TEST NON INVASIVI Gli score prognostici IN...
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Gli score prognostici nel danno epatico da alcol
LUDOVICO ABENAVOLI M.D. Ph.D.UNIVERSITA’ “MAGNA GRÆCIA” - CATANZARO
TEST NON INVASIVIIN GASTROENTEROLOGIA
ED EPATOLOGIA
Roma, 22 – 24 settembre 2017
Avicenna
Monaci BenedettiniJabir ibn Hayyan
1a descrizione ddella distillazione – VIII sec. D.C.
MEDIOEVO
molecola organica composta da un gruppo idrossilico (OH) eda una corta catena alifatica con 2 atomi di carbonio: CH3-CH2-OH
presenta proprietà sia idrofile che lipofile (“amfofilo”)
si forma naturalmente come prodotto dell’ossidazione dellozucchero per fermentazione
la maggior parte delle bevande alcoliche sono fermentate edhanno concentrazioni alcoliche fino al 12-14%
bevande con più alto contenuto di etanolo sono prodotte perdistillazione dei prodotti fermentati
ALCOL ETILICO
Assorbimento: avviene nel tratto gastro-intestinaleLa velocità di assorbimento dipende da:a) quantità di etanolo consumatab) concentrazione di etanolo nella bevandac) velocità di consumod) composizione del contenuto gastrico
Distribuzione: è proporzionale al contenuto di H2O nei vari tessutiLa velocità di distribuzione dipende dal grado di vascolarizzazioneRapido equilibrio: cervello, fegato, polmoni, reneLento equilibrio: muscolo
NB: l’etanolo passa la barriera placentare
FARMACOCINETICA
Eliminazione:Normalmente il 90-98% dell’etanolo viene metabolizzato dal fegato
Il 2-10% viene eliminato immodificato attraverso:a) urineb) polmonec) sudored) lacrimee) saliva
NB: tutte le situazioni che alterano la circolazione ematica delfegato o la sua funzionalità sono associate a modificazioni delmetabolismo dell’etanolo
FARMACOCINETICA
Secondo le Linee guida dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gliAlimenti e la Nutrizione, in accordo con le raccomandazionidell’OMS: “la dose quotidiana che una persona in buona salutepuò concedersi senza incorrere in gravi danni non può esserestabilita da rigide norme, in quanto le variabili individuali sonotante”
Sulla base del consumo giornaliero delle diverse bevandealcoliche è stato quindi costruito un indicatore giornaliero,espresso in unità alcoliche (UA) e distinto per sesso
Unità alcolica (UA)quantità di alcol contenuta in un bicchiere piccolo (125 ml) divino di media gradazione, o in una lattina di birra (330 ml) dimedia gradazione o in un bicchierino di superalcolico (40 ml)
Un consumo moderato può essere indicato entro 2 UA/die perl’uomo, di 1-2 UA per le donna e di una sola UA per gli anziani
Per gli adolescenti fino a 15 anni, l’OMS raccomandal’astensione totale dal consumo di alcol
- Epatopatie (epatopatia acuta, Sdr Zieve, steatosi, epatopatia cronica, cirrosi epatica, epatocarcinoma)
- Pancreatopatie (pancreatite acuta e cronica)- Sdr di Mallory-Weiss - Sdr Boerhaave- Gastroduodeniti- Tumori (orofaringe, esofago, laringe, mammella, fegato, colon)- Sdr feto-alcolica (FAS)- Impotenza - Aborto- Danno cerebrale- Polineuropatia- Miopatia- Cardiopatie- Deficit immunologici (facilità alle infezioni, tumori)- Reazioni con farmaci- Traumatologia (domestica, lavorativa, stradale)- Sdr da malassorbimento
DANNO DA ALCOL
Il termine french paradox è stato coniato nel 1991 dall’osservazioneche nella popolazione francese, l’incidenza di infarto del miocardio ècirca la metà rispetto agli USA o Nord-Europa,nonostante la dieta dei francesi siabasata su un elevato consumodi burro e grassi animali
La spiegazione consiste nella diffusaabitudine ad un moderato consumo divino rosso, alimento ricco di sostanzeanti-ossidanti come sono i polifenoli
PARADOSSO FRANCESE
Metabolismodel glucosio
Sintesi e drenaggio della bile
Filtrazione ematica
Detossificazione
Sintesi e immagazzinamento di aminoacidi, proteine,
vitamine e grasso
Definizione di epatopatia alcolica:“Malattia cronica del fegato in pazienti con uso abituale digrandi quantità di etanolo in assenza di altri fattori etiologici”
• La soglia di rischio del consumo di etanolo non è stabilitaunivocamente: l’assunzione di 40/80 gr di etanolo al giornoper 10 aa, può indurre epatopatia alcolica di grado severo
• La comparsa dell’epatopatia alcolica è inversamente correlataallo stato nutrizionale
• L’ereditarietà sembra svolgere un ruolo nel determinismodella malattia
Neuman et al. Exp Mol Pathol 2015
Zakhari et al. Hepatology 2007
Abenavoli et al. WJG 2014
DANNO EPATICO DA ALCOL
Consumo alcolico inadeguato
Steatosi e infiammazione (ASH)
Epatite alcolica cronica
(1-20 anni)
(5-10 anni)
(10-15 anni)
(10-30%)
(20-40%)
(40-60%) Insufficienzaepatica
Epatitealcolicaacuta
(4-10%)
Cirrosi alcolica
(20%)
Lucey et al. NEJM 2009
DANNO EPATICO DA ALCOL
<
↓ volume di distribuzione↓ ADH gastrica↑ estrogeni↑ risposta immunitaria
Genere
DANNO EPATICO DA ALCOL
Sintomi principali- anoressia 27-77%- nausea e vomito 34-55%- dolore addominale 27-46%- perdita di peso 29-43%
Segni clinici- epato-splenomegalia 71-81%- ascite 35%- encefalopatia (dal grado 1 al grado 4) 18-23%- sanguinamento gastro-intestinale 23%- ittero 37-100%
DIAGNOSI DANNO ACUTO
Gold standard diagnostico
- infiltrato infiammatorio neutrofilo- corpi di Mallory- steatosi macrovescicolare- fibrosi perivenulare
BIOPSIA EPATICA
SCORE DI FIBROSI EPATICA
METAVIR
Assenza di fibrosi = F0 Fibrosi periportale = F1
Rari setti di fibrosi = F2
Fibrosi settale = F3
Cirrosi = F4
Ishak
0 : Assenza di fibrosi1 : Interessamento degli spazi portali
+/- setti2 : Portite +/- iniziali setti3 : Portite con iniziale fibrosi porto-
portale4 : Portite + fibrosi settale5 : Fibrosi settale con noduli6 : Cirrosi
MARCATORI INDIRETTI
AST (aspartato aminotransferasi)ALT (alanina aminotransferasi)
Sensibilità: 30-70%Specificità: 80-95%
AST/ALT> 1 discrimina tra danno da alcool ed altre patologie
I valori rientrano nella normalità 2-3 settimane dopo lacompleta astensione dall’uso di bevande alcoliche
Mueller et al. Liver Int 2015
MARCATORI INDIRETTI
GGT (gamma glutamil transferasi)
Aumenta per un meccanismo di induzione enzimaticaindipendentemente dalla presenza o meno di danno epaticoalcol-correlato
Sensibilità: 70%
Normalizzazione dopo 4-5 settimane di astinenza
Falsi positivi: patologie epatobiliari, pancreatiti e terapie confarmaci induttori (antiepilettici, barbiturici, anticoagulanti)
MARCATORI INDIRETTI
MCV (volume corpuscolare medio)
v.n. 80-94 fl, aumenta sia per effetto tossico direttodell’alcool sulla sua membrana cellulare sia per il deficit diacido folico
Si normalizza circa 3 mesi dopo la completa astensionedall’uso di bevande alcoliche
Sensibilità: 45-48%Specificità: 52-95%
Falsi positivi: carenza di folati e/o di vit B12, patologieepatiche non alcol-correlate, ipotiroidismo, tabagismo
MARCATORI INDIRETTI
Etanolemia
indicatore di assunzione recente (max conc. tra ½ e 6 h)
Velocità di eliminazione plasmatica:- 0.1-0.2 g/L/ora, in soggetti sani e moderati bevitori- > 0.3 g/L/ora negli alcolisti, per induzione enzimatica
Limite di rilevabilità di 0.1 g/L
Sensibilità > 90%
Falsi positivi: per dosaggio interferenti
Quando l’analisi ha valenza medico legale, la positività deveessere confermata con metodica di II livello, poichésostanze quali metanolo, propanolo e glicole etilenicohanno, seppur ad elevate concentrazioni, una reattivitàcrociata con l’alcol etilico, potendo dar luogo a falsi positivi.
Metodi di confermagascromatografia con rivelatore a ionizzazione di fiamma(GC-FID) o con spettrometro di massa (GC-MS)
MARCATORI INDIRETTI
ETG (etilglucuronide)
Metabolita dell’etanolo ottenuto per coniugazione con l’acidoglucuronico
Sensibilità e specificità: 90%
Rilevabile dall’ultima assunzione di alcool- nel siero fino a 10-15 h- nelle urine fino ad 80 h
MARCATORI INDIRETTI
La CDT è il marker più accurato di abuso alcolico cronico,dotato di notevole sensibilità e specificità (70-90%)
Falsi positivi: colangite biliare primitiva epatite cronica a genesi autoimmuna ipertrasferrinemia, anche in corso di sideropenia gravidanza terapia estroprogestinica
MARCATORI INDIRETTI
La cinetica di normalizzazione, a seguito di sospensionedall’assunzione di alcolici, presenta un tempo di 1-15 giorni
L’interferenza dell’alcol sulla sintesi della transferrinaavviene per: inibizione dell’attività delle glicosiltransferasi da parte
dell’etanolo o dell’acetaldeide
aumento dell’attività della sialidasi epatica
Dosaggiocromatografia liquida ad alta pressione (HPLC)
MARCATORI INDIRETTI
ASH TEST®
AshTest® (BioPredictive, Paris, France)
combina le sei componenti del FibroTest/Actitest (GGT, ALT, bil tot, α2-macroglobulina, apolipoproteina A1 e aptoglobina), con i valori di AST attraverso uno specifico algoritmo diagnostico, aggiustato per età e genere
Rudler et al. PlosOne 2015
• indagine di prima linea
• sicuro, facile da eseguire, accettato dal pz
• steatosi: iperecogenicità del parenchima epatico in contrasto con ilrene o la milza (bright liver - fegato brillante)
• fibrosi: perdita della normale ecostruttura epatica (coarse liver echopattern - fegato granuloso: segno di cirrosi)
• sensibilità: 60-94%
• specificità: 88-95%
limiti: variabilità inter- and intra-osservatorequantificazione della steatosi non possible
steatosi ≥ 30%
Hamaguchi et al. Am J Gas 2007
ECOGRAFIA
TC sensibilità: 73% specificità: 91%Lee et al. J Hepatol 2010
RMN sensibilità: 80% specificità: 71%
Pilleul et al. Gastroenterol Clin Biol 2005
TC E RMN
Venkatesh et al. J Magn Reson Imaging 2013
biopsia: steatosi
biopsia: steato-epatite steato-epatite severa
steatosi semplice
ELASTO RMN
2.5 cm
4 cm1 cm
Volumesonda
biopsia x 100
Sandrin et al. Ultrasound Med Biol 2003
ELASTOGRAFIA EPATICA
IPERTENSIONE PORTALE
Cho et al. PlosOne 2015
• APRI: AST-to-platelet ratio index• Forns’ index• FIB-4• Lok index• LSPS score: LS x spleen diameter/platelet ratio
• Plt/Spl: platelet count/spleen diameter• P2/MS: (platelet count)2/[monocyte
fraction (%) × segmented neutrophilfraction (%)]
“LS and LSPS score, mostaccurately predict clinicallysignificant portal hypertension(HVPG≥10 mmHg) in patients withalcoholic cirrhosis”
il CAP è in grado di definire la presenza di steatosi epaticae descrivere contemporaneamente il grado di fibrosi
Sasso et al. Ultrasound Med Biol 2010
CONTROLLED ATTENUATION PARAMETER - CAP
• alternativa all’elastografia
• utilizza onde acustiche per valutare la rigità del fegato
• può essere usata durante l’esame ecografico tradizionale
• utilizzando una “forchetta” di 4.24 kPa, distingue una fibrosilieve da una fibrosi severa, con una sensibilità ed unaspecificità del 90% (AUROC: 0.90)
Palmieri et al. J Hepatol 2011Kiani et al. WJG 2016
ACOUSTIC RADIATION FORCE IMPULSE - ARFI
• utilizza onde acustiche per valutare la rigità del fegato
• può essere usata durante l’esame ecografico tradizionale
• distingue l’assenza di fibrosi da una fibrosi severa, con unasensibilità ed una specificità del 70% (AUROC: 0.77)
Ferraioli et al. J Ultrasound Med 2014Samir et al. Radiology 2015
SHEAR WAVE ELASTOGRAPHY (SWE)
• Numerosi “strumenti” non invasivi sono stati sviluppati perla valutazione dell’epatopatia alcolica
• Tuttavia i dati sul danno epatico da alcol sono attualmentescarsi se paragonati alle altre epatopatie
• Gli score laboratoristi necessitano di studi dedicati con unamigliore validazione e definizione di cut-off
• L’elastografia è una tecnica ottimale per diagnosticare i gradiavanzati di malattia
• I test non invasivi possono rappresentare un validostrumento di diagnosi e screening in epatologia
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