ESAMI DI STATO

a.s. 2011 – 2012

BERGAMASCHI GIULIA

CLASSE 5° A

I.T.C. “G. Luosi“

NEW YORKCITY

Indice:• Prefazione

• Wall Street e the New York Stock Exchange

• Il Campidoglio e la forma di governo presidenziale americana

• L’immigrazione americana e i flussi migratori

Prefazione:

La scorsa estate sono andata a New York con un viaggio studio organizzato dalla mia scuola dal 15 al 30 Luglio. Ho scelto questo argomento perché sono rimasta molto colpita dalla città in sé e dai suoi abitanti. Secondo la mia esperienza gli Stati Uniti differiscono molto dall’Italia: in fatto di organizzazione, correttezza e burocrazia.

L’esposizione proviene da esperienze personali e tutte le immagini sono state scattate da me durante il viaggio.

A New York ho lasciato il mio cuore, mi è sembrato perciò doveroso portarmela vicino anche in un’occasione così importante come questa.

WALL STREET

Wall Street è un'importante arteria viaria di New York: situata nel quartiere di Manhattan, ospita la prima sede permanente della Borsa di New York (la New York Stock Exchange o NYSE).

Rappresenta tuttora il centro del distretto finanziario di New York.

Il nome della strada deriva dal fatto che essa formava il confine settentrionale dell'insediamento di New Amsterdam intorno al 1640.

Successivamente scoppiò una guerra tra inglesi e olandesi, nel 1699 gli inglesi smantellarono il muro creato dagli ispettori olandesi.

Nel 1889 l'originale bollettino giornaliero Customer's Afternoon Letter divenne il The Wall Street Journal ribattezzato con riferimento alla strada, ed è adesso un importante quotidiano finanziario internazionale pubblicato a New York.

Nel tardo XVIII secolo si trovava, in fondo a Wall Street, un albero di platano americano, sotto il quale mercanti e speculatori si riunivano informalmente per commerciare. Nel 1792 i commercianti formalizzarono la propria associazione. Era l'origine del New York Stock Exchange.

Oggi, gran parte della forza lavoro di Wall Street tende ad essere composta da professionisti nel campo della legge e della finanza alle dipendenze di aziende medio-grandi. Molte delle imprese nelle vicinanze sono aziende locali e catene di negozi che soddisfano i gusti dei professionisti e le necessità della forza lavoro.

La costruzione del World Trade Center fu uno dei pochi progetti importanti intrapresi negli ultimi tre quarti del XX secolo.

Il World Trade Center fu distrutto nell'attentato dell'11 settembre 2001

L'attentato contribuì alla perdita degli affari a Wall Street dovuta ad un temporaneo e poi permanente trasferimento in New Jersey e poi ad un decentramento con stabilimenti trasferiti in città come Chicago e Boston.

La perdita del World Trade Center aveva , comunque, spronato lo sviluppo nel quartiere finanziario su una scala che non si vedeva da decenni.

La costruzione di un nuovo complesso del World Trade Center è uno dei primi passi verso lo sviluppo, e una costruzione è già stata rimpiazzata. L'elemento centrale del progetto è la Freedom Tower, alta 541 metri.

Il New York Stock Exchange resta l'ultimo grande baluardo in cui le trattative sono fatte di persona invece che elettronicamente.

THE NEW YORK STOCK EXCHANGE (O NYSE)Il New York Stock Exchange (NYSE), soprannominato "Big Board", è la più grande borsa valori del mondo per volume di scambi e la seconda per numero di società quotate.

Le contrattazioni del New York Stock Exchange si trovano al numero 11 di Wall Street, sebbene la sede si trovi al 18 di Broad Street, tra gli angoli di Wall Street, ed Exchange Place, a New York.

Recentemente il NYSE si è fuso con Euronext, dando vita a NYSE Euronext, il più importante mercato finanziario transatlantico e con la maggiore liquidità.

L'istituzione dello Stock Exchange di New York risale al 1817.

Presiede la Borsa di NY un Comitato direttivo composto da 25 membri, guidato da un presidente. Complessivamente sono 1375 i membri della Borsa, costituiti da persone fisiche. Gli operatori sono raggruppati in tre categorie: i brokers ("intermediari"), i dealers ("autonomi"), gli specialist ("specializzati").

IL CAMPIDOGLIO (UNITED STATES CAPITOL)

Il Campidoglio è la sede ufficiale dei due rami del Congresso degli Stati Uniti. L’edificio sorge a Washington DC, sulla collina di Capitol Hill al limite orientale del National Mall.

Il 18 settembre 1793, durante una complessa cerimonia massonica, George Washington posò la prima pietra del Campidoglio.

Il Campidoglio fu notevolmente espanso negli anni cinquanta del XIX secolo.

Nel corso del XX secolo il Campidoglio è stato dotato di numerosi tunnel, ivi compresa una ferrovia sotterranea, per collegarlo con tutti gli uffici serventi che circondano il complesso. Tutte le stanze del Campidoglio sono designate da un numero preceduto dalla lettera S, per il senato (Senate), o H, per la camera dei rappresentati (House), a seconda del fatto che sorgano a nord o a sud della rotonda centrale.

Gli Stati Uniti hanno adottato una forma di governo presidenziale di tipo dualistico con la costituzione del 1787.

Il potere esecutivo e legislativo sono affidati a due organi separati ed indipendenti tra di loro. Sono entrambi forniti di una propria autonoma legittimazione democratica (sono eletti direttamente dal popolo).

Il Congresso (o parlamento) detiene il potere legislativo e si compone di due camere (bicamerale): la camera dei rappresentanti e il senato.I membri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti hanno un mandato di due anni, decorsi i quali la Costituzione prevede uno scioglimento automatico dell'assemblea e nuove elezioni. Per esservi eletti bisogna aver compiuto 25 anni.

Il mandato dei senatori è invece pari a sei anni, ma la Costituzione non prevede lo scioglimento dell'assemblea.

La Camera dei Rappresentanti è attualmente formata da 435 membri eletti in collegi uninominali ripartiti su base statale in proporzione alla popolazione dello Stato stesso.

Il Senato è invece formato da 100 membri, due per ogni Stato federato. Il popolo può votare ed eleggere i senatori del proprio Stato. Per diventare senatore bisogna aver compiuto 30 anni.

Il Senato è presieduto dal Vicepresidente degli Stati Uniti, ma periodicamente elegge un Presidente provvisorio che può durare in carica un numero variabile di anni.

La principale funzione del congresso consiste nel produrre le leggi federali, destinate cioè a valere su tutto il territorio degli USA

Ogni progetto di legge deve essere approvato sia dalla Camera dei Rappresentanti che dal Senato, dopodiché viene promulgato dal presidente ed entra in vigore

Se il presidente non è d'accordo sui contenuti di una legge può, con messaggio motivato, rinviarla alle camere (diritto di veto); se queste la riapprovano a maggioranza dei 2/3 egli è tuttavia tenuto a promulgarla.

Il potere esecutivo è detenuto dal Presidente che è contemporaneamente capo dello Stato e vive nella Casa Bianca.

Egli viene eletto direttamente dal popolo ogni 4 anni e non è responsabile di fronte al Parlamento, infatti quest’ultimo non può costringerlo alle dimissioni con voto di sfiducia.

Il presidente esercita il potere esecutivo attraverso i propri ministri che sono responsabili unicamente di fronte ad esso, e possono essere da lui revocati e sostituiti.

Il Presidente ha un ampio potere personale nel campo delle scelte politiche e amministrative ma è limitato dalle norme di legge emanate dal parlamento.

Non è raro che tra presidente e parlamento si instauri un rapporto di tipo conflittuale soprattutto quando la maggioranza parlamentare appartiene a un partito diverso da quello del presidente.

In questo modo la stabilità del governo è garantita ma il potere è molto personalizzato.

I primi Presidenti americani...

…e quelli più recenti.

« In questo tempiocome nei cuori delle personeper le quali egli salvò l’Unionela memoria di Abraham Lincolnè per sempre preservata »

IL SISTEMA POLITICO STATUNITENSE

Il sistema politico degli Stati Uniti d'America si regge su tre principi fondamentali: la Repubblica, la democrazia ed il federalismo.

La vita politica è dominata dai due partiti maggiori, il Partito Democratico ed il Partito Repubblicano.

Il diritto di voto spetta a tutti i cittadini che abbiano compiuto diciotto anni. Tutti i 50 stati, assieme al District of Columbia, votano alle elezioni presidenziali.

L'esercizio del diritto di voto può essere limitato a seguito di una condanna per alcuni reati gravi (le leggi dei vari stati sul punto sono molto diverse).La cultura politica degli Stati Uniti sostiene in maniera decisa il sistema dell'iniziativa e si oppone alla costruzione di un welfare state che fornisca ampie garanzie sociali ai cittadini. In sostanza, gli Stati Uniti tendono a preferire un modello di capitalismo democratico.

Per votare alle elezioni di qualsiasi tipo, o per assumere ruoli di rappresentanza all'interno di un partito, bisogna invece registrarsi al voto come elettore di uno dei due partiti, o come indipendente. Questa autodefinizione non impedisce però di votare in modo opposto il giorno delle elezioni.

I partiti americani non sono organizzati in correnti, né si riuniscono periodicamente in congressi, come in Italia. I partiti americani sono una coalizione informale di varie anime, di diversi gruppi di pressione e di istanze sociali e culturali organizzate nel paese e senza paragoni altrove. La burocrazia è ridotta al minimo: gli statuti dei partiti sono leggeri e concisi.

I partiti americani non sono finanziati dallo stato, ma dai cittadini (privati, imprese e associazioni).

L'immigrazione è stata la principale fonte di crescita demografica degli Stati Uniti e ha contribuito in gran parte all'arricchimento culturale della storia statunitense.

L’IMMIGRAZIONE NEGLI STATI UNITI

La storia dell'immigrazione verso gli Stati Uniti può essere distinta in quattro periodi: epoca coloniale, metà del XIX secolo, primo ventennio del Novecento (quando approdarono 800.000 persone) e post1965.

La metà del diciannovesimo secolo fu protagonista dell'immigrazione di massa da paesi dell'Europa centrosettentrionale ed occidentale (Germania, Irlanda), mentre gli inizi del Novecento furono caratterizzati dall'arrivo di europei meridionali e orientali (Italia, paesi dell'Est). Dal 1965 ha riavuto inizio una forte immigrazione dai paesi asiatici (Cina, India) e latinoamericani (Messico).Dal 1836 al 1914, oltre 30 milioni di europei sono emigrati negli Stati Uniti.

A partire dal 1875 si cominciò a disciplinare l'ingresso escludendo certe categorie di persone come: indigenti ed analfabeti, infermi, dementi, prostitute, anarchici e comunisti. Da quell'anno il governo federale studiò diverse norme di regolamentazioni dei flussi d'immigrazione, indirizzati però ai gruppi etnici e non più all'appartenenza sociale. Queste leggi anti migratorie erano inizialmente indirizzate a contrastare i forti arrivi provenienti dall'Asia.Tutti gli immigrati approdarono ad Ellis Island (l’Isola delle Lacrime) per evitare che l'area cittadina fosse invasa da truffatori e profittatori attirati dalla massa dei nuovi arrivi.

Dopo il 1924 si giudicò poco efficace questa procedura e si decise di sostituire questi centri con apposite commissioni installate nei paesi d’origine degli immigrati stessi. Nell’occasione furono anche stabilite quote d’immigrazioni da ammettere nei singoli stati che favorivano quelli europei. Nel 1965 si abolì il sistema delle quote nazionali, sostituendolo con altri più convenienti dal punto di vista economico e sociale (ad esempio ricongiungimento con familiari ancora all'estero, capacità di investimento, titolo di studio o professione svolta).

Negli ultimi tempi un importante flusso migratorio, soprattutto illegale, proviene dall‘ America latina, specialmente dal Messico.

Da non dimenticare c’è anche la grande presenza dei profughi che sono sbarcati in America in cerca di riparo e protezione dalla difficile situazione europea e asiatica. Oggi circa il 10% della popolazione americana è composta dai profughi sbarcati nel XX° secolo.Negli immigrati che sbarcavano a New York, i nazionalisti degli Stati Uniti vedevano soprattutto anarchici e comunisti.

All’epoca di Mussolini in America esisteva una legge restrittiva ma temporanea riguardo all’immigrazione. Vi era la speranza che la legge definitiva sarebbe stata più liberale, ma le aspettative rimasero deluse poiché la quota collettiva degli immigrati passò a 164.000.

Fu calcolato che la legge, in tal modo, riduceva l' immigrazione dell' Europa nordoccidentale del 29% e quella sudorientale dell' 87%. La quota dell' Italia, in particolare, passò da 42.057 a 3.845 persone.

Sono 44.789.313 gli immigrati ammessi negli USA tra il 1820 e il 1969.

Fra il 1880 e il 1915 approdano negli Stati Uniti quattro milioni di italiani, su 9 milioni circa di emigranti che scelsero di attraversare l'Oceano verso le Americhe.

Circa il settanta per cento proveniva dal Meridione.

I costi delle navi per l'America erano inferiori a quelli dei treni per il Nord Europa, per questo milioni di persone scelsero di attraversare l'Oceano.

CONCLUSIONI

Attraverso la mia esposizione spero di essere riuscita a trasmettere la passione e l’entusiasmo con cui ho scritto questo elaborato e con i quali ho affrontato la vacanza studio l’anno passato.

In questo momento di difficoltà i bei ricordi e le fantastiche esperienze affrontate sono una delle poche cose che ancora riescono a farci sorridere.

I giorni passati a New York sono stati tra i migliori e tra i più formativi che riesca a ricordare; uscita da questa scuola ritengo che mi saranno in un qualche modo utili nell’affrontare la vita esterna di tutti i giorni.

Ringrazio i miei genitori per avermi permesso di poter vivere questa esperienza e ringrazio inoltre i miei professori per avermi sostenuta in questi cinque anni di impegno e di studio, ma anche di momenti divertenti e stimolanti.

FINE…

..E GRAZIE PER L’ATTENZIONE!