Title (Arial bold 30 point) second line...
Transcript of Title (Arial bold 30 point) second line...
Roma Capitale
Sintesi della Relazione di Fine Mandato
8 Febbraio 2013
2
Premessa
La relazione di fine mandato, prevista dal decreto legislativo 149/2011 come modificato
dalla legge n. 213/2012, contiene la descrizione dettagliata delle principali novità legislative
che hanno condizionato il contesto di riferimento, nonché delle principali attività
amministrative svolte durante il mandato medesimo.
In particolare fa un analisi dei principali aspetti economici, finanziari e contabili che hanno
caratterizzato il mandato quinquennale in via di completamento.
Tale relazione e stata già certificata dal Collegio dei Revisori di sindaci Roma Capitale ed è
stata già trasmessa alla Corte dei Conti e agli organi di Governo competenti. Essa è
consultabile sul sito del Comune.
3
Sintesi della Relazione di Fine Mandato
1. LA SITUAZIONE DEL BILANCIO AD INIZIO MANDATO
2. LO SCENARIO ECONOMICO E LA FINANZA PUBBLICA NEL CORSO DEL MANDATO
3. GLI EFFETTI SU ROMA CAPITALE
4. LE POLITICHE DI BILANCIO E DI RISANAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE ALEMANNO
5. LA GESTIONE DELLE PARTECIPATE
6. LA RIFORMA DI ROMA CAPITALE
7. PROBLEMI APERTI
8. PROSPETTIVE
4
La situazione del bilancio ad inizio mandato 1/2
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO: FORTI CONDIZIONAMENTI NEGATIVI
L'apprezzamento dell'azione dell’Amministrazione nel mandato di prossima scadenza richiede la
preliminare obiettiva valutazione, come per tutti i sistemi dinamici, delle condizioni iniziali (aprile 2008) e
delle forze agenti, ovvero della evoluzione del contesto di riferimento.
Fortissimi condizionamenti negativi sono derivati sulla gestione sia da fattori interni sia da fattori
esterni. In particolare:
► sul piano interno, da una situazione finanziaria iniziale ereditata dalla precedente amministrazione
pesantemente squilibrata con un importante deficit di bilancio e da una forte criticità negli assetti
patrimoniali e gestionali delle due più importanti società di servizi pubblici locali.
► sul piano esterno, dal ciclo recessivo più intenso e persistente dal dopoguerra che ha indotto una
manovra di restrizione di finanza pubblica dimensionalmente senza precedenti nella storia della
Repubblica, ulteriormente amplificata dalla crisi di fiducia in Europa sulla tenuta dei debiti sovrani.
Hanno operato anche i vincoli legati al patto di stabilità, che hanno generato una caduta degli
investimenti e la lievitazione dei debiti verso i fornitori.
5
•Nel rapporto conclusivo gli Ispettori della Ragioneria statale hanno rilevato forti criticità della gestione
amministrativa. Tra queste si evidenziavano in particolare:
utilizzo di poste straordinarie per il raggiungimento dell’equilibrio di parte corrente;
deficit strutturale di cassa caratterizzato dal consistente utilizzo dei fondi vincolati (es. incassi da mutui e
prestiti) per il pagamento delle spese correnti;
rilevante presenza di residui attivi di dubbia e difficile esazione tale da compromettere la veridicità
dell’avanzo di amministrazione;
aumento del valore complessivo dell’indebitamento ed emissione di strumenti derivati con elevate
ripercussioni di natura finanziaria.
La grave situazione, così certificata, ha portato alla costituzione della Gestione Commissariale e alla predisposizione ed
attuazione di un piano di rientro dall'indebitamento pregresso che risultava essere, alla prima revisione del piano
effettuata il 15 Giugno 2010, pari a 12.238mln€.
•La situazione delle partecipate risultava compromessa sotto il profilo patrimoniale:
Atac
Patrimonio come
ricostruito nel 2010
€ -20mln
Ama
Patrimonio 2008
€ 1,2mln
La situazione del bilancio ad inizio mandato 2/2
6
► Il PIL Nazionale che era cresciuto nel periodo 2004 -2008 si è drammaticamente ridotto
nel periodo 2008-20012
2004 – 2008 : PIL + 3,6% 2008 – 2012 : PIL - 6,0%
► Un imponente manovra sulla finanza pubblica che ha portato una restrizione di risorse
per: - 50mld nel triennio 2010-2012
► Un conseguente taglio senza precedenti sui bilanci comunali
Trasferimenti ai Comuni
2004-2008: +20% 2008-2012 : -40%
► Inasprimento del vincolo Patto di Stabilità che ha comportato una caduta degli investimenti e una lievitazione debiti vs. imprese fornitrici
Investimenti Comuni soggetti al Patto di stabilità Debiti vs Imprese
2008- 2012: -50% 5% PIL
> 80mld€
Lo scenario economico e la finanza pubblica nel corso del mandato
7
Gli effetti su Roma Capitale 1/3
Questo contesto ha determinato una contrazione di risorse per Roma Capitale di dimensioni enormi quanto inaspettate. Nel periodo dal 2008 al 2013 Roma Capitale ha subito tagli ai trasferimenti dallo Stato cumulativi per complessivi € 1.228 milioni, a cui vanno aggiunti ulteriori tagli netti dalla Regione Lazio prevalentemente per il Trasporto Pubblico Locale, che per il 2012 sono stati di € 89mln e si ipotizza siano di un importo pari a € 133 mln nel 2013; Ulteriore elemento negativo nel periodo è costituito dal sacrificio di entrate fiscali comunali di 200mln€ l’ anno per sostenere il rientro del Debito della precedente amministrazione affidato alla gestione commissariale
Trasferimenti complessivi dello Stato -1.228mln€
Trasferimenti della Regione sul TPL -222 mln€
sul Sociale nel 2012 e 2013
Sacrificio di entrate fiscali per contributo alla -600mln€
gestione Commissariale 200mln€ 2011-2013
La somma di questa componenti negative porta una contrazione delle risorse disponibili pari a
- 2.050 mln€
8
In questo contesto è stata ineludibile la constatazione che la scelta nazionale di spostare il
peso della restrizione sugli enti locali, senza offrire tempi e margini di intervento adeguati
(incentivi regolamentari e assetti di governance), non consentiva interventi strutturali sulle
modalità di spesa e doveva necessariamente tradursi – per Roma , come per tutti i
Comuni – in:
► un aumento del prelievo fiscale locale, e nel caso di Roma, in un contesto regionale
già di elevata pressione fiscale (cfr 11);
► un pesante sacrificio degli investimenti, ovvero della manutenzione e
l'ammodernamento delle infrastrutture cittadine. In Roma Capitale questa
compressione delle spese non ha però inciso sulla capacità di programmare il futuro e
di porre le basi per una politica di investimenti che i vincoli del Patto di stabilità hanno
costretto ben al di sotto delle ambizioni della Città .
Gli effetti su Roma Capitale 2/3
9
In ml. di euro
2009 2010 2011 2012 (*)
INVESTIMENTI PER LINEE
METROPOLITANE 547 434 402 255
ALTRI INVESTIMENTI 510 468 423 245
TOTALE 1.057 902 824 500 (*) DATO IN DEFINIZIONE
Pagamenti per investimenti: anni 2009 - 2012
Pagamenti per investimenti
Gli effetti su Roma Capitale 3/3
10
Le politiche di risanamento del bilancio 1/10
In queste circostanze avverse il successo dell'azione dell'Amministrazione deve essere riconosciuto con riferimento:
► alla capacità politica di risolvere l’enorme problema lasciato dal passato, in primo luogo affrontando il deficit
ereditato mediante un accordo con il Governo su una inedita soluzione di finanza pubblica che ha attenuato l’ onere
di quel debito sui cittadini; tale soluzione, recepita poi dal Parlamento, si è imperniata sulla istituzione di un
Commissario straordinario per il rientro del debito. In secondo luogo, affrontando con determinazione la
ristrutturazione e il risanamento di ATAC e AMA essenziali per i servizi alla cittadinanza;
► alla capacità di tradurre gli indirizzi di politica economica generale realizzando un' equilibrata composizione “politica”
fra utilizzo della leva fiscale e necessità di tagliare la spesa corrente. Questo senza sacrificare le emergenze e le
istanze continuamente espresse dal tessuto sociale e perseguendo un miglioramento della qualità e della affidabilità
del bilancio;
► alla capacità di fronteggiare l’emergenza dettata dalla pesante manovra del Governo: a) privilegiando il sostegno a
settori strategici, di particolare rilevanza sociale, anche compensando i tagli ai trasferimenti dello Stato e della
Regione b) senza rinunciare a predisporre in vari settori agevolazioni e meccanismi di equità fiscale a favore delle
classi più deboli ;
► ai risultati ottenuti sia dal lato della capacità di riscossione delle entrate, mediante la lotta all’evasione, sia dal lato
della gestione dei costi del personale e degli altri costi operativi istituendo la Centrale unica di acquisti.
11
Le manovre di bilancio hanno fronteggiato tagli sempre più pesanti e bisogni crescenti della città.
Nel 2011 la manovra è stata di 388 Mln€ di cui 257.7 mln€ dovuti a tagli dei trasferimenti di
Stato e Regione e 103.6 mln€ di maggiori spese per maggiori oneri finanziari ed esigenze
primarie .
Queste sono state fronteggiate tramite maggiori entrate per 291mln€, di cui circa 50mln€
relativi al contributo di soggiorno e il resto dal recupero dell’ evasione e un miglioramento
degli accertamenti. Mentre gli altri 97mln€ derivano dalla razionalizzazione della spesa per
beni e servizio che ha portato a un risparmio di 70 Mln€ e dall’ efficientamento del personale
per 27mln€
Nel 2012 la manovra e’ stata di 945mln€, di cui 642 mln€ dovuti a minori entrate (524mln€
per tagli trasferimenti) e 303mln€ per maggiori spese per oneri finanziari ed esigenze primarie.
Questa è stata fronteggiata tramite aumenti delle entrate per 800mln€ (di cui 656 mln€ relativi
all’ IMU che hanno coperto le esigenze finanziarie indispensabili per garantire i servizi
essenziali alla città ) e minori spese per 144mln€
1.333 mln€
Manovra complessiva negli ultimi due anni pari a
Le politiche di risanamento del bilancio 2/10
12
Il bilancio della gestione ordinaria è stato improntato ad una sana e trasparente gestione finanziaria .
A questo scopo nel corso del 2010-2011 è stata avviata un’ opera di ri-accertamento dei residui e
sono state approntate le seguenti operazioni :
Incremento
Fondo
Svalutazione
Minore utilizzo
fondi destinazione
specifica
Minore utilizzo
entrate
straordinarie
Per fronteggiare la eventuale mancata realizzazione degli arretrati sulle
sanzioni per violazione del Codice della strada – aumentando il livello di
attendibilità degli equilibri finanziari - il Fondo svalutazione crediti pari a
50 ml. del 2010, è stato incrementato, a rendiconto 2011, a 264,1 mln€. a
cui si aggiunge l’accantonamento in sede di bilancio 2012 di 85,9 mln€.
L’importo del Fondo, pertanto, allo stato attuale è pari a 350 mln€.
L’utilizzo dei fondi a specifica destinazione per il pagamento di spese
di parte corrente, che nel 2010 rappresentava il 41,6%
dell’anticipazione concedibile ai sensi dell’art. 222 del TUEL, è sceso,
nel 2012, al 23,9%;
L’ utilizzo di entrate aventi carattere straordinario destinate al finanziamento
di spese fisse e ripetitive, pari a 434,74 ml. di euro nel 2010 è sceso a 367,89
mln€ nel bilancio 2012, ciò anche in conseguenza dell’accantonamento al
fondo svalutazione crediti operato
Affidabilità del bilancio
Le politiche di risanamento del bilancio 3/10
13
Cresce la spesa per i settori del sociale, della viabilità e dei trasporti e viene mantenuto il livello di spesa per
l’istruzione pubblica e la cultura.
• Fino al 2011 si sono fronteggiate in termini di cassa, con entrate proprie le mancate erogazioni regionali in particolare per il settore trasporti e
sociale.
•A partire dal 2012 il taglio effettivo cioè (anche in termini di accertamenti) - del Fondo Regionale Trasporti che passa dai 305mln€ del 2011 ai
188 ml. del 2012, comportando un ulteriore aggravio nel reperimento delle risorse per la copertura del settore Trasporti
428
1
69
272
145
10 10
724
134
461
203
446
1
72
251
140
12 7
790
105
481
173
459
1
79
256
142
7 9
779
145
521
16 2
396
1
74
252
144
5 9
857
178
551
15 2
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
Impo
rti in
mili
oni d
i eur
o
Andamento triennale spese per beni e servizi per settori (dati rettificati)(escluse: spese di personale, IRAP e Interessi passivi)
Impegni 2009 Impegni 2010 Impegni 2011 Stanziamenti Definitivi 2012
Sostegno settori strategici
Le politiche di risanamento del bilancio 4/10
14
Si sono assicurati meccanismi di Equità fiscale a favore delle categorie più deboli
Tariffa
Rifiuti
• Attuazione del Quoziente Roma per i nuclei familiari caratterizzati dalla
presenza di minori di 25 anni e in condizioni di disagio socio-economico.
Ciò garantisce l’esenzione totale dalla TARI per oltre 90,000 famiglie
romane
• Assimilazione Asili nido alla tariffa agevolate per le Scuole
IMU
Si è applicata l’ aliquota agevolata prima casa al posto dell’ aliquota altre abitazioni
•ai residenti in istituto di ricovero a lunga degenza
•alle unità immobiliari di società cooperative a proprietà indivisa
Si è applicata l’ aliquota base senza la maggiorazione
• alle Onlus , Cinema , Teatri
•agli immobili utilizzati direttamente dall’ imprenditore individuale per lo svolgimento
della propria attività di impresa (negozi ,laboratori, botteghe)
Equità Fiscale
Le politiche di risanamento del bilancio 5/10
15
Efficientamento delle gestione delle Entrate Correnti e lotta all’ evasione
La stabilizzazione delle maggiori entrate tributarie connesse al processo di ampliamento della base
imponibile dei tributi locali.
Il potenziamento del processo di lotta all’evasione, che ha consentito di accertare maggiori tributi
nel corso degli anni.
La realizzazione di un sistema più efficace di riscossione dei tributi con immediati benefici sui flussi
finanziari.
Il recupero evasione della tariffa rifiuti tramite un piano operativo elaborato con AMA ed inserito all’
interno della Convenzione con Roma Capitale. Il piano è focalizzato sulle attività di recupero dell’
evasione con particolare riguardo agli evasori totali.
2007 2008 2009 2010 2011 2012 (*)
ICI Abitazione principale (**) 16.900 15.650 17.850 17.150 9.550 5.000
ICI Altre abitazioni (**) 33.800 31.350 35.650 34.250 33.450 40.000
ICI Società e grandi patrimoni (***) 13.000 30.000 60.300 62.600 63.000 65.000
TaRi utenze domestiche 31.600 31.450 32.750 30.000
TaRi utenze non domestiche 35.500 28.200 31.300 33.000
Cosap 6.250 7.100 7.950 6.450 10.650 11.250
Cip 2.000 1.750 2.350 2.400 1.300 3.000
Quote scolastiche - 1.200 1.450 5.700 3.250 6.000
TOTALE 83.050 115.750 192.650 188.200 185.250 193.250
Valore (migliaia di euro) degli accertamenti prodotti da Æqua Roma negli anni 2007-2012
11.100 28.700
Le politiche di risanamento del bilancio 6/10
16
Tramite un processo di riallocazione delle risorse si è raggiunto un risultato generale di
razionalizzazione e di efficientamento con conseguente contenimento della Spesa .
Riduzione Organico Gli effetti positivi di questo processo hanno consentito alle strutture di contenere l’impatto della sensibile riduzione di
risorse umane (-7.4%) verificatasi durante tutto il quinquennio che passano da 26.408 nel 2008 a 24.454 nel 2012.
Anno
Personale di ruolo
Personale a tempo determinato
Totale
Impiegati e altri Dirigenti Personale a tempo determinato
2008 25.203 282 923 26.408
2009 25.576 274 438 26.288
2010 25.195 257 170 25.622
2011 24.526 238 374 25.138
2012 23.847 235 372 24.454
Razionalizzazione delle spese
Le politiche di risanamento del bilancio 7/10
17
Riduzione spesa del personale
2008 2009 2010 2011 2012 (pre cons)
Personale tem ind. 1.117.mln€ 1.139mln€ 1.127mln€ 1.112mln€ 1.094mln€
Personale tempi Det 75.714mln€ 76.927mln€ 75.960mln€ 63.461mln€ 62.143mln€
Altre Spese Personale
( oneri) 13.43mln€ 16.399mln€ 16.00mln€ 14.164mln€ 9.873mln€
Totale 1.207 mln€ 1.232.mln€* 1.219.mln€ 1.189mln€ 1.166mln€
La razionalizzazione della macrostruttura capitolina, unitamente agli strumenti di controllo di gestione ha
consentito l’efficientamento della spesa del personale, che è passata da 1,207mln€ nel 2008 a 1.166 mln€
nel 2012 .
La sostenibilità strutturale della spesa complessiva per il personale rispetto agli equilibri di bilancio si rileva dal
dato che l’incidenza percentuale della stessa sulla spesa corrente complessiva (da contenere per legge entro il
50%, includendo anche il costo del personale delle società partecipate dall’Ente) si è attestato: al 40.47% per il
2011 e al 34,53% per il 2012 (pre-consuntivo) .
nel 2011
40.47%
nel 2012
34.53%
Le politiche di risanamento del bilancio 8/10
* L’ aumento di spese nel 2009 è legato agli adeguamenti contrattuali nazionali riferiti al biennio-2008-2009
18
Tipologia di spesa Rendiconto 2009Riduzione
dispostaLimite di spesa Rendiconto 2011 Rendiconto 2012 (*)
Studi e consulenze 1.635.617,12 80% 327.123,42 146.557,56 152.737,46
Relazioni pubbliche, convegni,
mostre, pubblicità e rappresentanza 7.238.613,67 80% 1.447.722,73 1.245.932,31 1.015.808,88
Sponsorizzazioni 0,00 100% 0,00 0,00 0,00
Missioni 1.069.158,34 50% 534.579,17 286.628,97 227.526,07
Formazione 2.715.769,88 50% 1.357.884,94 372.006,34 488.898,10
Acquisto, manutenzione, noleggio,
esercizio autovetture 2.148.739,08 20% 1.718.991,26 1.701.731,02 1.224.170,41
Totale 14.807.898,09 5.386.301,53 3.752.856,20 3.109.140,92
(*) dati non definitivi
Si è operata una riduzione dei Costi degli apparati amministrativi, in particolare, in relazione agli incarichi di
consulenza, alle spese di rappresentanza e alle missioni.
Si è disciplinato con la deliberazione della Giunta Capitolina il “Regolamento per il conferimento di incarichi esterni
di collaborazione autonoma” nel cui ambito, fra l’altro sono disciplinate le modalità dei conferimenti relativamente
agli incarichi di studio, ricerca e consulenza in coerenza con le linee di indirizzo emanate dalla Corte dei Conti .
Apparati Amministrativi
Le politiche di risanamento del bilancio 9/10
19
L’ introduzione della Centrale Unica degli Acquisti ha permesso significativi risparmi sulla spesa per beni e servizi di
uso comune. L’ attività è stata condotta secondo 3 principali direttive di intervento :
A. la “rimodulazione” di alcuni contratti in essere che hanno evidenziato una struttura negoziale tale da poter rendere
la prestazione più efficiente ed efficace rispetto alle esigenze dell’Amministrazione;
B. l’espletamento di gare centralizzate, ai fini di ottenere economie di scala e uniformità di prezzi, per l’acquisizione di
beni di uso comune, attraverso modalità innovative di acquisto volte da un lato all’efficientamento dei processi,
dall’altro a garantire elevati livelli di qualità delle forniture;
C. la ridefinizione dei processi di acquisto, mediante lo snellimento delle procedure, la rideterminazione di regole e
l’adozione di sistemi informativi avanzati, orientati all’ottimizzazione del processo di acquisto di beni e servizi
(sistemi di spending analysis e gestione automatizzata del processo di acquisto - modulo MM del sistema
informativo contabile) e alla gestione dei contratti.
Le attività intraprese hanno riguardato un volume di spesa gestita pari a circa 406 mln€. annui e hanno consentito un
risparmio annuo complessivo pari a circa 92 mln€ nel 2012 corrispondente al 23% della spesa affrontata.
Le politiche di risanamento del bilancio 10/10
Centrale Unica Acquisti
20
Al fine esercitare in modo omogeneo e strutturato il c.d. “controllo analogo” sono stati rivisti gli statuti delle società in
house per accentuare il controllo preventivo sulla programmazione gestionale delle singole società.
Si sono assoggettate le società partecipate alle regole già vigenti per Roma Capitale, più restrittive in materia di
reclutamento del personale, conferimento di incarichi di lavoro autonomo, effettuazione di missioni ed uso delle
autovetture di servizio.
E’ stata introdotta una nuova disciplina più restrittiva in materia di compensi degli organi amministrativi e di controllo delle
società.
ATAC E AMA
Le due principali società di servizi pubblici locali AMA ed ATAC che per altro verso rappresentano le due più importanti
realtà industriali del contesto economico cittadino, avevano assorbito negli anni notevoli mezzi finanziari e patrimoniali e,
ciò nonostante, entrambe le municipalizzate presentavano nei conti ingenti crediti inesigibili, accumulati nelle precedenti
gestioni e mai svalutati.
► AMA si è trovata nella situazione di cui all’art. 2446 del c.c. (patrimonio netto € 1,2 mln), mentre ATAC, dopo le
ristrutturazioni societarie e la svalutazione dei crediti, si è trovata nella situazione di cui all’art. 2447 del c.c.
(patrimonio negativo €20 mln). L’ammontare delle patrimonializzazioni a sostegno dei piani industriali ha raggiunto
nel corso del mandato complessivi € 1,4 mld.
► L’amministrazione ha agito su tre piani distinti: sul piano economico - industriale, sul piano della ricapitalizzazione e
sul piano del risanamento finanziario. In tale ambito sono stati forniti alle Società i mezzi finanziari e patrimoniali per
consentire alle stesse di avviarsi su un sentiero di razionalizzazione e di crescita del business.
La gestione delle Partecipate 1/5
21
► Il futuro di ATAC sarà caratterizzato dalle azioni, peraltro già avviate, della riduzione dei costi operativi,
dell’adeguamento dei ricavi, della lotta all’evasione. Ma decisivo per il recupero dell’equilibrio economico della
gestione caratteristica sarà il raggiungimento di una flessibilità dei costi operativi e di una ripartizione modale
(gomma/rotaia) via via più favorevole ai servizi di metropolitana (apertura della linea C).
► Il recupero di produttività ottenuto in questi anni ed il raggiungimento del 30% nella raccolta differenziata
rappresentano per AMA obiettivi intermedi su cui basare le azioni future. Ad agosto 2012 è stato siglato un protocollo
d’intesa, incentrato sulla raccolta differenziata e denominato “Patto per Roma”, che ha come obiettivo il
raggiungimento del 65% entro il 2016. Anche se tale forma di raccolta richiede un aumento del costo del lavoro per
il maggior fabbisogno di addetti sul territorio, per contro essa consente di valorizzare i rifiuti raccolti e generare
proventi dalla loro commercializzazione.
► La chiusura del ciclo dei rifiuti si pone pertanto come una scelta obbligata ove si vogliano contenere i costi dei
cittadini.
► In considerazione degli investimenti e del know-how richiesto la Giunta ha proposto all’Assemblea Capitolina la
costituzione di una società nella quale AMA dovrebbe conferire i propri impianti di trattamento ed alla quale
parteciperebbe con un quota di minoranza un partner privato, da individuarsi con una gara Europea.
La gestione delle Partecipate 2/5
22
(Mln €)
Patrimonio netto 1,2
Perdite d’esercizio (24,0)
Debiti finanziari 648,4
Debiti verso fornitori 673,1
Alla data del 31.12.2008, sono stati effettuati
interventi di ripatrimonializzazione.
Alla data del 30.09.2008, la Società
presentava la seguente situazione:
La Società ha inoltre posto in essere i seguenti interventi:
Mln €
Patrimonio netto al 30/09/2008 1,2
Aumento capitale sociale 61,7
Altre riserve 24,0
Rivalutazione immobili 343,2
Perdita di esercizio (256,9)
Patrimonio netto al 31/12/2008 173,2
Patrimonio Netto al 31/12/2011 298,0
RINEGOZIAZIONE INTERVENTI INTERVENTI
INDEBITAMENTO EFFETTUATI DA EFFETTUARE
Sottoscrizione contratto Riorganizzazione servizio Portare la raccolta
di finanziamento per 647 Mln di raccolta differenziata al 65%
IMPEGNI: Aumento della produttività Chiusura del ciclo dei rifiuti
Costituz. Fondo Immobiliare
Raccolta differenziata al 30%
AMA
La gestione delle Partecipate 3/5
23
Nel corso del 2009 e del 2010 , sono stati effettuati interventi di ristrutturazione delle partecipazioni e
svalutazioni di crediti inesigibili, accumulati negli anni, che hanno portato il patrimonio netto della Società,
al 31/12/2010, a (20,7) Mln. €.
A tale scopo, nel corso del 2011, sono stati adottati i seguenti interventi di risanamento :
Mln €
Patrimonio netto al 31/12/2010 (20,7)
Conferimento Treni CAF 290,6
Conferimento Partecipazione Atac Patrimonio 454,6
Assegnazione ad ATAC passività (9,0)
Versamenti c/futuro aumento di capitale 26,8
Perdita di esercizio 2011 (179,2)
Patrimonio netto al 31/12/2011 563,1
Oltre agli interventi sul patrimonio, la Società ha posto in essere le seguenti azioni:
RINEGOZIAZIONE INTERVENTI INTERVENTI
INDEBITAMENTO EFFETTUATI DA EFFETTUARE
(Mln €)
Finanziamento m. t. 190 Adeguam. tariffario Cessione immobili
Linee autoliquidanti 182 Lotta all'evasione Lotta all'evasione
Scoperto di c/c 26 Riduzione dei costi operativi Riduzione dei costi operativi
Operazione in leasing 102 Aumento della produttività Aumento produttività
Investimenti metropolit. Investimenti ed entrata
in funzione linea C
ATAC
La gestione delle Partecipate 4/5
24
Nel periodo dal 2008 al 2012, in relazione alle due principali società in house ATAC e AMA:
è stata condotta una politica di complessivo efficientamento;
si è svolta un’attenta analisi delle poste attive dei bilanci, che ha condotto ad ingenti svalutazioni di
crediti in entrambe le municipalizzate, rendendo i conti più trasparenti;
sono stati elaborati nuovi piani industriali pluriennali, utilizzando le leve disponibili sul fronte dei costi
e dei ricavi e procedendo alle rinegoziazioni dei finanziamenti bancari;
si è ricorso ad ingenti patrimonializzazioni delle società per sostenere tali piani .
€ 1.451,9 mln
ATAC dati in € mln
2008 82,90 versamento c/futuro aumento capitale
2009 65,60 versamento c/futuro aumento capitale
2010
7,00 versamento c/futuro aumento capitale
2011 26,80 versamento c/futuro aumento capitale
2011 745,30 conferimenti in natura
totale 927,60
AMA dati in € mln
2008 61,70 aumento di capitale con rinuncia a crediti
2008 343,20 rivalutazione immobili
2011 119,40 conferimenti in natura
totale 524,30
Le patrimonializzazioni di ATAC e AMA
La gestione delle Partecipate 5/5
25
La Riforma di Roma Capitale 1/2
Il più importante contributo assicurato dall'Amministrazione all'evoluzione prospettica del Comune è rappresentato dalla
difesa, promozione e valorizzazione del ruolo di Roma. La legge delega del 5 maggio 2009 n. 42 ha attribuito un primo
nucleo di funzioni amministrative a Roma Capitale .
► I nuovi assetti istituzionali attribuiscono a Roma Capitale funzioni amministrative ulteriori rispetto a quelle già
spettanti al comune di Roma come tale. Si tratta in particolare dello sviluppo economico e sociale della città delle
politiche del territorio e dell’ambiente e del concorso alla valorizzazione dei beni storici e artistici.
► Lo stesso provvedimento delinea una prospettiva di rafforzamento delle risorse patrimoniali atte a supportare le
funzioni aggiuntive:
▬ attribuzione a Roma capitale di un patrimonio commisurato alle funzioni e competenze ad essa attribuite;
▬ trasferimento, a titolo gratuito, a Roma Capitale dei beni appartenenti al patrimonio dello Stato non più
funzionali alle esigenze dell'Amministrazione centrale, in conformità a quanto previsto dall'art. 19, comma 1,
lettera d).
► Sono seguiti due decreti legislativi :
▬ Il primo D.Lgs del dicembre 2010 ha delineato l’ assetto istituzionale di Roma Capitale; in questo quadro è stato
sottoscritto un protocollo d’ intesa con la Regione Lazio che individua l’ elenco dei settori e delle materie di
competenza della Regione all’ interno delle quali dovranno essere individuate le funzioni oggetto del
trasferimento. È seguito un protocollo d’intesa con la Regione.
▬ Il secondo D.Lgs del 18 Aprile 2012 ha disposto in materia di attribuzione a Roma Capitale di funzioni
amministrative di competenza statale. Ha inoltre previsto che con Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri venga determinato il maggior onere derivante per Roma Capitale dall'esercizio delle funzioni connesse
al ruolo di capitale della Repubblica, tenuto conto anche dei benefici economici che derivano da tale ruolo e
degli effetti che si determinano sul gettito delle entrate tributarie statali e locali.
26
La Riforma di Roma Capitale 2/2
► Fra le disposizioni finanziarie previste da tale decreto a supporto delle funzioni attribuite a Roma Capitale si
evidenziano i seguenti aspetti:
▬ Entro il 31 maggio di ciascun anno Roma Capitale concorda con il Ministero dell'economia e delle finanze le
modalità e l'entità del proprio concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica;
▬ Le risorse destinate dallo Stato al finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni e degli obiettivi di
servizio sono erogate direttamente a Roma capitale.
▬ Per l'esclusivo finanziamento degli investimenti compresi nei programmi del decreto, Roma Capitale può
istituire, limitatamente al periodo di ammortamento delle opere, un'ulteriore addizionale comunale sui diritti di
imbarco dei passeggeri sugli aeromobili in partenza dagli aeroporti della città di Roma, fino ad un massimo di 1
euro per passeggero.
▬ Le disposizioni in materia di imposta di soggiorno si applicano a Roma Capitale anche per il finanziamento degli
investimenti compresi nei programmi del decreto e limitatamente al periodo di ammortamento delle opere.
► Il Nuovo contesto normativo prevede che l’Assemblea capitolina dovrà approvare il nuovo statuto che, fra l’altro,
sarà chiamato a disciplinare, i municipi di Roma Capitale, quali circoscrizioni di decentramento, in numero non
superiore a quindici, favorendone l'autonomia amministrativa e finanziaria.
► La portata storica della istituzione di Roma Capitale che si è concretizzata nel corso del periodo del mandato in
argomento, è certamente destinata ad incidere sensibilmente sulle dinamiche finanziarie e sui processi
amministrativi di Roma Capitale.
► Le nuove attribuzioni funzionali e il ridisegno del decentramento amministrativo inducono una modifica dei costi
concernenti la erogazione dei previsti servizi e la realizzazione delle infrastrutture necessarie.
27
I problemi aperti 1/2
I problemi aperti sul piano finanziario
► La liquidità del Comune soffre del ritardo nei trasferimenti della Regione Lazio a Roma Capitale per circa 1 miliardo,
principalmente di arretrati per il trasporto locale e servizi sociali. Questa carenza di liquidità impedisce la regolarità
dei pagamenti del Comune nei confronti delle sue imprese creditrici, già fortemente penalizzate dall’attuale
restrizione del credito. Questa circostanza opera da fattore pro ciclico in questa congiuntura negativa. La soluzione
di questo problema, considerate le pressioni che gravano sul bilancio regionale, postula un apporto della Finanza
pubblica la quale deve procurarsi le disponibilità per onorare i suoi debiti con gli enti locali.
► Gli equilibri di bilancio negli anni a venire, sulla base dei dati non definitivi disponibili si presenta esposto ad ulteriori
tagli programmati dalla Finanza pubblica. Qualora non intervengano ad opera del Governo misure correttive di tali
previsioni sarà necessario predisporre una ulteriore manovra compensativa che dovrà incidere su una realtà già
gravata dagli effetti delle due manovre degli anni precedenti.
Mandati non pagati a fine anno in €mln 163,05 188,88 203,88 364,69
28
2/2
I Problemi Aperti sul piano della Governance
► Il regolamento del Consiglio Comunale non assicura che le proposte di Giunta in Assemblea Capitolina giungano a
votazione ovvero che la votazione avvenga nei termini previsti dalla legge
Le proposte di costituzione di una Holding di controllo delle partecipate per ben tre anni sono state avanzate dalla
giunta. La Holding avrebbe generato 20 mln€ l’ anno di risparmio fiscale e risparmi strutturali per sinergie di costo
pari a circa 60mln€ a regime non è mai giunta in votazione. La stessa sorte è toccata alla proposta di cessione di
una quota pari al 21% della partecipazione di Roma Capitale in Acea che dispone del 51%. Roma capitale avrebbe
mantenuto il Controllo di fatto della società e la vendita avrebbe fatto affluire ingenti risorse per finanziare gli
investimenti in una fase recessiva.
Il bilancio di previsione 2012 presentato in Assemblea ad Aprile, si è potuto votare ed approvare solo a Novembre.
Ciò è accaduto poiché il Regolamento del Consiglio non limita il numero di ordini del giorno e di emendamenti che un
singolo consigliere può presentare e prevede che gli ordini del giorno vengano discussi e votati prima della votazione
delle delibere. Di fatto, si tratta di un potere di veto utilizzabile da un gruppo, anche se di minoranza rispetto alla
delibera in discussione, e, perfino, da un singolo consigliere. Ciò impone che, in un modo o in un altro, si ottenga
l’accordo di tutti.
Il consociativismo allarga la spesa e il debito pubblico, al tempo stesso mortificando il diritto a governare della
maggioranza e la funzione di controllo della minoranza.
A questa stessa regola va attribuito il ritardo dell’approvazione del bilancio, poiché essa spinge al consociativismo;
ma in una fase restrittiva della finanza pubblica, allorché il consociativismo non trova sfogo nell’espansione della
spesa e si richiede invece una politica selettiva, il potere di veto paralizza ogni decisione.
29
Le prospettive
Considerato il contesto di riferimento assume importanza soprattutto la valorizzazione dei risultati in chiave prospettica
che alleviano gli oneri delle amministrazioni future;
► il consolidamento della situazione economica e debitoria inizialmente compromessa;
► il perseguimento di condizioni di efficienza nella spesa (costo del personale, centrale acquisti);
► il controllo di condizioni di criticità del bilancio di Roma Capitale
► il risanamento strutturale delle partecipate
► le potenzialità del ruolo istituzionale di Roma Capitale ancora tutte da cogliere.
Per determinare una vera svolta nella gestione amministrativa e nella situazione economica di Roma, è però necessario
un orientamento profondamente diverso della politica economica e fiscale nazionale e dei rapporti fra i diversi livelli di
amministrazione:
► è necessario già nel 2013 un intervento urgente per allentare i tagli alla spesa pubblica che ha superato i livelli di
tollerabilità;
► è necessario alleggerire il peso dell’ IMU per far ripartire gli investimenti nel settore dell’ edilizia e dare risposte al
crescente bisogno sociale di nuove abitazioni;
► è necessario allentare i vincoli del patto di stabilità per consentire di riprendere l’ ammodernamento della città e far
ripartire l’ economia;