tumore al seno la prevenzione sta nell’informazione · Menopausa tardiva Genetica Costituzione...
Transcript of tumore al seno la prevenzione sta nell’informazione · Menopausa tardiva Genetica Costituzione...
tumore al senola prevenzione
sta nell’informazione
studi medici
Servizio di Senologia
VILLA VERDE
Specialista in ChirurgiaSpecialista in Oncologia - Senologia
Responsabile
Dott. Pasquale Oliviero
La Cascata Virtuosa
Prevenzionee Informazione
Chirurgia di minima
Diagnosi Precoce
Minor uso di terapie adiuvanti(radioterapia e chemioterapia)
Guarigionein alta percentualedelle donne
le cifre del tumoreal seno
come cambianoi tempi
• Nel Mondo circa 1.500.000 nuovi casi attesi• In Italia circa 50.000 nuovi casi
PREVALENZA DEL TUMORE MAMMARIO
Incidenza standardizzata di età del cancro al seno per 100.000 donne (Italia 2000-2005)
Nella fascia di età compresa fra i 24 ed i 44 anni l’incremento percentuale di tumori al seno trattati dal 2001 al 2006 è stato quasi il doppio rispetto a quanto osservato nelle restanti fasce d’età.
Incidenza1 donna su 10 svilupperà un tumore al senonel corso della propria vita.
Gruppo età
25-44 anni
45-64 anni
65-74 anni
≥ 75 anni
Incidenzacomplessiva0-84 anni
2000
59.58 64,12
256,91 269,47
289,97 298,81
208,45 213,81
141,80 148,05
2001 2002
65,9265,92 68,28 75,16 76,67 +28,68%
280,97 273,56 278,75 280,81 +9,30%
310,51 304,18 336,08 324,06 +11,75%
208,16 235,95 234,62 241,20 15,71%
151,61 153,58 160,46 160,86 13,44%
2003 2004 2005 rispetto al 2000
mortalità
incidenza
0 50 100 150
0-50 anni
rischiocumulativo
x 1000
0-64 anni
0-74 anni
0-84 anni
anatomia e fisiologiadel seno
biologia e progressionedel tumore
Moltiplicazione cellulareDanno del DNA da agenti interferentiDanno cellulare
sviluppo del follicolo
giorni del ciclo
fase secretivamestruo fase proliferativa
ovulazione corpo luteo
biologiae progressionedel tumore
comepossiamoproteggerci
cellule normali cellule con atipie cellule neoplastiche
Prevenzione primariaIdentificare i fattori di rischio che possono generare l’insorgenza della malattia e provvedere alla loro riduzione o eliminazione.Si attua attraverso l’educazione sanitaria e una corretta informazione.Prevenzione secondariaEsami specifici eseguiti su popolazione sana alla ricerca di lesioni tumorali precoci.
vasosanguifero
Membranabasale
epitelionormale –> –> –> –> –>cancro
in situcancro
invasivocancro
metastaticoiperplasia displasia
agireprima che inizi
prevenzioneprimaria
Impediamo la trasformazione delle cellule in tumore
AlimentazioneVita sedentariaFarmaci ed ormoniAlcolFumoAllattamento al senoMancata adesione allo screening
EtàMenarca precoceMenopausa tardivaGeneticaCostituzione del seno
FATTORI MODIFICABILI FATTORI NON MODIFICABILI
BASSO RISCHIO
MEDIO RISCHIO
ALTO RISCHIO
fattori di rischiomodificabili
AlimentazioneCereali (fitoestrogeni), Frutta, Legumi, Pesce, Zuccheri non raffinati.
Eccesso di carne, Grassi animali, Eccesso latticini.
Più che un alimento è lo stile alimentare a favorire la buona salute.
L’obesità ed il sovrappesoaumentano il rischio di sviluppare un tumore al seno, specie nelle donne in postmenopausa.
L’attività fisica regolareeffettuata per quattro o più ore alla settimana, può ridurre il rischio di sviluppare un tumore al seno. La protezione dell’esercizio fisico è maggiore in premenopausa.
L’allattamentoè un fattore di protezione per la salute del seno.Più lungo è il periodo dell’allattamento e maggiore è la protezione che ne deriva.
La terapia con ormoni sessualiviene usata per regolare il ciclo mestruale, curare patologie delle ovaie o come contraccettivo.È dimostrato che il suo utilizzoprolungato negli anni comporterebbe un lieve aumento del rischio di sviluppare un tumore al seno.
I l fumo di sigarettaè stato dimostrato che aumenti il rischio di sviluppare un tumore al seno, specie se si incomincia da giovani.
L’Alcolaumenta il rischio di sviluppare un tumore al seno in maniera proporzionale alla quantità di alcol consumato quotidianamente.
Molti esperti oramai sottolineano che prima si intraprende un corretto stile di vita, maggiori saranno i benefici.
Percentualedei tumori al seno
evitabilicon uno stile di vita
sano iniziatoa 50 anni
Se si è in sovrappeso, la riduzione del proprio peso corporeo riduce il rischio di tumore:
Percentualedei tumori al seno
evitabilicon uno stile di vita
sano iniziatoin adolescenza
la prevenzioneinizia da piccole
50%
10% 5 Chilogrammi
50% 10 Chilogrammi
68%
cultura dellaprevenzione
prevenzione:agire prima che inizi
Il tempo di una passeggiata che ogni giorno si deve fare per ridurre il rischio
di tumore al seno del 20%
Quantità del tempo trascorso ad allattare i figli per vedere una riduzione del 20% del rischio
personale di avere un tumore al seno
L’aumento del rischio se si beve in mediaun drink di base alcolica ogni giorno
30 minuti
1 anno
10%
prevenzionesecondaria
linee guida
Andiamo a “scovare” il più piccolo tumoreformatosi da un gruppo di cellulegià mutate e pronte a diffondersi,in donne asintomatiche
Sotto i 40 anni:Autopalpazione del senoesame clinico ed ecografia mammaria annuale.
40 - 49 anni:Autopalpazione del senoesame clinico del senouna volta all’annomammografia ed ecografia mammaria annuale.
50 anni in poi:Autopalpazione del senoesame clinico del senouna volta all’annomammografiaogni 2 anni.
consigliate dall’ALTS
Screening senologico
dell’American Cancer Society
vasosanguifero
Membranabasale
epitelionormale –> –> –> –> –>cancro
in situcancro
invasivocancro
metastaticoiperplasia displasia
programmadi screeningindividuale
Nessuno conosce il tuo senomeglio di te stessa
Quando:Almeno 1 volta ogni 3 mesi.Il momento migliore è pochi giornidopo il ciclo mestrualequando il senoè meno teso e dolente.
Come:OsservaPalpaStringi
AUTOPALPAZIONE
programmadi screeningindividuale
avvisail tuo medico
1. OsservaIn piedi di fronte uno specchio, distendi le braccia lungo i fianchi e controlla che non ci siano alterazioni del profilo del capezzolo e della superfice della mammella.Ripeti lo stesso con le braccia distese sopra la testa e con le mani sui fianchi.
2. ToccaIn piedi, con un braccio dietro la testa si possono sentire i noduli della mammella. La posizione eretta consente di controlare più facilmente la parte superiore ed esterna dei seni verso l’ascella.Quindi distesa con le stesse manovre si controlla la parte inferiore del seno partendo dal solco verso il capezzolo.Un metodo chiaro per la palpazione può essere quello di palpare dalla periferia al centro verso il capezzolo in senso antiorario.
3. StringiLa spremitura del capezzolo serve a verificare la presenza di eventuali secrezioni di siero o di sangue.
Nella maggior parte dei casi il tumore al seno non è caratterizzato da dolore.
1. se senti un nuovo nodulo2. cambia la forma del seno o appaiono retrazioni3. secrezioni dal capezzolo4. cambia l’aspetto della pelle
1
1
2 43
3
3
domandefrequenti
Mia mamma ha avuto un tumore alla mammella, io sono ad alto rischio?NO: la donna è ad alto rischio se:• Presenza tra parenti di primo e secondo grado di almeno tre casi di tumori alla mammella o ovaio.• Presenza in famiglia di due tumori alle mammelle o ovaio in donne al di sotto dei 40 anni.
–––> Counseling genetico e stima del rischio individuale.
Un seno grande è più a rischio di uno piccolo?NO: le dimensioni del seno non hanno nulla a che fare con il rischio tumore.Ciò che rappresenta un fattore di rischio è invece la densità del tessuto ghiandolare nella mammella, una caratteristica che può essere presente anche nelle donne con un seno di piccola taglia.
Le cisti del seno si possono correlare allo sviluppo di un tumore?NO: la presenza di numerosi cisti che procurano dolore al seno identificano la mastopatia fibrocistica, una condizione piuttosto comune soprattutto fra le donne tra i 25 e i 40 anni, la quale non rappresenta un fattore di rischio né aumenta le probabilità di insorgenza di un tumore.
L’attività fisica riduce il rischio di ammalarsi di tumore al seno?SI: un’attività fisica regolare aiuta a ridurre il rischio di tumore al seno; questa può comprendere una passeggiata, andare in bicicletta, ballare.L’attività fisica contrasta l’obesità abbassando l’indice di massa corporea, riducendo l’insulina nel sangue e il fattore di crescita IGF1, noti fattori carcinogenetici.
Ho dolore al seno, mi devo preoccupare?In genere NO:Sintomi della Sindrome Premestruale
PSICHEansia, depressionesbalzi di umore, fame nervosa
ADDOMEgonfiorestipsidiarrea
GENITALIPerdite vaginaliCistiteDolori
SENOtensione mammaria
SISTEMICIaumento di peso nausea rialzo termico
VISOacne
PUBBLICATIONSRIA determination of Tissue Polypeptide Antigen (TPA) in Patients with Breast Carcinoma and Lynphoma.Correlation With serun CEA Levels and grading of tumor.G. Esposito, L. Lapenta, D. Saviano, S. Del Vecchio, G. D’Aiuto, P. Oliviero, M. Salvatore.Proceedings of the XX National Congres of the Italian Society for Nuclear Biology an Medicine.Porto Cervo, may 4 - 7 - 1983. Reprint of the Journal of Nuclear Medicine and Allied Sciences. - Vol. 27, No 2, 1983.
Tumor Uptake of 57 - Cobalt - Bleomycin in patients with breast cancer.L. Pace, G. D’Aiuto, C. Acampora, P. Oliviero, G. Botti, F. Tatangelo, M. Cerra, end M. Salvatore.Eur J. Cancer, Vol. 29A No 2,pp 195-198 1993.
Prevention of breast cancer tamoxifen: the italian study in hysterectomizrd women.U. Veronesi, P. Oliviero (ITAMPS) - The Breast (1995) 4 267 - 272
Nuove Strategie di Prevenzione al Cancro MammarioG. D’Aiuto, S. Bonagura, C. Costagliola, P. Oliviero, M. D’Aiuto, V. Sacchini.Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori G. Pascale”. Divisione Oncologia Chirurgica A. Cattedra Oculistica 1ª Facoltà di Medicina e Chirurgia, Napoli. Istituto Europeo di Oncologia , Milano.Doctor’s Report - Supplemento alla Rivista Italiana di Ricerche Mediche e Chirurgiche Settembre 1994 - Anno II Vol. 2 - N. 1 Pagg. 129 - 136
Ongoing trials on the chemoprevention of breast cancer with tamoxifen.Costa, V. Sacchini, B. Bonanni, P. Boyle, U. Veronesi and Italian Tamoxifen Units.Da “The Scientific Bases of Cancer Chemoprevention”. C. Maltoni, M. Soffritti and W. Davis, editors. 1996
Effect of Tamoxifen and transdermal hormone replacemed therapy on cardiovascular risk factors in a prevention trial.A. Decensi (1,4), C. Robertson (2), N. Rotmensz (2), G. Severi (2), P. Maisonneuve (2), V. Sacchini (3), P. Boyle (2), A. Costa (1), and U. Veronesi (3) on Behalf of the Italian Chemoprevention Group (P. Oliviero) (5)(1) FIRC Chemoprevention Unit (2) Department of Epidemiology and Biostatics (3) Division of Senology, European Institute of Oncology - Milan (4) Department of Medical Oncology II - University of Genova(5) National Cancer Institut Naples, Naples ItalyBritsh Journal of Cancer (1998).
Dr. Pasquale Oliviero
Was born in July 25, 1954 and gratuaded in Medicine and Surgeri at the University Medical School of Naples in 1979.He got post-graduateddegrees in Surgery and in Oncology.Since 1986 he is assistant at Division of Surgery Breast Cancer in the Research project at the National Cancer Institute of Naples.From 1984 to 1993 he worked ad partnership Researcher in the Research project at the National Cancer Institute of Naples.Since 1994 he is working as partnership Researcher in Tamoxifen Study to National Cancer Institute of Naples.Author of about fifteen indexed papers.
Prevention of breast cancer with Tamoxifen: preliminary findings from the Italian randomised trial among hysterectomised women.U. Veronesi, P. Maisonneuve, A. Costa, V. Sacchini, C. Maltone, C. Robertson, N. Rotmensz, P. Boyle, P. Oliviero of the Italian Tamoxifen Prevention Study. The Lancet, vol. 322 July 11, 1998.
Multimodal treatment strategy for locally advanced breast cancer.A. De Matteis, M. Montella, M. Iannuzzo, M. R. De Marco, G .Landi, V. Labonia,B. P. Frezza, M. Cerra, P. Oliviero, G. D’Aiuto.Divisione di Endocrinologia Oncologica – Servizio di Epidemiologia, divisione di Radioterapia, Servizio di Oncologia Sperimentale A – Biochimica, Divisione di Chirurgia Oncologica A.Istituto Nazionale Tumori “Fondazione Pascale”, Naples, Italy.Journal of Chemioterapy Vol. 10 – n. 6 (476-483) – 1998.
Tamoxifen for breast cancer amomg hysterectomised women.U. Veronesi, P. Maisonneuve, D. Sacchini, N. Rotmensz, P. Boyle, and the Italian Tamoxifen Study Group – P. OlivieroTHE LANCET. Vol. 359. March 30, 2002
Italian Randomized Trial Ammong Women With Hysterectomy: Tamoxifen and hormone-Dependent Breast Cancer in Higt-Risk Women.Umberto Veronesi, Patrick Maisonneuve, Nicole Rotmensz, Alberto Costa, Virgilio Sacchini, Roberto Travaglini, Giuseppe D’Aiuto, Francesco Lovison, Giacomo Gucciardo, Maria Grazia Muraca, Maria Antonietta Pizzichetta, Serafino Conforti, Andra Decenzi, Peter Boyle, and the Italian Tamoxifen Study Group, P. Oliviero.JOURNAL OF THE NATIONAL CANCER INSTITUTE, vol. 95, N° 2, Jannuary 15, 2003.
Incident and risk factors for non-alcoholic steatohepatitis: Prospective study of 5408 women enrolled in Italian tamoxifen chemioprevention trialSavino Bruno, Patrick Maisonneave, Paola Castellana, Nicole Rotmensz, Sonia Rossi, Marco Maggioni, Marcello Persico, Alberto Colombo, Franco Monasterolo, Donata Casadei-Giunchi, Franco Desiderio, Tommaso Stroffolini, Andrea Decensi, Umberto Veronesi, the italian Tamoxifen Study Group: Pasquale Oliviero. BMJ Online 3 marzo 2005.
Effect of Tamoxifen on venous thromboembolic events in a Breast Cancer Prevention Trial.Andrea Decensi, MD; Patrick Maisonneuve, PhD; Nicole Rottmensz, PhD; Donato Bettega, MD; Alberto Costa, MD; Virgilio Sacchini, MD; Alessando Salvioni, MD; Roberto Travaglino, MD; Pasquale Oliviero, MD; Giuseppe D’Aiuto, MD; Marcella Gulisano, MD; Giacomo Gucciardo, MD; Marco Rosselli Del Turco, MD; Maria Antonietta Pizzichetta; MD; Serafino Conforti, MD; Bernardo Bonanni, MD; Peter Boyle, PhD; Umberto Veronesi, MD, for d Italian Tamoxifen Study Group.Circulation. 2005; 111: 650-656.
Comprehensive side-effect profile of anastrozole and tamoxifen as adjuvant treatment for early-stage breast cancer: long-term safety analysis of the ATAC trial.The Arimidex, Tamoxifen, Alone or in Combination (ATAC) Trialists’ Group*.Lancet Oncol 2006; 7: 633-43.
Polymorphism in the CYP2D6 tamoxifen-metabilizing gene influences clinical effect but not hot flashes: data from the Italian tamoxifen trial.Bonanni, D. Macis, P. Maisonneuve, H. A. Joanson, G. Gucciardo, P. Oliviero, R. Travaglini, M.G.Muraca, N. Rotmensz, U. Veronesi, A. U. De Censi. - Journal of clinical oncology, 24, 3708, 2006.