Tu mi segui ma anche io imparo a seguirti perché sappiamo che...

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1 “Io mi prendo cura di te dentro la libertà e la coscienza che tu sei altro da me e che mentre tu cresci cresco anch’io. Tu mi segui ma anche io imparo a seguirti perché sappiamo che sa guidare chi sa anche seguire.” PROGETTAZIONE DIDATTICO EDUCATIVA A.S.2015-2016

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“Io mi prendo cura di te dentro la libertà e la coscienza che tu sei altro da me e che mentre tu cresci cresco anch’io.

Tu mi segui ma anche io imparo a seguirti perché sappiamo che sa guidare

chi sa anche seguire.”

PROGETTAZIONE DIDATTICO EDUCATIVA

A.S.2015-2016

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INTRODUZIONE

Il piano personalizzato delle attività educative tiene conto del vissuto personale, degli interessi, delle motivazioni, dei bisogni del BAMBINO, posto al centro dell’attenzione: per questo, sarà flessibile, aperto all’imprevisto e verrà costruito in itinere sulla base delle domande, delle idee, dei suggerimenti, delle proposte dei bambini. Si articola in percorsi educativo-didattici, volti a conseguire le finalità generali delineate nelle nuove

INDICAZIONI PER IL CURRICOLO per la Scuola dell’Infanzia, attraverso l’individuazione di obiettivi

e traguardi da raggiungere, nei diversi campi di esperienza, adeguati all’età dei bambini distribuiti nelle sezioni omogenee. I campi d’esperienza sono: • il sé e l’altro • il corpo e il movimento • Linguaggi, creatività ed espressione • I discorsi e le parole • La conoscenza del mondo

Modalità di verifica, valutazione, documentazione La verifica e la valutazione avverranno in itinere ad alla fine di ogni percorso progettuale, attraverso le conversazioni, i dialoghi, i giochi, gli elaborati.

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FINALITA’ GENERALI

COMPETENZA

Riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione e il confronto.

Descrivere le proprie esperienze, tradurle in tracce personali rievocando, narrando e rappresentando fatti.

Sviluppare l'attitudine a fare domande, riflettere, negoziare significati.

AUTONOMIA

Interpretare e governare il proprio corpo; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri.

Realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;

Provare piacere nel fare da sé e sapere chiedere aiuto.

Esprimere con diversi linguaggi sentimenti ed emozioni.

Esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana.

Assumere atteggiamenti responsabili.

IDENTITA'

Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile.

Star bene e sentirsi sicuri nell'affrontare nuove esperienze.

Sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità:figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente ad una comunità.

CITTADINANZA Necessità di regole condivise, definite attraverso le

relazioni, il dialogo.

Rispetto del rapporto uomo-natura.

Concetto di famiglia, di scuola, di gruppo come comunità di vita.

Scoperta degli altri, dei loro bisogni e delle differenze.

Primo riconoscimento dei diritti e dei doveri

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Piste didattiche

Emozioni

Difficoltà di

apprendimento

Arte

Sensorialità

Disegno

Globalità dei

linguaggi

Disagio Corporeità

Linguaggio

scientifico

musica Esperimenti

Territorio

Lingua inglese

Educazione

religiosa

Psicomotricità

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Il lavoro didattico darà importanza anche al tema dell’ASCOLTO e del DIALOGO in gruppo, durante il quale, ognuno potrà esprimere le proprie emozioni, raccontare i propri vissuti grazie alle letture che affronteremo in sezione. Le varie attività progettuali, comporteranno l’utilizzo di varie tecniche grafico-pittoriche, nonché di diversi materiali e strumenti che verranno messi a loro disposizione. Inoltre, saranno approfondite maggiormente attraverso le uscite didattiche esplorative, che rappresenteranno per il bambino un’occasione importante mediante cui fare esperienza concreta e diretta e quindi apprendere a livello cognitivo, sociale, relazionale, affettivo-emotivo.

Nasceranno “macro” laboratori semi-permanenti in continua evoluzione nei corridoi della scuola e “micro” laboratori che offriranno esperienze differenti all’interno di ogni sezione.

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NOTE GENERALI

Abbiamo suddiviso il piano delle attività educative in quattro unità di apprendimento, distribuite in diversi periodi dell’anno scolastico. Ogni unità ha un titolo e una presentazione, mentre i traguardi, gli obiettivi, i campi di esperienza, le modalità di verifica e le eventuali uscite didattiche sono state riassunte in una griglia sintetica di facile lettura. A questa prima parte seguono le programmazioni di Insegnamento della Religione Cattolica, Musica, Educazione Motoria e Lingua Inglese (solo per i 4 e 5 anni). Tali attività, infatti, sono svolte da insegnanti specialisti , pur essendo parte integrante della progettazione didattico - educativa annuale e concepite in stretta collaborazione con le insegnanti delle sezioni. Fanno parte, inoltre, della progettazione annuale anche i micro-progetti di continuità con la scuola primaria e l’asilo nido che hanno lo scopo di facilitare il passaggio dei bambini a un successivo ordine di scuola, creando legami con l’ambiente scolastico e i futuri insegnanti. Tutta la progettazione educativo-didattica è inoltre fondata sull’inclusività, cioè sull’apertura, l’accoglienza di tutti e, in particolare, l’aiuto ai bambini in cui si evidenzino bisogni educativi speciali.

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Periodo settembre / novembre

“A braccia aperte verso gli altri” Settembre: tempo di cominciare e ricominciare..tempo di accogliere e ri-accogliere i bambini e le bambine che iniziano il

nuovo anno scolastico per costruire insieme alle insegnanti il proprio percorso di conoscenza di sé e degli altri.

Tempo di predisporre al meglio le condizioni (spazi, routine, ambienti, tempi, giochi) per ricevere e abbracciare i nuovi e

vecchi ospiti e farli sentire il più possibile a loro agio, sereni e tranquilli, affinchè maturino atteggiamenti di fiducia e stima

verso le persone che li circondano.

La scuola dell’infanzia si pone come luogo di CURA, d’incontro e relazione, di ascolto, dialogo e apertura verso l’altro, che

INCLUDE ogni singolo individuo nella sua globalità, accettandolo e valorizzando tutti i suoi aspetti, aiutandolo a sviluppare

capacità e abilità, offrendogli la possibilità di ESSERE, cioè diventare protagonista delle sue esperienze, della sua crescita,

della costruzione della sua identità e competenza nell’interazione coi pari e gli adulti di riferimento.

Traguardi Obiettivi Campi

d’esperienza

Attività Modalità di

verifica

Sviluppo del senso

d’ appartenenza al

gruppo

Orientarsi ed appropriarsi dello spazio-classe;

superare serenamente il distacco dalla famiglia;

socializzare e costruire relazioni con i pari e con

gli adulti di riferimento;

interiorizzare e condividere le regole dello stare

insieme;

vivere esperienze creative collegate al vissuto e

ai ricordi delle vacanze familiari, con una varietà

di strumenti.

Il sé e l’altro;

i discorsi e le

parole;

il corpo e il

movimento.

conversazioni;

attività grafico-

pittoriche;

attività

manipolative;

narrazioni;

drammatizzazioni;

utilizzo di strumenti

differenti.

osservare e fare

ipotesi;

collegare fatti e

situazioni;

rappresentare

verbalmente

l’ esperienza.

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Periodo novembre / dicembre

“ Io e te” Natale Il Natale è l’occasione per valorizzare nei bambini sentimenti di amicizia, di solidarietà, di pace e di fratellanza.Il Natale diventa incontro con Gesù, il vero dono. Natale è una festa di doni..la nascita di Gesù; è festa di luce..quella della stella cometa e degli angeli; è festa di gioia.. nell’incontrarsi e scambiarsi auguri e abbracci; è festa di ascolto..nelle preghiere e nel cuore. Natale è una storia ricca d’amore, amore non solo verso Gesù che nasce ma anche per tutti gli amici e chi ci circonda

Traguardi Obiettivi Campi

d’esperienza

Attività Modalità di

verifica

Uscite

Conoscenza del significato del Natale; consolidamento dell’identità e dell’autonomia; riflessione sui valori/sentimenti cristiani.

Rafforzare l’identità e la consapevolezza; sviluppare le capacità di ascolto e la concentrazione; riflettere, confrontarsi e discutere con gli altri cogliendo i diversi punti di vista; comunicare, manifestare emozioni ed esprimerle attraverso la rappresentazione, la manipolazione, la pittura, utilizzando diverse tecniche; esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli con creatività.

Il sé e l’altro; discorsi e parole; linguaggi, creatività ed espressione.

conversazioni; attività grafico-pittoriche; attività manipolative; narrazioni; drammatizzazioni; utilizzo di strumenti differenti; canti.

Osservazioni; dialoghi guidati; elaborati grafico-pittorici.

S.Lucia Allestimento vetrina Concorso “ Natale in vetrina”; momento di preghiera;

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Periodo gennaio/marzo

“Sopra, sotto, dentro, fuori”

L'acquisizione dei concetti topologici (sopra- sotto… dentro-fuori… insieme ad altri) è fondamentale per la gestione del movimento, per l’organizzazione del pensiero e per l'apprendimento poiché permettono la comprensione delle relazioni che intercorrono tra l'uomo e l'ambiente vissuto. L'orientamento spaziale implica la consapevolezza: · della posizione che ognuno occupa nello spazio · dei cambiamenti propri e degli altri elementi nello spazio Tutto ciò permette ad ogni bambino di acquisire maggiore consapevolezza di sé e quindi una maggiore fiducia e sicurezza in se stesso e nel proprio corpo. Attraverso questa fiducia i bambini riusciranno ad esprimere e padroneggiare sentimenti, canalizzando ad esempio l’aggressività verso obiettivi costruttivi, rafforzando la fiducia e la disponibilità a collaborare ed a stringere legami d’amicizia. Perciò giocare con lo spazio, conoscerlo, dominarlo e imparare ad orientarvisi costituiscono la base fondamentale di tutti gli apprendimenti.

Traguardi Obiettivi Campi

d’esperienza

Attività Modalità di verifica

Sviluppare capacità senso-percettive; sviluppare capacità di ascolto e di concentrazione; sviluppare senso di partecipazione e interesse.

Saper formulare domande e ipotesi; trovare soluzioni rispetto a situazioni e problemi; sapersi muovere negli spazi; conoscere le caratteristiche di un ambiente e sapersi orientare nella scuola; conoscere i concetti topologici; rispetto dell’ambiente e di chi lo vive.

Il sé e l’altro; il corpo e il movimento; la conoscenza del mondo

Esplorazione; osservazione; dialoghi; discussioni a piccolo o grande gruppo.

Cartelloni; rappresentazioni grafiche; creazioni plastiche.

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Periodo aprile/giugno

“ Col naso fuori”

Col naso fuori è una metafora, un’immagine che richiama la curiosità dei bambini e delle bambine ed il loro interesse

spontaneo per ciò che li circonda. L’intento è quello di dare spazio a questo innato interesse nell’osservare, capire e

conoscere proprio dell’infanzia, offrendo la possibilità di relazionarsi in modo semplice ma profondo con l’ambiente,

suscitando l’amore per i gesti più naturali, senza tempo, da condividere insieme. Una relazione nella relazione, tra noi, noi e

il nostro ambiente di vita.

Traguardi Obiettivi Campi

d’esperienza

Attività Modalità di

verifica

Uscite

Osservare con attenzione i fenomeni naturali accorgendosi dei loro cambiamenti; sviluppo del senso della creatività e della fantasia.

Riscoprire una realtà alla quale il bambino è legato emotivamente e quotidianamente; mettere in relazione la propria identità corporea con l’ ambiente; osservazione e descrizione del nostro cortile; formulazione di ipotesi su una eventuale rivisitazione del nostro cortile; esplorazione del cortile e coltivazione di piante e fiori; imparare ad attendere la crescita di un seme;

il sé e l’altro; linguaggi, creatività, espressione i discorsi e le parole. La conoscenza del mondo

fare esperienza di semina; percorsi motori e grafici; manipolazione di elementi naturali e utilizzo di strumenti adatti.

osservazione dei mutamenti stagionali; conversazioni; rappresentazioni grafiche; raccolta del prodotto della semina.

Parco Ducale; Orto botanico; orto privato di Villa Santa Maria; gita di fine anno; festa di fine anno.

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Programma di I.R.C.:

Insegnamento della religione cattolica

1. Il mondo del bambino : la vita e il suo mistero.

3 Anni: Lo stupore di fronte alla natura fa scoprire che il mondo è dono e apre alla concezione cristiana di Dio

Creatore e Padre.

4 Anni: L’osservazione della realtà fa intuire che il Creatore ha affidato il mondo alla responsabilità dell’uomo.

5 Anni: Il valore delle cose create sviluppa atteggiamenti di lode che i cristiani rivolgono a Dio Creatore e

Padre.

2. Segni – Simboli del Natale di Gesù.

3 Anni: La festa del Natale ricorda la nascita di Gesù.

4 Anni: La gioia dello stare insieme fa intuire il significato umano e cristiano del Natale.

5 Anni: Il racconto evangelico della natività rivela il mistero di Gesù.

3. La vita e il messaggio di Gesù nei Vangeli.

3 Anni: L’esperienza della propria crescita introduce il mistero della vita e della crescita di Gesù.

4 Anni: Come ogni bambino anche Gesù è cresciuto in una famiglia, in un ambiente, ha incontrato persone, ha

avuto amici.

5 Anni: Il Vangelo permette di scoprire momenti significativi della vita di Gesù e di intuirne la natura divina.

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4. La Pasqua di Gesù nei segni – simboli culturali e nei loro significati.

3 Anni: Il risveglio della natura in primavera e la Pasqua come festa della vita.

4 Anni: I racconti evangelici e il significato cristiano della Pasqua.

5 Anni: La Pasqua cristiana e il comandamento dell’amore aprono ai valori della fratellanza, della solidarietà,

del perdono e della pace.

5. La vita della comunità cristiana.

3 Anni: L’edificio – Chiesa è il luogo dove si incontrano i cristiani.

4 Anni: Gli elementi dell’edificio – Chiesa introducono nel significato di Chiesa.

5 Anni: Segni di fraternità e gesti di preghiera presenti nella comunità cristiana sono anche presenti nelle religioni di altri popoli

METODO

Dopo un breve “ lancio” in cappella ( casa di Gesù) , in sezione i bambini svolgono la tematica trattata. Nel grande

gruppo , in chiesa, iniziamo con l’ascolto di un breve brano della Parola di Dio che ci narra il tema del giorno. Ci

aiuta spesso anche ascoltare brani musicali che ci aiutano a pregare.

VERIFICA

L’insegnante osserva e ascolta i bambini nella rielaborazione del tema trattato.

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Laboratorio di educazione alla musicalità I destinatari Bambini/e che frequentano la scuola dell’infanzia. Introduzione Tutti i bambini nascono musicali. Numerose ricerche dimostrano che l’attitudine alla comprensione e all’utilizzo del linguaggio musicale è presente alla nascita in circa il 98% della popolazione e risulta carente solo in presenza di specifici deficit molto gravi. Una reale predisposizione musicale, ovvero l’intrinseca inclinazione ad essere musicali per tutta la vita, è tuttavia il risultato di esperienze positive, felici e soddisfacenti associate con la musica durante la prima infanzia e su questo principio si basa il metodo applicato. La musica è un linguaggio di comunicazione a tutti gli effetti, alla stregua di quello parlato. Coloro che sono in grado di utilizzare correntemente il linguaggio musicale, indipendentemente dal fatto di essere buoni esecutori o meno, possono parlare alla nostra parte emozionale, sviluppando una più profonda abilità di mettersi in connessione con gli altri. La musica è uno strumento di conoscenza attraverso il quale i bambini esplorano e sperimentano sé stessi e il mondo circostante, ricevendo al contempo informazioni essenziali per riconoscere la propria cultura di riferimento, attraverso i modelli proposti o rappresentati da genitori ed educatori, e per prendere coscienza dell’esistenza di culture diverse da quella propria nativa. La musica è un diritto di nascita, una facoltà a noi necessaria in quanto frutto e motore della selezione naturale. Studi antropologici e archeologici dimostrano che la musica era presente nei gruppi di Homo Sapiens in epoca preistorica e che grazie ad essa (alla sua capacità di modulare l’emotività del gruppo e di promuovere la conoscenza fra gli individui) i primi uomini potevano convivere in comunità numerose, composte da migliaia di individui, capaci quindi di vincere la sfida evolutiva. Scopo del corso Il laboratorio mira a sviluppare l’attitudine musicale innata nei bambini, aiutandoli a raggiungere e consolidare le competenze musicali di base, utilizzando il corpo come strumento privilegiato per l’espressione musicale nella prima infanzia. Per ottenere questo, viene stimolato in vari modi il processo di “audiation” (il “pensare in musica”),

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fornendo ai bambini valide esperienze musicali e di movimento e coinvolgendo, quando possibile, genitori ed educatori in questo processo. Obiettivi primari - Sviluppare le abilità musicali di base: capacità di comprendere e memorizzare melodie e ritmi e di riprodurli mediante movimenti ritmicamente accurati e canto intonato, - Scoprire gli elementi costitutivi del linguaggio musicale, - Scoprire e conoscere la propria intelligenza musicale: è da questa scoperta che nasce l’amore per l’arte e per la musica, oltre alla capacità di utilizzare la musica come vero e proprio linguaggio di comunicazione. Obiettivi secondari - Agevolare il processo di organizzazione dei suoni e di produzione linguistica, promuovendo in modo naturale la corretta gestione del respiro, - Sviluppare e conservare la familiarità con fonemi tipici di altre lingue, disponendo il bambino ad un più agevole apprendimento delle stesse, - Migliorare il controllo motorio, l’orientamento spaziale e la consapevolezza del proprio corpo, - Rinforzare le principali conoscenze di base (il corpo, categorie spaziali e temporali, stagioni animali, mestieri e attività, ecc...), - Promuovere l’autocontrollo, la consapevolezza del gruppo e il piacere di farne parte. Metodologia Il laboratorio si ispira alla teoria dell’apprendimento musicale nel bambino di E.Gordon e al metodo di educazione alla musicalità e al movimento Music Together®, a partire dai seguenti principi basilari: I. Tutti i bambini sono musicali: ogni bambino nasce con l’intrinseca predisposizione a sviluppare l’intelligenza musicale. II. Per questo, tutti i bambini sono predisposti ad acquisire le competenze musicali di base: il Center for Music and Young Children® di Princeton definisce queste come la capacità di cantare intonati e di marciare a ritmo. III. La partecipazione attiva in questo processo degli adulti di riferimento (educatori, ma anche i genitori, nei corsi pomeridiani di Music Together nelle varie sedi), indipendentemente dalle loro abilità musicali, è essenziale per lo sviluppo musicale del bambino. IV. La crescita musicale avviene più efficacemente in un ambiente giocoso, adeguato allo sviluppo, non orientato

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alla performance, che sia musicalmente ricco e al tempo stesso immediatamente accessibile alla partecipazione dei bambini. La partecipazione alle attività proposte è collettiva e gratuita. Ogni tipo di risposta (attiva, di osservazione o anche di rifiuto) viene accettata e inclusa nelle attività. Qualunque tipo di partecipazione viene valorizzato. Ciascun bambino, inoltre, viene lasciato libero di fruire degli stimoli proposti secondo la propria indole e il proprio personale grado di sviluppo musicale, nel massimo rispetto dei meccanismi fisiologici di auto‐apprendimento che il bambino mette naturalmente in atto attraverso il gioco dall’età neonatale a quella prescolare. Durante ogni lezione i bambini vengono condotti con canzoni, filastrocche, coreografie e utilizzo di strumenti musicali, alla scoperta dei meccanismi interni del linguaggio musicale: altezza durata e intensità del suono, varietà armoniche ritmiche e tonali, diversi generi e stili musicali, uso di voce, coreografia e movimento. Vengono incoraggiati a sperimentare ed esprimersi attraverso la musica, il ritmo, l’improvvisazione e il movimento corporeo. Grazie a ciò, la sensibilità artistica dei bambini può crescere insieme all’interesse verso la musica intesa come naturale strumento espressivo sia individuale che collettivo. Inoltre le attività di gruppo, grazie all’azione aggregante della musica, aiutano a sviluppare l’autocontrollo e promuovono le abilità relazionali. Sul piano della motricità, vengono svolte attività connesse con la musica, ispirate ai metodi Dalcroze e Orff‐Schulwerk, che hanno l’effetto di migliorare il controllo motorio, fornendo al tempo stesso al bambino importanti concetti di orientamento spaziale e temporale e di consapevolezza/scoperta del proprio corpo. Grazie alla varietà degli stimoli proposti e all’impostazione inclusiva e non competitiva con cui vengono somministrati, il laboratorio costituisce anche un valido affiancamento ad insegnanti ed educatori nel processo di integrazione nel gruppo di soggetti con disabilità o bisogni speciali. Basandosi su materiale musicale espressamente creato per la prima infanzia, che fa riferimento alle categorie che al bambino risultano più famigliari, il laboratorio può essere facilmente modellato per adattarsi, integrandolo, al progetto formativo proposto dalle insegnanti. Attività Il laboratorio prevede una varietà di attività che include:

Divertimento e gioco,

Vari modi di focalizzarsi sugli elementi ritmici e tonali della musica e sull’altezza, la durata e l’intensità dei suoni,

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Piccoli e grandi movimenti,

Danza libera e coreografata,

Uso di strumenti a percussione,

“Incontro” con vari strumenti (chitarra, flauto, tastiera …),

Improvvisazione musicale,

Uso di varie lingue,

Uso di oggetti (foulard, palle, hula‐hop, giocattoli …),

Uso di immagini,

Rinforzo delle nozioni e delle conoscenze di base (categorie spaziali, categorie temporali, animali, oggetti, azioni, mestieri, corpo umano, voce umana e altre “voci”, ecc...), attraverso scelte interdisciplinari guidate dal progetto formativo.

La modalità di proposizione delle attività è intensiva, ossia non prevede interruzioni fino al termine dell’incontro, e si sviluppa secondo uno schema che prevede momenti rituali, momenti di focalizzazione, giochi musicali e momenti di libera espressione sulla musica. Materiali La specialista, che è anche insegnante di Music Together, conduce la classe in canzoni, figure ritmiche e tonali e filastrocche, di cui alcune tratte dal repertorio di Music Together e altre dai repertori classici, musiche per bambini, musica leggera adatta, colonne sonore, marcette, ecc. Articolazione del corso e Sedi Il laboratorio si svolge nel locale della scuola al piano terra detto saloncino perchè è una stanza di dimensione adeguata, “sgombrabile”; prevede la suddivisione dei bambini in gruppi di non più di 15, anche di età miste, (poi si fa come si può) e la partecipazione attiva delle insegnanti di classe o di educatori/educatrici, in quanto adulti di riferimento per tutte le esperienze in ambito scolastico o para‐scolastico. Ogni incontro dura circa 35/40 minuti. È raccomandabile un incontro di programmazione con gli insegnanti/educatori prima dell’inizio del ciclo, per stabilire il numero di moduli e le date di svolgimento del laboratorio e durante il quale sarà possibile confrontarsi sul metodo e stabilire eventuali adattamenti alle attività.

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PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE MOTORIA

OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI

Sviluppo delle capacità senso-percettive (controllo della respirazione, educazione alla percezione tattile/pressoria, percezione visiva, percezione uditiva)

Sviluppo degli schemi motori, posturali e dinamici (controllo tonico, segmentario, camminare, correre, saltare, lanciare, prendere, ecc.)

Sviluppo della capacità di adattarsi al movimento nello spazio e nel tempo (educazione al ritmo, percezione dello spazio, orientamento).

Sviluppo della capacità di relazione.

Sviluppo della creatività.

Sviluppo dell’espressività.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Strutturazione schema corporeo 1. Riconosce i diversi segmenti corporei su di sé (anni 3/4) 2. Riconosce i diversi segmenti corporei sui compagni (anni 3/4) 3. Riconosce i principali caratteri somatici (colore degli occhi, dei capelli, altezza) su di sé e sui compagni

(anni 4/5)

Riconoscimento attività percettiva 1) Riconosce le informazioni provenienti dal canale tattile ( anni 3/4/5) 2) Riconosce le informazioni provenienti dal canale visivo (3/4/5 anni) 3) Riconosce le informazioni provenienti dal canale uditivo (3/4/5 anni) 4) Riconosce le informazioni provenienti dal canale cinestesico (3/4/5 anni)

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Strutturazione dello spazio 1. Riconosce e differenzia i concetti di dentro e fuori (3/4/5 anni) 2. Riconosce e differenzia i concetti di sopra e sotto (3/4/5 anni) 3. Riconosce e differenzia i concetti di davanti/dietro (3/4/5 anni) 4. Riconosce e differenzia concetti di laterale, in mezzo (4/5 anni) 5. Riconosce e differenzia i concetti di alto/basso (4/5 anni) 6. Riconosce e differenzia i concetti di grande/piccolo (3/4/5 anni) 7. Riconosce e differenzia i concetti di destra/sinistra (5 anni) 8. Riconosce e differenzia i concetti di linea retta, linea curva, forme geometriche, quadrato, triangolo,

cerchio (5 anni)

Strutturazione del tempo 1. Riconosce il ritmo cardiaco su di sé (4/5 anni) 2. Riconosce il ritmo cardiaco sui compagni (5 anni) 3. Riconosce il ritmo respiratorio su di sé (4/5 anni) 4. Riconosce il ritmo respiratorio sugli altri (5 anni) 5. Sa adattarsi ad un ritmo esterno globalmente e segmentariamente (4/5 anni) 6. Riconosce e differenzia i concetti di prima/dopo (4/5 anni) 7. Riconosce e differenzia i concetti di accelerazione e decelerazione (5 anni) 8. Riconosce e differenzia un ritmo veloce da uno lento (3/4/5 anni) 9. Riconosce il concetto di contemporaneità (5 anni)

Funzione di coordinazione 1. Sa adattare il proprio movimento a situazioni differenti di spostamento, di atteggiamento 2. Sa correre secondo modalità differenti (3/4/5 anni) 3. Sa saltare secondo modalità differenti (3/4/5 anni) 4. Sa scivolare secondo modalità differenti (3/4/5 anni) 5. Sa rotolare secondo modalità differenti (3/4/5 anni)

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6. Sa lanciare secondo modalità differenti (3/4/5 anni) 7. Sa prendere secondo modalità differenti (3/4/5 anni) 8. Sa arrampicarsi secondo modalità differenti (3/4/5 anni)

Espressione corporea 1. Sa drammatizzare fiabe e racconti (3/4/5 anni) 2. Sa utilizzare in modo fantastico e creativo gli oggetti (3/4/5 anni)

Relazione con gli altri 1. Accetta di lavorare con i compagni (3/4/5 anni) 2. Sa lavorare con i compagni per realizzare un’attività comune (3/4/5 anni) 3. Sa lavorare in piccoli gruppi (4/5 anni)

METODOLOGIA

La forma privilegiata di attività sarà costituita dl gioco, poiché è attraverso questa forma di comunicazione che il bambino può conoscere il proprio corpo, sperimentare con esso e dare libero sfogo alle proprie abilità creative e fantastiche. Saranno quindi utilizzate tutte le forme di gioco fantastico e di regole, strutturato e non strutturato. La funzione dell’insegnante sarà di creare le condizioni di lavoro affinchè il bambino possa esprimersi creativamente e, nello stesso tempo, avrà il compito di stimolare il fanciullo affinchè possa trovare forme espressive e motorie e comunicative personali ed efficaci.

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PROGRAMMAZIONE LINGUA INGLESE

Introduzione:

tra i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’infanzia vi è l’importanza di fornire agli alunni occasioni nelle quali essi possano apprezzare e sperimentare la pluralità linguistica e confrontarsi con lingue diverse. I bambini,se opportunamente guidati, possono apprendere in modo efficace una seconda lingua purché il contesto sia per loro motivante, dotato di senso e l’apprendimento avvenga in modo naturale. Da non sottovalutare è inoltre la dimensione europea e mondiale di cittadinanza all’interno della quale tutti noi siamo inseriti e alla quale appartengono gli alunni, destinati a vivere in una società sempre più multiculturale e pertanto multilingue. Da qui nasce il percorso di insegnamento della lingua inglese nella scuola dell’infanzia che avrà come obiettivo principale quello di offrire agli alunni esperienze che li motivino, li coinvolgano e li sollecitino ad esprimersi e a comunicare con naturalezza in questa nuova lingua.

Finalità dell’insegnamento: -sollecitare e consolidare le competenze relazionali e riflessive indispensabili alla comunicazione; -contribuire a formare una più ricca visione del mondo; -favorire l’acquisizione degli strumenti necessari per un confronto diretto tra la propria cultura e le altre; -favorire l’acquisizione della lingua inglese. Obiettivi di apprendimento specifici: -saper chiedere e dire il proprio nome ; -conoscere le parole inglesi più diffuse nella realtà di vita quotidiana; -conoscere e nominare i colori primari e secondari che compongono l’arcobaleno; -saper dire il nome del colore degli oggetti presenti nel contesto sezione; -scoprire le tradizioni natalizie e pasquali inglesi; - saper dire i nomi delle stagioni e le loro caratteristiche principali; -saper contare fino a dieci in inglese e memorizzare la linea dei numeri fino al dieci.

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Il percorso si fonda sui seguenti obiettivi pedagogici: -FONETICO: ascoltare e ripetere parole, canzoni, favole e filastrocche con la corretta pronuncia ed intonazione, nel rispetto dei tempi di apprendimento del bambino; -LESSICALE: memorizzare i vocaboli più significativi e alcune brevi filastrocche o canzoni; -COMUNICATIVO: interagire con l’insegnante e i compagni chiedendo/rispondendo, eseguendo/fornendo semplici comandi in inglese. Lo scopo del corso non prevede una valutazione personale dei prodotti del bambino, bensì una valutazione in termini generali dei processi di apprendimento messi in atto a livello del gruppo sezione, che verranno comunicati secondo le modalità considerate più opportune.

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