Tipo referto...delle urine possono essere individuati problemi di disidratazione, disfunzioni renali...

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per informazioni e convenzioni Tel. 02 26416162 Tipo referto SedimenTest Esame specifico funzionale della Sig…… Invio risultato via email autorizzato Arrivo campione: il Lavorato: il Campione: Integro Quantità: 10 cc Utilizzato: 4 cc Ph: Peso: Ossalati : Urati: Phosfati: Funzionalità: Indoli: Scatoli: Commento clinico: La presenza di Scatoli …. indoli…..

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Page 1: Tipo referto...delle urine possono essere individuati problemi di disidratazione, disfunzioni renali e diabete-spiega il dottor Peci-. Il test del calcio dà indicazioni sull’aci-dità

per informazioni e convenzioniTel. 02 26416162

Tipo refertoSedimenTest

Esame specifico funzionale della Sig……Invio risultato via email autorizzato

Arrivo campione: ilLavorato: ilCampione: IntegroQuantità: 10 ccUtilizzato: 4 ccPh: Peso: Ossalati : Urati: Phosfati:

Funzionalità:Indoli: Scatoli:

Commento clinico:La presenza di

Scatoli …. indoli…..

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Il SedimenTest attraverso lo studio dei cataboliti urinari e della loro concentra-zione, permette dunque di valutare la sindrome da intestino irritibile, l’insuffi-cenza pancreatica, la disbiosi, ma an-che di rilevare gli eventuali danni causati da una dieta non appropriata. «Questo esame è utile anche quando non si è in presenza di patologia, ma si vuole semplicemente stabilire qual è il migliore regime alimentare da seguire dando indicazioni su cosa ciascuno di-gerisce senza problemi e cosa no- ag-giunge il suo ideatore, il dottor Samorin-do Peci. Infatti- spiega- una dieta, per funzionare, deve essere necessariamente persona-lizzata sulle caratteristiche e sui bisogni del paziente. Non esistono alimenti che fanno bene o male in assoluto, tutto di-pende dalle caratteristiche fisiche e me-taboliche di ciascuno di noi. Un’eviden-za che tuttavia oggi, con il proliferare di diete che si professano come “miracolo-se per tutti”, è bene ribadire».In più, in una fase successiva, lo stesso Sedimentest permette anche di monito-rare l’andamento della dieta stessa, vi-sto che quando si intraprende un regime alimentare diverso è fondamentale te-nere sempre sotto controllo le inevitabili modificazioni del metabolismo.

Al test possono sottoporsi tutti. Unica avvertenza è quella raccogliere per l’e-same le urine al mattino e a stomaco vuoto. Infatti, gli alimenti potrebbero in-terferire con i risultati degli esami. «Per fare un esempio, alti livelli di ossalati di calcio possono anche essere il risulta-to di un consumo elevato di caffè, tè, cioccolato o vitamina C. Mentre un’ali-mentazione troppo ricca di carboidrati o

zuccheri raffinati (detta anche “junk diet” o “dieta spazzatura”) può causare una perdita di calcio attraverso le urine».

Infine, per avere un quadro clinico com-pleto e per verificare i dati risultati dal test, è possibile sottoporsi ad altri tipi di esami: «Grazie al test del peso specifico delle urine possono essere individuati problemi di disidratazione, disfunzioni renali e diabete-spiega il dottor Peci-. Il test del calcio dà indicazioni sull’aci-dità dello stomaco: infatti, se i livelli di calcio nelle urine sono alti, ciò è pro-babilmente dovuto a un’alimentazione troppo ricca di grassi e zuccheri raffinati, mentre livelli bassi di calcio nelle urine sono associati a problemi che vanno dal cattivo assorbimento delle proteine, alla celiachia, all’ipoparatiroidismo, all’insuf-ficienza di vitamina D. Inoltre, un altro esame con cui è possibile verificare le indicazioni date dal test del sedimento urinario, è il test della tossicità intesti-nale, detto test di Obermeyer, grazie al quale è possibile rilevare la presenza di composti tossici fenolici dovuti a proble-mi dell’intestino. Infine conclude il diret-tore scientifico di Cerifos, ma non ultimo in ordine di importanza, va citato il test dello stress surrenalico che misura il li-vello di cloro nelle urine, ed è correlato al funzionamento più o meno corretto della ghiandola surrenalica».

Zucchero, fritture, carboidrati. A volte neanche lo spietato gioco delle elimina-zioni riesce a fare sparire i chili di troppo. Ma un motivo esiste: evitare gli alimenti considerati grassi e calorici, infatti, non è automaticamente sinonimo di dieta ef-ficace Si chiama Sedimentest ed è la scoperta italiana che rivela, grazie ad un esame rapido e non in-vasivo, cosa ognuno di noi digerisce correttamente e cosa invece non assimila, per mettere a punto una dieta mirata e migliorare la funzionalità dell’organismo, perché ogni organismo ha condizioni fisiopatologiche proprie. «Non esistono die-te che funzionano per tutti. Inutile affidarsi a quelle che si professano valide per chiunque: una dieta, per funzionare, deve essere personalizzata sulle caratteristiche e sui bisogni del pa-ziente»: conferma la dottoressa Tiziana D’Amico, biologa nutrizionista del Cen-tro di Ricerca e Formazione Scientifico Cerifos. «L’elaborazione di un piano nu-trizionale corretto è un lavoro sartoriale che, anche una volta messo in atto, va monitorato nel tempo visto che l’orga-nismo reagisce ai nuovi regimi alimen-tari modificando man mano il metaboli-smo. Ad esempio, pensiamo alla frutta: si tratta indubbiamente di un elemento nutrizionale che apporta vitamine in-dispensabili all’organismo, eppure la sua assimilazione, a volte, può anche provocare gonfiore e disturbi intestinali di vario genere» spiega l’esperta. «Per questa ragione, per stabilire la dieta adatta a ciascuno dei nostri pazienti, da

anni ormai ci affidiamo al Sedimentest, il test messo a punto da Cerifos che, grazie all’analisi dei sedimenti contenuti nell’uri-na restituisce un quadro completo sulla funzionalità dell’organismo del paziente, mostrando, di volta in volta, quali alimenti digerisce correttamente e quali, al contra-rio, non assimila. Grazie a questo prezio-

sissimo esame riusciamo a mettere a punto un pia-no nutrizionale funzionale, mirato al benessere della persona». Ma in cosa consiste il Se-dimentest? «Il test è stato elaborato nei laborato-ri Cerifos partendo dalla considerazione che una cattiva digestione di car-boidrati, proteine e grassi, comporta sempre la pre-senza di vari sedimenti nelle urine e attraverso

l’esame si evidenziano queste sostanze: la presenza di fosfato di calcio nel sedi-mento urinario, ad esempio, si ricollega al malassorbimento dei carboidrati, mentre l’acido urico è il residuo del malassorbi-mento delle proteine e l’ossalato di cal-cio è il residuo del malassorbimento dei grassi. Così, a seconda dei risultati che l’esame rivela è possibile stabilire qual è il migliore regime alimentare da seguire, per perdere peso e fare una dieta sana e adatta al proprio organismo».

Il Sedimentest è un esame rapido, per nulla invasivo, senza controindicazioni e adatto a tutti. In più, non è utile solo a individuare un’efficace dieta dimagrante ma aiuta anche nella diagnosi di disbiosi e disordini intestinali più complessi, come la sindrome da intestino irritabile è l’insuf-ficienza pancreatica»