Teresauro

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DIRITTO TRIBUTARIO, PROFESSOR CONTRINO. quali sono le imposte di cui abbiamo parlato, sono di 2 categorie: dirette e indirette. questa dicotomia si basa sulla capacita contributiva colpita col tributo. sono dirette quelle che colpiscono dirett la capacita economica e sono irpef ires e irap. il reddito è la ricchezza prodotta. la capacita economica per eccellenza. le imposte indirette colpiscono delle manifestazioni economiche che indirettamente esprimono capacita contributiva, e sono l imposta sul valore aggiunto, quella di registro e delle donazioni e successorie. perché sono indirette? perché se io compro un bene esprimo capacita economica e su quel bene pago l'iva ma è una manifestazione indiretta di capacita contributiva. se mi compro un fay pago piu iva di un giubbotto conpibel. l iva è proporzionale alla ricchezza che esprimo o manifesto, per questo è imposta indiretta. l imposta di registro: colpisce manif econ indiretta perché colpisce le transazioni economiche onerose che sono esenti iva, l imposta di registro è complementare all iva. se compro immobile pago imposta di registro sulla acquisto dell immobile e manifesto indirettamente una ricchezza. l imposta di registro e iva sono complementari perché rispondono al principio che se applichi iva non paghi imposta di registro. se io compro immobile da costruttore che è sogg passivo iva, pago iva altrimenti se compro dal privato pago l imposta di registro. ogni volta che si fanno delle transazioni si applica imposta. anche in un prestito c'è iva. l imposta sulle donazioni colpisce tutte quelle transazioni che avvengono a carattere gratuito. sono transazioni gratuite sia donazioni che le eredita come quella dello zio d'America. l imposta colpisce questo tipo di transazioni. quindi vengono colpite tutte le manifestazioni di ricchezza, l iva e quelle di registro colpiscono quelle a carattere oneroso le altre sono colpite dalle imposta sulle successioni e sulle donazioni. invece irpef ires e irap colpiscono direttamente la ricchezza. poi ci sono la tarsu ici imu che rispondono ad altre finalità. irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche va a colpire tutte e solo le persone fisiche invece l ires colpisce i sogg diversi dalle persone fisiche quindi enti commerciali e non commerciali. nella riforma realizzata nel 2004, tremonti penso di spostare gli enti non commerciali sotto l irpef. noi abbiamo un imposta ires che colpisce gli enti diversi dalle società quindi enti commerciali e non commerciali. di queste due la piu importante è l irpef per il numero di persone soggette a quest imposta infatti da il maggior gettito allo stato,inoltre tiene in piedi il sistema tributario e la ragione per la quale l irpef tiene in piedi lo stesso sistema tributario è il fatto di essere progressiva, perché le aliquota media cresce al crescere del reddito, le altre imposte sono proporzionali. quando abbiamo studiato l art 53 della cost abb visto che il sistema trib è improntato a criteri di progressività.e l unica è l irpef e per questo tiene in piedi l intero sistema tributario. irpef e ires non sono mondi paralleli perché dietro le società ci sono le persone fisiche, quindi i dividendi che vengono dalla societa al netto dell ires sono soggetti a irpef. quindi dobbiamo coordinare le imposte perché abb il divieto in costituzione di doppia imposizione e ha anche radici costituzionali e se si sommassero irpef e ires sulla stessa ricchezza ci sarebbe un esproprio e l art 53 dice che non puoi espropriare ricchezza, sarebbe contrario al principio della capacita contributiva. attualmente il metodo di contrasto alla doppia imposizione è la detrazione di ciò che è stato pagato in maniera parziale a titolo di ires. la somma delle due realizza di solito un aliquota complessiva approssimativamente del 40 percento che è ciò che paga chi ha redditi >75 mila euro. quindi hanno calibrato e coordinato le due imposte perché risultasse un peso fiscale quanto meno sopportabile. l irpef è imposta PERSONALE, vuol dire che nella determinazione dell imposta si tiene conto di una serie di fatti che riguardano il contribuente e non il reddito, quindi si prevede un riconoscimento di spese che non c'entrano col reddito, in modo che la tassazione sia conforme alla costituzione. intanto bisogna tassare il reddito al netto delle spese di

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Diritto Tributario

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DIRITTO TRIBUTARIO, PROFESSOR CONTRINO. quali sono le imposte di cui abbiamo parlato, sono di 2 categorie: dirette e indirette. questa dicotomia si basa sulla capacita contributiva colpita col tributo. sono dirette quelle che colpiscono dirett la capacita economica e sono irpef ires e irap. il reddito è la ricchezza prodotta. la capacita economica per eccellenza. le imposte indirette colpiscono delle manifestazioni economiche che indirettamente esprimono capacita contributiva, e sono l imposta sul valore aggiunto, quella di registro e delle donazioni e successorie. perché sono indirette? perché se io compro un bene esprimo capacita economica e su quel bene pago l'iva ma è una manifestazione indiretta di capacita contributiva. se mi compro un fay pago piu iva di un giubbotto conpibel. l iva è proporzionale alla ricchezza che esprimo o manifesto, per questo è imposta indiretta. l imposta di registro: colpisce manif econ indiretta perché colpisce le transazioni economiche onerose che sono esenti iva, l imposta di registro è complementare all iva. se compro immobile pago imposta di registro sulla acquisto dell immobile e manifesto indirettamente una ricchezza. l imposta di registro e iva sono complementari perché rispondono al principio che se applichi iva non paghi imposta di registro. se io compro immobile da costruttore che è sogg passivo iva, pago iva altrimenti se compro dal privato pago l imposta di registro. ogni volta che si fanno delle transazioni si applica imposta. anche in un prestito c'è iva. l imposta sulle donazioni colpisce tutte quelle transazioni che avvengono a carattere gratuito. sono transazioni gratuite sia donazioni che le eredita come quella dello zio d'America. l imposta colpisce questo tipo di transazioni. quindi vengono colpite tutte le manifestazioni di ricchezza, l iva e quelle di registro colpiscono quelle a carattere oneroso le altre sono colpite dalle imposta sulle successioni e sulle donazioni. invece irpef ires e irap colpiscono direttamente la ricchezza. poi ci sono la tarsu ici imu che rispondono ad altre finalità. irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche va a colpire tutte e solo le persone fisiche invece l ires colpisce i sogg diversi dalle persone fisiche quindi enti commerciali e non commerciali. nella riforma realizzata nel 2004, tremonti penso di spostare gli enti non commerciali sotto l irpef. noi abbiamo un imposta ires che colpisce gli enti diversi dalle società quindi enti commerciali e non commerciali. di queste due la piu importante è l irpef per il numero di persone soggette a quest imposta infatti da il maggior gettito allo stato,inoltre tiene in piedi il sistema tributario e la ragione per la quale l irpef tiene in piedi lo stesso sistema tributario è il fatto di essere progressiva, perché le aliquota media cresce al crescere del reddito, le altre imposte sono proporzionali. quando abbiamo studiato l art 53 della cost abb visto che il sistema trib è improntato a criteri di progressività.e l unica è l irpef e per questo tiene in piedi l intero sistema tributario. irpef e ires non sono mondi paralleli perché dietro le società ci sono le persone fisiche, quindi i dividendi che vengono dalla societa al netto dell ires sono soggetti a irpef. quindi dobbiamo coordinare le imposte perché abb il divieto in costituzione di doppia imposizione e ha anche radici costituzionali e se si sommassero irpef e ires sulla stessa ricchezza ci sarebbe un esproprio e l art 53 dice che non puoi espropriare ricchezza, sarebbe contrario al principio della capacita contributiva. attualmente il metodo di contrasto alla doppia imposizione è la detrazione di ciò che è stato pagato in maniera parziale a titolo di ires. la somma delle due realizza di solito un aliquota complessiva approssimativamente del 40 percento che è ciò che paga chi ha redditi >75 mila euro. quindi hanno calibrato e coordinato le due imposte perché risultasse un peso fiscale quanto meno sopportabile. l irpef è imposta PERSONALE, vuol dire che nella determinazione dell imposta si tiene conto di una serie di fatti che riguardano il contribuente e non il reddito, quindi si prevede un riconoscimento di spese che non c'entrano col reddito, in modo che la tassazione sia conforme alla costituzione. intanto bisogna tassare il reddito al netto delle spese di

produzione come la segretaria e il telefono.che vuol dire che l irpef è imposta personale? che si detraggono spese che non c'entrano col reddito come le spese di palestra e quelle funebri. sono spese che riguardano la persona e vengono riconosciute al pari delle spese di produzione del reddito. gli oneri deducibili e le detrazioni sono i mezzi con cui vengono riconosciute le spese della persona e danno la personalità al contributo. invece nell ires non si tiene conto del contribuente ma solo delle spese del reddito. seconda caratteristica è la progressività infatti le aliquote crescono piu che proporzionalmente al crescere del reddito, quella dell irpef è particolare perché è per scaglioni, vuol dire che se 1 ha un reddito di 15 che appartiene al secondo scaglione non mi viene applicato su tutto 15 la seconda aliquota. il reddito è come il pane perché si divide a fette e si applica su ogni fetta l aliquota dello scaglione cui attiene la fetta di reddito. dietro questa cosa ci sta la teoria dell utilità marginale ovvero piu alto è il reddito minore è il sacrificio di privarti del reddito. se uno guadagna 20000 e uno 200 000 ed entrambi sono tassati al 10%: il primo soggetto non si Sa se riuscirà a pagare l affitto con una tassa del 10% il secondo invece campa lussuosamente con diecimila euro al mese. infatti il nostro sistema parte dal principio che se guadagni tanto puoi privarti di tanto reddito. il nostro sistema pero è iniquo perché chi guadagna tantissimo (b. 48 mln l'anno) ha la stessa aliquota di uno che guadagna 75 mila euro. l ires è un imposta proporzionale perché ha aliquota proporzionale.la ragione di questo è legata al fatto che quei redditi affluiranno alle persone fisiche e ci sarà un bilanciamento al momento delle applicazione delle aliquote irpef. secondo il professore per l irpef è necessario allargare gli scaglioni e far pagare fino a 100 mila il 35 percento invece adesso chi ha "soltanto" 75mila di reddito paga gia il 43%, una tassa esosa. qual 'è il presupposto dell irpef? è all art 1 del tuir ed è il posssesso di redditi dell art 6 in cui ci sono delle categorie di redddito: 1)fondiario 2)di capitale 3)di lavoro dipendente (da ora in poi: RLD) 4) di lavoro autonomo (RLA) 5)di impresa 6) redditi diversi. pagano irpef tutti coloro che hanno questi redditi. non esiste nel nostro sistema definizione di reddito tassabile. l art 1 dice che sono tassabili tutti i redditi che rientrano in queste categorie. il nostro è sistema chiuso perché il nostro sistema non tassa quei redditi che sono fuori categoria. infatti è solo il legislatore a dire cosa si tassa ne il legislatore dal 1936 dice che tutti i redditi che non sono tassabili ex lege sono comunque tassabili. Articolo 1 del tuir - Presupposto dell'imposta : "Presupposto dell'imposta sul reddito delle persone fisiche è il possesso di redditi in denaro o in natura rientranti nelle categorie indicate nell'art. 6" anche i redditi da attività illecita sono tassabili.i redditi da attività illecita sono soggetti a clausola di chiusura, infatti i redditi derivanti da atti fatti o attivita qualificabili comme attivita illecita sono tassabili se rientrano fra le categorie dell art. 6, altrimenti si considerano comunque appartenere alla categoria dei redditi diversi, in quest'ultima disposizione si riconosce la clausola di chiusura. per quelli leciti non c'è clausola di chiusura. l art 6 dice che i redditi possono derivare o dall investimento di k (capitale)--> fondiario e di k. invece i redditi d' impresa RLD e RLA derivano da svolgimento dell attività. i redditi diversi derivano sia da k che da attività. il nostro legislatore ha adottato nozione di reddito prodotto perché derivano tutti i redditi di art 6 da fonte produttiva. invece la nozione di reddito entrata tassa tutti quelli che entrano quindi anche la ricchezza donata oppure le vincite di gioco. invece da noi per queste ricchezze c'è di norma la tassazione separata. tutte le categorie di reddito presentano modi di determinazione diversi. quindi quando si

produce reddito bisogna capire qual'è la categ di appartenenza perché hanno regole diverse le categorie. Se faccio consulenza abituale--> rla; la consulenza non abituale--> redditi diversi. nel caso del reddito di lavoro autonomo posso detrarre tutti i costi nel caso invece dei redditi diversi vanno tassati a volte per l intero , al lordo altre al netto. infatti x la determinazione del reddito imponibile i redditi vanno nettizzati secondo le regole di categoria, ad esempio le regole dei redditi di k non riconoscono alcuna spesa per la deduzione. i redditi di k sono tassati al lordo; le deduzioni nei redditi fondiari sono riconosciute forfettariamente, si puo dedurre un 15 percento forfettario e sono determinati per catasto invece i redditi di impresa sulla base del conto economico. anche nel rld la deduzione è forfettaria infatti non deduco a pie di lista le spese del treno e del panino quindi piu abito vicino piu ci guadagno. invece nei redditi di impresa c'è deduzione realizzata a pie di lista; invece nei casi di redditi diversi ci sono casi in cui c'è abbattimento forfettario e altre in cui c'è abbattimento a pie di lista.nell irpef la determinazione del reddito è per cassa invece per il reddito di impresa la determinazione è per competenza. ogni persona fisica può avere diverse categorie di reddito, posso insegnare fare imprenditore e investire. quando le sommo ho il reddito imponibile, teoricamente una persona può rientrare in tutte le categorie e determino ogni reddito secondo le regole di categoria e poi le sommo tutte insieme. la ratio della classificazione contempera piu esigenze: OMOGENEITA: i redditi di ciascuna categoria devono essere omogenei fra loro in modo che siano disciplinabili dalle stesse norme; ONNICOMPRENSIVITA': il legislatore deve catturare il maggior gettito possibile per questo motivo a) deve ampliare ciascuna categoria b)inserisce alcuni redditi sono di carattere spurio come i redditi assimilati agli RLD c) la creazione di categoria residuale rappresentata dai redditi diversi (categoria disomogenea) la categoria serve a: assoggetare determinazione dell'imponibile alle stesse regole e a fornire le stesse indicazioni per tutti i redditi di categoria per gli adempimenti formali (avviso di accertamento, dichiarazione) in ogni caso tutte le categorie reddituali rispondono alla nozione di reddito prodotto seppur interpretata in senso lato invece la categoria dei redditi diversi risponde piu propriamente alla nozione di reddito entrata PRINCIPIO DI CASSA. R.d.K R.d.L e diversi, ovvero i redditi sono tassati se percepiti redditi fondiari: il possesso del reddito è il possesso dell immobile reddito di impresa: possessore del reddito è il possessore dell'impresa. i redditi per essere tassabili devono essere posseduti, il possesso è il legame fra l oggetto della tassazione e il sogg passivo dell imposta oltre ad essere il presupposto dell'imposta sui redditi.è importante capire chi è il possessore del reddito. se c'è un immobile che è diviso fra usufrutto e nuda proprietà, bisogna capire chi è il possessore del reddito: l usufruttuario ha il godimento della cosa e il fatto che lo dia in qualità di usufruttuario in affitto comporta che è possessore del reddito. che vuol dire possedere 1 reddito? c'e 1 art. del c.c che da la nozione di possesso ex 1140 : esercizio di potere sulla cosa che si sostanzia nella proprietà.se noi applichiamo questa cosa al tributario il sistema sfasa. perché noi possiamo trasferire un po di reddito di lavoro autonomo? il reddito è una stazione. se vi dico datemi reddito non potete. il reddito è una stazione, non si può possedere il reddito (la def. di reddito del libro riporta il reddito come incremento patrimoniale derivante da fonte produttiva). non essendo il reddito una cosa che è possibile possedere, il possessore del reddito è chi ne possiede la fonte. nel caso del reddito d impresa il possessore del reddito di impresa è chi è possessore dell impresa.quindi il possesso tributario è diverso dal possesso civilistico perché si determina nel possesso della fonte del reddito. i sogg passivi irpef sono tassabili per i redditi loro propri e non c'è cumulo dei redditi nemmeno fra coniugi. ognuno paga le imposte per se stesso.

il cumulo dei redditi è incostituzionale perché svantaggia i coniugi rispetto ai concubini. adesso se c'è famiglia in cui marito guadagna 50 mila e famiglia in cui entrambi guadagnano 25 mila, quella monoreddito è discriminata rispetto alle famiglie con 2 redditi. la moglie che sta a casa da il suo contributo e se muore il marito deve introdurre certe spese. bisogna introdurre dei meccanismi compensativi che tengano conto del numero dei familiari che ci sono e questo è realizzabile col quoziente familiare che tiene conto del numero dei familiari. se ci fosse qualcuno che porta questo problema in corte costituzionale si noterebbero problemi di incostituzionalità. l' irpef si applica sia alle p.f resid che non redidenti. i sogg residenti in italia pagano le imposta per i redditi ovunque prodotti nel mondo, world wide taxation(principio della tassazione mondiale); i sogg residenti all estero pagano le imposte solo su ciò che hanno prodotto in italia: principio della territorialità. ecco perché valentino rossi aveva la residenza all estero oppure la muti e pavarotti avevano la residenza a montecarlo invece altri come briatore in inghilterra.se ho redditi tutti esteri non ho interesse a stare in italia perché per i non residenti si pagano le imposte solo prodotte in italia. la norma di cui al 23 del tuir detta reddito per reddito il criterio di collegamento e sono di 3 tipi: (continua dopo l'articolo....) <<<<<<Articolo 23 del tuir In vigore dal 1 gennaio 2004 1. Ai fini dell'applicazione dell'imposta nei confronti dei non residenti si considerano prodotti nel territorio dello Stato: a) i redditi fondiari; b) i redditi di capitale corrisposti dallo Stato, da soggetti residenti nel territorio dello Stato o da stabili organizzazioni nel territorio stesso di soggetti non residenti, con esclusione degli interessi e altri proventi derivanti da depositi e conti correnti bancari e postali; c) i redditi di lavoro dipendente prestato nel territorio dello Stato, compresi i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui alle lettere a) e b) del comma 1 dell'articolo 50; d) i redditi di lavoro autonomo derivanti da attivita' esercitate nel territorio dello Stato; e) i redditi d'impresa derivanti da attivita' esercitate nel territorio dello Stato mediante stabili organizzazioni; f) i redditi diversi derivanti da attivita' svolte nel territorio dello Stato e da beni che si trovano nel territorio stesso, nonche' le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni in societa' residenti, con esclusione: 1) delle plusvalenze di cui alla lettera c-bis) del comma 1, dell'articolo 67, derivanti da cessione a titolo oneroso di partecipazioni in societa' residenti negoziate in mercati regolamentati, ovunque detenute; 2) delle plusvalenze di cui alla lettera c-ter) del medesimo articolo derivanti da cessione a titolo oneroso ovvero da rimborso di titoli non rappresentativi di merci e di certificati di massa negoziati in mercati regolamentati, nonche' da cessione o da prelievo di valute estere rivenienti da depositi e conti correnti; 3) dei redditi di cui alle lettere c-quater) e c-quinquies) del medesimo articolo derivanti da contratti conclusi, anche attraverso l'intervento d'intermediari, in mercati regolamentati; g) i redditi di cui agli articoli 5, 115 e 116 imputabili a soci, associati o partecipanti non residenti. 2. Indipendentemente dalle condizioni di cui alle lettere c), d), e) e f) del comma 1 si considerano prodotti nel territorio dello Stato, se corrisposti dallo Stato, da soggetti residenti nel territorio dello Stato o da stabili organizzazioni nel territorio stesso di soggetti non residenti: a) le pensioni, gli assegni ad esse assimilati e le indennita' di fine rapporto di cui alle lettere a), c), d), e) e f) del comma 1 dell'articolo 17; b) i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui alle lettere c), c-bis), f), h), h-bis), i) e l) del comma 1 dell'articolo 50; c) i compensi per l'utilizzazione di opere dell'ingegno, di brevetti industriali e di marchi di impresa nonche' di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico; d) i compensi corrisposti da imprese, societa' o enti non residenti per prestazioni artistiche o professionali effettuate per loro conto nel territorio dello Stato.>>>>>>>>>>>> (...continua) il criterio

1)è quello della localizzazione del bene: reddito fondiario, lo straniero che ha casa in italia, se quella casa la da in affitto deve fare dich in italia. 2) criterio, il criterio del pagatore, se colui che paga il reddito è italiano quel reddito è tassato in italia quindi la fiat che paga il dividendo a un francese costituisce reddito italiano. 3) criterio è il luogo di svolgimento dell attività e vale per il rla e per il reddito di impresa. anche se viene svolta da sogg straniero l attività si considera tassata in italia. per i residenti all estero il problema non c'è. i non residenti hanno perimetro ristretto. l art 2 dice (continua dopo l'articolo....) <<<<<Articolo 2 89 legge 24 dicembre 2007 n.244.) In vigore dal 1 gennaio 2008 Soggetti passivi dell'imposta sono le persone fisiche, residenti e non residenti nel territorio dello Stato. 2. Ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo d'imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del Codice civile. 2-bis. Si considerano altresi' residenti, salvo prova contraria, i cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente e trasferiti in Stati o territori diversi da quelli individuati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale.>>>>>> (...continua) che la persona è residente in italia se è iscritta nell anagrafe del comune italiano o se in italia ha la residenza civilistica che è il luogo di dimora abituale oppure se ha il domicilio civilistico che ex 43 del c.c è il centro dei propri affari e interessi. e questi criteri devono sussistere per piu di 183 giorni l anno ed è sufficiente che ce ne sia uno perché il sogg sia considerato residente. se io mi iscrivo all'anagrafe all' estero e mantengo il centro di affari e interessi a milano sono residente in italia. a valentino rossi hanno dato la residenza fiscale in italia perche ritenevano che avesse il domicilio civilmente qui, dimostrando che lui stava sempre in italia perché ha amici, famiglia, barca e 5 porsche in italia e da questo hanno desunto che il suo domicilio era italiano.in questo caso l agenzia Dell entrate ha utilizzato un collegamento anche "affettivo" (i suoi familiari erano qui). ci sono paesi come montecarlo e svizzera che hanno aliquote agevolate. le autorità fiscali inglesi danno tutte le informazioni, montecarlo e svizzera no quindi se un residente in italia trasferisce residenza in paradiso fiscale il trasferimento è inopponibile a meno che non dimostri che ti sei realmente trasferito quindi c'è un onere della prova inversa. quindi finche non dai la prova che vivi veramente in quei paradisi fiscali sei tassato al pari del residente. nel caso di pavarotti il fisco ha dovuto dimostrare che lui era residente in italia perché ancora non era stata emanata la norma.a Pavarotti hanno contestato la prova del contatore della luce, ovvero anche se la luce era sempre accesa non é una prova che Pavarotti vivesse li sempre. (domanda di collega in merito alle lacune del sistema che rendono alcuni redditi non tassabili e se effettivamente ve ne sono) nei beneficiari di trust discrezionali, dove il trustee dice chi deve avere il reddito il soggetto beneficiario non ci deve pagare la tassa.art 44 del tuir e il 66 presentano mille redditi di k e prima non c'erano quindi c'è stato tanto gettito perduto. infatti i redditi illeciti sono tassati con clausola di chiusura perché molti non potevano essere fatti rientrare nelle categorie di reddito.solo il legislatore stabilisce cosa è tassabile e non è tassabile in applicazione del principio per il quale la tassabilità è soggetta a riserva di legge. DIRITTO TRIBUTARIO ggjj,,mjjuj

abb visto chi sono i sogg passivi irpef ovvero pf e il presupp è il possesso di reddit ex art 6 del tuir. corollario, non esiste nozione di reddito imponibile quindi è tassabile solo ciò che rientra nel 6 articolo eccetto per att illecita.

la nozione di reddito non coincide con l art 1140 perche possedere il reddito vuol dire il possesso della fonte di redditi. i residenti pagano le imposte world wide e vale il collegamento personale ovvero la persona col territorio oppure il domicilio fiscale se c'è questa connessione allora la persona paga imposte su qualsiasi reddito del mondo. i sogg non residenti pagano le imposte solo sui redditi prodotti in Italia quindi c'è un collegamento di tipo reale. ad esempio l azionista fiat paga i dividendi con aliquota italiana e lo svizzero che ha affitto qua paga imposte qua. il perimetro è ampio nel primo caso nel secondo è ristretto. pavarotti andava a montecarlo o in svizzera o inghilterra perche le fonti dei loro redditi erano localizzate fuori in questo modo non erano sogg ad aliquote alte ovvero quelle italiane. capirossi pavarotti e rossi i casi piu famosi. l art 2 dice che il trasferimento di residenza è come se non ci fosse stato quando lo fai in paradiso fiscale. prima il fisco doveva dimostrare che il trasferimento all estero non c'era adesso l onere della prova é invertito perche è il convenuto che deve dimostrare che è residente a montecarlo quindi il fisco continua a ritenerlo residente italiano. Adesso se non ho in italia il domicilio fiscale e non ho nulla posso dimostrarlo al fisco ma devo farlo io. inoltre i paradisi fiscali sono ache parassiti fiscali perche la loro economia gira sui soldi di coloro che vogliono eludere la tassazione del loro paese. Bisogna aggiungere che le convenz contro le doppie imposizioni si creano per via delle possibili situazioni di doppia residenza quindi se io sono residente anche in svizzera ho duplice residenza e c'è un accordo fra italia e svizzera per il quale si evita la doppia imposizione stabilendo che il soggetto d dubbia residenza è residente fiscalmente nel paese dove ha la residenza permanente. quando abbiamo fatto la distinz fra irpef e ires abb detto che sogg passivi sono pf invece ires è imposta su reddito delle societa ma non sono sogg solo le societa ma anche ciò che non è pf. è vero con 1 eccezione e l eccez è il gruppo delle sdp sia societa commerciali che non commerciali come la s.s. Per le societa di persone nel nostro sistema c'è meccanismo particolare che è il principio della trasparenza che vuol dire che le sdp determinano il reddito secondo i criteri generali e si fermano a quel punto e le imposte le pagano i soci in base alla quota di partecipazione posseduta a prescindere dalla distribuzione del reddito. la snc calcola il reddito imponibile e si ferma li poi i soci pagheranno le imposte in base alla partecipazione di ciascuno ai guadagni, fermo restando che la societa deve presentare la sua dichiarazione. la trasparenza sta nel fatto che c'è il distribuito per il non distribuito. il motivo del principio di imputazione per trasparenza: a)minor distacco dei soci dalla società b)si ha difficolta a distinguere il distribuito per il non distribuito. i redditi di queste societa imputati per trasparenza sono assimilati ai redditi prodotti in forma associata. il criterio di imputazione per trasparenza vale anche per a)redditi prodotti da associazioni professionali b)societa di fatto c) armamenti. la società quindi non è sogg passivo di imposta viene definito reddito da partecipazione il reddito del socio imputato per trasparenza; il criterio di imputazione per trasparenza serve a non discriminare sotto il profilo fiscale queste societa rispetto alle attivita svolte in forma organizzata, inoltre anche queste societa sono tassate con aliquota ires finche non permangono nell'impresa, una volta distribuiti l'imposta pagata al 27,5 vale come acconto. sui redditi di quelle societa ovvero le sdp le imposte le pagano i soci a prescindere dalla distribuzione dei dividendi. questi redditi si chiamano da partecipazione che non sono 1 categoria dell art 6 e questi redditi non sono compresi nell articolo. infatti è un reddito imputato per trasparenza. questo vale per le sdp commerciali e ciò che mi viene dato è una porzione del reddito di impresa.le s.s non possono invece svolgere att commerciali

quindi possono avere immobili o partecipazioni, di solito, oppure svolgere attività agricola. nel caso delle sdp comm in quanto comm i redditi sono tuttti d 'impresa come le sdk. invece nelle società semplici, e analogamente a quanto avviene nelle associazioni professionali, che svolgono però solo lavoro autonomo, la produzione del reddito è analoga a quella della pf e quindi se la ss ha 1 immobile ha un reddito che rientra nei redditi fondiari. quindi per le soc comm il reddito imponibile è solo reddito d impresa invece nella ss è la somma delle categorie che sono piu d una di solito e poi i dividendi sono imputati per trasparenza. i redditi che può avere la società semplice sono tutti tranne a)redditi di impresa b)redditi da lavoro dipendente quindi le sdp non sono ne soggetti passivi ires o irpef. sogg passivi sono solo i soci.per le srl e la spa è prevista una soggettivita passiva

la differenza è legata alla nozione del possesso dei redditi. se andiamo a vedere l art 2262 del codice civile. ciascun socio ha diritto a percepire i redditi subito dopo l approvazione del rendiconto. in questi tipi di societa la societa non è possessore dei redditi nemmeno per 1 secondo perche approvato il rendiconto il diritto dei soci a percepire utile si costituisce immediatamente. Nelle sdk c'è spazio fra l approvazione del bilancio e delibera di distribuzione dell utile in cui la societa è possessore di utili invece le sdp non sono possessori di redditi neanche per 1 secondo. nel caso delle sdk il regime della trasparenza è speciale e devono deliberarlo necessariamente invece nel caso di sdp è ordinario. questo regime si applica anche alle associaz personali che sono aggregazione di professionisti che svolgono insieme la professione. anziché svolgere individualmente la professione la svolgono insieme. alla fine dell anno se io ho il 10 percento saro titolare del rla del 10 percento e la pago a prescindere dal fatto che io prelevi questo reddito. nel caso delle societa professionali ciò che viene imputato è un reddito di lavoro autonomo. un regime particolare consiste anche nel caso delle imprese familiari e riguarda l art 2230 bis e sono le imprese nelle quali collaborano in maniera stabile i familiari dell imprenditore, mogli figli eccetera. in passato succedeva che nel caso in cui c'erano gli imprenditori individuali loro dicevano di avere dei collaboratori ovvero i figli eccetera e la remunerazione era una parte dell utile dell impresa familiare e quindi il 100 di utili subiva operazione di splitting e frazionando si passava alle aliquote piu basse eludendo la progressività, invece se si fossero concentrati i redditi in un unico imprenditore lo stesso 100 di utili sarebbe stato nell aliquota propria dei 100. il legislatore fiscale ad 1 certo punto ha detto basta e sono stati posti dei paletti, e ha ordinato che 1)con atto pubblico si deve indicare il nome dei collaboratori 2) si deve dichiarare prima all inizio del periodo di imposta la misura in cui partecipa ciascuno qualitativamente e quantitativamente all'attività. c)l'attestazione di ciascuno di essere stato realmente un collaboratore in maniera continuativa e prevalente nell'impresa. inoltre c'è un tetto massimo del reddito che si puo ripartire. si puo imputare al massimo il 49 percento del reddito prodotto ai collaboratori. quindi io imprenditore devo dichiarare per forza 51 mila euro e gli altri sono destinati ai collaboratori secondo le sue preferenze. questo è il reddito assimilato a quello di lavoro dipendente invece quello dell imprenditore è utile di impresa, infatti il riparto delle perdite non ricade sul lavoratore dipendente, ecco la differenza fondamentale. Come si determina il reddito imponibile. si deve fare la somma delle categorie di reddito. si va a vedere quali redditi ha ogni persona e si determinano i redditi sulla base delle norme delle categorie proprie dei redditi quindi ci saranno delle regole per i redditi fondiari, di k, di impresa e ogni reddito ha autonome spese deducibili. 1 volta det il reddito faccio la somma compensando redditi di impresa in contabilità semplificata e lavoro autonomo e si determina il reddito complessivo.è 1 somma algebrica perche possono esserci degli addendi negativi come i redditi di lavoro autonomo e di impresa. se faccio lavoro autonomo e ho duecento dipendenti vado in perdita. IL Reddito che deriva da

partecipazioni in societa a contabilità semplificata o associazioni che svolgono arti e professioni in maniera associata si deducono orizzontalmente. invece le perdita di impresa o di perdite che derivano dalle societa di persone non possono essere compensate orizzontalmente ma verticalmente quindi se non ho altri redditi d impresa in contabilità semplificata o partecipazione in associazione li devo riportare all anno nuovo e se avrò degli utili da reddito di impresa li compenserò.somma algebrica orizzontale per i redditi di imprese minori ed esercizio di arti e professioni invece verticale con redditi di imprese commerciali o di societa commerciali di persone, quindi la perdita è portata a nuovo negli esercizi successivi ed compensabile per l'intero finche l'utile degli esercizi successivi è capiente ma non è riportabile oltre il quinto anno, eccetto per la riportabilità all'infinito delle perdite dei primi 3 esercizi. il reddito complessivo non è imponibile perche abb detto che l irpef ha caratt particolare che è la personalità infatti la struttura dell irpef acconsente costi personali in deduzione. infatti quando facciamo la determinazione del reddito la facciamo secondo le deduzioni della categoria propria afferenti al reddito. una volta fatto il reddito netto complessivo bisogna dedurre le spese personali come le spese mediche o di palestra o da prima casa. attraverso il riconoscimento di queste spese si perseguono fini diversi da quelli del pagamento delle imposte come il dir alla salute. o le spese universitarie sono applic del dir allo studio o la deduzione della prima casa consiste nel dir ad avere abitazione . tutte le spese riconosciute sono contemperamento di diversi interessi fra quello di cui al 53 della costituzione che dice che dobb pagare le imposte ed altri articoli della costiuzione che garantiscono dir allo studio e altri diritti. altre spese sono quelle di mantenimento della famiglia e garantiscono il minimo vitale da cui deriva la non tassabilità di certe spese. oneri deducibili e detrazione applicano la personalità dell irpef, ma sono molto diversi perche gli oneri deducibili si deducono dal reddito complessivo come una spesa per la prod del reddito invece la detrazione va detratta all imposta. qui sottraiamo dal reddito che è una base di calcolo dell imposta invece nella detrazione andiamo a sottrarre direttamente dall imposta. ad es gli ip sono deducibili nel limite del 7 percento oltre il 19 percento anche le polizze assicurative.c'è una ragione che sta nel fatto che non vado a sottrarre direttamente dall imposta perche se compro un mutuo di fatto lo pagherebbe lo stato perche detraendolo non pagherei piu imposta. il meccanismo doppio di riconoscere la stessa cosa è legato alle politiche fiscali perche se il legislatore favorisce le classi piu agiate le riconosce come deduzioni quando favorisce i disagiati li riconosce come detrazioni infatti adesso molti o.d. sono passati a detraz per un intenzione di agevolare i contrib meno abbienti, meno ricchi. non è 1 dogma. ipotizziamo che io abbia 1 spesa personale di mille euro. e qui abb contrib povero tassato al 23 e qui ricco al 43. se al reddito sottraggo questa spesa di 1000 euro la persona povera risparmia 230 euro e la persona ricca 430 euro. se riconosco la spesa come o.d chi ha il reddito piu alto risparmia di piu. ipotizziamo che il legislatore dica che la stessa è riconosciuta come detrazione. quindi di quei mille euro il 10 percento è cento euro che è la somma che entrambi devono detrarre e pesano di piu per il povero perche avendo l aliquota bassa ha 1 guadagno maggiore.la detrazione è riconosciuta uguale alle persone ricche e povere e sul piano relativo è un maggiore guadagno per il povero. sul reddito imponibile dopo gli o.d applichiamo le aliquote e abbiamo l imposta lorda e con le detrazioni nettiziamo. l imposta netta è quella che dovrei versare Ci sono 3 tipi di deduzioni: a) per spese riconosciute meritevoli di tutela: contributi previdenziali assistenziali, spese mediche prima casa e assegni d mantenimentoo ed erogazioni liberali e prima casa B) spese che sono assimilabili a quelle di produzione del reddito come le somme date si dipendenti per ricoprire incarichi elettorali c)le somme che il contribuente deve restituire dopo che hanno formato il reddito complessivo in periodo di imposta precedente, 1 sorta di sopravvenienza passiva. Anche

le detrazioni sono di vari tipi a)per carichi familiari b)sostitutive delle spese di produzione c) detrazione per oneri fra i quali lo scomputo di parte del contratto di locazione afferente all'immobile adibito ad abitazione che è complementare al regime agevolato di tassazione per la prima casa; tuttavia non è detto che devo versare quell imposta perche nel corso del periodo di imposta tutti i contribuenti subiscono dei prelievi in acconto. 1) tipo gli acconti veri e propri e sono delle anticipazioni chieste a maggio e a novembre e sono calcolate sulla base delle imposte pagate nell anno prima. Tuttavia se io l anno precedente ho pagato molto di più, posso ridurlo l acconto ma se sbaglio ho 1 sanzione del 30 percento.gli acconti di maggio + novembre prima arrivavano quasi al 99 percento. di fatto il totale dell' imposta è prelevata in corso d anno e nel caso dei contrib dei lav dipendenti vengono fatti in busta paga mese x mese. acconti a nov e a maggio. poi ci sono le ritenute di acconto. sono delle anticipazioni di prelievo che vengono fatte normalmente dai sostituti di imposta. la societa per cui abb fatto la consulenza trattiene il 20 percento e quando dichiaro inserisco l intero ammontare del guadagno ma naturalmente vado a detrarre il 20 percento. se il dipendente non ha altri redditi le sue ritenute sono uguali all irpef. 3 voce è rappresentata dai crediti di imposta. il 1 tipo è per le imposte pagate all estero. il reddito estero lo introduci nella b.i ma ti riconosco credito per le imposte pagate all estero ex art 165 del tuir. se tu all estero hai pagato 15 ovvero piu del credito riconosciute, parte del reddito non lo recuperi piu se invece la tassaz estera è piu bassa la deduco per intero grazie al fatto che il credito riconosciuto é capiente. poi ci sono crediti di imposta di 1 seconda tipologia e sono quelli riconosciuti come agevolazioni e sono di fatto degli incentivi di carattere fiscale per il raggiungimento di certe finalità. se tu assumi dei nuovi dipendenti ti do per dipendente 1000 euro. l agevolazione potrebbe essere data materialmente, il problema è che se lo stato desse queste somme potrebbero esserci le frodi. ti riconosco quindi la agevolazione sotto forma di minore imposta da pagare quindi ti spetta l agevolazione di diecimila euro e alla dich mi darai 10 mila euro meno, così si evita l esborso finanziario immediato e si evita il rischio delle frodi. a questo punto, fatta questa differenza, fra l imposta teorica e quella già data ho il saldo. se l imposta dovuta è maggiore di crediti, rit, e acconti dovrò versare ancora dieci. puo anche accadere che io ho 100 - 105 quindi ho 5 di credito. quindi in corso d anno posso versare piu delle imposte dovute.se io vado a debito di 10, il 10 rosso lo verso prima di presentare la dichiarazione successiva se invece ho il credito ho diverse possibilità: richiederlo a rimborso; quando lo stato deve rimborsare è molto napoletano o palermitano, quindi non chiedo rimborso. oppure posso scomputarlo dall' imposta dovuta nel periodo successivo Spesso pur avendo un credito lo stato non fa compensare i 2,8 mln contro i 450k, è opportuno che il fisco verifichi prima che è credito reale e appone il timbro , solo a quel punto si puo compensare ma finquando non c'è non si compensa.quello che si può fare è la compensazione con altri debiti di imposta come debiti irap o iva o i contributi previdenziali dovuti all inps.oppure posso compensare con debiti di imposta degli anni successivi. ci sono redditi sogg a tassazione separata: la liquidazione oppure ad esempio le plusvalenze che derivano da cessazione di aziende. sono soggetti a tassazione separata e sono i redditi a formazione pluriennale formati nell arco di + anni.oppure le liquidazioni da pensione che sono nient altro che 1 accantonamento annuo per ogni stipendio annuo quindi 40 stipendi 40 accantonamenti e appena finisce il rapp di lavoro il datore ti da liquidazione che sono i tuoi soldi che ti ha messo da parte per te. se tassassi tutti insieme in un unico colpo la liquidazione la dissolverei in imposte perche farei di sicuro 1 salto d aliquota quindi si assogg a tassaz separata il reddito e c'è 1 calcolo con cui si assoggetta a tassazione separata fatto con aliquota media. Negli altri casi invece si applica aliquota che é quella corrispondente alla meta del reddito netto del biennio precedente ( nel caso ad esempio di cessazione d azienda o indennità del conduttore per perdita di avviamento o recesso dalla societa).1 logica simile ce l ha la cedolare secca. è anche quella

tassazione separata e quell affitto non va fra i redditi fondiari ma viene estraniato dall imponibile irpef e viene tassato ad un aliquota autonoma tuttavia non è come gli altri perche non è reddito a formazione pluriennale infatti ha 1 ratio diversa di natura agevolativa e si vuole anche agevolare il conduttore. infatti non subirà gli aumenti istat il conduttore e si vuole disincentivare la evasione degli affiti in nero. non si ha neanche convenienza a fare il nero. ci sono finalità diverse. passiamo all ires. troveremo nel libro le categorie di reddito. e dobbiamo leggerle. dobb semplicemente sapere come sono tassati. le categorie di reddito dobbiamo studiarle noi. l ires abbiamo detto che è imposta sul reddito delle societa ed è imposta che colpisce sogg diversi dalle pf che non siano sdp o stp.. l ires va a colpire dei veicoli produttori di ricchezza dietro ai quali ci sono persone fisiche. alla fine della catena ci sono sempre pf quindi l ires di fatto colpisce ricchezza che confluisce alla pf che ci paga l irpef; ma questi produttori di ricchezza hanno una capacita contributiva autonoma visto che poi i redditi saranno di persone? si, perche gli enti hanno capacita giuridica autonoma perche possono assumere dipendenti e quindi hanno capacita fiscale e poi di fatto questi enti sono possessori di reddito seppur per limitato tempo per cui perche non tassarli? se noi assoggettiamo ad ires e irpef la stessa ricchezza si viola l art 53 della cost perche c'è una forma di espropriazione perche l utile è lo stesso ed è tassato prima come utile dall'ires e poi la sera si mette l abito da dividendo ed è tassato dall'irpef per cui si è posto il problema di come risolvere la questione. 3/5/2012 NICOLA MALTA è MONGOLO C'ERA 1 problema di sovrapposizione fra irpef e ires.il fatto che gli enti diversi dalle pf vengano tassati crea probl di tassazione perche questi guadagni sopportano il peso di 2 tasse.se fosse cosi il sistema sarebbe incostituzionale perche sarebbe prelievo espropriativo, per evitare questa doppia tassazione ci sono meccanismi (4) per evitare la double taxation. il 1) esenzione della società e la tassazione esclusiva dei soci. esentiamo la societa e la ricchezza la tassiamo solo quando arriva ai soci, e ci sarebbe una sola tassazione in capo al sogg. non è utilizzabile questo mecc perche altrimenti la societa rinvierebbe la distribuzione sine die e il gettito dipenderebbe dalla volontà dei soci di distribuire e non si possono fare piani di spese se non si puo prevedere quante sono le entrate. 2) tassare la societa ed esentare i soci parzialmente quindi l esatto inverso, metodo adottato con rif fiscale nel 2004, le societa pagano l ires e all atto della distribuzione c'è un esenzione solo parziale nel senso che i soci attraverso dei meccanismi pagano sempre qualcosa in piu e l aliquota varia fra il 12 e il 20, quindi all ires si aggiunge qualcosa. l esenzione è parziale,, l imposta del socio si aggiunge a quella della societa. 3)quello che ieri abbiam visto per le societa di persone ovvero il metodo della trasparenza fiscale e si configura quale regime opzionale per le societa di k. trasparenza vuol dire che gli utili sono tassati in capo al destinatario una sola volta a prescindere dalla distrib 4) metodo del credito di imposta ed è il metodo che esisteva nel nostro ordinamento, esisteva fino al 2003, la societa pagava le imposte sulla ricchezza prodotta, poi si distribuivano i dividendi e i soci ritassavano i dividendi al netto del credito che la societa aveva pagato già.facciamo l esempio di srl, succede che l ires sia pari al 36% paga quindi 36, il suo irpef era pari al 25 percento quindi deve pagare 25 se la srl è unipersonale gli rimborsano 11 invece se pagava il 43 paga la differenza tra 43 e 36 ovvero 7.è stato eliminato questo metodo perche siamo in italia e poi perche non veniva riconosciuto questo credito ai non residenti quindi l azionista estero non godeva di questo credito ed è stato abolito, ma rimane per i redditi provenienti dall estero. noi abb il metodo dell esenzione per le sdk e il metodo della trasparenza per le sdp.gli enti diversi? Gli enti sono ragruppati in 3 categorie. la 1 categoria è costituita dalle societa ed enti commerciali residenti fiscalmente in italia. seconda categoria: enti non commerciali residenti fiscalmente in italia.3 categoria societa

ed enti comm e non comm non residenti.le soc comm sono le soc di k e le soc di persone. quando parliamo di societa commerciali facciamo riferimento alle societa di k quindi coop a rl o sapa eccetera. qual'è la caratteristica di questa societa? in quanto commerciali sono societa i cui redditi sono solo di impresa perche sono societa commerciali e quindi le attivita commerciali danno luogo solo a redditi di impresa, avranno solo cpr e cnr propri dei redditi di impresa. gli enti commerciali sono equiparati in tutto alle societa commerciali. Gli enti non commerciali sono gli enti che non hanno per oggetto esclusivo o principale un attivita commerciale.come si fa a stabilire se l ente è commerciale o non commerciale? Innanzitutto l oggetto é determinato in base alla legge all atto costitutivo o allo statuto, se esistente in forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata, in mancanza si determina in base all attivita effettivamente esercitata". Come si stabilisce il carattere principale o secondario dell attivita? L attivita é principale se essenziale per realizzare dirett gli scopi primari indicati dalla da legge atto costitutivo o statuto. E come si determina la natura non commerciale o commerciale ? riferimento all art 55 del tuir che fornisce la nozione: (continua dopo l'articolo....) <<<<<<<<<Articolo 55 In vigore dal 1 gennaio 2004 - con effetto dal 1 gennaio 1994 Sono redditi d'impresa quelli che derivano dall'esercizio di imprese commerciali. Per esercizio di imprese commerciali si intende l'esercizio per professione abituale, ancorche' non esclusiva, delle attivita' indicate nell'art. 2195 c.c., e delle attivita' indicate alle lettere b) e c) del comma 2 dell'art. 32 che eccedono i limiti ivi stabiliti, anche se non organizzate in forma d'impresa. 2. Sono inoltre considerati redditi d'impresa: a) i redditi derivanti dall'esercizio di attivita' organizzate in forma d'impresa dirette alla prestazione di servizi che non rientrano nell'art. 2195 c.c.; b) i redditi derivanti dall'attivita' di sfruttamento di miniere, cave, torbiere, saline, laghi, stagni e altre acque interne; c) i redditi dei terreni, per la parte derivante dall'esercizio delle attivita' agricole di cui all'articolo 32, pur se nei limiti ivi stabiliti, ove spettino alle societa' in nome collettivo e in accomandita semplice nonche' alle stabili organizzazioni di persone fisiche non residenti esercenti attivita' di impresa. 3. Le disposizioni in materia di imposte sui redditi che fanno riferimento alle attivita' commerciali si applicano, se non risulta diversamente, a tutte le attivita' indicate nel presente articolo. >>>>>>>>>> (....continua) se l ente ex 55 svolge in prevalenza o in esclusiva att commerciale l ente è commerciale altrimenti se svolge in via ancillare l att commerciale l ente è non commerciale e hanno un mecc di determ della bi come quello delle pf pur essendo soggetti a ires. infatti l ires doveva chiamarsi ire, perche l ente non commerciale ha una bi come quella delle persone fisiche.ad esempio la associaz dei libri antichi che fa prevalentemente att commerciale ma sono enti non commerciali e fanno attivita prevalentemente commerciale che é strumentale alla raccolta di fondi per lo scopo di natura non commerciale quindi sono definiti enti non commerciale e ti chiedono l iscrizione alla associazione con questa tessera.dietro questi enti non commerciali si nascondono enti commerciali.la formula societa ed enti non residenti include veicoli che esercitano qualsiasi attivita e sono soggetti passivi in italia.(gli enti non commerciali svolgono att commerciale e l autofinanziamento va bene solo se poi sono i soldi sono destinati all attivita istituzionale, quindi si accerta volta per volta se effett l attivita commerciale è realmente strumentale alla att non commerciale)societa ed enti commerciali non residenti pagano le imposte in italia solo per i redditi prodotti in italia per lo stesso princ delle pf. 1)la sede legale o 2) la sede amministrativa o 3)l ogg sociale dell attivita, questi sono i criteri di collegamento per una durata maggiore di 6 mesi. la disgiunzione "o" stabilisce che è sufficiente la presenza di 1 solo collegam per consid l ente straniero resid fiscalmente in italia. "dolce e gabbana"era residente in lussemburgo e le loyalties

confluiscono la pero poiché hanno la sede in italia sono residenti fiscalmente in italia. esistono anche per le societa i trattati ovvero convenzioni per non pagare 2 volte le tasse. ci siamo mai chiesti perche a maradona gli hanno scippato gli orecchini? quando lui era in italia gli hanno fatto una struttura per cui il napoli pagava a una societa delle cayman per diritti di immagine 10 mld l anno.la societa deduceva la somma e hanno visto di chi era la societa. in realtà quella fetta non era il diritto all immagine ma lo stipendio.è successo che i consulenti fiscali sono stati frizzanti e hanno chiamato la societa maradona limited e l amministratore era maradona. l ogg sociale era in italia ( le due aree di rigore del San Paolo di Napoli per l esattezza) e siccome sei dominus della societa devi pagare per quei 10 mld. Per l ires si determina la base imponibile partendo dall u o perd civilistica facendo variazioni in aumento o diminuizione. 1) utile o perdita di bilancio e poi la normativa fiscale dice come si deve variare il risultato di bilancio e si determina così il reddito imponibile per le societa e gli enti commerciali. quindi ris di bilancio e reddito imponibile sono due cose diverse peche il secondo è 1 derivato del primo. tant'è vero che i bilanci si approvano prima della dichiarazione perche il primo termine per giungere alla dichiarazione è l utile o la perdita di bilancio. questo meccanismo è previsto per gli art 83 e seguenti del testo unico. per quanto concerne gli enti non commerciali, gli art sono 143 e ss del t.u. come si determina la b.i in queste forme associative? somma algebrica delle singole categ di redditi, quindi avranno redditi fond di k o di impresa ma solo se svolgono l att di impresa in via ancillare, la somma delle categ di reddito da il risultato.gli enti non commerciali non possono avere rld rla ovviamente. sommando danno la b.i di questi enti. l art 10 prevede alcuni oneri deducibili ma sono 1 o 2 perche sono tagliati gli oneri sulla persona come spese funebri o mantenimento dei figli all università. se l ente non comm svolge att comm e quest att dovesse diventare prevalente l ente diventa commerciale e retroattivamente dall inizio del periodo di imposta. questo quando l attivita commerciale diviene prevalente rispetto all att istituzionale. a quel punto avrà solo redditi di impresa. e si calcolerà nel modo previsto per le societa o gli enti commerciali. sono tutti soggetti passivi ires. è la b.i che è uguale alle p.f ma l imposta è diversa. societa o enti non residenti.per le societa o enti non residenti, per questi enti dobbiamo distinguere a seconda che l ente abbia in italia una stabile organizzazione o meno. cos'è? è definita dall art 162 del t.u. ( continua dopo l articolo..) <<<<<<<- Stabile organizzazione. Articolo 162 In vigore dal 1 gennaio 2004 Fermo restando quanto previsto dall'articolo 169, ai fini delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attivita' produttive di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, l'espressione "stabile organizzazione" designa una sede fissa di affari per mezzo della quale l'impresa non residente esercita in tutto o in parte la sua attivita' sul territorio dello Stato >>>>>>>> 1. (continua.....) La stabile organizzazione in italia. ad esempio la deutsche bank che apre una filiale italiana , questo rappresenta stabile organizz o l ikea che apre in italia stabilimenti per produrre prodotti in legno. sono sedi in cui è svolta att commerciale. è una filiale. non ha autonomia giuridica. se c'è in italia stabile organizzazione tutti i redditi saranno redditi di impresa perche la stab org fa att comm. quindi secondo le regole stabilite. con la diff che noi aggrediamo solo i redditi prodotti in italia. facciamo confluire tutti e soli i redditi prodotti in italia.cosa succede se la societa o l ente non ha in italia stabile organizzazione, in questo caso si distinguono gli enti comm da quelli non commerciali. se la societa o l ente è

non residente e non ha in italia la stabile org det il reddito come somma delle singole categorie, isolato trattam dei redditi. se non esiste stab org non c'è att comm e non c'è reddito di impresa. quindi avrà redde fondiari di k e diversi, e determinano la b.i come determinano la b.i la societa e gli enti non commerciali residenti quindi con la somma di singole categorie di reddito.qual è la diff con enti commerciali senza stab org? che possono svolgere att commerciale secondaria e avere reddito di impresa.

determinata la b.i si applica l ires. anche per gli enti non commerciali. ha l aliquota del 27,5 ed è imposta di tipo reale perche colpisce il redde senza tenere conto di altro. per l ires così come l irpef va pagata x xiodi di imposta.si segmenta in orizz temp che sono periodi di imposta. anche per le p.f si paga così perche c'è la segmentazione ma nel caso delle p.f il periodo è sempre 31/12, 1/1 invece per le p.g con l esercìzio civilistico fissato nello statuto. può essere 1/5 30 /4 o addirittura puo essere + lungo o + breve dei 12 mesi. la differenza è che si parte dal bilancio per la det del r.imponibile. se non avessi la coincidenza non si potrebbe dichiarare. lo sfasamento non permette calcolo del r.imponibile.all ires bisogna sottrarre gli acconti, e possono avere crediti di imposta per agevolazioni o per imposte estere e poi abbiamo il saldo. se l ires è maggiore di queste voci ho debito altrimenti credito.mai chiedere rimborso, si puo compensare con altre imposte oppure si porta all anno nuovo. la categoria del reddito di impresa. dobbiamo prima capire la fonte del reddito di impresa studiando le altre categorie di reddito, i redditi fondiari hanno come fonte il possesso di immobili o l invest di k. qual'è la fonte del redde di impresa e la nozione la troviamo all art 55 del testo unico. è redde di impresa quello che deriva dall esercizio di impresa commerciale. definizione che i forbiti qualificherebbero come anodina. definizione che viene chiarita dopo dal 1c dell art 55, per l eserc di impres commerciale si intenda l eserc per prof abituale ancorché non esclusiva delle attivita commerciale di cui agli art 2195 del codice civile. dell att agricole di cui all art 32 del tuir quando superano i limiti. attivita di sfruttamento di miniere, cave laghi stagni; delle att di prestaz di servizi org in forma di impresa.le att agricole svolte da societa commerciali.

per esercìzio di impresa commerciale si intende l eserc abituale ancorché non esclusivo d queste attivita. la nozione di impresa commerciale ai fini fiscali diverge dalla definizione di impresa comm e non comm civilistiche. perche per att comm ai fini civ vale solo il 2195 per il fisco anche le altre attivita. scopriremo che quando si fanno attivita agricole ci sono dei limiti oltre i quali anche se dovrei essere impresa commerciale sono ancora impresa agricola a meno che non supero dei limiti, se supero i limiti sono imprend commerciale per i fini fiscali ma sono ancora imprenditore agricolo per i fini civilistici. da 1 pdv fiscale se svolgo attivita commerciale con ss il fisco non si interessa guarda alla natura dell attivita e ti colloca fra gli imprenditori commerciali. se si superano i limiti da imprend agricoli diventiamo commerciali. da 1 pdv fiscale siccome le societa commerciali producono att agricola, per il fisco è att commerciale e per statuto si determina la commercialita quindi le spa sono tutte fiscalmente commerciali.la srl di pavarotti anche se per beneficenza era determinata come commerciale proprio perche l att non comm era esercitata con societa commerciale. l att di prestaz di servizi materiali. è di caratt intellettuale che normalmente sono rla, ma se sono organizzate in forma di impresa cessano di essere lavoro autonomo e diventano imprenditoriali.se faccio con continuità lezioni private è rla, ma se affito un appartamento e facciamo lez private di + materie segretarie ufficio ad hoc, la stessa attivita che era rla diventa att di impresa.le att libero professionali se non hanno sotto una organizzazione sono rla.l organizz non è necessaria ai fini fiscali perche ci sia att commerciali al contrario della normativa civilistica. ma solo per le prestaz di servizi che quando diventano organizzate finiscono di essere lav autonomo diventano imprenditori. le uniche che non si trasformano mai in att di impresa sono quelle che richiedono l iscrizione all albo. l org di impresa mi distingue il lavoro autonomo dal redd di impresa. i limiti del 32 distinguono quello agrario dall impresa. altro requisito è l ABITUALITA. PERche danno luogo a redde d impresa solo se sono abituali.tutte le att commerciali danno luogo a redde tassabili ma se sono abituali sono di impresa altrimenti diversi. quantitativi--> agrari; abitualità--> diversi; organizz-->lavoro autonomo. abituale non vuol dire continuativita ma repetitivita quindi lo stabilimento balneare rimane tassabile come att d impresa. anche se chiude per 3/4 dell anno. la nozione di reddito di impresa. la nozione di reddito di impresa non serve a nulla per le soc commerciali perche lo sono automat per statuto a prescindere dall ogg sociale.per le persone fisiche la nozione di att commerciale è rilevante perche consente di dstinguere quell attivita il cui svolg da luogo a redde di impresa e non ad altri redditi. se l imprenditore svolge anche 1 altra att agricola sotto i limiti avrà anche reddito fondiario.per gli enti diversi dalle societa la definizione di att commerciale ha 2 rilevanze: stabilire se è ente commerciale o non commerciale; la sec funzione è per gli enti che sono accertati come enti non commerciali infatti hanno diverse categorie di reddito e devo stabilire quante categ di reddito ha. Llezione del 9 maggio dopo aver capito qual'è la fonte del reddito di impresa e le attivita che da 1 pdv fiscale determinano la produzione del redde di impresa e che le att comm dal pdv fiscale e civile non coincidono. caso classico l impresa agricola sempre agricola civilist ma ha anche redde di impresa dal pdv commerciale.il reddito ai fini fiscali è quello di impresa con aumenti o variazioni fatte sulla base delle norme. capiamo da dove vengono queste modifiche.questo schemino viene fuori dall art 83 del t.unico, il redde derivante dallo svolgimento di att comm a fini fiscali si determina apportando al risultato di conto economico, l utile o perdita civilistica le variazioni in aumento o dimin che derivano dall applic della normativa fiscale.questo principio fonda il redd di impresa ed è chiamato princ di derivazione o dipend parziale perche il redd di impresa deriva dal ris di c.e. ma anche perche dipende solo parzialmente infatti costituisce solo primo termine di calcolo rettif da applic di norme fiscALI. posso avere situazioni in cui ho 100 di utile civilistico, variazioni di 20 in aumento e 30 in min, viene fuori perdita fiscale di 10 e posso avere situazioni in cui

partendo da utile civilistico ho perdita fiscale. oppure una perdita civilistica e un aumento con un utile a fini fiscali.quindi potremo avere utile o perdita e il rsultato è esattamente contrario. le norme fiscali non coincidono con quelle civilistiche, gli ammortamenti ad esempio. fai una stima della vita utile del bene e prendi il costo e lo dividi per il numero degli anni. quindi c'è discrezionalità rimessa alla buona correttezza dell amministratore invece nel caso fiscale è il legislatore che te lo dice. civilisticamente ammortizziamo al 20 ma fiscalmente al 15.ma del 20 ne ho tenuto quando ho fatto il calcolo. quindi partendo da 80 il risultato ottenuto togliendo 5 mi induce a fare una variazione in aumento di 5. se avessi ammortato per 15 il mio risultato sarebbe stato 85 ma non posso modificare il bilancio, quindi lascio quel bilancio e opero la variazioni in sede di redazione della dich. le rettifiche sono l applicazione di norme che prevedono una deducibilita o tassabilita diversa da quella civilistica. il legislatore avrebbe potuto dire di lasciare la dichiarazione dei redditi come il bilancio ma ci sarebbe stata sovrapposizione. oppure possiamo fare un bilancio fiscale. ridetermino tutti i cpr o cnr in base alla normativa fiscale, quindi 1 doppio binario. sono due estremi. il legislatore ha scelto una via intermedia, fa il risultato e opera le variazioni. con la dipendenza assoluta non si sarebbe potuto tenere conto di alcuni interessi. nel bilancio le norme tutelano degli interessi, dei soci di minoranza e maggioranza. il principio della prudenza va contro l'obiett del legisl di far emergere la ricchezza fiscale, inoltre non si potevano riflettere alcuni interessi fiscali. l'interesse del fisco a non essere fregato è il contrario e l'obiett si raggiunge con variazioni forfettarie. l'imprenditore ha interesse a dire che il macchinario dura due anni quindi ha meno imponibile visto che sono valutazioni discrezionali non se ne usciva piu quindi il fisco applica la percentuale forfettaria e ci sarà certezza del rapporto tributario. le perdite su crediti dal pdv civilistico, la norma dice: stima i crediti buoni e cattivi e capisci quali non incassi e l imprenditore avrebbe interesse a dire che tutti i crediti sono incagliati. invece il fisco dice che puo fare un accantonamento massimo dello 0,5 finche il fondo rischi non arriva al 5 percento. se c'è imprenditore che ha rapporti con isole cayman, se ti fai la fattura dalle island dove non paghi tasse queste non sono deducibili a meno che non dimostri che sono spese reali.dal pdv civilistico non importa.se sono uno che vende pacchetti turistici è diverso ma io sono in grado di dimostrare che mi sono comprato i pacchetti turistici e li ho venduti. normatica civile e fiscale hanno diverse finalità. 'interesse fiscale col bilancio civilistico non sarebbe stato perseguito. il principio della prudenza vuol dire contrarre i crediti ma non è una rappresentazione reale della ricchezza.non ha scelto il doppio binario perche è vero che il ris civilistico non esprime ricchezza realmente prodotta, ma il risultato civilistico esprime ricchezza che certamente esiste ed è il minimo della ricchezza. non è quella effettiva ma è una misura che certamente esiste. mettiamo i ricavi certi e le perdite presunte, se è sbagliata la ricchezza è sbagliata in difetto. ecco perche il legislatore fiscale dice visto che c'è ricchezza certa, partiamo da li perche non possiamo cancellarla ed è punto di riferimento importante.ecco perche hanno detto che bisogna partire da 1 ricchezza certa ma con delle variazioni. quindi la perdita o l'utile che emerge ma questo sistema consente di perseguire gli interessi del fisco che in sede di redazione non sono perseguiti. non ci devono essere inquinamenti fiscali mai nel caso della redazione del bilancio. quindi l imponibile è il frutto di una mediazione perche da 1 parte c'è la presenza forte del bilancio civilistico ma dall'altra c'è una influenza del fisco. la dichiarazione dei redditi nel caso degli imprenditori è fatta un po di mesi dopo il bilancio. quindi non c'è ne sovrapposizione ne doppio binario. il principio della dipendenza parziale ha due corollari. il 1) le norme fiscali non hanno carattere esaustivo. questo vuol dire che poiche il reddito di impresa considera il risultato di conto economico possono essere ammessi dei cpr o cnr non previsti dalla normativa fiscale. la disciplina fiscale non deve disciplinare tutti i cr. ma non vuol dire che non sono conteggiati perche sono dentro il bilancio da cui si parte. ad esempio le spese di energia elettrica un impresa se le deduce ma non c'è una norma fiscale che lo dice ma questo

perche le ritroviamo già in bilancio. quindi se non troviamo la norma che dice che non sono deducibili rimangono deducibili in base all applicazione dei principi civilistici. se sono imprenditore e metto spese di bilancio alle maldive oppure si dice "le scarichiamo". da 1 pdv civilistico nessuno può contestare nulla se invece le metti in diminuizione all utile fiscalmente imponibile arrivano le fiamme gialle all impresa e dicono lei che vende disserbante per riso non puo dedurle. lo stesso vale per i proventi. facciamo l'esempio di impresa edilizia e il sabato fanno i traslochi. hanno 1 provento per att di traslochi ma da 1 pdv fiscale non c'è disciplina che dice che sono tassabili o non tassabili ma non vuol dire che non sono tassati. c'è voce proventi atipici. se non c'è norma che dice che non sono tassati rimangono così e sono tassati. il provento viene tassato. secondo corollario 2)è che le norme fiscali non prevedono l istituzione di deducibilita di componenti ma prevedono solo variazioni.se i dividendi sono tassabili solo al 5 percento vuol dire che vado in bilancio e taglio il 95 percento,non istituiscono deducibilita anche se implicitamente lo prevedono.quindi carattere non esaustivo. le norme fiscali se non prevedono variazioni vale quello che ho rilevato in campo civilistico. piccola differenza per chi adotta gli ias. alcuni soggetti come societa o banche che hanno facoltà di adottarli altre che hanno il dovere altre che non possono. per chi redige il bilancio secondo gli ias c'è una piccola variazione al princ della dipendenza parziale che si definisce rafforzata.nel caso dei soggetti ias l art 83 dice ( continua dopo l articolo) <<<<<<<<<Per i soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali di cui al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002, anche nella formulazione derivante dalla procedura prevista dall'articolo 4, comma 7-ter, del decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, valgono, anche in deroga alle disposizioni dei successivi articoli della presente sezione, i criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione in bilancio previsti da detti principi contabili.>>>>>>> (continua.....) che si tiene conto in materia fiscale di 1 serie di norme previste dagli ias che riguardano la classificazione la qualificazione e l'imputazione temporale previste dai principi contabili internazionali.tutte le regole ias che riguardano queste categorie valgono anche ai fini fiscali anche in deroga ai fini fiscali. ma questo vuol dire che faro meno variazioni. il risultato che viene dal bilancio ias di fatto rimane anche in campo fiscale. in campo civilistico e fiscale si dice che quando c'è la vendita di un bene e questo consegna i libri, tipo la mondadori, si dice che te li do te li vendo e da 1 pdv fiscale rilevo il ricavo della vendita dei libri. Ai sensi delle regole ias in materia di imputazione temporale non è così perche è necessario che siano trasferiti tutti i rischi quindi la societa rileva il ricavo solo alla scadenza dei 6 mesi solo per i libri non restituiti quindi viene rilevato nel bilancio del 2013. le regole fiscali dicono che i criteri di imputazione temporale sono fermi a quelli del bilancio civilistico. quindi tutte quelle regole sulla qualif classif e imput temporale non si applicano e questo vuol dire che mi rimane il primo termine di riferimento e la dipendenza parziale ne esce rafforzata.facciamo esempi di variazioni in aumento e variazioni in diminuizione. le variazioni in aumento derivano da norme che mi obbligano a includere cpr oppure derivano da norme che mi obbligano a escludere in tutto o in parte cnr. facciamo 1 esempio del primo tipo: c'è una norma che dice che l'autoconsumo di 1 bene è considerato ricavo. cos'è autoconsumo? il panettiere che da il pane al figlio o la scarpaia che da le scarpe a se stessa dovrebbero farsi gli scontrini. perche se hai rilevato i cnr non puoi non rilevare la vendita. e c'è anche finalità evasiva. io posso regalare le scarpe ma sarebbe evasione e non influisce sul bilancio questa norma Ma rileva solo dal pdv fiscale.quindi se c'è autoconsumo oppure la prestazione di un bene o servizio a destinazione a finalità estranea, faccio una variazione in aumento di 10. quindi c'è norma fiscale che mi obbliga a includere cpr che non rilevo a bilancio. 2 ipotesi: ho una norma fiscale che mi obbliga a escludere in tutto o in parte cnr. 1 esempio con gli ammortamenti. se questi sono gli ammortamenti da 50 e mi dicono che il

max ammortabile è 40 ho un aumento di 10.togli quei dieci in piu che hai dedotto a bilancio. oppure le spese alle maldive con la segretaria sono coperte da principio di inerenza che dice che se ho inserito la spesa devo toglierla completamente se è spesa non inerente. Il conto del ristorante bottura a modena. le variazioni in diminuizioni derivano da norme fiscali che dicono di escludere in tutto o in parte cpr che ho rilevato a c.e. oppure mi consentono di includere dei componenti negativi che non ho rilevato a c.e. facciamo un esempio del primo tipo: 1)sono una holding che detiene partecipazioni e ho incassato dividendi per 200 e non ho avuto costi, quando studieremo articolo 89 del tuir, nel caso in cui il sogg è passivo ires si prevede che il dividendo è esente per il 95 percento quindi di quei dividendi che ho incluso a c.e escludo lo 0,95. faccio una variazione di 190 e ho un imponibile di 10. lo stesso vale per le imprese che in riferimento alle partecipazioni sono in regime pex e se ci fossero plusvalenze.anche in questo caso sottraiamo il 95 percento della plusvalenza. oppure a volte delle norme fiscali consentono di includere dei cnr che non ho rilevato a c.e o che ho rilevato in esercizi precedenti.l'esempio quale potrebbe essere. le erogazioni liberali. impresa che fa donazione a favore di università.della valle con la sua tod's dara venti milioni per restaurare il colosseo.le erogazioni liberali che sono dei regali non sono costi dell'att di impresa ma sono dei regali quindi per favorire quegli enti che operano nel servizio sociale io legislatore consento entro certi limiti del fatturato di dedurre le erogazioni ma non le abbiamo in bilancio come costo visto che la normativa fiscale consente la deduzione solo di 1 parte quindi oltre il tetto non posso piu dedurre. ll erogazione è una diminuizione patrimoniale e non è imputata a conto economico quindi non riduce l'utile ma deve essere ritoccato in sede di dichiarazione.la donazion non è reddito ma patrimonio.infatti se papa ci regala la 500 prende il reddito lo tassa e una volta che il reddito è patrimonializzato va a toccare il patrimonio. Altro esempio ammorto ogni anno per 25 per 4 anni visto che il bene vale 100. la normativa fiscale dice che al massimo posso ammortizzare 20. il primo anno visto che ho messo civilisticamente 25 e fiscalmente 20 ho una variazione in aumento di 5.perche la differenza la devo recuperare nella tassazione. tutto questo per i 4 anni. al 5 anno io in bilancio ho zero e civilisticamente ho finito l'ammortamento ma fiscalmente mi mancano 20 ( i 5 di ogni anno per i 4 anni) e c'era norma che diceva che il max deducibile era 20 quindi ciò che manca posso dedurlo il 5 anno. e questo venti è la compensazione degli aumenti di 5 fatti per 4 anni quindi posso dedurre gli ultimi 20 l'ultimo anno. quindi includo a dichiarazione un costo che non c'è a conto economico. per cui alla fine il fisco semplicemente chiede la spalmatura. questo porta a una cosa: dobbiamo sempre distinguere fra norme civili e fiscali che portano a risultati diversi. il bilancio iscriverà zero a 5 anno ma il valore fiscale riporterà ancora un valore pari a 20.bisogna sempre tenere distinti i profili civilistici da quelli fiscali. Se nello stesso caso ho pv d 30, al fine civilistico ho 30 di plusvalenza ma ai fini fiscali solo 10 perche il valore fiscale residuo di quel bene era 20. i componenti positivi e negativi di reddito esprimono il profilo reddituale economico di variazioni patrimoniali. se io all'inizio dell anno ho patrimonio di 100 e alla fine dell'anno di 130 la mia ricchezza vera è l incremento del patrimonio infatti il guadagno è la ricchezza incrementativa del patrimonio. per il reddito di impresa è come nel poker. il ricavo è il provento che deriva dalla vendita di un bene.la plusvalenza è la parte del valore aggiuntivo cui ho venduto il bene rispetto al suo costo. se sono imprenditore individuale e compro partecipazioni con i soldi privati avrò per i dividendi da partecipazione del privato reddito di k e per quelli dei soldi dell impresa il reddito di impresa. come si delimitano i beni di impresa. i beni di impresa si dividono in beni merce e beni diversi dai beni merce.i beni merce formano oggetto dell att. dell impresa. le automobili per la fiat appartengono a questa categoria.normalmente si qualificano quei beni che sono nell attivo circolante del bilancio. tant'è vero che possono esserci beni che non sono ogg dell att di impresa. acquisto dei beni per il trading nell a. circolante.se produco automobili sono beni assimilati a quelli

merce. quindi rientrano beni che sono prodotti dall impresa e quelli assimilati a beni merce dell attivo circolante. se vendo questi beni ho ricavi e quelli in magazzino danno luogo a rimanenze e così via.quindi sono componenti positivi o negativi di reddito e sono legati alla categoria. quali sono i beni diversi dai beni merce? tutti gli altri beni che ha l'impresa.questi li distinguiamo in beni strumentali e meramente patrimoniali. 300000000000000000000 la palazzina degli uffici amministrativi eccetera.sono quei beni ad utilità ripetuta utilizzati per lo svolgimento d'attivita di impresa per piu di anni. invece i beni merce sono beni ad uso istantaneo e costituiscono ogg dell attivita d impresa. i beni strumentali sono beni ad utilità ripetuta e danno il contributo per piu anni. tant'è vero che questi sono gli unici beni ammortabili. art 102 tuir. i beni meramente patrimoniali sono quelli acquistati per l investimento e sono beni non usati ma si possiedono a scopo di investimento.ad esempio i palazzi piu belli sono delle banche.non possono essere ammortizzati. perche non danno contributo alla produzione di ricchezza ma se li affito danno luogo ai proventi immobiliari art 90. In quanto beni diversi dai beni merce se li vendo non ho ricavo ma avrò altro ricavo che sono plusvalenze art 86 perche l art 86 dice che danno luogo a pv le vendite di tutti i beni che non siamo merci quindi strum e patrimoniali. le societa commerciali possiedono solo redditi di impresa perche producono solo redditti di impresa. e una è causa dell altra.quindi la spa qualunque bene possiede è di impresa.diverso per i non comm e per le pf. infatti ci sono altre categorie ed è fondamentale distinguere la sfera in cui sono collocati questi beni perche sono diverse le regole da applicare per la determinazione del valore della base imponibile.quindi il reddito di impresa scaturisce dai cpr e cnr che sono inerenti all attivit di impresa. Lezione 10/5 Tributario 10/5 Di Elena Militello in Classe 19- II anno - Giurisprudenza - Bocconi · Modifica documento XVII LEZIONE giovedì 10 maggio 2012 16:30 Principi generali Competenza: principio che governa l'imputazione a periodo dei CNR e CPR d'impresa. (finzione della suddivisione in periodi d'imposta del continuo fluire della vita aziendale porta a dover decidere di eventi a cavallo di due periodi d'imposta: in quale esercizio deve essere imputato?) ART 109, I e II. RLA: vige il principio di cassa (imputare al periodo in cui si manifesta l'incasso o il pagamento, aspetto finanziario). Nel caso del reddito d'impresa il princ gen è la competenza. 109,I: Imputare il componente reddituale nel per di imposta in cui è maturato, in cui è sorto il diritto o l'obbligo di avere quel cpr o cnr. 1. I ricavi, le spese e gli altri componenti positivi e negativi, per i quali le precedenti norme della presente Sezione non dispongono diversamente, concorrono a formare il reddito nell'esercizio di competenza; tuttavia i ricavi, le spese e gli altri componenti di cui nell'esercizio di competenza non sia ancora certa l'esistenza o determinabile in modo obiettivo l'ammontare concorrono a formarlo nell'esercizio in cui si verificano tali condizioni. Deroghe: alcuni CNR e CPR sono regolati espressamente da altri principi: di cassa (art. 89: dividendi tassati al momento dell'incasso; o i compensi degli amministratori che vanno dedotti fiscalmente solo quando pagati, a diff della disciplina civilistica) o di correlazione costi-ricavi (i costi vanno dedotti quando si manifestano i ricavi collegati ): ammortamenti (si possono ammortizz i beni d'impresa con vita utile pluriennale: il fatto che ammortizzo un bene acquistato è legato al fatto che mi sarà utile per produrre i ricavi degli anni

successivi) e rimanenze (meccanismo più preciso: correlare i costi trasportati dagli anni precedenti perché non usati nella produzione di ricavi dell'anno successivo). Prestazioni di servizi (II comma): 2. Ai fini della determinazione dell'esercizio di competenza:   a) i corrispettivi delle cessioni si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione dei beni si considerano sostenute, alla data della consegna o spedizione per i beni mobili e della stipulazione dell'atto per gli immobili e per le aziende, ovvero, se diversa e successiva, alla data in cui si verifica l'effetto traslativo o costitutivo della proprieta' o di altro diritto reale. Non si tiene conto delle clausole di riserva della proprieta'. La locazione con clausola di trasferimento della proprieta' vincolante per ambedue le parti e' assimilata alla vendita con riserva di proprieta';   b) i corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione dei servizi si considerano sostenute, alla data in cui le prestazioni sono ultimate, ovvero, per quelle dipendenti da contratti di locazione, mutuo, assicurazione e altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, alla data di maturazione dei corrispettivi;   c) per le societa' e gli enti che hanno emesso obbligazioni o titoli similari la differenza tra le somme dovute alla scadenza e quelle ricevute in dipendenza dell'emissione e' deducibile in ciascun periodo di imposta per una quota determinata in conformita' al piano di ammortamento del prestito.  Nel momento in cui si riceve o si effettua il servizio (tranne quelle per cui sono previsti i corrispettivi periodici come la somministrazione, nel qual caso vale il calcolo della frazione riferita ai due periodi d'imposta).   La differenza con la competenza civilistica è in un'appendice: una volta individuata la competenza, bisogna verificare che il componente di reddito sia certo nell'an e obiettivamente determinabile nel quantum, altrimenti bisogna rinviare la deduzione o la tassabilità al periodo d'imposta successivo quando saranno presenti i due requisiti. Esempio del banchiere fraudolento o del contratto aleatorio o condizionato (non so se dovrò pagare, compro solo se il prezzo non supera un tot).   In caso di violazione della competenza, se deduco un costo in un es piuttosto che in un altro è un problema finanziario, risparmio delle imposte che avrei risparmiato l'anno successivo, e la stessa cosa se posticipo la tassazione. Da un pdv materiale, non determina forme di evasione fiscale, perché vorrebbe dire saltare il pagamento delle imposte e invece sposto solo il pagamento; è per l'erario solo un danno finanziario. Nonostante questo, le violazioni di competenza prevede l'applicazione delle stesse sanzioni previste per l'evasione (errore materiale che in base al principio di proporzionalità dovrebbe essere sanzionato con minori pene). l'amministrazione finanziaria negava fino a poco tempo fa la possbilità del rimborso nel caso in cui si siano pagate più imposte. Sotto i colpi della giurisprudenza di Cassazione, nel caso di accertamenti per errore di competenza bisogna rimborsare le imposte pagate in misura maggiore dell'obbligazione di imposta.    2. PREVIA IMPUTAZIONE A CONTO ECONOMCO Vale solo per i CNR. 4. Le spese e gli altri componenti negativi non sono ammessi in deduzione se e nella misura in cui non risultano imputati al conto economico relativo all'esercizio di competenza. Si considerano imputati a conto economico i componenti imputati direttamente a patrimonio per effetto dei principi contabili internazionali. Sono tuttavia deducibili:

  a) quelli imputati al conto economico di un esercizio precedente, se la deduzione e' stata rinviata in conformita' alle precedenti norme della presente sezione che dispongono o consentono il rinvio;   b) quelli che pur non essendo imputabili al conto economico, sono deducibili per disposizione di legge.   Le spese e gli oneri specificamente afferenti i ricavi e gli altri proventi, che pur non risultando imputati al conto economico concorrono a formare il reddito, sono ammessi in deduzione se e nella misura in cui risultano da elementi certi e precisi. Garanzia di certezza dei CNR e realtà dei costi (perché se si falsificava il bilancio si andava in galera). Se si imputa il costo in bilancio si sarebbe andati in prigione, e ci avrebbero pensato due volte prima di iscrivere un costo fittizio. Oggi che è stato depenalizzato il falso in bilancio non ha più questa forza. Deroghe: quando pur non essendo imputate a CE c'è una norma fiscale espressa che ne consente la deduzione: 2 esempi: erogazioni liberali (ieri abbiamo visto che non hanno una manifestazione reddituale eppure sono deducibili) e compensi degli amministratori determinati sulla base della partecipazione agli utili (perché devono essere determinati dopo la chiusura del bilancio). Possibile dedurre CNR che non sono compresi nel CE dell'es ma che lo sono stati in esercizi precedenti (ammortamenti quando l'aliquota fiscale è più bassa di quella scelta dagli amministratori). Costi in nero: se risultano da elementi certi e precisi è possibile dedurre costi in nero, non in bilancio, se collegati a ricavi in nero accertati, perché inerenti (altrimenti si tasserebbe una capacità contributiva maggiore di quella  reale, in contrasto con l'art 53 Cost.) (se si scopre che si vendevano scarpe senza scontrini non si possono includere i ricavi senza allegare i costi inerenti di acquisto o di produzione).   La misura dell'imputazione a CE è rilevante perché a volte non riesco a dedurre dei maggiori costi fiscali (es. ammortamenti nel caso in cui l'aliquota fiscale è più alta di quella scelta ai fini civilistici: in questo caso posso dedurre solo fino a concorrenza dell'aliquota scelta e imputata a CE)    3. INERENZA Molti autori e la giurisprudenza di Cass la individuano nell'art 109, V ma non è vero. Essa è una regola senza disposizione: principio generale immanente nel sistema di determinazione del reddito d'impresa. Io posso dedurre tt e solo le spese collegate direttamente o indirettamente con l'attività di impresa (il concetto di inerenza stretto, cioè collegamento con la produzione di ricavi, è stata abbandonata pensando ad esempio all'indeterminabilità dell'apporto delle spese di pubblicità ai ricavi o delle spese di acquisto di un capannone se poi c'è un calo delle vendite). È sufficiente dimostrare un collegamento. Per contro non sono deducibili tutte quelle spese che in quanto non collegate con l'attività sono delle erogazioni di reddito, cioè dei costi non inerenti. Le erogazioni non possono essere dedotte a meno che non siano tassativamente previste: liberali. Erogazioni anche indirette. Esempio della spa con due soci che detiene il 100% di due srl. Aveva acceso due mutui e si deduceva gli IP, i soldi dei mutui erano stati dati con un finanziamento infruttifero alle 2 srl, le quali avevano costruito le due ville per i due soci delle spa. Hanno drenato i redditi deducendo gli IP (la società ha regalato ai soci i soldi degli IP) e li hanno usati a fini personali. Per molte spese non si riesce a stabilire quanta parte è a uso dell'impresa e quanta a uso privato e il legislatore opera il giudizio di interesse scegliendo un forfait al fine di tutelare

l'interesse alla certezza del rapporto fiscale e evitare contenziosi: ad es l'automobile per il 50%, i telefonini deducibili all'80%. l'inerenza dovrebbe essere scollegata dalla causa (carattere anche illecito) per cui si è avuto il costo, basta che sia collegata all'impresa (giurisprudenza e amministrazione finanziaria sono contrarie): si dovrebbe poter dedurre le sanzioni amministrative (multe durante l'attività d'impresa) o le sanzioni Antitrust (altrimenti perdono di efficacia e va a spese della collettività). I ricavi ottenuti illecitamente sono tassati ma non i costi sostenuti per ottenere quel ricavo: non è più indifferente: si tassa una ricchezza inesistente. Funzionari infedeli, tangenti: indeducibili secondo la giurisprudenza. La giurisprudenza è in errore sul fatto degli eventi illeciti, e ciò si vede dal fatto che in altri casi lo ammette, cioè gli illeciti civili, inquinamento ambientale, o penale per inadempimento contrattuale.   Inoltre dovrebbe essere indifferente rispetto alla congruità o meno della spesa: scelta imprenditoriale (ad esempio la rubinetteria in oro per uno stilista). l'inerenza è un concetto qualitativo, non quantitativo. Eppure recentemente il fisco ha preso la (brutta) abitudine di contestare la congruità e quindi di riflesso l'inerenza. 16/05 ci sono dei principi, il principio di derivazione che rappresenta il collegamento fra bilancio e dichiarazione. posso avere bilancio in perdita e chiudere dich con reddito imponibile perche questo principio fa dipendere l imponibile solo parzialmente dall'utile risultante dal bilancio. poi ci sono altri principi che sono il principio di imputazione a periodo e la competenza. vale sia per i cpr e cnr. la competenza è la regola ma presentano deroga a questa il criterio di cassa solo se è espressamente previsto.il criterio di correlazione è corollario del criterio di competenza. il principio di previa imputazione a conto economico vuol dire che i costi sono deducibili solo se si trovano e c.e. e lo scopo di questa norma è contrastare l'elusione.questo vuol dire che non ci sono deduzioni extracontabili a meno che non ce lo consente la legge. altra deroga è la possibilità di dedurre costi in nero ai ricavi in nero accertati. 2 principio: principio di inerenza, che non vuol dire altro che l'ammissibilità sotto il profilo della deduzione dei cnr correlati all attivita di impresa.quando noi andiamo a comprare il gelato e c'è il frigo algida o dispenser della coca cola questi sono beni della societa produttrice dati in comodato d'uso e c'è un contratto in cui il sogg si obbliga a comprare questi beni e poi li rivende tramite il dispenser, quindi c'è un collegamento fra costi e ricavi, ad esempio le spese di rappresentanza sono deducibili ma non si Sa se c'è correlazione infatti il legisl permette deduzione parziale. principi che valgono per i cpr e i cnr. abbiamo anche detto che si innestano di fatto sui beni perche l'azienda è complesso di beni organizzati dall imprenditore, quindi i cnr sono il riflesso sui beni di impresa. e tutti i cpr o cnr si ricollegano ai beni e non esistono cpr o cnr che non hanno a che fare coi beni. i beni merce sono tali se sono ogg d att di impresa. poi ci sono i beni strumentali che servono allo svolgimento dell att d impresa.fatta questa panoramica, iniziamo coi componenti positivi. il primo dei componenti positivi è costituito dai ricavi ex art 85 del t.unico. possono essere distinti in due grandi gruppi, quelli che derivano dalla fuoriuscita dalla prestaz di servizi o di beni e la seconda categoria fatta dai contributi. ci sono una serie di fattispecie come il trasferimento verso corrispettivo. solo i beni merce possono dare luogo a ricavo e sono quei beni ogg di att di impresa che si trovano a bilancio nell att circolante e quando se ne parla ci si riferisce anche a semilavorati e altro. se la fiat dovesse vendere separatamente le scocche costituiscono ricavi. quindi non si intende solo il prodotto finito. vi sono poi dei beni che sono assimilati ai beni merce ovvero pur non essendo beni merce la loro

cessione comporta i ricavi perche sono nell att circolante come i titoli acquisiti a scopo speculativo o per trading. questi beni sono assimilati ai beni merce. Danno luogo a costi ricavi e rimanenze, per questo sono assimilati ai beni merce.infatti la vendita dara luogo a utile come (prezzo di vendita - prezzo di acquisto). oltre alla cessione a titolo oneroso rientra nella prima categoria la destinazione a finalità estranea all esercizio dell impresa e ricomprende l autonconsumo oppure il consumo da parte dei soci e delle societa. cosa vuol dire destinazione a finalità estranee? vuol dire che prendo 1 bene e lo faccio fuoriuscire dai beni di impresa senza corrispett di alcunché , la signora che vende scarpe che le regala al figlio oppure le scarpe donate alla caritàs. questo è un costo che si trasforma in fine extraimprenditoriale.questa fattispecie va rilevata perche è causativa di ricavo dal pdv fiscale infatti tutti i beni di impresa poiché in entrata comportano la rilevazione di costo e devono necessariamente comportare un cpr.poco importa che tu non l'hai usato per fini imprenditoriali. ho questo stock di scarpe che valgono 1000 euro invece di dare 1000 euro per comprare le tue scarpe do direttamente le scarpe. infatti quando 1 bene fuoriesce dall'impresa il bene va valorizzato al suo valore normale quindi quando fuoriesce va fatto lo scontrino e non è null'altro che la sintesi di queste 2 operazioni. di fatto non è altro che cessione indiretta di quel bene. Questo nel caso in cui chiaramente l'autoconsumo o finalità extra riguardino beni merce. il concetto di destinazione a finalità estranea è 1 concetto che esiste solo per le cessioni dei beni, quindi sia nell l'art 85 che nell'art 86 si dice che quelle cessioni vanno trattate come vendite, ma non si fa riferimento a prestazioni di servizi. ho 1 impresa di pulizie e dico: vai a pulire la casa al mare, anche li ho venduto a me stesso il servizio fondamentalmente perche sto usando servizio che pago coi soldi dell'impresa, utilizzo dei beni di impresa a scopi personali. poiché nel tributario c'è divieto di analogia, non posso dire: sono analoghi quindi l'unico modo per cercare di ovviare alla lacuna è dire che se tu usi i beni a scopi personali quello è costo non inerente quindi chiedo "a quanto ammonta il costo?". sono costi non inerenti ma sono atti erogativi. 3 ipotesi di fuoriuscita di 1 bene cosa puo essere?perdita totale o parziale del bene. ad esempio mi rubano la merce o vanno a fuoco o ci sono piazzali dove ci sono le macchine danneggiate dalla grandine. nel caso di furto o incendio normalmente l'impresa si assicura. cosa succede? se l'assicurazione ammette la copertura del danno nel medesimo esercizio, è come se tu avessi venduto quei beni all assicurazione per cui il risarcimento del danno è un ricavo a condizione del riconoscimento nel medesimo esercizio della copertura assicurativa. Oppure il risarcimento del danno non arriva subito e si va in contenzioso. anche nelle clausole assicurative ci sono delle esenzioni da risarcimento per assicurazioni per negligenze ad esempio assicuraz non paga se lasci le chiavi appese. come rilevo la perdita delle merci? non rilevo la perdita perche contabilmente di fatto vedo che non ci sono rimanenze che dovrebbero esserci e quindi se non c'è rimanenza non traghetterò il componente di reddito e questo vuol dire che c'è perdita. se io sono assicurato e l'anno successivo o dopo due anni l assicurazione rimborsa, all anno del rimborso ci sarà sopravvenienza attiva perche avviene nell anno non di competenza ma è un cpr. il risarcimento dell assicurazione è un provento sostitutivo e quindi costituisce ricavo.costituiscono ricavi anche le prestazioni di servizi e sono a contenuto materiale e tecnicamente sono ricavi solo le prestazioni di servizi ogg di att di impresa perche è possibile prestare servizi di impresa diversi dall ogg d att di impresa.sono proventi atipici non disciplinati dalla normativa fiscale. l'esempio dell impresa ediliza che fa i trasporti, per quest impresa è un ricavo costruire quando fanno trasloco e lo fatturano, non è un ricavo disciplinato dalla legge fiscale. se andiamo a vedere ricavi sono quelli ogg d attivita di impresa. siccome in bilancio è provento atipico è soggetto a tassazione. se non c'è norma che dice che devo dedurli vanno tassati. sia per proventi che per costi atipici se non c'è norma ad hoc non vuol dire che non sono sogg a tassazione, è corollario del principio di derivazione. le norme fiscali non sono esaustive e disciplinano solo alcuni costi e ricavi e gli altri sono traghettati automaticamente nel calcolo del reddito di impresa. anche i

proventi atipici se rilevati in bilancio vengono tassati e i ricavi riguardano tutto cio che è beni o servizi. i contributi: in denaro o in natura che l impresa riceve.ma sono ricavi solo i contributi in conto esercizio ovvero i contributi erogati allo scopo di agevolare l attivita di impresa sia in denaro che in natura. ad esempio contributo in denaro in conto esercizio: il biglietto del tram non corrisponde a prezzo reale del servizio, la differenza la paga il comune di milano e la regione che danno contributo a copertura del servizio.questi sono ricavi perche di fatto è come se parte del biglietto lo pagasse comune o regione. contributi in conto k e contributi in conto impianti. sono quei contributi per il potenziamento della struttura produttiva dell'impresa e hanno carattere straordinario invece quelli in conto esercizio sono ordinari. la autogrill ha adesso i pannelli fotovoltaici e per quello hanno ricevuto i contributi e sono opere di carattere straordinario. questi contributi sono sopravvenienze attive perche sono delle entrate di caratt straordinario che l'impresa riceve per l ammodernamento del suo impianto. quando imprese hanno soldi a grats queste somme vanno rilevate. i contributi in conto impianti sono quelli erogati specificamente per l'acquisto di impianti e macchinari e vanno portati in deduzione del costo del bene ed è un concorso indiretto alla produzione del reddito di impresa perche l ammortamento sarà minore e avrò maggior utile dovuto al riflesso della deduzione sul calcolo della quota di ammortamento.nell ambito dei contributi in conto impianti sono quelli destinati ad acquisto di bene. invece il pannello solare riguarda la struttura quindi è un contributo in conto k. come si quantificano i ricavi. e cioè se la fuoriuscita del bene avviene dietro corrispettivo o meno. è questo il caso delle cessioni a titolo oneroso e risarcimento danni l'altro è il caso dei contributi.nei casi dei contributi e delle prestazioni senza corrispettivo cio che ci danno è il valore normale del bene definizione ex art. 9 ed è il valore di mercato del bene chiaramente nello stesso luogo e nello stesso momento in cui il bene viene venduto. se io ho il listino vado a vedere il prezzo delle hogan. passiamo alle plusvalenze, previste ex art. 86 e se andiamo a vedere l art 86 le fattispecie sono identiche a quelle che generano ricavi e sono la cessione a titolo oneroso la finalità estranea e il risarcimento dei danni. prima c erano le pv iscritta a bilancio perche si faceva la rivalutazione del bene, operaz consentita dal legislatore e usciva 1 maggior valore, adesso le rivalutazioni fiscalmente non sono rilevanti. se ho immobile che rivaluto in bilancio quella rivalutazione non è fiscalmente ammessa, rileva solo dal pdv civilistico. se sulle pv iscritte rivalutate non ci pago imposte io andrei ad ammortizzare una quota piu alta. io ti riconosco solo quelle pv se mi paghi imposta sostitutiva.quindi sulla pv mi paghi imposta e i maggiori ammortamenti te li riduci. l imposta sostitutiva si aggira intorno al 15 percento e quando faccio l ammortamento ci deduco il 27,5 %. l'unica differenza riguarda i beni quindi se quei fattori riguardano beni merce ho ricavi altrimenti ho plusvalenze. tutti i beni di imprese quindi tutti perche è categoria residuale ho plusvalenza. qualis sono i beni diversi dai beni merce? sono quei beni dell att immobilizzato e quindi vengono rilevati in bilancio secondo il criterio patrimoniale invece nel caso dei beni merce rilevo costo e ricavo. tra i beni diversi dai beni merce c'è l azienda. anche l azienda lo è ed in caso di cessione non vedo cosa c'è li dentro ma la considero un bene unitario quindi l azienda determina una plusvalenza imponibile.anche se dentro l azienda ho magazzino delle merci avrò costo che detraggo dal ricavo. a condizione che la cessione sia a titolo oneroso. invece nel caso sia a titolo gratuito o mortis causa non determinano pv imponibili a condizione che i donatari e gli erede assumano i beni dell'azienda ai vecchi valori fiscali di chi gliel'ha data ossia volendo sintetizzare ci deve essere continuità nei valori fiscali. se un bene aveva valore fiscale di 100 lo deve essere in capo ai donatari, la ratio è di favorire i passaggi generazionali delle aziende, sarebbe assurdo che si pagassero le imposte su pv che non si monetizzano. considero fiscalmente neutrale pero le pv devono essere latenti. il donatario la prende a 100 anche se sul

mercato valeva 300, quindi i figli se non vogliono pagarci tasse quel pv deve rimanere li.quindi c'è rinvio della tassazione perche appena vado a vendere ti trasferisco pure il plusvalore latente e questo nella logica di favorire i passaggi generazionali delle aziende. io ti regalo azienda con valore discale di 100 e se tu assumi a 100 il valore fiscale sul pv non paghi le tasse e poi la vendi e la pv la realizzi a 300 e non è che non si pagano le imposte ma si rinvia la tassazione. come si determina la plusvalenza? per contrapposizione fra il corrispettivo ricevuto o il valore normale del bene destinato a finalità extraimprenditoriali e il costo fiscale di partenza o valore fiscalmente riconosciuto, quindi c'è differenza lampante. nel caso della plusvalenza è diverso dal ricavo perche la pv è gia provento netto invece il ricavo è provento lordo. se io ho un bene diverso da un bene merce iscrivo direttamente la pv di 20 se è un ricavo invece vedo a bilancio sia il provento che il costo. il meccanismo di contabilizzazione è diverso insomma. se non ho corrispettivo della vendita, ho destinazione a finalità estranea e il pv è il costo fiscale - il valore normale dell automobile. è cosa diversa rispetto all iscrizione in bilancio il costo fiscale del costo del bene. divergono perche ci sono dei criteri diversi per ammort o pv. il costo fiscale è il bene piu rivalutazioni riconosciute - ammortamenti. civilisticamente il valore è 150 ma i 50 sono inopponibili. ad esempio l ammortamento fiscale consente di fare quote da 80 invece quello civilistico consente di fare quote da 90. normalmente diverge da quello civilistico. perche ci sono rivalutazioni che non sono fiscalmente riconosciute oppure ammortamenti con percentuali diverse. le pv possono essere tassate, anzi il regime ordinario è la tassazione per intero dell esercizio in cui si realizza.ma se possiedi il bene x piu di tre anni hai la facoltà di frazionare la pv a quote costanti d esercizio e al massimo nei 4 esercizi successivi. si possono frazionare e non ammortare perche sono cpr. quindi puoi fare in 2 quote costanti o 3 quote costanti o 5 costanti. quindi puoi decidere se farle in 2 3 o 4 perche dice "al massimo nei 4 successivi". se realizzi pv di 100. utile 100. decido di rateizzare in 4 esercizi pero io in bilancio ho 100. vuol dire che devo imputare 25 quest anno e 75 negli anni successivi. come faccio?prr tutto cio che mi dicono le norme fiscali io non tocco il bilancio ma la dichiarazione e faccio variazione in diminuizione di 75 il 1 anno, l'anno dopo invece faccio variazione in aumento di 25. quindi quando le norme fiscali ci danno regole vuol dire che dobbiamo operare sulla dichiarazione. piu fraziono piu ci guadagno perche finanziariamente ci guadagno.la regola della massaia. ma possono esserci casi in cui non ho interesse a rateizzare, quando l'impresa è in perdita. perche sono in perdita fiscale ho interesse a fare emergere la pv così neutralizzo la perdita anche frazionando quell'ammontare.tra i beni la cui cessione da luogo a pv ci sono anche le partecipazioni che sono iscritte all attivo immobilizzato. quelle iscritte all attivo immobilizzato sono beni diversi dai beni merce. per le pv derivanti dalla cessione di partecipazione vi è il regime della p. ex che è finalizzato ad evitare doppia tassazione degli utili perchesi asssume che il pv è utile della societa quindi pagheresti due volte quindi garantisco esenzione.la pex non è agevolazione ma è norma finalizzata ad evitare doppia tassazione. nella misura del 95 percento se è sogg pass ires è esente la pv. ed è esentata nella misura del 50,28 percento se il sogg che realizza la pv è imprenditore individuale o societa di persone.faccio in dichiarazione la diminuizione del 95 percento.il regime pex si applica se sono rispettate certe condizioni altrimenti si applica il regime ordinario. 1)la partecipazione deve essere detenuta per almeno 12 mesi, holding period-->ratio: agevolare partecipazioni acquistate a scopo non speculativo. 2)devono essere iscritte all att immobilizzato. sono entrambi necessari gli elementi perche il legislatore non vuole prestare fianco ad abusi perche altrimenti tu iscrivi ad immobilizzato e poi vendi con giustificazione prima dei dodici mesi. il legislatore vuole che va iscritto all att immobilizzato fin dalla 1 volta. ai fini pex rimane tale anche se poi si sposta in att circolante. la ratio è dovuta al fatto che tu potevi fare inquinamento fiscale e se c era minusvalore in regime pex è indeducibile e se sposti in

attivo circolante la potresti invece dedurre. se invece sai che farai plusvalore la metti in att. immobilizzato. (io tasserei 2 volte fuori dal regime pex perche se ho 150 di patrimonio netto di cui 50 di utile appena vendo quelle azioni ho sicuramente un plusvalore dovuto all utile su cui ho gia pagato tasse. la plusvalenza è la rivalutazione dinamica.) 3) la societa partecipata non deve essere residente in un paradiso fiscale. a meno che non dimostro che la societa svolge attivita realmente. siccome la pex serve ad eliminare la doppia imposizione, non esiste doppia imposizione perche la societa non paga tasse alle bahamas. 4) la partecipazione non deve essere in societa immobiliare ovvero societa che ha immobili a scopo di investimento, qual'è la ratio della condizione? è di evitare che si trasformassero in pv su partecip esenti delle pv immobiliari imponibili. se io compro immobile e lo vendo ho plusvalenza e invece di vendere immobile vendo partecipazione di societa in cui c'è immobile e rientro nel regime pex.l unica differenza sarebbe che nel secondo caso l immobile è cartolarizzato.queste due ultime condizioni devono sussistere nei 3 periodi di imposta precedenti.quando c'è la cessione di partecipazione posso anche realizzare m.v se mi pagano corrispettivo minore. le minusvalenze sono integralmentee indeducibili. il cp non te lo tasso per 95 e quello negativo non lo deduco per 100. nel caso imprenditori individuali e societa di persone sono indeducibili per 50,28. per i soggetti ires invece no. LEZIONE DEL 17 MAGGIO N19 dopo i ricavi e le plusvalenze che sono complementari. si riferiscono i primi ai beni merce e i secondi ai beni diversi dai beni merci. sono complementari ma non esaustivi, perche mancano le sopravvenienze attive disciplinate all articolo 88 del t.u sono cpr straordinari: 2 categ: le sopravv attive proprie e per assimilazione. 1)proprie: cp straord che derivano da eventi sopravvenuti di carattere straordinario che rettificano operazioni contabilizz in precedenti esercizi provocando incremento patrimoniale. evento sopravvenuto-che rettifica operazioni pregresse-determina arricch dell impresa. esempio: perdite su crediti. in un esercizio ho stralciato credito perche il mio creditore è fuggito all'estero, ma l'anno dopo l'imprenditore torna e mi paga. quell evento successivo è straordinario che rettifica e che arricchisce. ma quest'esempio non fa altro che stornare un costo. quindi la sopravv attiva propria non ha effetto realmente di arricchimento, ma ha l'effetto di sterilizzare o integrare CNR che ho dedotto in precedente esercizio. nell'esercizio ho venduto merce e ho fatto ricavo 100 senza tenere conto di eventuali aggiustamenti del contratto, l'anno dopo il signore mi paga 102, quel 2 è il ricavo che non ho rilevato nel precedente esercizio ed è operazione di integrazione. ma non è un imprevisto ma è semplicemente una rettifica di valore che ho gia rilevato. 3 esempio: i risarcimenti danni che avvengono in esercizio successivo a quello in cui avviene l'accadimento. sia nel caso di danneggiamento o perdita ho cnr, ma attenzione poiche ragioniamo in termini di competenza che richiede certezza e determinabilita se non ho la conferma dell assicurazione o la sentenza non posso contabilizzarlo come cnr. se ancora c'è l ispettore rilevo solo la perdita(implicita x beni merci ed esplicita per beni diversi) quando arriva la sentenza gli anni dopo ho una sopravvenienza attiva. sotto questo profilo le sopravvenienze attive completano ricavi e plusvalenze. proprio perche la sopravvenienza va a sostituire quel ricavo, nel caso riguardi bene diverso dal bene merce, posso rateizzarla in quote costanti per massimo i 4 anni successivi come nel caso dei beni merce.le sopravv attive proprie scaturiscono da evento straord che rettificando provocano incremento patrimoniale, ma questa definizione deve far riflettere perche tutto sommato

quest'incremento è dovuto a rettifica da qualcosa di pregresso. quindi o perche ho dedotto un costo o non ho messo un ricavo. nel caso di costo che ho dedotto sterilizzo, nel caso di assicurazione metto 100 perche l'anno prima avrei tassato 100. Il rimborso di imposta ha le caratteristiche delle sopravvenienze attive ma non è tassabile il rimborso perche sarebbe tassato due volte. sono tassabili solo se costo o ricavo era indeducibile o era tassabile. quindi il rimborso pur presentando le caratteristiche non è tassabile. la definizione va integrata. perche è tassabile solo se è stato dedotto un costo o non è stato tassato un provento. 2) per assimilazione: non hanno le caratt delle sopr att proprie. sono cpr che scaturiscono da evento straordinario che comportano arricchimento ma non rettificano niente. se impresa o societa riceve donazione è tassabile perche è evento straord che produce arricchimento. tutte le ipotesi di risarcimento del danno diverse dal danneggiamento del bene, ad esempio vittoria di concorrenza sleale. la sent. passa in giudicato e la mia controparte mi paga il risarcimento. è arricchimento di evento straordinario che non rettifica un bel niente. oppure tutte le liberalità e i contributi in conto capitale che ieri abbiamo visto. la liberalità è la ricezione di donazione, o meglio ne è il presupposto. questi contributi hanno due particolarità, la prima è che si tassano per cassa, 2)per questi contributi hanno due possibilita gli imprenditori, o tassarli insieme oppure per quote costanti e al massimo per i 4 successivi. se ci sono dei soci che effettuano dei contributi in conto capitale oppure dei contributi a fondo perduto. sono riserve a fondo perduto.non sono sopravvenienze attive perche non hanno natura di reddito ma hanno natura patrimoniale e non reddituale infatti il valore della partecipazione aumenta di un valore corrispondente. ma se dovessero essere restituiti non saranno per il socio reddito o quota di liquidazione quindi la natura è sempre di k pur non essendo nella voce capitale sociale. i dividendi: art 89-->i dividendi tecnicamente sono le distribuzioni di utili. ma bisogna stare attenti perche alcune volte attrib di utili non sono dividendi, le sdp sono tassate per trasparenza, ovvero gli utili realizzati dalla societa sono imputate ai soci a prescindere dalla distribuzione. quando la societa distribuirà dividendo non verra tassato. questo regime vale anche per le societa di k che ex 115 e 116 esercitano l opzione per la trasparenza. questo regime si applica anche agli utili realizzati da societa in paradisi fiscali controllate da residenti. 167 e 8. controlled foreign companies. se sono socio di controllo di una di quelle societa mi si imputeranno i redde a prescindere dalla distribuzione. gli altri utili invece concorrono alla formazione del reddito del socio solo se e in quanto sono distribuiti quindi in generale i dividendi vanno tassati per cassa solo se e in quanto vengono distribuiti, vuol dire che siccome i dividendi in bilancio vanno per competenza bisogna stare attenti. se ho dividendi e utili per 100. appena faccio la dichiarazione ho utili per 100. al 20 di dicembre la societa delibera di distribuire i dividendi quindi se sono socio imprenditore rilevo proventi per 100.se nell anno della delibera di distribuzione non ho incassato il dividendo, il dividendo non va tassato. quindi quando dichiaro faccio la dich faccio variazione in diminuizione per 100, se nell anno successivo incasso faccio variaz in aumento per 100. infatti i dividendi derogano al principio di competenza. a c.e ho dividendi 0 e utile 100, quando dichiaro l'anno dopo incassando i dividendi aumento in dich di 100. come sono tassati i dividendi: i dividendi beneficiano di esenzione perche il nostro sistema ha scelto il metodo di esenzione per eliminare doppia tassazione perche la stessa ricchezza altrimenti subirebbe due tassazioni. il dividendo in capo al socio è detassato in parte. la detassazione è prevista nella misura del 95 percento per i sogg passivi ires e nella misura del 50,28 percento per gli imprend indiv e sdp. quindi appena ricevono il dividendo lo detassano immediatamente.ma nel caso di persona fisica distinguiamo: partecipazione qualificata e non qualificata. La prima detassata per il 50,28 la seconda é soggetta a ritrnuta a titolo di imposta di 12,5 percento.queste percentuali sono identiche a

quelle che abb visto per le pv pex ma in quel caso bisogna rispettare quelle 4 condizioni per i dividendi non è richiesto. le pv per partecipazioni sono quota di utile in capo alla societa ma nel caso del dividendo questo fatto è reale e nel caso della pv è ipotesi, non sono agevolazioni ma metodo per evitare doppia imposizione. ci sono però 2 condizioni. la 1 condizione però è che nel caso di distribuzione di dividendo la societa che distrib è estera non deve essere paradiso fiscale. 2) nello stato estero il dividendo non deve essere deducibile. ad es. il brasile il 50 percento degli utili distribuiti sono deducibili. quindi se lo deduci anche in italia il beneficio lo riconosci due volte. la disciplina dei dividendi vale per tutto cio che è distribuzione di utili. le riserve di utili sono sempre utili parcheggiati e non distribuiti quindi prendono nell esercizio successivo le sembianze di utili concorrenti, a meno che non sia riserva di k perche è semplicemente una somma data dai soci. quando li restituisco non distribuisco utili. il legislatore poteva però ha detto: quando ci sono distribuzione di utili si considerano per presunzione formate da utili per prima e poi per la parte in cui non ci sono riserve di utili li hai presi da riserva di k. è una presunzione assoluta, ed è una priorità che il legislatore fissa non discutibilmente. cosa succede nel caso in cui vengano attribuite ai soci azioni gratuite: cassa a k sociale 100 100 banca le azioni gratuite sono attribuite ai soci in prop alla loro partecipazione per il fatto di porre a k sociale riserve disponibili. il ns socio che prima aveva 100 azioni adesso ne avrà 150. le azioni gratuite sono azioni distribuite gratuitamente ai soci distribuite per effetto di passaggio a k sociale di riserve disponibili. non sono distribuzione di utili per una ragione semplice: se ci sono riserve di utili non distribuite la partecipazione che valeva 150 vale ancora 150 quindi non vanno tassate.al signore non cambia nulla perche 150 aveva prima e 150 ha ancora. cosa sono i proventi immobiliari? art 90. i proventi che scaturiscono da tutti quei beni di impresa che sono meramente patrimoniali. se io ho immobile l'affitto sarà provento immobiliare. se l'immobile lo vendo realizzo pv. non fanno distinzione le pv fra beni strumentali e patrimoniali quindi seguono le regole dell art 86, per il reddito statico ho provento per il reddito dinamico che viene dalla vendita ho la pv. componenti negativi: i primi che prendiamo in considerazione sono gli interessi passivi. gli interessi passivi sono all art 96, sono guardati con sospetto dal legislatore e dal fisco perche quando le imprese si finanziano non si Sa dove vanno a finire i soldi. non è che gli investimenti hanno una etichetta e c'è tracciabilita. ecco perche gli ip subiscono delle falcidie. l'art 96 prevede meccanismo draconiano e non distingue da chi provengono i finanziamenti. prima i finanziamenti dei soci erano indeducibili. se sono socio ho interesse a mettere per finanziamento perche la societa puo dedurre l' ip. anche i gruppi che hanno i soldi immettono finanziamento perche la societa si deduce il 27,5 del finanziamento. infatti le nostre societa sono sottocapitalizzate. le somme che venivano date erano infatti finanziamento fino a 1 soglia e poi erano considerati versamenti. la nuova disciplina è diversa perche sancisce l'indeducibilità. se sono impresa in crisi appena non mi permetti di dedurre gli interessi aggravi la mia posizione. come sono deducibili gli interessi passivi: tu puoi dedurli nei limiti degli interessi attivi. ad esempio ip= 250 i.a.=100. cosa succede per il differenziale? gli ultimi 150 li puoi dedurre nei limiti del 30% del r.o.l . il rol è reddito operativo lordo. il rol è un reddito netto ma senza togliere alcuni costi. ipotizziamo che venga fuori 80 da questo 0,3 di rol. rimangono ancora 70 che è eccedenza di interessi passivi. la riporto a nuovo questa eccedenza di interesse passivi che non è deducibile.

a c.e ho dedotto interesse passivi di 250 quindi ho variazione in aumento di 70. la riporto pero a nuovo e se nell'anno successivo ho delle quote di rol inutilizzate copro gli interessi degli anni prima. Se l'anno successivo ho eccedenza di rol di 70 poiche l eccedenza di rol é capiente lascio il risultato che viene fuori da c.e. Senza operare variazioni. ipotizziamo che il 30% del rol dia 180 io copro i 150 quindi deduco tutti gli interessi passivi ma siccome il rol ha eccedenza di 30, quindi questa eccedenza di rol mi aiuta a coprire le eccedenze di ip degli anni prima. c'è un caso in cui il meccanismo fallisce ovvero quando la societa è una holding ovvero societa che detiene solo partecipazioni e che proventi ha? se fa finanziamenti ha interessi passivi e poi ha dividendi o plusvalenze. le societa holding che si indebitano per comprare partecipazioni acquistano con leve finanziarie, come fanno le societa holding a dedursi gli interessi passivi? la alfa ha 100% della societa spa ( operativa). se fa i.p fino a i.a va bene, pero non ci sarà mai il rol e il legislatore ha detto: in questi casi se la holding fa il consolidato fiscale ovvero aggrega tutti i redditi di tutte le societa, le eccedenze di i.p della alfa si compensano con le eccedenze d rol della spa. ma deve fare il consolidato fiscale. il meccanismo di deducibilita è diverso per imprend indiv e per societa di persone. per l'imprend individuale e le societa di persone hanno regole speciali in molti casi. il sistema è semplice. gli i.p sono deducibili nei limiti del rapporto fra redditi imponibili+redditi esclusi e totale dei redditi dove quest'ultimo è dato da redditi imponibili+redditi esclusi+redditi esenti. quindi se la frazione è di 90/100 posso dedurre al 90% gli interessi passivi. la frazione stabilisce collegamento ideale fra redditi esenti e redditi imponibili. se invece ti riferissi anche ai redditi esenti avresti il beneficio due volte perche il 1) è dato dall'esenzione il 2) perche te li deduci. cosa sono i redditi esclusi e perche sono trattati i redditi esenti in maniera diversa. entrambi sono detassati ma la ratio è diversa e il trattamento è diverso. la differenza sta nel fatto che le esclusioni scaturiscono dal fatto che un certo componente reddituale è estraneo al presupp di imposta invece le esenzioni sono agevolazioni perche pur rientrando nel presupp di imposta il legisl li esenta. quindi le prime sono leggittime le 2 sono un regalo del legislatore ecco perche considero ai fini della percentuale solo gli esclusi perche gli esenti sono gia un regalo. passiamo agli oneri fiscali e alle erog liberali. l'art 99 dice che non sono deducibili le imposte per le quali il soggetto agisce come sosti di imposta e quelle per le quali stabilisce l'indeducibilita. Il legislatore dice che il 90% di irap è indeducibile. è deducibile l'iva che non puo essere detratta.ci sono casi in cui per certi beni non è ammessa la detrazione.spesso le imprese ricevono avvisi di accertamento e il fisco richiede le imposte e il buon amministratore fa acc.to a fondi rischi. quegli acc.ti sono deducibili ma se si riferiscono a imposte deducibili se pagate. tipo l'acc.to dell'accertamento iva è deducibile perche lo è l'iva. appena finisce la vertenza bisogna vedere cosa succede. se il giudice mi da ragione rilevo una sopravv attiva che sarà detassata se l'acc.to non è dedotto invece sarà tassata se l'acc.to l'ho dedotto. se ho acc.to 100 e mi tocca pagare 80 in questo caso rilevo sopravv attiva per 20. quando rilevo acc.to e sopravvenienze devo vedere se si riferiscono a imposte indeducibili o deducibili. le erogazioni liberali sono le donazioni delle imprese. le donazioni siccome sono fatte per fni estranei sono in linea di principio indeducibili. attenzione che nella nostra costituzione abbiamo una serie di norme che favoriscono l aiuto. quindi il legislatore consente le erogazioni a favore di enti meritevoli di tutela e quando le imprese fanno le donazioni gli permettiamo di dedurre costo ma nei limiti del parametro valutato sul fatturato. l'art 100 però prevede un elenco di casi in cui è possibile. se la donazione rientra nell'elenco me la posso dedurre entro i parametri altrimenti non posso dedurle. 23 MAGGIO spese per prestazioni di lavoro.

facciamo riferimento agli stipendi per i lav dipendenti.. sono fiscalmente deducibili a prescindere dalla loro liquidità, purche legati al rapp contrattuale di lavoro e tutto cio che viene pagato per il lav è fiscalmente deducibile.si ricomprendono anche i fringe benefits e sono pseudoregalie per i dipendenti come auto in uso o casa. sono spese fiscalmente deducibili a condizione che siano imponibili perche c'è stato un abuso dei fringe benefits. il legisaltore allore ha adottato una misura per cui sono leciti ma se sono tassati in capo ai dipendenti. non è importante il fatto che il compenso glielo paghi in denaro o in natura. per quelle cose ci sono regole particolari di dettaglio. per tutte le strutture si applica la regola del fringe benefit tranne per la mensa perche é incentivo a permanere nell azienda, invece l asilo è un fringe benefits ( n.b la Ferrari a Modena ha impiantato un club per i bimbi delle sarte: fringe benefit?). in generale tutte le strutture ricettive come circoli ecc non sono deducibili. ci sono poi una serie di regalie che hanno particolari finalita meritevoli di tutela come l assistenza sanitaria sono deducibili per il 5xmille del fatturato della societa e possono rientrarvi in effetti anche gli asili. tra le spese di lavoro rientrano i compensi per gli amministratori, deducibili per cassa e non per competenza, deroga al principio di competenza. la deroga è dovuta per contrastare vecchio abuso. le societa alla fine dell anno con utili di 1 mln di euro deducevano compensi che non corrispondevano e non avrebbero mai corrisposto agli amministratori per 900 mila euro. adesso invece deducibile solo quando paga le tasse l amministratore. non sono spese deducibili quelle che i lavoratori pagano ai coniugi o figli che prestano lavoro per l imprenditore. ma non sono tassabili neanche per chi li percepisce. fatto per evitare lo splitting, tecnica con cui l imprenditore riduceva l imposta attribuendo a tutti una somma che corrispondeva alla prima aliquota, compresa quella di se stesso.non c'è doppia tassazione perche uno non deduce e l altro non paga. però cosi è meglio perche c'è quel gain di guadagno che sta nella progressivita dell irpef. le minusvalenze e le sopravvenienze passive. sono disciplinate dall art 101. le minusvalenze sono quasi il contrario della plusvalenza. componente reddituale negativo che scaturisce da cessione di beni diversi dai beni merce. l art 101 dice che sono plusvalenze la destinazione del risarcimento del danno o cessione a titolo oneroso. nel caso di plusvalenza c'è pure l autoconsumo. invece l impresa che assegna un regalo a terzo se c'è plusvalenza è tassato se c'è mv non è deducibile. le minusvalenze erano simmetriche alle pv perche c'erano tutti e tre i casi. poi hanno tolto 3 caso alle mv. questo perche si potevano creare gli abbattimenti in casa. regalavo qualcosa, estromissione del bene dall impresa e si poteva creare minusvalenza in modo da abbattere l imponibile. adesso quindi c'è dissimmetria. tra le mv non sono deducibili le partecipazioni pex. il legislatore detassa la plusvalenza e questo si badi perche dipende da una condizione delle 4 ovvero l iscrizione del bene. se la iscrivo fra le immobilizzazioni questa si porta dietro il regime pex. se invece l ho iscritta al valore circolante la minusvalenza rimane deducibile. c'è una simmetria perche la minusv è indeducibile al 100 percento invece nei sogg irpef è indeducibile al 50,28 cioe l importo che non è tassato. le sopravvenienze passive sono l esatto contrario delle sopravvenienze attive. la particolarità è che le sopravvenienze passive sono quelle della categoria delle sopravv attive proprie. quindi si hanno solo in caso di eventi di caratt straord sopravv che rettificano precedenti operazioni che determinano impoverimento dell'impresa.la sopravvenienza passiva per essere deducibile deve rettif valore imponibile altrimenti non è deducibile.quindi se il costo era 120 e ho dedotto per 100 quei 20 li deduco. oppure ho rilevato un ricavo 100 ma era 80. lo posso dedurre a condizione che i 20 li ho tassati. per le sopravv sia att che passive proprie l elemento è rilevante fiscalmente nel nuovo esercizio solo se quel valore lo è stato nell esercizio precedente. andiamo alle perdite previste all art 101. le perdite di beni sono un evento per cui quel bene non fa piu parte dell azienda dovuto a furto o a fulmine o al fatto che scade un brevetto, perche il brevetto non vale + niente. la perdita puo essere sia materiale che legale. anche il credito è dir quindi se si prescrive lo perdo. oppure i dir

d'autore sui libri delle case editrice e alcuni autori importanti stanno per sottrarsi a dir d'autore e quest'accadimento rappresenta una perdita. se perdo un bene devo rilevare la perdita ma la rilevazione non riguarda tutti i beni infatti non va rilevata nel caso di beni merce e partecipazioni pex. perche? per i beni merce l'abb visto perche nel momento in cui non rilevo la rimanenza la perdita è implicita. nel caso di partecipazioni la perdita del bene e quindi della partecipazioni non rileva perche allo stesso modo per cui non è tassabile la plusvalenza non lo è la MV o la perdita. per tutti gli altri beni mater o immater è possibile rilevarla e il legisl la subordina a dei requisiti: deve risultare da elementi certi e precisi che rendono probabile la perdita del bene. l'esempio frequente: furto di merce--> denuncia. bene a fuoco-->verbale dei pompieri. nel caso dei crediti: la perdita del credito è perdita di un bene (cespite). li si dimostra che c'è stato tentativo di riscossione e l attivita di escussione è fallita oppure mi è stata eccepita la prescrizione. altrimenti sarebbe troppo facile abbattere l imponibile. nel caso dei crediti la perdita del credito deriva da 2 fattori. possiamo avere perdita dovuta a inesigibilità. l inesigibilità puo essere di fatto o giuridica. l inesigibilità di fatto: ho provato a riscuotere. inesigibilità giuridica: prescrizione. Seconda fattispecie: perdite per atti dispositivi e sono : la remissione del debito o rinuncia al credito. b)la cessione del credito c) la transazione cosa succede in questi casi. nel caso di perdita da inesigibilità se questa deriva da prescrizione gli elementi certi e precisi li posso ottenere con le carte. nel caso di perdita di inesigibilità di fatto: devo dimostrare di avere fatto cio che rientra fra le cose normali che si fanno per escutere un credito e le operazioni di escussione sono proporzionali all entità del credito. se il credito da 2000 euro basta fare la letterina se il mio credito è 200mila euro il fisco non si accontenta della lettera dell'avvocato. nel credi di 2mila il tentativo di escussione sarebbe piu costoso del beneficio del credito. nel caso di procedure concorsuali e fallimento la perdita si presume. l aspetto problem nel caso di perdite da atti dispositivi. remissione del debito o rinuncia al credito, quindi di regalo del credito. siccome si tratta d atto liberale, non sono costi deducibili a meno che non rientrano nell art 100 quindi enti per finalità di utilità sociale, invece le altre regalie no perche non sono atti inerenti. anche nel caso di perdita del credito. la rinuncia determina perdita solo se si dimostra che credito non era esigibile e non nel caso di animus donandi. perche la prova degli elementi certi e precisi mi permette di dire che non potendolo esigere l'ho regalato. puoi regalare ciò che vuoi ma non lo puoi dedurre. b) cessione del credito. sono di solito fatte dalle societa di factoring e sono di solito a scopo di finanziamento perche cedi prima della scadenza il credito e monetizzi anche se a meno del valore nominale del credito (operazione di sconto). le cessioni possono essere fatte pro soluto o pro solvendo. pro soluto: vendo e basta.. pro solvendo: vendo e garantisco che il debitore adempia. nel caso di cessione del credito cosa succede? a prescindere faccio atto negoziale, a prescindere dal fatto che ho prestato garanzia, in questo momento il bene è oggettivamente fuori dall'impresa e la perdita è oggettivamente determinabile come differenza fra valore al quale è iscritto e il valore di cessione. quindi dovrebbe essere deducibile senza dimostrazione perche la perdita è oggettiva. e questo a prescindere dal fatto che credito sia pro soluto o pro solvendo. nel caso di credito pro solvendo, se poi la societa facttoring non incassa devo rilevare ulteriore perdita. se invece la societa di factoring incassa ho sopravvenienza attiva. il conguaglio ha propria rilevazione e non devo dimostrare nulla. Ma arriva la smentita: anche nel caso di cessione del credito-dice la cassazione- bisogna rilevare la perdita con elementi certi e precisi.giuridicamente è aberrazione. nel caso di perdita per inesigibilità devi dimostrarlo, perche è un fatto etereo. nel caso invece della cessione del credito è tutto gia dimostrato di per se, fatto che la cassazione non riconosce. quindi la cassazione ha cominciato a non riconoscere le perdite dovute a cessioni a factoring. se è provvedimento negativo per gli imprenditori, è positivo

per il fisco. ma qual'è il motivo? le prime sentenze di questo tipo avevano una logica. il giudice terzo in campo tributario non esiste.perche i giudici tributari dipendono dal min dell'economia che è la controparte. la cassazione ci mette del suo. siccome la cassazione vuole aiutare lo stato che è in crisi, dove non arriva l agenzia arriva la cassazione.quindi la cassazione ha introdotto quest'elemento perche i contribuenti facevano i furbi. facevano cessione infragruppo per azzerasi gli utili e le perdite. se A in utile cedeva credito alla societa b a pochi soldi e realizzava perdita su crediti per la differenza fra valore iscritto e corrispettivo. lo stesso anno incassava credito la societa b e rilevando sopravvenienza attiva abbatteva la perdita. la cassazione a questo punto ha detto: devi dimostrarlo. in un caso come questo però bastava dire, poiché l adempimento è avvenuto tu hai fatto una remissione, un regalo, e quindi la perdita su crediti non essendo inerente non è deducibile.per bloccare i furbi hanno bloccato il sistema.adesso quindi l agenzia va a disconoscere anche le perdite reali. quindi pure se io ho perdita su crediti per aver ceduto a banca e non a controllata. hanno fatto commistione fra due fattispecie diversissime. se io vendo un credito la perdita che rilevo a bilancio è la diff fra valore iscritto e corrispettivo e si autocertifica. invece nel caso di perdita su crediti non da cessione, la perdita è dovuta alla mia discrezionalità ed è giusto che sia provata. nell altro caso invece la perdita è dimostrata dal contratto. le perdite su crediti vanno rilevate fiscalmente a netto dei fondi rischi che ho inserito in bilancio. per i crediti è possibile fare gli acc.ti che sono anticipazioni delle perdite dovute al rispetto del principio di competenza. appena rilevo la perdita rilevo solo l eccedenza del fondo rischi. se io ho fondo rischi di 100 io rilevo come perdita solo quanto eccede 100 perché contabilmente rilevo fondi rischi e perdite in contropartita. la transazione è come se fosse parziale rinuncia al credito. mi metto d'accordo col debitore e prendo 60. poiché è rinuncia implicita devo dimostrare eventi certi e precisi. la transazione è una rinuncia parziale per questo devo dimostrare che ho rinunciato perche fare l azione esecutiva costava di piu della parte cui ho rinunciato. gli ammortamenti. gli ammortamenti sono cnr mediante i quali si imputano a esercizi la quota di un costo di un bene ad utilità pluriennale. l esistenza degli ammortamenti risponde al principio di correlazione. nel caso delle rimanenze è perfetto il calcolo nel caso dell 'ammortamento questo è reale infatti l imprend deve fare stima della vita residua del bene. si stima che il bene sarà usato per 5 anni quindi si valuta discrezionalmente. da 1 pdv fiscale la situazione è diversa perche se si fosse lasciato un criterio come quello civilistico ci sarebbe stata lotta fra imprenditori e fisco. e l imprenditore avrebbe alzato i costi di ammortamento. siccome noi abb visto che in campo tributario ci sono delle variazioni. è stato fatto regolamento delll 88 dove c'è suddivisione delle categorie merceologiche e x ogni bene si stabiliscve aliquota. per le vetture aliquota è del 20 percento. sono coefficienti massimi e non sono obbligatori. il contrib pero ha interesse ad applicare l intero coefficiente. civilisticamente quindi posso dedurre quota minore. se invece civilisticamente ho dedotto di meno, questo non determina variazione perche il principio della previa imputazione lo impedisce, non posso fare variazione in riduzione di 5 perche non sarebbe rispettato il principio della p.i.a.c.e. se io civilisticamente ho dedotto il 20 percento e fiscalmente 15 devo fare variazione in aumento. io in ogni caso prendo il minor valore o fiscale o civilistico. non lo dice il legisatore ma è norma che scaturisce da principio. le aliquote di ammortamento si applicano sul costo fiscale del bene. lo troviamo al 110 del testo unico dato da costo di acquisto + oneri di diretta imputazione ridotto dei contributi in conto impianti ed eventualmente aumentato delle rivalutazioni a pagamento. costo di acquisto(prezzo a fornitore)+accessori(spese di trasporto) (-)contributi in conto impianti(si riducono)+ rivalutazioni a pagamento(la legge lo consente, ma deve essere speciale e va pagato un costo fiscale). si applicano al lordo degli ammortamenti e non al netto degli ammortamenti.solo ed esclusivamente per i beni strumentali. beni ad utilità ripetuta per lo

svolgim dell att d impresa. se ammortare vuol dire imputare a esercizio un bene che uso piu anni è ovvio che deve essere un bene strumentale. 2 principi. devono essere fatti cespite per cespite nel caso di immob e mobili registrati come il camion. tutti gli altri sono raggrupp per categ omogeneee in base all'anno di acquisizione e all aliquota applicabile. se per esempio ho dei beni del 2012, e sono raggruppabili 3 in una categoria e 2 in un altra e hanno la stessa aliquota ci saranno 2 categorie nella mia azienda. sono ammortizzabili a partire dalla data di entrata in funzione e non all anno di acquisto. teoricamente nell anno di entrata in funzione del bene il bene non sarà interamente usato nell esercizio quindi si riduce a metà l aliquota. ci sono dei beni però per i quali l entrata in funzione viene a coincidere con l acquisto. e sono quei beni che sono necessari per garantire la continuità dell impresa. acquisto dei motori degli aerei. non è che aspetto rompere l altro ma mi serve sempre perche deve essere pronto per entrare in funzione. vale anche per le colonnine della benzina. sono quei beni che servono a garantire la continuità dell attivita di impresa altrimenti si aspetta l effettiva entrata in funzione del bene. cosa succede nel caso in cui il bene dovesse essere eliminato in corso d'anno. se lo elimino perche lo rottamo se è auto ad es. il costo residuo da ammortizzare si deduce. ma non disciplina il caso di cessione infrannuale del bene. in questo caso si dovrebbe poter fare ammortamento commisurato al periodo per il quale è rimasto in azienda il bene oppure calcolare la pv o mv determina lo stesso importo per cui posso decidere. ho valore residuo del bene da ammortizzare di 20 e lo cedo dopo 6 mesi al 1/7 e lo cedo a 30. teoricamente potrei dire: ammortizzo 10 e rimane come valore residuo 10 che contrapposto a 30 fa risultare PV di 20. Se ai 20 sottraggo l ammortamento di 10 il valore totale é 10 in avere del c.e . oppure l ammortamento non lo faccio e ho plusvalore di 10 come nel caso di prima perché se a 30 sottraggo 20 il risultato é 10. 1 caso Conto economico: Qta ammortamento a Plusvalenza 10 (+) 20(-) 2 caso " " : Plusvalenza 10(-) Quindi é la stessa cosa ai fini reddituali LEZIONE DEL 24 MAGGIO il legislatore non ha definito cos'è la dichiarazione dei redditi. deve essere annuale. per le osocieta di k non vale la data del 31 dicembre perche la dich è alla fine dell'esercizio. nel caso di morte la dich non è annuale ma la fa l'erede. il legislatore ha previsto che all interno dell'unico modelllo devono esserci tutte le categ di reddito. deve essere formale, quindi non presentata in altro modo che in questo ovvero modello ministeriale approvato di anno in anno. dichiarazione di scienza: il cittadino deve informare lo stato dei suoi redditi, deduzioni spettanti e detrazioni di diritto. inoltre è non negoziale. anche se sarebbe bello poter dire: raggiungiamo l'accordo. però c'è indisponibilità dell'erario che recepisce informazioni ed eventualmente controlla, assenza totale di ogni negoziazione. la dichiarazione dei redditi è strumento per comunicare agevolazioni, soggettive od oggettive che danno luogo ad abbattimento di b.i. (deduzioni) o a minor imposta (detrazioni). la dichiarazione dei redditi costituisce mezzo di dichiarazione di rimborso del contribuente e mezzo per il fisco di riscossione anche coattiva. per com'è strutturato il nostro diritto il contribuente informa il fisco, informa sulla situazione familiare e lavorativa, dice di avere subito delle spese, quelle mediche ad esempio e il contribuente in autonomia si calcola le imposte. la dichiaraz può essere a debito o a credito. la dichiarazione se a debito costituisce mezzo di riscossione. l'erario non ha bisogno di dimostrare null'altro, perche è il contribuente che lo dichiara e non deve procedere il fisco a nessun controllo. se invece sono a credito, esiste una struttura nel modello dichiarativo che permette di richiedere a titolo di rimborso una cifra. questa è un informazione sulla somma a credito e la mia

volontà su quella somma perche potrei invece di chiederne rimborso richiedere la compensazione con altre imposte. sono a credito irpef ma a debito imu, quindi posso chiedere allo stato di compensare le partite. oppure non ho nessun immobile o il mio credito è talmente superiore all imu e chiedo il rimborso segnando gli estremi di conto corrente bancario si richiede la cifra.il tempo di rimborso è 2 anni e mezzo (prima invece 4 anni). il problema è che spesso queste cifre sono sempre a credito. la dichiarazione può chiudersi a 0. nè a credito nè a debito. se il contribuente è dipendente e non ha altri redditi, le ritenute che ha subito in busta paga ammontano alle imposte che deve pagare. quindi nulla deve dichiarare. infatti il datore di lavoro certifica che le imposte le ha gia tutte pagate. la dichiarazione dunque deve essere presentata quando so di aver avuto altri redditi (tutti gli altri reddit). di natura fondiaria o di impresa. oppure pur essendo dipendente e non avendo altri redditi ho subito spese di natura medica, ho degli oneri per alcuni tipi di deduzione, devo presentare la dich che si riassume in 2 righe: ho pagato tutto ma alla fine dell'anno devi riconoscermi che ho ristrutt casa, pagato il corso di nuoto, e pagato 1500 euro di medicibnali. questo mi da la possib di vedermi riconosciuto il credito relativo a questi oneri. il commercialista deve interrogare il cliente, fare le domande, prendere la documentazione perche ciascuna risposta ha una sua catalogazione nella dichiarazione dei redditi. sul fattore degli errori ciò che aiuta è che il modello viene cambiato ogni anno perche una parte della dottrina dice che all evolversi della sit fiscale deve evolversi il modello. un altra parte della dottrina dice che il modello cambiando da luogo ad errore con la conseguenza di molte multe vantaggiose per l erario: si cerca di fare avvisi di accertamento. la dich puo essere inviata in forma cartacea o in via telematica attraverso gli intermediari abilitati. è dovere del contribuente di accertarsi dell avvenuto invio. come la avvenuta registrazione del contratto di locazione registrato, ovvero richiederne la copia con apposito visto di avvenuta registrazione. cosa avviene nel caso di mancata trasmissione. la trasmissione entro 90 giorni dal termine (1/10) è tardiva: minima sanzione. cosa accade nel caso di presentazione dopo i 90 giorni?la dichiarazione si considera omessa. quali gli effetti? dal pdv amministr e tributario la possib di procedere ad accertamento che non si basa piu sulle documentazioni prodotte: molto gravoso per la societa perche deriva da 1 serie di scritt contabili e registri di vitale importanza, quindi l omissione che sia per dimenticanza o dolo permette all ufficio di dire: ti tieni la contabilità ma la uso in parte oppure uso i registri o mi rifaccio ad altri parametri (e li so cazzi). il consulente si dimentica di inviare dich dei redditi di sdp. dichiara reddito ma non paga imposta. ognuno ha il 20 percento la societa ha guadagnato 100 poi ognuno personalmente dichiara 20. però la societa deve pagare irap e iva che non si riversano sulle p.f quindi l amministratore fa pagare le imposte corrette, fa compilare i moduli e sono inviati i moduli dei soci. inoltre ho la prova che sommando i redditi dei soci ho il reddito della societa. per quanto riguarda il fisco: la dichiarazione dei soci deriva da dichiarazione inesistente quindi il fisco ti fa lui il reddito: vede che hai 15 operai e 15 dipendenti e operi dal 1865 e vede qual'è la societa piu vicina: la ducati. hanno fatto la proporzione e da 1 reddito di 290 mila è uscito reddito di 5 milioni di euro ( e so cazzi). il riflesso dell'omissione della dichiarazione è l attribuzione di un arma pericolosa: non usare le scritture contabili. invece la commissione tributaria ha paragonato una produttrice di biciclette con una 996 ducati. le ritenute a titolo d acconto derivano da emissioni di prestazioni per soggetti sostituti di imposta ( non persone fisiche). la correlazione però esiste solo fra fatturato e ritenute e non fra reddito e ritenute. non detiene apparecchi radio televisivi a fine di lucro. questo perche molti professionisti avevano apparecchi per guardare la televisione, ma è insensato scrivere: pagami il canone perche riesci a vedere la tv. la risposta è del contribuente: in studio lavoriamo non guardiamo la televisione. le ritenute sono 25 euro (50 percento di ritenuta della societa di 50 euro). le ritenute sono insignificanti perche le societa non sono soggette a ritenuta di imposta. le societa fanno fattura ivata. oppure casi

non-imponibilità o extraterritoriali. la cedolare secca sostituisce l intromissione del canone di locazione assoggettando il canone a tassazione separata di 19 o 21 percento a seconda si decida di fare canone di locazione libero (4+4 anni) o agevolato (3+2) che permette di fare canone non liberamente. di solito il canone è ogg di negoziazione. nel caso invece di canone agevolato lo stato dice di voler fare il bene del conduttore dividendo citta in zone e tipologie di appartamento anche in base alla dimensione e agli accessori come aria condizionata e a ciascun tipo da una forbice entro cui il locatore deve porre il suo canone. a fronte di questo beneficio agevolazione fiscale. nel caso di spese sanitarie devo trattenere gli scontrini. in caso di familiarità posso dedurre spese non per me. i bimbi di 3 anni difficilmente saranno capaci di acquistare farmaci. quando ci fu l'avvento di spese mediche tracciabili l agenzia dell entrate disse: puoi scrivere codice fiscale a penna. dobbiamo controllare che io non abbia comprato qualcosa' altro tipo spesa di natura non farmaceutica. oppure rifarsi il naso non è prestazione sanitaria a meno che il medico non prescriva che va rifatto il naso altrimenti potrebbere sorgere problemi non-estetici. la spesa sanitaria è detraibile per il 19 percento dopo aver sostenuto la franchigia di 129 euro. nel modello americano se spendo 1 euro, se lo dimostro non mi fanno pagare imposte su questo euro perche è ricchezza che faccio circolare. il titolare di partita iva puo far rientrare la dichiarazione in merito all iva nella dichiarazione dei redditi in modello unico. al cliente bisogna chiedere a chi vuole destinare il 5 o 8xmille. le onlus hanno ricevuto i contributi talmente tardi che spesso il contributo si estingue. il fisco incassa subito e non restituisce mai. quadro oneri e spese: le spese sanitarie. se ricordiamo il sogg aveva sostenuto 1379 euro, spese per le quali spetta detrazione del 19 percento. abbiamo anche i 4000 di i.p per il mutuo per acquisto di prima casa. abbiamo spesa per la polizza assicurativa. abbiamo 6541 di totale detrazione. nel calcolo di imposta alla voce detrazione trovo solo 6541x0,19. poi abbiamo il quadro delle spese deducibili.aa volte il quadro non mi basta quindi allego 2 fogli e riporto nell'ultima riga il totale. i pannelli solari non sono detraibili perche c'era gia un contributo per comprare il pannello. invece nei casi di miglioramenti di assetti strutturali degli immobili che non siano pannelli solari c'è detrazione del 55% al ministero delle finanze c'è un ufficio complicazione cose semplici. infatti bisognava inviare raccomandata per iniziio lavori con avviso di ritorno. ma a che serve se hai bisogno di licenza del comune o se c'è il principio di cassa che ti permette di detrarre al momento di pagamento? per quanto riguarda imposta di cedolare secca devo mettere l importo della imposta e quanto ho gia versato e il saldo (a debito) i redditi di partecipazione: lo studio associato è assimilato a sdp. quando l associazione professionale contrino e co fanno fattura c'è un sostituto di imposta. lo studio associato è un grande professionista. negli altri quadri det le categ di reddito, o.d. e detraibili e poi arriviamo all imponibile imposta detrazione e finalmente arriviamo al quadro riepilogativo. nella dichiarazione dei redditi devi segnalarla l abitazione principale e metti la deduzione corrispondente perche potrebbe un giorno piu non essere 1 casa. appena arrivo all'imposta lorda detraggo la somma per il figlio e le altre detrazioni..le imposte si pagano o il 16/6 o il 16/7. se paghi dopo paghi un poco di piu. a giugno si paga il saldo di anno precedente piu acconto sull anno in corso. il primo acconto e saldo sono rateizzabili su cui sono applicabili interessi (sul saldo prima 4 ora 6 percento). volendo io posso fare 6 rate. il consiglio che viene dato è - a novembre non posso rateizzare- non si devono sfruttare le 6 rate perche hai 1/6 dela saldo e poi l acconto il 30 novembre. se parti il 16/7 perdi gia una rata. si puo pagare solo il saldo e il primo acconto. a cosa serve l'acconto? l'acconto serve per esigenze e problemi di natura finanziaria dello stato. è lo stato che equivale a negozio che vi vende scarpe da 250 euro e chiede la cortesia di anticipare 249 euro per le scarpe che venderà l'anno dopo. si può ricalcolare il 2 acconto.

il primo acconto è sempre calcolato con stima storica (l anno precedente). il 2 acconto ( o metodo storico oppure metodo previsionale).si può calcolare col metodo previsionale ma se sbagli sono cazzi tuoi perche ci paghi la sanzione. meglio semmai pagare e nell eventualità chiedere il credito di imposta.