TITOLO IV MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI · OWAS Il metodo studia le possibili posture assunte...

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TITOLO IVTITOLO IV

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHIMOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

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TITOLO IVTITOLO IV

Articolo 167 - Campo di applicazioneArticolo 167 - Campo di applicazione

1. Le norme del presente Titolo si applicano alle 1. Le norme del presente Titolo si applicano alle attività lavorative di movimentazione manuale dei attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi che comportano per i lavoratori rischi di carichi che comportano per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari.particolare dorso-lombari.

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TITOLO IVTITOLO IV

2. Ai fini del presente Titolo, s’intendono:2. Ai fini del presente Titolo, s’intendono:a) movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di a) movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per lespingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per leloro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari;lombari;b) patologie da sovraccarico biomeccanico: patologie b) patologie da sovraccarico biomeccanico: patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari.nervovascolari.

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TITOLO IVTITOLO IV

Articolo 168 - Obblighi del datore di lavoroArticolo 168 - Obblighi del datore di lavoro

1. Il datore di lavoro adotta le misure 1. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie e ricorre ai mezzi organizzative necessarie e ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte deimovimentazione manuale dei carichi da parte deilavoratori.lavoratori.

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TITOLO IVTITOLO IV

2. Qualora non sia possibile evitare la 2. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati e fornisce ai lavoratori stessi i mezziappropriati e fornisce ai lavoratori stessi i mezziadeguati, allo scopo di ridurre il rischio che adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti comporta la movimentazione manuale di detti carichi, tenendo conto dell’ALLEGATO XXXIII, ed carichi, tenendo conto dell’ALLEGATO XXXIII, ed in particolare:in particolare:

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TITOLO IVTITOLO IV

2. Qualora non sia possibile evitare la 2. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati e fornisce ai lavoratori stessi i mezziappropriati e fornisce ai lavoratori stessi i mezziadeguati, allo scopo di ridurre il rischio che adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti comporta la movimentazione manuale di detti carichi, tenendo conto dell’ALLEGATO XXXIII, ed carichi, tenendo conto dell’ALLEGATO XXXIII, ed in particolare:in particolare:

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TITOLO IVTITOLO IV

a) organizza i posti di lavoro in modo che detta a) organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e salute;salute;

b) valuta, se possibile anche in fase di b) valuta, se possibile anche in fase di progettazione, le condizioni di sicurezza e di progettazione, le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione tenendo salute connesse al lavoro in questione tenendo conto dell’ALLEGATO XXXIII;conto dell’ALLEGATO XXXIII;

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TITOLO IVTITOLO IV

a) organizza i posti di lavoro in modo che detta a) organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e salute;salute;

b) valuta, se possibile anche in fase di b) valuta, se possibile anche in fase di progettazione, le condizioni di sicurezza e di progettazione, le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione tenendo salute connesse al lavoro in questione tenendo conto dell’ALLEGATO XXXIII;conto dell’ALLEGATO XXXIII;

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TITOLO IVTITOLO IV

c) evita o riduce i rischi, particolarmente di c) evita o riduce i rischi, particolarmente di patologie dorso-lombari, adottando le misure patologie dorso-lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto in particolare dei fattori adeguate, tenendo conto in particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche individuali di rischio, delle caratteristiche dell’ambiente di lavoro e delle esigenze che tale dell’ambiente di lavoro e delle esigenze che tale attività comporta, in base all’ALLEGATO XXXIII;attività comporta, in base all’ALLEGATO XXXIII;

d) sottopone i lavoratori alla sorveglianza sanitaria d) sottopone i lavoratori alla sorveglianza sanitaria di cui all’articolo 41, sulla base della valutazione di cui all’articolo 41, sulla base della valutazione del rischio e dei fattori individuali di rischio di cui del rischio e dei fattori individuali di rischio di cui all’ALLEGATO XXXIII.all’ALLEGATO XXXIII.

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TITOLO IVTITOLO IV

3. Le norme tecniche costituiscono criteri di 3. Le norme tecniche costituiscono criteri di riferimento per le finalità del presente articolo e riferimento per le finalità del presente articolo e dell’ALLEGATO XXXIII, ove applicabili. Negli altri dell’ALLEGATO XXXIII, ove applicabili. Negli altri casi si può fare riferimento alle buone prassi e alle casi si può fare riferimento alle buone prassi e alle linee guida.linee guida.

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TITOLO IVTITOLO IV

Articolo 169 - Informazione, formazione e Articolo 169 - Informazione, formazione e addestramentoaddestramento1. Tenendo conto dell’ALLEGATO XXXIII, il datore di 1. Tenendo conto dell’ALLEGATO XXXIII, il datore di lavoro:lavoro:a) fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate a) fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate relativamente al peso ed alle altre caratteristiche del relativamente al peso ed alle altre caratteristiche del carico movimentato;carico movimentato;b) assicura ad essi la formazione adeguata in relazione b) assicura ad essi la formazione adeguata in relazione ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzione ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzione delle attività.delle attività.2. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l’addestramento 2. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l’addestramento adeguato in merito alle corrette manovre e procedure da adeguato in merito alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi.adottare nella movimentazione manuale dei carichi.

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TITOLO IVTITOLO IV

Articolo 169 - Informazione, formazione e Articolo 169 - Informazione, formazione e addestramentoaddestramento1. Tenendo conto dell’ALLEGATO XXXIII, il datore di 1. Tenendo conto dell’ALLEGATO XXXIII, il datore di lavoro:lavoro:a) fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate a) fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate relativamente al peso ed alle altre caratteristiche del relativamente al peso ed alle altre caratteristiche del carico movimentato;carico movimentato;b) assicura ad essi la formazione adeguata in relazione b) assicura ad essi la formazione adeguata in relazione ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzione ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzione delle attività.delle attività.2. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l’addestramento 2. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l’addestramento adeguato in merito alle corrette manovre e procedure da adeguato in merito alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi.adottare nella movimentazione manuale dei carichi.

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ALLEGATO XXXIIIALLEGATO XXXIII

La prevenzione del rischio di patologie da La prevenzione del rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari, connesse alle attività lavorative di lombari, connesse alle attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi dovrà movimentazione manuale dei carichi dovrà considerare, considerare, in modo integratoin modo integrato, il complesso , il complesso degli elementi di riferimento e dei fattori individuali degli elementi di riferimento e dei fattori individuali di rischio riportati nel presente ALLEGATO.di rischio riportati nel presente ALLEGATO.

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CARATTERISTICHE DEL CARICOCARATTERISTICHE DEL CARICO

La movimentazione manuale di un carico può La movimentazione manuale di un carico può costituire un rischio di patologie da sovraccarico costituire un rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi:seguenti casi:

il carico è troppo pesante;il carico è troppo pesante; è ingombrante o difficile da afferrareè ingombrante o difficile da afferrare

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CARATTERISTICHE DEL CARICOCARATTERISTICHE DEL CARICO

è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi;di spostarsi; è collocato in una posizione tale per cui deve è collocato in una posizione tale per cui deve

essere tenuto o maneggiato a una certa distanza essere tenuto o maneggiato a una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco;tronco; può, a motivo della struttura esterna e/o della può, a motivo della struttura esterna e/o della

consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di urto.in particolare in caso di urto.

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SFORZO FISICO RICHIESTOSFORZO FISICO RICHIESTO

Lo sforzo fisico può presentare rischi di patologie Lo sforzo fisico può presentare rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi:dorso-lombari nei seguenti casi: è eccessivo;è eccessivo; può essere effettuato soltanto con un movimento può essere effettuato soltanto con un movimento

di torsione del tronco;di torsione del tronco; può comportare un movimento brusco del può comportare un movimento brusco del

carico;carico; è compiuto col corpo in posizione instabile.è compiuto col corpo in posizione instabile.

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CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE DI LAVORODELL’AMBIENTE DI LAVORO

Le caratteristiche dell’ambiente di lavoro possono Le caratteristiche dell’ambiente di lavoro possono aumentare le possibilità di rischio di patologie da aumentare le possibilità di rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi:lombari nei seguenti casi: lo spazio libero, in particolare verticale, è lo spazio libero, in particolare verticale, è

insufficiente per lo svolgimento dell’attività insufficiente per lo svolgimento dell’attività richiesta;richiesta; il pavimento è ineguale, quindi presenta rischi di il pavimento è ineguale, quindi presenta rischi di

inciampo o è scivoloso;inciampo o è scivoloso;

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CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE DI LAVORODELL’AMBIENTE DI LAVORO

il posto o l’ambiente di lavoro non consentono al il posto o l’ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi a lavoratore la movimentazione manuale di carichi a un’altezza di sicurezza o in buona posizione;un’altezza di sicurezza o in buona posizione; il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli

che implicano la manipolazione del carico a livelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi;diversi; il pavimento o il punto di appoggio sono instabili;il pavimento o il punto di appoggio sono instabili; la temperatura, l’umidità o la ventilazione sono la temperatura, l’umidità o la ventilazione sono

inadeguate.inadeguate.

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ESIGENZE CONNESSE ESIGENZE CONNESSE ALL’ATTIVITA’ALL’ATTIVITA’

L’attività può comportare un rischio di patologie da L’attività può comportare un rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari se comporta una o più delle seguenti lombari se comporta una o più delle seguenti esigenze:esigenze: sforzi fisici che sollecitano in particolare la sforzi fisici che sollecitano in particolare la

colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati;prolungati; pause e periodi di recupero fisiologico pause e periodi di recupero fisiologico

insufficienti;insufficienti;

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ESIGENZE CONNESSE ESIGENZE CONNESSE ALL’ATTIVITA’ALL’ATTIVITA’

distanze troppo grandi di sollevamento, di distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto;abbassamento o di trasporto; un ritmo imposto da un processo che non può un ritmo imposto da un processo che non può

essere modulato dal lavoratore.essere modulato dal lavoratore.

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FATTORI INDIVIDUALI DI RISCHIOFATTORI INDIVIDUALI DI RISCHIO

Fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente in Fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente in tema di tutela e sostegno della maternità e di protezione tema di tutela e sostegno della maternità e di protezione dei giovani sul lavoro, il lavoratore può correre un rischio dei giovani sul lavoro, il lavoratore può correre un rischio nei seguenti casi:nei seguenti casi:

inidoneità fisica a svolgere il compito in questione inidoneità fisica a svolgere il compito in questione tenuto altresì conto delle differenze di genere e di età;tenuto altresì conto delle differenze di genere e di età; indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati

portati dal lavoratore;portati dal lavoratore; insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della

formazione o dell’addestramento.formazione o dell’addestramento.

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RIFERIMENTI A NORME RIFERIMENTI A NORME TECNICHETECNICHE

Le norme tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-Le norme tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3) relative alle attività di movimentazione 2-3) relative alle attività di movimentazione manuale (sollevamento, trasporto, traino, spinta, manuale (sollevamento, trasporto, traino, spinta, movimentazione di carichi leggeri ad alta movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza) sono da considerarsi tra quelle frequenza) sono da considerarsi tra quelle previste all’articolo 168, comma 3.previste all’articolo 168, comma 3.

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METODI DI VALUTAZIONE DEL METODI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCRISCHIO DA MMC

La valutazione del rischio da movimentazione La valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi va necessariamentemanuale dei carichi va necessariamente

preceduta da un’analisi del lavoro che evidenzi preceduta da un’analisi del lavoro che evidenzi se, tra i compiti lavorativi previsti per uno ose, tra i compiti lavorativi previsti per uno o

più lavoratori, sono compresi quelli da più lavoratori, sono compresi quelli da movimentazione manuale dei carichi.movimentazione manuale dei carichi.

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

La valutazione del rischio da movimentazione La valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi va necessariamentemanuale dei carichi va necessariamente

preceduta da un’analisi del lavoro che evidenzi preceduta da un’analisi del lavoro che evidenzi se, tra i compiti lavorativi previsti per uno ose, tra i compiti lavorativi previsti per uno o

più lavoratori, sono compresi quelli da più lavoratori, sono compresi quelli da movimentazione manuale dei carichi.movimentazione manuale dei carichi.

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

1. NIOSH, (con adeguamento alla norma europea 1. NIOSH, (con adeguamento alla norma europea UNI EN 1005-2 e ISO 11228-1),UNI EN 1005-2 e ISO 11228-1),2. Snook e Ciriello,2. Snook e Ciriello,3. OWAS,3. OWAS,4. TLV ACGIH,4. TLV ACGIH,5. Metodo Criteri Guida del SUVA,5. Metodo Criteri Guida del SUVA,6. MAPO,6. MAPO,7. Metodo di valutazione integrato MAPO-MCG 7. Metodo di valutazione integrato MAPO-MCG del SUVA.del SUVA.

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

1. NIOSH, (con adeguamento alla norma europea 1. NIOSH, (con adeguamento alla norma europea UNI EN 1005-2 e ISO 11228-1),UNI EN 1005-2 e ISO 11228-1),

Il metodo NIOSH per compiti semplici mira ad Il metodo NIOSH per compiti semplici mira ad analizzare azzioni di solo sollevamento, si tratta di analizzare azzioni di solo sollevamento, si tratta di un metodo ad indici, per cui partendo da un carico un metodo ad indici, per cui partendo da un carico limite, questo viene ridotto da dei fattori limite, questo viene ridotto da dei fattori demoltiplicativi che sono funzione della modalità demoltiplicativi che sono funzione della modalità di sollevamento.di sollevamento.

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

1. NIOSH, (con adeguamento alla norma europea 1. NIOSH, (con adeguamento alla norma europea UNI EN 1005-2 e ISO 11228-1),UNI EN 1005-2 e ISO 11228-1),

Il metodo NIOSH per compiti semplici mira ad Il metodo NIOSH per compiti semplici mira ad analizzare azzioni di solo sollevamento, si tratta di analizzare azzioni di solo sollevamento, si tratta di un metodo ad indici, per cui partendo da un carico un metodo ad indici, per cui partendo da un carico limite, questo viene ridotto da dei fattori limite, questo viene ridotto da dei fattori demoltiplicativi che sono funzione della modalità demoltiplicativi che sono funzione della modalità di sollevamento.di sollevamento.

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

2. Snook e Ciriello,2. Snook e Ciriello,Si tratta di un metodo per la valutazione delle Si tratta di un metodo per la valutazione delle azioni di trasporto in piano basato su tabelle e azioni di trasporto in piano basato su tabelle e permette di valutare le azioni di trasporto, traino e permette di valutare le azioni di trasporto, traino e spinta.spinta.

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

Nelle tabelle sono forniti i relativi valori “ideali” Nelle tabelle sono forniti i relativi valori “ideali” rispettivamente per le azioni di spinta, di traino e rispettivamente per le azioni di spinta, di traino e di trasporto in piano; sono stati selezionati di trasporto in piano; sono stati selezionati unicamente i valori che tendono a proteggere il unicamente i valori che tendono a proteggere il 90% delle rispettive popolazioni adulte sane, 90% delle rispettive popolazioni adulte sane, maschili e femminili.maschili e femminili.

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

L’uso dei dati riportati nella tabella è L’uso dei dati riportati nella tabella è estremamente semplice: si tratta di individuare laestremamente semplice: si tratta di individuare lasituazione che meglio rispecchia il reale scenario situazione che meglio rispecchia il reale scenario lavorativo esaminato, decidere se si tratta dilavorativo esaminato, decidere se si tratta diproteggere una popolazione solo maschile o proteggere una popolazione solo maschile o anche femminile, estrapolare il valore anche femminile, estrapolare il valore raccomandato (di peso o di forza) e confrontarlo raccomandato (di peso o di forza) e confrontarlo con il peso o la forza effettivamente sviluppata con il peso o la forza effettivamente sviluppata (misurata con dinamometro) ponendo quest’ultima (misurata con dinamometro) ponendo quest’ultima al numeratore e il valore raccomandato al al numeratore e il valore raccomandato al denominatore.denominatore.

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

3. OWAS3. OWASIl metodo studia le possibili posture assunte da un Il metodo studia le possibili posture assunte da un lavoratore, raggruppandole in varielavoratore, raggruppandole in varieconfigurazioni basandosi sulla posizione di configurazioni basandosi sulla posizione di schiena, braccia, gambe e sull’entità del pesoschiena, braccia, gambe e sull’entità del pesoSollevato.Sollevato.Ciascuna configurazione viene contraddistinta da Ciascuna configurazione viene contraddistinta da un codice e classificata, in riferimento a indagini un codice e classificata, in riferimento a indagini statistiche e principi biomedici, in quattro classi di statistiche e principi biomedici, in quattro classi di rischio di lesioni e/o patologie dell’apparato rischio di lesioni e/o patologie dell’apparato muscolo-scheletrico.muscolo-scheletrico.

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

3. OWAS3. OWASIl metodo studia le possibili posture assunte da un Il metodo studia le possibili posture assunte da un lavoratore, raggruppandole in varielavoratore, raggruppandole in varieconfigurazioni basandosi sulla posizione di configurazioni basandosi sulla posizione di schiena, braccia, gambe e sull’entità del pesoschiena, braccia, gambe e sull’entità del pesoSollevato.Sollevato.Ciascuna configurazione viene contraddistinta da Ciascuna configurazione viene contraddistinta da un codice e classificata, in riferimento a indagini un codice e classificata, in riferimento a indagini statistiche e principi biomedici, in quattro classi di statistiche e principi biomedici, in quattro classi di rischio di lesioni e/o patologie dell’apparato rischio di lesioni e/o patologie dell’apparato muscolo-scheletrico.muscolo-scheletrico.

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

In funzione della classe di rischio della posturaIn funzione della classe di rischio della posturaassunta e della sua frequenza durante la giornata assunta e della sua frequenza durante la giornata lavorativa, il metodo consente di calcolarelavorativa, il metodo consente di calcolareun indice che esprime numericamente e un indice che esprime numericamente e sinteticamente il livello di criticità dell’attività sinteticamente il livello di criticità dell’attività svolta.svolta.

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

4. TLV ACGIH,4. TLV ACGIH,Questi TLV, ai quali si ritiene che quasi tutti i Questi TLV, ai quali si ritiene che quasi tutti i lavoratori possano essere esposti giornolavoratori possano essere esposti giornodopo giorno senza che si sviluppino disturbi del dopo giorno senza che si sviluppino disturbi del rachide lombare o della spalla connessirachide lombare o della spalla connessiall’effettuazione di compiti ripetitivi di all’effettuazione di compiti ripetitivi di sollevamento, tengono conto di tre variabili:sollevamento, tengono conto di tre variabili:- la durata per turno delle attività di - la durata per turno delle attività di movimentazione;movimentazione;- il numero di sollevamenti nell’unità di tempo;- il numero di sollevamenti nell’unità di tempo;- la distanza orizzontale e verticale del peso - la distanza orizzontale e verticale del peso movimentato.movimentato.

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TLV, espressi in Kg., TLV, espressi in Kg., per mansioni di per mansioni di

sollevamento < 2 ore al sollevamento < 2 ore al giorno con frequenze < giorno con frequenze < 60 sollevamenti per ora 60 sollevamenti per ora o > 2 ore per giorno con o > 2 ore per giorno con sollevamenti orari < 12sollevamenti orari < 12

VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMCDEL RISCHIO DA MMC

6. MAPO,(Movimentazione e Assistenza Pazienti 6. MAPO,(Movimentazione e Assistenza Pazienti Ospedalizzati)Ospedalizzati)

Il metodo MAPO consente di valutare gli aspetti Il metodo MAPO consente di valutare gli aspetti organizzativi e strutturali degli ambientiorganizzativi e strutturali degli ambientiospedalieri ma non fornisce una misura del rischio ospedalieri ma non fornisce una misura del rischio da carico biomeccanico per singoloda carico biomeccanico per singololavoratore o per le varie operazioni che devono lavoratore o per le varie operazioni che devono essere effettuate durante l’attività.essere effettuate durante l’attività.

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Esempio di valutanzione NIOSHEsempio di valutanzione NIOSH

Per ogni azione di sollevamento il metodo è in Per ogni azione di sollevamento il metodo è in grado di determinare il cosiddetto peso limite grado di determinare il cosiddetto peso limite raccomandato attraverso una equazione che, a raccomandato attraverso una equazione che, a partire da un massimo peso sollevabile in partire da un massimo peso sollevabile in condizioni ideali considera l’eventuale esistenza di condizioni ideali considera l’eventuale esistenza di elementi sfavorevoli e tratta questi ultimi con elementi sfavorevoli e tratta questi ultimi con appositi fattori di demoltiplicazion.appositi fattori di demoltiplicazion.

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Esempio di valutanzione NIOSHEsempio di valutanzione NIOSH

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DEFINIZIONE DEL PESO LIMITEDEFINIZIONE DEL PESO LIMITE

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CAUTELE PARTICOLARICAUTELE PARTICOLARI

La stessa norma UNI EN 1005-2 identifica un’ulteriore La stessa norma UNI EN 1005-2 identifica un’ulteriore sottopopolazione, le donne gravide, che presentano un sottopopolazione, le donne gravide, che presentano un rischio accresciuto di possibili lesioni, sconsigliando il rischio accresciuto di possibili lesioni, sconsigliando il sollevamento di pesi maggiori di 5 kg. Pertanto la sollevamento di pesi maggiori di 5 kg. Pertanto la lavoratrice in gravidanza potrà essere adibita ad attività lavoratrice in gravidanza potrà essere adibita ad attività che comprendono la movimentazione manuale dei che comprendono la movimentazione manuale dei carichi, con le seguenti caratteristiche:carichi, con le seguenti caratteristiche:- massa di riferimento assunta per la valutazione del - massa di riferimento assunta per la valutazione del rischio di 5 Kg;rischio di 5 Kg;- indice di sollevamento < 0,85;- indice di sollevamento < 0,85;- attività di durata non superiore ad un’ora;- attività di durata non superiore ad un’ora;- frequenza di sollevamento non superiore a una volta - frequenza di sollevamento non superiore a una volta ogni 5 minuti.ogni 5 minuti.

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LIMITI APPLICATIVILIMITI APPLICATIVI

La procedura di calcolo del limite di peso La procedura di calcolo del limite di peso raccomandato è applicabile quando ricorrono leraccomandato è applicabile quando ricorrono leseguenti condizioni:seguenti condizioni:· carichi di peso superiore a 3 Kg,· carichi di peso superiore a 3 Kg,· azioni di movimentazione che vengono svolte in · azioni di movimentazione che vengono svolte in via non occasionale (frequenze medie di 1 volta via non occasionale (frequenze medie di 1 volta ogni ora nella giornata lavorativa tipo),ogni ora nella giornata lavorativa tipo),· azioni di tipo occasionale ma con valori vicini ai · azioni di tipo occasionale ma con valori vicini ai valori di peso massimi consigliati, specie se valori di peso massimi consigliati, specie se comportanti posture incongrue del rachide,comportanti posture incongrue del rachide,

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 44/136

LIMITI APPLICATIVILIMITI APPLICATIVI

· sollevamento di carichi svolto in posizione in · sollevamento di carichi svolto in posizione in piedi (non seduta o inginocchiata) in spazi non piedi (non seduta o inginocchiata) in spazi non ristretti,ristretti,· sollevamento di carichi eseguito con due mani,· sollevamento di carichi eseguito con due mani,· altre attività di movimentazione manuale · altre attività di movimentazione manuale (trasportare, spingere, tirare) minimali,(trasportare, spingere, tirare) minimali,· adeguata frizione tra piedi (suola) e pavimento · adeguata frizione tra piedi (suola) e pavimento (coefficiente di frizione statica > 0.4),(coefficiente di frizione statica > 0.4),· gesti di sollevamento eseguiti in modo non · gesti di sollevamento eseguiti in modo non brusco,brusco,

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 45/136

LIMITI APPLICATIVILIMITI APPLICATIVI

· carico non estremamente freddo, caldo, · carico non estremamente freddo, caldo, contaminato o con contenuto instabile,contaminato o con contenuto instabile,· condizioni microclimatiche favorevoli.· condizioni microclimatiche favorevoli.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 46/136

LIMITI APPLICATIVILIMITI APPLICATIVI

· carico non estremamente freddo, caldo, · carico non estremamente freddo, caldo, contaminato o con contenuto instabile,contaminato o con contenuto instabile,· condizioni microclimatiche favorevoli.· condizioni microclimatiche favorevoli.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 47/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

PESO LIMITE RACCOMANDATO = CP x FA x FB PESO LIMITE RACCOMANDATO = CP x FA x FB x FC x FD x FE x FFx FC x FD x FE x FF

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 48/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

FA fattore altezza = L’altezza da terra delle mani FA fattore altezza = L’altezza da terra delle mani (A) all’inizio del sollevamento è misurata (A) all’inizio del sollevamento è misurata verticalmente dal piano di appoggio dei piedi al verticalmente dal piano di appoggio dei piedi al punto di mezzo tra la presa delle mani.punto di mezzo tra la presa delle mani.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 49/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

FC fattore distanza orizzontale = La distanza FC fattore distanza orizzontale = La distanza orizzontale (C) è misurata dalla linea orizzontale (C) è misurata dalla linea congiungente i malleoli interni delle caviglie al congiungente i malleoli interni delle caviglie al punto di mezzo tra la presa delle mani (proiettata punto di mezzo tra la presa delle mani (proiettata sul terreno).sul terreno).

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 50/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

FD fattore dislocazione angolare = L’angolo di FD fattore dislocazione angolare = L’angolo di asimmetria (D) è l’angolo fra la linea di asimmetria asimmetria (D) è l’angolo fra la linea di asimmetria e la linea sagittale.e la linea sagittale.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 51/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

FE fattore presa = Per il giudizio sulla presa FE fattore presa = Per il giudizio sulla presa vanno considerate le seguenti avvertenze:vanno considerate le seguenti avvertenze:la forma ottimale di una maniglia esterna prevede la forma ottimale di una maniglia esterna prevede 2-4 cm di diametro, 11,5 di lunghezza, 52-4 cm di diametro, 11,5 di lunghezza, 5cm di apertura, forma cilindrica o ellittica, cm di apertura, forma cilindrica o ellittica, superficie morbida non scivolosa;superficie morbida non scivolosa;le misure ottimali delle scatole sono di 48 cm di le misure ottimali delle scatole sono di 48 cm di lunghezza, 36 cm di larghezza, 12 cm dilunghezza, 36 cm di larghezza, 12 cm dialtezza.altezza.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 52/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

FF fattore frequenza = Il fattore frequenza è FF fattore frequenza = Il fattore frequenza è determinato sulla base del numero dideterminato sulla base del numero disollevamenti per minuto e della durata del tempo sollevamenti per minuto e della durata del tempo in cui si svolgono i compiti di sollevamento.in cui si svolgono i compiti di sollevamento.La frequenza di sollevamento è calcolabile come il La frequenza di sollevamento è calcolabile come il n. medio di sollevamenti per minuto svoltin. medio di sollevamenti per minuto svoltiin un periodo rappresentativo di 15 minuti.in un periodo rappresentativo di 15 minuti.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 53/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 54/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 55/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 56/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 57/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 58/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 59/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 60/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 61/136

CALCOLO PESO CALCOLO PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

- il peso viene sollevato con una mano (OM): il - il peso viene sollevato con una mano (OM): il peso limite raccomandato viene moltiplicato per peso limite raccomandato viene moltiplicato per 0,6;0,6;- i sollevamenti vengono eseguiti da due persone - i sollevamenti vengono eseguiti da due persone (PM): il peso effettivamente sollevato viene diviso (PM): il peso effettivamente sollevato viene diviso per 2 e il valore limite raccomandato moltiplicato per 2 e il valore limite raccomandato moltiplicato per 0,85;per 0,85;- vengono eseguiti compiti supplementari (Aτ)*: - vengono eseguiti compiti supplementari (Aτ)*: applicare un fattore = 0,8. applicare un fattore = 0,8. (esposizione a microclima sfavorevole, precisione (esposizione a microclima sfavorevole, precisione nella collocazione del carico, spinta del carico con nella collocazione del carico, spinta del carico con una mano)una mano)

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 62/136

Livelli di rischio e misure di Livelli di rischio e misure di prevenzioneprevenzione

Se R < 0,85 (AREA VERDE): la situazione è Se R < 0,85 (AREA VERDE): la situazione è accettabile e non è richiesto alcunoaccettabile e non è richiesto alcunospecifico intervento.specifico intervento.

Se R è compreso tra 0,86 e 0,99 (AREA GIALLA): Se R è compreso tra 0,86 e 0,99 (AREA GIALLA): la situazione si avvicina ai limiti;la situazione si avvicina ai limiti;una quota della popolazione (a dubbia una quota della popolazione (a dubbia esposizione) può essere non protetta e pertantoesposizione) può essere non protetta e pertantooccorrono cautele, anche se non è necessario un occorrono cautele, anche se non è necessario un intervento immediato. È comunque consigliato intervento immediato. È comunque consigliato attivare la formazione e, a discrezione del medico, attivare la formazione e, a discrezione del medico, la sorveglianza sanitaria del personale addetto.la sorveglianza sanitaria del personale addetto.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 63/136

Livelli di rischio e misure di Livelli di rischio e misure di prevenzioneprevenzione

Se R > 1 (AREA ROSSA): la situazione può comportare Se R > 1 (AREA ROSSA): la situazione può comportare un rischio per quote crescenti di popolazione e pertanto un rischio per quote crescenti di popolazione e pertanto richiede un intervento di prevenzione primaria. Il rischio è richiede un intervento di prevenzione primaria. Il rischio è tanto più elevato quanto maggiore è l’indice. Vi è tanto più elevato quanto maggiore è l’indice. Vi è necessità di un intervento IMMEDIATO di necessità di un intervento IMMEDIATO di PREVENZIONE per situazioni con indice maggiore di 3; PREVENZIONE per situazioni con indice maggiore di 3; l’intervento è comunque necessario anche con indici l’intervento è comunque necessario anche con indici compresi tra 1,25 e 3. È utile programmare gli interventicompresi tra 1,25 e 3. È utile programmare gli interventiidentificando le priorità di rischio. Successivamente identificando le priorità di rischio. Successivamente riverificare l’indice di rischio dopo ogni intervento. Va riverificare l’indice di rischio dopo ogni intervento. Va comunque attivata la sorveglianza sanitaria periodica del comunque attivata la sorveglianza sanitaria periodica del personale esposto con periodicità bilanciata in funzione personale esposto con periodicità bilanciata in funzione del livello di rischio.del livello di rischio.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 64/136

Livelli di rischio e misure di Livelli di rischio e misure di prevenzioneprevenzione

Esempio:Esempio:Peso del carico: 10 kg Peso del carico: 10 kg Altezza mani da terra: 0 cm Altezza mani da terra: 0 cm Dislocazione verticale: 100 cm Dislocazione verticale: 100 cm Distanza orizzontale dal corpo: al prelievo = 30 cm Distanza orizzontale dal corpo: al prelievo = 30 cm al deposito = 60 cm (distanza massima raggiunta da al deposito = 60 cm (distanza massima raggiunta da considerare nel calcolo) considerare nel calcolo) angolo di emissione: 90° angolo di emissione: 90° presa: incongrua presa: incongrua frequenza. 4v/minuto per tutto il turno frequenza. 4v/minuto per tutto il turno

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 65/136

Livelli di rischio e misure di Livelli di rischio e misure di prevenzioneprevenzione

Esempio:Esempio:

CP = 25 KgCP = 25 KgFA = 0,77FA = 0,77FB = 0,87FB = 0,87FC = 0,42FC = 0,42FD = 0,71FD = 0,71FE = 0,9FE = 0,9FF = 0,45FF = 0,45

Peso limite raccomandato 2,022 KgPeso limite raccomandato 2,022 Kg

Indice di sollevamento 4,94Indice di sollevamento 4,94

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 66/136

Livelli di rischio e misure di Livelli di rischio e misure di prevenzioneprevenzione

COMPITI MULTIPLICOMPITI MULTIPLI

Nei comuni contesti produttivi i lavoratori sono Nei comuni contesti produttivi i lavoratori sono spesso chiamati a svolgere compiti diversi di spesso chiamati a svolgere compiti diversi di movimentazione manuale di carichi.movimentazione manuale di carichi.Dovrà pertanto essere applicata una procedura Dovrà pertanto essere applicata una procedura ponderata in cui saranno presi in considerazione il ponderata in cui saranno presi in considerazione il numero dei compiti diversi e le relative frequenze numero dei compiti diversi e le relative frequenze di movimentazione.di movimentazione.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 67/136

Livelli di rischio e misure di Livelli di rischio e misure di prevenzioneprevenzione

Potranno essere identificati gruppi di compiti Potranno essere identificati gruppi di compiti secondo il tipo di carico e la relativa frequenza.secondo il tipo di carico e la relativa frequenza.

- carichi movimentati in modo simile o ad altezze - carichi movimentati in modo simile o ad altezze analoghe,analoghe,- carichi movimentati con frequenze simili,- carichi movimentati con frequenze simili,- carichi di peso simile.- carichi di peso simile.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 68/136

Livelli di rischio e misure di Livelli di rischio e misure di prevenzioneprevenzione

Queste situazioni si dovrà calcolare l’Indice di Queste situazioni si dovrà calcolare l’Indice di Sollevamento Composto (ISC) che è determinato Sollevamento Composto (ISC) che è determinato dall’indice di sollevamento (IS) del compito più dall’indice di sollevamento (IS) del compito più gravoso, incrementato di una quota determinata gravoso, incrementato di una quota determinata dagli IS degli altri compiti.dagli IS degli altri compiti.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 69/136

Metodo MAPOMetodo MAPO

Il metodo MAPO consente di valutare gli aspetti Il metodo MAPO consente di valutare gli aspetti organizzativi e strutturali degli ambienti ospedalieri organizzativi e strutturali degli ambienti ospedalieri ma non fornisce una misura del rischio da carico ma non fornisce una misura del rischio da carico biomeccanico per singolo lavoratore o per le varie biomeccanico per singolo lavoratore o per le varie operazioni che devono essere effettuate durante operazioni che devono essere effettuate durante l’attività.l’attività.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 70/136

Metodo MAPOMetodo MAPO

Il metodo MAPO consente di valutare gli aspetti Il metodo MAPO consente di valutare gli aspetti organizzativi e strutturali degli ambienti ospedalieri organizzativi e strutturali degli ambienti ospedalieri ma non fornisce una misura del rischio da carico ma non fornisce una misura del rischio da carico biomeccanico per singolo lavoratore o per le varie biomeccanico per singolo lavoratore o per le varie operazioni che devono essere effettuate durante operazioni che devono essere effettuate durante l’attività.l’attività.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 71/136

Metodo MAPOMetodo MAPO

Nell’ambito della valutazione del rischio da Nell’ambito della valutazione del rischio da movimentazione manuale dei pazienti non èmovimentazione manuale dei pazienti non èapplicabile il metodo NIOSH a causa dei limiti applicabile il metodo NIOSH a causa dei limiti imposti e le variabili considerate nello stesso,imposti e le variabili considerate nello stesso,pertanto si deve ricorrere ad altri metodi come il pertanto si deve ricorrere ad altri metodi come il MAPO.MAPO.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 72/136

Metodo MAPOMetodo MAPO

Vengono identificati i seguenti fattori che, nel loro Vengono identificati i seguenti fattori che, nel loro insieme, possono influire sul carico di lavoro e insieme, possono influire sul carico di lavoro e quindi indirettamente comportare un sovraccarico quindi indirettamente comportare un sovraccarico biomeccanico per il rachide:biomeccanico per il rachide:- carico assistenziale indotto dalla presenza di - carico assistenziale indotto dalla presenza di pazienti non autosufficienti;pazienti non autosufficienti;- tipo/grado di disabilità motoria dei pazienti;- tipo/grado di disabilità motoria dei pazienti;- aspetti strutturali degli ambienti di lavoro e di - aspetti strutturali degli ambienti di lavoro e di degenza;degenza;- attrezzature in dotazione;- attrezzature in dotazione;- formazione degli operatori sullo specifico - formazione degli operatori sullo specifico argomento.argomento.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 73/136

Metodo MAPOMetodo MAPO

La scheda di rilevazione utilizzata dal metodo La scheda di rilevazione utilizzata dal metodo MAPO, si compone di due parti: MAPO, si compone di due parti:

la prima, raccoglie tutte le informazioni riguardanti la prima, raccoglie tutte le informazioni riguardanti gli aspetti organizzativi e formativi;gli aspetti organizzativi e formativi;

la seconda, è finalizzata all’analisi degli aspetti la seconda, è finalizzata all’analisi degli aspetti ambientali e delle attrezzature, nonché alla ambientali e delle attrezzature, nonché alla valutazione di specifiche manovre sussidiarie.valutazione di specifiche manovre sussidiarie.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 74/136

Metodo MAPOMetodo MAPO

La compilazione della scheda deve essereLa compilazione della scheda deve essereeffettuata da personale “formato” alla modalità di effettuata da personale “formato” alla modalità di conduzione del colloquio e all’analisi degli aspetti conduzione del colloquio e all’analisi degli aspetti ambientali e delle attrezzature.ambientali e delle attrezzature.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 75/136

ASPETTI ORGANIZZATIVI E ASPETTI ORGANIZZATIVI E FORMATIVIFORMATIVI

Carico assistenziale Carico assistenziale Per la sua rilevazione è importante raccogliere le Per la sua rilevazione è importante raccogliere le seguenti informazioni:seguenti informazioni:- numero di letti (precisando la presenza di letti - numero di letti (precisando la presenza di letti aggiunti e la percentuale di letti abitualmente aggiunti e la percentuale di letti abitualmente occupati);occupati);- numero e tipo di operatori in organico nel reparto - numero e tipo di operatori in organico nel reparto e numero degli addetti alla movimentazione e numero degli addetti alla movimentazione manuale di pazienti suddivisi nei tre turni;manuale di pazienti suddivisi nei tre turni;- tipologia dei pazienti e manovre di - tipologia dei pazienti e manovre di movimentazione abitualmente effettuate.movimentazione abitualmente effettuate.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 76/136

ASPETTI ORGANIZZATIVI E ASPETTI ORGANIZZATIVI E FORMATIVIFORMATIVI

In base al numero di letti occupati, si richiede il In base al numero di letti occupati, si richiede il numero medio di pazienti non autosufficienti numero medio di pazienti non autosufficienti presenti nel reparto e la durata della loro degenza presenti nel reparto e la durata della loro degenza media.media.Si identifica inoltre il numero massimo di pazienti Si identifica inoltre il numero massimo di pazienti non autosufficienti presenti nell’ultimo anno non autosufficienti presenti nell’ultimo anno (picco).(picco).I pazienti non autosufficienti vengono I pazienti non autosufficienti vengono ulteriormente distinti in base alle loro residue ulteriormente distinti in base alle loro residue capacità motorie e alla patologia in atto in capacità motorie e alla patologia in atto in totalmente non collaboranti ( NC ) e parzialmente totalmente non collaboranti ( NC ) e parzialmente collaboranti (PC).collaboranti (PC).

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 77/136

ASPETTI ORGANIZZATIVI E ASPETTI ORGANIZZATIVI E FORMATIVIFORMATIVI

Per totalmente non collaborante (NC) si intende Per totalmente non collaborante (NC) si intende un paziente non in grado di utilizzare gliun paziente non in grado di utilizzare gliarti superiori ed inferiori e che pertanto nelle arti superiori ed inferiori e che pertanto nelle azioni di trasferimento deve essereazioni di trasferimento deve esserecompletamente sollevato.completamente sollevato.Per parzialmente collaborante (PC) si intende un Per parzialmente collaborante (PC) si intende un paziente che ha residue capacità motoriepaziente che ha residue capacità motoriee che viene pertanto solo parzialmente sollevato e che viene pertanto solo parzialmente sollevato dall’operatore.dall’operatore.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 78/136

ASPETTI ORGANIZZATIVI E ASPETTI ORGANIZZATIVI E FORMATIVIFORMATIVI

Formazione del personaleFormazione del personaleViene rilevata l’eventuale formazione del Viene rilevata l’eventuale formazione del personale relativamente alla movimentazionepersonale relativamente alla movimentazionemanuale di carichi e pazienti. In particolare, la manuale di carichi e pazienti. In particolare, la classificazione della qualità della formazioneclassificazione della qualità della formazioneviene operata tenendo conto della presenza-viene operata tenendo conto della presenza-assenza di alcuni eventi qualificanti (corsi diassenza di alcuni eventi qualificanti (corsi diaddestramento, materiale formativo) e loro durata.addestramento, materiale formativo) e loro durata.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 79/136

ASPETTI AMBIENTALIASPETTI AMBIENTALI

Dotazione di attrezzatureDotazione di attrezzatureL’analisi sulla dotazione di attrezzature per L’analisi sulla dotazione di attrezzature per ausiliare le operazioni di movimentazioneausiliare le operazioni di movimentazionemanuale di pazienti e la relativa modalità di manuale di pazienti e la relativa modalità di utilizzazione è stata suddivisa in tre sezioni:utilizzazione è stata suddivisa in tre sezioni:

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 80/136

ASPETTI AMBIENTALIASPETTI AMBIENTALI

carrozzine e/o comode: viene rilevato il numero carrozzine e/o comode: viene rilevato il numero totale e si valuta lo stato di manutenzione, la totale e si valuta lo stato di manutenzione, la frenabilità, la rimovibilità dei braccioli e dei frenabilità, la rimovibilità dei braccioli e dei poggiapiedi, l’altezza dello schienale e la poggiapiedi, l’altezza dello schienale e la larghezza totale della carrozzina o comoda;larghezza totale della carrozzina o comoda;

solleva-pazienti manuale o elettrico: disponibilità solleva-pazienti manuale o elettrico: disponibilità numerica, tipo e caratteristiche degli accessori;numerica, tipo e caratteristiche degli accessori;

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 81/136

ASPETTI AMBIENTALIASPETTI AMBIENTALI

altri ausili o “ausili minori”: si rileva l’eventuale altri ausili o “ausili minori”: si rileva l’eventuale dotazione di ausili quali “teli ad alto scorrimento”, dotazione di ausili quali “teli ad alto scorrimento”, “cintura ergonomica”, tavolette o rulli;“cintura ergonomica”, tavolette o rulli;

sollevatori o altri ausili per le operazioni di igiene sollevatori o altri ausili per le operazioni di igiene del paziente: si rileva la eventuale presenza di del paziente: si rileva la eventuale presenza di barella-doccia, vasca o doccia attrezzata, sedile barella-doccia, vasca o doccia attrezzata, sedile sollevatore per vasca fissa.sollevatore per vasca fissa.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 82/136

ASPETTI AMBIENTALIASPETTI AMBIENTALI

altri ausili o “ausili minori”: si rileva l’eventuale altri ausili o “ausili minori”: si rileva l’eventuale dotazione di ausili quali “teli ad alto scorrimento”, dotazione di ausili quali “teli ad alto scorrimento”, “cintura ergonomica”, tavolette o rulli;“cintura ergonomica”, tavolette o rulli;

sollevatori o altri ausili per le operazioni di igiene sollevatori o altri ausili per le operazioni di igiene del paziente: si rileva la eventuale presenza di del paziente: si rileva la eventuale presenza di barella-doccia, vasca o doccia attrezzata, sedile barella-doccia, vasca o doccia attrezzata, sedile sollevatore per vasca fissa.sollevatore per vasca fissa.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 83/136

ASPETTI AMBIENTALIASPETTI AMBIENTALI

Caratteristiche degli ambienti di lavoroCaratteristiche degli ambienti di lavoroVengono descritte le caratteristiche degli ambienti Vengono descritte le caratteristiche degli ambienti di lavoro in funzione delle operazioni didi lavoro in funzione delle operazioni dimovimentazione di pazienti effettuate:movimentazione di pazienti effettuate:

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 84/136

ASPETTI AMBIENTALIASPETTI AMBIENTALI

bagni: nei locali utilizzati per le operazioni di igiene del bagni: nei locali utilizzati per le operazioni di igiene del paziente (bagni che possiedono vasca o doccia) si paziente (bagni che possiedono vasca o doccia) si rilevano alcune caratteristiche strutturali quali la rilevano alcune caratteristiche strutturali quali la presenza di doccia o vasca, la larghezza della porta di presenza di doccia o vasca, la larghezza della porta di accesso e modalità di apertura, gli spazi liberi e accesso e modalità di apertura, gli spazi liberi e l’eventuale presenza di ingombri e bordi precludenti l’eventuale presenza di ingombri e bordi precludenti l’utilizzazione di carrozzine o ausili. Per i bagni con l’utilizzazione di carrozzine o ausili. Per i bagni con utilizzo di WC si rileva la disponibilità di spazi liberi per utilizzo di WC si rileva la disponibilità di spazi liberi per l’utilizzazione di eventuali ausili, la larghezza della porta l’utilizzazione di eventuali ausili, la larghezza della porta di accesso e modalità di apertura, l’altezza del WC e la di accesso e modalità di apertura, l’altezza del WC e la presenza di maniglioni laterali fissi a parete;presenza di maniglioni laterali fissi a parete;

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 85/136

ASPETTI AMBIENTALIASPETTI AMBIENTALI

camere di degenza: vengono rilevate le camere di degenza: vengono rilevate le caratteristiche relative agli spazi operativi (spazio caratteristiche relative agli spazi operativi (spazio esistente fra i letti e al fondo letto, spazio esistente fra i letti e al fondo letto, spazio occupato dal comodino, presenza di eventuali occupato dal comodino, presenza di eventuali ingombri rimovibili che riducono lo spazio stesso); ingombri rimovibili che riducono lo spazio stesso); le caratteristiche dei letti (altezza, presenza di le caratteristiche dei letti (altezza, presenza di ruote e caratteristiche delle spondine, comandi diruote e caratteristiche delle spondine, comandi diregolazione, altezza libera presente sotto il letto regolazione, altezza libera presente sotto il letto per l’eventuale accesso di ausili) e delle poltrone per l’eventuale accesso di ausili) e delle poltrone utilizzate da pazienti non autosufficienti e altezza utilizzate da pazienti non autosufficienti e altezza del piano sedile.del piano sedile.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 86/136

ASPETTI AMBIENTALIASPETTI AMBIENTALI

Operazioni sussidiarie di movimentazione (traino, Operazioni sussidiarie di movimentazione (traino, spinta)spinta)Le operazioni di traino e spinta vengono rilevate e Le operazioni di traino e spinta vengono rilevate e quantificate mediante misurazioni dellaquantificate mediante misurazioni dellaforza applicata utilizzando un dinamometro forza applicata utilizzando un dinamometro secondo la metodologia proposta da Snook esecondo la metodologia proposta da Snook eCirielloCiriello

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 87/136

INDICE SINTETICO DI INDICE SINTETICO DI ESPOSIZIONE MAPOESPOSIZIONE MAPO

Il presupposto da cui muove la proposta di un Il presupposto da cui muove la proposta di un indice sintetico di esposizione denominatoindice sintetico di esposizione denominatoMAPO è quello di valutare in modo integrato il MAPO è quello di valutare in modo integrato il contributo dei principali determinanti dicontributo dei principali determinanti dirischio da movimentazione manuale di pazienti rischio da movimentazione manuale di pazienti così come sopra descritti e rilevati.così come sopra descritti e rilevati.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 88/136

INDICE SINTETICO DI INDICE SINTETICO DI ESPOSIZIONE MAPOESPOSIZIONE MAPO

L’indice sintetico di esposizione MAPO viene L’indice sintetico di esposizione MAPO viene calcolato secondo la seguente espressione:calcolato secondo la seguente espressione:

MAPO = (NC / Op x FS + PC / Op x FA) x FC x MAPO = (NC / Op x FS + PC / Op x FA) x FC x Famb x FFFamb x FF

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 89/136

INDICE SINTETICO DI INDICE SINTETICO DI ESPOSIZIONE MAPOESPOSIZIONE MAPO

MAPO = (NC / Op x FS + PC / Op x FA) x FC x MAPO = (NC / Op x FS + PC / Op x FA) x FC x Famb x FFFamb x FFNC / Op è il rapporto fra pazienti non collaboranti ed NC / Op è il rapporto fra pazienti non collaboranti ed operatori adibiti alla movimentazione dei pazienti o ad operatori adibiti alla movimentazione dei pazienti o ad operazioni di traino/spinta presenti nei tre turni,operazioni di traino/spinta presenti nei tre turni,PC / Op è il rapporto fra pazienti parzialmente PC / Op è il rapporto fra pazienti parzialmente collaboranti ed operatori adibiti alla movimentazione dei collaboranti ed operatori adibiti alla movimentazione dei pazienti o ad operazioni di traino/spinta presenti nei tre pazienti o ad operazioni di traino/spinta presenti nei tre turni,turni,FS rappresenta il fattore sollevatori,FS rappresenta il fattore sollevatori,FA rappresenta il fattore ausili minori,FA rappresenta il fattore ausili minori,FC rappresenta il fattore carrozzine,FC rappresenta il fattore carrozzine,Famb rappresenta il fattore ambiente,Famb rappresenta il fattore ambiente,FF rappresenta il fattore formazione.FF rappresenta il fattore formazione.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 90/136

INDICE SINTETICO DI INDICE SINTETICO DI ESPOSIZIONE MAPOESPOSIZIONE MAPO

Nell’espressione proposta, i rapporti fra pazienti Nell’espressione proposta, i rapporti fra pazienti non autosufficienti e operatori (NC/Op e PC/Op) non autosufficienti e operatori (NC/Op e PC/Op) risultano essere un dato di primaria importanza risultano essere un dato di primaria importanza che è funzione della frequenza dei sollevamenti che è funzione della frequenza dei sollevamenti e/o degli spostamenti oggettivamente richiesti agli e/o degli spostamenti oggettivamente richiesti agli operatori del reparto esaminato.operatori del reparto esaminato.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 91/136

INDICE SINTETICO DI INDICE SINTETICO DI ESPOSIZIONE MAPOESPOSIZIONE MAPO

Questi rapporti vengono “ponderati” in relazione ai Questi rapporti vengono “ponderati” in relazione ai fattori “sollevatori” ed “ausili minori”fattori “sollevatori” ed “ausili minori”al fine di valutare il potenziale sovraccarico al fine di valutare il potenziale sovraccarico biomeccanico indotto con le operazioni dibiomeccanico indotto con le operazioni ditrasferimento a seconda della presenza-assenza trasferimento a seconda della presenza-assenza e congruità degli ausili considerati.e congruità degli ausili considerati.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 92/136

INDICE SINTETICO DI INDICE SINTETICO DI ESPOSIZIONE MAPOESPOSIZIONE MAPO

I fattori (FC, Famb, FF) agiscono di fatto come I fattori (FC, Famb, FF) agiscono di fatto come moltiplicatori (in senso negativo o positivo) delmoltiplicatori (in senso negativo o positivo) dellivello generale di esposizione (aumento-livello generale di esposizione (aumento-diminuzione della frequenza o del sovraccarico diminuzione della frequenza o del sovraccarico delle operazioni di trasferimento manuale di delle operazioni di trasferimento manuale di pazienti). Tanto i “pesi” che i valori di ogni fattorepazienti). Tanto i “pesi” che i valori di ogni fattoresono stati attribuiti in base ai risultati dell’analisi sono stati attribuiti in base ai risultati dell’analisi dei “diari” delle attività assistenziali dei “diari” delle attività assistenziali preliminarmente esaminati.preliminarmente esaminati.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 93/136

INDICE SINTETICO DI INDICE SINTETICO DI ESPOSIZIONE MAPOESPOSIZIONE MAPO

Nel modello di calcolo il fattore sollevatore (FS) Nel modello di calcolo il fattore sollevatore (FS) risulta essere moltiplicatore o demoltiplicatore risulta essere moltiplicatore o demoltiplicatore solo dei pazienti non collaboranti, mentre il fattore solo dei pazienti non collaboranti, mentre il fattore ausili minori (FA) è relazionato solo ai pazienti ausili minori (FA) è relazionato solo ai pazienti parzialmente collaboranti: è stata scelta questa parzialmente collaboranti: è stata scelta questa impostazione per razionalizzare il modello, impostazione per razionalizzare il modello, sebbene nella realtà entrambi i tipi di ausili siano sebbene nella realtà entrambi i tipi di ausili siano da riferirsi alla totalità dei pazienti non da riferirsi alla totalità dei pazienti non autosufficienti.autosufficienti.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 94/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Rapporto pazienti non autosufficienti e operatori Rapporto pazienti non autosufficienti e operatori (NC/Op e PC/Op)(NC/Op e PC/Op)I dati rilevati sono il numero “medio” e di “picco” I dati rilevati sono il numero “medio” e di “picco” dei pazienti non autosufficienti ed il numero di dei pazienti non autosufficienti ed il numero di operatori addetti all’assistenza durante le 24 ore. operatori addetti all’assistenza durante le 24 ore. La scelta di suddividere i pazienti non La scelta di suddividere i pazienti non autosufficienti in totalmente non collaboranti (NC) autosufficienti in totalmente non collaboranti (NC) e parzialmente collaboranti (PC) deriva e parzialmente collaboranti (PC) deriva dall’evidenza di un differente sovraccarico dall’evidenza di un differente sovraccarico biomeccanico sul rachide lombare in relazione biomeccanico sul rachide lombare in relazione alle diverse tipologie di manovre effettuate.alle diverse tipologie di manovre effettuate.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 95/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Fattore sollevatore (FS)Fattore sollevatore (FS)La valutazione del solleva-pazienti coniuga due La valutazione del solleva-pazienti coniuga due aspetti: la sufficienza numerica in relazione al aspetti: la sufficienza numerica in relazione al numero dei pazienti totalmente non collaboranti e numero dei pazienti totalmente non collaboranti e l'adeguatezza alle esigenze del reparto. Per l'adeguatezza alle esigenze del reparto. Per “sufficienza numerica” si intende la presenza di 1 “sufficienza numerica” si intende la presenza di 1 sollevatore ogni 8 pazienti totalmente non sollevatore ogni 8 pazienti totalmente non collaboranti (NC).collaboranti (NC).

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 96/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Si considera “inadeguato alle esigenze del Si considera “inadeguato alle esigenze del reparto” un sollevatore che:reparto” un sollevatore che:- non può essere utilizzato per il tipo di pazienti - non può essere utilizzato per il tipo di pazienti abitualmente presenti in reparto;abitualmente presenti in reparto;- è in cattivo stato di manutenzione - è in cattivo stato di manutenzione (frequentemente rotto);(frequentemente rotto);- non può essere utilizzato per le caratteristiche - non può essere utilizzato per le caratteristiche ambientali delle camere di degenza c/o dei bagni ambientali delle camere di degenza c/o dei bagni (spazi insufficienti).(spazi insufficienti).

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 97/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Il valore attribuito al fattore sollevatore (FS) varia Il valore attribuito al fattore sollevatore (FS) varia da 0,5 a 4 nelle varie situazioni evidenziate nella da 0,5 a 4 nelle varie situazioni evidenziate nella tabella di seguito riportata.tabella di seguito riportata.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 98/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Fattore ausili minoriFattore ausili minoriSi considerano “ausili minori” le attrezzature che Si considerano “ausili minori” le attrezzature che riducono il numero o il sovraccarico indotto da riducono il numero o il sovraccarico indotto da alcune operazioni di spostamento parziale del alcune operazioni di spostamento parziale del peso del paziente (telo ad alto scorrimento, rullo, peso del paziente (telo ad alto scorrimento, rullo, materassino alto scorrimento, transfer disc, materassino alto scorrimento, transfer disc, cintura ergonomica). Si considerano presenti cintura ergonomica). Si considerano presenti quando la dotazione del reparto comprende un quando la dotazione del reparto comprende un telo ad alto scorrimento più almeno due degli altri telo ad alto scorrimento più almeno due degli altri tre citati.tre citati.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 99/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Al relativo fattore è stato attribuito un valore Al relativo fattore è stato attribuito un valore demoltiplicativo pari a 0,5, considerando chedemoltiplicativo pari a 0,5, considerando chela presenza di tali ausili riduce il numero delle la presenza di tali ausili riduce il numero delle operazioni sopracitate. Quando gli ausilioperazioni sopracitate. Quando gli ausiliminori non risultano presenti o sufficienti il valore minori non risultano presenti o sufficienti il valore attribuito diventa 1; si propone il valore diattribuito diventa 1; si propone il valore di0,75 per una buona numerosità e bassa diversità.0,75 per una buona numerosità e bassa diversità.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 100/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

In sintesi:In sintesi:- ausili minori assenti = 1- ausili minori assenti = 1- ausili minori presenti (telo + due degli altri tre - ausili minori presenti (telo + due degli altri tre ausili minori indicati) = 0,5ausili minori indicati) = 0,5

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 101/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Fattore carrozzineFattore carrozzineLa valutazione delle carrozzine e/o comode La valutazione delle carrozzine e/o comode considera due aspetti in modo integrato: laconsidera due aspetti in modo integrato: lasufficienza numerica in relazione al numero di sufficienza numerica in relazione al numero di pazienti non autosufficienti e la presenza dipazienti non autosufficienti e la presenza direquisiti ergonomici.requisiti ergonomici.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 102/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Si intende per sufficienza numerica la presenza di Si intende per sufficienza numerica la presenza di un numero di carrozzine pari almeno alla metà dei un numero di carrozzine pari almeno alla metà dei pazienti non autosufficienti del reparto. Tale scelta pazienti non autosufficienti del reparto. Tale scelta è indotta dalla considerazione che alcuni pazienti è indotta dalla considerazione che alcuni pazienti totalmente non collaboranti (allettati) o totalmente non collaboranti (allettati) o parzialmente collaboranti non utilizzano parzialmente collaboranti non utilizzano carrozzine.carrozzine.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 103/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione dei requisiti ergonomici vieneLa valutazione dei requisiti ergonomici vieneeffettuata attribuendo, ad ogni tipo di carrozzina-effettuata attribuendo, ad ogni tipo di carrozzina-comoda individuata nel corso del sopralluogo, un comoda individuata nel corso del sopralluogo, un valore pari a 1 per l’assenza di ognuno dei valore pari a 1 per l’assenza di ognuno dei seguenti aspetti:seguenti aspetti:- braccioli, che devono essere rimovibili;- braccioli, che devono essere rimovibili;- schienale, che non deve risultare ingombrante - schienale, che non deve risultare ingombrante nel senso dell’altezza;nel senso dell’altezza;- frenabilità, che deve essere assicurata;- frenabilità, che deve essere assicurata;- larghezza, che deve essere inferiore a 70 - larghezza, che deve essere inferiore a 70 centimetri.centimetri.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 104/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Attraverso la somma del punteggio di Attraverso la somma del punteggio di “inadeguatezza” di ogni tipo di carrozzine,“inadeguatezza” di ogni tipo di carrozzine,moltiplicato per il numero di carrozzine (aventi le moltiplicato per il numero di carrozzine (aventi le stesse caratteristiche), si ottiene il punteggio stesse caratteristiche), si ottiene il punteggio globale per ogni tipo di carrozzina (punteggio di globale per ogni tipo di carrozzina (punteggio di colonna). Dalla somma dei diversi punteggi di colonna). Dalla somma dei diversi punteggi di colonna, divisa per il numero totale di carrozzine colonna, divisa per il numero totale di carrozzine si ottiene il Punteggio Medio di carrozzine si ottiene il Punteggio Medio di carrozzine (PMcarr), che rappresenta perciò la valutazione (PMcarr), che rappresenta perciò la valutazione della congruità ergonomica di tutte le carrozzine-della congruità ergonomica di tutte le carrozzine-comode presenti in quel reparto.comode presenti in quel reparto.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 105/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Il valore di tale fattore varia da 0,75 a 2 poiché la Il valore di tale fattore varia da 0,75 a 2 poiché la presenza di carrozzine-comode non adeguatepresenza di carrozzine-comode non adeguatee insufficienti induce almeno un raddoppio della e insufficienti induce almeno un raddoppio della frequenza delle operazioni di spostamento del frequenza delle operazioni di spostamento del paziente che determinano un sovraccarico paziente che determinano un sovraccarico biomeccanico del rachide lombare.biomeccanico del rachide lombare.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 106/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Fattore ambienteFattore ambienteSono stati considerati unicamente gli aspetti Sono stati considerati unicamente gli aspetti strutturali dell’ambiente che possono determinare strutturali dell’ambiente che possono determinare un aumento o una diminuzione delle operazioni di un aumento o una diminuzione delle operazioni di movimentazione sovraccaricanti il rachide movimentazione sovraccaricanti il rachide lombare.lombare.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 107/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Nella scheda di rilevazione sono state predisposte Nella scheda di rilevazione sono state predisposte tre sezioni che prevedono l’analisi di: bagni per tre sezioni che prevedono l’analisi di: bagni per l’igiene del paziente, bagni per WC, camere dil’igiene del paziente, bagni per WC, camere didegenza.degenza.Per ognuna di tali sezioni, si procede Per ognuna di tali sezioni, si procede analogamente a quanto effettuato per le analogamente a quanto effettuato per le carrozzine calcolando il punteggio medio di carrozzine calcolando il punteggio medio di “inadeguatezza” delle singole sezioni. La somma “inadeguatezza” delle singole sezioni. La somma dei punteggi medi delle tre sezioni costituisce il dei punteggi medi delle tre sezioni costituisce il Fattore Ambiente che viene suddiviso in treFattore Ambiente che viene suddiviso in trecategorie di range, espressione rispettivamente di categorie di range, espressione rispettivamente di bassa, media, alta inadeguatezza.bassa, media, alta inadeguatezza.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 108/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Il valore del fattore ambiente varia da 0,75 a 1,5: Il valore del fattore ambiente varia da 0,75 a 1,5: le osservazioni preliminari hanno permesso di le osservazioni preliminari hanno permesso di stabilire che la completa assenza dei requisiti stabilire che la completa assenza dei requisiti ergonomici considerati nelle strutture ambientali ergonomici considerati nelle strutture ambientali sanitarie comporta di fatto un aumento di circa 1,5 sanitarie comporta di fatto un aumento di circa 1,5 delle manovre che determinano sovraccarico delle manovre che determinano sovraccarico biomeccanico del rachide lombare.biomeccanico del rachide lombare.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 109/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 110/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Fattore formazioneFattore formazioneFattore determinante che contribuisce a definire Fattore determinante che contribuisce a definire l’indice di esposizione è la specifica formazione l’indice di esposizione è la specifica formazione degli operatori.degli operatori.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 111/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Le esperienze di verifica di efficacia della Le esperienze di verifica di efficacia della formazione hanno portato a definire i requisiti formazione hanno portato a definire i requisiti minimi di adeguatezza della formazione specifica minimi di adeguatezza della formazione specifica sulla base delle seguenti caratteristiche:sulla base delle seguenti caratteristiche:- corso di formazione della durata di 6 ore - corso di formazione della durata di 6 ore articolato in una parte teorica e in esercitazioni articolato in una parte teorica e in esercitazioni pratiche sulla modalità meno sovraccaricanti di pratiche sulla modalità meno sovraccaricanti di sollevamento manuale parziale del paziente;sollevamento manuale parziale del paziente;- esercitazione pratica sull’utilizzazione corretta - esercitazione pratica sull’utilizzazione corretta delle attrezzature.delle attrezzature.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 112/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Laddove l’attività di formazione è stata effettuata Laddove l’attività di formazione è stata effettuata con queste caratteristiche è stato constatato che il con queste caratteristiche è stato constatato che il numero delle azioni di movimentazione numero delle azioni di movimentazione sovraccaricanti il rachide lombare diminuiva sovraccaricanti il rachide lombare diminuiva sensibilmente e che quelle residue venivano sensibilmente e che quelle residue venivano effettuate con modalità meno sovraccaricanti.effettuate con modalità meno sovraccaricanti.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 113/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Pertanto è stato attribuito un valore Pertanto è stato attribuito un valore demoltiplicativo pari a 0,75 ai casi di adeguata demoltiplicativo pari a 0,75 ai casi di adeguata formazione. Laddove invece la formazione era formazione. Laddove invece la formazione era stata limitata alla somministrazione di stata limitata alla somministrazione di informazioni, non è poi stata riscontrata una informazioni, non è poi stata riscontrata una sostanziale diminuzione dei rischi nelle attività sostanziale diminuzione dei rischi nelle attività delle movimentazioni e pertanto il fattore di delle movimentazioni e pertanto il fattore di demoltiplicazione è stato posto pari a 1.demoltiplicazione è stato posto pari a 1.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 114/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

Nei casi invece in cui non è stata effettuata Nei casi invece in cui non è stata effettuata nessun tipo di informazione, è stato stimato unnessun tipo di informazione, è stato stimato unraddoppio della frequenza-gravità delle manovre raddoppio della frequenza-gravità delle manovre sovraccaricanti il rachide e pertanto il fattore sovraccaricanti il rachide e pertanto il fattore moltiplicativo diventa 2.moltiplicativo diventa 2.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 115/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

In sintesi:In sintesi: Formazione effettuata con corso completo = 0,75Formazione effettuata con corso completo = 0,75 Formazione effettuata solo con corso di Formazione effettuata solo con corso di formazione all’utilizzo di ausili = 1formazione all’utilizzo di ausili = 1 Formazione effettuata solo con distribuzione di Formazione effettuata solo con distribuzione di opuscolo informativo = 1opuscolo informativo = 1 Formazione non effettuata = 2Formazione non effettuata = 2

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 116/136

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 117/136

LIVELLI DI AZIONELIVELLI DI AZIONE

Indice MAPO compreso fra 0 e 1,5 (area verde): il Indice MAPO compreso fra 0 e 1,5 (area verde): il rischio è praticamente trascurabile.rischio è praticamente trascurabile.

Indice MAPO compreso fra 1,51 e 5 (area gialla): Indice MAPO compreso fra 1,51 e 5 (area gialla): rappresenta un’esposizione che, seppurrappresenta un’esposizione che, seppurnon rilevante, può comportare un aumento delle non rilevante, può comportare un aumento delle patologie a carico del rachide lombosacrale epatologie a carico del rachide lombosacrale eper tale motivo si ritiene utile attivare la per tale motivo si ritiene utile attivare la formazione, la sorveglianza sanitaria e laformazione, la sorveglianza sanitaria e laprogrammazione di interventi di bonifica a lungo programmazione di interventi di bonifica a lungo termine.termine.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 118/136

LIVELLI DI AZIONELIVELLI DI AZIONE

Indice MAPO superiore a 5 (area rossa): indica Indice MAPO superiore a 5 (area rossa): indica un’esposizione tanto più significativa quanto più il un’esposizione tanto più significativa quanto più il valore dell’indice aumenta: è necessario attivare valore dell’indice aumenta: è necessario attivare programmi di formazione e di sorveglianza programmi di formazione e di sorveglianza sanitaria specifica nonché predisporre ed attuare sanitaria specifica nonché predisporre ed attuare un piano per la rimozione dei fattori di rischio a un piano per la rimozione dei fattori di rischio a breve termine.breve termine.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 119/136

MISURE DI PREVENZIONEMISURE DI PREVENZIONE

Tenendo conto dell’epidemiologia del mal di Tenendo conto dell’epidemiologia del mal di schiena, è fondamentale ridurre o eliminareschiena, è fondamentale ridurre o eliminarealla fonte i fattori di rischio occupazionali in grado alla fonte i fattori di rischio occupazionali in grado di indurre una patologia da sovraccaricodi indurre una patologia da sovraccaricofunzionale del rachide seppure in via correlata.funzionale del rachide seppure in via correlata.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 120/136

MISURE DI PREVENZIONEMISURE DI PREVENZIONE

L’analisi dei casi di patologie della colonna L’analisi dei casi di patologie della colonna vertebrale denunciati all’INAIL conferma che le più vertebrale denunciati all’INAIL conferma che le più comuni attività da considerare a rischio sono:comuni attività da considerare a rischio sono:

- lavoro di facchinaggio,- lavoro di facchinaggio,- lavoro di magazzinaggio,- lavoro di magazzinaggio,- lavoro per strutture sanitarie ove è richiesta la - lavoro per strutture sanitarie ove è richiesta la movimentazione dei pazienti,movimentazione dei pazienti,- lavoro di manovale edile.- lavoro di manovale edile.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 121/136

MISURE DI PREVENZIONEMISURE DI PREVENZIONE

Per la prevenzione primaria si devono comunque Per la prevenzione primaria si devono comunque applicare diversi principi in maniera coordinataapplicare diversi principi in maniera coordinata- tecnico: progettazione ergonomica e dotazione - tecnico: progettazione ergonomica e dotazione di ausili meccanici per la MMC;di ausili meccanici per la MMC;- organizzativo e procedurale: adeguata - organizzativo e procedurale: adeguata distribuzione del carico di lavoro;distribuzione del carico di lavoro;- adeguata formazione ed addestramento.- adeguata formazione ed addestramento.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 122/136

MISURE DI PREVENZIONEMISURE DI PREVENZIONE

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 123/136

MISURE DI PREVENZIONEMISURE DI PREVENZIONE

In sede di valutazione, il datore di lavoro in In sede di valutazione, il datore di lavoro in collaborazione con il RSPP e con il medicocollaborazione con il RSPP e con il medicocompetente correla l’esposizione a rischio con le competente correla l’esposizione a rischio con le caratteristiche individuali e le condizioni dicaratteristiche individuali e le condizioni disalute del lavoratore.salute del lavoratore.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 124/136

MISURE DI PREVENZIONEMISURE DI PREVENZIONE

I risultati della sorveglianza sanitaria I risultati della sorveglianza sanitaria confermeranno o meno l’efficacia degli interventi confermeranno o meno l’efficacia degli interventi di prevenzione.di prevenzione.I parametri gestionali, organizzativi ed ambientali I parametri gestionali, organizzativi ed ambientali significativi ai fini della prevenzione sono i significativi ai fini della prevenzione sono i seguenti:seguenti:1) la valutazione del rischio,1) la valutazione del rischio,2) il layout strutturale e di processo,2) il layout strutturale e di processo,3) l’organizzazione aziendale,3) l’organizzazione aziendale,4) la formazione ed addestramento dei lavoratori.4) la formazione ed addestramento dei lavoratori.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 125/136

MISURE DI PREVENZIONEMISURE DI PREVENZIONE

Il datore di lavoro sulla base dei dati provenienti Il datore di lavoro sulla base dei dati provenienti dal MC e dal RSPP dovrà attuare sistemidal MC e dal RSPP dovrà attuare sistemidi governo del rischio concordati con i suddetti e di governo del rischio concordati con i suddetti e condivisi con i lavoratori, che comprendano:condivisi con i lavoratori, che comprendano:

- riprogettazione dei compiti di MMC,- riprogettazione dei compiti di MMC,- introduzione di interruzioni / pause,- introduzione di interruzioni / pause,- rotazione / cambio mansione,- rotazione / cambio mansione,- semi-automazione,- semi-automazione,- automazione parziale,- automazione parziale,- vigilanza e controllo.- vigilanza e controllo.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 126/136

MISURE DI PREVENZIONEMISURE DI PREVENZIONE

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 127/136

MISURE DI PREVENZIONEMISURE DI PREVENZIONE

La prevenzione terziaria del mal di schiena, intesa La prevenzione terziaria del mal di schiena, intesa come un trattamento in grado di prevenire la come un trattamento in grado di prevenire la ricorrenza degli attacchi e l’invalidità lavorativa, e ricorrenza degli attacchi e l’invalidità lavorativa, e di migliorare la qualità della vita, è l’intervento più di migliorare la qualità della vita, è l’intervento più praticabile rispetto alla prevenzione primaria (del praticabile rispetto alla prevenzione primaria (del primo attacco) e secondaria (diagnosi precoce).primo attacco) e secondaria (diagnosi precoce).

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 128/136

MISURE DI PREVENZIONEMISURE DI PREVENZIONE

1) Esercizi/attività fisica1) Esercizi/attività fisica2) Informazioni/istruzioni2) Informazioni/istruzioni3) Fasce/supporti per la schiena/cinture/sostegni 3) Fasce/supporti per la schiena/cinture/sostegni lombarilombari4) Plantari/scarpe ortopediche4) Plantari/scarpe ortopediche5) Ergonomia fisica5) Ergonomia fisica6) Ergonomia organizzativa6) Ergonomia organizzativa8) Cambio/modifica del posto di lavoro al ritorno 8) Cambio/modifica del posto di lavoro al ritorno dopo la malattiadopo la malattia

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 129/136

SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Le finalità generali della sorveglianza sanitaria Le finalità generali della sorveglianza sanitaria sono di tipo eminentemente preventivo esono di tipo eminentemente preventivo edestinate a verificare, prima dell’avvio al lavoro e destinate a verificare, prima dell’avvio al lavoro e poi nel tempo, l’adeguatezza del rapportopoi nel tempo, l’adeguatezza del rapportotra specifica condizione di salute e specifica tra specifica condizione di salute e specifica condizione di lavoro dei lavoratori singoli e, incondizione di lavoro dei lavoratori singoli e, inseconda istanza, collettivamente considerati.seconda istanza, collettivamente considerati.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 130/136

SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

La sorveglianza sanitaria a livello individuale ha lo La sorveglianza sanitaria a livello individuale ha lo scopo di valutare:scopo di valutare:- i soggetti portatori di condizioni di - i soggetti portatori di condizioni di ipersuscettibilità,ipersuscettibilità,- i soggetti con patologie allo stato iniziale ed - i soggetti con patologie allo stato iniziale ed ancora reversibile,ancora reversibile,- i soggetti con affezioni conclamate al fine di - i soggetti con affezioni conclamate al fine di adottare immediate misure di protezione,adottare immediate misure di protezione,- i compiti più adeguati al lavoratore, attraverso la - i compiti più adeguati al lavoratore, attraverso la formulazione del giudizio di idoneità al lavoro,formulazione del giudizio di idoneità al lavoro,- gli elementi necessari per i provvedimenti - gli elementi necessari per i provvedimenti medico-legalimedico-legali

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 131/136

SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

La sorveglianza sanitaria effettuata su un gruppo La sorveglianza sanitaria effettuata su un gruppo di lavoratori ha lo scopo di valutare:di lavoratori ha lo scopo di valutare:- la prevalenza e l’incidenza dei casi di patologie - la prevalenza e l’incidenza dei casi di patologie correlate al lavoro,correlate al lavoro,- l’emersione di nuovi casi, in relazione alla - l’emersione di nuovi casi, in relazione alla adeguatezza delle misure preventive adottate,adeguatezza delle misure preventive adottate,- l’accuratezza della compilazione del documento di - l’accuratezza della compilazione del documento di valutazione dei rischi fatta dal datore di lavoro valutazione dei rischi fatta dal datore di lavoro attraverso l’analisi critica dei dati anonimi e collettivi attraverso l’analisi critica dei dati anonimi e collettivi in corso di riunione periodica,in corso di riunione periodica,- le postazioni di lavoro particolarmente a rischio in - le postazioni di lavoro particolarmente a rischio in relazione alla gravità o frequenza delle patologie relazione alla gravità o frequenza delle patologie riscontrate.riscontrate.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 132/136

ATTIVAZIONE DELLA ATTIVAZIONE DELLA SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

La sorveglianza sanitaria viene attivata in base La sorveglianza sanitaria viene attivata in base alla valutazione del rischio che deve tener conto alla valutazione del rischio che deve tener conto del dato epidemiologico quale, ad esempio, la del dato epidemiologico quale, ad esempio, la segnalazione di disturbi o patologie del rachide.segnalazione di disturbi o patologie del rachide.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 133/136

ATTIVAZIONE DELLA ATTIVAZIONE DELLA SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Qualunque sia il metodo di valutazione adottato, la Qualunque sia il metodo di valutazione adottato, la sorveglianza è comunque attivata per tutti i soggetti sorveglianza è comunque attivata per tutti i soggetti esposti a condizioni di movimentazione manuale di esposti a condizioni di movimentazione manuale di carichi in cui l’indice di rischio sia risultato carichi in cui l’indice di rischio sia risultato

> 1 secondo il metodo NIOSH, > 1 secondo il metodo NIOSH, > 1.5 per il MAPO, > 1.5 per il MAPO, > 10 per il SUVA,> 10 per il SUVA,dalla classe 2 in su per il metodo OWAS.dalla classe 2 in su per il metodo OWAS.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 134/136

ATTIVAZIONE DELLA ATTIVAZIONE DELLA SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Per i valori inferiori (area a rischio lieve o dubbio) Per i valori inferiori (area a rischio lieve o dubbio) è comunque consigliabile effettuare un è comunque consigliabile effettuare un accertamento preventivo da parte del medico accertamento preventivo da parte del medico competente, almeno al fine di valutare le inizialicompetente, almeno al fine di valutare le inizialicondizioni di salute del lavoratore, e le eventuali condizioni di salute del lavoratore, e le eventuali condizioni di ipersuscettibilità.condizioni di ipersuscettibilità.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 135/136

ATTIVAZIONE DELLA ATTIVAZIONE DELLA SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Quindi la periodicità andrà stabilita dal medico Quindi la periodicità andrà stabilita dal medico competente in funzione della valutazionecompetente in funzione della valutazionedel rischio e delle conoscenze relative allo stato di del rischio e delle conoscenze relative allo stato di salute individuale e collettivo della popolazione salute individuale e collettivo della popolazione seguita; il medico competente può, inoltre, seguita; il medico competente può, inoltre, adottare periodicità differenziate per i singoli adottare periodicità differenziate per i singoli soggetti.soggetti.

12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 136/136

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