Trombosi Donne e A TASSA PRESSO IL CMP DI ROSERIO - MILANO · Donne e Trombosi L e donne credono...

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Donne e Trombosi Le donne credono che la minaccia più grave per la loro salute sia il tumore della mammella, e che le malattie vascolari da Trombosi siano un pericolo trascurabile o secondario. Le ricerche epidemiologiche più recenti hanno dimostrato che è molto più probabile che una donna vada incontro a una Trombosi coronarica che non a un tumore della mammella. Le malattie da Trombosi colpiscono il doppio dei tumori, anche nelle donne. Ma possono essere evitate, almeno in un caso su tre: negli uomini e nelle donne. Le donne sono diverse dagli uomini non solo per l’aspetto fisico, ma anche e soprattutto per differenze biologiche, per esempio, ma non solo, per l’assetto ormonale. Le malattie vascolari sono causate da una squadra di complici, non da un killer: identificare tutti i componenti della gang permetterà, a uomini e donne, di ridurre drasticamente la probabilità di andare incontro, con il passar degli anni, a malattie evitabili, come Ictus, Infarto del miocardio, Trombosi venose, Embolia polmonare, Trombosi arteriose. La prevenzione richiede attenzione, informazione, scelte e perseveranza. Il Presidente Lidia Rota Vender ALT - ASSOCIAZIONE PER LA LOTTA ALLA TROMBOSI - ONLUS IN CASO DI MANCATA CONSEGNA RESTITUIRE ALL’EDITORE CHE SI IMPEGNAA PAGARE LA RELATIVA TASSA PRESSO IL CMP DI ROSERIO - MILANO Periodico quadrimestrale - N. 60 - aprile 2006 - Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Milano

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Donne eTrombosi

Le donne credono che la minaccia più grave per la loro salute sia il tumoredella mammella, e che le malattie vascolari da Trombosi

siano un pericolo trascurabile o secondario.Le ricerche epidemiologiche più recenti hanno dimostrato che è molto più

probabile che una donna vada incontro a una Trombosi coronaricache non a un tumore della mammella.

Le malattie da Trombosi colpiscono il doppio dei tumori, anche nelle donne.Ma possono essere evitate, almeno in un caso su tre:

negli uomini e nelle donne.Le donne sono diverse dagli uomini non solo per l’aspetto fisico,

ma anche e soprattutto per differenze biologiche,per esempio, ma non solo, per l’assetto ormonale.

Le malattie vascolari sono causate da una squadra di complici, non da un killer: identificare tutti i componenti della gang permetterà, a uomini e donne, di ridurre drasticamente la probabilità di andare

incontro, con il passar degli anni, a malattie evitabili,come Ictus, Infarto del miocardio, Trombosi venose,

Embolia polmonare, Trombosi arteriose. La prevenzione richiede attenzione, informazione, scelte e perseveranza.

Il PresidenteLidia Rota Vender

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“…Se fosse stato mio maritoad avere un dolore lancinante al petto, e non io,il medico avrebbe immediatamente sospettatoun infarto…”.

Una storia finita bene, per for-tuna: ma sono le parole di unadonna nella quale la diagnosidi Trombosi coronarica è statasospettata in ritardo, solodopo aver escluso altre cause.Fino a pochi anni fa le ricercheepidemiologiche avevano ras-sicurato le donne sulla aggres-sività delle malattie vascolarida Trombosi, evidenziandoneuna maggiore incidenza negliuomini, e lasciando supporreche le donne fossero protette,probabilmente dagli ormonifemminili.Oggi è sempre più chiaro chele donne sono meno colpitedalle malattie vascolari fino ai50 anni, ma con il passar deglianni perdono questo vantag-gio.Dopo la menopausa la prote-zione legata a all’assetto ormo-nale viene meno, e lascia ledonne esposte al rischio diincorrere in un Ictus o in un

Infarto, spesso sottovalutato. Le arterie e le vene delledonne si ammalano quanto ecome quelle degli uomini: equando la Trombosi colpisceha una prognosi nettamentepiù sfavorevole.Le donne colpite da Infarto oda Ictus muoiono più degliuomini: forse anche per unritardo nella diagnosi e quindinella cura, legato alla diffusaed errata convinzione che que-ste malattie nelle donne sianomeno probabili.In Europa 55 donne su 100muoiono per malattie vasco-lari, e 40 uomini su 100:l’Ictus è nell’uomo la terzacausa di decesso, nella donna èla seconda. Le donne che sopravvivonoall’Ictus sono più spesso nonautosufficienti, rispetto agliuomini: le conseguenze dellaTrombosi cerebrale sono l’ina-bilità e la demenza, con unimpatto facilmente immagina-bile sulla famiglia e sull’interasocietà. Eppure solo 13 donne su 100considerano le malattie daTrombosi come un nemico dacombattere: la Trombosi è

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Il cuoredelle donnein numeri

ANNO XVI - N. 60

Aprile 2006

Direttore responsabileClaudia Rota

Testi diLidia Rota VenderMarco Renato MengaFederica MoscardiniSergio OliveriSilvia Villa

Coordinamento editorialeMarco Renato Menga

EditoreALT - Associazioneper la Lotta alla Trombosi - OnlusVia Cesare Correnti, 1420123 Milanotel. 02-720.11.444fax [email protected]

Comitato scientificoValentin FusterZaverio M. RuggeriJohn MartinIrwin H. RosenbergGiorgio AgrifoglioRosario BrancatoAngelo BranziMarco CattaneoSergio CoccheriGaetano CrepaldiGiovanni de GaetanoLeandro GennariGian Franco GensiniAdalberto GrossiDaniela MariRoberto SterziIl Presidente di SISET

Segreteria scientificaMarco MoiaFrancesco Saverio Dioguardi

Realizzazione editorialeStampaLeva Arti Grafiche S.p.AViale Edison, 60520099 Sesto San Giovanni

Abbonamento annuo 17 euroALT - via Cesare Correnti, 1420123 Milanoc/c postale n. 50 29 42 06

In questo numero:

Il cuore delle donne in numeri 2

Una finestra sull’Europa 17

Lavori in corso 20

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invece la minacciapiù grave per la qua-lità e per la duratadella loro vita futura.Credendo di essereprotette, le donnefanno meno attivitàfisica, non controlla-no il livello del cole-sterolo nel sangue(40 su 100 fra ledonne con più di 55 anni hanno il colestero-lo elevato!), né la pressione del sangue (oltrei 45 anni solo metà delle donne ha una pres-sione arteriosa accettabile), hanno imparatoa fumare e non vogliono smettere, sonosovrappeso, hanno il diabete e non lo sanno.Le donne sono diverse dagli uomini, non sol-tanto per il loro aspetto anatomico, ma ancheper le loro caratteristiche biologiche e fisio-logiche: le arterie delle donne sono più pic-cole, si ammalano in modo più subdolo, sof-frono spesso di anemia, con un ridottoapporto di ossigeno: e i farmaci che preven-gono le malattie vascolari negli uomini spes-so nella donna non sono altrettanto efficaci.

Gli ormoni salvano le donne?Quelli naturali che circolano nel sangue diuna donna in età fertile SÌ, quelli sintetici(pillola, terapia ormonale sostitutiva) NO.

La pressione del sangue aumenta il rischiodi Trombosi?SÌ. Molti pensano che l’ipertensione sia unproblema della vecchiaia: non è vero, moltigiovani soffrono di ipertensione, addiritturamolti bambini, ma non lo sanno. Bisogna misurare ogni tanto la pressionedel sangue.

Come nasce l’ipertensione?L’ipertensione è causata quasi sempre da unprogressivo irrigidimento delle arterie che

portano il sangue dal cuorealla periferia: come i ramidi un albero esse portanosangue, ossigeno e nutri-mento anche alle cellule piùlontane. L’usura del tempo, e l’in-sulto di sostanze nocive(nicotina, caffeina, coleste-rolo, stupefacenti) possonoprovocare una perdita di

elasticità delle arterie, con conseguenteaumento della pressione con cui il cuore ècostretto a spingere il sangue nelle arterie

Quanto conta il peso? Sovrappeso e obesità sono fattori di rischioper malattie da Trombosi arteriosa e venosa:il grasso distribuito a livello addominale(giro vita) corrisponde al grasso interno, edè un fattore di rischio per Trombosi corona-rica e Ictus cerebrale. Un addome globosorallenta il ritorno del sangue al cuore, provo-ca dilatazione delle vene delle gambe e, avolte, Trombosi delle vene superficiali(Tromboflebiti) o profonde (Trombosi veno-sa profonda). Calcolare il BMI permette di valutare se si èsovrappeso (vedi tabella a pagina 13).

E il colesterolo?Elevati livelli di colesterolo aumentano ilrischio di Trombosi arteriose: il colesteroloè fondamentale per un corretto funzionamen-to delle cellule, soprattutto del cervello, madiventa pericoloso quando è troppo. Lericerche più recenti consigliano di teneresotto controllo soprattutto il colesterolo catti-vo (LDL) che non deve superare 115 mg/dl.Parte del colesterolo viene assunta con ilcibo, soprattutto carne rossa, uova, formaggi,latte e derivati, ma una quota viene prodottada noi stessi, spesso in condizioni di stress.Il colesterolo può essere ridotto con l’attivi-

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tà fisica (almeno quaranta minuti di attivitàaerobica consecutivi e tutti i giorni: cammi-nata a passo sostenuto, nuoto, cyclette, bici-cletta, acqua gym, o altra attività equivalen-te). Solo in casi particolari il medico consi-glierà farmaci specifici.

E il fumo?Il fumo di sigaretta interferisce con i norma-li meccanismi antiossidanti che proteggonole arterie: e quadruplica il rischio diTrombosi in giovani donne che assumonoormoni.

E lo stress?E’ forse il fattore di rischio più temuto mameno quantificabile: lo stress di per sé inpiccole quantità è indispensabile. Quando èeccessivo e perdura nel tempo diventa peri-coloso (la parola deriva dall’inglese e signi-fica “stirare”): anche la depressione vieneclassificata come situazione che provoca unaumento dello stress. Si combatte aumentan-do l’attività fisica e rallentando il ritmo dellavita quotidiana.

Il diabete è pericoloso?Il diabete è un fattore di rischio per malattieda Trombosi Arteriosa soprattutto nelledonne, che sono colpite più spesso degliuomini, ma se ne accorgono tardi. Alti livelli di glicemia (zuccheri circolantinel sangue) provocano Aterosclerosi e poiTrombosi: gli zuccheri non arrivano a desti-nazione nelle cellule, che lavorano con scar-sità di “carburante”, quindi soffrono e, circo-lando, provocano “irritazione e infiammazio-ne” della parete delle arterie, che rispondonocon la formazione di placche ateroscleroti-che più o meno grandi, che a loro volta atti-vano i meccanismi che portano alla forma-zione di Trombi.Misurare la glicemia una volta ogni tanto,soprattutto se ci sono stati casi di diabete infamiglia e se si è in sovrappeso, permette diidentificare e neutralizzare questo nemicoprima che provochi danni.

E’ necessario un controllo medico?Non sempre e non solo: la donna da sola puòfare una valutazione del proprio rischio,guardandosi allo specchio, misurando lapressione del sangue, controllando la qualitàe la quantità di quello che mangia ogni gior-no, dando un’occhiata alla storia della pro-pria famiglia, soprattutto padre, madre, fra-telli e sorelle. E parlandone con il medico di famiglia, chedeve sempre essere il primo interlocutore.

Serve la dieta?Serve scegliere fin da piccole una alimenta-zione equilibrata, ricca di verdura e di frut-ta, povera di grassi animali (carne, latte,uova e formaggio e derivati), ricca di fibra(verdura frutta e cereali integrali): è più faci-le non ingrassare che non perdere peso piùavanti. Se ormai è tardi, si ricorre alla dieta: ma nes-suna dieta funziona senza attività fisica.

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Serve calcolare le calorie?Le calorie sono il valore energetico dei cibiche mangiamo: se introduciamo troppe calo-rie e non le consumiamo queste si accumula-no sotto forma di grasso, esternamente maanche internamente.

PRIMA DEI 30 ANNI

La gravidanza e la pillolacontraccettiva possono “met-

tere in disordine” il sistema della coagulazio-ne del sangue, e far emergere una eccessivatendenza del sangue a coagulare (assettotrombofilico). Il fumo di sigaretta aumenta il livello dialcuni fattori procoagulanti, e contribuiscead ossidare le pareti delle arterie. Gli stupefacenti, in particolare la cocaina,possono provocare Trombosi delle coronarienei giovani.Sovrappeso e obesità possono rallentare lacircolazione venosa delle gambe e predi-spongono a diabete e ipertensione.Rapido aumento delle masse muscolari,come nelle atlete, soprattutto per i muscolidella spalla, possono provocare Trombosidelle vene dell’arto superiore.L’inattività fisica può causare sovrappeso equindi aumentare la probabilità di malattievascolari. Più rari, ma da non trascurare, diabete e iper-tensione, che affliggono anche le donne gio-vani, anche se con minore frequenza rispettoalle donne sopra i 50 anni.

La Trombosi può colpire in gravidanza?La gravidanza provoca un rallentamento delcircolo nelle vene delle gambe, perché il pro-gressivo e inevitabile aumento di volumedell’addome comprime le vene che riportano

il sangue al cuore; gli ormoni della gravi-danza rendono più morbide le pareti dellevene, che perdono elasticità, e alteranol’equilibrio fra fattori pro e anti-coagulanti.Questo disordine può, in alcune donne chehanno una famigliarità per Trombosi o hannoun sistema della coagulazione già tendente acoagulare troppo, provocare una Trombosi,di solito nelle vene delle gambe, a volte inaltri organi.

Una donna con Trombosi deve interrompe-re la gravidanza?NO, a meno che non sia a rischio la vita dellapaziente o del bambino.La Trombosi anche in gravidanza può esserecurata, con farmaci che non oltrepassano labarriera placentare (eparina) e non raggiun-gono il feto.

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CHE COS’È L’ASSETTOTROMBOFILICO?

Indica uno squilibrio del sistema dellacoagulazione in senso protromboticoper:

• eccesso di fattori procoagulanti: fibrino-geno, fattore VII, fattore VIII, fattore II

• difetto di fattori anticoagulanti: proteinaC, proteina S, antitrombina III

• alterata Resistenza alla proteina C atti-vata (RAPC)

• bassi livelli di fattore XII• presenza di mutazioni di uno o più fat-

tori della coagulazione (protrombina,mutazione Leiden del fattore V)

• presenza di elevati livelli di omocisteinanel sangue

• presenza di anticoagulante lupico(LAC)

• elevati livelli di anticorpi anticardiolipi-na.

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Una donna in terapia anticoagulante puòcominciare una gravidanza?I farmaci anticoagulanti orali (Sintrom eCoumadin) possono causare malformazio-ni nel feto, soprattutto in alcune fasi dellagravidanza: è prudente che una donna interapia anticoagulante abituale chieda consi-glio al suo medico prima di avviare una gra-vidanza: di solito si sostituiscono i farmaciper bocca con farmaci sottocute (eparina),che non oltrepassano la barriera placentare,non raggiungono il bambino, e non aumenta-no il rischio di emorragie nella madre.

La gravidanza provoca Trombosi?E’ buona regola, prima di iniziare una gravi-danza, verificare il proprio stato di salute conil medico curante, al quale spetta suggerireeventuali esami preliminari. La gravidanza di per sé provoca una altera-zione ormonale che manda in “confusione” ilsistema della coagulazione del sangue, l’au-mento del volume dell’addome comprime levene che riportano sangue al cuore, e provo-ca in alcuni casi la comparsa di vene varico-se o dilatazioni del circolo venoso particolar-mente appariscenti soprattutto nelle venesuperficiali delle gambe: le calze elastichepossono aiutare a prevenire questo fenome-no. Quando il sangue rallenta la velocità, il siste-ma della coagulazione può attivarsi, e scate-nare la formazione di un Trombo.

L’aborto provoca Trombosi?Il rischio di Trombosi è più alto dopo unainterruzione di gravidanza: piccoli Trombi sipossono formare nelle vene delle gambe odella pelvi. Se questi non vengono prontamente scioltidal meccanismo di controllo (fibrinolisi),possono estendersi in direzione del cuore, oframmentarsi provocando un’embolia pol-monare.

La gravidanza affatica il cuore?Il cuore in una donna gravida funziona incondizioni delicate: l’anemia tipica dellagravidanza, l’ostacolo del ritorno venoso alcuore e il sollevamento del diaframma cau-sato dall’aumento di volume dell’addomepossono disturbare un corretto funzionamen-to del cuore, che ha comunque una grandecapacità di adattamento.

Come posso calcolare il mio rischio?Il rischio di sviluppare malattie vascolari nonè mai uguale a 0. Il rischio aumenta con l’etàe con l’aggiungersi di altri fattori di rischio,che si sommano all’assetto ereditario: l’obiet-tivo di una donna fino a 30 anni dovrebbeessere di mantenerlo al minimo. È utile cal-colare il proprio rischio (vedi tabella per ilcalcolo del rischio vascolare nel box a fianco).

L’infarto è ereditario?Una ricerca recente ha sottolineato che nellearterie di giovani figli di madri o padri cheavevano sofferto precocemente di infarto sipossono intravedere già i segni premonitoridi una futura malattia cardiovascolare. Non si eredita l’infarto, ma la predisposizio-ne a svilupparlo: meno fattori di rischio siaggiungono, meno probabile sarà l’evento.

Che cos’è un’aritmia?E’ un difetto del ritmo del cuore. Il cervelloimpone al cuore il ritmo attraverso sottilissi-mi fibre che sono il prolungamento delle cel-lule nervose: questi “fili elettrici” possonocon il tempo usurarsi, e trasmettere impulsiirregolari.Il cuore è una pompa, deve battere regolar-mente, aspirando il sangue di ritorno dallevene carico di scorie e spingendo in circolosangue pulito carico di ossigeno. Il suo bat-tito accelera quando serve, per aumentarel’apporto di sangue e di ossigeno agli organie ai muscoli quando lo richiedono (attività

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CCAARRTTEE DDEELL RRIISSCCHHIIOO

Elaborate della SocietàEuropea di Cardiologia,permettono di calcolare la probabilità di andareincontro nei prossimidieci anni ad un eventovascolare.

Identificare la casellacorrispondente alla pressione arteriosa (massima),al livello di colesterolo, all’età,nella colonna fumatricio non.

Smettendo di fumare emantenendo inalteratigli altri valori si puòimmediatamente calcolare la riduzionedel rischio.

Lo stesso esercizio sipuò ripetere simulandouna riduzione del colesterolo o una riduzione della pressione.

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fisica), a volte rallenta, per esempio duranteil sonno.A volte il battito è irregolare (palpitazioni,extrasistoli): questo fenomeno va riferito almedico curante che ne verificherà le ragio-ni. Anemia, spesso presente nelle donne conflusso mestruale abbondante, tiroide mal-funzionante, stress, abuso di fumo, alcool,stupefacenti, malattie delle valvole, dilata-zione del cuore per invecchiamento precocepossono essere alcune delle cause.

La pillola anticoncezionale può provocareTrombosi?Su 1000 donne che utilizzano la pillola con-traccettiva 5 rischiano di avere una Trom-bosi: essa si può manifestare in qualunquedistretto, più spesso venoso. Sospendere lapillola può aumentare il numero di interru-zioni di gravidanze indesiderate: l’aborto èun fattore di rischio per TrombosiPrima di utilizzare la pillola, è bene consul-tare il medico curante che, in base alla storiafamigliare e ai fattori di rischio specificidella paziente, potrà calcolare il rischio diTrombosi, chiedere accertamenti e prenderela decisione. Ogni donna può ridurre da solail rischio di Trombosi correlato all’utilizzo diterapie ormonali, sapendo, per esempio, cheil fumo di sigaretta quadruplica il rischiodi Trombosi venosa in giovani donne chefanno uso della pillola anticoncezionale.

… e il cerotto anticoncezionale?Nel novembre dello scorso anno la FDA(Food & Drug Administration), che sorveglianegli USA i farmaci e la salute pubblica, haallertato i medici sui rischi correlati all’uti-lizzo del cerotto contraccettivo: gli ormoniliberati dal cerotto vanno comunque in circo-lo nel sangue e in quantità maggiori di quan-to accade durante l’utilizzo della pillola perbocca, anche se non è ancora certo che que-sto dato si accompagni a un maggiore rischiodi Trombosi.

Quali sono le alterazioni che predispongo-no a Trombosi?Il sangue scorre fluido nelle arterie e nellevene, e coagula solo quando viene in contat-to con l’aria, con le sostanze liberate da unaferita o da una zona malata, o quando rallen-ta la velocità con cui circola.I fattori della coagulazione del sangue (da Ia XIII) sono proteine che guidano la trasfor-mazione del sangue da liquido a gel, per for-mare un coagulo che ha la funzione di arre-stare un’emorragia o di guarire una ferita:come avviene per le piastrelle del domino,ogni fattore attiva “a cascata” quello succes-sivo, ma nello stesso tempo allerta gli anti-coagulanti, che debbono impedire una coa-gulazione eccessiva.

La bilancia dell’emostasi

Se i fattori procoagulanti sono imperfetti, osono troppo abbondanti, o se gli anticoagu-lanti sono scarsi, o imperfetti, il sistema puòsfuggire al controllo e produrre un eccessodi coagulazione, che porta alla formazionedi un Trombo.Un fattore V mutato (mutazione Leiden) puònon essere in grado di allertare il sistemadegli anticoagulanti, soprattutto in concomi-tanza con fattori di rischio interferenti, comela pillola, il fumo di sigaretta, la gravidanza,la circolazione venosa rallentata: la probabi-lità di Trombosi in donne con la mutazione èpiù alta che non in donne con un fattore Vnormale.Circa 2 donne su 100 hanno questa mutazio-ne nella popolazione generale, ma non tutte

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debbono per forza sviluppare unaTrombosi: la mutazione non è una malat-tia, è un difetto e provoca malattia solo sesi accompagna ad altri fattori dirischio.Ognuno di noi produce due squadredi ogni singolo fattore della coagula-zione: di una squadra ha ereditato icodici dalla madre, dell’altra dalpadre.Una mutazione eterozigotesignifica che solo uno deigenitori ha trasmesso il codiceanomalo, omozigote significache ambedue hanno trasmes-so il difetto.A sua volta la madre portatrice dellamutazione avrà una probabilità sudue di trasmettere la mutazione alfiglio o alla figlia.Quanto detto per il fattore V Leidenvale anche per la mutazione dellaProtrombina.

La mutazione della MTHFR è perico-losa?La Metilen Tetra Hidro Folato Reduttasio MTHFR è un enzima, uno spazzinoche deve eliminare dal sangue l’eccesso diomocisteina, derivato dalla metionina cheassumiamo con il cibo.Se lo spazzino è difettoso (mutato), oppurenon ha sufficiente “carburante” a disposizio-ne (vitamine B) può non riuscire a far beneil suo lavoro: i livelli di omocisteina nel san-gue aumentano, irritano le pareti delle arterieo delle vene, il sistema della coagulazioneinterviene per guarirle e provoca Trombosi.Questa immagine poco scientifica ma sem-plice illustra i meccanismi complessi chepossono portare alla formazione di Trombinelle vene e nelle arterie di persone con ele-vati livelli di omocisteina nel sangue.L’imputato comunque non sembra essere lospazzino, ma l’omocisteina: se questa si

mantiene bassa, anche in presenza diun enzima difettoso, il rischio diTrombosi è uguale a quello di colo-

ro che non hanno il difetto.Elevati livelli di omocisteinapossono essere normalizzaticon l’utilizzo di vitamine delgruppo B, sotto controllo delmedico.L’omocisteina aumenta nelle

donne che fumano.

Le donne devono fare loscreening per la trombo-

filia prima di una gravidanza?NO. Solo le donne che hanno giàavuto una Trombosi, o che hanno infamiglia casi di Trombosi o diEmbolia, soprattutto se avvenutidurante gravidanza o senza cause sca-tenanti e in età precoce (prima dei 65anni), possono valutare con il propriomedico di fiducia l’opportunità di ese-

guire questi test.In alcuni casi un assetto trombofilicopuò essere responsabile della difficoltàdi iniziare o portare a buon fine unagravidanza.

DDaaii 3300 aaii 4455 aannnnii

Con il passare degli anni laparola d’ordine diventaprevenire. Con l’invecchia-mento, naturale, inevitabile

e progressivo, la pressione del sangue puòaumentare: fra i 30 e i 45 anni 25 donne su100 sviluppano ipertensione, e non si saperché. Se l’ipertensione viene identificatapresto, potrà essere corretta con interventisullo stile di vita, senza ricorrere ai farmaci:consumare meno sale, ridurre il peso, elimi-

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nare il fumo disigaretta, aumenta-

re l’attività fisicaquotidiana sono le basi

per una corretta “cura”di una ipertensionerecente.

Se l’ipertensione persiste,sarà il medico a suggerire

opportuni accertamenti e cure.Negli ultimi 20 anni in Italia ledonne hanno imparato a fuma-

re di più: oggi fumano 24 donne su 100!Non a caso si sono registrati più casi diTrombosi coronarica nelle donne.Il fumo danneggia le arterie, la pelle, i pol-moni, il cervello, i denti, lo stomaco, l’inte-stino, le corde vocali, la vescica, tutti gliorgani: chi fuma è più a rischio di sviluppa-re diabete.Il fumo riduce la riserva di ossigeno necessa-ria a tutte le cellule, alle fibre muscolari, alcuore, al cervello, a tutti gli organi.La nicotina è un vasocostrittore, alza la pres-sione del sangue e aumenta la frequenza car-diaca, e in alcune persone può provocare unaimportante vasocostrizione periferica (ciano-si delle labbra, delle unghie). Il monossido di carbonio limita la capacitàdel sangue di trasportare ossigeno, tutte lecellule ne soffrono, molte muoiono.Il fumo provoca l’aumento di alcuni fattoriprocoagulanti nel sangue (VII, VIII, fibri-nogeno). Le sostanze tossiche inalate con il fumo disigaretta provocano infiammazione dellepareti delle arterie, con progressione dellaaterosclerosi e peggioramento delle placcheaterosclerotiche, che possono rompersi e ri-chiamare i fattori della coagulazione a for-mare un Trombo. Il Trombo può chiudere un’arteria in parte ocompletamente, riducendo o annullando ilpassaggio di sangue, con conseguenze cata-

strofiche: una Trombosi della carotide puòprovocare un Ictus cerebrale, una Trombosidi una coronaria può provocare un Infarto.A volte frammenti si staccano dalla placca edal Trombo, oppure da un cuore malato (val-vole) o fibrillante: viaggiando come emboliraggiungono il cervello provocando un TIA(attacco ischemico cerebrale transitorio) oun Ictus.Le cellule del cervello governano funzionivitali, basta che ne muoiano poche per averesintomi clamorosi, come la paralisi di unaparte del corpo, la perdita della parola, dellavista, dell’udito, dell’equilibrio.L’aterosclerosi può colpire anche altridistretti, per esempio l’aorta e le arterie dellegambe (iliache, femorali…): gli emboli chesi staccano da un aneurisma dell’aorta pos-sono provocare una ischemia, che in alcunicasi richiede l’amputazione!Chi fuma un pacchetto di sigarette al giornoha circa il doppio delle probabilità di avereun Infarto rispetto a un non fumatore: ilfumatore colpito da Infarto ha meno probabi-lità di sopravvivere.Il fumo peggiora anche l’angina (dolore alpetto causato da un restringimento transito-rio o permanente di una arteria coronarica) eaumenta la gravità, la frequenza e la duratadegli attacchi e il rischio che l’angina si tra-sformi in Infarto.

Che danni provoca il fumo in gravidanza?Durante la gravidanza (ma anche durantel’uso di terapie ormonali come la pillolaanticoncezionale, la terapia ormonale sosti-tutiva della menopausa e le terapie ormonaliper la cura di alcuni tipi di tumore) il sanguetende a coagulare più del normale: l’aggiun-ta del fumo moltiplica il rischio di Trombosi.I neonati di donne che hanno fumato in gra-vidanza hanno un peso inferiore a quelli natida donne non fumatrici (circa il 10% inmeno), hanno un rischio di mortalità perina-

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tale più alto e si ammalano più facilmentenei primi anni di vita.L’ossido di carbonio riduce la capacità delsangue materno di trasportare ossigeno alfeto e la nicotina può contribuire a causarevere e proprie Trombosi dell’arteria ombeli-cale, impedendo un normale apporto di ossi-geno e di sostanze nutritive al bambino.

Quattro mosse per smettere di fumareIl corpo si abitua alla nicotina e quandomanca la pretende. Se il bisogno non vienesoddisfatto subito diventiamo irritabili o an-siose, abbiamo difficoltà di concentrazione,insonnia, aumento dell’appetito.La mente si abitua facilmente alla nicotina,perché la sigaretta si accende spesso in situa-zioni piacevoli: nei momenti liberi dal la-voro, a fine pasto, durante l’aperitivo, neimomenti di relax. Crediamo che il fumofaciliti i contatti con gli altri, conferiscafascino, sicurezza e disinvoltura, allenti latensione e lo stress, aiuti la concentrazione,scarichi le tensioni, favorisca la socializza-zione. Falso!La buona notizia è che se si riesce a star lon-tani dalle sigarette, col tempo i sintomi daastinenza diminuiscono fino a sparire dopoqualche settimana. Un buon metodo per smettere è ridurre allametà il numero di sigarette fumate ogni gior-

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La verità sul fumo

❥ Il fumo non riduce lo stress, anzi loaumenta da un punto di vista biochimico

❥ Il fumo lascia cattivo odore sullemani, sulla pelle, nella bocca, suicapelli

❥ Il fumo ingiallisce i denti e le dita,rende opachi i capelli, invecchia lapelle, accentua le rughe

❥ Il fumo riduce le prestazioni sessuali❥ Il fumo è costoso❥ Chi fuma più di cinque sigarette al

giorno può essere definito tabagista❥ Il tabagista è dipendente dal fumo

quanto l’alcoolista dall’alcool e iltossicodipendente dagli stupefacenti

❥ La dipendenza si manifesta con sensodi ansia e frustrazione quando le siga-rette sono finite o manca l’accendino.

SMETTERE DI FUMARE porta moltivantaggi:❥ Entro 20 minuti dall’ultima sigaretta

la pressione del sangue scende❥ Dopo 8 ore il monossido di carbonio

(un veleno per arterie e cellule!)torna a livelli normali

❥ Entro due giorni migliora la capacitàdi avvertire i sapori

❥ da 1 a 9 mesi diminuiscono tosse,congestione nasale, stanchezza erespiro affannoso. Le ciglia vibratili(peluria presente sui bronchi) rico-minciano a filtrare l’aria.

❥ Dopo un anno il rischio di Infartodiventa pari a quello di chi non hamai fumato

❥ Dopo 5 anni il rischio di morire dicancro al polmone si riduce del 50%

❥ dopo 15 anni il rischio di malattiecardiovascolari diventa quasi quellodi un non fumatore

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no; poi alla metà della metà; e poi ancoradella metà; alla fine il risultato sarà zero! Si può ricorrere alle terapie di gruppo,all’agopuntura, all’ipnosi…o alla buonavolontà e alla motivazione personale.Molti ce l’hanno fatta, ed erano molto menoin gamba di noi…anche questo può aiutare.

Chili di troppo e pigriziaL’obesità nell’uomo aumenta il rischio dimalattie vascolari: anche nelle donne l’obe-sità è un importante fattore di rischio, peralcuni aspetti ancora più insidioso che nonnegli uomini. L’avvicinarsi della menopausa comportaspesso una alterazione del metabolismo chesi traduce in un bilancio energetico sfavore-vole: l’accumulo di calorie non utilizzate sitraduce in accumulo di grasso.

PPeerrcchhéé ssii aauummeennttaaddii ppeessoo ddooppoo ii 3355 aannnnii??

❥ in pre-menopausa si abbassa il livellodi estrogeni

❥ A questa età le donne riducono l’ atti-vità fisica e tendono a mangiare di più

❥ il metabolismo rallenta e la massamuscolare diminuisce: si riduce lanecessità calorica

❥ noi siamo il prodotto genetico deinostri genitori: chi ha genitori obesideve impegnarsi presto e bene per noningrassare

Uno studio americano condotto in un arco di20 anni su 88.000 donne tra i 34 e i 59 anniha dimostrato che le donne obese che nonfanno attività fisica (combinazione spessopresente e logicamente intuibile) hanno unrischio triplicato di malattie vascolari daTrombosi.

Le donne obese ma che svolgono attività fisi-ca hanno un rischio doppio rispetto alledonne di peso normale. Le donne con unpeso normale ma che non fanno attività fisi-ca hanno comunque un rischio maggiore del50% rispetto alle donne magre e attive.Una donna obesa, fumatrice, pigra rischiauna malattia da Trombosi dieci volte più diuna donna di peso normale, che non fuma eche svolge attività fisica regolare.Non è ancora chiaro quali siano i meccani-smi con i quali l’obesità provoca malattievascolari: è certo che la donna obesa è piùfacilmente anche ipertesa e diabetica.

Una donna mela o pera?La quantità del grasso sottocutaneo si corre-la con un aumento del rischio vascolare, maanche la distribuzione del grasso sembraessere determinante: una donna può avereuna silhouette maschile “a mela” con il gras-so concentrato sullo stomaco e sul giro vita,oppure a “pera”, con il grasso concentratosoprattutto sulle cosce: le “pere” hanno unrischio vascolare minore rispetto alle“mele”, ma pur sempre un rischio maggioredi chi non è né pera né mela, ma è in forma!Gli ormoni femminili influenzano la quanti-tà e la distribuzione del grasso nel sottocutema anche nel sangue: il giro vita di unadonna non dovrebbe mai misurare piùdell’80% della misura dei fianchi.La donna “pera” potrebbe avere un livello diprotezione più elevato rispetto alla “mela”:ma la protezione regalata da questi ormoninon è eterna!La “mela” è più spesso fumatrice: il fumo disigaretta potrebbe alterare l’equilibrio degliormoni e favorire le malattie vascolari.

Quanto conta il giro vita?Basta un metro morbido da sarta per avereuna idea del proprio rischio vascolare: ilgirovita (in centimetri) è normale se inferio-

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I carboidrati (amidi e zuccheri) sono la fonteprincipale di energia per l’organismo.I carboidrati semplici sono fruttosio, latto-sio e saccarosio, e si trovano nella frutta, nellatte e nello zucchero semolato, vengonoassimilati rapidamente, forniscono energiaimmediata ma si consumano velocemente.I carboidrati complessi (pasta, riso, pane epatate) forniscono energia più lentamente.I grassi (lipidi) in piccole quantità sono indi-spensabili: forniscono energia, trasportano levitamine liposolubili (A, D, E, K) e costrui-scono la struttura della cellula. Un’alimenta-zione equilibrata privilegia i grassi vegetalirispetto a quelli animali, crudi rispetto aicotti, richiede almeno quattro/cinque porzio-ni di verdura e frutta al giorno, ricche di fibra(mangiare la frutta senza sbucciarla, dopoaverla ben lavata può essere di aiuto).Le proteine sono “mattoni” derivati dagliaminoacidi e formano la struttura del corpoumano. Le proteine animali si assumono con pesce,carne e latticini: che non devono mancare inuna dieta equilibrata.

Basta la dieta?NO. Alla dieta si deve accompagnare unaumento dell’attività fisica. Quando i muscoli lavorano, bruciano calorieattingendole dalle riserve di grasso presentisu braccia, gambe e addome. Una dieta ètanto più efficace quanto maggiore è lamassa muscolare.

Lo stato d’animo è un fattore di rischio?SÌ. Uno studio recente ha sottolineato che ledonne scontente e oberate di impegni e diresponsabilità e con bassi livelli di autostimacorrono il rischio di andare incontro adepressione: questo stato costituisce un fat-tore di rischio, proprio come familiarità,ipertensione, diabete. Essa si associa ad alterazione dei fattori della

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re a 80, si deve ridurre se è fra 80 e 87, èurgente dimagrire, anche con l’aiuto delmedico, se è oltre 87.

Come calcolare il BMIL’indice di Massa Corporea (BMI=BodyMass Index) identifica le persone in sovrap-peso, obese, sottopeso.Ovviamente non tiene conto della compo-nente ossea, né della proporzione fra massemuscolari e grasso: ma calcolarlo è un eser-cizio utile, che può aiutarci a trovare la moti-vazione per ridurre i chili di troppo.La formula è la seguente:

Peso in Kg : (altezza in metri)2

Esempio58 Kg : 1,702 = 58 : 2,89 = 20,06 (normale)

> 40 Sovrappeso di 3° grado Grave obeso

30-40 Sovrappeso di 2° grado Obeso

25-30 Sovrappeso di 1° grado Sovrappeso

18,5-25 Normopeso Normale

< 18,5 Sottopeso Magro

Qual è una sana alimentazione? Nessun cibo è buono o cattivo in assoluto. Laricetta per la prevenzione a tavola è sempli-ce: qualità, varietà, quantità ogni giorno.Una dieta equilibrata dovrebbe contenerecirca il 55% di carboidrati, non più del 28%di grassi e il resto in proteine.

La piramide dell’alimentazionesana indica qualialimenti dovremmoconsumare raramente(apice) e quali in abbondanza(base).

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coagulazione, a disturbi del sonno, ad arit-mie.Alcuni farmaci possono interferire conl’umore: reserpina, la betanidina, la guaneti-dina e la digitale. Il consiglio del medico èindispensabile per confermare questa possi-bilità. Se verrà diagnosticata una depressione saràil medico a suggerire i farmaci adatti e avalutarne eventualmente l’interferenza con ilsistema della coagulazione del sangue.

Le donne irritabili rischiano di più?SI. Le donne che vanno facilmente in colle-ra hanno un rischio di infarto triplicato:l’adrenalina prodotta in eccesso provoca unospasmo delle arterie, che, se malate diAterosclerosi, possono chiudersi e provocareischemia.

La Trombosi può colpire le gambe?SI. Può colpire le vene (Trombosi venosaprofonda o superficiale, comunemente defi-nita “flebite”) oppure le arterie (arteriopatiaperiferica o embolia).

La Trombosi venosa è frequente nelle donnecon varici, ed è subdola: può dare un doloresimile a un crampo, gonfiore, rossore. LaTrombosi di un’arteria delle gambe è piùdrammatica: l’arto diventa pallido, freddo,molto dolente (vedi Salto n. 58 “Arterie eTrombosi” e n. 54 “Trombosi venosa profon-da, embolia polmonare e trombosi rare”).

Perché si forma un Trombo in una venadelle gambe?Perché le vene, con il passar degli anni, per-dono elasticità, e le valvole al loro internodiventano meno efficienti nell’aiutare ilritorno del sangue verso il cuore. Questoaccade in persone particolarmente predispo-ste, o per gravidanze precedenti, o perimportante sovrappeso, soprattutto se il gras-so è distribuito sull’addome, o per flebiti oTrombosi precedenti, spesso non diagnosti-cate.

Le vene varicose provocano Trombosi?NO. Ma favoriscono il rallentamento dellacircolazione, e predispongono a Trombosi.Trombosi ripetute e non curate possono pre-disporre a una malattia subdola, molto fre-quente, molto invalidante, detta sindromepost flebitica o post trombotica: sulla cutedella gamba o della caviglia compaionomacchie rossastre o scure, a volte ulcere,anche molto estese, che guariscono conmolta difficoltà, e spesso si infettano.A parte il problema estetico, a volte grave, legambe con varici sono spesso affaticate,gonfie e dolenti, soprattutto dopo lunghi pe-riodi trascorsi in piedi.

Che cosa sono le varici?Sono vene dilatate e poco elastiche. La ten-denza a sviluppare varici può essere eredita-ria: ma la loro comparsa dipende da fattori dirischio aggiuntivi, quali la gravidanza, l’obe-sità, la sedentarietà, l’esposizione a fonti di

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calore eccessive, l’uso di biancheria elasticatroppo stretta e l’invecchiamento.Possono dare problemi solo estetici, o anchefunzionali: l’esame adatto per definirne lagravità è l’ecocolordoppler.

Come si curano?Con le calze elastiche, portate durante il gior-no e in alcuni casi specifici con l’interventochirurgico. E correggendo il sovrappeso.

La pillola può causare le varici?Gli estrogeni contenuti nella pillola contrac-cettiva possono rendere flaccide le paretidelle vene e contribuire al rallentamentodella circolazione del sangue, con conse-guente comparsa di varici.

DDooppoo ii 4455 aannnnii

E’ il momento di fare sulserio, modificare i fattoridi rischio diventa essen-ziale. Poiché nulla si può

fare contro l’invecchiamento naturale, sideve fare più attenzione alla “manutenzio-ne”: controllo del peso, della pressione, dellaglicemia, del colesterolo e dei trigliceridi,della funzione del cuore, via il fumo.

Che cos’è la menopausa?È un cambiamento dell’equilibrio ormonaledella donna: cala il livello degli estrogeni, ladonna perde la fecondità e quindi la possibi-lità di avere un figlio, e il nuovo assettoormonale si riflette su tutte le cellule e sugliorgani. (arterie e vene, ossa, pelle, mammelle,vagina, vescica, uretra, cuore e cervello...).

Come si manifesta la menopausa?Con irregolarità e poi arresto del ciclomestruale.

Si può evitare?NO. Ma si può ritardare, con la terapia

ormonale sostitutiva, che prolunga il ciclomestruale, sostituendosi agli ormoni naturaliormai non più prodotti in quantità sufficien-te.

Che cos’è la terapia ormonale sostitutiva?La HRT (Hormone Replacement Therapy) èuna terapia che rimpiazza gli ormoni prodot-ti naturalmente durante l’età fertile. Fu escogitata molti anni fa per mantenerel’equilibrio ormonale nelle donne che eranoandate incontro a una menopausa precoce,per esempio per un intervento chirurgico diasportazione delle ovaie.Gli ormoni sintetici, simili a quelli naturali,possono essere assunti per bocca o attraver-so il lento rilascio da un cerotto o da un gelda spalmare sulla pelle.

Gli ormoni proteggono dalle malattie delcuore?NO. Le ricerche più recenti hanno dimostra-to che la terapia ormonale sostitutiva non ha,a lungo termine, alcun effetto protettivo neiconfronti dell’infarto o dell’ictus cerebrale.Inoltre può aumentare il rischio di malattievascolari in donne con un assetto trombofili-co non diagnosticato.

Proteggono dall’osteoporosi?NO. I ricercatori che hanno tenuto sottoosservazione per molti anni un numerosogruppo di donne che assumevano HRT, nonhanno riscontrato un effetto protettivo neiconfronti dell’osteoporosi: la densità del-l’osso migliora ma solo fino a quando laterapia è in corso: dopo un anno dalla so-spensione dell’HRT la struttura ossea ritornaquella di partenza.

Le malattie vascolari sono più probabilidopo la menopausa?SI. Si correlano con l’avanzare degli anni,soprattutto se sono presenti altri fattori di

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rischio, come sovrappeso, diabete, iperten-sione, fumo, elevati livelli di colesterolo,inattività fisica.Non fumare, adottare una alimentazioneequilibrata, fare attività fisica moderata tuttii giorni, ridurre il sovrappeso: così si riduceil rischio di infarto del miocardio del 30%.

La HRT è pericolosa?Può esserlo, in donne a rischio di malattievascolari, o di tumore della mammella o del-l’utero. Uno studio americano è stato interrottorecentemente per l’elevato numero di eventivascolari in donne che assumevano HRT. Per questa ragione si è ristretta l’indicazioneall’uso della terapia ormonale sostitutivache dovrebbe essere prescritta solo alledonne che hanno sintomi da menopausamolto importanti, che interferiscono con laqualità della vita (vampate, tachicardia, arit-mia, disturbi del sonno, irrequietezza, sec-chezza vaginale, disturbi dell’umore), chenon siano a rischio per tumore della mam-mella o per malattie vascolari da Trombosi;comunque dovrebbe essere assunta solo perbrevi periodi, e alle dosi più basse possibili.La HRT almeno per quanto emerso dallericerche eseguite negli ultimi anni, non èindicata per la prevenzione di patologie va-scolari e dell’osteoporosi.

Le donne in menopausa rischiano l’infarto?Dipende dalla predisposizione famigliare edai fattori di rischio presenti. Una donna in menopausa ha un rischiovascolare uguale a quello dell’uomo, ed è perdi più in qualche modo impreparata, peressere stata protetta durante la vita fertiledagli ormoni naturali prodotti dall’organi-smo.

Esiste lo stress da menopausa? SÌ. Durante il climaterio (menopausa) ladonna deve incominciare ad accettare l’in-

vecchiamento, il cambio di ruolo nella fami-glia, la perdita della capacità di riprodursi.

Domande ancora senza risposta

Gran parte delle ricerche scientifiche sullepatologie vascolari è stata eseguita su popo-lazioni maschili: la percentuale di donneincluse negli studi clinici è tra il 15 e il 25per cento. Le donne non sono identiche agli uomini;sono biologicamente e fisiologicamentediverse: gli studi clinici che i ricercatori stan-no realizzando in tutto il mondo verrannorealizzati anche sulle donne, e permetterannodi dare risposta ad alcuni quesiti che ancoraoggi non l’hanno avuta.In attesa di queste risposte è compito delledonne prendersi a cuore la propria salute.

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Fonti: New England Journal of Medicine, Circulation,European cardiovascular disease statistics 2005

II nnuummeerrii iiddeeaalliiColesterolo totale < 200 mg/dL

Colesterolo LDL (“cattivo”)

I valori da mantenere variano:•Donne a basso rischio trombotico: < 160 md/dL

•Donne con un rischio intermedio: < 130 mg/dL

•Donne con un alto rischio

trombotico (incluse quelle

che hanno il diabete o una

precedente malattia vascolare): < 100 mg/dL

Colesterolo HDL (“buono”) >50 mg/dL

Trigliceridi < 150 mg/dL

Pressione del sangue < 120/80 mm Hg

Glicemia a digiuno < 100 mg/dL

Indice di massa corporea (BMI) < 25 kg/m2

Giro vita < 87 cm

Attività fisica 30 minuti tutti i giorni

< significa inferiore a> significa maggiore di

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“CHOB”: CHILDREN AND OBESITY -BAMBINI E OBESITÀIl progetto europeo Bambini e Obesità, coor-dinato in Italia da ALT, è entrato nella suaterza fase. Dopo aver identificato i fattorideterminanti dell’epidemia di obesità infan-tile sempre più grave in Europa, e averneidentificato almeno in parte le responsabilità,si stanno ora definendo linee guida comuni-tarie per arginare la diffusione di stili di vita“obesogenici”, a partiredal controllo dei mes-saggi pubblicitari del-l’industria alimentarefino all’attivazione dicampagne mirate a foca-lizzare l’attenzione sullasalute fin dalla più tene-ra età, con differenze neivari Paesi dell’UE.

AUSTRIAIn alcune scuole diVienna è stato distribui-to un questionario percalcolare il BMI ( indicedi massa corporea) deglistudenti, e nutrizionistiesperti hanno tenutolezioni specifiche mirate a sensibilizzare iragazzi sull’impatto della qualità dell’ali-mentazione sulla salute futura.Alcune aziende alimentari hanno aperto leporte alle scolaresche, e i consigli scolasticihanno migliorato la sorveglianza sulla quali-tà del cibo distribuito nelle mense scolasti-che, anche attraverso una più chiara etichet-tatura.

BELGIOE’ stata verificata una eccessiva esposizionedelle giovani generazioni all’aggressivitàdella pubblicità. Si è acceso un vivace dibat-tito fra le industrie alimentari, che declinano

la propria responsabilità sulle scelte dei con-sumatori, e le Associazioni di consumatori egenitori, che denunciano le tecniche di per-suasione mirate a condizionare il comporta-mento dei giovani.

DANIMARCAI giovani danesi consumano ogni settimanapiù di un litro di bibite a testa (1200 ml):l’Associazione danese per il cuore racco-

manda ai giovani di nonsuperare la quantità dimezzo litro alla settima-na!Alle Istituzioni ha chiestoil bando degli spot chepubblicizzano cibi pocosani e mirati ai ragazzi, ealle scuole l’eliminazionedei distributori automaticidi bevande zuccherate.

ESTONIAGrazie alla collaborazio-ne con Estonian HeartAssociation il governo haprodotto e distribuito airagazzi delle scuole diecisussidiari per promuovere

l’importanza di un’alimentazione sana e diuna costante attività fisica quotidiana. Haemanato inoltre una legge che vieta l’acces-so alle scuole di aziende commerciali, lequali, attraverso l’offerta di viaggi premio,sollecitavano i ragazzi a consumare snacksipercalorici e ricchi di conservanti.

FINLANDIAL’incidenza di malattie vascolari è semprestata tra le più alte d’Europa: ma le campa-gne messe in atto nell’ultimo ventenniohanno ottenuto risultati clamorosi, anche seil Paese rimane comunque fra quelli chepagano un tributo più alto in termini di infar-

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Una finestra sull’EuropaUna finestra sull’Europa

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to e di ictus. Nel Paese delle renne 15 ragaz-zi su 100 tra i dieci e i diciotto anni sono insovrappeso e la percentuale cresce di anno inanno. Per invertire questa tendenza si è puntatosulla cooperazione tra genitori e insegnanti,con la creazione del Forum per la salute deibambini. L’Associazione dei consumatori staelaborando indicazioni per un marketing ali-mentare responsabile.

FRANCIADal 2005 i distributori automatici di bevandee merendine sono banditi dalle scuole e glispot rivolti ai bambinipagano una tassa sup-plementare se non con-tengono suggerimentiutili per la salute: i pro-venti dalla tassa servo-no a realizzare campa-gne mirate a incentiva-re uno stile di vita sano.Sulle etichette dei cibiconfezionati la leggepretende che compaia-no con chiarezza ilcontenuto calorico, lapercentuale di grassisaturi e insaturi e ilcontenuto di sodio. Sono in corso progetti mirati a sollecitarel’attenzione dei ragazzi sulla salute come“La salute vien marciando” e “La stagione algusto di frutta” , che utilizzano materialestampato, cartellonistica ed eventi all’inse-gna dello stare in forma.

GERMANIALa legge tedesca è ferrea sul controllo deicontenuti dei messaggi del marketing ali-mentare: è proibita la pubblicità ingannevolerivolta ai bambini, e si insiste soprattutto sulvalore nutrizionale degli alimenti e sul con-

tenuto in latte, zuccheri e sale. È una durabattaglia, poiché l’industria alimentare è pre-sente anche nelle scuole attraverso la spon-sorizzazione di eventi sportivi.

GRAN BRETAGNANel mirino del Governo è il marketing ali-mentare. Nel dicembre 2005 è stato costitui-to il “Forum sulle pubblicità alimentari”,composto da enti governativi, associazioni diconsumatori e pubblicitari.È partito il progetto 5-a-days (cinque al gior-no), un sito del Ministero della Salute natoper informare i giovani, attraverso giochi e

interattività, sul-l’importanza diconsumare alme-no cinque por-zioni di frutta everdura al gior-no. E un sito( N u t r i t i o nExp lora t ions )con aree dedicatea genitori, educa-tori e responsabi-li delle mensescolastiche, ric-che di consiglialimentari.

GRECIAGrazie alla dieta mediterranea l’obesitàinfantile è un problema meno grave rispettoal resto d’Europa. La scuola è un sistemaprotetto dove non sono ammessi alimentinon sani, e tantomeno distributori automaticidi merendine e bibite. Il Governo sta lavo-rando a una legislazione mirata a regolamen-tare questo settore.

ISLANDALazy Town è un programma televisivo a quizideato per stimolare i ragazzi a scegliere uno

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La foto vincitrice del concorso“Un piatto di salute” organizzato da Altroconsumo nelle scuole.

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stile di vita sano: almeno cinque porzioni difrutta e verdura al giorno, attività fisica…ilsuccesso è stato straordinario, e ha sorpresofavorevolmente anche i più scettici: anche ibroccoletti cucinati dalla mamma possonoessere intriganti!

IRLANDACoca Cola, Nestlè, Kelloggs e McDonaldssponsorizzano eventi e iniziative nelle scuo-le promuovendo indirettamente il loro mar-chio: anziché adottare legislazioni punitive orestrittive, il Governo e le associazioni hannopuntato su un progetto di sensibilizzazioneattraverso la realizzazione di una settimanadedicata alla salute intitolata “Il cuore di unbambino per la vita”.

OLANDADal 2005 le campagne pubblicitarie sonocontrollate e saranno bandite quelle che inci-tano i bambini a consumare cibi poco sanipromettendo che diventeranno uomini edonne di successo. E’ stata proibita ogniforma di pubblicità nelle scuole elementari:ma la popolazione olandese percepisce lapubblicità come un aspetto della vita moder-na con il quale anche i bambini devonoimparare a confrontarsi.

NORVEGIAOgni ragazzo tredicenne consuma in mediamezzo litro di bevande ricche di zuccheriogni settimana, e l’industria alimentare inve-ste più di 14 milioni di euro all’anno in pub-blicità. Il Governo ha imposto un’ora obbligatoria dieducazione fisica nelle scuole tutti i giorni,presenza nelle mense scolastiche di cibigenuini, lezioni di educazione alimentare.Sta cercando inoltre di limitare la vendita dialimenti ricchi di grassi nei paraggi dellescuole, e di incentivare il consumo di frutta everdura, anche intervenendo sui prezzi.

PORTOGALLOUn bambino su tre è sovrappeso o obeso. E’stata lanciata una campagna di sensibilizza-zione rivolta a genitori ed educatori attraver-so poster e spot televisivi. Per ridurre la disponibilità di cibi grassi eipercalorici nelle scuole, il governo sta orga-nizzando un sistema di distribuzione di frut-ta e verdura direttamente all’interno dellescuole.

SPAGNAIl Ministero della Salute, in collaborazionecon la Fondazione Spagnola per il Cuore econ le comunità locali ha lanciato il progettoNAOS (Strategia per l’alimentazione, l’attivi-tà fisica e la prevenzione dell’obesità). Sonostati coinvolti tutti i settori della società:famiglia, industria alimentare, i mezzi diinformazione, la scuola, i pubblicitari, laristorazione e i responsabili dell’urbanistica.

SLOVENIASlovenian Heart Foundation ha realizzatocampagne pubblicitarie sul territorio e hapubblicato il manuale “Meno chili, più salu-te” per genitori e insegnanti.

SVEZIAÈ bandita la pubblicità televisiva rivolta aibambini nelle trasmissioni della televisionenazionale svedese. Tuttavia i ragazzi posso-no bypassare questo limite accedendo viainternet al resto del mondo. I Paesi limitrofi si sono adeguati modulandol’aggressività dei messaggi pubblicitaririvolti ai giovani.

UNGHERIAIl Governo punta sulla regolamentazione e ilcontrollo delle mense scolastiche e della di-sponibilità di distributori automatici, anchecon l’aiuto delle associazioni dei genitori edell’Istituto Nazionale di Nutrizione OETI.

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Settembre 2005

BERGAMOIn collaborazione con la dott.ssa Anna Falanga econ l’associazione dei pazienti anticoagulanti,durante la giornata mondiale del Cuore, ALT haproposto agli abitanti di Bergamo il questionario“Quanta salute hai intasca?”. Sono stati compila-ti 285 questionari che hanno permesso di dise-gnare un profilo di rischio cardiovascolare deltutto simile a quello del resto della popolazioneitaliana. Risultato: un bergamasco su due ha unrischio elevato di Infarto e malattie da Trombosi.Sotto accusa gli stili di vita: fumo, stress, ali-mentazione scorretta.

OttobrePADOVADurante il Congresso “Trombosi ed Emostasinella donna e nel bambino” organizzatodall’Università di Padova, ALT ha lanciato ilprogetto “Registro delle Trombosi nel bambi-no”: la Trombosi colpisce anche i bambini,meno frequentemente degli adulti ma in modopiù drammatico, e la diagnosi è spesso insospet-tata o difficile. Il Registro sarà accessibile a tuttii medici italiani, pediatri, neurologi, oncologi,medici di pronto soccorso, per aiutarli a condivi-dere la propria esperienza e ad arrivare a impo-stare un cammino rapido ed efficace nella dia-gnosi e nella cura delle malattie da Trombosi, esollecitarli a ricercare le cause che scatenanopatologie così gravi, attraverso un percorso con-diviso. È la prima iniziativa del genere in Italia.Unici precedenti Canada e Germania.

NAPOLI Corso di aggiornamento in Emostasi e Trom-bosi, patrocinato da ALT.

CAMPOBASSOCorso di Aggiornamento di SISET, SocietàItaliana per lo Studio dell’Emostasi e dellaTrombosi SISET, all’Università Cattolica diCampobasso: fra i temi affrontati l’importanzadella dieta mediterranea per la prevenzione dellamalattie vascolari, le nuove frontiere nella curadella malattie vascolari, la relazione fraTrombosi e Cancro, e il ruolo delle cellule stami-nali in cardiologia.

NovembreLA VACANZA DELLA SALUTEAccompagnati da due medici di ALT, quarantapazienti colpiti da infarto, ictus cerebrale o em-bolia hanno trascorso una settimana di salute inMarocco: alimentazione sana, ginnastica tutti igiorni, relax e un po’ di leggerezza hanno contri-buito a dimostrare che anche chi ha avuto unincontro ravvicinato con una malattia daTrombosi può vivere bene, ed imparare a nontrascurarsi.Il prossimo viaggio è in programma per il mesedi ottobre 2006, meta Madagascar (per informa-zioni contattare M.C. Chistoni ([email protected])

Dicembre

CALTANISSETTA“10.000 passi…e altro”: il primo percorso disalute dedicato alla prevenzione dell’obesità,organizzato da CONI e dall’AssociazioneMedici per l’Ambiente con il patrocinio di ALT.

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Lavoriin corso

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IL RISCHIO VASCOLARESu Minerva Angiologica di dicembre sono statipubblicati i risultati di una ricerca svolta dai me-dici del centro Trombosi dell’Istituto ClinicoHumanitas di Rozzano in collaborazione conALT: 45 persone sulle 111 intervistate avevanoun rischio elevato di sviluppare un evento va-scolare, 25 presentavano familiarità per patolo-gie vascolari, 15 erano fumatori, 72 non svolge-vano attività fisica regolare e 68 era soprappesoo obese.

BARIGiornata di Lotta alla Trombosi, con il pa-trocinio di ALT, organizzata dal prof. NicolaCiavarella dell’Università di Bari, e da CIR(Centro Interregionale Malattie Rare).

Febbraio 2006GOLF – XVIII TROFEO ALTGrazie alla tenace collaborazione di MariaChiara Chistoni e alla generosità degli sponsor, è

partita la XVIII edizione del trofeo ALT.Quest’anno tutti i giocatori riceveranno l’invito acompilare il questionario “Quanta salute hai intasca?”. I fondi raccolti con questo progetto ver-ranno utilizzati per sostenere il progetto “Adottaun Medico contro la Trombosi”.Per ulteriori informazioni contattare M.C.Chistoni ([email protected]).

BORSA DI STUDIO ACCTFinanzia la formazione di giovani cardiochi-rurghi, sotto la responsabilità del prof.Francesco Donatelli: grazie a questo fina-nanziamento, un giovane medico sta comple-tando la propria formazione presso una pre-stigiosa Istituzione negli USA.

LE GEMME DI ALTCon la primavera alle porte sono sbocciate,come gemme, due nuove sedi di ALT. A Cremona, grazie all’entusiasmo della dott.ssaSophie Testa dell’Ospedale Maggiore, e aBergamo, grazie alla volontà della dott.ssa AnnaFalanga, degli Ospedali Riuniti.Compito delle gemme sarà la sensibilizzazionedella popolazione della loro città alla prevenzio-ne delle malattie vascolari: con i fondi raccolti legemme saranno in grado di realizzare campagneeducative anche attraverso manifestazioni checoinvolgeranno la cittadinanza e di sostenereprogetti di ricerca scientifica nei CentriTrombosi del loro ospedale, di formazione dimedici e infermieri specialisti in Trombosi.

MarzoA CUORE LA SALUTE DELLA DONNAOtto marzo festa della donna: a Bruxelles con ilpatrocinio della Presidenza Austriaca, EHN-European Heart Network e ESC- EuropeanSociety of Cardiology hanno organizzato laConferenza Europea sulla SaluteCardiovascolare 2006 dal titolo Women’sHealth at Heart: Promoting CardiovascularHealth and Preventing CardiovascularDisease (A cuore la salute delle donne:Promuovere la Salute Cardiovascolare ePrevenire le Malattie Cardiovascolari). Durantela conferenza è stata valutata la possibilità di

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realizzare un’ampia strategia per prevenire intutta Europa le malattie cardiovascolari, cheattualmente costano più di 463 milioni di euro algiorno agli Stati Membri dell’Unione Europea.ALT, in quanto rappresentante italiano di EHN,ha partecipato alla conferenza, insieme aEuroparlamentari, rappresentanti di gruppi dipazienti, cardiologi, Parlamentari nazionali eMinistri della Salute.

IN TEATRORipartono gli spettacoli teatrali a Busto Arsizio,Alessandria, Erba, Pordenone, Savona, Genova eMilano, il cui ricavato sostiene la ricerca scienti-fica nel campo della Trombosi: Per ulterioriinformazioni:M.C.Chistoni ([email protected]) eVittoria Daveri ([email protected]).

STROKE 2006A Firenze durante l’appuntamento annuale diStroke sono state presentate e distribuite le LineeGuida per la prevenzione dell’Ictus Cerebrale(SPREAD): ogni due anni il gruppo di esperti, dicui anche ALT fa parte, aggiorna le indicazioniin base ai risultati delle ricerche più recenti. Quest’anno SPREAD ha permesso di preparareun testo destinato ai pazienti, che verrà pubblica-to come inserto sulla rivista della Società

Italiana di medicina interna (Emergency andInternal Medicine), grazie alla collaborazionedel prof. G.F. Gensini, editor della rivista eMembro del comitato scientifico di ALT.

AprileNAPOLISi è tenuto presso l’Ospedale pediatricoSantobono il congresso Obesità infantile pro-mosso dall’ADI (Associazione italiana di diete-tica e nutrizione clinica): attraverso il confrontofra Pediatri, Sociologi, Politici, Antropologi si èdiscusso il tema dell’obesità infantile, per attiva-re un’efficace strategia di prevenzione.

REGISTRO DELLA TROMBOSIINFANTILESarà accessibile alla fine di maggio sul sito diALT (www.trombosi.org) il Registro delleTrombosi infantili, uno strumento indispensa-bile per tutti i medici che affrontano quotidiana-mente il problema della diagnosi e della curadelle Trombosi nel bambino: attraverso il con-fronto con altri colleghi e la condivisione delleconoscenze e delle esperienze, il Registro saràuno strumento formidabile per permettere a tuttii medici di curare con più efficacia le Trombosiinfantili, e di comprenderne meglio le cause. Alregistro si affiancherà un Forum, una vera e pro-pria piazza di incontro, nella quale i bambini e iloro genitori potranno contattarsi via internet.

OTRANTOAl Castello Aragonese di Otranto, a cura del dr.M. Schiavoni e del prof. M. Colucci si terrà ilCorso SISET “Il Mediterraneo e la prevenzionein Emostasi e Trombosi”: coordinati da MicheleMirabella i medici discuteranno sull’impattodell’informazione mediatica sui “comportamen-ti a rischio” per la salute.

IL TONNO DELLA SALUTENasce dalla disponibilità di Tonno Nostromo unprogetto mirato ad aiutare chi è particolarmentesensibile alla necessità di consumare meno salenell’alimentazione quotidiana. Anche il tonno e

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A destra Susanne Volquartz, presidente di EHN (EuropeanHeart Network).

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le sardine possono diventare un veicolo di salu-te, soprattutto per chi soffre di ipertensione.Sulle confezioni “basse in sale” (il Comitatoscientifico di ALT ha verificato in precedenzache la qualità e l’affidabilità del tonno corrispon-dessero agli standard ideali) di Tonno Nostromo,il logo di ALT sarà un invito ad avere un occhiodi riguardo per la propria salute nelle scelte ditutti i giorni. Inoltre, per ogni scatoletta venduta,ALT riceverà da Tonno Nostromo un contributo.

CHOB IN ITALIAIl progetto Bambini e Obesità è entrato nella

terza e ultima fase, cherichiede l’identificazio-ne e l’attuazione dimisure concrete (policyoptions) per combatterel’obesità infantile alivello nazionale esovranazionale.I Membri dellaPiattaforma italianaBambini e Obesitàsaranno attivamentecoinvolti nel proporre

soluzioni pratiche mirate a realizzare progetti alivello nazionale. Entro l’anno verrà completatoil Piano d’Azione Europeo.

HANNO PARLATO DI NOIGrazie a tutti i giornalisti che hannoscritto o parlato di ALT: Gianluca Nappoe Carlo Cianetti (10 minuti di - RAIUNO), Monica Melotti (CLUB 3),Manuela Cagiano (Vivimilano),Mariagrazia Mazzoleni (L’Eco diBergamo), Alma Danesi (Bimbisani &Belli), Silvia Baglioni e AlessandraMargreth (Salute di Repubblica),Agnese Vigna (La Stampa), GabrieleMignardi (Il Resto del Carlino).Il Corriere della Sera, Vita, Il Resto delCarlino, Vivere Sani & Belli, HumanitasSalute, QS, Adnkronos Salute, ilCorriere di Caserta, Gio nale di Napoli,Intrage, Politica, P-Pubblico, InsideItalia, LAB Italia, il Venerdì diRepubblica, Medicina Doctor M.D., LaGazzetta del Mezzogiorno.

ALT ringrazia

Grazie a SYMANTEC ora siamo protetti da tuttii virus informatici. Grazie anche a SAMSUNG che ci ha regalatonuovi monitor per i computer.

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LA TROMBOSI È UN NEMICO CHE POSSIAMO COMBATTERE INSIEME

Per questo ho deciso di sottoscrivere un abbonamento annuale a SALTO e disostenere l’Associazione per la Lotta alla Trombosi.Ho scelto di abbonarmi in qualità di:

■■ Socio Simpatizzante e 17 ■■ Socio Benemerito e 300

■■ Socio Ordinario e 30 ■■ Nuovo ■■ Rinnovo

■■ Socio Sostenitore e 60

Faccio pervenire il mio contributo attraverso:

■■ Versamento su conto corrente postale n. 50294206

■■ assegno bancario non trasferibile intestato all’Associazione per la Lotta alla Trombosi - Onlus

■■ bonifico bancario sul c/c n° 000000013538 ABI 05048 CAB 01604 CIN Vpresso: Banca Popolare Commercio e Industria Ag 4 - Milano

SALTO 60

■■ addebito carta di credito ■■ Carta Attiva ALT ■■ Carta Sì ■■ MasterCard ■■ VISA

n° carta ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■

mese/anno di scadenza ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■

data di nascita ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■

firma del titolaredella carta

Avrò diritto a ricevere SALTO in abbonamento postale a questo indirizzo

Nome Cognome

Via N.

CAP Città

Provincia Età Telefono

ASSOCIAZIONE PER LA LOTTA ALLA TROMBOSI - OnlusVia Cesare Correnti, 14 - 20123 Milano - tel. 02 720 11 444

Si prega di compilare in stampatello e di inviare in busta affrancata a: ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi - Via Cesare Correnti, 14 - 20123 MilanoIn ottemperanza al TESTO UNICO PRIVACY (D.lgs.n.196/2003). Le ricordiamo che i Suoi dati anagrafici sono registrati all'interno dei nostri database a seguito di un Suo esplicito consenso. La nostrainformativa privacy, insieme all'elenco aggiornato dei responsabili e ai diritti d’accesso dell'interessato, è pubblicata sul nostro sito Internet www.trombosi.org, nella sezione Informativa.

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Lo Stato rinuncia a una parte delle imposte versate dai cittadini perdestinarla a sostegno delle Associazioni: la nuova Legge Finanziariaconsente di devolvere il 5 per mille delle sue tasse a favore di ALT.

NNeellllaa pprroossssiimmaa ddiicchhiiaarraazziioonnee ddeeii rreeddddiittii((modello CUD, modello 730, modello Unico)) iinnddiicchhii nneellllaa ccaasseellllaa aappppoossiittaa

il codice fiscale di ALT: 997700 5522 668800 115500PER DESTINARE IL CINQUE PER MILLE DELLE SUE IMPOSTE

ALLA LOTTA CONTRO LE MALATTIE DA TROMBOSI

PER NOI VUOL DIRE MOLTISSIMO!Le scelte di destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille dell’IRPEF non sono alter-

native fra loro. Pertanto possono essere espresse entrambe.

NO

NONO

FIRMA DI CHI DONA

9 7 0 5 2 6 8 0 1 5 0

wwwwww..ttrroommbboossii..oorrgg

Infarto, Ictus Cerebrale, Trombosi, Embolia: colpiscono il doppio dei tumori,

ma possono essere evitate almeno in 1 caso su 3

DICHIARAZIONE DEI REDDITI

A LEI NON COSTA NIENTE,