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Processi elementari nei gruppi Temi: Entrare in un gruppo L’interdipendenza all’interno dei gruppi Esecuzione del compito e mantenimento delle relazioni La coesione Le regole

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Processi elementari nei gruppi

Temi:

• Entrare in un gruppo

• L’interdipendenza all’interno dei gruppi

• Esecuzione del compito e mantenimento delle relazioni

• La coesione

• Le regole

• La ricognizione iniziale: quali fattori governano la nostra scelta di “perlustrare” ed entrare in un gruppo/associazione? Massimizzazione dei profitti e minimizzazione dei costi (Levine e Moreland)

Le valutazioni vengono fatte sulla base delle esperienze passate, inoltre si èosservata una tendenza ad aspettarsi maggiori benefici che costi

Suggerimenti: per chi desidera entrare è meglio raccogliere quante piùinformazioni riesce, chi si occupa di reclutamento dovrebbe evitare di rappresentare il gruppo in modo troppo roseo onde evitare una forma di “rigetto” una volta sperimentati anche gli aspetti negativi

• Un altro fattore che orienta la scelta dei gruppi è il grado con cui le persone si sentono simili e in linea con il membro ideale del gruppo (Hogg)

A qualunque età entrare in un gruppo è un’esperienza sempre accompagnata da una certa tensione

LP1

Diapositiva 2

LP1 in speltini pp 85 e segg il modello è spiegato meglio.inoltre da 87 in poi ci sono indicazioni utili sui fattori che influenzano l'abilità del gr e dell'individuo.Laura Palareti; 23/10/2005

Sia l’individuo sia il gruppo subiscono un processo di cambiamento e adattamento che si basa su 3 processi psicologici:– La valutazione

– L’impegno

– La transizione di ruolo

È possibile passare attraverso 5 fasi:1. L’esplorazione

2. La socializzazione

3. Il mantenimento

4. La risocializzazione

5. Il ricordo

Modello temporale della socializzazione al gruppodi Levine e Moreland (1994)

entrata

accettazione

divergenza

uscita

I cambiamenti nel concetto di sé

• La nostra identità sociale è strettamente legata alle nostre appartenenze a gruppi

• L’appartenenza a gruppi aiuta a definire noi stessi

• Ha conseguenze sulla nostra autovalutazione e autostima

• qualsiasi prestigio o valore associato a un gruppo ha implicazioni sull’opinione circa il nostro valore

L’iniziazione al gruppo• Spesso l’ingresso di nuovi membri viene sottolineato da cerimonie o

rituali di vario tipo; tali riti possono essere piacevoli o spiacevoli ed hanno una funzione simbolica:– Favoriscono nel nuovo membro il processo di transizione dell’identità– Aiutano il gruppo a ridefinire i propri confini– Alcune procedure servono come vero apprendistato, introducendo

l’individuo agli standard normativi e alle competenze rilevanti per il gruppo

– Suscitano una certa lealtà nel nuovo membro, sia nei casi di trattamento favorevole (inducono gratitudine e colpa) sia in quelli di trattamento sfavorevole

Aronson e Mills spiegano questo riprendendo la teoria della dissonanza cognitiva di Festinger: la consapevolezza di aver subito l’esperienza spiacevole di essere ammessa al gruppo è incompatibili con la successiva scoperta che alcuni aspetti non sono come previsti. Tale dissonanza èpsicologicamente non tollerabile e poiché l’iniziazione può essere stata troppo intensa/dolorosa per essere rimossa l’individuo tende a migliorare la valutazione del gruppo.

L’interdipendenzaIn tutti i tipi di gruppi (folla, gruppo di laboratorio, gruppo di

lavoro, categoria etnica) le esperienze, le azioni, i risultati dell’individuo sono legati a quelli degli altri membri. Tale interdipendenza fu osservata per la prima volta da Lewin (‘48):

• Interdipendenza del destino: i gr nascono in senso psicologico quando i membri si rendono conto che il proprio destino èlegato a quello del gr nel suo insieme (esperimento di Rabbie e Horwitz sui bambini; in realtà, nelle condizioni appropriate basta la categorizzazione arbitraria: gruppo minimo)

• Interdipendenza del compito: i risultati di ciascun membro hanno implicazioni sui risultati degli altri. È più potente della precedente.

• Interdipendenza negativa (il successo di un individuo produce l’insuccesso di un altro) produce competizione

• Interdipendenza positiva (alto grado di complementarietà) produce cooperazione

Tutti gli studi su questo tema hanno mostrato la superiorità dei gruppi che lavorano in condizioni di interdipendenza positiva:– Maggiore produttività– Maggiore cooperazione– Migliori relazioni interpersonali– Maggiore motivazione

Questi risultati hanno rilevanti implicazioni in ambito applicativo:• Nella formazione: i gruppi di apprendimento cooperativo non limitano i

vantaggi ai risultati accademici ma migliorano le relazioni sociali e gli atteggiamenti intergruppi

• Gli ordinamenti competitivi presenti in misura schiacciante nelle organizzazioni educative e di lavoro sono, di fatto, controproducenti.

Interdipendenza del compito

L’analisi dei processi di interazione

Nei gruppi è possibile distinguere comportamenti diretti al raggiungimento del compito e comportamenti socioemozionali o espressivi

Sulla base di questa distinzione Bales progettò uno schema di codifica delle interazioni in gruppo (Interaction Process Analysis: IPA)

L’IPA è uno strumento che richiede notevole addestramento per essere utilizzato garantendo attendibilità, tuttavia ha avuto grande successo– per dimostrare ipotesi di ricerca, – per analizzare i modelli di interazione ricorrente in

contesti sia clinici che educativi.

IPA: suddivisione dell’interazione in atti microscopici poi classificati:

Area socio-emozionale: positiva

Reazioni

positive

1 Dimostra solidarietà, elogia gli altri, aiuta, mostra stima2 Allenta le tensioni, scherza, ride,si mostra soddisfatto3 Si mostra d’accordo, accetta facilmente, comprende,

contribuisce, esegue

Area del compito: neutra

Tentativi di risposta

4 Dà suggerimenti, idee, pur rispettando l’autonomia degli altri5 Esprime opinioni, valuta, giudica, esprime sentimenti e desideri6 Fornisce orientamenti, informa, chiarifica, conferma

Dom

ande

7 Chiede degli orientamenti, informazioni, ripetizioni, conferme8 Chiede opinioni, valutazioni, giudizi, espressioni di sentimenti9 Chiede suggerimenti, delle direttive, dei modi possibili di azione

Area socio-emozionale: negativa

Reazioni

negative

10 Disapprova, rifiuta, si formalizza, si astiene dall’aiutare11 Dimostra tensione, chiede aiuto, si pone fuori dal gruppo12 Mostra antagonismo, cerca di abbassare il livello degli altri, si

difende o si fa valere

Fenomeni messi in luce attraverso l’IPA

• Alcuni membri parlano più di altri

• Coloro che parlano di più tendono a ricevere la massima attenzione

• La discrepanza tra colui che è il primo a prendere l’iniziativa nel gruppo e i suoi pari aumenta con le dimensioni del gruppo (gr grandi tendono ad essere dominati da un solo individuo)

• Un gr di discussione di laboratorio ha un profilo abbastanza stabile, con 2/3 di atti relativi al compito, ¼ di comportamenti socioemozionali positivi e il resto di comportamenti socioemozionali negativi

• Altri tipi di gruppi hanno profili molto diversi

• In alcuni casi si verificano cambiamenti consistenti nel corso del tempo nella prevalenza di diversi tipi di atti (es. in gruppi di problem solving: task acts all’inizio e aumento dei comp. socioem. positivi in fase di decisione finale)

La coesioneÈ un elemento importante nella vita di un gruppo, ma cosa significa effettivamente? Da cosa origina? Quali conseguenze produce?

• Per molto tempo (e tuttora nel linguaggio comune) la coesione è stata interpretata come la somma delle attrazioni reciproche fra i membri.

• E’ coeso il gruppo i cui membri si piacciono; il g° di coesione può essere misurato graduando l’attrazione reciproca fra persone.

Critiche– Questa idea rimanda ad una concezione del

gruppo come sommatoria di proprietà individuali

– Non sempre l’attrazione ad un gruppo è correlata a misure indipendenti di tipo sociometrico della preferenza individuale

– Può restare coeso anche un gruppo i cui membri non si piacciono fra loro

– Si tratta di una concezione non applicabile a gruppi molto grandi in cui i membri non si conoscono fra loro (ad esempio, tifosi o dipendenti di una multinazionale)

L’impostazione di Hogg (1992)

Un modello più recente ha definito la coesione come attrazione dei membri all’idea o immagine prototipica del gruppo e del suo membro tipico, piùche attrazione nei confronti dei singoli individui. L’attrazione o coesione sociale èdiversa dall’attrazione interpersonale.

• Vicinanza fisica

• Frequenza d’interazione

• Somiglianza fra membri del gruppo

• Fedeltà agli obiettivi del gruppo

• La competizione con altri gruppi (tende ad accrescere la coesione interna, soprattutto nei gruppi vincenti)

La coesione è favorita da:

Effetti della coesione

• Vi è una relazione significativa ma non molto forte fra coesione e prestazione, tuttavia non si sa quale sia la direzione della relazione:

coesione prestazione … o viceversa?

• l’effetto principale della coesione è quello di accrescere l’adesione alle norme prevalenti nel gruppo. L’effetto sulla produttività dipende da quanto le norme incoraggiano/inibiscono la produttività

Le regole

Tutti i gruppi sviluppano sistemi di norme, ovvero scale di valori che definiscono i limiti dei comportamenti accettabili e inaccettabili. Tali norme vengono progressivamente incorporate dai nuovi membri. Bennington Study (Newcomb, 1961) Studio di Siegel e Siegel (1957) su due studentati (vedi p.64)

Le norme di gruppo(a)

• Le norme costituiscono aspettative condivise rispetto alla condotta dei membri del gruppo (Levine e Moreland, 1990)

• Permettono di definire la “latitudine” entro la quale sono accettate le differenze individualisenza che esse vengano giudicate come espressione di “devianza” (Sherif, 1984)

Le norme di gruppo(b)

• 1) Aiutano a coordinare le attività e facilitano il raggiungimento degli scopi del gruppo2) Danno senso di affiliazione3) Migliorano e mantengono l’identità del gruppo4) Assicurano una concezione comune della realtà e consentono di definire le relazioni con l’ambiente sociale (Cartwright e Zander, 1968)

FUNZIONI INDIVIDUALI E SOCIALI DELLE NORME

• Le norme sono un punto di riferimento per l’individuo: aiutano a strutturare e prevedere il proprio contesto e forniscono uno strumento per mezzo del quale può essere regolato il comportamento nel gruppo.

• Le norme svolgono anche una funzione sociale: aiutano a coordinare le attività, facilitano il raggiungimento degli scopi del gruppo, esprimono aspetti dell’identità del gruppo (es abbigliamento).

CAMBIAMENTI NELLE NORME DEI GRUPPI

• Possono cambiare nel tempo, ma anche rimanere stabili per periodi molto lunghi

• Il processo attraverso cui le norme vengono fatte rispettare o modificate viene definito influenza sociale