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Traccedellanostrafede

NELLATERRADIGESÙ,CONSANJOSEMARÍAESCRIVÁ

CartinadellaTerrasantacomelaconobbenostroSignore,consovrappostiiconfiniattuali.

ItineraridellaTerraSanta

“PergiungerevicinoalSignoreattraversolepaginedelSantoVangelo,raccomando sempre di sforzarvi di entrare nella scena in modo daparteciparvi come un personaggio tra gli altri” (Amici di Dio, 222). Di

recente, Benedetto XVI ha ripreso un’espressione usata per indicare laTerra Santa: “il quinto Vangelo”. Perché Gesù è nato in un momentodeterminato e in un luogo preciso, in una striscia di terra ai confinidell’imperoromano.LìèvissutoilSignoreperdonaresestessoatuttigliuomini.

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SOMMARIO

Betlemme:BasilicadellaNatività

ConlafamigliadiNazaret

AinKarim,lapatriadelPrecursore

Betlemme:Campodeipastori

Betania:santuariodellaResurrezionediLazzaro

Tabgha,ChiesadellaMoltiplicazione

Tabgha,ChiesadelleBeatitudini

MonteTabor:BasilicadellaTrasfigurazione

MonteCarmelo:SantuarioStellaMaris

NozzeaCanadiGalilea

Tabgha,laChiesadelPrimato

IlTempiodiGerusalemme

Gerusalemme:nell'intimitàdelCenacolo

SanPietroinGallicantu

Getsemani:preghieraeagoniadiGesù

Gerusalemme:Viadolorosa(I)

Gerusalemme:ilCalvario

Gerusalemme:ilSantoSepolcro

UnvillaggiochiamatoEmmaus

Illuogodell’Ascensione

Betlemme:BasilicadellaNatività

LuogodellanascitadiGesù.Foto:DarkoTepert(WikimediaCommons).

Betlemme:culladellastirpedavidicaGesùnacqueinunagrottadi Betlemme, dice la Scrittura, “perché non c'era per essi postonell'albergo”(Lc2,7).Betlemme,fondatadaicananeiversol’anno3000a. C., è menzionata in alcune lettere spedite dal governatore egizianodella Palestina al suo Faraone, intorno all’anno 1350 a. C., dopo laconquistadeiFilistei.NellaSacraScritturasifariferimentoaBetlemme–chealloraerachiamataEfrata:lafertile–nellibrodellaGenesi,quandosi parla della morte e sepoltura di Rachele, la seconda moglie delpatriarcaGiacobbe:Rachelemorì,efusepoltasullaviadiEfrata;cioèdiBetlemme(Gen35,19).

Palad'altaresoprailluogodellanascitadiGesù.Foto:LeobardHinfelaar.

In seguito, quando si procedette alla ripartizione della terra tra letribùdelpopoloeletto,Betlemme,assegnataallatribùdiGiuda,divennelapatriadiDavide,ilpastorello–ultimofigliodiunanumerosafamiglia–sceltodaDiocomesecondorediIsraele.Daallora,essarestòunitaalladinastia davidica, e il profetaMichea annunciò che lì, in quella piccolalocalità,sarebbenatoilMessia:Etu,BetlemmediÈfrata,cosìpiccolaperesserefraivillaggidiGiuda,dateusciràpermecoluichedeveessereildominatoreinIsraele;lesueoriginisonodall’antichità,daigiornipiùremoti.PerciòDiolimetteràinpoterealtruifinoaquandopartoriràcoleichedevepartorire;eilrestodeituoifratelliritorneràaifiglid’Israele.Eglisileveràepasceràconlaforza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio.Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande fino agli estremiconfini della terra (Mi 5, 1-3). In questo testo si trovano numerosirichiamialleprofeziemessianichediIsaia(Cfr.Is7,14;9,5-6;11,1-4)eanche ad altri passi della Scrittura nei quali si annunzia un futurodiscendente di Davide (Cfr. 2 Sam 7, 12-16; Sal 89, 4 ). La tradizione

ebraicavidenelleparolediMicheaunvaticiniosullavenutadelMessia,comesiriscontraancheinparecchipassidelTalmud(Cfr.Pesajim51,1eNedarim 39, 2 ). Pure san Giovanni nel suo Vangelo si fa ecodell’opinione dominante dei Giudei contemporanei di Gesù circa laprovenienzadelMessia:“nondice laScrittura:dallastirpediDavideedaBetlemme,ilvillaggiodiDavide,verràilCristo?”(Gv7,42).

Ma è nel Vangelo di san Matteo che viene citata esplicitamente laprofezia di Michea, quando Erode riunisce i sacerdoti e gli scribi perchiedere loro dove sarebbe dovuto nascere il Messia: in Betlemme diGiudea–essiglirisposero–,perchécosìèscrittopermezzodelprofeta:Etu,Betlemme,terradiGiuda,nonseidavveroilpiùpiccolocapoluogodiGiuda:dateusciràinfattiuncapochepasceràilmiopopolo,Israele.(Mt2,5-6).

AltaredeiReMagi,difronteallamangiatoia.

GesùnasceaBetlemme Agli inizi del I secolo,Betlemmeeraunvillaggio di circamille abitanti, composto da un piccolo gruppodi casesparse sul pendio di una collina, protetto da un muro in rovina e inqualche parte franato, costruito circa mille anni prima. I suoi abitanti

vivevanodiagricolturaedipastorizia;avevafertilicampicoltivatiagranoeorzonell’ampiopianoroaipiedidellacollina:eforsedaquestecolturederivailnomediBet-Lejem,cheinebraicosignifica“Casadelpane”.Aicampisituatiallimitedeldeserto,invece,venivanocondottealpascololegreggidipecore.

Il piccolo villaggio di Betlemme viveva la sua monotona esistenzaagricola e paesana fino a quando non accadde un avvenimento chel’avrebberesafamosanelmondointeropersempre.CosìloraccontasanLuca:In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse ilcensimentodi tutta la terra.Questoprimocensimento fu fattoquandoeragovernatoredellaSiriaQuirinio.Andavanotuttiafarsiregistrare,ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e dellafamigliadiDavide,dallacittàdiNazaretedallaGalileasalìinGiudeaalla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insiemeconMariasuasposa,cheeraincinta(Lc2,1-5).

LuogodellanascitadiGesù.FotoAntoineTaveneaux(Wikimedia

Commons).

Nazaret distava da Betlemme circa centocinquanta chilometri, e unsimileviaggioeradifficoltosodaaffrontareperchiunqueespecialmenteperMaria,datolostatoincuisitrovava.Le abitazioni di Betlemme erano umili e, come in altri luoghi dellaPalestina,ipaesanieranosolitiutilizzarelegrottenaturalioscavatenellarocciacomemagazziniestalle.InunadiquestegrottenacqueGesù:Ora,mentresitrovavanoinquelluogo,sicompironoperleiigiornidelparto.Diedealla luce il suo figlioprimogenito, loavvolse in fascee lodeposeinunamangiatoia,perchénonc'erapostoperloronell'albergo(Lc2,6-7).

IlBambinoDioLadivinaProvvidenzaavevadispostocheGesù–ilVerbo incarnato, il Re del mondo e il Signore della storia – nascessecircondatodallapiùgrandepovertà.Enonpotécontarenemmenosullepoche cose che un’umile famiglia avrebbe preparato per la nascita delfiglioprimogenito:ebbesolodellefasceeunamangiatoia.

Restidimosaicibizantinipavimentali.Foto:AlfredDriessen.

“NonraggiungeremomailaveraserenitàsenonimitiamodavveroGesùCristo,senonloseguiamonell'umiltà.Lasciatemelodiredinuovo:avetevistodovesinascondelagrandezzadiDio?Inunamangiatoia,conlefascediunneonato,dentrounagrotta.Laforzaredentricedellanostravitasaràefficacepertantosolosec'èumiltà,soloquandosmetteremodipensareanoistessiesentiremolaresponsabilitàdiaiutareglialtri”(È

Gesùchepassa,18).

”Allostessomodoincuisicondisconoconilsaleglialimenti,perchènonsiano insipidi,nellanostravitadobbiamomettercisempre l’umiltà.Figlie e figlimiei – non èmia questa similitudine: è stata utilizzata daautori spiritualidapiùdiquattro secoli–non fate come le galline che,dopoaverdepostoappenaunuovosolo,assordanochiocciandopertuttalacasa.Dovetelavorare,dovetesvolgereillavorointellettualeomanuale,e sempre apostolico, con grandi intenzioni e grandi desideri – che ilSignore trasforma in realtà – di servire Dio e passare inavvertiti” (SanJosemaría,Appuntipresidaunameditazione,25-XII-1972).

Betlemmee iprimicristianiAnche idiscepolidiGesùe iprimicristiani, findagli inizi, ebberobenpresente l’importanzadiBetlemme.AllametàdelsecoloII,sanGiustino,nativodellaPalestina,scrivechegliabitantidelvillaggiotrasmettevanodipadreinfiglioiricordisullagrotta,adibitaastalla,nellaqualeeranatoGesù(Cfr.SanGiustino,DialogoconTrifone,78,5).

Neiprimidecennidel secolosuccessivo,Origeneattestache il luogodoveeranatoilSignoreerabenconosciutonellazona,anchedachinonera cristiano: ”In intesa con quello scritto nei Vangeli, a Betlemme simostralagrottaincuinacqueGesùedentrolagrottalamangiatoiadovefudeposto,avvoltoinfasce.Equestoluogoèbenconosciutoanchedallepersone lontane dalla fede; in questa grotta, si dice, è nato quel Gesùamatoeadoratodaicristiani”(Origene,ContraCelsum,1,51).

Dettagliodiunmosaicodelpavimento.Foto:LeobardHinfelaar.

Sottol’imperatoreAdriano,siedificaronotemplipaganisuvarielocalità–comeilSantoSepolcroeilCalvario–veneratedaiprimi

cristiani,conilpropositodicancellarelevestigiadelpassaggiodiCristosullaterra:“DaitempidiAdrianofinoall’imperodiCostantino,perunperiododi180anni,làdoveavvennelaresurrezionesidavacultoaunastatuadiGiove,esulmontedellacroce,perigentilivenivainstallataunastatuamarmoreadiVenere.Indubbiamenteipersecutoriimmaginavanochecontaminandoisacriluoghicongliidoli,sarebbesvanitalafedenella

passioneeresurrezione”(SanGirolamo,Lettere,58,3).

QualcosadisimileaccaddeaBetlemme,poiché il luogodellanascita

diGesùfutrasformatoinunboscosacroinonorediAdone.SanCirillodiAlessandriavideiluoghidov’eralagrottacopertidaalberi(SanCirillodiGerusalemme, Catechesi, 12, 20 : «Fino a pochi anni fa era un luogopienodiboschi»),eanchesanGirolamofariferimentoaltentativofallitodipaganizzarequestoluogocristianoconparolenonprivediironia:”Lanostra Betlemme, il luogo più venerato del mondo, che fece dire alsalmista: Verità germoglierà dalla terra (Sal 84,12 ), era copertadall’ombra di un bosco dedicato a Thamuz, cioè Adone, e nella grottadove si udirono i primi vagiti di Cristo, si pregava l’amante di Venere”(SanGirolamo,ibid).

LaBasílicadellaNatività: storia Partendo da questa tradizioneunanime e vissuta nel tempo, l’imperatore Costantino ordinò che sullagrotta fosse costruita una grande Basilica, consacrata il 31maggio 339d.C.allapresenzadisant’Elena,cheavevaappoggiatovivamentequestaimpresa.

LaportadellabasilicadellaNativitàèaltasolounmetroemezzo.Foto:LeobardHinfelaar.

Della primitiva basilica, saccheggiata e distrutta durante una

sommossadeisamaritaninel529,èrimastobenpoco.Ristabilitalapace,Betlemme venne fortificata e l’imperatoreGiustiniano vi fece costruire,propriosullostessoluogodellaprima,unanuovabasilicadidimensionimaggiori, che è arrivata ai nostri giorni indenne dalle varie invasionidurante lequali fudistrutta lamaggiorpartedegliedificisacridiepocacostantinianaobizantina.

Siraccontacheipersiani,nell’anno614,raseroalsuoloquasituttelechiese e i monasteri della Palestina, ma rispettarono la basilica diBetlemme,perchénel suo interno trovaronounmosaicodove i remagierano stati rappresentati vestiti secondo i loro costumi. Ugualmente lachiesauscì incolumedalla violenta incursione inTerraSantadel califfoegizioElHakimnell’anno1009,cosìcomedaiviolenticombattimenticheseguironol’arrivodeiCrociatinel1099.

Dopo varie vicissitudini storiche di cui risulterebbe troppo lungoparlareinquestasede,aifrancescanifuconcessa,dal1347efinoadora,lacustodiadellaGrottaedellabasilica,anchesedevonodividerneidiritticonigreci-ortodossi,isiriegliarmeni.

Lescalechesalgonoallagrotta.Foto:AlfredDriessen.

L’esternodellaBasilicaDallapiazzadavantiallabasilica,ilvisitatorehal’impressioneditrovarsidifronteaunafortezzamedioevale:grossimurie

contrafforti,conpocheepiccolefinestre.Sientradaunaportapiccolaebassacheobbligaapassareunoallavoltae,anchecosì,condifficoltà,perchécisi

devechinare.NellasuaomeliadellanottediNataledel2011,BenedettoXVIsiriferìaquestaportadiaccessoallabasilica,dicendo:

“ChioggivuoleentrarenellachiesadellaNativitàdiGesùaBetlemmescopre che il portale, che un tempo era alto cinque metri e mezzo eattraversoilqualegliimperatorieicaliffientravanonell’edificio,èstatoingranpartemurato.Èrimastasoltantounabassaaperturadiunmetroemezzo. L’intenzione era probabilmentedi proteggeremeglio la chiesacontroeventualiassalti,masoprattuttodievitarechesientrasseacavallonella casa diDio. Chi desidera entrare nel luogo della nascita di Gesù,devechinarsi.Misembracheinciòsimanifestiunaveritàpiùprofonda,dallaqualevogliamolasciarcitoccareinquestaNottesanta:sevogliamotrovare il Dio apparso quale bambino, allora dobbiamo scendere dalcavallo della nostra ragione “illuminata”. Dobbiamo deporre le nostrefalse certezze, la nostra superbia intellettuale, che ci impedisce dipercepirelavicinanzadiDio.”(BenedettoXVI,Omelia,24-XII-2011).

L’interno:lagrottadellaNativitàLabasilica–acrocelatinaconcinque navate – è lunga 54 metri. Le quattro file di colonne, di colorrosato,conferisconoall’internounaspettoarmonioso.Inalcunipuntisipossono ammirare i mosaici che ricoprivano il pavimento della primachiesa costantiniana; anche alle pareti si sono conservati frammenti dialtrimosaicideitempidellecrociate.

GraficoadattatodaJuliándeVelasco.

Ma il centro di questa grande chiesa è costituito dalla Grotta dellaNatività,situatasottoilpresbiterio:halaformadiunacappelladiridottedimensioni con una piccola abside sul lato orientale. Il fumo dellecandele,chelapietàpopolarehaaccesopergenerazioniegenerazioni,nehaanneritoleparetieiltetto.Visitrovaunaltaresottoilqualeunastellad’argento indica il punto dove Gesù nacque dalla Vergine Maria, conun’iscrizionechedice:HicdeVirgineMariaIesusChristusnatusest.Lamangiatoia,doveMariaposeilBambinodopoaverloavvoltoinfasce,è una piccola cappella annessa. In realtà è una cavità nella roccia, oraricopertadimarmoeprecedentemented’argento;edifrontec’èl’altare,chiamatodeiReMagi,conunmosaicoraffigurantel’Epifania.

ConlafamigliadiNazaret

LacittàdiNazaretcontaoggicirca70.000abitanti,sebbeneaitempidelSignorenonfossecheunpiccolocentroabitatoincuivivevanopocopiùdiuncentinaiodipersone,perlamaggiorpartedediteall’agricoltura.

Disegno:J.Gil

Il villaggio era situato sul pendio di una collina, circondata da altrealture che formavano una specie di anfiteatro naturale. Il lavoro degliarcheologi ha permesso di scoprire come erano le case in questa zonadellaGalileaduemilaanni fa:molte eranogrotte scavatenella roccia, avolte ampliate esteriormente con una semplice costruzione. Alcunedisponevanodiunabottega,diungranaio,diunacisternaperraccoglierel’acqua.

PanoramicadiNazaretdasud,conlaBasilicadell'Annunciazionealcentrodell'immagine.Foto:DaphnaTal-IsraelTourism

A Nazaret ci sono varie zone in cui si conserva il ricordo dellapresenzadelSignore; ilpiù importanteè labasilicadell’Annunciazione;altri luoghievangelici sono laSinagogae il vicinoMontedelPrecipizio,che ricordano la ribellione di alcuni nazareni dopo aver ascoltato lapredicazionediGesù;cisonoinoltrelaFontedellaVergine,dovesecondoalcunetradizioniMariaandavaaprenderel’acqua;laTombadelGiusto,in cui sarebbe stato sepolto il Santo Patriarca; e la chiesa di SanGiuseppe, costruita sopra i resti di una casa che la pietà popolare haidentificatodamoltisecoliconl’abitazionedellaSacraFamiglia.

La"criptadiSanGiuseppe"Lachiesachevediamooggisitrovaacento metri dalla basilica dell’Annunciazione. Fu costruita nel 1914, instile neo-romanico, sulle rovine delle costruzioni anteriori: esisteva,infatti, una chiesa dell’epoca delle Crociate (sec. XII), che imusulmaniavevanorasoalsuolonelXIIIsecolo.

FacciataprincipaledellaBasilicadell'Annunciazione.Foto:LeobardHinfelaar.

Quando i francescani giunsero aNazaret, nell’anno 1600, trovaronochetraicristianidelluogosieratrasmessaunatradizionepopolarecheidentificavaquesta chiesa–chiamata anchedellaNutrizione, per esserestata il luogo dove era vissuto il Bambino Gesù- con la bottega diGiuseppe e con la casa dove aveva vissuto la Sacra Famiglia. Gli scavirealizzatinel1908portaronoallaluceunaprimitivachiesabizantina(sec.V-VI),cheerastatacostruitanelluogodoveancoraoggi–nellacripta–si possono osservare alcuni ambienti di una casa che gli archeologidatanoalprimoosecondosecolodell’eracristiana:unabottegascavatanella roccia, diversi silos, cisterne per l’acqua…, e quello cheprobabilmente era un battistero, a cui si accedeva tramite una scala disettegradiniechecontenevaalcunimosaici.

CriptadellaBasilicadell'Annunciazione.Foto:LeobardHinfelaar.

Anche se questi ritrovamenti sono significativi, non permettonotuttavia agli archeologi di affermare con assoluta certezza che questa enon un’altra fosse effettivamente la casa della Sacra Famiglia. Sarebbenecessario avere a disposizione fonti antiche che lo testimonino, comeaccade in altri luoghi santi: per esempio nella vicina basilicadell’Annunciazione. Ciò nonostante, appoggiandoci sull’antica evenerabile tradizione popolare, possiamo avvicinarci con affetto allacriptadellachiesadiSanGiuseppe,guidatipermanodaSanJosemaría,permetterci in quella casa diNazaret doveGesù passò trent’anni dellasuavitasullaterra.“AlrisveglioGiuseppefececomel’angelodelSignoregliavevaordinatoeaccolseMariacomesuasposa”,narrasanMatteo(Mt1,24).

Dairaccontievangelici–commentasanJosemaría–risaltalagrandepersonalità umana di Giuseppe: in nessuna circostanza si dimostra undeboleounpavidodinanziallavita;alcontrario,saaffrontareiproblemi,supera le situazioni difficili, accetta con responsabilità e iniziativa icompiticheglivengonoaffidati.

Non sono d'accordo con il modo tradizionale di raffigurare SanGiuseppe come un vecchio, anche se riconosco la buona intenzione didare risalto alla verginità perpetua di Maria. Io lo immagino giovane,forte, forse con qualche anno più della Madonna, ma nella pienezzadell'etàedelleforzefisiche.(E’Gesùchepassa,40)

San Josemaría Escrivá de Balaguer era solito utilizzare una brevedefinizionediSanGiuseppe:“èilsantodell’umiltàprofonda,delsorriso

costante e della scrollata di spalle". Con questo voleva esprimere ladisponibilità assolutadel SantoPatriarca, notte e giorno, a compiere laVolontà di Dio, sereno e fiducioso nell’aprirsi la strada attraverso ledifficoltà,attentoallepersonecheDioavevapostosottolasuatutela.

SottolacupolasiapreunospazioversolacriptaelaGrottadell'Annunciazione.Foto:LeobardHinfelaar.

“LavitadiGesùfuperGiuseppeunacontinuascopertadellapropriavocazione.(…).Giusepperestasorpreso,simeraviglia.Diogliharivelatoisuoi piani ed egli cerca di capirli. Come ogni anima che vuole seguireGesù da vicino, egli scopre subito che non è possibile camminare conpasso stanco, chenon si possono far le cose per abitudine.Dio, infatti,non accetta che ci si stabilizzi a un certo livello, che ci si adagi sulleposizioniraggiunte.Dioesigecostantementedipiù,elesuevienonsonole nostre vie terrene. San Giuseppe, meglio di chiunque altro prima odopo di lui, ha imparato da Gesù a essere pronto a riconoscere lemeravigliediDio,atenereapertil'animaeilcuore.”(E’Gesùchepassa,

54).

SanJosemaríae lacasadiNazaret LaVergine avrà lasciato lacasadisanGioachinoedisant’Annaesaràandataaviverenellacasadelsuosposo,chesicuramenteeramoltovicina,datochegliscavirealizzatiaNazaret hanno rivelato che le case che componevano questo piccolovillaggiooccupavanounasuperficiedicircacentometridilarghezzapercentocinquantadilunghezza.Com’eralavitadellafamigliadiNazaret?

"San Giuseppe, meglio di chiunque altro prima o dopo di lui, haimparato da Gesù a essere pronto a riconoscere le meraviglie di Dio"Nella casa della Sacra Famiglia, a Nazaret, Gesù, Maria e Giuseppesantificavano la vita ordinaria, senza azioni spettacolari o appariscenti.Conducevano una vita apparentemente uguale a quella dei loroconcittadini,importantenonperlamaterialitàdiquellocherealizzavano,maperl’amore,laperfettaadesioneallaVolontàdelPadre.

San Josemaría incoraggiava a cercare il rapporto conGesù,Maria eGiuseppe, a realizzare i compiti di ogni giorno come se stessimo con laSacraFamiglianellacasadiNazaret:

“Quandopensoai focolaricristiani,mipiace immaginarli luminosieallegri,comequellodellaSacraFamiglia(…)LapacediCristoregnineivostricuori(Col3,15),scrivel'Apostolo;lapacedisaperciamatidaDionostro Padre, di essere una sola cosa con Cristo, protetti dalla VergineMariaSantissimaedasanGiuseppe.Questaèlagrandelucecheilluminalanostravitaeche,purtradifficoltàemiserie personali, ci spinge ad andare avanti con perseveranza. Ognifocolarecristianodeveessereun'oasidiserenità incui,aldisopradellepiccolecontrarietàquotidiane,siavverte—comefruttodiunafederealeevissuta—unaffettointensoesincero,unapaceprofonda.”(E’Gesùchepassa,22).

“Lavitafamigliare,irapporticoniugali,lacurael'educazionedeifigli,lo sforzo economico per sostenere la famiglia, darle sicurezza emigliorarne le condizioni, i rapporti con gli altri componenti dellacomunità sociale: sono queste le situazioni umane più comuni che glisposicristianidevonosoprannaturalizzare.

AbsidedellachiesadiSanGiuseppe.Foto:AlfredDriessen.

La fedee la speranzasidevonomanifestarenella serenitàconcui siaffrontanoiproblemipiccoliograndichesorgonoinognifamigliaenelloslancio con cui si persevera nel compimento del proprio dovere. In talmodo, ogni cosa sarà permeata di carità: una carità che porterà acondividerelegioieeleeventualiamarezze;asapersorrideredimentichidellepropriepreoccupazioniperprendersicuradeglialtri;adascoltareilproprioconiugeeifigli,dimostrandolorochelisiamaelisicomprendedavvero; a superare i piccoli attriti che l'egoismo tende a ingigantire; asvolgereconunamoresemprenuovoipiccoliservizidicuièintessutalaconvivenzaquotidiana.

Si tratta di santificare giorno per giorno la vita domestica, creandoconl'affettoreciprocounautenticoambientedi famiglia.Persantificareognigiornatasidevonoesercitaremoltevirtùcristiane,quelleteologaliinprimoluogo,poituttelealtre:laprudenza,lalealtà,lasincerità,l'umiltà,lalaboriosità,lagioia...Parlandodelmatrimonioedellavitaconiugale,ènecessariocominciareconunriferimentochiaroall'amoreumano.”(E’Gesùchepassa,23).

AinKarim,lapatriadelPrecursore

Disegno:J.Gil

AinKarimèunpaesinosituatoacirca6chilometriadovestdellaCittàVecchia, nei dintorni della Gerusalemme attuale. Le sue costruzioni dipietrachiarasiarrampicanosui fianchidiverdicolline, incuiboschidipini e cipressi si alternano con coltivazioni terrazzate di viti e di olivi.SembracheaitempidelSignorefosseunacittàriservataaisacerdotieaileviti; la vicinanza al Tempio facilitava lo spostamento per compiere ilturno di servizio che prestavano ogni sei mesi. Secondo le antichetradizioniinquestalocalitàsitrovavalacasadiZaccariaediElisabetta:quisisarebbedirettalaMadonnaquando,unavoltaricevutol’annunciodell’arcangeloGabrieleaNazareth,simiseinviaggioversolamontagnaeraggiunseinfrettaunacittàdiGiuda(Lc1,39);etremesidopo,quandogiunseperElisabettailtempodelparto(Lc1,57),quisarebbenatoSanGiovanniBattista.

IlricordodiquestifattinarratidaSanLucasiconservaattualmenteinduechiese:quelladellaVisitazione,chesitrovainalto,uscendodalpaeseverso sud, oltre una fonte che ha rifornito gli abitanti da tempoimmemorabile;equelladisanGiovanniBattista,consideratail luogoincui egli ha visto la luce, che si innalza al centro del paese. EntrambeappartengonodalXVIIsecoloallaCustodiadellaTerraSanta.

LaChiesadellaVisitazioneMaria,entratanellacasadiZaccaria,salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, ilbambino le sussultònelgrembo.Elisabetta fupienadiSpiritoSantoedesclamòagranvoce:

IlsantuariodellaVisitazioneadAinKarim.Foto:NicolaePina(Panoramio).

«Benedettatufraledonneebenedettoilfruttodeltuogrembo!AchedebbochelamadredelmioSignorevengaame?Ecco,appenalavocedeltuosalutoègiuntaaimieiorecchi,ilbambinohaesultatodigioianelmiogrembo.Ebeatacoleichehacredutonell'adempimentodelleparoledelSignore»(Lc1,40-45).

SiarrivaallaChiesadellaVisitazionesalendounaaltascalinata,dacuisidominanoAinKarimeisuoidintorni.Allafinedellasalita,ilrecintoè

delimitatodaunaartisticacancellata,dacuisientrainunampiocortile:a sinistra, in una parete del santuario, un mosaico rappresenta laMadonna in viaggio daNazareth, in groppa a un asino e circondata daangeli; a destra, accanto alla porta, un gruppo scultoreo rappresental’incontrodelleduedonne;dietro,sulmuro,c’èilMagnificat,l’innocheMariapronunciò,scrittoinvarielingue:

L'animamiamagnificailSignoreeilmiospiritoesultainDio,miosalvatore,perchéhaguardatol'umiltàdellasuaserva.D'orainpoituttelegenerazionimichiamerannobeata.Grandicosehafattoinmel'OnnipotenteeSantoèilsuonome:digenerazioneingenerazionelasuamisericordiasistendesuquellichelotemono.Haspiegatolapotenzadelsuobraccio,hadispersoisuperbineipensieridellorocuore;harovesciatoipotentidaitroni,hainnalzatogliumili;haricolmatodibenigliaffamati,harimandatoamanivuoteiricchi.HasoccorsoIsraele,suoservo,ricordandosidellasuamisericordia,comeavevapromessoainostripadri,adAbramoeallasuadiscendenza,persempre.(Lc1,46-55)

NellaChiesadellaVisitazioneèrappresentatalaglorificazionedellaMadonnalungoisecoli.Foto:AlfonsoPuertas.

Gliscaviarcheologicihannomostratoche ilcultocristianonel luogorisalealperiodobizantino;nellostessotemposembrachefinoall’arrivodei crociati qui sarebbe stato ricordato un episodio successivo allaVisitazione, narrato nel Protovangelo di San Giacomo, uno scrittoapocrifo del II secolo: la fuga di santa Elisabetta con suo figlio, persalvarlodallastragedegli InnocentiordinatadaErodeaBetlemmee intuttalaregione(Mt2,16).Ilricordodiquestatradizionesiconservanellacripta della chiesa, a cui si accede dal cortile. Si tratta di una cappellarettangolare con un'antica grotta adattata al culto, che è chiusa da unavolta di pietra e in fondo ha un pozzo alimentato da una sorgente. Adestra della galleria, in una nicchia, si custodisce una roccia veneratacomeilnascondigliodisanGiovanniBattista.

La chiesa della Visitazione, terminata nel 1940, si innalza sopra lacripta,nellostessospazioprimaoccupatodaquellacostruitadaicrociatinel XII secolo. L’entrata usuale è attraverso una scalinata esterna cheraggiunge il cortile e attraversa una zona a giardino. All’interno ladecorazionepittoricamostra l’esaltazionedellaMadonna lungo i secoli:Maria mediatrice alle nozze di Cana; la Santissima Vergine, nostrorifugio,cheaccogliesottoilsuomantoifedeli;laproclamazionedellasuamaternità divina al Concilio di Efeso; la difesa dell’ImmacolataConcezionedapartedelbeatoDunsScoto;e l’intercessione inaiutodei

cristianinellabattagliadiLepanto.

La chiesa di San Giovanni Battista Per Elisabetta intanto sicompì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parentiudirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e sirallegravano con lei. All'ottavo giorno vennero per circoncidere ilbambinoevolevanochiamarlocolnomedisuopadre,Zaccaria.Masuamadreintervenne:«No,sichiameràGiovanni».Ledissero:«Nonc'ènessunodellatuaparentelachesichiamiconquestonome».

Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che sichiamasse.Eglichieseunatavoletta,escrisse:«Giovannièilsuonome».Tuttifuronomeravigliati(Lc1,57-63).

VistaaereadelsantuariodiSanGiovanniBattista.Foto:IsraelTourism(Flickr).

La chiesa di San Giovanni Battista è costruita in un luogo che latradizione identifica come la casa di Zaccaria ed Elisabetta, e, quindi,dovesarebbenatoilPrecursore.ComenelsantuariodellaVisitazione,leparetiesternesonoricopertedall’innocherisuonòquiperlaprimavolta,ilBenedictus,scrittoindiverselingue:

BenedettoilSignoreDiod'Israele,

perchéhavisitatoeredentoilsuopopolo,ehasuscitatopernoiunasalvezzapotentenellacasadiDavide,suoservo,comeavevapromessoperboccadeisuoisantiprofetid'untempo:salvezzadainostrinemici,edallemanidiquanticiodiano.Cosìeglihaconcessomisericordiaainostripadriesièricordatodellasuasantaalleanza,delgiuramentofattoadAbramo,nostropadre,diconcederci,liberatidallemanideinemici,diservirlosenzatimore,insantitàegiustiziaalsuocospetto,pertuttiinostrigiorni.Etu,bambino,saraichiamatoprofetadell'AltissimoperchéandraiinnanzialSignoreaprepararglilestrade,perdarealsuopopololaconoscenzadellasalvezzanellaremissionedeisuoipeccati,grazieallabontàmisericordiosadelnostroDio,percuiverràavisitarcidall'altounsolechesorgeperrischiararequellichestannonelletenebreenell'ombradellamorteedirigereinostripassisullaviadellapace.(Lc1,68-79).

Il santuario attuale ha mantenuto la struttura della costruzionecrociatadelXIIsecolo,cheasuavoltadovevarispettarelaprecedente,diorigine bizantina. I restauri richiesti tra i secoli XVII e XX, oltre aconsolidare l’edificio, servirono ad arricchirlo, e ad effettuare notevolistudiarcheologici.Sitrattadiunachiesaatrenavateecupolaacrociera,con una grotta scavata nell’abside sul lato nord. Senza dubbio facevapartediun’abitazioneebreadel°secolo:secondolatradizionelacasadiZaccaria; sotto l’altare una scritta in latino indica che lì nacque SanGiovanniBattista:HicPræcursorDomininatusest.

Sottol’altaresivenerailluogodellanascitadisanGiovanniBattista.Foto:AlfonsoPuertas.

Misterodi gioia «L’atmosfera che pervade l’episodio evangelicodella Visitazione è la gioia, ilmistero della Visitazione è unmistero digioia.GiovanniilBattistaesultadigioianelgrembodiSantaElisabetta;questa, colma di letizia per il dono della maternità, prorompe inbenedizioni al Signore; Maria eleva il “Magnificat”, un inno tuttotraboccante della gioia messianica. Ma quale è la misteriosa, nascostasorgenteditalegioia?ÈGesù,cheMariahagiàconcepitoperoperadelloSpiritoSanto,echecominciagiàasconfiggerequellacheèlaradicedellapaura,dell’angoscia,dellatristezza:ilpeccato,lapiùumilianteschiavitùperl’uomo»(SanGiovanniPaoloII,Omelia31-V-1979).

L’esperienza,propriaealtrui,mostrachesistamalelontanodaDio,vivendo in modo egoista; al contrario, è fonte di gioia avvicinarsi alSignore,riconoscerlopresenteinnoieinmezzoanoi,comeunamico,unfratello,checiaccompagnaeilluminanelnostrodesideriodicompierelavolontà del Padre. «Non siatemai uomini e donne tristi - diceva papaFrancescopochigiornidopo la suaelezione-:uncristianononpuòmaiesserlo!Nonlasciateviprenderemaidalloscoraggiamento!Lanostranonè una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma nasce dall’averincontratounaPersona:Gesù,cheèinmezzoanoi;nascedalsaperecheconLuinonsiamomaisoli,ancheneimomentidifficili,anchequandoil

cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembranoinsormontabili, e ce ne sono tanti!» (Papa Francesco, Omelia, 24-III-2013).

Davanti al pericolo dello scoraggiamento, che può arrivare percontrarietàesterneo,forsepiùspesso,nelconstatarelanostrapersonalemiseria,unconsigliodiSanJosemaríaserviràaravvivarelanostrafede:"Siisemplice.Apriiltuocuore.Guardachenullaancoraèperduto.Puoiancoraandareavanti,econpiùamore,conpiùaffetto,conpiùfortezza.Rifùgiatinellafiliazionedivina:DioèiltuoPadreamantissimo.Questaèla tua sicurezza, il fondale in cui gettare l'ancora, succeda quel chesuccedaRifùgiatinellafiliazionedivina:DioèiltuoPadreamantissimo.Questaèla tua sicurezza, il fondale in cui gettare l'ancora, succeda quel chesucceda alla superficie del mare della vita. E troverai gioia, fortezza,ottimismo,vittoria!"(ViaCrucis,VIIstazione,punto2).

Consapevolidi essere figli diDio, conansia apostolica, sentiremo lanecessitàdicontagiare lanostra felicitàadaltri,didare lucealleanimeperchémolti non rimangano nelle tenebre,ma percorrano sentieri checonducono fino alla vita eterna (Forgia , n. 1): perché dovere di ognicristianoèportarelapaceelafelicitàneidiversiambientidellaterra,inunacrociatadifortezzaediallegria,chesmuovaancheicuoriappassitiemarci,eliinnalziaLui(Solco,n.92).

Di fronteall'immensopanoramadianimecheciattende,di fronteaquesta magnifica e tremenda responsabilità, forse ti viene da pensarequellocheavoltepensoanch'io:conme,tuttoquestolavoro?conme,chesono così poca cosa?Dobbiamo allora aprire il Vangelo, e contemplarecomeGesùguarisceilcieconato:confangofattodipolveredellaterraedisaliva.Equestoèilcolliriochedàlaluceadegliocchiciechi!Questosiamotue io.Consapevolidellanostradebolezza,delnostrononvalerenulla, tuttavia— con la grazia di Dio e con la nostra buona volontà—siamocollirio!,per illuminare,peroffrire lanostrafortezzaaglialtrieanoistessi(Forgia,n.370).

Links di interesse: Pagina della Custodia di Terra Santa sullaChiesadisanGiovanniBattistaPaginadellaCustodiadiTerraSantasulla

ChiesadellaVisitazione

Betlemme:Campodeipastori

Betlemmecolsuoterritoriooccupaunterrenodolcementeondulato.Sulversantedialcunecollinesonostatifattideiterrazzamentisucuisonostati piantati oliveti; nelle valli, le zone piane sono suddivise in campicoltivati; e nelle terre non arate, dove subito affiora lo strato roccioso,cresce una vegetazione dispersa, tipicamentemediterranea, formata dapini,cipressievariespeciediarbusti.

SantuariodelGloriainexcelsisDeo,aSiyarel-Ghanam.Foto:AlfredDriessen.

In questa regioneDavide pascolava i greggi di suopadre quando fuunto da Samuele (cfr. 1 Sam 16, 1-13) e, tre generazioni prima, la suabisnonnaRuth spigolava i campi di frumento e di orzo deimietitori diBooz (cfr. Rt 2, 1-17). Secoli dopo, quando si compì il momento dellavenutadelfigliodiDiosullaterra,quiebbeluogoilprimoannunciodellanascita di Gesù: «C'erano in quella regione alcuni pastori che,pernottandoall'aperto,vegliavanotuttalanottefacendolaguardiaalloro

gregge.UnangelodelSignoresipresentòaloroelagloriadelSignoreliavvolsediluce.Essifuronopresidagrandetimore,mal'angelodisseloro:"Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto ilpopolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che èCristoSignore.Questopervoiilsegno:trovereteunbambinoavvoltoinfasce,adagiatoinunamangiatoia"»(Lc2,8-12).

Anche se il racconto evangelico non permette di identificare concertezzailluogodiquell'apparizione,icristianisubitolalocalizzaronoinunpostoacircadueotrechilometriaestdiBetlemme,doveoggisitrovailvillaggiodiBetSahur:"Lacasadellevedette".SanGerolamolocita(cfr.San Gerolamo, Epistola CVIII. Epitaphium Sanctae Paulae, 10)associandoloal luogobiblico chiamatoMigdaléder -“la torrediAder”o“delgregge”-,doveGiacobbestabilì ilsuoaccampamentodopolamortediRachele(cfr.Gen35,21).Nelperiodobizantino–IVoVsecolo–,lìfuedificato un santuario dedicato ai pastori, la chiesa di GerusalemmecelebravaunafestalavigiliadelNataleesiveneravaancheunagrotta.Cifu anche unmonastero, però di tutto questo non restavano che rovinequandoarrivaronoicrociati.

Secolidopo,giàinepocamoderna,dueluoghidiversidelvillaggiodiBetSahurconservavanolamemoriadelleantichetradizioni.IlprimoeraconosciutocomeDerer-Ruat,esitrovavanellaparteovestdellalocalità,cheèdiventataquasiunquartierediBetlemme.Lì c'erano i restidiunpiccolo santuario bizantino. Attualmente esistono in questa zona unachiesaortodossa,costruitanel1972,elaparrocchiacattolica,edificatanel1951ededicataallaMadonnadiFatimaeaSantaTeresinadiLisieux.

RestideimonasteridelCampodeipastori.Foto:LeobardHinfelaar.

L'altroluogo,distantequasiunchilometroversonord-est,sitrovavaaSiyarel-Ghanam,"ilCampodeipastori".Inunversanteincuiabbondanolegrottenaturalic'eraunterrenoconrovineacquisitodaifrancescaninelXIX secolo. Gli scavi realizzati tra il 1951 1952 – prosecuzione di altriscavi parziali del 1859 – portarono alla luce duemonasteri che furonoabitatidalIVall'VIIIsecolo.Lachiesadelprimosarebbestatademolitanel VI secolo e ricostruita sulla stessa pianta, però spostando l'absideleggermente verso est, il che suggerisce una relazione con qualcheparticolare ricordo. Il complesso presentava numerose installazioniagricole – frantoi, vasche, silos, cisterne – ed approfittava delle grottedellazona.QuestedevonoesserestateutilizzategiàneitempidiGesù,agiudicaredairepertidipezzidiceramicaappartenentiall'epocadiErode.Siconservanoanchetraccediunatorrediguardia.

Su una rocca che domina queste rovine del Campo dei pastori, laCustodiadiTerraSantahaedificatotra il1953e il1954ilsantuariodel"Gloria in excelsis Deo", dove si commemora il primo annuncio dellanascita di Cristo. si arriva attraverso un passaggio pavimentato,fiancheggiato da pini e cipressi. La vista dall'esterno, con la pianta aforma di decagono ed i muri inclinati, intende ricordare una tenda dinomadi. All'interno spicca l'altare al centro; sulle pareti, in tre absidi,sonoriprodottelesceneevangeliche:l'apparizioneceleste,ipastorichesidirigonoaBetlemmee l'adorazionedelBambino.Il torrentedi lucecheentraattraversoicristallidellacupolaricordaquellochecircondòquegliuomini.Diecifigurediangeli,insiemealleparoledellorocanto,decoranoil tamburo: gloria in altissimis Deo et in terra pax hominibus bonæ

voluntatis(Lc2,14).

Dieciangelicontornanoiltamburodellacupola.Foto:BertholdWerner(WikimediaCommons).

Il 19 marzo 1994, durante il suo pellegrinaggio in Terrasanta, donAlvarodelPortillo,primosuccessorediSanJosemaría,fuaBetlemme.Ilmomento più intenso fu la Santa Messa che celebrò nella grotta dellaNatività. Prima, al mattino, nel tragitto da Gerusalemme, avevacominciato l'orazione in auto leggendo il racconto di San Luca sullanascita di Gesù. La terminò nel Campo dei pastori, a Bet Sahur, dovevisitòancheleveneraterovine.

LamiliziacelesteIpastoristavanoascoltandoilmessaggio,avvoltiin una nube di luce, quando all'improvviso apparve insieme all'angelounamoltitudinedellamiliziaceleste, che lodavaDiodicendo:«GloriaaDionelpiùaltodeicieliesullaterrapaceagliuomini,cheegliama».(Lc2,13-14).Considerandoquestopassaggio,BenedettoXVImettel'accentosuunparticolare:«Per i cristianierachiaro findall'inizioche ilparlaredegliangelièuncantare, incui tutto losplendoredellagrandegioiadaloroannunciatasifapercettibilmentepresente.Ecosì,daquell'orainpoi,

il canto di lode degli angeli non è mai più cessato» (JosephRatzinger/BenedettoXVI,L'infanziadiGesù,p.87-88).

Inmodoparticolare,quelcororisuonaattraversoisecolinell'innodelGloria, che molto presto la Chiesa incorporò nella liturgia In modoparticolare,quelcororisuonaattraversoisecolinell'innodelGloria,chemoltoprestolaChiesaincorporònellaliturgia.«Alleparoledegliangeli,findalsecoloIIfuronoaggiuntealcuneacclamazioni:"Noitilodiamo,tibenediciamo,tiadoriamo,tiglorifichiamo,tirendiamograzieper latuagloria immensa"; e più tardi altre invocazioni: "SignoreDio,Agnello diDio,FigliodelPadre,chetogliipeccatidelmondo…",sinoaformulareunarioso innodi lodechevennecantatoper laprimavoltanellaMessadiNatale e in seguito in tutti i giorni di festa. Inserito all’inizio dellaCelebrazioneeucaristica,ilGloriastaasottolinearelacontinuitàesistentetra la nascita e la morte di Cristo, tra il Natale e la Pasqua, aspettiinscindibili dell’unico e medesimomistero di salvezza (Benedetto XVI,Udienzagenerale,27-XII-2006).

NelrecitareocantareilGloriadurantelaSantaMessa–neigiornietempi prescritti dalla liturgia –, tocca a ciascuno tener presente questimisteri,neiqualicontempliamoGesùfattouomopercompierelavolontàdel Padre, rivelarci l'amore che ha per noi, redimerci, ristabilirci nellanostra vocazione di figli diDio (Cfr. CatechismodellaChiesaCattolica,nn.516-518).Seciuniamosinceramenteall'innoangelicononsoloconleparolemaconlavitaintera,alimenteremoildesideriodiimitareCristo,dicompiereanchenoilavolontàdiDioedidargliGloria.

Gloria aDio nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buonavolontà.Aessosi collega il salutodell'Apostolo:LapacediCristo regninei vostri cuori; lapacedi saperci amatidaDionostroPadre,di essereunasolacosaconCristo,protettidallaVergineMariaSantissimaedasanGiuseppe.Questaè lagrande luceche illumina lanostravitaeche,purtra difficoltà e miserie personali, ci spinge ad andare avanti conperseveranza(ÈGesùchepassa,22).

Sull'altareun'iscrizionericordailcontributodelCanadaallacostruzionedelsantuario.Foto:JamieLynnRoss(Flickr).

Vedo con chiarezza meridiana la formula, il segreto della felicitàterrena ed eterna: non soltanto adeguarsi alla Volontà di Dio, maaderirvi, identificarsi con essa, volere – in una parola –, con un attopositivodellanostravolontà,laVolontàdivina.—Questo–insisto–èilsegretoinfallibiledellagioiaedellapace(Forgia,1006).

Tiraccontavochepersinoalcunichenonhannoricevutoilbattesimomi hanno detto commossi: “È vero, capisco che le anime sante devonoesserefelici,perchéguardanogliavvenimenticonunavisionecheèaldisopra delle cose della terra, perché vedono le cose con sguardod'eternità”. Magari non ti mancasse questa visione! – aggiunsi poi –,perché tu sappia corrispondere al trattamento di predilezione che hairicevutodallaTrinità(Forgia,1017).

Dopo aver ascoltato il gioioso annuncio degli angeli, i pastori"andarono, senza indugio, e trovaronoMaria e Giuseppe e il Bambino,adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che delbambinoerastatodetto loro.Tuttiquellicheudivanosistupironodellecosedettelorodaipastori(Lc2,15-18).

È logico che i pastori si affrettassero, perché inaspettatamente siscoprirono testimoni di un momento storico. Nella vita spirituale enell'apostolato, la docilità all'ispirazione dello Spirito Santo richiede diapprofittaredelle occasioninelmomento in cui si presentano; e questaurgenza,lungidall'opprimere,èespressionediamore:"Quandosilavoraunicamente ed esclusivamente per la gloria di Dio, si fa tutto connaturalezza, con semplicità, come chi ha fretta e non può indugiare in«grandi festeggiamenti»pernonperdere il suorapporto– irripetibileeincomparabile–conilSignore(Solco,555).

Nelleabsidisonorappresentateleprincipaliscenedelbranoevangelico.Foto:BertholdWerner(WikimediaCommons).

Questo racconto evangelico, localizzato a Betlemme e nei suoidintorni,finisceconlagioiadeipastori:«Senetornarono,glorificandoelodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era statodettoloro»(Lc2,20).Prima,però,SanLucarivelaunparticolareintimo:Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suocuore (Lc 2, 19). Cerchiamo anche noi di imitarla, parlando con ilSignore,inundialogoinnamorato,dituttociòchecisuccede,anchedegliavvenimenti più minuti. Non dimentichiamo di doverli soppesare,valutare,vedereconocchidifede,perscoprirelaVolontàdiDio(AmicidiDio,285).

Persapernedipiù:VídeodellaCustodiadiTerraSantasuBetlemmePaginadellaCustodiadi

TerraSantasulCampodeipastori

Betania:santuariodellaResurrezionediLazzaro

Ilsantuarioattualefucostruitonel1954.Autore:Azaria(Panoramio).

I Vangeli ci dicono che Gesù non aveva dove posare il capo, ma cidiconoanchecheavevadegliamicicheamavaestimava,amicidesiderosidi accoglierlo a casa loro (È Gesù che passa, 108). Tra questi amicispiccano Marta, Maria e Lazzaro, i tre fratelli che vivevano a Betania.Anche se non conosciamo l'origine della loro relazione col Signore,sappiamo che si trattavano con grande affetto e vicinanza, che simanifestavano in molti dettagli affettuosi. Come non ricordare consimpatiaildialogodiMartaconGesù,quandosilamentadisuasorella?"Mentreerano incammino,entrò inunvillaggioeunadonna,dinomeMarta,loaccolsenellasuacasa.Essaavevaunasorella,dinomeMaria,laquale,sedutasiaipiedidiGesù,ascoltavalasuaparola;Martainveceera

tuttapresadaimoltiservizi.Pertanto,fattasiavanti,disse:-Signore,non ti curi chemia sorellamiha lasciata sola a servire?Dilledunquechemiaiuti.MaGesùlerispose:-Marta,Marta,tutipreoccupietiagitipermoltecose,maunasolaèlacosadicuic'èbisogno.Mariasièsceltalapartemigliore,chenonlesaràtolta(Lc10,38-42).

Betania, sulle pendici orientali del Monte degli Ulivi, a 3 km daGerusalemme,forniva,insiemeallavicinaBetfage,l'ultimoriposoperchisalivaallacittàdaGerico.Anticamenteerasolounvillaggio,anchesenoneradeltuttosconosciuto:nellaSacraScritturaècitatacolnomediAnaniatra i luoghi ripopolati dai Beniaminiti al ritorno da Babilonia (Crf. Ne,11,32); il prefisso "bet", che significa casa, sarebbe stato aggiunto inseguito, e successivamente il nome è andato trasformandosi fino allaforma"Betania".

Marta,Maria e Lazzaro dovettero ospitare diverse volte il Signore acasa loro. In particolare durante i giorni che precedettero la Passione,dalla Domenica delle Palme fino alla cattura di Gesù Marta, Maria eLazzaro dovettero ospitare diverse volte il Signore a casa loro. InparticolareduranteigiornicheprecedetterolaPassione,dallaDomenicadelle Palme fino alla cattura di Gesù. Quella settimana, data la pocadistanzacheseparavaBetaniadaGerusalemme,ognigiornoGesùfacevaavanti e indietro la strada -attualmente interrotta- risalendo il Montedegli Ulivi. La sera recuperava le forze circondato dagli amici e daidiscepoli. In uno di quei momenti avvenne un fatto, con protagonistaMaria, del quale il Signore affermò: "dovunque sarà proclamato ilVangelo,perilmondointero,inricordodileisidiràanchequellochehafatto"(Mc14,9;cfr.Mt26,13).Loscenariononèlasuacasa,maquelladiunvicino,Simone,notoconilsoprannomedi"illebbroso":

"E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno deicommensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di veronardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoicapelli,etuttalacasasiriempìdelprofumodell'unguento.AlloraGiudaIscariota,unodeisuoidiscepoli,chedovevapoitradirlo,disse:-Perchéquest'olioprofumatononsièvendutopertrecentodenariperpoi

darliaipoveri?Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché eraladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevanodentro.Gesùalloradisse:-Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. Ipoveriinfattiliavetesempreconvoi,manonsempreaveteme"(Gv12,2-8;cfr.Mt26,6-13eMc14,3-9).

Soprailpresbiterio,unmosaicomostral'incontrodiGesùconMartaeMaria,primadellaresurrezionediLazzaro.Autori:NicolaePina

(Panoramio).

La celebrità di Betania non si deve solo ai diversi soggiorni delSignore, ma proviene specialmente dal miracolo impressionante che lìegli realizzò: la resurrezione di Lazzaro. Fin dai primi tempi delcristianesimo,latombadiquestoamicodiGesùhaattrattoladevozione

dei fedeli, che giànel IV secolo vi costruirono intornoun santuario.Ladenominazionebizantinadel luogo-“to lazarion”- ispiròsenzadubbio ilnomearabodiBetania:Al-Azariye.Dellacasatuttaviasièpersatraccia.

La ricerca archeologica ha fornito alcuni elementi per conoscere lacostruzione bizantina. Ispirandosi al canone di altre chiese dell'epoca,come il Santo Sepolcro, essa era formata da una basilica nel latoorientale, dal monumento che racchiudeva il posto venerato in quellooccidentale,unitidaunatriocentrale.Labasilica,atrenavatedivisedacolonne con capitelli corinzi e pavimentate con ricchi mosaici, dovetteesseredistruttadaunterremoto.AllafinedelVsecolooagliinizidelVIfuedificataun'altrachiesaapprofittandoinpartedellastrutturadiquellaantica,maspostandolapiantaancorapiùaest.Questasimantennefinoal tempo dei crociati, quando fu restaurata e abbellita. Sempre nel XIIsecolo fu costruita una nuova basilica sopra la tomba di Lazzaro, che,essendounacamerascavatanellaroccia,divenneunacripta.Inoltreperiniziativa della regina Melisenda a Betania fu istituita un'abbazia dimonachebenedettine.

Questocomplessodiedificicambiòtra ilXVe ilXVIsecolo,giacchénella zona dell'atrio e della tomba fu costruita una moschea e fuostacolatal'entrataaipellegrinicristiani.Trail1566eil1575ifrancescanidella Custodia di Terra Santa ottennero il permesso di accedere allagrotta di Lazzaro, ma dovettero aprire una nuova via scavando unpassaggiodall'esternodel recinto.È il tunnel che si utilizza ancor oggi,anchecontinuaadesserediproprietàmusulmana.

Nellatoorientale,suirestidellabasilicabizantina,laCustodiaedificònel 1954 il santuario attuale. A forma dimausoleo, con pianta a crocegreca e una cupola che svetta da un ottagono. Ciascuno dei bracci èdecoratoconuna lunettadimosaico, incuisonorappresentate lesceneevangeliche più importanti che si riferiscono a Betania: il dialogo diMartaeGesù;l'accoglienzadelleduesorelledopolamortediLazzaro;laresurrezione di questi e la cena in casa di Simone. L'architetto haottenuto un suggestivo contrasto tra la penombra della chiesa e la luceche inonda la cupola, che simbolizzano rispettivamente la morte e lasperanzadellaresurrezione.

"Perchéabbianovita" "Gesù è il Figlio che dall'eternità riceve lavitadalPadre(cfr.Gv5,26)edèvenutotragliuominiperfarlipartecipidi questo dono: «Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano inabbondanza» (Gv 10, 10)" (Beato Giovanni Paolo II, Lett. Enc.Evangeliumvitae,25-III-1995,n.29).

Lachiesahapiantaacrocegreca:leestremitàsonodecorateconlunetteincuisonorappresentatelesceneprincipalisvoltesiaBetania.Autore:AlfredDriessen.

Dio desidera che partecipiamo della sua vita beata, ci sta vicino, ciaiutaacercarlo,aconoscerloeamarlo,maallostessotempoattendedanoiunarispostalibera,cheaccogliamolasuachiamata(cfr.CatechismodellaChiesaCattolica,nn1-3). Il raccontodella resurrezionediLazzarocontienemoltielementichepossonoravvivarelanostrafedeespingerciachiederealSignorelacosapiùimportantechecipuòconcedere:lagraziadiunanuovaconversionepernoieperinostrifamigliarieamici.

PergiungerevicinoalSignoreattraversolepaginedelsantoVangelo,raccomando sempre di sforzarvi di 'entrare' nella scena in modo daparteciparvicomeunpersonaggiotraglialtri.Intalmodo—molteanimesemplici e normali di mia conoscenza; lo fanno con naturalezza — viimmedesimerete con Maria, che pende dalle parole di Gesù, oppure,come Marta, avrete il coraggio di esporgli con sincerità le vostreinquietudini,anchelepiùminute(AmicidiDio,222).

ABetaniacontempliamoisentimentidiaffettodiCristo,cherivelanol'amoreinfinitodelPadreperciascuno,eanchelafedediMartaeMarianelsuopoterediridarelasalute:

"Lazzaroeraalloramalato.Lesorellemandaronodunqueadirgli:-Signore,ecco,iltuoamicoèmalato".All'udirequesto,Gesùdisse:-"Questamalattianonèperlamorte,maperlagloriadiDio,perchéperessailFigliodiDiovengaglorificato.GesùvolevamoltobeneaMarta,a sua sorellaeaLazzaro.Quand'ebbedunquesentitocheeramalato,si trattenneduegiorninel luogodovesitrovava(Gv.11,2-6).

Il Signore sapeva quello che sarebbe successo, ma vuole provare lafede di queste donne,mostrare il suo potere sullamorte di preparare idiscepoliperlasuapropriarisurrezioneconquelladiLazzaro.In questomodo, permette chemuoia prima di intraprendere il viaggioversolasuacasa:"Venne dunqueGesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nelsepolcro. Betània distava da Gerusalemmemeno di duemiglia emoltiGiudeieranovenutidaMartaeMariaperconsolarleperillorofratello.Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Mariainvecestavasedutaincasa.MartadisseaGesù:-Signore,setufossistatoqui,miofratellononsarebbemorto!MaancheorasochequalunquecosachiederaiaDio,eglitelaconcederà.Gesùledisse:-Tuofratellorisusciterà".GlirisposeMarta:-Socherisusciterànell'ultimogiorno.

Altroparticolaredellescenerappresentateall'internodellachiesa.Autore:AlfredDriessen.

Gesùledisse:-Iosonolarisurrezioneelavita;chicredeinme,anchesemuore,vivrà;chiunqueviveecredeinme,nonmorràineterno.Credi

tuquesto?"Glirispose:-Sì,oSignore,iocredochetuseiilCristo,ilFigliodiDiochedevevenirenelmondo.DopoquesteparoleseneandòachiamaredinascostoMaria,suasorella,dicendo:-IlMaestroèquietichiama.

Quella,uditociò,sialzòinfrettaeandòdalui.Gesùnoneraentratonelvillaggio,masitrovavaancoralàdoveMartaglieraandataincontro"(Gv 11, 17-30). Con la stessa convivenza di Marta ha usato perrimproverareilSignoreperlasuaassenza,Mariadirivolgerunlamentosimile, ma non esprime la sua fede con parole, ma con un gesto diadorazione:

"Maria,dunque,quandogiunsedov'eraGesù,vistolo sigettòai suoipiedidicendo:-Signore,setufossistatoqui,miofratellononsarebbemorto!GesùalloraquandolavidepiangereepiangereancheiGiudeicheeranovenuticonlei,sicommosseprofondamente,siturbòedisse:-Dovel'aveteposto?Glidissero:-Signore,vieniavedere!Gesùscoppiòinpianto.DisseroalloraiGiudei:-Vedicomeloamava!Ma alcuni di loro dissero: "Costui che ha aperto gli occhi al cieco nonpotevaanchefarsìchequestinonmorisse?".IntantoGesù,ancoraprofondamentecommosso,sirecòalsepolcro;eraunagrottaecontrovierapostaunapietra.DisseGesù:-Toglietelapietra!GlirisposeMarta,lasorelladelmorto:-Signore,giàmandacattivoodore,poichéèdiquattrogiorni.LedisseGesù:-Nontihodettoche,secredi,vedrailagloriadiDio?Tolserodunquelapietra.Gesùalloraalzògliocchiedisse:-Padre, ti ringrazio chemi hai ascoltato. Io sapevo che sempremi daiascolto,mal'hodettoperlagentechemistaattorno,perchécredanochetumihaimandato.

E,dettoquesto,gridòagranvoce:-Lazzaro,vienifuori!Ilmortouscì,conipiedielemaniavvoltiinbende,eilvoltocopertodaunsudario.Gesùdisseloro:-Scioglieteloelasciateloandare"(Gv,1132-44).

San Josemaría prendeva spunto da questo racconto evangelico perfarciconsiderare:Perciascunodinoi,comeperLazzaro,fuproprioun“veniforas”—vienifuori,ametterciinmovimento.

ScenacherappresentaunadelleapparizionidiGesùRisorto.Autore:AlfredDriessen.

— Come fanno pena quelli che ancora permangono morti, e nonconoscono il potere della misericordia di Dio! — Rinnova la tua santagioia perché, di fronte all'uomo che si decompone senza Cristo, si alzal'uomocheèrisortoconLui(Forgia,476).

Anche noi, nel nostro rapporto di amicizia e confidenza con Gesù,dovremmoricorrerealuiconperseveranza.Haivistoconquantoaffetto, conquanta fiducia trattavanoCristo i suoiamici?Con tutta naturalezza le sorelle di Lazzaro gli rinfacciano la suaassenza:teloavevamofattosapere!SeTufossistatoqui!..."Confidaglipianopiano:insegnamiatrattarticonl'amorediamiciziadiMarta, di Maria, di Lazzaro" — Confidagli piano piano: insegnami atrattarticonl'amorediamiciziadiMarta,diMaria,diLazzaro;ecometitrattavanoiprimiDodici,ancheseinunprimotempoforsetiseguivanopermotivinonmoltosoprannaturali(Forgia,495).

In questa battaglia quotidiana per essere fedeli -insegnava SanJosemaría-, di sconfitte non contano se ricorriamo a Cristo.Ma lui habisognodellanostracooperazione,dellanostravolontàdilasciarloagireinnoi.Non disperare mai. Morto e corrotto era Lazzaro: “Iam foetet,quatriduanus est enim”; puzza—diceMarta a Gesù—, è sepolto già daquattro giorni. Se ascolti l'ispirazione diDio, e la segui—“Lazare, veniforas!”—Lazzaro,vienifuori!—,torneraiallaVita(Cammino,719).

Era amico di Lazzaro e pianse per lui, quando lo vide morto: e lorisuscitò. Se ci vede freddi, svogliati, forse con quella rigidità che èpropriadiunavitainteriorechevienmeno,ilsuopiantosaràpernoivita:Iotelocomando,amicomio,alzatiecammina(cfrGv11,43;Lc5,24),vienifuoridaquestavitaangusta,chenonèvita(ÈGesùchepassa,93).

Tabgha,ChiesadellaMoltiplicazione

In Terra Santa è chiamato Tabgha un luogo a circa tre chilometri aovestdiCafarnao,chesiestendedalla rivadelmarediGenesaretversol’interno.Ilnomesipuòapplicareinmodopiùrestrittivoadunapiccolaparte di questa regione, il posto dove si ricorda la moltiplicazione deicinquepanieduepesci,coniqualiilSignorediededamangiareadunamoltitudinedicinquemilauomini.

Facciataprincipaledellachiesa.Firma:BertholdWerner(WikimediaCommons).

Tra i raccontidiquestomiracolopresentineiVangeli, quellodiSanMarco offre alcuni dettagli che permettono di localizzarlo vicino aCafarnao,pressolarivadellago,inunazonadisabitatariccadierba:GliapostolisiriunironoattornoaGesùegliriferironotuttoquellocheavevanofattoequellocheavevanoinsegnato.Edeglidisseloro:«Venitein disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'». Eranoinfattimoltiquelli cheandavanoevenivanoenonavevanoneanche iltempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogodeserto,indisparte.Moltiperòlivideropartireecapirono,edatuttelecittàaccorsero làapiedi e liprecedettero.Scesodallabarca, eglivideunagrande folla,ebbecompassionedi loro,perchéeranocomepecorechenonhannopastore,esimiseainsegnareloromoltecose.Essendosiormaifattotardi,glisiavvicinaronoisuoidiscepolidicendo:«Il luogoèdesertoedèormai tardi;congedali, inmodoche,andandoper le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi damangiare».Maeglirisposeloro:«Voistessidatelorodamangiare».Glidissero:«Dobbiamoandareacomprareduecentodenaridipaneedarelorodamangiare».Maeglidisseloro:«Quantipaniavete?Andateavedere».Siinformaronoedissero:«Cinque,eduepesci».

AllaChiesadellaMoltiplicazionesiaccedeattraversounatrioconunportico,alcentrodelqualesiergeunulivo.Firma:DerekWinterburn(Flickr).

E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull'erba verde. Esedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinquepani e i duepesci,alzògliocchialcielo,recitòlabenedizione,spezzòipanielidavaaisuoidiscepoliperchélidistribuisseroaloro;ediviseiduepescifratutti.Tuttimangiaronoasazietà,edeipezzidipaneportaronoviadodicicestepiene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i panieranocinquemilauomini(Mc6,30-44.Cfr.Mt14,13-21;Lc9,10-17;Gv6,1-15.InoltreSanMatteo(15,32-39)eSanMarco(8,1-10)raccontanolasecondamoltiplicazione).

LapietraLapietra,sullaqualeilSignoredeposeilpaneoraèstatatrasformatainaltareIprimicristianiidentificaronoprestoTabghaconilluogo dove doveva essere successo questo fatto, come ricordavano lì ilmonte in cui Gesù aveva proclamato le Beatitudini e la riva dove eraapparso dopo la Resurrezione, quando avvenne la seconda pescamiracolosa.Nelcasodellamoltiplicazionedeipaniedeipescisiveneravalapietraesattadove ilSignoreavrebbeappoggiato ilcibo.LapellegrinaEgeria, che percorse la Terra Santa nel IV secolo, ci ha trasmesso unatestimonianza molto valida sull’esistenza di una chiesa in quel posto:

«Nonlontanodalì[daCafarnao],sivedonoigradinidipietra,suiqualistetteilSignore.Nellostessoluogo,soprailmare,c’èunterrenocopertod’erba,confienoabbondanteemoltepalme,pressolequalicisonosettefonti, ciascuna delle quali fornisce abbondantissima acqua. In questoprato il Signore saziò il popolo con cinque pani e due pesci. La pietrasopra la quale il Signore mise il pane ora è trasformata in altare. Ivisitatorisiportanoviapezzettidiquestapietraperlapropriasalvezzaedè utile a tutti. Presso imuri di questa chiesa passa la strada pubblica,dove l’apostolo Matteo aveva il suo banco delle imposte. Sul monte lìvicino c’è una grotta nella quale il Signore proclamò le Beatitudini»(AppendixadItinerariumEgeriae,II,V,2-3(CCL175,99).

LachiesaseguelapiantadellabasilicabizantinadelVsecolo,dellaqualesiconservagranpartedelpavimentoinmosaico.Firma:Berthold

Werner(WikimediaCommons).

Agiudicaredaidaticitatiinaltretestimonianzeposteriori,ilsantuariochericordavalamoltiplicazionedeipaniedeipesciesistevaancoranelVIsecolo.Tuttaviadovettesoffrireglieffettidelleinvasionideipersiani-nel614-odegliarabi-nel638-,perché ilpellegrinoArculfonontrovòaltroche povere rovine alla fine del VII secolo (Cfr. Adamnani, De LocisSanctisII,XXIII,CCL175,218).LaChiesanonfumairicostruitaeanchelamemoria della primitiva localizzazione si indebolì, fino ad arrivare aconfondersi con quella antica delle Beatitudini. Lo stato di abbandonoterminònelXIXsecolo,quandoilluogofuacquisitodallaSocietàTedescadi Terra Santa. Questo facilitò i primi scavi archeologici del 1911, chefuronocompletatidaaltristudineglianni1932,1935e1969.

Questericerchepermiserodiverificare l'esistenzadiduechiese:unapiccola,dellametàdel IV secolo, chedovrebbeesserequella visitatadaEgeria; eun'altrapiùgrande,a trenavate, edificatanella secondametàdel quinto secolo. Ma soprattutto, confermarono l'esattezza dellatradizionericevuta,portandoallaluceirestidell'altare,lapietraveneratadalla quale si vede che sono stati estratti numerosi frammenti, e unmosaicocherappresentaunacestaconpanievicinoduepesci.

Le tracce di quelle due chiese sono oggi visibili nel modernosantuario,terminatonel1982,chefapartediunmonasterobenedettino.La basilica riprende il perimetro e la pianta in forma di T dellacostruzionebizantinadelVsecolo:atrenavateseparatedasolidecolonneearchiatuttosesto,contransettoeun'absidenellanavatacentrale.Nelpresbiterio, sotto l'altare, si nota la pietra citata da Egeria; quando sicostruì la secondachiesa,nelV secolo, essa fu toltadalla suaposizioneoriginaria e spostata di alcuni metri, per collocarla nel postonormalmente destinato alle reliquie.Davanti alla pietra, nel pavimentodelmosaico,c'èl'immaginedeipescieilcestoconipani,comeunsigilloper ratificare la tradizionedel luogo.Potrebbe risalire alV oVI secolo.Conisuoitrattisemplicieicoloricaldidelletessere,haunagrandeforzaevocativa:qualunque lettoredelVangelocomprende immediatamente ilfattochevienericordato.

Attornoall'altaresitrovanoletraccepiùimportanti:lapietraveneratacomeilluogoincuiilSignoreappoggiòipanieipesci,eilmosaicocheconfermaquestatradizione.Firma:Leobard

Hinfelaar.

Ci sono altri resti di indubitabile valore archeologico e artistico: adestradell'altare,attraversounvetro,sipossonovedereibasamentidellachiesadelIVsecolo; inalcunepareti, isedilipoggianosullacostruzionebizantina di pietra basaltica; e in terra si conserva una gran parte delpavimento originale inmosaico, che segueundisegno geometriconellenavatemamostra una grande ricchezza dimotivi figurativi nei lati deltransetto,conrappresentazionidivariespeciediuccelliepiantetipichedelmarediGenesaret.Sullabasediun'iscrizionetrovatavicinoall'altare,questaornamentazioneconinfluenzedellavalledelNilovieneattribuitaa Martyrios, che, dopo essere stato monaco in Egitto, fu patriarca diGerusalemmetrail478eil486.

Nel mosaico che rappresenta i pesci e il cesto con i pani, davantiall'altare, sono rappresentati solo quattro pani; anche se non siconoscono le intenzioni dell'artista che ha disegnato quel pavimento,quando i benedettini che curano il santuario lo mostrano ai pellegrinisonosolitidareunsensoteologicoallamancanzadelquintopane:sidevecercaresopral'altare,durantelaSantaMessa,èl'Eucaristia.Ineffetti,lafedecristianahasemprevistoprefiguratonellamoltiplicazionedeipaniedei pesci il dono di questo Sacramento (Cfr. Catechismo della ChiesaCattolica,n.1335).

Ilpanedivita.IlmosaicoconilcestodipaniaffiancatodaiduepescièdatatofralafinedelVsecoloegliinizidelVI.Firma:Berthold

Werner(WikimediaCommons).

QuestolegamesimanifestaconparticolareforzanelquartoVangelo,dove SanGiovanni completa il racconto delmiracolo con altri fatti chesuccedettero inseguito. Il raccontooccupa ilcapitolosesto:dopoche lamoltitudine è stata saziata coi cinque pani e i due pesci, i discepolisalgono sulle barche e si dirigono a Cafarnao; durante la traversata,ostacolatadalfortevento,ilSignoreliraggiungecamminandosullago;ilgiorno seguente, le folle vanno in cerca di Gesù e lo trovano nellasinagogadiCafarnao,doveliaccoglieconquesteparole:«Inverità, inverità iovidico:voimicercatenonperchéavetevistodeisegni,maperchéavetemangiatodiqueipanievisietesaziati.Datevidafarenonper il cibochenondura,maper il ciboche rimaneper lavitaeternaecheilFigliodell'uomovidarà.PerchésudiluiilPadre,Dio,hamessoilsuosigillo»(Gv6,26-27).

Così inizia il discorso del pane di vita, nel quale il Signore rivela ilmisterodell'Eucaristia.LaricchezzadiquestoSacramentoècosìgrande

che è considerato "il compendio e la somma della nostra fede"(CatechismodellaChiesaCattolica,n.1327):«Sacramentodellacarità,laSantissimaEucaristiaèildonocheGesùCristofadisestesso,rivelandocil'amoreinfinitodiDioperogniuomo(BenedettoXVI,Esort.Apost.Post-sinodaleSacramentumcaritatis,22-II-2007,n.1).

NelSantoSacrificiodell'altare,oblazionedivaloreinfinito,cherendeeterna in noi la Redenzione (È Gesù che passa, n. 86), il Signore esceincontroall'uomo,sifapresenteveramente,realmenteesostanzialmente,con il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità (Cfr. Catechismo dellaChiesaCattolica,n.1373-1374).

Ailatideltransettoilpavimentoèdecoratoconmosaicibizantinicherappresentanolafloraelafaunadelluogo:fenicotteri,aironi,nutrie,cormorani,cigni,anatre...emostranounachiarainfluenzadellavalle

delNilo.Firma:BertholdWerner(WikimediaCommons).

Il Dio della nostra fede non è un essere lontano, che contemplaimpassibile la sorte degli uomini: le loro fatiche, le loro lotte, le loroangosce.ÈunpadrecheamaisuoifiglifinoalpuntodiinviareilVerbo,SecondaPersonadellaSantissimaTrinità,affinchési incarni,muoiapernoi e ci redima. È lo stesso Padre affettuoso che adesso ci attraedolcementeaséconl'azionedelloSpiritoSantocheabitaneinostricuori(…). Il Creatore si è prodigato per amore delle sue creature. NostroSignoreGesùCristo,comesenonbastasserotuttelealtreprovedellasuamisericordia, istituisce l'Eucaristia perché possiamo averlo sempre

vicino,dalmomentocheEgli—perquantocièdatodicapire—purnonabbisognandodinulla,mossodal suoamore,nonvuole fareamenodinoi.(ÈGesùchepassa,n.84).

Gesùè rimastonell'Eucaristiaperamore...,per te.—Èrimasto,pursapendocomel'avrebberoricevutogliuomini...,ecomeloricevitu.—Èrimasto,affinchétenecibi,affinchétuglifacciavisitaegliraccontiletuecose e, frequentandolo nell'orazione accanto al Tabernacolo e nellaricezionedelSacramento,tiinnamoriognigiornodipiù,efacciainmodochealtreanime—molte!—seguanolostessocammino.(Forgia,n.887).

LinksdiinteressePaginadellaCustodiadiTerraSantasuTabgha

Tabgha,ChiesadelleBeatitudini

All'inizio della sua vita pubblica, Gesù "percorreva tutta la Galilea,insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno eguarendoognisortadimalattieediinfermitànelpopolo.LasuafamasidiffusepertuttalaSiriaeconducevanoaluituttiimalati,tormentatidavariemalattieedolori,indemoniati,epiletticieparalitici;edegliliguarì.Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, daGerusalemme,dallaGiudeaedaoltreilGiordano"(Mt4,23-25).

Grafico:J.Gil

IlSignoreavevalasciatoNazaretevivevaaCafarnao(cfr.Mt4,13),anord-ovestdelmarediGenesaret, dove alcunideidodici o loroparentiavevano delle abitazioni. Le moltitudini delle quali parla il Vangelo si

avvicinavanoaquellapiccola cittàdipescatoriper incontrareGesù,maandavano in cerca di Lui anche in altri posti all'intorno (cfr. Mt 5,1 e14,14;Mc6,32-34;Lc6,17-19;Gv6,2-5).TraquestiultimispiccaTabgha.

Ilsantuariositrovacirca200maldisopradellivellodelmarediGenesaret.Foto:GlenRoberts(Flickr)

Come già descritto in un articolo precedente , si tratta di un luogoondulato da colline a circa tre chilometri ad ovest di Cafarnao, che siestendedallarivadellagoall'internodelterritorio.Perlecaratteristichedel luogo, non è strano che il Signore lo scegliesse per ritirarsi a volte,soloconisuoidiscepoli,eneppurecheaccogliesseriunionidimigliaiadipersone:eraspopolato,forseperladifficoltàdicoltivarelaterra,datalaroccia presente a poca profondità; inoltre, grazie alle sette sorgenti chescorgavanonella zona, l'erbacopriva il suoloenonmancava l'ombradimoltepalme;questapartedellagoeraparticolarmentericcaperlapesca,perché alcune correnti d'acqua calda attiravano i pesci; le pendici deimonti circostanti iniziavano quasi sulla stessa riva, formando unanfiteatronaturale…

Discorsodellamontagna Secondo la tradizione dei cristiani cheabitarononellaregionedaitempidiGesù,aTabghadovrebbeavereavutoluogo il Discorso dellaMontagna, un insieme di insegnamenti di GesùchecominciaconleBeatitudini:A Tabgha dovrebbe avere avuto luogo il Discorso della Montagna, uninsiemediinsegnamentidiGesùchecominciaconleBeatitudini

"Vedendolefolle,Gesùsalìsulmonte:siposeasedereesiavvicinaronoaluiisuoidiscepoli.Simiseaparlareeinsegnavalorodicendo:

«Beatiipoveriinspirito,perchédiessièilregnodeicieli.Beatiquellichesononelpianto,perchésarannoconsolati.Beatiimiti,perchéavrannoinereditàlaterra.Beatiquellichehannofameesetedellagiustizia,perchésarannosaziati.Beatiimisericordiosi,perchétroverannomisericordia.Beatiipuridicuore,perchévedrannoDio.Beatiglioperatoridipace,perchésarannochiamatifiglidiDio.Beatiiperseguitatiperlagiustizia,perchédiessièilregnodeicieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,dirannoogni sortadimale controdi voi per causamia.Rallegratevi edesultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infattiperseguitaronoiprofetichefuronoprimadivoi»(Mt5,1-12.Cfr.Lc6,20-23).

Intornoallachiesaungiardinobencuratocreaun'atmosferadipaceeinvitaallacontemplazione.Foto:BertholdWerner(Wikimedia

Commons).

UntestoattribuitoallapellegrinaEgeria, raccoltodaPietroDiacononelLiberdeLocisSanctis(Cfr.PL173,1115-1134),identificailluogodelleBeatitudini vicinoallaChiesadellaMoltiplicazionedeiPani edeiPesci,sullependicidiunmontevicino,dovec'èunagrotta.Ineffetti,aqualchecentinaiodimetridaquestosantuarionel1935venneroallaluceirestidialcuniedifici.

ApparterrebberoadunachiesaeadunmonasterodelIVoVsecolo.La cappella, di sette metri per quattro, costruita scavando sopra unapiccolagrotta,abbracciavaun'altragrottanaturale,cheèstatasquadratamediante lavori murari. Numerosi graffiti coprivano l'intonaco dellepareti,eilsuoloerapavimentatoconmosaici.

Seguendo questa tradizione, tra il 1937 e il 1938 fu edificato ilsantuarioattualedelleBeatitudini;tuttavia,peravereunapanoramapiùampiodelmarediGenesaret, si scelseunpostopiùalto,acirca200msullasuperficiedellagoea2kmdallasitoantico.

Si tratta di una chiesa a pianta ottagonale, coperta da una cupola atamburoslanciatoecircondatadaunporticoampiocheattenualaluceeilcaloredelsole.L'usodibasaltonerolocale,pietrabiancadiNazaretetravertinoromanoformauninsiemearmoniosoepermettechel'edificiorisalti tra la densa vegetazione del posto. All'interno, gli elementi sonodisposti con semplicità di linee: al centro, l'altare, circondato da unarchivolto di alabastro; dietro, elevato su un piedestallo di porfido, ilTabernacolo, decorato con scene della Passione in bronzo dorato sulfondo di lapislazzuli; nel tamburo, otto finestre con vetrate su cui sileggonoleparoledelleBeatitudini;e,achiuderelospazio,lacupola,conunrivestimentointonidorati.

Unatriofiltralaluceeproteggedalcaldo.Foto:BertholdWerner(WikimediaCommons).

AtmosferadipaceConleBeatitudini,Gesù«riprendelepromessefatte al popolo eletto a partire da Abramo. Le porta alla perfezioneordinandolenonpiùalsologodimentodiunaterra,maalregnodeicieli»(CatechismodellaChiesaCattolica,1716).Considerando questo fatto, Benedetto XVI sottolinea la differenza traMosè e il Signore, tra il Sinai, un massiccio roccioso nel deserto, e ilmonte delle Beatitudini: «chi vi è stato una volta e conserva impressanell'animal'ampiavistasulleacquedellago,ilcieloeilsole,glialberieiprati, i fiorie ilcantodegliuccelli,nonpuòdimenticare lameravigliosaatmosfera di pace, di bellezza della creazione » (JosephRatzinger/Benedetto XVI, Gesù di Nazaret. Dal Battesimo allaTrasfigurazione,pagina90).

Le Beatitudini rispondono all'innato desiderio di felicità cheDio haposto nel cuore degli uomini Le Beatitudini rispondono all'innatodesideriodifelicitàcheDiohapostonelcuoredegliuomini,annunzianobenedizioni e ricompense, ma allo stesso tempo sono promesseparadossali,specialmentequellechesiriferisconoallapovertà,allepene,all'ingiustiziaeallepersecuzioni(Cfr.CatechismodellaChiesaCattolica,1717-1718):«Icriterimondanivengonocapovoltinonappenalarealtàè

guardatanellagiustaprospettiva,ovverodalpuntodivistadellascaladeivalori di Dio, che è diversa dalla scala dei valori del mondo. Propriocolorochesecondocriterimondanivengonoconsideratipoverieperdutisono i veri fortunati, i benedetti, e possono rallegrarsi e giubilarenonostante tutte le loro sofferenze» (Joseph Ratzinger/Benedetto XVI,GesùdiNazaret.DalBattesimoallaTrasfigurazione,pagina95).

NelcentrodellaChiesa,sottolacupola,sitrovanol'altareeiltabernacolo.Foto:JonLaiYexian(Flickr).

Le Beatitudini non devono essere prese come se la gioia cheannuncianosiaraggiuntasolonell'aldilà.SanJosemaríainsegnavacosìemettevainguardiadavantialpericolodelvittimismo:"Sacrificio,sacrificio!—ÈverocheseguireGesù—l’hadettoLui—vuoldire portare la Croce. Ma nonmi piace sentire le anime che amano ilSignore parlar tanto di croci e di rinunce: perché quando c’è Amore, il

sacrificioègradito—anchesecosta—elacroceèlasantaCroce.

— L’anima che sa amare e darsi così, si riempie di gioia e di pace.Allora,perchéinsisteresul«sacrificio»,comepercercareconsolazione,selaCrocediCristo—cheèlatuavita—tirendefelice?(Solco,249).

Le Beatitudini illuminano le azioni e le disposizioni caratteristichedella vita cristiana, esprimono che cosa significa essere discepolo diCristo,esserestatichiamatiadassociarsiallasuaPassioneeResurrezione(cfr.CatechismodellaChiesaCattolica, 1717 ).«Esseperòhannovaloreper il discepolo perché prima sono state realizzate prototipicamente inCristo stesso (…). Le Beatitudini sono come una nascosta biografiainteriore di Gesù, un ritratto della sua figura. Egli, che non ha doveposare il capo (cfr.Mt8,20), è il veropovero; egli, chepuòdiredi sé:veniteameperchésonomiteeumiledicuore(cfr.Mt11,29),è ilveromite; è il veropurodi cuoreeperquestocontempla senza interruzioneDio. È l'operatore di pace, è colui che soffre per amore di Dio: nelleBeatitudini simanifesta ilmisterodiCristo stesso, ed esse ci chiamanoalla comunione con Lui» (Joseph Ratzinger/Benedetto XVI, Gesù diNazaret.DalBattesimoallaTrasfigurazione,pagina97-98).

"LeBeatitudini sono comeunanascosta biografia interiore diGesù,un ritratto della sua figura" Per rispondere a questa chiamata diDio aparteciparedellasuabeatitudine,Gesùèlavia:"Dobbiamoimpararedalui, da Gesù, nostro unicomodello. Se vuoi andare avanti al riparo dainciampi e da smarrimenti, non devi far altro che passare dove Egli èpassato, posare i tuoi piedi sulle sue orme, addentrarti nel suo Cuoreumile e paziente, bere alla fonte dei suoi comandamenti e dei suoisentimenti;inunaparola,deviidentificarticonGesùCristo,devicercaredi diventare davvero un altro Cristo inmezzo agli uomini, tuoi fratelli(…).

Ripercorri l'esempio di Cristo, dalla culla di Betlemme al trono delCalvario. Considera la sua abnegazione, le sue privazioni: fame, sete,fatica,caldo,sonno,maltrattamenti, incomprensioni, lacrime...;e lasuagioiadisalvarel'umanitàtutta.Vorreioraincidereprofondamentenellatuamenteenel tuocuore—perché tu lopossameditaremolto spesso,traendone conseguenze pratiche — l'invito riassuntivo a seguire senza

tentennamentiipassidelSignore,rivoltodasanPaoloagliEfesini:Fatevidunque imitatori diDio, quali figli carissimi, e camminate nella carità,nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi,offrendosiaDio insacrificiodisoaveodore[Ef5,1-2].Gesùhadatosestesso, offrendosi in olocausto per amore. E tu, discepolo di Cristo; tu,figliopredilettodiDio; tu,chesei statoriscattatoalprezzodellaCroce;anchetudeviesseredispostoarinunciareatestesso.(AmicidiDio,128-129).

PercostruirelaChiesadelleBeatitudinisicercòunluogodacuisidominasseilmarediGenesaret.Foto:ItamarGrinberg–IsraelTourism(Flickr).

IlsaledellaterraNelDiscorsodellaMontagna,dopoleBeatitudini,Gesù paragona i credenti al sale della terra e alla luce del mondo.Commentando queste parole, San Giovanni Crisostomo sottolineava larelazionetraiduepassaggi:«coluicheèmite,modesto,misericordiosoegiusto,non trattiene soloper séquestevirtù,ma far sì chequestebellefontisieffondanoanchecopiosamenteperilbenedeglialtri.Allostessomodo,ilpurodicuoreeilpacifico,ecoluicheèperseguitatoacausadellaverità,per ilbenecomunedisponeanchedella suavita» (SanGiovanniCrisostomo,InMatthaeumhomiliae,15,7).

Chi segue Cristo, trova la felicità; e in modo naturale cerca didiffonderla:IlMaestropassa,unavoltaeun'altraancora,moltovicinoanoi. Ci guarda... E se lo guardi, se lo ascolti, se non lo respingi, Egli tiinsegneràcomedaresensosoprannaturaleatutteletueazioni...Ealloraanchetuseminerai,ovunquetitrovi,confortoepaceegioia.(ViaCrucis,VIIIStazione,p.4).

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MonteTabor:BasilicadellaTrasfigurazione

Grafico:J.Gil

Fin dai tempi tempi più antichi strade e piste di carovane hannosolcato la fertile pianura di Esdrelon, in Galilea. I viaggiatori chescendevano dalla Mesopotamia e dalla Siria, dopo aver costeggiato ilmare di Genesaret, la attraversavano verso ovest per arrivare alMediterraneoeproseguirefinoall'Egitto.Quellichepartivanodasud,daHebron,seguendolaviachepassadaBetlemme,Gerusalemme,Samaria,la attraversavano verso nord vicino a Nazaret. Testimone della loromarcia,solitarioinmezzoallapianura,siergeilmonteTabor.

Se facessepartediunacatena,con i suoi558msul livellodelmarerichiamerebbeappenal'attenzione;invece,perilsuoisolamentoelasuaformaconica-chesuggeriscequelladiunvulcano,ancheselasuaorigineè calcarea- e per il fatto che si eleva più di 300 m sopra il terrenocircostante, sembra di una altezza imponente. Risalta la notevolevegetazionedellesuependici, semprecopertedi lecci, lentischiepiantemontane, e, in primavera, di iris e gigli. Dalla cima, costituita da unampioaltopianodoveabbondano i cipressi, si scorgeunbelpanorama.QuestecaratteristichehannofattodelTaborunoscenarioper icultideipopoli cananei, che veneravano gli idoli sulle alture; ma anche per le

fortificazionimilitari,comeosservatoriosullaregione:inquestoluogoletraccedellapresenzaumanarisalgonoa70.000annifa.

VistapanoramicasullavallediEsdrelone,infondo,ladepressionedelfiumeGiordano.IlcomplessoasinistraèformatodalmonasteroedallaChiesagrecoortodossa;fucostruitonelXIXsecolosopralerovinediepocacrociata.SullapartepiùaltadelmontesivedonolabasilicadellaTrasfigurazione-orientataadest-eilconventofrancescano.LaportadelVentorestafuoridall'inquadratura.Foto:IsraelTouris

(Flickr).

ImmagineletterariaSecondoiraccontidell'AnticoTestamento,funellevicinanzedelTaborcheDeborariunìinsegretodiecimilaisraelitialcomandodiBarak,chemiseroinfugal'esercitodiSìsara(Cfr.4,4-24);lìiMadianitiegliAmalecitiuccisero i fratellidiGedeone(Cfr.Gdc8,18-19); una volta conquistata la terra promessa, il monte delimitò lefrontieretraletribùdiZàbulon,IssacareNèftali(Cfr.Gs19,10-34),cheloconsideravanosacroeoffrivanosacrificisullasuavetta(Cfr.Dt33,19).Il profeta Osea stigmatizzò questo culto perché senza dubbio, ai suoitempi,eranonsoloscismatico,maancheidolatrico(Cfr.Os5,1).Infine,troviamo una prova della fama del Tabor nel suo uso come immagineletteraria: il salmista lounisceall'Ermonper simbolizzare inquestiduemontituttiimontidellaterra(Cfr.Sal89,13);eGeremialocomparacon

ilgiganteggiarediNabucodònosorsuisuoinemici(Cfr.Ger46,18).

Anche se nel Nuovo Testamento non è citato con il suo nome, latradizionesubitoidentificòilTaborconilluogodellaTrasfigurazionedelSignoreAnchesenelNuovoTestamentononècitatoconilsuonome,latradizionesubitoidentificòilTaborconilluogodellaTrasfigurazionedelSignore:GesùpreseconséPietro,GiovannieGiacomoesalìsulmonteapregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua vestedivennecandidaesfolgorante.Edecco,dueuominiconversavanoconlui:eranoMosèedElia,apparsinellagloria,eparlavanodelsuoesodo,chestava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni eranooppressidalsonno;ma,quandosisvegliarono,viderolasuagloriaeidueuomini che stavano con lui.Mentre questi si separavano da lui, PietrodisseaGesù:"Maestro,èbellopernoiesserequi.Facciamotrecapanne,una per te, una perMosè e una per Elia". Egli non sapeva quello chediceva(Lc9,28-33;Mt17,1-4;Mc9,2-5).

DallacimadelTaborlavistasiperdenell'orizzontedeicampi

coltivatinellapianuradiEsdrelon.Foto:BenjamínE.Wood(Flickr).

LaricercaarcheologicasulTaborhamessoinevidenzal'esistenzanelIVoVsecolodiunsantuario-chealcunitestimoniantichiattribuisconoaSant'Elena-, costruito sui resti di un luogo di culto cananeo.Successivamente,iraccontidialcunipellegrinidelVIeVIIsecoloparlanodi trebasiliche, a ricordodelle tre capannecitatedaSanPietro, edellapresenza di un gran numero di monaci. Di fatto, si è trovato unpavimento in mosaico di quell'epoca, e risulta che il V Concilio diCostantinopoli, nel 553, eresse un episcopato sul Tabor. Durante ladominazione musulmana quella vita eremitica andò decadendo, enell'808lechieseeranocurateda18religiosicolvescovoTeofane.

Apartiredal 1101 e finchédurò il regno latinodiGerusalemme, sulTabor si stabilì una comunità di benedettini. Essi restaurarono ilsantuario ed eressero un grande monastero, protetto da una muragliafortificata. Questa non fu sufficiente per resistere agli attacchi deisaraceni, che conquistarono l'abbazia e, tra il 1211 e il 1212, latrasformaronoinunbastionedidifesa.Qualchetempodopoaicristianifuconsentitoditornareaprenderepossessodelluogo,malabasilicafudinuovodistruttanel1263dalletruppedelsultanoBibars.

Abbandonato finoalXVIIsecolo Ilmonte rimase abbandonatofino all'arrivo dei francescani nel 1631. Da allora, essi riuscirono amantenere laproprietànonsenzadifficoltà;studiaronoeconsolidaronolerovineesistenti,peròdovetteropassareancoratresecoliperché fossecostruitaunanuovabasilica,quellaattuale,terminatanel1924.

Labasilicafuterminatanel1924.LasuaarchitetturaèispirataallechiesedellaAltaSiria,sianellafacciatachenell'interno.Foto:Derek

Winterburn(Flickr).

Attualmente, i pellegrini salgono al Tabor per una strada tortuosa,tracciataagliinizidelXXsecoloperfacilitareilrifornimentodeimaterialidurante la costruzione del santuario. L'arrivo in cima è segnalato dallaporta del Vento —in arabo, Bab el-Hawa—, un resto della fortezzamusulmana del XIII secolo, le cui mura circondavano tutto l'altopianodella vetta. A nord si trova la zona greco ortodossa; al lato sud, quellacattolica,affidataallaCustodiadiTerraSanta.

Dalla porta delVento un lungo viale fiancheggiato da cipressi portafinoallaBasilicadellaTrasfigurazioneealconventofrancescano.DavantiallachiesasipossonovederelerovinedelmonasterobenedettinodelXIIsecolo, e tracce della fortezza saracena. In effetti, questa fu edificataapprofittando delle fondamenta della basilica crociata, sulle quali siappoggiaanche il santuarioattuale,a trenavate, cheoccupa ilpianodi

quelloprecedente.

Lafacciata,conilgrandearcotraleduetorrie i frontonitriangolaridelle coperture, trasmette allo stesso tempo il benvenuto e l'invito adelevare l'anima. Attraversando le porte di bronzo questa sensazione siaccresce:lanavatacentrale,separatadaquellelateralidagrandiarchiatuttosesto,sitrasformainunascalatagliatanellarocciachescendeversolacripta;inalto,moltoelevato,sistagliailpresbiterio,dietroalqualec'èun'abside con la scena della Trasfigurazione rappresentata su fondocompletamente dorato. L'evocazione del mistero è sottolineata da unaluminositàparticolare,ottenutagraziealle finestreapertenella facciata,neimuridellanavatacentraleenell'absidedellacripta.

Nell'absidedelpresbiterioèrappresentatalascenadellaTrasfigurazionedelSignore.Foto:LeobardHinfelaar.

Il progetto della basilica ha rispettato, includendoli nella nuovastruttura, alcuni resti delle chiese precedenti: vicino alla porta, le duetorrisonostatecostruitesopraalcunecappelleconabsidimedievali,oggidedicate al ricordo di Mosè ed Elia; e nella cripta, anche se la voltaoriginale crociata fu coperta da un mosaico, l'altare è lo stesso erimangono visibili anche resti di muratura sulle pareti. Recentemente,inoltre,sièscavataunapiccolagrottaanorddelsantuario,sottoilluogoidentificato come il refettorio del monastero medievale: le pareticontenevano iscrizioni in greco e alcuni monogrammi con croci, forsetraccedelcimiterodeimonacibizantinicheabitaronolamontagna.

GesùrafforzalafededegliapostoliNellaTrasfigurazione,Gesùmostra la sua gloria divina, confermando così la recente confessione diPietro-TuseiilCristo,ilFigliodelDioVivente(Mt16,16.Cfr.Mc8,29;eLc 9, 20)-, e, in questo modo, rafforza anche la fede degli apostoli inprossimità della Passione (cfr. CatechismodellaChiesaCattolica, 555 e568),chehagiàcominciatoadannunciareloro(Cfr.Mt16,21;Mc8,31;Lc9,22).LapresenzadiMosèedEliaèmoltoeloquente:essi«avevanovistolagloriadiDiosulmonte;laLeggeeiprofetiavevanoannunziatolesofferenzedelMessia» (CatechismodellaChiesaCattolica, 555). Inoltregli evangelisti narrano che, quando ancora Pietro stava proponendo difareletrecapanne,unanubeluminosalicoprìconlasuaombraedallanubeuscìunavoce,chediceva:"QuestièilFigliomio,l'Amato;ascoltatelo!"(Mt17,5.Cfr.Mc9,7;Lc9,34-35).

Commentando questo passaggio, alcuni Padri della Chiesasottolineano la differenza tra i rappresentanti dell'Antico Testamento,MosèedElia,eCristo:«essisonoservi,CostuièmioFiglio(…).Adessivogliobene,maCostuièilmioAmato:pertanto,ascoltatelo(…).MosèedElia parlano di Cristo, ma sono servi come voi: Questi è il Signore,ascoltatelo»(SanGirolamo,commentoalVangelodiSanMarco,6).

Scenaprincipaledell'absidedelpresbiterio.Foto:LeobardHinfelaar.

Per Benedetto XVI, il significato più profondo della Trasfigurazione«è riassunto in quest'unica parola. I discepoli devono ridiscendere conGesù e imparare sempre di nuovo: "Ascoltatelo!" (JosephRatzinger/Benedetto XVI, Gesù di Nazaret. Dal Battesimo allaTrasfigurazione,pagina364).

GuidatidaSanJosemaría,possiamoverificarechequestaesortazionedestinataaidiscepolisiapplicaadognifedelecristiano:"Meditateaunaauna le scene della vita del Signore, i suoi insegnamenti. Consideratesoprattuttoiconsigliegliammonimenticoncuipreparavaquelpugnodiuominichesarebberodiventati i suoiApostoli, i suoimessaggeri,daunconfineall'altrodellaterra(AmicidiDio,172).PerascoltareCristo,perconoscereisuoiinsegnamenti,quellochehadettoeoperato,abbiamoadisposizioneiVangeli(crf.ConcilioVaticanoII,CostituzioneDogmaticaDei Verbi, 18-19). Trasmettendo la predicazione degli apostoli dopol'Ascensione, i Vangeli ci comunicano la verità intorno a Gesù e ce lorendonopresente:"VuoiimpararedaCristoeprendereesempiodallasuavita?—ApriilSantoVangelo,eascoltaildialogodiDiocongliuomini...,conte"(Forgia,322).

"VuoiimpararedaCristoeprendereesempiodallasuavita?—ApriilSantoVangelo,eascoltaildialogodiDiocongliuomini...,conte"Questodialogo implica prima di tutto un ascolto attento, meditato: "Non èsufficienteavereun'ideagenericadellospiritodiGesù;bisognaimparareda Lui dettagli e atteggiamenti (…). Quando si ama una persona sidesidera sapere anche i minimi particolari della sua esistenza, del suocarattere, per avvicinarsi il più possibile a lei. Per questo dobbiamomeditare la storia diCristo, dallanascitanel presepio fino allamorte ealla risurrezione. Nei primi anni del mio lavoro sacerdotale, regalavospesso il Vangelo o libri in cui si narrava la vita di Gesù: perché ènecessarioconoscerlabene,averlabenpresentenellamenteenelcuore,inmodoche,inognimomento,senzapiùbisognodilibri,chiudendogliocchi, possiamo contemplarla come in un film e, quando dobbiamodeciderecomecomportarci,possiamorichiamareallamenteleparoleeigestidelSignore"(ÈGesùchepassa,107).

IldialogoesigeunarispostaDopol'ascolto,però,ildialogoesige

una risposta, perché non si tratta solo di pensare a Gesù, dirappresentarci quelle scene: dobbiamo prendervi parte, esserne attori,seguireCristostandogliaccantocome laMadonna,comeiprimidodici,comelesantedonne,comelemoltitudinichesiaffollavanointornoaLui.Secicomportiamocosì,senonfrapponiamoostacoli, leparolediCristopenetrerannonel fondodellanostraanimaeci trasformeranno(ÈGesùchepassa,107).

E con la sequela di Cristo e l'identificazione con Lui, sentiremo lanecessità di unire la nostra volontà al suo desiderio di salvare tutte leanime, e si accenderà il nostro zelo apostolico: "Iminuti giornalieri dilettura del Nuovo Testamento che ti ho consigliato — inserendoti nelcontenutodiogniscenaepartecipandovicomeunodeiprotagonisti—,tiservonoper incarnare,per«compiere» ilVangelonella tuavita..., eper«farlocompiere»"(Solco,672).

Leggendo il Vangelo, cercando di meditarlo nell'orazione, ci serviràchiederelucealloSpiritoSanto,perchévengainaiutodeinostridesideri,e forse ripeteremo, con parole prese daNostro Padre: "Signore nostro,siamoqua,dispostiadascoltareciòchevuoidirci.Parlaci;siamoattentiallatuavoce.Fa’chelatuaparola,cadendonellanostraanima,infiammila nostra volontà perché si lanci fervidamente a obbedirti" (Il SantoRosario,Quartomisteroluminoso).

Linkdi interesse: Video della Custodia di Terra Santa sulMonteTabor

MonteCarmelo:SantuarioStellaMaris

GesùpercorsemoltecittàevillaggidellaPalestinadurantei treannidella sua vita pubblica mentre annunciava il regno di Dio. Il suoministeroitinerantesisviluppòsoprattuttointornoalmarediGenesaret,aGerusalemmeeneiviaggitraquestidueluoghi,danordasudedasudanord,perlarottacheseguivailcorsodelGiordanooperlaSamaria.

Grafico:J.Gil

Glievangelisticihannotrasmessoanchecheunavoltasiritiròoltreiconfini diGalilea, nella regionedi Tiro e Sidone, che costituiva l'anticaFeniciaeoggièilLibano(Cfr.Mt15,21eMc7,24);tuttavia,noncisononotiziechearrivassefinoallacostamediterranea,dovelapopolazioneerain maggioranza pagana. Lì si trova il Monte Carmelo, legatoparticolarmentealricordodiEliaeEliseo,duegrandiprofetidell'AnticoTestamento e, ormai in epoca cristiana, alla nascita dell'Ordine delCarmelo.

LastoriadelCarmeloè intimamente legataalprofetaElia,chevissenel IX secolo prima di Cristo Il Carmelo è una catena di montagne diformazionecalcarea,chesistaccadalsistemadiSamariaprolungandosiversoilMediterraneoeterminainunpromontoriosopralacittàdiHaifa.Èlungocircaventicinquekmelargotraidiecieiquindici,conun'altezza

mediadi500m.Ilsuonomederivadakerem,chesignificaporto,vignaogiardino,sempreconunaconnotazionedibellezza.Questorispecchia larealtà: inquesta catenadimontagne sgorganoabbondanti sorgenti,percui sui suoi gioghi e nelle sue valli cresce una flora ricca e variata,tipicamente mediterranea: lauri, mirti, lecci, tamarindi, cedri, pini,carrubi,lentischi…

Vistadall'altodiEl-Muhraqa.Foto:www.biblewalks.com

Questafertilitàèsemprestataproverbiale,eneivari libridell'AnticoTestamento appare come simbolo della prosperità di Israele, o anchedellasuadisgrazia,incasodidesolazione:"IlSignoreruggiràdaSionedaGerusalemme farà udire la sua voce; saranno avvizziti i pascoli deipastori,saràinariditalacimadelCarmelo"(Am1,2.Cfr.Is33,9e35,2;Ger50,19;eNa1,4).Cisonoinoltrenumerosegrotte-piùdimille-, inparticolareadovest,stretteall'imboccomamoltolargheall'interno.

LastoriadelCarmeloè intimamente legataalprofetaElia,chevissenelIXsecoloprimadiCristo.SecondotradizioniraccoltedaiSantiPadrie da scrittori antichi, diversi luoghi conservavano il ricordo della suapresenza: una grotta sul versante nord, sopra il capo di Haifa, dovestabilironolalorodimoraprimaluiepoiEliseo;lìvicino,ilpostodovesiriunivano i suoi discepoli, chiamati dai cristiani Scuola dei Profeti e inarabo anche El Hader; nella stessa zona verso ovest una sorgenteconosciutacomefontediElia,cheluistessoavrebbefattosgorgaredallaroccia;enelsud-estdelmassiccio,lacimadiEl-MuhraqaeiltorrentedelQuison,doveaffrontòi450profetidiBaal:perlasuapreghiera,Diofecescendere il fuoco del cielo e in questo modo il popolo abbandonò

l'idolatria,secondoquantoraccontailprimolibrodeiRe(Cfr.1Re18,19-40).

IrestitrovatiaWadies-SiahrisalgonoalXIIeXVIIsecolo.Foto:www.biblewalks.com.

In questi luoghi venerati fin dagli albori del cristianesimo, dove sieranocostruitechieseemonasteriinmemoriadiElia,nacquel'ordinedelCarmelo.LasuaoriginerisaleallasecondametàdelXIIsecolo,quandoSanBertoldodiMalafaida,uncrociatodioriginefrancese,riunìintornoaséalcunieremitichevivevanodispersiaElHader,nellazonadelMonteCarmelo vicina aHaifa. Edificarono lì un santuario e, un po' più tardi,versoil1200,needificaronounaltrosulversanteoccidentale,aWadies-Siah.S.Brocardo,successorediBertoldocomepriore,agli inizidelXIIIsecolochiesealpatriarcadiGerusalemmeun'approvazioneufficialeeunanorma che organizzasse la loro vita religiosa di solitudine, ascesi eorazionecontemplativa:è laregoladelCarmelo-dettaancheRegoladelnostroSalvatore-invigorefinoainostrigiorni.

Perdiversecircostanze,ilriconoscimentodelPapatardòfinoal1226.A partire da allora, e a causa dell'incertezza che pesava sui cristianid'oriente,alcunicarmelitaniritornaronoallaloropatriainEuropa,dovecostituirono nuovi monasteri. Questo esodo fu provvidenziale per lasopravvivenza e l'espansione dell'Ordine, perché nel 1291 gli esercitid'Egitto conquistarono Acre e Haifa, bruciarono i Santuari del MonteCarmeloeneassassinaronoimonaci.

L'immaginedelprofetaElia,chesitrovaall'esternodelsantuariodiEl-Muhraqa.Foto:LeobardHinfelaar.

Raccontare la storia dell'Ordine del Carmelo sarebbe troppo lungo.PerquelcheriguardalaTerrasanta,basteràdireche,salvounaparentesinel XVII secolo, l'Ordine non poté ristabilirsi sul Monte Carmelo finoall'iniziodelXIXsecolo:trail1827eil1836,sicostruìnellapuntanord,su una grotta che ricordava la presenza di Elia, l'attuale monastero eSantuarioStellaMaris:comelanuvolettaavvistatadalservodiEliaportòla pioggia che avrebbe fecondato la terra d'Israele, dopo l'episodio deifalsi profeti (Cfr. 1 Re 18, 44), così anche dalla Vergine Maria nacqueCristo,permezzodelqualelagraziadiDiosispargesututtalaterra.Gliedifici,ditrepiani,formanouncomplessorettangolaredisessantametridilunghezzapertrentaseidilarghezza.

Verso Nord c'è una magnifica vista della baia di Haifa e in giornimoltolimpidisipuòdistinguereancheAcreseguendolalineadellitorale.Siaccedeallachiesadalla facciataovest: lospaziocentraleèottogonaleedè copertodaunacupoladecorata con scenediElia e altriprofeti, laSacraFamiglia,glievangelistiealcunisanticarmelitani.Idipintisonodel

1928, come pure il rivestimento marmoreo del Tempio, terminato nel1931.

Il punto focale è costituito dal presbiterio: dietro l'altare, in unanicchia,c'èunasculturadellaVerginedelCarmelo;esotto,lagrottadovesecondolatradizioneabitòElia.Sitrattadiunambienteditremetripercinque,separatodallanavatadaduecolonnediporfidoealcuniscalini;infondoc'èunaltareeun'immaginedelprofeta.

Sottol'altare,unagrottaricordalapresenzadelprofetaEliasulCarmelo.Foto:IsraelTourism–Flickr.

Oltre al Santuario Stella Maris, l'Ordine del Carmelo ha un altrosantuariosullapuntasuddelMonteCarmelo,aEl-Muhraqa,conosciutocomeilSacrificiodiElia:ricordal'episodiodeiprofetigiàcitato.Tuttavia,dell'anticomonasterofondatoaWadies-Siah—attualmenteNahalSiakh-restanosolorovine.

La consuetudine dello scapolare Lungo i secoli, l'Ordine delCarmelo ha donato alla cristianità innumerevoli tesori spirituali: bastapensarealleviteesemplarieagliinsegnamentidiSantaTeresaD'Avila,diSanGiovannidellaCroceodiSantaTeresinadiLisieux,tuttietreDottoridella Chiesa. Tra queste ricchezze, risalta anche la consuetudine delloscapolare, che San Josemaría visse e diffuse: "Porta sul petto il santoscapolare del Carmine. —Poche devozioni —ci sono molte e bellissimedevozioni mariane— sono così radicate tra i fedeli e così ricche dibenedizionideiPontefici.—Epoi,ècosìmaternoquelprivilegiosabatino!"(Cammino,500).

ImmaginedellaVerginedelCarminenelSantuarioStellaMaris.Foto:LeobardHinfelaar.

Lo scapolare assicura a chi lo porta con devozione due prerogative:l'aiuto per perseverare nel bene fino al momento della morte e laliberazionedallepenedelpurgatorio.L'iniziodiquestadevozionerisaleal 1251, in unmomento di particolare contraddizione per l'Ordine, chefaceva i suoi primi passi in Europa. Secondo una versione antica delcatalogodeisanticarmelitani,cheèallabasedelracconto,uncertoSanSimone -identificato più tardi con San Simone Stock, priore generaleinglese- ricorreva insistentemente a nostra Signora con la seguentesupplica:Flos Carmeli / Fiore del Carmelo; vitis florigera /vite fiorita; splendorcoeli /splendore del cielo; Virgo puerpera /Vergine feconda; singularis/singolare;Matermitis/madredolce;sedvirinescia/manonconosciutada uomo; Carmelitis /ai carmelitani; da privilegia /da' privilegi; StellaMaris/StelladelMare.

In risposta alla sua preghiera, la Vergine gli apparve portando inmano lo scapolare, eglidisse:questoèunprivilegioper teeper tutti ituoi: chimoriràportandolo, si salverà.Unaversionepiù lungaafferma:chi morirà portandolo, non soffrirà il fuoco eterno… Si salverà. loscapolare formava allora parte dell'abito religioso, anche se

originariamente era stato un vestito di lavoro che usavano i servi e gliartigiani.Consistevainunastrisciaditelaconun'aperturapermetterelatesta,chesisovrapponevaallatunicaecoprivailpettoelaschiena.

Privilegio Sabatino La seconda prerogativa, conosciuta comeprivilegiosabatino,vienedaunatradizionemedievale.Lasedeapostolicastabilì nel 1613 con un decreto che il popolo cristiano può piamentecredere nell'aiuto della Santissima Vergine alle anime dei frati e degliappartenentiallaconfraternitadell'OrdinedelCarmelochesonomortiingrazia,hannovestito lo scapolare,hannoosservato la castità secondo illoro stato, e hanno recitato il piccolo ufficio o-se non sanno leggere-hannoosservatoidigiunieleastinenzestabilitedallaChiesa;echenostraSignora agirà con la sua protezione specialmente il sabato, il giornodedicatodallaChiesaallaMadrediDio.

Il privilegio sabatino, quindi, poggia su una verità della dottrinacomunecristiana:lasollecitudinematernadiSantaMariaperfarsìcheifigli che espiano le loro colpe nel Purgatorio raggiungano il primapossibilepermezzodellasuaintercessionelagloriadelCielo.

All'estremonorddelmonteCarmelo,sitroval'attualemonasteroeSantuarioStellaMaris.Foto:www.biblewalks.com.

Mentre l'ordine del Carmelo si stava sviluppando, specialmente nelXVI e XVII secolo, grazie a varie riforme, si estesero anche le sueconfraternite. Attraevano molti fedeli che, senza abbracciare la vitareligiosa, partecipavano alla devozione a nostra Signora diffusa dalla

spiritualità carmelitana. Lo manifestavano vestendo lo scapolare, cheandòsemplificandolasuaformafinoaconvertirsiinduequadratiditelaunitidalaccipermetterloalcollo.

La Sede Apostolica è intervenuta in numerose occasioni perpromuovere questa consuetudine, unendole la possibilità di ottenereindulgenze e determinando alcune questioni pratiche: la cerimonia diimposizione, chebasta ricevereuna sola volta e chequalsiasi sacerdotepuò realizzare, la benedizione di un nuovo scapolare in sostituzione diunoormairovinato;o lapossibilitàdisostituire loscapolaredi telaconunamedagliaconleimmaginidelsacrocuorediGesùedellaSantissimaVergine.

"LoScapolarediventasegnodi‘alleanza’edicomunionereciprocatraMaria e i fedeli" Alcuni anni fa, quando si celebrò il 750º anniversariodella donazione dello scapolare -l'apparizione a S. Simone- il BeatoGiovanni Paolo II, che lo portava fin da giovane, riassunse così il suovalore religioso: «Due, quindi, sono le verità evocate nel segno delloScapolare:daunaparte,laprotezionecontinuadellaVergineSantissima,nonsololungoilcamminodellavita,maanchenelmomentodeltransitoverso lapienezzadellagloria eterna;dall'altra, la consapevolezza che ladevozione verso di Lei non può limitarsi a preghiere ed ossequi in suoonore in alcune circostanze, ma deve costituire un ‘abito’, cioè unindirizzo permanente della propria condotta cristiana, intessuta dipreghieraedivitainteriore,mediantelafrequentepraticadeiSacramentiedilconcretoeserciziodelleoperedimisericordiaspiritualeecorporale.Inquestomodo loScapolarediventasegnodi ‘alleanza’edicomunionereciprocatraMariaeifedeli:essoinfattitraduceinmanieraconcretalaconsegnacheGesù,sullacroce,feceaGiovanni,einluiatuttinoi,dellaMadre sua, e l'affidamento dell'apostolo prediletto e di noi a Lei,costituitanostraMadrespirituale»(BeatoGiovanniPaolo II,Messaggioall'OrdinedelCarmelo,inoccasionedelladedicazionedel2001aMaria,26-III-2001).

IlsantuarioStellaMarisfucostruitotrail1827eil1836.Foto:ErezRaviv–Flickr.

Queste idee sono contenutenelle parole che il celebrantepronuncianella benedizione dello scapolare: «[O Dio] guarda con benevolenzaquesti tuoi servi che stanno per ricevere devotamente lo Scapolare delCarmine a lode della Santissima Trinità e in onore di Santa MariaVergine,efa'chesianoconformiall’immaginedeltuoFiglioGesùCristo,edopoaverpercorsofelicementeilcamminodellavita,possanoentrarenellagioiadellatuacasa»(Debenedictionibus,n.1218).

Parlando del rapporto con Dio, San Josemaría incoraggiava confrequenza a farci bambini, a riconoscere che abbiamo sempre bisognodell'aiutodellagrazia.E ci insegnòancheapercorrerequesto camminopermanodellaMadonna:

"L'iniziodelcamminochehaperterminel'amorefolleperGesù,èunfiduciosoamoreallaMadonna""PoichéMariaèMadre,lasuadevozioneci insegna a essere figli: ad amare sul serio, senza misura; a esseresemplici, senza tutte le complicazioni che nascono dall'egoismo dipensare solamente a se stessi; a essere allegri, sapendo che nulla puòdistruggerelanostrasperanza.L'iniziodelcamminochehaperterminel'amorefolleperGesù,èunfiduciosoamoreallaMadonna.Hogiàscrittoqueste parole, molti anni fa, nel prologo di un commento del santoRosario, eda alloraho costatatomolte voltequanto sonovere.Nonmidilungherò su questo concetto; vi invito piuttosto a farne esperienza, a

scoprirlo personalmente mediante il colloquio amoroso con Maria,aprendole il vostro cuore, confidandole le vostre gioie e le vostre pene,chiedendolediaiutarviaconoscereeaseguireGesù"(ÈGesùchepassa,143).

NozzeaCanadiGalilea

Nuptiae factae sunt in Cana Galileae (Gv 2,1)… Vi fu una festa dinozzeaCanadiGalilea.SanGiovanni è l'unico evangelista chenarra ilprimosegnodiGesù,realizzatodurantequellafestaaCana:surichiestadella Madonna, convertì l'acqua in vino; e situa in questo villaggio diGalileailsecondomiracolo:laguarigionedelfigliodiunfunzionariodelre,cheeramalatoaCafarnao(cfr.Gv4,46-54).

MosaicodellaChiesadelSantoSalvatoreaChora,Istambul.

Il racconto di Cana colpisce per la semplicità con cui è scritto, purnellaricchezzadelletinte:"IlterzogiornovifuunafestadinozzeaCanadiGalileaec'eralamadrediGesù.FuinvitatoallenozzeancheGesùconisuoidiscepoli.Venutoamancareilvino,lamadrediGesùglidisse:"Nonhannovino".EGesù le rispose: "Donna,chevuoidame?Nonèancoragiunta lamiaora".Suamadredisseai servitori: "Qualsiasicosavidica,fatela". Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale deiGiudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disseloro:"Riempited'acqualeanfore";eleriempironofinoall'orlo.Disselorodinuovo:"Oraprendeteneeportateneacoluichedirigeilbanchetto".Ed

essiglieneportarono.Comeebbeassaggiatol'acquadiventatavino,coluiche dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma losapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo e glidisse:"Tuttimettonointavola ilvinobuonoall'inizioe,quandosiègiàbevutomolto,quellomenobuono.Tu invecehai tenutodaparte ilvinobuonofinora".Questo,aCanadiGalilea,ful'iniziodeisegnicompiutidaGesù;eglimanifestòlasuagloriaeisuoidiscepolicredetteroinlui"(Gv2,1-11).

I racconti cristiani più antichi che presentanoCana diGalilea comemetadipellegrinaggio,lalocalizzanovicinoaNazaret:"Nonlontanodalìscorgeremo Cana, dove fu convertita l'acqua in vino" afferma SanGerolamo, in una lettera scritta tra gli anni 386 e 392 (Epistola XLVI.Paulae et Eustochiae ad Marcellam , 13). E in un altro documentosuccessivo fa capire che la città si trovava sulla strada verso ilmare diGenesaret:"DibuonpassoraggiungemmoNazaret,lapatriadelSignore;Cana e a Cafarnao, testimoni dei suoi miracoli; il lago di Tiberiade,santificatodalle traversatedelSignore,e ildesertodovealcunemigliaiadipersonesisaziaronoconpochipaniecongliavanzisiriempironotanticanestri quante sono le tribù d'Israele" (SanGerolamo, Epistola CVIII.EpitaphiumSanctaePaulae,13).

Numerosi testimoniparlanodiunsantuarioedificatodaicristiani inmemoriadiquelprimomiracolodiGesùNumerositestimoniparlanodiunsantuarioedificatodaicristianiinmemoriadiquelprimomiracolodiGesù; affermanoanche che si conservavanounaodueanfore e chenelvillaggio c'era una fonte. Una delle prove più antiche appartiene alracconto di un pellegrino anonimo del VI secolo, che era partito daSeforis-Diocesarea: "Dopo tre miglia di cammino, arrivammo a Cana,doveilSignorepresenziòallenozzeecisedemmonellostessoluogo,lìioindegnamente scrissi il nome dei miei genitori. Restano ancora lì duerecipienti,neriempiiunodiacquaenetrassidelvino;melomisipienosulle spalle e lo posai sull'altare. Poi ci lavammo alla fonte dellebenedizioni"(ItinerariumAntoniniPiacentini,4).

Due luoghi Queste testimonianze giunte fino a noi hanno unindubbio valore, tuttavia non apportano dati definitivi per localizzareCana, perché potrebbero riferirsi a due luoghi con questo nome che

esistono al Nord di Nazaret: le rovine di Kirbeth Qana, un villaggiodisabitatodasettesecoli;elacittàdiKeferKenna,cheattualmenteconta17.000abitanti,unquartodeiqualicristiani.

Kirbeth Qana occupava la cima di una collina sulla valle di Netufa,vicino alla strada che univa Acre al mare di Genesaret. Era a novechilometri da Seforis e a quattordici da Nazaret. Le ricerchearcheologiche hannoportato alla luce i resti di un piccolo villaggio chesopravvisse finoalXIIIoXIVsecolo, incuic'èunagrottacontraccedicultocristianodiepocabizantinaenumerosecisternescavatenellarocciaperraccoglierel'acquapiovana,perchénonc'eranofontinellazona.

ChiesaedificataaKeferKenna.KeferKennaèaseichilometridaNazaret,sullastradachescendeaTiberiade.

L'insediamento,provvistodiunasorgente, risalealmenoal II secoloprima di Cristo. Pare che nel XVI secolo i suoi abitanti, che erano inmaggioranzamusulmani,conservasserolatradizionedelluogodoveGesùaveva realizzato il miracolo. I pellegrini trovarono lì un'abitazionesotterraneaallaqualesiaccedevadallerovinediunapresuntaChiesa,lacui costruzione fu attribuita all'imperatore Costantino e a sua madreSant'Elena. Nel 1641, alcuni francescani si insediarono nell'abitato ecominciaronolepraticheperrecuperarequeiresti,deiqualientraronoinpossesso solo nel 1879. Nel 1880 fu edificata una piccola chiesa chesuccessivamente fu ingrandita, tra gli anni 1897 e 1906. Nel 1885 fu

edificataanche,adalcunecentinaiadimetrididistanza,unacappellainonorediSanBartolomeo-Natanaele-cheeraoriginariodiCana(Cfr.Gv21,2).

In occasione del Giubileo del 2000, si approfittò di unaristrutturazionedelsantuarioperrealizzareunaricercaarcheologicapercompletare un altro studio del 1969. Gli scavi hanno portato alla luce,oltreallachiesamedievale,quellochepotevaessereunasinagogadelIII-IV secolo, costruita sui resti di abitazioni precedenti, che risalgono al Isecolo. Questa sinagoga aveva un atrio con pavimento amosaico, e unvestiboloporticatoconunagrandecisternanelcentro,chesiconservanelsotterraneodel tempioattuale;anche le colonnee i capitellidelporticofuronoriutilizzatinellanavata.Nell'absidesettentrionaledellachiesa futrovataun'absideancorapiùanticachecontenevaunasepolturadelV-VIsecolo. Il tipodi tomba sembra indicare la presenza cristiananel luogodurantel'epocabizantina.Comeitestimonistorici,neppurel'archeologiahaoffertoproveconclusiveperlocalizzareCanadiGalilea, il luogodoveGesùconvertìl'acquainvino.

SegniFindaitempipiùantichi,laricchezzaeladensitàdelraccontodiSanGiovannisuiprimipassidelSignorenellasuavitapubblicahannoalimentato la riflessione cristiana. Attraverso una narrazione piena digrande ricchezza teologica -che sarà impossibile esaurire in questepagine-,ilmiracolodiCanasegnal'iniziodeisegnimessianici,annuncial'OradellaglorificazionediCristoemanifestalafededegliapostoliinlui.Perquesto,èsignificativocheSanGiovanniabbiariportatolapresenzael'azionedellaMadonnainquelmomento.

InternodellaChiesadiKeferKenna.

Durante quella festa di nozze, SantaMaria si accorge chemanca ilvinoericorreaGesùperchépongarimedioallanecessitàdeglisposi."Aprimavista-osservaBenedettoXVI-,ilmiracolodiCanasembrastaccarsiunpocodaglialtrisegnicompiutidaGesù.Chesensopuòavere il fattocheGesù procuri una sovrabbondanza di vino -circa 520 litri- per unafesta privata?" (Joseph Ratzinger/Benedetto XVI, Gesù di Nazaret. DalBattesimoallaTrasfigurazione,p.291).Per ilSantoPadre,èunsegnaledella grandezza dell'amore che troviamo al centro della storia dellasalvezza: Dio "che sperpera stesso per lamisera creatura che è l'uomo(…).LasovrabbondanzadiCanaèperciòunsegnochelafestadiDioconl'umanità -il suo dono di sé per gli uomini- è cominciata" (JosephRatzinger/Benedetto XVI, Gesù di Nazaret. Dal Battesimo allaTrasfigurazione, p. 294). In questomodo, la cornice dell'episodio - unbanchetto di nozze- diventa segno "di un altro Banchetto, quello dellenozze dell'Agnello che, alla richiesta della Chiesa, sua Sposa, offre ilproprio Corpo e il proprio Sangue" (Catechismo della Chiesa Cattolica,2618).

L'intercessione della Madonna La donazione del Signore agliuominiha la suaora, che aCananonè ancora arrivata.Tuttavia,Gesùl'anticipagrazieall'intercessionedellaSantissimaVergine:"Mariasiponetra suoFiglio egliuomininella realtàdelle loroprivazioni, indigenzee

sofferenze. Si pone «in mezzo», cioè fa da mediatrice non comeun'estranea,manellasuaposizionedimadre,consapevolechecometalepuò-anzi«haildiritto»-difarpresentealFiglioibisognidegliuomini"(GiovanniPaoloII,Enc.RedemptorisMater,25-III-1987,n.21).

"Mariafadamediatricenoncomeun'estranea,manellasuaposizionedi madre" A ragione molti autori hanno visto un parallelismo tra ilmiracolodiCana,incuilaMadonnasioccupaconsollecitudinematernadi coloro che le sono accanto, e il momento del Calvario, dove SanGiovanni la riceve comemadredi tutti gli uomini.Basandosi suquestarealtà,SanJosemaríalachiamavafrequentementeMadrediDioeMadrenostra,esuggerivaditrattarlacomefigli:"Mariacertamentedesiderachela invochiamo, che ci rivolgiamo aLei con fiducia, che supplichiamo lasuamaternitàchiedendoledimanifestarsicomenostraMadre.Inrealtà,MariaèunaMadrecheaddiritturapreviene lenostresuppliche,perchéconosce le nostre necessità e viene sollecitamente in nostro aiuto,dimostrandocon i fatti chenondimenticamai i suoi figli" (ÈGesùchepassa,140).

Nellostessotempo,unaltroelementoessenzialedellasuamaternitàsimanifestanelleparolecherivolgeaiservi:"Qualsiasicosavidica,fatela"(Gv2,5)."LaMadonna,chepureèsempreMadre,samettereisuoifiglidi frontealle lorospecificheresponsabilità.AcolorochesiavvicinanoaLei e ne contemplano la vita, Maria fa sempre l'immenso favore diportarli alla Croce, di porli di fronte all'esempio del Figlio diDio. E inquestoconfrontoincuisidecidelavitacristiana,Mariaintercedeperchélanostracondottaculmininellariconciliazionedelfratellominore—tueio—colFiglioprimogenitodelPadre.

Molteconversioni,moltedecisionididedizionealserviziodiDiosonostateprecedutedaunincontroconMaria.LaMadonnanehaalimentatoil desiderio di ricerca, ha stimolato maternamente le inquietudinidell'anima, ha promosso il desiderio di un cambiamento, di una vitanuova. E così quel fate ciò che Lui vi dirà si è trasformato in opere diamorosa donazione, in vocazione cristiana che illuminerà, da quelmomentoinpoi,tuttalavita"(ÈGesùchepassa,149).

Tabgha,laChiesadelPrimato

Pochi luoghidellaTerraSantasonocosì legatialNuovoTestamentocome ilmarediGenesaret inGalilea. Inaltriposti,2000annidi storiahannotrasformatoradicalmentelatopografia:chiese,santuariebasilichesono state edificate, alcune distrutte, ricostruite di nuovo, ampliate orestaurate; molti villaggi e paesi si sono trasformati in città popolose,mentre altri sono scomparsi, sono apparsi sentieri, strade, autostrade…Invece, sul lago, anche se i dintorni non sono sfuggiti a questicambiamenti, il paesaggio si mantiene quasi inalterato; lacontemplazione dei luoghi riposa la vista e rinfranca lo spirito,riempiendol'animadiunasensazioneindescrivibile:ilricordodiGesùel'eco delle sue parole, che ancora sembrano risuonare nell'aria, fannoandareoltreiltempopresente.

Tuttavia in passato forse non si respirava tanta calma nella zona.QuandoGesùpercorsequesteterre,nonmenodidiecivillaggisorgevanoin riva al lago o si riflettevano nelle sue acque dalle colline circostanti.

C'era un prospero commercio dall'una all'altra sponda, sostenuto dainnumerevolibarche.Nessunadiquestecittàdinamicheèarrivatafinoanoi. Solo la moderna Tiberiade ricorda in qualcosa la Tiberia romana,fondata all'iniziodellanostra era e situata allorapiù a sud.Dei villaggicheGesùconobbepossiamofarciun'ideasoltantoattraversolerovine.

La ricchezza della regione era dovuta in primo luogo alle risorse dipesca nel lago, che è lungo 21 km da nord a sud, ha una larghezzamassima di 12 km, per una profondità media di 45 m. Le sue acquevengono principalmente dal fiume Giordano e da alcune sorgenti chesgorgano vicino alle rive o sotto la superficie dell'acqua. Il pesce piùabbondanteèil"tilapia",conosciutoanchecome"pesceSanPietro".

All'iniziodella suavitapubblica,Cafarnaodivenne la secondapatriadi Gesù L'agricoltura costituiva l'altro mezzo principale di sussistenza.Essendoa210msotto il livellodelMediterraneo, laregionegodediunclima temperato in inverno e in primavera, mentre soffre di un caldosoffocante molti giorni d'estate. Queste condizioni favoriscono unavegetazioneditiposubtropicale.LostoricoGiuseppeFlaviotestimonialafertilità del posto nel primo secolo: "La fertilità del suolo consentequalsiasicolturaegliabitantivifannocrescereditutto,eilclimaècosìtemperato che si adatta anche alle piante più svariate. I noci, alberiparticolarmente idonei alle regioni fredde, vi crescono innumerevoliaccantoallepalme,cherichiedonoilcaldo,evicinoafichieulivi,cuisiconfàun'ariapiùmite.Sidirebbeche lanaturasisiacompiaciutadiunsimilesforzoperraccoglieresullostessosuololespeciepiùdiverse,echele stagioni si siano affrontate inunabenefica gara, cercandoognunadiimporsi in questa terra; essa infatti non soltanto produce cosìinaspettatamentefruttidiversi,malimantienealungo.L'uvaeifichi,redi tutti i frutti, liproduce ininterrottamenteperdiecimesi,mentretuttigli altri frutti maturano nell'intero corso dell'anno. Oltre a godere diquesto clima temperato, la regione è irrigata da una sorgente moltocopiosa,chelagentedelpostochiamaCafarnao.Alcunilaritennerounavena del Nilo, perché produce un pesce simile al coracino che vive nellagodiAlessandria."(GiuseppeFlavio,LaguerradeiGiudei,III,520).

Le traccepiù importantidelpassaggiodelSignore inqueste terre siconservano nella parte nord-ovest del mare di Genesaret, vicino a

Cafarnao. All'inizio della sua vita pubblica, dopo aver lasciato Nazaret,Gesùconvertìquestopiccolovillaggiodipescatori,doveabitavanoalcunideiDodicioiloroparenti,nellasuasecondapatria.Sonotalmentetantiiluoghichemeritanolanostraattenzionenellaregione,chededicheremoadessidiversiarticoli.

Foto:JonLaiYexian.Flickr.

AdovestdiCafarnao

IlnostroviaggiocominceràaTabgha.Si trattadiunpostosituato3kmaovestdiCafarnao,chesiestendeperpochiettaridallarivadellagoverso l'interno, verso le colline che lo circondano. Il nome sembra unaderivazione arabadall'originale bizantinoHeptapegon , che significa ingreco "sette fonti", dovuto alle sorgenti che esistevano allora, e checontinuanoadessereattiveancheoggi.Secondolatradizionedeicristianiche abitarono quella zona ininterrottamente dai tempi di Gesù, lì egliavrebbemoltiplicatoicinquepanieduepesciperdaredamangiareaunamoltitudine (Cfr.Mt 14, 13-21;Mc6, 32-44;Lc 9, 12-17;Gv6, 1-15); lìavrebbe pronunciato il Discorso della Montagna che inizia con leBeatitudini(Cfr.Mt5,1-11;Lc6,17-26);lìsarebbeapparsoagliApostolidopo la resurrezione, quando avvenne la seconda pesca miracolosa e

confermòSanPietro comeCapodellaChiesa (cfr.Gv21, 1-23).Appenapoche centinaia di metri separano i tre luoghi dove avvennero questiepisodidellavitadelSignore.

UntestoattribuitoallapellegrinaEgeria,chevisitòlaPalestinanelIVsecolo, ci offre una testimonianza eloquentedellamemoria cristiana suTabga:"NonlontanodaCafarnaosivedonoigradinidipietrasuiqualisisedetteilSignore.Lì,vicinoalmare,sitrovaunterrenocopertodierbaabbondante e molte palme, e, vicino allo stesso luogo, sette fonti daciascunadellequalisgorgaacquaabbondante.InquestoluogoilSignoresaziòunamoltitudineconcinquepanieduepesci.LapietrasullaqualeGesù depositò il pane è stata trasformata in altare. Vicino ai muri diquella chiesa passa la via pubblica, doveMatteo aveva il suo banco diesattoredelletasse.Sulmontevicinoc'èunluogodoveilSignoresalìperpronunciare leBeatitudini". (Il testoapparenelLiberdeLocisSanctis ,scrittodalmonacodiMontecassinoSanPietroDiacono,nel1137).

FotografiadellafinedelXIXsecolo,chemostracomeeranoalloralebarcheimpiegatesullago.Foto:ChathamUniversityJKMLibrary–

Flickr.

Centriamo adesso la nostra attenzione sul primo posto indicato daEgeria:"igradinidipietrasuiqualisisedetteilSignore".Secondoquestatradizione, costituiscono il posto da cui Gesù Risorto avrebbe indicatoagliApostolicheeranosullabarcadigettareleretiallalorodestra,comenarra San Giovanni alla fine del suo Vangelo: "Si trovavano insiemeSimon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, ifiglidiZebedeoealtriduediscepoli.DisseloroSimonPietro:"Iovadoapescare". Gli dissero: "Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e

salironosullabarca;maquellanottenonpreseronulla.Quandogiàeral'alba,Gesùstette sulla riva,ma idiscepolinonsi eranoaccorti cheeraGesù. Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Glirisposero:"No".Alloraeglidisse loro:"Gettate laretedallapartedestradellabarcaetroverete".Lagettaronoenonriuscivanopiùatirarlasuperlagrandequantitàdipesci.AlloraqueldiscepolocheGesùamavadisseaPietro: "È il Signore!". Simon Pietro, appena udì che era il Signore, sistrinselavesteattornoaifianchi,perchéerasvestito,esigettòinmare.Glialtridiscepoliinvecevenneroconlabarca,trascinandolaretepienadipesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appenascesiaterra,viderounfuocodibracecondelpescesopra,edelpane. Disse loro Gesù: "Portate un po' del pesce che avete preso ora".Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena dicentocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non sisquarciò.Gesùdisse loro: "Venite amangiare".Enessunodeidiscepoliosavadomandargli:"Chisei?",perchésapevanobenecheerailSignore.Gesùsiavvicinò,preseilpaneelodiedeloro,ecosìpureilpesce.Eralaterzavolta cheGesù simanifestavaaidiscepoli,dopoessere risortodaimorti"(Gv21,2-14).

Questo luogo ricorda il posto in cui Gesù confermò Pietro comepastore supremodella Chiesa Il racconto di Egeria non famenzione diunachiesasullarivadoveapparveGesù,peròuntestotardivo-delX-XIsecolo- attribuisce all'imperatrice Sant'Elena la costruzione di unsantuario dedicato agli Apostoli nel luogo in cui il Signoremangiò conloro. Alcuni documenti a partire dal IX secolo lo denominanoindifferentementeMensa,TabulaDomini ,Chiesadeidodici troniodeicarboni,nomituttichericordanoquelpasto.Dauntestimonemedievalesappiamo anche che il Tempio era dedicato in particolare al PrincipedegliApostoli: "Aipiedidelmontec'è lachiesadiS.Pietro,moltobellama abbandonata", afferma il pellegrino Saewulfus nel 1102 (Saewulfus,RelatiodeperegrinationeadHierosolymametTerramSanctam).Dopodiverse vicissitudini, la chiesa fu definitivamente distrutta nel 1263.Quella attuale, costruita dai francescani nel 1933 sulle fondamentadell'anticacappella,sichiamaChiesadelPrimatoperricordareilpostoincui Gesù confermò Pietro come pastore supremo della Chiesa:"Quand'ebberomangiato,Gesù disse a SimonPietro: "Simone, figlio di

Giovanni,miamipiùdicostoro?".Glirispose:"Certo,Signore, tu losaichetivogliobene".Glidisse:"Pasciimieiagnelli".Glidissedinuovo,perla seconda volta: "Simone, figlio di Giovanni, mi ami?". Gli rispose:"Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene".Gli disse: "Pascola lemiepecore".Glidisseperlaterzavolta:"Simone,figliodiGiovanni,mivuoibene?".Pietro rimaseaddolorato cheper la terzavoltaglidomandasse:"Mivuoibene?",eglidisse:"Signore,tuconoscitutto;tusaichetivogliobene".GlirisposeGesù:"Pascilemiepecore"(Gv21,15-17).

LericerchearcheologichehannoconfermatochesottolachiesadelPrimatositrovanorestididuesantuaririsalentialIVeVsecolo.Foto:

AlfredDriessen.

Le ricerche archeologiche realizzate nel 1969 hanno confermato chesottolaChiesadelPrimatositrovanodeirestididuechiesepiùantiche:della prima, datata verso la fine del IV secolo, restano visibili alcuniframmentidipareticonintonacobianco; laseconda,costruitacent'annipiù tardi inbasalto,è riconoscibilenellemuraperimetrali.Entrambe lechieseavevanoalcentrounapietrachiamatadaipellegriniMensaChristi, tuttora venerata davanti all'altare, come il posto del pasto con gliapostoli. Inoltre all'esterno, sul lato sud della cappella, si possonoosservareigradinidicuiparlaEgeria,protettidaunacancellata.

DialogoconGesù Commentando il dialogo traGesù e San Pietroche abbiamo considerato, SanLeoneMagno–RomanoPontefice tra glianni 440 e 461- sottolineava che la sollecitudine del Principe degli

Apostoli si estende inmodoparticolare ai suoi successori: "InPietro siirrobustiscelafortezzaditutti,e l'aiutodellagraziadivinaèordinatoinmodochelafermezzaconferitaaPietrodaCristovieneattraversoPietroconferitaaglialtriapostoli.Perquesto,dopolaResurrezione,ilSignore,permanifestarelatripliceconfessionediamoreeterno,dopoaverdatoalbeato apostolo Pietro le chiavi del regno, in modomisterioso, dice trevolte:pasci lemiepecore.Questo lodice senzadubbioora, e il pastoredevoto comanda che si compia il comando del Signore, confermandocicon esortazioni e pregando incessantemente per noi, perché non siamovinti danessuna tentazione. Semostra questa curadella suadevozioneper tutto il popolo di Dio, e in ogni luogo, come dobbiamo credere,quantopiùnonsidegneràdiconcedereilsuoaiutoanoi,chesiamostatiistruitidirettamentedalui,chesiamovicinialluogodelsuoriposo,dovegiaceilsuostessocorpo?"(SanLeoneMagno,OmelianellafestadiSanPietroapostolo).

LapietrasucuiilSignoreavrebbemangiatoconidiscepolièconservataall'internodellachiesa.Foto:BertholdWerner–Wikimedia

Commons.

All'inizio del suo pontificato, Benedetto XVI si riferì anch'egli allamissionedivegliareperlaChiesacheilSignoreaffidòaPietroeaisuoi

successori, e per tre volte chiese orazioni per essere fedele al suoministero: "Una delle caratteristiche fondamentali del pastore deveesserequelladiamaregliuominicheglisonostatiaffidati,cosìcomeamaCristo,alcuiserviziositrova.“Pascilemiepecore”,diceCristoaPietro,edame,inquestomomento.Pascerevuoldireamare,eamarevuoldireanche essere pronti a soffrire. Amare significa: dare alle pecore il verobene,ilnutrimentodellaveritàdiDio,dellaparoladiDio,ilnutrimentodella sua presenza, che egli ci dona nel Santissimo Sacramento. Cariamici–inquestomomentoiopossodiresoltanto:pregateperme,perchéio impari sempre più ad amare il Signore. Pregate per me, perché ioimpariadamaresemprepiùilsuogregge–voi,laSantaChiesa,ciascunodi voi singolarmente e voi tutti insieme.Pregateperme, perché iononfugga,perpaura,davantiailupi.Preghiamogliuniperglialtri,perchéilSignore ci porti e noi impariamo a portarci gli uni gli altri" (BenedettoXVI,Omelianelsolenneiniziodelministeropetrino,24-IV-2005).

IlTempiodiGerusalemme

VistadelMontedelTempiodal“DominusFlevit”:illuogoincui,secondolatradizione,GesùannunciòcheilTempiosarebbestato

distrutto.Foto:LeobardHinfelaar

CompiutoiltempodellapurificazionedellaMadre,secondolaLeggediMosè,bisognaandareconilBambinoaGerusalemmeperpresentarloalSignore.(SantoRosario,IVmisterogaudioso).

Per un cristiano, la Città Santa riunisce i ricordi più preziosi delpassaggiosulla terradelnostroSalvatore,perché inGerusalemmeGesùmorìerisuscitòdaimorti.Fuancheloscenariodellasuapredicazioneedeimiracoli,edelleoreintensecheprecedetterolasuaPassione,durantelequaliistituìlapazziad’AmoredellaEucaristia.Inquellostessoluogo–ilCenacolo–nacque laChiesache,riunita intornoaMaria, ricevette loSpiritoSantonelgiornodiPentecoste.

IltorrenteCedronvistodalMontedegliUlivi.Foto:AlfredDriessen

In realtà il protagonismodiGerusalemmenella storiadella salvezzaeragià iniziatomoltoprima, con il regnodiDavide, tragli anni 1010e970primadiCristo.Grazieallasuasituazionetopografica,lacittàavevacostituito come un’enclave del popolo gebuseo, inespugnabile per gliisraeliti nella loro conquista della terra promessa. Occupava la cima diuna serie di colline disposte come gradini in ordine ascendente: nellapartesuddellazonapiùelevata–conosciutaancoraoggicon inomidiOfeloCittàdiDavide-sitrovavalafortezzagebusea;nellapartenordilmonte Moria, che la tradizione giudea identificava con il luogo delsacrificiodiIsacco(Cfr.Gn22,2;e2Cr3,1).

Ilmassiccio, conun’altezzamedia di 760metri sul livello delmare,eracircondatodaduetorrentiprofondi:ilCedronsullatoorientale–chesepara la città dal monte degli Ulivi -, e il Ginon o Gehenna sul latooccidentaleemeridionale.Iduesiunivanoconunterzo,ilTiropeòn,cheattraversavalecollinedanordasud.

QuandoDavidepreseGerusalemme,sistabilìnellafortezzaerealizzòdiversecostruzioni(Cfr.2Sam5,6-12),costituendolacapitaledelregno.La convertì inoltre come centro religioso di Israele con il trasportodell’Arca dell’Alleanza, che era il segno della presenza diDio tra il suo

popolo (Cfr. Sam 6, 1-23), e con la decisione di edificare in onore delSignoreuntempiochegliservissedadimora(Cfr.2Sam7,1-7.Eanche1Cr 22, 1-19; 28, 1-21; e 29, 1-9). Secondo le fonti bibliche, suo figlioSalomone iniziò leoperedicostruzionedelTempionelquartoannodelsuoregno,eloconsacrònell’undicesimo(Cfr.1Re6,37-38),valeadireversoil960a.C.Anchesenonèpossibilegiungereaprovearcheologiche–perladifficoltàdirealizzarescaviinquellazona-,lasuacostruzioneeilsuosplendoresonodescrittiindettaglionellaSacraScrittura(Cfr.1Re5,15-6,36;7,13-8,13;e2Cr2,1-5,13).

DalTempiodiErodeaigiorninostri.Da"NationalGeographic".

LuogodiincontroconDio

Il Tempio era il luogo di incontro conDiomediante la preghiera e,soprattutto,medianteisacrifici;erailsimbolodellaprotezionedivinasul

popolo, della presenza del Signore sempre disposto ad ascoltare lerichiesteeasoccorrerecolorochericorrevanoaLuinellenecessità.CosìappareevidentenelleparolecheDiorivolseaSalomone:

-Hoascoltatolatuapreghiera;misonosceltoquestoluogocomecasaove sacrificare. (…). Ora i miei occhi saranno aperti e i miei orecchiattenti alla preghiera fatta in questo luogo. Ora iomi sono scelto e hoconsacratoquestacasaperchéilmionomevirestisempre;imieiocchieilmiocuoresarannolàtuttiigiorni.Quantoate,secammineraidavantiame come ha camminato Davide, tuo padre, facendo quanto ti hocomandato,eosserverailemieleggielemienorme,iostabiliròiltronodel tuo regno comehopromesso aDavide, tuopadre, dicendo: "Non tisarà tolto un discendente che regni in Israele". Ma se voi devierete eabbandonerete le leggi e le norme che io vi ho proposto, se andrete aservirealtridèieaprostrarvidavantialoro,vistermineròdallaterrachevi ho dato, ripudierò questo tempio che ho consacrato almio nome, lorenderò la favola e lo zimbello di tutti i popoli. Questo Tempio, cheappariva tanto eccelso agli occhi di coloro che vi passavano davanti, siconvertiràinrovine-(Cfr.2Cr7,12-21.1Re9,1-9).

La storia dei secoli seguenti mostra fino a quale punto si sianocompiutequesteparole.DopolamortediSalomone,ilregnofudivisoindue: quello di Israele a nord, con capitale Samaria, che fu conquistatodagli assiri nel 722 a. C.; e il regno di Giuda a sud, con capitaleGerusalemme, che fu sottomesso a vassallaggio da Nabucodonosor nel597. Il suoesercito raseal suolo la città, compreso ilTempio,nell’anno587,edeportòlamaggiorpartedellapopolazioneaBabilonia.

Prima della distruzione di Gerusalemme, non mancarono profetiinviati da Dio che denunciavano il culto formalista e l’idolatria, espingevano ad una profonda conversione interiore; ricordarono ancheche Dio aveva condizionato la sua presenza nel Tempio alla fedeltàall’Alleanza,edesortaronoaconservarelasperanzainunarestaurazionedefinitiva. In questo modo andò crescendo la convinzione, ispirata daDio,chelasalvezzasarebbegiuntaperlafedeltàdiunservodelSignorecheobbedendoavrebbepresosudiséipeccatidelpopolo.

Il secondo tempio e l’arrivo dei romani Non dovettero

trascorrere molti anni perché gli israeliti sentissero di nuovo laprotezione del Signore: nel 539 a. C., Ciro, re di Persia, conquistòBabilonia e concesse loro la libertà di tornare a Gerusalemme: nellostessoluogoincuierasortoilprimoTempio,venneedificatoilsecondo,più modesto, che fu dedicato nel 515. La mancanza di indipendenzapolitica per quasi due secoli non impedì lo sviluppo di un’intensa vitareligiosa. Questa relativa tranquillità continuò durante l’invasione diAlessandro Magno nel 332 a. C. e anche durante il governo dei suoisuccessoriegizi,ladinastiatolemaica.

GerusalemmeaitempidiGesùCristo.J.Gil

Lasituazionecambiònel200a.C.conlaconquistadiGerusalemmeda parte dei Seleucidi, altra dinastia di origine macedone che si erastabilita in Siria. I suoi tentativi di imporre l’ellenizzazione al popologiudeo, che culminarono con la profanazione del Tempio nel 175,provocarono una sollevazione popolare. Il trionfo della rivolta deiMaccabeipermisenonsolodirestaurareilcultodelTempionel167,mafavorìanchecheilorodiscendenti,gliAsmonei,regnasseroinGiudea.

Nel 63 a. C., la Palestina cadde nelle mani del generale romanoPompeo, dando inizio ad una nuova epoca. Erode il Grande si fecenominare re da Roma che gli fornì un esercito. Nel 37, dopo averconsolidatoilsuopotereutilizzandoanchemezzinonesentidabrutalità,

conquistòGerusalemme e iniziò ad abbellirla con nuove costruzioni: lapiù ambiziosa di tutte fu il restauro e l’ampliamento del Tempio, cherealizzòapartiredal20a.C.

Ipellegrinieranosolitiarrivarealtempiodasudovest.Foto:AlfredDriessen

IlpellegrinaggiodellaSacraFamigliaalTempio

Santa Maria e San Giuseppe avranno compiuto pellegrinaggi alTempio nella loro fanciullezza, e per tanto già conoscevano il Tempioquando,compiutiigiornidellapurificazione,visirecaronoconGesùperpresentarloalSignore(Lc2,22).Eranonecessariediverseorepercoprirea piedi o in groppa ad una cavalcatura i dieci chilometri che separanoBetlemmedallaCittàSanta.Probabilmenteeranoimpazientidicompierela prescrizione di cui non sospettavano il vero significato: “lapresentazione di Gesù al Tempio lo mostra come il Primogenito cheappartienealSignore”(CatechismodellaChiesaCattolica,n.529).

Al fine di ricordare la liberazione dall’Egitto, la Legge di MosèordinavalaconsacrazioneaDiodelprimofigliomaschio(Cfr.Es13,1-2e11-16); i suoi genitori dovevano riscattarlo mediante un’offerta, checonsisteva in una quantità di argento equivalente al salario di ventigiorni.LaLeggestabilivaanche lapurificazione legaledellemadridopoaverpartorito(Cfr.Lv12,2-8);MariaImmacolata,semprevergine,vollesottomettersiconsemplicitàaquestoprecetto,anchesedi fattononneeraobbligata.

ZonadiscaviarcheologiciasuddelMontedelTempio.Foto:LeobardHinfelaar

La strada verso Gerusalemme segue con una leggera pendenzal’ondulazione delle colline. Quando ormai stavano vicini, da qualchecurva avranno visto profilarsi all’orizzonte il monte del Tempio. Erodeaveva fatto raddoppiare la superficie della spianata costruendo enormimuridicontenimento–alcunidiquattrometriemezzodispessore–eriempiendo gli spazi con terra o con una struttura di archi sotterranei.Formòcosìunapiattaformaquadrangolareicuilatimisurano485metriadovest,314anord,469adeste280asud.Nelcentro,circondatoasuavoltadaunaltrorecinto,si innalzavailTempiopropriamentedetto:eraun edificio imponente, ricoperto di pietra bianca e lastre d’oro, alto 50metri.

LastradadaBetlemmeterminavaallaportadiJaffa,situatanel latoovestdellemuradellacittà.Daqui,diversestradineconducevanoquasiin linearettaalTempio. Ipellegrinieranosolitientraredal latosud.AipiedidelmuroeranonumerosiinegozidoveSanGiuseppeelaMadonnapotevanoacquistare l’offertaper lapurificazioneprescrittaper ipoveri:unpaiodi tortoreodipiccioni.Salendoperunadelleampiescalinatee

attraversandoquella che era chiamata laPortaDoppia, si accedevaallaspianataattraversoalcunimonumentalicorridoisotterranei.

Il passaggio sfociava nel cortile dei Gentili, la parte più spaziosa diquellasuperficiegigantesca.Eradivisoinduezone:quellacheoccupavagliampliamentiordinatidaErode,ilcuiperimetroesternoeradotatodialcuni magnifici portici; e quella corrispondente all’estensione dellaspianataprecedente, i cuimuri erano stati rispettati. Sempre rumorosoperilvociaredellemoltitudini,ilcortileaccoglievaindistintamentequellichedesideravanoradunarsiinquelluogo,stranieriedisraeliti,pellegrinie abitanti di Gerusalemme. Questo chiasso si mescolava anche con ilrumore degli operai, che continuavano a lavorare in molte zone nonancoraterminate.

MoscheadellaCupoladellaRocca.Foto:AlfredDriessen

IlrecintodelTempio:l’incontroconSimeone

SanGiuseppeelaMadonnanonsitrattennerolì.Attraversandoperleporte di Hulda il muro che divideva l’atrio, e lasciandosi alle spalle ilsoreg–labalaustrachedelimitavalaparteproibitaaiGentilisottopena

di morte-, finalmente arrivarono al recinto del tempio, nel quale sientravadallatoorientale.Probabilmentefuallora,nell’atriodelledonne,chel’anzianoSimeonesiavvicinòloro.Eraandatolì“mossodalloSpirito”(Lc 2,27), sicuro quel giorno di vedere il Salvatore, e lo cercava tra lamoltitudine.“Vultumtuum,Domine,requiram!”ripetevaSanJosemaríaalla fine della sua vita per esprimere il suo vivo desiderio dicontemplazione.

Mentirei se negassi che mi commuove tanto il desiderio dicontemplare il volto di Gesù Cristo. Vultum tuum,Domine, requiram.Cercherò,Signore,iltuovolto.Miriempiedigioiachiuderegliocchi,epensare che giungerà il momento, quando Dio vorrà, in cui potròvederlo,non“comeinunospecchiooattraversoimmaginiopache…mafaccia a faccia" (1 Cor, 13-12) (San Josemaría, Appunti raccolti in unariunionedifamiglia,10-IV-1974).

Alla fineSimeone riconobbe ilMessianelBambino, loaccolse tra lebracciaebenedisseDio,dicendo:-Orapuoilasciare,oSignore,cheiltuoservovadainpace,secondolatuaparola,perchéimieiocchihannovistolatuasalvezza,preparatadatedavantiatuttiipopoli-(Lc2,28-31).

DalTempiodiSalomoneallaCupoladellaRocca.Da"NationalGeographic"

“In questa scena evangelica –insegna Benedetto XVI- si rivela ilmistero del Figlio della Vergine, il consacrato del Padre, venuto nelmondopercompierefedelmentelasuavolontà(cfrEb10,5-7).Simeone

lo addita come “luce per illuminare le genti” (Lc 2,32) e annuncia conparolaprofeticalasuaoffertasupremaaDioelasuavittoriafinale(cfrLc2,32-35). È l’incontro dei due Testamenti, Antico e Nuovo. Gesù entranell’antico tempio,Lui che è il nuovoTempiodiDio: viene a visitare ilsuo popolo, portando a compimento l’obbedienza alla Legge edinaugurandoitempiultimidellasalvezza.(BenedettoXVI,OmelianellacelebrazionedeiVespridella festadellaPresentazionedelSignore,2-II-2011).

SimeonebenedisseigiovanisposiepoisirivolseaNostraSignora:-"Ecco,eglièquiperlacadutaelarisurrezionedimoltiinIsraeleecomesegno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -,affinché siano svelati i pensieri di molti cuori". (Lc 2, 34-35).Nell’ambiente di luce e di gioia che circonda la venuta del Redentore,questeparolecompletanoquantoDioèandatorivelando:ricordanocheGesù nasce per offrire un’oblazione perfetta e unica, quella della Croce(Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 529). In quanto aMaria, ”ilsuo ruolo nella storia della salvezza non si esaurisce nel misterodell'Incarnazione,masicompletanell'amorosaedolorosapartecipazionealla morte e alla risurrezione del Figlio suo. Portando il Figlio aGerusalemme, la Vergine Madre lo offre a Dio come vero Agnello chetoglie i peccati del mondo” (Benedetto XVI, Omelia durante la MessanellaFestadellaPresentazionedelSignore,2-II-2006)..

PlasticodelTempiodiErode,chesitrovanell'IsraelMuseum.Foto:AlbertoPeral-IsraelTourism.

LapurificazionedellaVergine

Ancora colpiti dalle parole di Simeone, a cui seguì l’incontro con laprofetessaAnna,SanGiuseppeelaMadonnasisarannodirettiallaportadiNicanore,situatatral’atriodelledonneequellodegliisraeliti.Avrannosalito i quindici gradini della scalinata semicircolare per presentarsidavantialsacerdote,cheavrebbeaccoltoleofferteebenedettolagiovanesposamedianteunritodiaspersione.ConquestacerimoniafuriscattatoilFiglioepurificatalaMadre.

Vedi? scrisse san Josemaría contemplando la scena, Lei —l'Immacolata!—sisottometteallaLeggecomesefosseimpura.Bambino mio, imparerai anche tu da questo esempio a non esserescioccoeacompierelaSantaLeggediDiononostantetuttiisacrificicherichiede?

Purificarsi!Noiduesìcheabbiamobisognodipurificazione!—Espiare,per trovarealdilàdell'espiazione, l'Amore.—Unamorechecauterizzi,che bruci le scorie della nostra anima, che sia fuoco che accende difiamma divina lamiseria del nostro cuore (Santo Rosario, IVmisterogaudioso).

La Chiesa condensa gli aspetti di questomistero nella sua orazioneliturgica: “Dio onnipotente ed eterno, guarda i tuoi fedeli riuniti nellafesta della Presentazione al tempio del tuo unico Figlio fatto uomo, econcediancheanoidiesserepresentatiatepienamenterinnovatinellospirito” (Cfr. Messale Romano, Orazione colletta nella festa dellaPresentazionedelSignore).

La distruzione del Tempio Gesù Cristo aveva profetato che delTempiononsarebberimastapietrasupietra(Cfr.Mt24,2;Mc13,2;Lc19,44e21,6).Questeparolesicompirononel70,quandofuincendiatodurantel’assediodellelegioniromane.Cinquant'annipiùtardi,soffocatala seconda sollevazione ed espulsi i giudei di Gerusalemme, pena lamorte, l’imperatore Adriano ordinò di costruire una nuova città sullerovinedell’antica.LachiamòAeliaCapitolina.SopralerovinedelTempiofurono innalzati i monumenti con le statue di Giove e dello stessoimperatore.

NelsecoloIV,quandoGerusalemmesiconvertìinunacittàcristiana,si costruirononumerosechieseebasilicheneiLuoghiSanti.Tuttavia, ilmontedelTempiorimaseabbandonato,anchesesipermise l’accessoaiGiudeiunavoltal’annoperpregareaipiedidelmurooccidentale,davantiaquellocheancoraoggièdettoilMurodelPianto.

L’espansionedell’Islam,chegiunseaGerusalemmenel638,seiannidopo la morte di Maometto, cambiò tutto. I primi governantifocalizzarono la loroattenzionesulla spianatadelTempio.Secondounatradizione,Maomettosarebbeascesoalcielodalì.Subitofuronocostruiteduemoschee:unaalcentro,soprail luogocheprecedentementedovevaesserestatooccupatodalSantodeiSanti,quelladellacupoladellaRocca,terminata nell’anno 691, che conserva ancora l’architettura originale; asud,dovesitrovavailporticopiùgrandedell’epocadiErode,lamoscheadiAl-Aqsa, che fu terminatanel 715, sebbeneabbia subito vari restauri

importantilungolastoria.

Da allora, eccettuati i brevi regni dei crociati dei secoliXII eXIII, imusulmani sempre hanno detenuto il diritto su questo luogo:denominatoHaramal-Sharif-ilSantuarioNobile-loconsideranoilterzoluogopiùsacrodell’Islam,dopoLaMeccaeMedina.

*****

GliAttidegliApostolicihannotrasmessonumerosetestimonianzedicomeiDodicieiprimicristianisirecavanoalTempioperpregareedaretestimonianzadellaresurrezionediGesùdavantialpopolo(Cfr.At2,46;3, 1; 5, 12.20-25). Nello stesso tempo si riunivano nelle case per lafrazionedelpane(Cfr.At2,42e46),cioèpercelebrarel‘Eucaristia:findall’inizio, erano coscienti del fatto che “l’epoca del tempio è passata.Arriva un nuovo culto in un tempio non costruito da uomini. Questotempio è il suo Corpo, il Risorto che raduna i popoli e li unisce nelsacramento del suo Corpo e del suo Sangue” (Joseph Ratzinger/BenedettoXVI,GesùdiNazareth.Dall’IngressoinGerusalemmefinoallaResurrezione,p.32).

Gerusalemme:nell'intimitàdelCenacolo

Gerusalemmenell'anno70elaCittàVecchiaoggi.Disegno:J.Gil.

PrimadellafestadiPasquaGesù,sapendocheeragiuntalasuaoradipassaredaquestomondoalPadre,dopoaveramatoisuoicheeranonelmondo, li amò sino alla fine (Gv 13,1). Queste parole solenni di SanGiovanni,cherisuonanoconfamiliaritàainostriorecchi,ciintroducononell'intimitàdelCenacolo.

"Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare laPasqua?" (Mc 14,12), avevanodomandato idiscepoli.«Andate in città -aveva risposto il Signore - e vi verrà incontrounuomo conunabroccad'acqua; seguiteloe làdoveentreràditealpadronedi casa: "IlMaestrodice: Dov'è lamia stanza, perché io vi possamangiare la Pasqua con imieidiscepoli?"Eglivimostreràalpianosuperioreunagrandesalaconitappeti,giàpronta;làpreparatepernoi»(Mc14,13-15).

Momentodell'UltimaCenanelfilm"LaPassione",diMelGibson.

Conosciamogliavvenimenticheaccadderosuccessivamente,durantel'UltimaCenadelSignoreconisuoidiscepoli:l'istituzionedell'EucaristiaedegliApostolicomesacerdotidellaNuovaAlleanza;ladiscussionetradiessi su chi fosse il più grande; l'annuncio del tradimento di Giuda,dell'abbandono dei discepoli e del rinnegamento di Pietro;l'insegnamento del comandamento nuovo e la lavanda dei piedi; ildiscorsodiaddioelapreghierasacerdotalediGesù…

Il Cenacolo sarebbe già degno di venerazione solo per quello cheavvenne tra le sue pareti quella notte, ma inoltre lì il Signore risortoapparveindueoccasioniagliApostoli,chevisieranonascostidentroconleportechiuseperpauradeiGiudei(Cfr.Gv20,19-29);lasecondavolta,TommasorettificòlasuaincredulitàconunattodifedenelladivinitàdiGesù:SignoremioeDiomio!(Gv20,28).GliAttidegliApostolicihannotrasmessoanchechelaChiesa,alsuoinizio,siriunivanelCenacolo,dovevivevano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso,Bartolomeo eMatteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e Giuda diGiacomo.Tutti questi eranoassidui e concordinellapreghiera, insiemeconalcunedonneeconMaria,lamadrediGesùeconifratellidiLui(At1,13-14).InquellasalailgiornodiPentecostericevetteroloSpiritoSanto,chelispinseadandareepredicarelabuonanovella.

PanoramicadiGerusalemmedalversanteorientaledeltorrenteCedron,vicinoalMontedegliUlivi.Versosinistrasull'orizzontesistaglianolacupolaelatorredellabasilicadellaDormizione.Fotodi

LeobardHinfelaar.

Gli evangelisti non riportano dati che permettano di identificarequesto luogo,però la tradizione lo situanell'estremo sudoccidentalediGerusalemme,suunacollinachecominciòachiamarsiSionsoloinepocacristiana.Originariamente,questonomeerastatoapplicatoallafortezzagebusea conquistata da Davide; poi al Monte del Tempio, dove sicustodiva l'Arcadell'Alleanza;epiù tardi,neiSalmieneiLibriProfeticidellaBibbia,all'interacittàeaisuoiabitanti;dopol'esilioaBabilonia,iltermine acquisì un significato escatologico e messianico, per indicarel'originedellanostrasalvezza.Raccogliendoquestosignificatospirituale,quando ilTempio fudistruttonell'anno70, laprimacomunitàcristianaassegnò questo nome al monte dove si trovava il Cenacolo, per la suarelazioneconlanascitadellaChiesa.

Riceviamo la testimonianza di questa tradizione attraverso SanEpifanio di Salamina, che visse alla fine del IV secolo, fu monaco inPalestina e vescovo a Cipro. Egli racconta che l'imperatore Adriano,quando andò in oriente nel 138, «trovò Gerusalemme completamentediroccatae il tempiodiDiodistruttoeprofanato,adeccezionedipochi

edificiediquellapiccolachiesadeicristiani,chesitrovavanelluogodelCenacolo,doveidiscepolisalironodopoessereritornatidalMontedegliUlivi,dopocheilSalvatoreasceseaicieli.EracostruitanellazonadiSionchesopravvisseallacittà,conalcuniedificiviciniaSionesettesinagoghe,cherimaserosulmontecomecapanne;parechesolounadiquestesisiaconservata fino all'epoca del vescovo Massimo e dell'imperatoreCostantino»(SanEpifaniodiSalamina,Demensurisetponderibus,14).

UscendodallacittàattraversolaPortadiSion,unastradaconducealCenacolo—versosinistra—eallabasílicadellaDormizione—verso

destra.FotodiLeobardHinfelaar.

Questa testimonianza coincide con altre del IV secolo: quellatrasmessadaEusebiodiCesarea,cheelenca29vescoviconsedeaSiondall'eraapostolicafinoalsuotempo;ilpellegrinoanonimodiBordeaux,chevidel'ultimadellesettesinagoghe;SanCirillodiGerusalemme,chesi

riferisce alla chiesa superiore dove si ricordava la venuta dello SpiritoSanto; e la pellegrina Egeria, che descrive una liturgia celebrata lì inmemoriadelleapparizionidelSignorerisorto.

Da diverse fonti storiche, liturgiche e archeologiche, sappiamo chedurante la secondametà del IV secolo la piccola chiesa fu sostituita daunagrandebasilica,chiamataSantaSioneconsideratalamadredituttele chiese. Oltre al Cenacolo, includeva il luogo della Dormizione dellaVergine, che la tradizione collocava in un'abitazione vicina; conservavaanchelacolonnadellaflagellazioneelereliquiediSantoStefano,eil26dicembrelìsicommemoravanoilreDavideeGiacomo,ilprimovescovodiGerusalemme. Si conosce pocodella pianta di questo tempio, che fuincendiato dai persiani nel VII secolo, restaurato successivamente e dinuovodanneggiatodagliarabi.

IcrociatiQuandoicrociatiarrivaronoinTerrasanta,nelXIIsecolo,ricostruirono la basilica e la chiamarono Santa Maria del Monte Sion.Nellanavata suddella chiesac'era ilCenacolo, checontinuavaadaveredue piani, ciascuno diviso in due cappelle: nel piano superiore quellededicateall'istituzionedell'EucaristiaealladiscesadelloSpiritoSanto;inquellainferiorequelledellalavandadeipiediedelleapparizionidiGesùrisorto.Inquestopianofucollocatouncenotafio–monumentofunerarionelqualenonc'èilcadaveredelpersonaggiocuièdedicato–inonorediDavide.Quando laCittàSanta fu riconquistatadaSaladinonel 1187, labasilica non soffrì danni, e furono anche permessi i pellegrinaggi e ilculto. Tuttavia questa situazione non duròmolto: nel 1244 la chiesa fudefinitivamente distrutta e si salvò solo il Cenacolo, i cui resti sonoarrivatifinoanoi.

AlpianoterrasiconservapartedelchiostrodelconventofrancescanodelXIVsecolo.Nellafotosivedono,alprimopiano,letrefinestredelCenacolo.FotodiAlfredDriessen.

La sala gotica attuale risale al XIV secolo e si deve al restaurorealizzatodaifrancescani,ipadronilegittimidal1342.Ifratisieranofatticarico del santuario sette anni prima e avevano costruito un conventovicinoallatosud.Nel1342,perbollapapale,fucostituitalaCustodiadiTerraSanta,allaqualelaproprietàdelSantoSepolcroedelCenacolofucedutadairediNapoli,chealorovoltal'avevanoacquisitadalSultanodiEgitto.Nonsenzadifficoltà,ifrancescaniabitaronoinSionperpiùdiduesecoli,finoachefuronoespulsidall'autoritàturcanel1551.Giàprima,nel1524, era stato loro usurpato il Cenacolo, che fu convertito inmoscheaconlascusachelìsiritenevasepoltoilreDavide,consideratoprofetadaimusulmani.Cosìrimasefinoal1948,quandopassònellemanidelloStatod'Israele,cheloamministratuttora.

AlCenacolo si accedeattraversounedificioannesso, salendoalcunescaleinterneeattraversandounaterrazzaacieloaperto.Sitrattadiunasaladicirca15metridilunghezzae10dilarghezza,praticamenteprivadiornamentiemobili.Varipilastrialleparetieduecolonnealcentro,concapitelli antichi riutilizzati, sostengonoun tetto a volta.Negli archivoltirestanorestidirilieviconfiguredianimali;inparticolare,siriconosceunagnello.

Inunodegliarchivoltisonovisibiliirestidellafiguradiunagnello.FotodiAlfredDriessen.

Alcuneaggiuntesonoevidenti,comelacostruzionefattanel1920perla preghiera islamica nella parete centrale, che chiude una delle trefinestre, o un baldacchino di epoca turca sulla scala che porta al pianoinferiore; questo baldacchino si appoggia su una piccola colonna il cuicapitelloècristiano,perchéadornatocolmotivoeucaristicodelpellicanochealimentaisuoifigli.Laparetedisinistraconservaparticherisalgonoall'erabizantina;attraversounascalaeunaporta,sisaleallapiccolasaladovesiricordaladiscesadelloSpiritoSanto.Sullatooppostoall'entratac'è un'uscita verso un altro balcone, che comunica a sua volta con laterrazzaeguardasulchiostrodelconventofrancescanodelXIVsecolo.

Attualmente non è possibile il culto nel Cenacolo. Solo il BeatoGiovanniPaoloIIebbeilprivilegiodicelebrarelaSantaMessainquestasala,il23marzodel2000.QuandoBenedettoXVIandòinTerrasantanelmaggiodel2009,pregòlìilReginaCoeliinsiemeagliOrdinaridelluogo.Acausadell'esistenzadelcenotafioinonorediDavide,veneratocomelatombadelrebiblico,moltiebreiaccorronoalpianoinferioreperpregaredavantiaquestomonumento.

La presenza cristiana sulMonte Sion sopravvive nella Basilica dellaDormizione della Vergine – che include un'abbazia benedettina – e ilconvento di San Francesco. La prima fu costruita nel 1910 sopra deiterreniottenutidaGuglielmo II, imperatorediGermania; la cupoladelsantuario, con un tamburomolto slanciato, si distingue damolti puntidella città. Nel convento francescano, fondato nel 1936, si trova il

Cenacolino o Chiesa del Cenacolo, il luogo di culto più vicino alla saladell'UltimaCena.

Checosadistinguequestaseradallealtresere?

Osservate adesso un'altra scena: il Maestro è riunito con i suoidiscepoli,nell'intimitàdelCenacolo.MentresiavvicinailmomentodellaPassione, il Cuore di Cristo, circondato da coloro che ama, mandaineffabili bagliori di fiamma (Amici di Dio, 222 ). Aveva desideratoardentemente che arrivasse questa Pasqua (Cfr. Lc 22, 15), la piùimportante delle feste annuali di Israele, nella quale si riviveva laliberazione dalla schiavitù in Egitto. Era unita a un'altra celebrazione,quelladegliazzimi,ilricordodeipanisenzalievitocheilpopolodovetteprenderedurante lasuafugaprecipitosadalpaesedelNilo.Anchese lacerimonia principale di quelle feste consisteva in una cena familiare,questaavevauncaratterereligioso forte:«eramemoriadelpassatoma,nello stesso tempo, anche memoria profetica, ossia annuncio di unaliberazionefutura»(BenedettoXVI,Esort.apost.SacramentumCaritatis,10).

LasaladelCenacoloconserval'architetturagoticaconlaqualefu

restauratanelXIVsecolo.Nellafotografia,scattatadallazonadell'entrata,sivedonolacostruzioneperlapreghieramusulmananelmurodidestra,elascalaelaPortacheconduconoallacappelladelladiscesadelloSpiritoSantosullaparetedifondo.FotodiJasónHarman

(www.jasonharman.com).

Durantequestacelebrazione,ilmomentodecisivoerailraccontodellaPasquaoHaggadahPasquale.Iniziavaconunadomandadelpiùgiovanedeifiglialpadre:-Checosadistinguequestaseradallealtresere?La risposta dava occasione di raccontare dettagliatamente la fugadall'Egitto. Il capofamiglia prendeva la parola in prima persona, persimbolizzare che quei fatti non solo si ricordavano, ma si rendevanopresentinelrito.Allafines'intonavaungrandecanticodilode,compostodaisalmi113e114,esibevevaunacoppadivino,dettadellaHaggadah.Poisibenedicevalatavola,cominciandodalpaneazzimo.Chipresiedevaloprendevaenedavaunpezzoaciascunoconlacarnedell'agnello.

Finita la cena, si ritiravano i piatti e tutti si lavavano le mani percontinuareildopocena.Laconclusionesolennesicominciavaservendoilcalice della benedizione, una coppa che conteneva vino mescolato conacqua. Prima di berlo, colui che presiedeva la celebrazione, in piedi,recitavaunlungoringraziamento.

Celebrando l'Ultima Cena con i suoi Apostoli durante un banchettopasquale,Gesù ha dato alla Pasqua ebraica il suo significato definitivo.Infatti, lanuovaPasqua, ilpassaggiodiGesùalPadreattraverso la suamorte e la sua risurrezione, è anticipata nella Cena e celebratanell'Eucaristia, che porta a compimento la Pasqua ebraica e anticipa laPasqua finale della Chiesa nella gloria del Regno (Catechismo dellaChiesaCattolica,1340).

SalaincuisiricordavaladiscesadelloSpiritoSanto.Siapremoltepochevolteall'anno,peresempioilgiornodiPentecoste.FotodiMarie-

ArmelleBeaulieu/CTS.

Era di notte quando il Signore, nell'Ultima Cena, istituì la SacraEucaristia (...). Scendeva la notte sul mondo perché i vecchi riti, gliantichi segni dellamisericordia infinita di Dio verso l'umanità stavanoper realizzarsi pienamente, aprendo il cammino a una vera aurora, lanuovaPasqua.L'Eucaristiafuistituitanellanotte,inpreparazioneall'albadellaRisurrezione(ÈGesùchepassa,155).

Nell'intimità del Cenacolo, Gesù fece qualcosa di sorprendente,totalmente inedito:presounpane, resegrazie, lo spezzòe lodiede lorodicendo:"Questoèilmiocorpocheèdatopervoi;fatequestoinmemoriadime"(Lc22,19).Lesueparoleesprimonounaradicalenovitàdiquestacenarispettoalleprecedenticelebrazionipasquali.Quandopassòai suoidiscepoli ilpaneazzimo,nondiedeloropane,maunarealtàdiversa:questoèilmiocorpo.«Nelpanespezzato, ilSignoredistribuiscesestesso(...)Ringraziandoebenedicendo, Gesù trasforma il pane, non dà più pane terreno, ma lacomunioneconsestesso»(BenedettoXVI,OmeliadellaMessanellaCenadelSignore,9-IV-2009).Enelmomentoincuiistituìl'Eucaristia,donòagliApostoliilpoterediperpetuarla,permezzodelsacerdozio.

Anchecon il caliceGesù fecequalcosadi importanza singolare:Allostessomododopoavercenato,preseilcalicedicendo:"Questocaliceèlanuovaalleanzanelmiosangue,chevieneversatopervoi"(Lc22,20).

ChecosaGesùpotevafaredipiùpernoi?Davvero,nell'Eucaristia,cimostraunamorecheva fino«all'estremo»Davantiaquestomistero, ilBeatoGiovanni Paolo II diceva: "Che cosaGesù poteva fare di più pernoi? Davvero, nell'Eucaristia, ci mostra un amore che va fino«all'estremo» (cfr.Gv 13,1), un amore che non conoscemisura.Questoaspetto di carità universale del Sacramento eucaristico è fondato sulleparolestessedelSalvatore.Istituendolo,eglinonsilimitòadire«Questoè il mio corpo», «questo è il mio sangue», ma aggiunse «dato pervoi...versato per voi» (Lc 22,19-20). Non affermò soltanto che ciò chedavalorodamangiareedabereera ilsuocorpoe ilsuosangue,maneespresse altresì il valore sacrificale, rendendo presente in modosacramentaleilsuosacrificio,chesisarebbecompiutosullaCrocealcuneore dopo per la salvezza di tutti" (Beato Giovanni Paolo II, Lett. enc.EcclesiadeEucharistia,17-IV-2003,11-12).

BenedettoXVI,rivolgendosiagliOrdinaridiTerraSantanellostessoluogodell'UltimaCena,insegnava:«NelCenacoloilmisterodigraziaedisalvezza, del quale siamo destinatari ed anche araldi e ministri, puòessereespressosolamenteinterminidiamore(BenedettoXVI,PreghieradelReginaCoelicongliOrdinaridiTerraSanta):quellodiDio,checihaamatoperprimoedèrimastorealmentepresentenell'Eucaristia,equellodellanostrarisposta,checiportaadonarcigenerosamentealSignoreeaglialtri.

Davanti aGesù Sacramentato— comemi piace fare un atto di fedeesplicita nella presenza reale del Signore nell'Eucaristia! —, alimentatenei vostri cuori il desiderio di trasmettere, con la vostra orazione, unimpulso pieno di fortezza che giunga in ogni luogo della terra, finoall'ultimo angolino del pianeta dove ci sia una persona che spendegenerosamentelasuavitaalserviziodiDioedelleanime(AmicidiDio,154).

Linkdiinteresse

PaginaWebdellaCustodiadiTerraSantasulCenacolo

SanPietroinGallicantu

Alloraisoldati,conilcomandanteeleguardiedeiGiudei,catturaronoGesù,lolegaronoelocondusseroprimadaAnna:egliinfattierasuocerodiCaifa,cheerasommosacerdotequell'anno.Caifaeraquellocheavevaconsigliato ai Giudei: "È conveniente che un solo uomo muoia per ilpopolo".(Gv18,12-14)

Iquattroevangelistiriferisconol’interrogatorioalqualeiprincipideisacerdotieilsinedriosottoposeroGesù,chesisvolseincasadiCaifa(cfr.Mt 26, 57). Fino a lì riuscirono ad arrivare due testimoni d’eccezione:SimonPietroeunaltrodiscepolo,cheavevanoseguitoGesù.Quest’altrodiscepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesùnell’atrio del sommo sacerdote. Pietro, senza dubbio, stava fuori, sullaporta.Allora l’altrodiscepolo, che era conosciutodal sommosacerdote,uscì,parlòconlaportinaiaefeceentrarePietro(cfr.Gv18,16).

Duranteilprocessol’atteggiamentodelMaestroequellodisanPietrosonoincontrasto.Davantialleaccuseingiuste,leimputazioniinfondate,itestimoni falsi, gli affronti … Gesù taceva. Dopo, quando si trattò diproclamare laverità, l’affermòconserenità.Pietro, intimoritodai servi,negòdiaverequalcosaachefareconilMaestro:nonloconosco(Lc22,58),nonsodichecosaparli(Mt26,70),nonconoscoquest’uomo(Mc14,71).

E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora ilSignore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò dellaparola che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, oggimirinnegheraitrevolte".E,uscitofuori,pianseamaramente(Lc22,60-62).

LacasadiCaifa

AGerusalemme,questoepisodiovienecollocatosullatoorientaledelmonte Sion, non molto distante dal Cenacolo, cioè in un quartiereresidenziale della città ai tempi di Gesù Cristo, che si affacciava suitorrentiCedroneGhihon.Glistudiosipropongonoalmenodueposizionidiverse per la casa di Caifa in questa zona, ma i risultati archeologicipropendonopersanPietroinGallicantu.QuestosantuarioècostruitosuunaproprietàcheappartieneaipadriAgostinianiAssunzionistidallafinedel secoloXIX.Gli scavi realizzati tra il 1888e il 1909e tra il 1992e il

2002 portarono alla luce i resti di una dimora d’epoca erodiana, conmulino,cisterneedépandancesrupestri.Inoltre,sitrovòlasogliadiunaportainpietrabenlavorata,conun’iscrizionecheindicailluogoincuisidepositavano leofferteper ilperdonodeipeccati,edueraccoltedipesiche si utilizzavano nel tempio. Questa casa sarebbe stata più tardiveneratadai cristiani, chenel secoloV vi costruirono soprauna chiesa,della quale si conservano alcuni pavimenti a mosaico. Il centro dellabasilica era costituito da una cisterna profonda, che in origine dovevaessereunavascaritualegiudea.

Fotografía:AlfredDriessen

Èprobabile cheunantico testimonedelVI secolo si riferisse aquelsantuario:«dalGolgotaaSantaSioncisonoduecentopassi.Questaèlamadredituttelechiese,poichéèstatafondatadalnostroSignoreCristoedagliapostoli.Fu la casadell’evangelista sanMarco.DaSantaSionallacasa di Caifa, che ora è la chiesa di san Pietro, ci sono più o menocinquantapassi»Teodosio,DesituTerræSanctæ,7(CCL175,118).

L’edificio bizantino subì la sorte di molti templi della Terra Santa:distrutto nel VII secolo dai persiani, fu restaurato; dopo che questosecondo edificio fu distrutto nell’XI secolo, i crociati costruirono unaterzabasilicanelXIIsecolo;anchequestavennerasaalsuoloepiùtardisostituitadaunpiccolooratorio,cheinfinesparìnelXIVsecolo.Irestidiogni tappa rimasero sepolti fino al 1887, quando i padri assunzionistidivenneroproprietaridelterreno.

Lachiesa

La chiesaattuale fu consacratanel 1931e restaurata completamentenel1997.Èsuduelivelliehaunacripta:nellacappellasuperiore,copertada una cupola decorata conmosaici e vetrate, si ricorda il processo diGesùdavantialSinedrio;nell’oratoriointermedio,doveilfondorocciosocomincia ad affiorare sul pavimento, vengono ricordate le negazioni diPietro, il suo pianto e l’incontro con il Signore risorto sulle sponde delmare di Galilea, quando lo confermò nella suamissione; più in basso,nellacripta,cisonovariegrotteilcuiutilizzoattraversoisecolièdifficiledaprecisare,elacisternaveneratadall’epocabizantina,conosciutacomelafossaprofonda.

Quest’ultima, essendo una parte della casa originale, che attiròl’attenzionedeicristianifindaitempipiùantichi,èdigrandeinteresse:ilprimo accesso alla cavità, attraverso una scala e una porta doppia,dimostracheservìperibagnidipurificazionedeigiudei;auncertopuntosi scavò ulteriormente per aumentare la profondità e trasformarla incisterna, e si fece un’apertura circolare nella volta. I segni aggiunti daifedeli–trecrociscolpitenellafasciainternadelforo,oltreallasagomadiunoranteealtresettecrocidipintesulleparetidellafossa–manifestanoche nel V secolo il luogo era considerato il presidio dove Gesù videl’aurora del Venerdì Santo. Cercando una continuità con questatradizione, ipellegriniattuali inquel luogomeditanosullesofferenzediCristo,seguendoleparoledelsalmista:Mihaigettatonellafossapiùprofonda,negliabissitenebrosi.Pesasudimeiltuofuroreemiopprimicontuttiituoiflutti.Haiallontanatodameimieicompagni,

mihairesoperlorounorrore.Sonoprigionierosenzascampo,siconsumanoimieiocchinelpatire.Tuttoilgiornotichiamo,Signore,versodiTeprotendolemiemani(Sal88,7-10.)

All’esternodellachiesasiammiranoaltrirestiarcheologici,traiqualirisalta una strada a gradini perpendicolare al lato.Collegava i quartierinobili, nella zona alta, con quelli popolari, situati lungo il torrenteCedron, vicino ai punti di approvvigionamento di acqua: la fonte delGhihon e la piscina di Siloe. Senza dubbio, la via esisteva ai tempi delSignore– benché forse non fosse lastricata– ed èmolto probabile cheEgli l'avesse percorsa innumerose occasioni: in particolare la notte delGiovedì Santo, prima accompagnato dagli Apostoli, per andare dalCenacoloalGetsemani;poicondottoaforzadaldrappellodipersonechelo aveva catturatonell’ortodegliUlivi e che lo portò a casadel sommosacerdote.

Nelrecintodelsantuarioipellegrinipossonocontemplareinoltreunplastico ingrandescalacheriproduceGerusalemmeinepocabizantina.Sonoriprodottedettagliatamentelesettechiesechefuronocostruitetraisecoli IVeVI: ilSantoSepolcro,SantaSion–cheraggruppava il luogodellaDormizioneeilCenacolo–,SantaMariadellaProbatica–cheoggicoincidegrossomodoconSant’Anna–,SanGiovanniBattista–dovesitrovavailpalazzodiErodeeattualmentesiinnalzalaCittadella–,Siloe–sopra la piscina–, SantaMaria– conosciuta come laNuova, sul cardomassimo,anch’essasparita–eSanPietro.Durante la sua permanenza in Terra Santa nel 1994, don Álvaro delPortillo pregò a SanPietro inGallicantu la seradel 21marzo, il giornoprimadiritornareaRoma.

LamisericordiadelSignorenonciabbandona

Quandoilgallocantò,ilSignoresivoltòefissòlosguardosuPietro,ePietrosiricordòdellaparolacheilSignoregliavevadetto:«Primacheilgallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianseamaramente (Lc 22, 61-62). Solo san Luca annota quel gestomisericordioso di Gesù: il Signore convertì Pietro – che lo aveva

rinnegatotrevolte–senzanemmenorivolgergliunrimprovero:conunosguardod’Amore.–ConqueglistessiocchiciguardaGesù,dopolenostrecadute.Sapessimonoidirgli,comePietro:«Signore,Tusaitutto:Tusaicheiotiamo»,ecambiarevita(Solco,n.964).

Fotografía:LeobardHinfelaar

Commentandoquestopassaggio,sant’Ambrogiospiega:«tutticolorocheGesùguarda,piangono.LaprimavoltaPietrorinnegòenonpianse:perchéilSignorenonloavevaguardato.Lorinnegòunasecondavoltaeneppure questa volta pianse, poiché non lo aveva guardato il Signore.Quando lo rinnegò per la terza volta, però, Gesù fissò su di lui il suosguardo e cominciò a piangere con amarezza incontenibile (…). Pietropianse,econamarezzaprofonda;pianseaffinchélesuelacrimepotesserolavareilsuopeccato.AnchetudevipiangerelatuacolpaconlacrimesevuoiottenereilperdononellostessomomentoedistanteincuiCristotiguarda.Seticapitadicadereinqualchepeccato,coluichetiètestimonenelpiùintimodeltuoessere,tiguardaperfartiricordareeconfessareiltuo errore» (Sant’Ambrogio,Expositio Evangelii secundumLucam , X,89-90).

Benchéilpeccatomortaledistruggal’amorenelcuoredell’uomoeloallontani da Dio (cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1855), lamisericordia del Signore non ci abbandona, la conversione è sempre

possibile:«Invitoognicristiano–diceilSantoPadre–,inqualsiasiluogoe si¬tuazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personaleconGesùCristoo,almeno,aprendereladecisionedilasciarsiincontraredaLui(…).QuandoqualcunofaunpiccolopassoversoGesù,scoprecheLuigiàaspettavailsuoarrivoabracciaaperte.QuestoèilmomentoperdireaGesùCristo:"Signore,misonolasciatoingannare,inmillemanieresonofuggitodaltuoamore,peròsonoquiun’altravol¬taperrinnovarelamia alleanza con te. Ho bisogno di te. Riscattami di nuovo Signore,accettamiancoraunavoltafraletuebracciaredentrici".Cifatantobenetornare a Lui quando ci siamo per¬duti! Insisto ancora una volta: Diononsistancamaidiperdonare,siamonoichecistanchiamodichiederela suamisericordia.» (Francesco,Esort.apost.Evangeliigaudium , 24-XI-2013,n.3).

Mentrelotti–unalottachedureràfinoallamorte–,nonescluderelapossibilitàcheinsorgano,violenti, inemicididentroedifuori.E,comese questo peso non bastasse, a volte faranno ressa nella tuamente glierrori commessi, forse abbondanti. Te lo dico in nome di Dio: nondisperare.Seciòavviene–nondevesuccederenecessariamente,nésaràcosa abituale –, trasforma la prova in un’occasione per unirtimaggiormentealSignore,perchéLui,chetihasceltocomefiglio,nontiabbandonerà. Permette la prova, per spingerti ad amare di più e fartiscoprireconmaggiorechiarezzalasuacontinuaprotezione,ilsuoAmore(…).Avanti, qualunque cosa succeda! Ben protetto dal braccio del Signore,consideracheDiononperdebattaglie.SetiallontanidaLui,qualenesiailmotivo,reagisciconl’umiltàdichivuolecominciareericominciare;dichivuolfaredafiglioprodigotuttiigiornieanchemoltevoltenelcorsodelle ventiquattro ore; di chi vuole risanare il suo cuore contrito nellaConfessione, vero miracolo dell’Amor di Dio. In questo Sacramentomeraviglioso,ilSignorepuliscelatuaanimaetiinondadigioiaediforzaper non venirmeno nella lotta, e per ritornare instancabilmente a Dioanche quando tutto ti sembra oscuro. Inoltre, la Madre di Dio, che èanche Madre nostra, ti protegge con la sua materna sollecitudine e tiguidaneltuoavanzare(AmicidiDio,n.214).

Gli evangelisti non raccontano se sanGiovanni rimase nella casa di

CaifaouscìdietroasanPietro,eneppuresappiamodovesidiressedopociascuno di loro. Più tardi, però, troviamo san Giovanni ai piedi dellaCroce,vicinoaSantaMaria:prima,dasolo,nonriuscivi…–AdessotiseirivoltoallaMadonnaeconLeicom’èfacile!(Cammino,n.513).

Getsemani:preghieraeagoniadiGesù

PanoramicadeltorrenteCedronedelMontedegliUlividaGerusalemme.Foto:www.biblewalks.com

Quando giunge l'ora segnata da Dio per salvare l'umanità dallaschiavitùdelpeccato,vediamoGesùnelGetsemanisoffrirefinoalsudoredisangue[CfrLc22,44]eaccettarespontaneamenteesenzaresistenzailsacrificiocheilPadreesige(AmicidiDio,25).

I racconti evangelici ci hanno riferito la posizione del podere in cuiGesù si ritirò una volta terminata l'Ultima Cena: uscì e andò, come alsolito,alMontedegliUlivi (Lc22,39),aldi làdel torrenteCedron (Gv18,1),earrivòcongliApostoliaunluogochiamatoGetsemani(Mt26,36;Mc 14, 32). Secondo queste indicazioni, si trattava di un giardino dovec'eraun frantoioperestrarre l'olio–questoè il significatodelnome–,che si trovava fuori dallemura di Gerusalemme, a est della città, sullastradaperBetania.

Nell'Orto degli Ulivi, davanti all'imminenza della Passione, che siscatenerà col tradimento di Giuda, il Signore avverte la necessità dipregare Oltre al fatto che quel luogo doveva essere molto conosciuto,perchéGesù spesso si era trovato là con i suoidiscepoli (Gv 18,2),nonstupiscecheiprimicristianiconservasserolamemoriadiunluogodoveavvennero fatti importanti della storia della salvezza. Nell'Orto degliUlivi, davanti all'imminenza della Passione, che si scatenerà coltradimentodiGiuda, il Signore avverte lanecessitàdi pregare: disse aisuoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego". Prese con sé Pietro,GiacomoeGiovanniecominciòasentirepauraeangoscia.Disseloro:–Lamiaanimaètristefinoallamorte.Restatequievegliate.Poi,andatounpo'innanzi,caddeaterraepregavache,sefossepossibile,passasseviadaluiquell'ora.Ediceva:–Abbà!Padre!Tuttoèpossibileate:allontanadamequestocalice!Perònonciòchevoglioio,maciòchevuoitu(Mc14,32-36).

Nell'absidedisinistraèraffiguratalascenadeltradimentodiGiuda.Foto:LeobardHinfelaar.

L'angosciaeratale,chegliapparveunangelodalcieloperconfortarlo.Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventòcomegoccedisanguechecadonoaterra(Lc22,43-44).LapreghieradiCristo contrasta con il comportamento degli Apostoli: rialzatosi dallapreghiera,andòdaidiscepolielitrovòchedormivanoperlatristezza.Edisseloro:–Perchédormite?Alzateviepregate,pernonentrare in tentazione (Lc22,45-46).

TrevolteGesùtornòvicinoaquellicheloaccompagnavano,etutteetrelevoltelitrovòaddormentati,finchéfuormaitroppotardi:–Dormitepure e riposatevi! Basta! È venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo vieneconsegnatonellemanidei peccatori.Alzatevi, andiamo!Ecco, colui chemitradisceèvicino.

Esubito,mentreancoraegliparlava,arrivòGiuda,unodeiDodici,econluiunafollaconspadeebastoni(Mc14,41-43).ConunbaciotradìilSignore, che fu arrestato mentre i discepoli lo abbandonavano efuggivano.

GrazieallapellegrinaEgeriasappiamoche,nellasecondametàdelIVsecolo, il Giovedì Santo si celebrava una liturgia «nel luogo dove ilSignorepregò»,echelìc'era«unachiesaelegante»(ItinerariumEgeriae,XXXVI, 1 [CCL 175, 79]). I fedeli entravano nel tempio, pregavano,cantavano inni e ascoltavano i racconti evangelici sull'agonia di Gesùnell'orto; poi, in processione, si dirigevano in un altro luogo delGetsemanidovesiricordavalacattura(Cfr.Ibid.,2-3[CCL175,79-80]).

LaBasilicadell'AgoniaèdettaanchediTutteleNazioniperché16paesinehannosostenutolacostruzione.Foto:IsraelTourism(Flickr).

Seguendoquestaealtretradizioniugualmenteantiche,attualmentesiveneranotreluoghicollegatiagliavvenimentidiquellanotte:larocciasucui il Signorepregò,ungiardino che custodisceottoulivimillenari conalcuni dei loro virgulti, e la grotta dove sarebbe avvenuta la cattura.Questiluoghisonoseparatidapochedecinedimetri,nellazonapiùbassadel Monte degli Ulivi, quasi sul fondo del Cedron, in mezzo a unpaesaggiomolto suggestivo: questo torrente, come lamaggiorpartedeiwadi palestinesi, è un letto secco e riceve acqua solo con le pioggeinvernali; le pendici del monte, diversamente dalla cima, sono pocoabitate, perché grandi estensioni del terreno sono state destinate aicimiteri;abbondanoglioliveti,disposti in terrazze,eanche i cipressiaibordidellestrade.

AlcentrodellaBasilicadell'AgoniaèveneratalarocciadoveilSignoresisarebbeprostratoinorazione.Foto:Marie-Armelle

Beaulieu/CTS.

LaBasilicadell'Agonia

Larocciasullaquale,secondo la tradizione, ilSignorepregòsi trovaall'internodellaBasilicadell'AgoniaodiTutte leNazioni.Questonomederiva dal fatto che 16 paesi hanno collaborato alla sua costruzione,portata a termine tra il 1922 e il 1924. Segue la pianta della chiesabizantina,dellaqualesonoarrivatefinoanoipocopiùchelefondamenta,perché un incendio la distrusse forse prima del VII secolo. Misura 25metri per 16, aveva tre navate e tre absidi, e pavimenti adornati dimosaici; alcuni frammenti di questi sono conservati, protetti da vetri,vicinoaquelliattuali.Quandofuedificato ilsantuariomoderno, furonotrovatetracceanchediunaltroedificiodiepocamedievale.Fuerettodaicrociati nello stesso luogo della basilica primitiva, ma di dimensionimaggiorieconunorientamentodiverso,versosud-est,ilchefapensare

cheessinonsiaccorserodeirestiprecedenti.RestòabbandonatodopolapresadiGerusalemmedapartediSaladino.

DalCedronspiccal'ampioatriodellabasilica,contrearchisostenutidapilastriecolonne.Lafacciataèrifinitaconunfrontone.Neltimpano,decorato con un mosaico, è rappresentato Cristo mediatore tra Dio el'umanità.Neigiornidisole,laluceall'esternocontrastaconlapenombradell'interno:lefinestrefiltranolalucecontoniazzurri,lillaevioletti,chericordano le ore dell'agonia di Gesù e predispongono il pellegrino alsilenzio,alraccoglimentoeallacontemplazione.Le12cupole,sostenuteal centro della Chiesa da sei colonne slanciate, rafforzano questasensazionepermezzodialcunimosaicichesuggerisconoilcielostellato.

Nel presbiterio, davanti all'altare, sporge dal pavimento la rocciavenerata.Ècircondatadaun'artisticacoronadispine.Dietro,nell'absidecentrale, è rappresentata l'agoniadiGesùnell'orto;nelle absidi laterali,pureinmosaico,sonoraffiguratiiltradimentodiGiudaelacattura.

L'OrtodegliUlivi

IlterrenosucuisilevalaBasilicaèproprietàdellaCustodiadiTerraSantadalla secondametàdelXVII secolo.Quando fu acquisito, la cosapiùnotevolechesiconservava,oltreallerovinemedievaliebizantine,erail cosiddetto giardino dei fiori: un'area non coltivata, circondata da unmuro,dovecrescevanoottoulivi,cheletradizionilocalifacevanorisalireall'epoca di Cristo. I francescani, in attesa delmomento opportuno perricostruirelachiesa,protesseroquegliulivimillenari,legatisenzadubbioalla tradizione cristianadel luogo, inmodo che sonoarrivati vivi finoanoi.

GliottoolivipiùantichidelGetsemanipotrebberorisalirealprimomillennio.Foto:LeobardHinfelaar.

Impressiona il loro aspetto antichissimo. I botanici che li hannostudiatinonsonoarrivatiadunaccordosullaloroetà:alcunisostengonochefuronopiantatinell'XIsecoloecheprovengonodaunostessoramo,ealtrichelaloroenormedimensionepermettediazzardarechesianodelprimo millennio. Che siano più o meno antichi, questo non toglieinteresseapreservarlicometestimonisilenziosicheperpetuanoilricordodiGesùedell'ultimanottedelsuopassaggiosullaterra.

Lagrottadellacattura

IlrecintodellaBasilicadell'Agoniaedell'OrtodelGetsemaniincludeanche un convento francescano. Fuori della proprietà, alcune decine dimetri verso nord, c'è la Grotta della cattura, che pure appartiene allaCustodiadiTerraSanta.Visiaccedeattraversounostrettocorridoio,cheparte dall'atrio di entrata alla Tomba dellaMadonna.Questo santuariomariano meriterà un articolo a parte, insieme alla Basilica della

Dormizione del Monte Sion: per ora basti dire che, secondo alcunetradizioni, lì sarebbe stato trasportato il corpo di Nostra Signora dalquartieredelCenacolo,primadell'Assunzione;lachiesaècondivisadallecomunitàgreca,armena,siriacaecopta.

Ilcorridoioadestradellachiesadell'AssunzioneconduceallaGrottadellacattura.Foto:LeobardHinfelaar

Lagrottamisuracirca19metridilunghezzae10dilarghezza.Alcunireperti archeologici permettono di pensare che fosse utilizzata comeabitazionetemporaneaocomeripostiglioperilpadronedell'orto.QuisicredechegliottoApostoliriposasserolanottedellacatturadiGesù.Dopole ore di agonia e preghiera, quando il Signore notò l'arrivo di Giuda,sarebbeandatolìconglialtritreApostoliperavvertirlidiquellochestavaper succedere. Pertanto, fu da questa parte del Getsemani che andòincontroaldrappellodiguardie.

LaGrottadegliApostoliodellaCatturaconservatraccediunavenerazioneininterrotta.Foto:EnriqueBermejo/CTS.

Numerosi graffiti, incisi dai pellegrini in diverse lingue ed epochesull'intonacodelleparetiesultetto,testimonianounavenerazionequasiininterrotta: nel IV secolo la grotta era utilizzata già come cappella e ilsuopavimentoerastatoadornatodimosaici;dalVall'VIIsecoloaccolselesepolturecristiane;all'epocadeicrociatifudecorataconaffreschi;dalXIVsecoloifrancescaniottenneroalcunidirittidicultosulluogo,finoachefinalmentepoteronoacquisirlo.Unrestaurorealizzatonel1956portòalla luce la strutturaprimitiva, conunamacinaeunacisterna; sopra lagrotta,nellastessaproprietà,furonoscopertiirestidiunanticofrantoio.

Non si faccia lamia volontà… Sono tante le scene in cui Gesùparlacon ilPadre,cheadessoè impossibilericordarle tutte.Pensoperòchenonpossiamotralasciarediconsiderareimomenti,cosìintensi,cheprecedonolasuaPassioneelasuaMorte,quandoilSignoresipreparaaconsumare ilSacrificiochecirestituirà l'Amoredivino.Nell'intimitàdelCenacolo, il suo Cuore trabocca: rivolge al Padre la sua supplica,annuncialadiscesadelloSpiritoSanto,incoraggiaisuoiaduncontinuofervoredicaritàedifede.

Questo ardente raccoglimento del Redentore continua poi nelGetsemani, quando avverte ormai imminente la sua Passione, quandosente che le umiliazioni e le sofferenze si avvicinano, che è l'ora dellaCroce, il duro patibolo dei malfattori, che Egli ha desideratoardentemente.Padre,sevuoi,allontanadamequestocalice[Lc22,42].Esubito:Perònonsiafattalamiavolontà,malatua[Lc22,42].(Amicidi

Dio,240).

Se siamo coscienti che siamo figli di Dio, che la nostra vocazionecristianaesigediseguireipassidelMaestro,lacontemplazionedellasuapreghieraeagonianell'OrtodegliUlivideveportarcialdialogoconDioPadre.«QuandoGesùprega,giàciinsegnaapregare»(CatechismodellaChiesaCattolica,2607);edoltreadesserenostromodello,eglici invitaallapreghiera,comeaPietro,GiacomoeGiovanni,quandolipreseconséechieselorodivegliareconlui:Pregatepernoncadereintentazione.—Pietro, invece, si addormenta. E anche gli altri Apostoli. — E ti seiaddormentato anche tu, bambino amico…, e io pure sono statodormiglionecomePietro(SantoRosario,Imisterodoloroso).

Nell'absidecentraleèrappresentatalapreghieradiGesù.Foto:LeobardHinfelaar.

Noncisonoscuseperabbandonarsialsonno:tuttipossiamopregare;piùpropriamente,tuttidobbiamopregare,perchésiamovenutialmondoper amare Dio, lodarlo, servirlo e poi, nell'altra vita – qui siamo dipassaggio – goderlo eternamente. E in che cosa consiste pregare?Semplicemente, parlare con Dio per mezzo di orazioni vocali o nellameditazione. Non vale la scusa che non sappiamo farlo o che cistanchiamo.ParlareconDioperimpararedaLuiconsistenelguardarlo,

nelraccontarglilanostravita–lavoro,gioie,pene,stanchezze,reazioni,tentazioni–; se lo ascoltiamo, udremo quello che ci suggerisce:abbandona quello, sii più cordiale, lavora meglio, servi gli altri, nonpensaremaledinessuno,parlaconsinceritàeconeducazione…(JavierEchevarría,Getsemani.InorazioneconGesù).

Gesù,soloetriste,soffreegoccedelsuosanguebagnanolaterra.Inginocchiosuldurosuolo,eglipersevera inpreghiera…Piangeper te…eperme: il peso dei peccati degli uomini lo schiaccia BenedettoXVI, inun'udienza dedicata alla preghiera diGesù nelGetsemani, si riferiva alfatto che noi cristiani, se cerchiamo un'intimità sempre maggiore conDio,possiamoportaresuquestaterraunanticipodelcielo:«OgnigiornonellapreghieradelPadrenostronoichiediamoalSignore:"siafattalatuavolontà,comeincielocosìinterra"(Mt6,10).Riconosciamo,cioè,chec'èunavolontàdiDioconnoiepernoi,unavolontàdiDiosullanostravita,chedevediventareognigiornodipiùilriferimentodelnostrovolereedelnostroessere;riconosciamopoicheènel“cielo”dovesi fa lavolontàdiDioechela“terra”diventa“cielo”,luogodellapresenzadell’amore,dellabontà, della verità, della bellezza divina, solo se in essa viene fatta lavolontàdiDio.NellapreghieradiGesùalPadre,inquellanotteterribileestupendadelGetsemani,la“terra”èdiventata“cielo”;la“terra”dellasuavolontàumana, scossadallapaura edall’angoscia, è stata assuntadallasuavolontàdivina,cosìchelavolontàdiDiosiècompiutasullaterra.Equestoèimportanteanchenellanostrapreghiera:dobbiamoimparareadaffidarcidipiùallaProvvidenzadivina,chiedereaDio la forzadiusciredanoistessiperrinnovargli ilnostro“sì”,perripetergli«siafattalatuavolontà», per conformare la nostra volontà alla sua» (Benedetto XVI,Udienza,1-II-2012).

Gesù,soloetriste,soffreegoccedelsuosanguebagnanolaterra.Inginocchiosuldurosuolo,eglipersevera inpreghiera…Piangeper te…eperme: il peso dei peccati degli uomini lo schiaccia. (SantoRosario, Imisterodoloroso).

Rivolgiti alla Vergine, e chiedile di farti il regalo — prova del suoaffettoperte—dellacontrizione,dellacompunzioneperituoipeccati,eper i peccati di tutti gli uomini e di tutte le donne di ogni tempo, condolore d'Amore. E, con questa disposizione, azzàrdati ad aggiungere:

Madre, Vita, Speranza mia, conducimi per mano..., e se in me ora c'èqualcosachedispiaceamioPadre-Dio,concedimidivederloe,insiemeate, di strapparlo. Continua senza paura: O clemente, o pia, o dolceVergineMaria!,pregaperme,perché,compiendol'amabilissimaVolontàdeltuoFiglio,iosiadegnodiottenereedigoderelepromessedelnostroSignoreGesù(Forgia,161).

Gerusalemme:Viadolorosa(I)

"Vuoiaccompagnaredavicino,moltodavicino,Gesù?...ApriilSantoVangeloeleggilaPassionedelSignore.Leggeresoltanto?No:vivere.Ladifferenza è grande. Leggere è ricordare una cosa passata; vivere ètrovarsi presente in un avvenimento che sta accadendoproprio adesso,essereconglialtriinquellescene"(VíaCrucis,IXStazione,punto3).

ProcessionedelVenerdìSantoperlaViaDolorosa,allaqualepartecipanoifedelidiGerusalemme.Foto:Marie-Armelle

Beaulieu/CTS.

Così, lungo i secoli, i santi — e con essi moltitudini di cristiani —hanno contemplato la morte redentrice di Gesù sulla Croce e la suaResurrezione: ilmisteroPasquale,cheèalcentrodellanostrafede(Cfr.Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 571). Col passare del tempo, lameditazionediqueifattihadatoorigineadalcunedevozioni,tralequali

spiccalaViaCrucis.

Comesappiamo,questoesercizioconsistenelconsiderareconspiritodicontrizioneecompassionel'ultimaepiùdolorosapartedeipatimentidel Signore, accompagnandolo spiritualmente nel cammino che hapercorso,caricatodellacroce,dalpretoriodiPilatofinoalCalvario,esulCalvariodaquando fu inchiodato sul patibolo fino alla suadeposizionenelsepolcro.

La pratica della Via Crucis si fonda sulla venerazione per i LuoghiSanti,dovenonc'erabisognodi immaginarsigli scenaridellapassione,che si potevano vedere e percorrere fisicamente. Una pia leggenda —raccolta nel De transitu Mariae , un apocrifo siriaco del V secolo—racconta che laSantissimaVergine camminavaognigiornoper i luoghidoveSuoFiglioavevasoffertoesparsoilsuosangue(Cfr.Dictionnairedespiritualité,II,col.2577).AttraversoSanGerolamo,èarrivatafinoanoila testimonianzadelpellegrinaggio inPalestinache fece lanobileSantaPaolatraglianni385e386:aGerusalemme,"visitavatutti i luoghicontanto fervore e impegno che, se non avesse avuto fretta per vedere glialtri,nonlasisarebbestaccatadaiprimi.

NellaCittàVecchia,laViaDolorosaèindicatainarabo,ebraicoelatino.Foto:LeobardHinfelaar.

Prostrata davanti alla Croce, adorava il Signore come se lo stessevedendo carico di essa. Entrò nel sepolcro dell'Anastasis e baciava lapietra che l'angelo aveva rimosso. Per la sua fede, accarezzava con labocca ilposto stesso in cui il Signoregiacque, comeunassetato cheha

trovato le acque desiderate. Di quante lacrime ha sparso lì, di quantigemitididolorehadato,ètestimonetuttaGerusalemme,neètestimoneil Signore stesso che lei pregava" (San Gerolamo, Epitaphium sanctaePaulae,9).

GrazieallapellegrinaEgeria, cheandò inTerrasantaalla finedel IVsecolo, conosciamo anche diversi particolari di alcune cerimonieliturgiche che si tenevano a Gerusalemme nella stessa epoca. Molte diesseconsistevanonella letturadeiraccontievangelicicollegatiaciascunluogo, la preghiera di qualche salmo e il canto di inni. Inoltre,descrivendo le funzioni sacre del Giovedì e del Venerdì Santo, Egerianarrache i fedeli andavano inprocessionedalMontedegliUlivi finoalCalvario: "si va verso la città a piedi, con inni, e si arriva alla portanell'ora in cui comincia a distinguersi un uomo da un altro; poi,all'interno della città, sono presenti tutti, nessuno escluso, grandi epiccini, ricchi e poveri; nessuno tralascia di partecipare, specialmentequelgiorno,nellavigiliafinoall'aurora.InquestomodosiaccompagnailvescovodalGetsemanifinoallaporta,edalì,attraversandotuttalacittà,finoallaCroce"(ItinerariumEgeriae,XXXVI,3[CCL175,80]).

SchemadelpercorsodellaViaDolorosa.

Secondoaltretestimonianzeposteriori,parechelastradaperlaqualeGesù era passato attraverso le vie di Gerusalemme si andò precisandopocoapoco,mentresideterminavanoanchelestazioni,cioèipostiincuii fedeli si fermavano per contemplare ciascuno degli episodi della

Passione.Icrociati–nell'XIeXIIsecolo–eifrancescani–dalXIVsecoloinpoi–contribuironoingranparteafissarequestetradizioni.CosìnellaCittàSanta,duranteilXVIsecolo,siseguivagiàlostessoitinerariochesipercorreattualmente,notocomeViaDolorosa,conlasuddivisionein14stazioni.

Consuetudine

Apartiredaallora,fuoridiGerusalemmesiesteselaconsuetudinediergereVieCrucisperchéifedeliconsiderasseroquestescene,aimitazionedei pellegrini che andavano personalmente in Terrasanta: questaconsuetudine si diffuse prima in Spagna –grazie al beato Álvaro deCórdoba, domenicano–, e da lì passò in Sardegna e più tardi al restod'Europa. Tra i promotori di questa devozione, San Leonardo di PortoMaurizio occupa un posto importante: dal 1731 al 1751, nel corso dialcunemissioniinItalia,eressepiùdi570VieCrucis;efuilpredicatoredella cerimonia quando Benedetto XIV fece collocare la Via Crucis delColosseo,il27dicembredel1750.IRomaniPonteficihannoincoraggiatoquestapraticapiaancheconcedendoindulgenzeachilacompie.La contemplazione dei patimenti del Signore spinge al pentimento deipropripeccati,equestomuoveall'espiazioneeallariparazioneLa contemplazione dei patimenti del Signore spinge al pentimento deipropri peccati, e questo muove all'espiazione e alla riparazione.L'immediatezza delle scene rivissute nella Via Dolorosa può aiutarel'anima ad incendiarsi ancor più di amore di Dio. Certamente, èimpossibilesaperesequesto itinerariocoincideconil tragittoesattodelSignore, perché il tracciato delle vie risale in linea generale allaricostruzioneromanadiGerusalemmerealizzataaitempidiAdriano,nel135. Sarebbe necessaria una ricerca archeologica che raggiungesse illivello della città nella prima metà del I secolo, e neppure così sirisolverebberotuttigliinterrogativi.Apartequestamancanzadicertezza,laViaDolorosaèlaViaCrucispereccellenza,quellachehannopercorsoicristianipersecoli.Quantoalle14stazioni, lamaggiorpartesonotrattedirettamentedalVangelo,ealtrecisonoarrivateperlapiatradizionedelpopolo cristiano. Le seguiremo con l'aiuto di San Josemaría, che le hameditateconparticolareespressività.

IStazione:Gesùècondannatoamorte

Ogni venerdì, alle tre del pomeriggio, a Gerusalemme si svolge unaprocessione che percorre la ViaDolorosa. La guida il Custode di TerraSanta o un suo rappresentante, accompagnato da numerosi pellegrini,fedeliresidentiinGerusalemmeefratifrancescani.Ilpuntodipartenzaèil cortile della scuola islamica di El–Omariye, situata nell'angolo nord-occidentaledellaspianatadelTempio.DatochenelIsecololìsiergevalaTorreAntonia,cheaccoglievalaguarnigioneromanaacquartieratanellacittà,questo luogoviene tradizionalmente identificato con ilPretorio incuiavvenneilgiudiziodiGesùdavantialgovernatorePonzioPilato.

CortiledellascuolaislamicadiEl-Omariye.Foto:IsraelTourism(Flickr).

"Lasentenzastaperesserepronunciata.Pilatodiceintonodiburla:Ecce rexvester (Gv 19, 14). I sommi sacerdoti rispondono furenti:Nonabbiamo altro re all'infuori di Cesare (Gv 19, 15). Signore!Dove sono ituoi amici? Dove, i tuoi sudditi? Ti hanno abbandonato. È unosbandamentocheduradaventisecoli...TuttifuggiamodallaCroce,dallatua Santa Croce. Sangue, angoscia, solitudine e un'insaziabile fame dianime...sonoilcorteggiodellatuaregalità"(ViaCrucis,IStazione,punto4).

II Stazione: Gesù è caricato della Croce Uscendo dalla scuola eattraversando la Via Dolorosa, si arriva al convento francescano dellaFlagellazione. Si tratta di un complesso costruito intorno a un ampiochiostro,conloStudiumBiblicumFranciscanumdifronte,eduechieseailati:adestra,quelladellaFlagellazione,ricostruitanel1927sullerovinediun'altradelXIIsecolo;easinistra,quelladellaCondanna,erettanel1903. Sul muro esterno di questa chiesa, sulla strada, è segnalata lasecondastazione:

"edegli,portandolaCroce,siavviòversoilluogodettodelCranio,inebraico Gòlgota (Gv 19,17). Come per una festa, hanno preparato uncorteo, una lunga processione. I giudici vogliono assaporare la vittoriacon un supplizio lento e spietato. Gesù non incontrerà la morte in unbatter d'occhio... Gli viene dato tempo perché il dolore e l'amorecontinuino a identificarsi con la Volontà amabilissima del Padre" (ViaCrucis,IIStazione,punto2).

Unpo' più avanti, laViaDolorosa è attraversata da un arco a tuttosestoconuncorridoiocostruitosopra.Ènotopopolarmentecomel'arcodell'EcceHomo,ericorda il luogo incuiPilatopresentòGesùalpopolodopolaflagellazioneelacoronazionedispine.Inrealtà,èilvanocentralediunarcoditrionfodelqualeèconservataanchelaPortadellatonord,all'internodelConventodelleDamediSion:fungedapalad'altarenellabasilicadell'Eccehomo,terminatanelXIXsecolo.

Uscendodallascuola,dopopochimetri,sullatodestrodellastrada,appareilsegnodellasecondastazione.Sulfondosivedel'arcodell'Ecce

Homo.Foto:Marie-ArmelleBeaulieu/CTS.

Così come questo elemento era considerato appartenente alla TorreAntonia, vari pavimenti di pietra nella stessa zona erano solitamenteidentificati con il luogo chiamato Litostroto (Gv 19,13): sono visibilisoprattutto nella Chiesa della Condanna e nel Convento delle Dame diSion.Ineffetti,sial'arcocheipavimentisonodiorigineromana,anchesedovrebberoesseredatatiunpo'piùtardi,all'epocadiAdriano.

InternodellaChiesadellaFlagellazioneFoto:BenjaminE.Wood(Flickr).

QuandosipercorrelaViaDolorosa,passandoperquestopuntovienein mente quanto Cristo aveva sofferto già prima di caricarsi la Croce:Pilato,desiderandocontentareilpopolo,liberaloroBarabbaeordinacheflagellinoGesù.

"Legato alla colonna, pieno di piaghe. Risuonano i colpi dei flagellisullasuacarne lacerata, sullasuacarnesenzamacchiachesoffreper latua carne peccatrice. — E ancora colpi. Cresce il furore. Ancora… Lacrudeltà umana è al colmo. Finalmente, esausti, slegano Gesù. — E ilcorpodiCristosoccombealdoloreecadeaterracomeunverme,fiaccatoemezzomorto"(SantoRosario,IImisterodoloroso).

"Poi portano il mio Signore nel cortile del pretorio, e lì convocanotutta la coorte (Mc 15, 16).—La soldataglia brutalehadenudato il suocorpo purissimo. — Con uno straccio di porpora, vecchio e sudicio,ricopronoGesù.—Nella suamano destra, per scettro, una canna… La

corona di spine, confitta con violenta, ne fa un Re di burla…Ave RexIudaeorum!Salve,Redeigiudei!(Mc15,18).Lopercuotonoferendoloalcapo.E loschiaffeggiano…egli sputanoaddosso. Incoronatodi spineevestitoconcencidiporpora,Gesùvienemostratoalpopolo:Eccehomo!Eccol'uomo"(Ibid.,IIImisterodoloroso).

"Il cuore si commuove nel contemplare la Santissima Umanità delSignore ridotta a una piaga. (...). Guarda Gesù. Ogni squarcio è unrimprovero;ognicolpodiflagello,unmotivodidoloreperletueoffeseeperlemie"(ViaCrucis,IStazione,punto5).

IIIStazione:Gesùcadeperlaprimavolta

LaViaDolorosacontinuainleggeradiscesafinoaincrociarsiconunastradachevienedallaPortadiDamasco;sichiamaEl-Wad–LaValle–esegue l'antico letto del torrente Tiropeon. Girando a sinistra, quasiall'angolo, si trova una piccola cappella, appartenente al Patriarcatoarmenocattolico,conlaterzastazione.

Lascenachesicontemplanellaterzastazioneèrappresentatanellapalad'altaredellacappella.Foto:AlfredDriessen.

"IlcorpoestenuatodiGesùormaivacillasotto laCroceenorme.DalsuoCuoreamantissimogiungeappenaunsoffiodivitaallesuemembrapiagate.AdestraeasinistrailSignorevedequestafollachevagacomeungreggesenza pastore. Potrebbe chiamarli a uno a uno, con i loro nomi, con inostri nomi. Vi sono lì in mezzo quelli che si erano cibati allamoltiplicazionedeipaniedeipesci,quellicheeranostatirisanatidailoromali, quelli che erano stati ammaestrati sulla riva del lago, sullamontagnaeneiporticidelTempio.

Un dolore acuto trapassa l'anima di Gesù, e il Signore cade a terraestenuato. Tu e io non possiamo dir nulla: ormai sappiamo perché laCroce di Gesù pesa tanto. E piangiamo le nostre miserie e anche latremendaingratitudinedelcuoreumano.Dalfondodell'animasgorgaunatto di vera contrizione, che ci fa uscire dalla prostrazione del peccato.

Gesùècadutoperchénoicirisolleviamo:unavoltaesempre"(Ibid.,IIIStazione).

LaterzaelaquartastazionesonoattaccateeappartengonoalPatriarcatoArmenoCattolico.Foto:J.Paniello.

IVStazione:GesùincontraMaria,suaSantissimaMadre

Avanzando pochi metri, si arriva alla quarta stazione, dove c'è unachiesa, puredegli armeni, nella cui cripta c'è l'AdorazioneperpetuadelSantissimo Sacramento. Nostra Signora non abbandona Suo FigliodurantelaPassione;ineffetti,lavedremopiùavantisulGolgota."Gesùsiè appena rialzato dalla sua prima caduta, quando incontra la suaSantissima Madre, ai bordi della strada che stava percorrendo. MariaguardaGesùconimmensoamore,eGesùguardasuaMadre;iloroocchisiincontrano,ciascunodeiduecuoriversanell'altroilpropriodolore(...).Nella buia solitudine della Passione, laMadonna offre a suo Figlio unbalsamoditenerezza,diunione,difedeltà;un«sì»allavolontàdivina.Dando la mano a Maria, anche tu e io vogliamo consolare Gesù,accettando sempre e in tutto la Volontà di suo Padre, di nostro Padre"(Ibid.,IVStazione).

VStazione:SimoneCireneoaiutaGesùaportarelaCroce

Subito si lascia la stradadiEl-Wade si giraadestra,per tornaredinuovo allaViaDolorosa.Questo pezzo èmolto caratteristico della città

vecchia:strettoeripido,conscaliniognipochipassienumerosiarchicheincrociano la strada al di sopra, unendo gli edifici dei due lati. Proprioall'inizio, a sinistra, c'è una cappella che già nel XIII secolo era deiFrancescani, dove si ricorda la quinta stazione: un uomo che ritornavadaicampiepassavadilì,chiamatoSimonediCirene,padrediAlessandroediRufo,fucostrettoaportarelaCrocediGesù(Mc15,21).

Internodellacappelladellaquintastazione.Foto:J.Paniello.

"Nell'insiemedellaPassione,questoaiutorappresentabenpoco.MaaGesùbastaunsorriso,unaparola,ungesto,unpo'diamoreperriversarecopiosamentelasuagraziasull'animadell'amico.(...).

AvoltelaCrocecomparesenzachelacerchiamo:èCristochechiededinoi.EsepercasodifronteaquestaCroceinattesa,eforseperquestopiù oscura, il cuoremostrasse ripugnanza... non dargli consolazioni. E,qualoranechieda,tu,pienodinobilecompassione,diglipiano,comeinconfidenza: cuore, cuore in Croce! cuore in Croce!" (Via Crucis, Vstazione).

VIStazione:unapiadonnaasciugailvoltodiGesù

Sappiamo poco di questa donna. Una tradizione basata su testiapocrifi l'identifica con l'emorroissa di Cafarnao, chiamata Berenice;

tradottoinlatino,ilsuonomesitrasformòinVeronica.Nelmedioevolasuacasavienelocalizzataqui,versolametàdellastrada,doveoggic'èunapiccola cappella con l'entratadirettadalla via e sopraunaChiesa grecocattolica.

Colonnapressolasestastazione.Foto:LeobardHinfelaar."Unadonna,dinomeVeronica,sifastradatralafolla;portaunlino

biancoripiegato,conilqualetergedevotamenteilvisodiGesù.IlSignorelasciaimpressoilsuoSantoVoltosulletrepartidelvelo.IlvoltoamatodiGesù, che aveva sorriso ai bambini e si era trasfigurato di gloria sulTabor, ora è come nascosto dal dolore. Ma questo dolore è la nostrapurificazione; il sudore e il sangue che offuscano e sfigurano le suefattezze,sonolanostrapulizia.Signore,fa'cheiomidecidaastrappare,con la penitenza, la triste maschera che mi sono forgiato con le miemiserie...Allora,soloallora,attraversoilcamminodellacontemplazionee dell'espiazione, a poco a poco la mia vita ricopierà fedelmente ilineamentidellatuavita.AssomiglieremosemprepiùaTe.Saremoaltri

Cristi,lostessoCristo,ipseChristus"(Ibid.,VIStazione).

Lacappelladellasettimastazione,cheèdivisaindueambienti,èproprietàdellaCustodiadiTerraSanta.Foto:IsraelTourism(Flickr).

VIIStazione:Gesùcadeperlasecondavolta

Al terminedella salita, laViaDolorosa sboccanelKhanez-Zait,– ilmercato dell'olio– , l'animato e affollato bazar che viene dalla porta diDamasco. Delimita i quartieri musulmano e cristiano, e coincide conl'anticoCardoMassimo,lastradaprincipaledellaGerusalemmeromanae bizantina. La settima stazione si trova nell'incrocio, dove c'è unacappellinadiproprietàdeiFrancescani.

"Gesùcadeperilpesodellegno...Noi,perl'attrazionedellecosedellaterra.PreferiscecadereanzichélasciarelaCroce.InquestomodoCristosanaildisamorecheciabbatte"(Ibid.,VIIstazione,punto1).

Nelluogodell'ottavastazionec'èunapietrarotondadipiccoledimensioni,conunacroceedun'iscrizioneincisa:GesùCristovince.

Foto:AlfredDriessen.

VIIIStazione:GesùconsolalefigliediGerusalemme

Apochimetridalluogodellasecondacaduta,prendendolaviadiSanFrancesco, che sale verso ovest e prolunga la Via Dolorosa, si arrivaall'ottavastazione. "Fra lagentecheosserva ilpassaggiodelSignore,visono alcune donne che non possono trattenere la compassione escoppianoinlacrime(…).

Ma il Signore vuole dirigere questo pianto verso un motivo piùsoprannaturale,eleinvitaapiangereperipeccatichesonolacausadellaPassioneecheattirerannoilrigoredellagiustiziadivina:– Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voistesseesuivostrifigli...Perchésetrattanocosìillegnoverde,cheavverràdel legno secco? (Lc23, 28; 31). I tuoipeccati, imiei, quelli di tutti gliuomini,sialzanoinpiedi.Tuttoilmalecheabbiamofattoetuttoilbenecheabbiamotralasciatodifare.Ilpanoramadesolantedeidelittiedelleinfamie innumerevoli che avremmo commesso, se Lui, Gesù, non ciavesseconfortatocon la lucedel suosguardoamabilissimo.Èbenpoco

unavitaperriparare!"(Ibid.,VIIIStazione).

IXStazione:GesùcadeperlaterzavoltaPerandareallanonastazioneforseanticamentec'eraunpassaggiopiùdiretto,maattualmenteè necessario tornare sui propri passi fino al bazar, seguirlo per alcunimetri in direzione sud, e prendereuna scala che si apre sul latodestrodellastrada.Allafinediunvicolo,unacolonnasegnalalaterzacaduta.Ècollocatainunangolo,traunaccessoallaterrazzadelconventoetiopeelaportadellachiesacoptadiSant'Antonio.

"Il Signore cade per la terza volta, sul pendio del Calvario, quandomancanosoloquarantaocinquantapassiallavetta.Gesùnonsireggeinpiedi:glimancanoleforzeegiacestrematoperterra"(Ibid.,IXStazione)."AdessocapisciquantohaifattosoffrireGesù,etiriempididolore:com'èsemplicechiedergliperdono,epiangere i tuoipassati tradimenti! Il tuopetto non basta a contenere le ansie di riparazione! Bene. Ma nondimenticare che lo spirito di penitenza consiste principalmente nelcompiere, costi quel che costi, il dovere di ogni istante" (Ibid., IXStazione,punto5).

DallanonastazionesipuòarrivarealcortiledellaBasílicadelSantoSepolcroattraversolaterrazzadelconventoetíope.Foto:Marie-

ArmelleBeaulieu/CTS.

Il luogo in cui si ricorda l'ultima cadutadelSignore è apochimetridallabasilicadelSantoSepolcro.Difatto,leultimecinquestazionidellaVia Dolorosa si trovano all'interno della Basilica. Per arrivarci unapossibilitàè tornarealbazarepercorrerealcunestrade finoadarrivareallapiazzettachesiapredifronteall'entrata,sullafacciatasud;questoèl'itinerarioabitualedellaprocessionedelvenerdì.L'altrapossibilità,piùbreve, consiste nell'attraversare la terrazza del convento etiope – che asua volta è il tetto di una delle cappelle inferiori della basilica – escendere attraversando l'edificio, che ha un'uscita diretta sulla piazza,vicino al luogo del Calvario. Lo visiteremo, per meditare le scenesuccessivedellaPassione,nelprossimoarticolo.

Links di interesse Vídeo della Custodia di Terra Santa sulla ViaDolorosaPaginadellaCustodiadiTerraSantasullaViaDolorosa

Gerusalemme:ilCalvario

LecupoledellabasílicadelSantoSepulcrospiccanosututtigliedificidellacittàvecchia.Foto:BertholdWerner

La nona stazione della Via Dolorosa ci ha lasciato molto vicino alCalvario. Fino a questo momento avevamo accompagnato Gesù con laCroce sulle spalle lungo un itinerario che ci è stato trasmesso lungo isecolidallapietàdelpopolocristiano.Oracitroviamodifrontealluogocentrale della nostra fede, che potremmo considerare il più sacro dellaTerraSanta:illuogodoveGesùCristofucrocifisso,morìefusepolto,eilterzogiornoresuscitòdaimorti(SimbolodegliApostoli).

IfrancescanidellaCustodiadiTerraSantafannounaprocessionenellabasilicainalcunigiornidiQuaresima.Foto:Marie-Armelle

Beaulieu/CTS.

Appena una decina di metri separano il Calvario dalla tomba delSignore. Tutta la zona è inclusa nella basilica del Santo Sepolcro,chiamata anchedellaResurrezionedai cristiani orientali.Agli occhi delpellegrino si presenta con una architettura singolare, che può ancheessere considerata disordinata o caotica. All’esterno è formata da varivolumi sovrapposti e aggiunti, tra i quali spicca un campanile tronco;sopraquesto cumulodi edificazioni e terrazze, si innalzanodue cupole,una più grande dell’altra, che caratterizzano il profilo diGerusalemme.L’internoè configurato comeuncomplesso insiemedi altari e cappelle,grandiepiccole,delimitatedamurioaperte,dispostesudifferentilivellicomunicantipermezzodiscale.

Questo aspetto sorprendente non è altro che il risultato della suadifficile storia: forse nessun altro luogo al mondo è passato per tantecostruzioni, demolizioni, ricostruzioni, incendi, terremoti, restauri ... AquestosideveaggiungerechelaproprietàdellabasilicaècondivisatralaChiesa cattolica – rappresentata dai francescani, che custodiscono i

Luoghi Santi dal 1342 – e le Chiese ortodosse greca, armena, copta,siriaca,etiopica,chegodonodidifferentidiritti.

IlluogodelCranio

I Vangeli ci hanno trasmesso che presero Gesù e lo condussero alluogodelGolgota,chesignifica“luogodelCranio”(Mc15,22.Cfr.Mt27,33,Lc23,33;eGv19,17).Lìlocrocifisseroconaltridue,unoaciascunlatoeGesùnelmezzo(Gv19,18).Questoluogositrovavavicinoallacittà(Gv19,20);quindifuoridallacintamuraria.Nelluogodovefucrocifissoc’eraunorto, enell’ortoun sepolcronuovo in cui ancoranonera statosepoltonessuno(Gv19,41).QuandoGesùmorì,poichéeralaParascevedeigiudeieilsepolcroeravicino,lodeposerolì(Gv19,42).

Le ricerche archeologiche hanno trovato altre tombe della stessaepoca nelle vicinanze del Calvario, alle quali si può accedere dallabasilica.Questofattoconfermachealloratuttaquell’areasitrovavafuoridaGerusalemme,poichélaleggegiudaicaproibivalasepolturaall’internodelle mura. Alcuni studiosi hanno anche identificato la zona con unavecchia cava abbandonata, della quale ilGolgota sarebbe stato il puntopiù alto: questo concorderebbe con varie testimonianze primitive, chedescrivono un terreno roccioso, con numerosi frammenti di pietra. Insintesi,perquantooggiilSantoSepolcrooccupiquasiilcentrodellaCittàVecchia,dobbiamoimmaginareilluogodellacrocifissioneall’esterno,invista delle mura e di una strada di passaggio, sopra una rupe che siinnalzava varimetri dal terreno, tra altre rupi più piccole, orti cinti damuriesepolcri.

VicinoalCalvario,unmosaicorappresentaladeposizionediCristoelasuasepoltura.Foto:AlfonsoPuertas.

I cristiani di Gerusalemme conservarono la memoria del luogo, inmodochenonsismarrìmalgradoledifficoltà.Nell’anno135,dopoaversoffocato la seconda ribellione dei giudei contro Roma, l’imperatoreAdriano ordinò che la città fosse rasa al suolo, e sopra ne costruì unanuova:AeliaCapitolina.L’areadelCalvarioedelSantoSepolcro,inclusanella nuova superficie urbana, fu ricoperta con un terrapieno, e lì siinnalzòuntempiopagano.RiferisceSanGerolamonel395,raccogliendouna tradizione anteriore: “dai tempi di Adriano fino all’impero diCostantino, per centottanta anni, nel luogo della resurrezione si davacultoaunastatuadiGiove,esullarocciadellacroceaunaimmaginedimarmo di Venere, posta lì dai pagani. Senza dubbio gli autori dellapersecuzionesiimmaginavanoche,seavesserocontaminatoiluoghisacripermezzodegliidoli,ciavrebberotoltolafedenellaresurrezioneenellacroce”(SanGerolamo,AdPaulinumpresbyterum,Ep.58,3).

LastessacostruzionechenascoseilGolgotaallavenerazionecristianacontribuì a conservarlo fino al IV secolo. Nel 325, il vescovo diGerusalemme Macario chiese e ottenne il permesso di Costantino perdemolire i templipagani innalzatisuiLuoghiSanti.SoprailSepolcrodiGesù e il Calvario, una volta scoperti, si progettò una operamagnifica:“convienepertanto–scrissel’imperatoreaMacario–chelatuaprudenza

disponga epreveda tutto il necessario, inmodo chenon solo si realizziunabasilicamigliorediqualsiasialtra,macheanchetuttoilrestosiataleche tutti imonumentipiùbellidi tutte lecittàsianosuperatidaquestoedificio”(EusebiodiCesarea,DevitaConstantini,3,31).

Grazie alle fonti documentarie e agli scavi archeologici – realizzatisoprattuttonelXXsecolo–sappiamoche il complessoeracostituitoditreparti,dispostedaovestaest:unmausoleocircolareconilsepolcroalcentro, chiamatoAnastasis – resurrezione– ; un cortile quadrangolareconportici su tredei quattro lati, a cielo aperto,dove stava la rupedelCalvario;eunabasilicapercelebrarel’Eucaristia,concinquenavateeunatrio, nota comeMartyrion – testimonianza. La chiesa fu dedicata nel336. Di questo antico splendore costantiniano resta ben poco:danneggiato dai persiani nel 614 e restaurato dal monaco Modesto, ilcomplesso subì terremoti e incendi fino a che alla fine fu distrutto nel1009perordinedelsultanoEl-Hakim;laformaattualesideveairestauridell’imperatorebizantinoCostantinoMonomaco–XIsecolo–,all’operadeicrociati–nelXIIsecolo–eadaltretrasformazioniposteriori.

AlterminedellaViaDolorosa

TerminiamoilpercorsodellaviaViaDolorosa,cheavevamointerrottonell’articolo sulla Via Dolorosa . Lo avevamo iniziato permano di SanJosemaría,conanimocontemplativo:“Nellameditazione,laPassionediCristo esce dalla cornice fredda della storia o della considerazionedevozionale, per presentarsi dinanzi agli occhi, terribile, opprimente,crudele,sanguinosa...,pienad'Amore”(Solco,993).

XStazione:Gesùèspogliatodellesuevesti

AppenaentratinelSantoSepolcro,adestra,duescaledipietramoltoripidesalgonoallecappelledelGolgota,illuogodelsupplizio.Sitrovanoacinquemetridialtezzasopraillivellodellabasilica.Unavoltasopra,disolitoipellegrinicontemplanoladecimastazione.

LadecimastazionedellaVíaDolorosavienecontemplataappenasalitialGolgota,pochimetriprimadellacappelladellacrocifissione,

dovesiricordal'undicesimastazione.Foto:Marie-ArmelleBeaulieu/CTS.

Quando il Signore giunge al Calvario, gli danno da bere del vinomescolato con fiele, come narcotico, per attutire un po' il dolore dellacrocifissione. Ma Gesù, dopo averlo assaggiato per ringraziare delpietoso servizio, non ha voluto berlo (cfrMt 27, 34). Si consegna allamorteconlapienalibertàdell'Amore.Poi,isoldatispoglianoGesùdellesuevesti(…)eledividonoinquattroparti.Malatunicaèsenzacuciture,perciòdiconofraloro:–Nonstracciamola,matiriamoasorteachitocca(Gv19,24).Èlospogliamento,lasvestizione,lapovertàpiùassoluta.NonèrestatonullaalSignore,eccettounlegno.PergiungereaDio,laviaèCristo;maCristoèsullaCroce,epersaliresulla Croce bisogna avere il cuore libero, distaccato dalle cose dellaterra.ViaCrucis,Xstazione

XIStazione:GesùèinchiodatosullaCroce

Alcuni passi separano la decima dall’undicesima stazione, ricordataconunaltare.Lascenadellacrocifissionevièrappresentatasopra,inunmosaico. La cappella appartiene ai francescani della Custodia di Terra

Santa.

Ormai hanno confitto Gesù al legno. I carnefici hanno eseguitospietatamente la sentenza. Il Signore ha lasciato fare, con infinitamansuetudine.

Tantasofferenzanoneranecessaria.(…).Mahavolutosoffriretuttoquestoperteeperme.Enoi,nonsapremocorrispondere?È molto probabile che qualche volta, a tu per tu con un crocifisso, tivengano le lacrime agli occhi. Non trattenerti... Ma fa' in modo che ilpiantosiconcludainunproposito.ViaCrucis,XIstazione,1

XIIStazione:GesùmuoresullaCroce

A sinistra della cappella della crocifissione, troviamo la cappella delCalvario,proprietàdellaChiesagreco-ortodossa.Sielevasopralarocciavenerata, visibile ai lati dell’altare attraverso un vetro. Sotto, un discod’argentoapertoalcentroindicalabucaincuifuinnalzatalaCroce.

Asinistradellacappelladellacrocifissione,sitrovalacappelladelCalvario,checorrispondealladodicesimastazione.Foto:Alfred

Driessen.

In alto, sulla Croce, è scritta la causa della condanna: GesùNazarenoRedeigiudei(Gv19,19).Etutti ipassanti lo ingiurianoesiburlanodiLui.—SeèilrediIsraele,scendaoradallaCroce(Mt27,42).Unodeiduemalfattoriintervieneindifesa:—Costuinonhafattoalcunmale...(Lc23,41).QuindirivolgeaGesùun'umilerichiesta,pienadifede:—Gesù,ricordatidimequandoentreraineltuoregno(Lc23,42).—Inveritàtidico,oggisaraiconmenelparadiso(Lc23,43).AccantoallaCrocevièsuaMadre,Maria,conaltresantedonne.Gesùlaguarda,poiguardaildiscepoloamato,ediceallaMadre:—Donna,eccotuofiglio.Poidicealdiscepolo:—Eccotuamadre(Gv19,26-27).Sispengonogliastridelcielo,e laterrarestasommersanelletenebre.Sonoquasiletre,quandoGesùesclama:—Elì,Elì, lemàsabactàni?,chesignifica:Diomio,Diomio,perchémihaiabbandonato?(Mt27,46).Poi, sapendo che ogni cosa era sul punto di concludersi, per darecompimentoallaScritturadice:—Hosete(Gv19,28).I soldati imbevono di aceto una spugna e, dopo averlamessa su unacannadiissopo,glielaavvicinanoallabocca.Gesùassaporal'aceto,edesclama:—Tuttoècompiuto(Gv19,30).Il velo del tempio si squarcia nel mezzo e la terra trema quando ilSignoregridaagranvoce:—Padre,nelletuemaniconsegnoilmiospirito(Lc23,46).Espira.

Ama il sacrificio, che è fonte di vita interiore. Ama la Croce, che èaltaredelsacrificio.Amaildolore,finoabere,comeCristo,lafecciadelcalice.

Sottol'altaredelCalvario,uncerchiodiargentosegnalailluogoincuifuinnalzatalaCroce.Foto:LeobardHinfelaar.

Nella parte della roccia visibile a destra, si osserva una fendituraattribuitaalterremotochesiverificòalmomentodellamortediCristo:EGesù,emessounaltogrido,spirò.Edeccoilvelodeltempiosisquarciòinduedacimaafondo,laterrasiscosse,leroccesispezzarono(Mt27,50-51). La fenditura si può vedere anche in un’altra cappellaimmediatamente sottostante, dedicata ad Adamo. Secondo una piatradizioneacuifariferimentoOrigenenelterzosecolo,lìsarebbestatalatombadelprimouomo;aprendosilaterra,ilsanguedelSignoreavrebberaggiunto i suoi resti, facendone il primo redento. Nell’iconografiacristiana,questa leggenda ispirò l’abitudinediporreun teschio aipiedidellaCroce.

XIIIStazione:GesùèschiodatodallaCroceeconsegnatoasuaMadre

QuestascenasiricordatralacappelladellaCrocifissioneequelladelCalvario,inunaltarededicatoaNostraSignoradeiDolori.

Sommersadaldolore,MariastaaccantoallaCroce.EGiovanni,conLei.Masifatardi,eigiudeiinsistonoperchéilSignorevengatoltodalì.

DopoaverottenutodaPilatoilpermessoprescrittodallaleggeromanaperdaresepolturaaicondannati,giungealCalvariounuomodinomeGiuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. Non avevaaderitoalladecisioneeall'operatodeglialtri.EglieradiArimatea,unacittàdeigiudei,easpettavailregnodiDio.(Lc23,50-51).ConluivieneancheNicodemo,quellocheinprecedenzaeraandatodaluidinotte,eportavaunamisturadimirraedialoedicircacentolibbre(Gv19,39).

EssinoneranoconosciutipubblicamentecomediscepolidelMaestro;non avevano presenziato ai grandi miracoli, e non l'avevanoaccompagnato nell'entrata trionfale in Gerusalemme. Adesso, nelmomento brutto, quando gli altri sono fuggiti, non temono di dare lafacciaperilloroSignore.

InsiemeprendonoilcorpodiGesùelodepongonofralebracciadellasuaSantissimaMadreViaCrucis,XIIIstazione

MeditiamosuquestoSignore,copertodiferiteperamornostro(…).LascenachecipresentaquestoCristoridottoaunostraccio,uncorpomartoriatoeinertedepostodallacroceeaffidatoasuaMadre,ècomeilritratto di una disfatta. Dove sono le folle che lo seguivano? Dov'è ilRegnodicuiannunciaval'avvento(…)?

Ora, di fronte al Calvario, quando Gesù è morto e non si è ancoramanifestata lagloriadelsuotrionfo,è ilmomentodiesaminare inostridesideridivitacristiana,disantità;èilmomentobuonoperriconoscerelenostredebolezze,ereagireconunattodifede,confidandonelpoterediDio e facendo il proposito di vivificare con l'amore le cose della nostragiornata. L'esperienza del peccato ci deve condurre al dolore, a unadecisionepiùmatura,piùprofonda,difedeltà,diveraidentificazioneconCristo,diperseveranzaadognicostonellamissionesacerdotalecheEgliha affidato a tutti i suoi discepoli senza eccezione, e che ci stimola aesseresaleelucedelmondo.ÈGesùchepassa,95-96.

Questidesideridi fedeltàsi trasformeranno inoperesericorriamoaSantaMariache—dall'annunciodell'AngelofinoallasuaagoniaaipiedidellaCroce—nonhaavutoaltrocuorenéaltravitachequelladiGesù.ViaCrucis,XIIIstazione,4.

Dì:Madremia–tua,perchéseisuopermoltititoli–,iltuoamoremileghiallaCrocedituoFiglio:nonmimanchilaFede,néilcoraggio,nél'audacia,percompierelavolontàdelnostroGesù.Cammino,497

XIVStazione:VienesepoltoilCorpodiGesù

ScendendodalCalvarioetornandoall’atriodellabasilica,incontriamolaPietradell’Unzione,cheèmoltoveneratadaicristianiortodossi.Sitrattadiunalastradipietrarossicciaconvenaturebianche,chericordalecurecheGiusepped’ArimateaeNicodemodedicaronoalcorpodiGesù.

Io salirò con loro fino ai piedi della Croce, mi stringerò al Corpofreddo,alcadaverediCristo,conilfuocodelmioamore...,loschioderòconimieiattidiriparazioneeconlemiemortificazioni...,loavvolgerònellenzuolonuovodellamiavitalimpida,eloseppellirònelmiocuoredi roccia viva, dal quale nessunome lo potrà strappare, e lì, Signore,puoiriposare!

Quand'anchetuttoilmondotiabbandonietidisprezzi...,serviam!tiservirò,Signore!ViaCrucis,XVIstazione,1

Proseguendo verso ovest si arriva alla Rotonda, o Anastasis, ilmonumento circolare chiuso da una cupola, al cui centro si eleva lacappellaconilsepolcrodelSignore.

EntrandoalSantoSepolcro,ilpellegrinotrovaperprimacosalaPietradell'Unzione.Foto:AlfonsoPuertas

MoltovicinoalCalvario,inunorto,Giusepped'Arimateasierafattoscavare nella roccia un sepolcro nuovo. Ed essendo la vigilia dellagrande Pasqua dei giudei, lì depongono Gesù. Poi, Giuseppe, rotolataunagranpietrasullaportadelsepolcro,seneandò(Mt27,60).

Senza nulla di proprio Gesù è venuto al mondo, e senza nulla diproprio—neppureilluogoincuiriposa—cihalasciati.

LaMadredelSignore—miaMadre—eledonnechehannoseguitoilMaestrodallaGalilea,dopoaverosservatotuttoattentamente,rientranoanch'esse.Cadelanotte.

Adesso tutto è finito. L'opera della nostra Redenzione è compiuta.OrmaisiamofiglidiDio,perchéGesùèmortopernoielasuamortecihariscattati.Emptienimestispretiomagno!(1Cor6,20),tueiosiamostaticompratia gran prezzo.Dobbiamo far diventare vita nostra la vita e lamorte diCristo.Morire permezzo dellamortificazione e della penitenza, perchéCristo viva in noi per mezzo dell'Amore. E dunque seguire le orme diCristo,conl'anelitodicorredimeretutteleanime.

Dare lavitaperglialtri.Soltantocosìsivive lavitadiGesùCristoediventiamounasolacosaconLui.ViaCrucis,XIVstazione

Gerusalemme:ilSantoSepolcro

Sopraggiuntaormailasera,poichéeralaParasceve,cioèlavigiliadelsabato, venne Giuseppe, un uomo ricco di Arimatea (Mt 27,57), uomobuono e giusto, membro del Sinedrio, che non aveva aderito alladecisione e all'operatodegli altri (Lc23, 50-51).EradiscepolodiGesù,perònascostamente,per timoredeigiudei (Gv19,38).CoraggiosamenteandòdaPilatoperchiedereilcorpodiGesù.Pilatosimeravigliòchefossegiàmortoe,chiamatoilcenturione,lointerrogòsefossemortodatempo.Informatodalcenturione,concesse lasalmaaGiuseppe(Mc15,43-45).Nicodemo, quello che era andato daGesù nottetempo, venne anche luiportandounamisturadimirraealoe,dicentolibbre,piùditrentachili.

LatombadelSignoreèracchiusainunacappellaalcentrodell'Anastasis.Foto:IsraelTourism(Flickr).

PreseroilcorpodiGesùèloavvolseroinlenzuoli,congliaromi,comeeracostumedaresepolturatraigiudei.Nelluogodovefucrocifissoc’eraunorto,enell’ortounsepolcronuovoincuinonerastatoancorasepoltonessuno(Gv19,39-41).Giuseppeloavevafattoscavarenellaroccia(Mt27,60).DatocheeralaParasceve,eilsepolcroeravicino,poserolìGesù(Gv19,42).Fecerorotolareunagrandepietraall’ingressodelsepolcroeseneandarono.EranolìMariaMaddalenael’altraMaria(Mt27,60-61),le donne che erano venute con lui dalla Galilea, e videro il sepolcro ecomeerastatosistematoilsuocorpo.Rientraronoeprepararonoaromieunguenti.Ilsabatoriposaronosecondoilprecetto(Lc23,55-56).

EntrandonellabasilicadelSantosepolcro,ilpellegrinositrovainunospaziolimitato,chiusodamuri,chefadaatrio.Difronteallamancanzadiprospettivadell’insiemearchitettonico, lavistaèattiratadaquellacheèconosciutacomelaPietradell’Unzione,fiancheggiatadaalticandelabrie

decorataconunafiladilampadevotiveappese.Questalastra,rialzatadialcunicentimetridalpavimento,aipiedidelCalvario,aiutaaricordarelepie cure che Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo prestarono al corpo diGesùdopoaverloschiodatodallaCroce.

Andando un po’ più avanti verso ovest, troviamo un piccolomonumento:unalastracircolaredimarmosulpavimento,copertadaunbaldacchino.Secondolatradizione,daquestopunto ledonneseguironola deposizione e la sepoltura del Signore. Di fronte, attraversando unvano tra due enormi colonne, si accede alla Rotonda, o Anastasis, ilmausoleo che Costantino fece costruire come cornice per la tomba diGesù. Questa si trova al centro, al livello del pavimento della basilica,racchiusainunacappella.

Le costruzioni hanno trasformato la zona e anche parte dello stessosepolcro, ma grazie ai dati scritturistici e archeologici possiamo farciun’idea di come era nel primo secolo. Il Golgota era parte di una cavaabbandonata.Latombaerastatascavatainunarocciadiquestapietraiaepresentava una bassa apertura sul lato est, quella che venne chiusarotolandounagrossapietra,attraversolaqualeprobabilmentebisognavapassare inginocchiandosi. Dopo uno stretto passaggio si entrava in unvestibolo,cheasuavoltaportavaallacamerafuneraria.Lìdepositaronocon premura il corpo del Signore, sopra un banco scavato sulla destra,nellaparetenord,perchécominciavanoavedersilelucidelsabato(Lc23,54).

Ilsepolcrovuoto

Passato il sabato, Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salomecomprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buonmattino, ilprimogiornodopo il sabato,venneroalsepolcroal levardelsole.Essedicevanotraloro:«Chicirotoleràviailmassodall'ingressodelsepolcro?».Ma,guardando,viderocheilmassoeragiàstatorotolatovia,benché fosse molto grande. Entrando nel sepolcro, videro un giovane,sedutosulladestra,vestitod'unavestebianca,edebberopaura.Maeglidisseloro:«Nonabbiatepaura!VoicercateGesùNazareno,ilcrocifisso.È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto.Ora andate,dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo

vedrete,comevihadetto»(Mc16,1-7).

Piedistalloconunframmentodellarocciachechiudeval'ingressodelSepolcro,nellaCappelladell'Angelo.

Conosciamo bene i racconti evangelici delle apparizioni del Signorerisuscitato: a Maria Maddalena, ai discepoli di Emmaus, agli Undiciriuniti nel Cenacolo, a Pietro e ad altri apostoli sul mare di Galilea…Questi incontri con Gesù, che permisero loro di testimoniare il realeavvenimentodellasuaResurrezione, furonopreparatidallascopertadelsepolcro vuoto. “La sua scoperta da parte dei discepoli è stato il primopasso verso il riconoscimento dell'evento della Risurrezione (…). «Ildiscepolo... che Gesù amava» (Gv 20,2) afferma che, entrando nellatomba vuota e scorgendo «le bende per terra» (Gv 20,6), «vide ecredette»(Gv20,8).Ciòsupponecheegliabbiaconstatato,dallostatoincui si trovava il sepolcro vuoto, che l'assenza del corpo di Gesù nonpotevaessereoperaumanaecheGesùnonerasemplicementeritornatoad una vita terrena come era avvenuto per Lazzaro (Catechismo dellaChiesaCattolica,640).

Ancheperiprimicristianilatombavuotadovettecostituireunsegnoessenziale.Possiamoimmaginarechesiavvicinasseroaquestoluogoconvenerazione, lo contemplassero attoniti e gioiosi… A questi fedeli neseguirono altri e altri, di modo che la memoria del luogo non andòperduta nemmeno quando l’imperatore Adriano rase al suolo

Gerusalemme, nella prima metà del secondo secolo. Questa tradizionerisuonacondrammaticitàinunarelazionediEusebiodiCesarea,incuisidescrivono i lavori auspicati da Costantino nel 325 e la scoperta dellatombadiGesù:“quando,toltounelementodopol’altro,apparveilluogoin fondoalla terra,allora, controogni speranza,apparve il resto, cioè ilvenerato e santissimo testimone della resurrezione salvifica, e la grottapiù santa di tutte riprese lo stesso aspetto della resurrezione delSalvatore.Difatto,dopoesserestatasepoltanelletenebre,tornòdinuovoalla luce, e a tutti quelli che venivano a visitarla lasciava intravedere lastoriadellemeravigliecompiutelì,testimoniandoconfattipiùsonoridiqualunque voce la resurrezione del Salvatore” (Eusebio di Cesarea,DevitaConstantini,3,28).

Gli architetti di Costantino isolarono la zona della tomba di Gesù etagliarono la roccia in cui era stata scavata, di modo che il sepolcrorimase separato all’interno di un cubo di pietra. Lo rivestirono conun’edicola,e, facendone ilcentro,gliprogettarono intornounmausoleodiformacircolare–laAnastasis-,copertodaunagrandecupolaconunocchio.Perquantoquestastrutturasisiaconservatafinoainostrigiorni,pochielementirisalgonoalleopereoriginali.

La cappelladeve il suoaspetto aun restauro realizzatonel 1810daicristianigreco-ortodossi, sebbene l’altaresituatosul latoposteriore,cheappartieneaicopti,risalgaalXIIsecolo.InoltreèpuntellatacontravidiacciaiodallaprimametàdelXXsecolo,acausadeidannisubitiduranteun terremoto. Sopra il tetto piano dell’edicola si innalza una piccolacupola di stile moscovita, sostenuta da piccole colonne; la facciata èadornatadicandelierielampaded’olio;e,suilati,numeroseiscrizioniingrecoinvitanotuttiipopolialodareCristoresuscitato.

L’interno consta di una camera e di una cameretta, comunicantiattraverso un’apertura bassa e stretta. La camera misura tre metri emezzo di lunghezza per quattro di larghezza, e simula il vestibolodell’ipogeo originale, che fu eliminato già al tempo di Costantino. SichiamaCappelladell’Angeloinricordodellacreaturacelesteche,sedutasulla grossa pietra che chiudeva il sepolcro, apparve alle donne perannunciarelorolaresurrezione.Unpezzodiquestapietraècustoditoalcentrodella stanza, inunpiedistallo; finoalladistruzionedellabasilicanel 1009 per ordine di El-Hakin, si era conservata intera. La furia del

sultano raggiunse anche la cameretta, che corrisponde esattamente alsepolcro del Signore,ma il danno fu presto riparato. La nicchia in cuiGiusepped’ArimateaeNicodemodeposeroilcorpodiCristositrovasulladestra,parallelaallaparete,copertadalastredimarmo.Lìilterzogiornoresuscitòdaimorti(SimbolodegliApostoli).Sicomprendeperfettamenteladevozioneconcuiipellegrinientranoinquestopiccolospazio,doveèpossibilecelebrarelaSantaMessainalcuneoredelgiorno.

FuoridallaRotonda,nelcomplessoche icrociaticostruironosopra irestideltriporticoedellabasilicaacinquenavatediCostantino,cisonoaltre cappelle. Le più importanti sono quelle del Calvario, già descrittenell’articolo precedente ; inoltre sono da segnalare: sul lato nord,proprietàdellaCustodiadiTerraSanta,l’altarediMariaMaddalenaelacappella del Santissimo Sacramento, che è dedicata all’apparizione diGesù resuscitato a sua Madre e conserva un frammento della colonnadella Flagellazione; al centro della chiesa, al posto dell’antico coro deicanonici e aperto solo verso l’Anastasis, il così detto Katholikon, unampiospaziochedipendedallachiesagreco-ortodossa;dietroaquesto,nel deambulatorio, le cappelle che ricordano gli improperi controGesùcrocifisso, la divisione delle sue vesti e il colpo di lancia del soldatoLongino;e,aunlivelloinferiore,lacappelladiSant’Elena,cheappartienealla chiesa armena, San Vartàn, pure dei cristiani armeni, dove c’è ungraffito di un pellegrino del II secolo, e quella del ritrovamento dellaSantaCroce.

CappelladelritrovamentodellaSantaCroce.

Ciascuno spazio conserva la suamemoria,ma sarebbe troppo lungosoffermarsisututti.Certamentelacriptameritaunaspiegazione,poichélatradizionecollocalìuneventoimportante:ilritrovamentodellaCrocedapartediSant’Elena,lamadrediCostantino,cheandòaGerusalemmepoco prima dimorire, verso l’anno 327. Sant’Ambrogio lo riferisce congrandeforzapoetica:“Elenaarrivò,cominciòavisitareiluoghisantieloSpirito le ispirò di cercare il legno della croce. Si diresse al Golgota edisse: ecco il luogo della contesa, dov’è la vittoria? Cerco lo stendardodellasalvezzaenonlotrovo.Iostosuuntrono–disse–elaCrocedelSignorenellapolvere?Io inmezzoall’oroe il trionfodiCristo inmezzoallerovine?(…).Vedoquellochehaifatto,demonio,perchéfossesepoltalaspadaconcuiseistatoannientato.MaIsaccoliberòipozzicheeranostatiostruitidaglistranierienonpermisechel’acquarimanessenascosta.Si sgombrinodunque lemacerie,perchéappaia la vita; sia sguainata laspadaconcuièstatatagliatalatestadelveroGolia(…).Cosahaiottenutodiavolo, nascondendo il legno, se non di essere vinto un’altra volta? TivinseMaria, che generò il trionfatore, che diede alla luce, senza dannoperlasuaverginitàchi,crocifisso,tiavrebbevinto,e,morto,sottomesso.Ancheoggisaraivinto,inmodocheunadonnamettaalloscopertoletueinsidie.Lei,comesanta,portònelsuosenoilSignore;iocercheròlasuacroce.Leimostròcheeranato;iocheèresuscitato”(Sant’Ambrogio,DeobituTheodosii,43-44).

Lanarrazione continua con il ritrovamentodi tre croci nascostenelfondo di un’antica cisterna, che corrisponde all’attuale cappelladell’Invenzione.LaCrocediCristopotéesserericonosciutagrazieairestidel titolo, l’iscrizione ordinata da Pilato, che fu pure trovato; unframmentodiquestaiscrizioneèconservatonellabasilicadiSantaCroceinGerusalemmeaRoma.Furono trovati anchealcuni chiodi:uno servìper forgiare laCorona ferreadegli imperatori, cheècustoditaaMonza,unaltroèveneratonelDuomodiMilano,eunterzonell’Urbe.

Cristovive

In Terra Santa ci sono molti luoghi che conservano le tracce delpassaggiodelSignore,esonostategiustamenteveneratelungoisecoli.Dicerto nessuno è comparabile al Santo Sepolcro, il luogo stesso dove si

verificòl’eventocentraledellanostrafede:MaseCristononèrisuscitato– avvertiva già san Paolo i fedeli di Corinto -, allora è vana la nostrapredicazioneedèvanaanchelavostrafede(1Cor15,14).

Cristo vive. Questa è la grande verità che riempie di contenuto lanostra fede. Gesù, che morì sulla Croce, è risorto, ha trionfato sullamorte,sulpoteredelletenebre,suldolore,sull'angoscia(…).Cristononèunuomodelpassato,chevisseuntempoepoiseneandòlasciandociunricordoeunesempiomeravigliosi.No:Cristovive.Gesùèl'Emmanuele,Dioconnoi.LasuaRisurrezionecirivelacheDiononabbandonamai isuoi(ÈGesùchepassa,102).

Benedetto XVI ha ripetuto in numerose occasioni e inmodi diversicheall’originedellafedenonc’èunadecisioneeticaounagrandeidea,eche nemmeno sono solo conoscenze quelle che noi fedeli dobbiamotrasmettere:“Lafedecristianacomesappiamonascenondall'accoglienzadi una dottrina,ma dall'incontro con una Persona, con Cristomorto erisuscitato. Nella nostra esistenza quotidiana, cari amici, tante sono leoccasionipercomunicareaglialtriquestanostrafedeinmodosempliceeconvinto, così che dal nostro incontro può nascere la loro fede. Ed èquanto mai urgente che gli uomini e le donne della nostra epocaconoscanoeincontrinoGesùe,grazieanchealnostroesempio,silascinoconquistare daLui” (BenedettoXVI,ReginaCoeli, Lunedì di Pasqua, 9aprile2007).

Cristo,mediantelasuaIncarnazione,lasuavitadilavoroaNazaret,lasua predicazione e i suoi miracoli nelle contrade della Giudea e dellaGalilea, la sua morte in Croce, la sua Risurrezione, è il centro dellacreazione,èilPrimogenitoeilSignorediognicreatura.

Cristo,mediantelasuaIncarnazione,lasuavitadilavoroaNazaret,lasua predicazione e i suoi miracoli nelle contrade della Giudea e dellaGalilea, la sua morte in Croce, la sua Risurrezione, è il centro dellacreazione, è il Primogenito e il Signore di ogni creatura La nostramissionedicristianièdiproclamarelaregalitàdiCristo,annunciandolacon lenostreparole e lenostreopere. Il Signore vuole che i suoi fedeliraggiungano ogni angolo della terra. Ne chiama alcuni nel deserto,lontanodallepreoccupazionidellasocietàumana,perricordareaglialtri,

con la loro testimonianza, che Dio esiste. Ad altri affida il ministerosacerdotale. Ma i più li vuole in mezzo al mondo, nelle occupazioniterrene. Pertanto, questi cristiani devono portare Cristo in tutti gliambienti in cui gli uomini agiscono: nelle fabbriche, nei laboratori, neicampi,nellebotteghedegliartigiani,nellestradedellegrandicittàeneisentieridimontagna(…).OgnicristianodeverenderepresenteCristofragli uomini; deve agire in modo tale che quelli che lo avvicinanoriconoscanoilbonusodorChristi,ilprofumodiCristo;devecomportarsiinmodo chenelle azioni del discepolo si scorga il volto delmaestro (ÈGesùchepassa,105).

Pochigiornidopol’iniziodelsuopontificato,durantelaPasqua,PapaFrancescosiriferìaquestamissionechespettaaognibattezzato:“Cristohavintoilmaleinmodopienoedefinitivo,maspettaanoi,agliuominidiogni tempo, accogliere questa vittoria nella nostra vita e nelle realtàconcrete della storia e della società. Per questo mi sembra importantesottolinearequellocheoggidomandiamoaDionellaliturgia:«OPadre,che fai crescere la tua Chiesa donandole sempre nuovi figli, concedi aituoifedelidiesprimerenellavitailsacramentochehannoricevutonellafede»(Oraz.CollettadelLunedìdell’OttavadiPasqua).

E’vero, ilBattesimocheci fa figlidiDio, l’EucaristiacheciunisceaCristo, devono diventare vita, tradursi cioè in atteggiamenti,comportamenti,gesti,scelte.LagraziacontenutaneiSacramentipasqualièunpotenzialedirinnovamentoenormeperl’esistenzapersonale,perlavita delle famiglie, per le relazioni sociali. Ma tutto passa attraverso ilcuoreumano:seiomilascioraggiungeredallagraziadiCristorisorto,selepermettodicambiarmiinquelmioaspettochenonèbuono,chepuòfarmaleameeaglialtri,iopermettoallavittoriadiCristodiaffermarsinellamiavita,diallargarelasuaazionebenefica.Questoèilpoteredellagrazia!Senzalagrazianonpossiamonulla.Senzalagrazianonpossiamonulla!EconlagraziadelBattesimoedellaComunioneeucaristicapossodiventare strumento della misericordia di Dio, di quella bellamisericordiadiDio”(Francesco,ReginaCoeli,LunedìdiPasqua,1aprile2013).

Link di interesse Pagina della Custodia di Terra Santa sul SantoSepolcro

UnvillaggiochiamatoEmmaus

LaresurrezionediCristo,avvenutanelleprimeoredelladomenica,èun fattoche iVangeliaffermano inmodochiaroepreciso. Insiemeallapresentazionedeiprimitestimonidelsepolcrovuoto-lesantedonne,gliapostoli Pietro e Giovanni-, essi narrano diverse apparizioni di Gesùrisorto.Tra tutte,quelladeidiscepolidiEmmaus,descrittacondettaglicommoventi da san Luca, provocava una risonanza particolare in SanJosemaría.

Conosciamobenel'iniziodelracconto:“inquellostessogiornoduediloroeranoincamminoperunvillaggiodinomeÈmmaus,distantecircaundici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tuttoquello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme,Gesùinpersonasiavvicinòecamminavaconloro.Mailoroocchieranoimpeditiariconoscerlo”(Lc24,13-16).

Visti i dettagli che apporta san Luca, potrebbe sembrare semplice

localizzare il villaggio verso cui si dirigevano Cleofa e l’altro discepolo.Tuttavia,alcontrariodiciòcheaccadeconmoltiluoghidellaTerraSanta,il trascorrere dei secoli e gli avvenimenti della storia non sono statiindifferenti,percuioggivarisitisipossono identificarecon laEmmausevangelica.Alcunimeritanomaggiorecredibilità,nonsoloperchégodonodel consensodegli studiosi,maancheperchéattualmente sonometadipellegrinaggi.

“Emmaus”:aovestdiGerusalemme

IlprimocorrispondeaunacittàaovestdiGerusalemmecheapparecon il nome di Emmaus nell’Antico Testamento: nell’anno 165 a. C.,l’esercitoseleucidadiNicanoreeGorgia,accampatonellesuevicinanze,subì un’importante sconfitta grazie alla rivolta degli Ebrei guidati daGiudaMaccabeo(cfr.Mac3,38-4,25).Nellastessaepoca,inoltre,sicostruìinquelluogounafortezza(cfr.1Mac9, 50), della quale rimangono ancora alcuni resti. La sua posizionestrategica – sulla strada tra la cittàmarittima di Jaffa eGerusalemme,doveterminalapianuraeinizianolemontagnecentralidellaPalestina–fece sì che i romani la convertissero in un importante centroamministrativoametàdelprimosecoloa.C.Lacittàfuincendiataerasaalsuolo,perrappresaglia,nelIVsecoloa.C.inseguitoaunattaccoaunadelle sue coorti. La città dovrebbe essere stata ricostruita intorno aglianni66-67d.C.,poichéglistoriciFlavioGiuseppeePliniolaenumeranotra i capoluoghi del distretto e Vespasiano la conquistò durante la suacampagnaorganizzatapersedarelaribellionedegliebrei.FuchiamatainseguitoNicopolis, “cittàdellavittoria”,nomeche fuconfermatoquandoricevetteiltitolodicittàromana,nell’anno223.

LetestimonianzepiùantichecheidentificanoEmmaus-Nicopolisconil sito evangelico risalgono al III secolo: Eusebio di Cesarea, nella suaoperaOnomasticon,unelencodiluoghibiblicielaboratointornoal295,sostieneche“Emmaus,dadoveprovenivaCleofa,coluicheèmenzionatonelVangelodiLuca,èoggichiamataNicopolis,unacittàimportantedellaPalestina”;esanGirolamo,oltreaconfermarequestatesineltradurreinlatino il libro di Eusebio, riferisce di aver compiuto un pellegrinaggionell’anno386“aNicopolis,chiamataprecedentementeEmmaus,dove ilSignore,riconosciutonellafrazionedelpane,consacròinchiesalacasadi

Cleofa”(SanGirolamo,EpistolaCVIII.EpitaphiumSanctaePaulae,8).

Basilicanell'anticaNicópolis.

Durante l’epoca bizantina, tra i secoli IV e VII, Emmaus-Nicopoliscontava una nutrita popolazione cristiana, e fu poi sede episcopale.Nell’anno638,gliArabiinvaserolaPalestinaeconquistaronolacittà,cheassunseilnomediAmmwas.Sebbenesiabbianotiziadelfattocheisuoiabitanti furono evacuati due anni più tardi a causa di una epidemia,mantennetuttavialasuaimportanzacomecapoluogodidistrettodurantela dominazione islamica. Nel giugno del 1099, fu l’ultimo bastioneconquistato dai Crociati nel loro cammino verso Gerusalemme; e nelsecoloXII,duranteiregnicristiani,fucostruitaunachiesasullerovinediunabasilicadiepocabizantina.

Fino a questa epoca, la tradizione che ubicava a Nicopolis lamanifestazione di Gesù risorto si era mantenuta, nonostante fosse incontrasto con un dato riportato da sanLuca: cheEmmaus si trovava asessanta stadi da Gerusalemme, mentre la distanza di Nicopolis è dicentosessanta, vale a dire a unadifferenzadi venti chilometri. Sebbenealcunistudiosiabbianoavanzatoipotesidiverseperspiegarequestofatto,l'identificazione di Nicopolis con Emmaus perse forza, la sua chiesarimase abbandonata alla partenza dei crociati e la presenza cristianascomparve dalla città fino alla fine del XIX secolo. Per iniziativa dellabeata Mariam di Betlemme, religiosa carmelitana, nel 1878 venneacquistatoilterrenodovesitrovavanolerovinedeltempioeripreseroipellegrinaggi.Gliscaviarcheologicirealizzatinel1880,nel1924equelli

chesirealizzanoattualmentehannoportatoallalucelevestigiadelleduebasiliche bizantine e di una chiesa medioevale – quella dei crociati-costruitaconpietrepresedallerovinedelleduechieseprecedenti.

L’altraEmmaus:anorddiGerusalemme

UnaltroluogochepotrebbecorrispondereallaEmmausdelVangeloèil piccolo abitato di El Qubeibeh, sorta su una antica fortificazioneromanachiamataCastellumEmmaus,chesitrovaalladistanzaesattadisessanta stadi a nord di Gerusalemme. Nel 1355 i francescani chegiunsero lì scoprirono alcune tradizioni locali che portarono adidentificarlacomelapatriadiCleofa.Iprimiscavi,realizzatiallafinedelsecolo XVIII, portarono alla luce i resti di una basilica dei crociati cheaveva incorporato un edificio precedente e anche le fondamenta di unvillaggio medioevale. Nel 1902 venne costruita una chiesa in stileneoromanico che incorporò le strutture della precedente e che è quellacheègiuntafinoadoggi.

“Nel nostro cammino Gesù risorto si fa compagno di viaggio perravvivare nel nostro cuore il calore della fede” Nella Pasqua del 2008,Benedetto XVI fece riferimento al fatto che non sia ancora statoidentificato con certezza l’Emmaus che appare nel Vangelo: “Vi sonodiverse ipotesi, e questo non è privo di una sua suggestione, perché cilasciapensarecheEmmausrappresentiinrealtàogniluogo:lastradacheviconduceèilcamminodiognicristiano,anzi,diogniuomo.SullenostrestradeGesùrisortosifacompagnodiviaggio,perriaccendereneinostricuori il calore della fede e della speranza e spezzare il pane della vitaeterna”(BenedettoXVI,ReginaCoeli,6-4-2008).

“QueiduediscepolidicuinarrasanLucaeranodirettiaEmmaus.Illoro passo era naturale, come quello di tanti altri che percorrevano lamedesima strada. E lì, con altrettanta naturalezza, appare loroGesù, ecamminaal lorofianco,intrattenendoliinunaconversazionechealleviala fatica. Mi piace immaginare la scena: è sera inoltrata, e soffia unabrezza leggera. Intorno, campi di grano già alto e vecchi olivi coi ramiinargentatinellamezzaluce”(AmicidiDio,313).

LapresenzadelSignoreispiravaunagrandefiducia,datochecondue

sole frasiprovocò la confidenzadeidiscepoli: “Ne comprende il dolore,entranellorocuore,comunicaloroqualcosadellavitachepalpitainLui”(E’Gesù che passa, 105 ). Le loro speranze nel fatto cheGesù avrebberedento Israele erano svanite con la crocifissione. Nel partire daGerusalemmegiàsapevanocheilsuocorpononsitrovavanelsepolcroeche le donne affermavano di aver ricevuto l’annuncio della suaresurrezioneattraversoalcuni angeli: perònon credono (Cfr.Lc24, 17-24),sonotristiedubbiosi.“AlloraGesùdisseloro:-Disseloro:"Stoltielenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Nonbisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella suagloria?"E,cominciandodaMosèedatuttiiprofeti,spiegòlorointutteleScrittureciòchesiriferivaalui”(Lc24,25-27).

LacenadiEmmaus,diMatthiasStom,chesitrovaallMuseoThyssen-Bornemisza.

Checonversazionesaràstataquella!Però“ilpercorsosiconcludeinprossimità del villaggio, e i due discepoli che, senza essersene accorti,sonostati feritinelpiùprofondodelcuoredallaparolaedall'amoredelDio fatto uomo, si dolgono che Egli se ne vada. Gesù, infatti, li salutafacendo mostra di dover proseguire" (Amici di Dio, 314 ). Tuttavia “idiscepoli lo trattengono e quasi lo costringono a restare con loro” (E’Gesù che passa, 105 ). Gli chiedono: “mane nobiscum, quoniamadvesperascit, et inclinata est jam dies ” (Lc 24, 29): rimani con noi,perchésenzaditepernoisifanotte.Gesùrimane,e"quandofuatavolacon loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.

Allorasiaprironolorogliocchieloriconobbero.Maeglisparìdallalorovista.Edessidisserol'unl'altro:"Nonardevaforseinnoiilnostrocuorementre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava leScritture?"(Lc24,30-32).

Commentando questo passaggio, San Josemaría lo applicava ancheall’apostolatodi quei cristiani che, inmezzo almondo, sono chiamati arenderepresenteCristointuttigliambitidovesisvolgonoleattivitàdegliuomini(Cfr.E’Gesùchepassa,105).

“Nonnecornostrumardenseratinnobis,dumloquereturinvia?”—Nonardevaforseilnostrocuoredentrodinoi,mentreciparlavapervia?QuesteparoledeidiscepolidiEmmausdovrannouscirespontanee,seseiapostolo, dalle labbra dei tuoi compagni di professione, dopo avereincontrato te lungo il cammino della loro vita (Cammino, n.917). IlSignorevolleapparireaCleofaealsuocompagnoinunmodonormale,comeunviaggiatoretraglialtri,senzafarsiriconoscereimmediatamente.Comeitrent'annidivitanascostadiGesù.

“Emmaus è ilmondo intero, perché il Signore ha aperto i camminidivinidella terra”La reazionedeidiscepolidiEmmaus, che si alzaronoall’istanteetornaronoaGerusalemme(Cfr.Lc24,33),rappresentaancheunalezionepertuttigliuomini:“InostriocchisiapronocomequellidiCleofaedelsuocompagno,quandoGesùspezzailpane;ebenchéEglidinuovo scompaia al nostro sguardo, saremo capaci, come loro, diriprendereilcammino—ègiànotte—perparlarediLuiaglialtri,perchépertantagioiauncuoresolononbasta.VersoEmmaus.IlSignoreharesodolcissimoquestonome.EdEmmausèilmondointero,perchéilSignorehaapertoicamminidivinidellaterra"(AmicidiDio,314).

Illuogodell’Ascensione

Disegno:J.Gil

GesùCristorealizzòl’operadellaRedenzioneumanaspecialmentepermezzodelMisteropasqualedellasuaPassione,Risurrezionedamorteegloriosa Ascensione (Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1067 ). Ciaccingiamoaconsiderarel’ultimodiquestiepisodi,chesegnailterminedella sua vita terrena. Molte cose sono accadute dalla sua nascita aBetlemme:loabbiamotrovatoinunaculla,adoratodapastoriedare;loabbiamo contemplato nei lunghi anni di lavoro silenzioso aNazaret; loabbiamo accompagnato per le strade della Palestina, quando predicavaagliuominiilRegnodiDioetuttibeneficava.Epiùtardi,neigiornidella

suaPassione,abbiamosoffertonelvedere leaccusechegli rivolgevano,concheaccanimentolomaltrattavano,conquantoodiolocrocifiggevano.

AldolorehafattoseguitolagioialuminosadellaRisurrezione.Qualefondamentochiaroe incommovibileper lanostra fede!Nondovremmomaipiùdubitare.Ma forse, comegliApostoli, siamoancoradeboli e inquestogiornodell'AscensionedomandiamoalSignore:ÈquestoiltempoincuiricostruiraiilregnodiIsraele?(At1,6);sidissiperannofinalmentee per sempre le nostre perplessità e le nostre miserie? Il Signore cirispondeascendendoalcielo(ÈGesùchepassa,117)

Unrecintoottagonaledelimitailluogodell’Ascensione,chesiricordaalcentro,all’internodiunacappella.Foto:Mattes(Wikimedia

Commons).

I racconti biblici sono molto semplici su questo avvenimento cheaffermiamonelCredo.SanMarco,oltreanarrarealcuneapparizionidiCristoresuscitatoaisuoidiscepoli,aggiunge:IlSignoreGesù,dopoaver

parlatocon loro, fuassunto incieloe sedettealladestradiDio (Mc16,19).SanLuca,tantonelVangelocomenegliAttidegliApostoli,aggiungealcunidettagliallascena:poi licondussefuoriversoBetàniae,alzate lemani, li benedisse.Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portatoversoilcielo.Edessiloadorarono(Lc24,50-52).Essistavanofissandoilcielo mentre egli se n'andava, ed ecco due uomini in bianche vesti sipresentaronoaloroedissero:

«UominidiGalilea,perchéstateaguardareilcielo?QuestoGesù,cheèstatoditravoiassuntofinoalcielo,torneràungiornoallostessomodoincuil'avetevistoandareincielo».

AlloraritornaronoaGerusalemmedalmontedettodegliUlivi,cheèvicinoaGerusalemmequanto ilcamminopermesso inunsabato. (At1,10-12).In accordo con questi dati, la tradizione situa l’Ascensione in cima allacollinacentraledelmontedegliUlivi,apocopiùdiunchilometrodallacittà, in direzione di Betfage e Betania. Su questa altura, di circa 800metridialtezza,fucostruitaunachiesanellasecondametàdelIVsecolo.Secondovarie fonti, l’iniziativapartìdallanobilepatriziaPoemenia,cheavrebbe fatto un pellegrinaggio da Costantinopoli alla Terra Santa.Questo santuario era noto con il nome di Imbomon. Grazie a Egeria,sappiamo che i fedeli diGerusalemme si riunivano in questo luogoperalcunecerimonienellaSettimanaSantaeilgiornodiPentecoste.

Come il Santo Sepolcro e altri edifici di culto della Palestina,l’Imbomon subì danni durante l’invasione dei persiani, nel 614, esuccessivamente fu restaurato dal monaco Modesto. Contiamo su unapreziosadescrizionetrasmessacidalvescovoArculfo,chelovisitòversoil670:sitrattavadiunachiesaapiantarotondacontreporticiall’interno,eunacappellapure rotondaal centro,noncopertadavolteo tetto,maacieloaperto,perevocareaipellegrinilascenadell’ascensione;nellaparteorientale di questo spazio c’era un altare protetto da una piccolacopertura, e nel mezzo una pietra che godeva di grande venerazione,poiché i fedeli la consideravano l’ultimo punto dove il Signore avevaposato i piedi, e riconoscevano le impronte impresse sulla pietra (Cfr.Adamnano,Delocissanctis,1,23(CCL175,199-200).

Nellacappellanonc’èculto,malaCustodiadiTerraSantahaildirittodicelebrarelaSantaMessaogniannoperlafesta

dell’Ascensione.Foto:AlfredDriessen.

Ilsantuariofumodificatoduranteilperiododeicrociati,quandounapartefutrasformatainconventodeiCanoniciRegolaridiSant’Agostino.Nel XIII secolo, i musulmani distrussero tutti gli edifici, tranne lacappella centrale–quella cheèarrivata finoanoi–e successivamenteinnalzarono a fianco una moschea. Benché il luogo faccia parte ancheoggi delle proprietà del waqf – istituzione religiosa islamica -, per lasolennità dell’Ascensione è permesso celebrare lì la SantaMessa: è undiritto che i francescani della Custodia di Terra Santa ottennero dalleautoritàottomane.

Lacappellasiinnalzaalcentrodiunrecintoottagonale,circondatodaunmuroincuisonoancoravisibilialcunebasidellecolonnedelperiodocrociato.Secondoglistudiarcheologici,lapiccolachiesa,pureottagonale,presentalapiantaunpocospostatarispettoallacostruzionebizantina;inognicaso,svolgelastessafunzione:custodirelamemoriadelleimprontedi Gesù e della sua Ascensione. All’esterno hanno particolare interesseartistico gli archi e i pilastri, conclusi da capitelli finemente scolpiti,originalidelXIIsecolo; il tamburo, lacupolae lachiusuradeivaniconmuridipietrelavoratefuronoaggiuntisuccessivamente.All’interno,unabucanelpavimento,delimitatadaquattrolastredimarmo,lasciavederelarocciaoggettodidevozione.

Entratadefinitiva

Il mistero dell’Ascensione comprende un fatto storico e unavvenimento di salvezza. Come fatto storico, “segna l'entrata definitivadell'umanità diGesù nel dominio celeste diDio, da dove ritornerà,mache nel frattempo lo cela agli occhi degli uomini” (Catechismo dellaChiesaCattolica,665).

"Micommuovopensandoche,inunafinezzad'amore,seneèandatoed è rimasto; se ne è andato in Cielo e si dona a noi come alimentonell'Ostiasanta.Sentiamotuttavialamancanzadellasuaparolaumana,delsuomododiagire,delsuosguardo,delsuosorriso,delsuooperareilbene" Nel considerare questa scena, San Josemaría poneva spessol’accentosulcommiatodelSignore:comegliApostoli,restiamoammiratima anche un po' tristi costatando che ci lascia. Certo, non è facileabituarsiall'assenzafisicadiGesù.Edecco,micommuovopensandoche,in una finezza d'amore, se ne è andato ed è rimasto; se ne è andato inCieloesidonaanoicomealimentonell'Ostiasanta.Sentiamotuttavialamancanza della sua parola umana, del suo modo di agire, del suosguardo,delsuosorriso,delsuooperareilbene.(…)MièparsosemprelogicoemihasempreriempitodigioiailfattochelaSantissimaUmanitàdi Gesù sia ascesa alla gloria del Padre; ma penso anche che questatristezza, peculiare del giorno dell'Ascensione, sia una manifestazionedell'amore che nutriamo perGesù nostro Signore. Egli, perfettoDio, sifece uomo — perfetto uomo — carne della nostra carne e sangue delnostrosangue.EsiseparadanoipertornarealCielo.Comenonsentirnelamancanza?(ÈGesùchepassa,117).

Come avvenimento di salvezza, l’entrata di Cristo risorto in Cielomanifestailnostrodestinodefinitivo:“GesùCristo,CapodellaChiesa,ciprecedenelRegnogloriosodelPadreperchénoi,membradelsuoCorpo,viviamo nella speranza di essere un giorno eternamente con lui”(Catechismo della Chiesa Cattolica, 666 ). Papa Francesco, pochesettimane dopo essere stato eletto, ci faceva riflettere su questosignificato dell’ascensione e sulle sue conseguenze nella vita di ognicristiano. Il suopuntodipartenza era l’ultimopellegrinaggiodiGesùaGerusalemme, quando comprende che si avvicina la Passione: «Mentre“ascende”allaCittàsanta,dovesicompiràilsuo“esodo”daquestavita,Gesùvedegià lameta, ilCielo,masabeneche laviache loriportaalla

gloria del Padre passa attraverso la Croce, attraverso l’obbedienza aldisegno divino di amore per l’umanità. Il Catechismo della ChiesaCattolica afferma che «l’elevazione sulla croce significa e annuncial’elevazionedell’ascensionealcielo»(n.662).Anchenoidobbiamoaverechiaro,nellanostravitacristiana,chel’entrarenellagloriadiDioesigelafedeltà quotidiana alla sua volontà, anche quando richiede sacrificio,richiede alle volte di cambiare i nostri programmi» (Papa Francesco,UdienzaGenerale,17aprile2013).

Commentandoquesteparole,ilPadrericordava:Nondimentichiamo,figlie e figli miei, che non c’è cristianesimo senza Croce, non c’è veroamoresenzasacrificioecerchiamodiadeguarelanostravitaquotidianaaquesta gioiosa realtà, perché significa seguire il Maestro (JavierEchevarría,Lettera,1maggio2013).

Unabucanelpavimentolasciavederelarocciadacui,secondolatradizione,GesùascesealCielo.Foto:AlfredDriessen

Nellastessaudienza,ilPapatraevauninsegnamentoanchedalluogoscelto dal Signore per congedarsi: “L’Ascensione di Gesù avvenneconcretamentesulMontedegliUlivi,vicinoalluogodovesieraritiratoinpreghiera prima della passione per rimanere in profonda unione con ilPadre: ancora una volta vediamo che la preghiera ci dona la grazia divivere fedeli al progetto diDio” (PapaFrancesco,UdienzaGenerale, 17aprile2013).

Gesù è salito alCielo, dicevamo.Ma il cristianopuò,nell'orazione e

nell'Eucaristia, trattarlocome lo trattarono iprimidodicie infiammarsidelsuozeloapostolicopercompiereconLuiunserviziodicorredenzione,cheèunaseminadipaceedigioiacielo(ÈGesùchepassa,120)

San Luca annota che gli apostoli, dopo essersi separati dal Signore,tornaronoaGerusalemmecongioiagrande(Lc24,52).Questareazionesispiegasoloconlafede,conlafiducia;idiscepolihannocompresoche,perquantononlovedrannopiù,Gesù«restapersempreconloro,nonliabbandonae,nellagloriadelPadre, li sostiene, li guidae intercedeperloro”(PapaFrancesco,UdienzaGenerale,17aprile2013).