TRADIZIONI CINESI LA NASCITAscuole.provincia.so.it/SMSassiTorelli/sitoCTP2009/Mostra... · 2010. 6....

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…DALLA CINA TRADIZIONI CINESI LA NASCITA …secondo me il fatto che la donna possa avere un bambino è grandioso; la nascita è un evento felice, dobbiamo ringraziare Dio… In Cina, tutti sono contenti quando nasce un bambino. La mamma dopo il parto deve rimanere a casa a riposare per circa un mese. Deve solo mangiare e dormire per recuperare le forze. Dopo un mese viene fatta una festa per festeggiare il neonato. Tanto tempo fa, nel mio paese c’era un’usanza interessante: si mettevano su un tavolino dei soldi, una penna, un giocattolo e un abaco e si lasciava la libertà al bambino di scegliere uno di questi oggetti. Questo era un modo per interpretare il suo destino. Si pensava che se avesse scelto i soldi, da grande avrebbe fatto il commerciante, se avesse scelto la penna o l’abaco, sarebbe sicuramente diventato un intellettuale o un funzionario dello stato. Scritto da Shi Luo Hong

Transcript of TRADIZIONI CINESI LA NASCITAscuole.provincia.so.it/SMSassiTorelli/sitoCTP2009/Mostra... · 2010. 6....

  • …DALLA CINA

    TRADIZIONI CINESI

    LA NASCITA …secondo me il fatto che la donna possa avere un bambino è grandioso; la nascita è un evento felice, dobbiamo ringraziare Dio… In Cina, tutti sono contenti quando nasce un bambino. La mamma dopo il parto deve rimanere a casa a riposare per circa un mese. Deve solo mangiare e dormire per recuperare le forze. Dopo un mese viene fatta una festa per festeggiare il neonato. Tanto tempo fa, nel mio paese c’era un’usanza interessante: si mettevano su un tavolino dei soldi, una penna, un giocattolo e un abaco e si lasciava la libertà al bambino di scegliere uno di questi oggetti. Questo era un modo per interpretare il suo destino. Si pensava che se avesse scelto i soldi, da grande avrebbe fatto il commerciante, se avesse scelto la penna o l’abaco, sarebbe sicuramente diventato un intellettuale o un funzionario dello stato.

    Scritto da Shi Luo Hong

  • IL MATRIMONIO Secondo la tradizione cinese il matrimonio avveniva in modo totalmente diverso da quello attuale. Tanto tempo fa lo sposo non poteva vedersi con la sposa prima del matrimoni. I genitori decidevano lo sposo o la sposa per i propri figli. Da parte dello sposo veniva mandato qualcuno dalla famiglia di lei per combinare il matrimonio; egli portava tanti oggetti preziosi. Se i genitori erano d’accordo si poteva stabilire la data delle nozze. Il colore del matrimonio era il rosso, ovunque c’era qualcosa di rosso. Lo sposo andava a casa della sposa a cavallo, accompagnato da un’orchestra e con una portantina, sulla quale, una volta arrivato, la faceva sedere. I due facevano ritorno alla casa di lui. Giunti lì, tenendo entrambi con una mano le estremità di un drappo di seta rossa si inchinavano al cielo e alla terra , ai genitori di lui e poi l’uno di fronte all’altra. Solo dopo aver fatto questi inchini potevano considerarsi sposati. Potevano poi raggiungere la camera da letto dove la moglie rimaneva sola per permettere al marito di andare a festeggiare con i suoi famigliari e parenti. Lei lo aspettava fino a tarda notte; quando alla fine dei festeggiamenti il marito rincasava e le toglieva il velo, bevevano insieme un po’ di vino , incrociando le braccia,

  • poi mangiavano delle arachidi, noci e altra frutta secca, come augurio per avere presto dei figli. Adesso è tutto cambiato: un ragazzo incontra una ragazza, poi se gli piace, diventano fidanzati e poi si sposano. La sposa indossa un vestito bianco e dopo il matrimonio si va tutti insieme al ristorante. C’è ancora una differenza con il passato: prima l’uomo poteva avere più di una moglie e poteva divorziare, mentre la donna non aveva questo diritto, ora per fortuna non è più così.

    Scritto da Shi Luo Hong

  • LA MORTE In Cina c’è un detto: “ per qualcuno che muore c’è qualcuno che nasce!” Quando qualcuno muore, il taoista recita un testo sacro per tre giorni, poi si fa la cremazione. I famigliari scelgono un giorno per portare le ceneri al cimitero e in quel giorno tutti si devono vestire di bianco. Si segue un rituale in questo giorno: i famigliari devono andare al cimitero e portare qualcosa da mangiare e dei soldi falsi nella speranza che il defunto non soffra la fame e la povertà. …la vita non è lunga, ma non è breve… Scritto da Shi Luo Hong

  • L’esercito di terracotta L’esercito di terracotta di Xi’ An fu fatto costruire intorno al 200 a.C. dall’imperatore Qin Shi Huang Di per difendere la sua tomba. Le statue degli 8000 guerrieri, schierati per il combattimento, sono tutte diverse l’una dall’altra e riproducono fedelmente le sembianze umane. Questa tomba è stata scoperta per caso da un contadino nel 1974.

  • La Grande Muraglia La Grande Muraglia, edificata 200 anni prima di Cristo, è una strada lunga più di 6000 chilometri e larga oltre sei metri, costruita su un muraglione alto più di dieci metri. Essa doveva servire a contenere le incursioni dei popoli confinanti, in particolare dei Mongoli, ma non si rivelò molto efficace, perché gli invasori riuscivano spesso a sfruttare i punti deboli rappresentati dalle porte che, giocoforza, la muraglia doveva avere. Nel 1987 è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.

    Curiosità

    La Grande Muraglia cinese viene spesso indicata come l'unica opera umana visibile dalla Luna, un'affermazione che, per quanto suggestiva, è priva di ogni fondamento. Infatti, sebbene sia lunga 6000 km, la Grande Muraglia è larga meno di 10 metri, pertanto già a un centinaio di chilometri di altezza essa non è visibile all’occhio umano. Effettivamente, molti astronauti hanno riferito di non averla mai notata, se non usando il binocolo.

  • Simboli della Cina imperiale

    Il drago simboleggia l’imperatore. È una decorazione ricorrente in tutti i palazzi imperiali e nei giardini

    La fenice (l’incrocio tra un’aquila e un pavone) è il simbolo dell’imperatrice. Il leone cinese, creatura di aspetto vivace e di ricciuta criniera, spesso compare seduto in coppia all’esterno di edifici importanti.

  • Il maschio tiene una sfera tra le zampe, a simboleggiare il potere sul mondo; la femmina tiene il suo piccolo sotto una zampa (i cinesi infatti credevano che i leoni potessero secernere latte dalle zampe). A Pechino gli esemplari più splendidi di leone cinese si trovano nella Città proibita.

  • LA LINGUA

    La parola “Cina” in cinese

    La lingua cinese prevede in tutto 415 sillabe che possono essere pronunciate in 4 toni diversi. La lingua cinese parlata non prevede flessioni nel genere (maschile, femminile) ed i verbi non hanno tempi (passato, futuro): si usa sempre il presente, aggiungendovi un avverbio o una locuzione di tempo.

    Nella lingua scritta si utilizzano gli ideogrammi, un sistema di simboli che designano l'idea di oggetti, verbi, cose astratte. A partire dal 1958 è stato adottato il Pinyin, un sistema di traslitterazione per trascrivere con caratteri latini la pronuncia degli ideogrammi.

    Gli ideogrammi cinesi sono circa 50 mila; tuttavia un cinese con la sola istruzione di base ne conosce ed usa soltanto 2 o 3 mila, mentre per studenti ed intellettuali il numero sale a circa 7 mila. I programmi scolastici cinesi prevedono che i bambini della scuola elementare imparino a scrivere e leggere 500 ideogrammi all’anno.

  • Museo della Foresta di stele, presso la città di Xi’an. È una sorta di biblioteca a cielo aperto, dove vengono conservati documenti incisi su pietra, scritti in cinese antico.

  • ARTIGIANATO La Cina è ricca di preziose materie prime ed ha una lunghissima tradizione nella loro lavorazione per la produzione di pregiati oggetti di artigianato. La giada

    I cinesi chiamano “giada” tutte le pietre dure; quella di colore verde intenso, detta “giada imperiale”, è la più preziosa grazie alla sua durezza (9/10 nella scala di Moss), inferiore soltanto a quella del diamante. Pertanto gli oggetti realizzati con questa pietra non vengono scolpiti ma pazientemente limati con una punta di diamante. Nella foto la realizzazione di un oggetto di giada attraverso la limatura con una punta di diamante.

  • Tra gli oggetti di pregio dell’artigianato cinese si annoverano le preziose porcellane e i vasi realizzati con la tecnica cloisonné, finemente decorati a mano.

    Il colore caratteristico di questi oggetti è il blu, detto “blu Ming”, poiché il blu, colore del cielo, simboleggiava l’imperatore, che ne era considerato figlio e poiché tale colore fu massicciamente utilizzato con questo significato dalla dinastia Ming.

    Litografie

    Laboratorio di litografia

    Alcune fasi di lavorazione per la realizzazione di litografie

  • La seta di Suzhou Se la Cina fin dai tempi antichi è stato il paese della seta, la città di Suzhou ne è da sempre la capitale. A Suzhou infatti terminava la famosa VIA DELLA SETA, la strada percorsa dai mercanti occidentali per trasportare i preziosi tessuti dall’Oriente. Lo stesso Marco Polo giunse qui e denominò la città “la Venezia d’Oriente”, a causa dei numerosi canali che a quei tempi solcavano la città. Secondo una leggenda, per molto tempo gli artigiani cinesi tennero gelosamente celati i segreti della lavorazione della seta e solo all’affacciarsi dell’epoca moderna i mercanti occidentali riuscirono a trafugare avventurosamente alcuni bachi da seta, permettendone la coltivazione anche in Occidente. Da quel momento Suzhou dovette rivaleggiare con la città di Como, che per un certo periodo ne prese il posto come capitale della seta, grazie alla disponibilità degli italiani di moderne tecniche di lavorazione. Recuperato lo svantaggio tecnologico, oggi Suzhou è tornata ad essere la città della seta per eccellenza.

  • Lavorazione della seta

    Cernita dei bachi

    Ogni baco da seta fornisce circa 1 km

    di filo sottilissimo. I bachi vengono

    ammorbiti in acqua calda, per poi

    trovare il capo del filo, che viene

    srolotolato e riarrotolato in matasse

    (nella foto)

    Una volta tessuta, la seta

    bianca viene decorata a

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