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TEORIA DELLA RELATIVITA‘ RISTRETTA

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TEORIA DELLA

RELATIVITA‘

RISTRETTA

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EVOLUZIONE DELLE TEORIE FISICHE

Meccanica Classica

?

Elettromagnetismo ( Maxwell) Gravitazione

(Newton)

Meccanica Quantistica (Plank,Heisenberg,Schrodinger)

Principio di Relatività Galileiano

Meccanica Newtoniana

Relatività Generale

( Einstein)

Meccanica Quantistica

Relativistica ( Dirac )

Relatività Ristretta ( Einstein) Costante Universale

G = 6,67*10^-11Nm^2/Kg^2 Costante Universale

c = 2,99*10^8 m/sec

Costante Universale

h = 6,626 * 10^-34 J sec

G , c h , c

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• GALILEO GALILEI ( 1564 _ 1642 ) pubblicava

nel 1632 il " Dialogo dei Massimi Sistemi " .

• In esso veniva espresso tra l'altro quello che e' conosciuta

come la :

" Teoria della Relatività Galileiana "

• Un fenomeno fisico "evento" , individuato da un sistema di

riferimento "Inerziale" , può essere descritto con le medesime

leggi fisiche ( anche in forma matematica ) mediante un altro

sistema di riferimento inerziale , che si muove cioè di moto

uniforme ( costante , non accelerato ) rispetto al primo.

• Il passaggio dal primo sistema di riferimento inerziale al

secondo avviene applicando le "trasformazioni galileiane".

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• Prima considerazione

• Nel descrivere il "moto" di un corpo , adottando sistemi di riferimento

diversi , le velocità si sommano.

• Sistema di riferimento R (treno) : posizione rispetto al treno di un

passeggero che cammina a velocità u in direzione z :

• X = 0 Y = 0 Z = ut t = 0

• Sistema di riferimento R' ( suolo) : posizione rispetto al suolo di un

passeggero sul treno che a sua volta viaggia a velocità v :

• X' = X. Y' = Y. Z' = Z + vt t’ = t

• Z' = ut + vt = ( v + u ) t

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• Seconda considerazione

• Nella visione " meccanica " dei fenomeni fisici per

Galileo e' necessario un riferimento assoluto per il

" tempo "

• Le informazioni tra un sistema di riferimento ed un

altro viaggiano a velocità infinita “ sono istantanee “ :

vari tentativi falliti di misurare la velocità della luce.

• Le “lunghezze” sono assolute : una lunghezza in

quiete rispetto ad un sistema e' uguale rispetto ad un

altro sistema in moto rispetto al primo.

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ELETTROMAGNETISMO CLASSICO

• L’Interazione Elettromagnetica è una delle quattro

interazioni ( oltre alla forza debole , forza forte ed alla

gravità ) previste dal Modello Standard ; mediatore di

questa interazione è il Fotone.

• Il Campo Elettrico , cioè il Campo di forze generato da

una carica elettrica e scoperto certamente in epoche

remote , fu solo dalla metà del XVIII secolo che come

fenomeno veniva inquadrato scientificamente , grazie

ai lavori di Coulomb , Faraday ed Ampere.

• Il Campo Magnetico , anch’esso noto già nell’antica

Cina , attraverso gli studi di Gilbert , Oerstead e

Faraday raggiunse una definizione scientifica.

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JAMES CLERK MAXWELL

• James Clerk Maxwell ( 1831 - 1879 ) ebbe il grandissimo merito di

unificare i due fenomeni di interazione attraverso quattro relazioni : le

famose equazioni di Maxwell che fra l’altro per la loro bellezza espressiva

possono essere assimilate ad una poesia.

• Esse sono state risolte dallo stesso Maxwell nel vuoto : cioè in assenza

di cariche elettriche.

• In questo caso la soluzione prevede che debbano esistere delle “ onde

elettromagnetiche “ che si propagano nello spazio vuoto con velocità

costante.

• Per Maxwell il vuoto però non è realmente vuoto , ma costituito da un

mezzo elastico , chiamato “ ETERE “ che si contrae e si espande

originando appunto le onde che consentono all’energia elettromagnetica

di diffondersi nello spazio.

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La crisi della Fisica alla fine del XIX secolo

Alla fine del 1800 inizio 1900 il dibattito scientifico era incentrato

su due questioni :

• La velocità delle onde elettromagnetiche prevista dalle equazioni di

Maxwell rispetto a quale sistema di riferimento doveva essere

considerata ?

• Le equazioni di Maxwell non sono invarianti rispetto alle

trasformazioni galileiane , cioè cambiano forma e contenuti

cambiando il sistema di riferimento.

• Alla prima questione Maxwell stesso rispondeva che la velocità della

luce ( onda elettromagnetica ) era riferita all’ETERE.

• Per la seconda questione erano state trovate empiricamente delle

formule da Lorenz che le rendevano invarianti .

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ALBERT EINSTEIN ( 1879 – 1955 )

Postulati della RELATIVITA’ RISTRETTA

• Primo Postulato : il principio di relatività

Tutte le leggi della Natura ( meccanica + dinamica +

elettromagnetismo ) hanno la stessa forma in tutti i Sistemi di

Riferimento Inerziali.

• Secondo Postulato : la costanza della velocità della luce

La velocità della luce nel vuoto è c = 2,9979 * 10^8 m/sec , ed è

costante in tutti i sistemi di riferimento inerziali indipendentemente

dal moto della sorgente rispetto all’osservatore.

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Lo spazio – tempo di H. Minkowski

• La Relatività Ristretta dimostra che Spazio e Tempo sono legati fra

loro.

• L’Universo che era rappresentato da 3 dimensioni e dal Tempo ,

diviene ora uno Spazio-Tempo a 4 dimensioni.

• Un fenomeno fisico : evento , è descritto da quattro numeri :

( ct , x , y , z ) che sono le coordinate spazio-temporali.

• Nello spazio tempo Galileiano , la distanza fra due oggetti nello spazio e

fra due eventi nel tempo è una quantità assoluta : non dipende

dall’osservatore.

• Nella Relatività ristretta , entrambe queste quantità ( distanza spaziale e

distanza temporale ) sono relative , mentre per contro vi è una distanza

assoluta : è l’intervallo spazio-temporale fra due eventi

• d^2 = X^2 –c^2t^2

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Rappresentazione dello Spazio di Minkowsky

Il punto rosso nell’origine O sul piano è il presente. Il

doppio cono rappresenta il passato e il futuro del nostro

presente.

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Diagramma di Minkowsky

C t

x

C t’

x’

Rappresentazione di due eventi nei S.I. R ed R’

Eventi simultanei in R’

Eventi simultanei in R

La simultaneità non è un concetto assoluto

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Equivalenza massa-energia Nella Relatività ristretta la velocità della luce è la massima velocità

raggiungibile da qualsiasi corpo o segnale , rispetto ad un qualsiasi

osservatore.

Il secondo principio della dinamica di Newton , dice che se applichiamo

una Forza ad un corpo questo accelera secondo una relazione che lega

, appunto la forza all’accelerazione tramite una costante m ,

caratteristica del corpo

F = m * a

Ora se la forza crescesse indefinitamente , al limite all’infinito , il corpo

potrebbe accelerare sino a raggiungere una velocità infinita che come

si è visto non possibile.

L’unica possibilità per limitarne la velocità è far aumentare la massa al

variare della velocità stessa .

Si definisce quindi massa a riposo la massa nel sistema di riferimento

del corpo stesso : massa in quiete

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E = m * c2 La massa dalla relatività diviene variabile con la sua velocità secondo le

note leggi di trasformazione di Lorenz già viste per il tempo e le lunghezze

:

Einstein sostenne che un corpo a riposo possiede la capacità di liberare

energia trasmutando tutta la sua massa o una parte in radiazione

elettromagnetica , sostenne cioè l’equivalenza fra Energia totale e la

propria massa a riposo , equivalenza descritta dalla nota relazione :

E = mc2

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Come varia la massa

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PROVE SIGNIFICATIVE della TEORIA della

RELATIVITA’ RISTRETTA

La vita media dei mesoni mu

Esperimento di Hafele e Keating

Effetto doppler trasverso

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A cavallo di un muone

I muoni sono particelle che si producono nell’impatto dei raggi

cosmici con gli strati più alti ( circa 15 Km ) dell’atmosfera.

Sono instabili e decadono in un elettrone ed un neutrino , in

media dopo 1, 5 msec.

Se viaggiassero alla velocità della luce impiegherebbero circa

50 msec a raggiungere la superfice terrestre.

Se la vita media dei muoni è di appena 1,5 msec ed il tempo

che occorre per raggiungere la terra è di 50 msec , come è

possibile che si rilevano un numero significativo di muoni a

terra ?

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Vita media dei muoni

La spiegazione sta nel fatto che dal punto di vista del muone la distanza

della terra non è 15 Km , ma è contratta secondo le formule di Lorenz :

con β = v / c

Riferimento terrestre Riferimento muoni

Distanza misurata d0 = 15 km (distanza

propria) Distanza misurata d = 0,6 km

Vita media muoni τ = 37,5 μs Vita media muoni τ0 = 1,5 μs (tempo

proprio)

Tempo di percorrenza dei muoni d0/c =

50 μs

Tempo di percorrenza della Terra d/c = 2

μs

Il 50% dei muoni collidono con la Terra. Il 50% dei muoni collidono con la Terra.