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Progetto ambizioso: aiuto ai più fragili con sport e musica Giochiamo anche per loro 302 Premessa Lo Sport è l’attività fisica che maggiormente offre molteplici potenzialità educative, fa- vorendo la salute e il benessere psicofisico sia esso svolto in ambiente ludico-ricreativo che competitivo. Rappresenta per tutti gli atleti un risvolto fondamentale sul piano emotivo e sociale rafforzando la coscienza di sé e del proprio corpo. Il Consiglio dell’Unione Europea ha stabilito che lo Sport è motore d’inclusione sociale ed è riconosciuto quindi come uno stru- mento eccellente per l’integrazione delle persone più fragili e dei gruppi a rischio di emarginazione sociale. Lo Sport che accoglie la fragilità amplifica il risvolto sociale di questa mission; anziché diminuirne le potenzialità, legate allo svol- gimento di un attività fisica, le aumenta. Nella fragilità di questi atleti riconosciamo infatti molteplici potenzialità e gradualità nello svolgimento delle pratiche sportive. Ogni atleta vive la propria fragilità in un contesto personalizzato, legato alla propria fisicità e alla propria disabilità, ma ciò che conta è che tutti siano partecipi ed integrati nel mondo dello Sport. Quando parliamo di Sport a tutto campo, di integrazione senza distinzioni, ci rivolgiamo a tutti gli atleti ed alle risorse umane coinvolte che si dedicano con passione. Quest’anno, proprio per onorare il conse- guimento di questo prestigioso e meravi- glioso traguardo, l’Accademia dello Sport per la Solidarietà ha scelto di sperimentarsi in una serie di progetti molto speciali, tutti dedicati all’apertura sportiva verso i disabili. Verso tutte le forme di disabilità, da quella genetica a quella da malattia, a quella ac- quisita magari per incidente. Ne è nato un complesso di progetti di alto profilo, sostenuti da enti e realtà ber- gamasche da tempo impegnate nel settore che, legati da un unico filo progettuale, formano una solida catena di solidarietà scientificamente e culturalmente ben co- struite. Per capire appieno il progetto 2015 del- l’Accademia dello Sport per la Solidarietà sul tema della fragilità e della disabilità, bisogna distinguere in due grossi capitoli le attività sportive, e cioè lo Sport presta- zionale dallo Sport Sociale. Lo Sport prestazionale e lo Sport paralimpico sono improntati sulla ricerca della massima prestazione; fondano il proprio essere sulla migliore performance del singolo atleta o della squadra; è solitamente il culmine di un recupero fisico attitudinale e psicologico. Il valore intrinseco dello sport prestazionale è la vittoria sui limiti, ed è al contempo esempio di coraggio, capacità di fare sa- crifici, fiducia in sé stessi. Nella provincia di Bergamo esistono importanti realtà territoriali che operano nel settore dello Sport prestazionale. Sotto l’egida del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) sono attive importanti so- cietà sportive come la SBS, la PHB e la Omero ASD, che vantano atleti ed alle- natori di primissimo livello nazionale ed internazionale. La loro funzione non è esclusivamente prestazionale ma il contesto nella quale operano è quello della massima espressione della di- sciplina proposta. Lo Sport Sociale predilige invece l’aspet- to socio-relazionale e mette al primo posto nei suoi obiettivi la costruzione di legami, la condivisione del tempo li- bero ed il contesto associativo; la di- sciplina ed il livello di prestazione sono In collaborazione con AZIENDA OSPEDALIERA PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO COMITATO PARALIMPICO ITALIANO • CENTRO SPORTIVO ITALIANO - COMITATO DI BERGAMO Il 2015 è il trentanovesimo anno di attività dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà; un anno speciale perché consacra l’impegno del gruppo guidato da Giovanni Licini che ha raccolto e distribuito, negli ultimi undici anni, in progetti di solidarietà concreta, l’eccezionale cifra di un milione di euro. L’Accademia dello Sport per la Solidarietà, dimostrandosi capace di scrivere intense pagine di impegno sociale, entra così di diritto nelle più significative realtà associative che stanno facendo la storia della operosa e solidale provincia orobica. In occasione di questo traguardo prestigioso, impensabile quando l’Accademia mos- se i primi passi, ma possibile grazie all’impegno e alla convinzione di un gruppo me- raviglioso di amici e volontari, si è formata una significativa alleanza fra enti e istitu- zioni diverse - in particolare fra l’Accademia stessa, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, il Comitato Paralimpico e il Centro Sportivo Italiano - Comitato di Bergamo, affiancato da altre realtà associative - per un’avventura straordinaria: lo sport al servizio della di- sabilità; lo sport che apre le porte alla fragilità e alla disabilità non per un evento par- ticolare, ma per l’attività del quotidiano. Un progetto meraviglioso, di grande valore etico, accolto da autorità civili e religiose, ma soprattutto dalle famiglie delle persone con fragilità, con gioia provocata dalla speranza di un nuovo corso sociale.

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Progetto ambizioso:aiuto ai più fragilicon sport e musica

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PremessaLo Sport è l’attività fisica che maggiormenteoffre molteplici potenzialità educative, fa-vorendo la salute e il benessere psicofisicosia esso svolto in ambiente ludico-ricreativoche competitivo.Rappresenta per tutti gli atleti un risvoltofondamentale sul piano emotivo e socialerafforzando la coscienza di sé e del propriocorpo.Il Consiglio dell’Unione Europea ha stabilitoche lo Sport è motore d’inclusione socialeed è riconosciuto quindi come uno stru-mento eccellente per l’integrazione dellepersone più fragili e dei gruppi a rischiodi emarginazione sociale.Lo Sport che accoglie la fragilità amplificail risvolto sociale di questa mission; anzichédiminuirne le potenzialità, legate allo svol-gimento di un attività fisica, le aumenta.Nella fragilità di questi atleti riconosciamoinfatti molteplici potenzialità e gradualitànello svolgimento delle pratiche sportive.Ogni atleta vive la propria fragilità in uncontesto personalizzato, legato alla propriafisicità e alla propria disabilità, ma ciò checonta è che tutti siano partecipi ed integratinel mondo dello Sport. Quando parliamodi Sport a tutto campo, di integrazionesenza distinzioni, ci rivolgiamo a tutti gliatleti ed alle risorse umane coinvolte chesi dedicano con passione.Quest’anno, proprio per onorare il conse-guimento di questo prestigioso e meravi-glioso traguardo, l’Accademia dello Sportper la Solidarietà ha scelto di sperimentarsiin una serie di progetti molto speciali,tutti dedicati all’apertura sportiva verso idisabili.Verso tutte le forme di disabilità, da quellagenetica a quella da malattia, a quella ac-quisita magari per incidente.

Ne è nato un complesso di progetti dialto profilo, sostenuti da enti e realtà ber-gamasche da tempo impegnate nel settoreche, legati da un unico filo progettuale,formano una solida catena di solidarietàscientificamente e culturalmente ben co-struite.Per capire appieno il progetto 2015 del-l’Accademia dello Sport per la Solidarietàsul tema della fragilità e della disabilità,bisogna distinguere in due grossi capitolile attività sportive, e cioè lo Sport presta-zionale dallo Sport Sociale.Lo Sport prestazionale e lo Sport paralimpicosono improntati sulla ricerca della massimaprestazione; fondano il proprio essere sullamigliore performance del singolo atleta odella squadra; è solitamente il culmine diun recupero fisico attitudinale e psicologico.Il valore intrinseco dello sport prestazionaleè la vittoria sui limiti, ed è al contempo

esempio di coraggio, capacità di fare sa-crifici, fiducia in sé stessi.Nella provincia di Bergamo esistonoimportanti realtà territoriali che operanonel settore dello Sport prestazionale.Sotto l’egida del CIP (Comitato ItalianoParalimpico) sono attive importanti so-cietà sportive come la SBS, la PHB e laOmero ASD, che vantano atleti ed alle-natori di primissimo livello nazionaleed internazionale. La loro funzione nonè esclusivamente prestazionale ma ilcontesto nella quale operano è quellodella massima espressione della di-sciplina proposta.Lo Sport Sociale predilige invece l’aspet-to socio-relazionale e mette al primoposto nei suoi obiettivi la costruzionedi legami, la condivisione del tempo li-bero ed il contesto associativo; la di-sciplina ed il livello di prestazione sono

In collaborazione con AZIENDA OSPEDALIERA PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMOCOMITATO PARALIMPICO ITALIANO • CENTRO SPORTIVO ITALIANO - COMITATO DI BERGAMO

Il 2015 è il trentanovesimo anno di attività dell’Accademia dello Sport per laSolidarietà; un anno speciale perché consacra l’impegno del gruppo guidato daGiovanni Licini che ha raccolto e distribuito, negli ultimi undici anni, in progetti disolidarietà concreta, l’eccezionale cifra di un milione di euro.L’Accademia dello Sport per la Solidarietà, dimostrandosi capace di scrivere intensepagine di impegno sociale, entra così di diritto nelle più significative realtàassociative che stanno facendo la storia della operosa e solidale provincia orobica.In occasione di questo traguardo prestigioso, impensabile quando l’Accademia mos-se i primi passi, ma possibile grazie all’impegno e alla convinzione di un gruppo me-raviglioso di amici e volontari, si è formata una significativa alleanza fra enti e istitu-zioni diverse - in particolare fra l’Accademia stessa, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, ilComitato Paralimpico e il Centro Sportivo Italiano - Comitato di Bergamo, affiancatoda altre realtà associative - per un’avventura straordinaria: lo sport al servizio della di-sabilità; lo sport che apre le porte alla fragilità e alla disabilità non per un evento par-ticolare, ma per l’attività del quotidiano. Un progetto meraviglioso, di grande valoreetico, accolto da autorità civili e religiose, ma soprattutto dalle famiglie delle personecon fragilità, con gioia provocata dalla speranza di un nuovo corso sociale.

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solo strumenti funzionali al raggiungi-mento degli obiettivi sociali, come pro-posti anche dal Consiglio dell’UnioneEuropea.La presenza dell’Azienda Ospedaliera PapaGiovanni XXIII rappresenta un riferimentoscientifico di eccellenza sia nel campodell’analisi delle difficoltà/potenzialità diogni persona coinvolta dai progetti, sianel settore del recupero post-traumatico.Anni di studio e di lavoro per favorire il re-cupero dell’attività motoria o per il mi-glioramento di quella in essere fanno del-l’Ospedale Papa Giovanni XXIII una realtàall’avanguardia.Il CSI - Comitato di Bergamo è un ente dipromozione sportiva particolarmente ra-dicato nel territorio con il compito istitu-zionale di dare massimo sviluppo alloSport sociale, costruendo le premesse ne-cessarie affinché siano garantiti tutti idiritti d’inclusione e di partecipazioneenunciati dalle carte del Consiglio del-l’Unione Europea. Al suo interno operanosocietà sportive sensibili e attente al temadell’inclusione di atleti disabili che in alcunicasi si integrano in squadre di normodotatie in altri generano dei gruppi autonomima appartenenti al contesto associativo.La sfida attuale è quella di rendere possibilel’interazione di queste realtà sportive coin-volgendo le strutture del territorio e quindiquelle realtà che si occupano del tempolibero dei disabili.

AZIONIArea medica- A.O. Ospedale Papa Giovanni XXIII- Dott. Carlo Nicora, Direttore Generale- Dott.ssa Laura Chiappa, Direttore Sanita-

rio- Dott. Umberto Mariani, Direttore USC

Odontostomatologia

- Dott. Federico Ristoldo, Referente Am-bulatorio Gnatologia e Postura

- Dott.ssa Simona Barsotti, Esami stru-mentali, prevenzione dentale ed alimen-tare

- Dott.ssa Alessia Albonico, Esami stru-mentali e valutazione ortognatica

- IP Anna Cassotti, Analisi computerizzatadella postura

- Dott. Miroslav Kacerik, Direttore Unità diOculistica

- Ortottista Maria Rosa Fratus, Valutazionevisuoposturale

- Dott. Claudio Carlo Castelli, Direttore Di-partimento Emergenze Urgenze - DirettoreUSC Ortopedia e Traumatologia

- Dott. Sergio Veneziani, Valutazioni e in-terventi funzionali di medicina potenzia-tiva

- Dott.ssa Maria Simonetta Spada, Re-sponsabile Unità Dipartimentale di Psi-cologia Clinica

- Dott. Guido Molinero, Direttore Unità diRiabilitazione Specialistica - Unità Spina-le

- Dott. Giacomo Poggioli, Valutazione MedicoSportiva

- Dott. Fabio Lorenzelli, Valutazione fun-zionale dello sportivo

- Dott. Paolo Amaddeo, Esami strumentalinello sportivo

Giochiamo anche per loro

AREE DI INTERVENTOSenza creare delle distinzioni a priori il progetto si suddivide in tre aree d’intervento:• Area medica: riguarda i possibili progressi nel campo della medicina dello sport

nella disabilità. Sono stati individuati i progetti di sviluppo proposti dall’ A.O.Ospedale Papa Giovanni XXIII.

• Area promozionale: riguarda la promozione dell’attività sportiva per persone condiverse tipologie di disabilità. Sono stati individuati quei progetti che garantisconouna migliore adesione agli obiettivi del progetto.

• Area progettazione speciale: riguarda le possibili sperimentazioni sportive nelcampo del sostegno e del miglioramento delle condizioni di vita di persone condisabilità. Sono stati individuati quei progetti sperimentali che mostrano unapproccio innovativo sui dei temi trattati.

OBIETTIVI GENERALIA sostenere l’attività dell’A.O. Ospedale Papa Giovanni XXIII nel campo dello

sviluppo della medicina sportiva nel campo della disabilità.B sostenere la pratica dell’attività sportiva di persone affette da qualsiasi disabilitàC favorire l’inclusione nelle realtà sportive del territorio di persone disabiliD offrire momenti per un tempo libero di qualità di persone disabiliE sostenere il volontariato sportivo nell’azione d’inclusione di persone disabiliF sostenere sperimentazioni particolari nell’ambito dell’attività sportiva per disabiliG sostenere l’attenzione alle tematiche dello sport per disabili

Descrizione: studio osservazionale delle abilità motorie dei giovani atleti, checoinvolge l’Ambulatorio di Visuo-posturologia ed opera in sinergia con le Specialitàdi Odontoiatria, Ortopedia, Oculistica (Ortottica), Psicologia Clinica, Medicina delloSport e Fisiatria (Riabilitazione Specialistica - Unità Spinale).Lo sport è palestra di vita ed è in grado di favorire lo sviluppo di un equilibriopsicofisico soddisfacente, tale da infondere o restituire autostima al giovane atleta,migliorandone innanzitutto l’autonomia e l’autosufficienza nella vita di tutti i giorni,favorendone così l’integrazione nella società.Il filo conduttore sarà quindi il follow up psicologico degli atleti già formati e di quelliche si avvicinano allo Sport anche senza un ruolo particolarmente attivo, masicuramente partecipativo. L’osservazione clinico-strumentale è assolutamentesperimentale ed è rivolta ad individuare nel singolo atleta le abilità motorieperfezionabili e conseguentemente lo sport più confacenteReferente Istituzionale: A.O. Ospedale Papa Giovanni XXIII - Direzione GeneraleReferente Operativo: ambulatorio Visuo-posturologiaRisultati Attesi: valutazione atleti già inseriti in discipline sportive e futuri atleti maivalutati (10 operatori sanitari e creazione lista d’attesa per gli atleti coinvolti).Acquisizione materiale per l’attività diagnostica conservativa.

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Area promozionale

Centro Sportivo Italiano - Comitato di Berga-mo - Vice Presidente Nazionale, PresidenteProvinciale Vittorio Bosio; Vice Presidente Vi-cario Provinciale Leonio Callioni; Componen-te Presidenza Provinciale Manuel Garattini

INIZIATIVA

Percorso formativo per dirigenti/allenatoridi società sportivaDescrizione: Uno dei bisogni emergenti nel campo dell’avvia-mento alla pratica sportiva di persone disabili risulta esserequello della formazione degli operatori coinvolti. Spesso lestesse società sportive che dimostrano attenzione e disponi-bilità sono frenate da paure legate alla non conoscenza e apregiudizi sul mondo della disabilità. Vista la finalità di avviareallo sport amatoriale, gli obiettivi di questa formazione nonsaranno tecnici ma andranno nella direzione di creare unamaggiore disponibilità all’accoglienza in quelle società spor-tive che sono già presenti nel nostro territorio. Il percorso sisviluppa su tre appuntamenti di 2 h/Cad. replicato in tre zonediverse della provincia.

Referente Istituzionale: CSI BergamoReferente Operativo: CSI BergamoDove: provincia di BergamoRisultati Attesi: Coinvolgimento di circa 60 tra allenatori e Di-rigenti

INIZIATIVA

Promozione campionatodi calcio a 5 specialDescrizione: Il campionato di calcio a 5 è organizzato in col-laborazione con il CSI - comitato di Bergamo e le societàpartecipanti.Si prevede la costruzione di un campionato a cinquesquadre con girone di andata e ritorno e fasi finali. Le so-cietà partecipanti sono presenze già affermate del territo-rio, che promuovo lo sport in sintonia con gli obiettivi delprogetto. Si tratta di realtà che garantiscono un’elevataattenzione all’inclusione delle persone con disabilità, nonsolo attraverso la costruzione del gruppo squadra ma an-che grazie alla partecipazione a momenti associativi di-versi.

Referente Istituzionale: CSI BergamoReferente Operativo: CSI BergamoDove: Martinengo, Nembro, Mozzo e Bergamo.Risultati Attesi: Cinque squadre iscritte per un totale di circa100 atleti/dirigenti

INIZIATIVA

Promozione Attività sportivaintegrata HIP HOPDescrizione: Integrazione, inclusione sociale e pariopportunità esperienze da vivere e obiettivi da rag-giungere anche attraverso musica e hip hop, unadanza che nasce per le strade per essere vissuta datutti e da ciascuno in modo proprio. Il percorso pre-vede una frequenza settimanale. Attraverso lo stu-dio e l’apprendimento della danza hip hop i ragazzihanno la possibilità di esprimere al meglio la loropersonalità, le proprie attitudini, capacità e il propriosentire,in un percorso di autoconsapevolezza di séstessi, dei propri limiti ma anche e soprattutto dellepotenzialità di ciascuno, in una società che tendesempre più a omologare, omogeneizzare le diffe-renze piuttosto che emanciparle e valorizzarle.

Referente Istituzionale: CSI BergamoReferente Operativo: New Dance GenerationDove: Zogno.Risultati Attesi: coinvolgimento di circa 15 tra atletie dirigenti

INIZIATIVA

Promozione Attività sportiva integrata BaskinDescrizione: Il BASKIN integra e include tutti permettendo la parteci-pazione al gioco, dove ognuno mette a disposizione del gruppo, le pro-prie capacità e peculiarità.I processi dell’integrazione costituiscono sempre un problema soprat-tutto in un ambito come quello sportivo, dove da sempre viene privile-giata l’eccellenza, (fisica, mentale, psicofisica, ecc.) e scartata invecela fragilità fisica, mentale, psicofisica, ecc. Ora lo sport si apre a que-sta nuova visione dove la fragilità diventa elemento di unione e spintaad una nuova generatività intesa come scoperta, creazione, arricchi-mento, rafforzamento ed elaborazione di risorse al fine di creare qual-cosa di completamente nuovo.Questo si manifesta nel repentino cambiamento del normodotatoquando entra nell’area del meno abile, qui c’è proprio l’entrare in con-tatto con l’altro trasformando i propri tempi per avvicinarsi a quelli delcompagno di squadra, qui c’è l’incontro di due mondi, di due strutturediverse e nella diversità importanti allo stesso modo.

Referente Istituzionale: CSI BergamoReferente Operativo: Pol.Or.Bagnatica - Prof.ssa Danila OlivariDove: Bagnatica.Risultati Attesi: Coinvolgimento di circa 30 tra atleti e Dirigenti

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INIZIATIVA

Acquisto attrezzaturasci alpinoDescrizione: L’SBS vanta in questo settoreun grandissimo atleta, un giovane cam-pione italiano di Super G (categoria stan-ding), Marco Zanotti. Ogni anno il SBSSpecial Bergamo Sport, organizza un we-ek end di avvicinamento allo sci dove per-sone con vario tipo di disabilità ha la pos-sibilità di provare la sensazione di tornaresulla neve come protagonista. Coadiuvatida volontari normodotati e non, atleti emaestri di sci, diamo la possibilità di pas-sare 3 giorni sulle piste da sci, avvicinan-do cosi neofiti o ex sciatori (professionistie non ) al mondo della disciplina sciistica.SBS promuove incontri presso la strutturadi Mozzo per portare a conoscenza dei de-genti della possibilità di questa disciplina,(sci di fondo, discesa etc) e permette a chiinteressato di provare senza doversi ac-collare spese inizialmente eccessive.

Referente Istituzionale: CIPReferente Operativo: SBSDove: impianti provincia di BergamoRisultati Attesi: Coinvolgimento di circa10/20 Utilizzo continuativo annuale dellestrutture messe a disposizione, da parte diatleti delle società sportive della provinciae da ragazzi che si avvicinano per la primavolta a questa disciplina sportiva.

INIZIATIVA

Acquisto attrezzaturaHandbikeDescrizione: Ogni atleta disabile che si av-vicina al mondo dell’handbike trova il mo-do di provare, capire ed usufruire di han-dbike messe a loro disposizione da SBS,continuando poi il processo di avvicina-mento a questa disciplina partecipandopoi alle attività organizzate dal Settore. At-tività che possono essere uscite su strada,partecipazioni a gare e competizioni na-zionali ed internazionali. L’SBS nel corsodegli anni, attraverso un duro lavoro disensibilizzazione e attraverso la collabora-zione con l’unita spinale di Mozzo ha di-mostrato che la sport terapia è uni dei me-todi più concreti per poter ridare fiducia neipropri mezzi a persone che purtroppo han-no subito un grave trauma oppure a perso-ne che hanno una disabilità dalla nascita.L’idea di questo progetto è nata soprattuttosfruttando l’enorme popolarità raggiuntada questa disciplina grazie anche alle re-centi Paralimpiadi di Londra che hanno vi-sto atleti di livello internazionale, comeAlessandro Zanardi, dimostrare al mondoche anche dopo un terribile incidente at-traverso l’attività sportiva si può recupera-re una qualità della vita del tutto normale.

Referente Istituzionale: CIPReferente Operativo: SBSDove: impianti provincia di BergamoRisultati Attesi: Coinvolgimento di circa10/20 Utilizzo continuativo annuale dellestrutture messe a disposizione, da parte diatleti delle società sportive della provinciae da ragazzi che si avvicinano per la primavolta a questa disciplina sportiva.

Mauro Foppa, Presidente SBS Bergamo

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INIZIATIVA

Omero RunnersDescrizione: Omero Runners è il punto di riferimento di tutti i disabili che vogliono cimentarsi nell’atletica leggera a qualsiasi livello: sen-soriali e fisici. Oltre all’attività agonistica, che vanta la presenza di atleti che ambiscono a vestire la maglia azzurra per partecipare alle pa-ralimpiadi di Rio 2016 il settore si propone attento e aperto a tutti coloro che volessero avvicinarsi alla disciplina dell’atletica leggera.

Referente Istituzionale: CIPReferente Operativo: OmeroLuogo: BergamoRisultati Attesi: Circa 15 ragazzi

INIZIATIVA

Nuota con noiDescrizione: Il nuoto da sempre rappre-senta uno degli ambienti più idonei e frui-bili sia per la riabilitazione terapeutica siaper l’attività ludico/ricreativa per personecon disabilità fisica e/o intellettiva. Il pas-saggio dalla riabilitazione o dalla praticaamatoriale a quella sportiva è spesso au-tomatico e naturale ed in molti casi, graziea PHB, si arriva alla formazione di atleti dialto livello sportivo. PHB crede fortementenella promozione del nuoto per disabili at-

traverso l’integrazione della pratica sporti-va con normodotati. In tal senso PHB orga-nizza diverse manifestazioni sportive ecorsi di acquaticità in cui disabili e normo-dotati nuotano insieme. Per attirare l’at-tenzione dei più giovani, PHB intende foca-lizzare l’attenzione verso le scuole, gli ora-tori e i gruppi di giovani, privilegiando unavvicinamento allo sport sia per disabiliche normodotati senza alcuna distinzione.

Referente Istituzionale: CIPReferente Operativo: PHBLuogo: BergamoRisultati Attesi: Coinvolgimento di circa 50persone

Maria Clelia Rebussi, Presidente PHB BergamoMauro Olivieri, Vice Presidente PHB Bergamo

PresidenteAlessandro Belotti

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Mens sana in corpore sanoPresentazione: La Fondazione Emilia Bo-sis è un’istituzione no-profit che si occupadella riabilitazione di pazienti psichiatrici,in stretta collaborazione con i Dipartimentidi Salute Mentale delle aziende ospedalie-re bergamasche, attraverso vari serviziche accolgono i pazienti in regime di resi-denzialità e semi-residenzialità. Le strut-ture della Fondazione sono una Comunitàdi riabilitazione ad alta intensità (20 postiletto ubicata presso Cascina Germoglio aVerdello), 2 Comunità protette ad alta in-tensità (19 e 14 posti letto site in Via Men-tana e in Via Canovine a Bergamo) 2 Co-munità a bassa protezione (5 posti lettoubicate presso Cascina Germoglio a Ver-dello) 2 Centri diurni (accreditati per 15posti giornalieri siti uno presso CascinaGermoglio a Verdello ed uno in Via Menta-na a Bergamo).La Fondazione Emilia Bosis nasce nel1998 grazie alla donazione della Sig.raEmilia Bosis finalizzata alla realizzazionedi strutture volte all’accoglienza del disa-gio psichico. Del Consiglio di amministra-zione fanno parte i fondatori (Pier Giaco-mo Lucchini, Roberto Castelli e ArmandoTesta), l’avvocato Francesco Salvi, l’alpi-

nista Agostino Da Polenza, il delegato ve-scovile Don Sergio Bertocchi.Descrizione: La Fondazione Emilia Bosisda anni promuove attività sportive di variogenere quali strumenti per una riabilita-zione centrata sulla relazione tra le perso-ne e tra esse e l’ambiente. Organizza set-timanalmente trekking in montagna, atti-vità in piscina e di equitazione pressol’area maneggio di Cascina Germoglio. Siè ritenuto di promuovere un’attività piùpropriamente ginnica che preveda siaesercizi aerobici che anaerobici, con at-trezzi o a corpo libero sotto la guida diistruttori qualificati (dell’ Unione ItalianaSportpertutti-UISP) con le finalità di:1) agevolare l’acquisizione per i pazienti

di una maggiore consapevolezza delproprio corpo, dei suoi limiti e delle suepotenzialità, anche per motivare i pa-zienti a prendersene cura;

2) migliorare le condizioni di salute gene-rale dei pazienti contrastando la ten-denza alla sedentarietà e gli effetti se-condari che in taluni casi la terapia far-macologica comporta (sindrome meta-bolica con conseguente aumento pon-derale);

3) favorire la risocializzazione degli ospitiattraverso la partecipazione comuneall’attività motoria, seguendo le regoledettate dall’istruttore.

Risultati attesi: Si ipotizza che i pazienticoinvolti saranno circa 20 a Verdello e 20 aBergamo. L’istruttore sarà sempre affian-cato da un Educatore Professionale (San-dra Merelli, Alessandra Tirloni, GabrieleMenghini, Testa Elide, Surangi Susan Per-greffi) e l’andamento dell’attività verrà poidiscusso e supervisionato nella riunioned’équipe settimanale con gli psichiatri, glipsicologi e gli altri operatori (una a Verdelloe una a Bergamo). Sono previste 4 ore set-timanali per 48 settimane annue a Verdelloe altrettanto a Bergamo. A Verdello l’attivi-tà si svolgerà oltre che nella sala polivalen-te attrezzata di Cascina Germoglio anchenegli spazi esterni dove c’è un attrezzatopercorso vitae ed una pista ciclabile.Referente Istituzionale: Fondazione EmiliaBosisReferente Operativo: Direttore SanitarioDove: Bergamo e Verdello (BG)

Fondazione Emilia BosisPresidente Pier Giacomo Lucchini, vice-presidente Roberto Castelli

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308 INIZIATIVA

Musica e AutismoDescrizione: Le persone con problemi diautismo incontrano severi problemi di or-ganizzazione del tempo e dello spazio e diprevisione di fatti ed azioni; incontranodifficoltà nelle relazioni con le persone econ i contesti di vita sociale.I sintomi si manifestano generalmente en-tro i tre anni. Tale disturbo necessita di unintervento psico-educativo permanenteper garantire alle persone con autismo, inetà evolutiva ed adulta, una buona qualitàdi vita. Il Progetto “La Nota in Più” nascedalla convinzione della grande positivitàche la musica riveste per moltissimi bam-bini e ragazzi con problemi di autismo econ diversi tipi di disabilità: la musica nonè soltanto stimolo, ma pensiero che assu-me una forma diversa da quella verbale,

attraverso la musica, bambini, ragazzi eadulti trasmettono emozioni.Il progetto prevede una formazione musi-cale pluriennale con utilizzo degli stru-menti dell’orchestra sinfonica (archi, arpe,timpani, percussioni intonate e ritmiche)con l’obiettivo di portare i ragazzi a suona-re nell’Orchestra Sinfonica “la Nota in Più”con repertorio tratto dalla musica classicasinfonica (Mozart, Beethoven, Mussor-

gsky, Grieg, Stravinsky solo per citare al-cuni autori). Attualmente sono presentidue orchestre sinfoniche composte da 15musicisti speciali e da 15 docenti. Le or-chestre hanno tenuto più di 50 concerti inLombardia e in Svizzera.

Referente Operativo: Associazione SpazioAutismo onlus di BergamoRisultati Attesi: Circa 40 ragazzi.

INIZIATIVA

Io e il Cavallo, avvicinamento all’equitazioneDescrizione: Costruzione di micro gruppi di lavoro con disabilità omologhe che svolgeranno attività di ippoterapia per circa un’oraogni incontro, compatibilmente con le caratteristiche della disabilità. Nei momenti in cui i ragazzi non saranno a cavallo verrannosvolte attività compatibili con la normale vita di scuderia quali; la preparazione del cibo per i cavalli, la pulizia dei cavalli, l’accom-pagnamento dei cavalli al pascolo nonché attività di laboratorio per lo sviluppo della capacità psicomotorie.

Referente Operativo: Cascina del SoleRisultati Attesi: Coinvolgimento di circa 10/20 persone

Presidente Silvano De Rui

VERIFICAOgni progetto verrà monitorato in itinere per la valutazione dei risultati ottenuti rispetto ai risultati attesti. Un dato importante e con-diviso con le società sportive aderenti è la necessità di condivisione che le stesse devono attuare con gli enti del territorio al fine diimmaginare una continuazione anche dopo la chiusura del progetto. Le società sportive coinvolte dovranno mettersi in relazionecon gli enti/associazioni che lavorano con i disabili dell’area dove svolgono l’attività e che si renderanno disponibili.

AssociazioneSpazio AutismoBergamoSilvia Gazzola

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