TS 4.20 2D è la sigla che identifica il nuovissimo impianto · Il ciclo produttivo della TS 4.20...

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2 TTM - TUBE TECH MACHINERY [ APPLICAZIONI ] impianto è stato realizzato per un importante cen- tro servizi che, grazie a questa nuova macchina Tube Tech Machinery potrà migliorare il suo pro- cesso produttivo e iniziare nuove applicazio- ni con lamiere di grandi formati , differenzian- do l’offerta per il cliente finale. Con questa nuova soluzione, studiata per le speci- fiche esigenze del cliente, ancora una volta TTM si propone come un fornitore partner di idee che si traducono in macchine innovative, affidabili e tecnologicamente avanzate. “Siamo convinti della necessità di non rimanere focalizzati su un’unica tipologia di impianto - spiega Fiorenzo Castellini, titolare dell’omonimo Gruppo a cui ap- partiene Tube Tech Machinery - poiché, solo af- frontando problemi diversi, è possibile avere le re- lative soluzioni pratiche per poter risolvere il problema del nostro cliente e questo sistema ne è la più chiara dimostrazione”. Ricordiamo che il core business di TTM sono gli impianti di taglio laser destinati alla lavo- razione del tubo di grosse dimensioni e che quindi, con la TS 4.20 2D, l’azienda ha affronta- to un ambito produttivo nuovo. “La nostra mis- sione, infatti, non è semplicemente la fornitura di un impianto, ma la soluzione di un proble- ma tecnologico, con la totale soddisfazione del cliente che ripone in noi la sua fiducia”. L’obiettivo sono lamiere da 4 x 20 m Le lamiere che possono essere lavorate hanno dimensioni nominali minime di 1.000 x 2.000 mm e massime di 2.050 x 4.100 mm con spes- sori variabili da 1 a 8 mm. La macchina è do- tata di un sistema di carico automatico delle la- miere che consente una notevole autonomia di lavoro. “Infatti, il cliente ci richiedeva un impianto che, con operazioni il più possi- bile automatizzate, fosse in grado di rifilare e saldare lamiere in acciaio alto re- sistenziale con le suddette dimensioni al fine di ottene- re lamiere finite aventi di- mensioni di 4.000 x 20.000 mm”. Da queste parole si intuisce l’etimologia della sigla dell’im- pianto in oggetto: “TS” sta per taglio e saldatu- ra, “4.20” indica le dimensioni del prodotto fina- le. È importante notare che le dimensioni delle lamiere di partenza sono quelle massime pre- viste e che quindi il sistema deve potersi adat- tare automaticamente a ogni formato fino a quello minore di 1.000 x 2.000 mm. Le fasi del ciclo produttivo Il ciclo produttivo della TS 4.20 2D è sostanzial- mente semplice e formato dalle seguenti fasi: • caricamento automatico di un foglio di lamie- ra sul piano di lavoro tramite ventose; allineamento e centratura del foglio sul ta- volo di lavoro con centraggio tramite riferimen- ti fissi e mobili a scomparsa a movimento pneu- matico; • traslazione del foglio di lamiera con movimen- to controllato da CNC; • bloccaggio del bordo della lamiera per mez- zo di un sistema premilamiera idraulico; rifilo del bordo della lamiera mediante taglio laser con testa bidimensionale; posizionamento controllato di una secon- da lamiera che, dopo analoga operazione di centratura, viene portata a una distanza di cir- ca 30 mm dalla prima e viene bloccata sul pri- mo bordo lungo da un sistema premilamiera mobile a comando idraulico; • rifilo della seconda lamiera mediante taglio laser; avvicinamento dei due lembi fino a ottene- re un perfetto allineamento: il movimento di avvicinamento è eseguito muovendo soltanto I provini delle prove di trazione e piega realizzate per la caratterizzazione metallurgica dei cordoni di saldatura ottenuti. TS 4.20 2D è la sigla che identifica il nuovissimo impianto sviluppato da Tube Tech Machinery per il taglio e la saldatura di lamiere piane. L’impianto, completamente automatico, è in grado di rifilare e saldare lamiere tramite una speciale testa, che esegue sia il taglio che la saldatura, sviluppata e realizzata da TTM in sinergia con Trumpf e Precitec, che hanno fornito alcune parti del sistema. L’ TTM Progetto ROSSO 4-09-2007 14:55 Pagina 2

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[ A P P L I C A Z I O N I ]

impianto è stato realizzato per un importante cen-tro servizi che, grazie a questa nuova macchinaTube Tech Machinery potrà migliorare il suo pro-cesso produttivo e iniziare nuove applicazio-ni con lamiere di grandi formati, differenzian-do l’offerta per il cliente finale. Con questa nuova

soluzione, studiata per le speci-fiche esigenze del cliente, ancora una volta TTMsi propone come un fornitore partner di idee chesi traducono in macchine innovative, affidabilie tecnologicamente avanzate. “Siamo convintidella necessità di non rimanere focalizzati suun’unica tipologia di impianto - spiega FiorenzoCastellini, titolare dell’omonimo Gruppo a cui ap-partiene Tube Tech Machinery - poiché, solo af-frontando problemi diversi, è possibile avere le re-lative soluzioni pratiche per poter risolvere ilproblema del nostro cliente e questo sistemane è la più chiara dimostrazione”.

Ricordiamo che il core business di TTM sonogli impianti di taglio laser destinati alla lavo-razione del tubo di grosse dimensioni e chequindi, con la TS 4.20 2D, l’azienda ha affronta-to un ambito produttivo nuovo. “La nostra mis-sione, infatti, non è semplicemente la fornituradi un impianto, ma la soluzione di un proble-ma tecnologico, con la totale soddisfazione delcliente che ripone in noi la sua fiducia”.

L’obiettivo sono lamiere da 4 x 20 mLe lamiere che possono essere lavorate hannodimensioni nominali minime di 1.000 x 2.000mm e massime di 2.050 x 4.100 mm con spes-sori variabili da 1 a 8 mm. La macchina è do-tata di un sistema di carico automatico delle la-miere che consente una notevole autonomia

di lavoro. “Infatti, il cliente cirichiedeva un impianto che,con operazioni il più possi-bile automatizzate, fosse ingrado di rifilare e saldarelamiere in acciaio alto re-sistenziale con le suddettedimensioni al fine di ottene-re lamiere finite aventi di-

mensioni di 4.000 x 20.000 mm”. Da questeparole si intuisce l’etimologia della sigla dell’im-pianto in oggetto: “TS” sta per taglio e saldatu-ra, “4.20” indica le dimensioni del prodotto fina-le. È importante notare che le dimensioni dellelamiere di partenza sono quelle massime pre-viste e che quindi il sistema deve potersi adat-tare automaticamente a ogni formato fino aquello minore di 1.000 x 2.000 mm.

Le fasi del ciclo produttivoIl ciclo produttivo della TS 4.20 2D è sostanzial-mente semplice e formato dalle seguenti fasi:• caricamento automatico di un foglio di lamie-ra sul piano di lavoro tramite ventose; • allineamento e centratura del foglio sul ta-volo di lavoro con centraggio tramite riferimen-ti fissi e mobili a scomparsa a movimento pneu-matico; • traslazione del foglio di lamiera con movimen-to controllato da CNC; • bloccaggio del bordo della lamiera per mez-zo di un sistema premilamiera idraulico; • rifilo del bordo della lamiera mediante tagliolaser con testa bidimensionale; • posizionamento controllato di una secon-da lamiera che, dopo analoga operazione dicentratura, viene portata a una distanza di cir-ca 30 mm dalla prima e viene bloccata sul pri-mo bordo lungo da un sistema premilamieramobile a comando idraulico; • rifilo della seconda lamiera mediante tagliolaser;• avvicinamento dei due lembi fino a ottene-re un perfetto allineamento: il movimento diavvicinamento è eseguito muovendo soltanto

I provini delle prove di

trazione e piega

realizzate per la

caratterizzazione

metallurgica dei

cordoni di saldatura

ottenuti.

TS 4.20 2D è la sigla che identifica il nuovissimo impianto

sviluppato da Tube Tech Machinery per il taglio e la saldatura

di lamiere piane. L’impianto, completamente automatico,

è in grado di rifilare e saldare lamiere tramite una speciale

testa, che esegue sia il taglio che la saldatura,

sviluppata e realizzata da TTM in sinergia con

Trumpf e Precitec, che hanno fornito

alcune parti del sistema.

L’

TTM Progetto ROSSO 4-09-2007 14:55 Pagina 2

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una delle due lamiere senza aprire il premila-miera; • puntatura delle due lamiere in modo da evita-re distorsioni termiche tra le due; • saldatura laser continua con la stessa te-sta di taglio dotata del dispositivo PrecitecLWM (Laser Welding Monitor) che, oltre a ope-rare come insegui-giunto, consente anche dicontrollare e certificare le saldature prodotte; • apertura dei due premilamiera;• traslazione delle lamiere saldate. A questo punto, il ciclo di lavoro riprende dal-le fasi precedenti per aggiungere una nuovalamiera a quelle precedentemente saldate.Conclusa l’operazione di saldatura e ottenu-ta la lamiera con dimensioni finali desiderate,mediante operazione manuale a mezzo car-

ro ponte di stabilimento, la lamiera vienetrasferita sui tagli laser esistenti per esse-

re rifilata sul perimetro e per eseguireeventuali lavorazioni accessorie quali fori,

asole, finestre ecc.

La qualifica delle saldaturerealizzateNaturalmente, la finalizzazione di questo siste-ma di rifilatura e saldatura di lamiere, cioè la rea-lizzazione di fogli di lamiera con dimensioninon disponibili sul mercato per applicazioniferroviarie, doveva garantire l’assoluta integri-tà del prodotto finale che doveva avere le stes-se caratteristiche meccaniche degli elementicostituenti. L’ingegner Castellini commenta inproposito: “Questa è stata la parte più difficiledel nostro lavoro, non tanto per la sua comples-sità, quanto per la novità di ciò che dovevamogarantire. Sulle saldature di testa eseguite sul-le lamiere base con spessori di 2, 4, 6 e 8 mmabbiamo sistematicamente effettuato dellecaratterizzazioni metallurgiche dei cordoniottenuti (con prove di durezza) e prove mec-

caniche di trazione e piega (in accordo alla nor-ma EN ISO 15614-11) al fine di determinare, perogni spessore, non solo i parametri ottimali, maanche le relative finestre di lavoro attorno a que-sti. Successivamente, sfruttando le caratteri-stiche del dispositivo LWM di Precitec abbiamofatto in modo che nel corso del funzionamentodel sistema non fosse possibile la fuoriuscita daqueste finestre, in modo da garantire l’opera-tività continua del sistema. È stato un lavorolungo che però ci ha appassionato, come sem-pre ci accade di fronte a nuove problematiche.Siamo contenti anche perchè, alla fine, abbia-mo ricevuto i complimenti del cliente”.

Infine, occorre dire che, come tutte le macchi-ne TTM, anche la TS 4.20 2D è stata progetta-ta con l’ausilio di programmi di calcolo strut-turale FEM (Finite Elements Method) checonsentono la caratterizzazione dimensionaledelle strutture e l’ottimizzazione degli stati di sfor-zo e deformazione in rapporto alle sollecita-zioni applicate.

La TS 4.20 2D è dotata

di un sistema di carico

automatico delle

lamiere che consente

una notevole

autonomia di lavoro.

Schema costruttivo

della TS 4.20 2D:

la sigla “TS” sta per

taglio e saldatura,

“4.20” indica

le dimensioni del

prodotto finale.

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