LA FILASTROCCA DELLA RABBIA

SONO TUTTO ARRABBIATO, COSA MAI MI È CAPITATO?

HO IL FACCIN TUTTO ROSSO. E MI SENTO UN PO’ SCOSSO.

PESTO I PIEDI PER TERRA E VORREI FAR LA GUERRA.

SENTO TUTTI NEMICI ANCHE I MIEI CARI AMICI: NON CI VOGLIO PARLARE

E NEMMENO GIOCARE. IL PANCINO MI DUOLE

E MANGIAR LUI NON VUOLE, NEPPURE UN BOCCONE

NEANCHE PER COLAZIONE. SON TUTTO NERVOSO E MI SENTO FURIOSO,

UNA BOMBA CHE SCOPPIA UN TORNADO CHE SOFFIA, UN VULCANO CHE ERUTTA UN’ ONDA CHE SPRUZZA.

COME FACCIO A CALMARMI? IO VORREI RILASSARMI! HO BISOGNO DI URLARE,

DI CORRER E SALTARE, DI UNA PAROLA D’AMORE,

DI UN ABBRACCIO DAL CUORE. QUESTO È QUELLO CHE MI AIUTA

E LA RABBIA TRAMUTA IN UNA PACE TRANQUILLA IN UNA CALMA CHE BRILLA!

CONVERSAZIONE SULLA RABBIA

Cosa vuol dire la parola rabbia?

Che litighi (Noemi) Che ti arrabbi (Giulia) Che qualcuno ci ha fatto qualcosa (Lorenzo)

Cosa succede quando ci si arrabbia?

Diventiamo tutti rossi (M. Vittoria) Si urla (Micol) Si piange (Lorenzo) Non vogliamo giocare con gli amici e neanche parlare (Giorgia) Quando uno litiga si arrabbia e non gioca più con i bambini che gioca

sempre (Lorenzo) Quando uno si arrabbia diventa tutto rosso e non gioca con l’amico

(Nicolò) Uno si arrabbia quando gli fanno qualcosa (Micol)

Di che colore è la rabbia?

È rossa (Giorgia) La rabbia è rossa (Mattia M.) Rossa come il fuoco (Maria Vittoria)

A cosa assomiglia la rabbia?

Al vulcano …. alla lava (Alessandro) La lava è quella del vulcano ed è rossa (Lorenzo) Cos’ è il vulcano? È una grossa montagna che ha un buco al centro (Alessandro) … che scoppia e viene giù la lava (Lorenzo) Sta eruttando (Alessandro)

Cosa fate quando vi arrabbiate?

Quando mi arrabbio … tiro fuori gli artigli….vado via (Maria Vittoria)

Io quando mi arrabbio mi copro con il cappuccio e vado in camera (Giulia)

Io urlo (Micol) Se mia sorella mi fa arrabbiare mi nascondo da solo (Lorenzo) Se la mamma si arrabbia con me io piango e vado in camera (Achwak) Anche io alcune volte faccio così (Elena) Io piango (Lillia) Io piango …. litigo con Andrey (Luca) Io mordo mia sorella (Susanna) Io non parlo con nessuno (Beatrice) Vado in camera e mi calmo (Mattia B.) Io picchio (Noemi) Quando mi arrabbio …. non esce la mia rabbia … piango (Yasmine) Io non parlo più con la mamma (Giorgia) Bevo un po’ di acqua e la rabbia passa tutta (Rita) Non parlo più (Zakaria) Io rimango da solo (Emanuele) Quando mi arrabbio con la mamma e il papà urlo (Giovanni)

Dopo la lettura della storia: “CHE RABBIA”

CONVERSAZIONE

- C’era un bambino arrabbiato (Beatrice) - Si chiama Roberto (Nicolò) - Il papà dice: “Togliti le scarpe!” (M. Vittoria) - Non ci penso neanche dice Roberto (Susanna) - Poi dice: vieni che è pronta la cena (Daniela) - Ma gli spinaci non gli piacevano e dice: “Piuttosto non li mangio”

(Elena) - e il suo papà dice: “Fila in camera fino a quando non ti sei calmato

(Giulia) - sale in camera e gli esce la rabbia (Alessandro) - la rabbia sale (Susanna) - gli esce la rabbia dalla bocca (Giulia) - diventa rosso (Christian) - la rabbia gli esce (Noemi) - è grande e grossa e inizia a buttare in aria tutti i suoi giocattoli

(Micol) - la lampada … il cuscino (Rita) - i libri … … le coperte (Lorenzo) - i giochi (Lillia)

QUANDO SI È SFOGATO COSA SUCCEDE?

- La rabbia diventa più piccola (Giorgia) - …. Rimpicciolita (Daniela) - Inizia a calmarsi ((Giulia) - Prende la rabbia e la mette in una scatola (Mattia M.) - La chiude dentro così non esce più (Giovanni) - Mette tutto in ordine (Achwak)

- Va giù a mangiare con la mamma e papà (Mattia B.)

Rappresentazione grafica della storia: “CHE RABBIA”

Disegniamo il MOSTRO DELLA RABBIA

E ora prepariamo lo sfondo ….

I bambini raccontano

abbiamo fatto il foglio a metà (Alessandro) su metà foglio abbiamo fatto delle linee con il colore rosso (Daniela) perché la rabbia è rossa (Noemi) poi abbiamo chiuso il foglio e schiacciato con le mani (Maria Vittoria) forte forte (Giorgia) … poi aprito e … (Susanna) il colore era tutto mischiato (Giorgia) era tutto … andato da tutte le parti (Lorenzo)

E noi che faccia

abbiamo quando

………

ci arrabbiamo con gli amici …

quando la pasta non mi piace ….

quando non voglio ascoltare nessuno ….

quando di fare un’attività non ne ho proprio voglia?

ABBIAMO PARAGONATO LA NOSTRA RABBIA AD UN VULCANO CHE ESPLODE

I bambini osservano e descrivono il dipinto di REVERIE

Il cielo …. il fumo … c’è la lava red (Emanuele) Il cielo e il mare (Achwak) Vedo un vulcano che sta esplodendo (Daniela) È un vulcano che esplode (Micol) Assomiglia a una montagna (Elena) In alto ha un buco (Lorenzo) Una montagna spaccata in due (Alessandro) Quella rossa è la lava … (Mattia M.) … brucia (Luca) La lava ha la forma di una chitarra (Beatrice) … sta scendendo dal vulcano … (M. Vittoria) … in mezzo al vulcano (Elena) Scende giù perché è esplosa (Lorenzo) “Vulcano splode” (Lillia) C’è il fuoco che è esploso (Giorgia) Sopra c’è il fumo (Giovanni) Si vedono le nuvole di fumo (Giulia) Il fumo che va su (Giorgia) Il vulcano è come la rabbia che esplode (Susanna)

I bambini raccontano

abbiamo disegnato il vulcano come una montagna (Susanna)

pitturato il fumo …. la lava rossa, il cielo (Elena)

FILASTROCCA SULLA FELICITÀ

Sono felice e contento e ora so che cosa sento: la mia bocca è all’insù, il mio cuor batte di più

Salto, corro e sgambetto e quasi quasi scoppia il petto.

Ho un sorriso a mezza luna ed è proprio una fortuna. La mia mamma e gli amici

vorrei far tanto felici, perché niente è più gioioso

di un dì così festoso. Rido e canto, ma cos’è?

Son contento, ma perché? Di motivi ne ho un milione

e il mio cuore è in confusione. Son felice e son contento e di questo non mi pento.

“Devi stare un po’ tranquillo e non saltare come un grillo!”

mi ripete la mia mamma proprio prima della nanna.

Io so che lei ha ragione ma son tutto un’emozione

CONVERSAZIONE SULLA FELICITÀ

COSA VUOL DIRE LA PAROLA FELICITÀ

- … abbracciare gli amici (Giorgia) - Vuol dire essere felice …. vuol dire amore (Giulia)

COS’È LA FELICITÀ?

- È un’ emozione (Micol) - Felicità è allegria (Susanna) - È quando fai sorridere la mamma per qualcosa (Daniela)

QUANDO SIETE FELICI?

- Non te lo dico (Beatrice) - Quando qualcuno gioca con me (Elena) - Quando la mia mamma mi abbraccia (Yasmine) - Quando do un bacino alla mia mamma (Emanuele) - Quando papà mette i film dei Robot giganti che si costruiscono

(Alessandro) - Quando ci abbracciamo (Mattia M.) - Quando ci vogliamo bene (Daniela) - Io, quando vado in giro (Giorgia) - Quando salgo sull’altalena (Rita) - Quando la mamma mi compra dei giochi (Noemi) - Io sono felice quando sto con tutti i miei amici (Giulia) - Quando vado al cinema con la mamma (Lorenzo) - Quando gioco con Alle e Giovanni (Nicolò) - Quando gioco con la Lotty (M. Vittoria) - Quando prendo un fiore per la mamma (Christian) - Quando la mamma mi bacia (Micol) - Quando gioco con moto (Mattia B.)

SECONDO VOI LA FELICITÀ HA UN COLORE?

- È GIALLA … (Giulia)

- come il sole (Rita)

- … c’era scritto anche nel mio libro! (Elena)

- È VERDE … ( Susanna)

- … come il prato quando giochiamo (Lorenzo)

- È ROSA perché ci vogliamo bene (Giulia)

- È PINK (Alessandro)

- È FUXIA (Micol)

DALLA STORIA: “NON VOGLIO ESSERE TUA AMICA”

Parla di Agata e Martina (Giulia)

… una capretta e un’anatra (M.Vittoria)

Era un’oca (Mattia B.)

Sono due amiche (Rita)

… amiche del cuore (Giulia)

Agata è l’oca, Martina è la capra (Lorenzo)

Mentre sono a scuola si arrabbiano perché si prendono in giro (Elena)

La chiama testa di rapa (Nicolò)

La capretta Martina dà una cornata ad Agata (Noemi)

Culetto tutto rosso (Mattia B.)

Agata gli ha dato una beccata con il becco (Alessandro)

Erano amiche e hanno litigato (Giovanni)

Non si volevano più bene (Daniela)

Vanno dalla loro mamma (Beatrice)

Non voglio più giocare con quella stupida capra (Daniela)

Non voglio più giocare con quella stupida anatra (Susanna)

Vanno in camera e sbattono la porta (Alessandro)

Iniziano a giocare da sole (Noemi)

Il male che gli ha fatto è venuto via (Micol)

Escono da casa e iniziano a correre (Emanuele)

Alla fine si abbracciano (Giorgia)

Nell’erba (Mattia M.)

Hanno fatto pace (Christian)

Non sono più arrabbiate, adesso sono felici (Achwak)

Dalla storia: “UN DRAGO TROPPO SOLO”

CHI VIVEVA NEL CASTELLO?

- un drago (Rymas) - non aveva amici ed era tutto solo (Daniela) - troppo solo (Yasmine) - quando andava in città la gente si spaventava (Giulia) - con il suo violino suonava sempre canzoni tristi (Maria Vittoria)

CHI VIVEVA NEL VILLAGGIO?

- Nel villaggio viveva Mattia (Alessandro) - Anche lui era sempre triste (Mattia M.) - Nel villaggio non c’erano bambini della sua misura (Giulia) - …della sua età (Elena) - La sua mamma e il suo papà gli ha detto: “Vietato!” (Nicolò) - … non andare al castello (Achwak) - Perché c’è il drago (Micol) - Però c’è andato (Elena) - Va nel castello vede il drago (Rymas) - E si spaventa (Mattia B.) - Il drago suona (Christian) - E canta canzoni tristi (Giorgia) - “Ohibò Ohibò sempre solo me ne sto! “(Susanna) - Il bambino ascolta (Rita) - Poi si incontrano e tutti e due si spaventano (M. Vittoria) - Si guardano negli occhi (Emanuele) - Poi Mattia dice: Vado via, volevo solo vedere chi suonava la musica (Micol) - Il drago gli dice di non andare via (Elena) - Perché lui è triste e solo (Giulia) - Mattia dice “Vieni a casa mia! (Lorenzo) - In cambio vuole che gli insegni a suonare il violino (Giorgia) - Tutti e due vanno nel villaggio ma la gente si spaventa (Susanna) - Ma poi ascolta la sua melodia (Micol)

- E aprono il loro cuore e le loro orecchie (Giulia) - Mattia porta il drago a casa sua (Susanna) - Ora non sono più soli (Noemi)

IN QUESTA STORIA CI SONO TRE EMOZIONI QUALI SONO ?

- La paura (Mattia M.) - La tristezza (Elena) - E poi la felicità (Giulia)

QUAL È IL MOMENTO DELLA PAURA?

- All’inizio (Susanna) - Quando il drago va in città , la gente del villaggio vedeva il drago e si spaventava

(Elena) - Aveva paura ( (Daniela) - Quando il bambino e il drago si incontrano (Giulia)

QUAL È IL MOMENTO DELLA TRISTEZZA?

- Quando il drago è da solo (Lorenzo) - Quando il bambino è da solo (Giovanni) - Quando sono soli perché non hanno amici (Alessandro)

QUAL È IL MOMENTO DELLA FELICITÀ?

- Quando il drago va a vivere nella casa del bambino (M. Vittoria) - Quando Mattia porta il drago a casa sua passa la tristezza (Giorgia) - perchè diventano amici (Daniela) - Ora le canzoni sono allegre (Mattia M.) - Alla fine (Susanna)

FILASTROCCA DELLA TRISTEZZA

La gioia e l’allegria la tristezza porta via

Entra nel cuore della gente e glielo spezza come niente

La tristezza fa piangere,

soffrire e non più gioire.

Ma la tristezza andrà via

se tutti insieme giocheremo in allegria.

CONVERSAZIONE SULLA TRISTEZZA

COSA VUOL DIRE LA PAROLA TRISTEZZA?

Vuol dire essere triste (Giulia) Che piangi (Elena) Perché la mamma e il papà ti sgridano (Micol) Quando un bambino picchia un altro bambino, il bambino piange e

diventa triste (Lorenzo)

COS’È LA TRISTEZZA?

È un’emozione (Daniela) Come la rabbia (Susanna) Come la paura (Maria Vittoria) Anche la felicità è un’emozione (Alessandro)

VOI QUANDO SIETE TRISTI?

Quando mia sorella mi picchia (Rymas) Quando la mamma va a fare la spesa senza di me (Micol) Quando sono da solo (Emanuele) Quando la mamma urla a me (Susanna) Quando mio fratello non mi lascia stare (Giorgia) Ogni volta che la mia mamma va via (Elena) Quando il mio papà non mi porta in giro (Daniela) Quando la mamma porta Emma al catechismo (Lorenzo) Quando mio fratello non vuole giocare con me (Giulia) Quando il papà si arrabbia con me (Alessandro) Quando la mamma non mi vuol far vedere il telefono (Giovanni) Quando papà mi sgrida (Mattia B,) Quando nessuno mi porta al parco (Achwak) Quando la mamma non mi compra i giochi (Noemi) Quando non mi vogliono comprare qualcosa (M. Vittoria)

COME FACCIAMO A DIRE CHE UNA PERSONA È TRISTE? COSA GUARDIAMO?

La faccia (Giorgia) Il viso (Micol) La bocca (Lorenzo) Le lacrime (Rymas)

LA TRISTEZZA HA UN COLORE?

CELESTE/BLU (Elena) TRASPARENTE (Giulia) BLU perché si piange (Emanuele) NERA (Susanna)

I bambini osservano e descrivono due ritratti della pittrice Margaret D. H. keane famosa per rappresentare nei suoi quadri dei bambini

dagli occhi grandi e tristi

Sono dei bimbi (Rita)

Una femmina e un maschio (Emanuele)

Un bimbo e una bimba io vedo (M. Vittoria)

Hanno le lacrime (Giorgia)

sono tristi … (Noemi)

… si vede dalla faccia (Daniela)

… si vede dagli occhi (Rymas)

… si vede dalla bocca triste (Luca)

Una faccia triste (Mattia B.)

….Tristissima (Micol)

Vedo che stanno piangendo (Alessandro)

Non vedo niente (non vuole parlare) (Beatrice)

vedo degli occhi grandissimi (Micol)

c’è un palo (Giovanni)

il bimbo abbraccia un albero (Elena)

o un’asta di legno con una rete (Giulia)

questo bimbo (lo indica sul foglio) sta abbracciando un tronco (Mattia M.)

un legno (Maria Vittoria)

e piange (Giorgia)

MOMENTI D’ATTIVITÀ

qui stiamo disegnando il bimbo o la bimba triste (Achwak)

qui con la polverina magica di matita abbiamo colorato il foglio (Susanna)