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Tra le più autentiche valli montane dell'Alto Adige

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Tra le più autentiche valli montane

dell'Alto Adige

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INDICE

• Introduzione 5• Come arrivare 8• Inquadramento geografico 10• Regole nei Parchi Naturali 12• Regole per la sicurezza in montagna 13• Note tecniche 14• Informazioni utili 16• L’autore 18• Ringraziamenti 18

UNO • VALLE DI TURES 191 • Monte Giga/Auf der Geige 222 • Cima Mattina/Morgenkofel 253 • Belcolle/Schönbichl 30 DUE • VALLE AURINA 354 • Alta Via Kellerbauer/Kellerbauer Höhenweg 435 • Monte Spico/Speikboden 496 • Malghe di Riobianco 537 • Montebello/Schönberg 568 • Sasso della Croce/Kreuzkofel 609 • Rifugio Vittorio Veneto/Schwarzensteinhütte 6310 • Le malghe Niederhoferalm e Gruberalm 6711 • Campalto/Hochfeld e Valle dell’Orso/Bärental 7112 • Lago Chiusetta/Klaussee e Monte Fumo/Rauchkofel 75

13 • Le Malghe sul sentiero del sole/Sunnsat 8014 • Itinerario Circolare a San Giacomo 8415 • Monte Luta/Lutterkopf e Cima Pila/Blauspitze 8716 • Il sentiero delle malghe di Predoi 9017 • Traversata Valle Aurina-Valle di Riva 9318 • Malga Selva/Waldneralm e Lago Selva/Waldnersee 9919 • Vetta d’Italia/Klockerkarkopf 10520 • Sull’Alta via dei Tauri/Tauern Höhenweg 11021 • Rifugio Giogo Lungo/Lenkjöchlhütte 11322 • Cima del Vento/Ahrner Kopf 11923 • Rifugio Tridentina/Birnlücken Hütte 122

TRE • VALLE DI SELVA DEI MOLINI 12724 • Laghi Seebergseen 13025 • Eggespitz 13426 • Rifugio G. Porro/Chemnitzer Hütte e Cima dei Camosci/Gamslahnernock 13927 • Rifugio Ponte di Ghiaccio/Edelrauthütte 14228 • Alta Via di Neves/Neveser Höhenweg 147

QUATTRO • VALLE DI RIVA 15329 • Picco Palù/Gr. Moosstock 15730 • Valle e cresta di Poja 16131 • Rifugio Vedrette di Ries/Rieserferner Hütte 16632 • Alta Via di Riva/Reiner Höhenweg 17033 • Laghi di Covolo/Koflerseen 173 34 • Alta via Hartedegen/Hartedegen Höhenweg 17835 • Giro dei laghi in Valle di Riva 18236 • Rifugio Roma/Kasseler Hütte e Lago Maler/Malersee 186• Indice in ordine di difficoltà 190

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Sentieri d’autore l Escursioni in Valle Aurina

Gruppi Cima Dura e Vedrette di Ries da Malga Montebello.

l Indice

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Sentieri d’autore l Escursioni in Valle Aurina

COME ARRIVARE

In AutobusLa Valle Aurina non è collegata direttamente a nessuna città Italiana via autobus. Dalle principali città è possibile raggiungere Bolzano con il servizio Flixbus (www.flixbus.it) e da lì proseguire con le linee locali fino a Campo Tures.Info Center: 840 000471; Web: www.sii.bz.it/it/info-mobilita

In autoDa qualunque parte si arrivi il modo più rapido per raggiungere le Valli di Tures e Aurina è percorrere l’autostrada A22 del Brennero e uscire a Bressanone. Da qui si imbocca la strada provinciale per Brunico e una volta raggiunto l’incrocio di Brunico si troveranno le indicazioni per la Valle di Tures.Altra via d’accesso, per gli abitanti di Veneto e Friuli che provengono dal Cadore, sono i Passi di

Monte Croce Comelico e di Cimabanche con i quali si raggiungono rispettivamente San Candi-do e Dobbiaco. Da entrambe le località si imbocca la provinciale della Val Pusteria in direzione di Brunico, porta d’accesso per le Valli di Tures e Aurina.Autostrada del Brennero A22; Tel.: 800 279 940 Centrale Viabilità Bolzano; Tel.: 0471 200198

In trenoCon i treni ad alta velocità si raggiunge la stazione di Bolzano (www.trenitalia.it - www.italotreno.it. In quest’ultimo caso la linea sarà operativa da fine estate 2018) ma la stazione di arrivo per chi ha come destinazione la Valle Aurina è Brunico. Per raggiungerla è necessario cambiare treno a Fortezza. Dalla stazione di Brunico si prosegue in autobus, o in taxi, alla volta della Valle Aurina. In alternativa al treno da Bolzano è possibile raggiungere Brunico anche in autobus. Info Center: 840 000471; Web: www.sii.bz.it/it/info-mobilita

In aereoPer raggiungere l’Alto Adige in aereo di possono prendere i voli diretti per Verona (www.aero-portoverona.it), oppure i voli che atterranno negli aeroporti di Bergamo (www.sacbo.it), Treviso (www.trevisoairport.it) e Venezia (www.veniceairport.it) e poi utilizzare i trasferimenti in pullman che portano direttamente in Alto Adige. Web: www.altoadigebus.it

2

3

1

4

BRUNICORIO DI PUSTERIA

LAPPAGO

SELVA DEIMULINI

MOLINI DITURES

GAIS ANTERSELVADI SOTTO

ANTERSELVADI MEZZO

ANTERSELVADI SOPRA

CAMPO DITURES

RIVA DI TURESLUTAGO

PREDOI

V a l l e A u r i n a

V a l l e d i R i v a

V a l l e d i S e l v a

V a l P u s t e r i a

Va

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i a V a l P u s t e r i a

Valle di Riobianco

Va

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di

Tu

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Vettad’Italia2911 m

Picco TreSignori3499 m

Pizzo Rosso3496 m

Cima Dura3135 m

Monte Spico2517 m

Lago diNeves

Croda Nera3105 m

Collalto3436 m

Monte Grigio2827 m

Punta Bianca3371 m

Cima di Campo3420 m

Sasso Nero3369 m

Monte Lovello3378 m

Passo Tauri2633 m

Forc. d. Picco2665 m

Passo Gola2288 m

Monte Magro e Monte Nevoso dalla Valle Ursprungtal.

l Come arrivare

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Due l Valle Aurina

Punti d’appoggioRifugio Sonnklar-Hütte (2400 m)

It. 4-5 - Posto di ristoro nei pressi della stazione a monte della seggiovia omonima sulla cresta di Monte Spico lungo il percorso dell’alta via Kellerbauer. Proprietà privata. Tel.: 0474 687797. Web: www.speikboden.net/it-speikboden-estate.html.

Rifugio G. Porro/Chemnitzer-Hütte (2420 m)It. 4-26-28 - Rifugio ubicato sulla Forcella di Neves, tra le Valli di Lappago e Riobianco, punto di partenza per molte ascensioni. Proprietà privata, 60 posti letto. Tel.: 0474 653244; Web: www.chemnitzerhuette.com; E-mail: [email protected].

Malga Göge/Göge Alm (2027 m)It. 4 - Punto di ristoro nell’alta Valle di Riobianco sul sentiero per il Rif. Porro. Proprietà privata. Tel.: 349 1740439; Web: www.ausserhof.it/it/malga-goege.php.

Ristorante Speikboden (1958 m)It. 5 - Posto di ristoro ubicato nei pressi della stazione a monte della cabinovia Speikboden. Proprietà privata. Tel.: 0474 678330; Web: www.speikboden.net/it-speikboden-estate.html.

Malga Trejer (2002 m)It. 5 - Malga con ristoro nei pressi dell’omonimo laghetto a breve distanza dal-la stazione a monte della cabinovia Speikboden. Proprietà privata. Tel.: 0474 678122.

Malga Pircher Alm (1810 m)It. 6 - Malga con ristoro sul sentiero che da Riobianco porta al Giogo del Cor-no sull’alta Via Kellerbauer. Proprietà privata. Tel.: 349 8704902; Web: www.pircheralm.com.

il ripetersi di tali eventi. La Valle Aurina offre una vastissima rete sentieristica in grado di soddisfare ogni appassionato di montagna: dalle numerosissime malghe ristorate, alcune delle quali facilmente raggiungibili anche dalle famiglie con passeggini, all’impegnativo e lungo cammino per il Rifugio Vittorio Veneto/Schwarzensteinhütte, uno dei rari rifugi dell’arco alpino posti oltre i 3000 metri. Completano l’offerta due vaste aree escursionistiche servite da moderni impianti di risalita: quella del Monte Spico/Speikboden e quella del Monte Chiusetta/Klausberg, entrambe assai apprezzate da escursionisti e da amanti della buona tavola.

VALLE AURINA

Il territorio della Valle Aurina occupa il bacino imbrifero del Torrente Aurino che percorre il rigoglioso fondovalle per tutta la sua lunghezza, dalla sua sorgente a monte dell’abitato di Casere/Kasern fino alla chiusa naturale di Campo Tures, oltre 30 chilometri più a valle. È un territorio davvero straordi-nario e ricco di contrasti questo remoto angolo d’Italia, incastonato nel punto più settentrionale della nostra nazione. Si tratta di una caratteristica vallata alpina caratterizzata sul lato destro orografico dall’impressionante muraglia rocciosa delle Alpi Aurine che cinge a nord il solco vallivo principale senza soluzione di continuità. In questo gruppo montuoso si contano numerosi “tremila”, che cul-minano nei 3420 m della Cima di Campo/Turnerkamp in Valle di Riobianco. Questa splendida cor-digliera, impreziosita da numerosi ghiacciai, svetta di oltre 2000 metri sul fondovalle dove sono ada-giati i numerosi e ridenti abitati di Lutago/Luttach, San Giovanni/St. Johann, Cadipietra/Steinhaus (sede comunale) San Pietro/St. Peter, San Giacomo/St. Jakob e i più alti e remoti villaggi di Predoi/Prettau e Casere/Kasern. In corrispondenza della testata della valle, dove origina il Torrente Aurino, il crinale delle Alpi Aurine si interrompe in corrispondenza della larga sella della Forcella del Picco/Birnlücke, per poi riguadagnare quota sul lato opposto della valle dapprima nel Gruppo degli Alti Tauri, e poi proseguendo in direttrice nordest-sudovest con il Gruppo Cima Dura. Anche in questi sistemi montuosi, che fronteggiano la catena spartiacque principale, si trovano magnifiche vette, tra cui la più importante elevazione dell’intero territorio, l’elegante Picco Tre Signori/Dreiherrenspitze che sfiora i 3500 metri d’altezza.Questa ininterrotta catena di monti, il cui paesaggio è stato nei millenni plasmato dall’azione dei ghiacciai, è incisa da strette e brevi vallette laterali solcate da scroscianti torrenti che uniscono le loro acque a quelle del Torrente Aurino. La parte inferiore della valle è caratterizzata dall’angusta gola appena a nord dell’abitato di Campo Tures, scavata dalle tumultuose acque dell’Aurino. Poco più a monte, in corrispondenza dell’abitato di Lutago/Luttach la vallata si allarga e la vista si apre sull’im-pressionante muraglia rocciosa delle Alpi Aurine, con cui contrasta il verde dei prati e dei boschi che predominano nel fondovalle. Ancora più su, tra gli abitati di S. Pietro/St. Peter e Predoi/Prettau la valle si fa nuovamente più angusta: questo tratto nei tempi passati era frequentemente soggetto a frane e valanghe che isolavano per lunghi periodi l’alta valle, compromettendone la redditizia attività mineraria. Le numerose gallerie recentemente edificate lungo la strada di fondovalle impediscono

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Sentieri d’autore l Escursioni in Valle Aurina Valle Aurina l Rifugio Tridentina/Birnlücken Hütte

Questo itinerario rappresenta una variante dell’escursione 19 (Vetta d’Italia) ed è la via più diretta e meno faticosa per raggiungere lo storico Rifugio Tridentina/Birnlückenhütte. Si deve all’iniziativa del proprietario della locan-da “Stern” a Predoi la costruzione del piccolo rifugio nel lontano 1900: e quindi questo è l’unico rifugio privato della Valle Aurina la cui realizzazione non si debba alla sezione di Tures del Club Alpino Austro-Tedesco (DuÖAV). Ini-zialmente prese il nome di Pockegg-hütte, dal terrazzamento panoramico “Bockegg” presso cui venne realizzato, in posizione splendida di fronte alla vertiginosa parete nord della mota-gna regina della Valle Aurina, il Picco Tre Signo-

ri/Dreiherrenspitze 3499 m e alla sue splendide vedrette. Il tragitto, che si svolge in ambiente alpino di grande suggestione, è piuttosto fati-coso ma i numerosi punti di ristoro disseminati lungo il percorso facilitano in modo considere-vole il raggiungimento della meta.

ACCESSOIn fondo alla Valle Aurina si parcheggia l’auto nell’ampio parcheggio di Casere/Kasern 1600 m, presso la sede informativa del Parco Natura-le Vedrette di Ries-Aurina.

ITINERARIODa Casere si imbocca la larga carrareccia di

fondovalle (sent. 13) che, pressoché in piano, transita in rapida successione per Malga Prastmann/Prastmann Alm 1623 m, Rifugio Fondovalle/Talschlusshütte 1625 m Mal-ga Aquila/Adleralm 1671 m e Rifugio del Cacciatore/Jä-gerhütte 1685 m: poco dopo quest’ultimo punto di ristoro

si perviene al bivio per la Malga Tauri e la Vetta d’Italia (sent. 14). Ignorato quindi il sentiero a sinistra, si continua dritto lungo il comodo e largo sentiero di fondo-valle, costeggiando il greto del Fiume Aurino fino all’ampia conca prativa della Malga della Svolta/

0 km 17,5 km

2000 m

1750 m

2500 m

2250 m

GRUPPO MONTUOSO: Venediger/Monti di Predoi

PUNTO DI PARTENZA: parcheggio Casere

QUOTA MINIMA: 1600 m

QUOTA MASSIMA: 2665 m

LUNGHEZZA: 17,5 km

DISLIVELLO: 1100 m

TEMPO: 6,30 h

DIFFICOLTÀ: EE

PUNTI DI APPOGGIO: M.ga Prastmann, Rif. Fondovalle, M.ga Aquila, Rif. del Cacciatore, M.ga Kehrer, M.ga Lana, Rif. Tridentina

PERIODO CONSIGLIATO: giugno-settembre

FREQUENTAZIONE: media

ACQUA: solo nei punti di appoggio

FAMIGLIA: >0 fino a Malga della Svolta,>10 tutto il percorso

CARTOGRAFIA: Tabacco 035 - 1:25.000

Nei pressi di Fonte alla Roccia.

RIF. TRIDENTINA/Birnlücken HütteAi confini della Valle Aurina

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Sentieri d’autore l Escursioni in Valle Aurina

Birnlücken Hütte: una volta raggiunta la base del pendio all’estremità del pascolo si inizia l’ultimo ripido tratto di avvicinamento alla meta. Con numerosi tornantini si rimonta il ripido sol-co vallivo che scende dalla Forcella del Picco/Birnlücke pervenendo, dopo circa 3 h totali di cammino, al Rifugio Tridentina 2441 m. Dopo la meritata sosta in contemplazione dell’impo-nente mole del Picco dei Tre Signori/Dreiher-

renspitze 3499 m e dei suoi scintillanti ghiacciai, si può proseguire l’escursione continuando a percorrere il sent. 13 in direzione nord-est fino a raggiungere la vicina Forcella del Picco/Birnlücke 2665 m (circa 45 min. dal rifugio), da dove lo sguardo spazia sui ghiacciai del Gruppo del Grossvenediger. Il ritorno avviene scendendo lungo lo stesso iti-nerario della salita.

CHIESETTA DI SANTO SPIRITOA poche centinaia di metri dal parcheggio di Casere/Kasern, in direzione della Forcella del Picco, si trova la chiesetta gotica di Santo Spirito/Heilig-geist Kirche che, oltre a essere uno dei luoghi di culto più antichi di tutta la valle, è senza dubbio una tra le mete di pellegri-naggio più famose e suggestive del Sudtirolo. Attraversato il ponte sul Torrente Aurino/Ahr il piccolo edificio attira l’attenzione in quanto edificato su un vasto prato e curiosamente addossato a enormi massi. Questi avevano la doppia funzione di protezione contro le ro-

vinose slavine e di espiazione dei peccati: difatti il pellegrino che si fosse incuneato attraverso le strette fessure strisciando tra le rocce dette “Schliefstein” si sarebbe libe-rato dai peccati, che in tal modo sarebbero rimasti “incollati” alla pietra. La pittoresca chiesa venne edificata nel 1455 con la funzione di dare sepoltura ai minatori che lavoravano nelle vicine gallerie di Predoi e ai viandanti che, spesso in condizioni proibitive, attraversavano il poco distante Passo dei Tauri/Krimmler Tauern. Al suo interno sono conservati alcuni manufatti davvero singolari: oltre al ciclo di pregevoli

affreschi splendidamente conservati (fine XV secolo), si possono notare un particolarissimo crocifisso ligneo quasi completamente ricoperto di sangue e una rappresentazione della SS. Trinità, oggetto di venerazione, curiosamente raffigurata da tre uomini. Ma la chiesetta deve la sua fama soprattutto al crocifisso sul quale sono ben visibili alcuni fori di proiettile: la leggenda vuole che venisse usato come bersaglio da un esperto tiratore, in procinto di recarsi a una gara di tiro a segno nel Pinzgau, il quale evidentemente volendosi esercitare non trovò miglior bersaglio del crocifisso che per tre volte centrò in pieno. Vinto il torneo, sulla strada del ritorno dalla competizione, si narra che il sacrilego transitasse nuovamente dal crocifisso (che era ubicato nei pressi del Maso Prastmann) e che qui venisse incornato e ucciso dal toro che gli era stato consegnato come premio. Dopo tale mirabile prodigio, il crocifisso venne traslato all’interno della chiesa dov’è tutt’oggi oggetto di venerazione.

Chiesa Santo Spirito a Casere.

Valle Aurina l Rifugio Tridentina/Birnlücken Hütte

Kehrer Alm 1848 m. Si attraversa quindi il fiume e con un breve ma ripido tratto di sentiero a tornanti si rimonta il pendio raggiungendone la sommità in corrispondenza della Malga Lana/Lahner Alm 1979 m.

Questa è situata ai margini di un verdissimo alpeggio al cospetto delle Vedrette di Lana/Lah-nerkees e di Predoi/Prettaukees. Si attraversa la spianata della malga in direzione nord-est pun-tando verso il già ben visibile Rifugio Tridentina/

Malga Lana.

Rifugio Tridentina.

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Sentieri d’autore l Escursioni in Valle Aurina Valle di Riva l Rifugio Vedrette di Ries/Rieserferner Hütte

L’escursione al Rifugio Vedrette di Ries/Rieser-fernerhütte (indicato anche come Rif. Forcella Valfredda) è un classico per chi si trovi nei pres-si di Riva di Tures. Il percorso è molto lungo, stancante e con un dislivello di tutto rispetto, seppure privo di difficoltà alpinistiche; per que-

sto motivo lo si consiglia agli escursionisti più resistenti e allenati. Il rifugio è un vero e proprio “nido d’aquila” circondato da numerose vette che superano i tremila metri e lambito da un piccolo ghiacciaio, sempre più in sofferenza ne-gli ultimi anni. L’itinerario di accesso al rifugio è

assai vario in quanto consen-te, in un’unica passeggiata, di attraversare paesaggi diversi, dai boschi del fondovalle, agli alpeggi in quota fino al deso-lato ma affascinante scenario d’alta montagna dominato da rocce e ghiacciai.

ACCESSODa Campo Tures si segue la strada provinciale in direzione di Riva di Tures. Circa 2,5 km prima di raggiungere il paese, si ferma l’auto nel piccolo par-cheggio in località Säger.

ITINERARIODal parcheggio ci si porta dal-la parte opposta della carreg-giata e si procede sul sentiero che costeggia la strada fino a raggiungere il vicino ponticel-lo sul Rio di Riva/Reinbach. Attraversatolo, si imbocca il sent. 3 che costeggia il pascolo della Malga Pozzo/Putzeralm 1528 m (senza servizio risto-ro), quindi, entrati nel bosco, si guadagna quota sulla trac-cia, talora ripida, sovrastando le rive sulla destra orografica

GRUPPO MONTUOSO: Vedrette di Ries

PUNTO DI PARTENZA: parcheggio Riva di Tures

QUOTA MINIMA: 1530 m

QUOTA MASSIMA: 2791 m

LUNGHEZZA: 15,5 km

DISLIVELLO: 1310 m

TEMPO: 7,30 h

DIFFICOLTÀ: EE

PUNTI DI APPOGGIO: Rifugio Vedrette di Ries

PERIODO CONSIGLIATO: giugno-settembre

FREQUENTAZIONE: scarsa

ACQUA: solo nel punto di appoggio

FAMIGLIA: no

CARTOGRAFIA: Tabacco 035 - 1:25.000

Panorama nei pressi di Malga Valfredda di Dentro.

RIF. VEDRETTE DI RIES/Rieserferner HütteStorico rifugio nel cuore del Parco Vedrette di Ries-Aurina

031

0 km 15,5 km

1750 m

1500 m

2500 m

2250 m

2000 m

2750 m

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Sentieri d’autore l Escursioni in Valle Aurina

del Rio Freddo/Geltbach. La traccia, in alcuni punti lastricata, rimonta con vari tornantini le ripide pendici della Cima Quadra/Gatternock 2888 m sbucando, dopo oltre 1,30 h di cammi-no, al bellissimo e solitario alpeggio della Malga Valfredda di Fuori/Aussere Geltal Alm 1995 m (senza servizio ristoro). Ora si rimonta la costa erbosa fino a raggiungere il margine del pasco-lo dove si trova la Malga Valtredda di Dentro/Innere Gelttal Alm 2070 m. La pace e la selvaggia bellezza del luogo da cui si apre un bellissimo panorama sul Gruppo

Cima Dura, invitano a una breve sosta. Appe-na a monte della malga si supera, grazie a un ponticello di legno, il Rio Freddo per poi tra-versare, tra sempre più radi ciuffi d’erba, una vasta conca morenica guadagnando in ultimo un terrazzamento detritico ai cui lati si ergono le incombenti pareti di Monte Nevoso/Schnee-biger Nock 3358 m e Cima dell’Acqua/Wasser-kopf 3135 m. L’origine del toponimo di quest’ul-tima cima deve verosimilmente derivare dalla ricchezza d’acqua del luogo. Ora si procede in uno scenario dominato da rocce e sfasciumi: superato un ultimo grado-ne roccioso si guadagna il pianoro sommitale che precede la già visibile Forcella Valfredda/Gämsebichljoch (anche Forcella dei Camosci). Dopo un ultimo tratto di sentiero in parte la-stronato ai margini della Vedretta di Valfredda/Gelltal Ferner (o meglio, di ciò che ne resta) si arriva al Rifugio Vedrette di Ries/Rieserferner Hütte 2791 m (circa 4,30 h). Lo storico edificio, completamente in pietra, la cui costruzione originaria risale al 1903 e che fu interamente ricostruito nel 1980, si trova sulla Forcella dei Camosci circondato da numerose cime oltre i tremila metri e con un vasto e ampio panorama sulla sottostante Valle di Anterselva. Il ritorno avviene a ritroso.

breve periodo a cavallo tra il 1970 e il 1980 in cui venne registrata una generale avanzata delle fronti glaciali, i ghiacciai della Valle Aurina sono attualmente in fase di accentuato ritiro a causa del riscaldamento globale: si calcola che abbiano perduto oltre il 50 % della superficie rispetto alla loro massima espansione registrata durante la Piccola Era Glaciale (seconda metà del 19° secolo). In quel periodo il ghiacciaio delle Vedrette di Ries, che oggi appare diviso in più parti, era un’unica grande distesa che occupava una vastissima area tra il Monte Nevoso/Schneebiger Nock e il Collalto/Hochgall e la cui fronte raggiungeva le immediate vicinanze dell’odierno Rifugio Roma/Kasselerhütte 2276 m; per dare un’idea delle dimensioni dell’accelerazione del fenomeno in tempi recenti, basti pensare che, a par-tire dal 1989, in soli 15 anni il fronte della Vedretta di Monte Nevoso/Schneebiger-Ferner si è ritirata 100 metri più a monte. Il fenomeno del ritiro dei ghiacciai, se da un lato come abbiamo visto muta continuamente il paesaggio, dall’altro ha consentito ritrovamenti di assoluto valore scientifico, come è avvenuto per l’affioramento della mummia di “Ötzi” nel ghiacciaio del Similaun in Val Senales: la notizia ha fatto il giro del mondo facendo la fortu-na del Museo Archeologico di Bolzano. Solo un anno dopo la scoperta di Ötzi, il gestore del Rifugio Vedrette di Ries ha rinvenuto, presso la vicina Vedretta di Valfredda/Gelltalferner, due ghette e un paio di calze di vello di capra. La successiva analisi del carbonio ha fornito la datazione di questi reperti tra l’800 e il 500 a.C. e quindi all’età del ferro. La scoperta, si-

curamente importantissima da un punto di vista archeologico, non è balzata agli onori della cronaca com’è stato per la precedente poiché in questa occasione il ghiacciaio non ha restituito il corpo cui appartenevano gli indumenti. L’aumento della temperatura globale è responsabile anche del meno visibile fenomeno della fusione del permafrost, ovvero del ghiaccio perenne che sul-le Alpi si trova sotto gli strati detritici o rocciosi in alta quota. A pochi passi del succitato Rifugio Vedrette di Ries, fino ai primi anni 2000 esisteva un piccolo lago perenne (Gämsebichlsee) che oggi nei mesi caldi è soggetto a fasi di secca in quanto il permafrost, che un tempo im-permeabilizzava il terreno, va scioglien-dosi. Conseguentemente, il livello dell’in-vaso si abbassa poiché l’acqua, non più trattenuta dal ghiaccio, filtra nelle fessu-re della roccia, riaffiorando sottoforma di sorgenti più a valle. Durante periodi di scarse precipitazioni è avventuto che il piccolo specchio d’acqua da cui dipen-dono le scorte idriche del rifugio, si sia completamente prosciugato.

L’IMPATTO DEL RISCALDAMENTO GLOBALE SUI GHIACCIAI DELLE VEDRETTE DI RIESA seguito dell’italianizzazione dei nomi tedeschi, il toponimo Rieserferner (o Riesenferner) venne originariamente tradotto in italiano come Gruppo delle Vedrette Giganti. Oggi tale denominazione è caduta in disuso e il gruppo è universalmente conosciuto come “Vedrette di Ries”, ma la traduzione originaria, frutto di un grossolano errore di traduzione (riesen = gigante anziché riesel = neve ghiacciata, ammasso detritico) è senz’altro utile a capi-re come il paesaggio fosse caratterizzato se non dominato dalla presenza di numerosi “Ferner”, ghiacciai, che oggi, sebbene molto ridimensionati, continuano a rappresentare una parte non trascurabile del panorama di queste magnifiche vallate. Se escludiamo un

Sopra: Vedretta di Ries Occ.le (anno 2007).

Sotto: Vedretta di Ries Occ.le (anno 2017).

Rifugio Forcella Valfredda.

Valle di Riva l Rifugio Vedrette di Ries/Rieserferner Hütte