Tipo di carattere: Chicago 16 - Libero Communitydigilander.libero.it/p.ragno/modulo3_ud04 Formati e...

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1.4 Formati e visualizzazioni 1.4.1 Fine riga e fine pagina Se si vuole superare l'automatismo nel succedersi di righe e di pagine (vedi RICHIAMO) è, in generale, possibile per l'utente determinare la fine anticipata di una riga o di una pagina. In particolare egli può determinare: la fine anticipata di una riga, introducendo un carattere di controllo di "fine riga"; la fine del paragrafo, che equivale ad un "a capo", introducendo il carattere di "fine paragrafo"; la fine della pagina, introducendo il carattere di controllo "fine pagina". RICHIAMO: 1.3.2 Prima immissione del testo. 1.4.2 Formato del carattere Per formato di un carattere si intendono le seguenti principali proprietà: la dimensione espressa in "punti tipografici"; si tratta di un metodo per esprimere la dimensione del carattere analogo a quello che nel gergo tipografico è detto corpo; la dimensione standard per una lettera commerciale è 12 punti, i testi di un quotidiano hanno in genere un corpo di 8-9 punti, mentre i titoli principali possono essere di 72 punti o più. il tipo, in gergo tipografico detto anche font: i caratteri possono essere di tipo diverso ed esiste una notevole varietà di tipi: questo documento è stampato con il carattere di tipo Times New Roman, in figura sono mostrati alcuni tipi diversi, accoppiati anche a diverse dimensioni; la posizione nel rigo del carattere: normale, pedice oppure apice; lo stile del carattere: normale, corsivo, grassetto, sottolineato; il colore: automatico o scelto in una gamma di colori possibili. Altre caratteristiche del formato dei caratteri attengono a scelte avanzate. Il formato dei caratteri è in genere predefinito a livello del documento o del paragrafo; si può anche selezionare un blocco e quindi ridefinirne il formato dei caratteri. Tipo di carattere: times 16 Tipo di carattere: Chicago 16 Tipo di carattere: times 9 Tipo di carattere: New York 9 Tipo di carattere: Courier 12: notare che i caratteri sono equidistanziati così come nelle vecchie macchine da scrivere Tipi e dimensioni di caratteri 1.4.3 Formato del paragrafo Il formato di un paragrafo fa riferimento alle seguenti proprietà principali:

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1.4 Formati e visualizzazioni

1.4.1 Fine riga e fine pagina Se si vuole superare l'automatismo nel succedersi di righe e di pagine (vedi RICHIAMO) è, in

generale, possibile per l'utente determinare la fine anticipata di una riga o di una pagina. In particolare egli può determinare:

• la fine anticipata di una riga, introducendo un carattere di controllo di "fine riga"; • la fine del paragrafo, che equivale ad un "a capo", introducendo il carattere di "fine paragrafo"; • la fine della pagina, introducendo il carattere di controllo "fine pagina".

RICHIAMO: 1.3.2 Prima immissione del testo.

1.4.2 Formato del carattere Per formato di un carattere si intendono le seguenti principali proprietà:

• la dimensione espressa in "punti tipografici"; si tratta di un metodo per esprimere la dimensione

del carattere analogo a quello che nel gergo tipografico è detto corpo; la dimensione standard per una lettera commerciale è 12 punti, i testi di un quotidiano hanno in genere un corpo di 8-9 punti, mentre i titoli principali possono essere di 72 punti o più.

• il tipo, in gergo tipografico detto anche font: i caratteri possono essere di tipo diverso ed esiste una notevole varietà di tipi: questo documento è stampato con il carattere di tipo Times New Roman, in figura sono mostrati alcuni tipi diversi, accoppiati anche a diverse dimensioni;

• la posizione nel rigo del carattere: normale, pedice oppure apice; • lo stile del carattere: normale, corsivo, grassetto, sottolineato; • il colore: automatico o scelto in una gamma di colori possibili.

Altre caratteristiche del formato dei caratteri attengono a scelte avanzate. Il formato dei caratteri è in genere predefinito a livello del documento o del paragrafo; si può anche selezionare un blocco e quindi ridefinirne il formato dei caratteri.

Tipo di carattere: times 16 Tipo di carattere: Chicago 16 Tipo di carattere: times 9 Tipo di carattere: New York 9 Tipo di carattere: Courier 12: notare che i caratteri sono equidistanziati così come nelle vecchie macchine da scrivere

Tipi e dimensioni di caratteri

1.4.3 Formato del paragrafo Il formato di un paragrafo fa riferimento alle seguenti proprietà principali:

• l’allineamento o giustificazione: un paragrafo può essere allineato a sinistra, a destra, o posto al centro del rigo o infine può essere “giustificato”, cioè allineato a destra e sinistra, con ridimensionamento degli spazi fra le parole di ciascun rigo;

• il rientro o indentazione rispetto ai margini prefissati del foglio a sinistra e a destra; il primo rigo di un paragrafo, in particolare, ha tipicamente un rientro diverso (si consideri il classico formato del capoverso);

• la interlinea, cioè la distanza fra le linee del paragrafo (ad esempio, interlinea singola o doppia); • la distanza dal paragrafo che lo precede e da quello che lo segue (misurata in punti o in

centimetri). Altre caratteristiche del formato dei paragrafi attengono a scelte avanzate. Anche il formato dei

paragrafi è in genere predefinito a livello del documento; si può anche selezionare un paragrafo e quindi ridefinirne il formato. Ad esempio, nelle relazioni e nei documenti lunghi, in genere, è maggiormente utilizzato il rientro di paragrafo per evidenziare i paragrafi, nelle lettere formali e nei documenti brevi si usa spaziare con una riga vuota i diversi paragrafi del testo.

In figura alcuni esempi.

Questo paragrafo, che rientra da destra di 3 cm., ha un'interlinea automatica. Il paragrafo è giustificato a destra e sinistra

Questo paragrafo non rientra da destra, ha un'interlinea di 20 punti ed è

distanziato dal precedente di 10 punti. Il paragrafo è appoggiato a sinistra e

quindi a destra non è giustificato

Questo paragrafo, è appoggiato a destra, ha un'interlinea di 20 punti, non è

distanziato dal precedente ma distanzia il seguente di 10 punti

Questo paragrafo è centrato. Si noti la distanza del primo rigo dal precedente

paragrafo, dovuta ai 10 punti di cui sopra.

Formati di un paragrafo

1.4.4 Gli “stili” Per stile si intende l’insieme delle proprietà di formato inerenti un blocco di caratteri

(tipicamente una parola) oppure un paragrafo nel suo complesso.

Si può copiare uno stile da un blocco ad un altro oppure da un paragrafo ad un altro, nello stesso o in un diverso documento. In particolare, se esso è copiato da un paragrafo ad un altro, quest’ultimo ne assume tutte le proprietà, comprese quelle dei suoi caratteri; se invece è copiato da un paragrafo ad un blocco di caratteri (p.e. ad una parola), ne assume soltanto le proprietà dei soli caratteri.

In genere l’operazione è classificata come “incolla speciale” oppure “copia formato” e si esegue con una tecnica analoga alla copia di parti di testo.

In alcuni word processor, lo stile di un paragrafo assume un nome, viene memorizzato e può essere assegnato ad altri paragrafi. Questa tecnica consente la creazione di documenti esteticamente gradevoli ed uniformi.

1.4.5 Elenchi con voci evidenziate o numerate Gli elenchi sono un ottimo sistema per rappresentare in modo ordinato un insieme di voci da

evidenziare. Gli elaboratori di testi offrono la possibilità di creare elenchi diversamente evidenziati, in particolare:

• evidenziati da simboli, come ad esempio voce 1 voce 2 voce 3

oppure voce 1 voce 2 voce 3

• evidenziati da numeri o lettere, come ad esempio 1. voce 1 2. voce 2 3. voce 3

oppure a) voce 1 b) voce 2 c) voce 3

Gli elenchi numerati, oltre a permettere un'impaginazione più ordinata, consentono l'aggiornamento automatico quando si aggiunge un nuovo elemento alla lista. Hanno infatti la proprietà di rinumerare tutte le voci automaticamente quando se ne inserisce una nuova.

1.4.5.1 Elenchi su più livelli (approfondimento)

Gli elenchi possono anche essere organizzati su più livelli, come ad esempio:

1.voce 1 1.1 sottovoce

1.1.1 sotto-sottovoce 1.1.2 sotto-sottovoce

1.2 sottovoce 1.2.1 ….

2. voce 2 …………….

utili per classificare gli elenchi come voci principali, sottovoci, sotto-sottovoci etc.

La numerazione degli elenchi, sia semplici sia strutturati è gestita automaticamente ed è sempre possibile aggiungere o eliminare voci: la numerazione viene aggiornata di conseguenza.

1.4.6 Programmazione del tabulatore Le tabulazioni servono per allineare il testo in determinati punti del rigo, come quando si

realizza un elenco allineato su colonne diverse, ad esempio:

aaaa bbbb cccc dddd eeee

aaaa1 bbbb1 cccc1 dddd1 eeee1

---- --- --- --- ---

I punti della tabulazione sono raggiungibili con il tasto TAB (vedi RICHIAMO) e i word processor consentono di programmarli o stabilendoli a distanza fissa l'uno dall'altro (p.e. a 1,25 cm) oppure definendoli individualmente.

Va inoltre fissato se il testo, una volta raggiunto il punto delle tabulazione, debba allinearsi a sinistra (come nell’esempio di cui sopra), al centro a destra oppure con incolonnamento decimale (incolonnamento della virgola). La programmazione del tabulatore comprende la definizione dei punti e le suddette caratteristiche di allineamento.

Tipicamente, la tabulazione è una proprietà del paragrafo.

RICHIAMO 1.2.1 Cancellazioni e spostamenti sullo schermo

1.4.7 Bordi e sfondi Un paragrafo può essere caratterizzato dall'aver un bordo ed uno sfondo, come mostrato

nell'esempio di figura. Per default, un paragrafo non ha né bordi né sfondi ma, all'occorrenza, è possibile fissarli per effetti estetici particolari che danno rilevanza ad una parte di testo.

Le linee del bordo possono essere dello spessore desiderato e possono racchiudere il paragrafo sui quattro lati o soltanto su alcuni, i colori possono essere tutti quelli della tavolozza, lo sfondo può avere anche effetti come ombreggiatura, rigatura o effetti tridimensionali.

Questo è un paragrafo bordato e con sfondo verde

1.4.8 Formato del documento Un documento nella sua interezza è caratterizzato da un "formato del documento" o dalla sua

"impaginazione"; essa comprende tutti i parametri che definiscono il formato della carta sulla quale il documento dovrà essere stampato (ad esempio, A4), i margini fra il bordo del foglio ed il testo, l'orientamento (orizzontale o verticale) del foglio e tutto quanto serve per caratterizzare le pagine del testo.

In particolare, un documento è strutturato in un testo principale e in due zone, intestazione e piè di pagina che possono riportare informazioni ausiliarie al testo, come il logo dell'Azienda, il nome dell'Autore, la pagina progressiva e così via. Dette zone vanno dimensionate ed inoltre possono essere ripetute nella stessa forma su tutte le pagine oppure, come spesso accade, possono essere diverse per la prima pagina. È anche possibile realizzare intestazioni e piè di pagina diversi per le pagine pari e quelle dispari (si osservi l'impaginazione di un libro, ove tipicamente ciò accade). I parametri di cui sopra, similmente ai parametri di formato per i caratteri e i paragrafi, possono essere ridefiniti durante lo sviluppo del documento e possono essere costanti lungo tutto l'arco del documento oppure possono variare in sezioni distinte del documento.

1.4.9 I campi in un documento Alcuni elaboratori di testi forniscono uno strumento, detto dei campi, attraverso il quale si

possono inserire dati standard, come la data corrente, i numeri di pagina, il nome del file oppure zone del testo dove dovranno essere effettuate apposite elaborazioni (vedi in seguito "Stampa unione") oppure ancora campi per l’inserimento di dati in un modulo (detto form in inglese).

Il campo è una zona delimitata di testo che gode di particolari proprietà.

1.4.10 Modello di un documento I valori di default di tutti i parametri di formato di un documento (caratteri, paragrafi, stili,

documento nella sua interezza) sono definiti in quello che si chiama il suo modello.

In alcune circostanze, poi, può essere utile disporre di schemi di moduli o di documenti di riferimento, che aggiungono ai parametri di cui sopra un vero e proprio testo come "maschera" del documento da produrre di volta in volta; anche questi documenti di riferimento sono detti modelli.

Un modello può essere creato dall'utente, ma ve ne sono anche di predefiniti dall'elaboratore di testi.

1.4.11 Caratteri non stampabili Nella sua trasposizione informatica, un testo contiene, oltre ai caratteri veri e propri, alcuni

"caratteri di controllo", come "fine paragrafo", "a capo" o "segno di tabulazione", che producono effetti sulla impostazione del testo, ma che non sono "caratteri del testo" nell'accezione comune del concetto di carattere. Questi "caratteri" vengono anche detti "caratteri invisibili" in quanto, di solito, sono invisibili sullo schermo e sui tabulati di stampa.

Alcuni word processor, tuttavia, lasciano la possibilità all'utente di chiederne la visibilità sullo schermo, al fine di rendere più evidente la loro presenza. Fra i caratteri "invisibili" c'è anche da considerare lo spazio, che, fra l'altro, può assumere dimensioni diverse (vedi RICHIAMO) e può dunque essere reso opzionalmente visibile, come gli altri, con un carattere convenzionale. Si rinvia ai capitoli successivi per un esempio

RICHIAMO: 1.4.3 Formato del paragrafo

1.4.12 Viste del documento e zoom Quando si lavora alla stesura di un documento con un elaboratore di testi, sul monitor viene

visualizzato ciò che si sta scrivendo: si tratta della vista “normale” del documento; accanto a questa modalità, spesso ne è prevista almeno un'altra: la vista “impaginazione di stampa” (in inglese layout di stampa) che pone in maggiore evidenza le pagine (limitatamente al testo, senza intestazione o piè di pagina) e le immagini, che non sempre sono visualizzate in modalità normale; questa seconda modalità talora rallenta le operazioni dell’editor, ma è una vista “WYSWYG” (What You See is What You Get, cioè “ciò che vedi è ciò che verrà stampato”).

Altre viste del documento si ottengono ingrandendo o rimpicciolendo ciò che appare sullo schermo (funzione di zoom); l’ingrandimento è, in genere, espresso in percentuale: lo zoom al 100% significa che le dimensioni della vista non sono alterate, al 50% che sono dimezzate, al 200% che sono raddoppiate. Lo zoom del documento sullo schermo riguarda soltanto la modalità di "vedere" il foglio durante il lavoro e non influisce sulle dimensioni della stampa.

Uno zoom del documento può essere utile o perché i caratteri risultano troppo piccoli oppure per seguire i dettagli di un disegno, ma esso può portare ad una fuoruscita della vista oltre i margini laterali dello schermo ed alla necessità di usare lo scomodo scorrimento orizzontale (vedi RICHIAMO). Un giusto compromesso tra le contrastanti esigenze è quello di realizzare uno zoom a "larghezza di pagina": il documento viene ingrandito (o rimpicciolito) in modo da rientrare esattamente nella larghezza dello schermo.

RICHIAMO Modulo 2 - -2.5.6 Lo scorrimento nelle finestre