Tecniche sostenibili di gestione del suolo nel vigneto · Tecniche sostenibili di gestione del...

42
Adamo Domenico Rombolà [email protected] Dipartimento di Scienze Agrarie Università di Bologna Tecniche sostenibili di gestione del suolo nel vigneto

Transcript of Tecniche sostenibili di gestione del suolo nel vigneto · Tecniche sostenibili di gestione del...

Adamo Domenico Rombolà [email protected]

Dipartimento di Scienze Agrarie Università di Bologna

Tecniche sostenibili di gestione del suolo nel vigneto

Lavorato “su” fila + lavorato “tra” file LL

Lavorato “su” + inerbito “tra” LI

Diserbato “su” + inerbito “tra” DI

Pacciamato “su” + inerbito “tra” PI

Inerbito “su” + inerbito “tra” II

Tecniche di gestione del suolo

Gestione del suolo

a) Lavorazioni b) Inerbimento Nel corso degli anni vi sono state profonde

modifiche della gestione del suolo in relazione a:

-Meccanizzazione -Contenimento costi di gestione -Tutela ambientale

minore sostanza organica

Svantaggi della lavorazione

minore portanza del terreno

erosione

minore permeabilità (suola di lavorazione)

peggiori caratteristiche fisiche del suolo

rottura e abrasioni delle radici e del tronco

GLIFOSATE • Effetti collaterali sulle colture

• L’erbidica inibisce un enzima (EPSPs) che svolge

un ruolo importante nella via dell’acido schichimico e, di conseguenza, ostacola la sintesi di polifenoli

Trifoglio incarnato e squarroso,

Trifoglio alessandrino e persiano (più sensibili al freddo)

Veccia sativa

Veccia villosa e pannonica (portamento più prostrato, più resistenti al freddo, più rustiche)

Favino, teme il freddo, elevata biomassa

Alcune leguminose impiegate per il sovescio

Effetti positivi dell’inerbimento

controllo “ecologico” delle infestanti riduzione dell’erosione nei terreni in pendenza miglioramento dell’infiltrazione dell’acqua aumento della sostanza organica traslazione in profondità di P e K e aumento della loro

disponibilità contenimento del dilavamento dell’azoto aumento della portanza del terreno e mancata formazione

della suola di lavorazione miglioramento della struttura terreno e aumento della sua

porosità sviluppo di flora e fauna microbiche e di insetti utili aumento della disponibilità dei nutrienti nel suolo azione positiva verso alcuni fenomeni di stress (es. asfissia

radicale)

Prevenzione della Clorosi ferrica

Effetto della gestione del suolo sulla suscettibilità ai patogeni

Gestione del suolo

BOTRITE PERONOSPORA OIDIO

Superficie del grappolo con

sintomi (%)

Area fogliare con sintomi

(%)

Superficie del grappolo con

sintomi (%)

Lavorazione 27.9 a 18.0 a 4.2 a

Inerbimento 15.4 b 9.5 b 0.6 b

Significatività *** ** **

Effetti dell’inerbimento

Crescita germogli ridotta, chiome meno espanse. Riduzione vigoria = miglioramento stato sanitario

Produzioni ridotte

Qualità: in alcuni casi si ha aumento di concentrazione zuccherina e polifenoli e antociani nelle uve a bacca nera. Riduzione dell’APA che può rallentare la velocità di fermentazione

F. pseudovina vallesica

0

20

40 (mm/giorno)

F.arundinacea – (Controllo) F.rubra commutata

F.ovina capillata

F.pseudovina vallesica

Lunghezza (cm)

Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio

Fioritura Velocità di crescita

dei germogli

Lunghezza dei germogli

Germogliamento

0 20 40 60 80

100 120

140 160 a

b c c

Festuca pseudovina

vallesica

Effetto della gestione del suolo sull’accrescimento e la velocità di

crescità dei germogli (cv Chardonnay)

Intrieri et al., 2005

Effetti negativi dell’inerbimento

competizione idrica

possibile competizione nutrizionale

possibile effetto allelopatico

costo di gestione

Epoca e modalità di semina

Frequenza e altezza degli sfalci

Eventuali interventi di fertilizzazione e irrigazione

Sfalcio alternato dei filari

Gestione del cotico erboso

Aumento del numero di aziende viticole a conduzione biologica e biodinamica

Scarse conoscenze scientifiche sull’effetto di tali metodi di coltivazione su: equilibrio vegeto-produttivo delle viti; suscettibilità a patogeni e parassiti; composizione chimica e caratteristiche sensoriali delle uve e del vino.

La gestione del suolo in viticoltura biologica

Caratteristiche del vigneto

Estensione vigneto: 2 ha

Ubicazione: in pendio

Disposizione filari: rittochino, orientamento NO/SE

Cv: Sangiovese (clone FEDIT 30 ESAVE)

Portinnesto: Kober 5BB

Forma di allevamento: cordone speronato

Densità d’impianto: 3571 ceppi/ha

Gestione suolo: inerbimento

Analisi chimico-fisiche del suolo Parametro BIOLOGICO BIODINAMICO Significatività

pH in H2O 8,14 8,05 n.s.

Sostanza organica 1,9% 1,7% n.s.

Carbonati totali (CaCO3) 16,6% 18,7% n.s.

Calcare attivo (CaCO3) 8,11% 9,07% n.s.

Azoto totale (N) 1,42% 1,31% n.s.

Fosforo assimilabile (P2O5) 33,43 ppm 27,14 ppm n.s.

Potassio scambiabile (K2O) 248 ppm 289 ppm n.s.

Sodio scambiabile (Na) 46,57 ppm 44,43 ppm n.s.

Calcio scambiabile (Ca) 3763 ppm 3634 ppm n.s.

Magnesio scambiabile (Mg) 311 ppm 277 ppm n.s.

Ferro assimilabile (Fe9 19,49 ppm 18,35 ppm n.s.

Manganese assimilabile (Mn) 7,55 ppm 7,01 ppm n.s.

Zinco assimilabile (Zn) 1,92 ppm 2,08 ppm n.s.

Rame assimilabile (Cu) 12,97 ppm 16,27 ppm n.s.

Boro assimilabile (B) 0,48 ppm 0,45 ppm n.s.

Capacità di Scambio Cationico (CSC) 22,1 meq/100gr 21,2 meq/100gr n.s.

Semina post-raccolta (a filari alterni)

Orzo

Favino

Veccia

Trifoglio sotterraneo

Brassica juncea

Fine Aprile

Primo sfalcio (inizio maggio)

Primo sfalcio (inizio maggio)

Secondo sfalcio (fine maggio)

Secondo Sfalcio – Fine Maggio

Cimatura Fine Giugno

Concentrazione elementi minerali nelle foglie

all’invaiatura (2011)

Macroelementi nelle foglie (% in peso della sostanza secca)

Tesi N P K Ca Mg BIO 1,72 0,19 1,06 3,15 0,40 DIN 1,78 0,18 1,24 3,15 0,38

Significatività n.s. n.s. n.s n.s. n.s.

µg · g-1 di sostanza secca

Tesi Fe Mn Cu Zn B Na BIO 58 50 101 a 17 50 a 133 DIN 61 48 156 b 18 42 b 144

Significatività n.s. n.s. *** n.s. * n.s n.s.: non significativo (P=0,05);* Significativo per P = 0,05; *** Significativo per P>0,001. All'interno di ciascuna colonna, lettere diverse indicano differenze significative tra i trattamenti.

N (% s.s) P ( % s.s) K (% s.s) Ca (% s.s) Mg (% s.s) Fe (ppm s.s) Mn (ppm s.s)

Post- allegagione 1,74-1,88 0,20-0,33 0,41-0,83 1,68-1,96 0,22-0,43 69-112 33-301

Invaiatura 1,29-1,57 0,16-0,23 0,40-1,06 2,03-2,32 0,27-0,64 69-102 43-250

Concentrazioni di macro e microelementi ritenute ottimali per la

cv Sangiovese nell’area DOC Colli di Faenza, in post-allegagione e invaiatura.

Considerazioni finali

La gestione del suolo ha consentito di ottenere viti equilibrate, con un soddisfacente stato nutrizionale e sanitario esaltando le caratteristiche qualitative delle

uve e dei vini

Risparmio idrico

Le ricerche proseguono sviluppandone ulteriormente il carattere multidisciplinare