Turismo legge regionale 11_2013
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Economy & Finance
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Alle 19.12 del 30 maggio 2013 il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la nuova legge “Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto” a larghissima maggioranza (solo 3 astenuti). Il testo non è ora la norma unica di riferimento per il settore turistico veneto. Rimangono infatti in vigore numerosi articoli della legge n. 33/2002. Come è noto, la legge ora inoltre affida alla Giunta regionale, in maniera inusuale, una grande mole di norme attuative. La legge regionale 14 giugno 2013, n. 11 “Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto” è stata pubblicata sul BUR n. 51 del 18 giugno 2013 ed è entrata in vigore il 3 luglio 2013. Vi offriamo la possibilità di scaricarla in calce a queste informazioni, nel suo estratto del BUR. Secondo la comunicazione stampa del Consiglio regionale, a 11 anni dall’approvazione della legge n. 33/2002, la nuova legge “Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto” punta a sburocratizzare e semplificare adempimenti, procedure e autorizzazioni e a promuovere e sostenere il primo settore economico del Veneto in un quadro di risorse pubbliche sempre decrescenti. Il testo è frutto di un grande lavoro di condivisione e mediazione – ha sottolineato il controrelatore Roberto Fasoli (Pd). Anche Carlo Alberto Tesserin (Pdl) ha evidenziato lo “spirito costruttivo” che ha consentito alla legge di arrivare al traguardo. “È una legge innovativa, che semplifica e delegifica”, ha dichiarato in aula Diego Bottacin (Verso Nord) esprimendo voto favorevole, nonostante - a suo giudizio - la legge abbia evitato di affrontare l’incerto futuro delle Province. Pietrangelo Pettenò (Sinistra veneta) si è astenuto perché – ha spiegato – pur apprezzando lo stop imposto ai bed & breakfast improvvisati e lo sforzo innovativo della legge, rimangono alcuni punti critici come l’incerta normativa sull’ospitalità diffusa. L’idea di fondo della legge è dare organicità e razionalità al lavoro di promozione affidandone la regia della Regione, che si avvarrà nella programmazione triennale (e nei piani annuali di attuazione) della consulenza del comitato regionale per le politiche turistiche (organismo composto non solo da rappresentanti di Regione ed enti locali, ma anche di tutti i diversi operatori del settore, associazioni, consorzi, sistemi tematici, pro loco, associazioni) e, per l’organizzazione delle iniziative, si appoggerà al braccio operativo dell’agenzia regionale Veneto Promozione. Le singole località o destinazioni turistiche potranno promuoversi e commercializzare i propri prodotti anche in forma autonoma, creando specifiche organizzazioni pubblico-private in raccordo però con il sistema territoriale di appartenenza. La commercializzazione turistica viene affidata ai consorzi di imprese turistiche che – a differenza di quanto è avvenuto sinora – dovranno essere costituiti esclusivamente da imprese private e potranno accedere ai cofinanziamenti regionali i