Topic estate 2014

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La rivista ufficiale della Regina delle Dolomiti, scopri tutte le novità!

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La storia siamo noiCOLOR SEPPIACorreva l’anno 1914La Grande Guerra vista da Cortinadi Paolo Giacomel

CORTINA.TOPic incontra Eugenia Costantini, protagonista del film La montagna silenziosa

NAtuRA E CuLtuRARivivere la storia percorrendo il sentiero dei Kaiserjägerdi Massimo Spampani

EDItORIALEdi Stefano Illing

IL PuNtO DI Gianfranco Vissani«Tutto il buono di Cortina»Elsa Zardini«La lingua ladina, bene immateriale dell’umanità»

AttualitàPRIMO PIANOCortina tra le righeLe grandi firme del giornalismo di oggi a confronto sull’attualitàa cura di Chiara Caliceti, Tommaso Vesentini, Eleonora Rigato

ARt NEWSI primi cinquant’anni “a regola d’arte” della galleria Farsettidi Alessandra Segafreddo

tOP EVENtS Match pointCortina tennis resort con la prima edizione del torneo Challenger Atp

VisioniINSIDERFaccia a faccia con Alberto Saravalleneo presidente del Festival e Accademia Dino Ciani

PASSIONI Cosa fanno gli “aficionados” della conca durante le vacanze? Ce lo racconta la fotografa dei vip, che in questo numero ha immortalato Matteo Marzottoa cura di Francesca Vieceli

Foto di copertinadi © Stefano ZardiniCollage, tronchi orizzontali

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Saperi e saporiCORtINA GOuRMAND HOLIDAYPaolo Marchi e Massimo Bottura tengono a battesimo il “golosario” dell’estate, mentre l’app vien mangiandoa cura di Lucia Portesi

MA(L)GAZINE“Vac-canze” ampezzaneAlla scoperta delle malghe più genuine a cura di Paolo Tassi

COSA BOLLE IN PENtOLASeguiteci nelle cucine di Riccardo Recafina, Rifugio DibonaSandra Dibona, Rifugio D’Ajala cura di Eleonora Rigato

Mode e modiFASHION NEWSSecretVivian, gioielli da favola Cortina Polo Style, la it-bag del 2014 Con Marie Claire il viaggio in Italia di Cortina

VEtRINE La sai l’ultima? Gli indirizzi giusti per chi è in cerca di novità

RubricheL’AttIMOdi Stefano Zardini

VItA DA CLuBTutti gli eventi dei circoli d’alta quota

SALVA CON NOMECortinaèCultura e l’agenda completa dell’estate

CLOSE uPL’album dell’invernoa cura di Chiara Costa

FOCuS EStAtE PREVIEW INVERNOa cura di Angela Bolzicco

NOJELES D’AMPEZZOdi Ennio Rossignoli

INFINE La mappa del tesoro di Rimoldi di Cesare De Michelis

CORtINA tOP FRIENDSIl circuito distributivo di CORTINA.TOPic

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Architettura e design SPECIALE CORtINA.tOP LIVINGa cura di Lucia Portesi

Focus interni

Focus recycled interior design

Focus progetti“Pensami”, con il nuovo concorso bandito da Cortina Turismo

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Architecture & design FEATURE ARTICLE CORTINA.TOP LIVINGby Lucia Portesi

Focus on interiors

Focus on recycled interior design

Focus on projects. “Think of me”, the new competition promoted by Cortina Turismo

Knowledge & tasteCORTINA GOURMAND HOLIDAYPaolo Marchi and Massimo Bottura with the “fine-food guide” of the summer, when the app comes with eating by Lucia Portesi

MA(L)GAZINEFarm holidays in Ampezzoby Paolo Tassi

WHAT’S COOKINGFollow us in the kitchens of Riccardo Recafina, Rifugio DibonaSandra Dibona, Rifugio D’Ajalby Eleonora Rigato

Fashion & trendsFASHION NEWSSecretVivian: fabulous jewelry Cortina Polo Style: the 2014 Cortina it-bag with Marie Claire

WINDOW DISPLAYS The right places for the latest trends

ColumnsTHE MOMENTby Stefano Zardini

CLUB LIFEAll the events of mile-high clubs

SAVE ASCortinaèCultura and all the events of the Summer

CLOSE UPOur album of the Winter

FOCUS SUMMERPREVIEW WINTERby Angela Bolzicco

NOJELES D’AMPEZZOby Ennio Rossignoli

FINALLY Rimoldi’s treasure mapby Cesare De Michelis

CORTINA TOP FRIENDSThe distribution network of CORTINA.TOPic

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EDITORIALby Stefano Illing

THE POINT OF Gianfranco Vissani«All the good of Cortina»Elsa Zardini«The Ladin language, an intangible property of humanity»

Current affairsIN THE FOREGROUNDCortina Between the LinesThe reality seen by great journalismby Chiara Caliceti, Tommaso Vesentini, Eleonora Rigato

ART NEWSFifty successful years for the Farsetti art galleryby Alessandra Segafreddo

TOP EVENTS Match pointCortina Tennis and the first Challenger Atp tournament

VisionsINSIDERInterview with Alberto Saravalle, new president of Festival and Accademia Dino Ciani

PASSIONS Cortina’s patrons and their leisure time told by the VIP photographer. This issue features Matteo Marzottoby Francesca Vieceli

We are historyCOLOUR SEPIA1914. The Great War seen from Cortinaby Paolo Giacomel

CORTINA.TOPic meets Eugenia Costantini, leading actress in The Silent Mountain

NATURE & CULTUREOn the Kaiserjäger trailby Massimo Spampani

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Cortina.toPic è un periodico di informazione di carattere culturale e di promozione turistica di Cortina d’ampezzo.Copyright: tutti i diritti sono riservati. nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l’uso dei sistemi elettronici e diffusa senza l’autorizza-zione scritta dell’editore. Manoscritti e fotografie anche se pubblicati non vengono restituiti.Pubblicità inferiore al 45%. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa at-tenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.

Chiuso in redazione il 25 luglio 2014

registrazione al tribunale di Bellunon. 04/08 del 23 maggio 2008

Cortina d’ampezzo fa parte dell’associazione europea “Best of the alps” che riunisce le 12 località montane più famose ed esclusive di 5 nazioni alpine.

Direttore editorialeStefano Illing

Direttore responsabileChiara Caliceti

Supervisione creativaStefano Zardini

Redazione centrale e coordinamento di redazioneOMNIA Relations, Lucia Portesi

[email protected] Rigato

Cortina TurismoAngela Bolzicco, Chiara [email protected]

Alessandro Broccolo, Cinzia Confortola, Paola Dandrea, Elisabetta De Luca, Gianna di Lorenzo, Marianne Moretti

Adimari, Maria Grazia Soravia, Gabriella Talamini

Hanno collaborato a questo numero

testiCesare De Michelis, Luca Dell’Osta, Paolo Giacomel,

Ennio Rossignoli, Alessandra Segafreddo, Massimo Spampani, Francesca Vieceli,

Gianfranco Vissani, Elsa Zardini

fotoGianni Antoniali, Giorgio Benni, Valentina Cenni,

Dino Colli, Paolo d’Amico, Fabian Gallucci, Diego Gaspari Bandion, Giuseppe Ghedina,

Elisabetta Lattanzio Illy, Abdruck Honorarfrei, Michele Merlo, Michael Meisl, Matteo Mignani,

Karin Pizzinini, Giacomo Pompanin, Guido Pompanin, Selvatico-Colleselli, Ilario Tancon, Paolo Tassi,

Pierre Teyssot, Tommaso Vesentini, Francesca Vieceli, Stefano Zardini

Archivio Coro Cortina, Archivio Cortina-Dobbiaco Run, Archivio Cortina Stelle, Archivio Cortina Turismo,

Archivio Gran Fondo Dobbiaco-Cortina, Archivio The North Face Lavaredo Ultra Trail,

Gruppo Alcuni Archivio Ciak Junior, Cantine Ferrari, Musei delle Regole d’Ampezzo, SGP, Zoomphotocortina

Archivio storico Foto Zardini

Progetto grafico e Art directionKidstudio Firenze, Marco Innocenti, Luca Parenti

www.kidstudio.it

TraduzioniEmmea associati | Alessandra Urbancich, Bill Wales

Comitato promotoreEnrico Pompanin

Vicesindaco del Comune di Cortina d’ampezzoMarco Ghedina

assessore al turismo e allo Sport del Comune di Cortina d’ampezzoGiovanna Martinolli

assessore alla Cultura del Comune di Cortina d’ampezzoAscom Cortina

Associazione albergatori di Cortina d’AmpezzoAssociazione artigiani di Cortina d’Ampezzo

Associazione astronomica Cortina Cassa Rurale e Artigiana di Cortina e delle Dolomiti

Comitato Coppa del Mondo di sciConsorzio impianti a fune di Cortina

La Cooperativa di Cortina Regole d’AmpezzoSci Club Cortina

Seam Servizi AmpezzoSestieri d’Ampezzo

Cortina TurismoProprietario ed editore

Sede socialeVia Guglielmo Marconi 15/b, 32043, Cortina d’Ampezzo

Tel. +39 0436 866252, fax +39 0436 [email protected]

StampaGrafica Editoriale Printing, Via Enrico Mattei 106

40138, BolognaTel. +39 051 4592111, fax +39 051 4592120

[email protected]

Pubblicitàlocale

Gianna di [email protected]

nazionaleSpe, Società pubblicità editoriale, Strada 3°, Palazzo B/10

20090, Assago (Milano) Tel. +39 02 57577362, www.speweb.it

OMNIA Sponsorship | Silvia [email protected]

Gestione distribuzione circuito nazionaleOMNIA Relations, Elisa Cimino

è press–partnerdi Cortina turismo.

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Da un osservatorio privilegiato

un nuovo momento di riflessione

From a privileged vantage point a new moment of reflection

We undoubtedly live in interesting times, but increasingly too fast. Time for reflection is now a luxury,

it is not accessory but to the contrary it is of fundamental importance. Without reflecting, how can we find our way in a changing world? That’s why Cortina has tried to at least create a space for reflection, out of the daily grind and into our valley. Here perhaps the harmony of the landscape and the balance of nature may facilitate thinking. Our reflection brought us to invite the actors of the press – journalists, pub-lishers, directors, the Association of Journal-ists – to face a moment of confrontation, calm, quiet and, we hope, deep and authoritative on the role of the press today.

We started from a question: in our glo-balized world, disrupted by technologies, accel-erated to the breaking point, in which everyone is immediately in touch with everyone else, how does the role of the journalist and the press change? We followed the teachings of some “great” of the past who found space in Corti-na, mental and spiritual, suitable to engender their reflections – Montanelli, Sechi, Mon-dadori; Buzzati and Pieroni – and invited some of the most open and influential minds of the Italian press. This was the start of Cortina’s great cultural summer with over 30 cultural exhibitions and about 250 events between July and September.

With the ambition and the hope to help people understand that finding the meaning of what happens is still an important duty for our social life; that verifying the facts and mak-ing the truth and its reason known still gives a meaning to our lives in the present.

Viviamo in tempi indubbiamente interessanti, ma sempre più spesso troppo veloci. Il tempo della riflessione è or-mai un lusso. Ma il tempo della riflessione non è qualcosa di accessorio, al contrario riveste una fondamentale im-portanza; altrimenti come possiamo orientarci nel mon-

do che cambia? Ecco allora che Cortina ha voluto provare a creare almeno uno spazio, fuori dalla frenesia quotidiana e dentro la nostra valle, dove forse il pensare è facilitato dall’armonia del paesaggio e dall’equilibrio della natura. A questo ci ha portato la nostra riflessione: invitare gli attori della stampa – i giornalisti, gli editori, i direttori, l’Ordine dei giornalisti – ad affrontare un momento di confronto, pa-cato, tranquillo e – speriamo – profondo e autorevole, sul ruolo della stampa oggi. Così è nata Cortina tra le righe.

Partendo da una domanda: nel nostro mondo globalizzato, scon-volto dalle tecnologie, accelerato allo spasimo, dove tutti sono imme-diatamente in contatto con tutti, come cambia il ruolo del giornali-sta e della stampa? Seguendo l’insegnamento di alcuni “grandi” del passato, che a Cortina hanno trovato lo spazio, mentale e spirituale, adatto a far germogliare le proprie riflessioni – pensiamo a Montanelli, Sechi, Mondadori; a Buzzati e Pieroni –, abbiamo invitato alcune delle menti più aperte e autorevoli della stampa italiana, dando così il via alla grande estate culturale di Cortina, che vedrà succedersi oltre 30 manifestazioni e circa 250 eventi tra luglio e settembre.

Con l’ambizione e la speranza di aiutare a capire, e a far capire, che trovare un senso agli accadimenti è ancora un dovere importante per il nostro vivere sociale; che verificare e far conoscere correttamente i fatti, e la loro ragione, dà ancora un senso al nostro vivere il presente.

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L’eDIToRIALe

di Stefano Illing

Cortina tra le righe, il servizio a pag. 16

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Gianfranco Vissani, chef due stelle Michelin, dal dicembre 2013 a capo de L’Altro Vissani Cortina

Tutto il buonodi Cortina

Il gusto come elemento distin-tivo delle vacanze a Cortina. Mi fa particolarmente piacere essere entrato con L’Altro Vissani Cor-tina nel programma di Cortina

Gourmand Holiday, il nuovo contenitore di proposte buone, perché attente ai det-tagli, all’eleganza e all’autenticità. Una sorta di marchio di qualità per le inizia-tive pensate per valorizzare le eccellenze culinarie ed enologiche del territorio. Da quando abbiamo aperto, lo scorso dicem-bre all’interno dell’Hotel Bellevue Suites & Spa, abbiamo lavorato per affiancare alla nostra proposta quotidiana di alta ristorazione, un programma enogastro-nomico d’eccezione: appuntamenti con la cucina d’autore.

Siamo fermamente convinti che “lo scambio” abbia ancora un grande valo-re. Che il produttore, l’albergatore e il ri-storatore possano e debbano condividere sapori, emozioni, profumi e ricerca con i propri ospiti, dando vita a piatti che ricor-

ne con Sorgente Hotels and Resorts e la compagnia alberghiera Piazza di Spagna.

Abbiamo scelto Cortina perché è un luogo in cui crediamo: e siamo orgogliosi di aver arricchito un’offerta gastronomica già particolarmente preziosa. È raro – ve lo posso assicurare – trovare una media così alta e così concentrata di ristoranti.

dino la gioia, la cura, e la passione per i prodotti locali.

Questa perlomeno è l’esperienza de L’Altro Vissani Cortina, nato grazie a un progetto editoriale sviluppato con Rai Eri, che si è naturalmente trasformato in un nuovo concept gastronomico approda-to tra le Dolomiti, grazie alla collaborazio-

Distinctive taste is a key note of Cortina holi-days. I am extremely pleased that L’Altro Vissani Cortina is listed in the Cortina Gourmand Holiday program, the new package of offers attentive to de-tail, elegance, and authenticity. A quality mark to

promote the finest food and wine products of the area. Since our opening in the Bellevue Suites & Spa hotel last December, we have been working to complement our daily haute cuisine with a top quality fine food and wine program: author’s cuisine events. We are strongly convinced that “exchange” is still highly valuable. That producers and hotel and restaurant owners could and should share flavours, emotions, smells, and research with their guests, creating dishes that recall the joy, care, and passion for the local products.

This is, at least, the experience of L’Altro Vissani Cortina, cre-ated thanks to an editorial project developed with Rai Eri, which naturally transformed into a new fine food concept. It landed among the Dolomites, thanks to the cooperation with Sorgente Ho-tels and Resorts and the Piazza di Spagna hotel company.

We chose Cortina because we believe in this place: we are proud to have enriched a particularly valuable fine food offer. It is rare – I can assure you – to find such a high concentration of excellent restaurants.

All the good of Cortina

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IL PunTo DI

Cortina Gourmand Holiday, il servizio a pag. 70

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Elsa Zardini, presidente della Union de i Ladis d’Anpezo e della Union Generela dei Ladins dla Dolomites

La lingua ladina, bene immateriale dell’umanità

Le Dolomiti celano, oltre alle decantate bellezze natu-rali oggi patrimonio dell’U-manità, altri tesori meno appariscenti ma altrettanto

preziosi: fossili e reperti archeologici, nu-merose leggende, racconti popolari, una storia e, soprattutto, una lingua e una cultura molto particolari, tramandate di generazione in generazione da un esiguo numero di persone che da tempo imme-more abita le strette vallate in mezzo alle montagne. Un “piccolo” popolo, i ladini, che per molti secoli è appartenuto all’an-tica Contea del Tirolo, circa 35.000 per-sone, la maggior parte delle quali di ma-drelingua ladina, parlata e custodita con orgoglio. E proprio la lingua è l’elemento principale che rende legittima la pretesa dei ladini di rappresentare un gruppo etnico-linguistico a sé stante. L’idioma ladino ha origini antichissime e conserva numerosi tratti del latino popolare regio-nale, affermatosi in modo alquanto uni-

“bene immateriale dell’UNESCO”. Il percorso per l’ottenimento del riconosci-mento sarà un processo molto articolato; il dossier sarà elaborato da esperti dei tre Istituti culturali del territorio e dall’Uni-versità di Bolzano in collaborazione con l’“Union Generela dei Ladins dla Dolomi-tes” e dovrà essere consegnato alla com-missione UNESCO di Parigi. Nelle mani dei membri della commissione ci sarà il futuro di questa antichissima lingua, giunta fino a oggi e conservata miracolo-samente per più di mille anni. Una gran-de responsabilità è affidata anche a noi, abitanti di Cortina d’Ampezzo, Livinal-longo del Col di Lana, Colle S. Lucia, del-le valli di Badia, Gardena e Fassa. Come i nostri avi, in un’ottica di plurilinguismo, dobbiamo continuare a usare e trasmette-re la lingua-madre alle future generazioni assieme all’italiano e al tedesco, consape-voli che ogni giorno muoiono molte lin-gue nel mondo e ognuna di queste è una grave perdita per tutta l’umanità.

forme nelle provincie romane di “Venetia et Histria, Retia e Noricum”: essa infatti mantiene tracce fonologiche e lessicali di sostrato delle parlate retiche e nori-che, ma conserva anche celtismi in senso stretto, ovvero parole ancora in uso e risa-lenti a età precedenti alla romanizzazione e quindi alla nascita del ladino. Inizial-mente parlato da tutti i popoli delle Alpi centro-orientali, oggi è miracolosamente salvo soltanto nelle valli dolomitiche e in altre due isole, una in Svizzera, nel Can-ton dei Grigioni, e una nel Friuli-Venezia Giulia. La presa di coscienza che nelle pieghe del passato si nascondono cause e spiegazioni di molti fatti che hanno salva-to in queste terre questo meraviglioso e affascinante patrimonio, in particolare al giorno d’oggi quando il mondo globaliz-zato è sul punto di fagocitare sempre più le piccole e pur ricche realtà culturali, ci porta a sentire il dovere di tutelare e far conoscere al mondo questo tesoro con la richiesta che venga conservato come

The Dolomites conceal, be-sides the much praised natural beauties now a World Heritage Site, many treasures less known but equally precious: fossils and

archeological finds, several legends, folk tales, history and above all, a very particular language and culture, handed down from generation to generation by a small number of people, who since time immemorial have inhabited the narrow valleys between the mountains. A small population, the Ladins, that for many centu-ries have belonged to the ancient County of Tyrol. Some 35,000 inhabitants, of which mother language for the majority is Ladin, spoken and guarded with pride. The Ladin language has ancient origins and it retains many traits of the regional common Latin, asserted in a uniform way in the Roman provinces of “Venetia et Histria, Retia et Noricum”.

Originally spoken by all the people of the central-eastern Alps, today it has miraculously survived only in the Dolomites valleys and in two more islands, one in Switzerland, in the Canton of Gri-gioni, and one in the Friuli-Venezia Giulia. The awareness that

the past hides causes and explanations of many factors that has saved this wonderful and charming heritage in this lands leads us to fell the duty to protect and to present this treasure to the world, with the request to pre-

serve it as “intangible heritage of UNESCO”. The path to obtain this recognition will be complex; the dossier will be elaborated by experts from the three cultural institutes of the territory and the University of Bolzano, in collaboration with the “Union Generela dei Ladins dla Dolomites”. It will be finally delivered to the UN-ESCO commission in Paris. The future of this ancient language, still alive today and preserved miraculously for more than a thou-sand of years, will be in the hands of the commissions’ members. A great responsibility is also entrusted to us, as inhabitants of Cor-tina d’Ampezzo, Livinalongo del Col di Lana, Colle S. Lucia, of the valleys of Badia, Gardena, and Fassa. In a multilingual perspec-tive, we have to continue to use and transmit the mother language to future generation, as our ancestors did, together with Italian and German, aware that everyday many languages die all over the world and each of these is a great loss for all mankind.

The ladin language,an intangible

property of humanity

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IL PunTo DI

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PRIMO PIANO

Un appuntamento con l’informazione, per guardare al futuro sulle tracce di un passato che affonda le

radici nel grande giornalismo, di cui Cortina è stata palcoscenico. Grazie a giornalisti come Montanelli, Buzzati, Sechi, Pieroni, che l’hanno frequentata e amata. Le grandi firme di oggi si sono riunite in alta quota, dal 7 al 13 luglio, per un momento di confronto, insieme ai colleghi e al pubblico, sulle

tendenze più significative nel mondo dei media e sui principali temi di attualità

a cura di Chiara Caliceti, tommaso Vesentini, Eleonora Rigato

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Informazione culturale | Ne ha parlato Philippe Daverio, storico dell’arte, autore e conduttore televisivo con Fabrizio Ferragni, vice direttore TG1.

«In Italia esistono centinaia di capolavori e nessuna idea su cosa farne». Da dove partire per invertire la tendenza? Dagli otto miliardi che la Germania spende per il suo patrimonio artistico, contro l’uno dell’Italia? Dalla burocrazia che non ha preparazione, possibilità di carriera, strumenti per pensare in grande? Dalla società civile, nella quale “chi sa” deve essere messo in condizio-ne di “fare”. Dai monumenti che, da Pompei a Vicenza, cadono in pezzi. Indigniamoci, e in fretta. La crisi si riflette anche nell’informazione, è necessaria una rinno-vata consapevolezza e autorevolezza nel fare e promuo-vere cultura «altrimenti – tuona Daverio – l’Italia resterà un turistodromo perché anche la clessidra comincia a scricchiolare».

Impariamo a indignarci

Philippe Daverio, storico dell’arte, autore e conduttore televisivo.

Giornalismo e ambiente | Ne ha parlato Luca Mercalli, meteorologo e climatologo con Ivana Vaccari, vice direttore di Rai Sport.

L’ambiente fa notizia se c’è un danno, una catastrofe. Passata l’emergenza, cala il silenzio. Come rimodellare le nostre economie per prevenire i disastri o per parare i colpi avversi del decadimento climatico? Se l’ambiente è un tema centrale con risvolti per la salute, l’economia e la produzione energetica, allora l’informazione deve sapere di cosa parla, basandosi su elementi scientifici e dati certi. «Finiamola con il pressapochismo – tuona il meteorologo di Che tempo che fa – bisogna sfatare falsi miti e mode del momento. Qui più che altrove, il giornalismo deve saper informare. Ed informare bene».

Che tempo farà?

Comunicazione e innovazione | Ne hanno parlato: Gianni Del Vecchio vice direttore L’Huffington Post, Giuseppe Di Piazza direttore Corriere Innovazione, Si-mona Panseri responsabile communication and public affair senior manager di Google in Italia con Carlotta Mannu inviata di Rai Uno e Luca De Biase scrittore e giornalista de Il Sole 24 Ore.

Non c’è che dire, il timore della stampa tradizionale è tangibile nei confronti del “gigante” che – con il 90% delle ricerche online in Europa – rende le notizie accessi-bili a chiunque, gratis. Un problema di democrazia oltre che di professionalità dell’informazione. La querelle è destinata a durare perché entrambi i contendenti hanno bisogno l’uno dell’altro: Google delle notizie; i quotidiani delle milioni di indicizzazioni sul web. Si metteranno d’accordo o sopravvivrà chi si adatta?

Il browser di Darwin: Google e i quotidiani

Da sinistra, Giuseppe Di Piazza, Gianni Del Vecchio, Simona Panseri, Carlotta Mannu.

Giornalismo d’inchiesta | Ne ha parlato Gian An-tonio Stella, giornalista del Corriere della Sera – e autore del recente Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli – con Gianluca Amadori, presidente Ordine Giornalisti Veneto e Roberto Reale, caporedattore TG3 Veneto.

Ottocento decreti attuativi “dimenticati” dai precedenti tre governi, tra cui quello del federalismo fiscale, che non è mai esistito, salvo “Roma capitale”; centinaia di regolamenti per la ricostruzione de L’Aquila, tra i quali è impossibile districarsi senza un “aiutino”; casi incredi-bili come quello della storica sentenza della Cassazione su un’asina che aveva mangiato l’erba del vicino ma, dovendosi considerare mandria, il processo andava rifatto. Ecco perché il paese è fermo. Urgono inchieste. Ovviamente, in carta bollata.

Burocrazia malata, il “vizio” del nostro tempo

Da sinistra, Roberto Reale, Gian Antonio Stella, Gianluca Amadori.

Cosa ci hainsegnato

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Che anni quegli anni, quando la “Cortina da bere” lasciava il posto a una più compassata capitale del libro e in cui i fer-vori mondani prendevano le più austere misure della cultu-ra, un’abitudine antica elevata

a marchio della sua estate! Per un mese o poco più, tra i boschi e sotto le pallide cime dolomi-tiche sembrava allora rinascere l’Arcadia, certo non quella dei pastori bucolici, ma l’Arcadia del-le lettere, l’accademia dell’esprit de finesse, di una cartesiana chiarezza dei modi e dei pensieri; gli anni nei quali un vecchio “mese Mondadori” si allargava nell’abbraccio di una letteratura senza etichette. Allora si potevano incontrare lungo la passeggiata del Corso, o in quelle salutiste dell’Al-pe di Fanes, nei ritrovi esclusivi o dal fruttiven-dolo. Si distinguevano per qualche tratto di de-coro professionale, che però non disdegnava il sorriso leggermente compiaciuto di chi si sente riconosciuto. E se restava ancora qualche dubbio bastava arrivare da Sovilla, il gran libraio, per li-berarsene, perché passavano tutti di là, a firmare i loro libri e a intrattenersi con il pubblico di chi li leggeva, o che forse, dopo, li avrebbe letti. Erano gli scrittori, naturalmente, quelli nuovi e quelli di lungo corso, i pubblicitari di se stessi, giacché ave-vano capito che nessuno può coccolare un libro meglio di chi lo ha scritto. Come diceva Mauriac, uno scrittore è essenzialmente un uomo che non si rassegna alla solitudine, e così per quel mese o poco più, Cortina diventava la loro piccola e affol-lata capitale. La chiamano la “regina”, e se ancora lo è lo deve, oltre che al prodigio della sua natura, all’amore che il popolo dei libri le tributava ogni anno, raccogliendosi con immutabile ritualità nei saloni del Grand Hotel Savoia, o dovunque il luo-go incoraggiasse l’incontro. Un pubblico compat-to, convinto che la vacanza non possa che essere quella dell’intelligenza. Sfilavano straordinarie combinazioni di talenti e di ruoli: i protagonisti della cultura, dell’informazione, dello spettacolo, della politica senza politica ti passeggiavano ac-canto, facendoti accarezzare la morbida superficie del privilegio. Ma sempre e anzitutto, il primo at-

tore era il libro. Si sa, oggi come ieri scrivono tutti e perciò la questione è come fare perché i buoni libri evitino per così dire le cattive compagnie: un problema di scelte e di gusto, che Cortina – quella che legge, che va agli incontri e li organizza – ave-va elegantemente risolto. Certo la sua storia con-tinua, brillantemente, e Cortina tra le righe quel tempo e quell’anima vuole farli rivivere.

Ieri, oggi(e domani)

di Ennio Rossignoli

PRIMO PIANO

Come cambia l’informazione locale | Ne hanno parlato Pierangela Fiorani, direttore gruppo Finegil, Ario Gervasutti direttore de Il Giornale di Vicenza, Omar Monestier, direttore del Messaggero Veneto, Alessandro Russello, direttore del Corriere del Veneto con Alberto Sinigaglia, presidente Ordine Giornalisti Piemonte.

Qualche punto fermo: il giornalismo locale cambia, ma non scompare. L’ingresso del web ha delle conseguenze, ma non tutte negative. I gior-nalisti rimangono le guide delle notizie, ma non sono più i soli. Online si discute con i lettori, e questo è un bene, a patto di bandire diffamatori e insulti. I giornali locali tengono meglio dei nazionali: sono radicati. Devono esserlo ancora di più, mandare in giro i giornalisti, riaffermare il brand. Tutto questo costa, però. Gli editori devono trovare la quadratura del cerchio. Non è ancora una meta, ma è già una strada.

Se la notizia è local

Il ricordo di un grande maestro | Ne hanno parlato Chiara Beria di Argentine, giornalista de La Stampa, scrittrice, ex direttore di Specchio e Maria Luisa Agnese, giornalista del Corriere della Sera, ex direttore di Sette, con Alberto Sinigaglia, presidente Ordine Giornalisti Piemonte.

C’erano dei direttori che, se arrivavi in ritardo o usavi un termine improprio, “ti rivoltavano come un calzino” davanti a tutti i colleghi. Erano gli stessi, però, che cercavano la notizia, invogliavano i giovani, e hanno aperto, anche alle donne in gamba, la porta delle redazioni. Lamberto Sechi era uno di questi. “Il direttore che forgiava direttori”. Oggi sono cambiati i giornalisti, e, soprattutto, gli editori. Non cambia, però, il ricordo carico di affetto e ricono-scenza di chi l’ha incontrato.

La lezione di Lamberto Sechi

Da sinistra, Chiara Beria di Argentine, Francesca Sechi, Alberto Sinigaglia, Maria Luisa Agnese.

Da sinistra, Ario Gervasutti, Alberto Sinigaglia, Gianluca Amadori, Alessandro Russello, Pierangela Fiorani, omar Monestier.

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Giornalismo a fin di bene | Ce ne ha parlato Fabio Vendit-ti, giornalista di lungo corso che, grazie a un boss della malavita campana, ha cono-sciuto i giovani dei Quartieri Spagnoli di Napoli e con

loro nel 2012 ha creato Socialmente Pericolosi: un’associazione che, attraverso la formazione nei settori produttivi e creativi di TV e cinema, punta a recuperare i ragazzi di quei quartieri. Un pro-getto ad alto contenuto sociale, una sfida che ha appassionato anche il direttore del Tg2 Marcello Masi, tanto da far nascere un docu-film sulla storia di questi ragazzi, che anziché impugnare una pistola, hanno scelto di impugnare una te-lecamera. «Non è un’associazione benefica, non è un progetto retorico. E’ un’esplorazione in un mondo complesso, dove la minaccia e l’amicizia, il pericolo e la vicinanza umana si sovrappongo-no senza possibilità di dirimerli. Una complessità che il giornalismo convenzionale non racconta» spiega Fabio Venditti, che per questo motivo ha lasciato la sicurezza di un posto fisso prima alla Rai e poi a Mediaset ed è entrato nei Quartieri Spagnoli. «Offriamo ai ragazzi e ai bambini dei Quartieri un modello di comportamento, una modello di lavoro, diverso dal crimine. Quello che diciamo è qualcosa che loro non hanno mai sentito né visto: che c’è un alternativa, c’è un lavoro, c’è un mondo diverso, fuori».Quando la passione per l’outdoor diventa una professione | Così Andrea Bianchi ha dato vita a Mountain Blog, oggi il più accreditato punto di riferimento del settore. Un’affascinante case history per comunicare che ogni ottima idea può diventare impresa, anche in tempi di crisi. L’evoluzione nello stile video e dei post, il conti-nuo monitoraggio degli utenti e dei loro desideri sono alla base del successo di uno dei più seguiti siti dedicati alla montagna italiana e alle attività outdoor. Ci vogliono tecnologia e creatività, ma soprattutto molta professionalità. Da qui nasce, anche, un modello di business che spiana la stra-da a potenziali blogger grazie al know-how accu-mulato: «Chiunque può portarci la sua idea – ha

spiegato Bianchi –. Se è buona noi gli insegniamo come portarla avanti e renderla economicamente sostenibile».Digitalizzazione e apertura all’estero | È una web tv multicanale, è un provider di approfondi-mento per la comunità ampezzana, è un service per tutti i palinsesti locali e nazionali che voglio-no notizie e immagini dell’ultim’ora dalla Regina delle Dolomiti. Cortina Channel nasce dall’e-sperienza di Antonio Pol, storico operatore Rai e Maria Luisa Vincenzoni, presentatrice dei Tg del servizio pubblico. L’uno editore, la seconda direttrice editoriale, hanno raccolto un gruppo di giovani “pieni di buona volontà e talento, spe-cializzati nelle riprese in alta definizione e nelle tecnologie digitali e del web”. «È un incontro tra l’esperienza accumulata in decenni di lavoro e la versatilità multimediale che le nuove generazioni hanno assunto dalla contemporaneità: un ser-vizio messo a disposizione dell’intera comunità di Cortina e della montagna – spiegano Pol e Vincenzoni –. Il web dilata il tempo e lo spazio: può ospitare contenuti diversificati tra i quali gli utenti possono decidere argomento e orario di fruizione.»

Esperienzee opportunità

Un mestiere difficile quello del giornalista ai nostri giorni.

Riviste che chiudono, tagli alle redazioni. A Cortina tra le

righe abbiamo dato spazio a tre esperienze che ci auguriamo possano offrire speranza a chi,

con determinazione e ingegno, ha voglia di cercare nuove strade in

questa professione

Immagini video di Cortina tra le righe sono disponibili sul sito di Cortina Channel. Per vivere (o rivivere) gli appuntamenti del grande giornalismo a Cortina.

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PRIMO PIANO

Dopo Mauro Corona, Erri De Luca, Dacia Maraini, Alessandro Gogna, e Marco Albino Ferrari, quest’anno veste i panni di opinio-nista ufficiale di Cortina InCroda Enrico Camanni, giornalista e scrittore, molto attivo sulle Alpi, dove ha aperto una decina di vie nuove e ripetuto circa cinquecento itinerari di roccia e ghiaccio. Iniziata il 3 luglio con la testimonianza della storica coppia in corda-ta (e nella vita) formata da Luisa Iovane ed Heinz Mariacher, la rassegna dedicata alla montagna, presieduta dallo Scoiattolo Federi-co Michielli, proseguirà fino a settembre, tutti i giovedì e una domenica, con appuntamenti dedicati alla poesia, alla scrittura, al cinema, alla musica, all’avventura: filo conduttore di questa sesta edizione, le Dolomiti. Il 24 luglio c’è stato l’appuntamento con i fratelli Iker ed Eneko Pou, attesi Igor Koller ed Hansjorg Auer, Maurizio Icio Dall’Omo, Sandro Neri e Gerhard Hörhager, che porteranno il pubblico nella storica falesia di Erto, in un viaggio appassionante attraverso l’evoluzione dell’arrampicata. Non mancherà lo spettacolo, con l’emozionante Comix, che sarà portato in scena dalla NoGravity Dance Company il 28 agosto.

Cortina InCroda

www.cortinaincroda.org

Due location con due programmazioni diverse, per i tradizionali appuntamenti sui temi della cultura, della scienza, della fede e dell’attualità, organizzati dalla giornalista Rosanna Raffaelli Ghedina fino alla fine di agosto: nella sala Cristallo del Miramonti Majestic Grand Hotel si parlerà di alimen-tazione e benessere, anticipando il tema dell’Expo 2015. Ma anche di Resistenza, con una storia inedita, e della “teoria del gender” che ha cambiato il volto della società odierna. Nella Sala Akropolis dell’Hotel Serena spa-zio a temi più spirituali, indagando con autori famosi sulle manifestazioni del soprannatu-rale, dai miracoli alle esperienze di pre-morte. E poi il grande spettacolo del recital dalla Divina Commedia di Dante, il mito di Moby Dick con tutti i suoi risvolti nella vita quotidiana, il diario del mistico più grande del Novecento, Divo Barsotti. Ma anche temi discussi e scottanti come l’omofobia e l’etero-fobia, l’influenza della Chiesa.

Cortina Terzo Millennio & Akropolis

www.cortina.dolomiti.org

Quello che le donne dicono

Women Changing India Alcune fotografie della mostra Women Changing India, organizzata da BNL Gruppo BNP Paribas, e in esposizione al Museo d’arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina fino a fine agosto. Sei grandi fotografi dell’agenzia Magnum hanno catturato nei loro scatti la forza delle donne indiane, che tentano di cambiare, con costanza e tenacia, il difficile contesto sociale in cui vivono. L’esposizione, oltre a toccare le maggiori città indiane - Mumbai, Delhi, Kochi, Chennai e Calcutta -, ha fatto tappa a Milano, Londra, Bruxelles, Parigi, Venezia, Torino, Napoli e Trieste.

Expo-sing: a world in a cup La fotoreporter e giornalista Elisabetta Lattanzio Illy ha presentato nella “sua” Cortina il progetto fotografico a cui sta lavorando per l’Expo 2015, Expo-sing: a world in a cup. Una collezione di scatti che mira a cogliere e conoscere la realtà dei paesi “a sud del mondo”, le loro genti e i loro prodotti, che arrivano fino a noi ma dei quali spesso non conosciamo l’origine, la storia, le terre dove germogliano e le popolazioni che manualmente da millenni li coltivano. Il tè, il caffè il cacao rappresentano il punto di partenza di un viaggio per immagini che unisce paesi consumatori e paesi produttori: un percorso nella storia, nella geografia e nella cultura. Nella foto, da sinistra, Elisabetta Dotto dell’Hotel Ambra (che ha ospitato gli appuntamenti dedicati alla comunicazione al femminile), Elisabetta Illy, l’assessore alla Cultura di Cortina Giovanna Martinolli, il presidente di Cortina Turismo Stefano Illing e la direttrice dei Musei delle Regole Alessandra de Bigontina.

Ladies for Human Rights Ritratti di donne che a partire dal Novecento si sono impegnate nella difesa dei diritti umani: la mostra itinerante Ladies for Human Rights dell’artista romano Marcello Reboani fa tappa a Cortina con il volto della giovane attivista pachistana Malala Yousafzai (nella foto accanto). L’opera sarà esposta presso l’Alexander Girardi Hall fino al 7 settembre. Il progetto è stato ideato da Melissa Proietti in collaborazione con Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe.

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Torna fino al 2 settembre la grande festa della letteratura e del giornalismo di Cortina d’Ampezzo. Nata dall’iniziativa di Fran-cesco Chiamulera, che ne è responsabile, e dei presidenti onorari Vera Slepoj e Alberto Sinigaglia, Una Montagna di Libri festeggia quest’anno la decima edizione con un programma che punta sulle voci di grandi autori italiani e internazionali – attesi, tra gli altri, Peter Cameron, il 23 agosto, e il vincitore dello “Strega”, France-sco Piccolo, il 19 – insieme a un solido parterre di protagonisti della letteratura, del giornalismo e dell’attualità, tra cui Paolo Mieli (1 agosto), Francesco Giavazzi (11 agosto) e Roberto Napoletano (22 agosto). Da non perdere l’iniziativa A cena con l’autore: gli amanti dei libri hanno l’occasione unica di cenare con il proprio autore preferito al termine degli incontri. Il 29 agosto appuntamento con il Premio Cortina d’Ampezzo.

Una Montagna di Libri

www.unamontagnadilibri.it

“Solo i coraggiosi arrivano alla vetta”. Una metafora che ben de-scrive i giovani imprenditori e gli aspiranti tali, ai quali è dedicata la scuola estiva, quest’anno alla sua terza edizione. Per una setti-mana, dal 7 al 13 settembre, a Cortina economisti di tutto il mondo si confronteranno con imprenditori, manager, innovatori e studenti che desiderano ampliare le proprie conoscenze per “arrivare alla vetta”. L’evento è organizzata dall’Università degli Studi di Padova insieme a Scent – School of Entrepreneurship e Baia – Business Association Italy America.

International Summer School on Entrepreneurial Management and Innovation

www.cortina.dolomiti.org

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INSIDER

Nato a Milano, avvocato a New York e Pari-gi poi in Italia, impegnato politicamente, è membro del Consiglio di Amministrazione di uno dei principali studi legali italiani e professore di Diritto dell’Unione Europea

presso l’Università di Padova. Da marzo è il nuovo presidente del Festival e Accademia Dino Ciani di Cortina. Un incarico impor-tante che arriva in un momento signifi-cativo: le celebrazioni per i 40 anni dalla

morte del celebre pianista. Inauguriamo con Alberto Saravalle questa nuova rubri-ca liberamente tratta (perché ci piace un sacco) dal “mini-questionario di Proust” di Io Donna.

Il tratto principale del suo carattere? La tenacia. // Il principale difetto? L’impazienza. // L’occupazione preferita? Guardare vecchi film e, d’inverno, fare sci di fondo nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. // Quale sarebbe, per lei, la più grande disgrazia? Fermarmi. La noia. // Quello che vorrebbe essere? Al servizio della cosa pubblica.

// Il paese dove vorrebbe vivere? Tra Cortina e New York. // Autori preferiti? Marcel Proust, Philip Roth, Giorgio Bassani e Thomas Mann. // Poeti? Edgar Lee Masters. // Compositori? Gustav Mahler, Wolfgang Amadeus Mozart, Cole Porter, Giacomo Puccini. // La sua prima volta a Cortina? A tre mesi. E da allora non ho più smesso di tor-narci. // Il piatto che meglio racconta la località? I casunziei. // Il ristorante dove le piace mangiarli? Sono buoni dappertutto, ma preferisco mangiarli a casa. // Il dono di natura che vorrebbe avere? Il talento musicale. // Come vorrebbe morire? Dormendo. // La vetta che le ha fatto perdere il fiato? Il Lagazuoi. // Il suo colore preferito? Il blu, e il verde dei prati d’alta quota. // Stato attuale del suo animo? Alla ricerca del nuovo. // Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza? Quelle che vengono commesse con onestà intellettuale. // Il suo “posto del cuore” a Corti-na? Malga Ra Stua dove si trova la passeggiata che facevo sempre da bambino. // Il suo motto? «Niente al mondo può sostituire la tenacia. Il talento non può farlo: non c’è niente di più comune di uomini pieni di talento ma privi di successo. Il genio non può farlo: il genio incompreso è quasi proverbiale. L’istruzione non può farlo: il mondo è pieno di derelitti istruiti. La tenacia e la determinazione invece sono onnipotenti», Calvin Coolidge. // // // // // // Your favourite hobby? Watching old movies and, in wintertime, cross-country skiing in the Natural Park of the Ampezzo Dolomites. // The Country where you would like to live? Between Cortina and New York. // Your favourite authors? Marcel Proust, Philip Roth, Giorgio Bassani and Thomas Mann. // Poets? Edgar Lee Masters. // Composers? Gustav Mahler, W. Amadeus Mozart, Cole Porter, and Giacomo Puccini. // Your first time in Cortina? When I was three months old, and since then I have never stopped returning. // The dish that best describes the place? Casunziei. // The peak that left you breathless? Lagazuoi. // Your favourite colour? Blue, and the green of mile-high meadows. // The current state of your soul? In search of new challenges. // The place closest to your heart in Cortina? Malga ra Stua, where I used to hike as a child. // His slogan? «Nothing in the world can take the place of persistence. Talent will not; nothing is more common than unsuccessful men with talent. Genius will not; unrewarded genius is almost a proverb. Education will not; the world is full of educated derelicts. Persistence and determination alone are omnipotent», Calvin Coolidge.

Faccia a faccia conFace to face with

Alberto Saravalle

Neo presidente milanese (ampezzano d’adozione) del Festival e Accademia Dino CianiNew president of Cortina’s Festival e Accademia Dino Ciani, which this year celebrates the 40th anniversary of the famous pianist’s death.

Milanese by birth and Ampezzano by adoption, Alberto Saravalle has practiced law in New York, Paris, and then in Italy, he is member of the

Board of Directors of one of the leading Italian law firms and Profes-sor of European Union Law at the University of Padua.

Festival e Accademia Dino Ciani e CortinaèCultura, il servizio a pag. 96

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Si può dire che sia cresciuto sulle due ruote, Matteo Marzotto. Prima la passione per le moto da corsa, poi

quella per la bicicletta, che ha iniziato a usare per allenarsi al motocross. E che non ha mai più abbandonato. Assiduo

frequentatore di Cortina e grande sportivo, quando soggiorna nella conca d’Ampezzo il noto imprenditore veneto ama dedicarsi a lunghe pedalate nella natura lungo i sentieri

del Cortina Bike Resort. Con 700 chilometri di percorsi segnalati, nove bike-hotel con servizi specifici per ciclisti, sette bike-rifugi, 20 istruttori e un unico bike-pass per gli

impianti di risalita, a Cortina non c’è che l’imbarazzo della scelta per i ciclisti, che siano provetti o improvvisati. Ogni

giorno è possibile scoprire nuovi e inaspettati itinerari, immersi in una cornice che non ha eguali, in compagnia

oppure da soli, come ama fare Matteo. Per lui la bicicletta è un po’ come la vita: solo allenandosi con costanza si può

pedalare con soddisfazione e non sentire la fatica di un viaggio in salita.

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a ruota liberaMatteo Marzotto:

a cura di Francesca Vieceli

PASSIONI

Cosa amano fare gli aficionados di Cortina nei propri ritiri d’Ampezzo?Ce lo racconta la fotografa dei Vip

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Archivio Storico Foto Zardini

CoRReVA L’Anno...

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«Certo, come la nostra bella valle non si vede da nessuna

parte». È il nostalgico pensiero che uno dei

Landesschützen ampezzani lascia scritto mentre le

truppe si avvicinano allo scontro con l’esercito russo. Ecco cosa accade a Cortina, mentre nel cuore dell’Europa

si accende la miccia di un conflitto destinato a

cambiare il volto e la mente dei popoli

di Paolo Giacomel

arajevo, 28 giugno 1914. L’arcidu-ca Francesco Ferdinando e la moglie Sofia de Hohenberg, eredi al trono dell’impero d’Austria-Ungheria, ven-gono uccisi. Luglio 1914: l’imperatore Francesco Giuseppe dichiara guer-ra alla Serbia, ritenuta responsabile

dell’attentato. La Russia si schiera a fianco del piccolo regno balcanico. Pochi giorni e l’Europa si spacca in due fronti in armi. Le dichiarazioni di guerra sconvolgono la vita di tutti. Ma ogni nazione è ancora convinta di iniziare una lotta breve e vittoriosa.

Cortina d’Ampezzo, 31 luglio 1914. Sono le 14.30 quando nella sede del più piccolo capitanato dell’impero asburgico giunge la notizia della mobilitazione generale degli uomini dai 20 ai 42 anni. I portalettere comunali pe-dalano fino a tarda sera per comunicare ai riservisti l’or-dine di presentarsi al comando, consegnando anche carri e cavalli utili al servizio militare. Il 1° agosto, dalla piazza sotto il campanile, partono le prime macchine cariche di uomini in direzione Dobbiaco. Silvio Zardini scrive: «Chi gridava, chi piangeva, chi cantava, era insomma una deso-lazione vedere madri, sorelle e spose che dicevano: “Chi sa se non ti vedo più”». Dopo due settimane di esercita-zioni e istruzioni, i riservisti ampezzani partono dalla sta-zione di Dobbiaco verso la Galizia, la regione più lontana dell’impero austro-ungarico, tra l’odierna Polonia e Ucrai-na. L’esercito imperiale russo, nel frattempo, si avvicinava alla città di Leopoli. Dopo sette giorni di viaggio attraver-so il passo del Brennero, Innsbruck, Vienna, Budapest e i monti Carpazi, i Landesschützen ampezzani marciano finalmente contro le truppe russe. Mentre si avvicinano al nemico, uno di loro scrive con nostalgia: «Certo, come la nostra bella valle d’Ampezzo non si vede da nessuna parte». È il 29 agosto e inizia lo scontro tra i due eserciti imperiali. L’artiglieria russa spara senza interruzione con-tro un esercito non sufficientemente preparato. In poco tempo morti, feriti e prigionieri si contano a migliaia. Con il passare dei giorni una guerra europea diventa mondia-le. L’Europa era ancora lontana dal capire che soltanto la propria unità avrebbe garantito a tutti i popoli la pace.

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arajevo, 28th June, 1914. Archduke Franz Ferdinand and his wife Sophie of Hohen-berg, heirs to the throne of the Austrian-Hungarian empire, were killed. July 1914: Emperor Franz Josef declared war to Ser-

bia, held responsible for the assassination. Russia sided with the small Balcan state. Europe split into two armed fronts. The declarations of war disrupted the lives of everyone, but each nation was convinced it would be a short, victorious fight.

Cortina d’Ampezzo, 31st July, 1914. It was 2.30 p.m. when the news of the general mobilization of all men aged from 20 to 42 arrived in the smallest captaincy of the Hapsburg empire. Local postmen pedalled until late at night to communicate reserv-ists the order to show up at military headquarters with carts and horses useful to the military service. On August 1st, the first cars crowded with men left the square below the bell tower heading to Dob-biaco. Silvio Zardini wrote: «Some were shouting, some were crying, some were singing, it was dev-astating to see mothers, sisters and spouses say-ing: “I may not see you again”». After two weeks of drills and instructions, Ampezzo reservists left Dobbiaco station towards Galicia, the farthest re-gion of the Austrian-Hungarian empire, between modern Poland and Ukraine, whilst, the Russian imperial army approached Lviv. Eventually, after a seven-day long journey through Brenner pass, Inns-

bruck, Vienna, Budapest and the Carpathians, the Ampezzo Landesschutzen marched against the Rus-sian troops. Whilst approaching the enemy, one of the soldiers nostalgically wrote: «There is nowhere another valley like our Ampezzo valley». August 29th, the two imperial armies clashed. Russian ar-tillery shot restlessly against an ill-prepared army. Shortly, thousands were wounded and taken prison-ers. With passing days, a European war became a World war. Europe was still far from understand-ing that only unity would guarantee peace to all the peoples.

SThe year was 1914

Le foto di questa pagina sono state gentilmente concesse dal professore Paolo Giacomel, uno dei maggiori esperti di diaristica della Grande Guerra sulle Dolomiti, e sono tratte dal suo ultimo lavoro: 1914. L’Austria chiamò alle armi. Soldati di Cortina d’Ampezzo in Galizia e in Serbia (edizioni uLd’A, union de i Ladis de Anpezo). La presentazione del libro ha inaugurato il 18 luglio la X edizione di una Montagna di Libri.

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In mostra Ampezzani in Galizia Per ricordare la storia poco conosciuta dei 669 ampezzani partiti per difendere l’im-pero austro-ungarico, il comune di Cortina, insieme all’associazione “Museo Tre Sassi – Edelweiss Stellung”, all’ULd’A, al Sitzer e alla Filodrammatica d’Ampezzo, promuove una emozionante mostra fotografica con esposi-zione di alcuni cimeli a cura di Loris Lacedel-li. In programma all’Alexander Girardi Hall fino al 2 novembre. A photographic exhibition tells the little known story of the 669 Ampezzo soldiers who left Cortina on August 1st, 1914 to defend the Aus-trian-Hungarian empire against Russia and Serbia on the Galician front. Free admittance, Alexander Girardi Hall.www.cortina.dolomiti.org

Le copertine del Corriere Ripercorre il 1914 la mostra delle copertine il-lustrate de La Domenica del Corriere, eccezio-nalmente esposte in Corso Italia dal 29 luglio fino a settembre. L’iniziativa è organizzata da Una Montagna di Libri, in collaborazione con Rcs Fondazione, Editoriale Veneto e Union de i Ladis de Anpezo.The exhibition of La Domenica del Corriere il-lustrated covers retraces the year 1914. From 29th July until September on Corso Italia, or-ganized by Una Montagna di Libri, in cooper-ation with Rcs Fondazione, Editoriale Veneto and Union de i Ladis de Anpezo.www.unamontagnadilibri.it

Il mondo sull’orlo dell’abisso Da non perdere, la serata di apertura del Fe-stival e Accademia Dino Ciani. Il 31 luglio, alle ore 19.00, in Piazza Dibona, appuntamento con uno spettacolo “a più voci”: il Coro Corti-na si esibirà in canti del periodo della guerra, l’attore Corrado Tedeschi leggerà lettere di soldati, mentre Jeffrey Swann suonerà pre-ludi di Debussy e accompagnerà il soprano, Madelyn Renée, su brani di diverse nazioni ispirati al conflitto mondiale. Festival e Accademia Dino Ciani will open on 31st July at 7.00 p.m. in Piazza Dibonna with a “coral” event: Cortina Choir will per-form songs of the war period, actor Corrado Tedeschi will read soldiers’ letter, and Jeffrey Swann will play Debussy’s preludes composed in 1914 and accompany soprano Madelyn Renée on pieces inspired by the world war.www.festivaldinociani.com

Il grande cinema in hotel All’interno del Cristallo Hotel Spa & Golf, trasformato durante la Grande Guerra in ospedale militare, il Festival e Accademia Dino Ciani organizza dall’1 all’11 agosto even-ti cinematografici, musicali e letterari a tema. In occasione del primo appuntamento, dopo la proiezione di Lettera di una sconosciuta di Max Ophuls, Corrado Tedeschi leggerà 1914 e dintorni: musica e letteratura, accompagnato dal maestro Jeffrey Swann. A seguire, aperiti-vo e cena in Veranda Bar a cura dell’Accade-mia della Cucina. During the war, the Cristallo Hotel Spa & Golf was turned into a military hospital. Inside the hotel, from 1st to 11th August, the Festi-val e Accademia Dino Ciani will stage theme films, music and literary events. The first event features Max Ophuls’ film Letter from an un-known woman, after which Corrado Tedeschi will read 1914 and environs: music and litera-ture, accompanied by maestro Jeffrey Swann. Aperitif and dinner in the Veranda Bar by Ac-cademia della Cucina will follow.www.festivaldinociani.comwww.cristallo.it

Te préo Scrìeme Cosa e con quale emozione scrivevano i sol-dati mandati al fronte alle famiglie rimaste a Cortina?La Filodrammatica d’Ampezzo organizza per domenica 3 agosto alle ore 19.00 in Corso Italia, con replica il 27 agosto, la rievocazione storico-teatrale, “ti prego, scrivimi”.On Sunday 3rd August, Filodrammatica d’Ampezzo will re-enact the emotions and the contents of the letters that the soldiers on the frontline wrote to their families in Cortina. At 7.00 on Corso Italia. A second performance on 27th August.www.cortina.dolomiti.org

Sport & more Scoprire la storia non solo sui libri: per tutta l’estate, le Guide Alpine di Cortina e Dolomiti Ski Rock organizzano escursioni e percorsi guidati sulle trincee del ’15-‘18 del Sass de Stria e nelle gallerie del Lagazuoi. Throughout the summer Guide Alpine di Cor-tina and Dolomiti Ski Rock organize guided hikes along the trenches of the Great War on Sass de Stria, and through the Lagazuoi war tunnels to discover history. www.dolomitiskirock.comwww.guidecortina.com

High Notes - Panorami Musicali Il 5 agosto, dalle ore 11.00, il Festival e Acca-demia Dino Ciani organizza un’escursione al Museo delle 5 Torri assieme allo storico Paolo Giacomel e ai musicisti Gisella Curto-lo (violino), Umberto Clerici (violoncello) e Tommaso Lonquich (clarinetto). Il concerto proseguirà sulla terrazza del Rifugio Scoiat-toli. L’8 agosto sarà la volta della visita orga-nizzata al caposaldo di Cima Gallina, con il concerto del Quartetto Nous. Alle ore 11.00, rievocatori storici e una Guida Alpina accom-pagneranno i partecipanti alla postazione di Cima Gallina. A seguire, merenda tipica. L’e-vento è solo su prenotazione.On August 5th, starting from 11.00 am, the Festival and Accademia Dino Ciani organ-izes a visit to the open-air Museum of the 5 Torri with historian Paolo Giacomel and background music by maestri Gisella Curtolo (violin), Umberto Clerici (cello) and Tommaso Lonquich (clarinet). The concert will continue on the terrace of Rifugio Scoiattoli. On August 8th, a visit to the Cima Gallina stronghold, with a concert by Quartetto Nous. Departure at 11.00 a.m. www.festivaldinociani.com

L’enrosadira d’alta quota e il Museo all’aperto della Grande Guerra al tramonto L’8, il 17 e il 22 agosto, insieme al professor Paolo Giacomel e ai rievocatori storici in di-visa d’epoca, sarà possibile visitare il Museo delle 5 Torri al tramonto e cenare nei rifugi Averau o Scoiattoli. La seggiovia delle 5 Torri sarà in funzione dalle 19.00 alle 23.00 (è ne-cessaria la prenotazione). Venerdì 8 agosto, sempre in zona 5 Torri, si terrà la commemo-razione ufficiale con alzata della bandiera al suono del Silenzio. Dedicati a grandi e piccini gli appuntamenti del 10 e del 24 agosto: fino alle 17.00, visita gratuita alle trincee e alle po-stazioni del museo all’aperto in compagnia dei rievocatori.Friday, August 8th, Sunday 17th, and Friday 22nd, starting from 7.00 p.m., the 5 Torri Musuem will be open to visits at sunset. Par-ticipants may have an evening meal at Rifugio Averau or Scoiattoli. The 5 Torri chairlift will be open from 7.00 to 11.00 pm. By reservation only. Sunday events on August 10th and 24th, from 9.00 a.m. to 5.00 p.m., free admission to the trenches and the emplacements of the open-air Museum.www.lagazuoi5torri.dolomiti.org

Oggi: 2014.Gli eventi per ricordare il passato per ripensare il futuro

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Eugenia Costantini vs Francesca Com’è stato calarsi nel ruolo di Francesca, gio-vane italiana che vive “in prima linea” la Gran-de Guerra? Il personaggio che interpreto resta per buona parte del conflitto nascosto e isolato da tutti. Quando viene a trovarsi faccia a faccia con l’orrore della guerra tira fuori una violenza e una forza che solo la necessità di sopravvive-re può giustificare. Interpretare questa giovane ragazza, anche grazie al linguaggio universale e lontano da psicologismi che a mio avviso ha utilizzato il regista, mi ha permesso di entrare in contatto con il non-senso e l’orrore di tutte le guerre, accomunate dalle stesse dinamiche assurde. Le scene che ricordi con maggior coinvolgi-mento? Mi sono divertita molto durante il ballo iniziale, così come nella scena in cui io e Wil-liam Moseley (Anderl, nel film) siamo a letto e parliamo mentre io gioco con un organetto. Tra i momenti più intensi, lo scontro diretto con il “cattivo”, che il mio personaggio colpisce vio-lentemente per difendersi. Parte delle riprese è stata effettuata nel più esteso museo all’aperto della Grande Guerra, sulle Dolomiti d’Ampezzo. Impressioni? Sono luoghi meravigliosi e, soprattutto, molto sugge-stivi, che la fotografia di Daniela Knapp ha sa-puto esaltare appieno. Nel cast c’è anche la grande Claudia Cardinale, che interpreta la parte della nonna di France-sca. Com’è stato recitare insieme a una icona del cinema italiano? Purtroppo poche scene ci

vedono insieme, ma sono state sufficienti per coglierne la simpatia, il senso dell’umorismo e la disponibilità. Nonostante il suo straordinario curriculum, l’ho trovata una persona semplice e spontanea.Raccontaci la “tua” Cortina. Non ci ero mai sta-ta prima. L’idea che ne avevo era legata alla sta-gione invernale, alle classiche settimane bian-che. Le riprese del film, invece, sono state fatte nel mese di giugno: ho avuto quindi l’occasione di vivere la località in veste estiva ed è stata una piacevolissima sorpresa. Alle vicende storiche e drammatiche che hanno attraversato questi luoghi fa da sfondo una natura potente in cui la “forza” dei colori a volte è quasi impressionante. Qual è secondo te il messaggio che lascerà agli spettatori questo film realizzato in occasione del centenario della Grande Guerra? La perce-zione precisa di quel senso di vuoto, desolazio-ne e dolore che tutti i conflitti portano con sé, e una riflessione su quanto sia assurdo amarsi e poi odiarsi da un giorno all’altro per seguire delle “direttive” arrivate a volte non si sa bene neanche da dove. Ma forse anche un senso di vita e di speranza nel finale, che oserei definire metaforico (ma non lo anticipiamo…).Dopo le Dolomiti dove ti vedremo? Ho appena terminato le riprese di Maraviglioso Boccaccio dei fratelli Taviani, in cui interpreto una delle giovani novellatrici, e mi sto concentrando su La dodicesima notte di e con Carlo Cecchi, con cui abbiamo debuttato a teatro il 16 luglio a Verona.Un insegnamento speciale di tua madre (l’at-trice Laura Morante, ndr) sul mondo del cine-ma? Una frase che credo di aver già detto ma che spiega bene la sostanza del suo insegnamen-to: «Fai questo mestiere seriamente ma senza prenderlo troppo sul serio».

Dopo le anteprime di Innsbruck, Vienna e Lienz, ha chiuso in bellezza la 62esima edizione del Trento Film Festival per arrivare a Cortina, prima il 28 maggio e di nuovo il 10 luglio, nell’ambito di Cortina InCroda. Non è un caso. Tra i protagonisti de La montagna silenziosa, insieme a una grande Claudia Cardinale e alla giovane Eugenia Costantini che abbiamo intervistato per voi, c’è tutta la magnificenza delle Dolomiti d’Ampezzo. È proprio qui, nel più vasto Museo all’aperto della Grande Guerra, che il regista Ernst Gossner ha deciso di ambientare alcune scene della pellicola, grazie anche al supporto offerto da Cortina Turismo

L’amore ai tempi della Grande Guerra

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Una grande storia d’amore interrotta dallo scoppio del primo conflitto mondiale. Un racconto emozionante sulle battaglie che hanno insanguinato il fronte dolomi-tico, trasformando la montagna in rifugio e ostacolo dei combattenti. Maggio 1915. Al matrimonio della sorella, il giovane tirolese Anderl incontra Francesca, una ra-gazza italiana. Tra i due è amore a prima vista. Ma l’im-provvisa notizia che l’Italia ha dichiarato guerra all’Au-stria-Ungheria stravolge le loro vite. Anderl è chiamato a combattere sul lato austriaco del fronte dolomitico, il cognato su quello italiano. Una intera comunità, prima piena di speranze, si ritrova in un attimo lacerata in na-zionalità diverse, ad affrontare una guerra che non la-scia spazio a sentimenti e legami. In occasione del cen-tenario del primo conflitto mondiale, il regista austria-co Ernst Gossner ha concepito un film monumentale su uno dei momenti storici che più hanno cambiato la storia dell’Italia e del mondo. Protagonisti de Der Stille Berg, La montagna silenziosa (Austria, 2014, 94’), gli attori William Moseley ed Eugenia Costantini, con un splendida partecipazione di Claudia Cardinale.

www.derstilleberg.com

The Silent Mountain, Der Stille Berg (Austria, 2014, 94’), directed by Ernst Gossner, is an important homage to the 100th anniversary of World War 1. Pre-views were screened in Innsbruck, Wien, and Lienz and at the 62nd Trento Film Festival. The film arrives in Cortina on July 10th, at the Cortina InCroda event. Among the leading characters – great Claudia Cardinale, actors William Mose-ley and Eugenia Costantini – is all the magnificence of the Ampezzo Dolomites. The largest open museum of the Great War was the location of some shots thanks to the support offered by Cortina Turismo.

nella foto, da sinistra, ernst Gossner, Heinz Stussak e Giulio Cristini insieme al presidente di Cortina InCroda, Federico Michielli.

In the photo, from left, ernst Gossner, director of The Silent Mountain, producer Heinz Stussak and actor Giulio Cristini, together with Federico Michielli, president of Cortina InCroda during the 10th July event dedicated to the Great War.

La montagna silenziosa a Cortina InCroda Grande entusiasmo, il 10 luglio, nella sala gremita dell’Alexander Girardi Hall per la partecipazione del regista de La montagna silenziosa, Ernst Gossner, insieme al produttore, Heinz Stussak e all’attore Giulio Cristini alla serata che Cortina InCroda ha scelto di dedicare alla Grande Guerra. «Con questo film ho voluto riproporre quanto credo che i miei avi abbiano vissuto in tempo di guerra, quando l’amore ha saputo tene-re in piedi le persone»: ha dichiarato il regista durante la serata. Quasi commosso l’intervento del giovane Cristini: «Questo film è un lavoro a cui sono profondamente legato. Quando ho ricevuto l’invito di Cortina InCroda non ci ho pensato due secondi ad accettare: per poter tornare ai piedi delle 5 Torri, rivivere le emozioni provate sulle Dolomiti durante le riprese e ammirare ancora queste magnifiche crode. È davvero un onore essere qui».Fino a settembre la kermesse ampezzana ospiterà al Cinema eden le proiezioni di spettacolari documentari e di alcune opere selezionate e premiate nel corso della sessantaduesima edizione del Trento Film Festival, tra cui Verso Dove di Luca Bich e Pianeta Bianco di Francesco Mattuzzi, il 17 luglio. Il 31 toccherà ad Alpi 2.0 di Aurelio Laino, Simona Casonato, elena negriolli, e Chiedilo a Keinwunder di Carlo Cenini e enrico Tavernini. Chiuderanno questo particolare “viaggio cinematogra-fico”, Berge Im Kompf, il 4 settembre, e Punta Linke – La memoria di Paolo Chiodarelli, l’11 settembre.

www.cortinaincroda.org

IL FILM

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La cima del Lagazuoi, punto di arrivo del sentiero dei Kaiserjäger e luogo panoramico strategicamente importante per l’esercito austriaco.

The summit of Piccolo Lagazuoi, terminal of the Kaiserjäger trail and impor-tant strategic vantage point for the Austrian army.

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SuLSenTIeRo

DeIKAISeRJäGeR

di Massimo Spampani – foto di Stefano Zardini

Alla scoperta di un luogo in cui Storia e Natura, passioni, tragedie e gioie umane si incontrano sulla

scia di antichi cacciatori imperiali

NATURA E CULTURA

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NATURA E CULTURA

ento anni fa a Cortina ini-ziava la Prima Guerra Mon-diale: un anno prima rispetto al Regno d’Italia. La ragione è presto detta. Ampezzo allora apparteneva all’Impero austro-ungarico e il 28 luglio 1914, all’inizio delle ostilità, gli uo-

mini d’Ampezzo vennero mandati a combattere sotto le ali dell’aquila asburgica sui Carpazi, in Galizia, sulla frontiera con la Russia (nota perso-nale: anche il mio nonno materno). E quando il 23 maggio 1915 il Regno d’Italia inviò la dichia-razione di guerra a Vienna, vennero chiamati alle armi tutti gli uomini d’Ampezzo non ancora ar-ruolati, d’età compresa tra i 16 e i 50 anni. Si può ben capire quindi la ragione per cui l’anniversario della Grande Guerra sia particolarmente sentito a Cortina, non fosse altro perché le montagne che la circondano recano ancora evidenti tracce di quell’immane conflitto. Strade militari, forti, ruderi di baracche, trincee, resti di filo spinato, pezzi di granate, suole di scarpe, che si incontra-no facilmente durante le escursioni in montagna e che sono divenute in alcuni luoghi poli di at-trazione turistica, per il loro interesse storico e paesaggistico, come per esempio i musei all’aper-to delle 5 Torri, del Lagazuoi, del Monte Piana e il Museo della Grande Guerra ricavato nel forte Tre Sassi al Passo Valparola. Una guerra in alta montagna determinata dal fatto che gli austria-ci per primi, consci della loro inferiorità militare in fondovalle, si premurarono di trasformare fin da subito il conflitto in una guerra di difesa, il cui fronte passava per cime e creste dei monti, laddove gli italiani non avanzarono praticamente mai. Insomma l’epica guerra tra indicibili soffe-renze, azioni coraggiose, eroismi e lacrime, tra neve, freddo, valanghe, assalti alla baionetta, mine e cannoneggiamenti di cui tutti sappiamo. Per rendervene conto vi proponiamo di percorre-re il sentiero che dal Passo Valparola (2.197 me-tri) sale sulla cima del Piccolo Lagazuoi (2.778 metri). Siamo in una zona cruciale del fronte

dolomitico, un tracciato risistemato e messo in sicurezza, che percorre un vecchio sentiero di guerra austriaco che consentiva di raggiungere la vetta del Piccolo Lagazuoi al riparo dalla vi-sta degli Alpini, appostati al Passo Falzarego. È uno splendido itinerario, molto bello dal punto di vista paesaggistico, con ampie visioni che si spalancano sulla corona di montagne circostan-ti, ma anche di grande interesse storico (con numerose tabelle esplicative), attraverso il quale avveniva il trasporto di viveri, munizioni e mate-riali. Va ricordato che sul Lagazuoi tra il 1916 e il 1917 esplosero ben cinque mine che lasciarono segni indelebili nel paesaggio. Il sentiero venne chiamato successivamente dei Kaiserjäger, in ricordo dei cacciatori Imperiali che qui transita-vano: un reparto di fanteria leggera dell’esercito austriaco, particolarmente fedele all’imperatore. Si percorre in circa tre ore di salita, è per escur-sionisti esperti, dotati di attrezzatura adeguata, prestando attenzione nei tratti esposti che sono stati comunque attrezzati con corde fisse. Si par-te dal Passo Valparola, camminando tra grandi massi sotto il Piccolo Lagazuoi. Poi con un lunga traversata verso destra si raggiungono i ruderi di un altro fortino (splendida visione sul Sass de Stria). Erti tornanti portano alla base delle roc-ce. Raggiunta una selletta si percorre una stretta cengia esposta (corda metallica) fino a un aereo ponticello sospeso, che permette di superare una vertiginosa spaccatura. Seguono altre funi metal-liche e quindi un vasto cengione che attraversa la parete. Si tralascia a destra una diramazione che permette il collegamento diretto con la Cen-gia Martini (e con la Galleria del Lagazuoi), ri-prendendo a salire gli instabili detriti della cengia e tagliando tutta la parete superiore da destra a sinistra. La cima non è ora lontana: ancora qual-che sperone e canalino e quindi una sella, poi fino alla sommità del Piccolo Lagazuoi. Una delle più straordinarie balconate sulle Dolomiti con veduta su Tofane, Pelmo, Antelao, Civetta, Pale di San Martino, Marmolada, Sella, Fanis e Conturines. A pochi passi il rifugio e la funivia Lagazuoi.

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Il ponte sospeso, oggi ricostruito, che veniva utilizzato dai soldati austriaci per superare una profonda crepa nella roccia del Monte Lagazuoi.

The rebuilt suspension bridge which was used by Austrian soldiers to pass over a deep rift in the rocky wall of Mount Lagazuoi.

Anche il Cai Cortina sulle tracce dei cacciatori imperiali

Per commemorare l’inizio della Prima Guerra Mondiale e ripercorrere, non solo con il pensiero, una strada ricca di storia e di memorie, la sezione di Cortina del Club alpino italiano, ha organizzato il 20 luglio un’escursione sul sentiero dei Kaisejäger, da Valparola al Lagazuoi. Proseguono per tutta l’estate le attività organizzate dal Cai Cortina tra cui l’iniziativa di volontariato Adottiamo un sentiero.

www.caicortina.org

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Il punto di partenza del sentiero, sulla strada del Passo Valparola al Forte Tre Sassi.

The start of the trail on the road of Passo Valparola at Tre Sassi Fort.

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hundred years ago the First World War reached Corti-na: a year before the Kingdom of Italy. At that time, Ampezzo was part of the Austria-Hun-gary Empire and on July 28th, 1914 the men of Ampezzo were sent to fight in the Carpathians,

in Galizia, on the Russian border. On May 23rd, 1915, when the Kingdom of Italy sent the declaration of war to Vienna, all men of Ampezzo between 16 and 50 ye-ars old not yet enrolled in the army were called to the arms. Therefore, you can understand why the anniver-sary of the Great War is particularly felt in Cortina, if only because of the traces of that terrible conflict in the surrounding mountains. Military roads, forts, ruins of barracks, trenches, remains of barbed-wire, grenades shrapnel, shoes soles, which are easy to find during mountain hiking. Some places have become centers of tourists attraction, for example the open air museums of Cinque Torri, Lagazuoi, and Mon-te Piana and the Museum of the Great War, located in the Tre Sassi fort at Passo Valparola. In order to appreciate it, we suggest you to walk the trail from Passo Valparola (2,197 meters) to the peak of Piccolo Lagazuoi (2,778 meters). The trail, rearranged and made safe, follows an old Austrian war path that al-lowed soldiers to reach the Piccolo Lagazuoi peak, sheltered from the Alpini Corps, stationed on Passo Falzarego. The trail was later called of the Kaiserjäger, in memory of the Imperial Hunters: a light infantry division of the Austrian Army, particularly loyal to the Emperor, who passed through here. The walk lasts for three hours uphill and it is for experienced hikers with adequate gear. It starts at the Passo Valparola and after a long traverse to the right it reaches the ruins of another small fort (wonderful view of the Sass de Stria). Steep hairpin turns conduct to the base of the rocks. The trail reaches a small saddle-shaped rock and it leads on a narrow exposed ledge (wire safety rope) to a small suspension bridge, that allows to pass a vertiginous rift. Other wire ropes mark the vast ledge that cross the rock face. On the right, the trail leaves a branch that connects directly to the Cengia Martini (and the Lagazuoi tunnel), and it ascends the unstable ledge debris and cut leftward across the superior part of the rock face. A few more spurs, a small gully, and a saddle-shaped rock lead to the peak of Piccolo Laga-zuoi. One of the most extraordinary balconies of the Dolomites with views of Tofane, Pelmo, Antelao, Ci-vetta, Pale di San Martino, Marmolada, Sella, Fanis, and Counturines. The mountain rifugio and the cable way are only few steps away.

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Kaiserjäger’s trail

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50 AnnI A “ReGoLA

D’ARTe”di Alessandra Segafreddo

ART NEWS

Mario Sironi, Composizione, anni Venti, olio su tela, cm 45x39,5

Da sinistra: Frediano Farsetti con Milena Milani e Vittorio Sgarbi nel 1986 in occasione della mostra dedicata ad Ardengo Soffici. Amanda Lear e Philippe Daverio nel 2004 alla cena organizzata per la mostra di Salvador Dalì. Frediano Farsetti.

Giorgio de Chirico, La mansarda dell’architetto, 1925, olio su tela, cm 91x62

Pablo Picasso, nature morte à la corbeille de fruits, 1942, olio su tela, cm 73x92

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organizzare un percorso espositivo emozionan-te, che credo potrà davvero entusiasmare coloro che visiteranno la galleria». Opere di epoche diverse firmate da vari maestri: la galleria ha ospitato, tra gli altri, lavori di Luca Signorelli, Telemaco Signorini, Giorgio Morandi, Pablo Picasso fino ad Amedeo Modigliani. «Ho un ri-cordo molto speciale della serie gli Omaggi che facemmo ai grandi artisti del ‘900 italiano come Morandi, Sironi, Campigli, Balla, Casorati, Sa-vinio e altri». Nomi importanti come quelli dei vari ospiti alle cene e agli eventi organizzati “in casa Farsetti”, tra cui si ricordano Vittorio Sgar-bi a Philippe Daverio. Il segreto del successo sta forse nel fatto che la famiglia Farsetti ha da sempre dato spazio ad autori noti, ma anche ad artisti fecondi anche se meno presenti al gran-de pubblico. Non solo quadri. Per mettere “nero su bianco” questa lunga storia, sarà presenta-to, sempre nel mese di agosto, il catalogo Cin-quant’anni di Farsettiarte a Cortina: le mostre raccontano. Un volume che ripercorre l’attività della galleria che si è sempre collocata ai mas-simi livelli nel panorama degli eventi culturali e artistici italiani. Il 9 agosto, attorno alla famiglia Farsetti, si stringeranno tanti amici, volti noti della critica d’arte italiana e straniera, per una inaugurazione che si preannuncia, usando le pa-role di Frediano Farsetti: «straordinaria». Un appuntamento che vuole festeggiare un passato importante, ma anche lanciare un entusiasman-te progetto futuro: l’apertura della nuova sede di fronte a Piazza Roma. E, chissà, se magari ci ri-troveremo tra un po’ a festeggiarne altri 50 anni di attività.

ra il 1955 quando Fredia-no e Franco Farsetti fonda-vano a Prato una galleria d’arte che avrebbe impie-gato ben poco tempo a di-stinguersi per la prestigiosa attività espositiva. Meno di

dieci anni dopo – era il 1962 –, veniva inaugurata l’omonima casa d’aste, suscitando l’immediato interesse dei collezionisti e del mercato dell’e-poca. Nel 1964 Cortina segnò la seconda tappa di un costante percorso di crescita, che avrebbe portato Farsetti in Versilia nel 1969, a Milano nel 1982, per arrivare, nel 1991, alla nuova sede di Prato, proprio accanto al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci. «A Cortina abbia-mo fatto cose straordinarie – racconta oggi Fre-diano Farsetti – Organizzato incontri culturali ed esposto ogni anno opere di grande valore. Siamo profondamente legati a questa località a cui abbiamo dato molto, ma da cui abbiamo ricevuto altrettanto». La famiglia Farsetti si pre-para a celebrare ovviamente “a regola d’arte” il mezzo secolo di attività trascorso ai piedi delle Tofane. A partire da una mostra che ha tutte le carte in regola per restare negli annali. Dal 9 al 31 agosto, saranno esposti 30 quadri passati da Cortina d’Ampezzo in 50 anni di attività. «Per noi questo è un traguardo importante – ammet-te Frediano Farsetti – che va festeggiato come si deve. Abbiamo recuperato opere che fanno or-mai parte di collezioni private e gelosamente cu-stodite per esporle al pubblico. È stato un gran-de lavoro: alcune erano a Trento, altre a Parigi. Le abbiamo volute raccogliere tutte per poter

E

Non sono molte le realtà del mondo dell’arte che possono celebrare con orgoglio

un anniversario come quello che a Cortina festeggerà nel mese di agosto. Farsettiarte compie

50 anni. Cinquant’anni di storia, di passione, ma soprattutto, di grande professionalità.

Cinquant’anni trascorsi in prima linea, ma “al riparo” della grande scalinata della sede storica

di Piazzale Marconi, che si prepara a sdoppiarsi, mentre cresce l’attesa per l’evento di festeggiamento,

l’inaugurazione di una mostra molto speciale e per la pubblicazione di un catalogo che, c’è da

scommetterci, andrà a ruba

It was 1955 when Frediano and Franco Farsetti founded their first art gallery in Prato. Less than ten years later, in 1964, they opened the Cortina Gal-

lery. «In Cortina we have done extraor-dinary things – says Frediano Farsetti – we are deeply connected to this town». The Farsettis are getting ready to cele-brate their “workmanlike” half century of activity at the foot of the Tofane. From August 9th to 31st, thirty paintings, that has been exposed in Cortina during these 50 years of activity for private collections from Trento to Paris, will be exhibited in an exciting path. Cortina’s gallery has hosted works by several artists belonging to different epochs like Luca Signorelli, Telemaco Signorini, Giorgio Morandi, Pablo Picasso and Amedeo Modigliani. The secret of the Farsettis’ success might lie in the fact that they have always ex-hibited famous artists alongside others who were less known to the general pub-lic. In August, the book Cinquant’anni di Farsettiarte a Cortina: le mostre raccontano (Fifty years of Faresttiarte in Cortina: the exhibitions tell). On Au-gust 9th there will be an extraordinary dinner event to celebrate an important past, but also to launch an enthusiastic future project: the opening of the new gallery in Cortina, in front of Piazza Roma.

www.farsettiarte.it

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TOP EVENTS

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Cortina tennis resort. Arriva all’ombra delle Dolomiti il tennis internazionale con la prima edizione del Challenger Atp, dal 26

luglio al 3 agosto 2014. Un progetto ambizioso, nato dalla nuova gestione del Country Club, coordinato e gestito dal 2013 da

Andrea Mantegazza, tecnico di assoluto livello ed esperienza.

Molti i giocatori di spicco e i talenti emergenti pronti a darsi battaglia per il titolo e per risalire il ranking mondiale

i accendono i riflettori dell’estate sul grande sport internazionale. A farla da padrone quest’anno sarà un torneo che è al suo esordio assolu-to nel panorama professionistico. Si tratta del Challenger Atp di Cortina, 50mila dollari di montepremi, con alcuni dei grandi protagonisti del

circuito mondiale che si daranno battaglia sui campi in terra battuta del Country Club. Il circolo che nell’ul-timo periodo ha trovato nuova linfa sotto la guida di Andrea Mantegazza, coach internazionale che, dopo aver portato il veneziano Matteo Viola tra i primi 150 giocatori del mondo, ha progettato di rilanciare il ten-nis nella località turistica più amata delle Dolomiti. Ci è riuscito in poco tempo, Andrea, che con il suo team ha già messo in piedi una scuola di avviamento al tennis degna di realtà con ben altra esperienza alle spalle. E ha già fatto capire di non volersi accontentare, organiz-zando alcune esibizioni con giocatori di alto livello, tra cui quelle di Filippo Volandri e Matteo Viola in campo maschile, di Corinna Dentoni e Maria Elena Camerin tra le donne.

«Per Cortina, quello di fine luglio sarà un appun-tamento inedito – spiega Mantegazza –: la risposta di istituzioni e sponsor è stata molto confortante e ci ha permesso di trovare lo slancio giusto per costruire qualcosa di assolutamente significativo fin dalla prima edizione. A Cortina in estate mancava proprio il tennis per completare la ricca offerta di spettacolo e diverti-mento. Con il Challenger Atp vogliamo portare nella Regina delle Dolomiti una manifestazione che possa diventare un punto di riferimento per gli appassionati di tutta la regione e dell’intero Nord Italia. Ma non ci concentreremo soltanto sul campo: vogliamo creare un torneo che si possa vivere anche fuori, con un villaggio che diventerà il cuore pulsante della settimana». Qua-lità è dunque la parola d’ordine. E non potrebbe esse-re altrimenti per una località che si è sempre distinta

Sper classe, eleganza e attenzione ai dettagli. Dettagli che fanno la differenza, fin dalla fase di presentazio-ne. «In città – continua Mantegazza – ci sono già da tempo spazi pubblicitari che ricordano al pubblico l’ap-puntamento con il tennis. Vogliamo che tutti siano a conoscenza di quello che Cortina proporrà durante la settimana che va da sabato 26 luglio a domenica 3 agosto».

Un modo per dare ulteriore spinta, attraverso lo sport, al turismo estivo. Come peraltro è già stato fatto attraverso il Cortina Tennis Camp, vacanza tennisti-ca nata nel 2013 per accontentare la voglia di tennis di adulti e bambini. Con allenamenti sul campo e pre-parazione atletica personalizzata, inseriti in stage per ogni livello, dall’amatore all’agonista. «La nuova diri-genza del Country Club – spiega la presidente, Pao-la Bergamo – punta a rigenerare il movimento dalla base, per arrivare poi a proporre eventi di alto profi-lo, insieme all’allestimento di squadre competitive nei vari campionati». Un progetto ambizioso, capace però di portare frutti in breve tempo, tanto da convincere a fare il grande passo verso il circuito internazionale. La lista definitiva dei protagonisti del Challenger Atp si conoscerà solo all’ultimo momento. Ma ci sono già personaggi di spicco che hanno chiesto un invito: ta-lenti emergenti del tennis italiano e mondiale, o gio-catori che vogliono rilanciarsi per tornare nelle zone di vertice del ranking. Di certo c’è che al Country Club non mancherà lo spettacolo, perché vedremo diversi elementi compresi tra i top 150 della classifica Atp, in-sieme ad altri destinati a occupare presto posizioni ben più importanti. In tutto, il tabellone principale di sin-golare comprenderà 32 giocatori provenienti da ogni parte del mondo, quattro dei quali presenti grazie a wild card e altrettanti promossi dal torneo di qualifica-zione, che si giocherà sabato 26 e domenica 27 luglio. Nel doppio, 16 coppie si daranno battaglia per arrivare al titolo. Chi ama il tennis, o semplicemente chi vuole conoscere meglio questo mondo, non potrà mancare.

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ummer spotlight is on great international sport. This year the scene will be led by a tournament at its debut on the pro circuit. This is Cortina’s ATP Challenger

competition, with 50,000 dollar prize money, featur-ing some major players of the world circuit. It will be held on the clay courts of the Country Club from Saturday 26th July to Sunday 3rd August. The club, reinvigorated under the guidance of international coach Andrea Mantegazza who, having coached Vene-tian Matteo Viola to among the top 150 players in the world, thought it was time to revive tennis in the most beloved tourist resort of the Dolomites.

The final list of the ATP Challenger players will be known only at the last moment, but there are al-ready leading players who have requested an invi-tation: budding talents of Italian and international tennis or players returning to relaunch up the top rankings. The Country Club will not fail the show because we will see several players from the top 150 of the ATP rankings and others destined to qualify for higher rankings soon. The main singles competition will feature 32 players from all over the world, four of whom are present thanks to a “wild car”. As many shall be promoted by the qualifying rounds to be held Saturday 26th and Sunday 27th July. In the doubles, 16 teams will compete to gain the title. Those who love tennis or simply wish to know this world better, cannot miss the event.

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In questa pagina alcuni momenti clou della nuova gestione del Tennis Country Club: il torneo Gesti bianchi. Come eravamo (foto in alto) – una competizione di doppio misto old style con racchette rigorosamente in legno e mise bianca come da tradizione –, e il torneo VIP che ha visto tra i protagonisti Riccardo Patrese, indimenticabile pilota di formula 1, il direttore generale del club, Andrea Mantegazza, il campione ampezzano di sci, Kristian Ghedina, e Gianni Milan, vicepresidente della Federazione italiana tennis. A destra, Andrea Mantegazza con il presidente del club, Paola Bergamo.

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Club regolarmente affiliato alla Federazione italiana tennis, il Tennis Country Club Cortina svolge attività sportiva con l’intento di promuovere e diffondere nel modo migliore questa antica disciplina anche tra i giovani, ponendo la massima attenzione alla qualità del servizio offerto, avvalendosi di uno staff tecnico di prim’ordine diretto dal maestro nazionale Andrea Mantegazza. Per questo vengono organizzati corsi per bambini, ragazzi e adulti; a disposizione anche una scuola riconosciuta e certificata dalla Fit dove si tengono lezioni di avviamento e di pratica agonistica. Il club allena squadre che partecipano ai campionati nazionali e, oltre al grande evento dell’estate 2014, organizza tornei e manifestazioni d’interesse locale e nazionale. L’attività del circolo si svolge durante tut-to l’arco dell’anno e raggiunge il suo apice nei mesi di maggior affluenza turistica, consentendo anche agli appassionati che sono in vacanza nella splendi-da conca d’Ampezzo, di partecipare “in prima fila” a questo affascinante universo sportivo.

The Tennis Country Club Cortina, member of the Fed-erazione Italiana Tennis, wants to promote and dissem-inate this ancient discipline among the young, thanks to its first class technical staff directed and supervised by national coach Andrea Mantegazza. Courses for children, teens and adults are organized; there is also a FIT certified school that offers lessons for beginners and competitive practices. The Club trains teams that com-pete in Italian championships and, in addition to this summer grand event, organizes tournaments and events of local and national interest.

www.tenniscortina.it

Tennis Country Club Cortina

Kristian Ghedina

Filippo Volandri

Matteo Viola

Gianluigi Quinzi

GLI AMICIDeL CLuB

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a cura di Lucia Portesi

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CORTINA.TOP LIVING

uesta è una storia che inizia nel bosco. Dalla rac-colta e dalla lavorazione dei legni di larice, cirmolo, pino e abete. I cui spessori sono stati calibrati già al

primo taglio in segheria: ogni tavola, ogni trave è stata trattata secondo la sua futura destinazione nell’arredo.

Il progetto, che ha visto impegnato con gran-de entusiasmo l’architetto Enrico Ghezze – cui la committenza ha lasciato piena libertà di ideazio-ne e progettazione –, ha affrontato il tema della ristrutturazione di una casa colonica con annesso fienile: un grande edificio “incastonato” nel verde, al limite degli ampi prati sotto il Cristallo – siamo a quota 1.350 metri –, che era già stato ricostruito una prima volta agli inizi del Novecento, dopo un rovinoso incendio. Quello che mostriamo in que-ste pagine è l’appartamento principale, ricavato al primo piano della costruzione. Nessuna traccia di rivestimenti classici o di travature finemente lavorate o boiserie antiche: unici “revival storici”, per così dire, le porte e gli armadi che sono stati recuperati dagli arredi originali. Il legno utilizzato è puro, non trattato, applicato alle pareti con va-rie tecniche senza un vero e proprio disegno pre-costituito: anzi, in alcune occasioni, è stato pro-prio il caso a dare forma, sostanza e originalità a questi interni. Le tavole si presentano come le si troverebbe in natura, con la robusta nodosità e le venature accentuate dall’assenza di trattamenti invasivi. Nella zona della cucina che affaccia ver-so il salotto, dove non è stato utilizzato nessun mobile pensile, una potente e massiccia struttura lignea appesa alla parete, chiamata ironicamente “Flintstones”, quasi incombe sull’ambiente circo-stante: è in dettagli come questo che lo stile e le volontà dell’architetto si esprimono al meglio ri-velando il vero cuore del progetto. Il travertino

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Lo splendido balcone in legno di abete si affaccia sul Monte Faloria, con vista del Becco di Mez-zodì e la Croda da Lago. Quasi a isolare un pezzo di paesaggio, è stata intagliata la sagoma tradizionale del bujes ampezzano: si tratta di fori anticamente praticati sul fronte e sui lati dei toulà, che erano il vero e proprio cuore della civiltà agreste e pastorale del luogo.

The beautiful fir wood balcony overlooking Mount Faloria. Tradi-tional bujes shapes were carved in the boards: in the past these holes were cut on the front and sides of the toulà, the real heart of local agricultural and pastoral civilization.

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è stato inserito nella sua nicchia con un istinto quasi brutale, senza eccessivi scrupoli; anche il cirmolo della camera è stato posato con una strana sovrapposizione delle tavole non squa-drate. Una soluzione a effetto è quella applicata nei rivestimenti posti sotto alcune finestre che si affacciano sulla conca, dove sono state recupera-te le originali assi traforate del vecchio poggio-lo; e poi il corridoio, l’uso della pietra naturale, il lampadario centrale (anche questo su disegno originale e battezzato Arca), hanno fatto il resto, per dare il giusto sapore all’ambiente, insieme ad altri lampadari degli anni Cinquanta, recuperati dal Rifugio Pomedes sulla Tofana. Neanche la stufa, un oggetto solitamente molto ancorato alla tradizione, è di tipo classico, avvolta e quasi sor-retta dal disegno a rilievo di un intreccio sinuoso di rami che si arrampicano sulla sua superficie che la circonda. Un potente tavolone in larice massiccio, ancora una volta costruito su disegno originale utilizzando sette legni sapientemen-te incastrati tra di loro, campeggia in una parte del salotto, vero pezzo di design autoctono che sottolinea l’unicità dell’intervento. Questo arredo richiama ambientazioni e soluzioni ispirate da vi-sioni degli anni Trenta e Cinquanta, con alcune intrusioni – di gusto quasi onirico – che guardano anche agli anni Settanta. In tutto l’appartamen-to non viene mai dimenticato il forte legame con

l’ambiente circostante, esaltato nell’uso dei ma-teriali e dall’evidente volontà di allontanarsi da ogni soluzione geometrica già vista, per lasciare che la curva e il caso prendano finalmente il so-pravvento. La preziosa connessione con gli ele-menti naturali viene sottolineato dalle finestre scorrevoli, che una volta aperte permettono al salotto di “invadere” il grande balcone, che a sua volta si sporge sui boschi e sulle montagne d’Am-pezzo. Peccato (in queste pagine) non riuscire a trasmettere i profumi e gli odori delle differenti essenze che avvolgono e inebriano con esaltanti “coloriture” gli ambienti di questa casa in cui in parte del bosco continua a vivere.

La zona pranzo con l’originale stufa, molto distante dalla tipologia tradizionale, e il tavolo costruito su disegno originale intersecando sette legni. Sulla parete è visibile il singolare rivestimento in larice.

The dining area with the unique wood-burning stove, quite different from traditional type, and the table built on the original design by intersecting seven logs. The characteristic larch paneling can be seen on the wall.

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In questa pagina in ordine orario, la zona lavabo della cucina in cui si nota l’uso quasi “brutale” del travertino e la particolare struttura chiamata ironicamente “Flintsto-nes”, creata appositamente per ma-scherare l’areazione dell’ambiente. Affianco, l’ingresso con la lampada Arca a soffitto; sullo sfondo i vetri scorrevoli prolungano la casa in direzione del balcone, “proiettan-dola” verso le cime d’Ampezzo. Sotto, l’elegante salotto con vista verso il Becco di Mezzodì e la Croda da Lago.

on this page, clockwise: the washbasin area with the peculiar structure, ironi-cally called “Flintstones”, created to conceal the room ventilation; the hall with the Arca ceiling lamp. next, in the background, the sliding window panes extend the house towards the balcony and out towards the Am-pezzo mountains. Below the elegant living room with view of Becco di Mezzodì and Croda da Lago.

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When architecture takes shape

from theevents

his is a story that begins from the collection and manufacturing of larch, Swiss pine, pine, and fir woods.

Their thickness has already been calibrat-ed when first cut in the sawmill: each board has been treated according to its final fur-niture destination. The project by architect Enrico Ghezze focused on the restoration of an old farmhouse with hayloft which had already been reconstructed after a devastat-ing fire at the beginning of the Twentieth century. From this building, “embedded” within the green of the meadows below Mount Cristallo, the main dwelling has been made. No trace of classic paneling or finely carved beams or ancient boiserie; the sole “historic revivals” are the restored doors and wardrobes. Wood is left natural, untreated, fixed to the walls with different techniques without a real planned design; on the contrary it was chance that partly gave shape to the interiors. Boards appear

as you would find them in nature, with their robust knots and the grain enhanced by the absence of invasive treatments. No wall cab-inets have been used in the kitchen, but a powerful, hardwood structure called “Flint-stones” which “overhangs“ from the wall onto the whole space. Travertine stone was inserted in a niche with an almost brutal in-stinct. Also the Swiss pinewood of the bed-room was laid with a strange overlapping of the un-squared boards. An impressive solution was applied to the paneling under some of the windows, which were recovered by the original openwork boards of the old balcony. Not even the wood stove, a piece which is usually deep rooted in tradition, is classic. It is wrapped by the design of some branches that embrace it.

A powerful hardwood table, a veritable piece of local design and self-made with sev-en cleverly wedged logs, stands out in the living room. The furniture is reminiscent of solutions borrowed from visions of the Thir-ties and Fifties, with some dreamlike intru-sions inspired by the Seventies. The strong

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Il progettoArchitetto enrico Ghezze

Arte del legnoFalegnameria Chi de Mano

Impianto idro-termo-sanitarioCalor Service

bond with the surrounding environment is never forgotten, it is enhanced by the use of materials, with the conscious decision to move away from geometric solution to leave space to curves and chance. The bond with natural elements is enhanced by the slid-ing windows which allow the living room to “invade” the large balcony which, in turn, leads to the Ampezzo mountains. Unfortu-nately these pages are not able to convey the perfumes and the scents of the essences that permeate and intoxicate the spaces of this house where the forest is still alive.

on page 50, the master bedroom made in Swiss pine from the Regole d’Ampezzo forests; next, the dou-ble bedroom, paneled with boards recovered from the original hayloft belonging to the house.Below, the main bathroom made by combining three simple materials: wood, mosaic, and finely treated and smoothed plaster.

A pagina 50, la camera da letto matrimoniale, realizzata in legno di cirmolo delle Regole d’Ampez-zo; qui accanto, la stanza doppia, rivestita con essenze recuperate dalla struttura originale del fienile appartenente all’edificio.Sotto, il bagno principale realizzato attraverso l’unione di tre semplici elementi: legno, mosaico e intonaco finemente trattato e lisciato.

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ggi è un ampio atti-co proteso verso la Valle d’Ampezzo; ieri incarnava uno degli esempi tradizio-nali di architettura locale. Le più antiche case del ter-

ritorio di Cortina non venivano costruite seguen-do direttive architettoniche, ma per rispondere, con funzionalità e semplicità, a necessità pratiche della vita quotidiana. Erano costruzioni rurali a due o più piani con tetti a due falde poco spioven-ti. La parte anteriore, la ciàsa, rivolta verso valle, era costruita in muratura e destinata a più nuclei familiari. La parte posteriore, il tuolà, che guarda-va alle montagne, era realizzata in legno e adibita al ricovero degli animali e alla conservazione del fieno. La scelta innovativa operata dell’architetto Ambra Piccin in questo progetto, è stata quella di occupare con la zona giorno tutto il fronte prin-cipale, quello più luminoso e orientato verso sud, e d’impiegare lo spazio rimanente per le camere da letto. Una ristrutturazione audace, che ha ri-chiesto approfonditi studi ingegneristici, permet-tendo però di alleggerire la pilastratura centrale e convertire lo spazio in un ampio e arioso susse-guirsi di giochi scenografici. L’idea ispiratrice è derivata dalle antiche travi, quasi tutte recupera-te e accuratamente restaurate. Poco a poco sono emerse le antiche incisioni che permettevano a ogni famiglia d’individuare il proprio legname e il colore dorato originale dell’abete antico. In accordo con la proprietà, si è scelto di declinare questa tonalità in tutte le altre strutture e parti d’arredo e di sottolineare la storica presenza della travatura non levigata con una boiserie dalla linea contemporanea, ma che concede alla tradizione alcune lesene con capitello e ornature geometri-che. Punto di forza della zona giorno è l’affaccio sulla conca ampezzana che “entra” nell’abitazio-ne e circonda il living, prolungata anche verso l’e-

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sterno grazie alle terrazze attrezzate. I pavimenti in legno d’abete antico in prima patina a doghe larghe e sfalsate, recuperati da vecchi masi de-moliti in Trentino, sono presenti in ogni stanza, compresi i bagni, dove producono un particolare effetto accostati alla pietra che riveste le pareti: listelli di Marmo Botticino di piccole dimensioni dalla delicata sfumatura avorio. Per la zona cot-tura, sia nel pavimento che nell’alzata, si è invece scelto il Marmo Giallo Reale levigato, di una to-nalità più intensa, dettata dalla presenza di stria-ture marroni. Il progetto di lighting ha compreso l’utilizzo di tutte le tecniche disponibili sul mer-cato attuale, con ampio utilizzo di led applicati seguendo i criteri della domotica più avanzata. Importanza fondamentale è rivestita dall’equili-brio tra le componenti d’arredo in legno e le pare-ti a intonaco, eseguito manualmente con finitura ondulata. Insomma, una “evoluzione della spe-cie” assolutamente riuscita.

Qui sopra, un’antica slitta realizzata a mano in legno e ferro è stata abilmente trasformata in un originale tavolino grazie alla sostituzione del sedile con un piano in cristallo.

Above, an old sleigh hand made in wood and iron has been cleverly converted into an original coffee table by replacing the seat with a glass surface.

In apertura, nella camera padronale, l’essenza di abete antico riveste pareti, soffitto e pavi-mento. nella boiserie, dalle linee essenziali e contemporanee, spicca l’elemento di lavorazione geometrica che ricollega l’ambiente all’antica tradizione in cui l’edificio affonda le radici.

open page, in the ma-ster bedroom the essen-ce of antique fir panels walls, ceiling, and floor. The wood panelling with clean contemporary lines, the geometric element stands out and connects the space to the ancient tradition in which the building is deeply rooted.

Accanto, la tonalità dell’abete antico, con l’aggiunta preziosa dei tappeti e dei tessuti utilizzati nei rivesti-menti dei divani, rende l’atmosfera del living calda e accogliente. nello splendido soffitto a travatura si aprono gli abbaini, riproposti nella forma originaria delle case ampezzane.

next, the shades of antique fir, with the precious addition of carpets and fabrics used to upholster sofa, makes the atmosphere of the living room a warm and welcoming one. The skylight windows, in the original form of the Ampezzo houses, open in the beautiful beamed ceiling.

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In questa pagina: sia in cucina che nella sala da bagno spicca l’uso del legno e del marmo, entrambi scelti per la particolare capacità di riflettere la luce. In cucina, l’abete antico si armonizza alle sfuma-ture del Marmo Giallo Reale levigato, utilizzato sia per il pavimento sia per l’alzata. nel bagno, invece, per il rivestimen-to delle pareti la scelta è caduta sui piccoli listelli di Marmo Botticino in colorazione avorio; sem-pre Marmo Botticino, ma in versione levigata, quello utilizzato nel piat-to doccia e nel top del lavabo. Il pavimento è “a contrasto” realizzato con assi di abete antico.

on this page: wood and marble are largely used both in the kitchen and in the bathroom because of their special characte-ristic to reflect light. In the kitchen, the antique fir blends with the shades of the polished Royal Yellow Marble, used both for the floor and the riser. For the bathroom, instead, small tiles of ivory-co-loured Botticino Marble were chosen. Polished Botticino Marble was chosen for the shower tray and the washbasin countertop of. The floor is made with contrasting boards of antique fir.

I MAESTRI D’OPERA

Il progettoArchitetto Ambra Piccin

Arte del ferroFabbro Zino Lta

SerramentiLacedelli Cortina

Elettrodomestici, impianto audio-videoCentro Tecnico Cortina

Marmi, complementi d’arredo, decorazioni e finitureCortina Style Srl

(R)e-volution

oday it is a large penthouse overlooking the Ampezzo valley; yesterday it embodied one of the tradition-al examples of local

architecture. The innovative choice, designed by architect Ambra Piccin, consists of devot-ing the whole sunnier and south facing main front to the living area, whilst the remainder is utilized for the bedrooms. This brave restora-tion required in-depth engineering studies to allow the conversion of the existing space into a spacious, airy succession of scenograph-ic effects. The inspiration came from the old beams, which were almost entirely recovered

and carefully restored. The highlight of the living area is the view on the Ampezzo valley that “enters” into the house and surrounds the living area, which extends outwards thanks to the furnished terraces. The antique fir of the floors in all the rooms was recovered from old demolished masi (hereditary farms) in the Trentino area. The kitchen countertop is un-usually made of polished Royal Yellow Marble. The lighting design involved all the techniques currently available on the market, with a wide use of LED. Of fundamental importance is the balance between the wood furnishings and the plaster of the walls finished by hand with un-dulating effect. Hence, a successful “evolution of the species”.

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innovazione delle for-me e dei materiali è da sempre un tratto distin-tivo dello Studio_Gellner. Quando, nel 1951, Edo-ardo Gellner presenta

alla X Triennale di Milano un innovativo esempio di arredo per camera d’albergo di montagna, vi raccoglie il meglio della sua produzione artistica legata in quel periodo alla lavorazione artigiana-le del noce. Oggi molti elementi di quello storico allestimento sono stati recuperati e integrati dallo Studio_Gellner in un intervento di interior design in cui arte e tradizione, materiali evoluti e sapienza artigianale definiscono un nuovo modo di abitare la montagna, libero da superfetazioni e decorazio-ni pseudo-tradizionali. Il disegno rigoroso e mini-male contribuisce ad armonizzare ed esaltare le qualità intrinseche dei materiali utilizzati: un legno nobile come il noce accanto all’Mdf, materiale de-rivato del legno pur semplice ma tecnologicamente avanzato; la quarzite italiana a spacco naturale ac-canto al cristallo temperato e all’acciaio. Un raffi-nato equilibrio degli opposti in cui l’arte e l’oggetto artistico contribuiscono in maniera fondamentale

L’ alla creazione di un’armonia dello spazio abitato. Oltre a definire e consolidare i canoni della filo-sofia progettuale dello Studio_Gellner, questo re-cente intervento di interior design ha permesso una riflessione, secondo una richiesta specifica del committente, sugli elementi stereotipati che con-tribuiscono a connotare gli ambienti di una abita-zione (cucina, bagno, living, camere). Il trattamen-to delle superfici, i materiali, il disegno, l’utilizzo di porte a scomparsa e a tutta altezza, gli oggetti della memoria e, ancora una volta, le opere d’arte hanno permesso di ripensare e riscoprire le funzio-ni dell’abitare all’interno di uno spazio continuo e armonico. Lo Studio_Gellner si occupa oggi di ar-chitettura e interior design, allestimenti museali ed espositivi, di pubblicazioni, oltre all’organizzazione di convegni legati alla figura di Edoardo Gellner. Recentemente ha inaugurato una nuova linea di elementi di design, basati sul proprio archivio sto-rico, prodotti sia a livello industriale che artigiana-le avanzato: il catalogo ha già riscosso un notevole interesse a livello internazionale e comprende ad oggi lo sgabello L09, la softchair L58, la sedia L51, le formelle in maiolica, le lampade Cubo e una linea di tessuti in lana grezza.

In apertura, un lungo bancone multiuso divide la zona pranzo dal corridoio che dà verso la zona notte. una porta scorrevole sepa-ra gli ambienti, garantendo la privacy alla parte più privata della casa. Accanto, la grande stufa in muratura con inserti in ceramica antica “detta il ritmo” e suddivide gli spazi della zona giorno.

opening photo, a long multipurpose counter separates the dining room from the corridor leading to the bedrooms. A sliding door separates the spaces, ensuring privacy to the most private part of the house. next, the large wood stove with ceramic inserts “sets the rhythm” and subdi-vides the spaces of the living area.

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Qui sopra, l’ampio bancone a isola della cucina articola lo spazio in settori distinti. neanche la parte funzionale, ergonomicamente studiata per rispondere a ogni esigenza, trascura l’aspetto artistico. Accanto, la camera degli ospiti è stata organizzata attorno alla collezione di elementi d’ar-redo presentati da Gellner alla X Triennale di Milano del 1951; tutti gli oggetti sono stati ambientati all’interno di uno spazio architet-tonico assolutamente “gellneria-no”. Sotto, il bagno degli ospiti, progettato cercando di eliminare ogni possibile stereotipo legato all’idea tradizionale del bagno di casa. Il pregevole rivestimento in quarzite a spacco naturale collega l’antibagno con la cabina doccia che contiene anche i sanitari.

Above, the large kitchen island counter articulates space into dis-tinct areas. not even the function-al area, ergonomically designed to meet all needs, ignores the artistic aspects. next, the guest bedroom is organized around the collection of furniture pieces presented by Gell-ner at Milan’s X Triennale in 1951. All the pieces are placed within a purely “Gellner-style” architecton-ic space.Below, the guest bathroom, de-signed to eliminate every possible stereotype connected to the idea of the traditional bathroom. The exquisite natural cleft quartzite covering connects the dressing room with the shower room, which also contains the bathroom fixtures.

I MAESTRI D’OPERA

Il progettoArchitetto Michele Merlo, Studio_Gellner

Impianto idro-termo-sanitarioCalor Service

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New mountain style

he innovation of forms and materials has always been a hallmark of Stu-dio_Gellner. In 1951, at the X Triennale in Milan, Edoardo Gellner presented

an innovative example of room furniture for the mountain-style hotel, which collected the best of his artistic production, in that period linked to the craftsmanship of walnut. Today, many elements of that historic set up have been restored and integrated by Studio_Gellner in a project of interior design, in which art and tradition, cutting-edge materials and craftmanship define a new way of living the moun-

tain. An elegant balance of opposites in which art and the artistic object contribute significantly to the creation of harmony in the living space. The treat-ment of surfaces, materials, design, the use of full height sliding doors, the objects of memory, and the works of art have made it possible to rethink and re-discover the functions of living inside a continuous and harmonic space. Studio_Gellner recently un-veiled a new line of design elements, based on its own historic archive, produced on both industrial and advanced craft level. For example the L09 stool, the L58 softchair, the L51 chair, the majolica tiles, the Cubo lamps, and a line of raw-wool fabrics.

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SEMPLICE-MENTE DESIGN Al Fuorisalone 2014 ha accompagnato la “trasferta” milanese degli otto prototipi di Cullami e la presentazione del nuovo concorso ideato da Cortina Turismo_CoRTInA.ToP Living, dedicato all’ideazione di panche da meditazione (ne parliamo a pag. 66). nello spazio BraveArt Factory in zona Tortona erano infatti presenti anche alcuni esemplari del tavo-lino L09. Pensato come un insieme di elementi semplici montati tra di loro, riassume il concept che è alla base della filosofia di progettazione dello Studio_Gellner. Venne ideato da edoardo Gellner nel 1958 come parte integrante del progetto d’arredo della Colonia Montana Agip situata all’interno del villaggio eni di Borca di Cadore, voluto da enrico Mattei. La composizione complessa di elementi semplici è da sempre il tratto distintivo del modo di progettare dello Studio_Gellner: il disegno versatile di L09 fa sì che possa trasformarsi in uno sgabello impilabile, componibile, ricco di storia, capace di adeguarsi a ogni contesto di arre-do. Il tavolino polifunzionale può essere singolo oppure aggregato per la zona living, può trasformarsi in colonna libreria, in seduta per adulti (45 centimetri di altezza) e per bambini (35 centimetri). Realizzato con legni coltivati è disponibile grezzo, quindi privo di vernici. oggetto di design compatto è contenuto in una confezione con lo spessore di soli quattro centimetri.

At the Fuorisalone 2014 in Milan, it accompanied the exhibition of the eight Cullami prototypes and the presentation of the new contest by Cortina Turismo_CoRTInA.ToP Living. The contest is dedicated to the creation of meditation benches (on pag. 66). In fact some specimens of the L09 coffee table were exhibited in the BraveArt Factory space, in the Brera area. This table was created by edoardo Gellner in 1958 as part of the furniture project for the Agip Mountain Resort in the enI village of Corte di Cadore, at the request of enrico Mattei. Thanks to its versatile design it turns into a stackable and modular stool. The coffee table can be used as a single unit or modular units for the living room: bookcase, adults (45 cm high) and children seating (35 cm). It is made with cultivat-ed woods and is available in natural finish, free of paint products.

www.studiogellner.com

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«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma». È così da secoli nelle culture di montagna. Ecco perché il design e l’artigianato di Cortina hanno naturalmente, nel proprio Dna, una tendenza che sta ormai spopolando nell’universo dell’arredo: il riuso. Che è bello, ma anche buono. Perché è creativo e stimolante, ma, soprattutto, sostenibile e rispettoso

dell’ambiente. Il recycled interior design è anche un modo di arredare con storie ed emozioni – quelle che ogni oggetto riciclato porta inevitabilmente con sé – e di creare oggetti unici, in

barba alla mass production e alla serialità. Perché è bello essere diversi

Da cosa ri-nasce cosa

specialericiclo

Fabbro Zino Lta di Renzo Siorpaes Mai “stufo” di inventare, Fabbro Zino ha dato vita a una moderna stufa multimediale (interamente personalizzabile) partendo da una vecchia cucina economica. All’interno: impianto stereo, radio integrata, base per lettore iPod, accesso iPhone, tutto interfaccia-to a una tv a schermo piatto e al pc. Al centro c’è anche un minibar con bicchieri e bevande che salgono dalle piastre della stufa. Con ben 25 anni di studio e duro lavoro alle spalle, oggi Fabbro Zino è specializzato nella produzione di oggetti in ferro battuto e altri metalli, creazioni forgiate e dipinte a mano secondo l’antico sapere artigianale.

A modern multimedia stove was created starting from an old wood-burning kitchen stove. Inside: hi-fi, radio, iPod dock, iPhone access. And a minibar with glasses and drinks, which rise from the plates of the stove.

Località Pian da Lago www.fabbrozino.it

Falegnameria Barizadi Roger AlbertiSi divertono a giocare e valorizzare le grandi potenzialità del legno i taglieri realizzati da Roger Alberti utilizzando rifilature di vari tipi di essenze dure, nazionali ma anche esotiche. Con la stessa tecnica di lavorazione, fatta di tagli e incollaggi, è possibile creare cornici, conteni-tori, piani di lavoro, specchi e ante. Da tre generazioni, la Falegnameria Bariza custodisce i segreti dell’arte del legno. La sua è una produzione che valorizza la gamma di legni – nuovi e antichi – presenti sul territorio, che vengono lavo-rati a mano preservando la conformazione naturale del materiale, arricchita di elementi innovativi dal punto di vista del design, senza mai perdere di vista l’habitus dei vari tipi di essenze.

Chopping boards created by Roger Alberti play and enhance the great potential of wood. They are made with trimmings from different types of Italian and exotic hard woods. The same processing technique of cutting and gluing can be used to create frames, containers, counters, mirrors and doors.

Località Cadelverzo di Sopra, 43 www.falegnameriabariza.it

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Falegnameria Chi de Mano di Sergio e Luigi Majonierano le viti in legno di un’antica pressa: oggi sono la parte caratterizzante di questo originale tavolino da divano realizzato dai fratelli Majoni della Falegnameria Chi de Mano. Il nome in ampezzano sta per “quelli di Germano”, il nonno di Sergio e Luigi che avviò l’attività nel 1960. At-tività che oggi i nipoti portano avanti con professionalità e passione, dando vita a oggetti e lavori per interno ed esterni “capaci di parlare”. Di raccontare storie fatte di manualità, ingegno, cultura e innovazione, abilmente intagliate e con-servate nelle venature del legno.

They used to be the wooden screws of an old press, today they give character to this original sofa table created by the Majoni brothers from Falegnameria Chi de Mano.

Via del Castello, 98 www.cortina.dolomiti.org

Falegnameria Menardi di Fabrizio e Christian Menardi Rielaborazioni in stile “rural-chic” dei più classici pouf, queste originali sedute (con vano interno accessibile) sono ricavate da secchi un tempo utilizzati per raccoglie-re il latte. I rivestimenti in tessuto o pelle personalizzabili danno una sferzata di con-temporaneità al design. L’elemento principale di ogni complemento firmato Christian Menardi è l’irresistibile fascino del vissuto, ereditato dal padre Fabrizio. È così che Christian ha ideato una intera collezione di complementi ispirati al recupero di oggetti della tradizione: nella bottega Menardi valigie usurate dai tanti viaggi o preziosi ma ormai vecchi bauli si trasformano in tavolini, sedie, poltrone e sgabelli di tendenza. nessuna magia: “solo” l’unione perfetta di creatività e abilità tecniche tramandate con estrema cura di padre in figlio Rural-chic re-elaborations of the classic ottoman; these original seats are created from the buckets that were once used to collect milk. Customizable fabric or leather upholstering give the design a burst of contemporary design.

Località Pian da Lago, 40 www.falegnameriamenardi.it

E adesso è ora di imparare

Ogni mercoledì, dalle 15.00 alle 17.00, l’Officina delle Piante orga-nizza una visita guidata per adulti La farmacia verde del prato, per scoprire i benefici delle piante loca-li. Il 5 e il 7 agosto, appuntamento con speciali iniziative dedicate a mamme e bambini.

www.officinadellepiante.com

On Wednesdays, Officina delle Pi-ante organizes The green phar-macy of the meadows, guided visits for adults to discover the healing properties of the local plants. On 5th and 7th August, special activities for mothers and children.

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The traditional Symposium of wooden sculptures returns from 3rd to 6th September. Piazza Angelo Dibona will become an open-air craft workshop invaded by the scent of the stone pine wood that the artists will chisel in front of the attentive eyes of the public.

La magia del legno che diventa arte

Dal 3 al 6 settembre, si rinnova il tradizionale appuntamento con il Simposio delle sculture di legno: Piazza Angelo Dibona si trasforma in un’unica, grande bottega d’arte a cielo aperto, avvolta dall’intenso profumo del cirmolo che gli artisti lavorano sotto gli occhi attenti del pubblico.

www.cortina.dolomiti.org

Pio AlveràLavorazione artigianale artistica del vetroHanno una storia comune i tre oggetti dal cuore di vetro nati dalle mani e dal genio della maestra vetraia Claudia Alverà. Il tavolino – con piano d’appoggio lavorato con la tecnica della vetro-fusione – è stato realizzato riutilizzando una cassa di legno per bottiglie di birra. Le stesse, prima bucate, poi patina-te con inserimento delle decorazioni nei fori ed elettrificate dalla ditta elettricità Gaspari, sono state usate nel particolare lampadario della foto accanto. non finisce qui, perché i piccoli frammenti dei fori sono stati uniti in forno a formare il fiore del bracciale. una perlina di legno lo ferma sul laccio di cuoio. Bello vedere che anche un materiale nobile e delicato come il vetro, se abilmente lavorato, può avere una seconda vita; anzi, a quanto pare, ben più di una.

The coffee table was created by recycling a wooden cask for beer bottles. The bottles were used in the peculiar ceiling lamp on next photo. But there is more: the small fragments of the holes were joined in the kiln to form the flower of the bracelet. A small wooden bead is the clip on the leather thong.

Via Alverà, 117-126 www.glass-art.it

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Woodart Cortina di Roberto Zambelli e Marco Dimai“Profuma” di storia il porta bottiglie qui accan-to, costruito con le doghe in rovere delle botti in cui viene fatto affinare l’Amarone e che ogni cinque anni debbono essere sostituite. Di riciclo anche i tasselli di abete antico proveniente dai vecchi fienili di Cortina con cui è stata realizzata la sedia dalle linee nette e marcate. Gli oggetti di recupero in versione tailor-made creati dalla sapienza artigianale di Roberto Zambelli “nichelo” e Marco Dimai “Lustro” uniscono tutto il calore del legno antico all’esclusività di progetti realizzati su misura per rappresentare al meglio lo stile di ogni cliente, dando una spiccata personalità agli ambienti.

The bottle carrier “smells” of history. It is made with the oak staves of the barrels where Amarone is kept to age. Recycled are also the tiles of ancient fir wood from the old haylofts of Cortina that were used to create the chair with its neat, clear lines.

Località Pian da Lago www.woodartcortina.com

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Sottosopra Cortina non si butta via niente. È la filosofia di una delle più frequentate boutique di Cortina, da sempre particolarmente attenta al riutilizzo di materiali, che sa trasformare in complementi d’arredo dal particolare gusto contempo-raneo. Come accade nella coloratissima coperta, un patchwork di ritagli di lana cotta, utilizzata per il confezionamento di altri oggetti. Le cornici in legno sono, invece, veri e propri “pezzi di Cortina” perché utilizzano le essenze recuperate da antichi fienili del luogo. Struttura in legno, ma rivestimento realizzato con copertoni riciclati per la cornice singola. Da Sottosopra e da Test si trovano articoli di abbigliamento, oggetti per la casa, di piccolo antiquariato e idee regalo personalizzabili. non tutto, ma di tutto, a patto che sia creativo.

Throw nothing away. This is the philosophy of one of the most popular boutiques of Cortina. The colourful quilt, a patchwork made with scraps of boiled wool used for the manufacturing of other objects. Wooden frames use the essences recovered from old haylofts of the valley. Wooden struc-ture but with lining made from recycled tyres for the single frame.

Via XXIX maggio, 14 www.sottosopracortina.com

Zardini Stufe di Umberto ZardiniÈ “un’antica signora del calore” – come ama definirle umberto Zardini – la stufa qui accanto, caratterizzata da due corpi cilindrici con pannellature che narrano saghe e leg-gende, racchiuse nei rosoni ovali della superficie smaltata di giallo paglierino. Da anni la ditta Zardini lavora per recuperare alcuni esemplari di meravigliose stufe d’epoca in maiolica che hanno arredato castelli, palazzi, dimore padronali e prestigiose sedi vescovili di tutto il nord e il centro europa. Antichi gioielli che tornano a vivere grazie alla tecnologia Zardini, capace di garantire un elevato rendimento termico nel pieno rispetto ambientale.

She’s an “ancient lady of heat” – as umberto Zardini calls his creations. The stove is made of two cylindric bodies lined with tiles that tell of myths and legends, contained within the oval rose of the straw yellow enamel surface.

Via Brite de Val, 2 www.zardini.com

Officina delle piante di Annette GottmannLe due creazioni handmade della maestra fiorista Annette Gottmann hanno nomi curiosi: “I bottoni della nonna” è un contenitore di carta riciclata sul quale, con pazienza certosina, sono stati cuciti uno per uno nientemeno che 436 bottoni, salvati dal dimenticatoio di famiglia. ne “La stoviglia di ieri”, invece, vecchi cocci rotti in mille pezzi vanno a comporre il piatto di oggi. La filosofia dell’officina delle Piante – specializzata in addobbi naturali e floreali, progetti su misura e corsi per adulti e bambini – è quella di percorrere il cammino della cre-azione di un’opera artigianale dal principio fino alla fine, seguendo, passo dopo passo, la crescita delle piante e la loro trasformazione per mezzo delle mani dell’uomo, considerandone la bellezza, l’utilità e gli effetti curativi.

The two handmade creations by master florist Annette Gottmann have curious names: “Grandma’s buttons” is a container made with recycled paper on which 436 buttons saved from the family “oblivion” were sewn. In “Yesterday’s dish” thousand old fragments of pottery are used to compose the dish of today.

Via Alverà, 195 www.officinadellepiante.com

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Archivio Storico Foto Zardini

CORTINA.TOP LIVING

Se Cullami ha dato vita a “oggetti felici”, capaci di accompagnare il bambino nella sua crescita, le panchine da contemplazione del nuovo concorso di design,

promosso da Cortina Turismo_CORTINA TOP.Living, vogliono accendere i pensieri e il cuore. Progettate per accogliere la persona, farla abbondonare

a istanti di quiete, di calma, di meditazione e silenzio, nascono dall’idea di stimolare riflessioni, stupori e un rinnovato contatto con la natura. Di

riscoprire una socialità – oggi diversa anche se antica – fatta di lentezza, di visi, di voci e di umanità

PenSAMI

stato presentato con suc-cesso all’ultimo Fuorisalone di Milano – nella BraveArt Factory del circuito Tortona around design – il secondo bando di concorso promosso dal consorzio di promozione

turistica Cortina Turismo_CORTINA.TOP Living, con il patrocinio della Facoltà di design e arti della Libera Università di Bolzano. Architetti, designer e creativi internazionali sono stati chiamati a pro-gettare delle panchine da contemplazione, che saranno poi realizzate dagli artigiani di Cortina secondo i materiali del territorio e le antiche tec-niche di costruzione. Oltre 60 gli elaborati arrivati negli uffici di Cortina Turismo alla chiusura delle iscrizioni, il 2 luglio. Si lavora già perché a fine lu-glio la giuria internazionale si riunirà per decretare i nomi degli otto finalisti, che a settembre faranno rotta verso le Dolomiti per il contest, in program-ma dall’11 al 13. Tre giorni di design internaziona-le e di artigianato tradizionale per cui sono attesi all’ombra delle Tofane la giuria, ovviamente gli ar-tigiani ampezzani, insieme a giornalisti, architet-ti e semplici appassionati. Saranno presentati al pubblico i modellini finalisti, proclamati i tre vin-citori del concorso, ma soprattutto, si entrerà nel vero cuore del progetto. Nelle botteghe di Cortina, artigiani e designer inizieranno a dare material-mente forma, fianco a fianco, a questi nuovi og-getti di “design emozionale”. Bisognerà aspettare il Cortina Long Fashion WeekEnd del ponte di Sant’Ambrogio per vedere le realizzazioni in scala 1:1 delle nuove panchine che, oltre a entrare in pro-duzione ed essere acquistabili on line, andranno a “popolare” alcuni luoghi particolarmente suggesti-vi della conca d’Ampezzo.

Invitando abitanti e turisti a fermarsi, accomo-darsi e a rallentare. Perdendo e così ri-prendendosi uno dei beni più preziosi oggi: il proprio tempo.

È Following the success of Cullami, the second public competition promoted by Cortina Turismo_CORTINA.TOP Living with the patronage of the Depart-

ment of Design and Arts of the Libera Università di Bolzano was successfully presented at Fuorisa-lone di Milano. International designers were asked to design contemplative benches that will be given shape by Cortina’s artisans using traditional tech-niques and local materials. An international jury will select the eight finalists (of 65 competitors) who will reach the Do-lomites for the contest, scheduled from 11th to 13th September. Af-ter exhibiting finalists models to the public and declaring the three winners, artisans and designers will give material form to these ob-jects of “emotional design”. 1:1 pro-totypes will be officially presented during Cortina Fashion Long WeekEnd on the first weekend of December. The new contemplative benches will be manufactured and sold online, but will also be placed in some of the most evocative sites of the Ampezzo basin.

Think of me

La giuria internazionale del concorso

Kuno Preyideatore del concorso e professore di

product design alla Facoltà di design e arti della Libera Università di Bolzano

Ineke Hansdesigner olandese

Michele Merlovicepresidente della Fondazione Architettura Belluno Dolomiti

Lars Quadejacobcapo redattore della rivista tedesca

Design Report

Roberto Zambelliartigiano ampezzano

Stefano Zardinifotoreporter ampezzano

Carola Zwickprofessore di product design nella

Kunsthochschule Berlin Weissensee

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PenSAMI

Ne hanno parlato anche Elle De-cor, Elle Kids, Vogue Bambini, Il Sole 24 Ore, Style Piccoli, Il Ve-nerdì di Repubblica, DDN Design Diffusion e Marco Polo. Critiche entusiastiche sono arrivate duran-te la mostra allestita nello spazio

BraveArt in zona Tortona in occasione del Fuorisalone di Milano. Prosegue nel frattempo il “viaggio” dei prototipi di Cullami: dopo la partecipazione della prima classificata alla fiera Arredo di Bolzano, tutti gli otto prototipi voleranno verso il Grassimuseum di Lipsia, dal 24 al 26 ottobre, in occasione della Grassi Trade Fair, quest’anno con una speciale sezione dedicata al design per bambini. Ma non è necessario andare così lontano, per scoprirle e ordinarle, basta collegarsi al sito dolomiti.org/cullami.

The exhibition set up at Salone del Mobile di Milano gained enthusiastic reviews. The journey of the Cullami prototypes continues, from 24th to 26th October they will be exhibited at the Leipzig Grassimuseum for the Grassi Trade Fair, this year with special section dedicated to children design. There is no need to travel so far, though, you can discover and order the cradles on the website dolomiti.org/cullami.

Tutti pazzi per le culle trasformiste

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di Stefano ZardiniL’Attimo

Succede, alle volte, di imbattersi in una crepa nella montagna che si è portati a ritenere un fatto del tutto naturale. Quella immortalata in questa immagine, invece, è la parte di un accesso a tre postazioni di mitragliatrici scavata a mano nella viva roccia un secolo fa. Le guerre, oltre a essere eventi disastrosi, lasciano cicatrici sulla pelle, nell’anima e sulla natura, che non si cancellano più. oggi, tuttavia, con il susseguirsi frenetico degli avvenimenti, sembra che l’uomo sia capace ormai di dimenticare anche le guerre.

It happens, sometimes, to encounter a crevice in the mountain and to think of it as natural. The one immortalized in this image, instead, is part of the access to three machine-gun posts, hand-hewn a century ago in the bare rock. Wars, besides being disastrous events, leave scars on the skin, the soul, and nature, that remain forever. However, nowadays, due to the hectic string of events, it seems that Man is able to forget even wars.

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CORTINA GOURMAND HOLIDAY

IL GOLOSARIO DeLL’eSTATe

Non ce ne voglia l’autore della celebre guida gastronomica se gli abbiamo rubato il titolo, ma non c’era forse definizione più azzeccata

per questa nuova rassegna. Ecco il menù completo di Cortina Gourmand Holiday. Evento di punta, tra i tanti in programma, la

prima edizione di Identità Golose Cortina, la versione di montagna della celebre manifestazione tenuta a battesimo dal patron Paolo

Marchi e dal tristellato Michelin, Massimo Bottura

8, 12, 16, 22 agosto

Planetario Nicolò Cusano e Rifugio Col Drusciè

Appuntamenti “galattici” e golosi quelli organizzati dal Rifugio Col Drusciè e Cortina Stelle. Si parte dal centro di Cortina con un’affascinante lezione sui moti celesti al Planetario Nicolò Cusano. A seguire, si sale a quota 1.778 metri, per una cena tradizionale in rifugio con i piatti tipici della cucina ampezzana. Quindi tutti con gli occhi puntati all’insù nell’Osservatorio Helmut Ullrich per scoprire i segreti della Luna, delle stelle, di nebulose e pianeti.

The “galactic” fine food events organized by Rifugio Col Drusciè and Cortina Stelle start from Cortina centre with a fascinating lecture on celestial movements at the Nicolò Cusano Planetarium. Participants will then ascend to the rifugio, 1,778 meters, for a traditional dinner with the typical dishes of the Ampezzo cuisine. Afterwards, all the eyes will be upturned from the Helmut Ullrich Observatory to discover the secrets of the moon, the stars, nebula, and planets.

www.freccianelcielo.com www.cortinastelle.it

A cena sotto le stelle

Show cooking a tema. Si parte con la serata “Melone e Gelato” per arrivare alla “Serata Ciauscolo”: appuntamenti con la cucina d’autore, ma anche con i produttori, pronti a raccontare in diretta le particolarità degli ingredienti utilizzati dalla brigata Vissani. Tutte le sere, “Nudo e Crudo”: aperitivo in terrazza con creazioni dello chef Gianfranco Vissani. In programma anche degustazioni di vini e tè.

Theme cooking show featuring “Melon and Icecream” event and the “Ciauscolo event”: two appointments with art cuisine and the producers who will explain the peculiar characteristics of the ingredients used by the Vissani brigade. Every night “Naked and raw” aperitif on the terrace with the creations by chef Gianfranco Vissani. Wine and tea tasting will also be included in the program.

www.laltrovissanicortina.it

8 e 28 agosto

Ristorante L’Altro Vissani Cortina, Hotel Bellevue Suites & Spa

L’Altro Vissani si incontra…! ©

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a cura di Lucia Portesi

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9 agosto

Rifugi Averau, Col Drusciè, Faloria, Lagazuoi, Scoiattoli, Ristorante Da Aurelio, La Locanda del Cantoniere

Dalle 11.00 alle 19.00, al Rifugio Faloria e allo Scoiattoli, degustazioni di vini e prodotti tipici ampezzani.Dalle 15.00, al Faloria, spazio dedicato ai più piccoli, con i laboratori didattici ispirati alla leggenda Lusor de Luna, in collaborazione con i servizi educativi dei Musei delle Regole. Dalle 19.00, aperitivi in tutti i rifugi. Dalle 20.30, appuntamento con le Cene Stellari.Dalle 21.00, tutti con lo sguardo rivolto all’insù, in compagnia di astrofili e dei loro telescopi.

From 11.00 a.m. to 7.00 p.m. at Rifugio Faloria and Scoiattoli, wine tasting and typical Ampezzo products.From 3.00 p.m., at Faloria, for the younger guests, educational workshops organized by the Museums of the Ampezzo Regole. From 7.00 p.m., aperitif time in all the rifugi.From 8.30 p.m., Star Dinners events.From 9.00 p.m., looking at the sky with amateur astronomers and their telescopes.

www.veneziaeventi.com

Calici di Stelle in Alta Quota

DI NOttE / AT NIGHT

RIFuGIO COL DRuSCIÈ

Il 14 agosto, appuntamento con la tradizionale “grigliatona” con i fuochi d’artificio della Madonna al Col Drusciè.

On August 14th, the traditional barbecue and fireworks.

www.freccianelcielo.com

RIFuGIO FALORIA

È la notte dei fuochi in alta quota anche in cima al Faloria, dove sarà organizzata una gustosa – e spettacolare – cena di ferragosto. Tra i piatti in menù: soppressa veneta e tournedos di roastbeef irlandese allo speck.

On top of Mount Faloria, a tasty – and spectacular – midsummer dinner event with fireworks.

www.cortinacube.it

DI GIORNO / DAYTIME

Cristallo Hotel Spa & Golf

Elegante barbecue in stile “country-chic” con vista mozzafiato sulle Dolomiti. Ai fornelli quest’anno il nuovo chef del 5 stelle Lusso, Stefano Tabacchi, che ha nel suo cur-riculum personaggi del calibro di Bill Gates, Michael Jackson e Richard Gere. Nel menù – accompagnato dalla musica di un’orchestra che suonerà dal vivo –, gustose grigliate di carne, dalla classica fiorentina ai prelibati ta-gli di maiale, ma anche di pesce, con scampi siciliani e gamberi di Sanremo.

Elegant “country-chic” barbecue party with breathtaking views of the Dolomites. In the kitchen this year, Stefano Tabacchi, the new executive chef of the 5 star-luxury hotel, who has already cooked for the likes of Bill Gates, Michael Jackson and Richard Gere. The menu features tasty grilled meat, ranging from the classic T-bone steak to delicious pork cuts, and seafood with Sicilian scampi and prawns from Sanremo.

www.cristallo.it

Ferragustando

17 agosto 5 torri

Appuntamento alle ore 9.00 in direzione Torre Quarta Alta. Si parte con la scalata per guadagnarsi, all’arrivo, un’ottima degustazione di vini: una selezione di bianchi e rossi per soddisfare ogni palato. Immancabile l’accompagnamento musicale: quest’anno salirà in quota, insieme alle instancabili Guide Alpine di Cortina che organizzano l’evento, il famoso bassista Giacomo da Ros. Cheers.

Starting time at 9.00 a.m. to climb the Torre Quarta Alta. On top, an excellent tasting of a selection of red and white wines to please every palate. The event, organized by the untiring Alpine Guides will be accompanied by live music by famous bass player Giacomo da Ros. Cheers.

www.guidecortina.com

In autunno toccherà anche la Regina delle Dolomiti la manifestazione enogastronomica che coinvolge le località parte del Best of the Alps (Cortina è l’unica italiana). Dopo la trasferta a Garmisch-Partenkirchen, che ha visto Riccardo Gaspari del Brite de Larieto ai fornelli insieme a Marianne Holzinger, c’è già grande attesa per scoprire il nome dello chef che affiancherà Riccardo nel prossimo appuntamento ampezzano.

See you in autumn for the fine-food and wine event organized by the resorts of Best of the Alps (Cortina is the only Italian resort).

www.thealpineingredients.com

DegustazioneVerticale

The Alpine Ingredients

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CORTINA GOURMAND HOLIDAY

Un bilancio di questa prima edizione di Identità Golose Cortina? «Penso che siamo stati bravi a scegliere la data e anche fortunati – che è ancora più im-portante – perché domenica 13 luglio ha piovuto solo verso la fine dell’even-to, quando il 99% delle persone era già arrivato e l’ha presa con il sorriso. Cre-do che ognuno abbia colto il lato gio-ioso dell’appuntamento: noi volevamo

che tutti mangiassero e bevessero bene ma, soprattutto, stessero bene. Vole-vamo divertirci attraverso il buon cibo. Confesso che per il prossimo anno ho già un paio di idee a mio avviso niente male».

Perché proprio Cortina come sede della “trasferta” estiva della mani-festazione? «Perché si presta in maniera speciale a ospitare questo genere di manifestazioni. Poi ci sono motivazioni del cuore perché vi arrivai per la prima volta che a stento sapere camminare. E, terzo motivo: Cortina non può sonnecchiare in eterno. Basta celebrare le Olimpiadi del 1956, basta ricordare di quando Hemingway bla bla bla: si vive anche di presente e di ambizioni. Prima o poi suonerà la sveglia».

Secondo quali criteri sono stati selezionati i partecipanti? «Il primo, Riccardo Gaspari, è stato un colpo di fulmine: a pranzo da lui al Brite de Larieto il giorno della Befana. Mangiai particolarmente bene e guardando fuori la terrazza e i prati innevati, Riccardo disse a sua moglie Ludovica che il loro era il posto ideale per un picnic d’autore. La scintilla era scoccata. Poi pensai a Gigi Dariz del Ristorante Da Aurelio al passo Giau per la struttura in alta quota e la cucina che ha dei tratti in comune con il Brite. So bene che Cortina ha più di due insegne, ma il primo passo deve essere sempre misura-to bene. Alessandro Gilmozzi, il Molin a Cavalese, e Alfio Ghezzi, Locanda Margon a Ravina di Trento, arrivano dai monti, Massimo Alverà è un gran bravo pasticciere, Alessandro Favrin una piacevole scoperta… Poi i big ospi-ti. Bottura si presenta da solo, il numero uno, e Mauro Uliassi un grande che ama lo sci pur vivendo in riva al mare di Senigallia. La sua cacciagione ha commosso».

Un giudizio da esperto sulla nostra squadra di chef? «Dovrebbe allon-tanarsi un po’ più spesso dalla conca ampezzana per vedere cosa accade nel mondo, non accontentarsi, essere curiosa, investire, fare squadra. I soliti piatti mangiati anche nella più bella località di montagna delle Alpi alla lunga stufano. Bello vedere tanti cuochi tra il pubblico sia sabato sia domenica. Tra un anno i protagonisti saranno di più e non solo italiani».

Non scende mai dalle Dolomiti senza… «La voglia di tornarci».Cosa si dovrebbe invidiare a Cortina, gastronomicamente parlando?

«La polenta “sponcia” con i funghi trifolati. Troppo facile rispondere i ca-sunziei».

Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose e della neonata Identità Golose Cortina

Tra i suoi maestri figurano Alain Du-casse, 21 stelle Michelin, e Ferran Adrià, uno dei padri della cucina mo-lecolare. Massimo Bottura è dal 1996

a capo dell’Osteria Francescana di Modena con cui ha guadagnato tre stelle Michelin, il titolo di Chef ’s choice (il preferito dai migliori colleghi del mondo) e ben 19,75 ven-tesimi nella guida I Ristoranti d’Italia de l’Espresso.

Un bilancio personale della sua partecipazione a que-sta prima edizione di Identità Golose Cortina? «Credo che Identità Golose sia un mezzo promozionale straordina-rio per gli chef italiani che stanno facendo bene. Sapersi declinare in città diverse non fa altro che aumentare il valo-re di questo lavoro. Paolo Marchi, oltre a essere un amico, è una persona che ha sempre creduto nel lavoro di qualità dei cuochi italiani più interessanti negli ultimi dieci anni».

Identità si è sdoppiata e trasferita in estate a Cor-tina. Vede possibile una versione ampezzana della sua Osteria Francescana? «Mai dire mai, dico sempre che nel mio futuro vedo solo altro futuro. Sicuramente il lavoro dell’Osteria Francescana rimarrà unico».

Nel corso della cena e del picnic al Brite de Larieto ha avuto occasione di conoscere alcuni dei nostri mi-gliori chef. Un giudizio da esperto? «È un gruppo molto unito. Mi piace la loro affinità, il loro senso di “Identità” (golosa e non)».

Massimo Bottura

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Quando l’app vien mangiando

È la novità “digital-gastronomica” dell’estate: la app Cortina Gourmand Holiday sviluppata in esclusiva per Cortina Turismo da Obc Italy, azienda specializzata in AR App Development e Web Marketing, in collaborazione con Weedea, impresa che offre soluzioni IT ad alto contenuto tecnologico. Per essere aggiornati in tempo reale su eventi, luoghi e personaggi della “calda” estate gastronomica ampezzana e accedere a contenuti esclusivi.Una vera e propria guida digitale in cui le informazioni sono letteralmente a portata di mano, grazie a un menù sfogliabile che consente di accedere alle diverse sezioni e visualizzarle successivamente sulla mappa. Non manca un calendario aggiornato degli eventi con relative descrizioni e localizzazioni. L’applicazione è disponibile gratuitamente su Apple Store e Google Play (Android) e sui principali social network (Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest e Foursquare).

The Cortina Gourmand Holiday app is the new digital-gastronomy offer of Cortina’s summer. The app has been developed exclusively for Cortina Turismo by AR App Development and Web Marketing, in cooperation with Weedea, a firm that offers IT solutions with high technological content. For real-time updates on events, locations, and protagonists of Cortina’s “hot” gourmand summer and to access special contents.A veritable digital guide in which information is literally at your fingertips, thanks to a browsable menu which allows access to the diverse sections and later visualize them on the map. It features also an updated calendar of the events with related descriptions and locations. The app is available free on Apple Store and Google Play (Android) and on the main social network (Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest and Foursquare).

Due cene di “alta cucina in alta quota” e un picnic d’autore (che ha avuto la meglio anche su un meteo a dir poco inclemente) sono stati i piatti forti della prima edizione di Identità Golose Cortina. Sabato 12 luglio, ospite d’onore ai fornelli del Ristorante Da Aurelio lo chef due stelle Michelin Mauro Uliassi; mentre al Brite de Larieto, il padrone di casa ha dato il benvenuto a Massimo Bottura dell’Osteria Francescana, terzo ristorante al mondo – per la seconda volta – nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants Awards 2014. Così il patron dell’evento, Paolo Marchi, ha raccontato il picnic della domenica: «Bello vedere tante persone lasciare la macchina e percorrere a piedi il tratto conclusivo, bello vedere tutti chiedere questo e quello ai cuochi presenti».

www.identitagolose.it

Identità Golose Cortina

Perché?

Primo: sono giovanissimi. Prezioso e, purtroppo raro esempio oggi in Italia di imprenditoria under 30 d’indubbio successo. Entrambi classe ‘85 (2011 la più piccola dei tre), sono Riccardo Gaspari, Ludovica Rubbini e Cecilia, Ceci per i genitori. Dal 2007 gestiscono – Riccardo in cucina e Ludovica in sala – El Brite de Larieto, agri-turismo tra i più antichi di Cortina, e il Piccolo Brite, una vera e propria boutique del formaggio ideata nel 2012. Secondo: perché Riccardo è sempre più sotto i riflettori dell’alta gastronomia na-zionale. Ex atleta della discesa libera e falegname mancato, è stato inserito dal sito Dissapore.com tra gli chef emergenti del 2014. A fare il suo nome è stato nientemeno che Paolo Marchi, patron di Identità Golose e della neonata Identità Golose Cortina, che ha dichiarato: «Ventinove anni, ampezzano (che è cosa ben diversa dall’essere cortinese), con la moglie Ludovica Rubbini, bolognese di nascita e cortinese di ado-zione (che è cosa ben diversa dall’essere ampezzani), è l’anima cucinante del Brite. Lì si preparano gli animali allevati in casa e si fa tradizione con occhi rivolti al futuro (Bottura insegna)». E proprio con il famoso chef modenese, Riccardo Gaspari ha “fatto coppia” per la cena a quattro mani organizzata il 12 luglio nelle sale del Brite. Che sia nata una stella? Noi speriamo di sì.

Why? Because they are young (class 1985) and enthusiastic. Riccardo Gaspari and Ludovica Rubbini (in the photo with their daughter Cecilia) have been managing, since 2007, one of the oldest holiday farms of Cortina, El Brite de Larieto and the Piccolo Brite, a real cheese boutique. Increasingly under the spotlight of Italian fine food, Riccardo was placed among the 2014 rising Italian chefs by the website Dissapore.com. On July 12th, in the scenario of Identità Golose Cortina, he teamed up for a four-hands dinner with the famous 3 Michelin Stars chef, Massimo Bottura. Is a new star born? We hope so.

Saranno famosi

www.elbritedelarieto.it

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CORTINA GOURMAND HOLIDAY

Miti e ritiRitorno al passato, ai mitici party di Marta Marzotto e di Ascanio Palchetti, ai giochi e ai picnic che animavano

l’estate all’ombra delle Dolomiti

Non è estate a Cortina senza l’evento più chic della stagione che, ogni anno a fine agosto, richiama sui prati di Malga Peziè de Parù la “bella società” della valle ampezzana e non solo. Un picnic d’antan su invito – nato da un’idea di Mauri-zio Zuliani – sempre attesissimo, dove glamour e alta cucina si incontrano per celebrare le eccellenze enogastronomiche del territorio. Una selezione dei migliori chef della Regina delle Dolomiti presenterà le proprie specialità, collaborando fianco a fianco per permettere agli ospiti di gustare e condi-videre i sapori della tradizione. The most fashionable event of the season scheduled in late Au-gust will attract the jet set on the meadows of Malga Pezié de Parù. A vintage picnic, by invitation only, in which a selection of the best chefs of Cortina will work side by side to offer the guests the traditional specialties.

Cortina Summer Party: picnic stellato

Caccia al gustoIndizi golosi per un finale di gran gusto. È declinata in salsa gourmet la caccia al tesoro organizzata da Events e OMNIA Spon-sorship, nel calendario Cortina Gourmand Holiday. Prove di astuzia, conoscenza del territorio e abilità nella ricerca degli ingre-dienti segreti. Una sfida a squadre da tre a sei persone con partenza alle ore 11.00 dalla Conchiglia di Corso Italia, dove i concor-renti riceveranno le istruzioni, il cestino per raccogliere gli ingredienti e la maglietta del-la manifestazione. Alle ore 16.00 le premia-

zioni e il gran finale con merenda. In caso di maltempo la data sarà posticipata.

The treasure hunt, organized by Events and OMNIA Sponsorship, is included in the Cor-tina Gourmand Holiday program. A chal-lenge with three to six-people teams starting at 11.00 a.m. from Corso Italia to end at 4.00 p.m.

Info e prenotazioni: +39 393 [email protected].

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MA(L)GAZINE

“VAC- CAnZe”AMPeZZAne

a cura di Paolo tassi

La scorsa estate mi trovavo in cima al Becco di Mezzodì. Mi piace la vista che si gode da lassù, la trovo semplicemente fantastica. È una cima “comoda”, grande, insospettabilmen-te ospitale; forse per questo mi capita spesso di non voler più scendere a valle e di perdermi in strani pensieri guidati dallo sguardo.

Mentre cercavo di godermi ogni istante da quel pulpito privilegiato, occhio e cervello hanno perso di vista le monta-gne, per concentrarsi poco più giù, sui prati e i loro “abitan-ti”: le mucche.

Così mi è venuto spontaneo chiedermi: chi se la spassa di più? Gli uomini o le mucche?

Qualcosa mi porta a credere che non siamo noi i for-tunati. Le mucche sono lì, al pascolo, brucano un’erba che dalla cima sembra ancora più verde; non hanno orari, nes-suna urgenza; emergenze neanche a parlarne. Tutti quelli che passano le fotografano come fossero delle star in posa e

quando – vai tu bene a capir perché – sopraggiunge la stan-chezza, si “svaccano” in un letto a mille piazze che come sponde ha “solo” le crode che lo circondano. Privilegiate. Le mucche sono delle gran privilegiate. Quelle che per un’intera estate punteggiando di bianco e marrone i pascoli d’Ampezzo provengono dalle vallate limitrofe, o appartengono ancora ai contadini locali. Tra queste, solo alcune sono adatte e pronte a produrre il latte. Il vero latte, quello che appena munto è forte, saporito: vuoti il bicchiere ma quello sembra ancora pieno. Magia delle mucche: il bianco denso del colore si at-tacca alle pareti e non le lascia facilmente. Vi siete ma fatti leccare da una mucca? È una strana sensazione: prima al-lunga il collo, esattamente come un gatto quando fa le fusa, poi estrae questa lingua lunghissima e ispida che graffia sen-za lasciare il segno. Altra magia delle mucche. Per toccare con mano e immergersi in questa magica atmosfera, potete appuntare nella vostra guida, Malga Federa.

Cosa succede se la mucca diventa il “Cicerone” di una Guida Alpina con la

testa letteralmente tra le nuvole?Nascono una nuova rubrica, genuina e

colorita, e una guida – non alpina questa volta, ma turistica – alle malghe d’Ampezzo

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Adagiata sin dagli anni Trenta nella valle proprio sotto il Becco di Mezzodì, a 1.880 metri di quota, questa meravigliosa malga prende il nome dai primi animali portati al

pascolo in queste zone: le fedi, cioè le pecore. I suoi 120 ettari di alpeggio sono tra i più difficili da gestire nel territorio d’Ampezzo, a causa dei numerosi anfrat-ti che si nascondono nei boschi: il che rende il com-pito del malgaro e del marigo (deputati a gestire il territorio da parte delle Regole d’Ampezzo, in qualche modo, i proprietari del “giardino”) particolarmente complicato, ma anche pieno di soddisfazioni. È così anche per Amedeo Bernardi che ha da poco assunto con la sua famiglia la gestione della struttura. Oggi Malga Federa è un agriturismo dove mangiare – ma anche dormire – in cui vengono serviti cibi rigorosa-mente a km zero. Facilmente raggiungibile dai nume-rosi sentieri che la servono, mette a disposizione dei più pigri anche un servizio jeep che percorre i cinque chilometri circa di strada forestale chiusa al traffico (ma noi vi consigliamo una salutare scarpinata all’aria aperta). Consigliata perché: partirete con la voglia di ritornare. E di fermarvi a dormire nelle comode ca-mere (prenotate, sono solo 12 i posti letto) per essere risvegliati l’indomani dal suono delle campane e della “voce” delle mucche.

Malga Federa. This wonderful malga is nestled, since the Thirties, in the val-ley below Becco di Mezzodì, at 1,880 meters altitude. It takes its name from

the first animals led to graze on this area: fedi, that is sheep. Its 120 hectares of pasturelands are among the hardest to manage in the Ampezzo territory because of the several ravines hidden in the woods. This makes the task of the herdsman or the mari-go (appointed by the Regole d’Ampezzo to manage the land, in some way, the owners of the “garden”) a very hard and complicated one, but also very satis-factory. It is so also for Amedeo Bernardi, who has just undertaken the management of the structure with his family. Today Malaga Federa offers farm holidays where only local food is served. The Malga is easily accessible along several trails, but, for the laziest tourists there is a jeep service available to ride up the five kilometers of forest road closed to traffic. However, we suggest a healthy walk in the open air. We recommend this malga because when you leave it you will certainly wish to come back and spend a night in the comfortable bedrooms – there are only 12 beds therefore reservation is recommended – to be woken up the following morning by the sound of the cowbells and the “voice” of the cows.

www.malgafedera.eu

Nessuna stella, forchetta o cappello da chef, la nostra genuina

guida alle malghe d’Ampezzo esprimerà di volta in volta il suo

giudizio in bicchieri, ça a va sans dire, di latte.

No chef stars, forks, or hats, each time our natural guide to the

Ampezzo malghe will express his assessment in glasses, ça a va sans

dire, of milk.

Servizio - Cortesia Apertura prolungata

anche in inverno

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Seguiteci nellecucinedi...

a cura di Eleonora Rigato

foto di Giacomo Pompanin RICCARDoReCAFInA

Rifugio Dibona

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SAnDRA DIBonARifugioD’Ajal

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CoSA BoLLe In PenToLA

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Giochiamo a “se fossi”

Un piatto. Garganelli con salsiccia e ra-dicchio, semplice e tradizionale.Un vino. Amarone, il re dei vini della no-stra regione.Una cima d’Ampezzo. Non potrei non es-sere la Tofana di Rozes: ci sveglia ogni mattina e ci saluta a ogni tramonto.Se “non” fossi uno chef. Sarei un buon meccanico: mi piace smontare, sostitu-ire, sistemare le cose… a pensarci bene è un po’ quello che faccio già in cucina con i vari ingredienti.

RIFUGIO DIBONA (2.083 meters)The rifugio is cherished by all those who love to take a refreshment after climbing the historic vie ferrate around Cortina. It is nestled at the foot of Tofana di Rozes and is the point of de-parture and arrival for many hikes. It has al-ways been managed by the Recafina family and offers a natural cuisine, based on ingredients from the Dolomites only and promotes local fine food recipes. Among the kitchen highlights are garganelli pasta with sausage and radic-chio, “casunziei” (ravioli stuffed with red beet-root) and home made strudel

IL RIFUGIO DIBONA (2.083 metri)è un luogo d’elezione per chi ama rifocillarsi dopo aver arrampicato sulle storiche ferrate d’Ampezzo. Punto d’arrivo e partenza di molte escursioni, è situato ai piedi della Tofana di Rozes. Da sempre gestito dalla famiglia Recafi-na, propone una cucina genuina, basata su in-gredienti rigorosamente delle Dolomiti e sulla valorizzazione delle ricette e della gastronomia locale. Tra i piatti forti: garganelli con salsic-cia e radicchio, “casunziei” all’ampezzana e strudel fatto in casa.

Il rifugio perfetto per…? Chi cerca una location eccezionale: siamo praticamente “incastonati” in un vero e proprio anfiteatro naturale domi-nato dalla Tofana di Rozes. Al Dibona si posso-no gustare piatti preparati con cura e semplicità, golosi e con porzioni abbondanti, perfette per chi ama fare sport tra le nostre Dolomiti. Of-friamo tutti i grandi classici della cucina locale con qualche incursione in ricette speciali. Un consiglio da esperto: cosa non deve mancare in tavola questa estate? L’allegria e soprattutto il buon appetito, per questo le nostre porzioni sono sempre abbondanti: ci vuole energia per affron-tare le Tofane. Anche in estate nel nostro menù non manca mai il goulash: lo facciamo di vitello, tenerissimo, magro e leggermente piccante. Cortina in un piatto. La nostra insalata mon-tanara con lo speck: un piatto fresco, semplice, leggero ma gustoso, che raccoglie sempre molti estimatori. L’equilibrio delle piccole cose può dar vita a un buon piatto… e a un “buon” paese.

Tagliolini con mascarpone, specke mirtilloFar rosolare in padella i cubetti di speck nell’olio, quindi aggiungere i mirtilli e il mascarpone. Mescolare il tutto in modo da ottenere un bel sugo. Nel frattempo cucinare i tagliolini: quan-do sono pronti passarli in padella a fuoco basso e me-scolarli al sugo. Un piatto veloce e dal sapore delicato.

Tagliolini with mascarpone, speck, and blueberriesPan fry speck cubes with some oil until browned, add cranberries and mas-carpone. Stir all the in-gredients to create a nice sauce. Meanwhile, boil tagliolini. When ready toss the pasta in the pan and mix with the sauce. A quick dish with a delicate taste.

La ricetta / The recipe

Riccardo Recafina

80 www.rifugiodibona.com tel. +39 0436 860294

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Un piatto. Contorta e dolce come una “fartaia”, dolce tipico ampez-zano fritto, dall’aspetto “aggrovi-gliato” ma dal sapore zuccherino.Un vino. Il Verduzzo: dolce, frut-tato e allegro.Una cima d’Ampezzo. Il Becco d’Ajal: solitario e pungente.Se “non” fossi uno chef. Per cor-tesia, non chiamatemi chef. Non saprei rispondere, forse una can-tastorie…?

RIFUGIO LAGO D’AJAL (1.472 metres)The perfect destination for those who wish to enjoy the peace and quiet of a secluded place surrounded by nature. The rifugio lies on the shore of a soli-tary mountain lake surrounded by en-chanting Norway spruce woods. The atmosphere and the cuisine are sim-ple, natural and informal. Among the kitchen highlights: trout caught that day, ciaspola, classic canederli (large bread dumplings), “casunziei” (ravio-li), and home made desserts.

Giochiamo a “se fossi”

Ragù di trotaCuocere la trota ai ferri. Togliere le lische e la pelle, mettere la polpa in una padella aggiungendo poco olio extravergine, carota tritata, aglio e sale quanto basta. Con un mestolo di legno spezzettare la polpa a fuoco lento. A questo punto bisognerebbe aggiungere il “tocco di Sandra”: a chi non può si consiglia di spadellare la pasta della forma più gradita.

Trout ragoutGrill the trout, remove skin and bones, put the fillets in a pan with a little olive oil, chopped carrot, garlic and salt to taste. Sear gently and break into pieces with a wooden spoon. At this point you should add “Sandra’s touch”, if you cannot we suggest to toss your favourite pasta in the pan.

La ricetta / The recipe

Sandra Dibona

IL RIFUGIO LAGO D’AJAL (1.472 metri)è meta ideale per chi desidera assaporare la quiete e il silenzio di un luogo appartato e immerso nella natura. Situato sulla riva di un solitario laghetto di montagna, ha un incantevole bosco di abeti ros-si a fargli da cornice. L’ambiente e la cucina sono semplici, genuini e informali. Tra i piatti forti, le trote pescate in giornata, la “ciaspola”, i classici canederli, i “casunziei” e i dolci fatti in casa. Il rifugio perfetto per…? Chi vuole assapo-rare la vita e rallentarne il ritmo, con auten-ticità. La nostra particolarità è la complessa semplicità nel cucinare senza uso di utensili meccanici che trasformerebbero troppo le caratteristiche organolettiche del cibo: cot-ture lente e lunghe su fuoco a legna. Meno burro, poco sodio e un pizzico di follia. E poi per il rumore del silenzio, il piacere di ritrovare un rifugio “vecchio stile”.Un consiglio da esperto: cosa non deve man-care in tavola questa estate? Cibo genuino, non “ pasticciato”, semplice e sano, accom-pagnato da un buon calice di vino italiano.Cortina in un piatto. “Casunziei de chero-ute”: sono i ravioli tradizionali di Cortina, ripieni con misticanza di erbe primaverili. Richiamano l’immagine del risveglio della natura e di donne con il foulard in testa, chine sui prati per raccogliere una ad una queste meravigliose erbe.

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CoSA BoLLe In PenToLA

cortina.dolomiti.org tel. +39 368 944299

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Un jour pour fois. È questo il motto di Viviana Reatti, in arte, o meglio in bottega, SecretVivian. Il marchio

di gioielli che ha creato nel 2009 ha spopolato a Cortina – scrutate donne e ragazze lungo Corso Italia e capirete – è partito alla conquista di Palermo e della Francia e ha nel cassetto un “sogno americano” che si

prepara a diventare realtà

GIoIeLLI DA FAVOLA

Partiamo dal tuo logo (tutto si può dire tranne che sia banale): un principe

ranocchio, perché?

«Perché è un bel simbolo di trasformazione, di evoluzione, ma soprattutto perché è una delle icone più significative del mondo delle favole: il mio mondo».

Animali e personaggi fiabeschi sono infatti i tuoi soggetti più ricorrenti. Come mai?

«Io amo gli animali: credo sia inevitabile, vivendo in un posto come Cortina, dove il contatto con la natura è costante e profondo. Le fiabe, invece, mi hanno sempre affascinata (ma chi potrebbe dire diversamente?). Ti riportano all’infanzia, a un mondo fantastico, dove è bello potersi rifugiare a qualsiasi età. Un discorso a parte va fatto per i gioielli con lo scoiattolo – tra le Dolomiti sono un must, ndr – creati da mia madre: lo scoiattolo è il simbolo di Cortina, i bijoux sono il nostro omaggio a questo paese e ai suoi abitanti».

CoRTInA neL “VIAGGIo In ITALIA” DI MARIe CLAIRe

C’è anche la Regina delle Dolomiti tra le località italiane più apprezzate nel mondo, che l’artista americana Rebecca Moses ha scelto di ritrarre, insieme a importanti brand internazionali, per la mostra Viaggio in Italia: 30 tavole illustrate, realizzate in esclusiva per Marie Claire Italia, che ha così scelto di festeggiare i dieci anni di MC2, primo magazine interamente dedicato agli accessori, nato nel 2004. La mostra-evento è stata allestita in collaborazione con l’associazione Amici di Via della Spiga, la Camera Nazionale della Moda Italiana e il patrocinio del comune di Milano, lungo via della Spiga durante la settimana delle moda milanese. Le fashion addicted non hanno perso l’occasione per “selfarsi” insieme al campanile e alle Dolomiti d’Ampezzo, in pieno centro città.

www.marieclaire.it

Il suo logo? È un principe ranocchio (poi scopriremo perché). La sua boutique? La sintesi tra una bottega artigiana e un “paese delle meraviglie”. Il suo sogno oggi? L’America.La sua passione? In realtà sono due: Cortina e tutto ciò che è fantasia. Viviana Reatti ha solo 12 anni quando inizia a lavorare nella bottega orafa aperta dalla mam-ma nel 1979 insieme a un’altra mamma, quella del campione ampezzano, Kristian Ghedina. Negli anni impara i trucchi del mestiere e nel 1998 dà forma alle sue prime creazioni. La più importante nasce circa dieci anni dopo: è il 2009 quando Viviana lancia il brand SecretVi-vian. A oggi sono più di 1.000 i disegni depositati, 850 quelli prodotti, tra orecchini, collane, bracciali e monili portafortuna, realizzanti in argento, bachelite, plexiglass, bronzo e ottone. Gioielli che prendono ispirazione dai personaggi delle fiabe, ma anche dai libri, dalla musica, dai viaggi e dalle “piccole cose” di ogni giorno.

FASHION NEWS

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IT-BAG 2014 Cortina, Forte dei Marmi, Roma e Milano. Cosa hanno in comune – a parte una indubbia allure glamour – queste località? Sono tutte tappa del Polo Gold Cup Circuit; che non è solo un circuito di appassionati sportivi, ma un vero e proprio stile, da vestire e indossare dentro e fuori dai campi da gioco. Per questo, da una idea di Erica Zuliani, è nato nel 2004 il Cortina Polo Style, brand che declina in t-shirt, piumini e accessori l’eleganza e l’esclusività di questa antica disciplina. L’articolo che sta ormai spopolando – e non solo tra i “polo people” – è la nuova collezione di borse da weekend. Personalizzate in base alla località che ospita le gare (a Cortina gli interni in cotone hanno una fantasia tirolese, a Forte dei Marmi nella stoffa guizzano pesci), ma anche in base ai desideri di ognuno, sono realizzate in cotone canvas, con esterno ricamato, manici e bordi in pelle. Tutto rigorosamente made in Italy. E se siete a Forte dei Marmi, ma volete una polo-bag personalizzata Cortina (o viceversa), non c’è bisogno di spostarsi, basta un click.

www.cortinapolostyle.it

Se lungo Corso Italia ti capitasse di origliare i discorsi di qualche signora sulle tue creazioni, cosa ti piacerebbe sentire?

«Che i miei gioielli sono oggetti “parlanti”. Pensati per donne di tutte le età che vogliono comunicare qualcosa di sé, giocando con la propria immagine».

oltre Cortina, sei approdata prima in Francia, poi a Palermo e adesso sembra anche che gli americani si stiano interessando alle tue collezioni?

«Nel 2011 a Parigi sono stata selezionata per l’Éclat de Mode, il salone dei bijoux più importante in Europa, e tre dei miei pezzi sono stati esposti al Fashion Village a Porte de Versailles. Palermo è un’avventura iniziata da poco e una società italo-statunitense sta promuovendo i miei gioielli con la speranza poter iniziare a com-mercializzarli nelle boutique americane. Ovviamente mi piacerebbe conquistare maggiore visibilità a livello internazionale, ma credo che sarebbe un’occasione im-portante anche per promuovere all’estero i valori dell’artigianalità e del made in Cortina. Più favola di così?».

Dopo 35 anni, nella bottega di Largo Poste ha preso vita un’altra

storia: quella di nanà…

«Era arrivato il momento di investire in un nuovo progetto, che abbiamo inaugurato il 12 luglio: accanto ai miei gioielli, trovate adesso anche del cioccolato, rigorosamente prodotto da aziende italia-ne, anche di Cortina. È un connubio che mi affascina e che credo possa stuzzi-care tutte le donne».Il claim di SecretVivian, che ti sei fatta

anche tatuare sul braccio, recita un jour pour fois. Cosa racchiude questa frase di

tanto significativo?

«È il mio motto. “Un giorno alla volta” signi-fica non mollare mai, continuare a inseguire i propri sogni, passo dopo passo, con pazienza e dedizione. E la convinzione che un giorno o l’altro le favole diventeranno realtà».

www.secretvivian.com

nella foto, l’attrice Fiammetta Cicogna, madrina dell’edizione 2014 di Cortinametraggio, indossa una creazione di SecretVivian per Cortina Polo Style: una lunga collana di perline con ciondoli in bronzo placcato oro, presentata in esclusiva durante il Cortina Winter Polo Mercedes-Benz.

Italian actress Fiammetta Cicogna is wearing the exclusive necklace created by SecretVivian for Cortina Polo Style.

I primi orecchini in gomma di SecretVivian: da più di 15 anni un evergreen a Cortina.

The first rubber earrings by SecretVivian: an evergreen in Cortina for over 15 years.

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LA SAI L’ULTIMA?

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È in cima al Lagazuoi la sauna più alta delle Dolomiti. A inau-gurarla lo scorso inverno e darle lustro in questa prima stagione estiva, la famiglia Pompanin che dal 1965 gestisce l’omonimo rifugio, uno dei più panoramici della zona. Sembra un cilindro di legno adagiato sulla monta-gna e quasi a picco sul cielo: nes-suno stupore, quindi, se la nuo-va sauna finlandese riscaldata a legna sta “mietendo” sold out di prenotazioni. Perfetta per chi è alla ricerca di un’esperienza multisensoriale, dove il piacere degli occhi si somma a quello del calore sulla pelle, al profumo della legna, al silenzio e all’emo-zione di un luogo incantato. The highest sauna in the Dolo-mites was inaugurated last win-ter at Rifugio Lagazuoi, with one of the best panoramas of the Am-pezzo area. It is perfect for those who are looking for multi-sensori-al experiences, where the pleasure of the eyes adds to the warmth on the skin, the scent of the burning wood, silence, and the emotions of an enchanting place.

www.rifugiolagazuoi.com

Wellness vista lago

Quarant’anni di professionale e calorosa gestione familiare si rinnovano. Lo Chalet Lago Antorno, hotel con ristorante interno di tipica tradizione dolomitica, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, apre le porte al wellness grazie a due suite benes-sere totalmente ristrutturate. Le stanze, mansar-date con un’intera parete vetrata panoramica e balcone vista lago, accolgono un prezioso angolo wellness, dove la doccia è un’esperienza poli-sen-soriale, grazie a cui godere dei benefici della cro-moterapia, lasciandosi avvolgere da una leggeris-sima pioggia di acqua nebulizzata. Immerso in un panorama degno di una fiaba, lo chalet si specchia sulla superficie del lago Antorno con una splendi-da visione del Sorapiss e del Monte Cristallo. After forty years of professional and warm fam-ily management, Chalet Lago Antorno opens the doors to wellness. The hotel, at the foot of Tre Cime di Lavaredo, has added two totally renovat-ed spa suites. The bedrooms, with sloping ceiling, large panoramic windows, and balconies with a view of the lake, feature a valuable wellness zone, where a shower becomes a poly-sensory experi-ence thanks to the benefits of chromotherapy while losing yourself in a spray of vaporized water.

Lago Antorno, Auronzo di Cadorewww.lagoantorno.it

Wellness, kids, arte, cibo e design: ecco gli indirizzi a cui bussare se sietein cerca di novità

NUOVE PROSPETTIVE DI BENESSERE

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Piccole (e grandi) emozioni verticali

Arriva in località Po’ Crepa (Pocol) la prima palestra naturale con finalità formativa, realizzata dalle Gui-de Alpine di Cortina. Prima di affrontare le ferrate e le vie di arrampicata, gli scalatori provetti, ma anche quelli in erba, potranno esercitarsi qui in tutta sicurez-za. Adatta sia agli adulti che ai bambini a partire dai sei anni, ha un’ampia area dedicata alla scuola roccia e una ferrata che permette ai neofiti dell’alpinismo di fare pratica nell’uso dell’attrezzatura. Grazie alla sua particolare dislocazione è fruibile per buona parte dell’anno. Sono 850 gli itinerari di arrampicata spor-tiva presenti sulle Dolomiti ampezzane, 1.000 le vie di scalate classiche e moderne, per oltre 15.560 metri di vie ferrate. È il Cortina Vertical Resort, un vero para-diso per gli avventurieri più impavidi che vogliono sfi-dare pinnacoli, guglie e torri, dritti verso il cielo. Tra le palestre di roccia più adatte ai bambini, quella 5 Torri e quella vicina alle Grotte di Volpera.The first natural gym with training purposes ar-rives at Po’ Crepa (Pocol). Made by Cortina Alpine Guides, it is suitable for both adults and children starting from age six. The gym features a large area for the climbing school and an equipped route which allows beginners to practise the use of climbing gear. Its favourable location makes it usable for most of the year. On the Ampezzo Dolomites there are 850 sport climbing routes, 1,000 mountain classic and modern routes, and over 15,560 meters of vie ferrate.

www.guidecortina.com, www.cortina.dolomiti.org

Al Cristallo la Spa è under 12

Massaggi alle fragole e agli olii profumati, trattamenti viso naturali, baby-manicure e pedicure. È la grande (o meglio “piccola”) novità per l’estate 2014 dell’unico 5 stelle Lusso delle Dolomiti: Kid’s Spa Menu all’interno della meravigliosa Cristallo Ultimate Spa a marchio Transvital, pre-

miata nel 2011 con il Seven Stars and Stripes Award. Percorsi benessere adatti a tutti i bambini a partire dai quattro anni. Già family hotel dal 2012, il Cristallo Hotel Spa & Golf riserva ai più piccoli proposte, attenzioni e servizi particolari. Dal Kids Club “Scoiattolo” – spazio attrezzato con giochi didattici e istruttivi, dove i bambini possono dare libero sfogo alla fantasia, eventualmente in compagnia di personale specializzato –, al piccolo corner dedicato alla lettura con storie e protagonisti delle montagne, realizzato in collabo-razione con la storica Libreria Sovilla di Cortina, fino alle amenities del Ristorante la Veranda (menù specifici e orario anticipato dei pasti) e, in camera, servizio di cortesia su misura firmato Topo Gigio by Coswell. Perché una vacanza che si rispetti non è mica solo una “cosa da grandi”. Massage with strawberries and fragrant oils, natural facials, baby manicure and pedicure. This is the big (or better “small”) new addition for summer 2014 at the only luxury 5-star hotel in the Dolomites. The Kid’s Spa Menu is offered in the wonderful Cristallo Ultimate Spa by Transvital. Health paths suitable for all the children starting from age four. Cristallo Hotel Spa & Golf offers special attention and dedicated services to the little guests: the “Scoiattolo” Kids Club – an area equipped with educational toys –, the small area devoted to reading – in cooperation with Libreria Sovilla of Cortina d’Ampezzo –, the amenities of Ristorante la Veranda (special menus and early lunch) and customized room service by Topo Gigio by Coswell.

Via Rinaldo Menardi, 42 www.cristallo.it

BABYNEWS

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Cucina con vista

Graziano Prest, pluripremiato chef del Tivoli, unisce alle stelle (una, Michelin) la rinnovata terrazza di questo amatissimo ristornate am-pezzano. Vista e cucina da far girar la testa, quindi, per l’estate 2014: altra novità il pranzo con calice di vino e sfizioso menù da scegliere tra lunch, smart o brunch, senza tralasciare la “proposta del mezzogiorno”. Tra i piatti forti, la selvaggina, l’agnello d’Alpago e prelibate proposte di mare con materie prime di pregio che arrivano fresche dai mercati di Venezia e Chioggia. Particolarmente apprezzati i crosta-cei, la tartare di astice con finocchi marinati e maionese di patate, i ravioli di zucca liquida con capesante e gamberi rossi. Il classico della casa: gamberi fritti in crosta di polenta e, come dolce, l’immancabile carosello ai cinque cioccolati. Graziano Prest, the multi-awarded chef at the Tivoli complements his Michelin star with the renovated terrace of his beloved Ampezzo res-taurant. Exceptional views and cuisine for the summer 2014. New is lunch with a glass of wine and appetising menu to choose from lunch, smart or brunch, in addition to the “midday proposal”. His specialties are game, lamb from Alpago and exquisite fish food dishes prepared with selected fresh ingredients from Venice and Chioggia fish markets.

Località Lacedel, 34 www.ristorantetivolicortina.it

Musei extra large

Dopo le ristrutturazioni dello scorso inverno, che hanno portato a un ampliamento della sala al piano terra, il Museo d’Arte Moder-na Mario Rimoldi acquista ancora maggiore spazio espositivo per dare sempre più respiro a una collezione davvero unica in Italia e in costante ampliamento. In esposizione da questa estate, infatti, la nuova donazione di Maria Stefania Tempore Leppo, Nudo femminile sul divanetto rosso di Giuseppe Capogrossi (1944; nella foto sopra). La nuova sala, di oltre 200 metri quadri, ospiterà da quest’anno mo-stre temporanee, conferenze (tra cui le rassegne Arte d’Agosto e Arte d’Inverno), incontri, oltre a un punto informativo sui Musei delle Re-gole e sul Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.Last winter the Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi was reno-vated with the extension of the groundfloor hall, of over 200 square meters. It will host temporary exhibitions, conferences (among which are Arte d’Agosto and Arte d’Inverno), and meetings, as well as an information point for Musei delle Regole and the Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.

Casa delle Regole, Corso Italia, 69 www.musei.regole.it

Un soffio d’arte manuale

Un nuovo showroom è pronto ad affacciarsi in zona Alverà, meravi-gliosa espressione di quel “saper fare” che tanto caratterizza il made in Cortina. All’interno del laboratorio del maestro vetraio Pio Al-verà, la figlia Claudia inaugura un nuovo corner dedicato all’arte del vetro: un angolo di sapere artigianale, dove anche l’allestimento, interamente realizzato in legno, è espressione tangibile della tradi-zione e della storia del luogo. Qui sarà possibile ordinare – anche in versione personalizzata – oggetti, complementi d’arredo, e accessori in vetro realizzati a mano secondo tecniche tramandate da secoli. Tra fine estate e inizio autunno in programma l’evento ufficiale di inaugurazione. A new crafts boutique is ready to open in Alverà, a wonderful expression of that “know-how” which characterizes the made in Cortina. Inside the workshop of master glazier Pio Alverà, his daughter Claudia is opening an area dedicated to the art of glass blowing. Here you will be able to buy – or order a customized version of – glass fittings and accessories hand made with the techniques that have been passed down for centuries.

Via Alverà, 116 www.glass-art.it

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

NoN uN accostameNto qualsiasi, ma una sim-biosi reciproca. la cooperativa di cortina è nata tra le montagne che circondano una conca meravi-gliosa e questa genesi ha sempre caratterizzato la

storia e le scelte di questa società costituita più di 120 anni fa per assecondare le esigenze degli ampezzani e poi diventata patrimonio di tutti. un percorso partito dagli albori, quando si vendevano grano, farina, stoffe, sale, petrolio, olio e zucche-ro, e giunto all’odierno grande centro commerciale, più altri sette punti vendita satelliti, tutti a cortina d’ampezzo. È per questo che l’immagine della cooperativa viene costantemen-te associata al territorio in cui sorge e alle sue bellezze. tutte le campagne promozionali, le iniziative, le pubblicazioni, gli allestimenti delle vetrine, lasciano trasparire un incondizio-nato amore per la valle d’ampezzo. al punto che l’immagine di cortina, delle sue montagne, dei suoi boschi, delle cime innevate, delle distese immacolate, dei prati fioriti, viene veicolata in modo significativo anche dalla cooperativa. ecco allora impressa nelle cartoline e nelle locandine che promuo-vono la cooperativa, la croda da lago con la sua cattedrale di guglie, illuminata al tramonto in un gioco di chiaroscuri, tra pennellate di cielo plumbeo e le ombre della sera sui laštoi de Formìn, con sotto le cinque torri colpite da un ultimo raggio di luce, come in un set cinematografico. o ancora in primo piano le “dune” flessuose di neve farinosa, morbidi e candidi mantelli distesi sui pascoli d’alta montagna dopo un copiosa nevicata che, sempre nelle pubblicazioni promozionali della cooperativa, lasciano sullo sfondo un pino cembro carico di neve e la tofana, con le sue tre vette emer-genti da un’ultima fascia di nebbie in diradamento. quale miglior promozione per cortina è questo senso di una natura viva, solare ed effervescente. immagini, queste e altre, che invitano ad accostarsi a una località come cortina, che tanto offre a chi ambisce trascorrere vacanze attive, all’aria aperta a contatto con la natura. Per non parlare della nutrita serie di pubblicazioni edite dalla cooperativa, che hanno come tema i monti Pallidi, la flora, i sentieri naturalistici e di meditazio-ne, le magiche notti d’ampezzo. o ancora la collezione di manifesti storici, le foto d’epoca in gigantografie sulle vetrate della sede centrale in corso italia, che alternano di stagione in stagione momenti significativi, tradizioni e sport che hanno segnato la storia della conca d’ampezzo. Vacanze a cortina, shopping in cooperativa, dunque. con un’ineguagliabile scel-ta di prodotti per la casa, il tempo libero, il vestire, l’alimen-tazione, in un grande centro commerciale e altri sette punti vendita, tutti targati cortina.

HOLIDAYS IN CORTINA, SHOPPING AT COOPERATIVAAN INDISSOLubLE bOND

Not just a matchiNg, but a mutual symbiosis, the co-operativa di cortina was born among the mountains that surround a wonderful basin. this genesis has always cha-racterized the history and the choices of this company which was established 120 years ago to meet the needs of the ampezzani and has since become a common heritage. a path which started in the early days, when only grain, flour, cloth, salt, petroleum, oil, and sugar were sold and which has brought us to the present large modern shopping centre complemented by seven other satellite shops, all located in cortina d’ampezzo. this is why the image of cooperativa is constantly associated to the land and its beauties. an unconditional love for the ampezzo valley shines through all the promotional campaigns, initiatives, literature, and window displays. the image of cortina, its mountains, forests, snow capped peaks, pristine slopes and blooming meadows is significantly portrayed by the cooperativa in its pro-motional postcards and brochures with croda da Lago and its cathedral of spires, lit at sunset in a game of light and shade, between strokes of leaden sky and evening shadows on the Lastoi de Formin, with the cinque torri below hit by a last ray of light, like on a movie set. or the sinuous “dunes” of powder snow in the fore-ground, like soft, white blankets laid on the mountain pa-stures after heavy snowfalls that, always the cooperativa promotional literature, leave in the background a swiss stone pine laden with snow and the tofane, their three peaks emerging from a last strip of dispersing mist. the-re is no better promotion for cortina than this feeling of living nature, sunny and effervescent. images like these lure visitors to a location like cortina that offers so much to those who wish to spend energetic holidays outdoors in contact with nature. Not to mention the rich series of books published by the cooperativa dealing with monti Pallidi: the flora, naturalistic and meditation paths, the magic ampezzo nights of these Pale mountains. or even the collection of historic posters, the vintage giant photographs on the large windows of the main shop in corso italia that season after season alternate signifi-cant moments, traditions and sports that have marked the history of the ampezzo valley. holidays in cortina, shopping at cooperativa, therefore. With an exceptional selection of housewares, sportswear, clothing, and groceries in a large shopping centre and seven other ancillary shops, all typical of cortina.

— camilla croft

VACANZE A CORTINA sHoPPiNG iN cooPeRatiVaun binomio indissolubile

PUNTI VENDITA

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VITA DA CLuB

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Motore… azione È senza dubbio l’evento più atteso dai soci – ma anche dalle socie e dai piccoli affezionati – del Cortina Car Club. Ele-ganza, motori, velocità ed emozioni “sot-to zero”. Ecco tutti i volti e i momenti clou dell’edizione 2014 del Winter Event 2014 @Temporary Store Land Rover.

It is doubtless the most awaited event by the male members of Cortina Car Club - but also by female members and young fans. Elegance, motors, speed and “below zero” emotions. All the fac-es and highlights of the Winter Event 2014 @Temporary Store Land Rover.

www.cortina-carclub.it

In alto: originali ed eleganti i premi della gara: gift bag per tutti i partecipanti firmate Land Rover, Woolrich e Douuod. Ai primi classificati: servizio posate in argento Broggi e servizio piatti Villeroy & Boch by Broggi 1818, ciondolo gioiello LaMiaMe, capispalla Woolrich, abbigliamento donna e baby Douuod, abbigliamento baby Il Pigiamino, Giuseppe Bigliardi.

Top: the original and elegant prizes of the race: gift bags for all the participants presented by Land Rover, Woolrich and Douuod. The best placed were awarded prizes by Broggi, Villeroy & Boch, LaMiaMe, Il Pigiamino, Giuseppe Bigliardi.

In alto: Diego Giana-roli, vicepresidente del Cortina Car Club, beato tra le grintose e sportive partecipanti al Winter Event 2014. Da sinistra, Carlotta Volpini, Giovanna Puggioni, Fabiana Ta-raschi Caliceti, Diego Gianaroli, Alessandra Petroni.

Top: Diego Gianaroli, vice-president of the Cortina Car Club, blessed among the gutsy and athletic female participants of the 2014 Winter Event.

In basso: Winter Car Race anche per i più piccoli grazie agli amici di Scuderie Campari che, dopo il successo estivo dell’evento nel 2013, hanno riportato le speciali automobiline a Cortina.

Bottom: Winter Car Race for the young racers thanks to the friends of Scuderie Campari.

Oltre alla gara di go kart, esclusiva sport experience targata Land Rover per gli amici del Club @AuronzoIceKart. Una gara di abilità per esperti e non, su un percorso a dislivelli immerso nelle Dolomiti. Men & Ladies si sono sfidati in un “tutti contro tutti” in una prova che ha regalato una marcia in più al Winter Event 2014.

In addition to the go-kart race, the exclusive Land Rover sport experience for the friends of Club @AuronzoIceKart.

In basso: il grande campione Giacomo Agostini entra nel Cortina Car Club come socio onorario, in occasione dell’aperitivo per le premiazioni del Winter event 2014 @Temporary Store Land Rover organizzato in collaborazione con Bilbò Club e LaGanga Wines. Da sinistra, Paolo Patergnani, Giacomo Agostini, Peter Bazzoni, Diego Gianaroli, Gianmarco Gamberini, Roberto Benelli, Mario Caliceti.

Bottom: Great champion Giacomo Agostini joins the Cortina Car Club as honorary member, at the cocktail event for the prizegiving of the 2014 Winter event @Temporary Store Land Rover organized in cooperation with Bilbò Club and LaGanga Wines.

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«La vita è troppo breve per bere vini medio-cri». Lo diceva il grande Goethe, lo sosten-gono con forza gli ideatori del Cortina Wine Club, nato da un’idea di Gianluca Bisol, Maria Pia Montanari, promotrice della cultura eno-gastronomica del made in Italy con il marchio TasteinCORTINA, Francesco Anaclerio e Fabrizio Zardini. Appassionati di gusto, i soci fondatori hanno un’inclinazione particolare soprattutto per il gusto della sfida: non a caso l’obiettivo dell’esclusivo circolo è la scoperta di vini che amano definire “estremi” perché nati da luoghi impervi e da esperienze coraggiose e straordinarie. Proprio come è accaduto a Cortina con la Vigna 1.350, un progetto ideato da Fabrizio Zardini e Francesco Anaclerio con la collaborazione di Federico Menardi e Gianfranco Bisaro, che ha portato alla nascita del vigneto più alto d’Europa all’ombra del ma-estoso Pomagagnon. Dopo il successo dei primi tasting di dicembre in casa Montanari (con ospite d’onore Stevie Kim, volto internazionale del vino italiano) e di aprile, al Crowne Plaza di Verona in occa-sione del Vinitaly, il club organizzerà degusta-zioni annuali a Cortina per condividere questa particolare visione della cultura enologica. Pri-mo appuntamento il 16 agosto: i soci fondatori guideranno i partecipanti in una passeggiata tra i filari della Vigna 1.350. La serata prose-guirà a casa Montanari, con degustazione di rare eccellenze vinicole. Da Cortina si farà rot-ta verso il cuore della “Venezia Nativa” dove, il 13 settembre, sull’isola di Mazzorbo-Burano, sarà la volta del tour nella tenuta e nel vigneto Venissa (che è anche il più profondo al mondo), con immancabile degustazione del pregiato vino: un prodotto di rara qualità realizzato dal-la storica famiglia Bisol, capace, come nessun altro, di racchiudere in una bottiglia i sapori e i profumi del territorio veneziano.

The founders of Cortina Wine Club – Gianluca Bisol, Maria Pia Montanari, Francesco Anacler-io and Fabrizio Zardini – all passionate about taste, have a particular bent for challenge. The club aims to discover wines which are “extreme” because they are created in inaccessible areas and from extraordinary experiences. Like in Cortina with Vigna 1.350, the highest vineyard in Europe. After the first successful tasting event last De-cember at Montanari’s house (with Stevie Kim as guest of honour, the international personality of Italian wine) and last April at the Crowne Plaza in Verona at Vinitaly, the Club will organize annual wine tasting events in Cortina. The first event on 16th August features a visit to Vigna 1.350 and afterward tasting wine of rare excel-lence at Montanari’s house. On 13th September, on Mazzorbo-Burano island, there will be the vis-it to the Venissa estate and vineyard (the lowest in the world), with tasting of the vintage wine.

www.cortinawineclub.it

Alcuni scatti immortalano gli eventi che hanno tenuto a battesimo il Cortina Wine Club. L’elegante degustazione ospitata da Maria Pia Montanari è stata aperta dal “vino più settentrionale d’Europa”, il Vidal Icewine Blanc 2009 di Goran Amnegard, per continuare con la seconda annata del pregiato Venissa della famiglia Bisol, e chiudere in bellezza con lo Sforzato della Valtellina 2010 della cantina La Perla di Marco Triacca, eroica viticoltura di montagna. Ospite d’onore della serata, Stevie Kim, managing director di Vinitaly International e brand ambassador di Vinitaly Wine Club, in una particolarissima mise rossa, insieme alla sorella (nella foto a sinistra). Nella foto in alto, al centro, la padrona di casa Maria Pia Montanari; a sinistra, Cristina Lot di TasteinCORTINA; a destra i soci fondatori Gianluca Bisol e Fabrizio Zardini, tra di loro la giornalista de Il Secolo XIX, Egle Pagano.

There were also Stevie Kim, managing director of Vinitaly International and brand ambassador of Vinitaly Wine Club, together with his sister, at the elegant wine tasting hosted by Maria Pia Montanari.

Da sinistra: i soci fondatori, Fabrizio Zardini, Maria Pia Montanari e Gianluca Bisol, brindano al neonato club di appassionati.

Gianluca Bisol e Fabrizio Zardini al Crowne Plaza Hotel di Verona in occasione di Vinitaly. Tra le eccellenze “estreme” in degustazione – accompagnate da specialità gastronomiche pugliesi di Gerardo Campaniello –, i vini hawaiani di Volcano Winery, i cileni della cantina De Martino e quelli, tanto attesi, della Vigna 1.350 di Cortina d’Ampezzo.

Gianluca Bisol and Fabrizio Zardini at the Crowne Plaza Hotel in Verona at Vinitaly From left: founders Fabrizio Zardini, Maria Pia Montanari and Gianluca Bisol, toast to the newborn club.

WINE

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Altri 25di questi anni

POLO

Celebrate in grande stile le nozze d’argento tra il polo e le Dolomiti d’Ampezzo, con il Cortina Winter Polo Mercedes-Benz, torneo tra i più importanti nel panorama inter-nazionale on snow. Numerosi, come sempre, gli ospiti, i curiosi e gli ap-passionati che hanno affollato la loca-lità ampezzana dal 16 al 22 febbraio, incuranti delle condizioni meteo a dir poco “avverse”, per godersi i momenti di gioco e la finale della 25° edizione del torneo. Sul terreno innevato del Centro Fondo di Fiames, cinque ma-gnifici polo team in campo: U.S. Polo, Ruinart, Hotel de la Poste, Tederca-pital Monte Carlo e Mercedes-Benz. Il vertice della classifica è stato gua-dagnato del team U.S.Polo Assn. su Tendercapital Monte Carlo. L’ambito Premio Fair Play, intitolato a Renato Manaigo, è andato a una matricola del polo su neve: il madrileno Juan de Dios Pérez Serrano, elegante capita-no di Hotel de la Poste ed esponente della più grande azienda olearia al mondo. Prossimo appuntamento con l’agonismo e il fair play sulla neve a febbraio 2015.

The silver wedding anniversary be-tween Polo and the Ampezzo Dolomites was celebrated in grand style with the Cortina Winter Polo Mercedes-Benz. Five magnificent polo teams - U.S. Polo, Ruinart, Hotel de la Poste, Tedercapital Monte Carlo and Mercedes-Benz - competed on the snow pitch of Fiames Centro Fondo from 16th to 22nd February. US Polo Assn Team won the first place over Ten-dercapital Monte Carlo. Juan de Dios Pérez Serrano, the Spanish captain of the Hotel de la Poste team won the Fair Play Award. The next event of competi-tiveness and fair play on snow is sched-uled in February 2015.

www.pologoldcup.org

1 Maurizio Zuliani, presidente del Polo Gold Cup Circuit con Claudio Giorgiutti, presidente del comitato organizzatore (primo a sinistra e ultimo a destra), con un atleta del team Mercedes. 2 Tra gli ospiti dell’evento, il vicesindaco di Cortina, Enrico Pompanin (a sinistra), e Antonio Colli, responsabile ufficio manifestazioni della Se.Am, Servizi Ampezzo. 3 / 4 Il team Mercedes e l’emozione in campo. 5 Erica e Alvise Zuliani (seconda da sinistra e ultimo a destra) con Giacomo Romoli e Ottavia Raffaelli. 6 Rosalia Piasentin, Leonardo Landi e Angela Pierobon. 7 Grinta ed eleganze durante le premiazioni, grazie alla Cls Shooting Brake di Mercedes-Benz, title sponsor dell’evento.

1 Maurizio Zuliani, president of the Polo Gold Cup Circuit with Claudio Giorgiutti, president of the Organizing Committee (first from left and first from right), with an athlete from the Mercedes Team. 2 Guests of the event: Cortina’s vice-mayor Enrico Pompanin (left), and Se.Am-Servizi Ampez-zo’s Antonio Colli. 3 / 4 The Mercedes team and emotions on the field. 5 Erica and Alvise Zuliani (second from left and first from right) with Giacomo Romoli and Ottavia Raffaelli. 6 Rosalia Piasentin, Leonardo Landi, and Angela Pierobon.7 Cls Shooting Brake by Mercedes-Benz, title sponsor of the event.

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VITA DA CLuB

LuGLIO / JULy

Sabato / Saturday 26Trofeo “I Green” Centro ottico Igor Ghedina 18 buche STBL hcp, 3 cat.

Domenica / Sunday 27Rosapetra Golf Contest 9 buche STBL hcp, 3 cat.

AGOSTO / AUGUST

Sabato / Saturday 2Coppa Colmar 2014 36 buche STBL hcp, 2 cat. Reg. a par

Sabato / Saturday 9Trofeo Golf Lab 18 buche STBL hcp, 3 cat.

Domenica / Sunday 10 Parhole & Tonidoro Cup 18 buche STBL hcp, 3 cat.

Mercoledì / Wednesday 13 Trofeo Savoia Palace 9 buche STBL hcp, 3 cat.

Mercoledì / Wednesday 20Sci Club 18 Ris. Soci SC18 18 buche STBL hcp, 3 cat.

Domenica / Sunday 24 Coppa del Presidente Regolamento a parte

Giovedì / Thursday 28 Mario Mele & Partners Tour 2014In collaborazione con Style Magazine e Dove. Regolamento a parte

Sabato / Saturday 30 Trofeo Sci Club Drusciè 9 buche STBL hcp, 3 cat.

Domenica / Sunday 31 Best Of The Alps 18 buche, regolamento a parte

SETTEMBRE / SEPTEMBER

Sabato / Saturday 6 Trofeo Invideo Golf by Rigoni di Asiago 18 buche STBL 4 PLM, 2 cat.

Sabato / Saturday 13Golf CupRegolamento a parte

OTTOBRE / OCTOBER

Sabato / Saturday 18Coppa di chiusura by Ristorante Il Campanile 18 buche STBL hcp, 3 cat.

www.cortinagolf.it

SAVE THE DATETornano gli appuntamenti e le inizia-tive organizzate dal Cortina Golf Club nel magnifico campo da gioco incasto-nato tra le Dolomiti d’Ampezzo.

ll the events organized by Cortina Golf Club come back on the wonderful course embedded among the Ampezzo Dolomites.

GOLF

Estate: è tempodi sci...club

È stata una stagione bianca particolarmente lunga e densa di iniziative quella dello Sci Club 18. Il mese di gennaio si è aperto con la storica Lioro de Nadà, gara sulla pista Tondi riservata a soci e ospiti, e ha chiuso in bellezza con la set-tima edizione del Campionato italiano di sci Uci (Unione club italiani). A marzo è stata la volta della partecipazione, a Klosters, alla settima edizione dell’Amateur Inter Club Team Championship, promosso dal Khandahar Ski Club, il più antico sci club al mondo: in gara 30 squadre in rappresen-tanza di ben 11 circoli europei. Dal 2 al 6 aprile a St. Moritz il 57° Incontro Italo-Suisse, storica sfida tra gli atleti dello Sci Club 18 e quelli del SAS. Lunedì di Pasquetta la quinta edizione dello Slalom tra le Nuvole ha visto oltre 400 iscritti alla gara di solidarietà in ricordo di Jacopo Zardini (l’intero ricavato è stato devoluto al reparto di Pediatria dell’Ospe-dale di Pieve di Cadore). Il club ha salutato l’inverno all’in-segna dell’adrenalina sul powder del Faloria con il Carrera Freeride Challenge Punta Nera (lo raccontiamo a pag. 110). Ma le attività proseguono anche in estate: si inizia il 7 ago-sto, con l’apertura della Club House di Malga Larieto, e si prosegue fino all’8 settembre. Appuntamento agonistico il 21 agosto, con la gara di golf riservata a soci e ospiti presso il Cortina Golf Club. Il 23 agosto arriva la tradizionale gri-gliata: ma per partecipare i ragazzi dello Sci Club dovranno percorrere la Ferrata 18 in meno di due ore nette.

A long, white season, packed with events for the Sci Club 18. In January, the historic Lioro de Nadà race and the UCI (Un-ion of the Italian Clubs) Italian Ski Championship. In March, the Club participated to the seventh Amateur Inter Club Team Championship at Klosters, promoted by the Khanda-har Ski Club, the oldest ski club in the world. From 2nd to 6th April in St Moritz, the 57th Italian-Swiss meeting, the his-toric challenge between the athletes of Ski Club 18 and those of the SAS. On Easter Monday the fifth Slalom in the Clouds events with over 400 participants. The Club greeted winter with adrenalin at the Carrera Freeride Challenge Punta Nera (see page 110). Activities continue in the summer: starting August 7th with the Malga Larieto Club House opening and finishing on September 8th. On August 21st the golf tourna-ment for members and guests at the Cortina Golf Club. On August 23rd comes the traditional barbecue party.

www.sciclub18.it

SCI

Lo Sci Club Cortina, storico club d’Ampezzo – nato nel 1903, conta oggi 400 soci, di cui circa 120 atleti agonisti – ha dato il via alla stagione invernale poco prima di Natale con una spettacolare gimkana di sci nordico in notturna a Fiames, seguita da un pubblico entusiasta e numeroso. Inizio del nuovo anno come sempre all’insegna della col-laborazione con la Coppa del Mondo di sci alpino e il Tour de Ski. A febbraio, per la seconda volta, la categoria gio-vani di sci alpino è stata protagonista della Coppa Veneto Fis. Grande impegno per l’organizzazione del Campionato provinciale di sci alpino a Belluno, in partnership con l’azienda San Carlo: oltre 250 concorrenti hanno gareg-giato in una splendida giornata di sole, con ottima neve; a conquistare la vittoria, è stato proprio lo Sci Club Cortina. Attivo 365 giorni all’anno, il club organizzerà durante l’e-state oltre 50 giornate in ghiacciaio, due ritiri in strutture indoor e altri focalizzati sulla ginnastica acrobatica, la pre-parazione atletica e divertenti attività collaterali tra giochi, feste e gite in rifugio.

The historic Sci Club Cortina, established in 1903, started the winter season just before Christmas with a Nordic Ski night gymkhana at Fiames. The new year began as usual with the Alpine World Cup event and the Tour de Ski. In Febru-ary, the youth Alpine ski team were well placed in the Coppa Veneto Fis. Later in the season, the Alpine ski provincial championship in Belluno, in partnership with the San Carlo company: the Sci Club Cortina won first in front of over 250 participants. During the summer the Club will organize more than 50 training days on glaciers, two training camps in indoor structures and other camps focused on acrobatics, dry training and recreational activities like games, parties, and hikes.

www.sciclubcortina.it

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Le Dolomiti nella visione di Goethe è il titolo della mostra del fotoreporter ampezzano Stefano Zardini in esposizione da luglio fino al 21 settembre. Una ispirata visione di bellezza dell’ambiente montano realizzata in una lettura pacata, silenziosa e profonda. Le architetture, gli uomini e le donne, l’ambiente, la cultura, le vette, le pareti maestose delle montagne. Quattrocento fotografie in un essenziale e sorpren-dente bianco e nero per cercare l’anima nascosta delle Dolomiti.

Le Dolomiti nella visione di Goethe an exhibition by Cortina based photojournalist Stefano Zardini is on until 21st September. His inspired vision of the mountain environment through a calm, silent and deep reading. Four hundred photos in a clean and unexpected black and white to search the hidden soul of the Dolomites.

www.stefanozardini.com

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CortinaèCultura,Cortina Gourmand Holiday

Cortina Heritage EventsQuesti i “fil rouge” della lunga estate della Regina delle Dolomiti, presentata in anteprima nel cuore di Roma, in Galleria Alberto Sordi a fine maggio. Oltre 250 gli

appuntamenti in programma da luglio a settembre, 32 le manifestazioni coinvolte, tra arte, musica, letteratura

enogastronomia e storia

Ikonos Art Gallery

SALVA Con noMe

“Vacanze romane” per Cortina d’Ampezzo. Nella foto i partecipanti alla presentazione di CortinaèCultura. Da sinistra: Elsa Zardini, presidente ULd’A, insieme a due altre rappresentanti della Unione dei Ladini d’Ampezo in costume tipico; Marco Ghedina, assessore al Turismo del comune di Cortina e curatore di Cortina InCroda; Giovanna Martinolli, assessore alla Cultura del Comune di Cortina; Stefano Illing, presidente di Cortina Turismo; Alessandra de Bigontina, direttrice dei Musei delle Regole d’Ampezzo; Alberto Saravalle, presidente del Festival e Accademia Dino Ciani; Francesco Chiamulera, responsabile di Una Montagna di Libri; Paolo Giacomel, professore ed esperto della storia di Cortina e del Cadore.

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www.musei.regole.it

È sempre più ampia l’offerta dei musei ampezzani. Fino al 3 novembre il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi ospita un interessante triplice percorso. Al piano terra – da poco ampliato – spazio all’attualità (fino al 31 agosto), con la mostra fotografia, Women Changing India, un progetto di Bnp Paribas per Telethon, in collaborazione con l’Agenzia Magnum, già presentato a Mumbai, Delhi, Parigi, Bruxelles, Milano e alla Saatchi Gallery di Londr. Olivia Arthur, Martine Franck, Raghu Rai, Alessandra Sanguinetti, Alex Webb e Patrick Zachmann hanno raccontano per immagini la consapevolezza, l’orgoglio, la determinazione di alcune donne indiane, che offrono all’obiettivo un’immagine ancora inedita di questa so-cietà. Al primo piano, focus sull’arte del territorio, con Quellocheamo retrospettiva dell’artista ampezzano Giulio Siorpaes. Un percorso alla scoperta della sua attività di acquarellista (ma ci sono anche delle meravigliose chine) e appassionato di paesaggio. All’ultimo piano, invece, la grande storia dell’arte si rinnova. Qui, la collezione permanente, oltre a esporre la nuova acquisizione di Giu-seppe Capogrossi, è stata riallestita per permettere un contatto ancora più coinvolgente con l’arte del Novecento italiano. Non mancano le attività al Museo Etnografico delle Re-gole d’Ampezzo, che ospita ospita, integrate nell’allesti-mento permanente, le mostre Le bambole vestono la tradi-zione/Pupes viestides da canpanoto e Cortina d’Ampezzo/Vienna. Liberty e Jugendstil riallestita con nuovi disegni e oggetti, mentre il Museo Paleontologico Rinaldo Zardini, vedrà protagonista l’architettura di montagna nei rifugi e nelle abitazioni con Cantieri d’alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi, in collaborazione con la Fondazione Ordine degli Architetti di Belluno (fino al 31 luglio); e Constructive Alps in collaborazione con la Fondazione Dolomiti UNESCO e la Presidenza italiana della Convenzione delle Alpi (fino al 31 agosto), oltre na-turalmente ai numerosi reperti fossili della sua collezione.

Until 3rd November the ground floor of the Museo d’Arte Mod-erna Mario Rimoldi hosts the Women Changing India photo exhibition, a project by BNP Paribas together with Magnum Photos. Olivia Arthur, Martine Franck, Raghu Rai, Alessandra Sanguinetti, Alex Webb and Patrick Zachmann tell about an unknown Indian female society. On the first floor Quellochea-mo, watercolour landscapes by Cortina artist Giulio Siorpaes. On the top floor, the permanent collection has been rearranged.The Museo Etnografico delle Regole d’Ampezzo hosts Le bam-bole vestono la tradizione/Pupes viestides da canpanoto, while the Museo Paleontologico Rinaldo Zardini will host an exhibition on mountain architecture with Cantieri d’alta quota. A brief history of the construction of alpine huts and Constructive Alps.

A inaugurare la rassegna di incontri al Museo Rimoldi, ideata da Rossella Reale insieme alla direttrice Alessan-dra de Bigontina con il critico d’arte Costantino d’Orazio e la collabora-zione della Libreria Sovilla, arriva il 17 agosto una lettura tratta dal Poema a fumetti di Dino Buzzati con Paolo Valerio e la pianista Sabrina Reale. Gli appuntamenti proseguiranno tutti i giorni dal 24 al 28 agosto, sempre alle ore 17.30. Tra i protagonisti attesi tra le Dolomiti Andrea Tomat, pre-sidente di Stonefly, l’architetto Piero Sartogo e Marco Ferraris, respon-sabile dell’ufficio Mostre di Palazzo Grassi.

From 17th August at Museo Rimoldi, the cycle of art meetings conceived by director Alessandra de Bigontina with art critic Costantino d’Orazio together with Libreria Sovilla. Every day from 24nd to 28th August, at 5.30 p.m..

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Musei delle Regole d’Ampezzo

Il Museo Incanta

Arte d’Agosto. Conversazioni al museo

Dopo tre anni di attività e centinaia di laboratori realizzati, la rassegna curata dai servizi educativi dei Musei delle Regole d’Ampezzo parte il 25 luglio con la nuova edizione dedicata al rapporto tra cielo e terra: l’ispirazione nasce dall’equilibrio fra uomo e natura che in queste valli è stato mantenuto e trasmesso, permettendo la conservazione del paesaggio e della sua bellezza. Tutti i venerdì fino al 1° settem-bre, alle ore 17.30, si svolgeranno nei tre musei delle Regole laboratori e animazioni rivolti a bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni che si ispireranno alle collezioni e alla programmazione di tante realtà cultu-rali di Cortina. Mentre il ciclo di letture ad alta voce Uno scrigno di storie, nato dalla collaborazione con la Libreria So-villa, quest’estate vedrà la partecipazione dell’associazione Fairplay, e proporrà un doppio appuntamento settimanale, i lunedì dal 14 luglio al 25 agosto per bambini dai sei ai dieci anni e i mercoledì dal 16 luglio al 3 settembre per bambini dai tre ai sei anni.

The educational festival curated by the Muse-ums of the Ampezzo Regole starts on 25th July and is dedicated to the relationship between sky and earth. On Fridays until 1st September workshops for children and teens aged 5 to 12. The cycle of public readings, Uno scrigno di storie, will be held twice a week on Mondays and Wednesdays.

Quarta edizione, sempre condotta da Ferdinando Azzariti, presidente di Sa-lone d’Impresa, dedicata quest’anno a tutto ciò che sembra in “secondo pia-no”: fatti, oggetti e questioni di gran-de rilevanza, ma di cui non ci si rende conto immediatamente. L’11 agosto, al Grand Hotel Savoia, si discuterà de Il futuro della musica da film con il compositore Gianni Ephrikian, i mu-sicisti Roberto Fabbriciani e Massimo Scattolin, insieme ad Andrea Morri-cone, compositore premio Oscar per le musiche di Nuovo Cinema Paradiso. Racconteranno invece Il futuro del

cuore Stefano De Vido, presidente Se-rere e il cardiologo Domenico Zardi, il 18 agosto nelle sale dello Splendid Hotel Venezia. Il 22 agosto si torna al Savoia per parlare di un argomento molto caro a Cortina, terra di montagna. L’appun-tamento, organizzato in partnership con la regione Veneto, il comune di Cortina, Salone d’Impresa, Cortina Style, Associazione albergatori di Cortina, TasteInCORTINA e Rete Impresa, farà il punto sul contributo della ricerca alla realizzazione degli scarponi da sci. Tra i relatori, il cam-

pione olimpionico Kristian Ghedina e Alessandro Ghirri, responsabile prodotto per Fischer Italia. Tutti gli eventi si terranno alle ore 18.00.

On 18th August in the halls of Splendid Hotel Venezia, Il futuro del cuore, told by Stefano De Vido, president of Serere and cardiologist Domenico Zardi. On 22nd August, the contribution of research in ski boot manufacturing with the participa-tion of Olympic champion Kristian Ghedina.

www.youcortina.it

You Cortina. Appunti di viaggio dal futuro

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SALVA Con noMe

Dal 23 luglio al 3 settembre al via i mercoledì della cultura ladina. “Sto-ria e cultura del mèrcui”. Percorsi storici e artistici a Cortina d’Am-pezzo in compagnia del professore Paolo Giacomel alla scoperta della ricchezza culturale del popolo ladino. O, meglio: “Caminades intrà storia e arte, con el prof. Giacomel, a ciatà fora el bón e el mèo de ra cultura del popolo ladin”.

Ladin culture Wednesdays from 23rd July to 3rd September. Historic and artistic paths in Cortina d’Ampezzo with historian Paolo Giacomel to discover the cultural wealth of the Ladin peoples.

www.ulda.dolomiti.org

Un nuovo presidente, Alberto Saravalle, le celebrazioni per il centenario dell’anno spartiacque della Grande Guerra, il ricordo di Dino Ciani che purtroppo 40 anni fa si spegneva giovanissimo e un’apertura sempre maggiore alla musica contempo-ranea non solo classica. Sono tante le novità di questa ottava edizione del festival in programma dal 31 luglio al 10 agosto. A partire dalle letture pubbliche a cura di Corrado Tedeschi, intervallate dal magico pianoforte di Jeffrey Swann, alle pro-iezioni di alcuni grandi film classici che si terranno al Cristallo Hotel Spa & Golf. Tra gli altri artisti che si preparano a salire in quota, Benedetto Lupo, Chloë Han-slip, Danny Driver e l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Non mancheranno i suggestivi appuntamenti della rassegna Panorami Musicali, i percorsi formativi e le esibizioni dei giovani dell’Accademia. Il 29 luglio torna a Cortina Massimiliano Finazzer Flory, dopo i successi della tournée mondiale dedicata ai Futuristi, con un nuovo programma drammatico. Special guest quest’anno, per cui c’è già grande attesa, il noto pianista jazz Stefano Bollani (nella foto in alto) che si esibirà il 9 agosto. Per l’occasione, venerdì 8, Il Museo Incanta ha organizzato un laboratorio a tema dedicato ai più giovani: la Trias Jazz Band animerà i fossili del Museo Paleon-tologico per fare nascere dal ritmo delle percussioni una vera e propria opera jazz.

The eighth festival features a rich calendar of events from 31st July to 10th August. Public readings by actor Corrado Tedeschi, artists Benedetto Lupo, Chloë Hanslip, Danny Driver and l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, the Panorami Musicali concert cycle, educational paths, and the performances by the young musicians of the Academy. On 29th July Massimiliano Finazzer Flory returns to Cortina and on 9th August famous jazz pianist Stefano Bollani.

www.festivaldinociani.com

ULd’AUnion de i Ladis d’Anpezo

Divertirsi “fa bene”.

Sabato 16 agosto, l’Atelier Cortina Style ospiterà un particolare torneo di burraco organizzato dal Club In-ner Wheel di Treviso, una delle mag-giori organizzazioni internazionali femminili a scopo benefico, presiedu-ta da Laura Alexandre. Un momento conviviale, all’insegna di questo ap-passionante gioco, ma con obiettivo ben definito e quanto mai lodevole: la realizzazione di un percorso acces-sibile ai disabili, già identificato da Cortina Style in collaborazione con le Guide Alpine ampezzane, con par-tenza dall’arrivo della funivia Faloria, per rendere le Dolomiti davvero alla portata di tutti. Dalle ore 15.00, in località Pian da Lago.

On Saturday 16th August, Cortina Style will host a special Burraco tournament organized by Inner Wheel Club of Tre-viso to raise funds for a path accessible to disabled on top of Faloria and make the Dolomites within everyone’s reach. From 3.00 p.m. at Pian da Lago.

www.cortinastyle.it

Cortina Style

Festa delle bande

Festival e AccademiaDino Ciani

Dal 4 al 22 agosto, puntuale alle ore 11.00, torna l’ormai tradizionale appunta-mento con l’Aperitivo con l’autore. Nel cinque stelle di Cortina, presentazioni di libri alla presenza degli autori, organizzate da Luciano Lucarini e Santino Galbiati, con la partecipazione di Giuseppe Marchetti ed Ennio Rossignoli. L’e-nologo Enrico Ielmini illustrerà i vini in degustazione durante l’aperitivo. Tra i protagonisti, il giornalista Vittorio Feltri, Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del Tg1, Manuel De Sica, compositore e figlio di Vittorio De Sica, e Giancarlo Mazzuca, direttore de Il Giorno. Inizia il 29 luglio e prosegue fino al 23 agosto, invece, la serie di incontri curati dal Renato Barilli, Edda Serra ed Ennio Ros-signoli: alle ore 17.30 in sala convegni si parlerà di letteratura, arte e cinema. Il 10 agosto, speciale omaggio allo scrittore Giovanni Comisso con alcune letture dell’attrice Milena Vukotic.

From 4th to 22nd August, at 11.00 a.m. sharp, Aperitivo con l’autore featuring book presentations with the authors and enologist Enrico Ielmini. Among the participants Manuel De Sica, composer and son of great Vittorio. While, the series of meetings on literature, art, and cinema chaired by Renato Barilli, Edda Serra and Ennio Ros-signoli starts on 29th July until 23rd August, at 5.30 p.m. in the conference hall.

www.grandhotelsavoiacortina.it

Grand Hotel Savoia: la cultura è di casa

Dal 24 al 31 agosto torna ad affollare le vie del centro di Cortina la storica ban-da d’Ampezzo accompagnata dalle numerose formazioni internazionali ospiti dell’evento più atteso del fine stagione. Un salto nel passato a suon di musica, specialmente durante le sfilate folcloristiche del Corpo musicale di Cortina, del-le associazioni del paese, delle tradizionali insegne, dei carri tipici e dei costumi tramandati di generazione in generazione. Tradizione, sì, ma anche grandi novi-tà con i concerti in piazza che strizzano l’occhio al pubblico più giovane. Sabato 30 agosto, si terrà la seconda edizione de Il Top della Festa delle Bande con una “nota” fuori dal comune: la musica irlandese dei Red Violin e la Musikkapelle di Telfes a cui si unirà una voce femminile, accompagnata dalla chitarra elettrica, per ripercorrere il meglio della musica rock, pop, blues e jazz.

From 24th to 31st August Cortina’s historic band together with several international bands will perform in the centre for the end of season highlight event.A step back in the traditional past, but also concerts for the young public. On Saturday 30th August, the second Il Top della Festa delle Bande with the Irish music by Red Violin and Telfes’ Musikkapelle with a female voice accompanied by electric guitar to relive the best of rock, pop, blues, and jazz.

www.corpomusicalecortina.it

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Tra rapaci... «È un’arte del passato, che sarà anche un’arte del futuro per l’uomo che vorrà riscoprire se stesso, met-tendosi in discussione per confrontarsi con il creato»: così descrive la falconeria Alduino Ventimiglia di Monteforte Lascaris, grande esperto e successore di Federico II di Svevia, lo “stupor mundi”, come era de-finito, che nella seconda metà del Duecento firmava il De arte venandi cum avibus. Le radici della falconeria si perdono quasi nella storia: questa antica forma di arte viene tramandata di falco-niere in falconiere da almeno 5000 anni. Da un anno, invece, a Cortina, grazie all’impegno di Fausto Me-nardi Diornista (ampezzano doc, classe 1968), tutto il fascino di questa disciplina rivive nella Falconeria Dolomiti, sulla strada che porta verso il Passo Falza-rego tra gli ampi boschi custoditi da secoli dall’istitu-zione delle Regole d’Ampezzo. Qui è possibile assiste-re a dimostrazioni di volo e simulazioni di caccia. Nei vari giorni della settimana si tengono percorsi a tema con approfondimenti su diversi argomenti: lunedì fo-cus della storia sulla falconeria, martedì sul ruolo dei rapaci nella natura, mercoledì sul comportamento e la biologia dei rapaci, il giovedì è dedicato alle aquile, il venerdì a falchi, gufi, civette. Il fine settimana chiu-de in bellezza con lo splendore dell’esibizione in volo di questi misteriosi e affascinanti animali. La Falco-neria Dolomiti ha inoltre in programma alcuni appun-tamenti gastronomici: il 10 e il 24 settembre, dopo aver ammirato da vicino i rapaci e ascoltato i racconti di Fausto Menardi, cena con menù a tema alla Locan-da del Cantoniere. Non mancano corsi di avviamento alla falconeria con prova pratica e teorica e rilascio di un diploma di avviamento di 1° livello.

Flying exhibitions and hunting simulations for the whole summer at Falconeria Dolomiti, at Vervei on the road to Passo Falzarego. Theme lectures are held every day: on Mondays, on the history of falconry; on Tuesdays, the role of raptors in nature; on Wednesdays, raptors’ be-haviour and biology; on Thursdays, eagles; on Fridays, hawks, owls, and owlets. On Saturdays and Sundays watchers will admire the marvelous flight of these mys-terious and fascinating animals and learn about the history of falcony. On 10th and 24th September, theme dinners at Locanda del Cantoniere. www.falconeriadolomiti.it

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Dolomiti

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Restando in tema di animali non propriamen-te ordinari, è fresca di pubblicazione e già in libreria dal mese di luglio l’edizione aggior-nata di Dinosauri nelle Dolomiti, fortemente voluta dai curatori, Paolo Mietto e Matteo Belvedere, a seguito delle recenti scoperte da parte dell’Associazione di esplorazioni geo-grafiche La Venta. Sullo spallone orientale del Monte Pelmo sono state infatti ritrovate delle orme di un dinosauro risalenti al 3.040 a. C.. Le prime di epoca giurassica a esse-re rinvenute nelle Dolomiti bellunesi, sono anche le più alte mai trovate in Italia e tra le più “quotate” d’Europa. I 15-20 centimetri di lunghezza fanno pensare a un teropode di taglia media. Il volume – quasi d’obbligo nella biblioteca di ogni appassionato è in vendita presso La Cooperativa di Cortina. www.coopcortina.com

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75 anni Scoiattoli

Albino Alverà “Boni”, Silvio Alverà “Bo-ricio”, Romano Apollonio “Nano”, Angelo Bernardi “Alo”, Ettore Costantini “Vecio”, Siro Dandrea “Cajuto”, Giuseppe Ghedina “Tomasc”, Bortolo Pompanin “Bortolin”: sono i giovani di qualche tempo fa – in pa-ese li chiamavano “gli scavezzacollo” – che il 1° luglio del 1939 fondavano a Cortina la Società rocciatori e sciatori gli Scoiattoli. Ricamato sul braccio sinistro del maglio-ne rosso della loro divisa, uno scoiattolo bianco: simbolo di una realtà che sull’amo-re per la montagna e le Dolomiti avrebbe costruito la propria storia.A distanza di 75 anni, motivati ancor più da un anniversario di tanto valore, i giovani di oggi, tra cui il neoeletto pre-

sidente Alberto Gaspari (classe 1977), proseguono con orgoglio questa storia fatta di fatica e di gloria. Un anno molto speciale, il 2014, per gli 80 Scoiattoli – tra cui anche sette donne – perché ri-corrono anche i 60 anni della conquista del K2 da parte del mai dimenticato Lino Lacedelli. E ancora, 10 anni fa, il gruppo tornava a scalare la seconda cima più alta della Terra dopo l’Everest. Tanti quindi i motivi per festeggiare un anniversario così ricco di memorie. L’appuntamento è fissato al 14 agosto, quando in Piazza Angelo Dibona sarà organizzato un flash mob, guidato dall’artista Andrea Gaspari, in collaborazione con l’associazione Cor-tina InCroda. «È un onore – ha dichiarato

Gaspari – essere stato chiamato a guidare questo storico sodalizio. Il nuovo consi-glio è composto da giovani molto moti-vati. Il nostro obiettivo è portare avanti il gruppo nel segno della lunga tradizione che ha visto gli Scoiattoli protagonisti di tante avventure che hanno contribuito a scrivere la storia dell’alpinismo interna-zionale». «Sono felice ed entusiasta del fatto che i giovani abbiano deciso di met-tersi in gioco – ha confessato il presie-derete uscente, Mario Lacedelli –. Sono convinto che riusciranno a portare avanti con rinnovata energia la tradizione degli Scoiattoli, seguendo al meglio il motto abbiamo ereditato dai nostri “padri”: tut-ti per uno e uno per tutti».

On July 1st, 1939 eight young “daredevils” from Cortina founded “Scoiattoli”, an as-sociation of climbers and skiers. The name means squirrels, the symbol of Cortina and of the love for the mountains. Their uniform was a red jumper with a white squirrel em-broidered on the left arm.75 years later, Scoiattoli are proud to con-tinue this history made of hardships and glory. 2014 is a very special year for the 80 members – of which 7 are women – be-cause it is also the 60th anniversary of the K2 conquest by Lino Lacedelli, which was

repeated 10 years ago by members of the group. On August 14th, on Piazza Angelo Dibona, a flash mob will celebrate the anniversary and the history of the group who will con-tinue the tradition with new energy and the slogan “one for all and all for one” always in mind.

Nella foto accanto, anni Sessanta: Lino Lacedelli accompagna alcuni appassionati di montagna sulle pareti delle 5 Torri. Nella foto a destra, i due amici inseparabili: Lino Lacedelli e Luigi “Bibi” Ghedina. Anche quest’ultimo era stato selezionato per la storica scalata al K2, ma dovette rinunciare per un infortunio avuto poco prima della partenza.

Above on the left, the Sixties: Lino Lacedelli guides some mountain enthusiasts on the walls of the 5 Torri. Right, Lino Lacedelli and Luigi “Bibi” Ghedina, two inseparable friends. Ghedina had also been selected for the legendary ascent of the K2, but he had to give up because of an injury just before departure.

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90 anni Sportivi Ghiaccio

Cortina2014 È l’anno dei festeggiamentiÈ una delle più antiche e titolate società di hockey su ghiaccio in Italia; tra tutte, quella che ha portato il maggior numero di atleti nelle rappresentative nazionali e vanta una squadra con il più alto numero di presenze in serie A e ben 16 scudetti. Non a caso è stata insignita dal Coni della Stella d’argento e d’oro per meriti sporti-vi. Per celebrare i 90 anni della Sportivi Ghiaccio Cortina, arriva un grande even-to internazionale. I campioni russi del Metallurg Magnitogorsk, dopo il trionfo nel campionato di Kontinental Hockey League, stanno preparando i borsoni per trascorrere a Cortina il ritiro estivo dal 27 luglio al 7 agosto. Per l’occasione, merco-ledì 6 agosto è stata organizzata un’ami-chevole che non mancherà di dare spetta-colo: alle ore 21.15, nello Stadio Olimpico, i russi incroceranno le stecche con i vice-campioni Ebel del Red Bull Salzburg.«Per questo compleanno speciale, voleva-mo offrire un momento di grande hockey – ha dichiarato il presidente della Sgc, Lorenzo Lacedelli –, credo fosse da tempo che in Italia non si assisteva a una partita di così alto livello. La nostra speranza è che eventi simili diventino appuntamenti fissi della bella stagione, affinché di ho-ckey, e di hockey di livello, si possa parla-re anche in estate, spostando su Cortina i riflettori internazionali di questo sport».

One of the oldest and best qualified ice-hockey associations in Italy and, among all, the one who sent most athletes in the Italian national teams. To celebrate its 90 years of history, the SGC will host an important international event from 27th July to 7th August when the Russian players of Metal-lurg Magnitogorsk, after triumphing in the Kontinental Hockey League, come to Cortina for their summer camp. The high-light will be a friendly match on August 6th at 9.15 p.m. at the Cortina Ice Arena where the KHL champions s will cross sticks with second placed EBEL of Red Bull Salzburg. A precious gift for the 90th anniversary of SGC which, we hope, will become a fixture of summer Cortina, so that ice hockey, mainly a winter sport, may become also a summer attraction, thus making Cortina one of the capitals of this sport. www.hockeycortina.it

Passione. Trasporto. Eccitazione. Sofferenza. Impeto. Condivisione. Complicità. Il Cortina lo si ama. È impossibile non farsi travolgere dalle emozioni quando si vedono pat-tinare per la prima volta, sul ghiaccio dell’Olimpico, le casacche biancoazzure degli ampez-

zani. Ed è vero che l’amore per l’hockey non lo si scorda mai: lo testimoniano i tifosi di tutte le età che seguono la prima squadra e le migliaia di ragazzini che, dal 1924 a oggi, hanno

vestito con orgoglio la maglia del Cortina.Nel suo 90esimo compleanno, la Sportivi Ghiaccio si fa bella, rinsaldando il fortissimo le-

game che ha con un paese che l’ha sempre sostenuta e che è sempre andato orgoglioso degli innumerevoli trofei vinti nel corso degli anni. L’estate, per un vero tifoso di hockey, è la

parentesi che lo separa da un campionato all’altro. E anche quest’anno il Cortina ci sarà, ai nastri di partenza, forte del sostegno di una intera comunità e dell’orgoglio di essere

la società hockeistica più antica e titolata d’Italia.

— Luca Dell'Osta

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Matt Cullen, stella Nhl, il migliore atleta che abbia mai vestito i colori del Cortina.

Matt Cullen, the best athlete that ever played with the Cortina team.

Dall’alto: la squadra che iniziò la serie dei 16 campionati italiani vinti; niente paraspalle, niente paradenti, niente casco, si giocava così. Una fase di gioco allo stadio Apollonio; le partite si affrontavano in calzoni corti e, spesso, in camicia e cravatta.

The team that started the winning series of 16 Italian Championships. A game phase at the Apollonio ice rink: players would wear short pants and often shirt and tie.

AnnIVeRSARY

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inTownBollicine e sapori

ampezzani hanno fatto il successo

dell’iniziativa enogastronomica che ha animato l’ultimo fine settimana di febbraio a Cortina. Il prestigioso spumante Ferrari è stato protagonista di eventi

“eat-ineranti” organizzati al Cristallo Hotel Spa & Golf e in altri locali e boutique del centro. Per la cena, ambiente soft e tradizionale presso il Ristorante Al Camin e aperitivo-lunch in alta quota, presso il Rifugio Col Drusciè.

Ciak si gusta! Il cinema in cucina. Questo il tema che ha ispirato gli chef della rassegna enogastronomica dedicata alla grande cucina delle Dolomiti. Ecco quindi che hanno

preso vita il “Cinepanettone a Cortina” dello chef stellato del Ti-voli, Graziano Prest, il “Salmerino in tempura con cipolla in salsa rossa” che Gigi Dariz del ristorante Da Aurelio (nella foto accanto) ha dedicato all’attore Walter Chiari e la “Crema di patate ampez-zane profumata al pino mugo con licheni e funghi di sottobosco” per ricordare il film Il segreto del bosco vecchio di Ermanno Olmi, preparata dallo chef Alessandro Menardi di Baita Fraina.

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a cura di Chiara Costa

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Nell’anno del centenario della Grande Guerra, a vincere la XXV edizione del festival del cinema dei ragazzi, che si è svolto a Cortina dal 28 al 31 maggio,

è stato il corto War no More, realizzato dagli studenti della Scuola media “Don Milani” di Maserada sul Piave (Treviso). Una riflessione sull’inutilità della guerra, nata da una visita al Museo Storico della Grande Guerra di Maserada. Incetta di premi per gli studenti trevigiani, che si sono aggiudicati la Miglior interpretazione maschile e, nella sezione internazionale, il Miglior soggetto, la Medaglia Fellini Unesco e il Premio Anna Kiss.

www.alcuni.it

Otto le squadre in gara in questa edizione 2014 della manifestazione – coordinata da Andrea Gaspari – che è ormai un grande

classico dell’inverno ampezzano. Ad aggiudicarsi il premio della giuria la scultura di ghiaccio Scivolando sugli sci della squadra di Forni di Sopra (Udine), formata da Corrado Clerici e Alvise Pavoni. Prossimo appuntamento a gennaio 2015.

www.cortina.dolomiti.org

Festival Internazionale

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Dopo il grande successo riscosso la scorsa estate a Cortina – 15 eventi, 9 chef

stellati, 14 ristoranti e rifugi, e oltre 600 partecipanti – Colortaste ha fatto rotta verso la Cina. Fino al 3 luglio, l’esposizione del fotografo Alfonso Catalano (nella foto accanto, a sinistra), curata da Marco Ferri, ha fatto bella mostra di sé all’Italian Center di Shanghai. Il pubblico cinese ha così potuto assistere a questo particolare viaggio nelle cucine dei migliori chef stellati Michelin italiani – tra i quali Graziano Prest del Ristorante Tivoli di Cortina – attraverso le loro creazioni reinterpretate come opere di arte astratta. «La mostra contribuirà certamente a rafforzare la conoscenza dell’Italia da parte dei nostri visitatori – ha dichiarato il general manager di Shanghai Expo Trade Co. Ltd, Lu Jun Yi –. Siamo certi che il cibo possa essere un’ottima opportunità di collegamento tra i nostri Paesi e le loro tradizioni».

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www.colortaste.com

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Si sono incontrati in alta quota, in tenuta da escursione, i partecipanti all’iniziativa di solidarietà per le malattie neurologiche rare e neuro-immuni. La due

giorni, organizzata a metà luglio dalla Fondazione il Bene in collaborazione con le Guide Alpine di Cortina, è iniziata con una visita alle trincee della Grande Guerra, seguita da aperitivo all’Hotel Argentina e concerto. Domenica 13 luglio un grande pubblico ha assistito al convegno al Grand Hotel Savoia, con i chirurghi vascolari Paolo Zamboni e Pierfrancesco Veroux, il neurologo Fabrizio Salvi, presidente Amici contro la sarcoidosi Italia Onlus, Filippo Martone e l’immunologo Carlo Agostini. Tutte le iniziative sono state pensate per rendere possibile la partecipazione anche a persone con disabilità fisiche.

www.fondazioneilbene.org

Un’ascesa alle cime di Cortina d’Ampezzo aperta a tutti, organizzata il 12 luglio dalla Onlus La Colonna – Associazione Lesioni

Spinali, su percorsi con diversi livelli di difficoltà, grazie alla collaborazione con il Cai, sezione di Mirano. All’arrivo in vetta è stata deposta la bandiera con i colori dell’associazione. Tra i testimonial della manifestazione, Francesco Minto, Edoardo “Ugo” Gori, Michele Campagnaro, Ludovico Nitoglia e altri giocatori della Nazionale e del Benetton Rugby. Il ricavato dell’iniziativa è stato devoluto alla ricerca scientifica sulle cellule staminali e sulle nanotecnologie per la cura delle lesioni al midollo spinale croniche.

www.lacolonnaonlus.itVerti

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Giornata fortunatamente tersa per gli oltre 400 amanti delle due ruote (80 circa quelli unitisi via via alla carovana colorata), che si sono dati appuntamento l’8 giugno per la terza edizione della Pedalata in Rosa:

35 chilometri da percorrere sulla Lunga Via delle Dolomiti, uno tra gli itinerari ciclabili più spettacolari d’Italia. Partenza da Cortina e arrivo a Calalzo con pit stop folkloristici nei paesi attraversati, tra cui Venas di Cadore che quest’anno ha vinto il concorso “Vota la tappa più bella”. I partecipanti sono arrivati da diverse regioni di Italia, ma anche da Francia, Austria e Germania, con una grande “rappresentanza” di giovani e bambini. E proprio due tra i più piccoli atleti sembra abbiano per primi tagliato il traguardo.

www.ciclabiledolomiti.com Pedalata in Rosa

Per il sesto anno ha dato il “La” all’estate musicale di Cortina. La rassegna canora, promossa tra fine giugno e inizio luglio

dal Coro Cortina all’interno del calendario di CortinaèCultura, ha visto la partecipazione di quattro cori ospiti: Coro Giovanile Novo Concento di Conegliano, del Coro Soldanella di Adria, Coro di Voci in Valle di Sedico e Coro Imt Vocal Project di Thiene. Un appuntamento con il “bel canto” per sostenere la tradizione e la conoscenza della musica di qualità.

www.cortinaincanta.it

CortinainCanta Ricca di sorprese la quinta edizione

del festival presieduto da Maddalena Mayneri e presentato, per il secondo

anno consecutivo, da Fiammetta Cicogna (en-trambe nella foto accanto). Quattro sezioni di concorso e nuovi premi assegnati domenica 23 marzo all’Hotel Ancora. Nella storica se-zione CortiComedy, Premio Lotus al regista Federico Tocchella per il suo Isacco, che ha ottenuto anche il riconoscimento per la miglior sceneggiatura. Il Premio Bartorelli alla miglior attrice è andato a Antonella Civale, interprete de La Bouillabaisse di Andrea Lanfredi e Nicola Parolini. Edo Natoli, protagonista de Il tour di Davide di Nicola Sersale, ha ricevuto quello come migliore attore. Terzo Trofeo Cortina-metraggio a Lorenza Indovina con Un uccello molto serio; cui è andato anche il Premio Rai Cinema Channel.it Lab per il “corto più web”: novità 2014, sorta dalla collaborazione con il nuovo canale Rai. Giovanni Maria Ranocchi, autore di quattro video Instagram in lizza per il concorso #CortoCortina14, si è aggiudicato il riconoscimento speciale WWF.. A consegnarlo, in occasione della Giornata Mondiale delle fo-reste, il 21 marzo, Stefano Gazzola, presidente WWF Veneto, insieme a Maddalena Mayneri e Fiammetta Cicogna. Presente sul palco del Cinema Eden anche la Galleria Contini con un quadro realizzato per il Festival dall’artista En-rico Ghinato.

www.cortinametraggio.it

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Per la tappa ampezzana, i migliori fondisti internazionali – circa 200 – si sono dati appuntamento il 3

gennaio sul tracciato dell’antica ferrovia delle Dolomiti. Destinazione: Dobbiaco. Trentacinque chilometri di percorso per gli uomini, 15 per le donne, in tecnica libera. Il primo posto sul podio maschile è andato a Martin Johnsrud Sundby. Vincitrice nella categoria femminile Astrid Jacobsen. La prima italiana a tagliare il traguardo è stata Elisa Brocard. Prossimo appuntamento a gennaio 2015.

www.fis-ski.com

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Da sinistra, il terzo classificato Alex Harvey, il vincitore Martin Johnsrud Sundby e il secondo classificato Petter northug.

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Sono arrivati da 21 nazioni diverse i 130 snowboarder che si sono sfidati a dicembre sulla pista Tondi del Faloria, lungo un tracciato di 800 metri, con sette paraboliche, sette roller,

due jump e uno step down finale. Dopo due giorni di evoluzioni acrobatiche sul manto nevoso, l’hanno spuntata i russi, incoronati sulle pendici del Faloria per le categorie maschile e femminile. Adrenalina e internazionalità per questo evento tra i più attesi della stagione bianca. Tavole di nuovo ai piedi a dicembre 2014.

www.snowboardclubcortina.com

European Cup Snowboardcross

Una stagione invernale ricca di riconoscimenti internazionali per la Regina delle Dolomiti. Dopo l’assegnazione del premio Italy’s Best Ski Resort 2013 nel corso dei World Ski Awards a

Kitzbühel lo scorso novembre, è arrivato l’inserimento da parte della rivista britannica Snow Magazine sia nella Top Ten delle destinazioni invernali che nella Top Ten Ski Resort for Spectacular Scenery. Anche il sito tedesco Snow-Online ha incluso Cortina tra i migliori dieci Ski Resort per sciatori esperti, mentre PaesiOnLine le ha assegnato la targa Top Rated per la categoria “montagna”. A farne un polo d’eccellenza delle vacanze invernali, la cucina, la cultura, lo shopping e, naturalmente, le piste nell’incantevole cornice delle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO.

www.cortina.dolomiti.org

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Cortina Italy’s Best Ski Resort 2013

Best of the Alps Award

È stato il principe Alberto II di Monaco ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento del Best of the Alps consegnato in

occasione dello Star Team for Children – Charity Events a Seefeld, lo scorso 23 marzo. Per «il suo impegno e amore per la montagna, per gli sport invernali, il suo coinvolgimento in campo ambientale e sociale»: come ha spiegato Markus Tschoner, presidente dell’associazione che riunisce le 12 località più prestigiose delle Alpi, tra cui, unica italiana, Cortina. Il principe Alberto è infatti «un perfetto ambasciatore delle Alpi, la cui affettuosità e modestia rispecchiano le caratteristiche tipiche della popolazione alpina».

www.bestofthealps.com

Stefano Illing, presidente di Cortina Turismo, durante la cerimonia di premiazione dei Word Ski Awards 2013, sul palco con Stephan eberharter e Michael Walchhofer, due vere leggende dello sci austriaco.

Al centro, il principe Alberto II di Monaco, insieme a Sammy Salm, direttore esecutivo Bota, Markus Tschoner, presidente Bota, Gerhard Walter, direttore di Kitzbühel Tourismus e Wilma Himmelfreundpointner, responsabile turismo di St. Anton am Arlberg.

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Cortina Italy’s Best Ski Resort 2013

Best of the Alps Award

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La 37esima edizione della storica gara di sci nordico lungo il percorso suggestivo dell’antica ferrovia delle

Dolomiti ha visto gareggiare quasi 1.600 atleti su un tracciato alternativo dovuto alle nevicate eccezionali. A conquistare la vittoria l’altoatesino Thomas Moriggl, che ha vinto in volata battendo il bellunese Roberto De Zolt e il lombardo Fabrizio Clementi. Prossimo appuntamento 7 e 8 febbraio 2015.

www.dobbiacocortina.com

È sempre più seguita la competizione di Cortina dedicata

al freeride, organizzata a inizio aprile dallo Sci Club 18 in collaborazione con le Guide Alpine di Cortina, il gruppo Scoiattoli, il Soccorso Alpino, con il patrocinio del Comune. La quinta edizione ha contato ben 500 partecipanti da tutta Europa. Tre giorni di adrenalina e sport estremo resi ancora più emozionanti da una stagione particolarmente ricca di neve, con spettacolari evoluzioni sulla powder del Faloria. A conquistare il gradino più alto del podio maschile Niccolò Zarattini, seguito dal francese Jérome Baud e, al terzo posto, da Ruggero Zardini di Cortina d’Ampezzo. Che si è inoltre aggiudicato il trofeo Freeride Challenge & Vertical Combined Marco Da Pozzo, ottenendo i migliori risultati nel boulder e nella gara di freeride. L’adrenalina torna a scorrere ad aprile 2015.

www.freeridepuntanera.com

Granfondo Dobbiaco-Cortina

Carrera Freeride Challenge Puntanera

Da sinistra, il terzo classificato Fabrizio Clementi, il vincitore Thomas Moriggl, il secondo classificato Roberto De Zolt, insieme all’assessore allo Sport, Marco Ghedina.

Una giornata speciale sulla neve dedicata ai più piccoli, in contemporanea nelle e con le principali località sciistiche del

mondo, per vivere da vicino l’emozione della Coppa del Mondo e degli sport bianchi. I ragazzi delle scuole elementari e medie di Cortina hanno assistito alla competizione e avuto libero accesso alla zona traguardo, mentre una gara di regolari-tà ha visto 20 bambini sfidare 20 vip sulle piste. La manifestazione sulla neve tutta dedicata ai più piccoli torna il 17 e 18 gennaio 2015.

www.world-snow-day.com

FIS World Snow Day

Quattro campionesse di quattro diverse nazionalità hanno vinto le gare della tappa ampezzana della Coppa del Mondo di Sci

alpino femminile, sulla pista Olimpia delle Tofane: la tedesca Maria Höfl Riesch (nella foto) e la slovena Tina Maze per la discesa libera, l’austriaca Elisabeth Goergl e la svizzera Lara Gut per il SuperG. Numerosi gli appuntamenti collaterali, su tutti il Top of The Dolomites Music Festival, che hanno coinvolto un ampio e appassionato pubblico. Si torna in pista il 17 e 18 gennaio 2015.

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Le precipitazioni nevose di inizio anno hanno reso ancora più emozionante la competizione di auto d’epoca fra i tornanti dei passi dolomitici e suggestive strade

panoramiche, dal 20 al 22 febbraio, con partenza e arrivo a Cortina d’Ampezzo. Vincitori della due giorni, Gianmario Fontanella e Annamaria Covelli, su Porsche 356 A del 1955.

www.winterace.it

Grande entusiasmo da parte degli organizzatori per l’undicesima edizione

della manifestazione. Per il secondo anno consecutivo 80 bolidi d’epoca partiti da St. Moritz hanno raggiunto, dopo un percorso di 1.094 chilometri, il cuore della Regina delle Dolomiti. Ad attenderli, l’assessore alla Cultura del Comune di Cortina d’Ampezzo, Giovanna Martinolli (nella foto a sinistra), l’assessore al Turismo, Marco Ghedina, insieme alla responsabile del mercato tedesco di Cortina Turismo, Maria Grazia Soravia. Quindi tutti in piazza Dibona, al gazebo dell’Unione dei Ladini d’Ampezzo, per lo scambio di doni tra Comune, consorzio turistico e Hans-André Bichsel, organizzatore della Winter Raid, molto soddisfatto di questo speciale gemellaggio “all’ampezzana”.

www.raid.ch

Winter Race

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Grandi emozioni per gli atleti – quest’anno quasi 4.500 – che hanno corso i 30 chilometri lungo il tracciato della vecchia ferrovia delle Dolomiti, per la XV edizione manifestazione. Vincitrice, l’azzurra

Valeria Straneo, per il secondo anno consecutivo, con il tempo di 1:50:09. Per la categoria maschile, il ruandese Jean Baptiste Simukeka, che ha tagliato il traguardo fermando il cronometro a 1:37:07. Gambe in spalla a giugno 2015.

www.cortina-dobbiaco.it

Cortina-Dobbiaco Run

Sessanta squadre da tutto il mondo si sono sfidate allo Stadio Olimpico, stone dopo stone, in una

travolgente quattro giorni di metà giugno fatta di competizioni e divertimento. Grandi campioni presenti: dalla tedesca pluricampionessa europea e mondiale, Andrea Schöpp, al norvegese Thomas Due, dallo svizzero Claudio Pescia alla svedese Maria Wennerström. Ad aggiudicarsi la vittoria, la squadra canadese CC Inglis. Secondo posto a Priapismus Shy (squadra composta da giocatori svizzeri, danesi e russi). Sul podio, al terzo posto, anche la squadra ampezzana, CC Dolomiti.

cortina.dolomiti.org

49th InternationalSummer Curling Tournament

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È stata una sfida, oltre che sportiva, quasi simbolica, quella tra Mozzi-Biacca su Triumph TR2 e Cané-Galliani su Lancia Aprilia. Soli al comando sui tornanti del Pordoi, i

giovani e talentuosi vincitori dell’ultima Mille Miglia hanno dato filo da torcere ai veterani delle corse d’auto d’epoca e vincitori di ben dieci Mille Miglia e sette Coppa d’Oro. La 53esima edizione della gare che Tazio Nuvolari definì “la Mille Miglia delle montagne”, ha regalato grandi emozioni. A spuntarla sono stati Giordano Mozzi e Stefania Biacca (nella foto), sposini novelli ed enfant prodige delle gare di regolarità (nella foto). Bilancio più che positivo per il presidente del comitato organizzatore, Alessandro Casali: «La scelta di anticipare i giorni di gara da settembre a luglio (dal 17 al 20), come nelle edizioni storiche, è stata vincente». A tutti i gentlemen drivers non resta che attendere il prossimo appuntamento.

www.coppadorodelledolomiti.it

Coppa d’Oro delle Dolomiti

Reduce dal successo trionfale della tappa di Verona, In City Golf per il quinto anno consecutivo è tornato, l’11 e il 12 luglio, nella località che nel 2010 aveva tenuto

a battesimo questo spettacolare evento poi “esportato” con successo in giro per l’Italia. Dieci le squadre iscritte al torneo ideato da Kurt Anrather, che ha visto cimentarsi grandi nomi dello sport come l’ex capitano della Fiorentina e campione del mondo Giancarlo Antognoni, insieme a Pepi Ploner, vice campione del mondo con la staffetta azzurra di fondo nel 1987. I giocatori si sono sfidati lungo un percorso che si è snodato tra le location inedite della Regina: come sempre, niente campi in erba ma “buche” altamente suggestive, urbane e naturali, con skills posizionati tra le vie del centro, negozi di tendenza, hotel di lusso, impianti sportivi e vette panoramiche. Il 28 agosto si punta all’estero con il lancio promozionale in programma a Berlino.

www.incitygolf.com

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Si è concluso con la premiazione dei primi atleti cortinesi classificati, Manuel Speranza e Francesca Scribani (nella foto), il lungo weekend del trail dolomitico di fine giugno. Un evento intenso, carico di

agonismo, ma anche di tante emozioni vissute da tutti i trailer impegnati nei due percorsi: la Lut di 119 chilometri e la Cortina Trail di 47 chilometri. 782 gli atleti partiti alla volta del percorso più arduo (693 uomini e 89 donne), che ha visto 596 classificati arrivare fino in fondo. 749, invece, i classificati alla Cortina Trail sui 773 che si erano presentati “ai cancelletti di partenza”. Una percentuale altissima (97%), che conferma la scelta dell’organizzazione di creare un percorso più breve e alla portata da tutti. Grazie all’inserimento della gara nel prestigioso Ultra Trail World Tour, quest’anno sono state 56 le nazioni rappresentate. «È un evento che ha saputo conquistare l’affetto di Cortina. La prova è stata vedere le centinaia di persone che hanno assistito alla partenza e agli arrivi degli atleti»: ha dichiarato l’assessore allo Sport di Cortina, Marco Ghedina. Sul podio, gli americani Anton Krupicka e Rory Bosio per la Lut; il tedesco Fabian Schnekenburger e la piemontese Lara Mustat per la Cortina Trail.

www.ultratrail.it

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#cortinawellness

www.cortina.dolomiti.org

a cura di Angela Bolzicco

Per salutare un nuovo giorno facendo il pieno di energia in alta quota il 27 luglio, il 9, il 16 e il 24 agosto e il 7 settembre si potrà ammirare l’Enrosadira dalla cima

della Tofana di Mezzo alle prime luci dell’alba. Partenza dagli impianti aperti tra le ore 4.00 e le 5.00.

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La Regina delle Dolomiti, capitale del benessere d’alta quota anche in estate. Le guide alpine e naturaliste di Cortina, con il supporto del team di esperti Technogym, propongono attività sportive dirette al benessere del corpo e della mente. Gli hotel sono dotati di aree wellness per la rigenerazione dello spirito,

di programmi completi e personalizzati per potenziare l’attivi-tà cardiovascolare, il tono muscolare e migliorare la flessibilità e l’equilibrio anche grazia alla consulenza di personal trainer. Dal prossimo inverno il benessere arriva anche a tavola con tre menù appositamente studiati: light, energy e detox.

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www.cortina.dolomiti.org

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Cortina Long Fashion Weekend N. 4 È ormai entrato nel calendario degli appuntamenti tradizionali della stagione bianca. Dal 5 all’8 dicembre torna il lungo fine settimana della moda d’alta quota. Oltre 100 eventi “dif-fusi” tra boutique, musei, locali e ristoranti del centro, happening, anteprime, degustazioni, new opening, spettacoli, musica e vernissage all’insegna del Cortina style.

su cortina.dolomiti.org soggiorni di 3 notti per due persone a partire da 342 euro

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Oltre 320 punti distributivi in Italia e all’estero, tra hotel,

ristoranti, golf club, centri benessere, circoli sportivi, tennis club e

circoli canottieri, yacht club e porti, gallerie d’arte e musei, aeroporti,

stazioni ferroviarie e circuiti automobilistici.

Su cortina.dolomiti.org è possibile consultare

l’elenco del circuito distributivo costantemente

aggiornato e completo di descrizioni e immagini delle

location.

Nelle Vip Lounge degli aeroporti

AEROPORTO VENEZIA-TREVISOGestito dal gruppo Save, il sistema aeroportuale Venezia-Treviso rappresenta un punto di forza imprescindibile per tutto il nord-est, in grado di assecondare le esigenze di mobilità di un territorio particolarmente vivace, sempre attento a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati e interessato, al tempo stesso, a far conoscere al mondo le sue ricchezze culturali e ambientali.www.veniceairport.it www.trevisoairport.it

AEROPORTO GALILEO GALILEI DI PISAIn costante aumento del traffico passeggeri dal 1997, l’aeroporto è gestito da Sat, che si occupa non solo degli scali ma anche la programmazione e del finanziamento dello sviluppo globale dell’aeroporto. Grande attenzione è riservata alle infrastrutture, ai servizi per i passeggeri e allo sviluppo delle aree business aviation e business non aviation, attraverso un’offerta innovativa e di alto livello qualitativo.www.pisa-airpot.com

Con ESPERIA AVIATIONCORTINA.TOPic diventa rivista di bordo con Esperia Aviation, leader in Italia nell’elitrasporto. Esperia gestisce l’eliporto di Cortina d’Ampezzo e ha base operativa a Roma e Milano. Per prenotare un volo in elicottero con Esperia basta chiamare lo (06) 88700810 o inviare una e-mail a [email protected]

In treno con ITALO

Nelle stazioni di: Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Mila-no Porta Garibaldi, Roma Ostiense, Roma Tiburtina, Torino Porta Susa, Venezia Santa Luciawww.italotreno.it

Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV) è il primo operatore privato italiano sulla rete ferroviariaad alta velocità e il primo operatore al mondo a utilizzare il nuovo treno Alstom AGV, detentore del primato di velocità ferroviaria. NTV intende valorizzare il tempo di viaggio, offrendo viaggi ricchi di intrattenimento grazie agli innovativi servizi messi a disposizione del viaggiatore: le carrozze Cinema e Smart XL, la tv satellitare, il Wi-Fi gratuito. Con 52 collegamenti al giorno, Italo serve, ad oggi, 13 città: Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Rimini, Ancona, Padova, Mestre, Venezia, Milano e Torino.

In volo con TURKISH AIRLINESNegli aeroporti: Galileo Galilei di Pisa, Sandro Pertini di Torino, Guglielmo Marconi di Bologna, Aeroporto Capodichino di Napoli, Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, Aeroporto Milano Malpensa, Aeroporto di Fiumicinowww.turkishairlines.com

Turkish Airlines, con un network di ben 257 destinazioni in 107 nazioni, è la prima compagnia aerea al mondo per numero di Paesi raggiunti. Eletta per tre anni di fila (2011-2013) la Migliore Compagnia d’Europa e nel 2013 Miglior Business Class Catering al mondo. Tra i tanti esclusivi servizi offerti dalla compagnia, vi sono anche le suggestive cene a lume di candela e i Flying Chef a bordo, che garantiscono ai passeggeri l’atmosfera, il lusso e il gusto di un vero ristorante a ben 10.000 metri di altezza. Dall’Italia, Turkish Airlines offre 124 collegamenti settimanali con l’hub intercontinentale di Istanbul, operando voli in 9 città italiane (Milano, Roma, Venezia, Bologna, Torino, Genova, Napoli, Catania e Pisa). Turkish Airlines opera 3 voli al giorno da Venezia, l’aeroporto più vicino a Cortina d’Ampezzo.

Le novitàPalazzo Victoria – VeronaRelais San Sanino – Torrita di Siena Palazzo Bontadosi Hotel & Spa **** – MontefalcoCapri Tiberio Palace ***** – CapriGrand Hotel Angiolieri ***** – NapoliGolf Club Castello Tolcinasco – MilanoHotel Continental Ischia **** – IschiaPoliambulatorio Astoria – BolognaPalazzo Barbarigo – Venezia

NUOVE LOCATIONPER UN NUOVO NUMERO

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a cura di Ennio Rossignoli

Anni Novanta, agosto. Al Savoia si esibi-scono i vip della letteratura, lungo il corso si

cammina pestandosi i piedi: è esplosa l’estate degli “importanti”. A un tratto nella calca vengo-

no avanti due figure inconfondibili: il grande attore e il famoso critico d’arte (sono Gassman e Soavi), che si stanno rinfacciando reciproche ignoranze. De-cidono di scrivere un libro sulla bellezza e vogliono presentarlo subito, quando è ancora soltanto nelle loro teste. Si fa, davanti a un pubblico straripan-te, dapprima allibito ma alla fine travolto dalla

verve incontenibile dei due “mostri”. Fu così che a Cortina – caso piuttosto raro – ven-

ne presentato un libro impresenta-bile. Perché non c’era.

La stranacoppia

È il tempo delle diminuzioni: quando si restringo-no le misure dell’economia felice, si riducono subito

i luoghi che gli anni spensierati avevano consacrato a quella felicità. Così una celebre “Ruota” è diventata una “Ruotina”, piccolo spazio del centro di Cortina, nel quale trovano tuttavia immutabile alloggio le raffinate abitu-dini di Claudio Zanettin, maestro di una bottega di ele-ganze che da più di trent’anni si propone come riferi-mento al popolo del buon gusto. Ci passate davanti, e se lui non c’è perché magari va inseguendo per

il mondo i suoi progetti, non preoccupatevi: basta a volte un campanello ed eccolo ac-

canto a ricordarvi, con il poeta, che lo stile è l’uomo.

Lilliput tra le Dolomiti

Provate a entrarci d’inverno: sulle porte vi arriva in testa il soffio caldo di un’aria a prova di parrucchiere.

È il primo saluto della Cooperativa, a cui solo qualche sprovveduto può ancora pensare come se fosse soltanto un grande magazzino, dove si può passare dal chiodo alla bistecca o dalla spazzola al libro, dove ci si veste e si arreda la casa. È tutto vero, epperò là si va an-che per trovare una Cortina più autentica, o almeno credere di farlo. Là si incontrano gli amici e con-

temporaneamente ci si sente un po’ più dentro all’anima del paese: a qualcosa che non c’è

in nessuno degli scaffali. Cosicché uscendo, solo il soffio sulla

testa è lo stesso.

Una merce che non c’è

Sono le “ottime sorelle” del Soroptimist, il sodalizio che ha fatto e fa del volontariato e del servizio a favore dei bi-sognosi – oggi quanti sono? – un impegno morale prima ancora che statutario. Nel club di Cortina operano da quasi cinquant’anni nelle strategie dell’assistenza e della promo-zione culturale con lo spirito e l’efficientismo che ne costi-tuiscono le doti naturali. Si sa, le donne sono le protago-niste del nostro tempo, sono oggi ministre, capitane

d’industria, professioniste di ogni specie: la fede “soroptimista” non è perciò che il corollario di

un ruolo sociale che fa ormai parte della loro storia di ieri e di sempre.

Il club delle “Sorelle”

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— Cesare De Michelispresidente Marsilio Editori

Cinquantaquattro dipinti di Filippo de Pisis, oltre 90 di Mario

Sironi, capolavori di Campigli, de Chirico, Guttuso, Savinio,

Rosai e Morandi e di altri autori di riferimento del primo Novecento

italiano. È il tesoro, quasi insospettato, custodito nelle sale del Museo

d’Arte Modena Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo. A raccontarlo e celebrarlo, arriva da questa estate

la nuova guida edita da Marsilio Editori. Un volume prezioso, che si affianca al catalogo generale del

2010, nato per illustrare le principali opere della collezione e approfondire

l’affascinante storia di Mario Rimoldi, albergatore, sindaco e collezionista a cui si deve la donazione dei primi 364 lavori del nucleo originario del

museo che aprì le porte nel 1974. Presente nella guida anche l’immagine

dell’ultima donazione, Nudo femminile sul divanetto rosso, di

Giuseppe Capogrossi.

La mappadel tesoro

SAVe THe DATeGiovedì 21 agosto, nelle sale del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, il presidente di Marsilio Editori, Cesare De Michelis, insieme alla direttrice dei Musei delle Regole d’Ampezzo, Alessandra de Bigontina, presenterà al pubblico la nuova guida ai tesori del Museo Rimoldi. Corso Italia 69, ore 17.30

www.regole.it/musei

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La ricchezza e la qualità delle collezioni raccolte dal Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo, ospitato su tre piani della centralissima Casa delle Regole, raccontano con l’evidenza delle opere la storia ormai antica dell’incontro nella valle di vocazioni solo apparentemente distanti: da un lato lo splendore di una conca montana che esalta le pareti rocciose delle Dolomiti e più in generale gli scorci di un paesaggio naturale perennemente cangiante nel succedersi delle stagioni, e dall’altro la passione per l’arte di una classe imprenditoriale che ha affinato la propria sensibilità confrontandosi con ospiti di grande cultura, cosicché il turismo si rivela davvero occasione di un incontro e uno scambio che arricchisce entrambi gli interlocutori. La storia di Mario Rimoldi, celebre albergatore del Corona e poi sindaco di Cortina, è anche quella di un amico e confidente di scrittori come Comisso e di pittori come De Pisis o Sironi, né diverse sono le vicende degli altri donatori che si sono successivamente aggiunti costruendo una collezione di grande varietà e valore che documenta pressoché intera la stagione novecentesca delle arti, peraltro integrata da mostre temporanee ben selezionate.Dedicare al Museo una nuova e più ricca guida che illustri le opere esposte in permanenza è, nelle intenzioni di Marsilio, una prima esperienza di collaborazione che sviluppandosi potrà significativamente contribuire a valorizzare la vita culturale del centro ampezzano.

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