titolo di esempio Tel. 0122.854720 - Fax 0122.854421 ... · appartata dal mondo, quasi eremitica....

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L’anello della Certosa è un percorso autoguidato ad anello intorno alla Certosa di Montebenedetto. Evidenzia alcuni aspetti esterni del complesso monastico di interpretazione non immediata come i ruderi della vecchia fornace per la calce, del muro di cinta, del chiostro, della correria, oltre ad alcune consuetudini dei certosini. L’anello si sviluppa in otto tappe disposte lungo mulattiere e facili sentieri, con partenza dalla bacheca del Parco Orsiera Rocciavrè posta al termine della strada transitabile. Percorre le aree esterne della Certosa e continua scendendo al ponte, dove si ritiene sorgesse una segheria azionata dalle acque del torrente detto appunto “Rio della Sega”, e poi al caratteristico arco inclinato, residuo della finestra che si apriva nell’abside della chiesa della correria. Da questo punto, tramite una breve salita, si ritorna sulla strada carrozzabile e quindi al punto di partenza. Ad ogni tappa è presente un pannello informativo con cenni storici ed illustrazioni esplicative: La Correria o “casa bassa” ospitava i Fratelli Conversi, che disponevano di celle individuali e di una chiesa, ed era funzionale alle esigenze materiali della comunità certosina, in quanto si trovavano anche i locali necessari alle attività agricole ed artigianali svolte dai Fratelli e la foresteria dove alloggiavano i viandanti e i visitatori. A partire dal 1300 le correrie vennero abolite ed i conversi si stabilirono in un’ala del monastero principale a loro riservata. Sono rimasti pochi ma suggestivi ruderi a testimonianza della casa bassa di Montebenedetto: rimane in piedi, fortemente inclinato, lo spigolo nord-est della chiesa con la finestra dell’abside. Da rilevare che la posizione attuale della correria non è quella originaria: il monastero minore si trovava, all’epoca della sua costruzione, sul prolungamento verso valle del grande prato a est della Certosa. In seguito all’erosione del ruscello sottostante avvenne uno spaventoso smottamento del terreno che trascinò la correria 30 metri più in basso. TORINO PARCO NATURALE ORSIERA ROCCIAVRÈ PER INFORMAZIONI Ufficio amministrativo Via Massimo d’Azeglio 16 – 10053 BUSSOLENO (TO) Telefono: 0122.47064 E-mail: [email protected] [email protected] Gruppo Cartusia Pro Loco Villar Focchiardo Telefono: 349.7358660 - sito internet: www.cartusia.it Gli spazi interni al complesso monumentale della Certosa sono visitabili da maggio a ottobre. Un po’ di storia... Una Certosa è un monastero dell’Ordine dei monaci certosini. Fondatore dell’Ordine certosino fu Bruno di Colonia (1030- 1101) spinto dalla vocazione per un genere di vita monacale più appartata dal mondo, quasi eremitica. Egli ottenne dal vescovo di Grenoble un terreno situato in una valle poco accessibile nel massiccio montuoso della Chartreuse e vi fondò nel 1084 la prima certosa, la “Grande Chartreuse”, ancora oggi sede del Capitolo generale che governa l’Ordine certosino. Sin dall’origine la comunità certosina è distinta in Padri e Fratelli (detti anche Conversi). I Padri sono sacerdoti e conducono una vita di preghiera in solitudine e silenzio, mentre i Conversi sono monaci laici che affiancano alla preghiera lo svolgimento di tutte le occupazioni pratiche, anche al di fuori del monastero. A capo di ogni comunità certosina vi è il Priore, il quale nomina un Procuratore che coordina l’attività dei Conversi e gestisce l’amministrazione temporale del monastero. Montebenedetto La Certosa, edificata nel 1198-1200, è l’unico esempio di certosa “primitiva” ossia certosa che conserva ancora parti originali di costruzione medievale. Il luogo scelto per la costruzione della Certosa di Montebenedetto è il tipico “deserto” analogo alla località in cui San Bruno fondò la prima certosa: una conca che non si intuisce dal fondo valle, protetta dagli stretti valloni del torrente Gravio e del rio Buggia. I monaci abitarono la Certosa di Montebenedetto per quasi trecento anni. La Certosa amministrava un patrimonio fondiario concentrato nella bassa Valle di Susa tra Villar Focchiardo e Avigliana, organizzando l’attività agricola di cascine dipendenti dal monastero dette “grange”. Nel 1473 una straordinaria piena del rio delle Fontane danneggiò gravemente la Certosa e le celle dei monaci furono completamente distrutte. I certosini si trasferirono a Banda, grangia di proprietà dei certosini situata a quota più bassa lungo il sentiero verso l’abitato di Villar Focchiardo. In seguito all’abbandono dei certosini, Montebenedetto divenne una grangia adibita ad attività agricole e pastorali, affidata ad un Procuratore, e rimase di proprietà dell’Ordine certosino fino alla confisca dei beni avvenuta nel periodo napoleonico. Oggi l’intera Certosa con gli annessi terreni circostanti è di proprietà della Regione Piemonte ed è affidata all’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie. Per approfondire la conoscenza della Certosa di Montebenedetto e dell’Ordine certosino vi invitiamo a visitare i siti www.parchialpicozie.it e www.cartusia.it La Certosa di Montebenedetto si trova nel territorio del Comune di Villar Focchiardo a circa 1150 m all’interno dell’area protetta del Parco naturale Orsiera Rocciavrè. Il Comune di Villar Focchiardo si raggiunge in auto dalla autostrada A32 Torino-Bardonecchia (in direzione Bardonecchia uscita Borgone Susa, in direzione Torino uscita Chianocco) o dalle strade statali 24 e 25. La Certosa di Montebenedetto dista circa dieci chilometri dall’abitato di Villar Focchiardo: si raggiunge mediante una strada consortile carrozzabile di caratteristiche e tipologia montana che attraversa le tipiche coltivazioni di marrone ed alcune gradevoli borgate di montagna. È raggiungibile anche a piedi lungo sentieri da Villar Focchiardo (sentiero 506) e San Giorio - Adret (sentiero 524). Disegni di Elio Giuliano Immagini archivio fotografico Parchi Alpi Cozie e Gruppo Cartusia Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie SEDE LEGALE: Via Fransuà Fontan, 1 10050 Salbertrand (TO) Tel. 0122.854720 - Fax 0122.854421 [email protected] www.parchialpicozie.it Certosa di Montebenedetto Testimonianza del XIII secolo www.parchialpicozie.it La certosa La fornace Il muro di cinta L’esterno della chiesa Il grande chiostro Il ponte La segheria La correria 1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8

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L’anello della Certosa è un percorso autoguidato ad anello intorno alla Certosa di Montebenedetto. Evidenzia alcuni aspetti esterni del complesso monastico di interpretazione non immediata come i ruderi della vecchia fornace per la calce, del muro di cinta, del chiostro, della correria, oltre ad alcune consuetudini dei certosini. L’anello si sviluppa in otto tappe disposte lungo mulattiere e facili sentieri, con partenza dalla bacheca del Parco Orsiera Rocciavrè posta al termine della strada transitabile. Percorre le aree esterne della Certosa e continua scendendo al ponte, dove si ritiene sorgesse una segheria azionata dalle acque del torrente detto appunto “Rio della Sega”, e poi al caratteristico arco inclinato, residuo della fi nestra che si apriva nell’abside della chiesa della correria. Da questo punto, tramite una breve salita, si ritorna sulla strada carrozzabile e quindi al punto di partenza.

Ad ogni tappa è presente un pannello informativo con cenni storici ed illustrazioni esplicative:

La Correria o “casa bassa” ospitava i Fratelli Conversi, che disponevano di celle individuali e di una chiesa, ed era funzionale alle esigenze materiali della comunità certosina, in quanto si trovavano anche i locali necessari alle attività agricole ed artigianali svolte dai Fratelli e la foresteria dove alloggiavano i viandanti e i visitatori. A partire dal 1300 le correrie vennero abolite ed i conversi si stabilirono in un’ala del monastero principale a loro riservata.Sono rimasti pochi ma suggestivi ruderi a testimonianza della casa bassa di Montebenedetto: rimane in piedi, fortemente inclinato, lo spigolo nord-est della chiesa con la fi nestra dell’abside. Da rilevare che la posizione attuale della correria non è quella originaria: il monastero minore si trovava, all’epoca della sua costruzione, sul prolungamento verso valle del grande prato a est della Certosa. In seguito all’erosione del ruscello sottostante avvenne uno spaventoso smottamento del terreno che trascinò la correria 30 metri più in basso.

TORINO

PARCO NATURALE ORSIERA ROCCIAVRÈPER INFORMAZIONIUffi cio amministrativoVia Massimo d’Azeglio 16 – 10053 BUSSOLENO (TO)Telefono: 0122.47064 E-mail: [email protected] [email protected]

Gruppo Cartusia Pro Loco Villar FocchiardoTelefono: 349.7358660 - sito internet: www.cartusia.itGli spazi interni al complesso monumentale della Certosa sono visitabili da maggio a ottobre.

Un po’ di storia...Una Certosa è un monastero dell’Ordine dei monaci certosini. Fondatore dell’Ordine certosino fu Bruno di Colonia (1030-1101) spinto dalla vocazione per un genere di vita monacale più appartata dal mondo, quasi eremitica. Egli ottenne dal vescovo di Grenoble un terreno situato in una valle poco accessibile nel massiccio montuoso della Chartreuse e vi fondò nel 1084 la prima certosa, la “Grande Chartreuse”, ancora oggi sede del Capitolo generale che governa l’Ordine certosino. Sin dall’origine la comunità certosina è distinta in Padri e Fratelli (detti anche Conversi). I Padri sono sacerdoti e conducono una vita di preghiera in solitudine e silenzio, mentre i Conversi sono monaci laici che affi ancano alla preghiera lo svolgimento di tutte le occupazioni pratiche, anche al di fuori del monastero. A capo di ogni comunità certosina vi è il Priore, il quale nomina un Procuratore che coordina l’attività dei Conversi e gestisce l’amministrazione temporale del monastero.

MontebenedettoLa Certosa, edifi cata nel 1198-1200, è l’unico esempio di certosa “primitiva” ossia certosa che conserva ancora parti originali di costruzione medievale. Il luogo scelto per la costruzione della Certosa di Montebenedetto è il tipico “deserto” analogo alla località in cui San Bruno fondò la prima certosa: una conca che non si intuisce dal fondo valle, protetta dagli stretti valloni del torrente Gravio e del rio Buggia. I monaci abitarono la Certosa di Montebenedetto per quasi trecento anni. La Certosa amministrava un patrimonio fondiario concentrato nella bassa Valle di Susa tra Villar Focchiardo e Avigliana, organizzando l’attività agricola di cascine dipendenti dal monastero dette “grange”. Nel 1473 una straordinaria piena del rio delle Fontane danneggiò gravemente la Certosa e le celle dei monaci furono completamente distrutte. I certosini si trasferirono a Banda, grangia di proprietà dei certosini situata a quota più bassa lungo il sentiero verso l’abitato di Villar Focchiardo. In seguito all’abbandono dei certosini, Montebenedetto divenne una grangia adibita ad attività agricole e pastorali, affi data ad un Procuratore, e rimase di proprietà dell’Ordine certosino fi no alla confi sca dei beni avvenuta nel periodo napoleonico.Oggi l’intera Certosa con gli annessi terreni circostanti è di proprietà della Regione Piemonte ed è affi data all’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie.

Per approfondire la conoscenza della Certosa di Montebenedetto e dell’Ordine certosino vi invitiamo a visitare i siti www.parchialpicozie.it e www.cartusia.it

La Certosa di Montebenedetto si trova nel territorio del Comune di Villar Focchiardo a circa 1150 m all’interno dell’area protetta del Parco naturale Orsiera Rocciavrè.Il Comune di Villar Focchiardo si raggiunge in auto dalla autostrada A32 Torino-Bardonecchia (in direzione Bardonecchia uscita Borgone Susa, in direzione Torino uscita Chianocco) o dalle strade statali 24 e 25.La Certosa di Montebenedetto dista circa dieci chilometri dall’abitato di Villar Focchiardo: si raggiunge mediante una strada consortile carrozzabile di caratteristiche e tipologia montana che attraversa le tipiche coltivazioni di marrone ed alcune gradevoli borgate di montagna. È raggiungibile anche a piedi lungo sentieri da Villar Focchiardo (sentiero 506) e San Giorio - Adret (sentiero 524).

Disegni di Elio GiulianoImmagini archivio fotografi co Parchi Alpi Cozie e Gruppo Cartusia

Ente di gestione delle aree protettedelle Alpi Cozie

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10050 Salbertrand (TO) Tel. 0122.854720 - Fax 0122.854421

[email protected]

Certosa di Montebenedetto Testimonianza del XIII secolo

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