TESI DI LAUREA Tutti i libri in un click Rubbettino ... completa Manuel... · Obiettivo del mio...
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Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale
TESI DI LAUREA
Tutti i libri in un click
Rubbettino editore e il self publishing:
Analisi e proposte
Relatore
Prof. Gianpaolo Iazzolino
Correlatore Dott. Vincenzo Bruno
Candidato
Manuel Catanzariti
Matricola 153257
Anno accademico 2012/2013
INDICE
Introduzione…………………………………………....................1
CAPITOLO I
DALL’ERA DEL CARTACEO AL DIGITALE
1.1 Scenario attuale e dati epidemiologici……................................................4
1.2 Il nuovo mercato…………………………………………………………..7
1.3 E-book…………………………………......................................................9
1.4 Self-publishing………………………………………………...................13
1.5 Print on demand………………………………………………………….16
CAPITOLO II
Panoramica su esperienze innovative legate all'editoria
2.1 Innovazioni nel campo della scrittura……………………………………20
2.1.1 20lin.es…………………………………………………………...21
2.1.2 The medium………………………………………………….…..22
2.1.3 Commentpress…………………………………………………....23
2.1.4 Textus…………………………………………………………….24
2.2 Innovazioni nel campo della distribuzione………………………………25
2.2.1 Minimum fax……………………………………………………..26
2.2.2 DailyLit……...…………………………………………………...28
2.3 Innovazioni nel campo della condivisione e comunicazione…………….29
2.3.1 Gallica………………………...……………………………….....30
2.3.2 Jellybooks…………………………………………………….......31
2.3.3 Darwin Project…………………………..……………………….32
2.3.4 The Incipit………………………...……………………………...33
2.3.5 aNobii…………………………………………………………….34
2.3.6 Goodreads……………………...………………………………...36
2.4 Innovazioni nel campo della pubblicazione……………………………...37
2.4.1 Storiebrevi………………...……………………………………...37
2.4.2 Booktype………………………………………………...…….....38
2.4.3 Simplicissimuss Book Farm……………………………………...39
2.5 Innovazioni nel campo della lettura e dell’apprendimento………………39
2.5.1 Inkling……………………………………………………………40
2.5.2 Condé Nast…………………..…………………………………...41
2.5.3 Readability………………..……………………………………...42
2.6 Crowd funding …………………………………….…………………….42
2.6.1 Kickstarter………………………………………………………..43
2.6.2 Produzionidalbasso.com………………………………………….45
CAPITOLO III
AZIENDA RUBBETTINO
3.1 Struttura azienda………………………………………………………….50
3.2 Struttura di Rubbettino Editore…………………………………………..51
3.3 Struttura di RubbettinoPrint……………………………………………...52
2.3 Innovazioni nel campo della condivisione e comunicazione…………….29
2.3.1 Gallica………………………...……………………………….....30
2.3.2 Jellybooks…………………………………………………….......31
2.3.3 Darwin Project…………………………..……………………….32
2.3.4 The Incipit………………………...……………………………...33
2.3.5 aNobii…………………………………………………………….34
2.3.6 Goodreads……………………...………………………………...36
2.4 Innovazioni nel campo della pubblicazione……………………………...37
2.4.1 Storiebrevi………………...……………………………………...37
2.4.2 Booktype………………………………………………...…….....38
2.4.3 Simplicissimuss Book Farm……………………………………...39
2.5 Innovazioni nel campo della lettura e dell’apprendimento………………39
2.5.1 Inkling……………………………………………………………40
2.5.2 Condé Nast…………………..…………………………………...41
2.5.3 Readability………………..……………………………………...42
2.6 Crowd funding …………………………………….…………………….42
2.6.1 Kickstarter………………………………………………………..43
2.6.2 Produzionidalbasso.com………………………………………….45
CAPITOLO III
AZIENDA RUBBETTINO
3.1 Struttura azienda………………………………………………………….50
3.2 Struttura di Rubbettino Editore…………………………………………..51
3.3 Struttura di RubbettinoPrint……………………………………………...52
CAPITOLO IV
ANALISI DI MERCATO
4.1 La nuova frontiera editoriale: il self publishing………………………….55
4.2 Elementi chiave del self publishing……………………………………...57
CAPITOLO V
SOLUZIONE STRATEGICA
5.1 Possibili strategie Rubbettino………………………………………...…..68
5.2 Software libero…………………………………………………………...69
5.3 Booktype…………………………………………………………………72
5.4 Pressbooks………………………………………………………………..75
5.5 Confronto: Booktype vs Pressbooks…………………………………………..77
Conclusioni……………………………………………………...80
Bibliografia……………………………………………………...82
1
INTRODUZIONE
Il mio lavoro di tesi, svolto all'interno della casa editrice Rubbettino, mira a
trovare delle soluzioni per lo sviluppo di strumenti digitali che facilitino la
transizione del mercato editoriale da una realtà cartacea ad una digitale.
In particolar modo si analizza approfonditamente la situazione del mercato attuale
del settore editoriale, uno dei campi maggiormente in crisi in questo periodo. I
numeri, purtroppo, parlano chiaro. Negli ultimi anni, sia il numero di libri venduti
che, di conseguenza, i profitti delle diverse case editrici sono diminuiti
drasticamente. Tutto ciò ha causato una vera e propria ristrutturazione all'interno
delle case editrici con conseguente possibile licenziamento di personale oppure,
nel caso peggiore, il fallimento delle stesse. Dai dati raccolti, è stato possibile
osservare come le aziende in questo settore maggiormente colpite siano quelle
medio-piccole (PME), le quali non dispongono degli strumenti o risorse utili per
poter risollevarsi dalla crisi.
Il mercato editoriale sta attraversando, quindi, un periodo di passaggio e di
transizione, dovuto essenzialmente all'ascesa del digitale. La realtà digitale ha
modificato sostanzialmente le politiche strategiche e gestionali delle diverse case
editrici, che hanno dovuto adattare la loro politica ad un nuovo tipo di mercato e
di competitors.
Ormai il cartaceo appare, nei Paesi economicamente sviluppati, come ad esempio
negli USA, un qualcosa di obsoleto e arcaico, mentre la realtà digitale risulta
essere ben consolidata e affermata. Oggigiorno, infatti, gli elementi di attualità nel
mercato editoriale sono, ad esempio, e-books, self publishing, print on demand,
etc.., che rappresentano i punti cardine dell'editoria digitale. Le case editrici
stanno cercando di entrare a far parte di questo nuovo mercato, al cui interno sono
già tante le piattaforme web esistenti. Anche la Rubbettino cerca di rispondere
“presente” a questa nuova sfida, cercando di ritagliarsi un ruolo da protagonista
2
nell'odierna realtà editoriale. Non è sicuramente facile rispondere alle esigenze dei
propri clienti, i quali, attraverso lo sviluppo del web 2.0, aumentano le loro
pretese e le loro richieste. Inoltre, molti addetti ai lavori descrivono lo sviluppo di
questa nuova editoria digitale come controproducente per le case editrici, in
quanto, attraverso specialmente il self publishing, si ha la possibilità di poter
pubblicare una propria opera senza l'ausilio della casa editrice stessa, che perde
cosi il suo naturale ruolo e viene scavalcata dai nuovi strumenti digitali.
Ma sicuramente considerare il digitale come una minaccia è deleterio per le case
editrici stesse, le quali invece potrebbero vedere questo nuovo mercato come
un'opportunità per poter rispondere in maniera più efficace ed efficiente alle
richieste dei propri clienti ed inoltre ampliare il proprio raggio d'azione.
La Rubbettino ha deciso così di creare un nuovo reparto al suo interno, ossia il
reparto digital, il quale si occupa della gestione e realizzazione di contenuti
digitali relativi all'azienda. Oltre alla creazione del suddetto reparto, la Rubbettino
ha deciso di entrare a far parte del nuovo mercato editoriale progettando una
propria piattaforma di self publishing.
Obiettivo del mio lavoro di tesi è quello di analizzare le varie piattaforme di self
publishing e consigliare la più idonea tra queste, attraverso un'analisi accurata,
svolta mediante la comparazione tra vari parametri di valutazione e le piattaforme
prese in esame.
La mia attività di ricerca all'interno dell'azienda si articola in cinque step.
Nel primo capitolo svolgo un'analisi, attraverso dati e statistiche, relativa alla
situazione attuale del settore dell'editoria, seguita da una descrizione degli
elementi base dell'editoria digitale (e-books, self publishing, print on demand).
Nel secondo capitolo effettuo una panoramica delle esperienze innovative legate
all'editoria, mediante un'analisi degli strumenti, delle piattaforme e dei siti,
relativa a cinque campi, ossia la scrittura, la comunicazione e la condivisione, la
distribuzione e l'e-commerce, la pubblicazione, la lettura e l'apprendimento;
infine, ho spiegato anche il fenomeno del crowdfunding.
3
Nel terzo capitolo descrivo l'azienda presa in esame, ossia la Rubbettino,
definendone la composizione e gli obiettivi che la casa editrice si è prefissata negli
anni passati e che si prefiggerà per il futuro.
Nel quarto capitolo realizzo un'analisi di mercato relativa alle piattaforme / siti di
self publishing esistenti sul web, specificandone le caratteristiche, i punti di forza
e di debolezza, mediante la comparazione tra le piattaforme stesse e alcuni
parametri di valutazione oggettivi.
Nel quinto capitolo, infine, focalizzo la mia ricerca su due piattaforme di self
publishing. Analizzandole attraverso l'utilizzo di parametri di valutazione
oggettivi, suggerisco all'azienda quale software sia più consono al raggiungimento
dei propri obiettivi strategici.
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CAPITOLO I
DALL’ERA DEL CARTACEO AL DIGITALE
1.1 Scenario attuale e dati epidemiologici
Secondo i dati dell’Associazione Italiana Editori (AIE), nel 2012 il mercato
librario ha segnato un ennesimo calo del fatturato rispetto al 2011 (meno 4,6% tra
2011 e 2010). Sono numeri «da inquadrare in un contesto generale di calo dei
consumi» spiega Alfieri Lorenzon, direttore dell’Associazione italiana editori ed
ex direttore generale di Touring editore. Se nel 2010 il Pil segnava +1,8%, nel
2011 era già sceso a meno 0,4 per cento. Per Lorenzon: «il calo del fatturato è un
dato drammatico per il settore, ma dobbiamo considerare che nemmeno
l’alimentare sta tanto bene» [1].
Nell’ultimo rapporto sullo stato dell’editoria in Italia presentato nell’ottobre 2012
alla Fiera del libro di Francoforte, l’AIE sottolinea la crisi anche del cinema di
sala (-10,3% tra 2011 e 2010), l’home entertainment (-17,6%), la musica
registrata (-5%) e videogiochi (-7,1%). In calo anche la stampa: meno 2,2% quella
quotidiana, meno 3% quella periodica. Diminuiscono non solo gli acquisti di libri
ma anche la lettura, in un paese dove le cifre sono da sempre basse: meno 2,7%
tra 2011 e 2010 [1].
5
Lorenzon prova ad essere fiducioso. «L’editoria italiana non è in crisi dal punto di
vista dei contenuti. Portiamo all’estero nomi come Saviano, Gramellini, Ervas.
Restiamo un’editoria di tutto rispetto anche sulla scena internazionale, 5° in
Europa e 7° nel mondo e la tendenza degli ultimi anni è proprio quella di un
export in miglioramento» [1].
Per quanto riguarda la situazione delle principali case editrici italiane, si scopre
6
che il fatturato della sezione libri di Mondadori nel 2012 è stato di 370 milioni e
600 mila euro, mentre erano 389 milioni circa nel 2011, con una perdita del 4,8
per cento nel giro di un anno. Il margine operativo lordo (indicatore di reattività)
della sezione libri è sceso dai 67,8 milioni del 2011 ai 60 del 2012, anche se il
gruppo ha goduto nel 2012 del successo della trilogia soft-erotica di E.L.
James, Cinquanta sfumature di grigio, e i successivi “nero” e “rosso”, in testa alla
classifica dei libri più venduti nel 2012 [1].
Le cose non vanno meglio per Rcs libri, secondo gruppo per volume d’affari in
Italia, che segna nella sezione libri un -8,47% nell’arco di dodici mesi: il fatturato
è stato di 273,3 milioni nel 2012, erano 298,6 nel 2011. Il margine operativo lordo
scende dai 11,6 milioni del 2011 ai 5,4 del 2012 [1].
Tale crisi colpisce, soprattutto, i piccoli e medi editori (PME), quelli che
pubblicano fino a 80 titoli all’anno. Secondo l’AIE, ogni anno in Italia vengono
pubblicati oltre 50mila nuovi titoli. Di questi circa un libro su quattro, è
pubblicato da un piccolo e medio editore. Nel 2011 (ultimi dati disponibili) i PME
in Italia erano 2.672, producevano un totale di 23.350 titoli pubblicati tra novità e
ristampe corrispondente al 36% della produzione totale. Cifre in calo del 4,5%
rispetto al 2010, quando i PME erano 2.797 e i titoli da loro pubblicati erano
25.874, corrispondente al 45,1% della produzione totale. Eppure, le condizioni dei
piccoli editori sono di grande difficoltà. Lo dimostra un altro dato, quello relativo
alle cessazioni e all’avvio di attività tra 1990 e 2010, chiamato Indice di
interruzione di attività e fornito dall’Istat nel documento Statistiche sulla
produzione 2012. Per l’istituto di statistica «fatti pari a 100 i valori di avvio e
cessazione di attività nel 1990 (primo anno di raccolta dei dati), si osserva come
l’indice di avvio di nuove attività editoriali è sceso progressivamente (anche se in
modo non lineare) a un valore di 11 nel 2010 (-83%) mentre quello di cessazione
di attività è balzato a 230 (+130%)». E a cessare l’attività «non sono certo i grandi
gruppi», commentano dall'AIE [1].
In questo contesto di crisi che non riguarda solo l’editoria italiana ma può essere
estesa ad un contesto generale/mondiale, assume grande rilevanza il caso
Amazon,una compagnia di commercio elettronico statunitense fondata nel 1994
7
con sede a Seattle. È stata tra le prime grandi compagnie a vendere merci
su Internet ed una delle aziende simbolo della bolla speculativa riguardante
Internet alla fine degli anni novanta. Dopo che la bolla scoppiò Amazon affrontò
un certo scetticismo nei confronti del suo modello di business ma il 2003 fu l'anno
in cui raggiunse per la prima volta un guadagno su base annua. Amazon iniziò
come libreria online, ma presto allargò la gamma dei prodotti venduti a
DVD, CD musicali, software, videogiochi, prodotti elettronici, abbigliamento,
mobilia, cibo, giocattoli e altro ancora [2].
1.2 Il nuovo mercato
Secondo la classificazione proposta da Giovanni Ragone nel suo libro “L’editoria
in Italia”, l’editoria si trova oggi ad affrontare la delicata transizione tra la terza e
la quarta generazione. Intendendo per editoria una precisa configurazione del
medium lettura/scrittura, caratterizzato da un ciclo di vita industriale e dalla
presenza di un mercato. Ragone ne studia il processo evolutivo dal punto di vista
storico-mediale e individua quattro fasi fondamentali. La prima ha inizio nel XIX
secolo, quando si comincia a parlare di industria culturale in relazione a un
pubblico ormai numeroso e maturo in grado di assorbire il lancio continuo di
nuovi prodotti e, di conseguenza, a un mercato ampio, differenziato e competitivo.
La prima generazione dell’editoria evolve gradualmente verso la seconda con
l’affermarsi della cultura di massa e dei nuovi mezzi di comunicazione; i media
audiovisuali e la carta stampata sembrano in un primo momento crescere
parallelamente, ma presto la competizione si inasprisce e volge a sfavore del libro,
che entra in crisi. È a questo punto che si apre la terza generazione, quella che ci
apprestiamo a lasciare, caratterizzata da un flusso multimediale continuo e
complesso. La stampa esce in parte dalla crisi e si integra nel flusso comunicativo,
il quale consente ai vari media di valorizzarsi reciprocamente attraverso un
processo continuo di traduzione di testi da un mezzo all’altro. In questa fase
l’editoria tende alla concentrazione. Ci si abitua progressivamente alla
multimedialità; musica, cinema e ipertesti diventano strumenti per attrarre il
cosiddetto ‘lettore debole’, che solo raramente legge libri. La quarta generazione
8
prende avvio alla fine del XX secolo e segue un processo di affermazione
parallelo a quello delle reti internet. La digitalizzazione dei processi comunicativi
è la chiave di volta di questo nuovo sistema in cui l’oggetto editoriale diventa
digitale e interattivo, fondendo le caratteristiche del libro con le potenzialità
ipertestuali e ipermediali offerte dalla rete. I primi prodotti editoriali a effettuare il
passaggio dalla terza alla quarta generazione sono i cd-rom di enciclopedie e libri
interattivi, che dal 1998 cominciano a produrre dei guadagni significativi, seguiti
dall’e-commerce del libro, che a partire dal 2000 assume sempre maggiore
rilevanza. Il senso della quarta generazione, in breve, è che il baricentro
dell’industria editoriale si sposta sempre più dal prodotto materiale all’esperienza
immateriale che gli ruota intorno; dal libro alla rete di servizi ad esso correlati. La
comunicazione sul web e l’editoria digitale sono settori in espansione, dai quali i
processi dell’editoria tradizionale sono progressivamente più dipendenti. La rete e
le nuove tecnologie sembrano inoltre offrire soluzione a quei problemi legati alla
distribuzione e al magazzino, che colpiscono soprattutto i piccoli editori. Alcuni,
infatti, sono troppo piccoli per permettersi di mantenere una propria rete
commerciale e devono affidarsi interamente ai distributori [3].
L’editoria, intesa come la produzione di contenuti, sta soffrendo di una profonda
crisi d’identità nel passaggio al digitale. Agli anni in cui il web ha eroso quote di
mercato, cannibalizzando il mercato con contenuti gratuiti spesso scadenti, sta
seguendo un nuovo scenario verso un’informazione mobile personalizzata,
dinamica, e interattiva [3].
La tecnologia sta trasferendo sempre più il controllo nelle mani dell’utente finale
in modo semplice, diretto, intuitivo, e la comunicazione non è più esclusivamente
monodirezionale tra chi pubblica e chi legge, ma viene arricchita grazie alle
conversazioni e ai commenti dei lettori.
Siamo nel pieno dell’esplosione dei contenuti, dove anche la componente
pubblicitaria e i formati adottano nuovi standard più interattivi,diventando un
contenuto che sfrutta i nuovi strumenti di marketing.
La sfida, quindi, diventa l’agilità attraverso cui le strutture di redazione possono
9
investire nel processo di cambiamento, con particolare attenzione alla nuova
organizzazione del lavoro. Infatti, la rivoluzione necessariamente introdotta da
strumenti nuovi per la gestione dei canali digitali spesso introduce il pericolo di
rivoluzionare anche il personale addetto. Da ciò l’importanza di avere piattaforme
di facile e intuitivo utilizzo, che non richiedano conoscenze di sviluppo software
per poter essere utilizzate, in una logica di pubblicazione multicanale.
In questo contesto, risulta fondamentale adottare da una parte una politica
gestionale basata sulla riduzione dei costi e dall’altra mantenere all’interno
dell’azienda le stesse persone che oggi gestiscono il canale tradizionale, evitando
cosi di snaturare l’identità del brand in modo tale da non vanificare la conoscenza
del sistema acquisita con l’esperienza negli anni, che deve invece essere ben
presente e sfruttata anche nei nuovi formati e supporti. Si riesce così a mantenere
la fidelizzazione del lettore legato alla carta, e a raggiungere in modo efficace
quello nuovo, votato a una fruizione dei contenuti in formato digitale.
Ecco che proprio in questa nuova realtà editoriale acquisiscono maggior rilievo
alcuni concetti chiave dell’editoria digitale, per esempio e-book, self publishing,
print on demand, etc..
Ora analizzeremo più nel dettaglio questi nuovi concetti.
1.3 E-book
Un e-book (libro elettronico) è un libro in formato digitale a cui si può avere
accesso tramite computer e dispositivi mobili, come smartphone, tablet PC e
dispositivi appositamente ideati per la lettura di testi lunghi in digitale,
detti eReader (ebookreader) [4].
Per la lettura di un libro elettronico sono necessari diversi componenti:il
documento elettronico di partenza o e-text, un formato elettronico (ebook format)
con cui digitalizzare la pubblicazione (ad esempio l'ePub),un software di lettura
compatibile con tale formato, un dispositivo hardware di lettura [4].
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La particolarità di un eBook è che non si limita a presentare il solo contenuto del
documento cartaceo ma cerca anche di simularne la forma, in modo da rendere la
lettura il più possibile simile a quella che si avrebbe sfogliando le pagine di un
libro. Da ciò deriva che tutte le azioni che in un normale libro cartaceo sono
immediate e scontate, come ad esempio lo scorrere le pagine o l'inserimento di un
segnalibro, possono essere emulate dal software del dispositivo di lettura.
Il libro elettronico, nell'imitare quello cartaceo, approfitta ovviamente dei
vantaggi offerti dalla sua natura digitale, che risiedono principalmente nelle
possibilità di essere un ipertesto e inglobare elementi multimediali, e nella
possibilità di utilizzare dizionari o vocabolari contestuali. Quando questa
evoluzione degli ebook in senso multimediale arriva a particolari livelli di
complessità si parla di "enhanced" ebook, ovvero ebook "arricchiti" [4].
Nonostante sia percepito come tale da molti, il libro elettronico non è affatto una
novità per gli addetti ai lavori. Allo stato attuale delle cose, infatti, la stampa è
piuttosto un’anomalia nel processo editoriale, poiché già da tempo tutte le fasi
precedenti della produzione del libro sono state investite dalla tecnologia
dell’informazione; il testo prodotto dall’autore è elettronico ed è sempre un file
digitale, seppur di formato differente, quello che viene fornito al tipografo. In
quest’ottica si può dire che la stampa rappresenti un costo aggiuntivo
considerevole, che potrebbe un giorno essere abbattuto, nel caso in cui il lettore
dovesse dotarsi di un terminale elettronico adeguato.
Mentre tradizionalmente il libro e il suo contenuto sono inevitabilmente fusi in
un’unica entità, nel mondo digitale il testo e il suo dispositivo hanno vita propria e
si incontrano soltanto in funzione della lettura. Si rende quindi necessario definire
quali caratteristiche del cartaceo debbano permanere nell’esperienza di lettura
elettronica.
Allo stato attuale delle cose, il file digitale che viene consegnato al tipografo è
solitamente un PDF (Portable Document Format), un formato che permette una
rappresentazione del testo orientata alla pagina e offre quindi una perfetta
riproduzione dell’edizione stampata. I vantaggi sono evidenti: il PDF consente il
controllo completo sulla resa della pagina e quindi il mantenimento di layout e
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numerazione, ma per lo stesso motivo può risultare di difficile lettura su alcuni
dispositivi. Su uno schermo troppo piccolo rispetto alla dimensione originale della
pagina, i caratteri potrebbero risultare illeggibili e l’utente avrebbe come unica
opzione quella di zoomare un’area della pagina, perdendo la visione d’insieme.
Alcuni software e dispositivi sono però in grado di intervenire all’interno della
struttura del file per operare delle modifiche in grado di migliorarne la leggibilità.
Questo insieme di caratteristiche fa del PDF il principale esponente tra i formati
orientati alla pagina, che hanno cioè un’impaginazione ‘fissa’, in opposizione a
quella offerta dai cosiddetti formati liquidi o ‘fluidi’, che verranno approfonditi a
breve.
Un’altra importante distinzione è quella tra i formati aperti e quelli proprietari. Si
dicono proprietari quei formati che implicano delle specifiche restrizioni
nell’utilizzo dei file e nella scelta dei software in grado di leggerli. Più
precisamente si considera proprietario “un software le cui specifiche tecniche non
siano di pubblico dominio o non siano accessibili gratuitamente. La definizione
comprende, oltre al software, anche il formato che esso produce”. Il PDF è un
formato proprietario sviluppato da Adobe, che aveva deciso originariamente di
non renderne pubbliche le specifiche tecniche, distribuendolo come formato
chiuso. Solitamente in questi casi è l’azienda stessa che rilascia gratuitamente un
software di lettura, che però non permette di creare o modificare contenuti. Nel
caso del PDF, Adobe ha successivamente deciso di rendere pubbliche le
specifiche del formato, cosicché oggi il PDF costituisce un perfetto esempio di
formato proprietario aperto.
Il massimo della portabilità è invece assicurato dal formato .txt, il puro e semplice
file di testo. La mancanza di formattazione lo rende povero dal punto di vista
estetico, ma in compenso non occorre alcun programma specifico per leggerlo; i
file di questo tipo possono essere fruiti all’interno di qualunque sistema operativo,
a condizione che vi sia installato lo stesso set di caratteri. Per questa sua
caratteristica l’estensione .txt è stata quella preferita, alle origini, dalle prime
grandi biblioteche digitali gratuite. Un file di testo di questo tipo, presenta però
svantaggi evidenti; non è infatti possibile stabilirne la formattazione o inserire
numeri di pagina, né qualsivoglia caratteristica che vada oltre il puro testo. Per
12
questo la maggior parte dei formati per libri elettronici in uso oggi, fa uso di altri
linguaggi, che incasellano il testo semplice in una struttura più elaborata.
Il linguaggio XML (eXtensive Markup Language), ad esempio, è un
metalinguaggio di markup (linguaggio marcatore), che è attualmente la tecnologia
più utilizzata per la rappresentazione in formato digitale di documenti, risorse
testuali e non solo. Con XML è possibile creare un file digitale rispondente alle
caratteristiche di portabilità e interoperabilità, che ne garantiscono una lettura
affidabile anche su piattaforme diverse. Ogni file XML è dunque un file di testo
che include al suo interno elementi descrittivi delle caratteristiche del documento,
organizzati secondo una particolare sintassi.
I metadati, invece, sono “dei dati sui dati, ossia informazioni utilizzate per
descrivere insiemi di dati” e possono essere di due tipologie, descrittivi o
gestionali; i primi consentono di identificare e recuperare il documento,
specificandone la fonte, mentre i secondi contengono informazioni riguardo le
modalità di archiviazione e manutenzione.
Poiché XML da solo non fornisce alcuna informazione sulle modalità di
visualizzazione del documento, al file XML devono essere collegati uno o più
fogli di stile, o CSS (Cascading Style Sheet), che contengono i dati necessari a
presentare il contenuto nella maniera desiderata.
Chiarite alcune definizioni, si può proseguire il discorso relativo ai più comuni
formati per libri digitali. EPub è un formato estremamente flessibile, che può
essere letto da una grande varietà di dispositivi. Si può dire che, se il PDF è un
formato orientato alla pagina, ePub è invece orientato al testo, fluido, poiché può
essere modificato a seconda della grandezza e delle caratteristiche del device su
cui viene visualizzato, allo scopo di migliorarne la leggibilità. Una tale versatilità
è chiaramente un vantaggio in molte situazioni, ma pone problemi diversi, dovuti
ad esempio alla perdita della paginazione fissa; dovendo citare un passo del libro,
quali informazioni indicare? Come il suo predecessore OeBPS (Open eBook
forum Publication Structure), ePub è un formato aperto, che tuttavia può essere
trasformato; se si prende un testo marcato e lo si comprime, proteggendolo con
una cifratura proprietaria, si ottiene un formato chiuso che può essere letto
soltanto dai dispositivi in grado di decriptarne la chiave. È la protezione e non la
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marcatura di partenza, quindi, che determina se un formato ebook è aperto o
chiuso [3].
È proprio quest’ultima l’opzione adottata da Amazon per il suo celebre
dispositivo di lettura dedicato, il Kindle, e per l’omonima applicazione per iPhone
e per android. I lettori Kindle, infatti, supportano esclusivamente file in formato
AZW, che è in sostanza una versione lievemente modificata di quello sviluppato
da un’azienda francese, Mobipocket, acquisita da Amazon nel 2005. Sia AZW che
Mobipocket derivano dallo standard aperto OeBPS, anch’esso basato sul
linguaggio XML, che supporta i fogli di stile e l’inserimento di metadati
descrittivi. OeBPS, già citato come predecessore dell’ePub, è stato ormai
soppiantato da quest’ultimo, che si è imposto come il formato standard univoco
per i libri elettronici.
Un altro formato che merita attenzione è DAISY (Digital Accessible Information
SYstem), lo standard aperto e accessibile pensato per persone con disabilità
visive. DAISY viene dalla combinazione di standard già esistenti, come XML e
SMIL (Sinchronized Multimedia Integration Language), uniti a file audio, che
possono essere preregistrati oppure generati dalla lettura automatica del testo ad
opera di un sintetizzatore vocale. Attraverso SMIL gli elementi del libro, definiti
tramite il markup, sono linkati tra loro in modo tale da permettere all’utente di
navigare il testo in maniera rapida e non necessariamente lineare6. Essendo
DAISY pensato non solo per i non vedenti, ma anche per ipovedenti e dislessici, il
formato offre sia supporto sonoro che visivo, permettendo la sincronizzazione di
testo e audio e la personalizzazione di caratteri e modalità di visualizzazione.
Questi sono soltanto alcuni dei ‘partecipanti’ a quella che è stata definita una vera
e propria guerra dei formati. Si tratta, almeno per il momento, dei principali
formati disponibili sul mercato, ma il quadro è in costante trasformazione e,
nonostante la recente ascesa di ePub a formato standard per gli ebook, alcuni
contendenti sono ancora determinati a far valere i propri interessi [3].
14
1.4 Self publishing
Per self-publishing si intende la pubblicazione di qualsiasi libro o altri mezzi di
comunicazione senza il coinvolgimento di un editore stabilito. Si può parlare
perciò di libro auto-pubblicato. L'autore è responsabile e in controllo di tutto il
processo di progettazione tra cui (copertina/interni), formati, prezzo,
distribuzione, marketing… . Gli autori possono fare tutto da soli o in outsourcing
tutto o parte del processo per le aziende che offrono questi servizi [5].
Attraverso il self publishing sono molti gli scrittori che hanno visto nella rete la
possibilità di saltare gli intermediari e stabilire un contatto diretto con i propri
lettori; non è difficile immaginare come internet possa sembrare un’occasione
unica di replicare il proprio successo e incrementare i guadagni.
Il self publishing, però, è spesso vittima di un pregiudizio che classifica l’opera
auto-pubblicata come un prodotto di scarsa qualità. I media ufficiali si sono a
lungo ostinati a mantenere un atteggiamento indifferente verso questa nuova
categoria di autori-imprenditori: “perché dovrei prendermi la briga di leggere e
recensire il prodotto di un autore che, per qualsivoglia ragione, non ha trovato
nessuno disposto a pubblicare il suo libro?”. Ma dopo la serie di casi di successo
che ha interessato scrittori provenienti dall’esperienza dell’auto-pubblicazione, è
ormai evidente che il fenomeno meriti maggiore attenzione. Se ne sono accorti
Amazon, Apple e una miriade di altri operatori, che hanno intuito le potenzialità
del self publishing e si stanno adoperando per semplificarne al massimo le
procedure, in modo da offrire agli aspiranti autori una grande varietà di prodotti e
servizi per l’editing e la pubblicazione. Il 2011 sembrerebbe essere un anno di
svolta; sono almeno due i casi di scrittori dilettanti che hanno portato alla ribalta il
self publishing, superando la ragguardevole cifra di un milione di ebook venduti
in pochi mesi superando la ragguardevole cifra di un milione di ebook venduti in
pochi mesi. I due scrittori dilettanti erano John Locke e Amanda Hocking, autori
di saggi e romanzi d’azione lui, romanzi d’amore fantastici lei [3].
Anche se casi di successo di questa portata sono una minoranza rispetto al
variegato universo del self publishing;un sondaggio rivela che la metà degli autori
che tentano questa strada guadagna meno di $500 l’anno, mentre una piccolissima
15
porzione, il 10%, si spartisce circa il 75% degli introiti complessivi del settore. In
questa nuova ottica anche se i libri elettronici dovessero prendere il sopravvento
su quelli cartacei, ci sarà sempre bisogno della figura dell’editore. Anche per
quanto riguarda il self publishing, gli autori che avevano pubblicato in precedenza
con un editore tradizionale sono arrivati a guadagnare oltre il doppio dei loro
colleghi che, rifiutati dalle case editrici, sono passati direttamente all’auto-
pubblicazione. Gli scrittori che sono ricorsi all’aiuto di professionisti per l’editing
sono stati premiati con guadagni del 13% superiori rispetto alla norma, mentre
una cura maggiore del cover design ha portato loro un ulteriore aumento del 34%.
Questo significa che il pubblico riconosce ancora agli editori un ruolo di primo
piano nel determinare gli standard cui un prodotto editoriale dovrebbe
conformarsi; la loro funzione di scoperta, scelta, consiglio e correzione è ancora,
in gran parte dei casi, essenziale per produrre opere di qualità [3].
Relativamente all’editoria digitale, quindi anche al self publishing, ha grande
rilevanza il concetto di “coda lunga”. Applicando il concetto di coda lunga
all'editoria, in una rivista con un milione di lettori, la parte editoriale sta solo nella
prima porzione della curva, dove vi sono le maggiori vendite,tutto il resto
rappresenta la coda lunga in cui ci sono un milione di scrittori con un lettore
ciascuno; questa strategia è molto proficua, poiché grazie ai media digitali, circola
maggior denaro nella coda rispetto alla testa, e quindi i prodotti di nicchia avranno
molte più possibilità di profitto[6].
Il self publishing rappresenta quindi la tendenza più dirompente che dagli Stati
Uniti ha raggiunto anche l’Italia, dove rischia di costringere l’editoria tradizionale
a rivedere i modelli di business e la sua stessa essenza. Il miolibro.it è stato il
primo esempio di self publishing e print on demand in Italia.
Attualmente Mondadori si appresta a lanciare una piattaforma di auto-
pubblicazione in collaborazione con Kobo. L’ultima novità del self publishing
“all’italiana” si chiama "Libro/Mania", ed è un progetto di editoria digitale
sviluppato da De Agostini Libri e Newton Compton per scoprire nuovi talenti e
portarli “velocemente e gratuitamente” alla pubblicazione in e-book, “con l'ausilio
di “uno staff editoriale” che segue l’aspirante autore in tutte le fasi (selezione,
16
editing, redazione e produzione). Insomma, un progetto di auto-pubblicazione
“light”, in cui non manca la componente editoriale.
1.5 Print on demand
Print on demand (stampa su richiesta o pubblicazione su richiesta) è un servizio di
stampa che prevede la realizzazione di un libro dietro ordinazione anche di una
singola copia [7].
Questo tipo di servizio è utilizzato soprattutto da piccole case editrici per
pubblicazioni di nicchia, oppure da autori che realizzano direttamente una
pubblicazione senza l'intermediazione di un editore (auto-pubblicazione o self
publishing), rimanendo in tal modo titolari di tutti i diritti di sfruttamento
commerciale sulla propria opera e sostenendo solo i costi di impaginazione con
grafica editoriale ed eventualmente di rilascio del codice ISBN. Le imprese che
offrono questi servizi realizzano i libri, nella maggioranza dei casi, con sistemi di
stampa in digitale e l'ordine avviene via web [7].
La stampa su richiesta non va confusa con l'editoria a pagamento (book on
demand), un diverso segmento di mercato in cui gli autori ordinano a proprie
spese una pubblicazione affidandone la cura complessiva a un editore in grado di
valutare, correggere e promuovere il libro [7].
Alcune case editrici preparano un volume e lo mettono in vendita attraverso i
canali di distribuzione più diversi (cataloghi, internet, ecc.) senza stamparlo. Le
copie vengono successivamente stampate, spesso con tecnologia digitale, solo
sulla base delle richieste dei possibili acquirenti. Altre case editrici, oltre a
vendere il numero di copie richieste dall'autore, tengono altre copie a magazzino
per rispondere immediatamente alle sollecitazioni del mercato (proprio sito di e-
commerce, siti delle più importanti librerie on-line, librerie, biblioteche,
distributori ecc.) [7].
Nel caso di stampa in modalità digitale, la sua peculiarità consiste nel garantire
elevata qualità di stampa (pari e, a volte, superiore rispetto alla stampa tipografica
tradizionale) anche tirando un numero molto basso di copie del libro.
17
Rispetto al processo tipografico tradizionale, non vi sono costi relativi ai passaggi
intermedi (impianti, pellicole, lastre, avviamento macchine) necessari alla
trasformazione di un file di testo in un libro. A ciò si aggiunga la rapidità di
esecuzione (circa 5 giorni o addirittura inferiori) che rende la stampa su richiesta
indicata per tutte le iniziative editoriali che prevedono, oltre alla bassa tiratura,
ristampe con aggiornamenti frequenti o personalizzazioni di singole copie [7].
Gli svantaggi cominciano a manifestarsi sulle tirature medie e diventano evidenti
con le tirature alte: il costo medio per copia praticamente non diminuisce e
pertanto diventa non competitivo con la stampa tradizionale [7].
Negli ultimi anni sono nate molte case editrici specializzate nel pubblicare libri su
richiesta ed in basse tirature, alcune delle quali ne fanno il proprio core business.
La stampa su richiesta è utilizzata soprattutto dalle piccole case editrici perché
permette di abbattere i costi di magazzino e di ridurre i rischi dovuti a tirature
arbitrarie. Negli ultimi anni ne sono nate molte specializzate nel pubblicare libri in
basse tirature, alcune delle quali ne fanno il proprio business principale.
Esistono imprese che offrono un servizio completo attraverso il proprio sito,
permettono ad ogni autore di effettuare l'upload delle proprie opere e gli offrono
una vetrina virtuale con cui presentarle. Ciò permette anche ad iniziative culturali
che tendono alla diffusione e non alla vendita dei libri, iniziative che normalmente
offrono gratuitamente tali opere in formato digitale, di renderle disponibili anche
nella forma cartacea agli interessati senza affrontare costi editoriali. L'utente in
pratica accede al sito di stampa su richiesta, ordina la copia che gli interessa, paga
anticipatamente via web e la copia viene stampata e consegnata all'utente in tempi
brevissimi.
La prima casa editrice on demand è stata la Lulu.com, nata nel 2002 in Canada per
iniziativa di Bob Young. Secondo Young, il «sistema editoriale funziona per i best
seller, ma non lascia spazio ai titoli che non promettono vendite dell'ordine dei
milioni. Gli editori si rifiutano di pubblicare, molto spesso, non perché il libro (il
cd o le foto) non sia di pregio, ma perché il titolo non ha mercato». L'idea è
dunque quella di creare un sistema di pubblicazione su Internet che copra l'intero
ciclo di produzione, permettendo di gestirlo direttamente agli autori.
18
Nel 2002 viene aperto il sito web, tramite il quale gli autori provvedono
personalmente alla confezione editoriale della propria opera (in formato cartaceo
o multimediale); una catalogo online, al quale gli utenti accedono per acquistare le
opere in formato digitale o cartaceo (in questo caso stampate su richiesta);
una biblioteca digitale, coi testi liberamente consultabili online. Lulu fornisce agli
autori un sistema automatizzato per la produzione editoriale, dalla creazione della
copertina al formato del libro; ma si possono creare anche calendari, poster, CD
musicali, DVD video [8].
19
CAPITOLO II
Panoramica su esperienze innovative legate all'editoria
Il settore dell’editoria sta attraversando un periodo di trasformazione che
comporterà un rapido cambiamento dei meccanismi organizzativi e strategici da
parte delle diverse case editrici.
La crisi incombente sull’editoria cartacea è ormai un dato di fatto. Si possono
indicare molti esempi a riguardo: il francese Libération naviga in un “profondo
rosso”, la versione tedesca del Financial Times annuncia chiusura totale, lo
statunitense Newsweek aveva fissato la sua ultima uscita cartacea per il dicembre
2012, mentre l’inglese The Guardian registra risultati più che positivi nella
versione online ma arranca in quella cartacea; per non parlare poi dello spagnolo
Elpaís, dove un terzo dei redattori sono stati licenziati [9].
Se da un lato l’editoria cartacea è, quindi, in grande crisi, dall’altro l’editoria
digitale è in forte ascesa. Il digitale rappresenta quindi non solo una sfida per
l’editoria, spinta a rinnovarsi rapidamente, ma anche una grande opportunità per
gli aspiranti scrittori che attraverso i nuovi media possono mettere in rete il
proprio talento.
L’editoria digitale potrebbe diventare lo strumento per raccogliere dati sempre più
accurati sui lettori e riuscire a profilare con precisione anche il target delle
inserzioni pubblicitarie. Ormai è possibile conoscere accuratamente i gusti degli
utenti osservando gli spostamenti fra i vari siti, gli status sui social network e i
comportamenti online. In poche parole, è giunto il momento di mettere a frutto le
tante informazioni raccolte per proporre contenuti pubblicitari mirati. Ma non solo:
anche i contenuti informativi possono adattarsi alle propensioni dei lettori. Per
esempio, un sito web potrebbe apparire leggermente diverso a seconda degli
interessi di chi lo sta visualizzando in quel momento. Questo renderebbe possibile
20
un web a misura di persona, il che si tradurrebbe nella possibilità di vendere
contenuti pubblicitari altamente profilati e più efficaci. Certo, per ora si tratta
ancora di prospettive. Ma l’analisi dei dati sta facendo grandi passi in avanti, e già
adesso le imprese attive nel settore editoriale dovrebbero iniziare a ragionare su
un nuovo modello di business, centrato sulle preferenze e le attitudini del proprio
pubblico [10].
Si sono sviluppate nel corso degli anni varie pratiche, strumenti e soluzioni per
l’editoria digitale riguardanti diversi campi:
scrittura;
comunicazione, condivisione;
pubblicazione;
apprendimento, lettura;
distribuzione, e-commerce, crowdfunding.
2.1 Innovazioni nel campo della scrittura
Attraverso lo sviluppo del digitale i modelli di scrittura classici e tradizionali
ormai sono stati superati. Il web 2.0 ha creato nuove metodologie di scrittura che
si basano principalmente sulla condivisione e le interazioni delle informazioni
provenienti da più scrittori o autori. Oggi la scrittura di un libro viene ad essere
visto come incontro tra più persone che collaborano in maniera produttiva nella
stesura del libro stesso. Lo sviluppo del digitale favorisce lo scambio di
informazioni e la creazione di nuovi siti che mirano, appunto, alla realizzazione di
un libro o articolo in base ai desideri o alle considerazioni del mondo del web.
Varie sono le piattaforme su internet nate in seguito allo sviluppo dell’editoria
digitale riguardanti essenzialmente l’evoluzione nel campo della scrittura di un e-
book. Tra le principali troviamo: 20lin.es, The Medium, CommentPress, Textus.
21
2.1.1 20lin.es
20lin.es è una piattaforma tutta italiana nata nell’incubatore trevisano H-FARM,
dove scrittori e lettori si incontrano e collaborano per dare vita a racconti collettivi.
A un anno di distanza dal suo esordio, la piattaforma di scrittura creativa 20lin.es
si presentava con un’interfaccia completamente rinnovata e una prestigiosa
collaborazione letteraria. La co-creazione di contenuti letterari iniziava a farsi
strada, sia dal punto di vista degli utenti (6.000 scrittori attivi e 30.000 lettori su
base mensile) che da quello economico: firmato un finanziamento di 250 mila
euro con United Ventures.
Fig.2 20lines
Gran bella soddisfazione, dunque, per il team, giovanissimo, capitanato da
Alessandro Biggi, quattro ragazzi all’epoca under 26 che hanno deciso di lasciare
il posto a J.P. Morgan e UniCredit per convertire in un progetto imprenditoriale la
loro passione per la scrittura e la lettura, vedendo la crisi del mercato editoriale
come un’opportunità d’innovazione. Ogni utente ha un suo profilo col quale può
indicare le proprie preferenze, seguire gli autori più letti, proporre un proprio
incipit oppure contribuire a completare un racconto degli altri. In questo modo,
partendo dallo stesso incipit, si potranno sviluppare molte trame parallele
(potenzialmente infinite); saranno i lettori stessi, attraverso i loro voti e le loro
22
interazioni, a stabilire la trama migliore che sarà poi pubblicata sotto forma di
eBook [11].
2.1.2 The Medium
The Medium è una nuova piattaforma su Internet dove le persone condividono tra
di loro idee e storie. E' utilizzato da tutti, da giornalisti professionisti a cuochi
dilettanti. E' semplice, utile, collaborativa, e aiuta a trovare il pubblico giusto per
tutto quello che il pubblico ha da dire.
Fig.3 The Medium
The Medium ha tre caratteristiche essenziali:
consente di concentrarsi esclusivamente sulle parole che possono essere
accompagnate da immagini, non sono presenti barre laterali, plug in, o
widget e inoltre non c’è nulla da configurare o personalizzare;
è collaborativo, in quanto è un sistema dinamico attraverso il quale si
possono scambiare idee e messaggi. Al centro di tale sistema vi è la
23
considerazione che le persone creano le cose migliori se lavorano insieme;
aiuta a trovare il pubblico appropriato attraverso una particolare
combinazione di algoritmi che selezione i messaggi e le idee in base al
tematica e all’interessa[12].
2.1.3 CommentPress
CommentPress è una piattaforma su Internet che permette l’interazione tra i
diversi lettori attraverso blog e commenti riguardo un testo o una storia. Si
potrebbe sottolineare che questo è niente di particolarmente nuovo, le persone
hanno scritto a margine dei testi per secoli. Ma situando questa pratica in una rete
digitale, permettendo a più lettori di interagire con un testo contemporaneamente,
e di impegnarsi con gli altri attraverso il tempo e la distanza, è qualcosa di
profondamente nuovo.
Fig.4 CommentPress
Inoltre, la "fissità" del testo è messa in discussione dal momento che può sempre
essere rivisto. Il posizionamento dei commenti accanto, piuttosto che sotto il testo
si è rivelata una potente sovversione della gerarchica della discussione del blog,
trasformando la pagina in una rappresentazione visiva della finestra di dialogo, e
24
ri-immaginando il libro stesso come una conversazione [13].
2.1.4 Textus
Textusè una piattaforma open source che permette di lavorare con collezioni di
testi e metadati. Essa consente agli utenti di trascrivere, tradurre e annotare i testi,
e di gestire dati bibliografici associati.
La piattaforma Textus consente agli utenti di:
Trascrivere testi da immagini, file PDF o altre fonti leggibili non-
macchina;
Visualizzare i testi e le traduzioni fianco a fianco e creare nuove
traduzioni di testi da utilizzare nella didattica o di ricerca;
Annotazione dei testi, e condividere annotazioni con gruppi di utenti, o
con il pubblico.
Fig.5 Textus
Textus si basa e utilizza alcuni pacchetti software quali:
Annotator: uno strumento Javascript open source per consentire
annotazioni da aggiungere a qualsiasi pagina web;
Bibserver: che comprende numerosi strumenti, i servizi e gli standard per
lavorare con i metadati bibliografici;
25
Dominio lavori pubblici: una directory nascente di opere che sono entrati
nel pubblico dominio in diversi paesi in tutto il mondo;
Scripto: uno strumento open source che permette agli utenti di contribuire
trascrizioni di progetti di documentari in linea;
WordPress: grazie alla sua popolarità, la facilità d'uso, ed esteso sistema di
plugin, Textus utilizza WordPress come la sua principale CMS [14].
2.2 Innovazione nel campo della distribuzione
La distribuzione digitale è un sistema che permette di far circolare in Internet
informazioni e contenuti digitali sotto forma di prodotti e servizi. I fenomeni che
hanno consentito l'espansione di tale tipo di distribuzione sono molteplici:
diffusione di connessioni a banda larga di tipo adsl, introduzione di computer
multimediali, sviluppo di software di facile utilizzo. La sfera di interesse della
distribuzione digitale riguarda tutti i supporti cartacei, audiovisivi e musicali che,
tramite diverse modalità di compressione, permettono la fruizione di un prodotto
su molteplici piattaforme. L'enorme vantaggio della digitalizzazione è la
disponibilità di database sempre aggiornati e ricchi di contenuti accessibili da
qualsiasi utente. L'accesso alle librerie per la visualizzazione di documenti è quasi
sempre gratuito; in alcuni casi, per poter ascoltare un brano o leggere un testo
bisogna acquistarlo tramite carta di credito. Numerosi sono i motori di ricerca che
vendono contenuti multimediali coperti da copyright: un esempio è la libreria
musicale di iTunesStore che offre agli utenti la possibilità di visualizzare
un'anteprima che garantisce la sicurezza dell'acquisto. I contenuti multimediali
coperti da copyrights offerti su internet dalle grandi emittenti televisivi sono
anche quasi sempre gratuiti grazie agli introiti provenienti dalle pubblicità. Nel
campo editoriale la distribuzione digitale è risultata essenziale: la facilità
d'inserimento di un nuovo volume in un database e la velocità con cui si può
ricercare un testo in una libreria digitale ha ridotto notevolmente i costi di
mantenimento dei cataloghi da parte degli editori. In molte librerie digitali c'è la
possibilità di acquistare alcuni capitoli di un libro o il volume intero, ma l'unica
possibilità di leggere i libri da uno schermo di un pc ha reso questa possibilità
26
poco fruibile [34]. Nel campo della distribuzione, alcune delle principali
piattaforme create per sviluppare tale settore nell’era dell’editoria digitale sono:
minimum fax, DailyLit.
2.2.1 Minimum fax
Minimum fax è nata ufficialmente nel 1993. I due fondatori, Marco Cassini e
Daniele di Gennaro, organizzavano corsi di scrittura presso l’associazione
culturale “Essere o non essere” di Trastevere e da lì decisero di fondare una loro
rivista, e di diffonderla via fax agli abbonati. La rivista era fatta da una serie di
rubriche: Ipse dixit, autorecensioni lampo; Mosaix: schegge di letteratura comica;
Faxtotum: una bussola per orientarsi nell’universo dei premi letterari e degli
appuntamenti del mondo editoriale; inoltre, era previsto uno spazio allestito a
laboratorio di scrittura a puntate. La rivista suscitò la curiosità di tanti intellettuali,
regalando a minimum fax la notorietà necessaria a fare il gran salto, ovvero
passare dalla rivista alla casa editrice. Partendo da una semplice collana di libri, la
minimum, in breve tempo, è riuscita ad espandersi velocemente, ampliando i
propri campi di interesse.
Fig.6 Minimum fax
Oggi la minimum fax non è più semplicemente una casa editrice ma una realtà
27
composita, costituita da un gruppo di società e associazioni culturali che curano i
diversi aspetti dalla sua molteplice attività:
minimum fax: la casa editrice;
emme effe: un laboratorio permanente di formazione culturale. L’attività
formativa della casa editrice è ampia per prospettive e numero di corsi. In
una nuova sede romana – ma anche a Milano e Bologna, in collaborazione
con soggetti culturali attivi nelle diverse zone – i corsi di minimum fax
propongono un punto d’incontro tra il mondo della scrittura, dell’editoria,
del cinema e della televisione, della comunicazione in generale, e di tutti
coloro che a questi mondi e ai relativi «mestieri» intendono affacciarsi;
minimum fax media: la casa di produzioni cine-tv prende vita dall'insolita
combinazione di editoria e produzione audiovisiva a seguito dell'incontro
fra Rosita Bonanno, produttrice, e Daniele di Gennaro e Marco Cassini,
editori di minimum fax. Da quel giorno trasformare i contenuti cartacei in
audiovisivi, immaginare la trasversalità dell'uso del patrimonio di una casa
editrice, distribuire in dvd contenuti che non sempre trovano posto sul
mercato consueto e sviluppare e produrre audiovisivi per la televisione e
film per il cinema diventa un'avventura vincente e entusiasmante.
Nell’archivio della produzione di minimum fax media ci sono Le memorie
di Adriano, con Giorgio Albertazzi, Primavere in Kurdistan, documentario
unico e prezioso, gli incontri con gli scrittori di New York di Paolo
Cognetti e Giorgio Carella, i Giri di Parole con Susan Vega, la genesi della
collaborazione tra Camilleri e Lucarelli con il loro A quattro mani, e tanti
altri progetti in cantiere;
libreria minimum fax ha aperto nel dicembre 2005 nel cuore di Roma, in
un locale dalla lunga tradizione che si affaccia sulla bellissima piazza di
Santa Maria in Trastevere. È una libreria piccola ma attivissima, con una
selezione mirata di titoli di narrativa italiana e straniera, saggistica,
controinformazione, storia e spettacolo (musica, cinema, teatro), con
un’attenzione ai marchi indipendenti e agli autori esordienti così come ai
classici e alle case editrici storiche;
minimum fax live, infine, è un’associazione culturale che ricerca, produce
28
e promuove letture teatrali in concerto, festival e altre iniziative che
puntano alla contaminazione dei generi, associando il testo dei libri alla
voce degli attori e dei musicisti adatti a esaltarne le caratteristiche e la
qualità [15].
2.2.2 DailyLit
DailyLit è un editore online fondata nel 2006 da Susan Danziger e Albert Wenger.
Il sito distribuisce storie in una serie di “rate-capitoli”via e-mail e RSS Feed. Le
rate sono progettate per essere lette in meno di cinque minuti. Le prime storie
rilasciate attraverso DailyLit erano Orgoglio e Pregiudizio e La guerra dei mondi.
Nel 2009, i fondatori DailyLit lanciarono un gruppo industriale chiamato il
“Gruppo Digital Publishing”, il suo scopo era quello di aiutare gli editori ad
accedere e utilizzare gli strumenti digitali più efficaci. Alla Conferenza di TOC
nel 2013, è stato annunciato che DailyLit avrebbe iniziato una nuova
collaborazione con Plympton, uno studio letterario che pubblica romanzi a puntate
per le piattaforme digitali [17].
Fig.7 DailyLit
Attualmente DailyLit offre oltre 1000 libri classici e contemporanei disponibili
gratuitamente o su una Pay-Per-Read base (con rate di campionamento disponibili
29
gratuitamente). È possibile leggere le rate ovunque si ricevono i feed e-mail/RSS,
anche su Blackberry e iPhone. Le rate arrivano nella cartella Posta in arrivo in
base alla pianificazione impostata (ad esempio 07:00 tutti i giorni feriali). E’
possibile leggere ogni rata in meno di 5 minuti (la maggior parte delle persone
finiscono in 2-3 minuti), e, se si dispone di più tempo per leggere, in modo tale da
ricevere ulteriori rate immediatamente su richiesta. DailyLit dispone di forum
dove si può discutere sui libri e autori preferiti. E’ presente anche un servizio di
donazione, in cui è possibile inviare i libri via DailyLit agli amici. Il programma
di sponsorizzazione di DailyLit permette che i libri che di solito richiedono il
pagamento siano disponibile gratuitamente attraverso il sostegno degli sponsor.
Gli sponsor possono anche sostenere la collezione di DailyLit di titoli classici.
Con la sponsorizzazione dei libri su DailyLit, le aziende possono fare libri di alta
qualità disponibile gratuitamente per i lettori [18].
2.3 Innovazione nel campo della condivisione e comunicazione
Negli ultimi anni vari sono i cambiamenti avvenuti all’interno del mondo
editoriale, dovuti principalmente all’introduzione di nuove forme di
comunicazione, in particolar modo di tipo Web 2.0, cioè l’evoluzione del Web
rispetto alla condizione precedente le cui caratteristiche fondamentali sono un
elevato livello di interazione tra il sito web e l’utente e un suo maggiore
coinvolgimento, tale da poter avere sempre un feedback immediato. I nuovi
ambienti digitali e il web 2.0, hanno influenzato anche il rapporto tra impresa e
consumatore con la conseguente propensione delle aziende nello stabilire un
dialogo diretto con i propri clienti, per meglio percepire e rispondere alle loro
esigenze. In questo senso anche le case editrici hanno dovuto adattarsi ad un
nuovo modo di fare marketing, che ha preso oggi il nome di social media
marketing, una vera e propria nuova disciplina che sfrutta i nuovi media, ossia i
nuovi mezzi e strumenti di tipo “social” per fare marketing appunto, verso il
pubblico. Grazie alla progressiva e rapida diffusione delle nuove tecnologie nel
campo della comunicazione, si sono aperte moltissime nuove possibilità e forme
di commercio e promozione, per esempio con il passaggio dall’ecommerce al
30
social commerce, che basano la loro forza sul numero di soggetti economici che
hanno accesso a quel grande canale di informazioni che è internet, dove il perno è
nello sharing ossia nella condivisione delle opinioni e dei contenuti. Si crea cosi
una nuova promozione editoriale che utilizza nuove forme di comunicazione,
come i social network, quindi Facebook, Twitter, Youtube e LinkedIn, per citare i
più conosciuti. Come altre forme di comunicazione troviamo le particolari
iniziative da parte delle case editrici all’interno della rete quali tornei e concorsi
virtuali, oppure nelle applicazioni (le famose app) per smartphone e tablet , i book
trailer e nuovi siti e software di self-publishing [33].
Nel campo della condivisione e comunicazione, alcune delle piattaforme
principali sono: Gallica, Jellybooks, DarwinProject, The Incipit, aNobii.com,
Goodreads.
2.3.1 Gallica
Gallica è la biblioteca digitale della biblioteca nazionale della Francia. Essa rende
accessibili libri digitalizzati, cartulari, periodici, fotografie e una collezione di
manoscritti e miniature.
Al 24 luglio 2013, Gallica consentiva la consultazione in linea di:
2.648.513 documenti;
470.410 libri;
67.520 mappe;
36.269 manoscritti;
894.120 immagini;
1.156.464 periodici;
3.191 documenti sonori.
A partire dalla primavera del 2007 Gallica si sta evolvendo in un più ambizioso
progetto Europeana. Per ora è in collaborazione con la Biblioteca nazionale
ungherese Széchényie e la Biblioteca Nazionale del Portogallo, ma è destinato ad
allargarsi ad altre collaborazioni. Ha messo in linea 12.000 testi librari, liberi da
31
diritti d'autore. Le pagine sono disponibili non solo in formato immagine, ma
anche come testo ottenuto tramite OCR [19].
Fig.8 Gallica
2.3.2 Jellybooks
Jellybooks è una startup inglese, lanciata nel marzo 2012, che permette una nuova
e interessante modalità di acquisto degli ebook. Anziché i menu a tendina a cui
Amazon in primis ci ha scolarizzati e abituati, Jellybooks propone una homepage
interamente visuale: vi è una lunga galleria di copertine e praticamente nient’altro.
Navigare il sito è l’esperienza digitale più simile a quella di girovagare curiosando
senza una particolare destinazione in libreria. Scorrendo lungo la pagina vengono
caricate sempre più copertine, e cliccando su ognuna di esse si apre un pop-up che
contiene la sinossi del titolo in questione e tre bottoni che permettono
rispettivamente di:
scaricare un estratto gratuito che contiene il primo 10% dell’ebook (in
formato ePub, ma presto anche in formato Mobi), che viene salvato nella
propria personale biblioteca;
condividerlo sui principali social network;
acquistarlo.
32
Fig.9 Jellybooks
L’acquisto dell’ebook al momento non è possibile direttamente su Jellybooks, ma
su siti terzi, come Amazon e Waterstone. In futuro sarà prevista la possibilità di
offrire gli ebook direttamente dal sito a prezzi scontati grazie a promozioni
speciali che l’azienda sta attualmente negoziando con gli editori [20].
2.3.3 Darwin Project
Darwin Project ci offre una preziosa fonte di informazioni, non solo sul suo
sviluppo intellettuale e social network, ma di scienza vittoriana e la società in
generale. Le lettere formano la più grande singola categoria di documenti di
lavoro di Darwin (ci sono dettagli di circa 15.000 su questo sito) e sono stati uno
dei mezzi più importanti con cui ha raccolto i dati e discusso idee.
Essi forniscono un quadro straordinariamente completo dello sviluppo del suo
pensiero, gettando luce sui suoi anni di formazione e gli anni del suo viaggio
intorno al mondo sulla HMS Beagle. Le lettere riguardano anche cronaca del
periodo che ha portato alla pubblicazione della sua controversa teoria della
trasmutazione delle specie per mezzo di 'selezione naturale' in L'origine delle
specie.
33
Le lettere forniscono preziose informazioni sulla vita e il lavoro di tanti uomini e
donne che altrimenti sarebbero sconosciute. Darwin ha mantenuto diffuse contatti
in Gran Bretagna e all'estero con i giardinieri e vivaisti, diplomatici, ufficiali
dell'esercito, funzionari coloniali e naturalisti, che ha fornito loro osservazioni
sulla fauna, la flora, e popoli del mondo.
Fig.10 DarwinProject
La corrispondenza rivela anche la misura in cui i suoi figli e altri membri della sua
famiglia hanno aiutato a raccogliere le prove attraverso le quali Darwin sperava
di sostenere le sue teorie. Attraverso le sue lettere, Darwin può anche essere
collocato saldamente nel contesto del suo tempo, non solo come un grande
scienziato e pensatore, ma anche come un gentiluomo vittoriano, che ha condiviso
le occupazioni domestiche quotidiane e le preoccupazioni della sua classe [21].
2.3.4 The Incipit
The Incipit è la prima piattaforma italiana di racconti interattivi online, dove a
tenere le redini della trama sono i lettori, a metà tra gioco e narrativa. Le storie di
The Incipit sono divise in 10 episodi. Ogni episodio viene scritto dall’autore in
base alle preferenze dei lettori, costruendo così una storia originale dal finale
inaspettato. E’ possibile scambiare idee e opinioni con altri lettori in modo tale da
cambiare il corso degli eventi e creare una trama a proprio piacimento [22].
34
Fig.11 The Incipit
2.3.5 aNobii
aNobii è un social network dedicato ai libri. Gli utenti iscritti possono mettere in
linea la propria libreria attraverso i codici ISBN o un motore di ricerca interno,
condividendo recensioni, commenti, votazioni, dati sull'acquisto e sulla lettura,
lista dei desideri e suggerimenti con altri utenti, direttamente o attraverso gruppi.
Tale rete permette anche lo scambio e la vendita di libri tra utenti. Creato
nell'agosto 2006 a Hong Kong. Il nome aNobii deriva dal nome
dell’Anobiumpunctatum, il "tarlo della carta"; nei paesi anglosassoni con questo
epiteto viene metaforicamente indicato chi passa molto tempo sui libri. aNobii
consente la visualizzazione delle librerie degli altri utenti ed esegue in automatico
un calcolo di compatibilità con la propria, espresso in percentuale. Questa
funzione consente di individuare le librerie simili alle proprie e di tenere d'occhio
quelle più affini ai propri gusti, per scoprire nuovi libri e nuovi autori. Inoltre
aNobii consente di estrapolare dati sulla propria libreria, come in numero di
pagine lette in un determinato anno, il numero di altri utenti che l'hanno visitata e
gli utenti che grazie a quella libreria hanno scoperto nuovi libri. I libri vengono
inseriti nella propria libreria attraverso il codice ISBN o il titolo del volume. Le
copertine dei libri possono essere modificate dagli utenti qualora non fossero
35
presenti in quanto non registrate nel motore di ricerca. Per migliorare la sua
visibilità ed essere sempre a portata di mano dei suoi lettori, aNobii lancia
gratuitamente sul mercato la sua applicazione per il mercato mobile degli
smartphone. La sua applicazione viene rilasciata per iPhone[4], la quale riscuote
un enorme successo e permette agli utenti di aNobii di poter inserire in automatico
nella propria libreria i propri libri effettuando una scansione del codice ISBN del
libro.
Fig.12 aNobii
Recentemente ha rilasciato gratuitamente la sua applicazione anche per i sistemi
operativi Android, garantendo le stesse funzioni presenti nella versione per iPhone
[24].
2.3.6 Goodreads
Goodreads è un social network dedicato ai libri creato nel dicembre 2006 dallo
sviluppatore di software e imprenditore statunitense Otis Chandler. Gli utenti,
dopo la registrazione gratuita, possono aggiungere ai loro profili libri letti o da
36
leggere, condividendo recensioni, commenti, votazioni, dati sull'acquisto e sulla
lettura, suggerimenti con altri utenti, creare gruppi e partecipare a discussioni. Nel
luglio 2012 il sito dichiarava di avere 10 milioni di membri e un database di circa
300 milioni di libri.
Fig.13 Goodreads
Tra le funzionalità di Goodreads vi è la possibilità di dare un voto a un libro,
espresso con una scala da 1 a 5, e di aggiungere al voto una recensione scritta. Il
sito inoltre consente agli utenti di creare i propri "scaffali" (shelves) con cui
catalogare i propri libri. Come altri social network dedicati alla lettura, anche
Goodreads rende disponibile gratuitamente sul mercato la sua applicazione per
smartphone(sia per iPhone che per i sistemi operativi Android). L'app riscuote un
enorme successo e permette agli utenti di inserire in automatico nella propria
libreria i propri libri effettuando una scansione del codice ISBN del libro.
Entrambe le versioni hanno le stesse funzionalità. È inoltre presente
un'applicazione facebook, già disponibile nel nuovo market, che consente di
condividere come aggiornamenti di stato, le recensioni e i progressi sulle proprie
letture [25].
37
2.4 Innovazione nel campo della pubblicazione
Attraverso lo sviluppo del digitale anche il campo della pubblicazione editoriale
ha subito notevoli trasformazioni. Vi sono diversi modi per poter pubblicare
articoli, libri, etc.. Il self publishing, print on demand, book on demand sono
alcuni esempi di pubblicazione editoriale dell’era del digitale. Oggi è possibile
pubblicare sia con che senza il supporto dell’editore tradizionale, anche se la
differenza nel settore del marketing e vendite è relativamente diversa nei due casi,
in quanto la co-partecipazione dell’editoria da al libro stesso un valore maggiore e
più essere anche interpretato come un indice di sicurezza e di qualità del libro
stesso.
Nel campo della pubblicazione, tra le principali piattaforme o iniziative effettuate
spiccano: Storiebrevi, Booktype, Simplicissimus Book Farm.
2.4.1 Storiebrevi
Storiebrevi è l’iniziativa del Gruppo Editoriale l’Espresso, in collaborazione con
la Scuola Holden fondata da Alessandro Baricco, che si rivolge a tutti gli
appassionati di narrativa. Storiebrevi è un sito web costruito su misura per leggere
narrativa sullo smartphone. Un contenitore di storie nel giusto formato narrativo e
che si possono leggere e gustare in pochi minuti: un sito facile e veloce da
navigare. Il tutto a partire da una selezione rigorosa della qualità delle storie, con
un catalogo centrato sulla narrativa italiana contemporanea. E tante storie sempre
nuove. Storiebrevi porta la narrativa sullo smartphone. Un’accurata selezione di
piccoli racconti. Tanti racconti da gustare dove e quando si vuole con il telefono
connesso ad internet. Con storiebrevi si ha la narrativa sempre a portata di mano.
38
Fig.14 Storiebrevi
Storiebrevi è un progetto che incrocia tecnologia e contenuti editoriali per portare
sul tuo telefono la forma di intrattenimento più amata e universale, la
narrativa[26] .
2.4.2 Booktype
Booktype è una piattaforma open source che consente alle organizzazioni e le
comunità di produrre splendidi libri coinvolgenti formattati per la stampa e per
Amazon. Permette la creazione di libri e storie mediante l’aiuto di più persone
[23].
Fig.15 Booktype
39
2.4.3 Simplicissimus Book Farm
Simplicissimus Book Farm o più brevemente SBF è un'azienda italiana operante
nel settore della editoria elettronica, fondata da Antonio Tombolini. Dal 2007 si
occupa della commercializzazione di tutti i lettori ebook diffusi a livello europeo
basati sulla tecnologia e-ink (ad esempio l'iLiadil, BeBook, il Cybook Opus).
Fig.16 Simplicissimus
La sua attività, come casa editrice, consiste nella pubblicazione di libri in formato
elettronico fornendo anche consulenza a case editrici per la pubblicazione nei vari
formati digitali, e in particolare in formato ePub e Kindle. Accanto ai titoli a
pagamento, all'interno del proprio sito, ospita una collezione di titoli
gratuitamente scaricabili fra i quali la versione elettronica de I promessi sposi,
Divina Commedia, Decamerone, Orlando Furioso, le opere di Salgari per le quali
sono scaduti i diritti d'autore e molti altri ancora [27].
40
2.5 Innovazione nel campo della lettura e apprendimento
Lo sviluppo del digitale ha comportato una variazione anche nell’apprendimento e
nella lettura. Oggi si parla di un apprendimento flessibile, bidirezionale, fluido,
leggero. Un apprendimento per il quale bisogna continuamente inventare
strumenti nuovi, pensati da capo in questa nuova ottica e non semplicemente
riadattati. Vi è, perciò, la ricerca e la produzione di software educativi ma allo
stesso tempo piacevoli, ludici e insieme didattici. Lettura e apprendimento vanno
di pari passo, facilitati dall’ “invasione” di tablet, smartphone, etc... .
Riguardo la lettura e l’apprendimento, le principali innovazioni relative a tali
campi riguardano la creazione di alcune piattaforme come: Inkling, Condé Nast,
Readability.
2.5.1 Inkling
Inkling è una società americana con sede a San Francisco, California. Crea e
vende e-book che includono animazioni e funzioni di collaborazione, e fornisce
una piattaforma di pubblicazione per gli e-book stessi. Gli editori fissano i prezzi,
che sono in genere superiore a quello convenzionale e-book (ma può essere
inferiore a libri stampati su carta). Gli utenti possono acquistare libri interi o
singoli capitoli di libri. L'azienda vende i libri attraverso la sua libreria online,
negozi online degli editori, e l'Apple App Store. Nel febbraio 2013, la società ha
annunciato che avrebbe reso possibile per i suoi e-book la ricerca da siti come
Google. Gli utenti saranno quindi in grado di acquistare i libri dalla pagina dei
risultati di ricerca [28].
41
Fig.17 Inkling
2.5.2 Condé Nast
Condé Nast è un editore di riviste. Negli Stati Uniti, produce 18 riviste dei
consumatori, tra cui Architectural Digest , Bon Appétit , GQ , The New Yorker ,
Vanity Fair e Vogue, oltre a 4 pubblicazioni business-to-business, 27 siti web, e
più di 50 applicazioni per il mobile e dispositivi tablet. L'azienda, con sede a New
York City, è stata fondata nel 1909 da Condé Montrose Nast.Nel luglio 2010,
Robert Sauerberg diventato presidente di Condé Nast, inaugurando una nuova era
fece meno affidamento sulla stampa pubblicitaria e si focalizzò sullo sviluppo di
piattaforme digitali, prodotti innovativi e nuovi servizi di marketing per generare
entrate.
42
Fig.18 Condè Nast
Nel maggio 2011, Condé Nast è stato il primo grande editore a consegnare
abbonamenti per l'iPad. Nello stesso mese, Next Issue Media, una joint venture
formata da cinque editori americani tra cui Condé Nast, ha annunciato
abbonamenti per Android dispositivi, inizialmente disponibile per il Galaxy Tab
di Samsung [29].
2.5.3 Readability
Readability è una piattaforma gratuita per la lettura che si propone di offrire un
servizio di lettura ovunque ci si trovi, e un sistema per collegare i lettori agli
scrittori. Readability ha iniziato come un semplice strumento di lettura, basato su
Javascript che ha trasformato qualsiasi pagina web in una visione di lettura
personalizzabile. Dal suo lancio, Readability ha avuto un successo immediato. E'
utilizzato da molti lettori in modo tale da rendere il Web un luogo più piacevole
per leggere[30].
43
Fig.19 Readability
Nel campo dell’editoria digitale sta assumendo grande importanza il fenomeno del
crowd funding. Nel paragrafo che segue verrà trattato dettagliatamente.
2.6 CROWD FUNDING
Il crowd funding o crowdfunding è un processo collaborativo di un gruppo di
persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di
persone ed organizzazioni. È un processo di finanziamento dal basso che mobilita
persone e risorse. Il termine trae la propria origine dal crowdsourcing, processo di
sviluppo collettivo di un prodotto. Il crowdfunding si può riferire a processi di
qualsiasi genere, dall'aiuto in occasione di tragedie umanitarie al sostegno all'arte
e ai beni culturali, al giornalismo partecipativo, fino all'imprenditoria innovativa e
alla ricerca scientifica. Il web è solitamente la piattaforma che permette l'incontro
e la collaborazione dei soggetti coinvolti in un progetto di crowdfunding. Le
iniziative di crowdfunding si possono distinguere in iniziative autonome,
sviluppate ad hoc per sostenere cause o progetti singoli, e piattaforme di
crowdfunding. Le piattaforme di crowdfunding sono siti web che facilitano
l’incontro tra la domanda di finanziamenti da parte di chi promuove dei progetti e
44
l’offerta di denaro da parte degli utenti. Le piattaforme di crowdfunding si
possono distinguere in generaliste, che raccolgono progetti di ogni area di
interesse, e verticali (o tematiche), specializzate in progetti di particolari settori. Il
successo del crowdfunding non sta portando solo alla nascita di svariate
piattaforme che fanno da intermediari tra chi propone progetti e chi li finanzia, ma
anche all'apertura di nuovi blog e siti che contribuiscono a diffondere questa
nuova tipologia di finanziamento [31].
Le principali piattaforme di crowdfunding sono: Kickstarter e
produzionidalbasso.com
2.6.1 Kickstarter
Kickstarter è un sito web di crowdfunding per progetti creativi. Tramite esso sono
stati finanziati diversi tipi di imprese tra cui film indipendenti, musica, spettacoli
teatrali, fumetti, giornalismo, videogame e imprese legate all'alimentazione. Non è
possibile "investire" su progetti Kickstarter per trarne un guadagno in denaro, ma
solo "supportare" un progetto in cambio di una ricompensa materiale o
un'esperienza unica nel suo genere, come una lettera personale di ringraziamenti,
magliette personalizzate, una cena con un autore, o il primo collaudo di un nuovo
prodotto. Come altre piattaforme di raccolta fondi denominate crowdfunding,
Kickstarter facilita la raccolta di risorse monetarie dal pubblico generico, un
modello che aggira molte strategie tradizionali di investimento. I creatori del
progetto scelgono una data di scadenza e un minimo di fondi da raggiungere. Se il
minimo prescelto non viene raggiunto entro la scadenza, i fondi non vengono
raccolti. Il denaro impegnato dai donatori viene raccolto tramite Amazon
Payments. Un progetto può essere finanziato da qualunque parte del mondo, ma
può essere aperto solo da persone residenti permanentemente negli Stati Uniti e
almeno diciottenni, e che posseggano un regolare indirizzo, conto bancario,
patente di guida statale e carta di credito o di debito statunitense. Non vi è alcuna
forma di garanzia che le persone che propongono un progetto su Kickstarter lo
porteranno a termine, né che useranno il denaro raccolto per finanziarlo o che i
45
progetti così completati saranno all'altezza delle aspettative dei sostenitori, e lo
stesso Kickstarter è stato accusato di fornire insufficiente controllo di qualità.
Fig.20 Kickstarter
Kickstarter consiglia agli sponsor di usare il buonsenso al momento di sostenere
un progetto, e avverte coloro che propongono un progetto che potrebbero essere
citati per danni legali da parte degli sponsor qualora non riuscissero a portare a
compimento le opere promesse. I progetti possono fallire anche dopo una raccolta
fondi riuscita qualora gli autori sottostimino i costi totali richiesti o i problemi
tecnici da superare [16].
2.6.2 Produzionidalbasso.com
Produzionidalbasso.com è una piattaforma sul web il cui scopo è quello di offrire
uno spazio a tutti coloro che vogliono proporre il proprio progetto attraverso tale
sistema. Per sistema delle produzioni dal basso si intende il metodo di raccolta
fondi e finanziamenti attraverso una sottoscrizione popolare per la realizzazione di
46
un progetto. In questo modo chi propone un progetto può quindi farsi una idea
dell'interesse potenziale che può attirare la sua proposta e può coprire le spese per
la produzione. Produzioni dal basso non percepisce percentuali per i progetti
proposti, non acquisisce diritti sulle opere proposte, non fa promozione ai progetti,
non stampa e non distribuisce nulla. Lo scopo di questo sito, sin dal 2005, è quello
di proporre un metodo nuovo, discutere e ridiscutere l'auto-produzione. Per
utilizzare questa piattaforma è sufficiente registrarsi, è semplice e non è
vincolante. Una volta registrati è possibile proporre progetti e/o sottoscrivere e
finanziare i progetti pubblicati. Per fare questo bisogna inserire tutti i dati utili a
far conoscere per bene il progetto includendo foto o filmati e specificando il
numero di quote ed il budget di cui si ha bisogno. E' possibile inserire qualsiasi
tipologia di progetto, per categorizzarlo è sufficiente specificare una categoria
attraverso il TAG. Durante il periodo di raccolta adesioni di un progetto è
possibile fare delle modifiche e degli aggiustamenti ma non modifiche che
riguardano il costo delle quote o il budget totale. Questo tipo di modifica azzererà
le eventuali prenotazioni. Una volta scaduto il progetto, se sono state prenotate
tutte le quote richieste il sistema PDB invierà una email in automatico per
avvertire tutti i sostenitori del progetto. Sarà invece compito di chi ha proposto il
progetto organizzare la raccolta dei fondi e comunicare con i propri sostenitori.
Fig.21 Produzionidalbasso
47
Chi propone un progetto avrà la possibilità di vedere tutti i dati (nome, cognome,
indirizzo, email) di coloro che lo hanno sostenuto ed una serie di tool automatici
che lo aiuteranno nella gestione dei dati e della comunicazione. Se il progetto non
raccoglie le quote desiderate il progetto risulterà scaduto e non prodotto e non
saranno visibili i dati dei sostenitori [32].
48
CAPITOLO III
AZIENDA RUBBETTINO
La Casa Editrice Rubbettino nasce nel 1972 a Soveria Mannelli, in Calabria,
grazie all’impegno e la caparbietà di Rosario Rubbettino.
Il primo nucleo aziendale era costituito inizialmente da una tipografia e da una
piccola casa editrice. Negli anni immediatamente successivi allo start-up la
stamperia si è trasformata in una moderna azienda tipografica che offre oggi
servizi di stampa a molte altre case editrici italiane mentre la produzione editoriale
è diventata sempre più intensa e qualificata fino a riuscire a imporsi come punto di
riferimento imprescindibile per quanti a vario titolo si occupano di economia,
politica e scienze sociali.
Proprio l’economia e la riflessione sulla metodologia delle scienze sociali hanno
occupato sin dai primi anni di attività editoriale un posto considerevole all’interno
del catalogo, grazie anche alla collaborazione di un gruppo di intellettuali italiani
del calibro di Dario Antiseri, Lorenzo Infantino, Massimo Baldini e Sergio
Ricossa. Sotto la loro direzione viene inaugurata la celebre collana “Biblioteca
austriaca” che ha proposto in lingua italiana, spesso per la prima volta, i classici
del pensiero austriaco liberale, consentendo al contempo alla Casa Editrice di
acquisire sempre maggiore credito.
Oggi la Casa Editrice si presenta come un grande network capace di unire studiosi,
docenti universitari, fondazioni, enti, politici, tutti accomunati dal desiderio di
approfondire e divulgare i temi e le policy del liberalismo all’interno del mondo
politico, dell’accademia e della società. L’impegno della Rubbettino è diventato
così quello di dar voce a classici e autori lontani dal grande circuito, testi che
riabilitavano la libertà e il mercato, che riportavano alla luce patrimoni della
49
cultura a lungo dimenticati, che ribadivano come la vera storia sia sempre
revisionistica. Quello che l'editoria italiana - non di rado quella più «potente»
ed influente - ha proibito nei decenni passati è esattamente quella disputa tra idee
che solo può arricchire la vita morale e intellettuale di un popolo. E lo ha fatto
ignorando i grandi pensatori liberali. Coprire dunque un vuoto culturale che ha per
lungo tempo nascosto a intere generazioni i più preziosi contributi degli studiosi
che più hanno gettato luce sulle dinamiche della società aperta, sull’economia di
mercato, sullo spirito innovativo dell’imprenditore, sui principi della cooperazione
inintenzionale che si ha in una società libera e su ciò che rende tale società
superiore a ogni esperimento interventistico e pianificatorio.
Tra la storia imprenditoriale della Rubbettino e quella dei libri che ha prodotto si è
venuto a creare un rapporto simbiotico. La vicenda della Rubbettino, infatti, è
anche la traduzione concreta dei principi che i volumi di Mises, Hayek,
Popper soltanto per citare alcuni autori del catalogo hanno divulgato e promosso.
Principi che tutti gli imprenditori conoscono bene, ma che nella società non hanno
molta popolarità, forse proprio a causa delle vicende editoriali del nostro Paese.
Tanti i riconoscimenti assegnati alla Casa editrice: il premio “Pro Cultura
Hungarica”, la più alta onorificenza culturale della Repubblica ungherese; il
Diploma di Medaglia d’Argento ai Benemeriti della Scuola della Cultura e
dell’Arte, conferito dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi,
nell’aprile 2002, il premio alla cultura per il 2003 per la pregevole attività svolta a
favore della diffusione del libro e della lettura, conferito dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri, il 29 marzo 2004 e il Premio Internazionale per la Libertà
conferito a Napoli il 19 giugno 2008. La Rubbettino Editore è certificata secondo
la norma UNI EN ISO 9001:2008 (ISO 9001:2008).[35]
50
Fig.22 Azienda Rubbettino
Attualmente il settore dell'editoria sta attraversando una fase di crisi e di
cambiamenti (es. passaggio al mondo digitale), come già spiegato nel capitolo 1.
Tale crisi e cambiamenti accomunano le varie case editrici, sia quelle più rinomate
che quelle medio piccole PME. Anche la stessa Rubbettino sta attraversando una
fase di transizione. Il mondo del cartaceo relativo all'editoria sembra ormai essere
qualcosa di obsoleto e arcaico, e sta cedendo il passo all'ascesa dirompente del
digitale. Questo nuovo tipo di realtà costringe le varie case editrici a modificare e
aggiornare le proprie strategie gestionali. Per essere all'altezza di questa nuova
realtà le case editrici devono dare primaria importanza alla formazione del
personale, all'inserimento all'interno dell'azienda di strumenti e tecniche altamente
tecnologiche e all'avanguardia in modo tale da rispondere a qualsiasi richiesta di
mercato e soddisfare le richieste dei clienti, al reclutamento di specialisti esterni
all'azienda utili per la formazione del personale stesso e per l'utilizzo di particolari
apparecchiature. Tutto ciò sicuramente non è di facile attuazione, ma la
Rubbettino sta cercando di rispondere positivamente a tali requisiti e cerca di
essere all'avanguardia dal punto di vista tecnologico e tecnico, in modo tale da
ricoprire un ruolo da protagonista nel mercato dell'editoria digitale italiana. Oggi
l'azienda cerca di collocarsi all'interno della realtà digitale creando ad esempio un
51
nuovo reparto (reparto digital presso Rubbettino editore) ed inserendosi anche nel
mercato degli e-book, nel mercato del self publishing e del print on demand, i
quali rappresentano sicuramente la nuova frontiera dell'editoria mondiale.
Nel prossimo paragrafo viene descritta la struttura attuale della Rubbettino.
3.1 STRUTTURA AZIENDA
In questo paragrafo viene descritta la struttura attuale dell'azienda.
Dall’analisi effettuata è emerso che da un punto di vista operativo l’azienda nel
suo complesso è articolata nei seguenti reparti:
Struttura Rubbettino Editore
Direzione generale
Reparto proposte editoriali
Reparto redazione
Reparto commerciale
Ufficio stampa
Magazzini editore/ Ufficio Ordini
Reparto digital
Struttura Rubbettino Print
Direzione generale
Ufficio commerciale
52
Reception
Reparto prestampa
Reparto stampa /Composizione/ Magazzino.
3.2 Struttura di Rubbettino Editore
La Rubbettino Editore è la divisione del gruppo che si occupa di redigere e
pubblicare titoli editoriali. L’azienda valuta le proposte editoriali pervenute e su
quelle approvate effettua l’attività di redazione; una volta giunti al testo finale
l’attività di impaginazione e stampa vengono effettuati dalla Rubbettino Print, la
divisione tipografica del gruppo.
In azienda vengono utilizzati relativamente pochi software ed il grosso del lavoro
verte intorno a un sistema gestionale integrato specifico per case editrici che si
occupa di:
progetti editoriali
gestione dei titoli pubblicati
costi di produzione
ordini e fatturazione
gestione magazzino.
La parte di commercio elettronico è affidata ad un software open source per la
vendita via web. Inoltre l’azienda dispone di diversi siti web ed utilizza vari file
Excel per la gestione dati.
L’azienda si interfaccia molto con l’esterno, in particolare per:
attività di redazione (autori, committenti)
attività di marketing (critici, giornalisti, lettori).
53
Nella Rubbettino editore acquisisce grande importanza l'interazione esistente tra i
diversi reparti, in quanto ogni singolo reparto è in relazione, ossia scambia
informazione e documenti, con uno o più reparti dell' azienda stessa. Vengono
utilizzati diversi fogli di calcolo per la gestione di rubriche, analisi crediti, ecc.., e
diversi software open source per la gestione di documenti, gestione immagini,
gestione clienti, ecc.. .
Nell'ufficio stampa e nel reparto commerciale viene utilizzato un sistema di
gestione di newsletter, il quale consente anche di filtrare i destinatari delle singole
comunicazioni. Questo sistema offre molte altre funzionalità, in particolare:
gestione di newsletter multiple, forme di registrazione utenti con dati e preferenze
dell’utente, calendarizzazione delle spedizioni, reportistica sugli invii effettuati.
Tale sistema di gestione di newsletter viene utilizzato anche per effettuare
comunicazione e tenere in continuo aggiornamento i propri clienti, i giornalisti e i
vari autori/scrittori.
3.3 Struttura di Rubbettino Print
In questo paragrafo viene descritta la struttura della Rubbettino Print, che
rappresenta la divisione tipografica del gruppo aziendale. Al suo interno vengono
ad essere utilizzati fogli di calcolo e vari software per lo svolgimento delle diverse
mansioni.
Tale struttura viene ad essere articolata e suddivisa in più reparti:
pre-press: il reparto di prestampa è in continuo aggiornamento tecnologico
e formativo. Le fasi relative a tale reparto sono: gestione file,
impaginazione, scansione, controllo immagini, fotoritocco, montaggio
elettronico, progettazione grafica e nuovi media;
offset printing: l’innovazione tecnologica rappresenta oggi uno dei fattori
critici di successo in un mercato fortemente competitivo e turbolento che
richiede dinamicità, flessibilità ed economicità ma, allo stesso tempo,
esige elevati livelli qualitativi. In quest’ottica, la Rubbettino si è dotata di
54
un reparto stampa tecnologicamente avanzato con macchine a 2, 4 colori e
6 colori configurabili per effettuare in linea la verniciatura acrilica oppure
UV;
roto-offset printing: per meglio rispondere alle richieste di produttività e
qualità del mercato, la Rubbettino ha inserito nel proprio equipaggiamento
una macchina rotativa offset progettata per la produzione di lavori
commerciali e mailing di alto pregio, ma anche per la lavorazione
flessibile di imballaggi ed etichette. L’alta qualità di stampa è garantita da
gruppi di inchiostrazione innovativi con controllo delle zone integrato nel
comando della macchina e possibilità di stampare fino a 6 colori anche su
supporti in pvc;
digital printing: la stampa digitale rappresenta “un’azienda nell’azienda”
con un’area dedicata all’interno dello stabilimento che include tutte le fasi
necessarie per gestire un file, stamparlo e allestire il lavoro senza escludere
la possibilità di utilizzare le attrezzature della stampa tradizionale per la
finitura di progetti personalizzati;
stampa a caldo: la stampa a caldo e il rilievo a secco vengono effettuati
con una macchina tipografica FTP Johannisberg che ha la particolarità di
stampare fino ad un formato cm 70x100 e che attraverso l’utilizzo di
cliché e film di svariate tonalità (oro, argento, tinte pastello lucide-opache),
arricchiscono i supporti di stampa conferendo prestigio e visibilità al logo
aziendale o ad altri elementi grafici presenti su brochure, cataloghi,
copertine e astucci;
legatoria: il reparto “allestimento” è il perno della flessibilità della
Rubbettino. Con un’ampia dotazione di attrezzature e risorse umane riesce
a rispondere tempestivamente alle esigenze della programmazione. È in
costante dialogo con gli altri reparti e con la funzione commerciale per
dare ai clienti un servizio di consulenza tecnica;
packaging: il settore cartotecnico conferma, ogni anno, tassi di crescita
significativi che hanno spinto la Rubbettino ad “entrare nella terza
55
dimensione” con la professionalità e la qualità che da sempre hanno
contraddistinto le produzioni nei tradizionali settori editoriale e della
grafica commerciale. Oggi figura nelle riviste specializzate tra le più
importanti aziende a cui rivolgersi per stampare la cosmesi, ma, è in grado
di “vestire” con astucci in cartoncino teso o accoppiato, cavallotti ed
etichette, i prodotti dei più disparati settori, da quello agro-alimentare a
quello farmaceutico;
logistica: il magazzino prodotti finiti gestisce le consegne curando in modo
particolare la qualità degli imballaggi per preservare al meglio i prodotti
durante il loro viaggio fino alla destinazione finale. Le modalità di
consegna sono molteplici e possono avvenire con mezzi propri oppure
attraverso i principali corrieri nazionali ed esteri [36]
56
CAPITOLO IV
ANALISI DI MERCATO
4.1 La nuova frontiera editoriale: il self publishing
Il panorama editoriale attuale sta attraversando, come già visto nel capitolo 1, un
periodo di transizione, rappresentato da un ipotetico passaggio dal mondo del
cartaceo a quello digitale, caratterizzato da nuovi fenomeni come il self
publishing, print on demand, etc… .
Un dato di fatto che sta emergendo ultimamente è stato la crescita esponenziale
del fenomeno del self publishing, già descritto nel capitolo 1.
A prova di ciò è sufficiente analizzare le ultime ricerche effettuate sulla quota di
mercato raggiunta dal self publishing. Nel 2010 nella TOP 100 di Amazon non vi
era alcun titolo realizzato in self publishing, mentre nel 2011 tra il 3-5% dei titoli
venduti nella top 100 sono stati realizzati in self publishing. Nel 2011, inoltre, il
settore del self publishing ha raggiunto una quota di mercato pari a 20-30 milioni
di dollari negli Stati Uniti. Tutti questi dati testimoniamo una tendenza costante in
atto e sono il segnale chiaro di come sempre più autori si affidano ai servizi online
di self publishing per accedere al mercato editoriale. In generale il self publishing
nasce come un servizio rivolto agli autori e in particolare agli autori che per una
serie di motivi (tempi di attesa, rifiuti da case editrici, etc.) desiderano accedere in
maniera rapida al mercato editoriale. I principali benefici di una auto-
pubblicazione sono essenzialmente l’accessibilità, la trasparenza e la redditività.
La crescita del fenomeno del self publishing spingerà sempre di più gli editori
tradizionali a condividere i loro dati di vendite con gli autori e a determinare un
57
aumento delle royalties,stabilite, dai contratti. Questo può far pensare e riflettere
sulle “esternalità positive” che la crescita del self publishing potrà avere anche
sull’editoria tradizionale e sul suo rapporto con gli scrittori.
L’argomento tradizionale di chi è avverso a questa pratica editoriale è la cattiva
qualità delle pubblicazioni realizzate in self publishing e l’aumento esponenziale
del numero di pubblicazioni, senza che esso comporti necessariamente un
aumento del numero di lettori. Gli effetti positivi relativi al fenomeno del self
publishing sono essenzialmente due: il primo riguarda i prezzi delle pubblicazioni,
il secondo il social reading e il rapporto tra le case editrici e i loro lettori.
L’editoria tradizionale può utilizzare il self publishing come un metodo per
instaurare un rapporto diretto con i suoi lettori, come migliorare il rapporto con i
propri autori, come migliorare le proprie politiche di pricing per ottimizzare le
vendite e infine imparare nuove strade per lo scouting letterario. Il self publishing
può pertanto rappresentare una grande opportunità per la ricerca di talenti letterari
[37].
Sicuramente il self publishing ha dato la possibilità a molti autori/ scrittori di
trovare una via più accessibile e più economica per entrare nel mercato editoriale,
cercando di far conoscere al web le proprie opere, facendo affidamento solamente
sulle proprie capacità. Se da un lato il self publishing permette la pubblicazione di
libri a tanti autori/scrittori, dall'altro è possibile constatare come la maggior parte
di questi non ha avuto o non otterrà successo, poiché l'opera auto-pubblicata
viene considerata di scarso valore qualitativo, e non riesce ad ottenere la quota di
mercato o il successo desiderato. Proprio in questo contesto le case editrici
potrebbero entrare in gioco in quanto rappresentano una garanzia relativa alla
qualità del libro pubblicato, e permettono agli autori di avere una maggiora
visibilità sul web e una maggiore possibilità di successo.
Il self publishing può rappresentare perciò un trampolino di lancio per molti
scrittori in vista di una ipotetica e futura pubblicazione di una casa editrice
importante.
58
4.2 Elementi chiave del self publishing
Come si può notare dall'analisi effettuata nel paragrafo precedente, le case editrici
devono essere pronte a qualsiasi tipo di cambiamento del mercato e devono
cercare di rispondere in maniera efficace ed efficiente a qualsiasi richiesta dei
propri clienti/lettori/autori, i quali grazie allo sviluppo di strumenti digitali e del
web 2.0 aumentano in maniera esponenziale le loro pretese.
Il self publishing rappresenta uno strumento digitale di grande valore sia per il
lettore che per lo scrittore ma anche per la casa editrice stessa, la quale potrebbe
utilizzare tale strumento digitale per instaurare un rapporto più diretto e
bidirezionale con i propri autori.
Allo stato attuale delle cose nell'editoria libraria il self publishing è "il tema"
dell'anno. Il fenomeno avanza e fa perdere fatturato agli editori tradizionali (già in
difficoltà, con un mercato che rallenta) che, dagli Usa (vedi Penguin: la casa
editrice sta creando una propria piattaforma di self publishing) all'Italia si
adeguano e studiano progetti legati all'auto-pubblicazione.
Oggi molte sono le case editrici che hanno deciso di intraprendere la strada del
digitale, in modo tale da non rimanere indietro nello sviluppo tecnologico
dell'editoria. A tal proposito, relativamente alla nostra Nazione, è lecito citare la
Mondadori, colosso dell'editoria, che sta compiendo i primi passi per la creazione
di una piattaforma di self publishing.
Tuttavia sono già tante le realtà di piattaforme di self publishing esistenti su
internet, ognuna delle quali cerca di differenziarsi dalle altre offrendo servizi
ovvero prodotti differenti ai propri utenti.
Per analizzare approfonditamente le principali piattaforme di self publishing
esistenti sul web, in modo tale da avere un quadro complessivo del mercato ed
effettuare un'analisi comparativa tra i diversi player, abbiamo inizialmente
effettuato una registrazione ai loro servizi telematici, cercando di comprendere le
loro funzionalità, i loro obiettivi, i loro punti di forza e di debolezza, le loro
caratteristiche principali, al fine, quindi, di identificare un'insieme di parametri di
59
valutazione oggettivi che ci hanno permesso di procedere con la nostra analisi.
I principali parametri di valutazione presi come riferimento per la nostra analisi
sono:
Print on demand: presenza sul sito di un servizio di stampa che prevede la
realizzazione di un libro dietro ordinazione anche di una singola copia;
Scrittura collaborativa: possibilità di collaborazione da parte di più autori
alla stesura di uno stesso libro creando gruppi di lavoro o permettendo ad
altri di editare il proprio libro in lavorazione;
Servizi all'editing online: la piattaforma con l'ausilio dei propri
collaboratori aiuta l'autore nella stesura e pubblicazione di un libro
offrendo servizi gratuiti ovvero a pagamento;
Integrazione con i maggiori social network: possibilità di avere un canale
diretto di collegamento con i social network principali (facebook, twitter),
in modo tale da avere una più ampia popolarità e visibilità della
piattaforma o del libro stesso, avendo di conseguenza anche la possibilità
di aumentare le vendite;
Numero canali di e-commerce: possibilità per gli autori di vendere il
proprio libro in diverse piattaforme. Il numero indica su quante
piattaforme di e-commerce il libro viene venduto. Il numero 1 indica la
vendita solo sul sito stesso. Il pagamento viene di solito effettuato tramite
carte di credito;
Strumenti di incentivazione alla scrittura di un libro: presenza di concorsi
interni alla piattaforma, utili per stuzzicare la creatività dei propri utenti in
modo tale da sollecitarli e incentivarli alla scrittura;
Funzioni social interne: presenza di una piattaforma che permette la
condivisione e l'interazione di idee ovvero opinioni tra i diversi utenti,
anche attraverso commenti e voti relativi ad un libro preso in
considerazione;
60
Motore di ricerca full-text: permette di effettuare una ricerca all'interno dei
testi caricati nel sito in modo tale da trovare velocemente un libro di
proprio gradimento;
Possibilità per l'autore di caricare libri gratuitamente: l'autore di un libro
ha la possibilità di caricare la propria opera all'interno di una piattaforma
senza costi;
Editing online: possibilità di poter scrivere un libro direttamente sulla
piattaforma digitale;
Possibilità di leggere porzioni di libro gratuitamente: la piattaforma
consente ai propri lettori di poter scaricare un libro gratuitamente oppure
di poter leggere gratuitamente piccole porzioni di testo per poi decidere se
acquistare o meno il libro stesso;
Numero di utenti iscritti alla piattaforma: tale parametro non indica il
numero di iscritti totali alla piattaforma di riferimento ma bensì il numero
di autori che effettivamente utilizzano i servizi offerti dalla piattaforma
stessa.
Come già detto in precedenza, le piattaforme di self publishing presenti su internet
sono varie, tra di esse possiamo citarne alcune, per esempio:
telemotion (http://www.talemotion.com/it/benefits)
bookolico (http://www.bookolico.com/)
total boox (http://www.totalboox.com/)
keitai (http://www.keitaidigitalpublishing.eu/)
pandamian (http://www.pandamian.com/)
7write (http://www.7write.com/)
smashwords (https://www.smashwords.com/swdirect)
zeugmapad (http://www.zeugmapad.it)
61
youcanprint (http://youcanprint.it/)
narcissus (http://narcissus.me/)
ilmiolibro.it (http://ilmiolibro.kataweb.it/)
lulu.com (http://www.lulu.com/)
kdp (https://kdp.amazon.com/self-publishing/signin)
Nella tabella che segue viene ad essere effettuata un'analisi di mercato relativa ai
siti sopra elencati.
L'analisi riguarda la comparazione esistente tra le varie piattaforme e i parametri
di valutazione descritti in precedenza. Il pallino colorato (●) indica che il sito y
preso in considerazione soddisfa ovvero possiede il parametro x di valutazione. La
cella vuota indica invece il caso contrario, ossia la non presenza del parametro x
all'interno del sito di riferimento y. Nel caso del numero utenti la cella vuota sta
ad indicare che non è stato possibile definire il numero di utenti presenti
all'interno della piattaforma presa in esame.
62
soci
al
net
wo
rk
pri
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Ince
nti
v.
scrit
tura
Co
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ing
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lin
e
leg
ger
e li
bro
gra
tis
n.
ute
nti
e co
mm
erce
telemotion • • • • • • 1000 1
bookolico • •(1) • • • 1000 1
total boox • (2) 1
keitai • • 7(3)
pandamian •(4) • • • 1
7write • 6(5)
smashwords • • • 70000 23(6)
zeugmapad • • • • • • 68(7) 6(8)
youcanprint • • •(9) • • • •(10) • 1500 42(11)
lulu.com • • • • • • 2 mil 3(12)
KDP • • • • • •
ilmiolibro.it • • • • • • 20000 2(13)
narcissus • • • • • 4000 47(14)
Tab.1 analisi di mercato
(1) permette solo di votare ma non di commentare.
(2) permette di pagare solamente le pagine che effettivamente vengono lette.
(3) bol.it, deastore, ibooks, kobo, nook, ibs.it, amazon.
63
(4) permette solo di commentare,e l'autore può comunque moderare i commenti
relativi al proprio libro.
(5) barnes&noble, amazon, kobo, feedbooks, nokia reading, ibookstore
(6) http://en.wikipedia.org/wiki/Smashwords
(7) dato relativo a gennaio 2013
(8) Apple iBookstore, Kobo Mondadori, Smashwords, Barnes & Noble, Baker &
Taylor, Diesel BookStore.
(9) È stato creata all'interno del sito una nuova piattaforma: bookby che consente
la scrittura collaborativa
(10) è possibile anche importare un proprio testo all'interno del sito.
(11) http://www.youcanprint.it/servizi/ebook-iphone-e-ipad/vendita-distribuzione-
ebook.html
(12) lulu.com, amazon, catalogo ingram.
(13) feltrinelli.it, ilmiolibro.it
(14) narcissus.me/stores/ (elenco aggiornato al 23 ottobre 2013)
Dall'analisi appena effettuata appare chiaro come la maggior parte delle
piattaforme facciano affidamento ai principali social network come mezzo di
comunicazione e condivisione. Ognuna di queste piattaforme che ha adottato tale
strategia possiede un account facebook e twitter in modo tale da risultare più
facilmente visibile sul web ma anche per pubblicizzare il proprio sito o i libri che i
lettori e/o utenti possono trovare all'interno della piattaforma stessa. Rappresenta
sicuramente una nuova modalità di marketing e promozione.
Solamente 5 piattaforme (Youcanprint, Lulu.com, Ilmiolibro.it, Narcissus, KDP)
su 13 di quelle analizzate hanno deciso di offrire il servizio della stampa su
richiesta (print on demand). Questo è un dato importante, poichè fa capire come
64
ormai il mercato cerca di incentrarsi più su una lettura digitale da parte degli
utenti, i quali preferiscono leggere direttamente sui propri cellulare, e-reader o
tablet, che su quella tradizionale cartacea. È possibile constatare, però, come le
principali piattaforme che offrono tale servizio sono anche le più importanti a
livello di bacino di utenza e a livello di fatturato annuo.
Relativamente alla presenza nelle varie piattaforme di strumenti di incentivazione
alla scrittura di un libro, intesi in questa analisi come presenza di vari concorsi
interni al sito utili per stuzzicare la creatività dello scrittore e invogliarlo sempre
di più alla scrittura, sono scarsamente presenti nelle piattaforme analizzate. Dalla
tabella si può notare come solamente 3 siti (Telemotion, Zeugmapad, Ilmiolibro.it)
su 13 ricorrono a tali strumenti, che acquisiscono, perciò, un carattere marginale
nelle strategie adottate dalle varie piattaforme. Questi risultati fanno inoltre capire
come lo scrittore non ha bisogno di essere invogliato alla scrittura o che non ha
bisogno di partecipare a concorsi in modo tale da avere l'impulso a scrivere.
Risulta più utile concentrare le proprie energie su altri tipi di strumenti che
magari risulterebbero più utili sia per lo scrittore che per il lettore.
Uno dei parametri di valutazione sicuramente non considerato dai vari siti è quello
relativo alla scrittura collaborativa, ossia la possibilità di collaborazione da parte
di più autori alla stesura di uno stesso libro. Come si può ben notare, solamente un
sito sui 13 analizzati offre questo servizio. La piattaforma in questione è
Youcanprint.it, che ha creato al suo interno una nuova piattaforma di self
publishing collaborativo : Bookby, basata sul software libero Booktype
(http://www.sourcefabric.org/en/booktype/whosusing/1393/Youcanprintit.htm), la
quale consente l'interazione tra i diversi utenti per la creazione di un libro,
attraverso lo scambio di idee, la modifica di testi, l'inserimento di nuove idee, la
creazione di gruppi di collaborazione, la presenza di una live chat. Anche se tale
tipologia di strategia editoriale non viene presa ancora molto in considerazione,
potrebbe rappresentare, sicuramente, una svolta per il futuro.
Nessuna delle tredici piattaforme analizzate contiene un motore di ricerca full-text,
il quale permette di effettuare una ricerca all'interno dei testi caricati nel sito in
modo tale da trovare velocemente un libro di proprio gradimento. É presente,
65
invece, in varie piattaforme un motore di ricerca comune che permette di
effettuare una ricerca relativamente al nome del libro o dell'autore del libro stesso,
permettendo una più rapida navigazione all'interno della piattaforma.
Il parametro “funzioni social interne” inteso come presenza di una piattaforma che
permette la condivisione e l'interazione di idee e/o opinioni tra i diversi utenti,
anche attraverso commenti e voti relativi ad un libro preso in considerazione, è
presente su 10 piattaforme sulle 13 analizzate. In questo modo, le piattaforme
offrono la possibilità al lettore di interagire con l'autore di un testo esprimendo un
proprio giudizio relativo al libro appena letto. Alcune di queste piattaforme
offrono la possibilità di commentare ma anche di fornire una valutazione tramite
voto al libro appena letto. Sia i commenti che il voto espresso dai lettori
contraddistinguono l'opera all'interno della piattaforma stessa. La piattaforma
Pandamian offre la possibilità agli autori dei vari libri di poter moderare i
commenti da parte dei lettori.
Relativamente al numero di utenti iscritti alla piattaforma, come è possibile
osservare dalla tabella, si può notare come tale dato varia da sito in sito. Vi sono
piattaforme che si connotano come piattaforme internazionali, come Lulu.com,
KDP, Smashwords, che hanno un bacino di utenza sicuramente molto più ampio
rispetto a quelle piattaforme che si connotano come piattaforme nazionali, come
Ilmiolibro.it, Youcanprint, avendo cosi un maggior numero di iscritti dovuti anche
ad una maggiore visibilità sul web. Altra osservazione importante da fare è che
bisogna effettuare una differenza tra il numero di utenti iscritti alla piattaforma e il
numero di utenti che effettivamente utilizzano la piattaforma stessa per poter
scrivere o pubblicare i propri libri. Questo è un dato molto importante, poichè
permette di capire se effettivamente la piattaforma ha raggiunto i propri obiettivi
strategici oppure se non è riuscita nel proprio intento.
Altra caratteristica importante nella classificazione e analisi delle diverse
piattaforme è relativa alla distribuzione, ossia vendita, dei libri. Per distribuzione
si intende il numero di canali di e-commerce, ossia il numero di piattaforme nelle
quali un libro viene ad essere venduto . Con il numero 1 viene indicato come
unico canale di e-commerce il sito stesso, nel quale viene ad essere caricato o
66
scritto un determinato libro, come nel caso dei 5 siti (Telemotion, Bookolico, Total
boox, Pandamian, KDP) sui 13 analizzati. Le altre 7 piattaforme consentono
invece una più ampia accessibilità alle varie piattaforme di e-commerce. Tra di
esse spiccano, relativamente al numero di canali di e-commerce, Narcissus e
Youcanprint, che offrono cosi ai propri autori/scrittori una maggiore opportunità
di vendita sul web con una conseguente maggiore possibilità di scelta dei canali di
e-commerce da prendere come riferimento. Tra le principali piattaforme di e-
commerce, prese in considerazione anche dai siti analizzati, è opportuno citare
Amazon, Barnes&Noble, Kobo, Apple.
Il parametro di valutazione editing online, ossia la possibilità di poter scrivere un
libro direttamente sulla piattaforma digitale, è presente solamente in 4 piattaforme
(Telemotion, Bookolico, Pandamian, Youcanprint) sulle 13 analizzate. La maggior
parte delle piattaforme permette ai propri utenti di importare (caricare) un proprio
file (nei formati richiesti dalla piattaforma stessa) all'interno del sito senza offrire
la possibilità di poter scrivere al proprio interno. L'editing online permette
all'autore di poter scrivere un proprio testo senza avere la preoccupazione di
utilizzare ovvero considerare formati, file o altro che la piattaforma potrebbe
richiedere. La piattaforma Youcanprint offre la possibilità sia di scrivere
direttamente sul sito ma anche di importare un file di testo al suo interno.
Relativamente alla possibilità di leggere un libro gratuitamente, 10 piattaforme
sulle 13 analizzate offrono tale opportunità ai propri lettori. É importante
osservare come i libri maggiormente scaricati dal web siano quelli scaricabili in
versione gratuita. Non è detto che se il libro è presente in versione gratuita sul sito
di riferimento non sia un'opera avente una discreta qualità. Certamente bisogna
dire che la maggior parte delle opere scaricabili gratuitamente vengono ad essere
considerate dal mercato non di altissima qualità o con contenuti frivoli.
Se da una parte vi è la possibilità per il lettore di scaricare libri gratuitamente,
dall'altra anche per lo scrittore vi è la possibilità di caricare un libro gratuitamente
su un determinato sito. Dall'analisi effettuata, è emerso che tale possibilità viene
offerta da 10 delle 13 piattaforme analizzate. I siti presi in considerazione
permettono ai propri autori o di scrivere gratuitamente sul proprio sito (editing
67
online) oppure di importare gratuitamente un file all'interno del sito stesso. Alcuni
siti offrono sia la possibilità di caricare il libro gratuitamente e sia la possibilità di
caricarlo a pagamento in base alla volontà dell'autore di trarre profitto o meno
dalla sua pubblicazione.
Riguardo ai servivi all'editing online, intesi come servizi che la piattaforma offre
ai propri autori mediante l'ausilio dei propri collaboratori per la stesura e
pubblicazione di un determinato libro, non vengono ad essere offerti da tutte le
piattaforme. Infatti questi servizi sono offerti da 6 (Keitai, KDPkdp, 7write,
Zeugmapad, Lulu.com, Youcanprint) delle 13 piattaforme esaminate. I servizi
all'editing online comprendono ad esempio la correzione delle bozze, la
valutazione del manoscritto, impaginazione, la sistemazione del testo nel formato
richiesto dal sito stesso, etc.. .
68
CAPITOLO V
SOLUZIONE STRATEGICA
Dall'analisi di mercato effettuata nel capitolo IV, è stato possibile osservare come
nel web si sono sviluppati diversi siti di self publishing, che consentono agli
autori/scrittori di poter scrivere ovvero pubblicare le proprie opere, mettendo a
disposizione varie funzionalità utili per facilitare la scrittura ovvero la
pubblicazione di testi ovvero libri.
Il rapporto tra self publishing e casa editrice potrebbe essere descritto come un
rapporto ambiguo, poiché la vera e propria struttura del self publishing, ossia la
possibilità di un autore di pubblicare un libro o un'opera simile, senza passare
attraverso la intermediazione di un editore, viene a contraddire la ragion d'essere
della casa editrice stessa. Molte sono infatti le funzionalità che le diverse
piattaforme di self publishing offrono ai propri autori, correzione delle bozze,
impaginazione, pubblicazione, creando delle vere e proprie case editrici online,
cercando cosi di sostituirsi alle case editrici stesse. In questo modo la natura stessa
del self publishing viene ad essere intravista come una minaccia ovvero un
antagonista dalle case editrici, che cercano di sminuire tale fenomeno
annoverandolo come un fenomeno di scarso valore qualitativo e poco redditizio
per gli autori.
Ma i dati sono chiari e dimostrano come il mercato editoriale sta attraversando,
come ampiamente descritto nei capitoli precedenti, una fase di svolta e di
transizione. Lo sviluppo del digitale è ormai certo e sicuro, e vari sono i casi
ovvero gli esempi di case editrici che stanno cercando di attrezzarsi in maniera
adeguata per rispondere “presente” a questa nuova sfida. Sicuramente le strategie
delle case editrici non sono più uguali a quelle di 10 anni fa, poiché non si poteva
69
immaginare un cosi rapido sviluppo della realtà digitale. Oggi si ha, perciò, il
passaggio da una strategia tradizionalista e statica ad una più aperta a qualsiasi
tipo di cambiamento e dinamica.
Anche la stessa Rubbettino sta cercando di rispondere “presente” a questa nuova
realtà editoriale, in modo tale da non rimanere fuori dal mercato digitale, cercando
di dare importanza allo sviluppo tecnologico in modo tale da poter ricoprire in un
futuro un ruolo da protagonista nel mercato editoriale digitale italiano.
5.1 Possibili strategie Rubbettino
L'azienda vuole essere presente all'interno di questa nuova realtà digitale e sta,
perciò, valutando la possibilità di creare una piattaforma di self publishing, o
propria attraverso lo sviluppo interno oppure facendo riferimento ad una
piattaforma libera esterna (software libero) e modificarla a proprio piacimento.
La creazione di una piattaforma di self publishing attraverso uno sviluppo interno
richiede la presenza di risorse interne ovvero esterne altamente specializzate per la
creazione della piattaforma, con un relativo investimento per la creazione della
stessa. In questo caso è possibile intraprendere due tipi di strategia. Una si base
esclusivamente sul personale interno all'azienda, il quale attraverso degli accurati
corsi di formazione risulterà pronto a qualsiasi lavoro richiesto in tale ambito
ovvero settore. In questo caso bisognerà effettuare innanzitutto uno screening del
personale interno e capire chi è più o meno adatto ovvero in grado di essere
all'altezza di tale nuova mansione. L'altra strategia si base invece sul reclutamento
di risorse esterne altamente specializzate nel settore ovvero campo richiesto
dall'azienda. In questo caso bisogna effettuare delle precise e accurate modalità di
reclutamento del personale attraverso colloqui ovvero dimostrazioni anche
pratiche relativamente all'adeguatezza del personale selezionato.
Anche i costi relativi alle due strategie sopra elencate sono differenti. Infatti
mentre nel primo caso si fa riferimento a personale già interno all'azienda, quindi
non vi sono costi aggiuntivi (stipendi), nel secondo viene, invece, posto l'accento
70
sulla possibilità di assunzione di altro personale all'interno dell'azienda, ciò
comporterebbe la remunerazione di più personale, con un conseguente maggiore
sforzo ed investimento economico da parte dell'azienda stessa.
Altra possibilità è quella di far riferimento ad una piattaforma libera esterna
(software libero) e modificarla in base alle proprie esigenze.
Ma cosa si intende per software libero?
5.2 Software libero
Il software libero è un software pubblicato con una licenza che permette a
chiunque di utilizzarlo e che ne incoraggia lo studio, le modifiche e la
redistribuzione. La parola libero non implica la possibilità di utilizzare tale
software in maniera indiscriminata: il software libero è comunque soggetto ad una
licenza d'uso. Esso si contrappone quindi al software proprietario ed è differente
dalla concezione open source, incentrandosi sulla libertà dell'utente e non solo
sull'apertura del codice sorgente, che è comunque un pre-requisito del software
libero. Rispetto al software proprietario, la licenza d'uso del software libero
permette di:
eseguire il programma per qualsiasi scopo;
accedere alla struttura interna del programma (codice sorgente), studiarla
ed eventualmente modificarla;
ridistribuirlo in un numero di copie illimitato.
La licenza d'uso pone in genere i seguenti vincoli:
gli autori precedenti del software devono essere menzionati anche nelle
versioni modificate, lasciando intatto il loro copyright;
in seguito ad una modifica, non è possibile applicare una licenza d'uso
incompatibile con la licenza originaria o che vada contro le norme della
licenza stessa;
71
normalmente, nella licenza, vi è una clausola che sancisce la non usabilità
del software se non si rispetta la licenza d'uso o se una o più norme della
stessa licenza non sono valide per termini di legge;
quando si distribuisce un codice binario occorre o distribuire insieme
anche i sorgenti o garantire per iscritto la possibilità a tutti gli utenti di
venirne in possesso dietro richiesta.
Secondo Richard Stallman e la Free Software Foundation da lui fondata, un
software si può definire libero solo se garantisce quattro "libertà fondamentali":
Libertà 0: Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
Libertà 1: Libertà di studiare il programma e modificarlo.
Libertà 2: Libertà di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare
il prossimo.
Libertà 3:Libertà di migliorare il programma e di distribuirne
pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne
tragga beneficio.
Un programma è software libero se l'utente ha tutte queste libertà. In particolare,
se è libero di ridistribuire copie, con o senza modifiche, gratis o addebitando delle
spese di distribuzione a chiunque ed ovunque. Essere liberi di fare queste cose
significa (tra l'altro) che non bisogna chiedere o pagare nessun permesso.[38]
Un software libero presenta alcuni vantaggi, quali:
possibilità di modificare liberamente il software, è possibile
personalizzarlo ed adattarlo alla proprie esigenze;
il codice sorgente è sottoposto ad una revisione da parte di moltissime
persone, pertanto è più difficile che contenga bachi e malfunzionamenti;
72
se viene scoperto un baco o una falla di sicurezza, la sua correzione di
solito è molto rapida;
difficile inserire all'interno del sito cavalli di troia, spyware in quanto
facilmente rilevabili ed eliminabili;
il software libero si presta a creare nuove opportunità di business nel
campo della formazione e del supporto, oltre che della eventuale
personalizzazione del software;
collaborando con sviluppatori volontari e utilizzando il lavoro della
comunità, anche le piccole e medie imprese sono in grado di sviluppare e
vendere prodotti di alta qualità, senza dover ampliare il loro organico.
Se da una parte il software libero presenta dei vantaggi, dall'altra bisogna elencare
anche i possibili svantaggi o le critiche che gli vengono mosse, ossia:
essendo un lavoro volontario, lo sviluppo del software libero sarebbe più
lento rispetto al software proprietario;
lo sviluppo del software libero avrebbe una struttura anarchica, che porta a
risultati incoerenti e ad una mancanza di uniformità e consistenza;
nonostante il codice sorgente sia liberamente disponibile, non tutti sono in
grado di apportarvi modifiche;
alcune tipologie di software, soprattutto di nicchia, non sarebbero
disponibili come software libero.[38]
La Rubbettino è maggiormente propensa all'attuazione di una piattaforma di self
publishing mediante l'utilizzo di un software libero, avendo all'interno un numero
sufficiente di personale che potrebbe essere impiegato per tale scopo.
Relativamente alla possibile scelta della piattaforma su quale fare affidamento, ne
sono state analizzate due, ossia:
Booktype (http://www.sourcefabric.org/en/booktype/)
Pressbooks (http://pressbooks.com/)
73
5.3 Booktype
Booktype è una piattaforma libera che consente ai propri utenti la scrittura ovvero
la pubblicazione dei propri libri.
Fig.23 Booktype / user
Varie sono le funzionalità ovvero le caratteristiche offerte da tale piattaforma, che
consentono agli utenti di poter navigare al suo interno con molto facilità, avendo a
disposizione molte delle funzioni offerte già all'interno della propria bacheca.
Una delle principali caratteristiche di Booktype è sicuramente la scrittura
collaborativa, ossia la possibilità di collaborazione da parte di più autori alla
stesura di uno stesso libro. Tale collaborazione avviene attraverso la creazione di
gruppi all'interno della piattaforma stessa che consentono l'interazione e la
condivisione di idee ovvero di opinioni tra gli utenti stessi.
74
Fig.24 Gruppo Booktype
Creare un gruppo all'interno della piattaforma è molto semplice da effettuare. Una
volta creato il gruppo è possibile aggiungere altri utenti al suo interno. Oltre
all'aggiunta di utenti è possibile aggiungere anche vari libri in modo tale da avere
all'interno del gruppo stesso una vera e propria galleria / libreria. È possibile
modificare il testo ovvero l'organizzazione di un determinato libro in qualsiasi
momento.
Lo stile della piattaforma è molto simile a quello di un social network (stile
facebook) nel quale ogni utente ha un proprio profilo, facilmente modificabile e
aggiornabile. L'utente ha la possibilità di avere a disposizione la lista di tutti i
gruppi, di tutti i libri e di tutti gli utenti che utilizzano tale piattaforma, e può
facilmente entrare in contatto con essi. Inoltre l'utente può richiedere l'iscrizione
ad un determinato gruppo, in modo tale da partecipare alla realizzazione di un
libro. Come un social network che si rispetti, anche in Booktype vi è la possibilità
di scrivere i propri “stati” o “tweet”, e di entrare in contatto con gli altri utenti
attraverso una live chat.
Attraverso Booktype si ha la possibilità di poter scrivere un libro direttamente
sulla piattaforma digitale (editing online) ovvero di importare anche file
dall'esterno.
75
Fig. 25 Booktype / creare libro
Booktype offre agli utenti la possibilità di caricare i propri libri all'interno della
piattaforma senza alcun costo. Permette di modificare la struttura ovvero la
composizione del proprio libro in qualsiasi momento, aggiungendo ovvero
rimuovendo capitoli e parti. La piattaforma inoltre consente ai lettori (utenti) di
leggere i libri/testi/opere gratuitamente all'interno della piattaforma stessa. Non
permette ai propri utenti la possibilità di commentare ovvero votare un
determinato libro. Non dispone di una propria piattaforma di e-commerce,
all'interno della quale i propri utenti potrebbero mettere in vendita i propri libri.
Viene, invece, a creare un collegamento, nel momento in cui si decide di
pubblicare un libro, con il sito Lulu.com. Anche il servizio di print on demand,
ossia presenza sul sito di un servizio di stampa che prevede la realizzazione di un
libro dietro ordinazione anche di una singola copia, non è presente all'interno
della piattaforma. Come nel caso dell'e-commerce, Booktype permette un
collegamento con il sito Lulu.com.
Non vi sono all'interno servizi di editing online, ossia la piattaforma con l'ausilio
dei propri collaboratori aiuta l'autore nella stesura e pubblicazione di un libro
offrendo servizi gratuiti ovvero a pagamento. L'autore deve fare affidamento solo
sulle proprie capacità e competenze.
Booktype non consente l'interazione con i maggiori social network, ad esempio
76
twitter e facebook, non venendo in questo modo a creare un collegamento esterno
alla piattaforma stessa. Al suo interno non dispone di un motore di ricerca full text,
ossia non permette di effettuare una ricerca all'interno dei testi caricati nel sito in
modo tale da trovare velocemente un libro di proprio gradimento.
Tale piattaforma è stata utilizzata da sito Youcanprint.it come piattaforma di self
pubblishing all'interno del sito stesso (Bookby : http://bookby.youcanprint.it/)
5.4 Pressbooks
Pressbooks è una piattaforma libera che consente ai propri utenti di poter scrivere
ovvero pubblicare le proprie opere.
Fig.26 Pressbooks
Per ogni libro creato dagli utenti, viene ad essere creato un profilo, relativo al
libro stesso, attraverso il quale l'utente può modificare ovvero organizzare il libro
a proprio piacimento, con la possibilità di aggiungere e togliere capitoli ovvero
parti. Tutte le funzioni che la piattaforma mette a disposizione dei propri utenti
sono ben visibili nella schermata di riferimento (fig.27).
La piattaforma offre la possibilità ai propri utenti di poter scrivere un libro
direttamente sulla piattaforma stessa (editing online) ovvero importando un file
77
dall'esterno, in formato docx, odt, epub, wxr. Permette inoltre ai propri utenti di
poter creare una piattaforma di collaborazione, attraverso la quale l'autore della
piattaforma decide quali ruoli assegnare agli altri utenti, scrittore, editore,
amministratore, i quali riceveranno una email di invito di iscrizione alla
piattaforma stessa. Consente, perciò, anche la scrittura collaborativa, in base al
ruolo assegnato dall'autore stesso.
Consente, anche, la lettura gratuita di un libro se si entra a far parte della
piattaforma di riferimento dell'autore. Inoltre, consente ai propri utenti di poter
commentare un determinato libro ma non di votarlo.
Fig. 27 Pressbooks / creare libro
Pressbooks offre la possibilità di caricare ovvero scrivere un libro gratuitamente
all'interno della piattaforma stessa oppure importando un file dall'esterno.
Come è possibile vedere dalla fig.28 risulta molto semplice modificare, creare o
cancellare parti / capitoli del libro di riferimento. Infatti la piattaforma aiuta
l'utente attraverso delle indicazione poste alla sinistra della schermata,
indirizzandolo nelle diverse azioni che potrebbe compiere per migliorare ovvero
comporre un proprio libro.
La piattaforma non dispone di servizi di editing online, ossia non aiuta l'autore,
con l'ausilio dei propri collaboratori, nella stesura e pubblicazione di un libro
78
offrendo servizi gratuiti ovvero a pagamento. Al suo interno non dispone di un
motore di ricerca full text e non presenta neanche un integrazione / collegamento
con i principali social network esistenti, ad esempio facebook e twitter.
Pressbooks non dispone di una propria piattaforma di e-commerce. Suggerisce
invece ai propri utenti un canale di e-commerce: Bookbaby
(http://www.bookbaby.com), che permette la vendita in 11 piattaforme differenti,
Kindle Store, Barnes & Noble, Apple's iBook store, Kobo...Non è presente
all'interno della piattaforma il servizio di print on demand. Anche in questo caso,
Pressbooks suggerisce ai propri utenti un collegamento con un'altra piattaforma
print on demand, ossia: createspace (www.createspace.com).
2.5 Confronto: Booktype vs Pressbooks
Nella tabella che segue viene ad essere effettuata un'analisi, ovvero un confronto,
relativa alle piattaforme sopra elencate. L'analisi riguarda la comparazione
esistente tra le due piattaforme e i parametri di valutazione descritti nel Capitolo
IV. Il pallino colorato (●) indica che la piattaforma x presa in considerazione
soddisfa ovvero possiede il parametro y di valutazione. La cella vuota indica
invece il caso contrario, ossia la non presenza del parametro y all'interno della
piattaforma di riferimento x.
Nel caso del numero utenti la cella vuota sta ad indicare che non è stato possibile
definire il numero di utenti presenti all'interno della piattaforma presa in esame.
79
Booktype Pressbooks
Social network
Print on demand
Editing online ● ●
Incentivazione scrittura
Collaborazione scrittura ● ●
Servizi editing
Funzioni social interne ●
Ricerca
Caricare libro gratis ● ●
Leggere libro gratis ● ●
Numero utenti
e-commerce
Tab.2 Confronto
Dall'analisi effettuata, sia in base alle funzioni che la piattaforma offre e sia alle
prospettive future di miglioramento che la stessa piattaforma andrà ad offrire,
Pressbooks è il software consigliato all'azienda per la creazione di un proprio
portale di self publishing.
Sicuramente sono da valutare oltre alle funzioni che la piattaforma presenta anche
i costi e i tempi relativi alla sua realizzazione. Relativamente ai costi, bisogna
capire se il personale interno all'azienda sia sufficiente ovvero adatto alla
realizzazione, ossia ridimensionamento, di tale piattaforma. Nel caso in cui il
personale interno non sia sufficiente o non abbia tutte le competenze utili alla
realizzazione di tale progetto, l'azienda deve fare affidamento su personale esterno
altamente specializzato, in questo caso, però, i costi andrebbero ad aumentare.
Relativamente ai tempi, invece, non è semplice indicare con precisione la durata
di tempo utile per la realizzazione del progetto, ma è possibile definire un
intervallo temporale. Tale intervallo temporale oscillerebbe tra i tre e i cinque
mesi di lavoro.
80
Dalle prove effettuate è stato possibile constatare come la piattaforma
Pressbooks si è prestata con più facilità e duttilità a possibili cambiamenti ovvero
aggiustamenti utili alla realizzazione del sito. Inoltre, è stato possibile osservare
come tale piattaforma da una maggiore possibilità di personalizzazione e modifica
in base alle proprie esigenze e alle proprie prerogative. Ciò è molto importante,
poiché anche all'interno di una piattaforma sul web l'azienda riesce ad imporre il
proprio stile e il proprio marchio.
Pressbooks dispone, quindi, di maggiori plugin. Il plugin in campo informatico è
un programma non autonomo che interagisce con un altro programma per
ampliarne le funzioni. La capacità di un software di supportare i plugin è
generalmente un'ottima caratteristica, perché rende possibile l'ampliamento e la
personalizzazione delle sue funzioni da parte di terzi, in maniera relativamente
semplice e veloce.
Dispone, inoltre, di una licenza che permette la modifica sostanziale del sito senza
nessun particolare vincolo o limitazione. Pressbooks stesso è plugin di Wordpress,
altra piattaforma software di “personal publishing”.
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CONCLUSIONI
L'obiettivo del mio lavoro di tesi è stato quello di suggerire all'azienda Rubbettino
una possibile strategia da adottare, in modo tale da competere efficacemente
all'interno del mercato editoriale digitale.
La scelta dell'azienda riguarda la possibilità di creare una propria piattaforma di
self publishing attraverso uno sviluppo interno oppure utilizzando un software
libero che offre la possibilità di attuare modifiche in base alle proprie esigenze ed
obiettivi.
Prima di arrivare alla scelta ovvero soluzione definitiva, ho analizzato una serie di
siti / piattaforme web relative al self publishing. Dalle numerose analisi effettuate,
sono riuscito ad estrapolare una serie di informazioni utili a capire tale fenomeno.
Le informazioni raccolte, inoltre, sono state utili per capire sia la funzionalità dei
vari siti sia la nuova realtà editoriale, rappresentata dal digitale. Raccogliendo,
quindi, una quantità di dati utili e sufficienti ad analizzare e capire tale fenomeno,
sono riuscito a definire una possibile strategia che la Rubbettino potrebbe seguire
in un immediato futuro. Inoltre, grazie agli incontri avuti con i responsabili
dell'azienda, ho potuto capire quali siano i traguardi che la Rubbettino si è
prefissata a riguardo, cercando di definire una strategia in linea con gli obiettivi
aziendali.
La strategia da me suggerita riguarda la realizzazione di una piattaforma di self
publishing utilizzando un software libero esterno, in quanto la creazione di una
piattaforma, creata attraverso lo sviluppo interno, richiederebbe un maggiore
sforzo economico, dovuto o ad un'eventuale formazione del personale interno
oppure al reclutamento di personale altamente specializzato dall'esterno.
Dall'analisi di mercato effettuata, la piattaforma da me consigliata è Pressbooks,
software libero, plugin di WordPress, che ha risposto in maniera più efficace ed
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efficiente alle valutazioni effettuate.
Rispetto all'altra piattaforma analizzata, ossia Booktype, non solo Pressbooks
fornisce più funzionalità al suo interno, ma si presta meglio a possibili modifiche,
utili per le politiche e per gli obiettivi che l'azienda si prefigge, in modo tale da
riuscire a personalizzare il più possibile la piattaforma stessa, cercando di far
prevalere anche nel web il proprio stile e la propria immagine.
La mia analisi si è svolta in una fase ancora embrionale, in quanto l'azienda
sta ancora valutando il proprio ruolo all'interno dell'universo del self
publishing. Non è stato possibile definire con esattezza una stima dei costi,
in quanto bisogna capire se il personale interno è adatto e se dispone di tutte
le competenze utili per la creazione della piattaforma. Relativamente alla
stima dei tempi, così come nel caso dei costi, non è stato ovviamente possibile
definire con certezza la durata di quest'ultimo, anche se da una prima stima il
tempo di realizzazione oscillerebbe tra i tre e i cinque mesi di attività.
Sicuramente è stato possibile suggerire alcune correzioni relative al software
Pressbooks, come, ad esempio, la creazione all'interno della piattaforma di un
collegamento al sito di e-commerce dell'azienda, la possibilità di poter offrire ai
propri utenti il servizio dell'editing online (correzione di bozze, impaginazione,
etc..), la creazione di gruppi, che possono fungere da blog, quindi da centri di
discussione e condivisione di idee e opinioni tra gli utenti della piattaforma, e la
creazione di un collegamento con i principali social network esistenti (Facebook e
Twitter), in modo tale da avere una più ampia visione e una maggiore pubblicità
sul web.
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