Traduzione e Commento Dell'Introduction Au Droit Di Munagorri e Lhuilier

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE ___________________________________________________________ Scuola Superiore di Lingue moderne per Interpreti e Traduttori Tesi di laurea in traduzione TRADUZIONE E COMMENTO DELL’ INTRODUCTION AU DROIT DI MUNAGORRI E LHUILIER Laureanda : Marina Podberscik Relatrice : Chiar.ma Prof.ssa Manuela Raccanello Correlatore : Chiar.mo Prof. Graziano Benelli ___________________________________________________________ Anno accademico 2007-2008

Transcript of Traduzione e Commento Dell'Introduction Au Droit Di Munagorri e Lhuilier

  • UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTE ___________________________________________________________

    Scuola Superiore di Lingue moderne per Interpreti e Traduttori

    Tesi di laurea in

    traduzione

    TRADUZIONE E COMMENTO DELL INTRODUCTION AU DROIT

    DI MUNAGORRI E LHUILIER Laureanda : Marina Podberscik Relatrice : Chiar.ma Prof.ssa Manuela Raccanello Correlatore : Chiar.mo Prof. Graziano Benelli ___________________________________________________________

    Anno accademico 2007-2008

  • 1

    In memoria di Eva Uekermann Sciarrillo

  • 2

    INDICE 1. PRIMA PARTE: INTRODUZIONE

    p. 3

    1.1 Sugli autori e sul testo p. 4 1.2 Argomento del testo

    p. 4

    2. SECONDA PARTE: TRADUZIONE DELL INTRODUCTION AU DROIT

    p. 22

    3. COMMENTO LINGUISTICO E ALLA TRADUZIONE

    p. 311

    3.1 Aspetti testuali p. 312 3.2 Aspetti morfosintattici p. 319 3.3 Aspetti lessicali p. 337 3.4 Punteggiatura

    p. 355

    4. BIBLIOGRAFIA

    p. 373

  • 3

    Parte prima ___________________________________________________________________________ Introduzione

  • 4

    1.PRIMA PARTE: INTRODUZIONE 1.1 Sugli autori e sul testo Il testo, Introduction au droit, pubblicato nel 2002 dalla casa editrice Flammarion (gruppo

    editoriale ultracentenario che inizi la propria storia pubblicando le opere di autori quali

    Maupassant, Zola e Renard, e che attualmente si occupa dei settori pi diversi tra i quali arti,

    letteratura, scienze umane e testi universitari) nasce da un progetto comuneche vede

    coinvolti Rafael Encinas de Munagorri e Gilles Lhuilier1 (p. 17). Il primo ha redatto

    lintroduzione, la prima e la seconda parte, nonch la bibliografia e lindice, il secondo invece

    si occupato del glossario critico che raccoglie spunti di riflessione sul diritto da parte di vari

    autori tra i quali Hannah Arendt, Sigmund Freud e Carl Schmitt. La terza parte invece il

    risultato di un lavoro congiunto dei due autori.

    Rafael Encinas de Munagorri esperto in scienze criminali e diritto privato ed attualmente

    professore ordinario di diritto privato alluniversit di Nantes (dipartimento Droit et

    changement social). Oltre al presente testo ha pubblicato altre due opere relative al proprio

    settore disciplinare: Lacte unilatral dans les rapports contractuels (1998) e lIntroduction

    gnrale au droit (2006).

    Gilles Lhuilier, analogamente al suo collega, insegna diritto privato e scienze criminali presso

    il Conservatoire National des Art set des Mtiers di Parigi ed responsabile del polo giuridico

    dellINTEC (Istituto nazionale di tecniche economiche e contabili). Nel 2001 ha pubblicato

    Le corps et ses reprsentations e nel 2005, in collaborazione con altri autori, La pourriture et

    le droit. Sur les camps dtrangers nonch alcuni manuali finalizzati al ripasso delle nozioni

    di diritto sociale per superare il relativo esame (che fa parte del corso di studi di contabilit e

    gestione).

    1.2 Argomento del testo

    Il testo suddiviso in tre parti, delle quali sono state tradotte la seconda e terza parte. La

    prima parte del testo riguarda le persone fisiche e giuridiche nonch la loro tutela. Le persone

    possono compiere atti giuridici (viene quindi spiegata la nozione di atto giuridico e quali sono

    le condizioni di formazione di un atto) e possedere un patrimonio (che viene definito come un

    insieme di beni trasmissibili). Un capitolo a parte viene dedicato alle persone e ai beni. In tale

    capitolo vengono definiti i beni commerciali (mobili e immobili) e quelli non commerciali. --------------- 1 Dora in poi alle citazioni tratte dallIntroduction au droit far seguito lindicazione del numero di pagina tra parentesi.

  • 5

    Per quel che riguarda la seconda parte del testo, questa si suddivide in tre capitoli:

    1. la formazione delle norme giuridiche

    2. la loro gerarchia, che di fatto equivale alla gerarchia delle fonti del diritto

    nellordinamento interno francese e poi del rapporto di tale gerarchia con

    lordinamento europeo

    3. lapplicazione delle norme giuridiche

    Visto che la struttura del testo si presta a tale riduzione, si cercher di descrivere in modo

    abbastanza schematico il contenuto di ciascun capitolo.

    Il primo capitolo tratta le norme giuridiche in base alla loro origine (il termine non del tutto

    appropriato. Si tratta piuttosto del modo di formazione delle norme, che possono derivare da

    un contratto, dalle consuetudini, dalla giurisprudenza o dagli ordinamenti interno ed europeo):

    1. norme di diritto privato

    2. norme consuetudinarie

    3. norme statali

    4. norme internazionali

    5. norme giurisprudenziali

    La prima sezione si apre con una breve introduzione sulle norme giuridiche, che dimostra

    come la vita sociale sia, in tutti i suoi ambiti, regolata da norme (o regole, i due termini

    vengono considerati sinonimi). Le norme determinano il comportamento da seguire in

    numerosi contesti, non solo nel contesto del diritto. Basti pensare alle comunit religiose o pi

    banalmente ai giochi di societ nei quali essenziale la presenza di regole che possono essere

    utilizzate anche a proprio vantaggio, come fa ad esempio un bravo giocatore di carte che

    conosce le regole e bluffa senza barare.

    La trattazione vera e propria inizia con una breve sezione dedicata alla procedura di

    formazione delle norme giuridiche. Naturalmente in questa sede viene specificata anche la

    nozione di fonti del diritto, che per certi versi ambigua, in quanto si riferisce sia alle

    condizioni storiche e sociologiche che hanno visto lelaborazione della norma (fonti reali), sia

    la vera e propria elaborazione giuridica della norma stessa (fonti formali). Si passa poi alle

    norme di diritto privato che vengono elaborate dai singoli cittadini tramite convenzioni o atti

    unilaterali. Per quel che riguarda le norme contrattuali, esiste una gamma quasi illimitata di

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    possibili contratti, sia che la legge li regolamenti in maniera specifica (contratti nominati), sia

    che non esista una regolamentazione ad hoc (contratti innominati). In entrambi i casi i

    contratti producono una norma giuridica piuttosto che un obbligo a carico di una delle due

    parti contraenti (contratto unilaterale) o di entrambe (contratto sinallagmatico). Le norme

    unilaterali, invece, permettono a una persona di prendere una decisione autonomamente.

    Anche in questo caso si possono citare numerosi esempi, dal regolamento interno di

    unimpresa, che permette di stabilire le norme allinterno di una persona giuridica (un

    sindacato, unassociazione o una societ), al testamento, con il quale lautore trasferisce il

    proprio patrimonio agli eredi tramite una decisione che diventa effettiva al momento del

    decesso fino allobbligazione unilaterale di un datore di lavoro che si impegni a pagare una

    volta al mese i propri dipendenti, per citare un esempio.

    Tutti i contratti sono accomunati da quattro condizioni fondamentali: 1. il consenso, che

    designa la volont di contrarre. Non sempre per il consenso libero. Il codice civile francese

    (analogamente a quello italiano) prevede infatti alcuni casi in cui il consenso viziato, cio in

    caso di dolo, errore o violenza 2. la capacit di contrarre, che riguarda il regime legale delle

    persone 3. loggetto del contratto che deve essere un bene commerciale 4. la causa, che deve

    essere conforme alle leggi e alla morale. Non esistono, in linea di massima, precisi requisiti

    formali per la validit di un contratto, a meno che non vi sia una precisa necessit di tutelare

    una delle parti contraenti, facilitare la prova dellatto giuridico o assicurarne la pubblicit. Gli

    atti unilaterali, al contrario, non sono sottoposti a nessuna condizione di formazione, in quanto

    vengono ritenuti validi dal momento della loro formazione. Proprio per questo motivo

    necessario tutelare sia lautore dellatto, affinch non prenda una decisione avventata, che il

    destinatario dellatto stesso, che pu trovarsi a fare le spese di una decisione che gli arreca un

    qualche pregiudizio.

    Per quel che riguarda le norme consuetudinarie, la loro rilevanza varia a seconda del sistema

    giuridico preso in considerazione, ma pu variare anche nella storia (come nel caso della

    Francia dellAncien Rgime, nella quale i paesi che seguivano le consuetudini al nord si

    contrapponevano a quelli del sud legati al diritto romano codificato e scritto). Le consuetudini

    possono essere definite come la ripetizione di un comportamento considerato obbligatorio

    allinterno di una data societ. La definizione fa quindi riferimento a un elemento materiale (o

    oggettivo), cio alla ripetizione visibile di un comportamento sociale e a un elemento

    psicologico (o soggettivo), cio la convinzione dellobbligatoriet di un dato comportamento.

    Le consuetudini hanno origine dalla ripetizione di determinate pratiche sociali, che traducono

    gli atteggiamenti delle persone tramite la ripetizione di atti giuridici o fatti di diverso genere.

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    Ci accade nellambito familiare, con luso da parte della giovane sposa di prendere il

    cognome del marito, in quello commerciale (tanto che la corte dappello di Parigi ha stabilito

    che gli usi commerciali sono tutti gli effetti fonti del diritto) e in quello internazionale.

    Lautorit collettiva, che alla base dellaffermarsi delle consuetudini, in ogni caso

    lautorit di un gruppo pi o meno ampio di persone e mai quella di un singolo, ad esempio di

    un presidente della Repubblica che adduca le consuetudini come pretesto per violare il testo

    costituzionale.

    Resta da discutere se le consuetudini siano orali o scritte. Tale dubbio giustificato dal fatto

    che in Francia le norme consuetudinarie furono raccolte in unopera scritta nel 1607 da parte

    di Loysel con il titolo institutes coutumires e tale volume pot in questo modo fungere da

    ausilio allattivit del legislatore nonch a quella dei giudici. Le consuetudini sono tuttora

    presenti in molte massime di origine antica, francesi e latine. Infine le norme consuetudinarie

    sono leggi dal punto di vista materiale, in quanto hanno un carattere normativo, ma non da

    quello formale, in quanto si formano nella pratica. A conferma di questo esistono

    consuetudini che si affermano al di l della legge o al posto della legge stessa e consuetudini

    che contraddicono la legge (i doni manuali, ad esempio, sono ammessi nonostante larticolo

    del Codice civile francese che afferma chiaramente la necessit, in questi casi, di un atto

    notarile).

    Le norme statali si suddividono a loro volta in tre categorie: norme costituzionali, legislative

    e amministrative. La Costituzione, che ha un ruolo a parte e rappresenta il testo fondatore

    dello Stato, determina il modo di formazione delle norme di origine statale. In particolare la

    Costituzione francese si fonda su due testi, la Dichiarazione dei diritti delluomo e del

    cittadino del 1789 e il preambolo della Costituzione del 27 ottobre del 1946. Il testo

    suddiviso in titoli. I primi riguardano la sovranit e gli organi statali (De la souverainet,

    Le prsident de la Rpublique, Le gouvernement, Le Parlement). Proprio in virt

    dellimportanza del testo costituzionale, la procedura di revisione complessa e si articola in

    tre fasi: 1. liniziativa, che spetta o al presidente della Repubblica su proposta del Primo

    ministro o ai membri del Parlamento 2. ladozione, votata in termini identici dallAssemblea

    nazionale e dal Senato e infine 3. lapprovazione definitiva tramite referendum.

    Le leggi parlamentari, invece, si dividono in leggi organiche e leggi ordinarie. Le prime

    riguardano tutta una serie di ambiti, come lelezione del presidente della Repubblica e la

    condizione dei magistrati, elencati allinterno della Costituzione. Le seconde possono

    riguardare soltanto gli ambiti elencati allarticolo 34 della Costituzione francese, cio la

    determinazione dei crimini e dei delitti (che viene regolata necessariamente da una legge

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    organica), la determinazione dei diritti reali, la propriet e le obbligazioni civili e commerciali

    (ambiti per i quali la legge ordinaria elenca soltanto i principi fondamentali). Nella procedura

    di adozione delle leggi parlamentari il governo gioca un ruolo di primo piano sia che si tratti

    di proposte di legge che di progetti di legge. Nel primo caso liniziativa spetta al Parlamento,

    nel secondo invece al governo, in entrambi la legge viene votata e discussa da governo e

    Parlamento insieme. Qualora le due camere non riuscissero a trovare un accordo,

    lAssemblea nazionale ad avere lultima parola. Anche se il potere legislativo spetta di fatto al

    Parlamento, in alcuni casi particolari, come in quello delle ordinanze, di fatto il governo ad

    esercitare tale potere.

    Gli atti amministrativi si suddividono invece in regolamenti di applicazione, quando vengono

    adottati al fine di applicare una legge parlamentare e regolamenti autonomi, quando vengono

    applicati indipendentemente da qualsiasi legge parlamentare. Le competenze amministrative

    vengono esercitate da una precisa gerarchia che al vertice vede il Primo ministro, che dirige

    lazione governativa e garantisce lesecuzione delle leggi, al quale seguono i prefetti e i sotto

    prefetti, che rappresentano lo stato presso le collettivit locali, i sindaci, che esercitano la loro

    autorit sui comuni, i presidenti dei consigli generali che invece esercitano la propria autorit

    sui dipartimenti, i presidenti dei consigli regionali sulle regioni, le autorit amministrative

    indipendenti, quali le Poste o la Commissione delle operazioni borsistiche (COB), le aziende

    pubbliche, gli organismi di sicurezza sociale e gli ordini professionali.

    Questo schema molto complesso ubbidisce a tre tendenze: la deconcentrazione del potere

    statale (le autorit centrali agiscono sul territorio tramite la mediazione delle autorit locali),

    la sua decentralizzazione (i poteri decisionali spettano agli organi che agiscono in nome e per

    conto delle collettivit territoriali) e la satellizzazione (la creazione di aziende pubbliche

    legate sia allamministrazione pubblica che alle collettivit territoriali). Le autorit

    amministrative agiscono tramite atti unilaterali (i decreti e le ordinanze) o tramite contratti. La

    scelta non per discrezionale, in quanto esistono degli ambiti che non possono essere

    negoziati con i collaboratori o gli utenti di un determinato servizio. I decreti si suddividono in

    tre categorie: i decreti semplici, che vengono firmati dal Primo ministro o a volte dai membri

    del governo; i decreti che invece vengono deliberati allinterno del Consiglio dei ministri e i

    decreti che entrano in vigore dopo che stato richiesto il parere del Consiglio di Stato. Le

    ordinanze possono essere invece ministeriali o interministeriali. I contratti amministrativi

    vengono invece utilizzati per assumere il personale della pubblica amministrazione e per

    affidare le forniture di servizi pubblici ad aziende pubbliche o private.

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    Le norme internazionali vengono emanate dalle organizzazioni internazionali delle quali fa

    parte anche la Francia, in particolare dallUnione europea, primi tra tutti i trattati bilaterali,

    conclusi tra due stati, e quelli multilaterali, conclusi tra pi stati, che vengono adottati ed

    entrano nellordinamento giuridico interno tramite ratifica da parte del presidente della

    Repubblica. Gli accordi che non vengono sottoposti a ratifica vengono considerati accordi

    semplificati e vengono negoziati e conclusi da parte dei ministri interessati, in particolare del

    ministro degli Affari Esteri. Tra ladozione e la ratifica dei trattati pu anche intercorrere un

    periodo di tempo molto lungo, com accaduto per la convenzione sulla salvaguardia dei

    diritti delluomo, adottata dalla Francia nel 1950 e ratificata soltanto nel 1974.

    Oltre ai trattati, gli organi comunitari emanano anche altri atti, quali i regolamenti, che si

    impongono direttamente in tutti gli stati membri senza bisogno di recepimento; le direttive,

    che vincolano gli stati quanto allobiettivo da raggiungere lasciando alle autorit nazionali la

    decisione riguardo ai mezzi pi idonei al risultato da ottenere e infine le decisioni, che sono

    obbligatorie in tutti i loro elementi per i destinatari designati (stati, persone fisiche o

    giuridiche).

    Per quel che riguarda le regole giurisprudenziali, bisogna innanzitutto precisare che il termine

    giurisprudenza ha due accezioni. Nella prima il termine designa le decisioni emesse da una

    stessa giurisdizione o in merito a uno stesso ambito, nella seconda invece il termine indica la

    norma enunciata dai giudici in forma generale al momento in cui devono applicarla a un caso

    particolare. La giurisprudenza in queste sue accezioni viene elaborata dai giudici, i quali

    devono sottostare a due obblighi: motivare le proprie decisioni (con le motivazioni di fatto,

    cio legate alle circostanze della fattispecie e con i motivi di diritto, relativi alle norme

    utilizzate per dirimere la controversia) e basarsi su una norma giuridica, che viene a volte

    interpretata in modo audace (si vedano alcune sentenze della Corte di cassazione francese). La

    regola giurisprudenziale ha unimportanza variabile e seconda delle culture giuridiche,

    preponderante nei sistemi di Common law, in cui i giudici hanno lobbligo di statuire

    conformemente al precedente giuridico, limitata invece nei sistemi di Civil law, nei quali i

    giudici sono tenuti al rispetto della legge mentre il precedente non ha alcun valore

    obbligatorio. Ci causa una certa insicurezza nelle parti in una controversia, che non

    conoscono in anticipo la norma giuridica che verr applicata al loro caso concreto e si trovano

    a confrontarsi con la lentezza e linstabilit della giurisprudenza stessa.

  • 10

    Il secondo capitolo incentrato sulla gerarchia delle fonti del diritto allinterno

    dellordinamento statale francese. Visivamente (dalla base procedendo in ordine di

    importanza), le fonti del diritto francese possono essere schematizzate come segue:

    regolamenti

    leggi

    Costituzione

    trattati internazionali, i quali si aggiungono alle fonti del diritto

    interno e che sono superiori alle leggi nazionali. Non sempre per risulta semplice porre in

    essere tale superiorit e talvolta i trattati possono portare anche a una revisione della

    Costituzione.

    La legalit dei regolamenti viene controllata tramite ricorso per eccesso di potere, che mira

    ad ottenere lannullamento dellatto in questione e che deve essere presentato alle

    giurisdizioni amministrative competenti, e tramite eccezione di illegalit, che permette che la

    disposizione considerata illegale non venga applicata a una determinata controversia. La

    costituzionalit delle leggi viene controllata prima dellentrata in vigore da parte del Consiglio

    costituzionale e dopo lentrata in vigore da parte delle autorit amministrative e giudiziarie.

    Il terzo e ultimo capitolo verte sullapplicazione delle norme giuridiche da tre punti di vista:

    1. lapplicazione delle norme nel tempo

    2. lapplicazione nello spazio

    3. lapplicazione nei fatti

    In linea di massima le norme entrano in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nel

    Journal officiel a Parigi e il giorno successivo al momento in cui il Journal officiel viene

    ricevuto dal capo dellarrondissement nel resto della Francia. Le norme possono per essere

    cancellate con decorrenza immediata (cancellazione ex nunc, cio a partire dal momento

    attuale per lavvenire) o retroattivamente (cancellazione retroattiva, il cui effetto di fare

    come se la norma non fosse mai esistita). In caso di conflitto fra norme successive nel

    tempo, alla fattispecie concreta viene applicata quella meno severa. In ambito penale, in

    particolare, le leggi retroattive non vengono ammesse (come affermato nella Dichiarazione

    dei diritti delluomo e del cittadino del 1798) mentre in ambito civile soltanto in tre casi: nel

    caso delle leggi interpretative, che vengono inserite in un testo precedente per precisarne il

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    significato; quando viene inserita una legge retroattiva in una disposizione transitoria e infine

    nel caso delle leggi di convalida, il cui obiettivo di rendere validi degli atti potenzialmente

    nulli. Nella realt giudiziaria, cio nel momento in cui i giudici si trovano a dover applicare

    una norma piuttosto che unaltra, vige solitamente il principio della non-retroattivit, in

    quanto la legge regola tutte le situazioni che si verificano a partire dalla sua entrata in vigore

    (in altre parole le leggi hanno un effetto immediato). Eccezionalmente la legge precedente

    pu essere mantenuta per garantire una certa sicurezza a coloro che hanno concluso degli atti

    giuridici, come ad esempio i contraenti che si impegnano sulla base di una norma applicabile

    in un momento dato o il datore di lavoro che assume dipendenti in virt delle norme del

    diritto del lavoro applicabili in un certo momento storico.

    Lapplicazione delle norme nello spazio riguarda innanzitutto lapplicazione delle norme

    nazionali francesi sul territorio francese, che non si limita allEsagono ma si estende fino ai

    DOM (dipartimenti doltremare), ai TOM (territori doltremare) e alla Corsica. Le leggi

    francesi possono anche essere applicate allestero in caso di controversie che vedano la

    possibilit di applicazione di diversi ordinamenti giuridici (ad esempio nel caso di un

    incidente automobilistico in Camerun che veda coinvolti un belga e un francese). Per quel che

    riguarda invece le norme internazionali, si tratta di stabilire se hanno un effetto diretto e se

    alloccorrenza i privati possono addurle davanti a un tribunale. Le norme comunitarie hanno

    un effetto diretto verticale per gli stati membri e orizzontale per i privati quando non hanno

    bisogno di alcuna forma di recepimento nel diritto interno. Quelle internazionali, invece, non

    sempre hanno una forza esecutiva immediata. Spetta infatti ai tribunali valutare se

    effettivamente le disposizioni hanno o meno un effetto diretto.

    Lapplicazione nei fatti pu essere schematizzata come segue:

    1. Le norme, a seconda della categoria a cui appartengono, hanno una differente forza

    obbligatoria:

    norme contrattuali, in cui la forza normativa deriva

    dal fatto che il contratto vincola le parti che lo stipulano;

    norme legali, che sono obbligatorie per destinatari,

    sia che si tratti di persone pubbliche che private.

    2. a volte il rispetto delle norme facoltativo e qui entrano in gioco le seguenti nozioni:

    validit, che indica la forza giuridica di una norma

    allinterno di un dato ordinamento giuridico. Si tratta di una validit formale e quando

    questa manca la norma viene annullata sparendo dallordinamento giuridico stesso;

  • 12

    legittimit, quando i destinatari ritengono la norma

    giusta. Il concetto va di pari passo con il precedente, in quanto una norma valida viene

    anche considerata legittima, anche se non sempre cos (si veda il caso degli obiettori di

    coscienza);

    effettivit, che misura il divario tra la norma e il

    comportamento effettivamente seguito. Per fare un esempio: lobbligo di allacciare le

    cinture di sicurezza in automobile sar tanto pi effettivo quante pi persone allacciano le

    cinture;

    efficacia, che misura il divario tra obiettivo da

    perseguire e risultato ottenuto. Se imporre di allacciare le cinture di sicurezza in auto ha

    come obiettivo la diminuzione degli incidenti mortali e questi non diminuiscono, allora il

    legislatore deve trovare altre misure per perseguire lo scopo (abbassamento del limite di

    velocit o del tasso alcoolico nel sangue per coloro che si mettono al volante).

    La seconda parte del testo ha come tema principale la giustizia in quanto istituzione

    (ovvero le istituzioni che amministrano la giustizia in Francia) e in quanto procedimento

    (vengono descritte le diverse fasi di un procedimento civile, penale e amministrativo).

    Visivamente pu essere utile rappresentare con uno schema gli ordinamenti civile, penale

    e amministrativo partendo dai tribunali di diritto comune di primo grado per passare a

    quelli di secondo grado fino alle giurisdizioni straordinarie. Tra parentesi verr indicata la

    corrispondente istituzione italiana la cui denominazione si trova anche nel testo tradotto.

    Le autorit giudiziarie civili di diritto comune sono le seguenti:

    tribunal de grande instance (tribunale di prima istanza), che competente per giudicare

    qualsiasi causa civile di valore superiore a 7.600 euro per la quale non sia stato adito un

    altro giudice.

    Le giurisdizioni deccezione sono invece le seguenti:

    tribunal dinstance (pretura), che giudica le cause civili (personali o relative a beni

    mobili) inferiori a 7.600 euro.

    conseil des prudhommes (consiglio dei probiviri), formato da giudici professionisti e da

    consiglieri eletti dai lavoratori dipendenti e dai datori di lavoro in ugual numero ed ha

    competenza per giudicare le cause relative ai contratti di lavoro.

    tribunal de commerce (tribunale di commercio), composto da commercianti detti

    magistrati consolari e da magistrati professionisti pagati dallo Stato. Giudica le cause

  • 13

    relative agli atti commerciali quali acquisto e vendita di beni, relazioni tra gli associati

    allinterno di unimpresa e procedure di fallimento delle aziende.

    In secondo grado hanno competenza per giudicare i seguenti tribunali:

    cour dappel (corte dappello), che giudica in secondo grado le controversie civili e

    penali che si situano nel suo ambito territoriale.

    Le autorit giudiziarie penali di diritto comune sono invece:

    juge distruction (giudice istruttore), che costituisce, da solo, una giurisdizione e che ha

    il compito di raccogliere informazioni riguardanti i fatti per i quali stato adito. La

    chambre daccusation (sezione istruttoria della corte dappello) la giurisdizione di

    istruzione di secondo grado.

    tribunal correctionnel (tribunale penale), che lomologo penale del tribunal de grande

    instance e che competente in materia di dlits (delitti), cio infrazioni per le quali la pena

    comminata unammenda superiore a 2.250 euro o inferiore a 10 anni di detenzione.

    tribunal de police (pretura), che lomologo penale del tribunal dinstance e che ha

    competenza in materia di contraventions (contravvenzioni), cio infrazioni per le quali la

    pena comminata unammenda inferiore a 2.250 euro.

    court dassise (corte dassise) che competente in materia di crimes (crimini), cio le

    infrazioni pi gravi, punibili con una pena detentiva di almeno 10 anni.

    In secondo grado ha competenza per giudicare:

    chambre des appels correctionnels (sezione degli appelli penali), che una sezione della

    corte dappello competente riguardo gli appelli contro le decisioni emesse dai tribunali citati

    sopra.

    Sia in ambito civile che penale, la cour de cassation (corte di cassazione), organo supremo

    dellordinamento giudiziario, giudica se la norma giuridica stata correttamente interpretata e

    applicata nella decisione per la quale viene presentato il ricorso.

    Infine in ambito amministrativo, le autorit competenti in primo grado sono le seguenti:

    tribunal administratif (tribunale amministrativo), che competente per giudicare in

    primo grado le controversie dellambito amministrativo.

    In secondo grado invece competente il seguente tribunale:

    cour administrative dappel (corte dappello amministrativa), istituita il 31 dicembre

    1987 sul modello dei tribunali di secondo grado dellordinamento giudiziario, giudica gli

    appelli presentati contro le decisioni dei tribunali che rientrano nel suo ambito di competenza.

    Il Conseil dEtat (Consiglio di Stato) ha invece competenze di varo tipo. Giudica in primo e

    secondo grado le cause che mettono in discussione atti giuridici di portata nazionale come i

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    decreti o le ordinanze ministeriali e giudica in secondo grado gli appelli riguardanti le elezioni

    municipali o i ricorsi per eccesso di potere.

    Esistono poi giurisdizioni private, quali larbitrato, che presenta il vantaggio di una maggior

    discrezione e velocit e costi inferiori rispetto alla giustizia ordinaria ma che limitato ai

    diritti dei quali le parti che decidono di ricorrervi dispongono liberamente. Ad esempio le

    controversie relative alla capacit delle persone, al divorzio o pi in generale allordine

    pubblico non possono essere risolte tramite arbitrato. E infine esistono anche giurisdizioni

    disciplinari, il cui compito di garantire il rispetto delle norme allinterno di organizzazioni

    private.

    Il Tribunal des conflits (Tribunale dei conflitti) e il Conseil constitutionnel (Consiglio

    costituzionale) hanno un ruolo a parte. Il primo risolve i conflitti di competenza positivi,

    ovvero quando sia una giurisdizione amministrativa che una giudiziaria si riconoscono

    competenti per giudicare una stessa controversia e i conflitti di competenza negativi, quando

    nessuna delle due giurisdizioni si ritiene competente. Il secondo invece valuta la compatibilit

    dei trattati con la Costituzione francese, controlla la costituzionalit delle leggi e verifica la

    regolarit delle elezioni (presidenziali e di deputati e senatori).

    Per quel che riguarda le giurisdizioni dellordinamento internazionale, nellambito europeo si

    possono ricordare:

    La Corte di giustizia delle comunit europee (CGCE), che lorgano giurisdizionale

    dellUnione europea e che esercita in primo luogo un controllo sullazione delle istituzioni

    comunitarie, in secondo luogo un controllo sullazione degli stati membri e dellUnione stessa

    e infine regola linterpretazione del diritto comunitario.

    Il Tribunale di prima istanza delle comunit europee che stato creato per far fronte

    allaumento delle cause presentate alla CGCE e che giudica alcuni ricorsi, in particolare quelli

    relativi al diritto di concorrenza, alla funzione pubblica comunitaria e allannullamento.

    La Corte europea dei diritti delluomo (CEDU), che lorgano giurisdizionale di tutela

    delle libert allinterno del Consiglio dEuropa e che provvede allapplicazione della

    Convezione europea dei diritti delluomo e delle libert fondamentali.

    In ambito internazionale, invece, si possono menzionare:

    La Corte internazionale di giustizia (CIG), che ha il compito di dirimere le controversie

    di diritto pubblico internazionale, come ad esempio quelle relative ai confini tra stati.

    La Corte penale internazionale, che giudica le controversie relative ai crimini contro

    lumanit quali crimini di guerra e genocidi. Altre giurisdizioni con un obiettivo analogo

    hanno per competenze limitate nel tempo e nello spazio, come nel caso del Tribunale penale

  • 15

    internazionale per la Jugoslavia (TPIJ), che giudica i presunti responsabili di gravi violazioni

    dei diritti umani internazionali commesse sul territorio della ex Jugoslavia dopo il 1991.

    Una sezione a parte viene dedicata ai collaboratori della giustizia, ovvero a tutte quelle

    persone che contribuiscono allamministrazione della giustizia stessa, in particolare:

    I magistrati che si suddividono in magistrats du sige (magistrati giudicanti), che

    amministrano la giustizia al fine di dirimere una controversia e magistrats du parquet

    (magistrati della procura) che rappresentano gli interessi dello Stato e in caso di procedimento

    penale assumono il ruolo di appellanti contro gli autori di infrazioni e di convenuti nel caso

    invece di un appello presentato contro una decisione emessa.

    I giudici dellordinamento giudiziario, assunti dallEcole nationale de la magistrature con

    sede a Bordeaux, vengono nominati tramite decreto dal presidente della Repubblica su

    proposta del guardasigilli, e i giudici dellordinamento amministrativo, che invece vengono

    assunti dallEcole nationale dadministration. Per la carica di magistrato dellordinamento

    amministrativo non esiste un concorso specifico come nel caso dei magistrati

    dellordinamento giudiziario. In pratica il risultato dellesame finale presso lEcole

    dadministration determina le possibilit di entrare a far parte o del Consiglio di Stato o di

    altre giurisdizioni amministrative.

    Gli avvocati, che fanno parte di un ordine presieduto da un presidente (il btonnier).

    Dopo la prima riforma del 1971 la professione di avvocato si fusa con quella del consulente

    legale. Dopo la seconda riforma, risalente al 1990, esistono tre categorie di avvocati: i

    procuratori legali presso le corti dappello, gli avvocati del Consiglio di Stato e quelli della

    Corte di cassazione. Il compito degli avvocati di fornire unassistenza giudiziaria agli

    assistiti e di rappresentarli davanti alla giustizia.

    I cancellieri, che sono responsabili del ruolo nel quale vengono iscritte le cause una volta

    giudicate.

    Gli ufficiali giudiziari, che esercitano il monopolio sulla sottoscrizione degli atti di

    procedura nonch sullesecuzione delle decisioni giudiziarie e su altri titoli esecutivi, e gli

    ufficiali di udienza che mantengono lordine in occasione delle udienze pubbliche in

    tribunale.

    Gli esperti, che forniscono consulenze specialistiche nel loro ambito di competenze. La

    Corte di cassazione e le corti dappello redigono delle liste di esperti per semplificare il

    compito ai giudici.

  • 16

    Il secondo capitolo della seconda parte dedicato al procedimento giudiziario e ai suoi

    aspetti, a partire dal diritto ad adire un giudice che dirima la controversia. Tale diritto si

    concretizza in tre fasi:

    1. La domanda giudiziale, che davanti alle giurisdizioni civili prende il nome di

    assegnazione ed un atto firmato dal richiedente con il quale si fa sapere al convenuto

    che questi invitato a prendere posizione davanti a una giurisdizione civile riguardo

    loggetto della controversia. Per quel che riguarda le giurisdizioni penali, invece, la

    domanda giudiziaria ha lobiettivo di sanzionare lautore di uninfrazione. Davanti alle

    giurisdizioni amministrative, infine, la domanda giudiziaria prende il nome di ricorso,

    che pu essere un ricorso per eccesso di potere (che ha come obiettivo lannullamento

    di un atto amministrativo) o un ricorso di pieno contenzioso (che prevede un

    indennizzo pecuniario o un indennizzo tramite ladempimento di alcuni obblighi).

    2. La competenza delle giurisdizioni, che viene determinata ratione materiae (in virt

    della materia, cio delloggetto della controversia) o ratione loci (in virt del luogo).

    Allinterno dellordinamento giudiziario, come affermato in precedenza, la

    giurisdizione di diritto comune il tribunale di prima istanza mentre le altre sono

    giurisdizioni speciali. Per decidere quale tribunale adire si fa riferimento sia alla natura

    della controversia che allammontare della domanda (se inferiore a 7.600 euro, la

    causa verr affidata alla pretura civile). Il tribunale adito quello del luogo di

    domicilio del convenuto, secondo il principio actor sequitur forum rei. Se si tratta di

    una persona fisica con il termine domicilio si intende il luogo di residenza, se si tratta

    invece di una persona giuridica, il luogo in cui questa ha sede o, nel caso di grandi

    societ, nel luogo in cui presente una delle succursali, cio filiali dirette da un agente

    superiore che vincoli la societ nei confronti di terzi. Se vi sono pi convenuti il

    richiedente sceglie il tribunale del luogo di domicilio di uno di questi.

    Talvolta lapplicazione delle regole di competenza comporta conseguenze che le parti

    preferiscono evitare. A tal fine possono concludere delle clausole attributive di

    competenza, con le quali decidere la giurisdizione competente, ma ci vale soltanto

    nel caso di controversie che vedano coinvolti commercianti. Se invece la causa

    presenta contemporaneamente aspetti del diritto civile, penale o amministrativo il

    giudice pu decidere di pronunciare una questione preliminare estendendo le proprie

    competenze per la necessit dirimere una singola controversia o pu decidere di non

    avere competenza per giudicare eccependo una questione pregiudiziale e attendendo

    che il giudice competente si pronunci riguardo la causa. In ogni caso il giudice civile

  • 17

    non pu pronunciarsi prima del giudice penale se la causa di competenza di

    entrambe le giurisdizioni.

    3. La ricevibilit della domanda. Una domanda ricevibile soltanto se presentata entro

    una determinata scadenza, ovvero 30 anni per le cause di diritto civile comune (ma

    esistono scadenze inferiori per alcuni ambiti specifici: 10 anni per le cause

    commerciali, 5 anni per il pagamento di salari e locazioni, 2 anni per i contratti di

    trasporto) mentre in ambito amministrativo i ricorsi per eccesso di potere devono

    essere presentati entro 10 mesi dal momento in cui la decisione dellamministrazione

    stata portata a conoscenza dei destinatari. Infine in ambito penale la scadenza dipende

    dalla gravit dellinfrazione: un anno per le contravvenzioni, tre per i delitti e dieci per

    i crimini. Inoltre ci deve essere, da parte di chi presenta la domanda, un interesse ad

    agire in giudizio. Tale interesse deve presentare le seguenti caratteristiche:

    a. Essere in atto e attuale. Non si pu adire un tribunale preventivamente per un

    interesse semplicemente potenziale. Ad esempio la domanda di una persona che

    desideri far convalidare dal giudice un congedo prima che questo sia diventato

    effettivo, sar dichiarata irricevibile.

    b. Personale e diretto. Ci impedisce di agire in giudizio per conto terzi o in nome degli

    interessi generali. Fanno eccezione i sindacati, che possono esercitare tutti i diritti

    riservati alla parte civile relativamente ai fatti che arrechino un danno diretto o

    indiretto allinteresse collettivo della professione che rappresentano.

    c. Legittimo. forse la nozione pi difficile da definire, in quanto fa riferimento

    allinteresse tutelato legittimamente. Secondo i giuristi Roland e Boyer dichiarare

    una domanda irricevibile perch linteresse del richiedente non giuridico o tutelato

    legittimamente equivale, n pi n meno, a constatare il fatto che la domanda non

    fondata poich il diritto carente (p. 270). In realt le domande dichiarate irricevibili

    perch prive di interesse legittimo, sono quelle che mettono in imbarazzo i giudici (si

    veda la sentenza Perruche).

    Le ultime due sezioni della seconda parte trattano rispettivamente le garanzie procedurali,

    che vengono applicate durante tutto il corso dellistanza, dal momento in cui viene

    presentata la domanda giudiziale fino alla sentenza definitiva, e le garanzie legate alla

    decisione giudiziale.

    Le garanzie procedurali sono legate:

    1. Alle richieste delle parti. In linea di massima le parti in causa esercitano un controllo

    sul processo e possono porvi fine liberamente a meno che non si tratti di un procedimento

  • 18

    penale e lazione pubblica non sia gi stata avviata. Loggetto del processo sono le

    rispettive richieste delle parti in causa. Il processo regolato sulla base del principio del

    contraddittorio, che implica la conoscenza reciproca dei mezzi addotti a sostegno della

    propria tesi in modo da poter organizzare la propria difesa. Lobbligo di informazione

    vale nelle due direzioni: il richiedente deve comunicare i mezzi di fatto e di diritto che

    intende addurre per far valere le proprie richieste e lo stesso deve fare il convenuto nei

    confronti del richiedente. A seconda del carattere della procedura (accusatorio o

    inquisitorio) il giudice pu avere un ruolo pi o meno attivo. In generale nei paesi di

    Common law la procedura pi spesso accusatoria (con il giudice che si limita ad

    ascoltare le parti) rispetto alle procedure dei paesi di Civil law. In entrambi i casi il

    giudice garantisce lequit del procedimento.

    2. Alle prove. Produrre prove in giudizio significa sottoporre al giudice proposte di prova

    per convincerlo delle proprie tesi. Gli elementi determinanti da tenere in considerazione

    riguardo la prova sono i seguenti:

    a. Loggetto della prova, che riguarda i fatti ma anche alcune norme giuridiche che si

    presume non siano conosciute dal giudice. Queste ultime possono essere fatte valere in

    sede giudiziaria, come nel caso degli usi e delle consuetudini quando questi vengano

    contestati.

    b. Lonere della prova, che spetta al richiedente il quale presenta la domanda giudiziale

    ma passa al convenuto quando questi allega nuove argomentazioni. Lonere della prova

    incombe quindi alternativamente su ciascuna delle parti in causa, salvo in quei casi in cui

    il giudice opera uninversione di tale onere come ad esempio nellambito della

    responsabilit medica, in cui piuttosto che costringere i pazienti a provare lerrore del

    medico, il medico che deve provare di non aver commesso alcun errore nellesercizio

    delle proprie funzioni.

    c. I modi di prova, che possono derivare direttamente dalle parti, come nel caso del

    giuramento (in sede processuale ma anche al di fuori) e della confessione. In ambito

    civile lo scritto viene considerato il modo di prova per eccellenza. Lavvento delle nuove

    tecnologie ha per portato alla dissociazione tra lo scritto e il suo supporto materiale.

    Oltre alle tradizionali testimonianze, che sono il modo di prova pi antico, anche le

    fotografie, i film, i video le registrazioni sonore o audio visuali possono essere utilizzati

    come modi di prova anche se le tecnologie digitali si prestano con facilit alle

    manipolazioni. Anche il Dna, le tracce di sangue e le impronte digitali possono essere

  • 19

    utilizzati come elementi di prova al pari delle presunzioni, che sono deduzioni che la

    legge o i magistrati traggono da un fatto noto.

    Il giudice valuta le prove sulla base dei seguenti due requisiti:

    a. La ricevibilit. Quando il giudice ritiene la prova degna di considerazione, questultima

    viene dichiarata ricevibile. Le prove contrarie al principio di moralit, ed esempio,

    possono essere dichiarate irricevibili. Per alcuni atti la legge francese specifica condizioni

    di ricevibilit particolari. Di questa categoria fanno parte le scritture private contenenti

    contratti sinallagmatici, che devono essere redatte in tante copie quanti i contraenti.

    b. La forza probante. Non sempre le prove ricevibili sono effettivamente accettate in sede

    giudiziaria. La distinzione tra sistemi in cui la prova libera e sistemi in cui la prova

    regolamentata assume qui unimportanza cruciale. In ambito commerciale (analogamente

    a quanto accade in ambito civile), ad esempio, prevale la libert della prova, la prova cio

    pu essere fornita con tutti i mezzi possibili. Invece la prova degli atti giuridici

    sottoposta a un regime di prova regolamentata, in quanto qualsiasi atto che superi il

    valore di 800 euro deve essere redatto davanti a un notaio o con scrittura privata. Una

    prima eccezione a questo principio costituita da un inizio di prova per iscritto, cio

    qualsiasi atto scritto che provenga da colui contro il quale stata presentata la domanda

    giudiziale (una lettera daffari, la copia di un documento originale, ecc.). La seconda

    costituita dallimpossibilit materiale o morale di procurarsi la prova letterale dellatto

    giuridico. In questo caso si pu utilizzare una copia.

    3. Alla decisione giudiziaria. Lautorit delle sentenze passate in giudicato fa s che una

    sentenza gi pronunciata non possa fungere da prova e che una stessa controversia,

    ovvero una causa che abbia lo stesso oggetto e che veda coinvolte le stesse parti nelle

    stesse qualit, non possa essere giudicata due volte. Per rimettere in discussione lautorit

    di cosa giudicata, si pu adire la corte dappello in qualit di mezzo di impugnazione

    ordinario entro un periodo relativamente breve. La corte dappello pu confermare o

    meno la decisione emessa in primo grado. Leffetto dellappello sospensivo, nel senso

    che sospende la forza esecutiva della sentenza di primo grado, e devolutivo, nel senso che

    linterezza della causa viene giudicata una seconda volta dalla corte dappello. Infine si

    pu adire, come mezzo di impugnazione straordinario, la corte di cassazione, che valuta

    la regolarit della sentenza emessa in primo o secondo grado in termini di interpretazione

    e applicazione della norma giuridica alla controversia in questione. Come affermato in

    precedenza, la corte di cassazione non un terzo grado di giurisdizione, ma si limita a

    verificare che la norma sia stata correttamente interpretata e applicata (in questo caso

  • 20

    emette un sentenza di rigetto) oppure no (in questo caso la sentenza viene cassata, cio

    annullata, e rinviata al giudice competente).

  • 21

    Parte seconda ___________________________________________________________________________

    Traduzione con testo a fronte dell Introduction au droit

  • 22

    DEUXIME PARTIE

    LES RGLES DE DROIT

    Les personnes sont a l'origine des rgles. Mais qu'est-ce qu'une rgle ? Au sens propre,

    c'est un instrument qui sert tirer des lignes droites, qui permet de tracer une direction,

    d'indiquer une ligne a suivre, de dlimiter une frontire ou de quadriller un espace. Au

    sens figur, la rgle s'adresse des personnes; elle indique alors souvent un comportement

    suivre, une prescription observer. La rgle est l'instrument qui permet de mesurer l'cart

    entre une conduite suivre (formule abstraitement dans la rgle) et la conduite tenue

    (observe concrtement dans la ralit). Les rgles juridiques se comprennent au regard des

    autres rgles sociales. Prenons deux exemples.

    Les rgles de vie inspirent les communauts religieuses. Obir la rgle consiste observer

    un certain nombre de prceptes, accomplir des rites dtermins, raliser la discipline par

    la rgularit. La rgle est alors un ensemble de principes que les membres de la

    communaut ont dcid de suivre. Il existe d'ailleurs un lien troit entre l'adhsion la

    rgle et le lien entre ces personnes. Ceux qui suivent la rgle se reconnaissent comme

    membres d'une mme communaut. La rgle a vocation a tre suivie et respecte.

    Les rgles du jeu que les participants se donnent ou sont appels suivre est un exemple

    connu de tous. Son intrt consiste rappeler la souplesse de toute rgle sociale. D'une part,

    les rgles peuvent tre modifes au cours de la partie; d'autre part, elles ne sont pas

    toujours respectes. Ce dernier aspect appelle une prcision importante. Un joueur triche

    lorsqu'il ne respecte pas la rgle; en revanche il reste dans le cadre du jeu lorsqu'il l'utilise

    son profit. Ainsi, un bon joueur de poker sait mentir pour tromper ses adversaires. Il bluffe,

    mais ne triche pas.

    Les rgles juridiques sont des rgles sociales parmi d'autres. Qu'est-ce qui singularise une

    rgle de droit ? La question est difficile et renvoie la dfinition du droit lui-mme.

    Denys de Bchillon en a fait lobjet d'un livre entier1 dont l'immense mrite est

    dinviter la rflexion et de prendre ses distances avec les mombreux prjugs en la

    matire. Ainsi le caractre abstrait, gnral et permanent n'est en rien propre la rgle

    de droit : il est commun toutes les rgles sociales. Ainsi l'existence d'une sanction

    en cas de violation de la rgle ne permet pas d'identifier le droit. Ainsi encore, la rgle de

    droit ne se rduit pas la loi au sens formel du terme. En France, il existe pourtant une

    fcheuse tendance assimiler la rgle de droit la loi (lgicentrisme), comme si la loi

    nombril du droit. Or, si les rgles de droit sont des lois, c'est aussi au sens matriel ------------------------ 1. Denys de Bchillon, Qu'est-ce qu'une rgle de droit?, Paris, Odile Jacob, 1997.

  • 23

    SECONDA PARTE LE NORME GIURIDICHE

    Le persone sono allorigine delle regole. Ma che cos una regola? Nel significato letterale del

    termine, si tratta di uno strumento che serve a tracciare linee rette, che permette di seguire una

    direzione, di indicare una linea da percorrere, di delimitare un confine o di suddividere uno

    spazio. Nel significato figurato, la regola indirizzata a persone e quindi spesso indica un

    comportamento da seguire, una prescrizione da osservare. La regola lo strumento che

    permette di osservare il divario tra il comportamento da seguire (formulato in modo astratto

    nella regola) e il comportamento adottato (osservato concretamente nella realt). Le regole

    giuridiche possono essere comprese in relazione alle regole sociali. Esaminiamo due esempi.

    Le regole di vita ispirano le comunit religiose. Lobbedienza alla regola consiste

    nellosservanza di un determinato numero di precetti, nel compimento di determinati riti, nel

    seguire la disciplina con regolarit. La regola quindi un insieme di principi che i membri

    della comunit hanno deciso di seguire. Esiste infatti uno stretto legame fra ladesione alla

    regola e il vincolo fra tali persone. Coloro che seguono la regola si identificano come membri

    di una stessa comunit. La regola fatta per essere seguita e rispettata.

    Le regole del gioco, che i partecipanti si danno o sono chiamati a seguire, sono un esempio

    conosciuto da tutti. Laspetto interessante, in questo caso, consiste nel fatto che ricordano la

    flessibilit delle norme sociali. Da una parte, le regole possono essere modificate nel corso

    della partita, dallaltra non vengono sempre rispettate. Questultimo aspetto richiede una

    precisazione importante. Un giocatore bara quando non rispetta le regole; al contrario rimane

    nellambito del gioco quando le utilizza a proprio vantaggio. Come un buon giocatore di

    poker, che sa mentire per ingannare gli avversari. Bluffa, ma non bara.

    Le norme giuridiche sono regole sociali tra le tante. Cosa caratterizza una norma giuridica? Il

    problema difficile e rimanda alla definizione stessa di diritto. Denys de Bchillon ne ha fatto

    largomento di un intero libro1, che ha il grande merito di invitare alla riflessione e di

    prendere le distanze dai numerosi pregiudizi in merito. Innanzitutto il carattere astratto,

    generale e permanente non assolutamente tipico delle norme giuridiche ma comune a tutte

    le regole sociali. Inoltre lesistenza di una sanzione in caso di violazione della regola non

    permette di identificare il diritto. Infine, la norma giuridica non si riduce alla legge nel

    significato formale del termine. In Francia esiste tuttavia la fastidiosa tendenza ad assimilare

    la norma giuridica alla legge (legicentrismo), come se la legge votata dal Parlamento fosse il

    centro del diritto. Se le norme giuridiche sono leggi, lo sono anche nel significato materiale

    -------------------- 1. Denys de Bchillon, Quest-ce que une rgle de droit?, Paris, Odile Jacob 1997.

  • 24

    du terme (voir supra, p. 69). Plus encore, tous les actes juridiques sont des rgles de

    droit, y compris les dci-sions individuelles qui font partie du droit positif2.

    Il importe aussi d'insister sur le fait que l'tat n'est pas la seule source du droit. A ct des

    rgles tatiques, il existe en effet des rgles contractuelles, coutumires ou jurisprudentielles.

    Dfinir la rgle de droit dans son ensemble suppose donc de prendre en compte ses

    diffrentes manifestations. Les rgles juridiques posent des questions essentielles qui

    seront envisages dans les chapitres suivants. Comment se forment-elles (Chapitre I) ?

    Quelle est leur hirarchie (Chapitre II) ? Comment concevoir leur application (Chapitre III)?

    Chapitre 1

    FORMATION DES RGLES DE DROIT

    La loi, la jurisprudence et la coutume sont gnralement considres comme les trois

    principales sources du droit. En France, la prminence de la loi adopte par le

    Parlement a pendant longtemps occult les autres rgles, de sorte que la rgle juris-

    prudentielle ne des dcisions de justice mis du temps apparatre comme source du

    droit. Dans les pays de Common law (Angleterre, tats-Unis), en revanche, la

    jurisprudence a toujours t considre comme une source minente du droit. Quant la

    coutume, elle est trop souvent perue comme une anomalie difficile concilier avec les

    autres rgles.

    La notion de sources du droit est cependant imprecise : tantt elle renvoie aux conditions

    historiques et sociologiques d'mergence d'une rgle de droit (sources relles), tantt elle

    porte sur son laboration juridique (sources formelles). Envisager la formation des rgles de

    droit permet d'viter les approximations lies la notion de source. Encore faut-il insister

    sur le fait que l'tat n'est pas le seul cadre o sont labores et adoptes des rgles de droit.

    La formation des rgles de droit peut tre d'origine prive (section I), coutumire (section

    II), tatique (section III), internationale (seclion IV) et jurisprudentielle (section V).

    Section I

    Rgles d'origine prive

    Les personnes prives disposent de la plus grande libert pour tablir des rgles de droit. Il suffit

    pour cela qu'un particulier manifeste sa volont de produire un effet juridique par contrat ou acte

    unilatral. Ce constat est souvent obscurci par la ------------- 2. Jacques Ghestin, Les donnes positives du droit , RTDCiv., 2002, p. ll, spc.

    n18-19.

  • 25

    del termine. E inoltre tutti gli atti giuridici sono norme giuridiche, comprese le decisioni

    individuali che fanno parte del diritto positivo1.

    importante anche insistere sul fatto che lo Stato non lunica fonte del diritto. Accanto alle

    norme statali, esistono infatti le norme contrattuali, consuetudinarie e giurisprudenziali.

    Definire la norma giuridica nel suo insieme presuppone quindi che si prendano in

    considerazione le sue differenti manifestazioni. Le norme giuridiche pongono quindi tre

    problemi che verranno trattati nei capitoli seguenti: come si formano (Capitolo I), qual la

    loro gerarchia (Capitolo II) e come vengono applicate (Capitolo III).

    Capitolo I

    FORMAZIONE DELLE NORME GIURIDICHE

    In generale, la legge, la giurisprudenza e le consuetudini, sono considerate le tre principali

    fonti del diritto. In Francia la superiorit delle leggi approvate dal Parlamento ha occultato a

    lungo le altre norme, cos che la regola giurisprudenziale derivata dalle decisioni giudiziarie

    ha impiegato del tempo a diventare una fonte di diritto. Nei paesi di Common law (Inghilterra,

    Stati Uniti), al contrario, la giurisprudenza sempre stata considerata una fonte fondamentale

    del diritto. Quanto alle consuetudini, queste sono sentite troppo spesso come unanomalia

    difficilmente conciliabile con le altre norme.

    La nozione di fonti del diritto tuttavia imprecisa. A volte rinvia alle condizioni storiche e

    sociologiche che hanno portato alla formazione di una norma giuridica (fonti reali), altre volte

    si basa sullelaborazione giuridica della norma stessa (fonti formali). Trattare la formazione

    delle norme permette di evitare le approssimazioni legate alla nozione di fonte. Inoltre

    bisogna insistere sul fatto che lo Stato non il solo ambito in cui vengono adottate ed

    elaborate le norme giuridiche. La formazione di tali regole pu essere infatti di origine privata

    (sezione I), consuetudinaria (sezione II), statale (sezione III), internazionale (sezione IV) o

    giurisprudenziale (sezione V).

    Sezione I

    Norme di origine privata

    I privati dispongono della massima libert per stabilire le norme giuridiche. A questo scopo,

    basta che un cittadino privato manifesti la propria volont di produrre un effetto giuridico

    tramite contratto o atto unilaterale. Questa constatazione spesso posta in secondo piano dalla

    ------------------- 1. Jacques Ghestin, Les donnes positives du droit RTDCiv, 2002, spc. n.18-19.

  • 26

    question de la validit de l'acte juridique considr. Or, en toute logique, un acte juridique est

    form avant que la question de sa validit et de son ventuelle annulation ne se pose. Du reste,

    mme lorsqu'ils sont nuls, les actes juridiques produisent des effets de droit (voir supra, p. 14, et

    infra p. 208).

    Le domaine (sous-section 1) et les conditions de formation (sous-section 2) des rgles

    tablies par des personnes prives doivent tre prciss.

    Sous-section 1

    Domaine des rgles prives

    Le domaine des rgles prives recouvre celui des contrats (A) et des actes unilatrax (B).

    A. Rgles contractuelles

    Consquence de la libert d'entreprendre (CC, 99-423 DC du 13 janvier 2000, Rec., p. 33), le

    principe de libert contractuelle signifie que les personnes juridiques sont libres de conclure des

    conventions. D'un point de vue terminologique, le contrat est souvent dfini comme une

    convention ayant pour effet de produire des obligations (art. 1101 du Cciv.). En pratique,

    les termes contrat et convention sont utiliss comme synonymes, et l'usage plus que la

    rigueur des concepts dtermine l'emploi des expressions. En droit du travail, les contrats

    individuels sont ainsi distingus des conventions collectives, mme s'il aurait t tout aussi

    exact de parler de conventions individuelles et de contrats collectifs. Du reste, une convention

    collective de travail tablit des obligations entre ses parties signataires (employeurs et

    organisations de salaris) et l'gard des salaris eux-mmes. Elle est la loi de la profession au

    sens o elle pose une rgle qui s'impose l'ensemble d'une collectivit de travail. De manire

    plus gnrale, tous les contrats tablissent des rgles de droit (voir supra, p. 70).

    Les conventions obissent aux finalits les plus diverses : conserver un bien (contrat de

    dpt), ladministrer (contrat de louage), en disposer (contrat de vente)... Elles peuvent

    aussi permettre d'exploiter des ressources matrielles (contrat de concession) ou

    intellectuelles (contrat d'dition). Les conventions sont galement utilises pour organiser la

    subordination juridique d'autrui en contrepartie d'une rmunration (contrat de travail), ou

    pour mettre en place un rseau commercial (contrat de distribution). N'oublions pas non

    plus qu'elles permettent d'instituer des groupements ayant la personnalit morale (contrat

    d'association, contrat de socit). Il convient de prciser que ces groupements, une fois crs,

    pourront eux-mmes conclure des conventions, y compris

  • 27

    questione della validit dellatto giuridico considerato. Ora, per logica, un atto giuridico

    viene elaborato prima che si ponga la questione della sua validit o del suo eventuale

    annullamento. Del resto, anche quando sono nulli, gli atti giuridici producono degli effetti.

    Bisogna quindi precisare lambito di applicazione (sottosezione 1) e le condizioni di

    formazione (sottosezione 2) delle norme stabilite dai privati.

    Sottosezione 1

    Ambito di applicazione delle norme private

    Lambito di applicazione delle norme private comprende quello dei contratti (A) e degli atti

    unilaterali (B).

    A. Norme contrattuali

    Conseguenza della libert dimpresa, (Consiglio costituzionale 99-423 del 13 gennaio 2000,

    Dichiarazione di conformit, Racc., p.33) il principio di libert contrattuale significa che le

    persone giuridiche sono libere di concludere convenzioni. Da un punto di vista terminologico

    il contratto spesso definito come una convenzione avente per effetto la produzione di

    obblighi (art. 1101 del C.C.). In pratica, i termini contratto e convenzione sono utilizzati

    come sinonimi, ed luso pi che la rigorosit dei concetti a determinare limpiego delle due

    espressioni. Nel diritto del lavoro i contratti individuali sono distinti dalle convenzioni

    collettive, anche se sarebbe altrettanto corretto parlare di convenzioni individuali e contratti

    collettivi. Del resto, una convenzione collettiva di lavoro crea degli obblighi fra le parti

    firmatarie (datori di lavoro e organizzazioni salariali) e verso i lavoratori stessi. Pi in

    generale, tutti i contratti stabiliscono norme giuridiche.

    Le convenzioni rispondono a svariate finalit: la conservazione di un bene (contratto di

    deposito), la sua amministrazione (contratto di locazione), la sua messa a disposizione

    (contratto di vendita) ecc. Possono anche permettere di sfruttare risorse materiali (contratto di

    concessione) o intellettuali (contratto di edizione). Le convenzioni sono utilizzate anche per

    organizzare la subordinazione giuridica di altri soggetti su corrispettivo di una remunerazione

    (contratto di lavoro) o per la creazione di una rete commerciale (contratto di distribuzione).

    Inoltre non va dimenticato nemmeno il fatto che permettono listituzione di gruppi aventi

    personalit giuridica (contratto dassociazione, contratto di societ). opportuno precisare

    che tali gruppi, una volta creati, possono a loro volta concludere convenzioni, comprese

  • 28

    pour tablir d'autres groupements. Enfin, et toujours a titre d'exemple, les conventions sont

    utilises pour mettre un terme un litige (contrat de transaction), ou encore pour designer un

    juge priv, larbitre, afin de trancher ce litige (contrat d'arbitrage,voir infra, p.237). Loin

    d'tre exhaustive, cette liste illustre la varit des contrats, qui n'a d'autres limites que

    l'imagination de ceux qui contractent.

    Que les contrats soient rgis de manire spcifique par la loi (contrats nomms) qu'ils ne le

    soient pas (contrats innomms), ils tablissent une rgle ayant force obligatoire entre les

    parties. Cette rgle contractuelle (l'engagement lui-mme) doit tre distingu de l'objet du

    contrat (la matire qui forme l'engagement). Rappelons au passage que le contrat se

    caractrise par la cration d'une rgle de droit, et non par la production d'obligations1.

    Pour autant, la prise en compte des effets de droit produits par un contrat est importante, et

    permet des distinctions. Ainsi, le contrat de vente a pour effet de crer deux obligations :

    l'une, de livrer la chose, l'autre, de payer le prix. Il fait natre ainsi des obligations rciproques

    entre les parties (contrat synallagmatique). En revanche, le contrat de dpt, qui a pour effet

    de crer des obligations lies la seule remise de la chose par le dpositaire, n'entrane des

    obligations qu' la charge d'une seule partie (contrat unilatral). Dans les deux cas, le contrat

    pose une rgle de droit (conventionnelle) dont les effets peuvent tre soit synallagmatiques,

    soit unilatraux. La formaiton du contrat, qui suppose toujours l'accord des parties

    contractantes, doit tre dissocie de ses effets.

    B. Rgles unilatrales

    Les actes unilatraux sont d'une grande utilit lorsqu'une personne prive souhaite prendre

    seule une dcision. Forms par une seule personne, au sens juridique du terme (voir supra,

    p. 62), ils peuvent avoir des effets varis. C'est prcisment la prise en compte des effets

    produits par la dcision unilatrale qui permet d'en proposer une classification. A partir

    du schma le plus simple, o l'auteur de l'acte est distinct de son destinaiaire, deux

    situations peuvent se prsnter. Tantt, l'effet de droit oblige les destinaiaires de l'acte;

    tantt il oblige son auteur.

    Dans le premier cas, une personne prive vise imposer sa volont une autre. Le postulat

    d'une galit entre personnes prives a trop souvent conduit les juristes nier le caractre

    unilatral de l'acte, et chercher le faire apparatre comme la consquence d'une

    relation contractuelle initiale. De l l'importance de dterminer avec rigueur la

    qualification unilatrale de l'acte. Le droit positif semble, de nos jours, orient en ce

    sens. --------------- 1. Pascal Ancel, Force obligatoire et contenu obbligationnel du contrat art.cit, p. 775.

  • 29

    quelle per la creazione di ulteriori gruppi. Infine, e sempre a titolo esemplificativo, le

    convenzioni sono utilizzate per porre fine a una controversia (contratto di transazione) o

    anche per designare un giudice privato, larbitro, che dirima la controversia stessa (contratto

    di arbitrato). Lungi dallessere esaustiva, la lista illustra la variet dei contratti, il cui unico

    limite limmaginazione dei contraenti.

    Sia che i contratti vengano regolati in modo specifico dalla legge (contratti nominati) oppure

    no (contratti innominati), essi stabiliscono una regola avente forza obbligatoria tra le parti.

    Tale regola contrattuale (limpegno stresso) deve essere distinta dalloggetto del contratto (la

    materia che costituisce lobbligo). Ricordiamo en passant che il contratto contraddistinto

    dalla creazione di una norma giuridica e non dalla produzione di obblighi1. Per questo il fatto

    di considerare gli effetti giuridici prodotti da un contratto importante e permette delle

    distinzioni. Il contratto di vendita ha come effetto la creazione di due obblighi: da una parte la

    consegna del bene, dallaltra il pagamento del prezzo. Questo contratto fa nascere infatti

    obblighi reciproci tra le parti (contratto sinallagmatico). Al contrario, il contratto di deposito,

    che ha come effetto la creazione di obblighi relativi unicamente alla consegna del bene da

    parte del depositario, comporta degli obblighi a carico di una sola delle parti (contratto

    unilaterale). In entrambi i casi, il contratto stabilisce una norma giuridica (convenzionale) i

    cui effetti possono essere o sinallagmatici o unilaterali. La formazione del contratto, che

    presuppone sempre laccordo delle parti contraenti, deve quindi essere dissociata dai suoi

    effetti.

    B. Norme unilaterali

    Gli atti unilaterali sono di grande utilit quando un privato desidera prendere una decisione

    autonomamente. Formati da una sola persona, nel significato giuridico del termine, possono

    avere vari effetti, in base ai quali possibile una loro classificazione. A partire dallo schema

    pi semplice, dove lautore dellatto diverso dal destinatario, possono presentarsi due

    situazioni: talvolta leffetto giuridico obbliga i destinatari, altre volte invece lautore dellatto.

    Nel primo caso, un privato mira a imporre la propria volont su un altro. Il postulato di

    unuguaglianza fra privati ha portato troppo spesso i giuristi a negare il carattere unilaterale

    dellatto e a cercare di farlo sembrare la conseguenza di una relazione contrattuale iniziale. Da

    qui limportanza di determinare con precisione la qualificazione unilaterale dellatto. Il diritto

    positivo sembra, al giorno doggi, orientato in questa direzione.

    --------------- 1. Pascal Ancel, Force obligatoire et contenu obbligationnel du contrat art. citato, p. 775.

  • 30

    C'est ainsi que les rglements intrieurs de droit priv permettent de poser des rgles au sein

    d'une personne morale (association, syndicat, socit), ou plus largement d'une collectivit

    donne (rglement de coproprit portant sur un immeuble bti, rglement intrieur

    d'une entreprise). Si, pendant plus d'un sicle, le rglement intrieur d'une entreprise fut,

    tort, analys comme une rgle contractuelle ( laquelle le travailleur tait prsum avoir

    donne son consentement), la Cour de cassation a affirm qu'il tait un acte rglementaire

    de droit prive (Cass. soc., 25 septembre 1991, B. V, n 381). En d'autres termes, les

    rglements privs sont des actes unilatraux et non des rgles contractuelles, tout comme

    les recommandations patronales, qui sont des dcisions unilatrales (voir supra, p. 71).

    Quant aux sanctions disciplinaires, ce sont des actes juridiques venant frapper les membres

    d'un groupe social n'ayant pas excut ses obligations rglementaires ou contractuelles.

    La modification ou la rupture d'un contrat peut aussi intervenir par la dcision unilatrale de

    l'une des parties, qui dcide de mettre un terme ses engagements. Bien qu'il intervienne

    dans des rapports contractuels, cet acte est alors unilatral. Le domaine des actes uni-

    latraux recouvre notamment la fixation unilatrale d'un prix de vente, la modification des

    conditions de travail, la rsolution ou la rsiliation unilaterale manant d'une des parties

    au contrat (Cass. civ. 1. 20 fvrier 2001, B. I, n 40). Cette rupture prend par fois des

    dnominations spcifiques : cong pour le contrat de bail, rvocation pour le contrat

    de mandat, dmission ou licenciement pour le contrat de travail.

    Dans le second cas, l'acte unilatral produit des effets de droit la charge de son

    auteur. Le testament permet ainsi son auteur (le de cujus) de transfrer des droits autrui

    (ses ayants droit) par une dcision unila trale prenant effet a son dcs. L'ensemble du patri

    moine est ainsi transmis, sous sa forme active (les biens) comme passive (les dettes).

    Encore faut-il ajouter que le testament ne peut produire ses effets que sous bnfice

    d'inventaire (art. 793 Cciv.). Un testament ne s'impose pas aux bnficiaires d'une succes

    sion : ils ont le droit d'valuer, au pralable, si les dettes du dfunt ne sont pas plus

    importantes que ses biens. Pour autant, cette dcision d'acceptation de la succession ne

    transforme pas l'acte unilatral en contrat.

    Lengagement unilatral de volont est un acte unilatral produisant des effets de droit la

    charge de son auteur : ce peut tre un employeur qui s'engage verser une prime de

    treizime mois a ses salaris1, ou bien une personne qui dcide de souscrire des actions ou

    de faire un apport lors de la cration d'une entreprise unipersonnelle

    ----------------- 1. Emmanuel Docks, L'engagement unilatral de remployeur Droit. social, 1994, p. 227.

  • 31

    In questo modo i regolamenti interni di diritto privato permettono di stabilire le regole

    allinterno di una persona giuridica (associazione, sindacato, societ), o in senso lato

    allinterno di una data collettivit (regolamento di compropriet riguardante un immobile

    edificato, regolamento interno di unimpresa). Se, per pi di un secolo, il regolamento di

    unimpresa stato a torto analizzato come una norma contrattuale (alla quale si supponeva

    che il lavoratore avesse dato il consenso), la Corte di Cassazione ha affermato che si trattava

    di un atto regolamentare di diritto privato (Corte di cassazione, sezione sociale, 25

    settembre 1991, Bollettino V, n. 381). In altri termini, i regolamenti privati sono atti

    unilaterali e non norme contrattuali, cos come le raccomandazioni padronali, che sono

    decisioni unilaterali. Quanto alle sanzioni disciplinari, sono atti giuridici che sanzionano i

    membri di un gruppo sociale che non hanno adempiuto agli obblighi regolamentari o

    contrattuali.

    La modifica o lo scioglimento di un contratto possono subentrare tramite decisione unilaterale

    di una delle parti che decide di porre un termine ai propri obblighi. Nonostante intervenga

    allinterno del rapporto contrattuale, tale atto unilaterale. Lambito di applicazione degli atti

    unilaterali comprende in particolare la fissazione unilaterale del prezzo di vendita, la modifica

    delle condizioni di lavoro, la risoluzione o resiliazione unilaterale proveniente da una delle

    parti del contratto (Corte di Cassazione, sezione civile, 1, 20 febbraio 2001, Bollettino I, n.

    40). Tale scioglimento assume a volte delle denominazioni specifiche: congedo per il

    contratto di affitto, revoca per il contratto di mandato, dimissioni o licenziamento per il

    contratto di lavoro.

    Nel secondo caso, latto unilaterale produce effetti di diritto a carico dellautore. Il testamento

    permette, ad esempio, al suo autore (il de cuius) di trasferire dei diritti ad altri (gli aventi

    diritto) tramite decisione unilaterale avente effetto a partire dal proprio decesso. In questo

    modo si trasmette linsieme del patrimonio nella sua forma attiva (i beni) e in quella passiva (i

    debiti). Bisogna inoltre aggiungere che il testamento produce i propri effetti soltanto con

    beneficio dinventario (art. 793 C.C.); un testamento non si impone ai beneficiari di una

    successione. Essi hanno infatti il diritto di valutare preliminarmente se i debiti del defunto

    sono maggiori dei beni. Tale decisione di accettare la successione non trasforma per latto

    unilaterale in contratto.

    Lobbligazione unilaterale un atto unilaterale che produce effetti giuridici a carico

    dellautore. Questultimo pu essere un datore di lavoro che si impegna a versare una

    tredicesima ai propri dipendenti1, oppure una persona che decide di sottoscrivere delle azioni

    o di versare una quota sociale al momento della creazione di un impresa singola

    ------ 1. Emanuel Docks Lengagement unilatral de lemployeur, Droit social, 1994, p. 227.

  • 32

    responsabilit limite (voir supra, p. 314). Les jugs n'hsitent plus reconnatre force

    obligatoire l'engagement unilatral d'une personne prive, comme celui d'une socit

    de payer le gagnant d'un jeu (Cass. civ. 1, 28 mars 1995, B. I, n 149), ou encore d'une

    personne d'excuter une obligation naturelle. L'obligation de maintenir une offre de

    contracter pendant une certaine dure, prvue par certains textes (par exemple : art.

    7.L.13 juillet 1979 pour l'offre de prt relative l'achat d'un immeuble), est plus conteste

    dans sa gnralit. La question pratique consiste dterminer si une personne est engage

    par son offre, ou si elle peut la rtracter. La rponse tient l'analyse juridique de l'offre

    qui doit tre assez prcise et ferme pour engager. Certains auteurs de droit civil se posent

    pourtant encore, titre de principe, la question suivante : une personne peut-elle crer une

    obligation sa charge par sa seule manifestation de volont? En jurisprudence, comme en

    doctrine1, la rponse est positive.

    Sous-section 2

    Formation des rgles prives

    De mme que la loi vote par le Parlement doit obir certaines conditions de formation,

    les contrats et actes unilatraux des personnes prives sont soumis des procdures

    d'laboration. La formation des contrats (A) a toutefois, de manire paradoxale, des

    contours plus nets que celle des actes unilatraux (B).

    A. Formation des contrats

    La formation des conventions est rgie, selon le Code civil franais, par des dispositions

    communes, relatives des conditions de fond et, dans une moindre rnesure, des conditions

    de forme.

    Les conditions de fond essentielles pour la validit d'une convention (art. 1108 Cciv.)

    sont au nombre de quatre : le consentement de la partie qui s'oblige, sa capacit de

    contracter; un objet certain qui forme la matire de l'engagement; une cause licite dans l'obli

    gation . Le consentement dsigne la volont change dans l'accord : il traduit la dcision de

    s'engager. S'il est en principe libre et clair, il peut toutefois avoir t vici dans trois cas :

    l'erreur, la violence ou le dol (c'est--dire les manoeuvres pratiques par l'une des parties afin

    d'obtenir le consentement de l'autre). Ces vces du consentement sont prvus aux articles 1110

    et suivants du Code civil. La capacit de contracter est une condition relative au rgime legal

    des personnes. Elle est de principe: Toute personne peut contracter si elle nest pas ------------ 1. Marie-Laure Izorche, L'Avnement de lengagement unilatral de volont en droit priv contemporain, thse, 1989, Presses universitaires d'Aix-Marseille, 1995; voir galement Jean-Luc Aubert, Rpertoire civil, Dalloz, v Engagement unilatral de volont.

  • 33

    a responsabilit limitata. I giudici non esitano pi nel riconoscere forza obbligatoria

    allobbligazione unilaterale di un privato, come quella di una societ di pagare il vincitore di

    un gioco (Corte di Cassazione, sezione civile, 28 marzo 1995, Bollettino I, n. 149), o di una

    persona ad adempiere a un obbligo naturale. Lobbligo di mantenere unofferta a contrarre per

    una certa durata, previsto da alcuni testi (ad esempio lart. 7 L. 13 luglio 1979 per lofferta di

    prestito relativa allacquisto di un immobile), maggiormente contestato nella sua generalit.

    La questione pratica consiste nel determinare se una persona sia vincolata dalla propria offerta

    o se possa ritirarla. La risposta dipende dallanalisi giuridica dellofferta, che deve essere

    sufficientemente precisa e ferma per essere vincolante. Alcuni autori di diritto civile si

    pongono ancora il problema, in linea di massima, se una persona possa creare un obbligo a

    carico di se stessa con la semplice manifestazione di volont. In giurisprudenza, come nella

    dottrina1, la risposta affermativa.

    Sottosezione 2

    Formazione delle norme private

    Come le leggi votate dal Parlamento devono obbedire a certe condizioni di formazione, cos i

    contratti e gli atti unilaterali dei privati sono sottoposti a procedure di elaborazione. La

    formazione dei contratti (A) ha paradossalmente contorni pi netti di quella degli atti

    unilaterali (B).

    A. Formazione dei contratti

    La formazione delle convenzioni regolata, secondo il Codice civile francese, da disposizioni

    comuni, relative alle condizioni fondamentali e, in misura minore, alle condizioni formali.

    Le condizioni fondamentali essenziali per la validit di una convenzione (art. 1108 C.C.)

    sono quattro: il consenso della parte che si obbliga; la sua capacit di contrarre; un oggetto

    certo che costituisca la materia dellobbligo; una causa lecita nellobbligo. Il consenso

    designa la volont scambiata nellaccordo e traduce la volont di contrarre. Se in linea di

    massima libero e chiaro, pu per essere stato compromesso in tre casi: errore, violenza e

    dolo (ovvero in caso di manovre praticate da una delle parti al fine di ottenere il consenso

    dellaltra). Questi vizi del consenso sono previsti dallarticolo 1110 e seguenti del Codice

    civile. La capacit di contrarre una condizione legata al regime legale delle persone. In linea

    di massima qualsiasi persona pu contrarre, se non

    ------ 1. Marie-Laure Izorche, LAvnement de lengagement unilatral de volont en droit priv contemporain, thse 1989, Presses universitaires dAix-Marseille, 1995; si veda anche Jean-Luc Aubert, Rpertoire civil, Dalloz, vo Engagement unilatral de volont.

  • 34

    dclare incapable par la loi [(art. 1123 Cciv.). Lobjet et la cause, enfin, sont des condi-

    tions qui permettent aux juges de limiter la libert contractuelle. Ainsi une convention doit-

    elle avoir pour objet une chose dans le commerce (art. 1128 Cciv.) et une cause licite, c'est-

    -dire conforme aux lois, aux bonnes moeurs ou l'ordre public (art. 1133 Cciv.).

    Le contrat doit-il rpondre des conditions de forme ou la simple runion des conditions de

    fond est-elle suffisante pour qu'il produise valablement des effets de droit? En droit romain,

    le respect de formes spciales tait ncessaire la validit du contrat. Des gestes particuliers

    devaient tre accornplis, des formules spcifiques prononces. Dans l'ancien droit et

    sous l'influence des auteurs du droit canon (droit de l'glise catholique), le respect de la

    parole donne allait se trouver libr de ses formes, considres comme inutiles et

    archaques. Ce principe d'une libert des formes a pris pour nom consensualisme , ce qui

    signifie que le consenternent suffit engager. Par exception, des formes sont parfois

    imposes pour faciliter la preuve d'un acte, assurer sa publicit a l'gard des tiers, ou encore

    protger une des parties au contrat.

    Ces conditions de formation fournissent seulement un droit commun applicable

    l'ensemble des conventions. Des rgimes spciaux, d'origine legale ou conventionnelle,

    viennent prciser les rgles de formation applicables certains contrats. Ainsi de nombreux

    contrats de bail sont-ils rgis par des rgles spciales (baux d'habitation, baux ruraux).

    B. Formation des actes unilatraux

    Aucune condition de formation n'est, de manire gnrale, requise pour les actes

    unilatraux de droit priv. Plus exactement, les conditions poses pour les contrats sont

    considres comme applicables aux actes unilatraux de droit priv. La solution est un

    pis-aller : la dcision d'un seul ne se forme pas de la mme manire qu'un accord entre

    deux parties. Du reste, il existe des conditions de formation spcifiques aux actes

    unilatraux.

    Ces conditions de formation se justifient d'autant plus que l'acte unilatral bnficie du

    privilge de pralable, au sens o il est rput valable ds sa formation. Ce privilge n'est pas

    rserv aux actes de l'administration1 : il est commun tous les actes juridiques, et ne fait

    qu'exprimer une prsomption de conformit au droit. L'observation permet de souligner

    une diffrence essentielle entre la formation des actes unilatraux et celle des contrats.

    Qu'un contrat bnficie d'un tel privilge s' explique par le fait qu'il requiert le

    consentement des parties qui s'engagent : la prsomption de validit, c'est--dire de

    conformit au droit, se justifie par l'existence d'un accord de volont entre les parties. ----- 1. Martine Lombard, Droit adminitratif, Dalloz, coll. Cours, 4ed., 2001, n227.

  • 35

    dichiarata incapace dalla legge (art.1123 C.C.). Loggetto e la causa, infine, sono condizioni

    che permettono ai giudici di limitare la libert contrattuale. Una convenzione deve avere come

    oggetto un bene commerciale (art. 1128 C.C.) e una causa lecita, cio conforme alle leggi, alla

    morale e allordine pubblico (art. 1133 C.C.).

    Il contratto deve rispondere a condizioni formali o il semplice insieme delle condizioni

    fondamentali sufficiente a produrre degli effetti giuridici validi? Nel diritto romano il

    rispetto di forme speciali era necessario alla validit del contratto: bisognava compiere gesti

    particolari e pronunciare formule specifiche. Nel diritto antico e sotto linfluenza degli autori

    del diritto canonico (il diritto della Chiesa cattolica), il rispetto della parola data si separato

    da tali forme, considerate inutili e arcaiche. Il principio della libert formale ha preso il nome

    di consensualismo, che significa che il consenso sufficiente a vincolare. Eccezionalmente,

    vengono talvolta imposte forme specifiche per facilitare la prova di un atto, assicurare la sua

    pubblicit nei confronti di terzi, o per tutelare una delle parti del contratto.

    Tali condizioni di formazione forniscono soltanto un diritto comune applicabile allinsieme

    delle convenzioni. Regimi speciali di origine legale o convenzionale precisano le regole di

    formazione applicabili ad alcuni contratti. Cos accade per i numerosi contratti di locazione

    che sono regolamentati da norme speciali (contratti di affitto abitativo, contratti di affitto

    rurale).

    B. Formazione degli atti unilaterali

    In generale la formazione degli atti unilaterali di diritto privato non vincolata ad alcuna

    condizione. Pi precisamente, le condizioni fissate per i contratti sono considerate applicabili

    agli atti unilaterali di diritto privato. La soluzione un ripiego: la decisione del singolo non si

    forma allo stesso modo di un accordo tra due parti. Del resto, esistono delle condizioni di

    form