The Saura

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Hildegardis Remedia

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Hildegardis Remedia

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I rimedi di Ildegarda.Un sapere che viene da lontano.

hiudete gli occhi e lasciatevi trasportare nel Medio Evo, dove una monaca benedettina, Ildegarda di Bingen, curava gli ammalati con le sue ricette a base

di erbe e altre sostanze naturali.

Una vera scienziata, un personaggio eclettico ed affascinante che ha scritto libri di medicina, di botanica, di filosofia, di cosmologia, ha composto poesie e opere musicali, sempre animata da grande fervore mistico e da quella luce divina che, diceva, era dietro ogni sua intuizione.

Ispirati alle ricette di Ildegarda e alla sua grande esperienza di guaritrice, naturalista e medico “ante litteram”, i prodotti Thesaura Naturae vi faranno scoprire che il benessere è un tesoro alla portata di tutti.

I prodotti Thesaura Naturae.Originali nelle ricette, attuali nelle formulazioni.

e r c h è T h e s a u r a N a t u r a e v i p ropone so lo r imed i interamente naturali (tutti notificati al Ministero della Salute), realizzati impiegando

le erbe indicate dalla Badessa benedettina, all’interno di formulazioni moderne di più facile assunzione ed applicazione: al posto delle polveri da dosare con la punta del coltello, ecco quindi capsule, compresse e gocce; invece di preparati a base di grasso animale, unguenti più pratici da usare.

Alcuni prodotti sono rimasti fedeli alle ricette originali, altri sono stati attualizzati impiegando sostanze naturali con proprietà terapeutiche simili a quelle dei rimedi tramandati da Ildegarda.

Troverete prodotti adatti a curare molti malesseri che affliggono tuttora uomini e donne della nostra epoca. Gli stessi che esistevano già ai tempi di Ildegarda, a testimonianza di un filo diretto che ci lega ai nostri avi e a questa antica conoscenza.

ndividuate quelli di cui avete bisogno, senza dimenticare un elemento fondamentale per la guarigione: l’importanza di curare corpo e anima come

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aspetti di un tutto inscindibile, per ritrovare l’armonia e il benessere fisico.

Nel Medio Evo questo era un concetto accettato da coloro che praticavano l’arte della guarigione. Oggi finalmente anche la medicina moderna (influenzata dalle medicine alternative, dalla naturopatia, dalle discipline orientali) è consapevole della necessità di vedere la malattia ed il malato (inteso nella sua natura più spirituale e comportamentale) come un unico insieme.

Non è possibile curare una malattia senza conoscere la persona che accusa i disturbi.

La malattia è il risultato di uno squilibrio più profondo, che coinvolge l’intero organismo. Tutte le parti del corpo, sia nella salute che nella malattia, sono intimamente collegate tra di loro.

L’Officina Medicamentaria. Un viaggio in un’altra epoca.

desso rilassatevi. State per entrare nell’Officina Medicamentaria, che vi farà provare la piacevole sensazione di essere in una vera bottega medievale.

Se deciderete di venire a trovarci di persona, sarete immediatamente colpiti dall’arredo e dalla musica di sottofondo, che vi condurranno subito in un’altra realtà. Il profumo nell’aria, i libri, l’ambiente caldo e confortevole, cercheranno di restituirvi il senso più profondo e autentico delle antiche farmacie medievali, dove si ascoltava con attenzione il visitatore e poi si dispensavano medicamenti e cure naturali.

Allo stesso modo nell’Officina Medicamentaria sarete accolti da personale specializzato, pronto a guidarvi nella scelta del prodotto più adatto alle vostre esigenze, a studiare programmi di cura personalizzati o ad aiutarvi ad approfondire le vostre conoscenze sulla filosofia di Ildegarda.Concedetevi una pausa dallo stress quotidiano. Osservate le confezioni, leggete le etichette esplicative e scegliete con calma: la ricerca dell’armonia passa anche attraverso la conquista di più spazio d’ascolto per sé.

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Ildegarda di Bingen,uno spirito luminoso del Medio Evo.

ata nel 1098, decima figlia del nobile Hildebert di Bermschein e di sua moglie Mechtilde, Ildegarda di Bingen studiò e prese i voti nel monastero benedettino di

Disibodenberg. Poi, nel 1136, ne divenne Badessa.

Personalità brillante ed eclettica, a volte anche in disaccordo con la Chiesa cattolica ufficiale, portò avanti con coraggio e successo le sue idee, in un’epoca in cui l’universo femminile si trovava al gradino più basso della scala sociale.

bbe una vita molto attiva, alternando la scrittura di libri su svariati argomenti (la cui ispirazione attribuiva alle sue visioni profetiche) ai viaggi di

predicazione e alla fondazione di nuovi monasteri.La forza delle sue visioni, diffuse attraverso una vastissima produzione letteraria, conquistò i più importanti uomini del suo tempo, tanto che vescovi, uomini di potere, re e imperatori ricorsero spesso ai suoi consigli, anche per le loro scelte politiche. Nel 1147, durante il papato di Eugenio III, alcuni dei suoi scritti furono letti durante il sinodo di Treviri.

Morì nel 1179 nel monastero di Rupertsberg e fu subito venerata come Santa.

Le sue opere

e opere religiose che Ildegarda ci ha lasciato sono: “Scivias” ( C o n o s c i l e v i e ) , “ L i b e r meritorum” (Il libro dei meriti della vita) e “Liber divinorum

operum” (Il libro delle opere divine). Una mole immensa di scritti che descrivono le sue visioni mistiche e le interpretano attraverso l’esegesi biblica.

La descrizione delle sue visioni era accompagnata da ricche rappresentazioni iconografiche realizzate sotto la sua direzione, con l’assistenza del monaco Volmar e della giovane suora Richardis.

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Ildegarda e la medicina.

ldegarda si occupò anche di storia naturale e medicina. L’opera “Liber subtilitatum diversarum naturarum creaturarum” (Libro delle sottili differenze della

natura delle creature), di cui purtroppo sono andati perduti gli originali, nel secolo XIII fu divisa in due parti: “Causae et curae” (Libro delle cause e dei rimedi) e “Phisica” (Forza guaritrice della natura o libro delle medicine semplici).

Le sue acute osservazioni pongono le basi per la nascita della scienza medica in senso moderno.Infatti Ildegarda è una delle rare figure che ha coltivato la medicina popolare con intuizioni e cure in parte attuali ancora oggi.

Ildegarda e la musica.

ldegarda insegna a esprimere l ’amore verso Dio anche attraverso il canto. Nella sua visione del mondo, armonia celeste e armonia musicale si

corrispondono. Con ogni probabilità è la prima donna musicista della storia.

Tra le composizioni musicali, una delle più famose è “Ordo virtutum”, sublime ed evocativa ancora oggi. Ne scrisse sia la melodia che i versi.

Le prime esecutrici furono le monache di Bingen, poi quelle di Eibingen e di tanti altri monasteri benedettini.

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Una medicina che dà equilibrio al corpo e all’anima.

er aiutarvi a comprendere meglio la filosofia di questa grande guaritrice ed erborista, bisogna avvicinarsi al pensiero medico medievale. Tema ricorrente era

che il principio essenziale del corpo umano fosse il calore, a sua volta temperato dal freddo. Si pensava infatti che l’equilibrio tra caldo, freddo, secco e umido fosse alla base del benessere.

Questo sistema si fonda sulla dottrina tradizionale dei quattro elementi o radici del mondo: Fuoco, Aria, Terra, Acqua, connessi alle quattro entità cosmiche: il Sole, il Cielo, la Terra e il Mare. A questi venivano associati i quattro temperamenti dell’essere umano: sanguigno, legato all’aria (caldo e umido); flemmatico, legato all’acqua (freddo e umido); collerico o bilioso, legato al fuoco (caldo e secco); melanconico o nervoso, legato alla terra (freddo e secco).

Secondo Ildegarda, l’uomo fa parte della grande armonia del Creato ed è soggetto alle leggi di natura, come qualsiasi altro essere vivente. Quindi, come già avevano fatto Ippocrate e Galeno prima di lei, si attiene alla divisione degli esseri umani in base al temperamento e alla prevalenza di uno degli elementi nel carattere della persona. Se gli elementi Fuoco, Aria, Acqua e Terra operano in lui ordinatamente, lo sostengono e

lo mantengono sano. Se invece agiscono tutti insieme disordinatamente e in maniera smodata, lo indeboliscono e possono farlo ammalare.

La salute viene dall’armonia tra queste forze: per ogni tipologia di persona, Ildegarda seleziona le piante e gli alimenti caldi, freddi, secchi e umidi a seconda dell’equilibrio da ristabilire, secondo il principio “contraria contrariis curentur” (allopatico) e del “similia similibus curantur” (omeopatico).

Intento principale della cura non è tanto quello di agire con i medicamenti sui sintomi, bensì sulla causa prima della malattia, cioè sugli “umori cattivi” che l’hanno determinata, favorendone la definitiva eliminazione.

Thesaura Naturae. I prodotti.

a scelta di proporre prodotti con nomi di derivazione latina nasce dall’esigenza di avvicinarsi il più possibile al mondo di Ildegarda e dei monasteri medievali.

È anche un modo per sottolineare la comune radice europea (linguistica nonché culturale) e l’appartenenza ad un mondo che ha influenzato profondamente il nostro modo di essere.

Le conoscenze mediche ed erboristiche della medicina moderna, infatti, devono tutto al prezioso lavoro di conservazione e mantenimento dei monaci benedettini.

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“Dalla ricetta originale di Ildegarda di Bingen”

uesti prodotti sono stati realizzati seguendo fedelmente le indicazioni della Badessa benedettina, sia in termini di scelta delle sostanze naturali

impiegate, che dei loro dosaggi all’interno delle singole formulazioni.

In rari casi sono stati utilizzati altri eccipienti (per esempio, negli unguenti si è escluso l’uso di sostanze di origine animale), oppure si è reso necessario sostituire alcune piante non ammesse dal nostro Ministero della Salute con altre aventi analoga azione rispetto a quelle suggerite da Ildegarda.

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ABSINTHIUMElisir

INgrEDIENTI: vite (Vitis Vinifera L.), assenzio (Artemisia Absinthium L.).IL NOME: ha origine dalla definizione latina di uno degli ingredienti principali.DEfINIzIONE: secondo Ildegarda, rimedio in grado di agire sulla debolezza di polmoni, reni, infiammazioni intestinali, affezioni pancreatiche e gastriche, difficoltà digestive. Previene l’arteriosclerosi. Utile in tutte le manifestazioni infiammatorie del basso ventre (cistiti ricorrenti, incontinenza).INDIcAzIONI: rafforza le difese immunitarie, antinfiammatorio, regolatore del tratto gastrointestinale. Un cucchiaino da caffè una/due volte al giorno, mezz’ora prima dei pasti principali.

DIcE ILDEgArDA: “L’assenzio è davvero caldo ed ha molta forza: è la cura principale per tutte le malattie. Quando l’assenzio è fresco, si raccolga il suo succo. Si cuocia del vino con il miele e si aggiunga il succo prodotto. Si beva questa bevanda a giorni alterni a colazione, da maggio ad ottobre: scaccerà la malinconia e la debolezza dei fianchi, renderà gli occhi limpidi. Rafforzerà il cuore, i polmoni, riscalderà lo stomaco, facilitando la digestione e purificando l’intestino.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

SALVIA ScLArEAElisir

INgrEDIENTI: vite (Vitis Vinifera L.), salvia sclarea (Salvia Sclarea L.), menta (Mentha Piperita L.), finocchio (Foeniculum Vulgare Mill.).IL NOME: ha origine dalla definizione latina di uno degli ingredienti principali.DEfINIzIONE: secondo Ildegarda, rimedio efficace contro le infiammazioni croniche della mucosa gastrica. Aiuta a prevenire l’insorgenza di ulcera peptica e le affezioni legate ad una scarsa produzione di succo gastrico. Utile negli stati di inappetenza.INDIcAzIONI: digestivo, carminativo, contrasta i disturbi del ciclo mestruale e l’eccessiva sudorazione. Un cucchiaino da caffè due volte al giorno, mezz’ora prima dei pasti principali.

DIcE ILDEgArDA: ”La salvia sclarea è calda ed efficace contro veleni e tossine. Se qualcuno ha lo stomaco talmente debole da non voler più mangiare, prenda della salvia sclarea con menta e finocchio disciolti in vino e miele, dopo i pasti e alla sera prima di coricarsi. Il suo stomaco, curato con delicatezza e disintossicato, tornerà a provare piacere per il cibo.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Artemisia Absinthium L.

Salvia Sclarea L.

Mentha Piperita L.

Vitis Vinifera L.

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NASTUrTIUMElisir

INgrEDIENTI: vite (Vitis Vinifera L.), crescione (Nasturtium Officinale R.Brown), cannella (Cinnamonum Zeylanicum Ness), brassica (Brassica oleracea L.), achillea (Achillea Millefolium L.), tormentilla (Potentilla Tormentilla Neck), galium (Galium Aparine L.), zenzero (Zingiber Officinale Roscoe), finocchio (Foeniculum Vulgare Mill), pepe bianco (Piper Nigrum L.), salvia (Salvia Officinalis).IL NOME: ha origine dalla definizione latina di uno degli ingredienti principali.DEfINIzIONE: rimedio consigliato da Ildegarda a chi ha problemi legati al metabolismo. Ovvero debolezza, stanchezza, perdita di vitalità, dolori diffusi, crampi, reumatismi, gotta.INDIcAzIONI: migliora le difese immunitarie. È disintossicante, antiossidante, antinfiammatorio. Un cucchiaino da caffè due volte al giorno, mezz’ora prima dei pasti principali.

DIcE ILDEgArDA: ”La cannella contiene un pizzico di umidità, ma il suo calore è talmente forte da annullarla. In chi la assume spesso, riduce i cattivi umori e aumenta quelli buoni.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

NOTA: il nasturzio sostituisce nella ricetta odierna le lenticchie d’acqua, originariamente utilizzate da Ildegarda e attualmente non contemplate dal Ministero della Salute.

VIOLAElisir

INgrEDIENTI: vite (Vitis Vinifera L.), viola (Viola Odorata L.), galanga (Alpinia Officinarum L.), liquirizia (Glycyrrhiza Glabra L.).IL NOME: ha origine dalla definizione latina di uno degli ingredienti principali.DEfINIzIONE: rimedio utile per contrastare stati melanconici (associati a disfunzioni polmonari), sbalzi d’umore, debolezza del sistema nervoso, insonnia e le turbe emotive legate al periodo della menopausa. Anche per Ildegarda, come nella medicina cinese, c’è correlazione tra tristezza e malattia polmonare.INDIcAzIONI: per favorire la fluidità delle secrezioni bronchiali e la funzionalità delle prime vie respiratorie, depurativo. Un cucchiaino da caffè due volte al giorno, mezz’ora prima dei pasti principali.

DIcE ILDEgArDA: ”La viola odorata è a metà fra il caldo e il freddo. È piuttosto fresca, cresce delicatamente all’aria che inizia a scaldarsi dopo il rigore dell’inverno. Chi è oppresso dalla tristezza e da pensieri cupi che danneggiano i suoi polmoni, faccia cuocere delle violette in vino puro. Aggiunga della galanga e della liquirizia. Assuma la bevanda: allontanerà la malinconia, tornerà ad avere un umore gaio e guarirà i suoi polmoni.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Nasturtium Officinale R.Brown

Viola Odorata L.

Glycyrrhiza Glabra L.

Potentilla Tormentilla Neck

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SIVESANCapsule

INgrEDIENTI: finocchio (Foeniculum Vulgare Mill.), galanga (Alpinia Officinarum L.), dittamo (Origanum Dictamus L.), pilosella (Hieracium Pilosella L.).IL NOME: dal latino “sive sana, sive infirma”, sia in salute che in malattia.DEfINIzIONE: secondo Ildegarda, rimedio universale per ristabilire o mantenere un buono stato di salute. Previene l’arteriosclerosi, migliora la circolazione del sangue, stimola la digestione, migliora l’assimilazione dei nutrienti, dona un bel colorito alla pelle.INDIcAzIONI: digestivo, carminativo e antiossidante. Si consiglia di assumere due/tre capsule dopo i pasti principali.

DIcE ILDEgArDA: ”Il dittamo (Dictamus Albus, oggi sostituito con Origanum Dictamus) è secco e caldo ed ha in sé il potere del fuoco e della pietra. Come il sasso che è duro e continua ad emettere calore quando è allontanato dal fuoco, così il dittamo è potente contro quelle malattie nella quali prevalgono le stesse qualità (secchezza e calore). Se una pietra (calcolo o placca arteriosclerotica) inizia a formarsi in una persona che è grassa di natura, si assuma del dittamo in polvere e il sasso verrà bloccato.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Hieracium Pilosella

Origanum Dictamus L.

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fINOgALCompresse

INgrEDIENTI: finocchio (Foeniculum Vulgare Mill.), galanga (Alpinia Officinarum L.).IL NOME: prende origine dalle iniziali dei due componenti: finocchio e galanga.DEfINIzIONE: secondo Ildegarda, rimedio per facilitare i processi digestivi e alleviare i disturbi associati a reflusso gastroesofageo. Agisce contro l’acidità di stomaco dovuta ad un eccesso di bile.INDIcAzIONI: carminativo, digestivo, antiacido. Prendere due compresse prima e dopo i pasti in caso di acidità di stomaco, due compresse prima dei pasti per problemi di digestione e flatulenza.

DIcE ILDEgArDA: “Il finocchio ha una natura tiepida, né calda, né fredda. In qualunque modo sia mangiato, rende l’uomo gaio, gli dona un delicato calore, un buon odore corporeo e una buona digestione. Mangiare il finocchio o il suo succo ogni giorno, riduce gli umori cattivi e i processi di putrefazione all’interno delle viscere, rende l’alito fresco e gli occhi limpidi.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

gALANgACompresse

INgrEDIENTI: galanga (Alpinia Officinarum L.).IL NOME: ha origine dalla definizione latina dell’ingrediente principale.DEfINIzIONE: secondo Ildegarda, rimedio dalle numerose proprietà. È digestivo, tonico cardiaco e circolatorio, efficace contro i bruciori di stomaco. Aiuta ad alleviare i sintomi associati ad ernia iatale (acidità, tachicardia post-prandiale, nausea), antispasmodico, digestivo, è molto utile dopo pasti abbondanti. Favorisce l’ossigenazione del cuore. È efficace nei disturbi circolatori e negli stati di debolezza. Migliora la funzionalità articolare.INDIcAzIONI: agisce favorevolmente sulla funzionalità gastrica e articolare. Assumere due compresse dopo i pasti (per problemi di acidità di stomaco) o al bisogno durante il giorno.

DIcE ILDEgArDA: “La galanga è completamente calda. Non contiene alcuna freddezza ed ha un grande potere. Una persona con febbre alta beva della galanga in polvere, disciolta in acqua di fonte, e la febbre passerà. Chi avesse un accumulo di cattivi umori nella schiena e nei fianchi, faccia bollire della galanga nel vino e lo beva frequentemente: il fastidio passerà. Se una persona ha dolore al petto (al cuore) e respiro corto e affannoso, assumendo della galanga, starà subito meglio.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen

Foeniculum Vulgare Mill.

Alpina Officinarum L.

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VIOLAUnguento

INgrEDIENTI: olio di Jojoba, cera alba, viola (Viola Odorata).IL NOME: ha origine dalla definizione latina di uno degli ingredienti principali.DEfINIzIONE: unguento utile per la pelle disidratata, irritata, per il trattamento preventivo delle smagliature da gravidanza e per le bruciature della pelle. Efficace anche nelle irritazioni delle mucose intime e nel trattamento post-operatorio delle cicatrici.INDIcAzIONI: unguento per la cute secca ed irritata. Applicare una piccola quantità di unguento e massaggiare mattina e sera sulla parte interessata.

DIcE ILDEgArDA: ”Se una persona ha male alla testa, se un tumore benigno (cisti, fibromi) consuma le sue carni o se ha un qualsiasi tipo di ulcera sul corpo, prenda del succo di viola, un terzo di olio di oliva e del grasso di capra. Fonda il tutto e realizzi un unguento. Chi ha dolore alla testa lo stenda sulla fronte e starà meglio. Chi è affetto da forme cistose, fibromatose o da altri parassiti, lo stenda sulla zona interessata: i fastidi si attenueranno, i parassiti morranno.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

rUTA-ABSINTHIUMUnguento

INgrEDIENTI: olio di jojoba, cera alba, ruta (Ruta Graveolens), assenzio (Artemisia Absinthium L.).IL NOME: ha origine dalla definizione latina dei due ingredienti principali.DEfINIzIONE: secondo Ildegarda, unguento utile per alleviare i dolori nella fascia lombare e renale della schiena, dovuti in particolare a debolezza di stomaco e ipertensione. L’unguento va applicato in luogo caldo e/o applicando sopra la parte interessata un panno caldo.INDIcAzIONI: attenua le tensioni muscolo-tendinee. Dà sollievo in caso di contrazioni della zona cervicale e della fascia lombare. Applicare una piccola quantità di unguento e massaggiare mattina e sera sulla parte interessata.

DIcE ILDEgArDA: “Quando il calore dell’assenzio e della ruta agiscono insieme, favoriscono l’eliminazione degli umori freddi dannosi. La ruta cresce più per la forza e la vivacità della terra che per il tepore. Ha un calore moderato, anche se è più calda che fredda. Quando è mangiata, riduce l’eccessiva passione nell’uomo sanguigno. Inoltre attenua l’aspro calore della malinconia e tempera l’eccessiva freddezza. Se una persona soffre periodicamente di dolore ai reni e ai fianchi, spesso provocati da un cattivo funzionamento dello stomaco, stenda l’unguento alla ruta e assenzio vigorosamente sulle parti interessate, davanti al fuoco.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Ruta Graveolens

Viola Odorata L.

Artemisia Absinthium L.

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“Dalla saggezza di Ildegarda”

prodotti di seguito indicati sono stati realizzati venendo incontro alle più moderne esigenze, nel rispetto di alcuni concetti fondamentali della medicina

ildegardiana. Dove possibile, sono state utilizzate piante che fanno parte del nostro paesaggio alpino e caratterizzano (anche con i loro profumi) l’area mediterranea e l’Europa Centrale.

Si tratta di piante molto amate da Ildegarda: avena, lavanda, ippocastano, calendula, olivo, menta, arnica e altre.

Tutte le creme sono state realizzate in modo naturale e senza l’impiego di parabeni.

on la “rivisitazione in chiave moderna” dei suoi insegnamenti, riteniamo di cogliere fedelmente lo spirito di Ildegarda, una figura perfettamente calata nella realtà del

suo tempo e in grado di interpretare con profondità ogni aspetto della dimensione umana.

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UrTIcAGocce

INgrEDIENTI: ortica (Urtica Dioica), uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi), betulla (Betula Alba), mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea).IL NOME: ha origine dalla definizione latina dell’ingrediente principale.INDIcAzIONI: per favorire la funzionalità delle vie urinarie. Fino a 75 gocce due volte al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.

DIcE ILDEgArDA: ”L’ortica è calda in un modo tutto suo. Non è adatta da mangiare cruda a causa della sua asprezza. Quando ne vengono colti i germogli, è buona cotta come cibo per gli uomini. Purifica lo stomaco e ne allontana il muco nocivo. Tutti i tipi di ortica hanno questa proprietà.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

rOSMArINUSGocce

INgrEDIENTI : rosmarino (Rosmarinus Officinalis), liquirizia (Glycyrrhiza Glabra L.), cardo mariano (Silybum Marianum), fieno greco (Trigonella Foenum Graecum).IL NOME: ha origine dalla definizione latina di uno degli ingredienti principali.INDIcAzIONI: per contrastare gli stati di ipotensione arteriosa. Fino a 75 gocce al mattino e 75 gocce nel primo pomeriggio.

DIcE ILDEgArDA: ”Il cardo contiene freddo che proviene dalla rugiada ed è molto utile. Una persona che soffra di fitte al cuore o in altra parte del corpo, riduca del cardo mariano e della salvia a succo in un po’ d’acqua. Quando sia colpito dalle fitte di dolore, beva il succo e starà meglio.“Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Rosmarinus Officinalis

Silybum Marianum

Urtica Dioica

Vaccinium vitis-idaea

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ANgELIcAGocce

INgrEDIENTI: finocchio (Foeniculum Vulgare), piantaggine (Plantago Major), agrimonia (Agrimonia Eupatoria), angelica (Angelica Archangelica).IL NOME: ha origine dalla definizione latina di uno degli ingredienti principali.INDIcAzIONI: per favorire il rilassamento intestinale, soprattutto a livello del colon (colon irritabile). Fino a 75 gocce diluite in poca acqua due volte al giorno.

DIcE ILDEgArDA: ”La piantaggine è calda e secca. Si prendano delle foglie di questa pianta e se ne sprema il succo. Si strizzi con un panno e si misceli con del vino e del miele. Lo si faccia assumere ad una persona colpita da “gicht” (termine tedesco che indica una serie di malattie identificabili con gotta, artrite, reumatismi, sciatica, lombaggine: dolori legati ad un tumulto degli umori, non più in equilibrio, che vanno a creare malfunzionamento in varie parti del corpo) e i dolori cesseranno.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

fENUMGocce

INgrEDIENTI: fieno greco (Trigonella Foenum Graecum), erba medica (Medicago Sativa), gingko (Gingko Biloba), sequoia (Sequoia Gigantea).IL NOME: ha origine dalla definizione latina dell’ingrediente principale.INDIcAzIONI: tonico energizzante soprattutto per anziani. Fino a 75 gocce diluite in poca acqua due volte al giorno.

DIcE ILDEgArDA: ”Il fieno è più freddo che caldo. Una persona affetta da febbre e debolezza quotidiane, con frequente sudorazione e poco appetito, colga il fieno greco in estate e ne scaldi i semi nel vino. Beva frequentemente questo liquido, caldo, a stomaco vuoto, e si sentirà meglio.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Angelica Archangelica L.

Plantago Major

Trigonella Foenum Graecum

Medicago Sativa

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PArTENIUMGocce

INgrEDIENTI: partenio (Chrysanthemum Partenium), salice (Salix Alba), melissa (Melissa Officinalis), ribes (Ribes Nigrum).IL NOME: ha origine dalla definizione latina dell’ingrediente principale.INDIcAzIONI: rilassante, contrasta stati di tensione localizzata in particolare a livello cervicale. Fino a 75 gocce due volte al giorno, eventualmente diluite in un po’ d’acqua.

DIcE ILDEgArDA: ”Il partenio ha un moderato calore ed è piuttosto secco. È assolutamente equilibrato e possiede buona energia vitale. È un ottimo cibo per chi è in salute: diminuisce le sostanze impure, aumenta il sangue buono e rischiara la mente. Ridona forza alle persone malate, con il corpo completamente debilitato. Assicura una buona digestione, non permette che nulla passi nel corpo senza essere stato digerito. Una persona che abbia molta flegma nella testa, la vedrà diminuire se mangerà frequentemente del partenio.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

ArTEMISIAGocce

INgrEDIENTI: assenzio (Artemisia Absinthium L.), verbena (Verbena Officinalis), agnocasto (Vitex agnus-castus), lampone (Rubus Idaeus).IL NOME: ha origine dalla definizione latina dell’ingrediente principale.INDIcAzIONI: contrasta i disturbi tipici del ciclo mestruale e ne favorisce la fisiologica regolarità. Fino a 75 gocce due volte al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.

DIcE ILDEgArDA: “L’assenzio è davvero caldo ed ha molta forza: è la cura principale per tutte le malattie. Quando l’assenzio è fresco, si raccolga il suo succo. Si cuocia del vino con il miele e si aggiunga il succo prodotto. Si beva questa bevanda a giorni alterni a colazione, da maggio ad ottobre: scaccerà la malinconia e la debolezza dei fianchi, renderà gli occhi limpidi. Rafforzerà il cuore, i polmoni, riscalderà lo stomaco, facilitando la digestione e purificando l’intestino.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Vitex agnus-castus

Chrysanthemum Partenium

Ribes Nigrum

Artemisia Absinthium L.

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EPILOBIUMGocce

INgrEDIENTI: epilobio (Epilobium Parviflorum), ortica (Urtica Dioica), serenoa (Serenoa Serrulata), mirtillo nero (Vaccinium Myrtillus).IL NOME: ha origine dalla definizione latina dell’ingrediente principale.INDIcAzIONI: sostiene le fisiologiche funzioni della prostata. Fino a 75 gocce due volte al giorno, diluite in un po’ d’acqua.

DIcE ILDEgArDA: ”L’ortica è calda in un modo tutto suo. Non è adatta da mangiare cruda a causa della sua asprezza. Quando ne vengono colti i germogli, è buona cotta come cibo per gli uomini. Purifica lo stomaco e ne allontana il muco nocivo. Tutti i tipi di ortica hanno questa proprietà.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

NOTA: l’epilobio è una pianta tipica delle nostre Alpi. Ha proprietà antiedematosa prostatica, antinfiammatoria, astringente.

PILOfENGocce

INgrEDIENTI: betulla (Betula Alba), ortica (Urtica Dioica), pilosella (Hieracium Pilosella), finocchio (Foeniculum Vulgare).IL NOME: ha origine dalla definizione latina degli ingredienti principali (“pilosella” e “foeniculum”).INDIcAzIONI: aiuta a depurare l’organismo. Fino a 75 gocce due volte al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.

DIcE ILDEgArDA: “Quando si assume la pilosella il cuore si rafforza, mentre i succhi cattivi che si sono accumulati nel corpo si riducono. Non bisogna assumerla sola, ma sempre miscelarla con altre erbe che ne rendono più specifica l’attività.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Epilobium Parviflorum

Urtica Dioica

Betula Alba

Hieracium Pilosella

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gINgKOFlaconcini monodose

INgrEDIENTI: mirtillo nero succo (Vaccinium Myrtillus L.), gingko (Gingko Biloba L.), eleuterococco (Eleutherococcus Senticosus Maxim.), acerola (Malpighia Punicifolia L.).IL NOME: ha origine dalla definizione latina dell’ingrediente principale.INDIcAzIONI: favorisce le funzioni cognitive e la memoria. Si consiglia di consumarlo al mattino a digiuno, allo stato puro o diluito in poca acqua o succo di frutta.

L’acerola, sconosciuta in Europa nel Medio Evo, è più ricca di vitamina C rispetto agli agrumi. Degli agrumi in genere e del limone in particolare, DIcE ILDEgArDA: “L’albero del limone che produce il potente frutto, è più caldo che freddo. Significa “purezza”. Una persona con febbri quotidiane, cuocia le foglie dell’albero nel vino, le strizzi e beva spesso questo liquido: starà meglio. Il frutto stesso, mangiato, blocca la febbre nella persona.””Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

ALfAVISFlaconcini monodose

INgrEDIENTI: mirtillo nero succo (Vaccinium Myrtillus L.), polline, ginseng (Panax Gingeng Meyer), alfa-alfa (Medicago Sativa L.) , eleuterococco (Eleutherococcus Senticosus Maxim.), acerola (Malpighia Punicifolia L.).IL NOME: ha origine dal nome dell’ingrediente principale (alfa-alfa) e dal latino “vis”: forza.INDIcAzIONI: tonico energetico, favorisce una risposta positiva agli stati di stress psico-fisico. Si consiglia di consumarlo al mattino a digiuno, allo stato puro o diluito in poca acqua o succo di frutta.

DIcE ILDEgArDA del trifoglio (l’alfa alfa appartiene alla famiglia delle trifoliacee): “È sia caldo che freddo e, inoltre, è secco. Risulta particolarmente utile per la vista, rendendola limpida.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Gingko Biloba L.

Malpighia Punicifolia L

Medicago Sativa L.

Eleutherococcus Senticosus Maxim.

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VISMULIErFlaconcini monodose

INgrEDIENTI: maca (Lepidium Meyenii walp), damiana (Turnera Diffusa Willid), angelica (Angelica Archangelica L.), guaranà (Paullinia-Cupana H.S.K.), eleuterococco (Eleutherococcus Senticosus Maxim.), imperatoria (Peucedanum Ostruthium (L.) Koch).IL NOME: ha origine dal latino “vis”: forza, e “mulier”: donna.INDIcAzIONI: tonico e rivitalizzante specifico per la donna. Si consiglia di consumarlo al mattino a digiuno, allo stato puro o diluito in poca acqua o succo di frutta.

NOTA: il gradevole sapore dell’Angelica Archangelica ne faceva un rimedio assai piacevole. Fu sicuramente impiegata da Ildegarda, ma indicata con un nome a noi non pervenuto. Il nome “Erba degli angeli” o Angelica o Arcangelica, quasi fosse venuta dal regno degli angeli, le venne conferito più tardi dai monaci che la coltivavano nei monasteri dell’Europa Centrale per le sue molteplici virtù.

VISVIr Flaconcini monodose

INgrEDIENTI: ginseng (Panax Ginseng C.A. Meyer), muira puama (Ptycopetalum Olacoides Benth), damiana (Turnera Diffusa Willid), sequoia (Sequoiadendron Giganteum (Lindley) Buckholz), imperatoria (Peucedanum Ostruthium (L.) Koch).IL NOME: ha origine dal latino “vis”: forza, e “vir”: uomo.INDIcAzIONI: tonico e rivitalizzante specifico per l’uomo. Si consiglia di consumarlo al mattino a digiuno, allo stato puro o diluito in poca acqua o succo di frutta.

DIcE ILDEgArDA: “L’imperatoria è calda ed ha una secca energia vitale. Una persona con una febbre alta e bruciante, polverizzi dell’imperatoria e la mangi con del pane, prima o dopo i pasti, e starà meglio. Chiunque sia affetto da “gicht” (vedi nota ad ANGELICA) assuma frequentemente questa polvere e sarà curato”.Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

NOTA: troviamo frequenti riferimenti in Ildegarda alla vita sessuale, al piacere che ne traggono uomini e donne e alla sua importanza: “Il piacere della donna è simile al sole che teneramente, lievemente e costantemente pervade del suo calore la terra, affinché dia frutto, perché se vi si riversasse sempre con asprezza, danneggerebbe i frutti, più che giovarvi… quando nella

donna insorge il piacere, è più lieve che nell’uomo, dal momento che il fuoco non arde in lei come in lui. Quando, invero, nell’uomo si leva la tempesta del piacere, si rivolta in lui come un mulino, poiché i suoi lombi sono come una fucina, nella quale il midollo manda il fuoco, sì che a sua volta la fucina invii il fuoco nei genitali dell’uomo e lo faccia ardere con vigore.”

Peucedanum Ostruthium (L.) Koch

Turnera Diffusa Willid

Angelica Archangelica L.

Panax Ginseng C.A. Meyer

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rELAXOCapsule

INgrEDIENTI: magnesio citrato, melissa (Melissa Officinalis L.), camomilla (Matricaria Chamomilla L.), avena (Avena Sativa), zafferano (Crocus Sativus L.).IL NOME: dal verbo latino “relaxare”: rilassare, distendere.INDIcAzIONI: per allentare gli stati di stress e ritrovare il benessere psico-fisico. Una capsula due volte al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.

DIcE ILDEgArDA: “L’avena è calda, ha un sapore aspro e un vapore forte. È un cibo che dà gioia e salute a chi sta bene, donando una mente serena e un intelletto limpido. Procura un colorito sano e luminoso. È adatta a coloro che sono moderatamente malati. Non può essere usata come alimento da chi è molto malato e freddo poiché richiede sempre il caldo. Una persona “virgichtiget” (da “gicht”, vedi nota ad ANGELICA) con dolori così forti da far uscire di senno, faccia una sauna. Versi l’acqua nella quale è stata cotta l’avena sopra delle pietre calde. Se lo ripete spesso, ritornerà in sé e riacquisterà la salute.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

QUIETISCapsule

INgrEDIENTI: melatonina, passiflora (Passiflora Incarnata L.), biancospino (Crataegus Oxyacantha Medicus).IL NOME: dall’aggettivo latino “quietus”: calmo, tranquillo.INDIcAzIONI: per rilassare e favorire il riposo notturno. Una/due capsule la sera, un’ora prima di coricarsi.

DIcE ILDEgArDA: “Il biancospino sprigiona un meraviglioso calore che dalle radici arriva fino ai rami e alle foglie. Una persona con dolore al cuore, assuma del biancospino in polvere e si sentirà subito meglio.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Passiflora Incarnata L.

Crataegus Oxyacantha Medicus

Matricaria Chamomilla L.

Avena Sativa

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DIgESTUMCapsule

INgrEDIENTI: magnesio idrossido, zenzero (Zingiber Officinale Roscoe), melissa (Melissa Officinalis L.), camomilla (Matricaria Chamomilla L.), liquirizia (Glycyrrhiza Glabra L.).IL NOME: dal latino “digestus”: digestione.INDIcAzIONI: agisce favorevolmente sui processi digestivi e allevia gli stati di tensione ad essi associati. Una/due capsule al giorno mezz’ora dopo i pasti e al bisogno.

DIcE ILDEgArDA: “ La l iquir iz ia è moderatamente calda. In qualunque modo sia mangiata, schiarisce la voce, alleggerisce i pensieri e rende chiari gli occhi. Stimola la digestione. È un ottimo rimedio per chi è colpito da pensieri insani. Infatti, se mangiata frequentemente, estingue la pazzia dalla mente.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

EPAfLUCapsule

INgrEDIENTI: fumaria (Fumaria Officinalis L.), curcuma (Curcuma Longa L.), tarassaco (Taraxacum Officinalis Weber), bardana (Arctium Lappa L.), agrimonia (Agrimonia Eupatoria L.).IL NOME: dal latino “hepaticus” o “epaticus”: malato di fegato, e “fluere”: scorrere, fluire, con riferimento alle proprietà colagoghe del prodotto.INDIcAzIONI: per sostenere le funzioni epato-biliari e i processi depurativi. Una capsula due volte al giorno prima dei pasti.

DIcE ILDEgArDA: “L’agrimonia è calda. Se una persona produce o espelle muco e molto flegma dai suoi intestini malati e ha uno stomaco freddo, assuma frequentemente dell’agrimonia sciolta nel vino, prima e dopo i pasti. Ciò farà diminuire e purificherà il muco e scalderà lo stomaco.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Agrimonia Eupatoria L.

Curcuma Longa L.

Zingiber Officinale Roscoe

Melissa Officinalis L.

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AMOVIDOLCapsule

INgrEDIENTI : a r t ig l io de l d iavo lo (Harpagophytum Procumbens DC), salice (Salix Alba L.), ortica (Urtica Dioica L.), incenso (Boswellia Serrata Roxb).IL NOME: dal latino “amoveo” e “dolor”: togliere il dolore.INDIcAzIONI: migliora la funzionalità articolare. Una capsula due volte al giorno, preferibilmente dopo i pasti.

DIcE ILDEgArDA: ”L’incenso è più caldo che freddo e il suo odore si diffonde anche senza il fuoco. Rischiara gli occhi e purifica il cervello. Chi è affetto da febbri quotidiane, sminuzzi insieme l’incenso e la menta crispa e li adagi sul suo ombelico per scaldarlo, mettendoci sopra un panno. Sarà ben curato. Le febbri, infatti, possono danneggiare il suo stomaco e il fegato”.Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

rUSVENCapsule

INgrEDIENTI: bioflavonoidi da agrumi, rusco (Ruscus Aculeatus L.), centella (Centella Asiatica L.), vite rossa (Vitis Vinifera L.), ippocastano (Aeppulus Hippocastanum L.), rosa canina(Rosa Canina L.).IL NOME: dal latino “ruscus” (pungitopo) e “vena”: il rusco è una delle piante di elezione nel trattamento dell’insufficienza venosa.INDIcAzIONI: supporto al trofismo e alla funzionalità circolatoria, in particolare degli arti inferiori. Due capsule al giorno preferibilmente lontano dai pasti.

DIcE ILDEgArDA: “La Rosa canina è davvero calda. Significa “affetto”. Una persona che abbia dolore ai polmoni, sminuzzi la rosa con le sue foglie, vi aggiunga del miele grezzo e li cuocia insieme. Rimuova la schiuma, strizzi il composto ottenuto con un panno e realizzi un vino speziato. Lo beva di frequente: eliminerà le sostanze nocive dai polmoni, li purificherà e li risanerà”.Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Aeppulus Hippocastanum L.

Rosa Canina L.

Salix Alba L.

Boswellia Serrata Roxb

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ISOVAMPCapsule

INgrEDIENTI: isoflavoni di soia (Glycine Max (L.) Merr), salvia (Salvia Officinalis L.), avena (Avena Sativa), equiseto (Equisetum Arvense L.).IL NOME: ha origine dal nome dell’ingrediente principale e dal nome del disturbo che cura (vampate di calore).INDIcAzIONI: attenua i disturbi tipici del periodo della menopausa, in particolare le vampate di calore. Una capsula due volte al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.

DIcE ILDEgArDA: “La salvia è di natura secca e calda. Cresce più per effetto del calore del sole che per l’umidità della terra. È efficace contro gli umori che portano malattia poiché è secca. È buona da mangiare sia cruda che cotta per chi è tormentato da umori nocivi poiché li blocca. Chi soffre di dolori quali reumatismo, artrite, gotta, sciatica (una persona “virgichtiget”, in tedesco), cuocia della salvia in acqua e la beva: i cattivi umori e l’eccesso di flegma diminuiranno.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

SEDOPAUSACapsule

INgrEDIENTI: magnesio carbonato, luppolo (Humulus Lupulus L.), verbena (Verbena Officinalis L.), trifoglio rosso ( trifolium pratense L.), biancospino (Crataegus Oxyacantha Medicus).IL NOME: dal latino “sedatio”: tranquillità, calma, e “pausa”: fine (con riferimento alla fine del ciclo mestruale).INDIcAzIONI: particolarmente efficace per attenuare gli stati di stress e tensione emotiva associati al periodo della menopausa. Una capsula due volte al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.

DIcE ILDEgArDA: “La verbena è più fredda che calda. Se una persona ha le carni infette per ulcere o vermi, faccia cuocere della verbena nell’acqua. Appoggi un panno di lino sopra le ferite. Sprema la verbena cotta in acqua e la posizioni calda, sul panno di lino. Quando la verbena sarà asciutta, ne ponga dell’altra cotta allo stesso modo. Ripeta il trattamento finché la putrefazione sarà eliminata.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Humulus Lupulus L.

Verbena Officinalis L.

Glycine Max (L.) Merr

Salvia Officinalis L.

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MENOPrESSCapsule

INgrEDIENTI: ulivo (Olea Europea L.), biancospino (Crateagus Oxiacantha Medicus), cimicifuga (Cimicifuga Racemosa Nuttal), Pilosella (Hieracium Pilosella).IL NOME: dal latino “minus”: meno, e “impressio”: pressione.INDIcAzIONI: favorisce, in particolare, il benessere circolatorio e la regolarità della pressione arteriosa durante il periodo della menopausa. Una capsula una/due volte al giorno, lontano dai pasti.

DIcE ILDEgArDA: “L’olivo è più caldo che freddo. Significa “grazia”. Cucina la corteccia e le foglie dell’olivo in acqua, prepara un unguento con quest’acqua e un grasso stagionato. Se qualcuno ha dolore alla testa, alla schiena, ai fianchi, è affetto da lombalgia, unga queste parti con l’unguento: esso penetrerà nella pelle, come il grasso passa attraverso un nuovo vaso d’argilla, e procurerà grande sollievo.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

TOXIDrENCapsule

INgrEDIENTI: tè verde (Camelia Sinensis L. Kuntze), tè di Giava (Orthosiphon Stamineus Benth), betulla (Betula Pubescens Ehrh), lespedeza (Lespedeza capitata Mich.).IL NOME: dal latino “toxicum”: veleno, e dal tedesco “dorren”: asciugare.INDIcAzIONI: favorisce i processi drenanti e depurativi dell’organismo, particolarmente efficace per sostenere la funzionalità delle vie urinarie. Due capsule al giorno lontano dai pasti.

DIcE ILDEgArDA: “La betulla è più calda che fredda. Denota felicità. Se la pelle comincia ad arrossarsi, ad avere delle pustole donde sorge un tumore o dei vermi iniziano a formare bolle, si colgano i germogli di betulla, si scaldino al sole o vicino al fuoco e si appoggino sopra la parte malata, avvolgendola con un panno. Ripetendo l’applicazione più volte, il male passerà.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Camelia Sinensis L. Kuntze

Betula Pubescens Ehrh

Olea Europea L.

Crataegus Oxyacantha Medicus

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LEVISCapsule

INgrEDIENTI: tè verde (Camelia Sinensis K.), matè (Ilex Paraguanensis A.St.Hil), caffè (Coffea Robusta L.), tarassaco (Taraxacum Officinalis Weber), carciofo (Cynara Scolinus L).IL NOME: ha origine dal latino “levis”: leggero.INDIcAzIONI: favorisce la termogenesi. Assumere due capsule prima dei pasti e due capsule a metà pomeriggio accompagnate da un bicchiere d’acqua.

Del sovrappeso DIcE ILDEgArDA: “Se un uomo mangia carni ed altre vivande troppo grasse o cibi troppo ricchi di sangue, ne riceve più infermità che salute, perché questi cibi troppo grassi non possono restare nello stomaco dell’uomo per una giusta e salutare digestione, a causa dell’eccessiva e vischiosa umidità che è in loro”.Da “Causae et Curae”, di Hildegard von Bingen.

NOTA: la corretta alimentazione è la prima cura per Ildegarda. L’uomo deve sempre perseguire un equilibrio nell’assunzione di cibi caldi, secchi, umidi e freddi. Con Levis si è voluto fornire un aiuto a chi avesse bisogno di riacquistare un giusto peso, unendo principi naturali che aiutano ad eliminare scorie o (come dice Ildegarda) i cattivi umori.

LEVIcrUSGel gambe

INgrEDIENTI: vite (Vitis Vinifera), ippocastano (Aesculum Hyppocastanum), edera (Hedera Helix), menta (Mentha Piperita), cipresso (Cupressus Sempervirens), timo (Thymus Vulgaris).IL NOME: ha origine dal latino “levis”: leggero, e “crus”: gamba.INDIcAzIONI: grazie ai principi naturali presenti, stimola la circolazione delle gambe favorendo la risoluzione di edemi localizzati e dando sollievo agli arti inferiori. Applicare e massaggiare sulle gambe un paio di volte al giorno. Possibilmente, dopo l’uso, riposare una quindicina di minuti con le gambe sollevate.

DIcE ILDEgArDA: “L’edera è più fredda che calda, più utile come erba e per applicazioni locali che come alimento per l’uomo. Una persona che soffra di itterizia, riscaldi questa in un piccolo piatto con del grasso di cervo o di altro animale. Applichi questo preparato caldo sopra il suo stomaco, cosicché l’ittero passi nell’erba e il giallo appaia sulla parte esterna della pelle. Dopo aver applicato le erbe come spiegato, comprima immediatamente del crescione in acqua fredda, lo strizzi e beva quest’acqua fredda. L’itterizia sarà scacciata e la persona sarà curata.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Coffea Robusta L.

Camelia Sinensis K.

Cupressus Sempervirens

Hedera Helix

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ALIPEDISCrema

INgrEDIENTI: calendula (Calendula Officinalis), iperico (Hypericum Perforatum), arnica (Arnica Montana), malva (Malva Sylvestris), lavanda (Lavandula Angustifolia), salvia (Salvia Officinalis).IL NOME: ha origine dal latino “alipedis”: avere le ali ai piedi.INDIcAzIONI: la presenza di arnica e di altre piante dall’effetto antidolorifico, aiuta a contrastare i dolori localizzati nei piedi affaticati. Ha effetto nutriente e rinfrescante. Applicare e massaggiare.

DIcE ILDEgArDA: “La lavanda è calda e secca, con pochissima umidità. Non è efficace come cibo, ma ha un forte profumo. Il suo odore rischiara gli occhi poiché possiede il potere dei più forti aromi e l’utilità di quelli più amari. Blocca molte negatività.”Da Physica, di Hildegard von Bingen.

LENITUMCrema

INgrEDIENTI: oryza sativa, olio (Olea Europaea), vitamina E, elicriso (Helicrisum Italicum), avena (Avena Sativa), camomilla (Chamomilla Recutita), bardana (Arctium Lappa), lavanda (Lavandula Angustifolia), melissa (Melissa Officinalis), artiglio del diavolo (Harpagophytum Procumbens).IL NOME: dal latino “lenire”: calmare.INDIcAzIONI: aiuta a contrastare lo sviluppo di aree di desquamazione e l’infiammazione localizzata. Adatto per dermatiti secche, pruriginose. Coadiuvante nel trattamento della psoriasi. Applicare e massaggiare sulle parti del corpo interessate più volte al giorno, secondo necessità.

DIcE ILDEgArDA: “Se una persona ha croste sulla sua testa, sparga la polvere di bardana sulle ferite, da nove a quindici giorni. Tra il quattordicesimo e il quindicesimo giorno, lavi la testa con una liscivia fatta di legno di faggio e sarà curato.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Salvia Officinalis L.

Hypericum Perforatum

Helicrisum Italicum

Lavandula Angustifolia

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EMO-fLUOCrema

INgrEDIENTI: achillea (Achillea Millefolium), ippocastano (Aesculum Hippocastanum), hamamelis (Hamamelis Virginiana), calendula (Calendula Officinalis), mirto (Myrtus), vite (Vitis Vinifera), cipresso (Cupressus Semprevirens ), lavanda (Lavandula Angustifolia).INDIcAzIONI: per alleviare i disturbi associati alla patologia emorroidaria. Applicare due volte al giorno secondo necessità. Rinfresca e dà sollievo.IL NOME: dal greco antico “aima”: sangue, e dal latino “fluere”: fluire, riferito al sangue espulso nella patologia emorroidaria.

DIcE ILDEgArDA: “La calendula è fredda e umida. Ha una forte energia vitale e prevale contro i veleni. In qualsivoglia modo siano stati assunti dei veleni o tossine, si cuocia della calendula in acqua e, dopo averla strizzata, la si applichi calda sullo stomaco. La debolezza provocata dai veleni sarà espulsa.”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

IUVENISCrema

INgrEDIENTI: acido jaluronico, collagene, camomilla (Camomilla Recutita), malva (Malva Silvestris), vitamina E, rosa, ginseng (Panax Ginseng), calendula (Calendula Officinalis), zenzero (Zingiber Officinale Roscoe).IL NOME: dal latino “iuvenis”: giovane.INDIcAzIONI: crema nutriente, rassodante e antinvecchiamento. Può essere utilizzata su pelli delicate ed in genere su tutti i tipi di pelle. Non unge ma nutre in profondità.

DIcE ILDEgArDA: “La malva possiede una moderata freddezza, proprio come la rugiada ma è più fredda. In caso di febbre, cuocere della malva nel vino. Si beva la mattina a digiuno e la sera prima di dormire: la febbre sparirà”Da “Physica”, di Hildegard von Bingen.

Calendula Officinalis

Hamamelis Virginiana

Zingiber Officinale Roscoe

Panax Ginseng C.A. Meyer

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Per ulteriori informazioni e approfondimenti su Ildegarda di Bingen e sui prodotti Thesaura Naturae: www.thesaura.it

Thesaura Naturae è un marchio Inemar. Largo de Gregori 11,Orta San Giulio (Novara) - Telefono: 0322-905648.

Finito di stampare nell’aprile del 2011. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata. Concept e Art direction: Giovanni Pagano; testi: Sabrina Melino e Arianna Pregagnoli; illustrazioni: NeriMarini srl.