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Roma, 15 Giugno 2020 Osservazioni pervenute

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Roma, 15 Giugno 2020

Osservazioni pervenute

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2Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Spunto S1

Osservazioni sul documento metodologico per l’applicazione dell’analisi costi benefici al

Piano di sviluppo 2020 e su possibili ulteriori miglioramenti dell’analisi costi benefici applicata ai

piani di sviluppo, in particolare per quanto riguarda la valutazione del beneficio B7.

Osservazioni sulle modalità di predisposizione del Piano di sviluppo, sul coinvolgimento

degli stakeholder (inclusi i promotori di merchant line e organizzazioni non governative) da

parte di Terna e sulle presentazioni del Piano di sviluppo rese disponibili.

Osservazioni sulle modalità di consultazione del Piano di sviluppo da parte dell’Autorità.

Osservazioni sul possibile futuro coordinamento con i piani di sviluppo della rete di

distribuzione, anche alla luce dell’articolo 32 della Direttiva “elettricità” 2019/944.

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3Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1

Per quanto riguarda la valutazione del beneficio B7 dell’Analisi Costi-Benefici:

• il calcolo del beneficio comprende gli effetti attesi esclusivamente sul MSD ex-ante o anche

sul MB?

• si chiede di pubblicare in ogni scenario considerato l’andamento atteso del riferimento di MSD

rispetto al quale si calcola la riduzione attesa dei costi MSD;

• nell’analisi del parametro B7 si considera lo sviluppo RES previsto nei diversi scenari? In caso

affermativo, sarebbe opportuno specificare quale scenario di sviluppo RES viene adottato;

• in molti casi l’impatto al 2025 dell’intervento di rete è maggiore dell’impatto al 2030,

apparentemente come se in tale anno il beneficio venisse compensato dallo sviluppo delle

RES, riducendo gli effetti dell’intervento sui costi generali per il sistema. Come si spiega

l’esaurimento dell’effetto dell’intervento di rete durante gli anni? In alcuni casi, inoltre, si ha un

aumento al 2040, in base a quali assunzioni?

• i dati delle analisi costi-benefici di alcuni interventi previsti nei Piani precedenti (in particolare

nel PdS 2019) sembrano confermati nel PdS 2020. Tali dati saranno oggetto di un successivo

aggiornamento, essendo stati introdotti nuovi scenari di riferimento nel PdS 2020 rispetto a

quelli adottati nel PdS 2019?

Tematica: Analisi Costi Benefici

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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4Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1 (parte 1)

•Il beneficio B7, come indicato nel Documento Metodologico per l’Applicazione dell’Analisi Costi

Benefici Applicata al Piano di Sviluppo 2020, è composto dalla componente B7z (movimentazioni

legate alla risoluzione di congestioni zonali) e B7n (movimentazioni legate alla risoluzione di

congestioni locali). In particolare, si conferma che il beneficio B7 include anche gli effetti sul MB.

•Le simulazioni MSD, essendo un mercato basato sul meccanismo “pay-as-bid”, e in particolare i

prezzi offerti per le movimentazioni a salire e a scendere, sono il frutto di un’accurata analisi di

quanto è avvenuto in tale mercato negli ultimi anni (dati disponibili sul sito GME); nello specifico

gli algoritmi dei tool di simulazione definiscono il prezzo in MGP in funzione del trend delle

commodities nell’ipotesi di piena concorrenzialità e considerano inoltre una correlazione del

mercato MSD in esito a quello MGP. Riteniamo che ai fini delle valutazioni connesse alle Analisi

Costi Benefici, l’indicazione della variazione dei costi in MSD ottenuta grazie ad un particolare

intervento, risulta più che sufficiente.

•La valutazione dell’indicatore B7 è stata effettuata sui diversi scenari e anni orizzonte del PdS:

ciascuno di essi è caratterizzato dalla propria capacità installata di fonti rinnovabili non

programmabili. Tali valori sono stati accuratamente descritti nel Documento Descrizione Scenari

2019 e richiamati nel Capitolo 3 pagine 197-199 del Piano di Sviluppo.

Tematica: Analisi Costi Benefici

Esito consultazioneRiscontri

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5Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1 (parte 2)• Non sempre il beneficio al 2025 risulta essere maggiore di quello al 2030. In linea del tutto

generale, a parità di altre condizioni, una forte penetrazione RES porta a maggiori valori

dell’indicatore B7. Ad Esempio, per l’intervento 723-P Tyrrhenian Link il beneficio risulta

essere in crescita fra il 2025 e il 2030 per lo scenario PNIEC, caratterizzato da un’elevata

penetrazione RES e quindi da un alto fabbisogno di riserva. Al contrario, nello scenario BAU

anno orizzonte 2030, si registra una flessione del beneficio ottenuto, a causa delle

caratteristiche dello scenario stesso (bassa penetrazione RES). Il beneficio calcolato,

dunque, dipende notevolmente oltre che dall’anno orizzonte, anche dallo scenario

considerato.

• Relativamente all’ultimo punto, si fa presente che il “Documento Metodologico per

l’Applicazione dell’Analisi Costi Benefici Applicata al Piano di Sviluppo 2020” sancisce il

campo di applicazione per l’Analisi Costi Benefici. In particolare, stabilisce che per ciascun

intervento oggetto di ACB 2.0, viene effettuato un aggiornamento dei risultati presentati nel

Piano rispetto ai risultati del Piano precedente che consiste:

– nella revisione del calcolo dei costi, aggiornati contestualmente alla predisposizione del

PdS, in funzione dei nuovi elementi di conoscenza che si aggiungono durante le fasi di

pianificazione, concertazione, progettazione, autorizzazione e realizzazione delle opere;

– nella revisione dei benefici a seguito dell’aggiornamento biennale degli scenari del PdS

(Documento di descrizione degli scenari) e di motivate modifiche dello scenario.

Tematica: Analisi Costi Benefici

Esito consultazioneRiscontri

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6Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1 (parte 3)Per gli interventi che presentano almeno un’opera principale in stato di realizzazione e che

siano già stati oggetto dell’applicazione della presente metodologia, possono essere presentati i

risultati relativi ai benefici della preesistente analisi rapportati ad un costo aggiornato. In tale

circostanza, il Piano indica chiaramente l’anno in cui è stata eseguita l’analisi dei benefici.

Alla luce di quanto sopra, il PdS 2020 riporta in modo esaustivo tutte le ACB relative agli

interventi di sviluppo, in modo rispondente ai criteri già menzionati.

Tematica: Analisi Costi Benefici

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7Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1:

Circa le modalità di predisposizione, si ritiene che, in linea generale, la disponibilità di

informazioni qualitative e quantitative fornite dalla documentazione che compone il PdS sia

ampiamente sufficiente e che sia ora necessario privilegiare la sintesi e la focalizzazione, almeno

finché la consultazione si manterrà annuale, rispetto alla cadenza biennale, suggerita da ARERA,

tra l’altro, nella recente Memoria 175/2020. Più precisamente:

• la sintesi va perseguita attraverso l’approccio “incrementale”: vanno cioè riportati solamente

gli aspetti di novità normativa e regolatoria che impattano sulla pianificazione delle RTN, le

nuove esigenze di sistema o la variazione delle esistenti, gli elementi procedurali e/o tecnici

alla base delle variazioni di tempo e/o budget dei singoli interventi e così via

• un secondo elemento funzionale alla sintesi è la focalizzazione sullo sviluppo

dell’infrastruttura: considerazioni sull’evoluzione del mercato elettrico e del sistema in

generale, pur interessanti e legittime, devono essere ridimensionate e ricondotte all’obiettivo

del PdS e al ruolo di Terna.

Di conseguenza l’executive summary può essere opportunamente modulato come descritto in

precedenza (anche rivedendo alcuni messaggi sintetici non corretti che riguardano la riduzione

delle risorse di regolazione di tensione e l’aumento delle congestioni per diffusione FER), mentre

il capitolo 1 può essere sintetizzato drasticamente

Tematica: modalità di predisposizione del Piano di Sviluppo

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8Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1Si ringrazia l’Operatore per il suggerimento. Il livello di dettaglio raggiunto nel PdS 2020

risponde alle segnalazioni di diversi stakeholders pervenute a Terna nel corso degli ultimi anni,

in sede di consultazione ma anche su richiesta di ARERA. Terna, in un’ottica di miglioramento

continuo del PdS, terrà conto dei suggerimenti derivanti dagli Operatori del settore oltre che

della necessità di rappresentare in maniera chiara ed esaustiva le complesse dinamiche che

interessano il sistema elettrico nazionale soprattutto in esito alla transizione energetica in

corso.

Tematica: modalità di predisposizione del Piano di Sviluppo

Esito consultazioneRiscontri

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9Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Spunto S2

Osservazioni sul capitolo 2 “lo stato del sistema elettrico” del Piano di sviluppo (pagine 74-

173) e in particolare sulle criticità e sull’analisi dello stato della rete (sezioni 2.7 e 2.8) e

sull’analisi del mercato elettrico (sezione 2.10)

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10Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1 (parte1)

Sezione 2.4: come già più volte segnalato, nella trattazione vi sono alcune affermazioni

discutibili. Ad esempio, si associa la diffusione delle FER alla riduzione delle risorse in grado di

regolare tensione tramite scambio di potenza reattiva. Gli impianti FER eolici e fotovoltaici sono

da tempo in grado di contribuire alla regolazione di tensione mentre il loro utilizzo in tal senso, sia

sulle reti di trasmissione che di distribuzione è rimasto ad oggi inesplorato. La stessa Appendice

2 del DCO 322/2019 indica che in altri Paesi europei gli impianti FRNP sono già asserviti alla

regolazione di tensione con una remunerazione associata, mentre in Italia si stanno ancora

valutando progetti pilota in tal senso (pag. 101 in fondo). Nell’ultima parte poi si effettuano alcune

considerazioni sulla localizzazione delle FER rispetto al carico e sul contributo alle congestioni

che andrebbero precisate meglio in quanto nei termini in cui sono presentate sono contraddittorie

e non corrette in alcuni punti.

Pag. 95 sezione 2.4.1: si afferma che “gli impianti di produzione connessi alla rete con dispositivi

statici che per loro natura non forniscono un significativo contributo all’aumento di questo

parametro (potenza di corto circuito)”. In realtà non esistono attualmente prescrizioni normative a

riguardo così come non esistono vincoli tecnici a introdurre requisiti in tal senso. Viste le

prospettive occorre mettere mano a questo tema.

Pag. 96 : si ribadisce l’opportunità di porre in consultazione il Piano di Difesa.

Par. 2.4.2.: appare opportuno inserire un aggiornamento sul tema dell’osservabilità.

Tematica: Stato del sistema elettrico

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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11Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1 (parte 2)

Par. 2.4.3.1 Si osserva come l’MPE sia aumentata nel 2019 a circa 380 GWh (aggiornato a

novembre 2019), valore più elevato nel periodo considerato in figura 38. In figura 39 si osserva

inoltre che aumenta la percentuale dovuta a congestioni locali, pertanto, i richiamati

potenziamenti della rete 150 kV sembrano mostrarsi nuovamente inadeguati. Tutto il paragrafo

potrebbe essere spostato nella parte di mercato elettrico, dove si analizzano le congestioni.

Pa. 2.6 Adeguatezza: si può sintetizzare e riportare qua il focus sul capacity, sottolineandole al

più l’utilità come elemento di coordinamento tra sviluppo parco di generazione e di trasmissione

(tema messo in crisi dall’unundling) che è l’aspetto più inerente al planning.

Par. 2.7 e 2.8 sintetizzare e riunire in un unico paragrafo

Par. 2.10:

• a pag. 150 si menziona un box sulla rendita di congestione che però non è presente nel testo

• Molto interessanti le figure 73 e 74, che sintetizzano l’andamento della rendita di congestione,

principale esito MGP da considerare ai fini dello sviluppo rete. La prima osservazione riguarda

il trend in crescita della rendita ed in particolare il fatto che questa tendenza si sia stabilita

proprio a partire dal 2016 (anno di entrata in servizio del nuovo collegamento Sicilia –

Calabria) e che la sezione più critica in termini di frequenza di saturazione e rendita di

congestione sia proprio Sicilia – Rossano (satura per oltre il 40% delle ore nel 2019). Ulteriori

approfondimenti su questi punti sarebbero necessari e potrebbe essere utile aggiungere

un’informazione sulla disponibilità della capacità di transito tra le zone, ad esempio in termini

di curve di durata 2019 rispetto a 2018.

Tematica: Stato del sistema elettrico

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12Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1 (parte 3)

• Box pag. 152 su capacity si può rimuovere

• Manca unità di misura figura 77

• Par 2.10.3: manca indicazione rendita di congestione su frontiere

• Pag. 158 paragrafo “Risoluzione delle congestioni” manca il link segnalato

• Par. 2.10.5. le figure 83 e 85 indicano come la maggior parte dei volumi e degli oneri MSD

derivino dalle movimentazioni per “Altri servizi”, entro cui sono inclusi i servizi richiamati a

pag. 157 e 158. L’assenza di accounting su questo tema ossia sull’assegnazione dei volumi e

degli oneri delle movimentazioni classificate come “altri servizi” almeno alla categoria

principale di servizio rimane, assieme alla mancanza di segnali locazionali, il maggior

problema dell’MSD e, di riflesso, la carenza più grave dell’analisi presentata. Ciò non

permette agli operatori di comprendere le reali criticità del sistema, ostacolando, tra l’altro,

l’attività di consultazione in oggetto. Ai pochi tentativi rintracciabili a riguardo nella letteratura

regolatoria (ad esempio il DCO 420/2016) non è stato dato seguito in maniera sistematica. Si

segnala poi la mancanza di informazioni zonali su volumi e prezzi (che invece comparivano

nel PdS 2019), preferibili rispetto al contenuto informativo delle figure 84 e 89. Inoltre, non si

esplicita se i dati si riferiscono solo a MSD ex-ante o anche a MB. Non si capisce inoltra a

cosa si riferiscono gli importi per “selezioni” riportate nella figura 86, in relazione agli oneri

complessivi di figura 83

Tematica: Stato del sistema elettrico

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Osservazione 1 (parte 4)

• Par 2.10.6 Vista l’importanza del tema, va dedicato un approfondimento adeguato, in

alternativa è consigliabile stralciare il paragrafo

• Par 2.10.7: ammesso che il tema pompaggi rilevi nel Piano di Sviluppo, si ribadisce che,

preso atto della necessità evidenziate da Terna, il livello informativo è insufficiente all’avvio di

una valutazione da parte degli operatori, anche in presenza della necessaria evoluzione di

mercato richiamata da Terna. Occorre in altri termini che siano indicati i siti idonei, le relative

caratteristiche tecniche e i potenziali raggiungili in termini di potenza e capacità di invaso.

Tutto ciò in maniera tempestiva e trasparente in modo che gli operatori possano iniziare ad

effettuare le proprie valutazioni.

• Manca la figura 94

• Box su UVAM e su V2G si possono anche rimuovere

Par 2.11 su essenzialità: come più volte ribadito serve l’evoluzione temporale degli impianti

essenziali per poter giudicare l’efficacia dello sviluppo rete nella rimozione dei vincoli di

essenzialità.

Tematica: Stato del sistema elettrico

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14Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1Si ringrazia per le segnalazioni fornite.

Si segnala che parte dei temi indicati sono trattati in ambiti diversi dal PdS e per i quali sono disponibili

approfondimenti sul sito istituzionale Terna.

In riferimento alla sezione 2.4 si conferma Terna sta valutando l’opportunità di avviare progetti pilota per

testare la fornitura di potenza reattiva da parte di impianti non abilitati. In generale si ribadisce l’impegno di

Terna nel garantire l’affidabilità e la sicurezza del Sistema Elettrico, valutando tutte le potenziali tecnologie in

grado di fornire servizi fondamentali per la Rete.

In riferimento alla sezione 2.4.1 si specifica che tipicamente la generazione statica, dotata di inverter, eroga un

contributo alla corrente di corto circuito prossimo alla corrente nominale e solo nel caso in cui le logiche di

controllo degli inverter siano state predisposte per consentirlo. Pertanto, risulta notevolmente inferiore rispetto

a quello dei generatori sincroni, il cui contributo è pari a circa 5-6 volte la corrente nominale. Si conferma,

comunque, l’opportunità indicata dall’Operatore di continuare ad approfondire l’evoluzione tecnologia e i

comportamenti dei convertitori statici.

Con rifermento agli impianti di pompaggio, sono i decreti legislativi 28/11 e 93/11 che richiedono a Terna di

inserire l’esigenza dei sistemi di accumulo, ivi inclusi i pompaggi, nel PDS. La definizione del quadro

normativo è a cura del Ministero e ARERA. Ciò che rileva anche in questa sede è evidenziare la necessità di

nuovi impianti di accumulo idro, nel mezzogiorno e nelle isole, per il contributo che questi impianti possono

dare in termini di regolazione (f, V), potenza di corto circuito, adeguatezza del sistema, gestione

dell’overgeneration con lo stoccaggio dell’energia rinnovabile nelle ore in cui la produzione eccede il

consumo, gestione delle rampe serali.

Tematica: Stato del sistema elettrico

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Spunto S3

Osservazioni sul capitolo 3 “scenari” del Piano di sviluppo (pagine 175-203)

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16Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1

Sul fronte della sempre maggiore integrazione delle FER nel sistema elettrico, dagli scenari

presentati evinciamo come la previsione di potenza installata da impianti FRNP incrementale vari

dal +22% del central al +53% del PNIEC (passando per il +51% dello scenario DEC – peraltro

poco delineato) rispetto allo scenario BAU. Evidenziamo però che sono assenti le proposte con

le quali tale crescita e la necessaria integrazione verranno effettivamente realizzate nel sistema:

suggeriamo di definirle e integrarle con maggiori dettagli.

Tematica: Scenari

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17Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1

Il ruolo di scenari “contrastanti”, oltre a permettere una più completa valorizzazione dei benefici delle

Analisi costi benefici del PdS, serve a fornire ai policy maker uno strumento per identificare possibili

evoluzioni di domanda e offerta e le conseguenti esigenze del sistema energetico (ed elettrico in

particolare) nel medio-lungo periodo, affinché vengano identificate le misure più opportune per il

raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione del sistema energetico. In tal senso gli

scenari non sono da intendere come previsioni deterministiche e si evidenzia come non sia strettamente

compito degli scenari indicare o proporre dei meccanismi di tipo economico utili alla diffusione delle FER

nel sistema elettrico (quali incentivi, PPA, etc.), quanto piuttosto identificare delle opportune soluzioni

tecnologiche (quali interventi di rete e sistemi di accumulo) necessarie a ridurre le congestioni sulla rete e

il curtailment della generazione FER.

Gli scenari di sviluppo (come il DEC) sono stati costruiti per raggiungere i target di quota FER previsti dal

Clean Energy Package (55,4% al 2030 nel settore elettrico) e i target di decarbonizzazione di lungo

periodo previsti dalla Long-Term Strategy della CE (-95% di emissioni di CO2 rispetto al 1990,

corrispondente ad una completa decarbonizzazione del settore elettrico). Ipotizzando di voler

raggiungere tali obiettivi, i trend di evoluzione di capacità installata FER sono stari ricavati a partire da

logiche di merito economico basate sul Levelized Cost of Electricity (LCOE) delle varie tecnologie,

tenendo in considerazione vincoli tecnici legati alla disponibilità di superfici utili alla realizzazione di

impianti e alla effettiva integrazione nel sistema elettrico.

Per quest’ultimo punto, oltre alle verifiche tecniche sulle congestioni, si fa presente come gli scenari

abbiano previsto l’incremento di capacità installata di sistemi di accumulo elettrico (idrico ed

elettrochimico) proprio per far fronte alla maggiore diffusione di FER non-programmabili. I dati sulla

capacità di accumulo sono riportati nel paragrafo 10.2.1.3 del Documento di Descrizione degli Scenari

2019.

Tematica: Scenari

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18Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 2

Richiediamo maggiori dettagli anche in merito alle proposte per l’installazione, la realizzazione e

il ricorso allo storage all’interno del piano. Tale elemento dovrebbe infatti trovare la sua massima

applicazione ed espansione proprio nel periodo temporale oggetto del PdS.

Tematica: Scenari

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19Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 2

Gli scenari Terna-Snam descritti nel Documento di Descrizione degli Scenari 2019 riportano

l’evoluzione della capacità installata di impianti di accumulo idroelettrico ed elettrochimico per

tutti gli scenari ed anni orizzonte considerati nel piano di sviluppo (paragrafo 10.2.1.3 del

DDS19 o paragrafo 3.4.3.5 del Pds2020).

Ad integrazione di quanto riportato nei documenti, che rappresentano il totale degli accumuli

elettrochimici previsti nei vai scenari, si precisa che lo scenario DEC presenta 2,1 GW e 4,2 GW

di impianti di accumulo distribuito rispettivamente al 2030 e al 2040.

Tematica: Scenari

Esito consultazioneRiscontri

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20Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 3

Facendo particolare riferimento al MSD, evidenziamo come nel PdS sia assente una

rappresentazione completa del sistema elettrico che tenga conto sia degli effetti delle attività di

integrazione con i mercati internazionali che delle implicazioni di tutte le innovazioni, regolatorie

(in particolare per l’adeguamento alla normativa UE) e tecnologiche, previste sul mercato italiano

(FRNP, storage, MSD etc…). Come recentemente evidenziato anche nella nostra risposta alla

consultazione n°41 per la modifica del Codice di Rete, reputiamo estremamente importante che

siano delineate le linee di sviluppo di questo importante segmento di mercato, eventualmente

aggiornando e integrando l’utile documentazione già messa a disposizione negli scorsi anni in

occasione di consultazioni precedenti sul tema*

Tematica: Scenari

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

• In particolare, facciamo riferimento alla “Relazione sulle principali modifiche del Codice di Rete” pubblicata in occasione del DCO per la modifica del CdR del maggio

2018 e al materiale informativo presentato durante il relativo Seminario

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21Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 3

Relativamente agli effetti sul MSD dei progetti di integrazione con gli altri mercati europei si sottolinea

che Terna partecipa attivamente a tutti i progetti di integrazione sia dei mercati dell’energia (progetti

MRC e XBID), sia dei mercati di bilanciamento (progetti TERRE, MARI, PICASSO e IGCC).

Al riguardo, si segnala che a gennaio 2020 è stato avviato su basi volontarie ed in anticipo rispetto agli

obblighi europei il progetto IGCC (International Grid Control Cooperation) per la compensazione degli

sbilanciamenti del sistema italiano con quelli degli altri sistemi europei. Inoltre, entro la fine dell’anno

in corso è atteso l’avvio sulle frontiere italiane del progetto TERRE (Trans-European Replacement

Reserves Exchange) per lo scambio di energia di bilanciamento da riserva terziaria di sostituzione fra i

TSO europei che utilizzano tali riserve e nel primo trimestre del 2021 è previsto l’avvio nazionale del

progetto XBID per il coupling del MI italiano con i corrispondenti mercati europei mediante

l’introduzione di una sessione MI a negoziazione continua con gate-closure in H-1. Lo scambio di

energia di bilanciamento da riserve terziaria rotante e riserva secondaria fra i TSO europei di cui

rispettivamente ai progetti MARI (Manually Activated Reserves Initiative) e PICASSO (Platform for the

International Coordination of Automated Frequency Restoration and Stable System Operation) è

invece previsto dalla regolazione europea solo a partire dal secondo semestre del 2022.

Fatta eccezione per il progetto MRC (Multi-Regional Coupling) per il market coupling del MGP avviato

già da anni in Italia, non è pertanto utile simulare gli effetti sul mercato italiano e in particolare sul MSD

dei progetti di integrazione con gli altri mercati europei poiché ai fini della significatività e robustezza di

tali simulazioni si deve prima disporre di una base di dati storici sufficientemente rappresentativa dei

nuovi comportamenti di offerta degli operatori e di conseguenza degli equilibri di mercato che si

verranno a determinare sulle nuove piattaforme europee di cui ai progetti di integrazione stessi.

Tematica: Scenari

Esito consultazioneRiscontri

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22Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 4

Infine, sottolineiamo come nel PdS siano assenti i riferimenti al mercato della capacità e alla sua

applicazione per gli anni a partire dal 2024, ricordando peraltro che il processo di attivazione per

il 2024 dovrebbe essere già in essere entro la fine di questo anno. Suggeriamo pertanto che il

PdS sia integrato esplicitando quale sia la visione per tale strumento nell’anno in corso e in

prospettiva di piano.

Tematica: Scenari

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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23Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 4

Nel Piano di Sviluppo 2020, come nel Rapporto Adeguatezza 2019, Terna ha rappresentato la

propria visione sul mercato della capacità evidenziando l’esigenza che il meccanismo sia

confermato. Terna ha evidenziato che il mercato della capacità è uno strumento essenziale per

fornire segnali di prezzo di lungo termine di cui il sistema necessita per garantire il

mantenimento in esercizio degli impianti più efficienti e la realizzazione di nuova capacità

necessaria per lo sviluppo e la piena integrazione nel sistema elettrico delle fonti rinnovabili non

programmabili, per avviare il percorso di decarbonizzazione del parco di generazione nazionale

previsto dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) e per consentire la

dismissione di impianti di generazione caratterizzati da elevate emissioni e meno efficienti,

mantenendo, al contempo, i margini di adeguatezza e sicurezza necessari per la gestione del

sistema.

Con riferimento agli scenari si segnala che il mercato della capacità è stato considerato

all’interno della definizione degli scenari su cui il PdS si basa. Il Documento Descrizione Scenari

2019, specifica che il parco termoelettrico è stato definito anche a valle del calcolo di

sostenibilità economica di ogni singolo impianto tenendo conto da un lato dei costi fissi e dei

costi variabili, dall’altro dei ricavi derivanti dal mercato energetico e dall’applicazione del

Capacity Market (missing money).

Tale input viene recepito nel PdS che si concentra sulla valutazione dei benefici degli interventi

di rete.

Tematica: Scenari

Esito consultazioneRiscontri

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24Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 5

Fornire maggiori informazioni in merito ai contingenti di generazione di energia elettrica per fonte

nei diversi scenari considerati al 2025-2030-2040 in Sardegna alla luce di quanto indicato a

pagina 5 della presentazione Incontro con ONG del 15 ottobre 2019

(https://download.terna.it/terna/Incontro%20ONG_20191015_PdS20_8d7f1cf640fe58b.pdf) con

particolare riferimento al dato inerente il gas (BAU: 1.881 MW, DEC: 2.281 MW)

Tematica: Scenari

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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25Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 5

Lo scenario DEC presenta un incremento della capacità installata di impianti a gas per far fronte

ad una domanda di elettricità più elevata e a requisiti di adeguatezza più elevati rispetto agli altri

scenari.

Tematica: Scenari

Esito consultazioneRiscontri

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26Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 6

In merito al tema dell’adeguatezza, si chiede di fornire informazioni riguardo al valore

dell’indicatore Loss of Load Expectations (LOLE) che per la Regione Sardegna è indicato pari a

11 h/y per il caso Low Carbon Sensitivity 2025, valore molto differente rispetto a quello indicato

nel Piano di Sviluppo 2019 (115 h/y)

Tematica: Scenari

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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27Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 6

l Mid-term Adequacy Forecast (MAF) è uno studio di adeguatezza sviluppato da ENTSO-e su

tutto il perimetro europeo per scenari previsionali di breve-medio termine e viene redatto

annualmente e pubblicato sul sito ENTSO-E.

Tale studio Europeo, i cui risultati vengono citati nell’osservazione, viene richiamato nel PdS,

che tuttavia riporta nel capitolo 6 studi di adeguatezza focalizzati sugli scenari di Piano e volti a

valutare l’impatto dello sviluppo di rete sugli indici di adeguatezza.

Si rimarca che gli scenari previsionali utilizzati per elaborare il MAF sono differenti da quelli

utilizzati nel PdS, e cambiano anche da un anno all’altro per l’elaborazione del MAF stesso. Nel

caso citato, per il MAF 18 (richiamato nel PdS 19) lo scenario è stato superato dalle versioni

successive e le sensitivity fanno riferimento a condizioni particolarmente estreme.

Tematica: Scenari

Esito consultazioneRiscontri

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28Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 7

Si chiede di illustrare in che modo nelle simulazioni effettuate nei diversi scenari futuri è stato

valutato l’effetto sulla crescita dei consumi elettrici delle nuove configurazioni di consumo

(comunità energetiche dei cittadini, SDC, autoconsumatori).

Tematica: Scenari

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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29Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 7

La diffusione di comunità energetiche, Sistemi elettrici Privati (SDC) e autoconsumatori non

provoca un effetto diretto sui consumi elettrici, i.e. sul fabbisogno di elettricità degli utenti finali.

In tutti gli scenari il fabbisogno atteso è infatti funzione diretta di variabili climatiche, diffusione di

tecnologie di consumo elettrico (quali heat pump, veicoli elettrici, etc.) e trend macroeconomici

(e.g. aumento di PIL e popolazione). Per maggiori informazioni sulla metodologia di costruzione

della domanda elettrica previsionale si può fare riferimento ai paragrafi 10.4.1 e 10.4.2 del

Documento di Descrizione degli Scenari 2019.

Comunità energetiche, SDC ed autoconsumatori sono opportunamente modellate nelle analisi

del Piano di Sviluppo attraverso la corretta integrazione di impianti fotovoltaici e di impianti di

accumulo distribuiti sulle reti di bassa e media tensione. I sistemi di accumulo distribuiti, al

contrario di quelli utility-scale, non partecipano al Mercato del Giorno Prima, ma sono modellati

per massimizzare l’autoconsumo dell’elettricità prodotta dagli impianti fotovoltaici collegati alle

reti di media e di bassa. Il tutto si risolve in un minor vettoriamento di elettricità sulle reti di alta e

altissima tensione, che viene automaticamente simulato dai modelli di rete

Tematica: Scenari

Esito consultazioneRiscontri

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30Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 8

Facendo riferimento alla particolare situazione congiunturale vissuta dall’Italia, riterremmo

innanzitutto estremamente utile che venisse fornito un chiarimento riguardo come la ripresa del

paese a emergenza epidemiologica da Covid-19 terminata influirà e impatterà sul PdS

(domanda, sviluppo delle FER, etc…)

Tematica: Altro di carattere generale

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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31Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 8

Lo svolgimento per l’elaborazione del PdS richiede un periodo di tempo di un anno e si basa su

scenari previsionali di lungo termine definiti durante l’anno precedente e che a loro volta

richiedono tempi di predisposizione rilevanti. Pertanto, essendo questi scenari e quelli Europei

definiti prima della pandemia, non è purtroppo possibile prendere in considerazione tale effetto

nel PdS in corso di predisposizione.

L’emergenza epidemiologica da Covid-19 potrebbe avere delle ripercussioni sulla domanda,

sullo sviluppo delle FER e sull’implementazione di tutte le misure utili al raggiungimento dei

target del PNIEC prevalentemente nel breve termine (i.e. nel prossimo triennio). Gli obblighi del

PNIEC e l’atteso recepimento dell’European Green Deal (che propone target più ambiziosi già

al 2030) dovrebbero tradursi in misure ampiamente in grado di mitigare gli effetti del Covid-19 al

2025 ed annullarli al 2030.

Ad ogni modo tali dinamiche non sono state ancora simulate sugli scenari di medio termine

essendo ancora incerta l’estensione della crisi e Terna si riserva di fare approfondimenti

successivi per identificare gli effetti dell’emergenza sull’orizzonte di Piano di Sviluppo.

Tematica: Altro di carattere generale

Esito consultazioneRiscontri

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32Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Spunto S4

Osservazioni su temi riguardanti Sistemi di accumulo, compensatori Sincroni e FACTS

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33Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1

In merito ai sistemi di accumulo, quando si prevede un incremento del 100% del funzionamento

dei pompaggi esistenti (p. 203 – sezione tavolo di lavoro congiunto Terna-RSE) si richiede di

spiegare meglio se ci si riferisce al numero di ore di funzionamento annuo o al numero di ore

equivalenti di funzionamento annuo.

Con riferimento a i due schemi di remunerazione/contrattualizzazione di lungo termine per i

sistemi di accumulo citati a pag. 166, si chiede se possibile di dettagliarli meglio e di precisare se

si tratta unicamente di ipotesi formulate da Terna oppure sono frutto di analisi già effettuate o in

corso da parte dell’Autorità o del MiSE.

Tematica: Sistemi di accumulo

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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34Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1

In merito all’incremento delle ore di funzionamento dei pompaggi esistenti, anche in

considerazione dell’incremento atteso di generazione rinnovabile nello scenario PNIEC, le

analisi svolte mostrano un incremento del 100% per le ore equivalenti di funzionamento annuo.

Le forme di remunerazione e contrattualizzazione riportate nel Piano di Sviluppo rappresentano

delle proposte preliminari ipotizzate da Terna e finalizzate a promuovere lo sviluppo di nuova

capacità idroelettrico alla luce anche dei target di sviluppo riportati nel Piano Integrato per

l’Energia e il Clima.

Con riferimento agli schemi di remunerazione menzionati nel PdS, la definizione del quadro

normativo e regolatorio per lo sviluppo dei sistemi di accumulo è di competenza del Mise e di

ARERA. Nel PDS sono stati unicamente ripresi alcuni primi spunti/proposte che dovranno

essere rivisti dalle amministrazioni competenti anche nell’ambito del completamento del quadro

normativo di riferimento.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Sistemi di accumulo

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35Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 2

Maggiori informazioni e analisi specifiche di dettaglio riguardo la fattibilità di accumuli idraulici nel

territorio regionale sardo alla luce del potenziale di 1.000 MW indicato a pagina 168 del PdS che

a parere dell’amministrazione scrivente appare caratterizzato da criticità;

Si chiede di fornire informazioni riguardo la possibilità che Terna realizzi o gestisca propri impianti

di stoccaggio di energia di tipo idraulico.

Tematica: Sistemi di accumulo

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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36Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 2

La potenzialità di almeno 1000 MW di sviluppo di nuovi accumuli idroelettrici nella Regione

Sardegna sono espresse all’interno di uno studio ISMES del 2010 e potranno essere oggetto di

ulteriori analisi specifiche di dettaglio delle singole realtà locali.

Con riferimento al secondo punto, il quadro normativo per lo sviluppo degli impianti di

pompaggio non è ancora completato e Terna si atterrà ovviamente a quelli che sono i vincoli

della normativa nazionale e comunitaria.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Sistemi di accumulo

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37Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1

Entrando più nel dettaglio dei singoli aspetti del PdS, riterremmo utile dare evidenza ai criteri con

cui sono state identificate le localizzazioni dei compensatori nelle diverse zone e se, in

particolare, sono state considerate localizzazioni alternative, ad esempio, presso impianti di

produzione esistenti.

Un secondo quesito di dettaglio riguarda il modo in cui si intende consentire agli operatori di

mercato di continuare a fornire i servizi forniti dai compensatori, in particolare se, ad esempio,

verrà adottato lo schema applicato per i compensatori di Brindisi.

Tematica: Servizi di rete

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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38Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1 (parte 1)

Il progressivo decommissioning del parco termico nazionale accompagnato da un incremento

della produzione da fonti rinnovabili su reti MT/BT non connesse direttamente alla rete del TSO,

causa già oggi ed ancor più negli scenari futuri, significativi impatti sulla gestione della rete

elettrica.

Il deterioramento dei profili di tensione sulla rete 400-220 kV registrato negli ultimi anni, la

riduzione della potenza di corto circuito nelle aree caratterizzate da una significativa produzione

da FRNP, insieme alla riduzione dell’inerzia del sistema, hanno evidenziato, soprattutto in

condizioni di funzionamento critico della rete (basso carico ed elevata produzione FRNP)

l’esigenza di rendere il sistema elettrico meno sensibile alle variazioni di tensione e frequenza.

L’installazione di opportuni strumenti di compensazione della potenza reattiva in particolare

nelle aree del Centro e Sud Italia ed in Sardegna, consentirà, oltre che la stabilizzazione dei

profili di tensione, anche l’aumento dell’inerzia e della stabilità dinamica del sistema e l’aumento

dell’efficacia dei sistemi di difesa.

L'individuazione dei siti di installazione e la taglia dei compensatori sono state definite

analizzando:

• gli effetti elettrici rispetto alla risposta dinamica del sistema considerando l’installazione dei

macchinari nelle diverse stazioni disponibili nelle aree di interesse

• la fattibilità tecnica-realizzativa relativamente all’installazione dei macchinari presso le

diverse stazioni disponibili.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Servizi di rete

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39Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1 (parte 2)

Ad oggi sono in corso studi per l’installazione di nuove unità di compensazione della potenza

reattiva, e per le quali non si esclude la possibilità di ricorrere a servizi forniti da soggetti terzi

fermo restando la rispondenza degli eventuali siti alle esigenze di regolazione del sistema

elettrico; in questo scenario le modalità di prestazione del servizio dovranno essere valutate e

definite coinvolgendo i soggetti istituzionali e gli stakeholders interessati.

Infine, si evidenzia come la procedura di Brindisi dello scorso febbraio 2019 aveva lo scopo di

risolvere una criticità strutturale di una porzione di rete “debole” dal punto di vista dei vincoli di

tensione. Le modalità di approvvigionamento, infatti, hanno consentito di minimizzare i costi in

capo al sistema elettrico considerato l’anticipo della disponibilità delle risorse rispetto alla

realizzazione ex-novo da parte di Terna.

In tal senso, ed al fine di ampliare il novero di risorse a disposizione del sistema, Terna sta per

consultare un progetto pilota finalizzato a testare, a seguito di opportuni adeguamenti

impiantistici, l’affidabilità nella fornitura del servizio di regolazione di tensione da parte di

impianti (anche FRNP) che attualmente non forniscono il servizio di regolazione di tensione.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Servizi di rete

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40Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 2

Relativamente alla previsione di installazione di dispositivi FACTS nelle stazioni di Latina,

Villanova e Galatina, qual è il dimensionamento in MVAr di questi dispositivi e quale il loro costo

previsto?

Tematica: Servizi di rete

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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41Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 2

Presso i siti di Latina, Villanova e Galatina è prevista l’installazione di 3 dispositivi STATCOM,

ciascuno da 125 MVAr

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Servizi di rete

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42Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1

Le citate linee di sviluppo, non dovrebbero prescindere dall’introduzione di nuovi strumenti di

flessibilità che nell’arco del piano dovranno essere implementati. Richiediamo quindi che siano

presentate più in dettaglio previsioni e proposte relative a tali nuovi meccanismi e le possibili

ipotesi di applicazione per gli operatori.

Tematica: Flessibilità e inerzia del sistema

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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43Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1

All’interno del PdS 20 queste tematiche sono state prese in considerazione da diversi punti di

vista e sono riportate sia nel capitolo 4 che nel capitolo 2 con una previsione non troppo legata

alle tempistiche bensì alle risorse e al loro utilizzo per il sistema elettrico.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Flessibilità e inerzia del sistema

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44Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 2

E’ disponibile un’analisi quantitativa dell’evoluzione dell’inerzia elettromeccanica negli scenari

esaminati eventualmente espressa anche in termini di energia cinetica massima e minima

ottenuta da impianti disponibili e in servizio.

Tematica: Flessibilità e inerzia del sistema

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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45Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 2

Terna nel PdS 2019 ha proposto per la prima volta un'analisi volta al calcolo dell'evoluzione

dell'inerzia, dell'energia cinetica e del nadir negli scenari ST e DG 2030. Queste analisi sono

state parallelamente condotte in ambito europeo dove TERNA, in qualità di TSO italiano ha

rappresentato le proprie esperienze e le proprie metodologie. Anche a seguito di questi

confronti è stata valutata la possibilità di implementare nella CBA in ambito Entso-E un nuovo

indicatore chiamato Stabilità di Sistema. Quest'ultimo ha ricevuto parere positivo da ACER con

l'opinione 03-2020.

Terna sta seguendo il tema in linea con gli sviluppo tecnologici evidenziando tuttavia che

trattandosi di sistema interconnesso è necessario uno stretto coordinamento con gli altri TSO

sia nei dati che nelle metodologie ed una applicazione pratica e sistematica potrà essere

adottata a valle di sufficienti verifiche e sperimentazioni.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Flessibilità e inerzia del sistema

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46Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Spunto S5

Osservazioni sul capitolo 4 “necessità di sviluppo” del Piano di sviluppo (pagine 204-251)

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47Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1

• Par. 4.1.2.3 Il quadro prospettato sul tema della potenza di corto circuito indica la necessità di

cominciare a studiare un nuovo comportamento dei convertitori statici durante il corto circuito

• Figura 18 e seguenti: per la quasi totalità si tratta di interventi già in piano da tempo. Si chiede

di inserire una colonna con la data di inserimento in Piano e la data prevista di entrata in

servizio

• Circa il Piano minimo di realizzazioni si chiede di chiarire, rispetto alle opere entrate in

servizio entro il 2019 e mostrate in figura 42 se queste costituiscano la totalità del Piano

minimo o se invece vi siano altre opere previste che non sono entrate in servizio entro il

periodo

Tematica: Necessità di sviluppo

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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48Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1

• Tipicamente la generazione statica, dotata di inverter, eroga un contributo alla corrente di

corto circuito prossimo alla corrente nominale e solo nel caso in cui le logiche di controllo

degli inverter siano state predisposte per consentirlo. Pertanto, risulta notevolmente inferiore

rispetto a quello dei generatori sincroni, il cui contributo è pari a circa 5-6 volte la corrente

nominale. Si conferma, comunque, l’opportunità indicata dall’Operatore di continuare ad

approfondire l’evoluzione tecnologia e i comportamenti dei convertitori statici.

• Per quanto riguarda gli interventi richiamati nelle figure 18 e seguenti, si fa presente che

queste ultime sono solo la rappresentazione degli interventi rispondenti ai diversi obiettivi

che il Piano persegue. Le date di inserimento in Piano e la data prevista di entrata in servizio

sono riportate nella scheda di dettaglio di ciascun intervento.

• Le Opere riportate nella lista del piano di minima rappresentano la migliore stima delle

entrate in esercizio delle Opere alla data di predisposizione del Piano di Sviluppo, con un

orizzonte temporale fino ai tre anni successivi.

Ogni anno la lista delle Opere viene aggiornata sulla base delle migliori previsioni disponibili

al momento ed in funzione di esigenze di tipo tecnico-realizzativo.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Necessità di sviluppo

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49Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Spunto S6

Osservazioni sui 27 nuovi interventi proposti nel capitolo 5 “nuovi sviluppi” del Piano di

sviluppo (pagine 252-301 e foglio di lavoro A della sintesi tabellare del Piano) e in particolare

su quelli con maggiore impegno economico:

• 165-N Razionalizzazione rete 380 kV Brianza

• 259-N Razionalizzazione rete AT Verona

• 627-N Elettrodotto 380 kV Caracoli – Ciminna

Osservazioni sulle proposte di variazione dell’ambito della RTN (sezione 1.8 del Piano di

sviluppo, pagine 61-62).

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50Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1

165-N Razionalizzazione rete 380 kV Brianza

• Non sono riportate le valutazioni per lo scenario BAU 2040: perché? Le figure di pag 259 relative a

scenari non utilizzati si possono togliere

259-N Razionalizzazione rete AT Verona

• in questo caso sono stati utilizzati gli scenari BAU 2030 e 2040, è possibile chiarire le motivazioni.

Anche qua è possibile rimuovere le tabelle inutilizzate a pag. 268

627-N Elettrodotto 380 kV Caracoli – Ciminna

• l’intervento deriva dalla scelta di spostare la stazione di conversione del collegamento HVDC dalla

SE Ciminna alla SE Caracoli e di completare la direttrice 380 kV tra Sicilia Orientale e Occidentale

prolungando la nuova linea a 380 kV Chiaramonte – Ciminna fino alla nuova sezione a 380 kV della

SE Caracoli. In questo senso la scheda giustamente rimanda all’ACB degli interventi 602-P

“Elettrodotto Chiaramonte G. – Ciminna” e 604-P “Assoro – Sorgente 2 – Villafranca”, in cui si

immagina sia stata inserita la variante in oggetto. È quindi opportuno valutare l’inserimento di

questo intervento come variante del 602-P, che diventerebbe quindi “Elettrodotto Chiaramonte G. –

Caracoli”.

Si chiede di richiamare all’inizio del paragrafo alcune informazioni sintetiche che spieghino ad esempio

i requisiti minimi che rendono necessaria l’ACB (ad esempio capex stimato sopra 15 milioni di euro),

quali sono i criteri di scelta degli scenari utilizzati per ACB (gli interventi precedenti sono stati valutati su

diversi scenari), ecc. Queste informazioni sono contenute nei volumi “Stato di avanzamento” ma vanno

sinteticamente riportate anche qua. Gli schemi rete non riportano la legenda dei simboli. In generale le

tabelle ACB non utilizzate si possono rimuovere.

.

Tematica: Nuovi interventi

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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51Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1 (parte 1)

Per quanto riguarda l’intervento 165-N Razionalizzazione rete 380 kV Brianza, in merito agli

scenari analizzati e agli anni studio oggetto di ACB dell’intervento è stato analizzato un solo

anno studio ed un solo scenario in quanto per l’intervento in oggetto è prevista la data di

completamento al 2035. L’analisi ACB è stata condotta analizzando un solo anno studio e un

solo scenario secondo le regole definite dalla delibera 627/16 che definisce i criteri ACB. Gli

interventi con data prevista di completamento maggiore o uguale al medio-lungo termine (es.

2030) sono analizzati nell’anno studio di lungo termine (rif. Doc Documento Metodologico per

l’Applicazione dell’Analisi Costi Benefici Applicata al Piano di Sviluppo 2020).

L’intervento 259-N “Razionalizzazione rete AT Verona” non rientra nel cluster degli interventi

relativi alle interconnessioni o alla riduzione delle congestioni tra le zone di mercato o

intrazonali, per cui, come indicato nel Capitolo 5 del “Documento Metodologico per

l’Applicazione dell’Analisi Costi Benefici Applicata al Piano di Sviluppo 2020”, si utilizza per le

analisi economiche un solo scenario di riferimento in tutti gli anni di studio. Inoltre, la scelta dei

time horizon per l’intervento 259-P è stata fatta conformemente a quanto indicato nel

documento sopra citato sulla base della data prevista di completamento delle opere sottostanti.

Infine, il beneficio associato all’intervento in oggetto è la riduzione dell’ENF e quindi il 259-P è

finalizzato essenzialmente alla risoluzione di criticità legate alla sicurezza e alla qualità del

servizio. In modo cautelativo, si è optato per lo scenario di riferimento BAU poiché quest’ultimo

possiede un carico inferiore rispetto agli altri scenari.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Nuovi interventi

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52Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1 (parte 2)

Infine, per quanto riguarda l’intervento Caracoli-Ciminna, si ringrazia l’operatore per la

segnalazione.

Ci preme precisare che l’inserimento del nuovo intervento 627-N Elettrodotto 380 kV Caracoli –

Ciminna nel PdS 2020, ha richiesto l’attribuzione di un nuovo codice identificativo, come

richiesto dalla Delibera 627/16 e s.m.i. (art. 5.2). Infine, nel prossimo PdS 2021 tale intervento

sarà incluso nella sezione di Avanzamento dei Piani di Sviluppo precedenti, in cui sono riportate

tutte le informazioni di dettaglio, come giustamente ha ricordato l’Operatore.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Nuovi interventi

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53Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Spunto S7

Osservazioni sul progetto di collegamento HVDC continente - Sicilia - Sardegna, codice

723 (rapporto di Avanzamento Piani di Sviluppo Precedenti, Avanzamento Nord Ovest, Pag.

25-32).

Osservazioni sul progetto di collegamento HVDC continente - Sicilia - Sardegna, codice

723 (rapporto di avanzamento, volume “Avanzamento Centro-Sud”, pagine 39-45 e sintesi

tabellare del Piano), per il quale l’Autorità nel proprio parere 674/2018/I/eel ha previsto la

prosecuzione delle attività di analisi e valutazione.

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54Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1

Rispetto all’intervento Tyrrhenian Link (723-P) risulta necessario definire meglio il timing

dell’opera, ossia se il triennio 2025-2028 oggi presentato è legato all’incertezza dello sviluppo,

oppure se si tratta di due distinte date, per esempio: 2025 tratto Sicilia – Sardegna e 2028 tratto

Sicilia – Continente.

Sempre rispetto all’intervento Tyrrhenian Link (723-P), il PdS definisce una serie di

interdipendenze con opere rilevanti:

• elettrodotto 380 kV Montecorvino – Avellino N. – Benevento 2 (506-P) previsto al 2028/2035

• nuova interconnessione Italia-Tunisia (601-I) previsto al 2027

• Elettrodotto 380 kV “Chiaramonte Gulfi – Ciminna” (602-P) previsto al 2025/2030

• Elettrodotto 380 kV Assoro - Sorgente 2 – Villafranca (604-P) previsto al 2030/2035

• Elettrodotto 380 kV Caracoli – Ciminna (627-N) inserito per la prima volta nel PdS 2020

Il TSO dovrebbe rappresentare il livello di interdipendenza con ogni singola opera, ossia quale

sarebbe l’impatto sul completo ed efficace sfruttamento del HVDC nel caso di mancato

completamento di una delle suddette opere alla data di ingresso del Tyrrhenian Link, necessità

questa ancora più concreta in ragione della mancanza di sincronizzazione nel timing tra le opere

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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55Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1 (parte 1)

Il timing dell’opera in PdS non è legato all’incertezza dello sviluppo previsto, bensì rappresenta

l’orizzonte temporale entro cui l’opera sarà gradualmente realizzata. Infatti, il progetto sarà

realizzato in soluzione modulare, soprattutto a causa della limitata capacità produttiva dichiarata

dai fornitori e al numero ridotto di fornitori capaci di costruire un collegamento di tale

complessità (capacità produttiva fortemente ridotta nel prossimo quinquennio per presenza di

altri progetti già avviati in Europa e nel Mondo).

Per quanto riguarda le date di completamento di ciascun tratto, si evidenzia che la prima fase

realizzativa, a partire dal 2025, riguarda il primo tratto tra Sicilia e Continente da 500 MW

(anche per motivi tecnici legati alla realizzazione dell’infrastruttura). A seguire è prevista la

realizzazione del secondo tratto tra la Sicilia e la Sardegna. Infine, entro il 2028, saranno

realizzati i raddoppi dei moduli per ciascun tratto di interconnessione.

Relativamente all’interdipendenza si fa presente che tale indicazione si riferisce alla

complementarietà e correlazione elettrica tra i progetti ricadenti nelle aree interessate dalla

nuova infrastruttura, di cui si tiene conto in ciascun scenario di riferimento. Infatti, in ciascuno

scenario oggetto di studio, l’anno target rappresenta una data entro cui tutti gli interventi previsti

in servizio, fanno parte della reference grid. Per cui si conferma che il timing tra le opere è

tenuto in conto nella definizione del modello di rete utilizzato per le simulazioni in coerenza con

lo scenario di riferimento.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

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56Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1 (parte 2)

Si fa presente che l’analisi è stata condotta in coerenza con le disposizioni previste dal

“Documento Metodologico per l’Applicazione dell’Analisi Costi Benefici Applicata al Piano di

Sviluppo 2020”. In particolare, nel caso base sono inclusi in partenza tutti gli interventi la cui

entrata in servizio è pianificata nel medesimo orizzonte temporale; da tale caso base si rimuove

unicamente l’intervento in esame e per differenza tra il caso base ed il caso senza l’intervento di

sviluppo, si ottengono i benefici associati all’intervento (approccio TOOT: Take Out One at the

Time).

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

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57Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 2

Si ritiene opportuno fornire un maggiore grado di dettaglio sulle ipotesi adottate in relazione alle

tempistiche di entrata di esercizio del Tyrrhenian Link, in particolare:

• qual è la capacità di interconnessione che si prevede entri in esercizio al 2025? Quali invece

le tratte previste?

• nel caso in cui al 2025 si avesse una realizzazione parziale della capacità di interconnessione

prevista, si ritiene di poter garantire la sicurezza e l’adeguatezza del sistema, nell’ottica di

completo phase-out della generazione a carbone al 2025?

• viceversa, si ipotizza prima l’entrata in esercizio di una dei due tratti di connessione e

successivamente la seconda (i.e. prima la Sicilia-Sardegna oppure prima il tratto Sicilia-

Continente)? In quali anni e con quali capacità?

Quali sono le motivazioni specifiche alla base dell’aumento rispetto al PdS 2019 dei costi di

investimento previsti per il Tyrrhenian Link?

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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58Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 2 (parte 1)

Per quanto riguarda le date di completamento di ciascun tratto, si evidenzia che la prima fase

realizzativa, a partire dal 2025, riguarda il primo tratto tra Sicilia e Continente da 500 MW. A

seguire è prevista la realizzazione del secondo tratto tra la Sicilia e la Sardegna. Infine, entro il

2028, saranno realizzati i raddoppi dei moduli per ciascun tratto di interconnessione.

La realizzazione del collegamento Tyrrhenian Link è necessaria per garantire la transizione

energetica, oltre che ad essere una misura propedeutica e abilitante al phase-out delle centrali

a carbone, come evidenziato nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). Si fa

presente, inoltre, che il Tyrrhenian Link da solo non è comunque sufficiente a garantire un

esercizio del sistema in sicurezza a fronte della dismissione totale della capacità a carbone

attualmente presente, ma tale opera deve essere accompagnata da una serie di altre misure

così come specificate nel PNIEC (a titolo esemplificativo e non esaustivo, l’installazione di

nuova capacità a gas/nuovi sistemi di accumulo…).

Lo sviluppo della rete e la realizzazione modulare del Tyrrhenian Link saranno ovviamente

coordinati in modo da consentire la dismissione progressiva del carbone, assicurando al tempo

stesso la sicurezza del sistema elettrico nazionale.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

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59Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 2 (parte 2)

Rispetto ai PdS precedenti, attraverso attività specifiche e in esito a ulteriori approfondimenti, la

stima complessiva dell’investimento (CAPEX),

incluse le stime delle relative contingency legate a fattori non prevedibili (ad es. aspetti

autorizzativi, criticità realizzative non note a priori, ecc.), è pari a 3.700 M€ con un incremento

rispetto all’importo indicato nel PdS 19. Questa variazione dei costi è imputabile principalmente

a:

a) presenza di una ulteriore Stazione di Conversione (presso Caracoli, dovuta alla

configurazione con doppio bi-terminale);

b) dimensionamento (rischio tracciati chilometrici superiori) e protezione delle linee in corrente

continua (sistemi di protezione dei cavi in profondità);

c) limitata capacità produttiva dichiarata dai fornitori e al numero ridotto di fornitori capaci di

costruire un collegamento di tale complessità (capacità produttiva fortemente ridotta nel

prossimo quinquennio per presenza di altri progetti già avviati in Europa e nel Mondo);

d) scelta tecnologica della configurazione in doppio bi-terminale con tecnologia VSC.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

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60Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 3

Si chiede di fornire il dettaglio delle simulazioni inerenti la rete elettrica sarda nei diversi scenari

considerati al 2025-2030-2040 che consentano di valutare meglio la funzione ed i benefici

dell’opera Tyrrhenian Link nonché la capacità di generazione fossile e rinnovabile e di accumulo

necessari per soddisfare le esigenze di adeguatezza, stabilità e qualità del servizio.

Specificatamente si chiede di fornire informazioni riguardo alle ipotesi adottate sul parco di

generazione termoelettrica per gli orizzonti temporali 2025, 2030 e 2040 anche in relazione a

quanto riportato a pagina 44 dell’elaborato Avanzamento Piani di Sviluppo - Avanzamento Centro

Sud laddove si afferma che “in Sardegna il nuovo HVDC e i rinforzi di rete individuati, nonché la

presenza di nuova capacità di generazione per una potenza complessiva di c.ca 400 MW,

consentiranno il raggiungimento dei benefici rappresentati dal B4 suindicato”.

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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61Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 3

L’obiettivo dell’opera e il dettaglio dei benefici sono descritti nella scheda premium, pag. 39-45

del documento di Avanzamento Piani precedenti – Area Centro Sud. In particolare, i benefici

sono esplicitati per i diversi anni orizzonte nei diversi scenari alla base della costruzione del PdS

sono descritti nel Capitolo 3, e comunque per ulteriori dettagli si rimanda al DDS 19 disponibile

in rete unitamente al Rapporto di Adeguatezza. Lo scenario PNIEC prevede la realizzazione,

entro il 2025, di 400 MW di nuova capacità termoelettrica alimentata a gas.

Di seguito si riassumono i dati di generazione, consultabili anche sul sito Terna, sezione

Scenario generazione (https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/rete/piano-sviluppo-rete):

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

Scenario

Termoelettrico Fonti Rinnovabili

Non programmabili

Gas Other fuel and Other non res

Other Res PV WIND

2025 PNIEC 400 150 93 1136 1315

2030 PNIEC 500 70 99 2228 2075

2030 BAU 1881 100 125 1445 1140

2040 BAU 1881 100 122 2257 1475

2030 DEC 2281 100 112 2198 2238

2040 DEC 2281 100 132 3112 3009

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62Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 4

Fornire le informazioni sulla base delle quali si è stimato l’avvio dei cantieri del Tyrrhenian Link al

2021 rispetto al dead-line del 2025 indicata nel PdS 2025 in considerazione che ad oggi non è

stata completata la progettazione e avviato il permitting, non vi sono sul piano normativo

meccanismi di fast track autorizzativo e tra le motivazioni dell’aumento del costo dell’opera

riportate a pagina 44 dell’elaborato sullo stato di avanzamento dei piani precedenti si riporta la

“c) limitata capacità produttiva dichiarata dai fornitori e al numero ridotto di fornitori capaci di

costruire un collegamento di tale complessità (capacità produttiva fortemente ridotta nel

prossimo quinquennio per presenza di altri progetti già avviati in Europa e nel Mondo);“

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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63Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 4

Il piano temporale e il massimo sforzo di Terna per realizzare un progetto sfidante e complesso

quale il nuovo collegamento HVDC, è condizionato al raggiungimento degli obiettivi fissati dal

PNIEC. Il raggiungimento del traguardo prefissato – ad oggi ancora perseguibile – è basata

sull’ipotesi di una procedura di fast track del processo autorizzativo, come peraltro indicato a

pag. 29 del documento di Avanzamento Piani precedenti – Area Nord Ovest (nel campo note).

Per quanto riguarda le date di completamento di ciascun tratto, si evidenzia che la prima fase

realizzativa, a partire dal 2025, riguarda il primo tratto tra Sicilia e Continente da 500 MW. A

seguire è prevista la realizzazione del secondo tratto tra la Sicilia e la Sardegna. Infine, entro il

2028, saranno realizzati i raddoppi dei moduli per ciascun tratto di interconnessione

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

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64Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 5 (parte 1)

Nel PdS 2019 il collegamento tra Sardegna e Sicilia è indicato tra le SE di Villasor e Ciminna, mentre il

punto di connessione del tratto in Continente era ancora indicato in valutazione. L'inizio attività era

previsto per il 2020, l'avvio cantieri per il 2025 e il completamento a lungo termine. Le lunghezze dei

collegamenti erano stimate in 882 km (I22), 50 km (I23), 39 km (I24).

Le date sopra valgono per tutti gli interventi di cui consta l'opera: SE HVDC Continente, SE HVDC

Sicilia, SE HVDC Sardegna, Collegamento Continente - Sicilia, collegamento Sicilia - Sardegna, SE

380 kV Villasor, SE 380 kV Continente.

L'ACB, effettuata su un capex di 2,6 mldeuro, indicava uno IUS da 0,9 a 1,3 su scenari ST e DG 2025 e

2030. Il beneficio al 2025 è quasi totalmente B7 (dal 94 al 99%), così anche al 2030 (dal 79 all'88 %),

con incremento B1 (dal 10 al 15%). Negli scenari PNIEC lo IUS sale a 2,1.

Nel PdS 2020 l’opera viene meglio inquadrata e si concretizza in due collegamenti HVDC biterminale

dal 1000. Si identificano i punti di connessione in una nuova SE 380 kV a sud di Montecorvino

(Continente, raccordata alla linea 380 kV Laino - Montecorvino), nella SE Caracoli (Sicilia, anziché SE

Ciminna) e nella nuova SE 380 kV di Selargius (Sardegna, anziché Villasor).

L’opera è indicata in concertazione (tabella 4 volume “Avanzamento Centro Sud), tutti gli interventi

dell'opera mantengono la data di avvio attività al 2020, mentre l'avvio cantieri viene anticipato al 2021

(tutti gli interventi sono passati dalla fase 1 di pianificazione del PdS 2019 alla fase 2 di concertazione

e/o progettazione nel PdS 2020) e il completamento previsto per il periodo 2025-2028. Le lunghezze

dei tracciati si modificano leggermente (I22 848 km, I23 43 km e I24 36 km), vengono precisate le

interdipendenze e correlazioni e forniti apprezzabili dettagli tecnici sugli approdi e sull'adozione della

tecnologia VSC, a giustificazione del notevole aumento di capex, da 2,6 a 3,7 mldeuro.

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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65Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 5 (parte 2)

Circa l’ACB, Terna segnala alcune differenze rispetto ai PdS precedenti: a differenza dei PdS

precedenti, nell’esecuzione dell’ACB, è stata considerata la risoluzione delle essenzialità (beneficio B4)

nelle Isole, ottenibile in Sardegna grazie al nuovo HVDC, ai rinforzi di rete individuati e alla presenza di

nuova capacità di generazione per circa 400 MW. Inoltre, le variazioni dell’impatto sull’indicatore B7

(costi MSD) rispetto ai Pds 2018 e 2019 è spiegato col fatto che l’ACB ha recepito i nuovi scenari del

PdS2020 e ha incluso i vincoli di esercizio dei collegamenti SAPEI e SACOI 3 (minimo tecnico e

vincolo di inversione rapida), non presenti nelle ACB dei precedenti Piani di Sviluppo. Lo IUS nello

scenario PNIEC 2025 e BAU 2030 e 2040 è pari a 1,8 (con sensitivity da 1,6 a 2,1) mentre sale a 4,1

negli scenari PNIEC 2025/2030 e DEC 2040 (con sensitivity da 3,5 a 4,8). Gli scenari PNIEC e BAU

sono trainati dai benefici B7, B4 e B3, mentre per lo scenario DEC trainano i benefici B7 B5 e B4.

La prima criticità che si segnala riguarda l’anticipazione della data di avvio cantieri dal 2025 al 2021,

per un’opera che è ancora in concertazione: si tratta di un’ipotesi irrealistica, a meno che non si attuino

gli auspicati strumenti normativi straordinari per l’accelerazione dell’iter autorizzativo. Essi dovrebbero

vincolare la realizzazione dei collegamenti all’effettivo phase out del carbone in Sardegna, condizione

che giustifica in gran parte l’intervento, come appare confrontando gli IUS degli scenari BAU con quelli

degli scenari PNIEC/DEC.

Inoltre sorgono alcune perplessità esaminando le differenze nell’ACS 2020 rispetto a quella 2019:

Terna indica come elementi di novità la risoluzione dell’essenzialità e i vincoli tecnici di esercizio del

SAPEI e del SACOI3: si tratta però di elementi ben noti già negli anni precedenti e non si comprende

come possano essere stati trascurati nelle ACB precedenti.

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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66Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 5

Il collegamento HVDC Continente Sicilia Sardegna è necessario per garantire sostenere la transizione

energetica, oltre che ad abilitare favorire il phase-out delle centrali a carbone. Con riferimento alle

analisi costi-benefici (ACB) del PdS 2020 si evidenzia come il progetto sia profittevole nelle condizioni

previste dal PNEC, ma al contempo il progetto si conferma comunque profittevole e necessario anche

nel caso di scenari con maggiore presenza di capacità di generazione termoelettrica installata.

Il piano temporale e il massimo sforzo di Terna per realizzare un progetto sfidante e complesso quale

il nuovo collegamento HVDC, è condizionato al raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNIEC. Il

raggiungimento del traguardo prefissato è comunque fortemente dipendente da una procedura di fast

track del processo autorizzativo, come peraltro indicato a pag. 29 del documento di Avanzamento

Piani precedenti – Area Nord Ovest (nel campo note). Per poter traguardare la tempistica realizzativa

riportata, molto sfidante, Terna sta adottando un approccio realizzativo del tipo modulare, in maniera

tale da poter mettere in parallelo le fasi di costruzione al tempo stesso di ottimizzare i tempi di

realizzazione.

In merito all’implementazione dei vincoli tecnici degli attuali collegamenti SAPEI e SACOI sui modelli

di calcolo utilizzati per le ACB del PdS 2020, si fa presente che si tratta di un’evoluzione modellistica

degli attuali strumenti di simulazione utilizzati. La modellizzazione di tali vincoli ha fatto sì che

nell’ultima analisi ACB si sono potuti identificare benefici per il Sistema che nelle simulazioni dei Piani

di Sviluppo precedenti non venivano catturati. Infine, si fa presente che il miglioramento dei tool di

calcolo dei benefici è in continua evoluzione, proprio per consentire un’analisi sempre più accurata e

in grado di cogliere i benefici degli indicatori con la minore incertezza possibile.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

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67Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 6

Di confermare il punto di approdo in Sardegna e le opere susseguenti atteso che rispetto alla

scheda tecnica contenuta nell’elaborato Avanzamento Piani di Sviluppo - Avanzamento Centro

Sud nella relazione del PdS 2020 a pagina 201 è indicato un differente punto di sbarco.

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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68Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 6

Per quanto concerne il punto di approdo, si fa presente che in Sardegna è stata identificata la

necessità di realizzare una nuova SE 380 kV a nord di Selargius, da inserire in e-e agli attuali

collegamenti a 380 kV Ittiri – Selargius e Selargius – Rumianca, a cui attestare il collegamento

HVDC.

Per quanto riguarda la scheda relativa all’intervento 723-P “Collegamento HVDC continente -

Sicilia – Sardegna”, si conferma che trattasi della stessa scheda in entrambi i volumi di

Avanzamento area Nord Ovest (pagg. 25-32) e Centro Sud (pagg. 39-45).

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

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69Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 7

Di fornire le informazioni quantitative e qualitative di dettaglio sui benefici congiunti per il sistema

elettrico della Sardegna derivanti dalla realizzazione del Tyrrhenian link e della rete di trasporto

del gas naturale in Sardegna contenuta nel Piano decennale 2020 di Enura presentato

all’ARERA alla luce del sector couplig e degli scenari congiunti elaborati con Snam Rete Gas di

cui al Documento di Descrizione degli Scenari 2019.

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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70Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 7

Il Piano di Sviluppo valuta i benefici derivanti da interventi sulla rete di trasmissione elettrica,

non tenendo in considerazione altri ambiti energetici non di competenza di Terna. ARERA, con

la deliberazione 335/2019/R/gas, ha commissionato uno studio a RSE che considera le possibili

configurazioni in relazione allo sviluppo infrastrutturale del sistema energetico (elettricità e gas)

della Sardegna, tenendo conto dei diversi progetti infrastrutturali avviati o previsti, pertinenti

all'isola, e delle loro eventuali interdipendenze.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Avanzamento Tyrrhenian Link

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71Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 8

Si chiede di fornire le motivazioni per le quali, nonostante la diffusione della produzione da fonte

rinnovabile in misura ragguardevole e la realizzazione di connessioni tra zone di mercato, il

valore del PUN negli scenari 2025-2030-2040 aumenta in maniera sensibile

Tematica: Avanzamento interventi

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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72Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 8

L’incremento della capacità di interconnessione tra le zone e con l’estero porta ad un

allineamento tra i prezzi zonali (si veda Capitolo 6 Fig. 2-5 versus Capitolo 2 Fig. 68 del PdS).

Tuttavia, il valore assoluto del PUN dipende fortemente dai prezzi delle commodities (Gas,

CO2, Brent), i quali cambiano per scenario e per anno orizzonte. I valori usati per il PdS 20

sono riportati a pag. 194 dello stesso; si nota come i prezzi crescano con l’anno orizzonte

considerato e risultino in generale più elevati per gli scenari a maggior penetrazione rinnovabile.

Pertanto, la maggior produzione di energia da fonti rinnovabili (a prezzo nullo sul mercato) è

controbilanciata da una offerta dei produttori ad un prezzo maggiore (dettata dai costi del

combustibile e delle emissioni); il tutto sfocia in un prezzo unico finale in linea con i trend dei

prezzi delle commodities.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Avanzamento interventi

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73Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Spunto S8

Osservazioni sul progetto di collegamento HVDC Centro Sud - Centro Nord, codice 436

(rapporto di avanzamento, volume “avanzamento Centro-Sud”, pagine 24-28 e sintesi tabellare

del Piano), per il quale l’Autorità nel proprio parere 674/2018/I/eel1 ha previsto la prosecuzione

delle attività di analisi e valutazione

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74Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1 (parte 1)

L’opera risulta attualmente in concertazione (tabella 4 volume “Avanzamento Centro Sud), con la

stessa classificazione del PdS 2019. Considerando le raccomandazioni della delibera 674/2018

e quanto esposto nel PdS 2019 si presume che l’opera sia ancora in fase di valutazione e che

l’interazione con gli Enti preposti sia volta ad acquisire tutti gli elementi necessari a completare la

valutazione.

Nel PdS 2019 l’opera, per la quale si stimava una lunghezza di 221 km, era dettagliata in due

interventi (HVDC Villanova Fano e SE HVDC), entrambi in fase 1 (come da PdS 2018), con avvio

attività 2020, avvio realizzazione 2025 e completamento "lungo termine" e capex 1.115 M€.

L’ACB è stata valutata con IUS 1,5/1,6 (scenari ST e Dg entrambi 2025 e 2030), con benefici,

per scenari ST e DG 2025, dal 70% al 73% legati ai costi evitati MSD (beneficio B7) e dal 24% al

28% per beneficio SEW (B1). Al 2030 il beneficio SEW sale al 34-36% e il B7 si assesta su 55 -

63%.

Nel PdS 2020 sono stati opportunamente introdotti maggiori dettagli nelle sezioni "descrizione

intervento" e "interdipendenze o correlazione" con esplicitazione codici quest'ultimo caso. La

lunghezza del collegamento sale a 228 km mentre le opere sono presentate diversamente: sono

sdoppiate le SE di conversione a Fano e Villanova e è stato aggiunto l’adeguamento della SE

380 kV Fano.

Tematica: Avanzamento HVDC Centro Sud - Centro Nord

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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75Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1 (parte 2)

Per tutti gli interventi, ancora classificati in Fase 1, l’inizio attività slitta dal 2020 al 2023, l’avvio

realizzazione dal 2025 al 2026 mentre per il completamento si passa da “lungo termine” al 2030.

Apprezzabile l’approfondimento tecnico e l’analisi di sensitivity sui benefici rilevanti e

sull'investimento. Il capex, mantenuto invariato rispetto al PdS 2019, viene valutato con

sensitivity a +- 10% e gli IUS su scenari BAU, non molto promettenti, si mantengono molto vicini

ai valori PdS 2019 scenari ST e DG, guidati dal beneficio B7. Più positivi gli esiti degli scenari

DEC, con IUS tra 2,1 e 2,8, guidati dal beneficio SEW, vista la prospettiva di diffusione FER.

Vista la compresenza di scenari con IUS molto diversi sarebbe opportuno approfondire ancora le

valutazioni, magari sdoppiando l'intervento in due poli da 500 MW, per contenere il rischio legato

all'incertezza su orizzonti di lungo termine

Tematica: Avanzamento HVDC Centro Sud - Centro Nord

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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76Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1

La realizzazione del nuovo HVDC contribuirà a perseguire gli ulteriori benefici evidenziati dallo

spunto di osservazione per la quale si ringrazia.

Nel corso del PdS 2020 è stata aggiornata la scheda di intervento, inserendo maggiori

informazioni di dettaglio, utili alla comprensione dei benefici, nonché le citate sensitivities e le

ulteriori informazioni di carattere generale che non si evincono dalla scheda descrittiva

dell’intervento.

Per quanto riguarda le opere principali previste, è stata inserita ciascuna opera in modo

indipendente, sempre nell’ottica di una maggiore chiarezza espositiva.

Circa il suggerimento di sdoppiare l’intervento in due poli da 500 MW, il timing attuale e di

conseguenza l’ACB prevedono il completamento totale al 2030. Tuttavia, per motivi tecnici e

affidabilistici non si può ipotizzare un’entrata in servizio del nuovo collegamento in modo

indipendente.

Tematica: Avanzamento HVDC Centro Sud - Centro Nord

Esito consultazioneRiscontri

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77Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Spunto S9

Osservazioni sul progetto Nuova interconnessione Italia-Tunisia, codice 601 (rapporto di

avanzamento, volume “avanzamento Centro-Sud”, pagine 29-33 e sintesi tabellare del Piano).

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78Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1

Nel PdS 2019 per l'intervento si prospetta l'avvio attività al 2019/2020, l'avvio cantieri al 2023 e il

completamento al 2027. L'intervento era descritto in fase 1, con sviluppi subordinati agli accordi

tra Paesi. L'ACB, valutata su un capex di 300 mlneuro e su scenari ST 2025/2030 e DG

2025/2030 era pari a circa 3, con unico beneficio B1.

Il PdS 2020 mantiene le stesse date e informa che i governi italiano e tunisino hanno siglato un

accordo. La realizzazione del progetto è condizionata all'ottenimento di adeguati finanziamenti.

Gli IUS salgono da 4,1 a 5,2 (scenari DEC e BAU 2030 e 2040) grazie al contributo

all'integrazione delle FER. Apprezzabile la scheda tecnica di approfondimento.

Tematica: Avanzamento Italia-Tunisia

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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79Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1

Si ringrazia l’operatore per il commento/apprezzamento

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Avanzamento Italia-Tunisia

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80Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Spunto S10

Osservazioni sul progetto di realizzazione del secondo polo dell’interconnessione HVDC Italia

- Montenegro, codice 401, (rapporto di avanzamento, volume “avanzamento Centro-Sud”,

pagine 47-48), che l’Autorità nel proprio parere 674/2018/I/eel ha posto “in valutazione”, cioè

senza attività realizzative nell’orizzonte di Piano decennale

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81Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Osservazione 1

Nel PdS 2019 Terna indica il primo polo (linea, SE conversione Cepagatti e Kotor) in

realizzazione entro il 2019 (entrata in servizio il 28/12/2019), mentre il secondo polo è indicato in

fase 4 (progettazione esecutiva) con avvio realizzazione al 2020 e completamento entro il 2026.

Lo IUS del secondo polo varia tra 1,5 e 2,2 su anni obiettivo 2025 e 2030.

Il PdS 2020 conferma il II polo in fase 4 e le date di avvio realizzazione e completamento

rispettivamente al 2020 e al 2026.

L'ACB indica, su una situazione di capex di 819 mln euro spesi su 1150 stimati, IUS in un primo

caso da 1,3 a 1,9 e in un secondo caso da 1,8 a 3,8, indicando scenari al 2020, 2025 e 2030

senza però menzionare di quali scenari si tratta.

Non sono quindi presentati ulteriori elementi o approfondimenti su cui poter effettuare

considerazioni circa lo sviluppo del II polo.

Tematica: Avanzamento HVDC Italia - Montenegro

Esito consultazioneOsservazioni pervenute

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82Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Riscontro Osservazione 1

Al fine di rispondere in modo esaustivo al quesito, si rimanda all’analisi effettuata su richiesta

dell’ARERA con il PARERE 14 DICEMBRE 2017 862/2017/I/EEL e pubblicata per consultazione

sul sito dell’ARERA tra gli allegati del PdS 2018

(https://www.arera.it/allegati/operatori/pds/ACB%202%20polo%20Interconnessione%20MONITA

%2027042018.pdf). Per comodità si riportano le principali indicazioni di chiarimento in modo

sintetico. Nel corso degli anni la data di completamento del progetto di interconnessione è stata

posticipata al punto di definire due date target per l’entrata in servizio del primo polo nel 2019 e

del secondo polo nel 2026 (quest’ultima data condizionata dalle tempistiche relative allo sviluppo

delle infrastrutture di trasmissione e dei mercati elettrici nei Balcani). Tale modifica è stata

esplicitata a partire dall’edizione 2017 del Piano di Sviluppo e confermata nelle edizioni del

2018”. Tale posticipo è confermato anche nel PdS 2019.

Per quanto riguarda gli anni relativi agli scenari di riferimento, gli indicatori riportati sono riferiti ai

benefici valutati nel PdS 2017 (disponibile al sito www.terna.it) rapportati ad un costo aggiornato

alle ultime stime disponibili, come indicato nella nota n.16 a pag. 48 del documento di

“Avanzamento Piani di Sviluppo Precedenti 2020 - Avanzamento Centro Sud”.

Esito consultazioneRiscontri

Tematica: Avanzamento HVDC Italia - Montenegro

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83Strategie, Sviluppo e Dispacciamento | Pianificazione Rete e Interconnessione

Consultazione Piano di Sviluppo 2020

Grazie per l’attenzione

Roma, 15 giugno 2020