Tecno Costruzioni

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S.R.L. Il credere, realizzare e la continua ricerca della perfezione, è la nostra gloria. S.R.L. www.gruppotecnocostruzioni.com

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Presentazione

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Il credere, realizzare e la continua ricerca della perfezione, è la nostra gloria.

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Sede Legale: Via A. Baiamonti, 4 - 00195 Roma - Viale San Josemaria Escrivà - 81100 CasertaUffici: Palazzo Balivo - Via Atellana, 91/93 - Aversa (CE)

+39 081.811.2784 [email protected]

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Tecnocosrturzioni S.r.l. - Stabilimento: Zona A.S.I. Carinaro (CE)

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PRESENTAZIONE SOCIETA’

La TECNOCOSTRUZIONI S.r.l., nell' anno 2008 ha effettuato una svolta "verde" delle sue attivitˆ realizzando un progetto di una piattaforma per il trattamento dei rifiuti speciali non pericolosi prove-nienti da rifiuti di tipo urbano e professionale. Lo scopo della Societˆ era di realizzare una struttura ed un impianto di bassissimo impatto ambientale, risultato raggiunto e confermato nel agosto del 2009 dalla Regione Campania, la quale ha escluso l'impianto da qualsiasi Valutazione di Impatto Ambien-tale, premiando le scelte tecniche adottate dalla Societˆ . La struttura operativa inaugurata ad inizio 2009, EÕ localizzata nella zona industriale di Carinaro, dove si sviluppa su di un area di 15000 mq, con una palazzina uffici di 1500 mq.

La TECNOCOSTRUZIONI S.r.l. • autorizzata al trattamento di tutte le tipologie di rifiuti RAEE non pericolosi, ossia dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Da sempre attenta alle nuove normative in campo ambientale, inoltre data la disponibilita di una struttura civile di importante dimensioni si • pensato di realizzare un centro di raccolta e prima selezione di altre tipologie di rifiuti quali carta, cartone, plastica, legno, rame, vetro, stagno, alluminio, metalli misti, materiali inerti e materiale tessile. La filosofia del progetto prevede la creazione di una piattaforma dedicata intera-mente al recupero di rifiuti non pericolosi.

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Tecnocosrturzioni S.r.l. - Stabilimento: Zona A.S.I. Carinaro (CE)Sede Legale: Via A. Baiamonti, 4 - 00195 Roma - Viale San Josemaria Escrivà - 81100 Caserta

Uffici: Palazzo Balivo - Via Atellana, 91/93 - Aversa (CE)+39 081.811.2784 [email protected]

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Le aree interne all’azienda sono divise attraverso zone a verde , consentendo una totale ind ipendenza

dell’ area uffici, dotata di un area parcheggio di 1000 mq, dall’ area trattamento dotata di una

propria sup er cie carrabile per consentire un transito ind ipendente degli automezzi diretti

all’impianto.

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Le sedi legali della Societ ˆ sono in Roma alla Via A. Baiamonti 4, CAP 00195 Roma, ed in Caserta

al Viale San Josemaria Escriv , CAP 81100 Caserta.

Lo sta tecnico e amministrativo della Tecnocostruzioni s.r.l. • presente inoltre in Aversa (CE) alla

Via Atellana 115, dove è in carica l’Amministratore Unico non chŽ Direttore Tecnico Balivo

Salvatore nato a Trentola Ducenta (CE) il 16.03.1952.

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La Societ ˆ costituita con atto del 11.06.1992 ha iniziato ufficialmente l’attività in data 08.07.1994

ed • iscritta al REA c/o la C.C.I.A.A. di Caserta dal 08.07.94 con il numero 144038.

Nel mese di Novembre del 2006 ha sviluppato ed applicato il sistema di Gestione della Qualit ˆ UNI

EN ISO 9001:2000 aggiornando la vecchia certi cazione

certi cazione

di qualit ˆ ISO 9002 ottenuta nel

novembre del 2002, ed inoltre nel mese di marzo del 2007 ha implementato la SOA

aggiornando la vecchia attestazione ottenuta nel marzo del 2002 per le seguenti categorie di lavori:

OG 1 classe VI

OG 3 classe V

OG 6 classe IV

OG 8 classe III

OG 11 classe III

OS 6 classe I

OS 7 classe II

OS 21 classe III

Tutte le certi cazioni in precedenza menzionate sono allegate alla presente relazione.

Il miglior “biglietto da visita” della Tecnocostruzioni è comunque rappresentato in maniera

adeguata dalla notevole quantit ˆ di lavori eseguiti e di cui si ripo rta un elenco non esaustivo che,

lungi dal voler essere un semplice compend io di cifre e dati, intende dimostrare la variet ˆ delle

situazioni a rontate, in particolare interventi di somma urgenza, di sistemazione idraulica, di

consolidamento, affrontati con successo dalla Società nel tempo, attraverso l’impiego di un

quali cato staff tecnico e di mezzi ed attrezzature all’avanguardia

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AMBIENTE

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1. PREMESSA

La loso a del progetto, prevedela creazione di una piattaforma dedicata interamente al recupero

di ri uti non pericolosi ed in particolare di alcune categorie di ri uti speci catamente ind ividuate

da norme speciali all’interno della normativa ambientale.

La piattaforma ha come suo “cuore” operativo la gestione dei R.A.E.E. ossia dei rifiuti di

apparecchiature elettriche ed elettroniche. Per tale tipologia di rifiuti, nel corso dell’ultimo anno, si

• arrivati ad una attuazionedel sistema di raccolta e conferimento a centri di trattamento ad elevata

tecnologia att i a garantire un elevato e pun tuale sistema di recupero.

Il sistema che passa attraverso i Conso rzi collettivi dei produ ttori ha in questo periodo sub ito una

accelerazione importante con lo sviluppo parallelo d i standard di qualit ˆ certi cati.

La situazione impiantistica oggi non privilegia la nos tra Regione che risulta carente di impianti di

trattamento quali cati e conseguentemente, come si vedr di seguito nel de tt aglio, la societ ˆ ha la

volontˆ di realizzare un centro dialta specializzazione per il trattamento dei R.A.E.E. in grado di

sodd isfare i pi• alti standard di quali cazione.

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Contestualmente, data la disponibilitˆ di una struttura civile di importanti dimensioni, si • pensato

di realizzare un centro di raccolta e prima selezione di altre tipologie di rifiuti, sempre di tipo non

pericoloso, che possano dare sbocco alle raccolte differenziate provenienti dallÕ ambito produttivo,

commerciale e di servizi.

A seguito del conferimento presso i nostri impianti il rifiuto viene sottoposto ad una nuova

selezione e separazione per estrarne unÕ ulteriore quantit di materiali: carta, plastica, legno,

ferro, vetro, rame, stagno, alluminio, metalli misti, materiali inerti, materiale tessile ecc.

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Successivamente, quanto recuperato viene rimesso nel circuito per il suo riciclo e riutilizzo, mentre

quanto non pi• recuperabile per lÕ industria viene avviato a recupero energetico presso

termovalorizzatori o cementifici, per poter avviare la minor quantitˆ possibile di rifiuto alle

discariche.

Le tipologie prese in considerazione sono costituite essenzialmente da rifiuti recuperabili quali i

rifiuti da imballaggio, rifiuti metallici e di vetro, plastica, carta e cartone, legno.

Per dette tipologie • prevista una fase di raccolta e selezione primaria per lÕ avvio a successivi

impianti di recupero.

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2. INQUADRAMENTO NORMATIVO

Di seguito si riporta un inquadramento normativo per le tipologie dei rifiuti in possesso della

Tecnocostruzioni.

Come accennato in precedenza si distinguono due tipologie di rifiuti per i quali si richiede

lÕ autorizzazione.

- R.A.E.E. (RIFIUTI ELETTRICI ED ELETTRONICI)

- ALTRE TIPOLOGIE DI RIFIUTI RECUPERABILI

INQUADRAMENTO NORMATIVO RAEE

LÕ impianto progettato • un impianto che si colloca in un preciso ambito di recupero dei rifiuti

ovvero il recupero dei RAEE, ovvero i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse.

Tale categoria di rifiuti • espressamente individuata dal D.M. 151/2005

Il recupero di detti rifiuti, di origine non pericolosa, e possibile sia attraverso le procedure ordinarie

di cui art. 208 del D. Lgs. 3.4.2006 n. 152 sia attraverso le procedure ordinarie di cui alÕ art. 216 del

medesimo decreto.

La scelta effettuata dallÕ Impresa, in relazione anche alla volontˆ di trattare diverse tipologie di

rifiuti in impianto, • stata quella di avanzare una istanza in procedura ordinaria.

I rifiuti R.A.E.E. non pericolosi che la ditta intende ritirare e trattare sono quelli elencati anche al

punto 5.19 del D.M. 05/02/1998 e s.m.i. come sottospecificato:

5.19. Tipologia : apparecchi domestici, apparecchiature e macchinari post-consumo non contenenti

sostanze lesive dell'ozono stratosferico di cui alla legge n. 549 del 1993 o HFC [160214] [160216]

[200136].

Per tale tipologia viene prevista una attivitˆ di selezione e trattamento per il successivo avvio a

ulteriore recupero dei materiali recuperabili (operazioni classificabili come R13 - R3 - R4).

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I rifiuti in ingresso allÕ impianto sono praticamente tutti riconducibili al raggruppamento R4 di cui al

Decreto 25 settembre 2007 , n. 185 che prevede :

Raggruppamento 4 - IT e Consumer electronics, apparecchi di illuminazione (privati delle sorgenti

luminose). PED e altro.

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Prodotti da avviare al trattamento

Prodotti recuperati

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La Tecnocostruzioni • autorizzata al trattamento di tutte le tipologie di rifiuti RAEE non pericolosi,

da sempre attenta alle nuove normative in campo ambientale • in grado di soddisfare molteplici

esigenze dallo smaltimento dei mouse dei pc alle cabine telefoniche, con la pubblicazione sulla

Gazzetta Ufficiale della delibera dell'Autoritˆ per le telecomunicazioni, le 130.000 cabine

telefoniche ancora presenti sul territorio verranno dismesse. Considerata infatti l'ampia diffusione

dei cellulari, l'Agcom ha autorizzato Telecom Italia a rimuovere i telefoni pubblici "in eccesso".

Resteranno in funzione soltanto le cabine collocate nelle caserme, nelle scuole e negli ospedali. E

quelle per le quali ci sar una esplicita richiesta da parte di semplici cittadini o dei Comuni che

possono scrivere all'indirizzo di posta elettronica [email protected], intestando l'e-mail

alla Direzione tutela dei consumatori dell'Autoritˆ . Telecom Italia dovr affiggere un cartello sulla

cabina da rimuovere per 60 giorni prima della data dello smantellamento e dovrˆ anche fornire

l'indirizzo del sito Internet dove • consultabile la mappatura aggiornata delle postazioni telefoniche

pubbliche sull'intero territorio nazionale, distinte cromaticamente tra attive, rimosse e in fase di

rimozione.

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INQUADRAMENTO NORMATIVO ALTRE TIPOLOGIE DI RIFIUTI

Con riferimento alle altre tipologie di rifiuti, gli stessi sono classificabili come rifiuti speciali non

pericolosi ai sensi della vigente normativa. Tutti i rifiuti individuati sono rifiuti recuperabili e per i

quali si prevede una esclusiva attivitˆ di selezione e cernita atta alla separazione di eventuali

impurezze ed al raggruppamento degli stessi per categorie merceologiche al fine di un avvio a

successive attivitˆ di recupero finale (cartiere, fonderie ecc.) Le attivitˆ di recupero previste

pertanto per queste tipologie di rifiuto sono essenzialmente R13 Ð R3 Ð R4 ed R5.

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3. DATI RELATIVI AI RIFIUTI TRATTATI NELLO STABILIMENTO

In relazione a quanto esposto possiamo definire due macroaree allÕ interno della struttura in cui gestire i due

flussi evidenziati in precedenza.

� AREA R.A.E.E.

� AREA ALTRE TIPOLOGIE DI RIFIUTI.

Sulla base di tale distinzione possiamo pertanto distinguere i due flussi gestibili allÕ interno dellÕ impianto.

Composizione media della caricadi RAEE in entrata

40%

30%

10%7%

6% 2% 5%

Plastica

Ferro

Circuiti elettronici

Alluminio

Rame

Cavi

Materiale da smaltire in discarica

Composizione media della caricadi RAEE in entrata

40%

30%

10%7%

6% 2% 5%

Plastica

Ferro

Circuiti elettronici

Alluminio

Rame

Cavi

Materiale da smaltire in discarica

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DATI RELATIVI AI RIFIUTI TRATTATI NELL’AREA R.A.E.E.

Come si • precedentemente accennato il complesso problema dei RAEE ha indotto la societˆ a

pensare di realizzare un impianto che possa gestire efficacemente tali tipologie di rifiuti.

Il rifiuto di cui trattasi si origina prevalentemente da tre flussi:

� raccolta differenziata dei comuni

� attivitˆ commerciali, produttive e di servizi

� impianti di stoccaggio

Questa tipologia di beni contiene una altissima percentuale di materiali recuperabili, pertanto

lÕ impianto • finalizzato al massimo recupero con la contestuale garanzia della massima sicurezza.

Le tipologie ed i codici del catalogo europeo dei rifiuti che si intendono trattare nellÕ impianto sono

le seguenti:

160214 apparecchiature fuori uso,diverse da quelle di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 13

160216 componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce

16 02 15

200136 apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci20 01 21, 20 01 23 e 20 01 35

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Relativamente alle quantitˆ previste di trattamento e di deposito preliminare, i dati sono riassunti

nella successiva tabella.

RIFIUTI DA SOTTOPORRE A MESSA IN RISERVA E TRATTAMENTO

TipologiaPotenzialitˆ

depositoPotenzialitˆ annua

R.A.E.E. appartenenti ai codici C.E.R. 160214,

160216, 200136 250 m3/40 ton 25.000 m3/4.000 ton

Le quantitˆ previste di materiale prodotto dal trattamento e di messa in riserva, sono riassunte nella

successiva tabella.

MATERIALE PROVENIENTE DAL TRATTAMENTO

Tipologia Potenzialitˆ deposito Potenzialitˆ annua

Materie prime seconde ottenute 240m3/170 ton 8.000 m3/4.000 ton

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DATI RELATIVI AI RIFIUTI TRATTATI NELL’AREA ALTRI RIFIUTICome si • precedentemente accennato unitamente ai R.A.E.E. si intendono gestire ulteriori tipologie

di rifiuti non pericolosi e da avviare a riutilizzo.

Il rifiuto di cui trattasi si origina prevalentemente da tre flussi:

� raccolta differenziata dei comuni

� attivitˆ commerciali, produttive e di servizi

� impianti di stoccaggio

Queste tipologie di rifiuti contengono una altissima percentuale di materiali recuperabili, pertanto

lÕ impianto • finalizzato al massimo recupero con la contestuale garanzia della massima sicurezza.

Come si • accennato in precedenza lÕ impianto • finalizzato al trattamento e recupero di rifiuti non

pericolosi e pertanto le tipologie ed i codici del catalogo europeo dei rifiuti sono le seguenti:

RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE E DAL TRATTAMENTO FISICO EMECCANICO SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA

12 01 01 limatura e trucioli di materiali ferrosi12 01 02 polveri e particolato di materiali ferrosi12 01 03 limatura e trucioli di materiali non ferrosi12 01 04 polveri e particolato di materiali non ferrosi12 01 05 limatura e trucioli di materiali plastici

RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI EINDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI)

15 01 01 imballaggi in carta e cartone15 01 02 imballaggi in plastica15 01 03 imballaggi in legno15 01 04 imballaggi metallici15 01 05 imballaggi in materiali compositi15 01 06 imballaggi in materiali misti15 01 07 imballaggi in vetro15 01 09 imballaggi in materia tessile

RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO

16 01 17 metalli ferrosi16 01 18 metalli non ferrosi16 01 19 plastica16 01 20 vetro16 02 14 apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 1316 02 16 componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 160215

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RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE

17 04 01 rame, bronzo, ottone17 04 02 alluminio17 04 03 piombo17 04 04 zinco17 04 05 ferro e acciaio17 04 06 stagno17 04 07 metalli misti17 04 11 cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10

RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DITRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHƒ DALLAPOTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE

19 10 01 rifiuti di ferro e acciaio19 10 02 rifiuti di metalli non ferrosi19 12 01 carta e cartone19 12 02 metalli ferrosi19 12 03 metalli non ferrosi19 12 05 vetro19 12 07 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06

RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITËCOMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHƒ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTIDELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA20 01 01 carta e cartone20 01 02 vetro20 01 38 legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 3720 01 39 plastica20 01 40 metallo20 03 07 rifiuti ingombranti

Le quantitˆ previste di trattamento e di deposito preliminare riportate nei codici in precedenza

menzionati sono riassunte nella successiva tabella.

RIFIUTI DA SOTTOPORRE A MESSA IN RISERVA E TRATTAMENTO

Tipologia Potenzialitˆdeposito

Potenzialitˆ annua

RIFIUTI NON PERICOLOSI 1.500 m3/700 ton 15.000 m3/7.000 ton

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TRATTAMENTO DEI R.A.E.E.LÕ impianto • progettato come si • detto per il trattamento dei R.A.E.E. Il ciclo prevalente •

indirizzato al piccolo e grande elettrodomestico, computer, materiale informatico e per le

telecomunicazioni, apparecchiature elettroniche di consumo, grandi elettrodomestici ferrosi, ecc.

LÕ impianto di progetto prevede un trattamento R.A.E.E. per una potenzialitˆ di circa 3.000 kg/h ed

il suo funzionamento • schematicamente rappresentato nello schema di flusso riportato tra gli

allegati alla presente relazione. Attraverso due carroponti si provvede a spostare il materiale dalle

aree di conferimento e messa in riserva allÕ area dove viene effettuata la lavorazione.

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Il materiale prelevato dallÕ area di conferimento viene portato su di uno scivolo dÕ acciaio che porta

alla lavorazione iniziale, dove un primo operatore controller il materiale in ingresso privando il

R.A.E.E. di eventuali corpi estranei ambientalmente pericolosi e non, quali batterie, toner, pile,

cavi elettici, motorini, ecc.

Tali componenti vengono posizionate in appositi contenitori a tenuta per il loro successivo deposito

in attesa di avvio a recupero/smaltimento. Successivamente il rifiuto viene posto sopra una nastro

trasportatore in tapparelle metalliche di passo 125 e larghezza 1200 mm, e da qui trasportato al

primo trituratore munito di due alberi, operante a bassisima velocitˆ tale da consentire

esclusivamente una frantumazione della carcassa esterna degli elettrodomestici al fine di permettere

una successiva selezione manuale da cui asportare componenti indirizzabili al recupero (cavi

elettrici, schede elettroniche ecc.). Subito dopo la selezione manuale delle componenti direttamente

recuperabili, il rifiuto residuo viene avviato ad una fase di triturazione, in tale processo verrˆ

utilizzato un trituratore quadrialbero, lÕ apparecchiatura • studiata per la riduzione volumetrica e la

sgrossatura del materiale per successivi processi di valorizzazione del materiale riciclato. I due

trituratori dellÕ impianto sono entrambi dotati di cabina di insonorizzazione per ridurre la rumorositˆ

in rispetto della normativa vigente. Il materiale cos“ triturato, di pezzatura variabile da 20 a 30 mm,

viene trasportato da sotto la macchina verso un cassone che raccoglier il solo materiale ferroso, il

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restante materiale in uscita sar diretto verso un separatore che provveder alla separazione dei

materiali pesanti, alluminio e rame dalla plastica.

La plastica in uscita subir un successivo processo di affinazione attraverso un separatore

magnetico che divider il materiale plastico dal restante materiale ferroso. Tale processo di

trattamento consentir di avere materiale in uscita con purezze dellÕ ordine:

Ferro 90-96%

Alluminio 98-99% per la presenza di materiale plastico

Plastica 98% presenza di piccole percentuali di materiale elettrico.

Rame 90-95%

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GESTIONE DEGLI ALTRI RIFIUTI IN INGRESSO

La nostra piattaforma attrezzata consente il servizio di selezione, cernita e invio a recupero di rifiuti

plastici, ferrosi e non, legno, carta, cartone, materiale edile, e tutto ci˜ che fa parte della

componente differenziata non pericolosa proveniente dai Comuni.

Scopo della Societˆ • poter offrire un servizio completo ai propri clienti, consentendo il recupero di

componenti non pi• riutilizzabili, preservando nel tempo stesso lÕ ambiente ed il territorio

recuperando materiale che altrimenti finirebbe in discarica con notevoli danni ambientali.

Descrizione del processo di trattamento

I rifiuti in entrata arrivano attraverso furgoni, centinati e/o cassoni scarrabili di varie dimensioni.

AllÕ interno dei suddetti contenitori i rifiuti possono essere stoccati in vari modi il loro

confezionamento dipende dalla loro natura, classificazione e al trattamento che devono subire.

Effettuato lÕ ingresso nello stabilimento gli automezzi vengono identificati e viene effettuata una

prima operazione di pesa, identificato il prodotto e le quantitˆ in ingresso, avviene il conferimento

del materiale che dopo le operazioni di selezione e cernita viene avviato ai depositi dello stoccaggio

per poi essere inviato alle fasi di recupero

Tutte queste operazioni sono effettuate con compattatori, containers, presse, ragni idraulici e carrelli

elevatori sotto stretta osservazione dello staff tecnico e con personale altamente qualificato

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NellÕ impianto sono state definite le zone di stoccaggio e di lavorazione in modo da consentire un

efficace gestione.

Le attivitˆ che vengono successivamente effettuate sono cos“ riepilogabili:

Selezione e cernita:

Vengono divise le frazioni che possono essere avviate al recupero/riciclo da quelle destinate allo

smaltimento indifferentemente dalla percentuale di materiale trovato idoneo al recupero/riciclo.

Successivamente i rifiuti vengono raggruppati in differenti partite per tipologia omogenea, cerniti e

selezionati ai fini di ottenere frazioni da avviare al recupero/riciclo e destinate allo smaltimento.

Raggruppamento:

Su partite di rifiuti giˆ tra loro compatibili e da avviare alla stessa destinazione finale.

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Le strutture della Tecnocostruzioni rispettano le pi• severe normative costruttive ambientali ed

antiinfortunistiche. Le aree di stoccaggio dellÕ opificio sono state inoltre completamente isolate dal

terreno attraverso membrane geotessili con relativi canali di sicurezza per eventuali liquidi

provenienti accidentalmente dallo stoccaggio o dal trattamento dei rifiuti.

Successivamente si riportano le immagini al momento della posa delle membrane di cui sopra e le

relative certificazioni.

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3. AUTORIZZAZIONI IN CORSO

L'esigenza di tutelare e salvaguardare il sistema ambientale, la necessitˆ di ridurre gli elevati costi

derivanti dallÕ utilizzo dellÕ energia elettrica e, pi• in generale, lÕ attenzione che oggi la societˆ sempre

pi• pone alle problematiche connesse al risparmio energetico, ci obbligano a ricercare soluzioni

innovative, alternative ai tradizionali mezzi che attualmente vengono utilizzati, i quali hanno un

consistente impatto ambientale e comportano elevati costi economici

La societˆ Tecnocostruzioni S.r.l. da anni specializzata nel campo delle costruzioni pubbliche e

private, ha avviato nel precedente anno un evoluzione Ò ambientaleÓ dellÕ azienda puntando su

progetti che utilizzano tecnologie innovative sia per il trattamento rifiuti che per lÕ utilizzo di energia

da fonte rinnovabile, avvalendosi della collaborazione delle pi• importanti aziende operanti nel

settore. Alla luce di tali sviluppi la Societˆ infatti sta promuovendo lÕ utilizzo di lampade a Led di

nuova generazione di facile reperibilitˆ sul mercato in luogo delle lampade classiche, considerando

inoltre che entro il 2010 entrerˆ in vigore una nuova normativa europea che prevederˆ

gradualmente, come riportato nello schema successivo, lÕ eliminazione delle lampade ad

incandescenza.

Fase Data Lampade di cui sarà vietata la prima immissione sul mercato

1 1 Settembre 2009Lampade con bulbo diffondente (ad eccezione delle lampade inclasse di efficienza energetica A) e lampade ad incandescenzatrasparenti con potenza uguale o superiore a 80 W

2 1 Settembre 2010Lampade ad incandescenza trasparenti con potenza superiorea 65 W

3 1 Settembre 2011Lampade ad incandescenza trasparenti con potenza superiorea 45 W

4 1 Settembre 2012Lampade ad incandescenza trasparenti con potenza superiorea 7 W

5 1 Settembre 2013 Innalzamento dei requisiti di qualità

6 1 Settembre 2016 Lampade in classe di efficienza energetica C

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Tale normativa in fase di attuazione ha spinto lÕ azienda a predisporre un nuovo progetto che

provvederˆ al trattamento delle lampade dismesse, contemporaneamente si • avviato un processo di

valutazione di impatto ambientale sia dei codici relativi alle lampade in precedenza menzionate che

per le altre tipologie di RAEE attualmente in evoluzione nel mercato.

Obiettivo della Tecnocostruzioni • di camminare pari passo alle nuove tecnologie elettroniche,

garantendo un servizio di smaltimento efficiente dei RAEE dismessi, ed un pieno rispetto delle

normative italiane ed europee in tema ambientale.

In allegato si riportano le autorizzazioni della Societˆ .

Rimanendo a Vs. disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento , i nostri recapiti sono riportati a

pi• di pagina, con lÕ occasione si porgono distinti saluti.

Roma, 15.09.2010 Dott. Michele Balivo

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A.G.C. 05 - Ecologia, Tutela dell'Ambiente, Disinquinamento, Protezione Civile - Settore Pro-vinciale Ecologia, Tutela dell'Ambiente, Disinquinamento Protezione Civile - Caserta - Decreto dirigen-ziale n.144 del 23 aprile 2010 Ð Art 208 DLgs 03.04.2006 n152 Autorizzazione unica per un impian-to di trattamento e recupero di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) ed altririfiuti non pericolosi ubicato in Carinaro (CE) zona ASI Ð TECNOCOSTRUZIONI srl con sede lega-le in Caserta al viale San Josemaria Escriv

IL DIRIGENTE

Premesso che-lÕ art. 208 del D.Lgs. 03 aprile 2006 n. 152 disciplina lÕ autorizzazione unica alla realizzazione e gestionedegli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti; -con DGR n.778 del 11.05.2007, modificata ed integrata con DGR n.1411 del 27.07.2007, sono state di-sciplinate le procedure per il rilascio delle autorizzazioni relative agli impianti di smaltimento e di recupe-ro di rifiuti;-la Tecnocostruzioni srl, in persona del Legale Rapp.te sig.Salvatore Balivo nato a Trentola Ducenta il16.03.1952, con sede legale in Caserta al viale San Josemaria Escriv , iscritta alla CCIAA al n.144038del REA, cf. P.iva n.02163630615, ha presentato istanza di rilascio autorizzazione ai sensi dell'art.208 esegg. del Dlgs 152/06, acquisita agli atti di ufficio con prot.n.0599712 del 10.07.2008, per un impianto ditrattamento e recupero di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) ed altri rifiuti nonpericolosi ubicato in Carinaro (CE) zona ASI;-il sito su cui insiste l'impianto ha una superficie di ca. mq.8.000, ed • di proprietˆ della societˆrichiedente, in virt• di atto di compravendita registrato rep.n.184715 racc.n.29860, allegato agli atti;-lÕ area • catastalmente individuata al NCT del Comune di Carinaro al foglio 4, p.lle 6359, 6361, 6364,6367, 6371, 6374, 6377, 6380, 6383;

Vista-lÕ istanza presentata dalla ditta e la documentazione allegata, nonchŽ quella prodotta successivamentead integrazione, acquisita agli atti di ufficio con prott.nn.1009038 del 02.12.2008, 0625755 del10.07.2009, 0044367 del 19.01.2010, 0263528 del 24.03.2010;

Preso atto che-con Decreto Dirigenziale dellÕ AGC 5 Ecologia, Tutela dellÕ Ambiente, Disinquinamento, Protezione CivileServizo VIA-VAS n.812 del 23.10.2009 il progetto presentato dalla Tecnocostruzioni srl veniva esclusodalla procedura di VIA, su conforme giudizio della Commissione VIA espresso nella seduta del05.08.2009,;-il Direttore Tecnico nominato responsabile della gestione dei rifiuti • lÕ ing.Florio Francesco, il quale • inpossesso dei requisiti prescritti dalla normativa vigente;-la Commissione Tecnica Istruttoria di Caserta, esaminata la documentazione, ha ritenuto che lÕ istanzapotesse essere sottoposta alla valutazione della Conferenza di Servizi.

Considerato che-la Conferenza di Servizi, prevista dal D.Lgs. 152/06, nella seduta conclusiva del 25.02.2010, acquisiteed esaminate le integrazioni prodotte dalla ditta, ha espresso Ò parere favorevoleÓ allÕ approvazione delprogetto ed al rilascio della autorizzazione unica ex art.208 D.Lgs.152/2006 e s.m.i. a condizione che laditta depositasse al Settore entro gg.30 la documentazione attestante la conformitˆ delle opere chedovranno essere realizzate nel rispetto di quanto sotto elencato:

1. occorre dotare le aree di messa in sicurezza e stoccaggio delle componenti ambientalmentecritiche di sistemi di raccolta di eventuali liquidi come previsto allÕ Allegato 2 punto1.2.3 delDlgs 152/2006;

2. occorre ripresentare la valutazione di impatto acustico redatta e sottoscritta da tecnico iscrittoallÕ Albo dei Tecnici Competenti in Acustica;

3. il piano di ripristino a chiusura dellÕ impianto, cos“ come previsto dallÕ Allegato 2 punto 1.4 delDlgs 151/2005, deve prevedere indagini preliminari che verifichino la potenziale contamina-zione delle matrici ambientali.

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-il Comune di Carinaro, Ente competente in materia di pianificazione urbanistica, in data 15.01.2010 harilasciato il certificato di agibilitˆ dellÕ opificio della ditta, acquisito agli atti dÕ ufficio in data 19.01.2010 alprot.n.0044367;-la Ditta in data 24.03.2010 ha depositato la richiesta documentazione acquisita agli atti dÕ ufficio conprot.n.0263528.-il Comune nel cui territorio • ubicato l'impianto • sprovvisto di Piano di Zonizzazione Acustica, per cui siapplicano i limiti di cui al DPCM 1 marzo 1991 e s.m.i., e precisamente limite diurno e notturno di 70dB(A), essendo lÕ area in questione individuata come zona ASI;-dalla relazione tecnica presentata dalla ditta emerge che • garantito il rispetto dei limiti stabiliti dalla nor-mativa in materia di inquinamento acustico presso i recettori pi• esposti;-dal punto di vista dellÕ inquinamento atmosferico la ditta si doterˆ di un impianto di trattamento delle pol-veri con apposito sistema di captazione e provvederˆ ad ottenere lÕ autorizzazione ai sensi dellÕ art.269del DLgs.152/06;-lÕ attivitˆ di gestione rifiuti, come previsto dallÕ art. 208 del D.Lgs. 152/06, deve essere coperta da idoneegaranzie finanziarie che la ditta fornirˆ tenendo conto dei quantitativi autorizzati, secondo quanto stabilitoin proposito dalle disposizioni vigenti.

Ritenuto che1. la Prefettura di Caserta con nota prot.n.1875/12 del 30.11.2009 acquisita agli atti dÕ ufficio alprot.n.1127083 del 31.12.2009 ha comunicato lÕ esito negativo dellÕ informativa antimafia richiesta da Set-tore con nota n.prot.0853521 del 06.10.2009;2. allo stato, in conformitˆ alle determinazioni della Conferenza di Servizi, sussistono le condizioni perrilasciare, ai sensi e per gli effetti dellÕ art. 208 del D.Lgs. 152/06, alla TECNOCOSTRUZIONI srl, la auto-rizzazione unica per un impianto di trattamento e recupero di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elet-troniche (RAEE) ed altri rifiuti non pericolosi ubicato in Carinaro (CE) zona ASI, con sede legale in Ca-serta al viale San Josemaria Escriv con le prescrizioni e condizioni descritte dettagliatamente nell'alle-gato A, parte integrante del presente provvedimento.

Visti-la L.n.241/90 e s.m.i.;-il Dlgs n.151/05;-il Dlgs n.152/06 e s.m.i.;-le DGRC n.778 del 11.05.2007 e n.1411 del 27.07.2007;-i verbali della Conferenza di Servizi;-la DGRC n.195 del 05.03,2010

Alla stregua dellÕ istruttoria effettuata dal RUP che ha proposto l'adozione del presente atto e dellaespressa dichiarazione di regolaritˆ resa dal Dirigente del Servizio

DECRETA

1)Ritenere la premessa parte integrante del presente provvedimento.

2)Prendere Atto degli esiti della Conferenza di Servizi, uniformandosi ad essi.

3)Approvare il progetto per la realizzazione di un impianto di stoccaggio e trattamento RAEE non peri-colosi presentato dalla ditta Tecnocostruzioni srl.

4)Autorizzare la medesima societˆ a realizzare e gestire lÕ impianto ubicato nel Comune di Marinarozona ASI, su unÕ area di ca.mq.8.000, di proprietˆ della societˆ richiedente, catastalmente individuata alNCT, al foglio 4, p.lle 6359, 6361, 6364, 6367, 6371, 6374, 6377, 6380, 6383 secondo le indicazioni con-tenute nella documentazione presentata e sottoposta al parere della Conferenza di Servizi, in conformi-tˆ a quanto disposto dalla normativa vigente.

5)Stabilire che32

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- la durata della presente autorizzazione unica • di dieci anni, a far data dalla notifica del presenteprovvedimento, ed • rinnovabile, in conformitˆ allÕ art. 208 c.12 del D.Lgs. 152/06;

- prima dellÕ inizio dei lavori devono essere acquisiti, ove necessari, tutti i permessi, le autorizzazioni ele concessioni di legge;

- la presente autorizzazione non esonera la ditta Tecnocostruzioni srl dal conseguimento di ogni altroprovvedimento di altre Autoritˆ , previsto dalla normativa vigente, per lÕ esercizio dellÕ attivitˆ in questio-ne; • fatto quindi obbligo di conseguire i provvedimenti autorizzativi connessi allÕ esercizio dellÕ attivitˆed in particolare gli obblighi in materia di sicurezza sul lavoro e di igiene pubblica;

- lÕ inizio lavori deve essere preventivamente comunicato, con lettera raccomandata, a questo Settoree alla Provincia di Caserta;

- le opere, previste negli elaborati progettuali approvati, devono essere ultimate nel termine massimodi 18 mesi dalla data di notifica del presente provvedimento; nel caso di completamento dei lavori inanticipo, rispetto ai tempi previsti, la ditta provvederˆ a darne comunicazione, con lettera raccoman-data, allo scrivente Settore e alla Provincia di Caserta, che espleterˆ i controlli di competenza ai sen-si dellÕ art. 197 del D.Lgs. 152/06;

- la Provincia di Caserta, avuta comunicazione del completamento dei lavori, provvederˆ a verificareed attestare la conformitˆ delle opere eseguite al progetto definitivo approvato trasmettendo, tempe-stivamente, tale certificazione allo scrivente Settore;

- sar individuata successivamente, con raccomandata e anche via fax, la data di effettivo inizio del-lÕ attivitˆ il cui esercizio pu˜ essere intrapreso solo e soltanto dopo che lo scrivente Settore ha acqui-sito:

1. lÕ attestazione di conformitˆ delle opere eseguite al progetto definitivo approvato rilasciata dal-la Provincia di Caserta, di cui al punto precedente;

2. apposita garanzia finanziaria (originale per il beneficiario) prestata dalla ditta Tecnocostruzio-ni srl, anche sotto forma di polizza fidejussoria, a prima escussione e debitamente autentica-ta, per un importo garantito calcolato secondo le disposizioni vigenti, il cui beneficiario • ilPresidente pro-tempore della Giunta Regionale della Campania; la durata di tale garanziadeve coprire tutto il periodo dÕ esercizio dellÕ attivitˆ di cui alla presente autorizzazione, nonchŽi tempi tecnici (mediamente dodici mesi) necessari per la sistemazione finale del sito interes-sato e pu essere svincolata solo dopo opportuna certificazione, rilasciata dalla Provincia diCaserta, attestante lÕ avvenuto ripristino dellÕ area in questione;

- nellÕ impianto potrˆ essere svolta solo attivitˆ di trattamento e recupero di rifiuti non pericolosi da ap-parecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) con operazioni R13-R3-R4 ed da altri rifiuti non peri-colosi con operazioni R13-R3-R4-R5;

- lÕ impianto deve essere realizzato e gestito nel rispetto della normativa vigente in materia, nonchŽ sul-la base delle indicazioni e nellÕ ambito del progetto definitivo approvato;

- lÕ attivitˆ sarˆ svolta su una superficie di mq.8.000 ca per cui, ai sensi della DGR 1411/2007 e dellarelazione tecnica della ditta, in detto impianto non possono essere stoccati, in ogni momento, pi• di1.750 mc. di rifiuti, di cui 250 mc. (equivalenti a 40 tonn.) per i RAEE da sottoporre ad operazioni dimessa in riserva e trattamento e 1.500 mc. (equivalenti a 700 tonn.) per gli altri rifiuti non pericolosi,nel rispetto dei limiti temporali o quantitativi stabiliti dallÕ art. 183 del DLgs.152/06, mentre la quantitˆgiornaliera di rifiuti che pu˜ essere sottoposta alle diverse operazioni non deve essere superiore a 24tonnellate;

- la ditta, allo scadere della gestione, deve provvedere al ripristino ambientale, riferito agli obiettivi direcupero e sistemazione dellÕ area, in relazione alla destinazione dÕ uso prevista dallÕ area stessa, pre-via verifica dellÕ assenza di contaminazione ovvero, in presenza di contaminazione, alla bonifica del-lÕ area, da attuarsi con le procedure e le modalitˆ indicate dal D.Lgs.152/06;

- le tipologie ed i quantitativi annui di rifiuti non pericolosi da stoccare e/o da trattare nellÕ impiantosono riportati, per singola tipologia di rifiuto con le relative operazioni, nella seguente tabella; inoltreper i RAEE, i quantitativi stoccati, non devono superare complessivamente le 4.000 tonn/anno (pari amc.25.000) mentre i quantitativi trattati non devono superare le 4.000 tonn/anno (pari a 8.000 mc).Per gli altri rifiuti non pericolosi i quantitativi stoccati e/o trattati non devono superare le 7.000tonn/anno (pari a 15.000 mc):

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TIPOLOGIE E CODICI AUTORIZZATI DI RIFIUTI RAEE DA METTERE IN RISERVACOD.CER DESCRIZIONE tonn/

annomc/

anno OPERAZIONI16021

4Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui allevoci da 160209 a 160213

160216

Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso diversida quelli di cui alla voce 160215 4.000 25.000 R13-R3-R4

200136

Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, di-verse da quelle di cui alle voci 200121-200123-200135

Totale 4.000 25.000 R13-R3-R4

TIPOLOGIE E CODICI AUTORIZZATI DI RIFIUTI RAEE TRATTATICOD.CER DESCRIZIONE tonn/

annomc/

anno OPERAZIONI160214

Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui allevoci da 160209 a 160213

160216

Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso diversida quelli di cui alla voce 160215 4.000 8.000 R13-R3-R4

200136

Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, di-verse da quelle di cui alle voci 200121-200123-200135

Totale 4.000 8.000 R13-R3-R4

TIPOLOGIE E CODICI AUTORIZZATI DI ALTRI RIFIUTI NON PERICOLOSI

COD.ENOIZIRCSEDREC

tonn/anno

7.000

mc/anno

15.000

OPERAZIONI

R13-R3-R4-R5

120101 Limatura e trucioli di materiali ferrosi

120102 Polveri e particolato di materiali ferrosi

120103 Limatura e trucioli di materiali non ferrosi

120104 Polveri e particolato di materiali non ferrosi

120105 Limatura e trucioli di materiali plastici

150101 Imballaggi in carta e cartone

150102 Imballaggi in plastica

150103 Imballaggi in legno

150104 Imballaggi metallici

150105 Imballaggi in materiali compositi

150106 Imballaggi in materiali misti

150107 Imballaggi in vetro

1501 Imballaggi in materiale tessile

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08160117 Materiali ferrosi

160118 Metalli non ferrosi

160119 Plastica

160120 Vetro

160214

Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui allevoci da 160209 a 160213

160216

Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversida quelli di cui alla voce 160215

170401 Rame, bronzo, ottone

170402 Alluminio

170403 Piombo

170404 Zinco

170405 Ferro e acciaio

170406 Stagno

170407 Metalli misti

170408 Cavi diversi da quelli alla voce 170410

191001 Rifiuto di ferro e acciaio

191002 Rifiuti di metalli non ferrosi

191201 Carta e cartone

191202 Metalli ferrosi

191203 Metalli non ferrosi

191205 Vetro

191207 Legno diverso da quello di cui alla voce 191206

200101 Carta e cartone

200102 Vetro

200138 Legno diverso da quello di cui alla voce 200137

200139 Plastica

200140 Metallo

2003 Rifiuti ingombranti35

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07 TOTALE 7.000 15.000 R13-R3-R4-

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6) Precisare che- • fatto obbligo alla ditta Tecnocostruzioni srl di rispettare gli elaborati tecnici, nonchŽ gli intendimenti

gestionali descritti nella relazione tecnica e negli elaborati allegati allÕ istanza e a conferma ed inte-grazione di quanto dichiarato dallÕ istante, lÕ esercizio dellÕ attivitˆ • assoggettato a tutte le prescrizionipreviste dalla D.G.R.1411/2007, con particolare riferimento alle dotazioni minime per lÕ impianto, allemodalitˆ di stoccaggio, alla bonifica dei contenitori e ai criteri di gestione;

- • fatto obbligo alla ditta, in merito alla scarico delle acque reflue e nelle more dellÕ adeguamento del-lÕ impianto condominiale o in mancanza di tale adeguamento, di realizzare una vasca di accumulo atenuta a servizio del proprio impianto che sarˆ periodicamente svuotata da ditta regolarmente auto-rizzata;

- devono essere mantenute in efficienza, nel tempo, le impermeabilizzazioni della pavimentazione,delle canalette e dei pozzetti di raccolta degli eventuali sversamenti su tutte le aree interessate daldeposito e dalla movimentazione dei rifiuti, nonchŽ del sistema di raccolta delle acque meteoriche;

- lÕ impianto • ubicato in zona industriale del Comune di Carinaro, non dotato di piano di zonizzazioneacustica, per cui si applicano i limiti di cui al DPCM 1 marzo 1991, e precisamente limite diurno enotturno di 70 dB(A), essendo la zona in questione individuata come Ò zona ASIÓ ;

- lo stabilimento dal punto di vista dellÕ inquinamento atmosferico la ditta si doterˆ di un impianto ditrattamento delle polveri con apposito sistema di captazione e provvederˆ ad ottenere lÕ autorizzazio-ne ai sensi dellÕ art.269 del DLgs.152/06;

- deve essere evitato il pericolo di incendi e prevista la presenza di dispositivi antincendio di primo in-tervento, fatto salvo quanto espressamente prescritto in materia dai Vigili del Fuoco, nonchŽ osser-vata ogni altra norma in materia di sicurezza, in particolare, quanto prescritto dal D.Lgs.81/08;

- la movimentazione dei rifiuti deve essere annotata nellÕ apposito registro di carico e scarico di cui al-lÕ art. 190 del D.Lgs.152/06; le informazioni contenute nel registro devono essere rese accessibili inqualunque momento allÕ autoritˆ di controllo;

- i rifiuti in uscita dallÕ impianto, accompagnati dal formulario di identificazione, di cui allÕ art. 193 delD.Lgs. 152/06, devono essere conferiti a soggetti regolarmente autorizzati alle attivitˆ di gestionedegli stessi e trasportati da mezzi autorizzati a tali operazioni,

- il presente provvedimento sarˆ oggetto di riesame, da parte dello scrivente Settore, in sede di rinno-vo dellÕ autorizzazione e/o qualora si dovessero prevedere modifiche sostanziali rispetto alla presen-te autorizzazione;

- la presente autorizzazione, corredata di una copia di tutta la documentazione trasmessa in allegatoallÕ istanza di autorizzazione dalla ditta Tecnocostruzioni srl, deve essere sempre custodita durantelo svolgimento dell'attivitˆ , anche in copia, presso lÕ impianto di che trattasi e resa accessibile in qua-lunque momento allÕ autoritˆ di controllo.

7)Prendere atto della nomina a direttore tecnico responsabile della gestione dei rifiuti dellÕ ing.FlorioFrancesco;

8)Notificare il presente provvedimento alla Tecnocostruzioni srl;

9)Inviarne copia al Sindaco del Comune di Carinaro (CE), allÕ ASL CE ex CE/2 distretto n.35 di Gricigna-no, allÕ ARPAC Dipartimento Provinciale di Caserta, alla Provincia di Caserta che, in conformitˆ a quantodisposto dallÕ art 197 del D.Lgs.152/06, procederˆ agli opportuni controlli i cui esiti dovranno essere tem-pestivamente trasmessi allo scrivente Settore;

10)Inoltrarlo, infine, allÕ AGC Ecologia, Tutela dellÕ Ambiente, Disinquinamento e P.C., alla Segreteria diGiunta, al Settore B.U.R.C. per la pubblicazione.

dr.Michele Palmieri 36

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A.G.C. 05 - Ecologia, Tutela dell'Ambiente, Disinquinamento, Protezione Civile - Settore Pro-vinciale Ecologia, Tutela dell'Ambiente, Disinquinamento Protezione Civile - Caserta - Decreto dirigen-ziale n. 151 del 29 aprile 2010 Ð d. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, art. 269 comma 2. Autorizzazionealle emissioni in atmosfera. Ditta: TECNOCOSTRUZIONI srl. Sede legale: Caserta, viale San Jo-semaria Escriv . Sede operativa: Carinaro (Ce) zona Asi. Attivitˆ : trattamento RAEE.

IL DIRIGENTE

PREMESSO- che ai sensi del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, Ò Norme in materia ambientaleÓ e successivemodifiche e integrazioni, art. 269 comma 1, per tutti gli impianti che producono emissioni in atmosferadeve essere richiesta una autorizzazione, ad eccezione degli impianti soggetti ad autorizzazione integra-ta ambientale e degli impianti di cui ai commi 14 e 16 dellÕ art. 269 e comma 5 art. 272; - che lÕ autoritˆ competente al rilascio dellÕ autorizzazione alle emissioni in atmosfera • la Regione o laProvincia autonoma ai sensi dellÕ art. 268, comma 1, lettera o) normativa succitata;- che il sig. Salvatore Balivo, nato a Trentola Ducenta il 16.03.1952, legale rappresentante della societˆTECNOCOSTRUZIONI srl, con sede legale nel comune di Caserta viale San Josemaria Escriv e sedeoperativa nel comune di Carinaro (CE) zona Asi, ha presentato domanda di autorizzazione alle emissioniin atmosfera per lÕ attivitˆ di trattamento RAEE, ai sensi dellÕ art. 269 comma 2 D. Lgs. 152/2006;- che allegata alla domanda - acquisita al prot. n. 627105 del 10/07/2009 e, su richiesta di questo Settoreprot. 0823109 del 25/09/2009, integrata il 02/10/2009 prot. 0844534 - • stata prodotta relazione, a firmadi tecnico abilitato, attestante il rispetto dei limiti delle emissioni stabiliti dalle vigenti normative e nellaquale si rileva che i quantitativi giornalieri delle materie prime utilizzate nel ciclo produttivo sono pari a kg24000 di plastica da RAEE;- che questo Settore, con nota prot. 0672161 del 24/07/2009, ha rappresentato alla societˆ di dover atti-vare la procedura di compatibilitˆ ambientale, ai sensi dellÕ art. 20 D. Lgs. 152/06, presso il Servizio VIA eVAS della Regione Campania;- che la TECNOCOSTRUZIONI srl, con nota acquisita agli atti di ufficio prot. n. 0778975 dellÕ 11/09/2009,ha trasmesso a questo Settore la nota prot. 0754061 del 02/09/2009, con la quale il dirigente del SettoreTutela dellÕ Ambiente ha comunicato alla stessa societˆ che la Commissione per la V.I.A. e V.I. ha decisola non assoggettabilitˆ della proposta a procedura di VIA, nella seduta del 5.8.09;

RILEVATO - che la Conferenza di Servizi, nella seduta del 29/10/2009, ha rinviato lÕ espressione del parere, chie-dendo alla societˆ integrazione documentale richiesta dal Comune e dalla Provincia;- che la Tecnocostruzioni srl, con nota del 27/01/2010 prot. n. 0073293, ha trasmesso la documentazio-ne richiesta dalla Conferenza di servizi e, con successiva nota del 08/02/2010 prot. n. 0111765, ha pre-sentato chiarimenti in merito alla tipologia dei rifiuti prodotti e alle modalitˆ di smaltimento; - che la Conferenza, riconvocata il 16/3/2010, ha espresso parere favorevole al rilascio dellÕ autorizzazio-ne alle emissioni in atmosfera, con lÕ obbligo per la ditta di presentare le misure delle emissioni con ca-denza biennale;

PRESO ATTO che la Tecnocostruzioni srl, con nota del 16/04/10, acquisita in pari data al prot. n.0333861, ha trasmesso copia del D. D. n. 812 del 23.10.2009 del Settore Tutela dellÕ Ambiente di esclu-sione dalla procedura di Valutazione Impatto Ambientale in merito al progetto Ò impianto per il trattamentodi rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche ed altri rifiuti non pericolosiÓ da realizzarsi in zonaAsi nel comune di Carinaro (CE), proposto dalla stessa societˆ ;

RITENUTOdi autorizzare, conformemente alla determinazione conclusiva della Conferenza di Servizi, alle emissio-ni in atmosfera la societ TECNOCOSTRUZIONI srl, con sede operativa in Carinaro (CE) zona Asi,esercente attivitˆ di trattamento RAEE. ;

VISTI

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il Decreto Legislativo n. 152/06 e s. m. i.;il D. D. n. 18 del 10/08/2009 dellÕ A.G.C. 05; la D. G. R. C. n. 195 del 05/03/2010;

In conformit dellÕ istruttoria effettuata dal Settore, della proposta del responsabile del procedi-mento e della dichiarazione di regolaritˆ resa dal Dirigente di Servizio e fatti salvi, comunque, tutti i visti,le autorizzazioni e i nulla osta di competenza di altri enti, propedeutici ed essenziali per lÕ esercizio dellÕ at-tivitˆ

DECRETA

per quanto esposto in narrativa, che si intende qui integralmente trascritto e confermato, di:

1.autorizzare la societˆ TECNOCOSTRUZIONI srl - con sede operativa in Marinaro (Ce) zona Asi,esercente attivitˆ di trattamento RAEE - alle emissioni in atmosfera, ai sensi dellÕ art. 269 comma 2 delDecreto Legislativo n. 152/06, cos“ come di seguito specificate:2.obbligare la ditta allÕ osservanza delle seguenti prescrizioni:a)rispettare il ciclo produttivo e le tecnologie indicate nella relazione tecnica;b)i metodi di prelievo e di analisi delle emissioni, nonchŽ i criteri di valutazione delle stesse per il rispettodei limiti, dovranno essere rispondenti alla normativa vigente in materia;c)contenere le emissioni prodotte nei valori indicati nella relazione allegata allÕ istanza e comunque nei li-miti previsti dalla vigente legislazione in materia;d)le misurazioni e/o valutazioni periodiche di tutte le emissioni prodotte dovranno essere effettuate concadenza biennale e successivamente trasmesse al Settore provinciale Ecologia, Tutela dellÕ Ambiente,Disinquinamento di Caserta della G. R. della Campania, alla Provincia di Caserta, al Dipartimento Pro-vinciale ARPAC di Caserta;e)gli impianti di abbattimento devono essere tenuti in continua e costante efficienza;f)provvedere allÕ annotazione dei dati in appositi registri con pagine numerate, tenuti a disposizione del-lÕ autoritˆ competente al controllo e redatti sulla scorta degli schemi esemplificativi di cui alle appendici 1e 2 dellÕ allegato VI alla parte quinta del D. Lgs n. 152/06;g)rispettare quanto stabilito dallÕ art. 269 comma 5 del D. Lgs n. 152/06 in particolare:comunicare, agli Enti di cui alla lettera d), la data di messa in esercizio, almeno 15 giorni prima;effettuare per un periodo continuativo di 10 giorni di marcia controllata, decorrenti dalla data di messa aregime, campionamenti e analisi delle nuove emissioni prodotte;trasmettere nei successivi 15 giorni le risultanze delle misurazioni e/o valutazioni delle emissioni al Set-tore Provinciale Ecologia, Tutela dellÕ Ambiente, Disinquinamento di Caserta della G. R. della Campania,alla Provincia di Caserta, al Dipartimento Provinciale ARPAC di Caserta;h)la messa a regime dovrˆ avvenire entro 60 giorni dalla data di messa in esercizio, salvo richiesta moti-vata di proroga;i)rispettare quanto previsto dallÕ art. 269 comma 8 del D. Lgs n. 152/06 in caso di modifica dellÕ impiantoautorizzato, in particolare:comunicare, in via preventiva, la modifica non sostanziale;richiedere, in via preventiva, lÕ aggiornamento dellÕ autorizzazione in caso di modifica sostanziale;3.precisare che:a)lÕ autorizzazione de qua ha la durata di quindici anni decorrente dal presente atto, sostituisce ogni altroprovvedimento precedentemente emanato e viene rilasciata ai fini delle emissioni in atmosfera, fatti sal-vi comunque tutti i visti, autorizzazioni e concessioni di competenza di altri Enti, propedeutici ed essen-ziali allÕ esercizio dellÕ attivitˆ ;b)la domanda di rinnovo deve essere presentata almeno un anno prima della scadenza;4.demandare allÕ ARPAC - Dipartimento Provinciale di Caserta, ai sensi dellÕ art. 5 della L.R. n.10/98, icontrolli necessari per lÕ accertamento della regolarit delle misure e dei dispositivi di prevenzione controlÕ inquinamento nonchŽ del rispetto dei valori limite;5.precisare che gli oneri per i suddetti accertamenti, ai sensi del D. D. n.154/2007 dellÕ A.G.C. 05, sono acarico della ditta interessata;

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6.stabilire che gli esiti delle verifiche da parte degli enti di controllo devono essere comunicati a questoSettore per lÕ eventuale applicazione di quanto previsto dallÕ art. 278 del Dlgs n. 152/06;7.notificare il presente provvedimento alla societˆ TECNOCOSTRUZIONI srl;8.inviare, per quanto di competenza, copia del presente atto al Comune di Carinaro (Ce), alla Provinciadi Caserta, allÕ ASL Caserta ex Ce/2 - Dipartimento di Prevenzione di Santa Maria Capua Vetere e al-lÕ ARPAC - Dipartimento Provinciale di Caserta;9.inoltrare copia del presente atto allÕ A.G.C. 05 Ecologia, Tutela Ambiente, Disinquinamento, Protezio-ne Civile, alla Segreteria di Giunta, nonchŽ al Settore Stampa, Documentazione ed Informazione, Bol-lettino Ufficiale per la pubblicazione sul BURC.

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 10 DEL 16 FEBBRAIO 2009

TECNOCOSTRUZIONI srl - Caserta - viale San Josemaria Escrivˆ

Progetto Impianto per il trattamento di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche edaltri rifiuti non pericolosi, in zona ASI del Comune di Carinaro. Comunicazione di avvenutodeposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente alla procedura di Verifica diAssoggettabilità , ai sensi dell’art.20 del Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4.

In data 29/01/09 il sottoscritto proponente Salvatore Balivo nelle sue qualitˆ di LegaleRappresentante e Direttore Unico della Tecnocostruzioni srl con sede legale a Caserta viale SanJosemaria Escrivˆ tel. 0818112784, fax. 0815038529 partita IVA 02163630615, ha depositatopresso:

il Servizio VIA Ð Settore Tutela Ambiente Ð AGC Ecologia - Via De Gasperi, 28 Ð Napoli;presso la sede provinciale di Caserta Ð Centro Direzionale Ð Via Arena;presso la sede comunale di Carinaro Ð Piazza Municipio n.1;

copia degli elaborati relativi al progetto in oggetto per lÕ avvio della procedura di Verifica diAssoggettabilitˆ .Tutti i soggetti pubblici e privati, comunque interessati, possono presentare osservazioni scritte,entro il termine di quarantacinque giorni presso il Servizio VIA Ð Settore Tutela Ambiente ÐAGCEcologia - Via De Gasperi, 28 Ð Napoli.

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