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TEORIA E PRATICA DEI CONTRATTI DI LAVORO € 42,00 9 788898 652501 ISBN 978-88-98652-50-1 TEORIA E PRATICA DEI CONTRATTI DI LAVORO MICHELE TIRABOSCHI

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€ 42,009 788898 652501

ISBN 978-88-98652-50-1

TEORIA E PRATICADEI CONTRATTI DI LAVORO

MICHELE TIRABOSCHI

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di ADAPT, l’Associazione per gli studi sul lavoro fondata nel 2000 da

Marco Biagi (www.adapt.it). In questo senso ADAPT University Press

opera alla stregua di una piattaforma aperta e indipendente di confronto e

progettazione sui temi del lavoro e delle relazioni industriali sia in chiave

di raccolta di finanziamenti per borse di studio e contratti di ricerca sia

per sviluppare e condividere nuove idee attraverso studi e analisi che

contribuiscano a costruire il futuro del lavoro attraverso una migliore e più

costante collaborazione tra Università, imprese, professionisti, operatori

del mercato del lavoro e parti sociali.

La copertina del volume vuole rappresentare la “grande trasformazione”

in atto nel mondo del lavoro. Un lavoro in cui la persona è al centro dei

processi economici e aziendali con la sua creatività, la sua inventiva e il

suo spirito di innovazione. Da essa e intorno a essa promanano tutte le

novità di questo scenario: la nuova manifattura digitale, la connettività

che consente il lavoro ovunque, la comunicazione e la relazione come

baricentro dei rapporti di lavoro, le tecnologie di nuova generazione. Una

centralità che influisce anche sul modo di studiare il diritto del lavoro

e le sue regole. La tradizionale idea di subordinazione giuridica non è

rappresentata in questa immagine, in quanto appartiene a schemi che il

lavoro contemporaneo sta superando. Per questo una teoria dei contratti di

lavoro non può che essere pratica e agita e in ogni caso incentrata su una

rappresentazione del mercato del lavoro di oggi, dei suoi cambiamenti,

delle sue evoluzioni anche in chiave di una vera occupabilità delle persone

che sono al centro dei processi formativi e di apprendimento nella sempre

più frequente interazione tra università e imprese.

ISBN 978-88-98652-50-1

Copyright © 2015, ADAPT University Press

ISBN 978-88-98652-50-1

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TEORIA E PRATICA DEI CONTRATTI DI LAVORO

Michele Tiraboschi

in collaborazione con

TEORIA E PRATICA DEI CONTRATTI DI LAVORO

Michele Tiraboschi

in collaborazione con

A Edoardo e Francesca, per quello che sono oggi e per quello che potranno essere domani

A Edoardo e Francesca,per quello che sono oggi e per quello che potranno essere domani

Chi voglia varcare senza inconvenienti una porta aperta deve tener presente il fatto che gli stipiti sono duri: questa massima alla quale il vecchio professore si era sempre attenuto è

semplicemente un postulato del senso della realtà. Ma se il senso della realtà esiste, e nessuno può mettere in dubbio che la sua esistenza sia giustificata, allora ci dev’essere anche qualcosa

che chiameremo senso della possibilità.Chi lo possiede non dice, ad esempio: qui è accaduto questo o quello, accadrà, deve accadere;

ma immagina: qui potrebbe, o dovrebbe accadere la tale o talaltra cosa; e se gli si dichiara che una cosa è com’è, egli pensa: be’, probabilmente potrebbe anche esser diversa. Cosicché il senso

della possibilità si potrebbe anche definire come la capacità di pensare tutto quello che potrebbeugualmente essere, e di non dar maggiore importanza a quello che è, che a quello che non è. Come si vede, le conseguenze di tale attitudine creativa possono essere notevoli, e purtroppo

non di rado fanno apparire falso ciò che gli uomini ammirano, e lecito ciò che essi vietano, o magari indifferenti e l’uno all’altro. Questi possibilisti vivono, si potrebbe dire, in una tessitura

più sottile, una tessitura di fumo, immaginazioni, fantasticherie e congiuntivi; quando i bambini dimostrano simili tendenze si cerca energicamente di estirparle, e davanti a loro quegli

individui vengon definiti sognatori, visionari, pusilli, e saccenti o sofistici.Chi vuol lodare questi poveri mentecatti li chiama anche idealisti, ma evidentemente con tutto

ciò s’allude soltanto al tipo debole, che non sa capire la realtà o la fugge temendo di farsi male, per cui dunque l’assenza del senso della realtà è davvero una mancanza. Il possibile però non

comprende soltanto i sogni delle persone nervose, ma anche le non ancor deste intenzioni di Dio.Un’esperienza possibile o una possibile verità non equivalgono a un’esperienza reale e a unaverità reale meno la loro realtà, ma hanno, almeno secondo i loro devoti, qualcosa di divino

in sé, un fuoco, uno slancio, una volontà di costruire, un consapevole utopismo che non si sgomenta della realtà bensì la tratta come un compito e un’invenzione.

(R. Musil, L’uomo senza qualità)

XI

INDICE-SOMMARIO

Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . XVII

PARTE I

LA REGOLAZIONE GIURIDICA DEL LAVORO

CAPITOLO I

Il lavoro, la legge e il contratto 1. Il lavoro: nozione economica e disciplina giuridica . . . . . . . 3 2. “Fondata sul lavoro”: i principi fondamentali nella

regolazione del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 3. L ’autonomia individuale e i l contratto di lavoro . . . . . . . . . . . . 13 4. Le fonti del dir it to del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 5. L ’autonomia collett iva, l ’autotutela e i l diri tto del le

relazioni industrial i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 6. Norme inderogabil i di tutela e norme-incentivo . . . . . . . . . . . . 23 7. Una moderna ripartiz ione delle norme di regolazione

del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 8. Syllabus : a ) g lossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 9. Syllabus : b) approfondimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

Mich e l e T i rabo s ch i - Teo r ia e p ra t i ca d e i c ont r a t t i d i lav or o

XII

CAPITOLO II

Classificazione e inquadramento giuridico del lavoro

10. L ’ importanza pratica della classificazione giuridica del

lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 11. Onerosità e gratuità nei rapporti di lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 12. Il concetto di subordinazione e i l suo fondamento

contrattuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 13. Il problema della qualificazione dei rapporti di lavoro

nella area grigia tra autonomia e subordinazione . . . . . . . . . . . 48 14. Le operazioni giurisprudenzia l i di quali ficazione dei

rapporti di lavoro: metodo sussuntivo e metodo tipo-logico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

15. La questione della ri levanza della volontà delle part i : necessi tà di distinguere tra volere e voluto negozia le . . . . 53

16. Volontà assistita e certificazione dei contratti di lavo-ro.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

17. I rapporti di col laborazione e i l concetto di lavoro etero-organizzato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63

18. La possibi l ità di mutare i l t i tolo della obbligazione la-vorativa in corso di rapporto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68

19. La classif icazione contrattuale del lavoro: categorie, qual i fiche, mansioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69

20. Syllabus : a ) g lossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73 21. Syllabus : b) approfondimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80

CAPITOLO III

Il testo organico dei contratti di lavoro e le tutele crescenti

22. Dal lavoro (tipico) a i lavori (atipici) : mutamenti della

struttura economico-socia le ed evoluzione del quadro legale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81

Ind i c e -S ommar i o

XIII

23. Il testo organico dei contratti di lavoro e la rinnovata central ità del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

84

24. Il contratto a tutele crescenti e i l nuovo regime di tu-tela contro i l icenziamenti i l legittimi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86

25. Fine del lavoro a progetto, non delle col laborazioni coordinate e continuative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

26. Associazione in partecipazione e lavoro a coppia (c .d. job sharing ) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

27. Lavoro a tempo parziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 28. Lavoro intermittente (c.d. job on ca l l) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102 29. Lavoro a termine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105 30. Somministrazione di lavoro (c.d. lavoro tramite agen-

zia) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111 31. Apprendistato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119 32. Syllabus : a ) g lossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124 33. Syllabus : b) approfondimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134

CAPITOLO IV

Il lavoro senza contratto 34. Il lavoro senza contratto: profil i preliminari . . . . . . . . . . . . . . . . . 135 35. I tirocini formativi o di orientamento (c .d. stage) . . . . . . . . . . . 136 36. Il volontariato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141 37. La prestazione di fatto con violazione di legge . . . . . . . . . . . . . . 142 38. Il lavoro “in nero” e i l grave problema della economia

sommersa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143 39. Prestazioni che esulano dal mercato del lavoro e lavo-

ro nella impresa famil iare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 40. Il lavoro accessorio (c.d. buoni lavoro) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 41. Syllabus : a ) g lossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 42. Syllabus : b) approfondimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149

Mich e l e T i rabo s ch i - Teo r ia e p ra t i ca d e i c ont r a t t i d i lav or o

XIV

PARTE II

FORMULARIO DEI CONTRATTI DI LAVORO 43. Tempo indeterminato a tutele c .d. crescenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155

– contrat to di lavoro subordinato a tempo indet erminato (a i sensi del d . l gs . n. 23/2015) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155

– c lausola d i anziani tà convenziona le . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161 – c lausol e di appl i cazi one in via convenzional e del l ’art . 18

del la l . n. 300/1970 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162 – c lausol e di durata minima garanti ta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163 – c lausol e di prolungamento del periodo di preavvi so . . . . . . . . . . . . . . 166

44. Tempo parziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 170

– contrat to di lavoro subordinato a tempo parz ial e (ai s ens i del d . l gs . n. 81/2015) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 170

– patto d i inser imento di c lausol e e la st i che al l ’ interno di contrat to di lavoro a t empo parzial e (ai sensi del d . l gs . n. 81/2015) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 183

– comunicazione di variazione del la co l l ocazione temporal e del la prestazione lavorat iva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 189

45. Lavoro intermittente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 190

– contrat to di lavoro in t ermit ten te (a i sensi de l d . lgs . n . 81/2015) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 190

46. Lavoro a tempo determinato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 203

– contrat to di lavoro subordinato a tempo det erminato (ai sensi del d . l gs . n. 81/2015) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 203

47. Apprendistato professionalizzante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– contrat to di apprendis ta to prof ess ional izzante ( ex art . 44, d. lgs . n. 81/2015) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213

– piano formativo individuale per la f i gura del carpenti ere . . . . . 225 – piano formativo individuale per la f i gura del l ’ ora fo . . . . . . . . . . . . 230

Ind i c e -S ommar i o

XV

– piano formativo individuale per la f i gura di addetto al l e mansion i di segret eria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 235

– piano formativo ind ividuale per la f i gura di assis tent e di studio odontoiatrico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 240

– piano format ivo individuale per la f igura di addetto al r i c ev imento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 245

48. Inserimento al lavoro (Ccnl commercio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 250

– contrat to di inserimento a t empo det erminato e a sost egno del la occupazione ( ex art . 69-bi s Ccnl terz iario, dist ribuzione , s erviz i) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 250

– comunicazione di interruzione del rapporto al la scadenza del t ermine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 258

– comunicazione d i mantenimento in serv izio al la scadenza del t ermine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 258

49. Collaborazione coordinata e continuativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 259

– contrat to di col laborazione coordinata e continuativa (ai sensi del l ’art . 409 c.p. c . e del d . lgs . n. 81/2015) . . . . . . . . . . . . . . 259

50. Lavoro autonomo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– contrat to di lavoro autonomo (ai s ensi del l ’ar t . 2222 c .c . ) . . . 280 – int imazione d i e se cuzione de l l ’ opera/di svo lgimento del

serviz io . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 294 – rec esso de l commit ten te . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 295

51. Istanza di certi ficazione del contratto di lavoro . . . . . . . . . . . . 296

– i stanza di cert i f i cazione inerente contratto di lavoro ai sensi e per g l i e f f e t t i degl i art t . 75 e segg. d . lgs . 276 del 2003 e succ essive modi f i che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 296

52. Provvedimento di certif icazione/diniego . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 299

– provvedimento di c er t i f i cazione/provvedimento di dini ego . . . . . 299

53. Convenzione di t irocinio (extracurriculare) e re lat ivo piano formativo individuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304

Mich e l e T i rabo s ch i - Teo r ia e p ra t i ca d e i c ont r a t t i d i lav or o

XVI

– convenzione ind ividua le di t irocinio extracurri culare (ai sensi del la d.G.R. n . 825 de l 25 ottobre 2013 e del DDUO n. 10031 del 5 novembre 2013) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305

– proge tto formativo individuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 314 – appendic e in caso d i t irocinante minorenne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 325

PARTE III

MATERIALI PER LE ESERCITAZIONI E LA DIDATTICA

54. Il diri tto del lavoro spiegato partendo dal curricu lum

vitae degli studenti (mestieri , contratti , fonti di rego-lazione del lavoro) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 329

55. Il curricu lum vitae di uno studente universitar io: l inee guida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 332

56. Un modello di curricu lum vi tae . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 339 57. Il curri culum vitae europeo (l ingua i tal iana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 341 58. Il curri culum vitae europeo (l ingua inglese) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 344 59. Classificazione e inquadramento del personale (Ccnl

meccanica) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 346 60. Condotte e sanzioni disc iplinari (Ccnl meccanica) . . . . . . . . . 355

XVII

Prefazione

L ’ incessante produzione leg is la t iva in materia d i lavoro – con ben cinque ri f orme “epocal i” negl i ul t imi c inque anni – ha complica to se non reso de l tu tto impraticabi l e i l genere l et te rar io dei manuali di dir i t -to del lavoro. Di c iò mi ero convin to g ià ne l 2012, quando la c .d . l egge Fornero aveva t ravolto l ’ int ero impianto concettuale de l le Istituzioni di dir it to del lavoro del profe ssor Marco Biagi e con esso i l senso de l mio lavoro di manutenzione e costante aggiornamento del volume per renderlo ancora f ruibi le agl i studenti . Da qui la deci s ione non faci l e – per quest ioni di af fet to e ri conoscenza e anche per i l corposo apporto materia le e proge ttual e dato al la s te sura del Manuale s in dal la prima e fortunata edizione del 2001 – d i considerare ch iusa una intera stag io-ne, non cer to spaventato dal la incessante mole d i disposizioni e previ -s ioni legis lat ive in cont inuo cambiamento , quanto fort e del la consapevo-lezza del l ’ inizio di una nuova e incer ta stagione cultura le e proge ttual e del dir i t to del lavoro . Una stag ione che vede i l Legi s latore ancora va -namente proteso al la ri c erca di un nuovo e più moderno asset to regolato-rio ne l t enta tivo di ri spondere al la grande trasformazione in atto nel la economia e nel la socie tà e conseguentemente nel merca to de l lavoro.

L’esperi enza didat t i ca degl i ul t imi anni, non p iù incentra ta sul la

presenza rass icurante di un tes to di ri f er imento, ha raf forz ato in me la convinzione del la importanza di sper imentare metodi formativi e di a p-prendimento innovat iv i . E cos ì ho fatto ne i cors i tr ienna li e magi st ral i d i Diritto del lavoro del Dipartimento di Economia Marco Biagi di Modena, nel Master per Esperto in relazioni industria l i e di lavo-ro d i Roma Tre e ancor più presso la Scuola di dot torato d i ADAPT in Formazione della persona e mercato del lavoro con l ’Ateneo di Bergamo. Ciò, in primis , anche grazi e al l ’uso de l le te cnologi e e dei socia l network , i l cui uti l izzo, ol t re ad assi curare una maggiore ade-renza al la real tà e al la rapida evoluzione del dato normat ivo, presup-

Mich e l e T i rabo s ch i - Teo r ia e p ra t i ca d e i c ont r a t t i d i lav or o

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pone infatt i un r ibaltamento dei tradiz ional i metod i di insegnamento ben ol t re i conf ini f i s i c i del le aul e, s f idando ruol i e comportamenti con-sol idati , sol le c i tando una partec ipazione più att i va e una co -produzione di ri f l es s ioni , st rumenti e mater ial i che t ras formano le dinamiche di ap-prendimento, superando l ’ idea d i un t rasf erimento del le conoscenze uni-direzional e e s tandardizzato , r ei t erabi le con persone e contes t i diversi . Da tutto c iò l ’ id ea di real izzare un volume più moderno, in l inea con i nuovi processi educativi e di apprend imento, u ti l e per orien tare e ac com-pagnare in modo meno nozioni st i co e più personalizzato i l percorso di studio e di ana lis i d i una normativa complessa e in continua t ras forma-zione come que l la de l lavoro.

I l presen te Manuale è f rutto di queste convinzioni e di questa più

rec ente e speri enza didatt i ca che è in part e documentata nel vo lume Le-zioni di Employabil ity: un modo nuovo di fare Universi tà , ed i to nel 2015 da ADAPT Universi t y Press in modali tà open access . Per un verso ho c er cato di r e cuperare e r endere ancora fruibi l e quanto avevo contribu ito a real izzare e sc rivere per le Istituzioni di diri tto del la-voro d i Marco Biagi in termini di metodo e impianto concet tuale di base ol tr e i l dato normativo v igente oramai largamente supera to. Per l ’altro verso ho c er cato di formalizzare, t raducendol i in uno st rumento didatt i co compiuto, intu izioni , t enta tiv i e metod i che hanno dimostrato nel corso del le esperi enze rich iamate di favori re un apprendimento più consapevole e att ivo anche in chiave di occupabi l i tà del lo studente . Pri-ma fra tutt i la personal izzazione del per corso d i apprendimento, coin -vo lgendo diret tamente i s ingol i studenti e l ’ in tera c lasse in un eser c izio di comprensione del di ri t to de l lavoro che parta dal la osservazione del la real tà e non dai testi . In questa prospettiva, la lettura delle fonti di rego-lazione del lavoro non s i basa solo su l la anali s i del l e s ingole d ispos i -zioni normat ive ma muove dal le più o meno f rammentarie e speri enze maturate dagl i s tudenti nel mondo del lavoro, in modo da creare un an-coraggio che consenta di superare l ’astrat tezza de l le norme e ca larl e nei real i contest i d i vi ta del l e persone, per cog l ie rne p ienamente si gni f i cato e implicazioni . La redazione del curriculum vitae , in questa ot t i ca , rappresenta i l punto di partenza del percorso didatt i co e d i apprend i-mento : non solo una preziosa occasi one per conoscere megl io i s in gol i studenti ma an che un prete sto per id enti f i care da l loro vis suto me st ie ri e t ipologi e contrattua l i e con essi i diversi l ive l l i d i regolazione del lav o-ro : l egge, contrat to col l et t ivo, autonomia negozial e pr iva ta .

Pr e f az i one

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Alla luce di queste cons iderazion i era scontato che i l Manuale, ne l -la tens ione verso la maturazione di competenze pratiche e agi t e e non solo di nozioni as trat te da parte di student i e l et tori più espert i , s f o-c iasse nel suo impianto cen tral e in una raccol ta di f ormule e model l i contrat tual i a ttraverso cui sperimentare e veri f i care la pi ena e consape-vo le conoscenza del dato legale f ormale. Di part i co lare importanza, in questa prospe tt i va, è stato i l mater iale di scusso ed e laborato nei d iec i anni di a tt i vi tà del la commissione di cert i f i cazione de l Centro Stud i In-ternaziona li e Comparati DEAL (Diri t to Economia Ambiente Lavo-ro), che ho l ’onore d i presiedere, presso i l Dipartimento di Economia Marco Biagi , e che c i ha consenti to di condividere in ch iave didatt i ca e formativa l ’ esper ienza maturata da l nos tro gruppo di r i cerca e consu-lenza l ega le su un campione reale di ol t r e 20.000 contratt i d i lavoro .

I l r i sulta to f ina le , che saranno poi i l e t tori a giudicare e valu tare, è

un volume di carat tere e ssenzialmente sperimentale , fruib i le non solo da studenti ma anche pro fe s sionis t i d i diversa esperi enza ed estraz ione di-sc ip l inare ( laureati in g iuri sprudenza, economia , re lazioni in ternazio-nal i , sc i enze pol i t i che, sc i enze del la formazione , passando dai corsi tr i ennali a l dottora to di ri c er ca f ino agl i e sami di acc esso al le prof essi o-ni) proprio perché incentrato non sul l ’apprendimento di un bloc co mono-l i t i co – e spesso insormontabi le – d i noz ion i ma, al contrario, su un percorso indiv iduale e per questo f l e ssib i le , dove i l saper porre i probl e-mi in modo cri t i co e personal e è al t re t tanto importante del saperl i poi e f f e t t i vamente ri solvere .

L’auspic io è quel lo di aver rea l izzato un testo ancora ascrivibi l e a l

genere let te rar io de i manuali di diri t to de l lavoro e che tuttavia prenda avvio dal l e conoscenze real i del lo s tudente e da l la esperi enza di ogni s ingolo let tore nel t entat ivo di trasmet tere e consol idare un metodo che consenta l ’a ss imilazione e soprattu tto l ’anali s i cr i t i ca del dato normat i -vo contingente quale es so sia . È del re sto mia radicata convinzione che un nuovo modo di fare Universi tà possa essere pratica to solo att raverso un diverso paradigma educativo che metta davvero al cen tro del per corso di apprend imento lo studente . Uno s tudente chiamato ad acquisir e , prima di ogn i al tra cosa , uno spi ri to c r i t i co verso la mult i f orme rea ltà che l o c i rconda e, con esso, competenze maturate in si tuazioni di compi -to che s iano anche spend ibi l i sul mercato del lavoro in t ermini d i oc cu-pabi l i tà . Nel l ’ambito del dir i t to de l lavoro questo s i t raduce inevi ta-bi lmente anche nel la abi l i tà di red igere concre tamente , a divers i l ive l l i

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di comple tezza e per fezione t ecni ca, veri e propr i contratt i d i lavoro co-me c i proponiamo in questo Manuale.

Resta naturalmente in teso che l ’ id ea del la c entral i tà del l o s tudente

nel processo di apprendimento comporta anche e soprattutto una rinno-vata responsabi l i tà da parte di noi docenti cui compete l ’onere – e a l tempo st esso i l privi legio – d i educare e orien tare persone trasformando l ’ora di lez ione in un piacere condivi so ben o l t re la noia e inuti l i tà del -la det tatura di appunti a una platea si l ente : una opportuni tà unica di imparare e c resc ere re c iprocamente al imentando un fuoco, uno s lancio, una volontà di cost ruire .

Bergamo, Modena, Roma, se t t embre 2015

Michele Tiraboschi