Istituto Tecnico Commerciale Statale Padre A.M. TANNOIA CORATO
Triennio Scolastico 2016-2019 - itctannoia.gov.it · L’Istituto Tecnico Statale Economico e...
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Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “ Padre A.M. TANNOIA “
Via XXIV Maggio, 62 – 70033 CORATO (BA) tel. 080/8721097 – fax 080/3580035
e-mail: [email protected] – pec [email protected] www.itctannoia.gov.it
Sez. Coordinata: Via Madonna Delle Grazie, 1 – 70037 RUVO di PUGLIA Tel. e fax 080/3628299
Triennio Scolastico 2016-2019
Elaborato dal Collegio dei Docenti con delibera n. 3 del 12/01/2016
Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 3 del 13/01/2016
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INDICE PRESENTAZIONE:
L’I.T.S.E.T. “Padre A.M. TANNOIA”
Sedi
pag. 3
IL CONTESTO TERRITORIALE
Collaborazioni, partenariati
pag. 4
L’IDENTITA’ DELL’ISTITUTO
Valori e obiettivi
pag. 6
GLI INDIRIZZI pag. 8
L’OFFERTA FORMATIVA:
Scelte didattiche curricolari
pag. 17
L’ ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Organizzazione didattica
Scelte metodologiche curricolari Scelte valutative
Interventi di recupero e di sostegno
Criteri per la formazione delle classi iniziali
Criteri per l’attribuzione delle classi ai docenti Criteri per la formulazione orario delle lezioni
Suddivisione dell’anno scolastico e calendario
scolastico Comunicazione con le famiglie
pag. 20
pag. 21 pag. 21
pag. 26
pag. 28
pag. 28 pag. 29
pag. 29
pag. 29
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Scelte organizzative
Organizzazione
Organi collegiali Organi di gestione
Organigramma
Attività, Progetti e Servizi relativi a percorsi trasversali e/o di arricchimento dell’Offerta
Formativa
Qualità del servizio scolastico
pag. 30
pag. 31
pag. 32 pag. 34
pag. 34
pag. 35
pag. 38
LE RISORSE:
Struttura, risorse umane, risorse finanziarie
pag. 40
ALLEGATI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI (all.1)
Pag. 44
ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO (all. 2)
Pag. 45
PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE (all.3)
Pag. 46
PIANO DI SVILUPPO EUROPEO (all.4)
Pag. 56
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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’I.T.S.E.T. “Padre A. M. TANNOIA”
L’Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico ”Padre A. M. TANNOIA” ha due
sedi, una sede centrale a Corato, in via XXIV Maggio n. 62, l’altra sede staccata a
Ruvo di Puglia, in via Madonna delle Grazie n. 1.
Di antica e prestigiosa tradizione l’Istituto ha visto accrescere nel tempo la sua
utenza fino a veder nascere nel 1989 una sede staccata a Ruvo di Puglia.
L’Istituto è oggi diventato punto di riferimento nella rete scolastica della provincia
per i suoi numerosi progetti coordinati e per le collaborazioni con Enti, Istituzioni nazionali europee ed extraeuropee; risulta così perfettamente inserito in un
territorio ricco non solo di storia e di cultura ma anche di grande potenzialità di
sviluppo sul piano economico e produttivo quale è quello del comprensorio di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi su cui la Scuola insiste.
SEDI
La sede di Corato è ubicata in via XXIV Maggio, 62, nelle vicinanze del centro cittadino, a poche decine di metri dall’anello viario esterno della città, l’Estramurale,
che mette in rapporto Corato con tutte le altre destinazioni, anche grazie al
collegamento autostradale a pochi chilometri.
La sede di Ruvo di Puglia è ubicata in Via Madonna delle Grazie, 1 ed è collegata ai
paesi viciniori con la linea ferroviaria Bari Nord e con pullman di linea, nonché con servizi ad hoc per gli studenti nel periodo scolastico.
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IL CONTESTO TERRITORIALE
L’I.T.S.E.T. “Tannoia” è frequentato in prevalenza da alunni provenienti da Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi. I caratteri sociali, culturali ed economici del territorio
compreso fra le tre città, si sono profondamente evoluti negli ultimi venti anni, da
una comune radice agricola verso forme imprenditoriali differenti che si esprimono soprattutto nella piccola e media impresa prevalentemente a struttura familiare.
Il territorio manifesta potenzialità di sviluppo nel settore più ampiamente industriale e commerciale, per Corato, in quello turistico orientato verso la valorizzazione e
fruizione dei Beni culturali, per Ruvo, nel settore artigianale e florovivaistico, per
Terlizzi. La cospicua presenza di liberi professionisti e di un vitale settore terziario, nel campo
bancario, assicurativo e di import-export, contribuisce a determinare la fisionomia
dell’intero territorio che si connota anche nel senso di una diffusa iniziativa privata. Ne consegue una domanda di servizi e di professionalità sempre più qualificate che
impone sia a chi si accinge ad entrare nel mondo del lavoro che a chi già vi è inserito
un continuo aggiornamento lungo tutto l’arco della vita (lifelong learning).
Il contesto sociale, caratterizzato da vivacità di iniziative e da un buon livello
occupazionale, non è tuttavia del tutto esente da forme di disagio derivanti dai
mutamenti nella struttura dei gruppi sociali. Si rileva, altresì, la presenza di nuclei familiari provenienti da aree extracomunitarie,
come l’Albania, la Romania, Cina e i paesi del Nord Africa.
Si determina così la crisi di valori condivisi, di fronte a cui l’Istituto Tecnico Statale Economico e tecnologico “Padre A. M. TANNOIA” si pone come nodo strategico per
la formazione umana e professionale dei giovani, come luogo di prevenzione
primaria della dispersione e del disagio, come risposta ai bisogni formativi degli adulti.
LE COLLABORAZIONI, I PARTENARIATI
Sono presenti e collaborano nelle attività dell'Istituto a vario titolo:
ENTI PUBBLICI e ISTITUZIONI
Regione Puglia
Comune di Corato
Comune di Ruvo di Puglia
Città Metropolitana di Bari Patto territoriale Nord-Barese
Università degli studi di Bari
Consultorio familiare Commissariato P.S.
Comando locale Carabinieri
Comando locale dei Vigili Urbani Scuole del territorio, medie e superiori, per progetti in rete
Università della Terza Età
SERD - Ruvo
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ENTI DI FORMAZIONE
CIOFS
ASSOCIAZIONI
AIC – Associazione Imprenditori Coratini
POLIS – Associazione degli imprenditori ruvesi
Ordine dei ragionieri e dottori commercialisti di Trani
Ordine dei Geometri e Dottori geometri Teatro delle Molliche – Corato
Teatro Comunale – Associazione Culturale tra il dire e il fare - Ruvo
UNPLI - Corato UNPLI - Ruvo
IMPRESE
Maremagnum Nicotel
Maiora
SMART scrl CASILLO spa
Fiore di Puglia srl
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L’IDENTITA’ DELL’ISTITUTO
I NOSTRI VALORI: LA NOSTRA VISION
L’intera comunità dell’ITSET “TANNOIA” riconosce il valore fondamentale della scuola come luogo di educazione e cultura, protesa alla formazione di personalità
complete sotto il profilo umano, civile e professionale, nella consapevolezza delle
grandi trasformazioni e della complessità del mondo contemporaneo. Le finalità formative ed educative sono:
accompagnare l’allievo adolescente nel processo-percorso di formazione,
curandone la crescita umana, civile, professionale;
favorire lo “stare bene” a scuola;
offrire opportunità nuove ad adulti sia nel recupero di esperienze scolastiche non concluse che in percorsi di lifelong learning;
interagire con il territorio in modo permanente, efficace e propositivo;
considerare, progettare e proiettare la propria azione educativa in una
dimensione più ampia di relazioni umane e professionali;
progettare percorsi di integrazione a favore dei soggetti deboli e/o
diversamente abili, o con bisogni educativi speciali (BES);
promuovere la trasversalità dei saperi; .
favorire un approccio multiculturale; favorire attività educative e formative in relazione con l’Europa.
I NOSTRI OBIETTIVI: LA NOSTRA MISSION
Concorrono, insieme, a definire la missione della Scuola i seguenti fondamentali
orientamenti formativi:
educare alla convivenza civile attraverso la consapevolezza dei diritti umani
fondamentali;
educare al rispetto delle regole, intese come modus vivendi e habitus dell’uomo inserito nel contesto sociale;
sviluppare spirito di iniziativa e imprenditorialità;
educare alla comunicazione efficace;
formare professionalità culturalmente solide e, nel contempo, flessibili in
grado di adattarsi ai mutamenti della società in continua evoluzione, anche in una dimensione interculturale.
Attraverso le seguenti strategie:
attenzione profonda ai rapporti umani nel contesto educativo;
rispetto delle attitudini e delle inclinazioni individuali;
relazioni continue, costruttive e dirette con le famiglie, partner insostituibili
nel processo-percorso di formazione;
relazioni estese, permanenti e propositive con gli enti locali, le altre agenzie di formazione, il mondo produttivo;
promozione e riqualificazione delle risorse umane del territorio nella
prospettiva del lifelong learning;
formazione di team work organizzati per aule tecnologicamente potenziate;
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continuo ripensamento dei processi di insegnamento-apprendimento da parte
dei docenti, superando l’autoreferenzialità nel confronto costante con il mondo della scuola, dell’università, della formazione professionale,
dell’imprenditoria;
aggiornamento continuo dei contenuti disciplinari, delle metodologie didattiche in rapporto alle nuove tecnologie, delle tecniche di valutazione.
In risposta all’esigenza della società che vuole l’acquisizione di competenze come
passaggio fondamentale nella formazione della persona, l’obiettivo del nostro
Istituto è migliorarsi e rendersi ambiente capace di interpretare i nuovi modi di
apprendimento dei nostri alunni, realizzando al meglio la scuola dell’inclusione e della differenziazione.
L’Istituto, infatti, è attento in modo particolare alle problematiche degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) seguiti da un team di docenti supportati anche dai
docenti dell’organico potenziato, per giungere:
all’integrazione degli alunni diversamente abili, in modo che tutti possono sviluppare al massimo livello possibile la propria personalità e le proprie
abilità, al fine di garantire l’inclusione di tutti all’interno del tessuto sociale;
a rispondere ai bisogni educativi degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA quali dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia), per
agevolarne il percorso scolastico e aiutarli a superare difficoltà e limitazioni
della vita quotidiana, anche con attività specifiche extracurriculari; all’integrazione degli alunni stranieri, attraverso interventi mirati e
continuativi, che favoriscano la socializzazione e facilitino la comunicazione e
l’apprendimento, compensando situazioni di svantaggio;
alla prevenzione del disagio giovanile, attraverso la costante promozione di un benessere individuale che favorisca l’acquisizione del sapere, del saper
essere, del saper fare e del saper agire, individuando figure di riferimento che
possano promuovere azioni di supporto efficaci; a interventi formativi finalizzati al benessere dell’alunno, mirati a far crescere
la stima di sé, a migliorare la capacità di stabilire relazioni con gli altri e il
sistema di comunicazione per superare il malessere legato all’insuccesso didattico.
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GLI INDIRIZZI
In seguito al riordino degli Istituti Tecnici, attuato dal Ministero della Pubblica
Istruzione dall’a.s. 2010 -2011, nonché all’istituzione di un nuovo settore, l’offerta formativa si articola come segue:
SETTORI 1) Economico
2) Tecnologico
INDIRIZZI DEL SETTORE ECONOMICO
Amministrazione, Finanza e Marketing
Articolazioni
- Relazioni internazionali per il Marketing - Sistemi informativi aziendali
Turismo
INDIRIZZO DEL SETTORE TECNOLOGICO
Costruzione Ambiente e Territorio
Il nostro Istituto è inoltre punto di erogazione di corsi di secondo livello del 1° cpia di Bari per il conseguimento del Diploma nel
SETTORE ECONOMICO
INDIRIZZO
Amministrazione, Finanza e Marketing
Tutti i corsi consentono l’accesso all’Università
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ CURRICULARI
Le attività curricolari sono sviluppate in orario antimeridiano dal lunedì al sabato.
L’orario è suddiviso in unità di insegnamento della durata di sessanta minuti ciascuna. Le lezioni iniziano alle ore 8.10 e terminano alle ore 13.10 (alle 14.10 per
due giorni alla settimana). E’ previsto un intervallo didattico dalle ore 11.05 alle ore
11.15. Per problemi legati al pendolarismo, presso la sede di Ruvo di Puglia l’ingresso è
anticipato alle ore 8.05 mentre l’uscita è anticipata rispettivamente alle 12.55 o alle
13.25 secondo il calendario della classe.
Le attività curriculari del corso serale per gli adulti si articolano su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 16.00 alle ore 20.00 o alle ore 21.00 secondo il
calendario di classe.
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GLI INDIRIZZI
Settore Economico
Indirizzo Amministrazione, Finanza e
Marketing
Sedi Corato e Ruvo
Settore Economico
Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing
- Articolazione Sistemi Informativi Aziendali
Sedi Corato e Ruvo
Settore Economico
Indirizzo Amministrazione, Finanza e
Marketing - Articolazione
Relazioni internazionali per il marketing
Sede di Corato
Settore Economico
Indirizzo Turismo
Sede di Ruvo
Settore Tecnologico
Indirizzo Costruzione, Ambiente e Territorio
Sede di Corato
PERCORSI DI SECONDO LIVELLO PER GLI ADULTI
Settore Economico
Indirizzo Amministrazione, Finanza e
Marketing
Sede di Corato
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Lo studente che riterrà di aver scelto al 1° biennio un indirizzo non conforme alle
proprie esigenze – per convinzione personale o perché diversamente orientato – potrà attuare il passaggio ad un altro indirizzo erogato dall’Istituto, fatti salvi
eventuali esami integrativi.
Ciò è possibile grazie a interventi didattico-integrativi individualizzati.
TITOLO DI STUDIO
DIPLOMA DI ISTITUTO TECNICO
SETTORE ECONOMICO
INDIRIZZO "AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING"
3) Sede di Corato e di Ruvo
Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze specifiche nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa
civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali, degli strumenti di Marketing, dei prodotti
assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche ed
informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia
all’innovazione sia al miglioramento organizzativo dell’impresa
Sbocchi professionali: prospettive occupazionali nell’attività imprenditoriale
autonoma, nella libera professione, nell’impiego nella Pubblica Amministrazione e
nelle aziende.
Accesso all’Università.
Quadro Orario
Disciplina/ore settimanali I II III IV V
Religione cattolica o materie alternative 1 1 1 1 1
Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
I Lingua straniera-Inglese 3 3 3 3 3
II Lingua straniera-Francese o Tedesco 3 3 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Scienze Integrate (Biologia) 2 2
Scienze Integrate (Fisica) 2
Scienze Integrate (Chimica) 2
Geografia 3 3
Diritto ed Economia 2 2
Diritto 3 3 3
Economia aziendale 2 2 6 7 8
Informatica 2 2 2 2
Economia politica 3 2 3
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Totale ore 32 32 32 32 32
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TITOLO DI STUDIO
DIPLOMA DI ISTITUTO TECNICO
SETTORE ECONOMICO
INDIRIZZO "AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING"
ARTICOLAZIONE "SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI"
4) Sede di Corato e di Ruvo
Il Diplomato in Sistemi Informativi Aziendali ha competenze specifiche nell’Informatica gestionale integrate da una preparazione specifica nel settore delle
tecnologie indispensabili per le nuove professioni. Ha conoscenze dei processi
economico-giuridici e dei software applicativi finalizzati alla gestione amministrativo-finanziaria.
Sbocchi professionali: Libera professione, gestione software-house e impiego nella
Pubblica Amministrazione e nelle aziende.
Accesso all’Università.
Quadro Orario
Disciplina/ore settimanali I II III IV V
Religione cattolica o materie alternative 1 1 1 1 1
Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
I Lingua straniera-Inglese 3 3 3 3 3
II Lingua straniera-Francese o Tedesco 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Scienze Integrate (Biologia) 2 2
Scienze Integrate (Fisica) 2
Scienze Integrate (Chimica) 2
Geografia 3 3
Diritto ed Economia 2 2
Diritto 3 3 2
Economia aziendale 2 2 4 7 7
Informatica 2 2 4 5 5
Economia politica 3 2 3
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Totale ore 32 32 32 32 32
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TITOLO DI STUDIO
DIPLOMA DI ISTITUTO TECNICO SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO
"AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING" ARTICOLAZIONE
"RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING"
5) Sede di Corato
Il Diplomato in Relazioni Internazionali per il Marketing ha competenze
linguistiche orientate al Marketing internazionale, con scambi e stage aziendali all’estero e percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro nelle aziende del territorio. Integra
le competenze dell’ambito linguistico con l’uso delle nuove tecnologie in attività
laboratoriali per la comunicazione interculturale.
Sbocchi professionali: Occupazione nei settori della Comunicazione, delle
Pubbliche relazioni, Editoria (servizio estero), del Marketing, del Turismo (uffici turistici, agenzie di viaggio, servizi alberghieri, musei), nell’Import-Export e in
generale nelle Imprese.
Accesso all’Università.
Quadro Orario
Disciplina/ore settimanali I II III IV V
Religione cattolica o materie alternative 1 1 1 1 1
Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
I Lingua straniera-Inglese 3 3 3 3 3
II Lingua straniera-Francese 3 3 3 3 3
III Lingua straniera-Tedesco 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Scienze Integrate (Biologia) 2 2
Scienze Integrate (Fisica) 2
Scienze Integrate (Chimica) 2
Geografia 3 3
Informatica 2 2
Diritto ed Economia 2 2 2 2 2
Economia aziendale e geo-politica 2 2 5 5 6
Relazioni Internazionali 2 2 3
Tecnologia della comunicazione 2 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Totale ore 32 32 32 32 32
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TITOLO DI STUDIO
DIPLOMA DI ISTITUTO TECNICO
SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO "TURISMO"
6) Sede di Ruvo di Puglia
Il Diplomato in Turismo ha competenze specifiche nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, oltre a
competenze specifiche nel comparto delle aziende de settore turistico. Opera nel
sistema produttivo con particolare attenzione alla valorizzazione e fruizione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico. Integra
le competenze dell’ambito gestionale e della produzione di servizi/prodotti turistici
con quelle linguistiche e informatiche.
Sbocchi professionali: Aziende private prevalentemente del settore turistico, Enti
pubblici, Agenzie di viaggio.
Accesso all’Università
Quadro Orario
Disciplina/ore settimanali I II III IV V
Religione cattolica o materie alternative 1 1 1 1 1
Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
I Lingua straniera-Inglese 3 3 3 3 3
II Lingua straniera-Francese 3 3 3 3 3
III Lingua straniera-Tedesco 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Scienze Integrate (Biologia) 2 2
Scienze Integrate (Fisica) 2
Scienze Integrate (Chimica) 2
Geografia 3 3
Geografia turistica 2 2 2
Diritto ed Economia 2 2
Diritto e Legislazione turistica 3 3 3
Economia aziendale 2 2
Informatica 2 2
Discipline turistiche e aziendali 4 4 4
Arte e Territorio 2 2 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Totale ore 32 32 32 32 32
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TITOLO DI STUDIO
DIPLOMA DI ISTITUTO TECNICO
SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO "COSTRUZIONI,AMBIENTE E TERRITORIO"
1) Sede di Corato
Il Diplomato in Costruzioni, Ambiente e Territorio:
ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi
utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego di strumenti di rilievo,
nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel
territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali;
possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo
topografico;
possiede competenze nella salvaguardia e nella valorizzazione delle risorse del territorio e dell’ambiente;
ha competenze nella stima di terreni, fabbricati e delle altre componenti del
territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, nell’amministrazione di immobili e nello svolgimento di operazioni catastali;
nei contesti produttivi di interesse, esprime le proprie competenze nella
progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi mentre opera in autonomia nel caso di organismi di modesta entità;
opera autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di
organismi edilizi e nella organizzazione di cantieri mobili;
relativamente ai fabbricati interviene nei processi di conversione dell’energia e del loro controllo, è in grado di prevedere, nell’ambito dell’edilizia
ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico nel rispetto
delle normative sulla tutela ambientale; è in grado di pianificare ed organizzare tutte le misure opportune in materia
di salvaguardia della salute e della sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro.
Sbocchi professionali:
Il diploma di Perito delle Costruzioni, Ambiente e Territorio fornisce una
preparazione che permette di svolgere mansioni in ambito pubblico e privato: nell’ambito della libera professione svolge attività di rilievo topografico,
progettazione edilizia, impiantistica, pratiche catastali, pratiche inerenti
successioni ereditarie, stime di fabbricati e terreni, perizie. permette di accedere a settori di specializzazione tecnica quali:
uffici tecnici degli enti locali; uffici tecnici erariali;
imprese del settore edilizio;
studi professionali;
sicurezza nei cantieri;
Uffici Giudiziari come Consulente Tecnico d’Ufficio (C.T.U.).
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Accesso all’Università.
Quadro Orario
Disciplina/ore settimanali I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
2 2
Scienze integrate (Fisica)
3(1)
3(1)
Scienze integrate (Chimica)
3(1)
3(1)
Tecnologie Informatiche 3(2)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
3(1)
3(1)
Scienze e tecnologie applicate 3
Complementi di matematica 1 1
Progettazione, Costruzioni, Impianti 7 6 7
Geopedologia, Economia ed Estimo 3 4 4
Topografia 4 4 4
Gestione del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro
2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale ore 32 32 32 32 32
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TITOLO DI STUDIO
DIPLOMA DI ISTITUTO TECNICO
SETTORE ECONOMICO
INDIRIZZO "AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING"
Percorso di istruzione di secondo livello per adulti
- Sede di Corato (Corso serale)
Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze specifiche
nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa
civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali, degli strumenti di Marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale.
Il corso valorizza e riconosce i crediti formativi documentati consentendo di affrontare lo studio delle discipline nelle quali non si possiedono competenze
certificate.
Sbocchi professionali: prospettive occupazionali nell’attività imprenditoriale
autonoma, nella libera professione, nell’impiego nella Pubblica Amministrazione e
nelle aziende.
Accesso all’Università.
Quadro Orario
Disciplina/ore settimanali 1°
periodo
2°
periodo
3°
periodo
Anni scolastici I II III IV V
Religione 1 1 1
Lingua e Letteratura italiana 3 3 3 3 3
Storia, Cittadinanza e Costituzione 3 2 2 2
I Lingua straniera-Inglese 2 2 2 2 2
II Lingua straniera-Francese o Tedesco 3 2 2 2 2
Matematica 3 3 3 3 3
Scienze Integrate (Biologia) 3
Area di Indirizzo
Scienze Integrate (Chimica/Fisica) 2 2
Geografia 2 2
Diritto ed Economia 2
Diritto 2 2 2
Economia aziendale 2 2 5 5 6
Informatica 2 2 2 1
Economia politica 2 2 2
Totale ore 23 23 23 23 23
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L’OFFERTA FORMATIVA
GLI OBIETTIVI GENERALI
Nell’ottica di un costante impegno al potenziamento e al miglioramento qualitativo
dell’Offerta Formativa, la scuola tiene conto sia delle buone pratiche sinora messe in
atto, sia degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra quelli indicati dall’art. 1 comma 7 della legge n. 107 del 13/07/2015:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated
Learning;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle
differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei
diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed
economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle
attività culturali;
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno
stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti
attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei
media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione
scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni
di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli
alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in
grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
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n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti
per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal
regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli
studenti;
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
s) definizione di un sistema di orientamento.
La programmazione dell’Offerta Formativa tiene conto altresì degli esiti del
Rapporto di Autovalutazione d’istituto predisposto a conclusione dell’anno scolastico 2014/2015 e delle priorità e traguardi posti alla base del Piano di Miglioramento che
si allega al presente PTOF per farne parte integrante:
Priorità e Traguardi ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
Risultati scolastici Migliorare la percentuale
degli studenti promossi a
giugno e ridurre quella egli
abbandoni, specie al terzo anno.
Diminuire del 5% la
percentuale degli studenti
con sospensione del giudizio
e di quelli che abbandonano gli studi al terzo anno.
Aumentare il numero degli
studenti che, partiti da un livello in ingresso medio-
basso conseguono in uscita
livelli più elevati.
Aumentare del 5% la
percentuale degli studenti che da una valutazione in
ingresso inferiore o uguale a
7/10, escono con almeno 80/100.
Risultati a distanza Incrementare il numero di
alunni che proseguono negli studi universitari.
Allineamento agli standard
del benchmark
Sostenere l'ingresso degli
studenti nel mondo del lavoro nel medio termine.
Aumentare del 5% la
percentuale degli studenti che trovano una occupazione
nell'arco temporale di max 24
mesi.
Obiettivi di processo AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e
valutazione
Creare gruppi di lavoro per la ridefinizione delle
strategie didattiche finalizzate alle competenze.
Continuita' e orientamento Potenziare l'attività di orientamento in ambito universitario attraverso una maggiore collaborazione
con i referenti dell'Università.
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Sviluppare l'integrazione col territorio attraverso la promozione di accordi e convenzioni stabili con enti e
associazioni del territorio.
19
Al conseguimento degli obiettivi posti alla base della programmazione darà il
necessario contributo la dotazione organica dei docenti del potenziamento che potranno essere impegnati, in base all’effettiva assegnazione e alla disciplina di
insegnamento, in attività quali:
Sostituzione di docenti assenti fino a 10 giorni; Collaborazione al sistema organizzativo della scuola;
Attivazione di progetti extracurriculari e/o curriculari per il recupero e/o il
potenziamento disciplinare afferenti tematiche di particolare rilevanza formativa ed educativa, anche in compresenza con i docenti titolari o durante
le ore di supplenza;
Articolazione di gruppi classe ove lo richiedano esigenze specifiche delle
medesime; Istituzione di figure di riferimento per gli alunni che riscontrano difficoltà nel
percorso di studi.
Il PTOF dovrà necessariamente essere rivisto all’inizio di ciascun anno scolastico del
triennio per le modifiche/integrazioni conseguenti agli esiti dell’anno scolastico
2015/2016 e dell’effettiva assegnazione dell’organico dell’autonomia.
LE SCELTE DIDATTICHE CURRICOLARI
L’offerta formativa si articola in:
Curricolare: corsi istituzionali
Integrativa curricolare ed extracurricolare: attività e progetti relativi a percorsi
trasversali e/o di arricchimento dell’offerta formativa
La struttura curricolare dei corsi istituzionali
1° biennio, di carattere orientativo, formativo e propedeutico, che completa il
percorso della scuola dell’obbligo;
2° biennio, mirato a fornire competenze trasversali comuni a tutti i percorsi e competenze professionali specifiche del settore economico e del settore
tecnologico;
quinto anno, mirato a completare il quadro delle competenze e a consolidare
quelle già acquisite al fine del conseguimento del titolo di studio.
20
L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
L’organizzazione didattica e la valutazione si basano sui seguenti principi:
assunzione della programmazione didattica centrata sulle competenze in conformità della normativa vigente;
ampio spazio riservato nei curricoli alla didattica laboratoriale, all’analisi
e alla soluzione dei problemi ispirati a situazioni reali e al lavoro per
progetti;
valutazione intesa come momento decisivo del rapporto didattico secondo i criteri della trasparenza e del coinvolgimento dello studente.
Nella valutazione, effettuata anche sulla base dei criteri di valutazione del
comportamento deliberati dal Collegio dei docenti (Verbale n. 7 del 12/01/2016 - allegato1), confluiscono tutti gli elementi di giudizio (profitto, assiduità di
frequenza, collaborazione, comportamento, continuità, partecipazione) emersi
attraverso le osservazioni, le verifiche curriculari periodiche e i risultati dei progetti realizzati sia durante le attività curricolari che extracurricolari;
Valutazione dei crediti formativi (Delibera Collegio Docenti n. 2 del 15/05/2015 - allegato 2)
L’elaborazione del curricolo disciplinare: è svolta in primo luogo dai Dipartimenti Disciplinari nell’ambito del Profilo
Educativo Culturale e Professionale e successivamente dai Consigli di Classe.
In riferimento al PECUP sono individuate le seguenti finalità dell’azione educativa:
La crescita educativa, culturale e professionale dei giovani; Lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio e dello spirito d’iniziativa;
L’esercizio della responsabilità personale e sociale.
Ogni docente concorre, pur nello specifico della propria disciplina, a costruire
percorsi basati su:
collegialità sostanziale;
organizzazione di Unità di Apprendimento (UDA);
strategie e metodologie condivise.
Nel rispetto di quanto stabilito si prevede che il Consiglio di Classe svolga una
precisa progettazione per competenze, utilizzando una metodologia didattica
improntata a: problem solving;
privilegiare momenti di scoperta e di successiva generalizzazione;
evitare che prevalgano aspetti meccanicistici o visioni frammentarie delle discipline;
presentare situazioni o casi di complessità crescente;
sollecitare attività rivolte all’analisi, alla valutazione e alla descrizione dei risultati;
creare situazioni di auto apprendimento;
utilizzare i laboratori come momento in cui: a. si simula per risalire a concetti;
21
b. si apprende attraverso il fare, anche con attività di gruppo e
l’utilizzo della tecnologia; c. si verifica la fattibilità dei progetti
LE SCELTE METODOLOGICHE
La scuola mette in opera tutti gli strumenti per rendere più efficace l’apprendimento. Tra di essi giocano un ruolo primario le metodologie didattiche e la valutazione.
Le metodologie didattiche più frequentemente adottate nel normale lavoro
quotidiano, oltre alla tradizionale didattica frontale, sono le seguenti:
Didattica laboratoriale: utilizzo dei laboratori multimediali, con il
supporto degli Insegnanti Tecnico Pratici, al fine di valorizzare il lavoro di gruppo in funzione di un apprendimento più consapevole e condiviso.
Didattica modulare: articolazione dei contenuti disciplinari in segmenti
significativi e autonomi, ma in grado di integrarsi in un più ampio percorso di apprendimento (UDA).
Didattica multimediale: utilizzo delle varie tecnologie della
comunicazione per integrare il processo di insegnamento-apprendimento anche attraverso l’uso delle LIM (lavagne interattive multimediali),
presenti in ogni aula dell’Istituto, e di learning-object.
LE SCELTE VALUTATIVE
Il percorso seguito dall’Istituzione scolastica in merito alla valutazione è stato individuato con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza del processo
valutativo in tutte le sue fasi, in modo da permettere allo studente ed alla propria
famiglia di conoscere sempre, se lo desidera, la sua posizione nel percorso di apprendimento.
In applicazione delle vigenti norme in merito, qualora lo studente decidesse nel
corso degli anni di cambiare percorso di studi, le valutazioni positive acquisite equivalgono ad altrettanti crediti e questi ultimi permangono indipendentemente dal
risultato finale.
Il nuovo ordinamento degli Istituti Tecnici, ed in particolare il curricolo del secondo
biennio e dell’ultimo anno, pongono attenzione sulle metodologie didattiche “attive” e sullo sviluppo di “organici collegamenti” con il mondo del lavoro e delle professioni,
compresi il volontariato ed il privato sociale. Queste indicazioni valorizzano sia le
consolidate esperienze di raccordo tra Scuola e mondo del lavoro, elemento caratterizzante dell’Istruzione Tecnica sin dalle sue origini, sia i progetti di alternanza
scuola-lavoro che sono diventati ordinamentali a partire dal terzo anno (Legge
107/2015).
La Riforma degli istituti tecnici prevede di fornire una solida base culturale a
carattere scientifico e tecnologico; tale base ha l’obiettivo di far acquisire agli
studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire
autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere
progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.
22
IL PROCESSO VALUTATIVO
Nelle sue linee fondamentali può essere così esplicitato:
Le verifiche
L’apprendimento viene costantemente monitorato dai docenti dopo aver
individuato: 1. i criteri di rilevazione dei vari gradi e forme dell’apprendimento, attraverso
differenti tipologie di verifiche
2. i criteri di formulazione del giudizio che si esprime nella valutazione.
Le verifiche accertano lo stato del processo di insegnamento-apprendimento in una
fase determinata (unità didattica, moduli) del processo di insegnamento/apprendimento.
Esse hanno forma orale (interrogazione, discussione guidata o altro) e scritta
(esercizio, saggio breve, articolo di giornale, analisi del testo, relazione, traduzione,
sintesi, schema, mappa concettuale, questionario, prove strutturate e semi-strutturate , prove contestualizzate,ecc.).
Le verifiche formative sono eseguite costantemente, per verificare in itinere il
processo di insegnamento-apprendimento; le verifiche sommative sono svolte al termine di segmenti significativi, per
verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi prestabiliti.
Sono previste:
almeno n. 3 verifiche sommative quadrimestrali scritte, per le discipline in cui è previsto il voto per lo scritto;
almeno 2 verifiche sommative orali per le discipline in cui è previsto il voto per
l’orale. L’attribuzione di un voto per l’orale può derivare anche da prove equipollenti a quella orale, come esercitazioni scritte, questionari, test ecc.
prova autentica in situazione per l’accertamento delle competenze acquisite.
I tempi delle prove scritte sono concordati dai docenti della classe al fine di evitare
un accumulo delle stesse e comunicati agli alunni con congruo anticipo.
I risultati vanno comunicati agli studenti in tempi brevi, indicativamente nella
settimana successiva comunque non oltre il quindicesimo giorno dall’effettuazione
della prova, salvo casi di dichiarata impossibilità.
La valutazione - Nella valutazione, svolta sulla base della griglia deliberata dal
Collegio dei docenti confluiscono tutti gli elementi di giudizio (profitto, assiduità di
frequenza, collaborazione, comportamento, continuità, partecipazione ecc.) emersi attraverso le osservazioni e gli accertamenti.
La Valutazione in termini di risultati di apprendimento, il concetto di competenza in
relazione a conoscenze e abilità, il ruolo degli assi culturali sono al centro della valutazione.
23
GRIGLIE DI OSSERVAZIONE DEI COMPORTAMENTI E DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
Griglia di valutazione
Frequenza assidua regolare saltuaria sporadica
Impegno continuo regolare superficiale scarso
Partecipazione attiva costruttiva distaccata passiva
Metodo di studio preciso organico approssimativo confuso
Socializzazione sicura buona incerta difficoltosa
Comportamento corretto responsabile Poco controllato scorretto
Nella valutazione periodica e finale si terrà conto anche dei seguenti elementi:
Progressi significativi rispetto alla situazione di partenza,
situazione personale (gravi problemi di salute o di famiglia), quando esse non
pregiudichino del tutto l’acquisizione degli obiettivi minimi partecipazione attiva e costruttiva alle attività integrative alle attività integrative
Obiettivi educativi Fasce di livello
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Griglia di valutazione
Conoscenza
Di termini, fatti specifici,
convenzioni, classificazioni,
regole, teorie, metodologie,
argomenti, tematiche relativi
all’ambito di studio
eccellente
ottimo
buono
discreto
sufficiente
mediocre
insuffi
ciente
Abilità:
Di analisi e sintesi: di testi,
argomenti, problemi,
individuando gli elementi
essenziali e quelli accessori,
organizzando informazioni,
conoscenze e considerazioni
Di rielaborazione,
collegamento e valutazione:
contestualizzare, stabilire
analogie e differenze,
esprimere opinioni e
valutazioni, motivandole e
argomentando in modo
coerente ed efficace,
collegamento e orientamento
Di svolgere un’attività di
ricerca, sviluppando il
collegamento tra le varie
aree della conoscenza
eccellente
ottimo
buono
discreto
sufficiente
mediocre
insuffi
ciente
Competenza:
Di lettura, interpretazione e
comprensione
Di comunicazione ed
espressione: saper costruire
un discorso o un testo,
secondo requisiti di
chiarezza, coerenza,
correttezza, con uso
appropriato di linguaggio
specifico
Di applicazione
eccellente
ottimo
buono
discreto
sufficiente
mediocre
insuffi
ciente
Obiettivi cognitivi Fasce di livello
25
Criteri di corrispondenza tra voti, giudizi sintetici e
livelli di conoscenza, abilità e competenza
Giudizio sintetico Voto Livelli di conoscenza, abilità e competenza
ECCELLENTE
10
Evidenzia conoscenza organica e
comprensione completa dell’argomento, di cui sviluppa tutti gli elementi. Espone con
proprietà, chiarezza e coerenza. Sa
applicare le conoscenze a situazioni concrete. Rielabora le conoscenze con
contributi personali, offrendo anche
soluzioni originali.
OTTIMO
9
Evidenzia conoscenza organica e comprensione completa dell’argomento, di
cui sviluppa tutti gli elementi. Espone con
chiarezza, coerenza e proprietà. Sa applicare le conoscenze a situazioni
concrete. Rielabora le conoscenze in
forme personali
BUONO
8
Evidenzia conoscenza precisa e
comprensione completa dell’argomento, di
cui sviluppa gli elementi. Sa applicare le conoscenze. Espone con chiarezza,
coerenza e proprietà.
DISCRETO
7
Evidenzia conoscenza articolata e comprensione adeguata dell’argomento, di
cui sviluppa gli elementi. Riesce ad
applicare le conoscenze, anche se guidato,
a volte, dal docente. Espone con sufficiente chiarezza, coerenza e
proprietà.
SUFFICIENTE
6
Evidenzia conoscenza essenziale e comprensione dei punti nodali
dell’argomento. Espone con sufficiente
chiarezza, pur incorrendo in lievi errori e improprietà.
MEDIOCRE
5 Evidenzia conoscenza e comprensione
parziale dei punti nodali dell’argomento. Espone con scarsa sicurezza, incorrendo in
errori e improprietà
INSUFFICIENTE
2 - 4 Evidenzia conoscenza e comprensione gravemente insufficienti dell’argomento, di
cui non coglie gli elementi fondamentali.
Espone con difficoltà, incorrendo in errori e improprietà.
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
1 Evidenzia conoscenze pressoché nulle
26
Interventi di recupero e di sostegno al termine del primo
quadrimestre e interventi finali
“La valutazione è un processo che accompagna lo studente per l’intero percorso
formativo, perseguendo l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità degli
apprendimenti” - art.1 – O.M. n.92/2007-: in base alle innovazioni introdotte da tale O.M. e considerato il D.M. 80/2007, il Collegio Docenti delibera i criteri da seguire
per lo svolgimento degli scrutini e per le relative modalità di recupero e di sostegno
delineando altresì una diversa articolazione degli interventi tra classi del Biennio e classi del Triennio:
Biennio
I consigli di classe, considerato l’obbligo scolastico, nonché il raggiungimento delle
otto competenze chiave, su indicazione dei singoli insegnanti delle materie oggetto di recupero:
- individuano la natura delle carenze
- indicano gli obiettivi
- le modalità dell’azione di recupero - si impegnano a darne tempestiva comunicazione alle famiglie
- ed infine certificano gli esiti ai fini del recupero o del saldo del debito formativo
Scopo fondamentale è prevenire l’insuccesso scolastico, pertanto si definiscono:
in orario curricolare il recupero in itinere, per gli studenti che registrano valutazioni nella fascia
della mediocrità, finalizzando le attività al recupero della motivazione allo studio,
in orario extracurricolare lo sportello didattico disciplinare su richiesta degli studenti che riportano
valutazioni insufficienti o su indicazione dei docenti.
il sostegno all’apprendimento per Aree Disciplinari per gli studenti che
registrano valutazioni insufficienti
Il C.d.D. individua pertanto, due Aree prevalenti sulle quali agire: 1. AREA LINGUISTICO-STORICO-SOCIALE
2. AREA SCIENTIFICO-MATEMATICA
I docenti che effettueranno gli interventi di sostegno potranno essere gli stessi
docenti del Corso, dell’Istituto o docenti assegnati come organico potenziato. In questi due ultimi casi il docente dovrà rapportarsi al docente di classe e
concordare la programmazione; dovrà altresì:
- progettare l’intervento con modalità laboratori ali; - predisporre schede di lavoro;
- effettuare verifiche intermedie;
L’intervento di sostegno mira a far acquisire allo studente le competenze chiave tra le quali assume particolare importanza “imparare ad imparare”
Triennio
I consigli di classe, su indicazione dei docenti delle singole discipline, procederanno
ad un’analisi attenta della natura delle carenze rilevate nell’apprendimento e dei
conseguenti bisogni formativi e definiranno le modalità di recupero e di sostegno per ciascuno studente.
27
Il C.d.D. individua le seguenti modalità:
in orario curricolare
Gruppi di Livello
in orario extracurricolare
Recupero disciplinare
I Corsi di recupero saranno della durata massima di 15 ore.
lo sportello didattico disciplinare su richiesta degli studenti che riportano
valutazioni insufficienti o su indicazione dei docenti.
Le attività di recupero e/o potenziamento potranno svolgersi sia in orario
curriculare che extracurriculare attraverso progetti che possono coinvolgere
anche i docenti dell’organico potenziato.
E’ prevista l’istituzione di una figura di “intermediario didattico”,
individuato in un docente dell’organico potenziato, al fine di facilitare la
comunicazione docente-alunno nei casi in cui le difficoltà del percorso di insegnamento-apprendimento siano ascrivibili ad una difficoltà di
comunicazione docente-alunno.
SCRUTINIO FINALE
Il Consiglio di classe, al termine delle operazioni di scrutinio finale, nei confronti degli
studenti per i quali è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non
promozione, procede al rinvio della formulazione del giudizio finale.
La Scuola comunicherà alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente e i voti
proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo studente
non abbia raggiunto la sufficienza. Contestualmente verranno comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero
dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche.
BIENNIO - TRIENNIO
Sia per gli interventi di recupero e di sostegno al termine del primo
quadrimestre che per gli interventi di fine anno scolastico:
Il consiglio di classe terrà conto anche della possibilità degli studenti di
raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi stabiliti dai docenti.
L’organizzazione delle iniziative di recupero programmate dal consiglio di classe è
portata a conoscenza delle famiglie degli studenti interessati. Ove le medesime non
intendano avvalersi di tali iniziative dovranno darne alla scuola comunicazione formale.
28
Sia che ci si avvalga o meno delle iniziative di recupero, gli studenti avranno
l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dal consiglio di classe che ne comunicherà l’esito alle famiglie.
Criteri per la formazione delle classi iniziali
Le classi PRIME vengono formate
a) avendo riguardo all'Istituto di provenienza e quindi, per quanto possibile
assegnando alla medesima classe allievi provenienti dalla stessa scuola; b) effettuando un'equa distribuzione dei ripetenti;
c) tenendo conto del livello di profitto conseguito dagli studenti in uscita dalla scuola
media inferiore, in modo da costituire classi con analoga situazione di partenza; d) distribuendo gli studenti per sesso fra le classi prime, in modo da garantire in
tutte le classi una presenza omogenea;
e) distribuendo i principianti di lingua straniera in tutte le classi prime; f) su richiesta delle famiglie in particolari casi.
Il gruppo classe è comunque un’entità dinamica che, in funzione delle esigenze
didattiche, può venire disgregato e riaggregato in gruppi di livello (recupero e/o approfondimento) anche con studenti di classi diverse, coadiuvati per il primo
biennio dai docenti del progetto POR “Diritti a Scuola”.
Eventuali spostamenti da una classe all’altra vengono consentiti in casi eccezionali.
Le classi TERZE vengono formate a) avendo riguardo alla scelta operata dall’interessato nella domanda d’iscrizione e
all’eventuale seconda scelta operata dall’interessato nella domanda d’iscrizione;
c) assegnando per quanto possibile alla medesima classe allievi provenienti dalla stessa classe;
d) effettuando un'equa distribuzione dei ripetenti;
e) tenendo conto del livello di profitto conseguito dagli studenti in uscita dal biennio, in modo da costituire classi con analoga situazione di partenza;
f) distribuendo gli studenti per sesso fra le classi terze, in modo da garantire in tutte
le classi una presenza omogenea; g) su richiesta delle famiglie in particolari casi.
* CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DELLE CLASSI AI DOCENTI
Fatti salvi i criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto e le competenze proprie del Dirigente Scolastico cui spetta tale compito, le parti (R.S.U. e D.S.) hanno
concordato nell’ordine i seguenti criteri:
la continuità senza escludere il criterio della rotazione, ferme restando le
prerogative assegnate dalla normativa vigente al Dirigente Scolastico, si cercherà, nei limiti del possibile, di evitare la presenza dello stesso docente
in diverse quinte classi onde evitare difficoltà nei lavori delle commissioni
degli Esami di Stato.
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* CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL’ORARIO DELLE LEZIONI
Nella formulazione dell’orario, ove possibile, si favorirà: a) alternanza tra materie pratiche e materie teoriche durante l'arco della settimana
cercando di evitare che ad alcune materie siano riservate sempre le ore di lezione
iniziali e ad altre quelle terminali; b) suddivisione in due giorni non consecutivi dell'insegnamento di quelle materie alle
quali, per disposizione ministeriale, vengono assegnate due ore curricolari;
c) assegnazione di un carico orario costante durante l'arco della settimana evitando, quindi, di appesantire una giornata di lavoro sia per lo studente che per il docente.
* SUDDIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO E CALENDARIO SCOLASTICO
L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri. Il primo quadrimestre inizia con
l’avvio dell’anno scolastico e termina il 31 gennaio; il secondo inizia il 1 febbraio e termina con la chiusura delle lezioni.
* COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE
Sono previsti i seguenti canali:
registro elettronico attraverso il quale la famiglia è in grado di conoscere in
tempo reale valutazioni, attività svolte e attività assegnate
ricevimento antimeridiano, prevedendo un’ora bisettimanale di impegno per ogni docente. L’ora di ricevimento viene comunicata alle famiglie, attraverso
l’affissione della relativa comunicazione all’albo dell’Istituto e pubblicazione
sul sito web dell’Istituto.
ricevimento quadrimestrale pomeridiano (due incontri di tre ore solitamente a dicembre ed aprile);
Consigli di Classe (con esclusione degli scrutini) con la presenza dei
rappresentanti dei genitori; Consigli di Classe allargati su richiesta;
Incontri programmati in particolari occasioni (elezione dei rappresentanti,
illustrazione dei curricoli per le classi del biennio); lettere di convocazione e/o contatti telefonici soprattutto di fronte a situazioni
problematiche;
Nei C.d.C. a metà del I e II Quadrimestre, gli insegnanti formulano un giudizio sulla
situazione scolastica di ogni studente, mentre vengono segnalate alle famiglie le
situazioni più a rischio a cura del coordinatore di classe. Attraverso tale segnalazione. , il C.d C. mette a fuoco le singole situazioni con lo scopo di esplicitare
agli studenti eventuali punti di debolezza del percorso formativo e renderli così più
consapevoli dei livelli di preparazione raggiunti, oltre che delle responsabilità
personali, e più partecipi degli eventuali interventi compensativi programmati.
30
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
LE SCELTE ORGANIZZATIVE
L’ “offerta formativa” che rappresenta, in sostanza, il servizio di cui gli studenti
fruiscono e che la scuola eroga sulla base di scelte culturali, pedagogiche e
didattiche che la caratterizzano (la sua Mission), presuppone un lavoro e un’organizzazione, per la maggior parte invisibile a studenti e famiglie.
In realtà, l’offerta formativa e la sua qualità sono garantite dal lavoro di soggetti vari
- docenti e non docenti - coordinati dal Dirigente Scolastico - che consiste nel predisporre, curare, controllare spazi, strumenti e risorse in genere, perché il loro
uso sia funzionale sia alle finalità formative del sistema scolastico che alle specificità
educative legate al territorio.
Le idee guida alla base di tale organizzazione sono dettate da alcuni principi
quali: partecipazione,
coinvolgimento,
condivisione, attenzione ai risultati,
coordinamento e integrazione dell’azione educativa anche aprendosi al mondo
esterno.
Con riferimento a questi principi guida, sono state fatte le seguenti scelte:
l’introduzione di figure e organismi intermedi.
l’ autonomia decisionale e operativa degli indirizzi e dei Consigli di classe, per quanto riguarda l’offerta formativa extracurricolare (iniziative che coinvolgono,
per esempio, la realtà territoriale);
l’attenzione ai risultati cui viene dato sempre più peso con attività di monitoraggio e autovalutazione, realizzate anche dagli Insegnanti Tecnico
Pratici.
La gestione del nostro Istituto prevede la distribuzione dei compiti a organismi e
figure le cui specifiche mansioni si trovano rappresentate ed esplicitate di seguito.
31
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
CONSIGLI DI CLASSE
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
Giunta esecutiva
COLLEGIO
DOCENTI
COMITATO
TECNICO
SCIENTIFICO
COMITATO DI
VALUTAZIONE
DEI DOCENTI
L’ORGANIZZAZIONE
STAFF DI PRESIDENZA
Dirigente Scolastico
Collaboratori – Funzioni strumentali
GENITORI STUDENTI
PERSONALE ATA DOCENTI
STUDENTI DIRIGENTE
SCOLASTICO
DOCENTI GENITORI
32
ORGANI COLLEGIALI
Collegio dei docenti: costituito da tutti i docenti, di ruolo e non, in servizio presso
l’Istituto nell’anno scolastico, è presieduto dal Dirigente Scolastico; uno dei
collaboratori del Dirigente Scolastico, da lui designato, funge da segretario. Il Collegio dei docenti ha la responsabilità dell'impostazione educativa e didattica
dell'Istituto, pertanto:
entro la data dell'inizio delle lezioni, delibera il progetto d'istituto, per gli aspetti formativi, pedagogici e di organizzazione della didattica in rapporto con le
particolari esigenze dell’istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del
Consiglio di Istituto,
all’inizio dell’anno scolastico individua le linee e i principi ispiratori del Piano Triennale dell’Offerta Formativa
approva il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, il Piano Annuale delle Attività dei
docenti, il Piano Annuale della Formazione dei docenti, programma le quaranta ore di attività collegiali,
approva la scelta dei libri di testo compiuta dai singoli Consigli di Classe,
adegua i programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare,
elabora proposte per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti e l’orario
delle lezioni, verifica periodicamente l’attuazione del PTOF e ne valuta l’efficacia complessiva,
individua i docenti con Funzioni Strumentali al PTOF, i docenti che fanno parte del
Comitato di valutazione, i docenti con incarichi speciali (responsabili laboratorio, sicurezza, biblioteca ecc.), elegge i propri rappresentanti in seno al Consiglio di
Istituto.
Consigli di classe: costituiti dai docenti responsabili degli insegnamenti disciplinari curricolari propri dell’indirizzo di studio. Sono presieduti dal Dirigente Scolastico o, in
sua assenza, da un docente delegato, con funzione di Coordinatore di classe.
Procedono all’elaborazione delle programmazioni annuali generali e disciplinari, con strategie, relative alle conoscenze e alle capacità/competenze.
Le programmazioni non sono intese in un’ottica di rigidità, bensì soggette a
monitoraggio periodico ed eventualmente a modifiche, rese necessarie dall’esigenza di adattare i percorsi formativi ai bisogni dell’utenza e del territorio, in
un’ottica di flessibilità e continuità.
integrano l’offerta formativa istituzionale con progetti e attività che arricchiscono il curricolo scolastico sulla base delle indicazioni del Collegio dei docenti e della
specificità dei rispettivi indirizzi di studio nonché delle caratteristiche di ciascun
gruppo classe, formulano al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica,
ad iniziative di sperimentazione, e all’adozione dei libri di testo,
agevolano ed estendono i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.
I consigli di classe si riuniscono con la presenza di due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe, nonché due rappresentanti degli studenti, eletti
dagli studenti della classe, per presentare il piano di lavoro annuale elaborato dal
consiglio di classe, per discutere sull’andamento educativo e didattico della classe, per confrontare e perfezionare l’azione didattico-formativa e per formulare proposte circa
l’adozione dei libri di testo.
Il Consiglio di classe opera in seduta ristretta alla sola presenza dei docenti quando predispone la programmazione annuale, cura il coordinamento didattico, i rapporti
interdisciplinari e la valutazione periodica e finale degli studenti, irroga le sanzioni
disciplinari a carico degli studenti.
33
Dipartimenti disciplinari: costituiti da docenti appartenenti alla stessa area
disciplinare o ad aree affini e presieduti dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato (coordinatore di dipartimento). Essi sono articolazioni del Collegio Docenti con la
funzione specifica di progettare iniziative di innovazione didattica e metodologica,
nonché di formazione dei docenti nell’ottica del miglioramento continuo.
Consiglio di Istituto: organo elettivo costituito, nel nostro Istituto, da 19
componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 4 rappresentanti dei genitori degli
alunni, 4 rappresentanti alunni, eletti dalle rispettive componenti, e il Dirigente
Scolastico.
E’ presieduto da un genitore, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Elegge nel suo seno la Giunta Esecutiva, costituita da 1 docente, 1 genitore, 1 ATA,
1 studente. Della giunta fa parte di diritto il Dirigente Scolastico che la presiede e il
Direttore dei servizi generali e amministrativi che svolge le funzioni di segretario. Il consiglio di istituto e la giunta esecutiva durano in carica per tre anni scolastici.
Coloro che nel corso del triennio perdono i requisiti per essere eletti in consiglio
vengono sostituiti dai primi dei non eletti nelle rispettive liste. La rappresentanza studentesca viene rinnovata annualmente.
Attribuzioni del Consiglio di Istituto e della Giunta Esecutiva
Il Consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento,
delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all'impiego
dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico del circolo o dell'istituto,
il Consiglio di Istituto, fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei
consigli di classe, ha potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della
scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio
Indica, altresì, i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione
ad esse dei singoli docenti, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei
consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento
generale, didattico ed amministrativo, dell'istituto, e stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi,
delibera, sentito per gli aspetti didattici il collegio dei docenti, le iniziative dirette
alla educazione della salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze previste dall'articolo 106 del testo unico approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 9 ottobre 1990 n. 309.
si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal testo unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza.
La Giunta Esecutiva
predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo,
prepara i lavori del Consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso e cura l'esecuzione delle relative delibere.
La Giunta Esecutiva ha altresì competenza per i provvedimenti disciplinari a carico
degli alunni. Le deliberazioni sono adottate su proposta del rispettivo consiglio di classe.
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Comitato di valutazione dei docenti (Art. 1 comma 129 Legge 107/2015): Il
comitato è formato dal Dirigente Scolastico, che ne è il presidente, da 3 docenti di cui 2 scelti dal collegio docenti e 1 dal Consiglio di Istituto, un genitore e un alunno scelti
dal Consiglio di Istituto e infine 1 componente esterno nominato dall’Ufficio Scolastico
Regionale. Il comitato dura in carica per tre anni. Il comitato stabilisce i criteri per la valutazione
dei docenti ai fini dell’attribuzione del bonus. Lo stesso comitato con esclusione della
componente genitore-alunni, procede alla valutazione dei docenti neoassunti al termine dell’anno di prova.
Comitato studentesco – costituito da uno dei rappresentanti degli studenti eletti nei
Consigli di classe, dai rappresentanti degli studenti eletti nel Consiglio d’Istituto e nella Consulta Provinciale degli studenti. Si riunisce su richiesta dei rappresentanti
d’Istituto ogni volta che se ne ravvisi la necessità, preferibilmente in orario
extrascolastico, per discutere dell’andamento disciplinare e di altre tematiche o problematiche rilevanti per garantire una serena e pacifica convivenza nell’Istituto.
Comitato Tecnico-scientifico: Organo consultivo costituito dai Responsabili di Dipartimento, da rappresentanti degli Ordini e dalle Associazione di Impresa ai fine di
impostare una corretta pianificazione strategica dell’ Istituto e per favorire una più
stretta collaborazione con il mondo del lavoro.
ORGANI DI GESTIONE
Dirigente Scolastico – E’ il legale rappresentante dell’Istituto, di cui assicura la gestione unitaria, esercitando autonomi poteri di direzione, coordinamento,
valorizzazione delle risorse umane e di gestione delle risorse finanziarie e strumentali.
Organizza l’attività scolastica e promuove interventi per assicurare:
la qualità dei processi formativi e la collaborazione con le risorse del territorio l’esercizio della libertà di insegnamento
l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie
l’attuazione del diritto ad apprendere.
Collaboratori del Dirigente Scolastico – Docenti individuati annualmente dal
Dirigente Scolastico, ai quali sono delegati compiti di natura organizzativa e/o amministrativa. Sono in numero di quattro di cui due individuati dal Dirigente
Scolastico e due dal Collegio docenti, uno con funzioni di fiduciario della sede staccata
di Ruvo di Puglia, supportato da un altro collaboratore.
Figure strumentali al POF - Docenti individuati dal Collegio Docenti, responsabili del
coordinamento e del monitoraggio delle attività del piano dell’offerta formativa. Sono in numero di sei: quattro nella sede di Corato, due nella sede di Ruvo di Puglia
Staff di presidenza – Presieduto dal D.S, esso è costituito dai collaboratori del D.S.
e dai docenti cui sono delegate funzioni strumentali al POF. Ha funzione propulsiva e organizzativa dell’attività progettuale dell’Istituto, di cui
effettua anche il monitoraggio in itinere.
Alle sue riunioni possono essere chiamati a partecipare i Responsabili di dipartimento o i Coordinatori di Classe in base agli argomenti all’ordine del giorno.
Altre figure organizzative: Responsabili del servizio di Prevenzione e Protezione
Coordinatori di Dipartimento
Coordinatori di classe
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Referenti Progetti
Referente CPIA Animatore Digitale
ATTIVITA’, PROGETTI E SERVIZI RELATIVI A PERCORSI DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Attività didattico-culturali curricolari ed extracurricolari
Il percorso di formazione che la nostra scuola offre agli studenti è basato su attività di
progettazione, curricolari ed extracurricolari, predisposte anno per anno dai
Dipartimenti Disciplinari, dai Consigli di Classe e dai singoli docenti, finalizzate alla formazione dello studente e pensati anche come ampliamento e arricchimento
dell’offerta formativa. Esse sono anche il risultato di un’intensa attività di ricerca,
progettazione e iniziative orientate allo sviluppo degli aspetti qualificanti dell’Istituto, promossi anche su iniziativa degli studenti nel corso dell’anno scolastico.
Le Attività didattico-culturali curricolari ed extracurricolari sono realizzate anche in
rete con altre istituzioni scolastiche, enti e associazioni e si avvalgono della collaborazione dei docenti interni e/o esterni selezionati in base all’esame dei curricoli
e alle pregresse e proficue collaborazioni con l’Istituto, al fine di fornire agli studenti
contatti con alte professionalità. Esse sono, inoltre, finanziate con risorse dell’Istituto, dell’eventuale rete di partner,
dalla partecipazione al PON Scuola e al POR regionale, al Programma ERASMUS+
AMBITI DELLE ATTIVITÀ - PRINCIPI GENERALI
VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ (Stage, Alternanza scuola-lavoro,
Orientamento lavoro, Orientamento in uscita, Comunicazione, Eccellenze, …)
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE (Orientamento in entrata e in itinere, Progetti per
BES, Progetti di Recupero e contrasto alla Dispersione, …)
CITTADINANZA ATTIVA EUROPEA (Progetti di Lingue, Progetti europei, Inclusione
sociale e volontariato, Intercultura, Turismo, Biblioteca, Progetti di musica, Progetti di
teatro, Progetti di espressività e benessere, Intercultura, Attività sportive, …)
VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
L’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo ha
permesso, all’istituzione scolastica, di farla diventare soggetto protagonista nel
progettare percorsi educativo - didattici e organizzativi rinnovati, per corrispondere il più possibile a domande di formazione diversificate e costantemente mutevoli.
Pertanto, è stata scelta la strada della condivisione di strategie, funzionali ad una
corretta e realistica lettura dei bisogni formativi attuali, della flessibilità e della diversificazione; mezzi che, in fase progettuale, consentono di intervenire attraverso
la pianificazione di percorsi diversi e alternativi finalizzati a regolare i tempi di
insegnamento sui ritmi di apprendimento. Il mondo contemporaneo è caratterizzato dalla dinamicità e dalla complessità; i
modelli culturali, i costumi, gli atteggiamenti i comportamenti individuali e collettivi
mutano così rapidamente che la realtà sociale è continuamente soggetta ad
adattamenti ed innovazioni.
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Ne deriva per la scuola la necessità di formare individui dotati di flessibilità
intellettuale, di capacità critiche e metacognitive e la priorità di rivolgere un’attenzione privilegiata ai nuovi linguaggi multimediali e telematici che rappresentano il nuovo
sfondo antropologico e culturale in cui gli adolescenti vivono. L’Istituto deve dare
senso alle varietà delle esperienze di formazione riducendone il carattere frammentario ed episodico.
La presenza di una realtà sociale multietnica e multiculturale, inoltre, induce a
riconoscere, prima di ogni altra cosa, il valore universale della persona e a sviluppare conseguentemente una comune cultura che può tradursi in occasioni di arricchimento
e di maturazione civile.
Ne deriva per la scuola la necessità di adottare strategie educative e di attivare
percorsi didattici ispirati alla pedagogia interculturale, in cui le differenze individuali e socioculturali non siano intese come eccezione bensì considerate come norma e come
risorse non solo da riconoscere ma anche da valorizzare.
Il Ben … Essere
L’educazione alla salute è una delle componenti essenziali per la crescita e lo sviluppo integrale della persona: siamo convinti che azioni positive e mirate al benessere dello
studente consentono di favorire cambiamenti, anche minimi ma significativi, negli stili
di vita personali. Pertanto il PTOF prevede azioni mirate in tal senso e la condivisione di valori ispirati
allo stare bene con se stessi e con gli altri che ripercorrono trasversalmente i curricoli.
Educazione alla Cittadinanza Attiva Europea
Il nostro intento è quello di creare un ambiente d'apprendimento capace di
promuovere un clima sociale positivo nella vita quotidiana della classe e di sviluppare atteggiamenti responsabili improntati al rispetto e alla cooperazione, favorendo il
superamento di pregiudizi e punti di vista egocentrici e soggettivi. Nello scenario della
società della globalizzazione, in una dimensione planetaria, ciò comporta la formazione di cittadini italiani, europei, del mondo. L’insegnare ad essere è
considerato una priorità alla stregua dell’insegnare ad apprendere, l’integrazione
attiva come il metodo per costruire la società in cui la conoscenza delle proprie radici rappresenta il punto di partenza per conoscere quelle altrui.
Il raggiungimento di tali obiettivi passa attraverso strategie che prevedono: l'interazione formativa con la famiglia,
la valorizzazione della relazione adolescente/adulto la discussione e la riflessione,
il lavoro di gruppo, il cooperative learning,
l’apertura ad una dimensione planetaria
Nella convinzione, inoltre, che la scuola debba accogliere la cultura delle
complessità e imparare a coniugare aspetti diversi della realtà abbiamo inteso promuovere la consapevolezza che la diversità e il pluralismo rappresentino una
ricchezza e che su questo terreno possano esprimersi i valori del dialogo,
dell’accettazione, della solidarietà, della rimozione dei pregiudizi
Integrazione e l’inclusione scolastica
Il tema dell’integrazione scolastica degli alunni in difficoltà di apprendimento, legate a
diversabilità, svantaggio, diversità linguistica-culturale impegna i docenti a creare le
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migliori condizioni per l’accoglienza e la permanenza di questi alunni nell’Istituto.
L’obiettivo principale è quello di garantire i diritti della persona che nella scuola si traducono in diritto ad apprendere oltre che a socializzare nell’ottica del miglioramento
della qualità della vita.
In linea con questi orientamenti si pongono i progetti che ormai
tradizionalmente l’istituto pone in essere compatibilmente con le iniziative dell’Amministrazione centrale, Regionale e locale:
Stage estivi in aziende locali, italiane e all’estero per tutti gli alunni
disponibili.
Stage linguistici all’estero
Progetti Europei (PON, POR, ERASMUS+) (ALLEGATO 4 PIANO DI SVILUPPO
EUROPEO)
Alternanza scuola-lavoro per gli studenti del secondo biennio e del quinto
anno
Sportello di Ascolto che permette agli studenti di affrontare e risolvere
problemi legati all’età adolescenziale nell’ambito dei progetti “Diritti a Scuola”
Progetti di Educazione alla legalità
Progetti di Recupero delle competenze di base:
Attività rivolte agli alunni diversamente abili
Nell’Istituto è presente un gruppo di lavoro, composto da insegnanti di sostegno che ha il compito di predisporre gli strumenti e coordinare le attività a favore
degli alunni diversamente abili, al fine di una loro piena inclusione scolastica.
In un’ottica di integrazione viene predisposta un'organizzazione basata su stili
collaborativi, convinti che le risposte che la scuola deve offrire vadano oltre la disabilità:verso un'attenzione speciale alla diversità di tutti. (Allegato 3: Piano PAI
Piano dell’Accoglienza e dell’Inclusione)
Attività rivolte agli alunni con DSA
Riconoscere che ciascuno ha il proprio modo di apprendere significa essere attenti ad accogliere ogni persona per permetterle di sviluppare le proprie
competenze e per renderla il più possibile autonoma.
S’inseriscono proprio in quest’ottica i vari interventi a favore degli alunni che
presentano Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Allegato3: Piano PAI - Piano
dell’Accoglienza e dell’Inclusione)
Progetto di Istruzione domiciliare
Per garantire il diritto allo studio sancito dalla Costituzione, in presenza di
alunni malati, qualora si verifichino le condizioni previste dalla normativa e vi sia la richiesta della famiglia, supportata dalla Certificazione medica, verranno
attivati Progetti personalizzati di istruzione domiciliare. L’assistenza didattica
domiciliare sarà prestata in presenza; l’orario delle lezioni domiciliari verrà
definito, compatibilmente allo stato di salute dello studente, nel rispetto dei suoi bisogni e in base alla disponibilità oraria dei docenti.
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Attività sportive Calcio
Calcio a 5
Pallacanestro Pallavolo
Tiro con l’arco
Orienteering Tennis tavolo
Bowling
Rowing
Progetti interculturali
Promozione del territorio attraverso la documentazione video
Scambi linguistici Progetti in rete
Erasmus plus
Orientamento e riorientamento interno
E inoltre:
Visite ai musei, alle mostre e alle manifestazioni culturali
Visite e Viaggi d’istruzione Visione di spettacoli cinematografici e teatrali anche in lingua straniera
Conferenze
Seminari
LA QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO
Il nostro Istituto ha intrapreso da anni una procedura di analisi e controllo della
qualità dei servizi offerti allo scopo di raggiungere una progettazione e organizzazione
delle attività che sia la più aderente possibile alle richieste dell'utenza e del territorio.
L’Istituto si avvale anche della collaborazione dell’Associazione ALMADIPLOMA che non solo fornisce strumenti per orientare gli studenti nella scelta dell’Università e per
facilitare l'accesso dei diplomati al mondo del lavoro, ma, attraverso i dati raccolti da
questionari somministrati agli studenti, consente la verifica dell’efficacia dei percorsi formativi offerti attraverso analisi di:
efficacia interna, tramite indagini sulle caratteristiche dei propri diplomati e su
come giudicano la propria esperienza scolastica; efficacia esterna, attraverso un confronto, sempre aggiornato, fra i profili
professionali forniti e le richieste provenienti dal mondo del lavoro.
Anche per il presente anno scolastico, dunque, il nostro Istituto si propone:
· Il monitoraggio e la valutazione periodica della qualità erogata tramite l'analisi dei
risultati ottenuti dagli studenti · La verifica della qualità programmata rispetto a quella erogata, sia nelle singole
discipline sia a livello d'Istituto
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· La verifica della qualità dell'offerta formativa extracurricolare mediante
questionari di gradimento · La verifica della qualità percepita dall'utenza tramite un questionario da
somministrare ad alunni e famiglie al termine dell'anno scolastico.
La FORMAZIONE DOCENTI
Il Piano di Formazione dei docenti si inserisce nel quadro della formazione in servizio
determinato dalla Legge 107/2015 in particolare dall’art 1 commi 121-125. In tale
ambito si inserisce l’incremento dei fondi destinati alla formazione tra cui quelli
destinati alla carta elettronica per i singoli docenti. Il Piano sarà meglio definito in relazione alle iniziative del MIUR in riferimento al
Piano Nazionale di Formazione previsto dal comma 124 della legge 107/2015.
Tale Piano Nazionale verterà sui seguenti temi strategici: Competenze digitali;
Competenze linguistiche;
Alternanza scuola-lavoro e imprenditorialità; Inclusione, disabilità, integrazione, cittadinanza globale;
Potenziamento delle competenze di base;
Valutazione. Le iniziative di formazione saranno sostenute da diverse fonti di finanziamento, tra
cui quelle previste dalla legge 107/2015, le risorse PON-FSE e altri finanziamenti MIUR
compresi quelli della ex legge 440. In tale contesto saranno coinvolti anche il personale amministrativo e i dirigenti
scolastici.
Circa le modalità dei percorsi formativi, maggiori dettagli possono desumersi dalla
nota MIUR Prot. n. 35 del 07/01/2016. In particolare le iniziative autonome di formazione di questa scuola, anche in
considerazione del RAV e del Piano di Miglioramento, sono quelle da porre in essere
già a partire dal corrente anno scolastico per potenziare la didattica finalizzata all’acquisizione di competenze, attraverso la progettazione di Unità di Apprendimento
e l’intensificazione delle attività laboratoriali.
Nel Piano di formazione rientrano anche le attività di accoglienza – tutoraggio dei docenti neoimmessi in ruolo, quelle del gruppo che si occupa del RAV e del Piano di
Miglioramento, le figure sensibili ai sensi del D.Lgs 81/2008 e i docenti coinvolti nel
Piano Nazionale di Sviluppo Digitale.
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LE RISORSE
LA STRUTTURA
Le sedi di Corato e Ruvo sono entrambe ubicate in strutture che offrono ambienti
spaziosi ed accoglienti per la normale didattica, tutti dotati di Lim, collegamento a Internet.
Nella sede di Corato sono ubicati la Presidenza e gli uffici amministrativi. Nella sede di Ruvo di Puglia vi sono uffici amministrativi decentrati per il rapido
espletamento delle richieste dell’utenza.
In entrambe le sedi sono presenti complessivamente
LIM, computer portatile e rete Internet in ogni aula dell’Istituto 6 laboratori informatici dotati di supporti hardware di ultima generazione
con collegamenti INTERNET ed INTRANET
2 laboratori di chimica e fisica 2 laboratori di lingue straniere
2 biblioteche in via di informatizzazione
2 palestre coperte
2 palestre scoperte con, nella sede centrale, campo di calcetto in erba sintetica 1 laboratorio finalizzato all’impresa formativa simulata (nella sede centrale)
supporti mobili hardware (PC portatili, videoproiettori, ecc.) e TV
videoregistratori, cinepresa, fotocamera digitale ecc. spazi per la consulenza psicologica.
È presente presso le due sedi di Corato e di Ruvo il test center AICA per il conseguimento della Patente Europea del Computer (ECDL) e della Patente Europea
della Qualità (EQDL). Dall’Ottobre 2009 il nostro istituto è anche Local Academy
CISCO.
FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E DI ATTREZZATURE
Per la sede di Corato : Ammodernamento dei 4 laboratori di Informatica, dotati di 60
computer di età compresa tra gli 8 e i 10 anni
Per la sede di Ruvo di Puglia: Ammodernamento dei 3 laboratori di Informatica, dotati
di 55 computer di età compresa tra gli 8 e i 15 anni
LE RISORSE UMANE
Dirigente Scolastico: Prof. Giovanni De Nicolo che dirige l’ITSET “Tannoia” dal
primo settembre del 2013.
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Corpo docente:
Il Corpo docente sarà costituito dall’organico dell’autonomia, ovvero dall’organico di
diritto assegnato in base alle classi ed agli alunni iscritti per ciascun anno scolastico e
dall’organico del potenziamento che si richiede come di seguito indicato: per le seguenti motivazioni:
Lettere, Matematica Applicata ed Economia Aziendale in relazione alle maggiori
difficoltà riscontrate dagli alunni in tali discipline; Lingua Inglese al fine di potenziare le competenze di almeno una lingua
comunitaria;
Sostegno per potenziare l’individualizzazione dell’azione formativa ed educativa
di alunni BES; ITP per potenziare la pratica laboratoriale e le attività di monitoraggio ed
elaborazione dei risultati dell’azione formativa ed educativa della scuola.
DISCIPLINA CLASSE DI CONCORSO N. POSTI RICHIESTI
Lettere A050 2
Lingua Inglese A360 1
Matematica Applicata A048 2
Economia Aziendale A017 2
Sostegno Rif. N. alunni
ITP C300 1
Eventuale copertura semiesonero Da definire
Personale Amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA):
Il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario sarà definito nel
rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334,
della legge 29 dicembre 2014, n. 190,
In proposito si evidenziano le difficoltà gestionali-amministrative riscontrate da questa istituzione
scolastica a seguito del taglio di n. 1 unità di personale amministrativo operata nell’anno scolastico
2015/2016 in relazione alla notevole mole di attività, progetti ed altre iniziative portate avanti
come di consueto. Pertanto si richiede, ove possibile, il ripristino della predetta unità di Assistente
Amministrativo.
Il Personale collabora all’attuazione del piano dell’offerta formativa il personale non
docente, costituito complessivamente da 21 unità, coordinato dal Direttore Servizi Amministrativi e Generali, dott.ssa Antonia Amodio.
Il personale amministrativo è costituito dagli assistenti amministrativi addetti al
Settore Didattico ed al Settore Amministrativo.
Sono presenti Collaboratori Scolastici presso le varie sedi. Il personale tecnico è costituito dagli Assistenti Tecnici come supporto agli insegnanti
per le attività di laboratorio di scienze e di informatica.
Studenti: circa 1100 iscritti e frequentanti, suddivisi tra la sede centrale e quella
staccata.
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LE RISORSE FINANZIARIE
a) fondi a destinazione vincolata:
sono fondi la cui provenienza è destinata con vincolo ad attività di progetto. Vengono utilizzati per far fronte a tutte le spese connesse alla realizzazione dei
progetti e non possono essere distolti da tali attività.
b) fondo d’Istituto:
viene utilizzato per il pagamento accessorio del personale docente e ATA. E’ soggetto
a contrattazione con le RSU e deliberato dal Consiglio d’Istituto.
c) finanziamenti da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale per il
funzionamento dell’Istituzione Scolastica:
tale finanziamento si riferisce al funzionamento amministrativo-didattico dell’istituzione didattica e viene utilizzato senza vincoli di destinazione per far fronte a
tutte le necessità didattiche e amministrative e al pagamento delle indennità di
missione ai docenti accompagnatori a viaggi e visite d’istruzione. La sua ripartizione viene proposta dalla Giunta Esecutiva in sede di programma annuale e deliberata dal
Consiglio d’Istituto.
d) contributi degli studenti per il funzionamento didattico dell’istituzione
scolastica:
riguarda la tassa d’Istituto versata dagli studenti per le attività di laboratorio, viene utilizzata senza vincolo di destinazione per il miglioramento della qualità del servizio e
della struttura e per l’aggiornamento tecnologico. La sua ripartizione viene proposta
dalla Giunta Esecutiva in sede di programma annuale e deliberata dal Consiglio
d’Istituto.
e) finanziamenti erogati da altri Enti pubblici o privati:
sono utilizzati per la realizzazione di specifici progetti. Per il reperimento di questi fondi si attivano il Dirigente Scolastico e la Funzione
Strumentale preposta al contatto con gli Enti esterni, eventualmente coadiuvati dai
docenti coinvolti nella realizzazione del Progetto. Per i criteri di divisione dei fondi destinati ai pagamenti accessori del personale
dell’istituzione si rimanda alla Contrattazione d’Istituto.
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SERVIZI AMMINISTRATIVI
SEDE CENTRALE DI CORATO
Area Didattica
AMORESE Antonietta CAPRIO Maddalena
Area Amministrativa
VIRGILIO Francesco
D’INTRONO Luisella FERRUCCI Isabella
MALDERA Filomena
SEDE STACCATA DI RUVO DI PUGLIA
Area Amministrativa e Didattica
LAFORTEZZA Angelo
Orario di ricevimento al pubblico:
in orario antimeridiano: Martedì e Sabato dalle 8.30 alle 10.30; Mercoledì e Venerdì dalle 10,00 alle 12.00;
in orario pomeridiano: Giovedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00.
PROGETTI EXTRACURRICULARI
I progetti extracurriculari saranno definiti all’inizio di ogni anno scolastico. Al momento
si possono prevedere i seguenti progetti di tipo:
PROGETTO POF
PROGETTI PON
Progetti ERASMUS +
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Allegato 1
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
La valutazione del comportamento degli studenti al fine dell’attribuzione del voto in condotta,
secondo quanto approvato nel Collegio Docenti del 30 Gennaio 2015 con la delibera n° 5, dovrà
avvenire secondo la griglia di seguito allegata:
Descrittori Voto in
decimi Giudizio
Da Gravemente insufficiente
a insufficiente
0 - 4
Sussistenza di recidività in comportamenti oggetto di irrogazione della
sanzione disciplinare della sospensione dalle lezioni per un periodo superiore a giorni 15. Assenza di forme di ravvedimento tangibili e di
riparazione dei danni arrecati.
Mediocre 5
In relazione agli indicatori, incidenza di almeno un episodio che abbia comportato l’irrogazione della sanzione disciplinare della sospensione dalle lezioni per un periodo superiore a giorni 15.
Sufficiente
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Ripetuti episodi di violazione del Regolamento d’Istituto che abbiano comportato l’irrogazione di sanzioni disciplinari e/o incidenza della maggior parte dei seguenti elementi di valutazione:
1) Frequenza discontinua, numerosi ritardi e/o uscite anticipate;
2) Interesse modesto e partecipazione tendenzialmente passiva al dialogo educativo;
3) Frequente disturbo dell’attività didattica e violazione del
Regolamento d’Istituto opportunamente rilevati sul Registro di classe;
4) Inadempienze nello svolgimento delle consegne
scolastiche.
Discreto
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Incidenza della maggior parte dei seguenti elementi di valutazione:
1) Frequenza non sempre regolare (accertate assenze strategiche), incidenza di ritardi e/o uscite anticipate;
2) Interesse selettivo e partecipazione non sempre attiva al dialogo educativo;
3) Episodi di violazione del Regolamento d’Istituto, annotati
sul Registro di classe; 4) Svolgimento non sempre puntuale delle consegne
scolastiche.
Buono
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Incidenza dei seguenti elementi di valutazione:
1) Frequenza regolare, numero limitato
di ritardi e/o uscite anticipate; 2) Interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo;
3) Partecipazione di buon livello
alle attività scolastiche curricolari ed extracurricolari e ai PON 4) Rispetto adeguato del
Regolamento d’Istituto; 5) Svolgimento puntuale delle consegne scolastiche.
Ottimo
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Incidenza dei seguenti elementi di valutazione: 1) Frequenza costante, ritardi e/o uscite anticipate per motivi eccezionali, sempre giustificati;
2) Interesse e partecipazione molto attiva al dialogo educativo; 3) Partecipazione di ottimo livello alle attività scolastiche curricolari ed
extracurricolari e ai PON 4) Pieno rispetto del Regolamento d’Istituto; 5) Svolgimento costante delle consegne scolastiche;
6) Ruolo positivo e di collaborazione all’interno del Gruppo classe.
Eccellente
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Incidenza dei seguenti elementi di valutazione:
1) Frequenza assolutamente assidua, senza ritardi e/o uscite anticipate, se
non per motivi eccezionali e documentati; 2) Interesse e partecipazione eccellente
al dialogo educativo; 3) Partecipazione di encomiabile livello alle attività scolastiche curricolari ed
extracurricolari e ai PON
4) Pieno rispetto del Regolamento d’Istituto; 5) Svolgimento scrupoloso e
lodevole delle consegne scolastiche; 6) Ruolo positivo e di
collaborazione e solidarietà all’interno del Gruppo classe.
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Allegato 2
ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO
L’attribuzione del credito scolastico, secondo quanto approvato nel Collegio Docenti del 15
Maggio 2015 con la delibera n° 2, dovrà avvenire secondo la griglia di seguito allegata:
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Allegato 3
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “ Padre A.M. TANNOIA”
Via XXIV Maggio, 62 – 70033 CORATO (BA) tel. 080/8721097 – fax 080/3580035
e-mail: [email protected] – pec [email protected] www.itctannoia.gov.it
Sez. Coordinata: Via Madonna Delle Grazie, 1 – 70037 RUVO di PUGLIA Tel. e fax 080/3628299
PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE
“Una scuola che „include‟ è una scuola che „pensa‟ e che progetta
Tenendo a mente proprio tutti. Una scuola che non si deve muovere
sempre nella condizione di emergenza, in risposta cioè al bisogno
di un alunno con delle specificità che si differenziano da quelle
della maggioranza degli alunni „normali‟ della scuola.
Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere
sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno
sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto”.
P. Sandri, Scuola di qualità e inclusione.
FINALITÀ DEL PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE
Il presente documento, denominato Piano Annuale di Inclusione (PAI), rappresenta un work in
progress che è nello stesso tempo:
un progetto di lavoro
un prontuario contenente tutte le informazioni riguardanti le azioni realizzate dall’I.T.S.E.T.
“Padre A.M. Tannoia” per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)
frequentanti l’Istituto
l’esplicitazione dei processi attivati ed attivabili
il PAI è frutto del lavoro di un dipartimento del Collegio Docenti appositamente costituito che ha
raccolto le buone pratiche ed ha approfondito la normativa giungendo all’elaborazione condivisa del
presente testo che è stato sottoposto al dibattito e alla approvazione del collegio.
Il Piano Annuale di Inclusione, a partire dai bisogni e dalle specificità degli studenti con BES
iscritti presso la propria scuola, definisce:
i principi
i criteri
le strategie
utili per l’inclusione di questi studenti e chiarisce:
i compiti e i ruoli delle figure operanti all’interno dell’Istituto
le azioni e le metodologie didattiche per la facilitazione del loro apprendimento.
Il PAI costituisce, quindi, uno strumento di lavoro che viene rivisto annualmente e che si propone
di indicare pratiche condivise tra tutto il personale all’interno della scuola, di facilitare l’inserimento
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degli alunni e di sostenerli nell’adattamento al nuovo ambiente, di sostenere promuovere tutte le
iniziative volte alla comunicazione e alla collaborazione tra scuola, AUSL, istituzioni e enti locali.
All’interno del PAI, si trovano protocolli condivisi di carattere amministrativo-burocratico,
comunicativo-relazionale, didattico-sociale.
Principale normativa di riferimento
Legge Quadro 104/1992 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone
disabili.
DPR n. 275/99 (norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art.
21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59).
Art. 45 del DPR n. 394/99 (normativa riguardante il processo di accoglienza).
Legge Quadro 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in
ambito scolastico”.
Nota dell’USR alla legge 170/2010
DM 12 luglio 2011 “Linee guida per il diritto degli alunni con disturbi specifici di
apprendimento”
Direttiva Ministeriale 27 dicembre del 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”
Circolare Ministeriale 06 marzo 2013 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica – indicazioni
operative”
Nota MIUR 22.11.2013, prot. n. 2563 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni
Educativi Speciali” A.S. 2013/2014. Chiarimenti
48
LA SITUAZIONE ATTUALE
Premessa
Gli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) raggruppano gli alunni D.A.I. 104/92, alunni
DSA L.170/2010 e, inoltre, alunni con disagio ambientale, linguistico, sociale, svantaggio socio-
culturale, non necessariamente certificati.
Il percorso di integrazione per studenti DA e DSA è ben delineato e si colloca dovutamente nel
percorso formativo scolastico di ogni ordine e grado. Gli alunni con DSA, in base alla Legge
170/2010 e al DM 12 luglio 2011 “Linee guida per il diritto degli alunni con disturbi specifici
dell‟apprendimento” hanno la possibilità di avvalersi di tutti gli ausili e strumenti compensativi e
dispensativi atti a facilitare e consolidare il loro percorso di apprendimento, nel rispetto delle
diverse abilità cognitive.
Ogni studente è in realtà un bisogno educativo speciale in quanto ogni persona è diversa dall’altra,
con stili di apprendimento diversi, la diversità, che è un patrimonio della comunità, sottende diversi
stili cognitivi, diverse modalità di apprendimento che implicano una didattica flessibile, inclusiva
che non integri, ma includa gli studenti nel tessuto sociale.
Per questo occorre valutare il contesto in cui gli alunni sono inseriti e l’ambiente socio-culturale
ed emozionale della relazione che è lo stimolo o la negazione dell’inclusività. È attraverso il lavoro
sui contesti e non soltanto sui singoli individui, che si promuove la partecipazione sociale e il
coinvolgimento delle persone in difficoltà, nonostante i loro specifici problemi, come viene
specificato anche dall’I.C.F.:
Oggi, il termine “integrazione” scolastica è stato ormai racchiuso e sostituito dal termine
“inclusione”: intendendo con questo il processo attraverso il quale il contenuto scuola, attraverso i
suoi protagonisti (organizzazione scolastica, studenti, insegnanti, famiglia, territorio) assume le
caratteristiche di un ambiente che risponde ai bisogni di tutti i bambini/ragazzi e in particolare
quelli con bisogni speciali.
Nel 2001, l‟Organizzazione Mondiale della Sanità è pervenuta alla stesura della Classificazione
Internazionale del Funzionamento, della Disabilità, della Salute (ICF), che individua la disabilità
come il risultato della relazione tra condizione di salute, fattori personali e ambientali. Parlare
della dimensione inclusiva nella scuola significa perciò progettare un lavoro scolastico che
consideri costantemente le implicazioni e gli esiti di tale relazione.
Occorre, quindi, partire dall’ambiente, valutare il vissuto in ogni sua caratteristica affinché si possa
eliminare o diminuire ciò che limita l’inclusione e la realizzazione dell’individuo in ogni suo
aspetto: sociale, relazionale, lavorativo, domestico.
Il Quadro generale all’I.T.S.E.T. “Padre A.M. Tannoia”
Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nell’istituto è sintetizzato nella tabella
seguente:
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. Disabilità certificate (legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 33
49
minorati vista 1
minorati udito 3
psicofisici 29
2. disturbi evolutivi specifici Da verificare
3. alunni con certificazione per disabilità fisica ma senza sostegno /
4. alunni adottati e/o in situazione di affido familiare 6
presenza in classe di alunni 1069
classi Percorso differenziato Percorso
curriculare
Totale
alunni
1 3 2 5
2 5 1 6
3 4 2 6
4 5 4 9
5 7 0 7
Studenti in particolare situazione di salute Sì / No
Scuola in ospedale e istruzione domiciliare:
al momento non ci sono casi particolari che necessitano di tale
intervento; nel caso emergessero, saranno attivati percorsi speciali e /o
individualizzati a discrezione del C.d.C., in base alla normativa
vigente e alle risorse a disposizione dell’istituto.
Sì
Progetto “Diritti a Scuola” “Interventi per qualificare il sistema
scolastico e prevenire la dispersione, favorendo il successo scolastico,
con priorità per i soggetti svantaggiati
Sì
Progetto per le Aree a Rischio – ex art.9 CNNL Comparto Scuola
2006-2009
Sì
DSA 12
ADHD (disturbo evolutivo dell’autocontrollo) No
Borderline cognitivo (disturbo di apprendimento non
specifico con difficoltà emotive ad esso associate)
Sì
Altro:
5. svantaggio
socioeconomico Sì
linguistico-culturale
disagio comportamentale / relazionale Sì
Altro:
Totali 230
% su popolazione scolastica 21 %
N. PEI redatti dal GLHI 33
N. PDP redatti dai Consigli di Classe in presenza di certificazione
sanitaria
15
N. PDP redatti dai Consigli di Classe in assenza di certificazione
sanitaria
Da verificare
B. Risorse professionali
specifiche
Prevalentemente utilizzate in … Sì / No
docenti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo Sì
Attività laboratori ali integrate
(classi aperte, laboratori protetti, Sì
50
ecc.)
ESEA
(educatore scolastico con
funzioni educativo assistenziali)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo Sì
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo Sì
Funzioni strumentali /
coordinamento
Sì
Referenti di Istituto (DSA,
BES, disabilità)
Sì
Psicopedagogisti e affini esterni
/ interni
No
Docenti tutor / mentore No
Altro:
C. Coinvolgimento docenti
curricolari
Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe - Partecipazione a GLI
- Rapporti con le famiglie
- Tutoraggio studenti
- Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
-Altro:
Sì
Sì
Sì
Sì
Docenti con specifica
formazione
- Partecipazione a GLI
- Rapporti con le famiglie
- Tutoraggio studenti
- Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
- Altro:
Sì
Sì
Sì
Sì
Altri docenti - Partecipazione a GLI
- Rapporti con le famiglie
- Tutoraggio studenti
- Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
- Protocollo per uscite didattiche
alunni DA
Sì
Sì
Sì
Sì
No
D. Coinvolgimento personale
ATA
- Assistenza alunni disabili
- Altro:
Sì
E. coinvolgimento delle
famiglie:
Consigli di Classe
Consiglio d’Istituto
Organo di garanzia
- Informazione/formazione su
genitorialità e psicologia dell’età
evolutiva
- Coinvolgimento in progetti di
inclusione
- Altro:
Sì
Sì
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con
CTS/CTI
(Centri Territoriali di Supporto e
- Accordi di programma / protocolli
di intesa formalizzati sulla
disabilità
- Accordi di programma / protocolli
di intesa formalizzati su disagio e
simili
Sì
Sì
Sì
51
Centri Territoriali per
l’Inclusione)
- Procedure condivise di intervento
sulla disabilità
- Procedure condivise di intervento
su disagio e simili
- Progetti territoriali integrati
- Progetti integrati a livello di
singola scuola
- Rapporti con la scuola polo di
coordinamento provinciale per
l’Handicap
………….
Sì
Sì
Sì
No
G. Rapporti con privato sociale
e volontariato
- Progetti territoriali integrati
- Progetti integrati a livello di
singola scuola
- Progetti integrati a livello di reti di
scuole
Sì
Sì
Sì
H. formazione docenti - Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe
- Didattica speciale e progetti
educativo-didattici a prevalente
tematica inclusiva
- Progetti di formazione su
specifiche disabilità (autismo,
ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
- Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA,
ADHD, ecc…)
-Altro: Corso di Formazione BES
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati *: 0 1 2 3
4
Aspetti politici, decisionali e organizzativi coinvolti nel cambiamento
inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
dei docenti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti nell’Istituto x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno
dell’Istituto, in rapporto ai diversi servizi esistenti x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e promozione di percorsi
formativi inclusivi x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alla fase di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il
successivo inserimento lavorativo
x
52
Altro:
*= 0 : per niente, 1: poco; 2: abbastanza, 3: molto; 4: moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di
inclusività dei sistemi scolastici
Punti di criticità e punti di forza
Per l’attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario riscontrare i punti di criticità e i
punti di forza attuali nella scuola.
Punti di criticità
Ad oggi si ritiene di dover segnalare, per ovviare, laddove sia possibile, i seguenti punti di criticità:
ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità;
difficoltà di comunicazione fra i consigli di classe e docenti ed operatori responsabili degli
interventi integrativi con conseguente non del tutto adeguata ricaduta nella valutazione
curricolare (per esempio è necessaria una maggiore veicolazione di informazioni soprattutto
in merito a visite di istruzione ed eventuali attività fuori dal contesto scuola e che prevedono
spostamenti);
difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata,
informazioni sufficientemente utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico
successivo;
collaborazione con associazioni di genitori di ragazzi diversamente abili.
Punti di forza
presenza di funzioni strumentali, per DA e per l’intercultura;
presenza di laboratori e di progetti specifici per studenti DA;
presenza di uno psicologo e di un orientatore;
progetto “Diritti a Scuola”
progetto per le Aree a Rischio – ex art.9 CNNL Comparto Scuola 2006-2009
progetti tutoraggio per studenti DSA;
percorsi di formazione per tutti i docenti;
rapidità e flessibilità nelle decisioni;
clima complessivo che cura le relazioni e sostanziale disponibilità del personale;
Istituto tecnologicamente attrezzato.
Criteri di ammissione, condivisione e dimissione per i Consigli di Classe per studenti non
tutelati dalla Legge 104/92 e dalla Legge 170/10.
Per l’ICF funzionamento e disabilità sono in stretta relazione con l’ambiente di vita della persona
con determinate condizioni di salute; l’ICF descrive l’impatto dei fattori ambientali quali facilitatori
o di barriere rispetto alle sue attività e partecipazione.
Il modello ICF è in grado di dare risposte puntuali e coerenti ai bisogni delle persone e di esprimere
un diverso modo di concepire l’essere umano in difficoltà: la disabilità è una condizione
determinata da molteplici fattori che coinvolgono non solo il soggetto ma anche il contesto in cui
egli vive.
L’innovazione del modello ICF risiede nell’approccio globale alla persona:
la valutazione della funzionalità di una persona con disabilità non può limitarsi agli aspetti
funzionali, Ma deve tener presente anche gli aspetti contestuali, che sono determinati in
merito ai livelli di attività e di partecipazione sociale
gli ambienti di vita incidono sulla genesi e sul mantenimento della disabilità.
53
Tale impostazione riguarda anche l’integrazione scolastica, perché l’ambiente-scuola, se favorevole,
può cambiare lo scenario del funzionamento, limitando le compromissioni: occorre individuare le
modalità di applicazione della cultura del modello ICF nella scuola, in particolare rispetto ai fattori
contestuali ed all’area dell’attività e della partecipazione nella comunità scolastica, così da
migliorare processo e qualità dell’integrazione.
Nel corso del prossimo anno scolastico il GLI studierà le modalità di possibile utilizzo degli
indicatori ICF quali parametri per una identificazione meno episodica di situazioni BES.
La presa in carico
A. I Consigli di Classe prendendo atto della situazione di fatto e/o delle informazioni
provenienti da:
Famiglia
Docenti
Servizi sociali
Eventualmente da scuole precedenti
Psicologo
con riferimento a:
studenti non italofoni neo arrivati. Nel caso sussistano le condizioni individuate dalla
circolare ministeriale 6/3/13 e dalle direttive ministeriali e regionali che tutelano gli studenti
con difficoltà linguistico-culturali, ovvero che non abbiano risolto l’alfabetizzazione nella
lingua che utilizzano a scuola e/o appartenenti a contesti culturali che non sviluppano la loro
capacità di stratificazione e consolidamento dei saperi;
studenti con difficoltà socioeconomiche ovvero studenti che non siano in possesso di
strumenti, testi scolastici, ausili informatici e altri materiali didattici;
studenti con difficoltà relazionali e comportamentali ovvero studenti con difficoltà di
scolarizzazione e rispetto delle regole;
per favorire l’espressione delle capacità personali e facilitare l’inclusione individuano le seguenti
prassi:
a) usare trasparenza nella verbalizzazione del Consiglio di Classe;
b) convocare la famiglia per informarla della situazione ed eventualmente prospettare la
possibilità della redazione di un PDP all’interno della programmazione curricolare. Quanto
in sede di colloquio viene concordato è oggetto di uno specifico verbale, che il Consiglio di
Classe assume come punto di riferimento per qualunque successiva azione;
c) assenso o non assenso della famiglia alla redazione del PDP entro un mese dalla data di
convocazione della stessa. In caso di mancata comunicazione da parte della famiglia, il
consiglio di Classe si riserva di non attuare un Piano Personalizzato.
Criteri di dimissione
I criteri di dimissione sono omogenei ai criteri di ammissione.
Dato che il Piano personalizzato segue l’evoluzione dell’alunno nel corso dell’anno scolastico,
qualora siano raggiunti gli obiettivi per il quale è stato predisposto, il documento non è più
necessario e bisogna darne comunicazione alla famiglia, previa autorizzazione del Consiglio di
Classe.
Strumenti
PDP
Supporti All’apprendimento inseribili nel PDP
Tempi delle verifiche
54
Cura nel favorire l’apprendimento mediato dai pari (cooperative learning, peer education,
ecc.)
Condivisione degli appunti scolastici
Gradualità delle proposte curricolari anche con eventuali ausili didattici
Azione di modalità valutative
…………………………………….
CRITERI PER L’UTILIZZO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE
Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore degli alunni
disabili sono soprattutto sei:
a) specialisti socio-sanitari;
b) docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL afferente all’area dell’inclusione;
c) docenti curricolari;
d) docenti di sostegno;
e) assistenti di primo livello ex art. 13, comma 3 della L. 104/1992;
f) personale ATA che svolge incarichi specifici ex art. 47, comma 1 lettera “b” del CCNL.
Di queste, hanno carattere intensivo (nel senso che la “qualità” dell’intervento è direttamente
collegata alla “quantità” oraria) principalmente le figure indicate alle lettere “d”, “e”, “f”.
L’attribuzione e la ripartizione delle attività di sostegno a favore degli alunni disabili avviene
secondo i criteri sotto riportati:
- di norma il rapporto docente/alunno è 1:2 come previsto dalla L. 111/2011, art. 19, comma 11;
- deroghe dal predetto rapporto possono essere previste come di seguito riportato:
a) rapporto docente/alunno 1:1 esclusivamente quando:
- tale rapporto è espressamente previsto al successivo punto 8;
- la consistenza totale del personale di sostegno assegnato è tale che l’attribuzione nel
rapporto 1:1, a causa di una non sufficiente disponibilità oraria, non compromette
l’attività di sostegno per gli altri alunni disabili;
b) rapporto compreso fra 1:2 e 1:1 a favore degli alunni disabili:
- che, a causa dell’insufficienza del personale di sostegno, non hanno visto accolta la
proposta del rapporto 1:1;
- per i quali la quota oraria superiore al rapporto 1:2 è espressamente prevista al
successivo punto 8 e la conseguente assegnazione non pregiudica l’attività di sostegno
per gli altri alunni disabili;
c) rapporto superiore a 1:2 nei seguenti casi:
- alunni con disabilità di tipo lieve;
- insufficiente numero di ore di sostegno;
- continuità didattica: l’assegnazione del personale di sostegno, assistente di primo livello e ATA,
ove previsto, deve corrispondere, ove possibile, al criterio della continuità didattica/assistenziale.
La ripartizione oraria e la conseguente assegnazione del personale assistente di 1° livello dipendente
dall’ente locale competente, consegue ai seguenti criteri generali:
- a parità di condizioni: ripartizione oraria equa fra gli alunni aventi diritto;
- maggiore attribuzione oraria nei seguenti casi:
a) condizione di gravità,
b) le attività previste dal PEI assegnano priorità agli obiettivi di autonomia e comunicazione
verbale e non verbale.
55
OBIETTIVI E VALUTAZIONE
Tutti gli alunni riconosciuti come BES hanno diritto ad uno specifico piano:
a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni
con disabilità;
b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee
guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva
ministeriale del 27/12/2012;
c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere
“a” e “b”.
Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei
piani medesimi.
In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di
carattere trasversale:
1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza:
a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;
b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione
didattica (vedere successivo punto 3) che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e
risorse di apprendimento; a tale riguardo si richiamano: canale iconico (preferenza per
disegni, immagini, schemi etc), canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale), canale
operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni etc);
2) abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola;
3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici
opportunamente selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche
rispettoalle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante,
l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il
tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro etc.
Corato, 15 giugno 2015
Il Dirigente Scolastico
Prof. Giovanni DE NICOLO
56
Allegato 4
PIANO DI SVILUPPO EUROPEO
Il Piano di sviluppo europeo dell' ITSET Tannoia ha come obiettivi strategici nel medio-lungo
periodo per i propri docenti, studenti e l’intero staff
- Cittadinanza europea attiva attraverso la formazione di cittadini europei consapevoli in linea
con gli obiettivi di Europa 2020 riguardanti la competitività, l’occupazione e la crescita
attraverso una migliore integrazione del mercato del lavoro e una maggiore mobilità
transnazionale.
- L’internazionalizzazione dell’istruzione realizzando percorsi di apprendimento linguistico
in presenza o tramite l’uso di strumenti digitali per formare professionalità culturalmente
solide e, nel contempo, flessibili in grado di adattarsi ai mutamenti della società in continua
evoluzione, anche in una dimensione interculturale
- L’accoglienza ed interazione interculturale con alunni di diverse nazionalità tramite attività
di scambi educativo-didattici attraverso Progetti Erasmus+ ed eTwinning.
- Riconoscimento dei crediti formativi e convalida delle abilità e qualifiche attraverso gli
strumenti di certifcazioni (es: Europass)
In considerazione di tutto ciò, la nostra comunità scolastica mira a:
1. Inserire gli studenti in contesti lavorativi anche internazionali
2. sviluppare competenze professionali in lingua straniera e in particolare nell' uso della
metodologia CLIL, al fine di ampliarne l'applicazione in diverse aree disciplinari e avviare una
continuità con l’Università
3. ampliare e approfondire l' uso di metodologie innovative , per rispondere alle necessità degli
alunni, anche con bisogni educativi speciali, promuovendone l' inclusione ;
4. ampliare l' offerta formativa e gli orizzonti culturali della nostra Istituzione implementando la
dimensione europea del curricolo , attraverso il confronto e lo scambio di esperienze in attività di
Job shadowing;
5. promuovere partenariati con diverse istituzioni per l’innovazione del sistema economico, lo
sviluppo dello spirito di iniziativa e dell’imprenditorialità
6. rielaborare il nostro sistema formativo attraverso il confronto delle buone prassi con altri sistemi
europei, al fine di raggiungere più alti standard qualitativi attraverso l’individuazione di strategie
didattiche maggiormente efficaci
9. promuovere nell' Istituzione scolastica la comprensione e la sensibilità verso le diversità sociali,
linguistiche e culturali, superando ogni forma di pregiudizio e stereotipo.