TM1 - Progetto 2 - Deformazione Plastica
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Secondo Elaborato – DEFORMAZIONE PLASTICA
Gruppo 11
La Forgia Luca – matr. 728446
Maggiori Luca – matr.726825
Progettazione dei processi di deformazione plastica per la realizzazione del componente di Fig.1
Dimensioni del prodotto finito relative al gruppo 11 [mm]
Si moltiplicano le quote del fattore (1+0.002*11) = 1.022
A=82
B=10
C=10
D=36
E=5
F=8
G=5
Semi-lavorato di partenza: foglio di lamiera di acciaio
inox X5CrNi18-10 (AISI 304) – LxBxH=200x200x15
Proprietà meccaniche: poiché il materiale è fornito in fogli di lamiera si considerano le proprietà
meccaniche ottenute a seguito di laminazione.
Carco di rottura Rm 600 MPa; Tfus 1400 °C;
Carico di snevamento (a t=20°C) Ry= 190 MPa.
1. Processo di laminazione (in laminatoio “duo”) Dati
diametro rulli = 300 mm;
raggio rulli R= 150 mm ;
temperatura di laminazione T=700 °C
velocità angolare rulli c=320 giri/min= 33.51rad/s
velocità periferica rulli vc= c*R 5.03 m/s
le= 200 mm ; he=15mm ; be = 200 mm ; hu=E=5 mm h=10 mm ; hm= =10 mm
La laminazione avviene a tiepido (Tlam=0.5Tfus). Poiché non si conosce il comportamento
meccanico del materiale a tale temperatura si ipotizza assenza di incrudimento del
materiale,considerando una tensione di flusso costante. Da tabella è Ry= 90 MPa a 550 °C: tale
valore sarà quindi leggermente inferiore a 700 °C, ma poiché in tabella è specificato che
rappresenta il valore minimo di snervamento del materiale (alla
temperatura indicata), si sceglie un valore maggiorato, per rimanere
cosi in sicurezza. =100 MPa
Verifica condizione di imbocco naturale
h/2=R-Rcos(α0) cos(α0)=1- h/(2R)
α0 α0 0.26 rad
coefficiente di attrito μ= Ko – 0.0005T – 0.056vc
Si ipotizza l’utilizzo di rulli cilindrici in acciaio torniti Ko=1.05
μ=1.05 – 0.0005*700 – 0.056*5.03 0.42
2
Condizione di imbocco: μ tg(α0) = tg(0.26) 0.27 la condizione di imbocco è verificata: ciò
significa che è sufficiente un unico stadio di laminazione per ottenere la riduzione di spessore
desiderata.
Arco di contatto L= R*α0= 150*0.26 = 39 mm
Valutazione variazione di larghezza ( b)
Si utilizza la formula di Siebel per sezioni rettangolari:
= 26 mm si ha un aumento di larghezza del 13%, quindi non trascurabile.
bu= be=26+200=226 mm ; bm= (bu+be)/2= 213 mm
Applicando la conservazione del volume in campo plastico si calcola lu:
lu= le*he*be) hu*bu)= 531 mm
Forza totale di laminazione
F= *bm*L
Pressione media = 210 MPa
F1rullo= *bm*L= 1744 kN Ftot= 2*F1rullo= 3488 kN
Potenza totale di laminazione
C1rullo= F*L/2 = 34008Nm
Ptot=2 C1rullo* c=2*34008*33.51 2279 kW
Lavoro totale di laminazione
Ltot= Ptot*tlam
Tempo di laminazione tlam=lm/vc= 0.073 s
Ltot= J
In caso di laminatoio duo ogni motore dovrà fornire la metà della potenza totale. Se i motori a
disposizione non riuscissero ad erogare tali valori di potenza e forza, si renderebbe necessario
eseguire il processo di laminazione in più passate sfruttando la presenza, come indicato dal testo, di
più banchi di laminazione, aventi tutti le stesse caratteristiche del primo.
Lamiera al termine del processo di laminazione:
hu=5 mm
lu=531 mm
bu=226 mm
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2. Processo di tranciatura Si deve ottenere per tranciatura una lamiera quadrata di lato L=180*1.022mm 184 mm.
Poiché il materiale da tranciare è un acciaio inox austenitico non alto-resistenziale i processi di
deformazione di lamiera (tranciatura e imbutitura) avverranno a freddo.
Considerando le dimensioni della lamiera e del tranciato finale si osserva
che è possibile ottenere due pezzi tranciati da ogni foglio di lamiera,
minimizzando così lo sfrido (Nesting).
Calcolo del gioco
Poiché lo spessore s=he=5 mm > 3 mm si usa la seguente formula empirica:
g= con s in [mm],
=4/5*Rm=0.8*600=480 MPa
g =
Punzone e matrice dovranno essere anch’essi quadrati, con le seguenti dimensioni
del lato:
Lmatrice= Lpezzo= 184 mm
Lpunzone= Lpezzo 2g = 182.68 mm
Forza ed energia di tranciatura (ipotesi punzone non sagomato)
Fmax= l*s*
Perimetro l=4L=4*184 mm = 736 mm Fmax= 736*5*480 N 1766 kN
Forza media Fmed=Fmax*
da tabella
Fmed=0.45*1766=794.7 kN
Energia E= Fmed*corsa= Fmed*s=794.7*5* = 3974 J
Tale valore di energia è stato ottenuto trascurando le forze di attrito al termine della tranciatura.
Poiché Fmax è molto elevato rispetto alle forze che le comuni macchine utensili sono in grado
applicare, si possono utilizzare punzoni sagomati per ridurre la Fmax da imprimere.
Si sceglie punzone sagomato come in figura e H=2s.
In questo modo, data la geometria a simmetria centrale, le forze
trasversali che si generano sui piani inclinati danno risultante nulla e
quindi il punzone non tenderà ad inflettersi.
La corsa totale del punzone sarà così C= s + H=3s= 15 mm.
Poiché E non varia si ottiene:
F’max= Fmax 589 kN
Eventuale macchina utensile per tranciatura
Pressa idraulica per tranciatura DUNKES HS2-200
Fmax=2000 kN con questa pressa è possibile tranciare il pezzo anche senza
punzoni sagomati.
Lamiera al termine del processo di tranciatura :
s=5 mm
L=184 mm
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3. Processo di imbutitura Data la geometria del pezzo, si considerano come dimensioni principali i lati.
Lato lamiera tranciata L0=184 mm; lato punzone Lp=A-2*E=82-2*5=72 mm.
Rapporto di imbutitura =(L0/Lp) 2.6; rapporto di riduzione Rr=(Lp/L0) 0.39.
Si ipotizza spessore costante s=5 mm
Lubrificazione: non si è in grado di valutare la lubrificazione più opportuna, in ogni caso essa
interesserà solamente il contatto tra lamiera e premi-lamiera (non ci deve essere lubrificazione
tra punzone e lamiera).
Rompigrinza: poiché il pezzo da realizzare non è
assialsimmetrico, si utilizzeranno 4 dispositivi rompi-grinza
(disposti come in figura) per rendere più omogeneo il flusso di
materiale durante il processo.
Raggi di raccordo: per una imbutitura ottimale Rm=(3 4)s e
Rp=(5 6)s. Sia per matrice che per punzone la quotatura del pezzo
prevede raggi di raccordo minori (rispettivamente
Rm=G=5 mm e Rp=F=8 mm). Si sceglie di mantenere
tali valori con la consapevolezza però che sarebbe più opportuno modificare il
disegno del pezzo maggiorando i raggi di raccordo.
(Si nota inoltre che lo spigolo vivo previsto risulta di difficile realizzazione per
imbutitura.)
Gioco
Indipendentemente dal numero di passaggi, il gioco sarà pari a:
g= 5.5 mm (C=0.22 per acciai)
Numero di passaggi Da tabella per acciai inox si scelgono i valori m1=0.65 e
mn=0.80 come rapporti di riduzione massima del lato
medio per la prima e per le successive operazioni di
imbutitura.
Si considera per i calcoli il lato medio Lm=A-E=77mm.
0.42<m1=0.65 non è quindi sufficiente
un solo passaggio.
Si calcolano quindi le lunghezze dei lati medi per ogni passaggio, nel caso di rapporto limite di
riduzione.
Lm1= L0*m1 120 mm
Lm2= Lm1*mn 96 mm
Lm3= Lm2*mn 77 mm
Sono quindi necessari 3 passaggi. Il premi-lamiera è necessario in tutte le fasi, in quanto il prodotto
presenta flange e non deve essere perciò imbutito completamente.
Per valutare l’altezza nei singoli passaggi bisognerebbe imporre la conservazione del volume. In
questo caso però non si è in grado di calcolare la superficie associata alla flangia al termine di ogni
passaggio a causa della non assialsimmetria del pezzo, che provoca flusso di materiale non
omogeneo sotto il premilamiera. Si ipotizzano quindi valori ragionevoli della profondità raggiunta
ad ogni passaggio. h1= 20 mm; h2= 28 mm; h3=D= 36 mm.
Diametri di punzoni e matrici
Lp1= Lm1-E=115 mm; Lmat1=Lp1+2g=126 mm
Lp2= Lm2-E=91 mm; Lmat2=Lp2+2g=102 mm
Lp3= Lm3-E=72 mm; Lmat3=Lp3+2g=83 mm
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Pressione premi-lamiera
Non si è in grado di calcolare la forza associata al premi-lamiera, per le considerazioni fatte in
precedenza in merito alla superficie relativa alla flangia. In ogni caso si calcola tramite formula
empirica la pressione minima che il premi-lamiera deve imporre ad ogni passaggio.
, con =rapporto di imbutitura e d=diametro del punzone
cilindrico di area equivalente.
1=L0/Lm1=184/120 1.53
2=Lm1/Lm2=120/96=1.25
2=Lm2/Lm3=96/77 1.25
d1= Lp1=1.13*115 130 mm
d2= Lp2=1.13*91 103 mm
d3= Lp3=1.13*72 81 mm
0.62 MPa
0.25 MPa
0.22 MPa
I valori di pressione appena calcolati risultano molto bassi, infatti la forza esercitata dal premi-
lamiera deve essere tale da non provocare alcuna deformazione plastica (variazione di spessore).
Forza (solo punzone)
Fmax= Rm
Si considera:
L=Lmat per sovrastimare la forza necessaria e rimanere quindi in sicurezza.
Rm=600 MPa
s=5 mm
m: si sceglie da tabella, tramite il rapporto Lm/L
Passaggio 1
= =0.65 m1=0.72 Fmax1= *Lmat1*s*m1*Rm= *126*5*0.72*600 1089 kN
Passaggio 2
= =0.80 m2=0.40 Fmax2= *Lmat2*s*m2*Rm= *102*5*0.40*600 490 kN
Passaggio 3
= =0.80 m3=0.40 Fmax3= *Lmat3*s*m3*Rm= *83*5*0.40*600 398 kN
Lavoro
L=n
I valori del lavoro vengono calcolati trascurando la forza sul premi-lamiera, non calcolabile per via
analitica.
I valori di “n” sono ricavabili da tabella.
Passaggio 1
= =0.625 n1 (0.77+0.74)/2=0.755 (calcolato mediante interpolazione)
L1=n1*Fmax1*h1= 0.755*1089kN*20 mm 16.4 kJ
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Passaggio 2
= 0.80 n2 0.64
L2=n2*Fmax2*h2= 0.64*490kN*28 mm 8.8 kJ
Passaggio 3
= 0.80 n3 0.64
L3=n3*Fmax3*h3= 0.64*398kN*36 mm 9.2 kJ
Eventuale macchina utensile per imbutitura
Pressa idraulica per imbutitura AP&T ODEN-WP, con Fmax=3150 kN. La Fmax di
tale pressa è volutamente molto maggiore di quelle calcolate: la pressa infatti dovrà
anche fornire la forza relativa al premi-lamiera, non nota, ma comunque non
superiore a quella associata al punzone.
Non è possibile realizzare il processo di imbutitura sulla stessa pressa che è
stata scelta per effettuare la tranciatura, poiché questa non è progettata per altri tipi di
lavorazione di lamiera, e potrebbe inoltre non essere in grado di fornire la forza necessaria per i
vari passaggi (Fmax=2000 kN).
In generale però, l’imbutitura e la tranciatura si potranno realizzare nella stessa pressa a patto
che questa sia progettata per effettuare entrambi i tipi di lavorazione e che si faccia una
lavorazione alla volta: infatti non è possibile pensare di realizzare i vari passaggi in sequenza
con stampo a passo, poiché con il primo stadio di tranciatura si perde dal foglio di lamiera il
pezzo tranciato. Occorrerebbe quindi:
I. effettuare la tranciatura;
II. predisporre la macchina per le operazioni di imbutitura;
III. riposizionare il foglio di lamiera tranciato ed eseguire i passaggi di imbutitura, ogni volta
cambiando punzone e matrice.
4. Ulteriori fasi di lavorazione A causa della non assialsimmetria del pezzo, durante l’imbutitura si avrà un flusso di materiale non
omogeneo lungo il profilo imbutito. Ciò produrrà nelle flange superiori una geometria finale diversa
da quella desiderata.
Il materiale in eccesso (che si avrà grazie al sovradimensionamento del foglio di lamiera tranciato)
dovrà essere asportato con una ulteriore fase di lavorazione (es. tranciatura).
Oltre al materiale fornito ed al testo adottato (Kalpakjan) è stato utilizzato anche il seguente libro di
testo:
Bugini, Giardini, Pacagnella, Restelli, Tecnologia Meccanica – lavorazioni per fusione e
deformazione plastica, 1997