Testata del Giornale “Nota di Classe” in fase di elaborazione · avev a vissuto . L’essenza...
Transcript of Testata del Giornale “Nota di Classe” in fase di elaborazione · avev a vissuto . L’essenza...
Testata del Giornale “Nota di Classe” in fase di elaborazione
Un progetto redazionale non è per nulla semplice, soprattutto se
avviato all’interno di un Istituto.
Si ha bisogno di ragazzi con buona volontà, creativi e desiderosi di
scrivere. A questo si aggiunge l’impaginazione, la grafica, la stampa
e la distribuzione. Ma “Nota di classe” è tornato per il secondo
anno, con l’obiettivo di intrattenere, informare sulle novità
dell’Istituto e magari strappare qualche sorriso leggendo le rubriche
più “soft”.
Non cerchiamo di pubblicare un giornale di “successo”, ma di
provare e condividere un’esperienza nuova, anche a costo di qualche
sacrificio. Esso ci viene ripagato pienamente dalla soddisfazione
nel vedere la nostra creazione, sfogliata dai nostri compagni, e non
solo.
Ringraziamo anticipatamente i Professori che collaborano con noi
per la riuscita del giornale, il nostro Dirigente scolastico, che
appoggia da sempre l’iniziativa redazionale, e soprattutto vorremmo
lanciare un appello a chi ci leggerà.
Se a qualcuno sfiorasse il desiderio di provare l’esperienza
giornalistica noi saremo sempre disponibili e felici di vedere facce
nuove.
L’unione fa la forza!
di Edoardo Traverso e Siham Mekrane
Fotografia del congresso del 25 Novembre (prov. Alessandria)
di Deborah Romano classe IV O
Ciampini - Boccardo:-
Si è svolto in data 25 Novembre nell’Aula Magna dell’Itis
Volta di Alessandria un convegno per la Giornata
Internazionale contro la violenza sulle donne.
“Il silenzio di un bacio con un pugno di parole” è stato
il tema conduttore, logica prosecuzione del progetto
“Provincia Si*cura”, promosso dall’Assesorato Pari
Opportunità della Provincia di Alessandria, con il
sostegno della Regione Piemonte.
Grazie all’interesse dell’Assessore Maria Grazia Morando,
il progetto è stato proposto in molte scuole della Provincia
e seguito con grande interesse.
L’Istituto Ciampini Boccardo ha partecipato alle lezioni,
facendosi protagonista anche di un cortometraggio dal titolo
“Io Ti..”, disponibile su Facebook; la creazione del murales
all’interno del cortile del plesso di Via Verdi .
Il Convegno del 25 novembre ha avuto inizio alle ore 9.00
con l’accoglienza delle scuole e l’ intervista alla dott.ssa Jole
Baldaro Verde, medico, specialista in Pediatria e Psicologia
dell’età evolutiva, psicoterapeuta e autrice di vari testi sul
tema dell’educazione sessuale.
Grazie a questa importante figura e ad altre eminenti
personalità presenti al convegno, gli studenti attraverso
domande e spunti di riflessione hanno approfondito
tematiche legate alla violenza femminile, di alto valore
culturale e formativo.
Contro la violenza
“Il silenzio di un bacio con un pugno di parole”
2
Sommario
Pagina 1: Editoriale: Torna Nota di classe
Pagina 2: Contro la violenza:
“Il silenzio di un bacio con un pugno di parole”
Pagina 3: Concorso di lettere e cinematografia
Pino l’eroe della nostra scuola!
Pagina 4: Non solo numeri … ma impariamo a convivere
Dalla Grammatica alla Politica
Pagina 5: I videogiochi dell’ultimo minuto
Pagina 6: Pomeriggio di fuoco
Pagina 7: Ecco cosa dicono gli alunni
Pagina 8 - 9: Inglese
Pagina 10 - 11: Salone della Scuola 2011
Pagina 11:Il Corso Enogastronomico in visita a Genova
alla Mostra “Pane al pane: un mare di bontà
Pagina 12: Il Ciampini – Boccardo per Genova
Il Big Brother di Orwell è il presagio del futuro
Pagina 13: Coldplay
Pagina 14: L’equitazione questa sconosciuta
Sport Ciampini – Boccardo
Pagina 15: Diobò se ci manchi
Pagina 16: L’alimentazione dei ragazzi
Pagina 17: Piercing, tatuaggi e cos’altro?!
Pagina 18: Il mito dell’eterna giovinezza
Pagina 19: La solitudine
L’afasia
Pagina 20: Lucca Comics & Games
Il respiro di Jennifer
Pagina 21: Il linguaggio segreto dei fiori
Pagina 22: Steve Jobs, l’inizio di un’era
Pagina 23: Più veloce della luce
La cucina albanese e le sue caratteristiche
3
di Giulio De Nardi classe IV M
La Redazione
Ho voluto provare a scrivere una sceneggiatura. Questa viene scritta
proprio per essere il più possibile somigliante a un cortometraggio.
Quindi le pause non sono quelle letterarie, bensì quelle
cinematografiche. Come se un narratore stesse raccontando, mentre
si ha la visione delle immagini che scorrono. Ve la presento.
ProfumoIl suo sapere, la sua passione, il suo scopo, la sua ragione di vita. Un
profumo. Xavier non vendeva soltanto profumi. Lui vendeva creazioni.
Le sue creazioni. Perché Xavier riusciva a dare vita a un semplice profumo
e chi lo indossava, riusciva a sentire la vita in una cosa semplice e banale
come un profumo. Ma il suo obiettivo più grande era quello di trovare
un’essenza. Non un’essenza qualsiasi, ma l’essenza della vita. Per quanto
lui studiò e provò, non riuscì mai in trent’anni, a trovarla. Mille furono le
sue esperienze. Mille i mari che aveva attraversato. Mille le terre che aveva
solcato. Mille le vette che aveva scalato, ma per quanto lui provasse a cercare nuove esperienze non riuscì nel suo intento.
Ormai rassegnato e vicino alla sua di partenza rinunciò. Un giorno, vicini al crepuscolo, Xavier, passeggiando per la
piazza centrale di St.Louis à la Mer fu colto da un malore. Si accasciò a terra e, negli ultimi istanti, ripensò a quello per cui
aveva vissuto. L’essenza della vita. Fu un attimo e capì. Il suo sguardo vagò per tutta la piazza. Ecco l’essenza della vita. Il
pianto di una donna, l’ingenuità di un bambino, la resistenza alla morte di un vecchietto, la passione di due amanti, la
felicità della gente. In un ultimo sforzo riuscì a scrivere questa sua scoperta distillando un profumo. E dopo caddero le sue
ultime volontà e, il foglio con dentro l’essenza della vita, cadde dalle sue mani e si appoggiò a terra. Xavier morì felice, per
aver scoperto quello che cercava da una vita. Destino beffardo. Una folata di vento trascinò il foglio lontano nel mare. E
così si perse, di nuovo, quello che tutti cercano e hanno sempre cercato. L’essenza della vita.
Se qualcuno volesse provare a scrivere una sceneggiatura … vi aspettiamo..
Obiettivo: scegliere un soggetto e su questo scrivere una sceneggiatura di un cortometraggio, che duri all’incirca
venti minuti. La lunghezza del testo deve essere di una pagina di computer (circa).
Buon lavoro.
Concorso di lettere e cinematogConcorso di lettere e cinematogConcorso di lettere e cinematogConcorso di lettere e cinematogConcorso di lettere e cinematografiarafiarafiarafiarafia
Pino: l’eroe della nostra scuola!
di Silvia Caserza classe I D
Molti di voi ricorderanno
sicuramente il terremoto
dell’aprile 2009 avvenuto in
Abruzzo, che aveva causato
centinaia di morti, migliaia di
feriti e distrutto interi paesi.
Tra i tanti volontari c’erano
anche tre novesi appartenenti
al Gruppo Comunale di
Protezione Civile e tra questi
Giuseppe Totaro, chiamato
“Pino” da noi alunni e dai professori.
Con Decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del
Consiglio, sono stati consegnati dal Dipartimento di
Protezione Civile gli attestati di Benemerenza ai novesi che
in quei giorni si erano prodigati in cento e più mansioni
differenti, aiutando la popolazione nella ricerca dei dispersi,
nello sgombero dei detriti, collaborando all’allestimento di
una tendopoli dove erano curati i feriti e dove avveniva la
somministrazione immediata di viveri.
Il loro aiuto si era concentrato soprattutto nel territorio di
Castel di Ieri ed è per questo motivo che è stato deciso di
donare a questo Comune 22 mila euro raccolti dal Comitato
della Croce Rossa Italiana. I fondi sono stati destinati alla
costruzione di un Parco inaugurato il 27 Agosto scorso.
In Abruzzo come a scuola Pino si è distinto per la sua volontà
di rendersi utile senza riserve ovunque sia necessario.
Grazie Pino!
Tu ci dimostri che l’altruismo non è solo un mito ma una
realtà.
4
In una mattina di metà novembre alla seconda ora di lezione, in 1° D, una delle classi
più numerose di tutta la scuola, formata da ben trentadue ragazzi, era arrivata la più
temuta tra gli insegnanti: la professoressa Ravazzano.
Al cambio d’ora c’era un grandissimo caos, ma al suo arrivo è ritornata subito la
quiete: tutti zitti ed eretti come soldati! Dopo il caloroso buongiorno abbiamo
controllato i compiti: formare delle frasi di senso compiuto e in lingua italiana con le parole di cui in precedenza abbiamo
cercato i significati. Siamo riusciti tutti insieme a formulare delle belle frasi, finché, arrivati alla parola “ipocrisia”, l’atmosfera
si è “scaldata”: abbiamo cominciato a parlare di politica e la lezione si è improvvisamente animata!
Per spiegare questo termine abbiamo elaborato le seguenti riflessioni: molti dei nostri politici sono così ipocriti da mentire
pur di raggiungere il loro scopo; promettono grandi cambiamenti, come la diminuzione delle tasse, sapendo che non
manterranno le loro promesse. Secondo loro queste accuse sono infondate perché sostengono di agire per il bene dello
stato, però non riescono a dimostrarsi coerenti e nè attribuiscono la causa ai problemi economici mondiali.
I cittadini, delusi, si sentono presi in giro e preoccupati per il futuro del paese, denunciano l’ipocrisia di alcuni politici
perché non vedono nessun miglioramento sociale. Con la caduta del governo ci auguriamo di veder “risorgere” il nostro
paese.
a cura della classe I D
Popolazione mondiale: 7 miliardi. Riusciamo a
immaginare la grandezza di questo numero? Proviamo a
contare da 1 fino a 7.000.000.000. No, forse meglio di no. 7
miliardi sono un numero grandissimo, ma qui si sta parlando
di persone, infatti, la Terra ha tagliato il traguardo di 7 miliardi
di abitanti.
Pare che il neonato che ha fatto scattare un simile
numero sia la piccola Danica delle Filippine.
Secondo il rapporto “stato della popolazione nel
mondo”, curato dall’U.N.F.P.A si fanno decisamente meno
figli rispetto a 50 anni fa, ma la popolazione mondiale
continua a crescere. Questo rapporto rivela anche uno
spostamento degli abitanti sempre più intenso all’interno e
tra diversi paesi. Inoltre c’è la presenza di crescenti migrazioni
di massa dovute sempre più spesso a catastrofi ambientali e
cambiamenti climatici. A questo numero sono legati anche:
la speranza di vita media che oggi è di 69 anni contro i 48
degli anni cinquanta e la mortalità infantile che è scesa dai
133 decessi ogni mille nati sempre negli anni cinquanta; a 46
negli ultimi cinque anni.
Si dice che la bomba demografica sia la prima causa
di distruzione totale, sicché aumentano consumi e
inquinamento.
Nel 1810 eravamo 980 milioni, nel 1910 eravamo
1,8 miliardi e nel 2011 siamo in 7 miliardi e nel frattempo
abbiamo consumato gran parte delle risorse non rinnovabili
e siamo anche troppi per vivere con quelle rinnovabili.
E la popolazione continuerà ad aumentare ancora e
ancora (il World Population Prospect prevede il
raggiungimento di 9,3 miliardi di persone entro il 2050) con
inevitabili ripercussioni sull’ambiente e sulla disponibilità e
prezzo di alimentari, acqua e materie prime.
Gli attuali modelli di sviluppo economici e
ambientali sembrano non essere capaci di reggere alle
richieste di 7 miliardi di persone.
Che cosa bisogna fare?
Secondo i responsabili dell’UNFPA bisognerebbe
mettere in atto politiche in grado di affrontare problemi come
la povertà sempre più diffusa, le disuguaglianze sociali e infine
la distribuzione delle risorse. Secondo me, sarebbe ora anche
che si promuovessero politiche che favoriscano la
scolarizzazione delle nuove generazioni e l’emancipazione
delle donne in tutto il mondo.
Chissà! Forse ci sarà una terza guerra mondiale e questa
volta si combatterà per il controllo delle materie prime. Ma...
per ora siamo qui, siamo in 7 miliardi e la prima arma da
impugnare è la convivenza.
Il Graffio
I videogiochi da qualche anno sono ormai diventati parte
integrante della vita di noi ragazzi e non solo...Il periodo in
cui si accentua la vendita di questi prodotti è quello
precedente le vacanze Natalizie, durante il quale vengono
messi in vendita la maggior parte dei giochi nuovi e più
attesi. Quest’anno gli appassionati saranno molto più
contenti del solito perché sono usciti ed usciranno ancora
molti titoli validi tra i quali:
Forza Motorsport 4: uscito già ad ottobre, dei titoli più
attesi per Xbox 360 e per gli appassionati di gare
automobilistiche. Le imperfezioni sono state diminuite ed è
stato aggiunto una nuova compatibilità con il Kinect ed è
stato creato apposta un nuovo volante con un nuovo design.
La difficoltà è stata anche questa migliorata, infatti è
aumentata l’intelligenza artificiale che ci porterà ad affrontare
gare difficili e a lottare con il computer. Sono stati aggiunti
anche miglioramenti durante il gioco
online.
Gears Of War 3, uscito il 20 settembre,
terzo e ultimo capitolo della saga che
soddisferà gli appassionati, possessori
Xbox360, su tutti gli aspetti.
Battlefield 3, sparatutto molto atteso
prodotto da EA, che l’anno scorso
promise a tutti fans che avrebbe
pubblicato un gioco innovativo, con un
motore grafico avanzato , ma soprattutto
una realisticità ad alta tecnologia, che però
ha deluso in parte gli utenti di console, sulle quali la grafica
è risultata inferiore confronto ai PC per i videogiochi.
Call Of Duty: Modern Warfare 3, sparatutto validissimo
e degno rivale di Battlefield, soprattutto grazie al suo
predecessore Modern Warfare 2 che ha venduto più di
60.000.000 di copie nel mondo. La storia continua e i fans
della saga saranno molto contenti, anche se il motore grafico
è rimasto lo stesso del precedente Call Of Duty.
Uncharted 3: Drake’s Decenption, seguito dei primi due
titoli esclusiva Playstation 3, molto simile ai primi due e
naturalmente con la storia che continua, lasciamo a voi
scoprire come andrà a finire.
Pes 2012 e Fifa 12, simulatori di calcio abbastanza diversi
tra loro, tocca a voi la scelta e a individuare i pregi e i difetti
dell’uno e dell’altro. Questione di gusti.
The Elder Scrolls V: Skyrim è il quinto capitolo della saga
The Elder Scrolls, sviluppata da Bethesda Softworks, uscito
l’11 novembre 2011 sarà di sicuro uno dei GDR più giocati
dell’anno.
Halo Anniversary (Halo: Combat Evolved), famoso titoli
di Bungie esclusiva Xbox rimasterizzato in HD che ha
cominciato la serie di Halo, sparatutto con ambientazione
fantascientifica che la maggior parte di voi conosce già.
Assassin’s Creed: Revelation, il quarto capitolo della
famosa serie Ubisoft, probabilmente anche l’ultimo,
vestiremo di nuovo i panni di Ezio Auditore anche se più
vecchio e scopriremo alla fine il mistero degli antenati di
Desmond.
Need For Speed: The Run, nuovo titolo della serie che ci
vedrà questa volta impegnati in una gara clandestina da San
Francisco a New York per salvarci la vita, attraversando
ambientazioni statunitensi di montagna, cittadine e stretti
canyon, naturalmente inseguiti dalla polizia che ci darà la
caccia.
Batman: Arkham City, un buon titolo naturalmente per
gli appassionati dei supereroi DC Universe e quelli che hanno
giocato il predecessore Arkham Asylum.
Deus Ex: Human Revolution, gioco
nel quale vestiremo i panni di Adam
Jensen, un agente cyberpotenziato, che
ha il dovere di proteggere i segreti di
una società biotecnologica, in quanto
se rubati il loro lavoro cambia.
Saints Row: The Third, sul quale
non c’è molto da dire. Questa volta i
videogiocatori che acquisteranno il
game si troveranno nuovamente ad
indossare i panni di uno dei membri
della Third Street Saints.
Mass Effect 3, capitolo conclusivo della saga disponibile
da marzo 2012 sarà, come sapranno tutti i fans il solito
gioco che mischia azione, storia e interattività con l’avventura
che sarà quasi sicuramente molto divertente ed
appassionante.
Zelda: Skyward Sword, esclusiva Wii, che ha introdotto
nuove innovazioni e che ha raggiunto livelli mai visti prima
grazie al Wii Motion Plus. Gli appassionati avranno pane
per i loro denti.In questo folto elenco abbiamo articolato i
titoli dei giochi più attesi anche se poi dipende dai gusti.
Oltre a questi non si può dimenticare anche un tipo di
videogiochi che si sta diffondendo molto, che sono i Casual
Games, ovvero i giochi innovativi, compatibili per esempio
con Kinect per Xbox 360 e Playstation Move , i quali stanno
riscuotendo molto successo. Tra questi si possiamo citare il
nuovo NBA 2K 12, Rayman Raving Rabbits: Fuori di
Schermo, Kinect Sports 2, Fruit Ninja Kinect, The
Gunstringer, Kung Fu Panda 2, EyePet ed i suoi amici,
Move Fitness, After Hours Atletes e molti altri…
di Raffaele Tirozzi e Giovanni Fiumara I L
5
Vento di novità quest anno all’I.I.S.
Ciampini-Boccardo di Novi Ligure..
Neanche il tempo di riuscire a
riambientarsi dopo le vacanze, e già si
sente la parola “cambiamento”,
strettamente legata a quella di “orario”.
Sì, perchè, ci dicono i Professori, è stata
proposta la settimana breve, ovvero
Sabato tutti in branda a sonnecchiare,
mentre un pomeriggio a settimana
bisogna restare sui banchi.
Da quel momento in poi, le voci di
corridoio si sono diffuse a una velocità
che farebbe invidia alla fibra ottica.
Persone disposte a giurare che, se fosse
entrato in atto l’orario nuovo, sarebbe
stato necessario tornare a scuola per 4
o 5 pomeriggi, mentre i docenti
frustavano gli alunni e i bidelli,
spargendo bucce di banana per la
scuola. Favole. Ma le favole hanno
sempre un fondo di verità.
Dopo quasi due settimane di trepidante
attesa, con tanto di sondaggio tra gli
alunni e collegio docenti, è arrivato il
verdetto: sì alla settimana breve.
Scongiurata anche la minaccia dei
recuperi, dato che le normali 32 ore da
55 minuti, più il rientro pomeridiano,
consentono di raggiungere il quorum
dei 200 giorni di lezione previsti dal
Ministero, anzi, si superano di 5!
Il pomeriggio cade di Venerdì, evitando
così verifiche o interrogazioni il giorno
dopo. I ragazzi, chi più chi meno,
sembrano contenti, un po’ meno i
collaboratori scolastici (che il Sabato
lavorano comunque). Anche la
maggior parte dei “Prof ” ha votato si.
Ma c’è un’altra faccia della
medaglia.
Il rientro che riguarda tutti gli oltre
1000 alunni (tra la sede di V. Verdi e
quella di V.le Saffi) è lo stesso giorno.
Ciò implica, facendo una statistica, che
il 60% degli alunni (circa 600 ragazzi)
non può tornare a casa a pranzare, dato
il tempo insufficiente della pausa.
Fortunatamente molte ristorazioni
hanno proposto menù e prezzi di
convenienza per quel giorno, ma,
naturalmente, i posti a sedere sono
limitati, quindi la maggior parte di noi
si sposta con le proprie cibarie su una
panchina. Il che non è una tragedia,
mangiare una pizza in panchina ha
molti vantaggi
Ma essa si potrà consumare a
scuola quando il freddo raggelerà
l’aria?
Per ora, non si sa.
Ogni alunno ha avuto la possibilità di
scegliere se uscire o restare nell’edificio.
Pare che la scelta sia irreversibile: chi
esce resta fuori per tutto l’anno!
Questo perchè c’è bisogno di un
Professore che controlli i ragazzi che
rimangono a scuola... Ma allora
poniamo il caso che sia il 20 Gennaio
e stia nevicando copiosamente. Uno
studente ha scelto di uscire da scuola
nella pausa pranzo e si reca nella
pizzeria più vicina, scoprendo con
grande disappunto che i posti a sedere
sono tutti occupati. Esce dal locale con
la sua pizza margherita fumante e....
lascio il seguito all’immaginazione,
sperando di avere nuove e buone
notizie prima della fine dell’inverno.
Pomeriggio di fuoco
6
di Edoardo Traverso classe V M
Pensare? Perché pensare!Pensare? Perché pensare!Pensare? Perché pensare!Pensare? Perché pensare!Pensare? Perché pensare!Abbiamo i computer che lo fanno per noi.Abbiamo i computer che lo fanno per noi.Abbiamo i computer che lo fanno per noi.Abbiamo i computer che lo fanno per noi.Abbiamo i computer che lo fanno per noi.
(Jean Rostand)(Jean Rostand)(Jean Rostand)(Jean Rostand)(Jean Rostand)
Cristina D’Angelo II P
TOTEM
di Stefania Lovotti e Silvia Caserza classe I D
Di VIA VERDI
Di VIALE SAFFI
7
Il nostro istituto si è dotato di un “Totem” collocato al
primo piano che rileva in modo automatico le presenze degli
alunni. A ogni studente è stata consegnata una tessera
plastificata con il suo nome e la sua foto.
Il badge, che contiene un microchip, deve essere fatto
passare davanti ad uno schermo che registra le presenze, i
ritardi e le uscite anticipate.
Si tratta di un’operazione digitale che dovrebbe facilitare
l’informazione e la comunicazione tra scuola, studenti e
famiglie. Questo nuovo sistema di controllo computerizzato
rallenta il normale flusso di entrata degli alunni; ci sono
mattine che la fila arriva fino al portone d’ingresso, e ci fa
sentire come dei prigionieri “segregati” all’interno della
scuola.
Noi pensiamo che sarebbe stato meglio impiegare in altro
modo la somma spesa per comprare il totem al fine di
sopperire a necessità più urgenti come ad esempio la
ristrutturazione dei bagni, la riparazione del tetto e dei
pavimenti...
I sistemi informatici, d’altro canto, fanno parte della nostra
vita quotidiana e il fatto che la nostra scuola sia al passo
con i tempi deve renderci orgogliosi, anche se molti di noi
alla notizia dell’installazione di questa postazione di
rilevamento hanno certamente “storto il naso” poiché
vedono in questa innovazione un controllo dei propri
movimenti.
Se teniamo conto invece che anche qualche genitore,
andando al lavoro, deve timbrare il cartellino all’entrata e
all’uscita, potremmo paragonarci a loro e quindi sentirci
adulti.
Ecco che cosa dicono gli alunni
Il “progetto Totem” è stato presentato nel 2009 ed è attuaslmente funzionante nel nostro Istituto.
Si tratta di un sistema assolutamente innovativo, una sorta di registro elettronico delle presenze degli alunni, che dovrebbe
essere un utile strumento di controllo sia per i docenti sia per i genitori. Esso, infatti, può monitorare la presenza scolastica
dei propri figli a scuola che i genitori potranno conoscere in qualsiasi momento utilizzando una personale password, che
gli verrà fornita a breve, e che dovranno inserire nell’apposito spazio posto all’interno del sito dell’Isituto.
Una novità importante, che merita l’attenzione di tutti.
Cosa ne pensano gli studenti?
Se ne sente di tutti i colori ma credo di poter dire che la maggior parte di essi si mostra indifferente perché il sistema di
rilevazione non cambia sostanzialmente nulla delle modalità d’ingresso e uscita. Si tratta solo di fare uno sforzo minimo
e ricordarsi di far scorrere il badge davanti ad un apposito lettore.
Ci auguriamo che entro pochi anni, un Istituto moderno e tecnologico come il nostro, si doti anche di qualche nuovo
dispositivo, che metta in condizione gli alunni assenti di ottenere facilmente gli argomenti scolastici persi, con un semplice
clic del mouse e in pochi secondi.
Nell’era della telematica, la tecnologia non può più lasciare il posto alla manualità e diventa, soprattutto nella scuola,
funzionale mezzo di apprendimento e di controllo.
Il Totem: la novità dell’ultimo minuto..
It’s English time
In our school there’s the possibility to attend special courses
of English subject. These are the P.E.T. (Preliminary
English Test) exam and the Cambridge
FIRST Certificate in English. You can
subscribe to these projects if you are in the
4th or 5th class. The FIRST exam represents
the third level of the University of Cambridge
tests (medium-high level B2) while the P.E.T.
graduation is B1 level. This certifications gives
you the chance to show it in a job request to
improve it, specially if your ideal job needs a
secondary language. In the P.E.T. exam we
find three “papers”, which are three different
tests to check your preparation. The first
paper is about Reading and Writing. In this test you have 1
hour and 30 minutes to write all the answers. The second
paper is the Listening tests, which lasts half an our. The
candidate has to listen to the speech and choose the correct
answer on the answer sheet. The last paper is the speaking.
It takes place between the candidate and the examiner, who
will ask the student to describe a picture
and talk about himself. The P.E.T. exam
may gives you four marks: Pass with merit
(that means you made a very good exam);
Pass (that means you made a good test);
Narrow fail (you were close to pass) and
Fail (you didn’t pass the exam). The FIRST
exam is similar to the P.E.T but it has 5
papers: Reading (1 hour), Writing (1 hour
and 20 minutes), Use of English (45
minutes), Listening (about 40 minutes) and
Speaking (14 minutes). In conclusion, this
courses are very important if you’re going to attend
University or if you’re interested in languages.
On 16th November our class -2^C- and class -2^D- went to Alessandria to
see the English musical “Guys and Dolls”, at Teatro Alessandrino.
We met our teachers (Mrs. Barella, Mrs. Bottazzi, Mrs. Mangini) at Novi
Ligure railway station at 7:20 a.m., we took the 7:26 a.m. train and we
arrived in Alessandria at 7:50 a.m.
Before getting to the theatre we had breakfast in a café. We had to wait for
half an hour to enter the theatre; the weather was really cold that morning
but we were happy to spend a day which was different from any other
school day!
The theatre was full of students coming from different schools and from
different towns (Vercelli, Alessandria, Asti).
The show started at about 9:30 a.m. and it lasted about an hour and a half.
The stage was rich in bright lights and the rhythm of the music was irresistible and infectious.
The show was cheerful, joyful and always on the go! The actors and actresses acted, sang and danced. The plot
was interesting and the atmosphere was really nice.
At the end of the show we had the possibility to ask questions to the actors. We found out they are British, they
come from England, Scotland and Wales; they are very young and they are going to perform this musical in
different Italian towns till next April. They said they like Italy very much.
We liked the show, the plot was quite easy to follow and we enjoy ourselves.
Before coming back to Novi, we had free time for shopping, some students bought something, others went for
a walk. At about 12:30 p.m. We took the train to come back to Novi.
The day was great and funny and this experience was useful to train our minds and to improve our English!
di Edoardo Traverso classe 5M
Class II C Tecnico Turistico
8
In 1950’s New York city there is a gambler, Nathan Detroit.
He needs a place to hold his illegal dice game and he finds it
in the hotel Biltmore’s garage, but the owner of this place
wants one thousand dollars to rent it for the night. Nathan,
to obtain the money, wants to involve another famous
gambler that is in town, Sky Masterson.
Sky offers Nathan to invite Miss Sarah Brown, member of
the “Salvation Army” for a love dinner to Havana, if Nathan
wins the bet Sky will give him the money to rent the garage.
Sarah is very religious and moralistic so
she doesn’t accept Sky’s gallantries.
Meanwhile Nathan has been engaged to
Adelaide for a long time, but they are not
married yet.
Sky hears that Sarah has a mission for a
midnight prayer meeting, so he makes a
deal whit her. If she goes to Havana whit
him, he will persuade the men he knows,
all sinners, to go to the prayer meeting.
Sarah is desperate and accepts his offer.
Firstly it is a simple deal but while they
are in Havana they fall in love. In the
mean time, Nathan and the other
gamblers run out of the mission, were
they have been holding the dice game.
For this reason Sarah is very angry with Sky but he is seriously
in love with her. So he decides to make a bet with all the
gamblers. If he loses he will give each of the gamblers a
thousand dollars. If he wins, they will have to go to the
prayer meeting.
Sky wins the bet, and Sarah’s mission in saved. In the end
of the story Nathan decides to marry Adelaide and Sky
marries Sarah.
The setting of the story in between Havana and New York
city.
The characters are:
• Nathan, a little and fat man, who
loves playing illegal dice game; he
marries Adelaide at the end of the
comedy.
• Adelaide is a show girl, thin and
blonde.
• Sky is a gambler, tall and with a
strong constitution.
• Sarah is a simple young lady andshe is very religious, after the love
dinner with Sky she falls in love with
him and they get married.
The songs are happy and rhythmic.
The lights are coloured and intense.
The scenes are well-built.
The actors are very charismatic and nice English young
people.
di Jessica Coscia e Giulia Caratto classe II D
9
Quale sarà la scuola giusta per me?
Questa è la domanda che, spesso, si
pongono i ragazzi al termine della
scuola dell’obbligo una domanda che
è soprattutto un dubbio e che, sovente,
coinvolge anche i loro genitori.
Per sostenere ed orientare i ragazzi
nella complessità della scelta formativa
è stata riproposta il 17, 18 e 19
Novembre 2011, presso il Centro
Fieristico di Novi Ligure, la VII^
ed. del Salone della Scuola che si
pone lo scopo di offrire ai giovani
un’opportunità in più, una risposta
concreta ai loro bisogni
d’informazione sulle possibilità offerte
dal territorio.
Forte del largo consenso ottenuto nelle
precedenti edizioni, il Salone 2011 ha
presentato, anche, quest’anno,
un’ampia vetrina di proposte, e si è
affermato sempre più come
appuntamento importante per tutti i
ragazzi che desiderano diventare i
protagonisti del proprio futuro..
L’iniziativa nasce dalla collaborazione
tra il Puntogiovani, gestito dalla
Cooperativa Sociale Azimut, il
Comune di Novi Ligure e la
Provincia di Alessandria, che
ritengono essenziale investire risorse
in questo evento. Esso si pone come
uno dei pochi appuntamenti che, a
livello provinciale, sono dedicati al
mondo della scuola e che è cresciuto
nel tempo grazie all’impegno delle
scuole, dei docenti e degli alunni, i quali
grazie alle loro molteplici attività,
aggiungono un enorme sforzo per
allestire e gestire questa “vetrina”.
L’iniziativa, rivolta agli studenti delle
classi terze medie, ai loro genitori, ai
docenti delle scuole secondarie di
primo grado si propone di fornire
un’informazione il più possibile
completa per consentire di operare una
scelta consapevole per il percorso di
studio successivo alla terza media.
Quest’anno il Salone è stato articolato
in due sezioni parallele: da una parte
gli stand, delle Scuole Superiori e le
Agenzie Formative della Provincia di
Alessandria, gestiti direttamente da
docenti e studenti, i quali hanno
presentato i piani di studio dei singoli
Istituti e offerto il maggior numero
possibile di informazioni ma ci sono
stati anche momenti seminariali e
laboratoriali che hanno consentito
l’approfondimento delle tematiche
inerenti il mondo della scuola e del
lavoro.
Tra le novità di questa edizione si
segnalano: la possibilità rivolta ai
ragazzi più grandi di incontrare le
principali rappresentanze aziendali
del territorio novese per capire quali
settori offrono maggiori opportunità
e quali sono le figure più richieste,
conoscere le imprese e il mondo del
lavoro più da vicino; la presenza di
personale esperto del Centro per
l’Impiego, che è stato a disposizione
dei ragazzi per illustrare i servizi offerti
dal Centro per l’Impiego e le possibili
azioni per la ricerca di un lavoro.
Inoltre è stato previsto l’allestimento
di uno stand della Biblioteca Civica
di Novi Ligure che per l’occasione ha
approntato una specifica bibliografia
dedicata agli adolescenti. Presso lo
stand sono stati esposti volumi, da
sfogliare in loco, o prendere in prestito
gratuito per 30 giorni.
Infine, nel pomeriggio di sabato, si è
lasciato spazio alle scuole che hanno
desiderato presentare performance/
spettacoli artistici rappresentativi del
proprio Istituto.
La redazione
10
Eventi
di Milena Oliveri e Siham Mekrane classe 3 C
11
Il Corso Enogastronomico in visita a Genova
alla Mostra “Pane al pane: un mare di bontà”
a cura della Classe I F
Gli alunni del
Boccardo hanno
partecipato alla
settima edizione
del Salone della
Scuola nei giorni dal 17 al 19 Novembre 2011 presso il Centro Fieristico
le Dolci Terre di Novi Ligure nel viale dei Campionissimi.
Lo scopo di questa manifestazione è stato quello di presentare le scuole
del Novese ai futuri iscritti, in particolare agli alunni che stanno
frequentando la terza media e che presto prenderanno la loro prima e
importante decisione.
Molti di noi si chiedono: qual è la scuola che più fa per me?
A chiarire
questo loro
dubbio ci ha pensato il Salone della Scuola che ha loro fornito
tutte le informazione e indicazioni riguardanti l’indirizzo che
sceglieranno e segnerà in qualche modo la loro carriera scolastica.
Noi alunni del Boccardo ci siamo impegnati a distribuire
volantini illustrativi sui vari corsi e orari. Abbiamo risposto a
domande di ragazzini confusi e disorientati che dicono di essersi
chiariti le idee visitando stand per stand, mentre altri sapevano
già che cosa volevano ma affermando che cogliere info sia
sempre utile. Come ogni anno il salone della scuola ha avuto
successo grazie a professori e studenti che si sono resi disponibili
a spiegare e illustrare la nostra struttura scolastica a chiunque
ne avesse avuto bisogno.
La classe 1F del nuovo corso di Enogastronomia e ospitalità
alberghiera presente ha visitato nel mese di dicembre a
Genova i vari stand della mostra “Pane al pane: un mare di
bontà”, allestita presso il Palazzo Ducale.
L’evento, suddiviso in esposizione, degustazione, cene a tema
e scuola di cucina, aveva come traccia centrale il percorso
geografico – culinario attraverso la via del sale, da cui nasce
una cucina territoriale di transizione e d’interscambio dal
territorio ligure e rivierasco sino all’Europa.
Alla mostra erano presenti vari produttori locali tra cui il
Salumificio Cacciavillani di Novi Ligure, il Birrificio
artigianale Kamun di Predosa, il Caseificio di val d’Aveto di
Rezzoaglio, Grondona Pasticceria genovese di Pontedecimo.
I rappresentanti dei vari stand
hanno spiegato ai ragazzi la
lavorazione e la produzione dei
prodotti delle proprie aziende,
tutti prodotti doc e docg,
riconosciuti a livello locale e
nazionale.
Sono state offerte gradite degustazioni dei prodotti presentati
con possibilità di acquisto in loco.
La visita ha dato la possibilità di capire il prezioso legame
che unisce la cultura e la storia di un territorio con le sue
tradizioni culinarie.
Il 6 Dicembre, in occasione delle udienze generali dei Professori, è
partita un’iniziativa proposta dai rappresentanti d’istituto e dalla
Professoressa Sara Priora a favore degli alluvionati di Genova. Si
tratta di una raccolta fondi destinata alla Protezione Civile con lo
scopo di aiutare le persone colpite dalla terribile alluvione lo scorso
Novembre. Gli alunni dell’Istituto avevano già partecipato a iniziative
simili, quali “Uniti per l’Abruzzo e Itis per Haiti”.
Anche per Genova i ragazzi hanno realizzato i più svariati manufatti
e accessori che saranno disponibili in un banchetto all’entrata nel
Plesso di Via Verdi, in cambio di un’offerta devoluta alla Protezione
Civile. Ancora una volta gli studenti si mostrano interessati e sensibili
a questi problemi, cercando di contribuire al meglio delle loro
possibilità.
La parola “ignoranza” sta a indicare lo stato della persona
che manca di una conoscenza adeguata su uno o più
argomenti.
Cos’è che nella società attuale rappresenta di più questa
condizione?
Rullo di tamburi …
Il Grande Fratello! Ormai comunemente chiamato Gf.
Come ogni anno, la pubblicità della nuova edizione ha
cominciato a bombardarci un mese prima della messa in
onda. La realtà è che non lo fanno per suscitare nei
telespettatori la voglia di vederlo, bensì consentire ai genitori
di studiarsi gli orari del programma per tenere i propri figli
lontani dallo schermo.
Ma ecco che allora sorge un secondo problema, che appare
ironico, dato l’argomento trattato dal programma: il Gf è
ovunque! Il Lunedì in prima serata; al mattino giusto per
darci il buongiorno; in tardo pomeriggio, il Sabato.
Siamo tutti d’accordo sul fatto che un bel riassunto della
settimana all’ora di pranzo ci stia proprio bene e anche di
domenica non faccia male. Per non parlare dei tanti
programmi tv, che vi dedicano uno
spazio di piccola, media o lunga
durata, e per finire, per i grandi
appassionati, su uno dei tanti canali
nuovi del digitale terrestre, una
diretta 24 ore su 24 sugli
avvenimenti della “Casa!”
Ammettetelo che non state più nella
pelle, che ora lancerete questo
giornalino per aria e correrete alla
ricerca del telecomando più vicino
a voi che permetta di accendere la
televisione! Il canale non è importante, uno a caso andrà
bene, c’è una possibilità dello 0,5% di non beccare il
programma in questione.
Sono certa, assolutamente sicura, ci metterei la mano sul
fuoco che George Orwell NON intendeva questo nel
romanzo 1984.
Per Orwell il Grande Fratello era l’immagine che il Partito
dava di sé, anche se non viene mai specificato se fosse esso
una persona reale, facente parte o addirittura fondatrice del
Partito, oppure se soltanto un sunto di tutte le persone e
idee che stavano dietro a questo totalitarismo.
Fatto sta che tra il “Big Brother di Orwell” e il nostro attuale
Gf non ci sono proprio punti di contatto.
1984 è un romanzo che, come altri di quell’epoca, rappresenta
un’utopia negativa, una società da ripudiare, della quale però
se ne parla spesso guardando al futuro. Ed ecco che la
distopia di Orwell si realizza, anche se in ambito differente,
sedici anni dopo la sua previsione, con la prima edizione del
Grande Fratello.
Orwell descriveva gli spazi del romanzo come colmi di
manifesti che ritraevano il Grande
Fratello, con annesse didascalie come
“L’ignoranza è la forza” …
Ebbene, a quanto pare i concorrenti
del nostro caro show l’hanno preso
in parola.
di Agnese Corte classe 4 P
12
di Edoardo Traverso classe V M
Il Ciampini-Boccardo per GenovaIl Ciampini-Boccardo per GenovaIl Ciampini-Boccardo per GenovaIl Ciampini-Boccardo per GenovaIl Ciampini-Boccardo per Genova
“ I feel my heart start beating to my favourite song ”
(Sento il mio cuore che inizia a battere al ritmo della mia canzone preferita)
di Dalila Pagone, Giovanna Maugeri e Vittoria Giordano classe II C
13
I Coldplay sono un gruppo alternative rock britannico formatosi a
Londra nel 1997.
La band è composta da Chris Martin (voce, tastiere, chitarra),
Johnny Buckland (chitarra elettrica), Guy Berryman (basso elettrico)
e Will Champion (batteria, cori). I Coldplay raggiunsero la fama
mondiale con il singolo “Yellow” contenuto nel loro album di
debutto “Parachutes”.
Il loro secondo album “A Rush of Blood to the Head” segna la
loro consacrazione e consente alla band di acquisire notorietà in
tutto il mondo. L’album si piazzò direttamente al primo posto
dell’UK Albums Chart e al 5º posto della Billboard 2000.
La loro successiva pubblicazione, “X&Y” ricevette una fredda
accoglienza da parte della critica, ma riuscì comunque a tenere i
ritmi di vendita dei precedenti album.
Con il loro quarto album in studio “Viva la Vida or Death and
All’”His Friends”, trainato dalla hit “Viva la Vida” e prodotto da
Brian Eno, la band ottenne numerose recensioni favorevoli, oltre alla vittoria di tre Grammy. I Coldplay con il
loro quarto album in studio hanno raggiunto il traguardo dei cinquanta milioni di dischi venduti.
La band ha anche molto a cuore le questioni politiche e sociali del
mondo, i suoi membri, infatti, sono impegnati attivamente nella causa
portata avanti da Oxfam ed hanno sostenuto altre importanti cause
suonando in concerti come il Live 8 e partecipando al Band Aid.
Il 24 ottobre 2011 è uscito il loro nuovo album “Mylo Xyloto” che ha
visto duettare il famoso gruppo con la cantante di successo Rihanna
nella canzone “The princess of China”.
Nuovi rumors sul concerto che i Coldplay dovrebbero tenere nel
giugno del 2012 a San Siro (Milano): secondo la sezione eventi di
Last.fm, infatti, Chris Martin e compagni suoneranno nello stadio
milanese il 26 giugno 2012. Non si tratta ancora, lo ricordiamo, di
una conferma ufficiale, tanto che neppure la data precisa è stata ancora
stabilita; lo show potrebbe anche tenersi il 27 giugno. Pare comunque
che lo stadio sia stato prenotato a questo scopo dal 19 al 30 giugno,
lasso di tempo necessario per montare e smontare il palco del “Mylo
Xyloto” tour.
Sport Ciampini BoccardoOltre alle partite durante le ore di lezione, vengono attivate per gli alunni dell’Istituto attività sportive alternative a quellecurricolari che hanno lo scopo di coinvolgere anche coloro che non praticano alcuna attività sportiva extrascolastica.Anche quest’anno i Professori di Scienze motorie organizzano alcuni tornei di calcetto annuali fra le classi, divisi solitamentein biennio e triennio, partite amichevoli di pallavolo ed un torneo di rugby, con squadre composte sia da giocatori maschiliche femminili. Da non dimenticare la preparazione degli alunni ai campionati studenteschi di: Corsa campestre, Atleticasu pista, Pallavolo femminile , Calcio a undici maschile, Badminton maschile e femminile, preparazione atletica allo scimaschile e femminile.
Nei prossimi mesi sarà anche presentato un progetto sportivo rivolto agli alunni con disabilità, inerente all’attivitàsubacquea, che si svolgerà presso la sede del Parco Marino Dell’Isola Gallinara, insieme ad istruttori specializzati.Un’occasione da non perdere!!
Ragazzi iscrivetevi ai tornei sportivi, non conta vincere, ma partecipare!!
di Tirozzi Raffaele classe I L
Michela Bergadano e Sofia Michelizzi ll D
14
L’equitazione è uno sport poco conosciuto e praticato daigiovani di oggi ma del quale, provato una volta, ci s’innamorasubito.Essa si divide in due grandi “settori”: la monta americana, owestern, e la monta inglese, a seconda del tipo di sella,dell’imboccatura e dalla razza del cavallo.La monta inglese a sua volta prevede varie discipline: quellamaggiormente conosciuta è il salto ostacoli, che consistenel compiere un percorso con degli ostacoli commettendoil minor numero di errori possibili, ma sono diffuse anchel’horse- ball, il cross country, l’endurance, l’ippica e moltealtre ancora.Il salto ad ostacoli non è una disciplina semplice e adatta atutti: il cavaliere e il cavallo, infatti, devono essere una cosaunica, avere fiducia l’uno nell’altro; inoltre bisogna essereconcentrati e allenarsi sette giorni su sette rinunciando,talvolta, alla vita sociale; solo cosi si possono affrontare varitipi di gara come il barrage, tempo, fasi, di precisione ecc ...ll salto ostacoli può essere un’esperienza formidabile, perchéè uno sport che insegna ad amare, ad avere fiducia, a esserecostanti e responsabili, a lottare per ottenere buoni risultati.L’horse ball è una specie di basket a cavallo in cui vince lasquadra che realizza più canestri nel tempo stabilito dalla
partita; richiede meno impegno, ma allo stesso tempo unabuona preparazione fisica e psicologica. La cosa curiosa diquesto sport è proprio la palla,che a differenza di quella dabasket, ha dimensioni molto ridotte ed è molto particolare,infatti, ha delle maniglie di cuoio che consentono una presapiù comoda.Questo sport, come il salto ostacoli, richiede molti sacrifici,molto impegno, ma in cambio ti regala gioia ed emozionistraordinarie. L’aspetto più importante rimane comunque ilcontatto con un meraviglioso animale, che ti insegna ad averefiducia e ti rimarrà sempre accanto, accompagnandoti neltuo percorso.
Marco Simoncelli è stato un giovane motociclista italiano,mancato a soli 24 anni durante il Gran Premio della Malesia.Conosciuto dagli appassionati con il soprannome di SuperSic,è stato campione del mondo della classe 250 nel 2008 ed èsempre stato accompagnato dal numero 58.La sua passione è iniziata a soli 7 anni con le minimoto nellasua città natale, “Coriano”.Ciò che rimane di quel tragico 23 ottobre sono solo le struggentiimmagini di quel corpo aggrappato alla moto, quelle bracciache non vogliono lasciarla andare “perchè forse la riprendo”,perchè “forse riesco a tirarmi su e continuare”.La moto di Sic ha perso aderenza in curva e ha seguito unatraiettoria interna, tagliando inevitabilmente la strada a ColinEdwards, per cui è stato impossibile per l’amico Valentino Rossi,che sopraggiungeva a forte velocità, evitare il corpo ormai privodi vita.
E’ tragedia, lo capiscono tutti immediatamente.Rossi, ancora in sella, mette le mani sul casco.La gara è subito annullata, mentre sono trasmesse le immagini dal box dove la fidanzata Kate e l’intero Team piangono,capendo che Marco non ce la farà.“Siamo solo noi”, la sua canzone preferita di Vasco, ha accompagnato l’ultimo giro di Marco Simoncelli al termine dellacerimonia religiosa. Un lungo applauso ha accolto sul sagrato la bara durante il funerale, mentre mamma Rossella ha cinto a sé con unabbraccio e un sorriso Valentino Rossi.“Ti ricorderò sempre e perdonami per aver discusso con te”, firmato Jorge Lorenzo.Con queste poche parole, l’ex campione del mondo dell’Yamaha ha salutato Marco Simoncelli sul libro delle firme postoin chiesa per il funerale del numero 58.Kate conclude dicendo che il suo Sic non aveva difetti, solo pregi, e che è stato chiamato dal Signore solo perchè era unapersona troppo perfetta per stare qui sulla Terra con noi comuni mortali.Il Consiglio di amministrazione della Santamonica Spa, la società che gestisce il circuito di Misano, ha deciso che la pistasarà intitolata e dedicata a Marco Simoncelli.“Sei stato e resterai un grande, insegna agli angeli a impennare.Ciao SuperSic!”
DIOBO’ SE CI MANCHI!
“Si vive di più andando
cinque minuti al massimo
su una moto come questa,
di quanto non faccia certa
gente in una vita intera.”
“Per favore, non mi
chiedere dei capelli eh?
Non so perchè li porto così.
Ma non li taglio: sono più
famosi di me!”
di Dalila Pagone, Giovanna Maugeri e Vittoria Giordano classe II C
15
di Annamaria Kaliajxhiu classe 1°A
16
Se è importante che l’adulto si alimenti inmaniera corretta ed equilibrata, ciò è ancorapiù importante per il ragazzo che, oltre allanecessità riguardante il funzionamentodell’organismo, presenta anche le primarienecessità relative al proprio accrescimento.Il miglioramento dell’alimentazione haconcorso a far sì che le ultime generazioniabbiano raggiunto livelli di statura superiorea quelli dei genitori. Ma ciò ha dato vitaanche a eccessi, esponendo i ragazzi a realipericoli per la salute: infatti, è ormaiaccertato che certe malattie degenerativemettono radici già dall’infanzia.La colazione è il pasto più importante. Unaprima colazione equilibrata fornisce, infatti, energianecessaria affinché il corpo, sin dall’inizio, abbia l’apportodelle sostanze più importanti. Soprattutto per la scuola unabuona colazione costituisce la base per un’efficaceconcentrazione.A pranzo, bisognerebbe prendersi il tempo necessario pernutrirsi con calma e in modo equilibrato, magari facendoanche due chiacchiere in famiglia (se è possibile). Da unprodotto fresco o finito si può ricavare una pietanza chearricchisce d’importanti sali minerali e vitamine e dà nuovaenergia per la seconda metà della giornata – per la scuola oper il tempo libero. Se i ragazzi a pranzo sono a casa da soli,bisogna pensare insieme alla preparazione del pasto: ripiegaresul fast food non è una soluzione.Attenzione poi al calo di energia durante gli intervalli tra ipasti: chi mangia troppo o in modo non equilibrato (a es.bevande dolci e gassate o dolciumi) corre il rischio di vederdiminuire la capacità di rendimento e di concentrazione.Pertanto è meglio rifocillarsi di frequente con piccole quantitàdi alimenti non dolci come una carota, una mela o fruttasecca.La cena è un momento importante per rilassarsi e rifornirsidi nuova energia. Fa bene alla salute, perché ci si sente acasa. Per evitare a bambini e ragazzi il rischio d’incubinotturni non si dovrebbe cenare oltre le ore 20.00: ladigestione, infatti, appesantisce il corpo e non consente unsonno tranquillo. Se una volta capita di trasgredire questaregola si può fare una passeggiata digestiva all’aria fresca.
Pensate che i dolci possanoessere una forte necessaria dizucchero?Danno molte calorie e in praticanessuna sostanza.Ottima è la frutta, che puòconsiderarsi un delicato e piùsalutare dessert - tra l’altro nonrichiede neppure impegno per lapreparazione. Fa molto meglioalla nostra psiche e appaga lavoglia di dolce.Che ruolo giocano e quantoincidono i fuori pasto, cioè icibi e le bevande assunti da
bambini e ragazzi (soprattutto in occasione dellamerenda di metà mattina o di metà pomeriggio e inogni altra occasione di consumo al di fuori dei tre pastiprincipali), nella diffusione dell’obesità infantile inItalia? E soprattutto: fino a che punto è correttoindividuare nelle merendine il vero responsabile diquesto problema?A far luce sul ruolo dei fuori pasto e delle merendine nelladieta dei più piccoli è la ricerca “Bambini, fuori pasto eobesità”, coordinata dal prof Claudio Maffei della ClinicaPediatrica dell’Università di Verona, in collaborazione conle Cliniche Pediatriche degli Atenei di Pisa e Napoli, epresentata a Milano nel corso di un incontro diapprofondimento con la stampa, nella quale s’individuanoalcuni “fattori ambientali” determinanti nell’obesitàdell’adulto, così come in quella del bambino. Essi sono,soprattutto, la riduzione del livello di attività fisica, l’aumentodelle porzioni, la sempre più diffusa abitudine a consumarepasti fuori di casa, oltre a cambiamenti nella tipologia deicibi consumati.È un fatto evidente che la pubblicità ci assedia e ci colpisceda ogni parte, senza soste e con ogni mezzo, esercitandouna forte influenza sui giovani e determinando un dilaganteconsumismo. L’alimentazione finisce per essere condizionatada questi “stimoli” spesso devianti, che inducono adacquistare e consumare prodotti poco salutari, madall’aspetto irresistibile. E’ fondamentale, pertanto,mantenere un approccio critico e razionale, senza farsipersuadere dalle emozioni che la pubblicità ci trasmette.
Per concludere, ecco alcuni suggerimenti per bambini e ragazzi
di Giorgia Eufemia I E Ragioneria
17
Il corpo ha bisogno di energia dopo il sonno, quindi la colazione è il pasto fondamentale. Gli alimenti ricchi di carboidraticome pane, cereali e frutta sono un’ottima scelta.Bisogna cercare di mangiare ogni giorno cibi differenti per variare la dieta e per educare e appagare il piacere del palato.
Molte persone non si accontentano di apportare solo alcunimiglioramenti alla propria persona, come tingersi i capelli opersonalizzare il modo di vestire; oggi la gente paga per essere“bucata” come nel caso del piercing, oppure “per decorarsi”la pelle con simboli, disegni o scritte che possono avere certevolte un significato ben preciso. Prima di decidere per unodi questi due interventi sul proprio corpo, uno degli aspettiche preoccupa maggiormente sono le conseguenze negative:ecco le risposte a ogni vostra domanda!Il tatuaggioIl tatuaggio è una tecnica di decorazione corporale dell’uomoche consiste nell’incidere la pelle ritardandone lacicatrizzazione con sostanze particolari o nell’eseguirepunture con l’introduzione di sostanze coloranti nelle ferite.
Le motivazioni per cuioggi ci si tatua sonomolto distanti da quelledi una volta, quandol’individuo sicontrassegnava perindicare l’appartenenzaa una tribù. Tali formeartistiche avevanolegami più intimi relativia convinzioni religiose,spirituali e magiche; inquesti casi, però moltospesso l’individuo nonaveva il libero arbitriosulla scelta di essere
“marchiato”, né poteva scegliere i motivi decorativi.Il piercing!Alla pratica del piercing sono soggette soprattutto zone delcorpo come il lobo dell’orecchio, il sopracciglio, la narice, ilsetto nasale, il labbro, la lingua, il capezzolo, l’ombelico e gliorgani genitali. I motivi che spingono a tale pratica possonoessere i più vari e possono includere: religione, spiritualità,tradizione, moda, erotismo, conformismo o identificazionecon una sottocultura.Il piercing ha origini antiche e preistoriche. Lo scopoprincipale era quello di distinguere i ruoli assunti da ognimembro all’interno della tribù al fine di regolare i rapportitra i vari individui.La rinascita del piercing moderno deve molto ad alcunipersonaggi tra cui Doug Malloy. Nel mondo occidentale lapratica ha iniziato a diffondersi con la comunità del tatuaggio.In seguito il piercing ha iniziato a essere praticato dallesottoculture giovanili: tra i primi a utilizzare la perforazionedi lobi e narici, ci sono stati gli hippy, tra gli anni sessanta esettanta. A fine anni settanta, e negli anni ottanta, la praticaè poi divenuta di uso comune tra punk e goth. Tra la finedegli anni ottanta e gli inizi dei novanta, infine, si sono diffusipiercing più estremi e intimi. Negli ultimi decenni esso èdiventato una pratica comune anche tra i giovani. Il piercingè praticato dal 60% degli adolescenti (tra i 15 e i 19 anni conil consenso dei genitori in Italia fino alla maggiore età), per35% femmine, 25% maschi. La parte del corpo più utilizzataè l’orecchio (89%), seguita dal naso (56%) e dall’ombelico.Una delle pratiche usate é comunemente chiamata ildilatatore.
Il mito dell’eterna giovinezza
Lifting, botulino, protesi,liposuzione: questi sono alcuni tra iritrovati che le persone adottano pertrasformare la loro immagine. Perchéricorrono a questi mezzi per mostrarsipiù giovani? Sono così terrorizzatiall’idea di invecchiare?Molti probabilmente associano iltermine “giovinezza” a “bellezza”,“successo”, “popolarità” e questo liporta a voler mascherare la loro età. Èuna specie di ossessione, di fissazionedifficile da estirpare dalla loro mente.Non si rendono conto che ricorrere alla chirurgia plastica èun modo per scappare dalla realtà, dal ciclo naturale dellavita. Non capiscono che è meglio vedere una signora disettanta anni che dimostri l’età che ha piuttosto che una“vecchietta” tutta “rigida”perché rifatta in seguito a continuiinterventi.Molti giustificano tali comportamenti dicendo: “Lo fannosolo per mantenersi in forma”. Una persona può mantenersi
in forma seguendo una dietaequilibrata, svolgendo attività fisica opuò cercare di abbellirsi utilizzandosemplicemente prodotti cosmeticicome trucchi, creme per il corpo oper il viso, senza comunque esagerare.La chirurgia è stata creata per aiutarele persone a vivere bene con se stessee per risolvere problemi fisici seri omolto evidenti, che non possonoessere curati con medicine o con altrisistemi.
In tutto ci vuole un equilibrio, un po’ di autocontrollo.Le persone anziane dovrebbero pensare a imitare i giovaninon sotto l’aspetto esteriore, ma sotto quello mentale,cercando di coltivare quegli atteggiamenti, quelle qualità chei ragazzi possiedono: la voglia di imparare, la curiosità, lavitalità…Una persona, anche a sessanta anni può sembrare più giovanemantenendo vive le caratteristiche tipiche della gioventù.
di Giada Gullà classe IV B
fisica del singolo individuo. Prima di decidere se eseguire una delle due pratiche bisogna, però, esserne convinti al 100%,perché in futuro si potrebbe rimpiangere di averlo fatto. Una persona abbastanza robusta, magari con un po’ di pancetta,se non è del tutto soddisfatta del proprio fisico, non dovrebbe farsi né un piercing all’ombelico né un tatuaggio in quellazona del corpo, perché metterebbe ancora più in evidenza i suoi piccoli difetti.Nella maggior parte dei casi, anzi spesso, ogni persona prima di farsi un tatuaggio o unpiercing si pone molteplici domande cui cerca di rispondere: Eccone alcune.• È più elevato il costo di un piercing o di un tatuaggio? Il costo di un tatuaggioè legato alle dimensioni e al tempo di esecuzione e alla quantità di dettagli e caratteristichecontenuti. I costi del piercing variano a seconda della zona del corpo interessata.• Sono interventi dolorosi? Il dolore è una sensazione molto soggettiva, in generele parti più dolorose sono quelle nelle vicinanze delle ossa e delle parti sensibili comegomiti, dorso del piede, ginocchia.• Una volta fatti si possono rimuovere? Il tatuaggio consiste nell’inserimentosottocutaneo di pigmenti neri o colorati, pertanto volendolo eliminare, bisogna ricorrerea trattamenti laser che distrugge i pigmenti insieme all’epidermide, lasciando nella maggior parte dei casi una cicatrice dabruciatura, che spesso è deturpante più del tatuaggio stesso. Sicuramente è meglio il piercing perché, se ti stanchi, puoitoglierlo.• Mi uscirà molto sangue durante il tatuaggio? In genere se il tatuaggio e il piercing sono eseguiti, correttamentenon vi è un’abbondante fuoriuscita di sangue.• In quanto tempo si guarisce? I tempi di guarigione dipendono da persona a persona, ma in media un tatuaggio,se curato bene, può guarire in 4-8 giorni, mentre per il piercing si va da 4 a 12 settimane, per quelli corporali anche 1 anno.• Si possono incontrare delle malattie? In genere non provocano effetti collaterali, raramente però si possonoverificare delle allergie alle sostanze coloranti usate o al materiale contenente zinco. Nel caso che non si sia fatto ricorsoa esperti che operino in ambienti adatti, c’è il rischio di contrarre infezioni assai gravi come l’epatite B e C, il tetano,l’AIDS, la lebbra e le infezioni cutanee da stafilococco.• Il tatuaggio deve essere ribattuto? Se un tatuaggio è eseguito correttamente e lo si cura con attenzione, rimarràintatto nel tempo; magari con gli effetti della luce solare potrà schiarirsi leggermente. Il tatuaggio è una parte del nostrocorpo e come tutte le altre cose invecchia insieme con noi.Infine, mi raccomando, è consigliabile il ricorso a esperti che operino in ambienti adatti e igienici e MAI esagerare conentrambe le pratiche.
18
L’afasiadi Desara Vrioni classe III A
Una malattia poco conosciuta ma alquanto grave.
19
di Sara Stranieri classe II C
La maggior parte di voi, nostri amici lettori, si staràchiedendo dove potrebbe aver sentito questo nome...AFASIA?Negli ultimi tempi se n’è parlato spesso nei programmitelevisivi; inoltre è stata messa in onda una campagnapubblicitaria per informare su questa patologia, alla qualesono stati “dedicati” cinque giorni (dal 23 al 27 settembre).L’ afasia è una disfunzione acquisita che danneggia la capacitàdi una persona di esprimere in modo appropriato il propriopensiero, di parlare e di capire gli altri; in più molti afasicihanno anche difficoltà a leggere e a scrivere.Queste persone hanno la sensazione di avere le parole“imprigionate” e di non riuscire ad esprimerle; hannol’impressione di conoscere i termini, ma di non essere ingrado di afferrarne con certezza il significato; infine hannodifficoltà a cogliere il senso delle frasi quando sono lunghee complesse.
A causa dell’ afasia capita di scambiare spesso una parolacon un’ altra, di deformarne il suono, oppure di utilizzarefrasi brevi, costituite da parole slegate, o ancora di usareparole prive di significato.In base alle statistiche si calcola che in Italia ogni anno siverifichino circa 100 mila casi di individui affetti dadisturbi del linguaggio.La causa di questi disturbi è il danneggiamento della partesinistra del cervello che controlla i movimenti del corpo.Se i sintomi citati precedentemente non passano entrodue o tre mesi, la possibilità di una guarigione completa èmolto improbabile. Se vi rendete conto, pertanto, chequalcuno intorno a voi soffre di queste disfunzioni , nonaspettate, ma rivolgetevi subito a centri specializzati.Il nostro cervello è come un puzzle: se manca un pezzonon si può andare avanti.
Perchè cambiare per far piacere agli altri?Ci sono molte persone che continuano a criticare gli altri per il modo in cui si
vestono o per i loro atteggiamenti, ed è per paura di queste critiche che alcunispesso tendono ad isolarsi dagli altri, anche se a volte a loro piacerebbe stare in
compagnia.
Ci sono persone che invece hanno paura di restare da sole e quindi sono disposte a “cambiare” il loro comportamento o
la loro mentalità per stare con gli altri. La conseguenza più grave di questa scelta è che potrebbe far nascere più di una
personalità in un individuo: quando è in compagnia si adegua agli altri, quando è da solo invece è se stesso.
.A lungo andare, costui si ritroverà a fare i conti con una grande tristezza, perché non riuscirà più a capire quale sia il suovero io; a quel punto desidererà tornare indietro, e magari rimpiangerà la solitudine.
Se capita di rimanere soli non bisogna disperare perché non durerà per sempre: basta portare pazienza e, prima o poi,
arriverà qualcuno con gli stessi interessi e ideali con il quale si potrà stringere una sincera e sicuramente duratura amicizia.
Con questa speranza tutti dovrebbero riuscire a superare i momenti più duri, anche se a volte passa parecchio tempo
prima di trovare una persona che ti capisca veramente.
È giusto scegliere la strada di cambiare il proprio io per poi soffrire più di quel che si soffre scegliendo quelladella solitudine?
di Sara Stranieri classe II C
20
“Il respiro di Jennifer” è un giallo classico scritto dall’autore
novese Maurizio Traverso, appassionato di romanzi di questo
genere.
La trama racconta di una ragazza, per l’appunto Jennifer
Moretti, che è ritrovata in fin di vita, a causa di un tentativo
di soffocamento, una mattina a poche ore dal suo
matrimonio. A occuparsi del caso sarà Aldo Cei, maresciallo
dei Carabinieri accompagnato dalla mente geniale
dell’investigatore Gianni Peppe.
L’autore ha impostato il racconto in un modo da indurre il
lettore, pagina dopo pagina, a voler scoprire l’identità del
colpevole e a conoscere la verità nascosta dietro al tentato
omicidio della ragazza, grazie anche agli indizi e alle
supposizioni raccolti dell’investigatore nel corso della
vicenda.
Il lettore sarà molto coinvolto
nella lettura di questo giallo: la
trama, infatti, è caratterizzata da
un susseguirsi di colpi di scena
che lasceranno con il fiato
sospeso fino all’ultima pagina.
“ Il respiro di Jennifer”, scritto
con uno stile che si avvicina di
più a quello del racconto
teatrale, si stacca dallo
stereotipo del romanzo giallo,
se si può definire ancora cosi,
perché ormai, anche nei casi
“Il respiro di Jennifer”“Il respiro di Jennifer”“Il respiro di Jennifer”“Il respiro di Jennifer”“Il respiro di Jennifer”
Lucca Comics & Games è un evento dedicato ai fumetti e ai videogiochi che avviene
ogni anno a fine ottobre, ma quest’anno, in seguito alla terribile disgrazia che ha colpito
il Giappone, Lucca Comcs & Games ha voluto aiutare il Paese con l’ingresso del Japan
Palace.
In questi cinque giorni la manifestazione Lucca Comics & Games è suddivisa in quattro
parti:
Comics: dedicata ai manga, ai fumetti, agli incontri con gli Editor e alla gara annuale per
gli appassionati di manga, dei quali sono esposti i progetti (il vincitore del 2011 è stato
Paolo D’Antonio con Paganini).
Games: dedicata ai giochi di ruolo, ai videogame, all’Amon day svoltosi il 30 Ottobre, e
al Dark Secret, un party notturno reso imperdibile dalla presenza della scrittrice Andrea
Cremer.
Junior: Dedicata ai bambini, al concorso Lucca Junior, e a Lucca AnimataMente per promuovere la prevenzione contro
l’uso di alcol e droghe.
Comics and music: dedicata al progetto “Un cuore per i Meyer”, a Cartoon Heroes, (cui hanno partecipato vari ospiti tra
cui Cristina D’Avena, Giorgio Vanni, Luigi Alberti, Luigi Lopez, i Miwa, e i Sacchi di Sabbia), e al concorso dei Cosplay
avvenuto il 29 e il 30 Ottobre.
Il Japan Palace è suddiviso in quattro aree: l’area mangaka, dove si possono trovare tutti gli strumenti per disegnare
fumetti e manga; l’area proiezioni, dove sono proiettati corti e film promozionali; l’area Fashion&Cosplay, dove sono stati
collocati espositori che ruotano intorno alla Japan fashion; l’area Gadgets dedicata ai gadgets, all’artigianato giapponese e
al Mangiappone, dove si possono assaggiare tute le specialità giapponesi.
A mio parere questo evento meritava una visita, soprattutto da parte degli appassionati di manga e anime, i quali, in
quest’occasione, avrebbero potuto anche partecipare al concorso dei cosplay e indossare il costume del loro personaggio
preferito tra manga, fumetti, libri, film, e videogiochi.
Ma non preoccupatevi, perché Lucca Comics & Games torna ogni anno a fine Ottobre.
di Alessia Canepari classe III A
... e ora qualche domanda all’autore de “ Il respiro di Jennifer”... e ora qualche domanda all’autore de “ Il respiro di Jennifer”... e ora qualche domanda all’autore de “ Il respiro di Jennifer”... e ora qualche domanda all’autore de “ Il respiro di Jennifer”... e ora qualche domanda all’autore de “ Il respiro di Jennifer”
d’investigazione, ci troviamo di fronte a trame e svolgimenti che ricordano sempre di più un racconto dell’orrore, piuttostoche una semplice cronaca gialla.E’ sicuramente un libro che consiglio a tutti quelli che hanno uno spirito investigativo, che vuole provare a immedesimarsinell’investigatore o che, semplicemente, amano gli intrecci avvincenti.
• Da dove ti è venuta l’ispirazione per scrivere questo libro?
“ Sono un appassionato di gialli e volevo provare a scriverne uno, anche solo per vedere se ne fossi capace. All’inizio nonavevo una trama precisa in testa, infatti, ho modificato la vicenda molte volte, fino ad arrivare alla versione definitiva.”
• Quanto tempo ci hai messo per scriverlo?
“Più o meno due mesi. Ho dedicato circa un’ora al giorno alla scrittura. Ai tempi lavoravo in azienda e ogni tanto mivenivano in mente delle idee mentre ero al lavoro, allora le segnavo su foglietti che poi andavano ad aggiungersi a ciò cheavevo già scritto, una volta tornato a casa”.
• Quanta soddisfazione porta finire un libro e soprattutto vederlo pubblicato?
“Tanta soddisfazione nel realizzarlo, ma ancora di più nel vederlo pubblicato!”• Quanto tempo c’è voluto per vederlo pubblicato?
“Beh inizialmente quando era finito, stava lì nel cassetto, poi ho iniziato a spedirlo alle varie case editrici, fino a quandouna di queste non ha accettato.”
• Hai qualche consiglio per tutti gli aspiranti scrittori?
“Non mi sento di dare consigli, semplicemente perché ho ancora tanto da imparare!”
Il linguaggio segreto dei fiori
Victoria teme il contatto fisico, la terrorizzano leparole e ha paura di amare e lasciarsi amare. Esiste soltantoun posto dove tutte queste paure si dissolvono in un silenzioesteso alla pace: il suo giardino segreto; che lei ritiene la suacasa; a cui le stessa ha dato vita e che cura in un angolosconosciuto di San Francisco. I suoi fiori sono il suo rifugio,la sua voce e il suo unico amore. Attraverso di essi Victoriariesce a descriversi e ad esprimere le sue emozioni più forti:la lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, larosa bianca per i cuori che non conoscono l’amore. Tuttisentimenti che nascono dalla vita poco felice che hacondotto fino al giorno del suo diciottesimo compleanno.Victoria è stata abbandonata dalla madre sin dalla nascita eha passato l’infanzia saltando da una famiglia adottiva all’altrafino all’incontro con Elisabeth, l’unica donna che sia maistata una madre per lei e colei che le ha insegnato illinguaggio segreto dei fiori. Ed è proprio grazie aquest’ultimo che Victoria ha deciso di vivere la sua vita.Così ha iniziato a lavorare come fioraia e i suoi fiori sono ipiù richiesti e amati della città, poiché regalano felicità ecurano l’anima a tutte le persone... tranne che a lei. Victoria,infatti, si porta nel cuore una colpa segreta e l’unico in gradodi alleggerirla è un ragazzo misterioso che sembra conoscerela protagonista da sempre. Solo lui può trasformare il cuoreacerbo della rosa bianca in uno rosso di passione. Il Graffio
21
“Il linguaggio segreto dei fiori” romanzo di VanessaDiffenbaugh edito da Garzanti, è un fenomeno editorialesenza precedenti: conteso dalle migliori case editrici evenduto in ventisette paesi con aste agguerrite e cifre record.Tutti i lettori ne sono stati rapiti. Amano questa storia dicoraggio, di speranza e di pazzesca sete di vita.
Penso che la forza del libro stia nei fiori e nel loroessere protagonisti onnipresenti. Mi ha stupito il modo conil quale il loro simbolismo è associato alle sensazioni, alcarattere, all’amore che sboccia ma che poi viene rifiutato.Questo libro non mi ha deluso, ma concordo con coloroche dicono che non lo si possa definire un capolavoro. E’una lettura piacevole per chi voglia varcare la soglia di unmondo fatto di dolcezze e ricerca disperata di affetti.
Una storia romantica e delicata come lo è, del resto,il linguaggio dei fiori.
Questo articolo è dedicato al fondatore della Apple Steve Jobs, che èrecentemente defunto a causa di un tumore.Steve Paul Jobs, nato nel 24 febbraio 1955, figlio di John Jandali,e Joanne
Schieble venne poi adottato da Paul e Clara Jobs.Nel 1972 si diplomò all’istituto Homestead in California, e in seguitosi iscrisse all’Università, che abbandonò pochi mesi dopo, per andarea lavorare alla Atari. Nel 1974 conobbe Steve Wozniack, e insieme,nel 1976 fondarono l’Apple I, e contemporaneamente fondarono la Apple
Computer che era situata nel garage di Jobs. Successivamente l’investimentodi un’industriale (Mike Makulla) gli fruttò 250.000$. Molto presto,nel 1977 crearono l’Apple II, che riscosse molto successo, e moltopresto (1980) la Apple diventò più importante della Microsoft, fondata
da Bill Gates.
Grazie alla collaborazione del PARC, la Apple creò il primo PC compatto e dotato del sistema operativo MAC OS:il Macintosh.Esso, grazie ad innovazioni come il Desktop, le icone e i menù a “tendina”, fu una rivoluzione nel campodell’informatica. Dopo la creazione del Macintosh nel 1984 Wozniack lasciò l’azienda, seguito poco dopo daJobs che ebbe alcuni battibecchi con l’amministratore delegato John Sculley.
All’età di trent’anni Steve fondò la NeXT Computer, nel 1986 acquistò anche la Pixar dalla LucasFilm.
Nel 1991 si sposò con Laurene Powell e in seguito adottò sua figlia Lisa che aveva ottenuto in una precedenterelazione.Nel 1996 la Apple era in una fase di stallo, e questo li portò ad acquistare un sistema operativo da una “softwarehouse” per farlo funzionare sulle piattaforme PowerPC.
In seguito la società riprese contatto con Steve, che ritornò alla Apple assorbendo la NeXT e creando il MAC
OS X.Steve apportò fin dall’inizio grandi cambiamenti nell’azienda, eliminando circa il 60% dei progetti in corso.Nel 2001 creò l’iMac che grazie al suo design colorato ed elegante ottenne molti acquirenti. Sempre nel 2001venne prodotto iTunes, seguito dall’iPod che, a differenza dei vari siti pirata sulla rete, permettevano un acquistolegale, ma pur sempre economico di migliaia di canzoni digitali.I suoi problemi di salute iniziarono nel 2004, quando scoprì di avere una rara forma di tumore maligno alpancreas quindi venne sottoposto ad operazioni complesse per la rimozione del cancro.Nel 2007 venne prodotto l’iPhone, uno smartphone molto tecnologico che possedeva le stesse funzioni di unPC, ma anche quelle di un comune cellulare.Nel 2009 molti si preoccuparono ancora di più per la salute di Steve poichè non presentò due grandi congress;solo più tardi si scoprì che aveva subito un trapianto di fegato ma che le sue condizioni erano molto migliorate.Nell’anno 2010 nacque infine l’iPad, una “tavoletta” digitale che si poteva sia sostituire ai normali libri, cheusare come mezzo per navigare su internet.Steve, una settimana prima della sua morte, si dimise dal suo incarico di amministratore, lasciando ancora unavolta la società che aveva creato. La Apple, nonostante la recente morte di Jobs, non si è demoralizzata, econtinuerà a sviluppare e creare progetti per tantissimi anni ancora.
di Andrea Frizza classe I L
22
Un luogo comune, un modo di dire, ma potremmo ancoradire così dopo il 2011? Dopo le recenti scoperte scientifichedell’anno corrente questo modo di dire sarà costretto adecadere per mutarsi in un “ Più veloce di un neutrino” ?Settembre 2011 il mondo in subbuglio, qualcosa ha infrantola barriera della certezza, qualcosa è statopiù veloce della luce.I neutrini sono piccole masse senza caricaelettrica, né carica di colore, studiate dallontano 1930, anno in cui venne per la primavolta postulata la loro esistenza e poifinalmente scoperti nel 1956.I neutrini hanno assunto la loro rilevanzarecentemente, quando dopo ben 3 anni distudi è stata resa nota alla popolazione laloro importanza.Per chiunque abbia mai studiato almeno ifondamenti della fisica 299’792,458 km/s
è un valore assai noto, una costante fisica che secondo lateoria della relatività di Einstein rappresenta la velocitàmassima a cui può viaggiare tutta l’energia, materia einformazione nell’universo. É quindi destinata a cadere lateoria di uno dei geni più importanti di tutti i tempi?
Realmente Einstein si era sbagliato ? Cosìpare.La notizia pare oramai certa, ma gli stessiscienziati che hanno pubblicato lascoperta hanno dichiarato di attendereconferme da altri scienziati e da altriesperimenti. Lo scetticismo popola lamente degli scienziati più conservatori checontinuano a ipotizzare possibili erroridovuti a incoerenze sulle misurazioni,quindi niente paura pare proprio che finoa nuove conferme potremmo ancora dire“Sei stato più veloce della luce”.
di Rosa Raia classe IV N
di Chiara e Kevin Mullixhiu classe II D
La cucina albanese ha tantissimi piatti tradizionali, diversi da quelli italiani. Ingenere il modo di cucinare e di presentare le pietanze si avvicina molto a quelladella cucina turca e greca: infatti, si usa, soprattutto, la carne di agnello, vitello e dimaiale. Ogni piatto, a differenza di quelli italiani, è molto semplice e allo stessotempo ‘’particolare’’, perché è cucinato con cura e attenzione rifacendosi atradizioni antiche. Ogni zona della regione ha un proprio piatto.Il Bakllava (un dolce molto diffuso e importante, formato da strati di pastasfoglia coninterno noci e sciroppo d’acero) è tipico del centro, soprattutto dellacapitale Tirana; il Byrek (una torta salata di pasta sfoglia farcita con carne macinataaromatizzata o con verdure) si può trovare nel sud-ovest a Korce, mentre l’Asude
(dolce con amido e burro), il Kabuni (dolce con riso, uva passa e cannella) e ilShendetlie (torta con farina, miele, uova, burro e noci) sono tipici di Valona
(Vlore), nel sud est. Sono inoltre il riso (Pilàf) che si trova in meridione e ilTasqebap (un piatto a base di bocconcini di carne) classico dell’Elbasan (città
23
situata nel centro). Come primo, disolito, si usano diverse zuppe ominestroni come il Fasule (unaminestra con salsa di pomodoro conditae fagioli) e Gjelle (un brodo compostodi carne, patate e varie verdure). Tra isecondi quello più tipico è il Byrek, cheabbiamo già nominato prima,
accompagnato spesso da Sals Kosi (unasalsa di yogurt con olio, aglio e cetrioli),Qofte (polpette di carne fritte in olio)o da una semplice insalata greca. Perquanto riguarda i dolci, le tante specialitàsono: il Kadaif
(un dolce moltosimile alBakllava macon un impastod i v e r s o ) ;S u l t j a s h
(composto dilatte, riso ec a n n e l l a ) ,L l o k u m e
(simili a delle
g r a n d i‘’caramelle’’gommosericoperted izuccheroa velo chesi offronoiin caso di ospiti in casa).Un’altra particolarità, infine, è il Raki,
una bevanda alcolica con gradazioneminima del 40% ottenuta con ladistillazione di uva o prugne. Noipreferiamo il cibo italiano per le suetante specialità, ma dobbiamoammettere che anche quello albanese èmolto buono, forse perché ci ricorda lanostra terra d’origine.