItaliaAngelo Sticchi Damiani -ma c’è ancora tanto dafare: gli incidenti derivanoda una scarsa cultura degliutenti della strada e di con-seguenza l’Aci ha definitoun sistema di formazionecontinua con nuovi pro-grammi per il consegui-mento della patente, corsidi guida sicura, attività dieducazione dei genitori perl’uso dei seggiolini, servizispeciali per le utenze de-boli. Va poi sottolineato chegli incidenti sono diminuitidel 22% in 10 anni, ma letariffe RC auto non hannoseguito lo stesso anda-

l ll II SICUREZZA

Gli incidenti più gravi alle 5 di mattina

Un’indagine diAutomobil Club edIstat sulle probabilitàdi rimanere coinvoltoin un incidentestradale rivela che:rischiano di più igiovani dai 20 ai 24anni, gli uomini alvolante (sette voltepiù delle donne) ed ipasseggeri dai 15 ai24 anni. Gli scontripiù gravi alle 5 dimattina. Gi incidentisono però in calo

di RRoberto Mazzanti

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mento. Per conseguire unribasso delle polizze, l’Aciha presentato al Governoun progetto di legge ingrado di ridurre del 40% icosti a carico delle famiglie,contrastando soprattuttoil fenomeno delle frodi”.Ma vediamo nel dettagliole modalità di questi inci-denti: quanti sono stati,dove si verificano in preva-lenza, in che giorni e a qualiorari accadono, come eperché avvengono, chicoinvolgono.

Incidenti: quanti?Ogni giorno in Italia si veri-ficano 563 incidenti stra-dali che provocano lamorte di 11 persone ed ilferimento di altre 800. Ri-spetto al 2010, nel 2011si è riscontrata una dimi-nuzione del numero degliincidenti (-2,7%), dei feriti(-3,5%) e soprattutto deimorti (-5,6%).Se allarghiamo l’analisi dal2001 al 2011 ci accor-giamo che gli incidentisono scesi del 21,8%, imorti diminuiti del 45,6%ed i feriti del 21,8%. Dimi-nuito anche l’indice di mor-talità (numero morti ogni100 incidenti) da 2,7 del2001 all’1,8 del 2011. Ri-spetto all’obiettivo euro-peo, cioè la riduzione dellamortalità stradale del50%, l’Italia è 14esima (-45,6%), dietro a Spagna (-62,7%), Irlanda (-54,7%) eFrancia (-51,4%, ma da-vanti ad Austria (-45,4%),Germania (-42,6%) e Bel-gio (-41,1%). Siamo finiti apari merito con il RegnoUnito e di un solo punto aldi sopra della media euro-pea (-44,5%).

Incidenti: dove?Chi individuava l’auto-strada come il luogo amaggiore incidentalitàdovrà ricredersi: il 76,4%degli incidenti si è verifi-cato sulle strade urbanecon 1.744 morti (45,2%del totale) e 213.001 fe-riti (72,9%). In autostradasolo 11.007 incidenti(5,4% del totale) con 338decessi (8,8%) e 18.515feriti (6,3%). Rispetto al2010 i morti in auto-strada sono diminuiti del10,1% e questo risultatoviene attribuito alla diffu-sione del sistema Tutor dicontrollo della velocitàmedia su un determinatotratto, sistema introdottonel 2006.

Incidenti: quando?Il mese “nero” nel 2011complessivamente è statomaggio con 20.274 sini-stri e 367 morti; a gennaioinvece il numero più bassodi sinistri (13.925), amarzo il minor numero dimorti sulle strade (258),

ad agosto infine il tasso dimortalità più elevato (1,4).Il venerdì è il giorno “nero”per gli incidenti (32.121, il15,6% del totale) e per iferiti (44.229: 15,1%);per numero di morti ilgiorno “nero” è il sabato(641:16,6%) seguito dalladomenica (606: 15,7%).L’indice di mortalità più altoè nei fine settimana; il piccopiù elevato di incidentalitàdurante l’arco della gior-nata si registra intorno alleore 18. Gli incidenti del ve-nerdì e del sabato nottesono pari al 40,7% del to-tale degli incidenti notturni.

Incidenti: come?La maggior parte degli inci-denti stradali (74,7%) av-viene tra due o più veicoli,solo il 25,3% riguarda vei-coli isolati. L’incidente più ri-corrente è lo scontrofrontale-laterale (34,6%),seguito dal tamponamento,da fuoriuscita o sbanda-mento. Tra le cause la guidadistratta o il procedere inmaniera indecisa si trovano

al primo posto (42.869;16,9% del totale); il man-cato rispetto delle regole diprecedenza e la velocità ele-vata sono tra le altre causericorrenti di incidente in-sieme con il mancato ri-spetto delle indicazioni delsemaforo: da sole costitui-scono il 45,2% dei casi.

Incidenti: chi?La classe di età compresatra 20 e 24 anni per en-trambi i sessi è quella chefa registrare il maggiornumero di decessi. Il nu-mero dei morti tra i con-ducenti di entrambi i sessirisulta più elevato sullestrade extraurbane. I con-ducenti più colpiti risultanoessere gli uomini allaguida di autovetture e mo-tocicli; tra le donne invecesi muore quasi esclusiva-mente alla guida di unavettura. I pedoni infinesono tra i soggetti più a ri-schio soprattutto nella fa-scia di età tra 80 e 84anni per gli uomini, tra 75e 84 anni per le donne.

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tuttauto 28

L’assemblea Anfia rappre-senta tradizionalmente unmomento in cui le aziendeitaliane dell’automotivefanno un bilancio e discu-tono degli scenari futuri dimercato. Si tratta quindi diun appuntamento moltoimportante, a maggior ra-gione vista la situazionecritica che il mercato auto-mobilistico italiano sta vi-vendo. L’appuntamento difine 2012 è stato quindil’occasione ideale per pre-sentare un piano per il ri-lancio del settore, articola-to in nove punti. Dopo il saluto d’aperturadel Presidente RobertoVavassori, vi è stato unapprofondimento delloscenario internazionale,

descritto (in una prospet-tiva di breve e di lungotermine, e con uno speci-fico focus sul compartodella componentistica),da Ralf G. Kalmbach,membro dell’ExecutiveCommittee e Responsa-bile dell’Automotive di Ro-land Berger StrategyConsultants. Con il suc-cessivo intervento, affida-to a Carlo Pettinelli, Diret-tore responsabile per laCrescita sostenibile e UE2020 della Direzione ge-nerale per le imprese el'industria della Commis-sione Europea, l’attenzio-ne si è concentrata sullanuova strategia di politicaindustriale proposta dallaCommissione per una

moderna reindustrializza-zione, che i Ministri Uehanno approvato il 10 di-cembre scorso – insie-me al piano d’azione perle auto europee “Cars2020” – e il cui obiettivoè avere entro il 2020 il20% del PIL frutto delsettore manifatturiero.

In ItaliaPassando al contesto ita-liano, l’Anfia ha voluto darvoce ai rappresentanti didue realtà aziendali moltodiverse per struttura, di-mensione e compartomerceologico, che hannoraccontato la propriaesperienza della crisi:problemi, trasformazioni,strategie di investimento.

L'AssembleaPubblica dell’Anfiaha fornito un quadroautorevole e aggiornato sul settoreautomobilistico nel mondo, in Europa e in Italia,ed ha presentatoproposte concretesulle quali lavorareda subito pergarantire alla filieraitalianadell’automotive un futuro sostenibile

di LLuigi Gemma

Il ll II SCENARI

Da Anfia nove proposteper un futuro sostenibile

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Aurelio Nervo, Ammini-stratore Delegato di SKFIndustrie S.p.A. ha de-scritto le sfide che unamultinazionale del setto-re automotive operantein Italia si trova a doverfronteggiare in un mo-mento di forte criticitàper l’intero Sistema Pae-se, puntando su elementidi innovazione e differen-ziazione dei prodotti e sulprocesso di internaziona-lizzazione. Luca Margari-telli, Amministratore De-legato di Compagnia Ita-liana Rimorchi, ha invecepresentato il caso di unamedia impresa del setto-re degli rimorchi per vei-coli industriali, che hascelto la strada dell’ag-gregazione per superarei limiti posti alla competiti-vità e allo sviluppo daun’eccessiva frammenta-zione industriale.

Gli obiettivi di AnfiaNella sua relazione, Ro-berto Vavassori ha esa-minato ciò che Anfia puòfare sul fronte internazio-nale, europeo e mondiale:“Gli obiettivi che ci ponia-mo – ha dichiarato Ro-berto Vavassori – riguar-dano il mercato e la pro-duzione. In attesa che siristabiliscano le condizioniper una ripresa della fidu-cia dei consumatori e del-le imprese (primo ingre-diente per far ripartire levendite), occorre vararemisure fiscali che consen-tano al mercato auto ita-liano di ritornare su un li-vello fisiologico, intorno ai2.000.000 di unità l’an-no”. L’Anfia si è resa di-sponibile a rimodulare in-

sieme ai Ministeri compe-tenti il carico fiscale attua-le, attuando un alleggeri-mento e una semplifica-zione compatibili con leesigenze di gettito del-l’Erario.

Per la produzione“Dal punto di vista dellaproduzione – ha prose-guito Vavassori – le pro-poste che avanziamo so-no: la riduzione di almenol’80% della componenteA3 del costo dell’energiaper le imprese ad alta in-tensità energetica, comequelle dell’automotive;una deroga al Patto distabilità per consentireinvestimenti mirati sultrasporto locale, volti alrinnovo del parco auto-bus e dei veicoli speciali(come quelli per la raccol-ta dei rifiuti), e per il paga-mento dei debiti pregres-si della P.A. verso le im-prese fornitrici”.

Gli scambi internazionali“Allargando l’orizzonte ol-

tre i confini nazionali – haosservato Vavassori – oc-corre favorire la liberaliz-zazione degli scambi in-ternazionali, a patto chegli accordi di libero scam-bio siglati dall’UE siano ba-sati su una reciprocità ef-fettiva. Occorre poi miglio-rare il raccordo tra Italiaed Europa sulla legislazio-ne, sull’intercettazione deifondi destinati alla ricercae sviluppo e allo sviluppodella mobilità sostenibile”.

Una Consulta“Le nostre nove proposte– ha concluso Vavassori– sfociano in una richie-sta: l’istituzione di unaConsulta sul settore au-tomotive che, con il sup-porto del Governo e lapartecipazione attiva deiMinisteri competenti, econ i rappresentanti dellafiliera industriale naziona-le, diventi l’interlocutoreprivilegiato per i provvedi-menti legislativi che ri-guardano il mondo dellamobilità e monitori l’effet-

tiva realizzazione dei pun-ti programmatici che necostituiscono il fonda-mento. La Consulta do-vrebbe avere, inoltre, ilcompito di attrarre realtàestere sul territorio italia-no, di favorire la crescitadimensionale e quindil’aggregazione delle im-prese automotive, e di svi-luppare ulteriormente leroadmap tecnologicheper i veicoli a basse emis-sioni di carbonio, conside-rando le diverse tipologiedi combustibili, in modoche l’Italia diventi il Paeseideale per gli investimentiin nuove tecnologie”.Nel suo intervento con-clusivo, il Premier MarioMonti ha accolto con in-teresse la proposta di An-fia di istituire una Consul-ta dell’automotive, secon-do la formulazione e gliobiettivi suggeriti dall’As-sociazione, che ora si im-pegnerà a verificare con irelativi referenti istituzio-nali la fattibilità dell’avviodei lavori.

Il premier Mario Monti durante il suo intervento all’Assemblea Anfia

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tuttauto 30

Assicurazione e deducibilità

Dal 2012 il contributo per il servizio sanitario nazionale versato con l’RC auto nonpuò essere dedotto integralmente come nel passato. Infatti, nelle nuove regole in-trodotte con la legge di riforma del lavoro (n. 92/2012, art. 4, co. 76), è previstoche il contributo al servizio sanitario nazionale che fa parte del premio di assicu-razione RC auto sia deducibile solo parzialmente, per la parte che eccede i 40euro. Essendo il contributo pari al 10,5% del premio assicurativo, nella maggio-ranza dei casi, ossia per le polizze sotto i 400 euro, la deducibilità risulta azzerata.

Si tratta quindi di un ulteriore giro di vite sull’auto aziendale, che, tra l’altro, introduce nuove farraginose com-plicazioni burocratiche.

È di materie prime minerali metallifere un quarto dei carichi del trasporto su gomma del nostro Paese

Nel 2011 la principale tipologia di merce trasportata su strada in Italia è stataquella dei “minerali metalliferi” che hanno costituito il 25,04% dei 1.340 milioni ditonnellate di beni complessivamente movimentati nel 2011 su gomma. La clas-sifica delle prime dieci categorie merceologiche del trasporto nazionale su stradanel 2011, oltre ai “minerali metalliferi”, comprende poi nell’ordine i “prodotti dellalavorazione di minerali non metalliferi” (17,33% del totale delle merci), le “materie

prime secondarie, rifiuti urbani ed altri rifiuti” (8,23%), i “prodotti alimentari, bevande e tabacchi” (7,59%), i“metalli ed i manufatti in metallo” (7,25%), i “prodotti dell’agricoltura, della caccia e della silvicoltura” (6,17%),i“prodotti petroliferi” (4,65%), il “legno, prodotti in legno e sughero” (3,87%), ed i “prodotti chimici, fibre sin-tetiche ed artificiali” che rappresentano il 2,82% del totale delle merci trasportate su gomma nel 2011 nelnostro Paese. Conclude la graduatoria, al decimo posto, la categoria “altre merceologie” (17,05%) che rag-gruppa un insieme eterogeneo di merci e beni. Questi dati derivano da un’elaborazione realizzata dall’Osser-vatorio Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla Mobilità Sostenibile sulla base di dati Istat.

l ll II TUTTAUTO NEWS

Nel 2012 emesse 11.360.309 milioni di tonnellate di CO2 in meno rispetto al 2011

Nel 2012 in Italia sono state emesse 11.360.309 tonnellate di CO2 (derivata dabenzina e gasolio per autotrazione) in meno rispetto al 2011. In termini percen-tuali questo calo corrisponde al 10,3% in meno. Questi dati emergono da un’ela-borazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati del Ministero delloSviluppo Economico. Il calo verificatosi nel 2012 è stato causato per la maggiorparte dalla diminuzione delle emissioni di CO2 derivate dall’uso di gasolio per au-totrazione (-8.139.581 tonnellate, che corrispondono al 10,2% in meno); le emis-

sioni di CO2 derivate dall’uso di benzina per autotrazione hanno fatto registrare una diminuzione di 3.220.728tonnellate (che corrispondono al 10,7% in meno). La contrazione complessiva deriva dal calo dei consumi,ma è anche un risultato degli sforzi fatti dalle case auto per costruire automobili con consumi, e quindi emis-sioni, minori.

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161.327 imprese muovono il trasporto merci su strada nel nostro Paese

Sono 161.327 le imprese attualmente attive in Italia nel settore dell’autotra-sporto e della logistica, rispetto al 2011 il calo è dell’1,12%. Nella graduatorianazionale delle regioni, la Lombardia, con 28.571 imprese, si conferma anchenel 2012 come la prima regione italiana per l’autotrasporto e la logistica, se-guono nell’ordine il Lazio con 18.178 imprese, l’Emilia-Romagna (15.813), il Ve-neto (14.250), la Campania (13.842) ed il Piemonte che, con 11.171 imprese,chiude la classifica delle prime sei regioni per densità di operatori del settore. Idati citati derivano da uno studio realizzato dall'Osservatorio Autopromotec, che è la struttura di ricercadi Autopromotec, la più specializzata rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’after-market automobilistico. Per l’elaborazione dei dati, l’Osservatorio Autopromotec ha fatto riferimento al Re-gistro delle Imprese al secondo trimestre 2012 e 2011 della Camera di Commercio, Industria, Artigianatoed Agricoltura di Milano.

tuttauto 31

Dal 2012 al 2019 si venderanno un milione di veicoli commerciali e autobus a metano

Dal 2012 al 2019 in tutto il mondo si venderanno circa un milione di veicoli com-merciali e autobus a metano. Questa previsione proviene dall’Istituto di ricercastatunitense Pike Research, ed è stata resa nota in Italia dall’Osservatorio Feder-metano, struttura di ricerca sul metano per autotrazione. Secondo Pike Researchdal 2012 al 2019 il mercato globale dei veicoli commerciali a metano cresceràdel 14% all’anno, mentre il mercato degli autobus a metano, sempre dal 2012 al2019, crescerà del 19% all’anno. Alla base di queste alte percentuali di crescita vi è, da un lato, la ripresadell’economia dopo il rallentamento dovuto alla crisi e, dall’altro lato, vi sono fattori quali l’aumento del nu-mero dei modelli a metano disponibili sul mercato ed i benefici ambientali garantiti dall’uso di veicoli a metano.L’area geografica individuata dagli analisti come la più promettente per la crescita delle vendite di veicoli com-merciali e autobus a metano è l’area asiatica; circa tre quarti degli autobus e dei veicoli commercial a me-tano che si venderanno globalmente dal 2012 al 2019, secondo Pike Research, saranno venduti in Asia.Anche in Europa e Nord America vi saranno sensibili percentuali di crescita delle vendite di autobus e veicolicommerciali a metano; questo a causa degli alti costi del gasolio ed alle sempre più stringenti regole sulleemissioni nocive dei veicoli a motore.

l ll II TUTTAUTO NEWS

Pubblicate le nuove tabella Aci dei costi d’esercizio

Sono state pubblicate sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 297,di venerdì 21 dicembre 2012, le tabelle elaborate dall’Automobile Club d’Italiache fissano i costi chilometrici di esercizio, per il 2013, di autovetture, motoci-cli e ciclomotori, indispensabili per determinare l’imponibile fiscale e previden-ziale dei fringe benefit.

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I designer della Kia non finisconodi stupire: l’ultima impresa realiz-zata è stata una sorta di reinter-pretazione della Station Wagon,intesa di solito come modello dallegrandi forme, ideale per famiglienumerose che viaggiano con moltibagagli al seguito. Cosa hannofatto i tecnici coreani? Hannopreso la seconda serie della ber-lina cee’d, una vettura dalla lineapiacevolmente aggressiva e disuccesso, allungandola di 19 cen-timetri tutti nella parte posteriore,dalle ruote dietro al portellone,non senza avere curvato legger-mente il tetto verso il lunotto perdare all’insieme una linea il piùsportiveggiante possibile.Il risultato finale è una vettura che,pur condividendo con la “cugina”i30 di Hyundai quasi tutto dal

punto di vista della meccanica, sidifferenzia nel look, nella perso-nalità ed anche nel target di clien-tela alla quale si rivolge. In altreparole la Kia cee’d Sportwagon, èdi lei che scriviamo, è una fami-liare con una linea da auto spor-tiva, con una personalità spiccatadovuta alla “grande bocca” che siapre tra i fari anteriori, con un tar-get di clienti più giovani che vo-gliono conciliare il piacere dipossedere un mezzo dall’ariasportiva con la necessità di averetanto spazio a disposizione per lafamiglia che cresce o per gli hob-bies del tempo libero.

Il cuore del GruppoI coreani del gruppo Hyundai-Kiahanno incominciato a disegnarebelle auto da quando hanno creato

tuttauto 32

l ll II PROVATA PER VOI

Linea superaerodinamicaper un modello votato al comfort e al trasportodi molti bagagli. Con il motore di 1.6 litriad iniezione diretta di benzina tocca i 192km/h e impiega 10,2” per raggiungere da ferma i 100 all’ora. Servosterzo con tre regolazioni e cambio automatico a doppia frizione Dct“made in Corea”

di RRoberto Mazzanti

32tuttauto

Kia CeeÊd con lÊabito sportivo

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ex-novo un centro design nel cuoredell’Europa, a Russelsheim, la città“targata” Opel-GM. Non è un casoche i modelli del Gruppo siano statigli unici (o quasi) a segnare dati divendita positivi sul mercato italianononostante la profonda crisi eco-nomica del nostro Paese che ha ri-portato il mercato a livelli di 33anni fa. “Pensata” in Germania,questa Sportwagonviene fabbri-cata a Zilina in Slovacchia.Ma torniamo alla nostra Kia cee’dSportwagon. Se l’obiettivo eraquello di dare vita ad una familiareche uscisse dal coro, cioè non ilclassico modello casa-lavoro-supermercato dove la linea di-venta secondaria rispetto alleesigenze di trasportare tuttoquello che serve senza sacrifici, al-lora possiamo dire che que-st’obiettivo è stato centrato inpieno. Il frontale è quello riuscitis-simo della cee’d berlina, le fian-cate pulite con superfici vetrateche si restringono visibilmenteverso la parte posteriore, il retro-treno con un portellone bombatoed un lunotto dalla forma arro-tondata e dal vistoso spoiler allafine del tetto. Poche nervature e

pochissime parti cromate (conl’eccezione del contorno della ca-landra anteriore): una carrozzeria“no frills”, senza fronzoli, di grandepulizia, spalle larghe e ben pian-tata sul fondo stradale.

All’internoSpazioso e confortevole, l’abita-colo è di buon livello per quanto ri-guarda i dettagli e la qualità deisedili in pelle e tessuto. In altre pa-role ad una linea esterna ricca dipersonalità fa riscontro una parte

interna votata alla razionalità ealla durata nel tempo, come ci siaspetta da una wagon. Il baga-gliaio ha una capienza di 528 litri(contro i 380 della berlina) chepossono diventare 1.642 con glischienali reclinati. Il posto di guidaè dotato di buone regolazioni per ilsedile ed il volante; il cruscottospicca per la luce blu di sotto-fondo. Dispone di tre indicatori cir-colari dal taglio originale esoprattutto ha buona visibilità.Raccordata con la palpebra che

Il frontale è quello riuscitissimo della Cee’d berlina

Le fiancate sono pulite con superfici vetrate che si restringono visibilmente verso la parte posteriore.

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sovrasta il cruscotto, la consollecentrale mostra al centro loschermo del navigatore e sotto itasti per la regolazione del climae dell’audio. La leva del cambio èsistemata in maniera tradizionalesul tunnel centrale dove si trovaanche un ampio vano con presemultimediali Aux e Usb, nonchéuna presa da 12 Volt.

Carattere sportivoIl volante, che ha nella parte infe-riore finiture in plastica scuretipo radica, è pieno di tasti: inte-ressante e comodo il comando(FlexSteer) che si trova nellaparte destra e che regola il “ca-rico” dello sterzo stesso, cioè losforzo richiesto per ruotarlo. Ilservosterzo elettronico infatti sipuò tarare su tre programmi inordine crescente di dinamismo:Comfort, Normal e Sport. InComfort è leggerissimo per lemanovre in città; in Normal è ca-librato per i viaggi extraurbani ein Sport il comando diventa piùconsistente per un controllo delmezzo ad alta velocità. Nei per-corsi ricchi di curve lo sterzo

nella funzione Sport garantiscegrande precisione nel seguire latraiettoria impostata. Va sottoli-neato che il carattere sportivodella Kia wagon emerge nei trattidi strada più impegnativi sfog-giando un’agilità insospettabiletra le curve.

Sotto il cofanoLa scelta dei motori è abba-stanza ampia: due benzina da100 e 135 cv; due diesel, macon tre diverse potenze (90-110-128cv). Per la nostra provaabbiamo optato per il più presta-zionale (1.6 litri con 135 cv) adiniezione diretta di benzina per-ché per un modello che nelnome si richiama alla sportivitàci è sembrato il più consono. LaKiacee’d Sportwagon con questopropulsore è omologata per unavelocità massima di 192 km/h,per un’accelerazione di 10,2” da0 a 100 e per un consumomedio di 15,6 km/l di benzina.Con i diesel si passano tranquil-lamente i 20 km/l.Chi cerca di “sgommare” sempree ovunque sappia però che la

Sportwagon a dispetto del nomeè nata per un altro scopo: quellodi garantire spazio e comfort ma-scherati dietro una linea sportiva.La cee’d Sportwagon mostra uncarattere turistico, da viaggia-trice comoda con un assettomorbido, con poco rollio e conuna certa tendenza al sotto-sterzo. A rendere la guida ultra-piacevole contribuisce il nuovocambio a doppia frizione Dct. Hasei marce e le cambiate risultanodi estrema morbidezza senzabruschi strappi nelle riprese. Perchi ama il comfort ed il piacere diguida turistica è l’ideale.In conclusione la Kia cee’d Spor-twagon sembra lanciare mes-saggi contraddittori: sotto il“vestito” (leggi carrozzeria) spor-tivo si nascondono un motore edun assetto adatti ad un’andaturaturistica che è poi la vocazione diquesto modello capace di offrirespazio abbondante a passeggerie bagagli. Ma a volte, spingendo afondo il piede sull’acceleratore,questa Kia risponde trasmet-tendo brividi di piacere a chi è allaguida.

Il servosterzo elettronico si può tarare su tre programmi in ordine crescente di dinamismo: Comfort, Normal e Sport.

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