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Terza settimana - Sobrietà: trasformazione del cuore

Martedì

[...] Ciò che il Vangelo ci insegna ha conseguenze sul nostro modo di pensare, di sentire e di vivere.

Non si tratta tanto di parlare di idee, quanto soprattutto delle motivazioni che derivano dalla

spiritualità al fine di alimentare una passione per la cura del mondo. (LS 216)

Bellissimo riscoprire che il cristiano è una persona che ha a cuore il mondo: sa bene che è un dono

di Dio e a lui è chiesto di farsene carico, di custodirlo per il bene di tutti. Appassionati del mondo!

Infatti non sarà possibile impegnarsi in cose grandi soltanto con delle dottrine, senza una mistica

che ci animi, senza «qualche movente interiore che dà impulso, motiva, incoraggia e dà senso

all’azione personale e comunitaria». (Laudato Si 216)

La necessità di un movente interiore …insomma che cosa mi muove, mi mette in cammino ma

anche in discussione guardando alle vicende che succedono in grande (pensa alla terra dei

fuochi e allo scandalo che la gente di quella terra sta facendo emergere, combattendo, lottando

per vivere) ma anche più in piccolo alle scelte che ogni giorno noi mettiamo in atto (pensa al

consumo di acqua e di luce che tu ogni giorno effettui senza porre troppa attenzione …tanto

paga papà e poi ce n’è in abbondanza!). Ciò che ci muove è la consapevolezza che il mio

compito è di restituire e non di derubare, di far si che ne basti per tutti e non di pensare solo a me

stesso. Ciò che ci muove non può che essere la consapevolezza che “tu sei mio fratello” a nome

del vangelo. Se è questo ciò che ci guida forse potremo provare a fare dei piccoli passi concreti

anche se non ci vengono naturali. Potremo impegnarci con concretezza a livello personale per poi

essere stimolo per le nostre comunità (scuola, squadra, amici). Ciò che mi muove a prendermi cura

del mondo è la possibilità di non pensare solo a me stesso e di riconoscere negli altri dei fratelli, figli

dello stesso Padre.

Ehi qui siamo proprio tutti chiamati in causa: non basta dire che l’ecologia, la cura per la casa

comune è affare di altri, noi dobbiamo già occuparci della catechesi, dell’oratorio, delle attività

della comunità cristiana. Proprio perché chiamati ad essere custodi dell’opera di Dio invece

dobbiamo cambiare le nostre abitudini. Quali scelte a proposito di differenziazione dei rifiuti,

inquinamento, consumi-sprechi si stanno vivendo nella tua famiglia? E nella tua

comunità/oratorio? E tu puoi fare qualcosa per migliorare la situazione? (sii concreto e non restare

solo, cerca qualcuno che con te ci stia a promuovere una conversione del cuore.

«Dobbiamo fare l’esperienza di una conversione, di una trasformazione del cuore».(Laudato Si 218)

E tu ci stai? Non aspettare che si muova qualcun altro: tocca a te. Cerca sul sito campanili verdi

(troverai qualche azione concreta da attuare e proporre anche ad altri!):

http://www.rudyz.net/apps/corsaro/filibuster.php?env=flb_eclettico&site=eclettico&id=A0000001V

P01IG

Anche oggi custodiamo la preghiera per il papa: Ti preghiamo Signore Gesù per Papa Francesco.

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La sua venuta tra noi è proprio un regalo, segno della carità del vescovo di Roma per tutta la

Chiesa.

Nel suo insegnamento ci sta aiutando a mettere al centro i poveri,

ci sta ricordando e mostrando la gioia del vangelo,

ci sta invitando ad essere fratelli con ogni persona: così è per noi un segno della tua presenza.

Te lo affidiamo e lo attendiamo con trepidazione.

Mercoledì

Erin Brockovich - Forte come la verità (Erin Brockovich, USA 2000 –

130 minuti)

di Steven Soderbergh; con Julia Roberts, Albert Finney, Aaron Eckhart,

Marg Helgenberger, Peter Coyote, Cherry Jones

Nessuna istruzione specifica. Tre figli piccoli da mantenere. Due mariti alle

spalle. Solo 16 dollari nel conto in banca. È la complicata situazione in cui

versa Erin Brockovich, bella e giovane donna della California degli anni

“90, che si ritrova a lavorare come assistente di uno studio legale della zona. Situazione che verrà

stravolta quando, sistemando della pratiche per una causa, si imbatterà in un clamoroso caso di

ingiustizia a danno di umili famiglie causato da una multimiliardaria società elettrica, rea di aver

contaminato per anni le falde acquifere, provocando tumori ai residenti. La sua forza, il suo

coraggio e tutta la sua passione la porteranno, insieme all’avvocato Ed Masry, ad aiutare un’intera

comunità a ottenere giustizia e a sperare nuovamente in un futuro migliore. Tratto da una storia

vera.

Oscar, Golden Globe, SAG e BAFTA a Julia Roberts come “miglior attrice protagonista”. Altre

quattro nomination all’Oscar: miglior film, regia, attore non protagonista (Finney) e sceneggiatura

originale.

Tre domande alla protagonista:

1. Carissima Erin, che cosa l’ha spinta a dedicare tempo ed energia per la causa di Hinkley?

È stato il pensiero che, al posto di quelle donne e di quei bambini, ci sarei potuta essere io e i miei

figli. Era straziante assistere al dolore che quelle famiglia provavano, e dentro di me è scattata una

molla che mi ha spinta a far sì che cose del genere non possano più avvenire. Inoltre, le enormi

bugie con cui tutta quella gente era stata raggirata solo perché semplice e non molto colta, mi

hanno portato a difenderli con tutta me stessa.

2. È la stessa donna che era prima di intraprendere la causa?

Assolutamente no. Ho sempre e solo pensato a me stessa, e ai miei bambini naturalmente. Non mi

sono mai preoccupata delle “sfortune” degli altri, pensando solo alle mie. L’ingiustizia che ho

assaporato a Hinkley e, soprattutto, la speranza che ho letto negli occhi dei suoi abitanti, hanno

trasformato il mio cuore, rendendomi una persona migliore. Mi sono sempre sentita uno zero, una

buona nulla. Durante la causa, invece, ho capito che potevo essere d’aiuto, anzi, da traino

all’intera comunità.

3. Qual è il guadagno più grande che ha ottenuto da tutta questa faccenda?

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La speranza che le cose, anche le più dolore, si possono sempre cambiare in meglio.

Anche oggi custodiamo la preghiera per il papa: Ti preghiamo Signore Gesù per Papa Francesco.

La sua venuta tra noi è proprio un regalo, segno della carità del vescovo di Roma per tutta la

Chiesa.

Nel suo insegnamento ci sta aiutando a mettere al centro i poveri,

ci sta ricordando e mostrando la gioia del vangelo,

ci sta invitando ad essere fratelli con ogni persona: così è per noi un segno della tua presenza.

Te lo affidiamo e lo attendiamo con trepidazione.

Giovedì

Dal Vangelo secondo Marco (Mc. 3,1-6) 1Entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, 2e stavano a

vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. 3Egli disse all’uomo che aveva la mano

paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». 4Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del

bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. 5E guardandoli tutt’intorno

con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la

tese e la sua mano fu guarita. 6E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro

di lui per farlo morire.

Mi immagino quanto possa essere stato desolante essere lì in quel sabato … Provo a scrutare lo

sguardo e il cuore di Gesù: si guarda attorno con indignazione e rattristato! Ma come è possibile?

C’è un uomo che non può utilizzare la sua mano (non può accarezzare, aiutare, stringere la mano

in segno di cordialità …) e sembra avere attorno persone dal cuore duro, incapaci di provare

tenerezza, bloccate da una legge che sembra non essere a favore dell’uomo! Mi colpisce vedere

Gesù rattristato e rattristato per la durezza del cuore di quegli uomini, incapaci di cambiare il loro

atteggiamento. E guarda a caso, dopo il miracolo di Gesù questi non esultano, non sanno gioire

del fatto che a un uomo è stata ridata la vita, la possibilità di riprendere a entrare in contatto con

gli altri senza problemi. Insomma per cambiare il cuore , per trasformarlo un ingrediente

fondamentale è saper gioire quando avviene qualcosa di buono nella vita di qualche altra

persona …appunto riconoscendo che è un fratello che sta meglio e con lui puoi gioire perché la

sua vita può godere di un dono! Certo il Signore Gesù non sarà rattristato nello scoprire che

abbiamo un cuore così (ehi non andare tanto lontano dalla tua classe … basterebbe pensare a

quando un tuo compagno prende un bel voto e tu …sei semplicemente invidioso! Questo è ben

distante da un cuore trasformato!)

Pensaci su:

- Ritieni di avere un cuore di pietra (duro!) o un cuore di carne (capace di amare)? Cosa te

lo fa dire?

- Chi/che cosa ha il potere di trasformare le tue durezze (gli spigoli del tuo cuore) in

tenerezza, in accoglienza, in sorriso e accettazione?

- Quali abitudini sei disposto a cambiare per prenderti più cura della casa comune che è il

mondo (cfr sottolineature di martedì)?

Preghiera

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Signore Gesù, tante volte pensiamo che essere cristiani ci esima dal diventare buoni cittadini,

immaginiamo che ci siano degli sconti proprio per noi. E invece tu ci dici che non solo non ci sono

sconti ma anzi si paga di più: il vangelo è esigente e ci chiede di trasformare il nostro cuore.

Donaci il tuo Spirito, togli in noi il cuore di pietra e metti in noi un cuore di carne, come il tuo. Amen

Anche oggi custodiamo la preghiera per il papa: Ti preghiamo Signore Gesù per Papa Francesco.

La sua venuta tra noi è proprio un regalo, segno della carità del vescovo di Roma per tutta la

Chiesa.

Nel suo insegnamento ci sta aiutando a mettere al centro i poveri,

ci sta ricordando e mostrando la gioia del vangelo,

ci sta invitando ad essere fratelli con ogni persona: così è per noi un segno della tua presenza.

Te lo affidiamo e lo attendiamo con trepidazione.