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TUMORI e LAVORO l metodo I.N.A.I.L. Per il NESSO di CAUSALITA’ TUMORI e LAVORO R . LINARES V . MORTARA I.N.A.I.L. S.S.R. Liguria

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TUMORI e LAVORO

l metodo I.N.A.I.L. Per il

NESSO di CAUSALITA’ TUMORI e LAVORO

R. LINARES V. MORTARA I.N.A.I.L. S.S.R. Liguria

2R. LINARES V. MORTARA I.N.A.I.L. S.S.R. Liguria

IL NESSO di CAUSALITA’

I TUMORI

Il LAVORO e i RISCHI LAVORATIVI

Il METODO I.N.A.I.L. ……. Le MALATTIE PROFESSIONALI

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Il METODO ……

Il termine metodo (dal greco μέϑοδος, composto di μετα- (in direzione di, in cerca di) e

ὁδός (via, cammino) indica, in senso generale, un comportamento diretto al fine di

istituire un ordine razionale in una ricerca e, in termini specifici, le regole e i principi

nella procedura da adottare per l'acquisizione di una conoscenza indirizzata al

conseguimento di un'azione efficace…..

La DIAGNOSI di Malattia Professionale ….

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La diagnosi di Malattia Professionale richiede non solo unapproccio metodologico generale analogo a quello delle patologiecomuni, ma anche, se possibile, l’individuazione della sua causa

=

certezza scientificadell’idoneità dell’agente eziologico a produrla

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CAUSALITA’ : “cuore” della Medicina Legale in cui confluisconoproblemi di natura biomedica, medico legale e giuridica.

La Metodologia Medico Legale deve essere “modulata”, sia sotto ilprofilo dottrinario che pratico, nelle varie sedi di trattazione delcaso (penale, civile, previdenziale e assicurativa privata).

Problema causale: unicoCriteri per affrontarlo: plurimi, articolati e complessi, con lanecessita ed esigenza di rispettare rigore metologico peresprimere un parere tecnico motivato nei confronti di un diritto

…..ADATTAMENTO METODOLOGICO….

La DIAGNOSI di Malattia Professionale….

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ha necessità di un Approccio Medico Legale ad una patologia che si ipotizza di origine professionale

richiede ricorso a

1. CAUSALITA’ GENERALE

2. CAUSALITA’ INDIVIDUALE

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1. CAUSALITA’ GENERALE

Criterio della possibilità scientifica o di idoneità lesiva

Se l’analisi scientifica conclude che l’agente eziologico NON puòessere dotato di idoneità lesiva rispetto al quadro morbosoaccertato

>>> il percorso accertativo del nesso si arresta

Se l’analisi scientifica dà risposta positiva>>> il procedimento prosegue

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2. CAUSALITA’ INDIVIDUALE

Criterio topografico (compatibilità dell’organo bersaglio di quel determinato agente eziologico;

tipicità istologica…)

“ cronologico (tempo di latenza dall’insorgenza della malattia e dalla durata dell’esposizione

a rischio)

“ di continuità fenomenologica“ epidemiologico

“ di esclusione di altre cause di difficile applicazione per esempio per i tumori

CONCORSO DI CAUSEFattori predisponenti genetici

Fattori concorrenti esogeni acquisiti (abitudini di vita, esiti di malattie…)Fattori ambientali (inquinamento aria, acqua, cibi)

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I TUMORI PROFESSIONALI

Il Fenomeno Patologie tumorali: 14,9 milioni di casi incidenti e 8,2 milioni di decessi nel mondo(2013)

Seconda causa di morte (dopo le patologie cardiovascolari) nel 2013 (da terza nel 1990)

Aumento della proporzione di decessi per tumore rispetto a tutte le cause di morte: dal 12% nel1990 al 15% nel 2013

Più di 600.000 decessi per tumori professionali ogni anno nel mondo (stime globali ILO), di cui piùdi 200.000 nei paesi industrializzati (sulla base dei dati di mortalità WHO del 2011).

Nei paesi EU più di 100.000 decessi per tumori professionali nel 2014 (53% di tutti i decessi lavoro-correlati).

Global Burden of Disease Cancer Collaboration. The Global Burden of Cancer 2013. JAMA Oncol. 2015;1(4):505–527Takala J. Eliminating occupational cancer. Ind Health. 2015;53(4):307-9

I TUMORI….

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FASI DI CANCEROGENESI

•Iniziazione: corrisponde alla iniziale modificazione del materialegenetico cellulare ad opera di agenti chimici, fisici e biologici. Lo stimolocancerogeno iniziale produce una alterazione della cellula dovuta adinterazione dell’agente cancerogeno con il DNA.•Promozione: è l’espansione clonale delle cellule mutate. Avvienedurante il periodo di latenza. La somma degli eventi mutageni produceuna cellula cancerosa con autonomia proliferativa.•Progressione: corrisponde al processo che conduce la cellula verso lecaratteristiche della malignità (fenotipo aggressivo): invasività locale ecapacità di dare metastasi.

I TUMORI….

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FASI di CANCEROGENESI

fattori accessori:

•Fattori permissivi:- co-cancerogenesi - fase del ciclo cellulare

•Fattori protettivi:- Fattori di resistenza dell’organismo ospite (immunologici e/o enzimatici)- Sistemi di riparazione del danno a livello del DNA (excission repair o

sistemi S.O.S.)- Sostanze antiossidanti (Vitamina C ed E, selenio)

I TUMORI….

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CLASSIFICAZIONE dei CANCEROGENI

GENOTOSSICI (che interagiscono con il DNA):

- Diretti o primari (epossidi, aloeteri, mostarda e ciclofosfamide)

agiscono direttamente sul DNA

- Indiretti o pro-cancerogeni o secondari (amine aromatiche, I.P.A., idrocarburi alogenati

come il CMV, nichel, cromo, arsenico e berillio)

agiscono attraverso i loro metabolici reattivi

I TUMORI….

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CLASSIFICAZIONE DEI CANCEROGENI

EPIGENETICI (non interagiscono con il DNA, bensì con meccanismi cheagiscono sui processi di proliferazione cellulare, aumentando significativamente laprobabilità che un danno di questo tipo possa causare un cancro):

➢ Promotori (pesticidi clororganici, esteri del forbolo, saccarina a dosimolto alte, fumo di sigaretta, dotato peraltro anche di attivitàgenotossica primaria per la presenza di idrocarburi aromatici particolari):capaci di produrre la trasformazione neoplastica in cellule danneggiateda fattori genotossici

➢ Solidi (amianto e materiali plastici)Ormoni (estrogeni, androgeni)Immunosoppressori (azatioprina)

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I TUMORI PROFESSIONALI

La popolazione generale è esposta ad un ampio spettro di inquinanti ambientali, provenienti dadiverse fonti (abitazione, luogo di lavoro, ambiente in generale), esposizioni che normalmente NONpossono essere direttamente controllate a livello individuale

Alcune sostanze chimiche, metalli, polveri e circostanze occupazionali sono state causalmenteassociate ad un aumentato rischio di specifici tumori (polmone, cute, vescica, mesotelioma)

La IARC ha classificato 44 esposizioni professionali come cancerogeni per l’uomo:• 32 agenti chimici o fisici e gruppi di agenti o miscele per le quali l’esposizione è prettamenteoccupazionale;

In Italia circa 4,2 milioni di soggetti sono stati riconosciuti esposti ad agenti cancerogeni

Il 25% della forza lavoro !Cogliano VJ et al. Preventable exposures associated with human cancers. J. Natl. Cancer Inst 2011;103(24):1827–39

Kauppinen T et al. Occupational exposure to carcinogens in the European Union. Occup Environ Med 2000;57(1):10-8

I TUMORI PROFESSIONALI

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I CANCEROGENI PROFESSIONALI possono contribuire:

▪ all’incremento globale dei tassi di tumori normalmente diffusi nella popolazione generale;

▪ alla comparsa di tali neoplasie in fasce di età più giovani rispetto alle stime globali sulla popolazione;

▪ all’incremento di incidenza dei tumori rari;

I TUMORI PROFESSIONALI

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Ad eccezione dei tumori sentinellaMesoteliomaAngiosarcoma epaticoAdenocarcinoma delle fosse nasali

➢ I tumori professionali non sono distinguibili dai tumori ad insorgenza spontanea nella popolazione generale

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I TUMORI e la Tutela assicurativa I.N.A.I.L.

DIAGNOSI CLINICA + DIAGNOSI MEDICO LEGALE

Si definiscono professionali i tumori nella cui genesi ha agito come causa

o concausa l’attività lavorativa con esposizione ad agenti cancerogeni.

La DIAGNOSI di TUMORE PROFESSIONALE

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Trasformazione dei rischi lavorativi:

1. frantumazione moltiplicativa delle noxae: i rischi sono ognuno apotenziale minore e meno “aggressivo”, ma sono di più numericamente;

2. inversione del rapporto tra carico energetico ambientale ecarico psichico:

- diminuzione del carico ambientale (fattori chimici, fisici, polveri e fibre) edenergetico (lavoro dinamico e lavoro statico);

- aumento dei diversi elementi stressanti, sia di tipo strettamente lavorativo chedi tipo psico-sociale

3. osmosi dei rischi tra ambiente lavorativo ed ambiente esterno:progressivo aumento dei rischi dell’ecosistema extralavorativo

I TUMORI PROFESSIONALI….

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A fronte di:Rischio specifico = esposizione ad agenti eziologici connessi alla lavorazione

Rischio generico = connesso all’inquinamento ambientale

Il Medico del Lavoro deve affrontare situazioni intermedie di Rischio generico aggravato

> L’accertamento del nesso causale richiede il possesso di chiare nozioni e l’utilizzo di corretti strumenti

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La CAUSALITA’

NESSO che corre tra due fenomeni che assumono l’ uno la qualità di causa e l’ altro la qualità di effetto

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Le caratteristiche della CAUSALITA’

➢ Causalità UNICA o ESCLUSIVA una sola causa e’ di per se sufficiente a produrre l’ effetto

➢ Causalità MULTIPLA o CONCAUSALITA’ l’effetto è la risultante di più cause ovvero CONCAUSE che agiscono insieme in

maniera sinergica Vedi le Malattie cronico-degenerative, tumori

Concause equivalenti Concause prevalenti

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TRATTAZIONE MEDICO LEGALE INAIL dei TUMORI

Problema principale è

…..il nesso di causalità

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Il nesso di causalità applicata alla valutazione medico legale INAIL

DPR 1124 del 30/6/1965 : Art. 3: “L’assicurazione è altresì obbligatoria per le malattie professionali indicate nella tabella (allegato n. 3 e n. 4) le quali siano contratte nell’esercizio e a causa delle lavorazioni specificate nella tabella stessa ….”.

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Criteriologia medico legale INAIL applicata alla valutazione del Nesso di Causalità

Sentenza della Corte Costituzionale n.179/1988

SISTEMA “misto”

La tutela opera per le malattie:

- contratte in lavorazioni TABELLATE

- contratte in lavorazioni NON TABELLATE

purchè sia dimostrata la loro origine professionale

Criteriologia medico legale INAIL applicata alla valutazione del Nesso di Causalità

I TUMORI PROFESSIONALI

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Sentenza n. 1919/1990

Sezioni Unite della Corte di Cassazione

La distinzione tra MP tabellate e non tabellate rileva esclusivamente sul piano probatorio, non essendovi differenza sul piano indennitario.

Il NESSO di CAUSALITA’

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IDONEITA’ QUALITATIVA : la noxa patogena deve avere attività cancerogena.Classificazioni nazionali ed internazionali

IDONEITA’ QUANTITATIVA : natura, durata , intensità

TOPOGRAFICO : la sede del tumore deve corrispondere a quella della sostanza in causa

CRONOLOGICO : congruità del periodo di latenza

MODALE : corrispondenza tra modalità di applicazione della causa e le caratteristiche della lesione (via di assorbimento, metabolismo…)

ESCLUSIONE DI ALTRE CAUSE

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Criteri di NESSO di CAUSALITA’ in medicina legale e il metodo INAIL

✓ Idoneità lesiva qualitativa ✓ Idoneità lesiva quantitativa ✓ Topografico ✓ Cronologico ✓ Modale ✓ Esclusione di altre cause

……Causalità ma di che grado? Certezza ?

Probabilità ?Possibilità ?

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Criteriologia medico legale INAIL applicata alla valutazione del Nesso di Causalità

➢ Evoluzione tecnologica

➢ Evoluzione della patologia professionale

➢ Evoluzione normativa

➢ Evoluzione interpretativa giurisprudenziale

➢ Evoluzione della criteriologia INAIL applicata al nesso causale

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Il nesso di causalità applicata alla valutazione medico legale INAIL

Circolare INAIL n. 29/1991

«…..per quanto attiene il rapporto causale questo deve essere diretto ed efficiente(fatta salva comunque la possibilità del concorso di fattori causali extralavorativi)…….

……rimane di decisiva importanza, per il concreto giudizio medico-legale, che lealterazioni siano peculiarmente rapportabili, con un legame di causalità tutt’altroche ipotetico, alle attività lavorative cui si vogliono attribuire.

…..deve, cioè, essere riconosciuto nel lavoro l’agente causale o concausaleeziopatogeneticamente valido ed indispensabile a produrre lo specifico danno».

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Il nesso di causalità applicata alla valutazione medico legale INAIL

Circolare INAIL n. 35 del 1992

Ai fini della tutela INAIL: ”…… l’anamnesi lavorativa deve evidenziare l’esistenza diun rischio professionale di natura, durata ed intensità tali da far ragionevolmenteconsiderare la sua influenza di grado superiore o quantomeno uguale a quellaesercitata dai fattori eziologici extraprofessionali…..”

N.B. Patologie neoplastiche “tabellate”: il riferimento esplicitamente richiamato dagli “Elementi diagnostici” pubblicati dall’INAIL a seguito del D.P.R. 336/1994 è la IARC

Il nesso di causalità applicata alla valutazione medico legale INAIL

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Circolare INAIL n. 70 del 2001

“ …..la nozione assicurativa di malattia professionale, tabellata e non, si caratterizza per:

l’esistenza di una causa lavorativa adeguata a produrre l’evento

non esclude la concorrenza di uno o più fattori concausali extraprofessionalii quali possono anzi rappresentare, in determinate circostanze, fattori dipotenziamento del rischio lavorativo ed aumentarne l’efficienza lesiva”

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Il nesso di causalità applicata alla valutazione medico legale INAIL

Circolare INAIL n.70 del 2001

«…..I valori limite e/o indicatori statistici di rischio hanno valore soloindicativo non potendo assurgere a elemento dirimente per il giudizio,stante l’ esigenza di considerare la risposta del soggetto alla causa lesiva …

…….in quanto il sistema prevenzionale e quello assicurativo restano divisiavendo diverse ratio e finalità, i criteri normativamente enunciati a scopoprevenzionali (vincolanti per le aziende) non possono condizionare lavalutazione medico legale sul danno alla salute che il singolo lavoratore puòsubire nonostante l’ adozione di misure prevenzionali…..».

Il nesso di causalità applicata alla valutazione medico legale INAIL

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La Sentenza della Corte di Cassazione n.2065 del 20.10.2005 riepilogando glianni trascorsi, ha affermato:

“Nella pregnanza della prova della malattia non tabellata, la giurisprudenza dilegittimità è passata da un giudizio di certezza ad uno di probabilità, ed infinealla semplice compatibilità. Va sicuramente esclusa la mera possibilità.

La prova deve avere un grado di ragionevole certezza, nel senso che, esclusa larilevanza della mera possibilità dell’eziopatogenesi professionale, questa puòessere invece ravvisata in presenza di un rilevante grado di probabilità…

Il giudizio di compatibilità si differenzia dalla mera possibilità in quanto il primoimplica, oltre l’affermazione che la noxa professionale può avere causato lamalattia, anche la esclusione di ogni altro fattore extraprofessionale…Per questa via probabilistica il dato epidemiologico, che di per sé attiene aduna diversa finalità, può assumere un significato causale…”.

34R. LINARES V. MORTARA I.N.A.I.L. S.S.R. Liguria

Il nesso di causalità applicata alla valutazione medico legale INAIL

Lettera del Direttore Generale INAIL del 16/2/2006

«…..L’impossibilità di raggiungere una assoluta certezza scientifica in ordinealla sussistenza del suddetto nesso causale non costituisce, peraltro, motivosufficiente per escludere il riconoscimento della eziologia professionale.

A questo fine, infatti, la giurisprudenza consolidata e concorde della Corte diCassazione ritiene sufficiente la ragionevole certezza della genesiprofessionale della malattia….».

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Il nesso di causalità applicata alla valutazione medico legale INAIL

Lettera del Direttore Generale INAIL del 16/2/2006

«….Tale ragionevole certezza ……..deve ritenersi sussistente in presenza di unelevato grado di probabilità dell’eziopatogenesi professionale, desumibile anche dadati epidemiologici e dalla letteratura scientifica….

…l’accertamento della sussistenza del nesso eziologico, sia pure in termini diprobabilità qualificata, tra il rischio lavorativo e la patologia diagnosticata deveindurre a riconoscere la natura professionale della stessa anche quando abbianoconcorso a causarla fattori di rischio extra lavorativi….».

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Il nesso di causalità applicata alla valutazione medico legale INAIL

Lettera del Direttore Generale INAIL del 16/2/2006

«….in ambito previdenziale, nello stabilire il nesso di causa delle malattieprofessionali, specie nel caso di malattie multifattoriali, non potremo avere lacertezza scientifica, ma dovremo fare ricorso al criterio probabilistico.

….tale criterio probabilistico applicato alla valutazione del nesso causale inambito previdenziali è stato definito in sede giuridica con i termini di ragionevolecertezza, elevato grado di probabilità, probabilità debole, probabilitàqualificata….

Deve in ogni caso escludersi la MERA POSSIBILITA’ !

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAIL

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Linee Guida SIMLII per la sorveglianza degli esposti ad agenti cancerogeni e mutageni in ambiente di lavoro:

I cancerogeni professionali

..la gestione del rischio connesso ad agenti cancerogeni presenta non pochedifficoltà e richiede di mediare tra diverse linee di pensiero, conciliando da unlato le incertezze scientifiche, dall’altro la necessità di razionalizzare gliinterventi preventivi (genericamente imposti dalla normativa vigente).

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Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAIL

Evoluzione interpretativa del nesso di causalità in ambito previdenziale

Causa unica ?Concausa prevalente ?

Concausa ?

Assoluta certezza scientifica Ragionevole certezza

Elevato grado di probabilità Probabilità qualificata

Possibilità !

La classificazione delle sostanze cancerogene

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Classificazione CEE (direttiva 93/21/CEE) : n. 3 CLASSI

Classificazione Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale (Commissione CCTN)Commissione istituita presso il Centro Studi del Ministero della Sanità : n. 5 CLASSI

Classificazione dell'International Agency for Research on Cancer (IARC) : n. 4 CLASSI

Classificazione dell'Environmental Protection Agency (EPA) : n. 5 CLASSI

Classificazione National Toxycological Program (USA) . N. 5 CLASSI

Classificazione American Conference of Governmental Industrial hygienists (ACGIH) : n. 5 CLASSI

!!!!!

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAILLa DIAGNOSI di TUMORE PROFESSIONALE

41R. LINARES V. MORTARA I.N.A.I.L. S.S.R. Liguria

Probabile

“si riferisce a fatto o avvenimento che, in base a seri motivi (i quali perònon costituiscono vere prove e non danno quindi certezza), si è propensi acredere che accada o che sia già accaduto… Va notato che probabileesprime in genere un maggiore grado di fiducia rispetto a possibile, per cuii due termini non vanno considerati sinonimi” (Treccani)

Attributi come “marcato, rilevante, molto poco, assai minimamente etc.”concorrono ad aumentare o a diminuire l’entità della probabilità.

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Concetto di probabilità ******

“criterio, al tempo stesso, di rilevanza e di sufficienza per la ricerca di unavia intermedia tra due posizioni estreme…ugualmente da scartare:quella, ritenuta troppo rigorosa, secondo cui il rapporto di causalità tralavoro e malattia dovrebbe essere dimostrato con assoluta certezza, equella, ispirata ad un lassismo che pare eccessivo, secondo cui sarebbesufficiente anche un giudizio ipotetico di mera possibilità”.

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAIL

La DIAGNOSI di TUMORE PROFESSIONALE

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Criteri di valutazione della IDONEITA’ del RISCHIO

• Intensità e durata dell’esposizione a rischio• Periodo di latenza• Organo bersaglio• Età di comparsa• Tipo istologico

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Periodo di latenza: periodo che intercorre tra l’inizio della esposizione lavorativa e la comparsa della

neoplasia

Nei tumori professionali è altamente variabile: tra 1 e 50 anni (!) per le neoplasie della cute; tra 10 e 30 anni per le altre neoplasie.

Risente dell’entità della esposizione.

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAILLa DIAGNOSI di TUMORE PROFESSIONALE

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Organo bersaglio:fino ad oggi sono stati segnalati come bersaglio di oncogeni professionali solo

pochi organi:

cutevescicavie respiratoriemidollo osseocavità nasalifegato

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAILLa DIAGNOSI di TUMORE PROFESSIONALE

46R. LINARES V. MORTARA I.N.A.I.L. S.S.R. Liguria

Età di comparsa è in funzione:

dell’età di inizio della esposizione

dell’entità della esposizione

della durata del periodo di latenza

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Tipo istologico:alcuni esempi:angiosarcoma epatico da C.V.M.adenocarcinoma dei seni paranasali da polveri di legno.microcitoma da B.C.M.E. (bisclorometiletere)leucemia mieloide acuta: predomina negli esposti a benzene e radiazioni

ionizzanti)

Tumori polmonari: tutti gli istotipi sono associati anche al fumo di tabacco E’ influenzato dall’intervento di altri fattori negli stadi di promozione e

progressione della malattia.

49R. LINARES V. MORTARA I.N.A.I.L. S.S.R. Liguria

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAIL

Conoscenze epidemiologiche

Normativa in materia di sicurezza

casi particolari….AMIANTO e TUMORI Radiazioni e TUMORI e la “Probabilty causation”

50R. LINARES V. MORTARA I.N.A.I.L. S.S.R. Liguria

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAIL

Valutazione quanto più possibile oggettiva diretta o indiretta della presenza di RISCHIO e storia lavorativa

✓ Anamnesi lavorativa ✓ Visita medica (documentazione specialistica) ✓ Documento di valutazione RISCHI ✓ Conoscenze epidemiologiche (letteratura scientifica analogia con altre lavorazioni )

✓ Normativa in materia di sicurezza ✓ Indagini mirate di Igiene industriale (vedi C.O.N.T.A.R.P. INAIL)✓ Variabilità della sensibilità individuale

51Roberta LINARES S.S.R. INAIL Liguria

ESPOSIZIONE: non occasionale e/o prolungata

➢ “NON OCCASIONALE” = l’adibizione alla lavorazione deve costituire componente

abituale e sistematica dell’attività professionale, intrinseca alle mansioni che lo

stesso è tenuto a prestare (Corte Cassazione)

➢ “PROLUNGATA” = in modo duraturo, per un periodo di tempo sufficientemente

idoneo a causare la patologia

Per essere invocato nel determinismo di una malattia deve essere stato concreto, costante, intenso,

duraturo, idoneo a determinare l’evento morboso; la dimostrazione di ciò deve fondarsi su una

“probabilità qualificata”, da verificarsi anche attraverso ad es. dati epidemiologici.

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAIL

La DIAGNOSI di TUMORE PROFESSIONALE

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAILLa DIAGNOSI di TUMORE PROFESSIONALE

Accertare la sussistenza delle caratteristiche morbigene del rischio

I TUMORI PROFESSIONALI

52R. LINARES V. MORTARA I.N.A.I.L. S.S.R. Liguria

Le sostanze chimiche in commercio oggi sono più di 100000 ma solo di 800 si conosce la reale cancerogenicità quindi circa il 99% di esse ancora non si sa

quali problemi potrebbero causare nell’uomo.

…..la Formaldeide è stata dichiarata Cancerogena soltanto a Gennaio 2016 dopo moltissimi anni dalla sua uscita in commercio… !!!!

Quante di queste sostanze oggi utilizzate tranquillamente e senza grandi precauzioni verranno poi dichiarate cancerogene ?

53R. LINARES V. MORTARA I.N.A.I.L. S.S.R. Liguria

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAILLa DIAGNOSI di TUMORE PROFESSIONALE

La CERTEZZA…. ?

….l’attribuzione causale di una neoplasia polmonare ad un determinato fattore è sempre, come tutte le malattie aspecifiche e multifattoriali, incerta e

tutt’al più probabilistica !

54R. LINARES V. MORTARA I.N.A.I.L. S.S.R. Liguria

“qualsiasi stato morboso che possa essere in rapporto causale con lo svolgimento di

una qualsiasi attività lavorativa”

=

e’ fenomeno sociale

di cui la Legislazione Comunitaria chiede e sollecita il monitoraggio

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAIL

La DIAGNOSI MEDICO LEGALE di TUMORE PROFESSIONALE

55R. LINARES V. MORTARA I.N.A.I.L. S.S.R. Liguria

• Ministero della Salute – Regioni

PIANO NAZIONALE della PREVENZIONE 2014 - 2018

Sebbene le morti per infortunio risultino adeguatamente poste in rilievo all’attenzione dell’opinione pubblica da parte dei mezzi di informazione, viene però sovente ignorato che il

maggior numero di morti legate al lavoro è dovuto alle Malattie Professionali … i dati (ILO) stimano che, nel mondo, circa l’80% dei 2.300.000 morti all’anno collegati al lavoro sono causati

da malattie…

Cap. 2.7 Prevenire gli infortuni e le malattie professionali

1. Perfezionamento dei sistemi di conoscenza dei rischi e dei danni da lavoro

Implementazione in tutte le Regioni e Province Autonome di utilizzo dei sistemi di sorveglianza già attivi, quali i sistemi informativi integrati INAIL–Regioni che andranno a

costituire il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP) di cui all’art. 8 del D.Lgs 81/08 (Flussi informativi per la prevenzione nei luoghi di lavoro, INFORMO, MALPROF, e dati

di attività dei servizi di prevenzione delle ASL).

Strategie Focus su patologie dell’apparato muscolo scheletrico e sui tumori

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAIL

La DIAGNOSI di TUMORE PROFESSIONALE

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In sintesi…. i tumori d’origine professionale non differiscono da quelli d’altraorigine sotto il profilo clinico ed anatomo-isto-patologico; posto che la diagnosidi tumore professionale sia puramente eziologica e si basi sull’ammissibilità chela pregressa esposizione lavorativa sia stata sufficiente ad esercitare un ruolocausale o concausale nell’induzione di una patologia multi stage (induzione-promozione-progressione)……..

…….non resta che accettare o rifiutare l’ipotesi della probabilità di un effetto diretto e proporzionale da basse dosi ad elevate dosi, in assenza di elementi

sicuramente escludenti tale probabilità.

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale

La DIAGNOSI MEDICO LEGALE di TUMORE PROFESSIONALE

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O.M.S.Il Piano Nazionale della Prevenzione ed

i Piani Regionali della Prevenzione

Nuove variabili che impattano sulla salute:

Immissione in ambiente di sostanze chimiche, allergizzanti e tossicheLa globalizzazione di persone, merci, alimentiFenomeni migratoriInquinamento veicolare e atmosfericoAllungamento della vita lavorativaPrevalenza delle patologie cronico degenerativeIncremento dei soggetti fragili e portatori di cronicità

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…oltre alla frequenza di manifestazione di un determinato ‘effetto’,

latenza di azione………elemento ‘tempo’

Il ‘tempo’ è un elemento fondamentale ed un limite oggettivo nella osservazione scientifica.

Da qui discende l’attenzione che va dedicata, con serietà e rigore, alla osservazione, al rilievo ed alla ‘trattazione’ del dato epidemiologico.

Questo richiede la convergenza di intenti e la collaborazione, corretta, seria e fattiva, tra i vari interpreti della Medicina del Lavoro e Medicina Legale.

Il nesso di causalità applicata alla valutazione del nesso medico legale INAIL

La DIAGNOSI di TUMORE PROFESSIONALE

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