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Tematica Legislativa Roma 11 dicembre 1008

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Tematica Legislativa. Roma 11 dicembre 1008. Argomenti. introduzione dall’Aipa al Cnipa - evoluzione dell’informatizzazione nella PA - (D.Lgs. 12-2-1993 n. 39) piano triennale I Pareri Il Consuntivo I contratti. Riassunto leggi significative. - PowerPoint PPT Presentation

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Argomenti

introduzione dall’Aipa al Cnipa - evoluzione

dell’informatizzazione nella PA - (D.Lgs. 12-2-1993 n. 39)

piano triennale I Pareri Il Consuntivo I contratti

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Riassunto leggi significative

1993 decreto legislativo n. 39 costituzione AIPA

legge n. 59 del 1997, che all’art. 15 la rilevanza giuridica del documento informatico

“Codice dell’amministrazione digitale” decreto legislativo n. 82 del 2005

D.P.R. n. 445 del 2000 (il testo unico sulla documentazione amministrativa),

decreto legislativo 42 del 2005 l’istituzione del Sistema pubblico di connettività

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dall’aipa al cnipa

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L'AIPA, di cui il CNIPA è in parte l'erede, fu istituita nel 1993 in un clima di attenzione per l'efficienza della pubblica amministrazione. Quel clima, diffuso in molti paesi sviluppati, è testimoniato in particolare dal National Program for Reinventing Government lanciato negli Stati Uniti da Bill Clinton e Al Gore nello stesso anno.

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Il decreto legislativo 39/1993 aveva delineato l'AIPA in parte come un'autorità indipendente e in parte come un'agenzia operativa. Erano infatti previsti sia compiti di vigilanza sul mercato dell'informatica pubblica, attraverso l'emissione dei pareri di congruità tecnico-economica sui maggiori contratti stipulati dalle amministrazioni dello Stato, sia compiti di promozione e realizzazione di grandi progetti infrastrutturali, come la Rete unitaria della pubblica amministrazione o il collegamento delle banche dati e dei sistemi informatici delle singole amministrazioni. Accanto a questi compiti, l'AIPA doveva svolgere anche funzioni di monitoraggio dell'informatica pubblica e produrre relazioni annuali al Governo e al Parlamento.

Come promesso dal governo, dopo molte vicissitudini legislative l'AIPA fu soppressa nel 2003 ed assorbita insieme al Centro tecnico della RUPA (Rete unitaria della pubblica amministrazione) dal CNIPA.

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Il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA), è un ente pubblico italiano che opera presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'attuazione delle politiche del Ministro per l'Innovazione e le tecnologie, dotato di autonomia tecnica, funzionale, amministrativa, contabile e finanziaria e con indipendenza di giudizio.

È stato istituito dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 art. 176 (Codice per la protezione dei dati personali) in sostituzione dell'Autorità per l'informatica nella Pubblica Amministrazione (AIPA), della quale conserva le attribuzioni.

Ad esso sono stati inoltre attribuiti dal Decreto Legislativo 5 dicembre 2003, n. 343 i compiti, le funzioni e le attività esercitati dal Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione (R.U.P.A.), comprese le risorse finanziarie e strumentali, nonché quelle umane

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compiti istituzionali del CNIPA vi è quello di redigere e pubblicare

ogni anno una relazione che illustra lo stato dell’informatizzazione nelle PA, con particolare riferimento al livello di utilizzazione effettiva delle tecnologie e ai relativi costi e benefici. A tale scopo il CNIPA raccoglie e analizza una notevole mole di informazioni fornita dalle Pubbliche Amministrazioni Centrali

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Dettare norme tecniche e criteri in tema di pianificazione, progettazione, realizzazione, gestione, mantenimento dei sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni e delle loro interconnessioni, nonché della loro qualità e relativi aspetti organizzativi; dettare criteri tecnici riguardanti la sicurezza dei sistemi.

Coordinare, attraverso la redazione di un piano triennale annualmente riveduto, i progetti e i principali interventi di sviluppo e gestione dei sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni.

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Promuovere, d'intesa e con la partecipazione anche finanziaria delle amministrazioni interessate, progetti intersettoriali e di infrastruttura informatica e telematica previsti dal piano triennale e sovrintendere alla realizzazione dei medesimi anche quando coinvolgano apparati amministrativi non statali, mediante procedimenti fondati su intese da raggiungere tramite conferenze di servizi, ai sensi della normativa vigente.

Verificare periodicamente, d'intesa con le amministrazioni interessate, i risultati conseguiti nelle singole amministrazioni, con particolare riguardo ai costi e benefici dei sistemi informativi automatizzati, anche mediante l'adozione di metriche di valutazione dell'efficacia, dell'efficienza e della qualità.

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Definire indirizzi e direttive per la predisposizione dei piani di formazione del personale in materia di sistemi informativi automatizzati e di programmi per il reclutamento di specialisti, nonché orientare i progetti generali di formazione del personale della pubblica amministrazione verso l'utilizzo di tecnologie informatiche, d'intesa con la Scuola superiore della pubblica amministrazione.

Fornire consulenza al Presidente del Consiglio dei Ministri per la valutazione di progetti di legge in materia di sistemi informativi automatizzati.

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Nelle materie di propria competenza e per gli aspetti tecnico-operativi, curare i rapporti con gli organi delle Comunità europee e partecipare ad organismi comunitari ed internazionali, in base a designazione del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Proporre al Presidente del Consiglio dei Ministri l'adozione di raccomandazioni e di atti d'indirizzo alle regioni, agli enti locali e ai rispettivi enti strumentali o vigilati e ai concessionari di pubblici servizi.

Comporre e risolvere contrasti operativi tra le amministrazioni concernenti i sistemi informativi automatizzati.

Esercitare ogni altra funzione utile ad ottenere il più razionale impiego dei sistemi informativi anche al fine di eliminare duplicazioni e sovrapposizioni di realizzazioni informatiche.

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piano triennale

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Il Piano triennale di sviluppo dell’ICT della Pubblica Amministrazione centrale predisposto dal CNIPA ai sensi dell’art. 9 del d.lgs. n. 39 del 1993costituisce uno strumento importante a sostegno del processo di innovazione e di ripensamento dell’e-government sopra delineato: riporta infatti la programmazione per lo sviluppo dell’ICT delle pubbliche amministrazioni centrali dello Stato e degli enti pubblici non economici, individua per ogni progetto programmato gli obiettivi e le previsioni di spesa – per quanto attiene all’acquisto di beni e servizi ICT – e analizza i progetti sotto diversi profili.

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In applicazione del citato d.lgs.39/1993, il Piano contiene anche la programmazione degli interventi integrativi che il CNIPA attuerà nel triennio successivo, a sostegno della Pubblica Amministrazione.

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Il Piano triennale predisposto dal CNIPA, fornendo una visione integrata, di sistema, dello sforzo delle amministrazioni pubbliche per l’innovazione e l’e-government, ed essendo previsto che concorra alla definizione della Legge di bilancio dello Stato, permette di:

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identificare obiettivi generali e priorità in coerenza con le direttive del Governo e con l’entità ragionevolmente prevedibile delle risorse finanziarie allocabili;

- individuare, oltre alle risorse destinate alla conferma e alla razionalizzazione dei servizi in corso (garantire la manutenzione, la gestione e la conduzione dei sistemi informativi già esistenti – vale a dire business as usual - eventualmente con innovazioni circoscritte e comunque in continuità), anche quelle da destinare ad iniziative di innovazione - sia evolutiva, sia radicale - in termini di investimento e successiva gestione;

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costituire occasione per la verifica dello stato di attuazione degli interventi programmati nel Piano triennale precedente, anche dal punto di vista del loro impatto, ricavandone l’individuazione di eventuali azioni correttive, nonché fornire elementi concreti di valutazione (obiettivi intermedi e indicatori quantitativi) per le verifiche – da svolgere l’anno successivo o addirittura in corso d’anno – relativamente all’efficacia, efficienza ed economicità degli interventi attuati ma, più in generale, delle scelte operative effettuate dai centri di responsabilità amministrativa delle amministrazioni, ovvero dai soggetti che gestiscono effettivamente il budget;

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individuare gli elementi di contesto e comparativi in base ai quali definire gli interventi integrativi (a carattere dimostrativo su progetti di alto impatto atteso) che la legge istitutiva prevede il CNIPA attui a supporto delle amministrazioni, ovviamente nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

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Quando fu introdotto il Piano triennale, la previsione del legislatore fu per l’epoca assolutamente innovativa. Allora, infatti, le pubbliche amministrazioni non lavoravano per programmi, e la programmazione dello sviluppo del settore IT è stato uno dei primi esempi di pianificazione sistematica delle iniziative e delle spese nella P.A. Successivamente, la programmazione è stata estesa a tutti i settori delle P.A.C. attraverso i D.Lvi 279/1997 e 286/1999,

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Rimane ancora tuttavia valida la specificità del Piano triennale previsto dal D.lgs.39/1993, per diversi motivi: il Piano triennale dello sviluppo dell’ICT della P.A. rappresenta

in maniera trasversale e aggregata gli interventi delle amministrazioni e i fabbisogni di spesa da essi stimati, mentre i singoli “piani d’azione” definiti dalle amministrazioni nel ciclo di programmazione strategica sono riferiti a singoli interventi in specifiche amministrazioni;

offre una analisi ricca, di “sistema”, della programmazione delle amministrazioni, contestualizzandola rispetto alle strategie di egovernment del Governo, ed è in linea con il principio di orientare la spesa della P.A. per “finalità programmatiche”, come appresso illustrato;

costituisce un esempio di programmazione “concertativa” che coinvolge diversi livelli istituzionali su obiettivi specifici, in linea con le indicazioni di metodo fornite dal citato “Progetto Paese”.

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entro giugno-luglio il CNIPA elabora il documento di Piano triennale, predisposto sulla base delle bozze dei piani delle amministrazioni, verificandone la coerenza con le linee strategiche e integrandole con interventi integrativi e dimostrativi a sostegno della Pubblica Amministrazione;

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a livello di rilevazione dei risultati il CNIPA predispone e trasmette al Presidente

del Consiglio dei Ministri di una Relazione annuale che dia conto dello stato dell'informatizzazione nelle pubbliche amministrazioni centrali, con particolare riferimento al livello di utilizzazione effettiva delle tecnologie e ai relativi costi e benefici. Il Presidente del Consiglio dei Ministri trasmette la relazione entro trenta giorni al Parlamento.

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limiti emersi nelle precedenti esperienze diprogrammazione

I principali limiti emersi dalle precedenti esperienze di programmazione sono: a) distanza considerevole tra spesa programmata e

disponibilità effettiva di Bilancio (soprattutto per le amministrazioni centrali dello Stato) e tra spesa programmata e spesa effettuata a consuntivo;

b) progressiva perdita della dimensione “progettuale” del Piano, nel quale via via ha prevalso la dimensione finanziaria, di mero indicatore del fabbisogno dello Stato per l’ICT nella P.A.C;

c) eterogeneità della qualità e dimensione degli interventi programmati dalle amministrazioni e riportati nel Piano.

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Eterogeneità della qualità della programmazione

Un ulteriore elemento di riflessione riguarda la eterogeneità della “qualità” della programmazione rappresentata nel Piano. In esso, attualmente, coesistono infatti proposte fortemente differenziate per livello di maturità, dimensione economica, concretezza realizzativa. In particolare, si riscontrano tra gli interventi programmati: “progetti omnibus”, sorta di contenitori finanziari di

svariate iniziative progettuali, di cui è praticamente impossibile valutare la coerenza strategica complessiva;

“microprogetti”, dalle dimensioni economiche e di contenuto irrilevanti che spesso corrispondono a singoli contratti di fornitura.

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Gli elementi positivi in prospettiva il Governo assegna un’alta priorità all’innovazione

della Pubblica Amministrazione e ha riunito sotto la responsabilità di un unico Ministro le leve dell’innovazione di processo e organizzativa, premessa indispensabile per dare maggiore efficacia agli interventi di innovazione tecnologica;

la stipula del patto per il Paese tra il Governo, Regioni ed Enti locali marca un concreto passo avanti per il superamento di pregresse difformità di posizione e verso scelte strategiche condivise;

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come risultato degli investimenti effettuati e in corso, vi è nella P.A. ampia disponibilità di tecnologie, piattaforme applicative e infrastrutture, anche per la loro interoperabilità e connettività;

rivestono particolare importanza la realizzazione e il funzionamento del Sistema Pubblico di Connettività (SPC), verso il quale la migrazione dalla Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione (RUPA) è avvenuta nel sostanziale rispetto dei tempi previsti; SPC evolverà verso una rete federale in grado di connettere sul territorio nazionale le diverse strutture pubbliche, avviando il nuovo sistema di egovernance;

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sono stati fatti importanti passi avanti nella definizione di regole e standard, in particolare nel settore della interoperabilità e connettività, della dematerializzazione dei documenti, della sicurezza;

sono disponibili significativi casi di successo nella P.A. che possono costituire gli esempi a cui riferirsi per proseguire il percorso dell’innovazione;

più specificamente sul piano tecnico sono stati realizzati prototipi di elevata qualità e di alto impatto potenziale su adeguamenti diffusi.

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Le priorità per il 2008-2010 espresse dal CNIPA nel

documento “linee strategiche”

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Gli elementi di novità del Piano triennale 2008-2010

Il Piano triennale 2008-2010, presenta diversi elementi di novità rispetto agli ultimi Piani pubblicati dal CNIPA.

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il riepilogo delle azioni rivolte a Regioni ed Enti locali cui il CNIPA contribuisce;

il riepilogo degli interventi programmati e dei fabbisogni finanziari previsti dalle singole amministrazioni;

le tavole di riepilogo dei fabbisogni finanziari previsti dalle amministrazioni.

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il quadro di sintesi della programmazione per l’ICT delle pubbliche amministrazioni centrali nel triennio 2008-2010, sia dal punto di vista tecnico che finanziario, analizzata per obiettivi strategici e per voce di spesa; il quadro è completato con un consuntivo dei risultati delle precedenti programmazioni, analizzati anch’essi per obiettivi strategici, con la presentazione degli interventi integrativi attuati dal CNIPA a sostegno della programmazione delle amministrazioni, come previsto dal d.lgs.39/1993 e, infine, da valutazioni e suggerimenti in ordine alla programmazione;

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a livello di approvazione e consolidamento il Piano viene trasmesso dal CNIPA al Presidente

del Consiglio dei Ministri (o al Ministro da egli delegato per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione), che lo approva, di concerto con il Ministro dell’Economia e Finanze; il Piano così approvato costituisce documento preliminare per la predisposizione dei provvedimenti che compongono la manovra di finanza pubblica;

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E’ consultabile nella sua interezza a questo link: http://www.cnipa.gov.it/site/it-it/La_Documentazione/Pubblicazioni/Piani_triennali/

Investire nello sviluppo dell’ICT nella P.A. per innovare l’azione amministrativa

Per essere efficace, l’innovazione tecnologica deve accompagnarsi all’innovazione di processo e organizzativa

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La strategia nazionale richiede di passare dall’egovernment all’egovernance, ponendo al centro dei processi di servizio della P.A. gli stakeholder (Con il termine Stakeholder si individuano i soggetti "portatori di interessi" nei confronti di un'iniziativa economica, sia essa un'azienda o un progetto.

Fanno, ad esempio, parte di questo insieme: i clienti, i fornitori, i finanziatori (banche e azionisti), i collaboratori, ma anche gruppi di interesse esterni, come i residenti di aree limitrofe all'azienda o gruppi di interesse locali)

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Le diverse strutture che compongono la P.A. devono realizzare una costellazione di ruoli al servizio di cittadini e imprese, assicurando interconnessione ma anche interoperabilità

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Il “Progetto Paese”: coinvolgere i diversi livelli istituzionali in un Patto per l’e-government cooperativo

La strategia del Governo è coerente con le priorità fissate dall’Unione Europea, recentemente aggiornata in occasione della quarta Conferenza Ministeriale sull’e-government tenutasi a Lisbona a settembre 2007. E’ una strategia che aumenta la credibilità della Pubblica Amministrazione presso i propri stakeholder e favorisce la competitività del sistema produttivo nazionale.

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Il riferimento europeo Dando seguito alla strategia elaborata dal Consiglio

UE a Lisbona nel 2000, nel giugno 2005 la Commissione europea ha lanciato l’iniziativa i2010 “Una società europea dell'informazione per la crescita e l'occupazione”, che si propone di coordinare le azioni degli Stati membri per facilitare la convergenza digitale e rispondere alle sfide legate alla Società dell'informazione.5 Tra gli obiettivi dell’iniziativa vi è il miglioramento dei servizi pubblici attraverso l’e-government; gli Stati membri sono incoraggiati ad aumentare il numero e la qualità dei servizi pubblici in rete e ad attivare iniziative di inclusione elettronica (e-inclusion) e di accessibilità

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Le priorità del Piano d’azione UE per i2010 ridurre il divario digitale; alleggerire gli oneri amministrativi dovuti ai servizi

pubblici, aumentandone l’ efficienza; aumentare l’interoperabilità transfrontaliera dei

servizi pubblici a maggiore impatto, quali l’aggiudicazione elettronica degli appalti pubblici;

istituire sistemi protetti di riconoscimento reciproco dei mezzi di identificazione elettronica nazionali per l’accesso ai siti Internet e ai servizi delle amministrazioni pubbliche;

rafforzare la partecipazione dei cittadini al processo decisionale democratico, tramite l’introduzione di forme di “democrazia in linea”.

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Gli elementi innovativi delPiano triennale

Quando fu introdotto il Piano triennale, la previsione del legislatore fu per l’epoca assolutamente innovativa la programmazione dello sviluppo del settore IT è stato uno dei primi esempi di pianificazione sistematica delle iniziative e delle spese nella P.A. Successivamente, la programmazione è stata estesa a tutti i settori delle P.A.C. (attraverso i D.Lvi 279/1997 e 286/1999

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Indicazioni di strategia e attribuzione di risorse condizionanti la programmazione delle attività ICT della

P.A. centrale

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L’attività di emissione dei pareri

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Il CNIPA esprime pareri obbligatori sulla congruità tecnico-economica dei contratti stipulati dalle PA per acquisizioni di beni o servizi informatici con importi, comprensivi di IVA, superiori a € 154.937,06 (nel caso di procedura negoziata), a € 309.874,13 (per procedura ristretta) o a € 619.748,27 (per procedura aperta). 

Il parere è rilasciato entro 45 giorni dal ricevimento della richiesta

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pareri che il CNIPA formula in merito alla congruità tecnico-economica degli schemi di contratti in materia informatica sono finalizzati a verificare che l’investimento proposto sia utile e fattibile e comporti concreti risultati

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I pareri possono essere contrari, favorevoli o favorevoli con condizione

Questi ultimi ricorrono quando il CNIPA subordina il parere favorevole alla modifica e/o integrazione dei contenuti della documentazione, propedeutica alla stipulazione dei contratti, trasmessa dall’amministrazione interessata, per quanto riguarda sia gli aspetti giuridico-amministrativi che quelli più strettamente tecnico-economici.

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Aspetti esaminati nell’emissione dei pareri di congruità del CNIPA

Congruità strategica Congruità tecnica Congruità economica Congruità giuridico-

amministrativa

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Congruità strategica: valutazione della coerenza dell’iniziativa

con le strategie del governo in tema di informatica, con riferimento alle linee guida ed alle direttive emanate dal Ministro per l’innovazione e le tecnologie su diversi aspetti specifici, ad esempio: linee guida per l’e-government, trasparenza dell’azione pubblica (protocollo informatico), accessibilità ai disabili, utilizzo della posta elettronica come strumento di comunicazione, sicurezza, sviluppo ed utilizzazione dei programmi informatici da parte delle pubbliche amministrazioni, ecc..

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Consiste inoltre nella valutazione della corrispondenza del progetto agli obiettivi funzionali che l’amministrazione si propone di raggiungere. Verifica inoltre i collegamenti esistenti del progetto con le altre iniziative dell’amministrazione su cui il CNIPA ha visibilità attraverso le precedenti richieste di parere e le attività di pianificazione triennale, rilevazione dello stato dell’informatizzazione nella PA centrale e monitoraggio.

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Esamina infine i collegamenti con i progetti di altre amministrazioni e le iniziative di interesse generale della PA (es. protocollo informatico in ASP; SiCoGe, Service Personale Tesoro, ecc.), al fine di razionalizzare nel loro complesso le iniziative della PA ed ottenere anche economie di spesa.

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Congruità tecnica: esamina l’adeguatezza tecnica del

progetto, sia per la parte fornitura di beni (hardware, software, sistemi complessi, etc.) sia per la parte di erogazione di servizi (sviluppo software, gestione, manutenzione, conduzione, formazione, etc.). Verifica il corretto dimensionamento delle forniture di beni e servizi, la qualità dei prodotti richiesti, l’adeguatezza qualitativa e quantitativa delle risorse professionali da dedicare alle attività del progetto, l’adeguatezza dei livelli di servizio agli obiettivi della fornitura.

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Congruità economica: misura il livello di spesa dell’iniziativa

rispetto alle dimensioni dell’amministrazione, al totale della spesa sostenuta, ai costi di altre analoghe iniziative di altre organizzazioni. Verifica l’allineamento dei prezzi dei beni ai valori di mercato, confrontando anche prodotti diversi con funzionalità equivalenti, dei prezzi dei servizi e delle tariffe delle figure professionali.

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Congruità giuridico-amministrativa:

esamina le modalità di scelta del fornitore ed i prerequisiti richiesti ai potenziali fornitori. Verifica le clausole contrattuali relative alle modalità di pagamento, alle penali, ai diritti di proprietà dei prodotti, alle modalità di pianificazione, gestione, verifica e controllo del progetto. Valuta la coerenza dei criteri di aggiudicazione alla natura delle forniture previste.

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Modalità di richiesta dei pareri

Nella Circolare 4 luglio 2005, n. 47 sono specificate le modalità da rispettare ed i contenuti da illustrare affinché le richieste di parere possano ritenersi completamente documentate ed escludano - di conseguenza - la necessità di integrazioni istruttorie.

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CIRCOLARE 4 luglio 2005, n. 47(G.U. 12 luglio 2005, n. 160)

Articolo 8 del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39: richieste di parere al Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione sugli schemi dei contratti per l'acquisizione di beni e servizi relativi a sistemi informativi automatizzati.

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È stata avviata una sperimentazione per l’invio telematico sottoscritto digitalmente della documentazione relativa alle richieste di parere. Le amministrazioni che trasmetteranno le richieste digitalmente, riceveranno i pareri, pure sottoscritti digitalmente, alla casella postale che avranno indicato nella richiesta. La ricezione e l’avvenuta protocollazione della richiesta verrà pure confermata mediante l’invio di un messaggio di posta.

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Dati quantitativi dei pareri La tabella seguente espone i dati

quantitativi essenziali relativi ai pareri resi dal CNIPA nel primo anno di sua istituzione, dal 31 luglio 2003 al luglio del 2004. Sono riportati i dati sul numero di progetti esaminati, sulla spesa sottoposta a valutazione di congruità e su quella approvata (in milioni di Euro). La spesa è distinta per modalità di scelta del fornitore: trattativa diretta (inclusi gli affidamenti in house) o gara.

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Complessivamente, il potenziale risparmio ottenuto con l’emissione dei pareri (pareri contrari, richieste ritirate, riduzioni delle basi d’asta in caso di gara, riduzioni degli importi dei contratti nel caso di trattative dirette) è valutabile in 236 milioni di euro.

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Il Consuntivo

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Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° giugno 2007, n. 1101

“Nuovo Regolamento per la gestione delle spese del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione

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Art. 16. Rendiconto consuntivo Il Collegio approva entro il 30 aprile di ogni

anno il rendiconto consuntivo su proposta del direttore generale.

A tale fine, almeno trenta giorni prima del termine di cui al precedente comma, la struttura competente per il funzionamento predispone il rendiconto distinto per competenza e per residui, delle entrate accertate e di quelle incassate e il rendiconto delle spese impegnate e di quelle pagate.

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Roma, 11 dicembre 2008 63

Il rendiconto consuntivo è strutturato in quattro sezioni dedicate rispettivamente alle entrate per il funzionamento e per i progetti innovativi e alle spese per il funzionamento e per i progetti innovativi.

Il rendiconto consuntivo è inviato al Collegio dei revisori dei conti, unitamente ai rapporti predisposti dalla struttura competente per il controllo di gestione e dalla struttura per la valutazione ed il controllo strategico, almeno quindici giorni prima della riunione dedicata alla sua approvazione.

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Roma, 11 dicembre 2008 64

Nel conto sono rappresentate: le previsioni iniziali, le variazioni intercorse

durante l'esercizio finanziario e le previsioni definitive;

le entrate di competenza dell'anno, accertate, riscosse e rimaste da riscuotere;

le spese di competenza dell'anno, impegnate, pagate e rimaste da pagare;

l'avanzo di esercizio; la gestione dei residui attivi e passivi degli

esercizi precedenti.

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Roma, 11 dicembre 2008 65

Al conto sono allegati a cura del Direttore generale le deliberazioni di variazione di bilancio, nonché il conto economico, lo stato patrimoniale e la nota integrativa, redatti tenendo conto dei criteri e metodi disciplinati dagli articoli 4, 42 e 43 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97, recante il regolamento sull'amministrazione e la contabilità degli enti pubblici, in quanto compatibile con le esigenze operative del Centro nazionale. I predetti documenti costituiscono parti integranti del rendiconto consuntivo

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Roma, 11 dicembre 2008 66

Entro trenta giorni dall'approvazione, il rendiconto approvato viene trasmesso alla Corte dei conti per il controllo previsto dall'articolo 5 comma 2 del decreto legislativo, accompagnato da una relazione illustrativa del presidente, alla quale viene allegata la relazione del Collegio dei revisori, il rendiconto è, altresì, trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri o, se nominato, al Ministro delegato per l'innovazione e le tecnologie, ed al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato

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Roma, 11 dicembre 2008 67

La relazione illustrativa contiene valutazioni in ordine alla regolarità, efficacia, efficienza ed economicità della gestione, agli obiettivi perseguiti, ai risultati raggiunti ed agli eventuali scostamenti, anche con riferimento ai costi sostenuti ed ai benefici previsti in relazione ai progetti realizzati o in corso di realizzazione.

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Roma, 11 dicembre 2008 68

Sono consultabili on-line:http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/Attivit%c3%a0/Stato_dell'informatizzazione_della_PA/Informatizzazione_della_PAC/Tavole_di_consuntivo/

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Roma, 11 dicembre 2008 69

Si suddividono in: SERVIZI ON LINE (2005-2006) PATRIMONIO INFORMATIVO (2006) INFORMATIZZAZIONE DI BASE (2005-2006) CONNETTIVITÀ ED INTERNET (2005-2006) ORGANIZZAZIONE E PROCESSI PER L’ICT

(2005-2006) SPESA (2005-2006)

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Roma, 11 dicembre 2008 70

Esempio di consuntivo

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I contratti

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Roma, 11 dicembre 2008 72

D.Lgs. 12-2-1993 n. 39 – art. 8 8.  1. L'Autorità esprime parere obbligatorio sugli

schemi dei contratti concernenti l'acquisizione di beni e servizi relativi ai sistemi informativi automatizzati per quanto concerne la congruità tecnico-economica, qualora il valore lordo di detti contratti sia superiore al doppio dei limiti di somma previsti dagli articoli 5, 6, 8 e 9 del R.D. 18 novembre 1923, n. 2440, come rivalutati da successive disposizioni. La richiesta di parere al Consiglio di Stato è obbligatoria oltre detti limiti ed è in tali casi formulata direttamente dall'Autorità. La richiesta di parere al Consiglio di Stato sospende i termini previsti per il parere rilasciato dall'Autorità

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Roma, 11 dicembre 2008 73

Contratti e tempi d'attuazione Il Centro Tecnico ha stipulato due contratti quadro: 

uno con l’aggiudicatario dei Servizi trasmissivi di Trasporto; 

uno con l’aggiudicatario dei Servizi per l’Interoperabilità; ed un contratto di gestione con la Società costituita dall’aggiudicatario del Lotto 2 per la gestione dei servizi di interoperabilità tra le Amministrazioni

Ogni Amministrazione stipula due contratti di fornitura:  uno con la Società costituita dall’aggiudicatario dei

Servizi trasmissivi di Trasporto; uno con la Società costituita dall’aggiudicatario dei

Servizi per l’Interoperabilità.

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Roma, 11 dicembre 2008 74

I contratti di fornitura: 

recepiscono le condizioni generali dei contratti quadro; 

definiscono le quantità e le modalità specifiche di fornitura dei servizi richiesti alle condizioni e ai prezzi contenuti nei relativi contratti quadro

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Contratto di fornitura per i servizi di trasporto L’Amministrazione deve formulare, con

l’assistenza del Fornitore, il piano dei fabbisogni dei Servizi trasmissivi di Trasporto, definendo i servizi necessari alla propria rete geografica;

Il CNIPA deve formulare il piano dei fabbisogni di interconnessione, di concerto con le singole Amministrazioni, definendo i servizi necessari alla rete geografica di interconnessione tra le diverse Amministrazioni.

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Roma, 11 dicembre 2008 76

Contratto di fornitura per i servizi di interoperabilità

Il CNIPA deve formulare il piano complessivo di interconnessione per l’interoperabilità, in base alle necessità delle singole Amministrazioni ed in coerenza con il piano dei fabbisogni di interconnessione per il trasporto.

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Roma, 11 dicembre 2008 77

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L'art. 13 del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, prevede che "è oggetto di periodico monitoraggio" l'esecuzione dei contratti per la progettazione, realizzazione, manutenzione, gestione e conduzione operativa di sistemi informativi automatizzati, "determinati come contratti di grande rilievo".

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Monitoraggio dei contratti di grande rilievo

Circolare AIPA 11 marzo 2003, n. 41 - “Art. 13, comma 2, del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39 – Monitoraggio dei contratti di grande rilievo per la progettazione, realizzazione, manutenzione, gestione e conduzione operativa dei sistemi informativi automatizzati.”

Circolare AIPA 28 dicembre 2001, n. 38 - “Art. 13, comma 2, del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39 : Monitoraggio dei contratti di grande rilievo per la progettazione, realizzazione, manutenzione, gestione e conduzione operativa dei sistemi informativi automatizzati.”G.U. 3 gennaio 2002, n. 2

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Deliberazione AIPA 9 novembre 2000, n. 49 - “Regole tecniche e criteri operativi per l’utilizzo della certificazione EN ISO 9000 nell’appalto di contratti relativi a progettazione, realizzazione, manutenzione, gestione e conduzione operativa dei sistemi informativi automatizzati, ex art. 7, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39.”

Circolare AIPA 13 marzo 1998, n. 17 - “Art. 13, comma 2, del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39 – Monitoraggio dei contratti di grande rilievo relativi a progettazione, realizzazione, manutenzione, gestione e conduzione operativa dei sistemi informativi automatizzati: qualificazione dei gruppi di monitoraggio interni.”G.U. 18 marzo 1998, n. 64

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Nell’espletamento di un contratto gli attori coinvolti, Amministrazione-Fornitore o Amministrazione-Monitore-Fornitore, hanno specifici compiti ed interessi. Per la buona riuscita del contratto è importante che ciascuno di essi si senta fortemente motivato e coinvolto negli obiettivi da raggiungere, che necessariamente devono essere condivisi. Ciò non toglie che ognuno debba mantenere il proprio ruolo e le proprie competenze

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