Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche...

48
Torquato Tasso (1544-1595) Alessandro Allori, Torquato Tasso, seconda meta del XVI sec., Firenze, Galleria degli Uffizi

Transcript of Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche...

Page 1: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Torquato Tasso

(1544-1595)

Alessandro Allori, Torquato Tasso, seconda meta del XVI sec., Firenze, Galleria degli Uffizi

Page 2: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La vita

Nasce a Sorrento nel 1544 da una nobile

famiglia bergamasca; il padre era un uomo

di corte e poeta.

Tasso seguì il padre presso alcune corti: a

Venezia, suggestionato dal conflitto contro

i Turchi, a 15 anni iniziò a scrivere un

poema epico sulla prima crociata

(Gierusalemme) lasciandolo interrotto.

Page 3: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La vita: la corte Estense

Nel 1560 andò a Padova per frequentare l’universita’ gettando le basi della sua cultura filosofica (aristotelismo).

Nel 1565 fu assunto al servizio del cardinale Luigi d’Este e si trasferì a Ferrara qui si inserì perfettamente nei rituali cortigiani.

Nel 1572 passò al servizio diretto del duca Alfonso II e riprese a lavorare al poema epico sulla crociata.

Page 4: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La vita: scrupoli letterari e religiosi

Concluso il suo poema, inizia a guardare alla

sua stessa opera con sospetto e scrupolo,

poiché voleva che fosse completamente

aderente ai canoni letterari e religiosi vigenti.

Tasso fu assalito anche da scrupoli religiosi

oltre che letterari: fu preso da dubbi sulla

propria ortodossia nella fede cattolica e nel

1577 si sottopose spontaneamente

all’Inquisizione di Ferrara che lo assolse.

Page 5: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La vita: la reclusione a Sant’Anna

Il duca Alfonso II, dati i segni del suo

squilibrio mentale, lo fece rinchiudere nel

convento di San Francesco, ma egli riuscì

a fuggire.

Dopo una serie di peregrinazioni per

l’Italia tornò a Ferrara nel 1579 e venne

fatto rinchiudere come pazzo

nell’ospedale di Sant’Anna dove rimase

per 7 anni, fino al 1586.

Page 6: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La vita: ultimi anni Negli anni in cui il poeta fu rinchiuso a

Sant’Anna, la Gerusalemme liberata fu pubblicata senza il suo assenso e questo lo turbò profondamente;

Nel 1586 il duca Vincenzo Gonzaga di Mantova ottenne che il poeta fosse affidato alla sua custodia, ma Tasso non riuscì a stare a lungo a Mantova;

Nei suoi ultimi anni alternò soggiorni a Roma e Napoli,

Ripubblicò nel 1593 la sua opera con il titolo Gerusalemme conquistata

Morì a Roma nel 1595

Page 7: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Una figura esemplare di cortigiano

Se celebra la corte e si propone verso di

essa come se fosse un polo di

gravitazione, allo stesso tempo esprime

atteggiamenti di rivolta violenta.

Fughe continue, continuo vagabondare.

Momento di crisi storica: entra in crisi

l’intellettuale rinacimentale, ma non vi

sono ancora alternative.

Page 8: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Le opere minori

L’epistolario

Il Rinaldo

Le Rime

La produzione drammatica:

◦ - L’Aminta

◦ - Il Galealto

◦ - Il Re Torrismondo

Page 9: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Epistolario

Circa 1700 lettere pervenuteci, in parte gia’ pubblicate quando l’autore era ancora vivo.

Esperienza vissuta filtrata sempre da sottili moduli letterari e retorici.

Luogo fisico e spirituale di queste lettere: la corte.

Grande sofferenza umana:

1. condizione di perpetuo bisogno e richiesta;

2. abbandono religiso come bisogno di certezze personali

Page 10: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Rinaldo

1562 pubblica il Rinaldo di materia cavalleresca.

L’autore dichiara nel prologo di voler imitare gli antichi (Omero, Virgilio), in parte i moderni (Ariosto).

Rifiuta la molteplicita’ di personaggi e eventi che caratterizzano il Furioso. Esigenze di unita’.

Manca l’ironia e tutto appare elevato.

Forte carattere autobiografico

Page 11: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Le Rime

1567 – Rime degli Accademici Eterei

1581 – Rime e prose

Durante la prigionia:

Prima parte delle Rime, Mantova 1591, comprende le rime d’amore;

Seconda Parte, Brescia 1593, produzione encomiastica;

Terza Parte, rime religiose, e Quarta Parte, rime per musica: incompiute.

Page 12: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Produzione drammatica: L’AMINTA

Genere: favola pastorale. Si afferma particolarmente a Ferrara nella meta’ del secolo, vicende del mondo dei pastori. Fabula in latino significa testo drammatico.

Riprende una lunga tradizione di poesia pastorale, come Teocrito e Virgilio, che ha ampi sviluppi nella letteratura cortigiana del 400 e del 500, Poliziano, Lorenzo de’Medici, Sannazzaro.

Scritta nel 1573 fu rappresentata l’estate stessa e pubblicata molto dopo.

Page 13: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

L’Aminta: una favola pastorale

Diversa dalla commedia: non presenta

situazioni comiche collocate in un

contesto cittadino contemporaneo, ma

temi seri, patetici e sentimentali,

ambientati in un mondo favoloso.

Non raggiunge il livello sublime della

tragedia e soprattutto si conclude con un

lieto fine.

Page 14: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

L’Aminta: struttura e temi

Si svolge in dialoghi, ma tutto viene raccontato da vari personaggi, non viene rappresentato direttamente, si tratta quindi di una drammaticita’ affidata alla parola piu’ che all’azione. Testo con dimensione piu’ narrativa e lirica.

Ambivalenza e ambiguita’ nei confronti del mondo della corte.

Evasione fantastica, modo di vita libero e sogno di una mitica eta’ dove l’amore era libero da costrizioni e sensi di colpa.

Componente edonistica e voluttuosa, naturalistica e paganeggiante.

Continuita’ e rottura con il Rinascimento

Page 15: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

L’Aminta: trama Un pastore, Aminta, s'innamora di una ninfa mortale, Silvia,

ma non viene ricambiato. Dafne, amica di Silvia, gli consiglia

di recarsi alla fonte dove si bagna di solito Silvia. Silvia viene

aggredita alla fonte da un satiro che si appresta a violentarla,

quando interviene Aminta che la salva. Ma lei, ingrata, scappa

senza ringraziarlo. Aminta trova un velo appartenente a

Silvia sporco di sangue e pensa che sia stata sbranata dai

lupi. Addolorato per la presunta morte dell'amata decide di

suicidarsi gettandosi da una rupe. Silvia, che in realtà non è

morta, ricevuta la notizia del suicidio di Aminta, presa dal

rimorso e resasi conto di amarlo si avvicina al corpo

piangendo disperata. Ma Aminta è ancora vivo perché un

cespuglio ha attutito la caduta e riprende i sensi, così la

vicenda si conclude con il coronamento dell'amore tra i

due.

Page 16: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

L’Aminta: stile

Stile volutamente semplice, come da

genere pastorale,

Melodia semplice, ma che nasconde una

sapiente architettura del verso, nel ritmo

degli accenti, nell’uso delle immagini.

Page 17: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La Gerusalemme liberata

Page 18: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Genesi e fasi dell’opera

1. 1559-1561: Tasso si trova a Venezia e

compone 116 ottave del Gierusalemme

2. 1565-1566: dopo l’arrivo a Ferrara

riprende l’opera intitolandola Gottifredo (

Goffredo di Buglione)

3. 1570-1575: termina l’opera dopo una

lunga interruzione

Page 19: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Edizioni dell’opera

1580: edizione non autorizzata dall’autore mentre si trovava a Sant’Anna (Goffredo)

1581: edizione data alle stampe dallo stesso Tasso a Ferrara (Gerusalemme liberata)

1584: edizione approntata dall’amico Scipione Gonzaga diversa dalle precedenti per interventi di censura da parte dell’autore e del curatore

1593: pubblica la Gerusalemme conquistata dopo un’attenta revisione

Page 20: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

I Discorsi dell’arte poetica e in

particolare del poema eroico Tasso accompagna costantemente la

creazione poetica con la riflessione

teorica: I Discorsi rappresentano dunque la

parte teorica

Tra la teoria e la realizzazione poetica vi è

dunque un rapporto di reciproca

interferenza, di scambio la creazione ha

arricchito la teoria e viceversa la teoria ha

stimolato la creazione

Page 21: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

“Però che, sì come in questo mirabile magisterio di Dio, che mondo si chiama, e ’l cielo si

vede sparso o distinto di tanta varietà di stelle; e, discendendo poi giuso di mano in

mano,l’aria e ’l mare pieni d’uccelli e di pesci; e la terra albergatrice di tanti animali così

feroci come mansueti, nella quale e ruscelli e fonti e laghi e prati e campagne e selve e

monti si trovano; e qui frutti e fiori, là ghiacci e nevi, qui abitazioni e culture, là solitudini

ed orrori: con tutto ciò uno è il mondo che tante e sì diverse cose nel suo grembo

rinchiude, una la forma e l’essenza sua, uno il modo dal quale sono le sue parti con

discorde concordia insieme congiunte e collegate; e non mancando nulla in lui, nulla però

vi è di soverchio o di non necessario: così parimente giudico che da eccellente poeta (il

quale non per altro divino è detto se non perché, al supremo Artefice nelle sue

operazioni assomigliandosi, della sua divinità viene a partecipare) un poema formar si

possa nel quale, quasi in un picciolo mondo, qui si leggano ordinanze d’eserciti, qui

battaglie terrestri e navali, qui espugnazioni di città, scaramucce e duelli, qui giostre, qui

descrizioni di fame e di sete, qui tempeste, qui incendii, qui prodigii; là si trovino concilii

celesti ed infernali, là si veggiano sedizioni, là discordie, là errori, là venture, là incanti, là

opere di crudeltà, di audacia, di cortesia, di generosità; là avvenimenti d’amore, or felici or

infelici, or lieti or compassionevoli; ma che nondimeno uno sia il poema che tanta varietà

di materie contegna,una la forma e la favola sua, e che tutte queste cose siano di maniera

composte che l’una a l’altra riguardi, l’una l’altra corrisponda, l’una da l’altra o

necessariamente o verisimilmente dependa: sì che una sola parte o tolta via o mutata di

sito, il tutto ruini.”

Discorsi dell’arte poetica, II: Unità e varietà nel poema epico.

Page 22: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La poetica

STORIOGRAFIA:

tratta del vero POESIA: tratta del

verosimile

POEMA EPICO: deve trarre

materia dalla storia per

ottenere l’effetto del

verosimile, ma deve

riservarsi un margine di

finzione (per distinguersi

dalla storiografia)

La materia non

deve essere né

troppo vicina al

lettore né

troppo remota

Page 23: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La poetica

POESIA

(Controriforma):

compito morale e

pedagogico

POESIA

(Rinascimento): non

può essere separata dal

diletto

POESIA (Tasso): il diletto deve

essere finalizzato al giovamento,

cioè le bellezze della poesia

devono rendono al lettore più

gradevole la materia morale e

religiosa

“MISCERE

UTILE DULCI”

(Orazio)

Il diletto è

assicurato dal

MERAVIGLIOSO

CRISTIANO

Page 24: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La poetica

Il concetto di MERAVIGLIOSO

CRISTIANO:

1) respinge il meraviglioso fiabesco del

romanzo cavalleresco;

2) Riguarda gli interventi soprannaturali di

Dio, degli angeli, delle potenze infernali,

che appaiono così verosimili al lettore

(verità della fede)

Page 25: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La poetica: unità e varietà

Tasso affronta il problema della costruzione formale del poema:

respinge il modello ariostesco (entrelacement) perché vuole unità per la sua opera;

La varietà allo stesso tempo però è indispensabile al diletto;

Soluzione: Il poema deve essere vario, contenendo le più diverse realtà ma il tutto deve essere legato in una struttura unitaria.

Page 26: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La poetica: lo stile sublime

Dei tre livelli indicati dalla tradizione

retorica classica (sublime, mediocre e

umile), quello che conviene al poema

eroico è quello SUBLIME perché i

contenuti sono “alti”.

Le parole non saranno di uso comune

Spezzature all’interno del verso

(enjambements)

Page 27: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

L’argomento e il genere Argomento: Materia storica (conquista del Santo

Sepolcro ad opera dei crociati nel 1099).

Questo consente di garantire:

a) La verosimiglianza richiesta dal poema eroico;

b) Introdurre un meraviglioso credibile (meraviglioso cristiano);

c) Che la sua materia deve stimolare la coscienza cristiana del pubblico di fronte a problemi di grande urgenza (attualità della crociata).

Page 28: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La struttura unitaria e chiusa

Tasso non prende come modelli i poemi moderni, ma quelli classici: Iliade e Eneide.

Come i poemi classici, anche nel suo poema al centro dell’azione vi è UN SOLO EROE: Goffredo di Buglione.

Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica (assedio di Gerusalemme e conquista del Santo Sepolcro).

V edi Confronto Ariosto-Tasso.

Page 29: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Intenti dell’opera

Intento celebrativo delle idealità religiose e della maestà della Chiesa;

Fine didascalico e pedagogico: le bellezze poetiche servono per far assimilare la lezione morale più agevolmente;

Volontà da parte di Tasso di adeguarsi ai codici controriformistici:

a. a livello dei contenuti ossequio verso la religione, il potere e la corte

b. a livello formale rispetto totale delle regole fissate da Aristotele nella Poetica

Page 30: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Intreccio del poema La storia ha inizio nel sesto anno di guerra contro Gerusalemme,

all'interno della prima crociata. Dio si avvede che i cristiani hanno

ormai dimenticato il loro obiettivo e manda l'arcangelo Gabriele da

Goffredo di Buglione, perché sproni i compagni; egli viene eletto capo

supremo della spedizione. Si arriva all'assedio e con esso ai primi

scontri. Satana invia dei demoni ad aiutare i pagani; inoltre manda nel

campo cristiano la bellissima maga Armida, che fa innamorare di sé

i guerrieri cristiani e li imprigiona in un castello.

Argante, uno dei più feroci guerrieri pagani, sfida a duello i cristiani, e

viene prescelto Tancredi. Erminia, principessa di Gerusalemme, è

innamorata di Tancredi; vedendolo ferito, si traveste con l'armatura di

Clorinda, la vergine guerriera di cui Tancredi è a sua volta innamorato.

Sorpresa dai cristiani, fugge e si ritrova tra i pastori, con cui si allontana

dalla brutalità della guerra. Tancredi viene fatto prigioniero da

Armida mentre inseguiva quella che credeva essere Clorinda.

Page 31: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Intreccio del poema Nel campo cristiano si diffondo una serie di notizie che generano sconforto: si dice

che Rinaldo sia morto, che Tancredi non si trova più e che non giungeranno i

rinforzi promessi dal re danese Sveno. Il tumulto seguente viene placato da

Goffredo anche con l'aiuto divino. La guerra continua con vicende alterne, sempre

con l'intervento divino e demoniaco. Dopo una processione al Monte Oliveto, i

cristiani assaltano Gerusalemme con una torre mobile, ma la notte interrompe la

battaglia. Argante e Clorinda riescono a incendiare la torre, ma vengono

sorpresi dai cristiani; in un duello Tancredi uccide Clorinda, la quale prima di

morire si fa da lui riconoscere e battezzare, poi muore tra le sua braccia. L'eroe è

disperato, ma viene salvato dall'apparizione della donna amata.

Il mago Ismeno, a questo punto, getta un incantesimo sulla selva di Saron in

modo che i cristiani non possano rifornirsi di legna per costruire una nuova torre.

Dio però decide che è giunto il momento di cambiare le sorti della guerra: in una

visione, Goffredo viene a sapere che Rinaldo è l'unico a poter spezzare

l'incantesimo della selva. I cavalieri Carlo e Ubaldo vengono mandati a cercarlo

e lo liberano dal giardino incantato di Armida, che si è innamorata di lui. Così

l'eroe giunge a Gerusalemme e dopo essersi purificato spezza l'incantesimo. I

cristiani penetrano così nella città e inizia il duello finale; il più duro è quello tra

Argante e Tancredi. Il primo muore, il secondo è ferito in modo grave ma viene

salvato da Erminia. Nonostante l'arrivo dell'esercito egizio, i cristiani vincono e

Goffredo può piantare la bandiera crociata sulla città e adorare il Santo Sepolcro.

Page 32: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

I personaggi principali

Goffredo di

Buglione

Tancredi

Rinaldo

Clorinda

Erminia

Page 33: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Aspetti contraddittori del poema

1) Rapporto di ambivalenza con la corte:

Tasso contempla le scene in cui si

manifesta la maestà del potere, ma allo

stesso tempo mostra nel poema

insofferenza verso di essa per la sua

rigidità.

Episodio in cui Erminia ascolta la condanna da

parte di un pastore verso le corti (canto

VII)

Page 34: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Aspetti contraddittori del poema

2) Contrasto tra l’intento di costruire

un’opera moraleggiante e didascalica e

l’attrazione per un amore svincolato da ogni

legge morale, legato al piacere dei sensi

(nostalgia per l’edonismo rinascimentale) /

amore inteso come sofferenza

Episodio del giardino di Armida (canto XVI)

Page 35: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Aspetti contraddittori del poema

3) Contrasto tra il tema della guerra esaltato

come manifestazione dell’eroismo e di forza

e la guerra intesa e vista come sofferenza e

dolorosa.

Nel poema anche i guerrieri più feroci hanno

momenti di doloroso ripiegamento

Page 36: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Aspetti contraddittori del poema

4) Contraddizione tra una celebrazione scenografica della religione e una religiosità meno esplicita e più intima. alla religione fondata su verità definite razionalmente dalla teologia si contrappone un’attrazione per un sovrannaturale magico e demoniaco

Episodio dell’assalto di Solimano al campo crociato – incantesimo della selva da parte del mago Ismeno (canti IX e XIII)

Page 37: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Spinte disgregatrici dell’opera

La costruzione unitaria dell’opera è messa “in pericolo” da tendenze centrifughe costituite dalle avventure individuali di eroi come Tancredi e Rinaldo

La struttura sembra sempre sul punto di dissolversi e disperdersi in vari filoni (come in Ariosto)

Questi atteggiamenti sono stati definiti da Lanfranco Caretti con l’espressione BIFRONTISMO SPIRITUALE

Page 38: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Bifrontismo spirituale

Questa espressione riguarda la struttura

del poema intero

non si tratta in realtà di uno scontro tra

due religioni e culture diverse, ma si tratta

del conflitto tra due codici all’interno

della stessa cultura.

Page 39: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Bifrontismo spirituale

Pagani: valori rinascimentali

Cristiani: valori dell’età della

Controriforma

Page 40: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Struttura del poema

Triplice scontro nel poema:

1) Cielo contro Inferno: Dio ha scacciato dal cielo gli angeli ribelli (demoni) campo del vario;

2) Cristiani contro pagani: la cristianità infligge una sconfitta agli infedeli campo del vario;

3) Il capitano (Goffredo) contro i compagni erranti: Goffredo riporta sotto il suo imperio coloro che hanno deviato istanza unitaria.

Page 41: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Struttura del poema

Il rapporto tra i vari piani e le varie forze

è un processo di riduzione dal

MOLTEPLICE all’UNO, dalla

dispersione alla concentrazione;

La contrapposizione tra molteplice-uno

ha radici profonde nel poeta

La Gerusalemme è il poema della

DIVISIONE e non dell’armonia

Page 42: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Struttura del poema

Anche a livello formale vi è una perenne tensione tra molteplicità e unità: Tasso aspira a costruire un’azione unitaria concentrata intorno all’impresa dei crociati e alla figura di Goffredo, ma in realtà dalla linea centrale divergono molti altri fili narrativi;

La struttura unitaria, pur messa in pericolo dalle spinte centrifughe non è mai veramente disgregata.

Page 43: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Il punto di vista

Il punto di vista della narrazione è

continuamente mobile : si colloca nel

campo cristiano e nel campo pagano;

Sono presentati dall’interno non solo gli

eroi cristiani, ma anche quelli pagani;

La focalizzazione interna ai personaggi

traduce una simpatia per i nemici e gli

sconfitti.

Page 44: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

L’organizzazione dello spazio

In questo poema si intersecano:

a) Uno spazio orizzontale: scontro tra

cristiani e pagani;

b) Uno spazio verticale (dimensione

trascendente), a sua volta diviso in:

- cielo (il bene) UNO

- Inferno (il male) MOLTEPLICE

Page 45: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Il tempo

Il tempo è lineare e lo sviluppo temporale

è unitario, teso tra l’inizio e la fine.

Si inseriscono solo brevi flash-back per

informare sulle vicende degli eroi che si

sono allontanati dal campo.

Tasso non narra tutta la prima crociata,

ma si concentra solo sul breve periodo

finale e risolutivo (modello classico: Iliade)

Page 46: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

La lingua e lo stile

Tensione verso il sublime immagini, formule, stilemi, versi interi di altri poeti come Virgilio, Dante e Petrarca. Grande uso di figure retoriche; periodi lunghi e complessi.

Suggestività indefinita cadenze musicali (“un non so che…”), parole scelte più per la suggestione che per il significato;

Prevalere dell’emotività uso sovrabbondante di aggettivi, enjambements, pause forti;

Nuovo modello linguistico il modello petrarchesco viene infranto: a questo Tasso contrappone uno stile fatto di tensioni interne,ricco di musicalità, che rispecchia il suo mondo interiore (bifrontismo spirituale).

Page 47: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Confronto ARIOSTO- TASSO TASSO

Tasso ritiene che varietà e unità possano

conciliarsi: il poema epico deve essere come il

mondo, che presenta una mirabile varietà di aspetti,

ma resta unico nella sua forma.

Ne “La Gerusalemme liberata” vi è una duplice

prospettiva, terrena e ultraterrena: la prima è sede

della guerra tra cristiani e musulmani, la seconda è

data dagli interventi degli angeli e delle potenze

infernali (cielo e inferno: due piani contrapposti).

Nella Gerusalemme si apre la nuova dimensione

psicologica di Tasso, i suoi personaggi sono

autobiografici e ne riflettono l’irrequietezza. Il

bifrontismo si riflette anche nello scontro tra

cristiani e pagani. Non si tratta di uno scontro tra

due religioni e culture diverse, ma di uno scontro

sulla visione dell’uomo: i pagani sono i portatori di

una visione laica, che si rifà ai valori rinascimentali, i

cristiani sono portatori del codice culturale dell’età

della Controriforma.

ARIOSTO

Manifesta diverse voci, portatrici di

varie prospettive sul reale, tutte in

perfetta autonomia, senza

intervenire per fissare una

prospettiva privilegiata.

Ne “L’Orlando Furioso” vi è una

prospettiva terrena: i personaggi

rincorrono gli oggetti del proprio

amore.

Nel Furioso nessun personaggio

presenta uno sviluppo psicologico

individuale in quanto l’autore

intendeva creare delle figure che

riflettessero soltanto un aspetto

della natura umana.

Egli si limita ad abbassare la dignità

epica ed eroica dei personaggi

facendo emergere i cavalieri e le

dame con i loro limiti ed errori.

MOLTEPLICITA’ E UNITA’

PROSPETTIVA DELLO SPAZIO

PERSONAGGI

Page 48: Torquato Tasso (1544-1595) - mcurie.edu.it · Tasso mira ad una forte unità per la sua opera anche se la materia è varia non vi è molteplicità di azioni, ma un’azione unica

Confronto ARIOSTO- TASSO TASSO

Vede nella religione e nella fede la

vera interpretazione del mondo. I

valori cristiani sono gli unici che

obbligano l’uomo alla fedeltà eterna,

mentre i valori classici, legati alla

materialità, lasciano l’uomo libero di

decidere e di agire secondo la propria

volontà.

Nella Gerusalemme, sebbene risulti

dominante l’impresa militare, non

manca la presenza dell’amore, forza

negativa, che si oppone al compito

eroico dei guerrieri crociati.

La poesia del Tasso è caratterizzata

da una

compresenza dei contrari. Il suo è uno

stile ricco di tensioni interne che

rispecchiano il suo mondo

interiore.

ARIOSTO

Ha una visione del mondo positiva

e vede nell’uomo e nella religione la

capacità di capire il mondo, la natura

e la possibilità di piegarla al proprio

volere, riuscendo in un certo modo

a controllarla.

L’opera ariostesca si collega alla

tradizione cavalleresca, di cui

riprende gli armi e gli amori. La follia

di Orlando appare come il

rovesciamento ironico dei concetti

cortesi: l’amore non innalza l’uomo

spiritualmente ma lo degrada ad una

condizione disumana.

Il criterio linguistico seguito da

Ariosto è ispirato

a un’idea classicistica di uniformità,

compostezza ed

equilibrio.

RELIGIONE

AMORE

STILE