Testata del Giornale “Nota di Classe” in fase di elaborazione · avev a vissuto . L’essenza...

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Testata del Giornale “Nota di Classe” in fase di elaborazione Un progetto redazionale non è per nulla semplice, soprattutto se avviato all’interno di un Istituto. Si ha bisogno di ragazzi con buona volontà, creativi e desiderosi di scrivere. A questo si aggiunge l’impaginazione, la grafica, la stampa e la distribuzione. Ma “Nota di classe” è tornato per il secondo anno, con l’obiettivo di intrattenere, informare sulle novità dell’Istituto e magari strappare qualche sorriso leggendo le rubriche più “soft”. Non cerchiamo di pubblicare un giornale di “successo”, ma di provare e condividere un’esperienza nuova, anche a costo di qualche sacrificio. Esso ci viene ripagato pienamente dalla soddisfazione nel vedere la nostra creazione, sfogliata dai nostri compagni, e non solo. Ringraziamo anticipatamente i Professori che collaborano con noi per la riuscita del giornale, il nostro Dirigente scolastico, che appoggia da sempre l’iniziativa redazionale, e soprattutto vorremmo lanciare un appello a chi ci leggerà. Se a qualcuno sfiorasse il desiderio di provare l’esperienza giornalistica noi saremo sempre disponibili e felici di vedere facce nuove. L’unione fa la forza! di Edoardo Traverso e Siham Mekrane

Transcript of Testata del Giornale “Nota di Classe” in fase di elaborazione · avev a vissuto . L’essenza...

Testata del Giornale “Nota di Classe” in fase di elaborazione

Un progetto redazionale non è per nulla semplice, soprattutto se

avviato all’interno di un Istituto.

Si ha bisogno di ragazzi con buona volontà, creativi e desiderosi di

scrivere. A questo si aggiunge l’impaginazione, la grafica, la stampa

e la distribuzione. Ma “Nota di classe” è tornato per il secondo

anno, con l’obiettivo di intrattenere, informare sulle novità

dell’Istituto e magari strappare qualche sorriso leggendo le rubriche

più “soft”.

Non cerchiamo di pubblicare un giornale di “successo”, ma di

provare e condividere un’esperienza nuova, anche a costo di qualche

sacrificio. Esso ci viene ripagato pienamente dalla soddisfazione

nel vedere la nostra creazione, sfogliata dai nostri compagni, e non

solo.

Ringraziamo anticipatamente i Professori che collaborano con noi

per la riuscita del giornale, il nostro Dirigente scolastico, che

appoggia da sempre l’iniziativa redazionale, e soprattutto vorremmo

lanciare un appello a chi ci leggerà.

Se a qualcuno sfiorasse il desiderio di provare l’esperienza

giornalistica noi saremo sempre disponibili e felici di vedere facce

nuove.

L’unione fa la forza!

di Edoardo Traverso e Siham Mekrane

Fotografia del congresso del 25 Novembre (prov. Alessandria)

di Deborah Romano classe IV O

Ciampini - Boccardo:-

Si è svolto in data 25 Novembre nell’Aula Magna dell’Itis

Volta di Alessandria un convegno per la Giornata

Internazionale contro la violenza sulle donne.

“Il silenzio di un bacio con un pugno di parole” è stato

il tema conduttore, logica prosecuzione del progetto

“Provincia Si*cura”, promosso dall’Assesorato Pari

Opportunità della Provincia di Alessandria, con il

sostegno della Regione Piemonte.

Grazie all’interesse dell’Assessore Maria Grazia Morando,

il progetto è stato proposto in molte scuole della Provincia

e seguito con grande interesse.

L’Istituto Ciampini Boccardo ha partecipato alle lezioni,

facendosi protagonista anche di un cortometraggio dal titolo

“Io Ti..”, disponibile su Facebook; la creazione del murales

all’interno del cortile del plesso di Via Verdi .

Il Convegno del 25 novembre ha avuto inizio alle ore 9.00

con l’accoglienza delle scuole e l’ intervista alla dott.ssa Jole

Baldaro Verde, medico, specialista in Pediatria e Psicologia

dell’età evolutiva, psicoterapeuta e autrice di vari testi sul

tema dell’educazione sessuale.

Grazie a questa importante figura e ad altre eminenti

personalità presenti al convegno, gli studenti attraverso

domande e spunti di riflessione hanno approfondito

tematiche legate alla violenza femminile, di alto valore

culturale e formativo.

Contro la violenza

“Il silenzio di un bacio con un pugno di parole”

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Sommario

Pagina 1: Editoriale: Torna Nota di classe

Pagina 2: Contro la violenza:

“Il silenzio di un bacio con un pugno di parole”

Pagina 3: Concorso di lettere e cinematografia

Pino l’eroe della nostra scuola!

Pagina 4: Non solo numeri … ma impariamo a convivere

Dalla Grammatica alla Politica

Pagina 5: I videogiochi dell’ultimo minuto

Pagina 6: Pomeriggio di fuoco

Pagina 7: Ecco cosa dicono gli alunni

Pagina 8 - 9: Inglese

Pagina 10 - 11: Salone della Scuola 2011

Pagina 11:Il Corso Enogastronomico in visita a Genova

alla Mostra “Pane al pane: un mare di bontà

Pagina 12: Il Ciampini – Boccardo per Genova

Il Big Brother di Orwell è il presagio del futuro

Pagina 13: Coldplay

Pagina 14: L’equitazione questa sconosciuta

Sport Ciampini – Boccardo

Pagina 15: Diobò se ci manchi

Pagina 16: L’alimentazione dei ragazzi

Pagina 17: Piercing, tatuaggi e cos’altro?!

Pagina 18: Il mito dell’eterna giovinezza

Pagina 19: La solitudine

L’afasia

Pagina 20: Lucca Comics & Games

Il respiro di Jennifer

Pagina 21: Il linguaggio segreto dei fiori

Pagina 22: Steve Jobs, l’inizio di un’era

Pagina 23: Più veloce della luce

La cucina albanese e le sue caratteristiche

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di Giulio De Nardi classe IV M

La Redazione

Ho voluto provare a scrivere una sceneggiatura. Questa viene scritta

proprio per essere il più possibile somigliante a un cortometraggio.

Quindi le pause non sono quelle letterarie, bensì quelle

cinematografiche. Come se un narratore stesse raccontando, mentre

si ha la visione delle immagini che scorrono. Ve la presento.

ProfumoIl suo sapere, la sua passione, il suo scopo, la sua ragione di vita. Un

profumo. Xavier non vendeva soltanto profumi. Lui vendeva creazioni.

Le sue creazioni. Perché Xavier riusciva a dare vita a un semplice profumo

e chi lo indossava, riusciva a sentire la vita in una cosa semplice e banale

come un profumo. Ma il suo obiettivo più grande era quello di trovare

un’essenza. Non un’essenza qualsiasi, ma l’essenza della vita. Per quanto

lui studiò e provò, non riuscì mai in trent’anni, a trovarla. Mille furono le

sue esperienze. Mille i mari che aveva attraversato. Mille le terre che aveva

solcato. Mille le vette che aveva scalato, ma per quanto lui provasse a cercare nuove esperienze non riuscì nel suo intento.

Ormai rassegnato e vicino alla sua di partenza rinunciò. Un giorno, vicini al crepuscolo, Xavier, passeggiando per la

piazza centrale di St.Louis à la Mer fu colto da un malore. Si accasciò a terra e, negli ultimi istanti, ripensò a quello per cui

aveva vissuto. L’essenza della vita. Fu un attimo e capì. Il suo sguardo vagò per tutta la piazza. Ecco l’essenza della vita. Il

pianto di una donna, l’ingenuità di un bambino, la resistenza alla morte di un vecchietto, la passione di due amanti, la

felicità della gente. In un ultimo sforzo riuscì a scrivere questa sua scoperta distillando un profumo. E dopo caddero le sue

ultime volontà e, il foglio con dentro l’essenza della vita, cadde dalle sue mani e si appoggiò a terra. Xavier morì felice, per

aver scoperto quello che cercava da una vita. Destino beffardo. Una folata di vento trascinò il foglio lontano nel mare. E

così si perse, di nuovo, quello che tutti cercano e hanno sempre cercato. L’essenza della vita.

Se qualcuno volesse provare a scrivere una sceneggiatura … vi aspettiamo..

Obiettivo: scegliere un soggetto e su questo scrivere una sceneggiatura di un cortometraggio, che duri all’incirca

venti minuti. La lunghezza del testo deve essere di una pagina di computer (circa).

Buon lavoro.

Concorso di lettere e cinematogConcorso di lettere e cinematogConcorso di lettere e cinematogConcorso di lettere e cinematogConcorso di lettere e cinematografiarafiarafiarafiarafia

Pino: l’eroe della nostra scuola!

di Silvia Caserza classe I D

Molti di voi ricorderanno

sicuramente il terremoto

dell’aprile 2009 avvenuto in

Abruzzo, che aveva causato

centinaia di morti, migliaia di

feriti e distrutto interi paesi.

Tra i tanti volontari c’erano

anche tre novesi appartenenti

al Gruppo Comunale di

Protezione Civile e tra questi

Giuseppe Totaro, chiamato

“Pino” da noi alunni e dai professori.

Con Decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del

Consiglio, sono stati consegnati dal Dipartimento di

Protezione Civile gli attestati di Benemerenza ai novesi che

in quei giorni si erano prodigati in cento e più mansioni

differenti, aiutando la popolazione nella ricerca dei dispersi,

nello sgombero dei detriti, collaborando all’allestimento di

una tendopoli dove erano curati i feriti e dove avveniva la

somministrazione immediata di viveri.

Il loro aiuto si era concentrato soprattutto nel territorio di

Castel di Ieri ed è per questo motivo che è stato deciso di

donare a questo Comune 22 mila euro raccolti dal Comitato

della Croce Rossa Italiana. I fondi sono stati destinati alla

costruzione di un Parco inaugurato il 27 Agosto scorso.

In Abruzzo come a scuola Pino si è distinto per la sua volontà

di rendersi utile senza riserve ovunque sia necessario.

Grazie Pino!

Tu ci dimostri che l’altruismo non è solo un mito ma una

realtà.

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In una mattina di metà novembre alla seconda ora di lezione, in 1° D, una delle classi

più numerose di tutta la scuola, formata da ben trentadue ragazzi, era arrivata la più

temuta tra gli insegnanti: la professoressa Ravazzano.

Al cambio d’ora c’era un grandissimo caos, ma al suo arrivo è ritornata subito la

quiete: tutti zitti ed eretti come soldati! Dopo il caloroso buongiorno abbiamo

controllato i compiti: formare delle frasi di senso compiuto e in lingua italiana con le parole di cui in precedenza abbiamo

cercato i significati. Siamo riusciti tutti insieme a formulare delle belle frasi, finché, arrivati alla parola “ipocrisia”, l’atmosfera

si è “scaldata”: abbiamo cominciato a parlare di politica e la lezione si è improvvisamente animata!

Per spiegare questo termine abbiamo elaborato le seguenti riflessioni: molti dei nostri politici sono così ipocriti da mentire

pur di raggiungere il loro scopo; promettono grandi cambiamenti, come la diminuzione delle tasse, sapendo che non

manterranno le loro promesse. Secondo loro queste accuse sono infondate perché sostengono di agire per il bene dello

stato, però non riescono a dimostrarsi coerenti e nè attribuiscono la causa ai problemi economici mondiali.

I cittadini, delusi, si sentono presi in giro e preoccupati per il futuro del paese, denunciano l’ipocrisia di alcuni politici

perché non vedono nessun miglioramento sociale. Con la caduta del governo ci auguriamo di veder “risorgere” il nostro

paese.

a cura della classe I D

Popolazione mondiale: 7 miliardi. Riusciamo a

immaginare la grandezza di questo numero? Proviamo a

contare da 1 fino a 7.000.000.000. No, forse meglio di no. 7

miliardi sono un numero grandissimo, ma qui si sta parlando

di persone, infatti, la Terra ha tagliato il traguardo di 7 miliardi

di abitanti.

Pare che il neonato che ha fatto scattare un simile

numero sia la piccola Danica delle Filippine.

Secondo il rapporto “stato della popolazione nel

mondo”, curato dall’U.N.F.P.A si fanno decisamente meno

figli rispetto a 50 anni fa, ma la popolazione mondiale

continua a crescere. Questo rapporto rivela anche uno

spostamento degli abitanti sempre più intenso all’interno e

tra diversi paesi. Inoltre c’è la presenza di crescenti migrazioni

di massa dovute sempre più spesso a catastrofi ambientali e

cambiamenti climatici. A questo numero sono legati anche:

la speranza di vita media che oggi è di 69 anni contro i 48

degli anni cinquanta e la mortalità infantile che è scesa dai

133 decessi ogni mille nati sempre negli anni cinquanta; a 46

negli ultimi cinque anni.

Si dice che la bomba demografica sia la prima causa

di distruzione totale, sicché aumentano consumi e

inquinamento.

Nel 1810 eravamo 980 milioni, nel 1910 eravamo

1,8 miliardi e nel 2011 siamo in 7 miliardi e nel frattempo

abbiamo consumato gran parte delle risorse non rinnovabili

e siamo anche troppi per vivere con quelle rinnovabili.

E la popolazione continuerà ad aumentare ancora e

ancora (il World Population Prospect prevede il

raggiungimento di 9,3 miliardi di persone entro il 2050) con

inevitabili ripercussioni sull’ambiente e sulla disponibilità e

prezzo di alimentari, acqua e materie prime.

Gli attuali modelli di sviluppo economici e

ambientali sembrano non essere capaci di reggere alle

richieste di 7 miliardi di persone.

Che cosa bisogna fare?

Secondo i responsabili dell’UNFPA bisognerebbe

mettere in atto politiche in grado di affrontare problemi come

la povertà sempre più diffusa, le disuguaglianze sociali e infine

la distribuzione delle risorse. Secondo me, sarebbe ora anche

che si promuovessero politiche che favoriscano la

scolarizzazione delle nuove generazioni e l’emancipazione

delle donne in tutto il mondo.

Chissà! Forse ci sarà una terza guerra mondiale e questa

volta si combatterà per il controllo delle materie prime. Ma...

per ora siamo qui, siamo in 7 miliardi e la prima arma da

impugnare è la convivenza.

Il Graffio

I videogiochi da qualche anno sono ormai diventati parte

integrante della vita di noi ragazzi e non solo...Il periodo in

cui si accentua la vendita di questi prodotti è quello

precedente le vacanze Natalizie, durante il quale vengono

messi in vendita la maggior parte dei giochi nuovi e più

attesi. Quest’anno gli appassionati saranno molto più

contenti del solito perché sono usciti ed usciranno ancora

molti titoli validi tra i quali:

Forza Motorsport 4: uscito già ad ottobre, dei titoli più

attesi per Xbox 360 e per gli appassionati di gare

automobilistiche. Le imperfezioni sono state diminuite ed è

stato aggiunto una nuova compatibilità con il Kinect ed è

stato creato apposta un nuovo volante con un nuovo design.

La difficoltà è stata anche questa migliorata, infatti è

aumentata l’intelligenza artificiale che ci porterà ad affrontare

gare difficili e a lottare con il computer. Sono stati aggiunti

anche miglioramenti durante il gioco

online.

Gears Of War 3, uscito il 20 settembre,

terzo e ultimo capitolo della saga che

soddisferà gli appassionati, possessori

Xbox360, su tutti gli aspetti.

Battlefield 3, sparatutto molto atteso

prodotto da EA, che l’anno scorso

promise a tutti fans che avrebbe

pubblicato un gioco innovativo, con un

motore grafico avanzato , ma soprattutto

una realisticità ad alta tecnologia, che però

ha deluso in parte gli utenti di console, sulle quali la grafica

è risultata inferiore confronto ai PC per i videogiochi.

Call Of Duty: Modern Warfare 3, sparatutto validissimo

e degno rivale di Battlefield, soprattutto grazie al suo

predecessore Modern Warfare 2 che ha venduto più di

60.000.000 di copie nel mondo. La storia continua e i fans

della saga saranno molto contenti, anche se il motore grafico

è rimasto lo stesso del precedente Call Of Duty.

Uncharted 3: Drake’s Decenption, seguito dei primi due

titoli esclusiva Playstation 3, molto simile ai primi due e

naturalmente con la storia che continua, lasciamo a voi

scoprire come andrà a finire.

Pes 2012 e Fifa 12, simulatori di calcio abbastanza diversi

tra loro, tocca a voi la scelta e a individuare i pregi e i difetti

dell’uno e dell’altro. Questione di gusti.

The Elder Scrolls V: Skyrim è il quinto capitolo della saga

The Elder Scrolls, sviluppata da Bethesda Softworks, uscito

l’11 novembre 2011 sarà di sicuro uno dei GDR più giocati

dell’anno.

Halo Anniversary (Halo: Combat Evolved), famoso titoli

di Bungie esclusiva Xbox rimasterizzato in HD che ha

cominciato la serie di Halo, sparatutto con ambientazione

fantascientifica che la maggior parte di voi conosce già.

Assassin’s Creed: Revelation, il quarto capitolo della

famosa serie Ubisoft, probabilmente anche l’ultimo,

vestiremo di nuovo i panni di Ezio Auditore anche se più

vecchio e scopriremo alla fine il mistero degli antenati di

Desmond.

Need For Speed: The Run, nuovo titolo della serie che ci

vedrà questa volta impegnati in una gara clandestina da San

Francisco a New York per salvarci la vita, attraversando

ambientazioni statunitensi di montagna, cittadine e stretti

canyon, naturalmente inseguiti dalla polizia che ci darà la

caccia.

Batman: Arkham City, un buon titolo naturalmente per

gli appassionati dei supereroi DC Universe e quelli che hanno

giocato il predecessore Arkham Asylum.

Deus Ex: Human Revolution, gioco

nel quale vestiremo i panni di Adam

Jensen, un agente cyberpotenziato, che

ha il dovere di proteggere i segreti di

una società biotecnologica, in quanto

se rubati il loro lavoro cambia.

Saints Row: The Third, sul quale

non c’è molto da dire. Questa volta i

videogiocatori che acquisteranno il

game si troveranno nuovamente ad

indossare i panni di uno dei membri

della Third Street Saints.

Mass Effect 3, capitolo conclusivo della saga disponibile

da marzo 2012 sarà, come sapranno tutti i fans il solito

gioco che mischia azione, storia e interattività con l’avventura

che sarà quasi sicuramente molto divertente ed

appassionante.

Zelda: Skyward Sword, esclusiva Wii, che ha introdotto

nuove innovazioni e che ha raggiunto livelli mai visti prima

grazie al Wii Motion Plus. Gli appassionati avranno pane

per i loro denti.In questo folto elenco abbiamo articolato i

titoli dei giochi più attesi anche se poi dipende dai gusti.

Oltre a questi non si può dimenticare anche un tipo di

videogiochi che si sta diffondendo molto, che sono i Casual

Games, ovvero i giochi innovativi, compatibili per esempio

con Kinect per Xbox 360 e Playstation Move , i quali stanno

riscuotendo molto successo. Tra questi si possiamo citare il

nuovo NBA 2K 12, Rayman Raving Rabbits: Fuori di

Schermo, Kinect Sports 2, Fruit Ninja Kinect, The

Gunstringer, Kung Fu Panda 2, EyePet ed i suoi amici,

Move Fitness, After Hours Atletes e molti altri…

di Raffaele Tirozzi e Giovanni Fiumara I L

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Vento di novità quest anno all’I.I.S.

Ciampini-Boccardo di Novi Ligure..

Neanche il tempo di riuscire a

riambientarsi dopo le vacanze, e già si

sente la parola “cambiamento”,

strettamente legata a quella di “orario”.

Sì, perchè, ci dicono i Professori, è stata

proposta la settimana breve, ovvero

Sabato tutti in branda a sonnecchiare,

mentre un pomeriggio a settimana

bisogna restare sui banchi.

Da quel momento in poi, le voci di

corridoio si sono diffuse a una velocità

che farebbe invidia alla fibra ottica.

Persone disposte a giurare che, se fosse

entrato in atto l’orario nuovo, sarebbe

stato necessario tornare a scuola per 4

o 5 pomeriggi, mentre i docenti

frustavano gli alunni e i bidelli,

spargendo bucce di banana per la

scuola. Favole. Ma le favole hanno

sempre un fondo di verità.

Dopo quasi due settimane di trepidante

attesa, con tanto di sondaggio tra gli

alunni e collegio docenti, è arrivato il

verdetto: sì alla settimana breve.

Scongiurata anche la minaccia dei

recuperi, dato che le normali 32 ore da

55 minuti, più il rientro pomeridiano,

consentono di raggiungere il quorum

dei 200 giorni di lezione previsti dal

Ministero, anzi, si superano di 5!

Il pomeriggio cade di Venerdì, evitando

così verifiche o interrogazioni il giorno

dopo. I ragazzi, chi più chi meno,

sembrano contenti, un po’ meno i

collaboratori scolastici (che il Sabato

lavorano comunque). Anche la

maggior parte dei “Prof ” ha votato si.

Ma c’è un’altra faccia della

medaglia.

Il rientro che riguarda tutti gli oltre

1000 alunni (tra la sede di V. Verdi e

quella di V.le Saffi) è lo stesso giorno.

Ciò implica, facendo una statistica, che

il 60% degli alunni (circa 600 ragazzi)

non può tornare a casa a pranzare, dato

il tempo insufficiente della pausa.

Fortunatamente molte ristorazioni

hanno proposto menù e prezzi di

convenienza per quel giorno, ma,

naturalmente, i posti a sedere sono

limitati, quindi la maggior parte di noi

si sposta con le proprie cibarie su una

panchina. Il che non è una tragedia,

mangiare una pizza in panchina ha

molti vantaggi

Ma essa si potrà consumare a

scuola quando il freddo raggelerà

l’aria?

Per ora, non si sa.

Ogni alunno ha avuto la possibilità di

scegliere se uscire o restare nell’edificio.

Pare che la scelta sia irreversibile: chi

esce resta fuori per tutto l’anno!

Questo perchè c’è bisogno di un

Professore che controlli i ragazzi che

rimangono a scuola... Ma allora

poniamo il caso che sia il 20 Gennaio

e stia nevicando copiosamente. Uno

studente ha scelto di uscire da scuola

nella pausa pranzo e si reca nella

pizzeria più vicina, scoprendo con

grande disappunto che i posti a sedere

sono tutti occupati. Esce dal locale con

la sua pizza margherita fumante e....

lascio il seguito all’immaginazione,

sperando di avere nuove e buone

notizie prima della fine dell’inverno.

Pomeriggio di fuoco

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di Edoardo Traverso classe V M

Pensare? Perché pensare!Pensare? Perché pensare!Pensare? Perché pensare!Pensare? Perché pensare!Pensare? Perché pensare!Abbiamo i computer che lo fanno per noi.Abbiamo i computer che lo fanno per noi.Abbiamo i computer che lo fanno per noi.Abbiamo i computer che lo fanno per noi.Abbiamo i computer che lo fanno per noi.

(Jean Rostand)(Jean Rostand)(Jean Rostand)(Jean Rostand)(Jean Rostand)

Cristina D’Angelo II P

TOTEM

di Stefania Lovotti e Silvia Caserza classe I D

Di VIA VERDI

Di VIALE SAFFI

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Il nostro istituto si è dotato di un “Totem” collocato al

primo piano che rileva in modo automatico le presenze degli

alunni. A ogni studente è stata consegnata una tessera

plastificata con il suo nome e la sua foto.

Il badge, che contiene un microchip, deve essere fatto

passare davanti ad uno schermo che registra le presenze, i

ritardi e le uscite anticipate.

Si tratta di un’operazione digitale che dovrebbe facilitare

l’informazione e la comunicazione tra scuola, studenti e

famiglie. Questo nuovo sistema di controllo computerizzato

rallenta il normale flusso di entrata degli alunni; ci sono

mattine che la fila arriva fino al portone d’ingresso, e ci fa

sentire come dei prigionieri “segregati” all’interno della

scuola.

Noi pensiamo che sarebbe stato meglio impiegare in altro

modo la somma spesa per comprare il totem al fine di

sopperire a necessità più urgenti come ad esempio la

ristrutturazione dei bagni, la riparazione del tetto e dei

pavimenti...

I sistemi informatici, d’altro canto, fanno parte della nostra

vita quotidiana e il fatto che la nostra scuola sia al passo

con i tempi deve renderci orgogliosi, anche se molti di noi

alla notizia dell’installazione di questa postazione di

rilevamento hanno certamente “storto il naso” poiché

vedono in questa innovazione un controllo dei propri

movimenti.

Se teniamo conto invece che anche qualche genitore,

andando al lavoro, deve timbrare il cartellino all’entrata e

all’uscita, potremmo paragonarci a loro e quindi sentirci

adulti.

Ecco che cosa dicono gli alunni

Il “progetto Totem” è stato presentato nel 2009 ed è attuaslmente funzionante nel nostro Istituto.

Si tratta di un sistema assolutamente innovativo, una sorta di registro elettronico delle presenze degli alunni, che dovrebbe

essere un utile strumento di controllo sia per i docenti sia per i genitori. Esso, infatti, può monitorare la presenza scolastica

dei propri figli a scuola che i genitori potranno conoscere in qualsiasi momento utilizzando una personale password, che

gli verrà fornita a breve, e che dovranno inserire nell’apposito spazio posto all’interno del sito dell’Isituto.

Una novità importante, che merita l’attenzione di tutti.

Cosa ne pensano gli studenti?

Se ne sente di tutti i colori ma credo di poter dire che la maggior parte di essi si mostra indifferente perché il sistema di

rilevazione non cambia sostanzialmente nulla delle modalità d’ingresso e uscita. Si tratta solo di fare uno sforzo minimo

e ricordarsi di far scorrere il badge davanti ad un apposito lettore.

Ci auguriamo che entro pochi anni, un Istituto moderno e tecnologico come il nostro, si doti anche di qualche nuovo

dispositivo, che metta in condizione gli alunni assenti di ottenere facilmente gli argomenti scolastici persi, con un semplice

clic del mouse e in pochi secondi.

Nell’era della telematica, la tecnologia non può più lasciare il posto alla manualità e diventa, soprattutto nella scuola,

funzionale mezzo di apprendimento e di controllo.

Il Totem: la novità dell’ultimo minuto..

It’s English time

In our school there’s the possibility to attend special courses

of English subject. These are the P.E.T. (Preliminary

English Test) exam and the Cambridge

FIRST Certificate in English. You can

subscribe to these projects if you are in the

4th or 5th class. The FIRST exam represents

the third level of the University of Cambridge

tests (medium-high level B2) while the P.E.T.

graduation is B1 level. This certifications gives

you the chance to show it in a job request to

improve it, specially if your ideal job needs a

secondary language. In the P.E.T. exam we

find three “papers”, which are three different

tests to check your preparation. The first

paper is about Reading and Writing. In this test you have 1

hour and 30 minutes to write all the answers. The second

paper is the Listening tests, which lasts half an our. The

candidate has to listen to the speech and choose the correct

answer on the answer sheet. The last paper is the speaking.

It takes place between the candidate and the examiner, who

will ask the student to describe a picture

and talk about himself. The P.E.T. exam

may gives you four marks: Pass with merit

(that means you made a very good exam);

Pass (that means you made a good test);

Narrow fail (you were close to pass) and

Fail (you didn’t pass the exam). The FIRST

exam is similar to the P.E.T but it has 5

papers: Reading (1 hour), Writing (1 hour

and 20 minutes), Use of English (45

minutes), Listening (about 40 minutes) and

Speaking (14 minutes). In conclusion, this

courses are very important if you’re going to attend

University or if you’re interested in languages.

On 16th November our class -2^C- and class -2^D- went to Alessandria to

see the English musical “Guys and Dolls”, at Teatro Alessandrino.

We met our teachers (Mrs. Barella, Mrs. Bottazzi, Mrs. Mangini) at Novi

Ligure railway station at 7:20 a.m., we took the 7:26 a.m. train and we

arrived in Alessandria at 7:50 a.m.

Before getting to the theatre we had breakfast in a café. We had to wait for

half an hour to enter the theatre; the weather was really cold that morning

but we were happy to spend a day which was different from any other

school day!

The theatre was full of students coming from different schools and from

different towns (Vercelli, Alessandria, Asti).

The show started at about 9:30 a.m. and it lasted about an hour and a half.

The stage was rich in bright lights and the rhythm of the music was irresistible and infectious.

The show was cheerful, joyful and always on the go! The actors and actresses acted, sang and danced. The plot

was interesting and the atmosphere was really nice.

At the end of the show we had the possibility to ask questions to the actors. We found out they are British, they

come from England, Scotland and Wales; they are very young and they are going to perform this musical in

different Italian towns till next April. They said they like Italy very much.

We liked the show, the plot was quite easy to follow and we enjoy ourselves.

Before coming back to Novi, we had free time for shopping, some students bought something, others went for

a walk. At about 12:30 p.m. We took the train to come back to Novi.

The day was great and funny and this experience was useful to train our minds and to improve our English!

di Edoardo Traverso classe 5M

Class II C Tecnico Turistico

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In 1950’s New York city there is a gambler, Nathan Detroit.

He needs a place to hold his illegal dice game and he finds it

in the hotel Biltmore’s garage, but the owner of this place

wants one thousand dollars to rent it for the night. Nathan,

to obtain the money, wants to involve another famous

gambler that is in town, Sky Masterson.

Sky offers Nathan to invite Miss Sarah Brown, member of

the “Salvation Army” for a love dinner to Havana, if Nathan

wins the bet Sky will give him the money to rent the garage.

Sarah is very religious and moralistic so

she doesn’t accept Sky’s gallantries.

Meanwhile Nathan has been engaged to

Adelaide for a long time, but they are not

married yet.

Sky hears that Sarah has a mission for a

midnight prayer meeting, so he makes a

deal whit her. If she goes to Havana whit

him, he will persuade the men he knows,

all sinners, to go to the prayer meeting.

Sarah is desperate and accepts his offer.

Firstly it is a simple deal but while they

are in Havana they fall in love. In the

mean time, Nathan and the other

gamblers run out of the mission, were

they have been holding the dice game.

For this reason Sarah is very angry with Sky but he is seriously

in love with her. So he decides to make a bet with all the

gamblers. If he loses he will give each of the gamblers a

thousand dollars. If he wins, they will have to go to the

prayer meeting.

Sky wins the bet, and Sarah’s mission in saved. In the end

of the story Nathan decides to marry Adelaide and Sky

marries Sarah.

The setting of the story in between Havana and New York

city.

The characters are:

• Nathan, a little and fat man, who

loves playing illegal dice game; he

marries Adelaide at the end of the

comedy.

• Adelaide is a show girl, thin and

blonde.

• Sky is a gambler, tall and with a

strong constitution.

• Sarah is a simple young lady andshe is very religious, after the love

dinner with Sky she falls in love with

him and they get married.

The songs are happy and rhythmic.

The lights are coloured and intense.

The scenes are well-built.

The actors are very charismatic and nice English young

people.

di Jessica Coscia e Giulia Caratto classe II D

9

Quale sarà la scuola giusta per me?

Questa è la domanda che, spesso, si

pongono i ragazzi al termine della

scuola dell’obbligo una domanda che

è soprattutto un dubbio e che, sovente,

coinvolge anche i loro genitori.

Per sostenere ed orientare i ragazzi

nella complessità della scelta formativa

è stata riproposta il 17, 18 e 19

Novembre 2011, presso il Centro

Fieristico di Novi Ligure, la VII^

ed. del Salone della Scuola che si

pone lo scopo di offrire ai giovani

un’opportunità in più, una risposta

concreta ai loro bisogni

d’informazione sulle possibilità offerte

dal territorio.

Forte del largo consenso ottenuto nelle

precedenti edizioni, il Salone 2011 ha

presentato, anche, quest’anno,

un’ampia vetrina di proposte, e si è

affermato sempre più come

appuntamento importante per tutti i

ragazzi che desiderano diventare i

protagonisti del proprio futuro..

L’iniziativa nasce dalla collaborazione

tra il Puntogiovani, gestito dalla

Cooperativa Sociale Azimut, il

Comune di Novi Ligure e la

Provincia di Alessandria, che

ritengono essenziale investire risorse

in questo evento. Esso si pone come

uno dei pochi appuntamenti che, a

livello provinciale, sono dedicati al

mondo della scuola e che è cresciuto

nel tempo grazie all’impegno delle

scuole, dei docenti e degli alunni, i quali

grazie alle loro molteplici attività,

aggiungono un enorme sforzo per

allestire e gestire questa “vetrina”.

L’iniziativa, rivolta agli studenti delle

classi terze medie, ai loro genitori, ai

docenti delle scuole secondarie di

primo grado si propone di fornire

un’informazione il più possibile

completa per consentire di operare una

scelta consapevole per il percorso di

studio successivo alla terza media.

Quest’anno il Salone è stato articolato

in due sezioni parallele: da una parte

gli stand, delle Scuole Superiori e le

Agenzie Formative della Provincia di

Alessandria, gestiti direttamente da

docenti e studenti, i quali hanno

presentato i piani di studio dei singoli

Istituti e offerto il maggior numero

possibile di informazioni ma ci sono

stati anche momenti seminariali e

laboratoriali che hanno consentito

l’approfondimento delle tematiche

inerenti il mondo della scuola e del

lavoro.

Tra le novità di questa edizione si

segnalano: la possibilità rivolta ai

ragazzi più grandi di incontrare le

principali rappresentanze aziendali

del territorio novese per capire quali

settori offrono maggiori opportunità

e quali sono le figure più richieste,

conoscere le imprese e il mondo del

lavoro più da vicino; la presenza di

personale esperto del Centro per

l’Impiego, che è stato a disposizione

dei ragazzi per illustrare i servizi offerti

dal Centro per l’Impiego e le possibili

azioni per la ricerca di un lavoro.

Inoltre è stato previsto l’allestimento

di uno stand della Biblioteca Civica

di Novi Ligure che per l’occasione ha

approntato una specifica bibliografia

dedicata agli adolescenti. Presso lo

stand sono stati esposti volumi, da

sfogliare in loco, o prendere in prestito

gratuito per 30 giorni.

Infine, nel pomeriggio di sabato, si è

lasciato spazio alle scuole che hanno

desiderato presentare performance/

spettacoli artistici rappresentativi del

proprio Istituto.

La redazione

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Eventi

di Milena Oliveri e Siham Mekrane classe 3 C

11

Il Corso Enogastronomico in visita a Genova

alla Mostra “Pane al pane: un mare di bontà”

a cura della Classe I F

Gli alunni del

Boccardo hanno

partecipato alla

settima edizione

del Salone della

Scuola nei giorni dal 17 al 19 Novembre 2011 presso il Centro Fieristico

le Dolci Terre di Novi Ligure nel viale dei Campionissimi.

Lo scopo di questa manifestazione è stato quello di presentare le scuole

del Novese ai futuri iscritti, in particolare agli alunni che stanno

frequentando la terza media e che presto prenderanno la loro prima e

importante decisione.

Molti di noi si chiedono: qual è la scuola che più fa per me?

A chiarire

questo loro

dubbio ci ha pensato il Salone della Scuola che ha loro fornito

tutte le informazione e indicazioni riguardanti l’indirizzo che

sceglieranno e segnerà in qualche modo la loro carriera scolastica.

Noi alunni del Boccardo ci siamo impegnati a distribuire

volantini illustrativi sui vari corsi e orari. Abbiamo risposto a

domande di ragazzini confusi e disorientati che dicono di essersi

chiariti le idee visitando stand per stand, mentre altri sapevano

già che cosa volevano ma affermando che cogliere info sia

sempre utile. Come ogni anno il salone della scuola ha avuto

successo grazie a professori e studenti che si sono resi disponibili

a spiegare e illustrare la nostra struttura scolastica a chiunque

ne avesse avuto bisogno.

La classe 1F del nuovo corso di Enogastronomia e ospitalità

alberghiera presente ha visitato nel mese di dicembre a

Genova i vari stand della mostra “Pane al pane: un mare di

bontà”, allestita presso il Palazzo Ducale.

L’evento, suddiviso in esposizione, degustazione, cene a tema

e scuola di cucina, aveva come traccia centrale il percorso

geografico – culinario attraverso la via del sale, da cui nasce

una cucina territoriale di transizione e d’interscambio dal

territorio ligure e rivierasco sino all’Europa.

Alla mostra erano presenti vari produttori locali tra cui il

Salumificio Cacciavillani di Novi Ligure, il Birrificio

artigianale Kamun di Predosa, il Caseificio di val d’Aveto di

Rezzoaglio, Grondona Pasticceria genovese di Pontedecimo.

I rappresentanti dei vari stand

hanno spiegato ai ragazzi la

lavorazione e la produzione dei

prodotti delle proprie aziende,

tutti prodotti doc e docg,

riconosciuti a livello locale e

nazionale.

Sono state offerte gradite degustazioni dei prodotti presentati

con possibilità di acquisto in loco.

La visita ha dato la possibilità di capire il prezioso legame

che unisce la cultura e la storia di un territorio con le sue

tradizioni culinarie.

Il 6 Dicembre, in occasione delle udienze generali dei Professori, è

partita un’iniziativa proposta dai rappresentanti d’istituto e dalla

Professoressa Sara Priora a favore degli alluvionati di Genova. Si

tratta di una raccolta fondi destinata alla Protezione Civile con lo

scopo di aiutare le persone colpite dalla terribile alluvione lo scorso

Novembre. Gli alunni dell’Istituto avevano già partecipato a iniziative

simili, quali “Uniti per l’Abruzzo e Itis per Haiti”.

Anche per Genova i ragazzi hanno realizzato i più svariati manufatti

e accessori che saranno disponibili in un banchetto all’entrata nel

Plesso di Via Verdi, in cambio di un’offerta devoluta alla Protezione

Civile. Ancora una volta gli studenti si mostrano interessati e sensibili

a questi problemi, cercando di contribuire al meglio delle loro

possibilità.

La parola “ignoranza” sta a indicare lo stato della persona

che manca di una conoscenza adeguata su uno o più

argomenti.

Cos’è che nella società attuale rappresenta di più questa

condizione?

Rullo di tamburi …

Il Grande Fratello! Ormai comunemente chiamato Gf.

Come ogni anno, la pubblicità della nuova edizione ha

cominciato a bombardarci un mese prima della messa in

onda. La realtà è che non lo fanno per suscitare nei

telespettatori la voglia di vederlo, bensì consentire ai genitori

di studiarsi gli orari del programma per tenere i propri figli

lontani dallo schermo.

Ma ecco che allora sorge un secondo problema, che appare

ironico, dato l’argomento trattato dal programma: il Gf è

ovunque! Il Lunedì in prima serata; al mattino giusto per

darci il buongiorno; in tardo pomeriggio, il Sabato.

Siamo tutti d’accordo sul fatto che un bel riassunto della

settimana all’ora di pranzo ci stia proprio bene e anche di

domenica non faccia male. Per non parlare dei tanti

programmi tv, che vi dedicano uno

spazio di piccola, media o lunga

durata, e per finire, per i grandi

appassionati, su uno dei tanti canali

nuovi del digitale terrestre, una

diretta 24 ore su 24 sugli

avvenimenti della “Casa!”

Ammettetelo che non state più nella

pelle, che ora lancerete questo

giornalino per aria e correrete alla

ricerca del telecomando più vicino

a voi che permetta di accendere la

televisione! Il canale non è importante, uno a caso andrà

bene, c’è una possibilità dello 0,5% di non beccare il

programma in questione.

Sono certa, assolutamente sicura, ci metterei la mano sul

fuoco che George Orwell NON intendeva questo nel

romanzo 1984.

Per Orwell il Grande Fratello era l’immagine che il Partito

dava di sé, anche se non viene mai specificato se fosse esso

una persona reale, facente parte o addirittura fondatrice del

Partito, oppure se soltanto un sunto di tutte le persone e

idee che stavano dietro a questo totalitarismo.

Fatto sta che tra il “Big Brother di Orwell” e il nostro attuale

Gf non ci sono proprio punti di contatto.

1984 è un romanzo che, come altri di quell’epoca, rappresenta

un’utopia negativa, una società da ripudiare, della quale però

se ne parla spesso guardando al futuro. Ed ecco che la

distopia di Orwell si realizza, anche se in ambito differente,

sedici anni dopo la sua previsione, con la prima edizione del

Grande Fratello.

Orwell descriveva gli spazi del romanzo come colmi di

manifesti che ritraevano il Grande

Fratello, con annesse didascalie come

“L’ignoranza è la forza” …

Ebbene, a quanto pare i concorrenti

del nostro caro show l’hanno preso

in parola.

di Agnese Corte classe 4 P

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di Edoardo Traverso classe V M

Il Ciampini-Boccardo per GenovaIl Ciampini-Boccardo per GenovaIl Ciampini-Boccardo per GenovaIl Ciampini-Boccardo per GenovaIl Ciampini-Boccardo per Genova

“ I feel my heart start beating to my favourite song ”

(Sento il mio cuore che inizia a battere al ritmo della mia canzone preferita)

di Dalila Pagone, Giovanna Maugeri e Vittoria Giordano classe II C

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I Coldplay sono un gruppo alternative rock britannico formatosi a

Londra nel 1997.

La band è composta da Chris Martin (voce, tastiere, chitarra),

Johnny Buckland (chitarra elettrica), Guy Berryman (basso elettrico)

e Will Champion (batteria, cori). I Coldplay raggiunsero la fama

mondiale con il singolo “Yellow” contenuto nel loro album di

debutto “Parachutes”.

Il loro secondo album “A Rush of Blood to the Head” segna la

loro consacrazione e consente alla band di acquisire notorietà in

tutto il mondo. L’album si piazzò direttamente al primo posto

dell’UK Albums Chart e al 5º posto della Billboard 2000.

La loro successiva pubblicazione, “X&Y” ricevette una fredda

accoglienza da parte della critica, ma riuscì comunque a tenere i

ritmi di vendita dei precedenti album.

Con il loro quarto album in studio “Viva la Vida or Death and

All’”His Friends”, trainato dalla hit “Viva la Vida” e prodotto da

Brian Eno, la band ottenne numerose recensioni favorevoli, oltre alla vittoria di tre Grammy. I Coldplay con il

loro quarto album in studio hanno raggiunto il traguardo dei cinquanta milioni di dischi venduti.

La band ha anche molto a cuore le questioni politiche e sociali del

mondo, i suoi membri, infatti, sono impegnati attivamente nella causa

portata avanti da Oxfam ed hanno sostenuto altre importanti cause

suonando in concerti come il Live 8 e partecipando al Band Aid.

Il 24 ottobre 2011 è uscito il loro nuovo album “Mylo Xyloto” che ha

visto duettare il famoso gruppo con la cantante di successo Rihanna

nella canzone “The princess of China”.

Nuovi rumors sul concerto che i Coldplay dovrebbero tenere nel

giugno del 2012 a San Siro (Milano): secondo la sezione eventi di

Last.fm, infatti, Chris Martin e compagni suoneranno nello stadio

milanese il 26 giugno 2012. Non si tratta ancora, lo ricordiamo, di

una conferma ufficiale, tanto che neppure la data precisa è stata ancora

stabilita; lo show potrebbe anche tenersi il 27 giugno. Pare comunque

che lo stadio sia stato prenotato a questo scopo dal 19 al 30 giugno,

lasso di tempo necessario per montare e smontare il palco del “Mylo

Xyloto” tour.

Sport Ciampini BoccardoOltre alle partite durante le ore di lezione, vengono attivate per gli alunni dell’Istituto attività sportive alternative a quellecurricolari che hanno lo scopo di coinvolgere anche coloro che non praticano alcuna attività sportiva extrascolastica.Anche quest’anno i Professori di Scienze motorie organizzano alcuni tornei di calcetto annuali fra le classi, divisi solitamentein biennio e triennio, partite amichevoli di pallavolo ed un torneo di rugby, con squadre composte sia da giocatori maschiliche femminili. Da non dimenticare la preparazione degli alunni ai campionati studenteschi di: Corsa campestre, Atleticasu pista, Pallavolo femminile , Calcio a undici maschile, Badminton maschile e femminile, preparazione atletica allo scimaschile e femminile.

Nei prossimi mesi sarà anche presentato un progetto sportivo rivolto agli alunni con disabilità, inerente all’attivitàsubacquea, che si svolgerà presso la sede del Parco Marino Dell’Isola Gallinara, insieme ad istruttori specializzati.Un’occasione da non perdere!!

Ragazzi iscrivetevi ai tornei sportivi, non conta vincere, ma partecipare!!

di Tirozzi Raffaele classe I L

Michela Bergadano e Sofia Michelizzi ll D

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L’equitazione è uno sport poco conosciuto e praticato daigiovani di oggi ma del quale, provato una volta, ci s’innamorasubito.Essa si divide in due grandi “settori”: la monta americana, owestern, e la monta inglese, a seconda del tipo di sella,dell’imboccatura e dalla razza del cavallo.La monta inglese a sua volta prevede varie discipline: quellamaggiormente conosciuta è il salto ostacoli, che consistenel compiere un percorso con degli ostacoli commettendoil minor numero di errori possibili, ma sono diffuse anchel’horse- ball, il cross country, l’endurance, l’ippica e moltealtre ancora.Il salto ad ostacoli non è una disciplina semplice e adatta atutti: il cavaliere e il cavallo, infatti, devono essere una cosaunica, avere fiducia l’uno nell’altro; inoltre bisogna essereconcentrati e allenarsi sette giorni su sette rinunciando,talvolta, alla vita sociale; solo cosi si possono affrontare varitipi di gara come il barrage, tempo, fasi, di precisione ecc ...ll salto ostacoli può essere un’esperienza formidabile, perchéè uno sport che insegna ad amare, ad avere fiducia, a esserecostanti e responsabili, a lottare per ottenere buoni risultati.L’horse ball è una specie di basket a cavallo in cui vince lasquadra che realizza più canestri nel tempo stabilito dalla

partita; richiede meno impegno, ma allo stesso tempo unabuona preparazione fisica e psicologica. La cosa curiosa diquesto sport è proprio la palla,che a differenza di quella dabasket, ha dimensioni molto ridotte ed è molto particolare,infatti, ha delle maniglie di cuoio che consentono una presapiù comoda.Questo sport, come il salto ostacoli, richiede molti sacrifici,molto impegno, ma in cambio ti regala gioia ed emozionistraordinarie. L’aspetto più importante rimane comunque ilcontatto con un meraviglioso animale, che ti insegna ad averefiducia e ti rimarrà sempre accanto, accompagnandoti neltuo percorso.

Marco Simoncelli è stato un giovane motociclista italiano,mancato a soli 24 anni durante il Gran Premio della Malesia.Conosciuto dagli appassionati con il soprannome di SuperSic,è stato campione del mondo della classe 250 nel 2008 ed èsempre stato accompagnato dal numero 58.La sua passione è iniziata a soli 7 anni con le minimoto nellasua città natale, “Coriano”.Ciò che rimane di quel tragico 23 ottobre sono solo le struggentiimmagini di quel corpo aggrappato alla moto, quelle bracciache non vogliono lasciarla andare “perchè forse la riprendo”,perchè “forse riesco a tirarmi su e continuare”.La moto di Sic ha perso aderenza in curva e ha seguito unatraiettoria interna, tagliando inevitabilmente la strada a ColinEdwards, per cui è stato impossibile per l’amico Valentino Rossi,che sopraggiungeva a forte velocità, evitare il corpo ormai privodi vita.

E’ tragedia, lo capiscono tutti immediatamente.Rossi, ancora in sella, mette le mani sul casco.La gara è subito annullata, mentre sono trasmesse le immagini dal box dove la fidanzata Kate e l’intero Team piangono,capendo che Marco non ce la farà.“Siamo solo noi”, la sua canzone preferita di Vasco, ha accompagnato l’ultimo giro di Marco Simoncelli al termine dellacerimonia religiosa. Un lungo applauso ha accolto sul sagrato la bara durante il funerale, mentre mamma Rossella ha cinto a sé con unabbraccio e un sorriso Valentino Rossi.“Ti ricorderò sempre e perdonami per aver discusso con te”, firmato Jorge Lorenzo.Con queste poche parole, l’ex campione del mondo dell’Yamaha ha salutato Marco Simoncelli sul libro delle firme postoin chiesa per il funerale del numero 58.Kate conclude dicendo che il suo Sic non aveva difetti, solo pregi, e che è stato chiamato dal Signore solo perchè era unapersona troppo perfetta per stare qui sulla Terra con noi comuni mortali.Il Consiglio di amministrazione della Santamonica Spa, la società che gestisce il circuito di Misano, ha deciso che la pistasarà intitolata e dedicata a Marco Simoncelli.“Sei stato e resterai un grande, insegna agli angeli a impennare.Ciao SuperSic!”

DIOBO’ SE CI MANCHI!

“Si vive di più andando

cinque minuti al massimo

su una moto come questa,

di quanto non faccia certa

gente in una vita intera.”

“Per favore, non mi

chiedere dei capelli eh?

Non so perchè li porto così.

Ma non li taglio: sono più

famosi di me!”

di Dalila Pagone, Giovanna Maugeri e Vittoria Giordano classe II C

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di Annamaria Kaliajxhiu classe 1°A

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Se è importante che l’adulto si alimenti inmaniera corretta ed equilibrata, ciò è ancorapiù importante per il ragazzo che, oltre allanecessità riguardante il funzionamentodell’organismo, presenta anche le primarienecessità relative al proprio accrescimento.Il miglioramento dell’alimentazione haconcorso a far sì che le ultime generazioniabbiano raggiunto livelli di statura superiorea quelli dei genitori. Ma ciò ha dato vitaanche a eccessi, esponendo i ragazzi a realipericoli per la salute: infatti, è ormaiaccertato che certe malattie degenerativemettono radici già dall’infanzia.La colazione è il pasto più importante. Unaprima colazione equilibrata fornisce, infatti, energianecessaria affinché il corpo, sin dall’inizio, abbia l’apportodelle sostanze più importanti. Soprattutto per la scuola unabuona colazione costituisce la base per un’efficaceconcentrazione.A pranzo, bisognerebbe prendersi il tempo necessario pernutrirsi con calma e in modo equilibrato, magari facendoanche due chiacchiere in famiglia (se è possibile). Da unprodotto fresco o finito si può ricavare una pietanza chearricchisce d’importanti sali minerali e vitamine e dà nuovaenergia per la seconda metà della giornata – per la scuola oper il tempo libero. Se i ragazzi a pranzo sono a casa da soli,bisogna pensare insieme alla preparazione del pasto: ripiegaresul fast food non è una soluzione.Attenzione poi al calo di energia durante gli intervalli tra ipasti: chi mangia troppo o in modo non equilibrato (a es.bevande dolci e gassate o dolciumi) corre il rischio di vederdiminuire la capacità di rendimento e di concentrazione.Pertanto è meglio rifocillarsi di frequente con piccole quantitàdi alimenti non dolci come una carota, una mela o fruttasecca.La cena è un momento importante per rilassarsi e rifornirsidi nuova energia. Fa bene alla salute, perché ci si sente acasa. Per evitare a bambini e ragazzi il rischio d’incubinotturni non si dovrebbe cenare oltre le ore 20.00: ladigestione, infatti, appesantisce il corpo e non consente unsonno tranquillo. Se una volta capita di trasgredire questaregola si può fare una passeggiata digestiva all’aria fresca.

Pensate che i dolci possanoessere una forte necessaria dizucchero?Danno molte calorie e in praticanessuna sostanza.Ottima è la frutta, che puòconsiderarsi un delicato e piùsalutare dessert - tra l’altro nonrichiede neppure impegno per lapreparazione. Fa molto meglioalla nostra psiche e appaga lavoglia di dolce.Che ruolo giocano e quantoincidono i fuori pasto, cioè icibi e le bevande assunti da

bambini e ragazzi (soprattutto in occasione dellamerenda di metà mattina o di metà pomeriggio e inogni altra occasione di consumo al di fuori dei tre pastiprincipali), nella diffusione dell’obesità infantile inItalia? E soprattutto: fino a che punto è correttoindividuare nelle merendine il vero responsabile diquesto problema?A far luce sul ruolo dei fuori pasto e delle merendine nelladieta dei più piccoli è la ricerca “Bambini, fuori pasto eobesità”, coordinata dal prof Claudio Maffei della ClinicaPediatrica dell’Università di Verona, in collaborazione conle Cliniche Pediatriche degli Atenei di Pisa e Napoli, epresentata a Milano nel corso di un incontro diapprofondimento con la stampa, nella quale s’individuanoalcuni “fattori ambientali” determinanti nell’obesitàdell’adulto, così come in quella del bambino. Essi sono,soprattutto, la riduzione del livello di attività fisica, l’aumentodelle porzioni, la sempre più diffusa abitudine a consumarepasti fuori di casa, oltre a cambiamenti nella tipologia deicibi consumati.È un fatto evidente che la pubblicità ci assedia e ci colpisceda ogni parte, senza soste e con ogni mezzo, esercitandouna forte influenza sui giovani e determinando un dilaganteconsumismo. L’alimentazione finisce per essere condizionatada questi “stimoli” spesso devianti, che inducono adacquistare e consumare prodotti poco salutari, madall’aspetto irresistibile. E’ fondamentale, pertanto,mantenere un approccio critico e razionale, senza farsipersuadere dalle emozioni che la pubblicità ci trasmette.

Per concludere, ecco alcuni suggerimenti per bambini e ragazzi

di Giorgia Eufemia I E Ragioneria

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Il corpo ha bisogno di energia dopo il sonno, quindi la colazione è il pasto fondamentale. Gli alimenti ricchi di carboidraticome pane, cereali e frutta sono un’ottima scelta.Bisogna cercare di mangiare ogni giorno cibi differenti per variare la dieta e per educare e appagare il piacere del palato.

Molte persone non si accontentano di apportare solo alcunimiglioramenti alla propria persona, come tingersi i capelli opersonalizzare il modo di vestire; oggi la gente paga per essere“bucata” come nel caso del piercing, oppure “per decorarsi”la pelle con simboli, disegni o scritte che possono avere certevolte un significato ben preciso. Prima di decidere per unodi questi due interventi sul proprio corpo, uno degli aspettiche preoccupa maggiormente sono le conseguenze negative:ecco le risposte a ogni vostra domanda!Il tatuaggioIl tatuaggio è una tecnica di decorazione corporale dell’uomoche consiste nell’incidere la pelle ritardandone lacicatrizzazione con sostanze particolari o nell’eseguirepunture con l’introduzione di sostanze coloranti nelle ferite.

Le motivazioni per cuioggi ci si tatua sonomolto distanti da quelledi una volta, quandol’individuo sicontrassegnava perindicare l’appartenenzaa una tribù. Tali formeartistiche avevanolegami più intimi relativia convinzioni religiose,spirituali e magiche; inquesti casi, però moltospesso l’individuo nonaveva il libero arbitriosulla scelta di essere

“marchiato”, né poteva scegliere i motivi decorativi.Il piercing!Alla pratica del piercing sono soggette soprattutto zone delcorpo come il lobo dell’orecchio, il sopracciglio, la narice, ilsetto nasale, il labbro, la lingua, il capezzolo, l’ombelico e gliorgani genitali. I motivi che spingono a tale pratica possonoessere i più vari e possono includere: religione, spiritualità,tradizione, moda, erotismo, conformismo o identificazionecon una sottocultura.Il piercing ha origini antiche e preistoriche. Lo scopoprincipale era quello di distinguere i ruoli assunti da ognimembro all’interno della tribù al fine di regolare i rapportitra i vari individui.La rinascita del piercing moderno deve molto ad alcunipersonaggi tra cui Doug Malloy. Nel mondo occidentale lapratica ha iniziato a diffondersi con la comunità del tatuaggio.In seguito il piercing ha iniziato a essere praticato dallesottoculture giovanili: tra i primi a utilizzare la perforazionedi lobi e narici, ci sono stati gli hippy, tra gli anni sessanta esettanta. A fine anni settanta, e negli anni ottanta, la praticaè poi divenuta di uso comune tra punk e goth. Tra la finedegli anni ottanta e gli inizi dei novanta, infine, si sono diffusipiercing più estremi e intimi. Negli ultimi decenni esso èdiventato una pratica comune anche tra i giovani. Il piercingè praticato dal 60% degli adolescenti (tra i 15 e i 19 anni conil consenso dei genitori in Italia fino alla maggiore età), per35% femmine, 25% maschi. La parte del corpo più utilizzataè l’orecchio (89%), seguita dal naso (56%) e dall’ombelico.Una delle pratiche usate é comunemente chiamata ildilatatore.

Il mito dell’eterna giovinezza

Lifting, botulino, protesi,liposuzione: questi sono alcuni tra iritrovati che le persone adottano pertrasformare la loro immagine. Perchéricorrono a questi mezzi per mostrarsipiù giovani? Sono così terrorizzatiall’idea di invecchiare?Molti probabilmente associano iltermine “giovinezza” a “bellezza”,“successo”, “popolarità” e questo liporta a voler mascherare la loro età. Èuna specie di ossessione, di fissazionedifficile da estirpare dalla loro mente.Non si rendono conto che ricorrere alla chirurgia plastica èun modo per scappare dalla realtà, dal ciclo naturale dellavita. Non capiscono che è meglio vedere una signora disettanta anni che dimostri l’età che ha piuttosto che una“vecchietta” tutta “rigida”perché rifatta in seguito a continuiinterventi.Molti giustificano tali comportamenti dicendo: “Lo fannosolo per mantenersi in forma”. Una persona può mantenersi

in forma seguendo una dietaequilibrata, svolgendo attività fisica opuò cercare di abbellirsi utilizzandosemplicemente prodotti cosmeticicome trucchi, creme per il corpo oper il viso, senza comunque esagerare.La chirurgia è stata creata per aiutarele persone a vivere bene con se stessee per risolvere problemi fisici seri omolto evidenti, che non possonoessere curati con medicine o con altrisistemi.

In tutto ci vuole un equilibrio, un po’ di autocontrollo.Le persone anziane dovrebbero pensare a imitare i giovaninon sotto l’aspetto esteriore, ma sotto quello mentale,cercando di coltivare quegli atteggiamenti, quelle qualità chei ragazzi possiedono: la voglia di imparare, la curiosità, lavitalità…Una persona, anche a sessanta anni può sembrare più giovanemantenendo vive le caratteristiche tipiche della gioventù.

di Giada Gullà classe IV B

fisica del singolo individuo. Prima di decidere se eseguire una delle due pratiche bisogna, però, esserne convinti al 100%,perché in futuro si potrebbe rimpiangere di averlo fatto. Una persona abbastanza robusta, magari con un po’ di pancetta,se non è del tutto soddisfatta del proprio fisico, non dovrebbe farsi né un piercing all’ombelico né un tatuaggio in quellazona del corpo, perché metterebbe ancora più in evidenza i suoi piccoli difetti.Nella maggior parte dei casi, anzi spesso, ogni persona prima di farsi un tatuaggio o unpiercing si pone molteplici domande cui cerca di rispondere: Eccone alcune.• È più elevato il costo di un piercing o di un tatuaggio? Il costo di un tatuaggioè legato alle dimensioni e al tempo di esecuzione e alla quantità di dettagli e caratteristichecontenuti. I costi del piercing variano a seconda della zona del corpo interessata.• Sono interventi dolorosi? Il dolore è una sensazione molto soggettiva, in generele parti più dolorose sono quelle nelle vicinanze delle ossa e delle parti sensibili comegomiti, dorso del piede, ginocchia.• Una volta fatti si possono rimuovere? Il tatuaggio consiste nell’inserimentosottocutaneo di pigmenti neri o colorati, pertanto volendolo eliminare, bisogna ricorrerea trattamenti laser che distrugge i pigmenti insieme all’epidermide, lasciando nella maggior parte dei casi una cicatrice dabruciatura, che spesso è deturpante più del tatuaggio stesso. Sicuramente è meglio il piercing perché, se ti stanchi, puoitoglierlo.• Mi uscirà molto sangue durante il tatuaggio? In genere se il tatuaggio e il piercing sono eseguiti, correttamentenon vi è un’abbondante fuoriuscita di sangue.• In quanto tempo si guarisce? I tempi di guarigione dipendono da persona a persona, ma in media un tatuaggio,se curato bene, può guarire in 4-8 giorni, mentre per il piercing si va da 4 a 12 settimane, per quelli corporali anche 1 anno.• Si possono incontrare delle malattie? In genere non provocano effetti collaterali, raramente però si possonoverificare delle allergie alle sostanze coloranti usate o al materiale contenente zinco. Nel caso che non si sia fatto ricorsoa esperti che operino in ambienti adatti, c’è il rischio di contrarre infezioni assai gravi come l’epatite B e C, il tetano,l’AIDS, la lebbra e le infezioni cutanee da stafilococco.• Il tatuaggio deve essere ribattuto? Se un tatuaggio è eseguito correttamente e lo si cura con attenzione, rimarràintatto nel tempo; magari con gli effetti della luce solare potrà schiarirsi leggermente. Il tatuaggio è una parte del nostrocorpo e come tutte le altre cose invecchia insieme con noi.Infine, mi raccomando, è consigliabile il ricorso a esperti che operino in ambienti adatti e igienici e MAI esagerare conentrambe le pratiche.

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L’afasiadi Desara Vrioni classe III A

Una malattia poco conosciuta ma alquanto grave.

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di Sara Stranieri classe II C

La maggior parte di voi, nostri amici lettori, si staràchiedendo dove potrebbe aver sentito questo nome...AFASIA?Negli ultimi tempi se n’è parlato spesso nei programmitelevisivi; inoltre è stata messa in onda una campagnapubblicitaria per informare su questa patologia, alla qualesono stati “dedicati” cinque giorni (dal 23 al 27 settembre).L’ afasia è una disfunzione acquisita che danneggia la capacitàdi una persona di esprimere in modo appropriato il propriopensiero, di parlare e di capire gli altri; in più molti afasicihanno anche difficoltà a leggere e a scrivere.Queste persone hanno la sensazione di avere le parole“imprigionate” e di non riuscire ad esprimerle; hannol’impressione di conoscere i termini, ma di non essere ingrado di afferrarne con certezza il significato; infine hannodifficoltà a cogliere il senso delle frasi quando sono lunghee complesse.

A causa dell’ afasia capita di scambiare spesso una parolacon un’ altra, di deformarne il suono, oppure di utilizzarefrasi brevi, costituite da parole slegate, o ancora di usareparole prive di significato.In base alle statistiche si calcola che in Italia ogni anno siverifichino circa 100 mila casi di individui affetti dadisturbi del linguaggio.La causa di questi disturbi è il danneggiamento della partesinistra del cervello che controlla i movimenti del corpo.Se i sintomi citati precedentemente non passano entrodue o tre mesi, la possibilità di una guarigione completa èmolto improbabile. Se vi rendete conto, pertanto, chequalcuno intorno a voi soffre di queste disfunzioni , nonaspettate, ma rivolgetevi subito a centri specializzati.Il nostro cervello è come un puzzle: se manca un pezzonon si può andare avanti.

Perchè cambiare per far piacere agli altri?Ci sono molte persone che continuano a criticare gli altri per il modo in cui si

vestono o per i loro atteggiamenti, ed è per paura di queste critiche che alcunispesso tendono ad isolarsi dagli altri, anche se a volte a loro piacerebbe stare in

compagnia.

Ci sono persone che invece hanno paura di restare da sole e quindi sono disposte a “cambiare” il loro comportamento o

la loro mentalità per stare con gli altri. La conseguenza più grave di questa scelta è che potrebbe far nascere più di una

personalità in un individuo: quando è in compagnia si adegua agli altri, quando è da solo invece è se stesso.

.A lungo andare, costui si ritroverà a fare i conti con una grande tristezza, perché non riuscirà più a capire quale sia il suovero io; a quel punto desidererà tornare indietro, e magari rimpiangerà la solitudine.

Se capita di rimanere soli non bisogna disperare perché non durerà per sempre: basta portare pazienza e, prima o poi,

arriverà qualcuno con gli stessi interessi e ideali con il quale si potrà stringere una sincera e sicuramente duratura amicizia.

Con questa speranza tutti dovrebbero riuscire a superare i momenti più duri, anche se a volte passa parecchio tempo

prima di trovare una persona che ti capisca veramente.

È giusto scegliere la strada di cambiare il proprio io per poi soffrire più di quel che si soffre scegliendo quelladella solitudine?

di Sara Stranieri classe II C

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“Il respiro di Jennifer” è un giallo classico scritto dall’autore

novese Maurizio Traverso, appassionato di romanzi di questo

genere.

La trama racconta di una ragazza, per l’appunto Jennifer

Moretti, che è ritrovata in fin di vita, a causa di un tentativo

di soffocamento, una mattina a poche ore dal suo

matrimonio. A occuparsi del caso sarà Aldo Cei, maresciallo

dei Carabinieri accompagnato dalla mente geniale

dell’investigatore Gianni Peppe.

L’autore ha impostato il racconto in un modo da indurre il

lettore, pagina dopo pagina, a voler scoprire l’identità del

colpevole e a conoscere la verità nascosta dietro al tentato

omicidio della ragazza, grazie anche agli indizi e alle

supposizioni raccolti dell’investigatore nel corso della

vicenda.

Il lettore sarà molto coinvolto

nella lettura di questo giallo: la

trama, infatti, è caratterizzata da

un susseguirsi di colpi di scena

che lasceranno con il fiato

sospeso fino all’ultima pagina.

“ Il respiro di Jennifer”, scritto

con uno stile che si avvicina di

più a quello del racconto

teatrale, si stacca dallo

stereotipo del romanzo giallo,

se si può definire ancora cosi,

perché ormai, anche nei casi

“Il respiro di Jennifer”“Il respiro di Jennifer”“Il respiro di Jennifer”“Il respiro di Jennifer”“Il respiro di Jennifer”

Lucca Comics & Games è un evento dedicato ai fumetti e ai videogiochi che avviene

ogni anno a fine ottobre, ma quest’anno, in seguito alla terribile disgrazia che ha colpito

il Giappone, Lucca Comcs & Games ha voluto aiutare il Paese con l’ingresso del Japan

Palace.

In questi cinque giorni la manifestazione Lucca Comics & Games è suddivisa in quattro

parti:

Comics: dedicata ai manga, ai fumetti, agli incontri con gli Editor e alla gara annuale per

gli appassionati di manga, dei quali sono esposti i progetti (il vincitore del 2011 è stato

Paolo D’Antonio con Paganini).

Games: dedicata ai giochi di ruolo, ai videogame, all’Amon day svoltosi il 30 Ottobre, e

al Dark Secret, un party notturno reso imperdibile dalla presenza della scrittrice Andrea

Cremer.

Junior: Dedicata ai bambini, al concorso Lucca Junior, e a Lucca AnimataMente per promuovere la prevenzione contro

l’uso di alcol e droghe.

Comics and music: dedicata al progetto “Un cuore per i Meyer”, a Cartoon Heroes, (cui hanno partecipato vari ospiti tra

cui Cristina D’Avena, Giorgio Vanni, Luigi Alberti, Luigi Lopez, i Miwa, e i Sacchi di Sabbia), e al concorso dei Cosplay

avvenuto il 29 e il 30 Ottobre.

Il Japan Palace è suddiviso in quattro aree: l’area mangaka, dove si possono trovare tutti gli strumenti per disegnare

fumetti e manga; l’area proiezioni, dove sono proiettati corti e film promozionali; l’area Fashion&Cosplay, dove sono stati

collocati espositori che ruotano intorno alla Japan fashion; l’area Gadgets dedicata ai gadgets, all’artigianato giapponese e

al Mangiappone, dove si possono assaggiare tute le specialità giapponesi.

A mio parere questo evento meritava una visita, soprattutto da parte degli appassionati di manga e anime, i quali, in

quest’occasione, avrebbero potuto anche partecipare al concorso dei cosplay e indossare il costume del loro personaggio

preferito tra manga, fumetti, libri, film, e videogiochi.

Ma non preoccupatevi, perché Lucca Comics & Games torna ogni anno a fine Ottobre.

di Alessia Canepari classe III A

... e ora qualche domanda all’autore de “ Il respiro di Jennifer”... e ora qualche domanda all’autore de “ Il respiro di Jennifer”... e ora qualche domanda all’autore de “ Il respiro di Jennifer”... e ora qualche domanda all’autore de “ Il respiro di Jennifer”... e ora qualche domanda all’autore de “ Il respiro di Jennifer”

d’investigazione, ci troviamo di fronte a trame e svolgimenti che ricordano sempre di più un racconto dell’orrore, piuttostoche una semplice cronaca gialla.E’ sicuramente un libro che consiglio a tutti quelli che hanno uno spirito investigativo, che vuole provare a immedesimarsinell’investigatore o che, semplicemente, amano gli intrecci avvincenti.

• Da dove ti è venuta l’ispirazione per scrivere questo libro?

“ Sono un appassionato di gialli e volevo provare a scriverne uno, anche solo per vedere se ne fossi capace. All’inizio nonavevo una trama precisa in testa, infatti, ho modificato la vicenda molte volte, fino ad arrivare alla versione definitiva.”

• Quanto tempo ci hai messo per scriverlo?

“Più o meno due mesi. Ho dedicato circa un’ora al giorno alla scrittura. Ai tempi lavoravo in azienda e ogni tanto mivenivano in mente delle idee mentre ero al lavoro, allora le segnavo su foglietti che poi andavano ad aggiungersi a ciò cheavevo già scritto, una volta tornato a casa”.

• Quanta soddisfazione porta finire un libro e soprattutto vederlo pubblicato?

“Tanta soddisfazione nel realizzarlo, ma ancora di più nel vederlo pubblicato!”• Quanto tempo c’è voluto per vederlo pubblicato?

“Beh inizialmente quando era finito, stava lì nel cassetto, poi ho iniziato a spedirlo alle varie case editrici, fino a quandouna di queste non ha accettato.”

• Hai qualche consiglio per tutti gli aspiranti scrittori?

“Non mi sento di dare consigli, semplicemente perché ho ancora tanto da imparare!”

Il linguaggio segreto dei fiori

Victoria teme il contatto fisico, la terrorizzano leparole e ha paura di amare e lasciarsi amare. Esiste soltantoun posto dove tutte queste paure si dissolvono in un silenzioesteso alla pace: il suo giardino segreto; che lei ritiene la suacasa; a cui le stessa ha dato vita e che cura in un angolosconosciuto di San Francisco. I suoi fiori sono il suo rifugio,la sua voce e il suo unico amore. Attraverso di essi Victoriariesce a descriversi e ad esprimere le sue emozioni più forti:la lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, larosa bianca per i cuori che non conoscono l’amore. Tuttisentimenti che nascono dalla vita poco felice che hacondotto fino al giorno del suo diciottesimo compleanno.Victoria è stata abbandonata dalla madre sin dalla nascita eha passato l’infanzia saltando da una famiglia adottiva all’altrafino all’incontro con Elisabeth, l’unica donna che sia maistata una madre per lei e colei che le ha insegnato illinguaggio segreto dei fiori. Ed è proprio grazie aquest’ultimo che Victoria ha deciso di vivere la sua vita.Così ha iniziato a lavorare come fioraia e i suoi fiori sono ipiù richiesti e amati della città, poiché regalano felicità ecurano l’anima a tutte le persone... tranne che a lei. Victoria,infatti, si porta nel cuore una colpa segreta e l’unico in gradodi alleggerirla è un ragazzo misterioso che sembra conoscerela protagonista da sempre. Solo lui può trasformare il cuoreacerbo della rosa bianca in uno rosso di passione. Il Graffio

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“Il linguaggio segreto dei fiori” romanzo di VanessaDiffenbaugh edito da Garzanti, è un fenomeno editorialesenza precedenti: conteso dalle migliori case editrici evenduto in ventisette paesi con aste agguerrite e cifre record.Tutti i lettori ne sono stati rapiti. Amano questa storia dicoraggio, di speranza e di pazzesca sete di vita.

Penso che la forza del libro stia nei fiori e nel loroessere protagonisti onnipresenti. Mi ha stupito il modo conil quale il loro simbolismo è associato alle sensazioni, alcarattere, all’amore che sboccia ma che poi viene rifiutato.Questo libro non mi ha deluso, ma concordo con coloroche dicono che non lo si possa definire un capolavoro. E’una lettura piacevole per chi voglia varcare la soglia di unmondo fatto di dolcezze e ricerca disperata di affetti.

Una storia romantica e delicata come lo è, del resto,il linguaggio dei fiori.

Questo articolo è dedicato al fondatore della Apple Steve Jobs, che èrecentemente defunto a causa di un tumore.Steve Paul Jobs, nato nel 24 febbraio 1955, figlio di John Jandali,e Joanne

Schieble venne poi adottato da Paul e Clara Jobs.Nel 1972 si diplomò all’istituto Homestead in California, e in seguitosi iscrisse all’Università, che abbandonò pochi mesi dopo, per andarea lavorare alla Atari. Nel 1974 conobbe Steve Wozniack, e insieme,nel 1976 fondarono l’Apple I, e contemporaneamente fondarono la Apple

Computer che era situata nel garage di Jobs. Successivamente l’investimentodi un’industriale (Mike Makulla) gli fruttò 250.000$. Molto presto,nel 1977 crearono l’Apple II, che riscosse molto successo, e moltopresto (1980) la Apple diventò più importante della Microsoft, fondata

da Bill Gates.

Grazie alla collaborazione del PARC, la Apple creò il primo PC compatto e dotato del sistema operativo MAC OS:il Macintosh.Esso, grazie ad innovazioni come il Desktop, le icone e i menù a “tendina”, fu una rivoluzione nel campodell’informatica. Dopo la creazione del Macintosh nel 1984 Wozniack lasciò l’azienda, seguito poco dopo daJobs che ebbe alcuni battibecchi con l’amministratore delegato John Sculley.

All’età di trent’anni Steve fondò la NeXT Computer, nel 1986 acquistò anche la Pixar dalla LucasFilm.

Nel 1991 si sposò con Laurene Powell e in seguito adottò sua figlia Lisa che aveva ottenuto in una precedenterelazione.Nel 1996 la Apple era in una fase di stallo, e questo li portò ad acquistare un sistema operativo da una “softwarehouse” per farlo funzionare sulle piattaforme PowerPC.

In seguito la società riprese contatto con Steve, che ritornò alla Apple assorbendo la NeXT e creando il MAC

OS X.Steve apportò fin dall’inizio grandi cambiamenti nell’azienda, eliminando circa il 60% dei progetti in corso.Nel 2001 creò l’iMac che grazie al suo design colorato ed elegante ottenne molti acquirenti. Sempre nel 2001venne prodotto iTunes, seguito dall’iPod che, a differenza dei vari siti pirata sulla rete, permettevano un acquistolegale, ma pur sempre economico di migliaia di canzoni digitali.I suoi problemi di salute iniziarono nel 2004, quando scoprì di avere una rara forma di tumore maligno alpancreas quindi venne sottoposto ad operazioni complesse per la rimozione del cancro.Nel 2007 venne prodotto l’iPhone, uno smartphone molto tecnologico che possedeva le stesse funzioni di unPC, ma anche quelle di un comune cellulare.Nel 2009 molti si preoccuparono ancora di più per la salute di Steve poichè non presentò due grandi congress;solo più tardi si scoprì che aveva subito un trapianto di fegato ma che le sue condizioni erano molto migliorate.Nell’anno 2010 nacque infine l’iPad, una “tavoletta” digitale che si poteva sia sostituire ai normali libri, cheusare come mezzo per navigare su internet.Steve, una settimana prima della sua morte, si dimise dal suo incarico di amministratore, lasciando ancora unavolta la società che aveva creato. La Apple, nonostante la recente morte di Jobs, non si è demoralizzata, econtinuerà a sviluppare e creare progetti per tantissimi anni ancora.

di Andrea Frizza classe I L

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Un luogo comune, un modo di dire, ma potremmo ancoradire così dopo il 2011? Dopo le recenti scoperte scientifichedell’anno corrente questo modo di dire sarà costretto adecadere per mutarsi in un “ Più veloce di un neutrino” ?Settembre 2011 il mondo in subbuglio, qualcosa ha infrantola barriera della certezza, qualcosa è statopiù veloce della luce.I neutrini sono piccole masse senza caricaelettrica, né carica di colore, studiate dallontano 1930, anno in cui venne per la primavolta postulata la loro esistenza e poifinalmente scoperti nel 1956.I neutrini hanno assunto la loro rilevanzarecentemente, quando dopo ben 3 anni distudi è stata resa nota alla popolazione laloro importanza.Per chiunque abbia mai studiato almeno ifondamenti della fisica 299’792,458 km/s

è un valore assai noto, una costante fisica che secondo lateoria della relatività di Einstein rappresenta la velocitàmassima a cui può viaggiare tutta l’energia, materia einformazione nell’universo. É quindi destinata a cadere lateoria di uno dei geni più importanti di tutti i tempi?

Realmente Einstein si era sbagliato ? Cosìpare.La notizia pare oramai certa, ma gli stessiscienziati che hanno pubblicato lascoperta hanno dichiarato di attendereconferme da altri scienziati e da altriesperimenti. Lo scetticismo popola lamente degli scienziati più conservatori checontinuano a ipotizzare possibili erroridovuti a incoerenze sulle misurazioni,quindi niente paura pare proprio che finoa nuove conferme potremmo ancora dire“Sei stato più veloce della luce”.

di Rosa Raia classe IV N

di Chiara e Kevin Mullixhiu classe II D

La cucina albanese ha tantissimi piatti tradizionali, diversi da quelli italiani. Ingenere il modo di cucinare e di presentare le pietanze si avvicina molto a quelladella cucina turca e greca: infatti, si usa, soprattutto, la carne di agnello, vitello e dimaiale. Ogni piatto, a differenza di quelli italiani, è molto semplice e allo stessotempo ‘’particolare’’, perché è cucinato con cura e attenzione rifacendosi atradizioni antiche. Ogni zona della regione ha un proprio piatto.Il Bakllava (un dolce molto diffuso e importante, formato da strati di pastasfoglia coninterno noci e sciroppo d’acero) è tipico del centro, soprattutto dellacapitale Tirana; il Byrek (una torta salata di pasta sfoglia farcita con carne macinataaromatizzata o con verdure) si può trovare nel sud-ovest a Korce, mentre l’Asude

(dolce con amido e burro), il Kabuni (dolce con riso, uva passa e cannella) e ilShendetlie (torta con farina, miele, uova, burro e noci) sono tipici di Valona

(Vlore), nel sud est. Sono inoltre il riso (Pilàf) che si trova in meridione e ilTasqebap (un piatto a base di bocconcini di carne) classico dell’Elbasan (città

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situata nel centro). Come primo, disolito, si usano diverse zuppe ominestroni come il Fasule (unaminestra con salsa di pomodoro conditae fagioli) e Gjelle (un brodo compostodi carne, patate e varie verdure). Tra isecondi quello più tipico è il Byrek, cheabbiamo già nominato prima,

accompagnato spesso da Sals Kosi (unasalsa di yogurt con olio, aglio e cetrioli),Qofte (polpette di carne fritte in olio)o da una semplice insalata greca. Perquanto riguarda i dolci, le tante specialitàsono: il Kadaif

(un dolce moltosimile alBakllava macon un impastod i v e r s o ) ;S u l t j a s h

(composto dilatte, riso ec a n n e l l a ) ,L l o k u m e

(simili a delle

g r a n d i‘’caramelle’’gommosericoperted izuccheroa velo chesi offronoiin caso di ospiti in casa).Un’altra particolarità, infine, è il Raki,

una bevanda alcolica con gradazioneminima del 40% ottenuta con ladistillazione di uva o prugne. Noipreferiamo il cibo italiano per le suetante specialità, ma dobbiamoammettere che anche quello albanese èmolto buono, forse perché ci ricorda lanostra terra d’origine.