Tecnologie fondazioni

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gennaio 2008 59 PRIMO PIANO PERFORAZIONI & FONDAZIONI Macchine e attrezzature per fondazioni speciali a cura della redazione PP 18-02-2008 9:30 Pagina 59

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PERFORAZIONI & FONDAZIONI

Macchinee attrezzature

per fondazioni speciali

a cura della redazione

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Una delle applicazioni più fre-quenti delle macchine e at-trezzature di perforazione incampo geotecnico è la realiz-

zazione di particolari interventi nel sot-tosuolo denominati “fondazioni spe-ciali”. All’interno di tale ambito posso-no essere citate diverse tecniche, daiclassici pali ai diaframmi, dai micropaliai geodreni. Vicine, ma con finalità piùdi sostegno degli scavi che di incre-mento della capacità portante dellefondazioni, possono essere citate altretecniche, dalle berlinese agli ancorag-gi, dai tiranti alle chiodature.Rimanendo nel campo delle fondazio-ni speciali, queste richiedono quasisempre per la loro esecuzione macchi-nari e attrezzature di grandi dimensio-ni. Per queste lavorazioni si utilizzanoperforatrici idrauliche, sia cingolate checarrate, nella realizzazione di pali; at-trezzature speciali di perforazione, adazionamento idraulico o meccanico,montate su carri cingolati semoventi(gru) che sorreggono le torri-guida del-l’attrezzatura di scavo o perforazioneutilizzata per pali di grande diametro;idrofrese (benne idrauliche) per la rea-lizzazione di diaframmi; attrezzature diperforazione più leggere per realizzaremicropali, tiranti, ancoraggi, jet-grou-ting e perforazioni profonde in genere. Molte le tipologie e i modelli di macchi-ne e di attrezzature disponibili, tuttecaratterizzate da qualità tecnologica ecostruttiva ai massimi livelli come ri-chiesto dalla complessità e delicatezzadi lavorazioni destinate alla realizzazio-ne di opere che devono “portare” edifi-ci, strade, viadotti, aeroporti, eccetera.

I pali di fondazioneI pali di fondazione sono elementi co-lonnari per la cui realizzazione posso-no essere utilizzate tecniche diverse.La tecnica di fondazione dei pali servea migliorare lo stato di consolidamentodel terreno e, conseguentemente, diaumentare le caratteristiche di portan-za del suolo al di sotto delle strutture.Si definiscono pali trivellati quelli otte-

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nuti per preventiva asportazione delterreno e successivo getto con con-glomerato cementizio, di norma arma-to. I pali trivellati (diametro minimo 300mm) hanno la caratteristica di essereaccomunati a vere e proprie colonnestatiche infisse nel terreno, che assol-vono al compito di incrementare laportanza del terreno al di sotto di fon-dazioni di strutture. Caratteristica prin-cipale dei pali trivellati è la capacità disopportare notevoli carichi trasferitidalle fondazioni, il che ne ha diffusonotevolmente l’impiego in edilizia so-prattutto nel campo delle infrastrutturee delle opere pubbliche in genere. L’evoluzione di tale tecnica ha portatoanche a risolvere alcuni problemi tipicidi queste opere: data l’incoerenza deiterreni che si attraversano, l’esecuzio-ne di un palo trivellato oggi comportauna serie di attività accessorie checonsentono di sostenere le pareti delforo, ad esempio il ricorso ai fanghibentonitici o polimeri che conferisconoal terreno maggiore resistenza mecca-nica e coesità, impedendo di fattosmottamenti o frane. Molto importante nell’esecuzione dipali trivellati è la determinazione delgiusto mix per il conglomerato da iniet-tare, e anche un adeguato sistema diriciclaggio dei fanghi esausti prove-nienti dalla lavorazione. La formazionedel cavo può avvenire mediante perfo-razione, utilizzando attrezzature a rota-zione o rotopercussione (bucket, elica,martello a fondo foro, eccetera), o me-diante scavo, utilizzando attrezzatureequipaggiate con benna mordente asezione circolare. I pali infissi, invece, sono quelli installa-ti nel terreno senza asportazione dimateriale, mediante battitura, vibrazio-ne, spinta, avvitamento o una combi-nazione dei precedenti. Possono es-sere prefabbricati, gettati in opera ouna combinazione dei due. La tecnicadei pali infissi (diametro minimo 150mm) non prevede l’asportazione dimateriale e quindi comportano il van-taggio di non produrre materiale di ri-

sulta da perforazione e mantenere ilcantiere pulito, oltre che essere di ve-loce e facile realizzazione. Rispetto altradizionale palo battuto, quello infissocon vibrazioni ad alta frequenza riducenotevolmente il disturbo sulle strutturecircostanti, diminuendo sia il livello delrumore che le vibrazioni. Tale tecnica èparticolarmente indicata in presenza diterreni sabbiosi o comunque scarsa-mente addensati. Dal punto di vista

esecutivo, il palo viene realizzato inopera mediante l’infissione con un vi-bratore ad alta frequenza di una cami-cia metallica dotata di opportuna val-vola di chiusura in punta e di una tra-moggia sulla testa; la camicia viene in-fissa in maniera rapida mediante vibra-zione sotto il peso del vibratore stesso.Raggiunta la profondità desiderata, edopo avere controllato che all’internodella camicia metallica non vi sia pre-

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Il jet-grouting è una particolare tecnica di trattamento dei terre-ni che consente di costituire nel sottosuolo elementi consolidati di

forma e dimensioni svariate, dotati di buone caratteristiche meccaniche e di ridotta permeabilità.È quindi una tecnica particolarmente flessibile, adattabile a impieghi molto diversi. Si tratta di unmetodo di consolidamento che consiste nell’iniezione nel terreno di miscele cementizie ad altissi-ma pressione (200-700 bar). La peculiarità di questa tecnica consiste nella capacità, durante l’inie-zione, di disgregare il terreno, miscelandolo contemporaneamente con un fluido cementizio fino aformare una colonna di materiale che ha come asse il foro di perforazione e che ha caratteristiche

geomeccaniche migliori rispetto a quelle del terreno originario. Attualmente per l’esecuzione deljet-grouting sono utilizzati tre diversi metodi (monofluido, bifluido e trifluido), che si differenzianosia per la posizione degli ugelli lungo le aste che per il tipo e il numero di fluidi utilizzati durante iltrattamento. La procedura può essere schematizzata in due fasi: fase di perforazione (la batteria diaste è provvista oltre alla testa di perforazione, di una particolare valvola eiettrice che ha uno o piùugelli ortogonali all’asse della batteria dal quale uscirà la malta in pressione); fase di estrazione einiezione programmata (durante la fase di estrazione della batteria avviene l’iniezione a pressionevariabile a seconda delle necessità da 1 a 800 atm). L’inclinazione di una colonna jetting può va-riare dalla verticale verso il basso (180°) fino a 45° verso l’alto a seconda delle esigenze delle sin-gole applicazioni. Per l’elevata aderenza al terreno non trattato che circonda la colonna, questatecnologia trova un’estesa applicazione nel campo dei pali di fondazione ove sia richiesto il massi-mo sfruttamento dell’attrito laterale. La possibilità di armare le colonne realizzate in jet-groutingcon tubi d’acciaio o profilati, ne estende ulteriormente i campi d’applicazione ai casi in cui la strut-tura sia soggetta a sforzi di trazione, flessione o semplicemente a carichi che ne superano la capa-cità portante allo stato naturale.

IL JET-GROUTING

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senza di acqua, si procede a immette-re all’interno del tubo una quantità dicalcestruzzo sufficiente a riempire lostesso per un’altezza di 2-3 m. Successivamente si procede al posi-zionamento della gabbia d’armatura(di dimensioni predeterminate in baseal progetto del palo) fino a fissarla allaquota desiderata. Posizionata la gab-bia, si procede con il riempimentocompleto della camicia metallica concalcestruzzo, e si comincia ad estrarrelentamente la camicia in modo che ilmateriale in eccesso vada a saturare lospazio in precedenza occupato dallacamicia metallica stessa, apportandoinoltre un’azione di costipazione.Un’evoluzione delle tecniche prece-denti, che sfrutta l’innovazione tecno-logica nel campo delle macchine e at-trezzature per la perforazione, sono icosiddetti pali CFA (Continous Flight

Auger), cioè i pali realizzati con mac-chinari a elica continua. Il componenteprincipale di questa tecnica è appuntol’elica continua, che attraverso ungrosso macchinario viene infissa nelterreno senza estrazione di materiale;al centro della spirale è posto un tuboattraverso il quale viene pompato il cal-cestruzzo. Il pompaggio del calce-struzzo a pressione avvia la fase di ri-salita dell’elica che, risalendo, asportaanche il terreno presente nelle sue spi-re. A getto ultimato, che diversamentedai pali vibroinfissi avviene fino allaquota del piano di lavoro, viene inseritala gabbia metallica di armatura. Rispetto alle precedenti, tale tecnica èparticolarmente vantaggiosa dal puntodi vista della produttività giornaliera;inoltre, non richiede l’impiego di fanghibentonitici o similari per il riempimento.Per la realizzazione dei pali con tale

tecnica si utilizzano grosse attrezzatu-re di perforazione (macchine CFA):queste sono composte da un carrosemovente cingolato che sostienel’antenna di perforazione; l’utensile diperforazione, costituito da un’elicacontinua o coclea, collegata in som-mità a una testa di rotazione scorrevo-le lungo un’antenna (o torre-guida),penetra nel suolo per la sua tendenzaad avvitarsi e porta in superficie unamodesta quantità di terreno. Il control-lo completo delle operazioni dell’at-trezzatura permette di variare i valori divelocità di rotazione e di penetrazionein funzione delle caratteristiche del ter-reno. Uno sviluppo dei pali CFA sono ipali CSp (Cased Secant Piles), cioèpali secanti tubati. Installati in una se-quenza di pali primari e secondari, ipali secanti servono per creare unastruttura di contenimento. Per la loro

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esecuzione si usa generalmente unaperforatrice idraulica automontante,con l’utilizzo di due rotary sovrappostee contro-rotanti.

I diaframmiUna delle tecniche più diffuse in cam-po ingegneristico edile sono le paratieinterrate, più comunemente chiamate“diaframmi”. Questi sono sostanzialmente dei muridi cemento armato scavati nel terrenoche contribuiscono a consolidare lefondazioni delle strutture. Il sostegnodelle pareti con fanghi, il getto del cal-cestruzzo e la posa dell’armatura ven-gono eseguiti in maniera analoga aipali trivellati. Lo scavo è eseguito aconci rettangolari (pannelli), di spesso-re compreso tra 40 e 120 cm. Lo scavo viene riempito con fanghi didiversa composizione e, una volta pro-ceduto alla posa della gabbia metallica,si provvede al riempimento con calce-struzzo. Una variante molto utilizzata èquella che per realizzare il riempimentoimpiega la bentonite, un materiale conelevate caratteristiche espandenti.

Gli elementi così realizzati prendono ilnome di diaframmi plastici, che si diffe-renziano dai precedenti poiché la mi-scela realizzata per effettuare lo scavoè composta dai fanghi bentonitici (op-pure polimerici) per il sostegno dellepareti e dal calcestruzzo ottenendocosì all’arrivo in quota il completamen-to delle lavorazioni. Per realizzare loscavo da riempire successivamente

vengono utilizzati grossi macchinaridotati di benne mordenti, a comandoidraulico o meccanico, in grado di ese-guire nel sottosuolo uno scavo di di-mensioni variabili. Queste macchinesono costituite da un carro semovente(gru) con un elemento verticale (anten-na) che sostiene l’attrezzatura di scavoe il circuito idraulico.

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I micropali sono pali di piccolo diametroche contengono un elemento strutturale

per trasferire i carichi o limitare le deformazioni e che possono essererealizzati mediante attrezzature di ridotte dimensioni. Dal punto di vi-sta normativo si considerano micropali quegli elementi di diametro in-feriore a 300 mm se trivellati e a 150 mm se infissi. L’armatura dei mi-cropali può essere costituita da tubo o profilato in acciaio o da gabbiain tondino per cemento armato, mentre il materiale di riempimentopuò essere costituito da miscela cementizia, malta cementizia o be-toncino. I micropali trovano impiego nel campo delle costruzioni inquanto, con ingombro ridotto e senza l’esigenza di attrezzature parti-colari, rappresentano una soluzione razionale ed economica ai proble-mi dell’ingegneria del terreno. Trovano ampio campo di attuazione so-prattutto nelle sottofondazioni di costruzioni esistenti o nelle costru-zioni in ambienti a spazio limitato o, ancora, nel consolidamento diterreni o strutture non più strutturalmente affidabili. I micropali posso-no essere realizzati in due tipologie. La prima è quella dei micropalicon armatura tradizionale, realizzati con tecnica similare a quella deipali trivellati a grande diametro, ossia costituiti o da una gabbia d’ar-matura con spirale e con il conseguente getto a bassa pressione.La seconda è quella dei micropali costituiti da elementi profilati o tubo-lari in acciaio, assicurati nel terreno per mezzo di iniezioni di miscele ce-mentizie arricchito dall’inserimento di armature tubolari in acciaio.La perforazione per la realizzazione dei micropali può essere eseguitacon perforatrici idrauliche o pneumatiche e, allo stesso tempo, con ri-vestimento (provvisorio o permanente) oppure senza rivestimento.

I MICROPALI

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� AZIENDEMacchine e attrezzature per fondazioni speciali

ATLAS COPCOAtlas Copco è un marchio di primo pia-no a livello mondiale nelle attrezzatureper le costruzioni. All’interno della Divi-sione Ingegneria Civile e Miniere l’offer-ta Atals Copco si articola in molteplicisoluzioni tra macchine, attrezzature eutensili. Undici le linee di prodotto, checomprendono attrezzature di demoli-zione, perforatrici da roccia, carri di

perforazione, perforatrici di grande di-mensione a rotazione e DTH, utensiliper perforazione della roccia, veicoliper attività di sottosuolo, macchine persondaggi del suolo, frese di perforazio-ne, soluzioni per consolidamento e bul-lonatura di rocce, macchine per pozzid’acqua, gas, metano di bacini carbo-niferi. Per quanto riguarda le perforatri-ci di grande dimensione a rotazione eDTH, sono undici i modelli disponibili ingamma: T4BH, DM25SP, DM30,DM45, DM50, DML/DMLSP, DM-H2,DM-M3, PV271, PV275 e PV351.I modelli sono caratterizzati da differen-ti capacità di perforazione e profonditàraggiungibili. Tra i modelli di punta, ilcarro di perforazione Pit Viper 351,progettato per produrre fori da 19,8 min un passaggio singolo e dotato di ca-rosello standard in grado di accoglieredue tubi di perforazione aggiuntivi da10,66 m per aumentare la capacità diprofondità “on-board” a 41,2 m. La potente testa di rotazione che equi-

paggia la macchina attacca la roccia e ilterreno di copertura, mentre il rapido si-stema di avanzamento genera un caricosulla punta ottimale (fino a 56.700 kg).La possibilità di scelta tra carri portantidiesel o elettrici ne amplia ulteriormen-te la versatilità.

BAUERPresente in Italia a Mordano (Bo) comeBauer Macchine Italia, il nome Bauer ètra i più affermati a livello mondiale nelsettore delle fondazioni. Le varie societàappartenenti al Gruppo che produconole attrezzature utilizzate poi in cantieredalle maestranze Bauer sono diversa-mente impegnate in attività di progetta-zione e costruzione di macchine e im-pianti per il settore dell’ingegneria geo-tecnica. Nell’ambito dell’attività dellaBauer Maschinen nella costruzione dicarri e perforatrici per pali, frese per dia-frammi, battipali e vibratori idraulici,morse gira colonna e tutti i necessari

utensili e accessori di perforazione,Klemm Bohrtechnik è la società specia-lizzata nelle tecnologie della piccolaperforazione, perforatrici per micropali,ancoraggi, accessori di perforazione esistemi per jet grouting. In particolareKlemm Bohrtechnik ha sviluppato ilprogetto della perforatrice idraulica KR800-1, nell’intento di ottimizzare le po-tenzialità della macchina per le applica-zioni speciali, quali ancoraggi auto-perforanti, perforazioni per il brillaggio einiezioni, il dewatering e le chiodaturedei terreni. La perforatrice, di dimensio-ni compatte e del peso operativo di so-le 5,8 t, associa una grande manovrabi-

lità a una rilevante accessibilità ai siti diperforazione fino a un’altezza di 3 m. Il mast è collegato al carro di base me-diante un sistema cinematico di nuovaconcezione e permette di perforare conaste lunghe 3 m e con diametri fino a103 mm. La perforatrice idraulica KR806-3D, invece, rappresenta uno svi-luppo della serie KR 806-3: con unapotenza nominale di 147 kW e la pom-pa principale del tipo load sensing adoppio circuito, la perforatrice costitui-sce il mezzo ottimale per l’impiego condoppia testa di rotazione, per perfora-zioni fino a 305 mm di diametro eprofondità fino a 150 m.

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METAX - GRUPPO CIMAMetax di Piacenza è la divisione del Gruppo Cima specializzata in ingegneria meccanica, con particolare attenzione allacostruzione e manutenzione di macchine per l’edilizia industriale. Ambito prevalente di attività dell’azienda è la fornituraper le industrie specializzate in opere di ingegneria civile, o altrimenti impegnate nei più diversi campi della perforazione.Metax è in grado di offrire un servizio di revisione completa delle motopompe meccaniche per il jet grouting attualmentesul mercato. Inoltre, i gruppi pompanti Metax – a catalogo contraddistinti dalle sigle MP 5 e MP7e - sono sostituibili aquelli di altre marche mantenendo inalterati gli organi di trasmissione esistenti. Queste motopompe sono particolarmen-te affidabili nelle operazioni di consolidamento terreni, dove occorrono alte e continue pressioni. Particolari tecnologie co-struttive e realizzative fanno di questi gruppi il mezzo ideale per l’esecuzione di iniezioni jet grouting. L’azienda, infine, è ingrado di fornire un servizio completo di tutti i principali accessori, come coclee, aste di perforazione jet 1-2-3, raccordi, ri-vestimenti in acciaio e materiali speciali.

BERETTA ALFREDOLa Beretta Alfredo di Besate Brianza (Mi) haconsolidato la sua produzione ampliando lagamma delle macchine ed è presente ingran parte dei paesi europei e d’oltre ocea-no. È specializzata nella produzione di per-foratrici medio-piccole per interni ed esterni,ma ha allargato progressivamente la gammaanche a soluzioni più impegnative. Inoltre, ogni macchina è personalizzabilecon tutta una serie di optional e parti specialiche ne migliorano le prestazioni e la flessibi-lità, già eccellenti nelle versioni standard.Nella fascia alta della gamma la perforatriceidraulica, modello T159-M1, è una macchi-na versatile e di grande produttività, indicataper la realizzazione di micropali, applicazionigeotermiche, tiranti, ancoraggi, jet grouting.La modularità è il suo punto di forza; infattiogni singola macchina può essere allestita inbase alle esigenze del cliente. Sono applicabili diverse teste di rotazione,mast di lunghezze personalizzate, motoridiesel con potenze idonee, svariati tipi dipompe e morse idrauliche doppi. Presentaottima versatilità di posizionamento, grazieal carro con cingoli basculanti autolivellanti,e a un telaio costruito modularmente con tu-bolari di grosso spessore. Tutti i comandi sono servoassistiti elettroni-camente con possibilità di radiocomando;l’impianto è di tipo load-sensing. Il peso to-tale della macchina è di 17,5 t, con una cop-pia massima che va, in base al tipo di testadi rotazione, da 12,5 a 22 kNm; il mast hauna corsa carrello della testa di rotazione di4.500-6.500 mm.

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CASAGRANDENel campo della produzione di attrezzature per la perforazio-ne, Casagrande è un nome che ha contribuito a rendere im-portante nel mondo il “made in Italy”. Azienda di dimensioniimportanti, il Gruppo con sede a Fontanafredda (Pn) è arti-colato in divisioni. All’interno di questa organizzazione, la Di-

visione Fondazioni ha ilcompito di progettare,produrre e commercializ-zare attrezzature per fon-dazioni: macchine ed at-trezzature per palificazio-ne di piccolo e grandediametro, sistemi comple-ti per diaframmi, attrezza-ture per sondaggi, anco-raggi, micropali e jet-grou-ting, attrezzature specialiper il consolidamento del-le gallerie. Nel campo del-

le attrezzature per pali i modelli prodotti sono dieci, che co-prono un range, relativo al diametro massimo realizzabile delforo, da 1.300 a 2,200 mm, con una relativa profonditàmassima che va dai 38 agli 87 m. Sono tre invece le attrez-

zature per la perforazione con la tecnologia CFA (ContinousFlight Auger): il diametro della perforazione varia da 900 a1.600 mm, mentre la profondità di scavo va da 25 a 34 m.Ampia anche la gamma di perforatrici idrauliche cingolate, indiversi allestimenti e configurazioni, che comprende macchi-ne dalle 5 alle 31 t di peso operativo. Per la realizzazione didiaframmi Casagrande propone dieci modelli di attrezzature,comprese le idrofrese, in grado di realizzare diaframmi, a se-conda dei modelli, di larghezza compresa tra i 400 e i 1.500mm, e di lunghezza fino a 3.200 mm; per quanto riguarda laprofondità di scavo, la gamma delle attrezzature per dia-frammi permette di raggiungere i 110 m.

COMACCHIOL’offerta produttiva Comacchio si articola in tre linee principali: perforatrici idrauliche cingolate;perforatrici su autocarro; macchine speciali. Relativamente alla prima tipologia, le perforatriciidrauliche cingolate, la gamma Comacchio comprende 18 modelli, dalla piccola MC 100 (perfo-ratrice pneumatica portatile) alla colossale MC 1500 (macchina dal peso di 30 t). Prendendo inconsiderazione un modello medio, allo stesso tempo versatile e potente, la MC 800 è una perfo-ratrice idraulica di medie dimensioni (il peso è di 11 t) in grado di operare tutti i sistemi di perfora-zione del tipo a rotazione e/o rotopercussione. Il mast ha una corsa utile di 2.500-4.000 mm, euna forza di spinta/tiro di 6.000 daN. La perforatrice Comacchio MC 800 è una macchina idoneaper l’esecuzione di opere specializzate di ingegneria civile quali micropali, ancoraggi, consolida-menti in genere, nonché son-daggi geognostico-ambientali ecarotaggi. I comandi della per-foratrice sono del tipo idraulicoproporzionale servoassistito;sono ubicati in posizione di faci-le accesso e identificazione,rendendo così la macchina si-cura e facile da manovrare inqualsiasi condizione di lavoro.Per migliorare la sicurezza èpossibile installare, su richiesta,uno speciale radiocomando perle funzioni di traslazione e perfo-razione.

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OCMA DRILLTECHOcma, società con sede a Bisceglie (Ba) che vanta un’espe-rienza ventennale nella progettazione e realizzazione di com-ponenti meccanici di precisione, negli ultimi anni ha intrapre-so una strategia industriale alla ricerca di alternative produtti-ve, allargando la propria offerta alle attrezzature da perfora-zione, in particolare i martelli fondo foro. I martelli fondo foroa marchio Ocma Drilltech sono progettati per ottenere un ot-timale compromesso tra velocità di battuta, rendimento durante il funzionamento e consumo di carburante. Sette i mo-delli disponibili nella serie PMK: 300, 400, 500, 600, 800, 1000 e 1200. Il modello PMK 400, ad esempio, ha un peso di40 kg, una lunghezza di 978 mm e lavora a una pressione massima di 24 bar. Evoluzione della gamma precedente, imartelli fondo foro stabilizzati Ocma Drilltech permettono perforazioni estremamente precise senza ausilio stabilizzatoriaggiunti. Durante la perforazione, specie quelle ad alte profondità, si può incombere al rischio di incontrare falde o altrecause che possono deviare l’asse di perforazione. Queste possono provocare frane nel pozzo con conseguenti rotture diaste o di utensili. Grazie al sistema a martello fondo foro con stabilizzatore integrato sviluppato dall’azienda si eliminano

eventuali deviazioni della batteria di aste che pos-sono rendere la perforazione problematica e tal-volta impossibile. Sei i modelli a catalogo; in evi-denza i martelli fondo foro stabilizzati PMK modelli858, 912 e 105: hanno un peso compreso tra i215 e i 243 kg, una lunghezza di 1.210 mm e dia-metro della testa di, rispettivamente, 219, 241 e254 mm.

FRASTELa novità presentata dalla società ve-neziana Fraste è la Serie Mito per il set-tore delle fondazioni speciali, ingegne-ria civile e lavori di consolidamento ingenere, quindi anche di gallerie. La linea è composta da tre modelli di-

versi che ben si prestano a soddisfaretutte le esigenze diversificate del setto-re. Vengono infatti ampiamente utilizza-te per ancoraggi, carotaggi al diaman-te, micropali, lavori di consolidamentodel terreno in genere, perforazioni peresplorazioni minerarie, sostegni. Si tratta di macchine con struttura arti-colata che consentono un ampio rag-gio di movimento e di semplice utilizzo.Sono disponibili su carri cingolati e alle-stite in tre diverse versioni in modo dapotere rispondere a molteplici esigen-ze. I modelli proposti sono Mito 20, Mi-to 40 e Mito 60. Mito 20 è una macchi-na molto versatile e maneggevole, distruttura estremamente compatta.Adatta, nello specifico, per lavori difondazione, ingegneria civile, carotaggial diamante ed opere di consolidamen-to. Mito 40 è una perforatrice di mediedimensioni, monta un motore dieselDeutz di 58 kW che garantisce il per-fetto funzionamento del suo impiantooleodinamico in “load sensing” che

comprende pompe a pistoni a portatavariabile per le funzioni primarie e pom-pe a ingranaggi per i servizi. Mito 60 trova impiego in diverse tipolo-gie di lavori. La sua speciale configura-zione rende possibile un’ampia coper-tura di perforazioni, consentendo di la-vorare anche con le angolazioni più dif-ficili tipiche delle lavorazioni in galleria.La Mito 60 è montata su carro cingola-to in acciaio e dispone di comandi, pertutte le funzioni, comodamente rag-gruppati su pannello montato su brac-cio girevole/orientabile.

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HYDRAHydra di Molinella (Bo) produceattrezzature idrauliche per la de-molizione (martelli, pinze, utensili),trivelle, slitte di trivellazione e mac-chine perforatrici. La gamma dimacchine perforatrici idrauliche(serie Joy) si compone di 5 model-li, a cui si aggiungono due modellidi penetrometro statico/dinamico(serie Geo-Easy) e un modello diperforatrice radiocomandata perperforazioni su roccia (modelloJod). Relativamente alla prima ti-pologia di attrezzature, Joy 05 eJoy 01 sono due perforatrici di se-rie leggera (la prima pesa 1.100kg la seconda 1.400) per l’esecu-zioni di fori verticali o inclinati peropere di fondazioni, micropali, ti-ranti, sondaggi, piccoli pozzi; pos-sono montare più tipi di testate edeseguire diverse tecniche diperforazione: a rotazione; rotoper-

cussione; perforazione con aria;perforazione con martello fondoforo. Più pesanti ma con le stes-se caratteristiche costruttive deimodelli precedenti, le perforatriciidrauliche Joy 2 e Joy 3 (rispetti-vamente 2.600 e 3.500 kg di pe-so) montano una slitta da 1.250-3.500 mm la prima e da 1.250-6.250 mm la seconda. Chiude lagamma la perforatrice idraulicaJoy 4 da 7.000 kg, che ha la par-ticolarità di essere radiocoman-data. Il mast ha corsa utile di3.500 mm, e forza di tiro/spintadi 6.000 kg, mentre la coppiamassima della testa di perfora-zione è pari a 20.000 Nm. Versatile quanto i modelli prece-denti per quanto riguarda le tec-niche di perforazione adottabili,la Joy 4 ha, tra i suoi punti di for-za, le dimensioni contenute, sta-bilità ed equilibrio, azionabilitàcon pulsantiera a distanza.

IPCFondata nel 1979, IPC di Diegaro di Cesena (Fc) si è svilup-pata nelle forniture e nella costruzione di attrezzature specialiper l’ingegneria delle fondazioni. La linea di produzione si ar-ticola in una gamma completa di perforatrici da 450 a 3.000daNm per micropali, tiranti, geotermia e sondaggi, e unagamma di attrezzature per miscelazione/iniezione ad alta ebassa pressione di miscele cementizie. Da vent’anni IPC

produce anche pom-pe autoadescanti dielevata qualità per lamovimentazione di li-quidi pesanti (fanghibentonitici) impiegatinelle diverse tecnolo-gie di fondazione digrande diametro eduna gamma completa

di pompe ed accessori per abbassamento di falda con il si-stema wellpoint. L’ultima nata di casa IPC è la perforatriceDrill 650. Compatta ed estremamente maneggevole, laperforatrice Drill 650 presenta un mast per aste da 3 m, 950daNm di coppia, motore insonorizzato classe Tier 3, planciadi comando radiocomandata di serie, peso complessivo di6,5 t circa. L’impegno IPC non si esaurisce con lo sviluppo

di nuovi prodotti, ma è fortemente indirizzato verso la ricer-ca. Con il sostegno del MIUR (Ministero dell’Università e del-la Ricerca), infatti, IPC ha recentemente sviluppato un pro-getto di software applicativo per il monitoraggio di parametridi fondazione mirato alla riproduzione automatica di sequen-ze operative analoghe da parte della macchina perforatrice.Questo progetto - il cui nome è IPCBrain - è continuamentein evoluzione e sarà una delle peculiarità delle attrezzatureIPC nel futuro.

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PERFORAZIONI & FONDAZIONI

PERFOTECPerfotec di Ceranesi (Ge) è una so-cietà recentemente costituita da pro-fessionisti che vantano un’esperienzaquasi trentennale nei settori delle fon-dazioni speciali e consolidamenti pre-valentemente di piccolo diametro, col-tivazioni di cave, scavo di gallerie,sbancamenti, ricerche idriche ed unaparticolare conoscenza nella geotecni-

ca. Per questi ambiti offre al mercatouna vasta gamma di attrezzature ecomponenti. I prodotti a catalogocomprendono: punte (disponibili in va-ri attacchi); martelli fondo foro; aste daperforazione (aste fondo foro saldate afrizione); eliche, punte ed accessori(aste elicoidali con attacco esagonaleo filettato); tubi di rivestimento; triconi

(a denti o inserti, nuovi e ricondiziona-ti); Kenklaw (punte a picchi costruitecon vari attacchi maschio, con filetta-ture a richiesta a seconda del diametronecessario); trilama (Step e Chevron);raccordi, riduzioni e salva filetti; trasci-natori, corone e salvafiletti; attrezzaturepneumatiche; carotieri, corone, ricam-bi e attrezzature per sondaggio.

JOBSOILCon sede a S. Maria Capua Vetere(Ce), JobSoil è una società la cui atti-vità è incentrata sull’innovazione nelcampo dell’ingegneria geotecnica eambientale. Accanto al Bullone HEN eal Multi Sampler, altre soluzioni brevet-tate JobSoil, un approfondimento lomerita il sistema TFEG (acronimo di Tri-

ving Friction by Extruding Gear, in italia-no “trasferimento di forze ad estrusioneguidata”), anch’esso brevetto interna-zionale dell’azienda. Si tratta di un’ap-plicazione meccanica che, utilizzata inpali, micropali o tiranti, consente, graziead un esponenziale aumento della su-perficie di contatto struttura/suolo, unnetto miglioramento della capacità por-

tante. l sistema migliora il collegamen-to tra elemento di fondazione e terrenocircostante grazie all’inserimento dipropaggini metalliche attraverso le qualiè anche possibile iniettare boiacca ce-mentizia o miscele consolidanti. Il TFEGpuò essere posizionato sia lungo lo

sviluppo del palo che alla base dellostesso; è realizzato in acciaio tipoFe510 e viene realizzato in dupliceconfigurazione: MP (Medium Pressure)< 350 bar; HP (High Pressure) < 700bar. La tecnica alla base del brevettoTFEG risponde all’esigenza di aumen-tare l’efficienza del trasferimento dei ca-richi e di ridurre l’entità dei cedimenti ri-chiesti per la mobilitazione delle resi-stenza alla punta del palo. Le tecnichedi perforazione, restano invariate, cosìcome i tempi di realizzazione del palo;allo stesso tempo, poiché i pali (micro-pali o tiranti) risultano notevolmente piùperformanti, è possibile ridurne il nume-ro, con conseguente riduzione dei tem-pi e dei costi dell’opera.

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MAITMait con sede a Osimo (An) produce macchine perforatrici idrauliche eaccessori per la palificazione, per la ricerca idrica - anche a grandeprofondità - e per le ricerche geologiche. All’interno dell’offerta produt-tiva Mait focalizziamo l’attenzione sulle attrezzature di perforazione conelica continua. HR 100 e HR 120 sono due impianti di perforazioneidraulici in grado di perforare qualsiasi tipo di terreno con sistema a ro-tazione con eliche e buckets. Grazie alle dimensioni totali ridotte, pos-sono essere facilmente e rapidamente trasportate in cantiere. Salendonella gamma, la Mait HR 130 è una perforatrice montata su cingolo ingrado di perforare qualsiasi tipo di terreno utilizzando tecniche di perfo-razione diverse. La sua particolare concezione modulare la rende facil-mente e rapidamente trasformabile a seconda delle esigenze di perfo-razione. Il modello HR180, nella sua versione standard, è una perfora-trice utilizzata principalmente per perforazioni di grande diametro fino auna profondità massima di 60 m. Ancora più su, la HR 260 e la HR300-570 sono due potenti perforatrici idrauliche, capaci di lavorare condifferenti tecniche di perforazione come: perforazioni su ogni tipo di ter-reno con eliche e buckets (pali trivellati), pali trivellati e intubati con la ro-tary, elica continua (CFA), Soil Displacement Auger (SDA), perforazionecon doppia testa (DH), diaframmi e paratie. La perfortarice idraulica HR240-800, infine, è la macchina per eseguire lavori che richiedono perforazioni di grande diametro a profondità elevate. L’ele-vata coppia permette la perforazione, l’inserimento e l’estrazione dei tubi forma fino a un diametro massimo di 3.000 mm; laprofondità massima raggiungibile è di 110 m.

MASSENZACon un’esperienza di oltre 80 anni nel-la costruzione di impianti di perforazio-ne e relativi accessori, l’offerta produtti-va Massenza, società con sede a Pa-rola (Pr), si articola in: macchine per lageotecnica, macchine per la perfora-zione, pompe fango, accessori di com-pletamento. Alle collaudate macchineper la geotecnica e la geognosticaavanzata M.I.4, M.I.6 e M.I.9, l’aziendaha recentemente affiancato il modello

M.I.2. Si tratta di una perforatrice estre-mamente versatile studiata per essereutilizzata nel settore geotecnico, geo-gnostico, ingegneria civile, ricerche idri-che, geotermia, ancoraggi, micropali eindagini ambientali. Le sue caratteristi-che principali sono: peso 2.500 kg; tiro

e spinta massima 19 kN; corsa massi-ma 1.200-1.700 mm; coppia massimadella testa di rotazione 4.400 Nm. Altra importante caratteristica è la si-lenziosità, che ne permette l’impiego incontesti urbani senza arrecare aggra-vio all’inquinamento acustico.

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PRIMO PIANO

PERFORAZIONI & FONDAZIONI

MDTMc Drill Technology (MDT) con sede a Fontevivo (Pr) nascenel marzo 2006 dall’iniziativa di un team di professionisti conalle spalle esperienze importanti in primarie società del set-tore della geotecnica. La produzione MDT si articola in tre li-

nee principali, in grado dicoprire per intero la richie-sta da parte del mercatodi macchine ad alta pro-duttività. La “B Line” com-prende una serie di attrez-zature brandeggiabili perla realizzazione di tiranti,chiodi, micropali, sondag-gi, dreni e jet grouting,

particolarmente versatili grazie alla possibilità di applicazionimultiple. Le attrezzature dispongono di una speciale artico-lazione di antenna e ralla che permette un’articolazione di360°, e della rotazione del mast di 90°, ideale per posizio-narsi a ridosso delle pareti. Le macchine di questa linea –cinque modelli con peso da 7.500 a 23.000 kg – offrono unrange di corsa utile del mast (in versione base) da 1.200 a10.200 mm. La “V Line” comprende attrezzature verticali.Utilizzabili in campi di applicazioni simili alle brandeggiabili, le

attrezzature verticali sono studiate anche per l’utilizzo esclu-sivo nelle perforazioni per geotermia. Caratteristica dellemacchine di questa linea – cinque modelli con pesi da 5.100a 34.000 kg – la corsa libera fino a 12,5 m e fino a 35 m inbattuta unica nella versione jet grouting. La “G Line”, infine,comprende le soluzioni MDT per il tunneling, utilizzabili perinfilaggi orizzontali in galleria ma anche per la realizzazione dimicropali e jet grouting.

PACCHIOSI DRILLPacchiosi Drill di Sissa (Pr) da trent’anni costruisce attrezza-ture per la perforazione e il consolidamento del suolo, allar-gando successivamente la sua specializzazione alla tecnicadel jet grouting. L’offerta dell’azienda comprende diverse ti-pologie di attrezzature: dalle sonde idrauliche alle motopom-pe, dai miscelatori alle pompe per fanghi, dai sistemi elettro-nici di acquisizione dei dati alle unità di perforazione. La gamma di sonde idrauliche, in particolare, comprende ot-to modelli allestibili in diverse configurazioni, per l’esecuzionesia di perforazioni verticali e direzionabili che per applicazioniin galleria. Il modello P 1500 ES è una sonda idraulica allesti-ta su un carro cingolato allargabile (2.400-3.000 mm), conralla di rotazione della perforatrice a 360°. Il mast della sondaha struttura in profilati di acciaio elettrosaldati, lunghezzamassima di 5.550 mm e corsa massima di 3.800 mm. I comandi possono essere, oltre che manuali, servoassistitiidraulicamente e, a richiesta, elettroidraulici. La versione ba-se nasce già predisposta per la trasformazione in modelliderivati per: perforazione verticale e orizzontale con ralla dirotazione mast (P 1500 ERS); perforazione verticale con ca-ricatore automatico aste di perforazione (P 1500 ECS e P1500 ESCR); perforazione verticale con colonna modulare(P 1500 EC e P 1500 ECR); perforazione orizzontale in galle-ria (P 1500 TAF e P 1500 TAF-SG).

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RIPAMONTIRipamonti è una società specializzatanella produzione di attrezzature e mac-chinari per la perforazione e la demoli-zione. Novità recente dell’azienda consede a Ornavasso (Vb), Birdie 200 èuna piccola perforatrice idraulica cin-golata che può utilizzare sia martellifondo foro che perforatrici pneumati-che. La caratteristica principale di que-sta attrezzature è la compattezza e laleggerezza (pesa circa 1,5 t): può esse-re facilmente smontata in dimensioni epesi tali da renderla agevolmente tra-sportabile (ad esempio anche in elicot-tero) e può essere utilizzata anche suponteggi (è possibile anche l’aziona-mento a distanza). Si basa su una cen-tralina idraulica, montata sul telaio cin-golato, in grado di azionare vari sistemidi perforazione applicati alla slittaSpeedyDrill sviluppata da Ripamonti(nella versione base la corsa della slittaè di 1.500 mm). Tra le caratteristiche

della macchina: cingolo allargabile(750-1.100 mm), stabilizzatori anteriorie posteriori, ralla manuale a 360°, pos-sibile impiego abbinato a perforatoripneumatici o teste di carotaggio. Altra novità è la perforatrice idraulicacingolata Eagle, munita di braccio eralla idraulica 360° per l’esecuzione di

fori nelle più svariate posizioni. Attual-mente vi sono due versioni, la Eagle500 e la Eagle 800: la prima può mon-tare teste da perforazione fino a 500Kgm di coppia, mentre l’altra fino a800, oppure perforatrici a rotopercus-sione esterna per l’applicazione di bar-re autoperforanti.

SOILMECIl marchio Soilmec contraddistingueuna gamma tra le più complete di solu-zioni tecnologiche per la perforazione eil consolidamento. Sono molte le novitàche l’azienda ha presentato al recenteBauma, in particolare la nuova idrofre-sa Tiger 10 e il nuovo sistema AugerGrab per la realizzazione di diaframmi.Da sottolineare, inoltre, l’ingresso nelmondo delle applicazioni geotermichecon la produzione delle prime perfora-trici dedicate a questo particolare am-bito di intervento. Grazie a una gamma di prodotti a que-sto punto davvero completa, Soilmec èoggi tra le poche società al mondo chepossono definirsi full liner nel settoredella perforazione. In quest’ottica parti-colarmente importante è la messa inproduzione della prima idrofresa targa-ta Soilmec, una macchina che rappre-senta un nuovo filone di sviluppo perl’azienda. Tiger 10 è la nuova attrezza-tura per diaframmi in grado di raggiun-

gere una profondità di scavo fino a 80m. Può essere montata indifferente-mente sulle gru Soilmec SC-100 e SC-120; le teste rotanti sono di tre tipi (H-5, H-8 e H-10) e possono essere com-binate e allestite su due macchine ba-se, le gru SC o le unità SR. SoilmecAuger Grab è l’innovativo sistema per

la realizzazione di diaframmi. I suoipunti di forza sono l’elevate produttivitàe capacità rispetto ai sistemi conven-zionali. Questa attrezzatura consiste in4 (o 6) tubi verticali e adiacenti, lunghi 5m; all’interno di ogni tubo è posizionataun’elica continua associata a una pro-pria motorizzazione.

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PRIMO PIANO

TECNIWELLFondata nel 1987 a Podenzano (Pc),Tecniwell è specializzata nella fabbrica-zione di attrezzature speciali per il con-solidamento dei terreni ed in particolareper il jet-grouting. La qualità raggiuntaper le attrezzature da jet-grouting è sta-ta successivamente estesa anche aduna vasta gamma di prodotti per altri ti-pi di consolidamento dei terreni come il“compaction grouting”, iniezioni chimi-che o di cemento e vibro-compattazio-ne/colonne di ghiaia. Fanno parte dellaproduzione Tecniwell anche attrezzatu-re per la piccola perforazione come mi-cro-pali/acoraggi, per l’industria petroli-

fera e per il settore del “directional drilling”. Per quanto riguarda le attrezza-ture per la perforazione, Tecniwell propone il modello TWS 1400, caratte-rizzata un peso di 14 t, una potenza di 120 kW, una coppia massima di ro-tazione di 13,7 kNm, e una estensione di getto massima di 18 m.

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