TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo...

11
Istituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo Anno Scolastico 2016-17 PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE Docenti: prof. Giulio RE prof. Renato ROSSI prof. Dario MARTINA prof. Alfredo CORRAO

Transcript of TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo...

Page 1: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo Anno Scolastico 2016-17 PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO

Istituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo

Anno Scolastico 2016-17

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE

Docenti: prof. Giulio RE

prof. Renato ROSSI

prof. Dario MARTINA

prof. Alfredo CORRAO

Page 2: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo Anno Scolastico 2016-17 PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO

1) Ore di lavoro settimanali/annuali:

Classe

Ore settimanali

Ore annuali previste

(con eventuale compresenza)

Terze 3 99

Quarte 4 132

Quinte 4 132

2) Libri di testo adottati (per ogni singola classe):

Classi terze e quinte

Battini, Valli, Corradi - “Coltivazioni erbacee ed arboree” Ed. EDAGRICOLE

Il testo viene utilizzato nelle classi terza per le colture erbacee e quinta per la le colture arboree.

Classe quarta

Balasini D. “Zootecnia Applicata -Bovini e bufali”.

3) Strumenti di lavoro (libri, dispense, fotocopie, sussidi audiovisivi e informatici, ecc.):

Libro di testo

Appunti durante le lezioni, stesi con la collaborazione dell’insegnante

Appunti/dispense forniti dal docenti (fotocopiati o resi disponibili sul registro elettronico)

PC e proiettore digitale

Documentazione tecnica e materiali multimediali on-line.

4) Finalità generali dello studio della disciplina:

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di

responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure

professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla

sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del

territorio;

intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità

5) Finalità specifiche dello studio della disciplina:

proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di

qualità e sicurezza coerenti con le normative nazionali e comunitarie

interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le

provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi

assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le

modalità della loro adozione

Page 3: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo Anno Scolastico 2016-17 PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO

applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza,

della tracciabilità e della rintracciabilità

favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi,

ecoturismi, turismo culturale e folkloristico

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche

negli specifici campi professionali di riferimento

6) Metodologie utilizzate

lezione frontale, nell’introduzione di base degli argomenti

lezione interattiva e/o partecipata, ricerca materiale audiovisivo, documentale, condivisione tramite

videoproiettore digitale

utilizzo di strategie quali problem solving e cooperative learning per la risoluzione di casi pratici

proposti agli allievi.

proposta di approfondimenti tematici a cura dei singoli allievi su specifici argomenti

7) Strategie per il recupero:

recupero in itinere, individuale, a gruppi o al limite per tutta la classe, mediante ripetizione e

approfondimento di spiegazioni ed esercitazioni

Page 4: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo Anno Scolastico 2016-17 PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

ABILITÀ PREVISTE DALLE LINEE GUIDA PER IL SECONDO BIENNIO e Obiettivi minimi

ABILITÀ secondo biennio Abilità minime del secondo biennio

Organizzare tipologie produttive compatibili sotto

il profilo dell’efficienza tecnico-economica e

della sostenibilità.

Definire sistemi di produzione atti a valorizzare la

qualità delle produzioni.

Individuare modalità per la realizzazione di piani

di difesa rispettosi degli equilibri ambientali.

Definire sistemi e modalità di allevamento

correlati alle situazioni ambientali e al livello

delle tecniche realizzabili.

Individuare modalità specifiche per realizzare

produzioni di qualità.

Individuare e applicare procedure operative

preventive e utilizzare DPI specifici per le

singole attività

Analizzare gli aspetti essenziali della tecnica colturale

delle principali specie erbacee trattate

Individuare le buone pratiche essenziali da applicare

nei processi produttivi

Conoscere le basi delle tecniche di allevamento dei

bovini bovino per la produzione di latte e carne ed i

parametri fondamentali della qualità delle produzioni

ottenute

Applicare le procedure fondamentali in materia di

sicurezza per le principali tecniche adottate

CONOSCENZE, CONTENUTI ED OBIETTIVI MINIMI DELLA CLASSE TERZA(ARTICOLARE LE CONOSCENZE PREVISTE DALLE LINEE GUIDA NEI CONTENUTI E

DEFINIRE GLI OBIETTIVI MINIMI PREVISTI PER CIASCUNA CONOSCENZA )

Conoscenze Contenuti dal libro in adozione o altri supporti già menzionati

Obiettivi e contenuti minimi:

Modulo 1: I Cereali:

I Cereali: il frumento

- Origine, diffusione, importanza

economica.

- Classificazione botanica.

- Morfologia.

- Ciclo biologico.

- Esigenze e adattamento

ambientale.

Conoscere la morfologia dei

cereali con particolare

riferimento alle infiorescenze e

alle modalità di impollinazione,

conoscere il ciclo biologico dei

cereali, saper distinguere le

tecniche di miglioramento da

applicare alle varie specie,

conoscere le tecniche innovative

a minor impatto ambientale;

conoscere il ciclo biologico di

alcune piante arboree e le

principali tecniche colturali.

Conoscere il linguaggio tecnico.

Page 5: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo Anno Scolastico 2016-17 PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO

Modulo 2: I Cereali: l’orzo

Modulo 3: il riso

- Miglioramento genetico.

- Tecnica colturale.

- Posizione nell’avvicendamento.

- Scelta varietale e semina.

- Concimazione e diserbo.

- Raccolta, conservazione e

utilizzazione.

- Caratteristiche qualitative e

valore tecnologico delle

cariossidi.

- Avversità e parassiti.

Il Grano duro

- Generalità.

- Tecnica colturale.

- Caratteristiche qualitative e

valore tecnologico della farina.

- Esempio di piano di

concimazione per il grano duro.

I Cereali: l’orzo

- Origine, diffusione, importanza

economica.

- Classificazione botanica e

caratteri morfologici.

- Esigenze ambientali.

- Tecnica colturale.

- Posizione nell’avvicendamento.

- Scelta varietale e semina.

- Concimazione.

- Raccolta e utilizzazione.

- Caratteristiche degli orzi da

birra.

Page 6: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo Anno Scolastico 2016-17 PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO

Modulo 4: il mais

Modulo 5: i cereali minori

Modulo 6: le foraggere

I Cereali: il riso

- Origine, diffusione, importanza

economica.

- Classificazione botanica.

- Ciclo biologico.

- Esigenze e adattamento

ambientale.

- Tecnica colturale.

I Cereali: il mais

- Origine, diffusione, importanza

economica.

- Classificazione botanica.

- Ciclo biologico.

- Esigenze e adattamento

ambientale.

- Classificazione FAO; gli ibridi.

- Tecnica colturale.

- Raccolta e utilizzazione

Segale e Avena

Le principali foraggere

CONOSCENZE, CONTENUTI ED OBIETTIVI MINIMI DELLA CLASSE QUARTA (ARTICOLARE LE CONOSCENZE PREVISTE DALLE LINEE GUIDA NEI CONTENUTI E

DEFINIRE GLI OBIETTIVI MINIMI PREVISTI PER CIASCUNA CONOSCENZA )

Page 7: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo Anno Scolastico 2016-17 PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO

Conoscenze Contenuti dal libro in adozione o altri supporti già menzionati

Obiettivi e contenuti minimi

Sistemi delle produzioni

animali.

Genetica animale,

metodi di riproduzione,

libri genealogici e loro

utilizzazione.

Principi di

alimentazione.

Caratteri specifici per la

produzione di latte;

tecniche di allevamento.

Caratteri specifici per la

produzione di carne;

tecniche di allevamento.

Norme di prevenzione e

protezione relative alla

gestione del bestiame e

alla prevenzione delle

Tipologie di allevamenti bovini in funzione di indirizzo produttivo e tipo di rimonta

Ciclo estrale della bovina e tecniche di inseminazione

Indici di fertilità dell’allevamento e problematiche di ipofertilità

Il parto e le problematiche connesse

Il miglioramento genetico delle razze e la selezione dei riproduttori

Anatomia e fisiologia dell’apparato digerente dei ruminanti e degli erbivori monogastrici

Fabbisogni nutritivi dei bovini e parametri da considerare per l’elaborazione della razione

Tecniche di razionamento

Principi per il razionamento della bovina da latte ad alta produzione

Principi per il razionamento dei bovini all’ingrasso

Principali dismetabolie legate all’alimentazione

Fisiologia della lattazione.

Parametri compositivi ed igienico-sanitari del latte

Tecniche di allevamento e strutture zootecniche

Parametri qualitativi della carne bovina

Tipologie di capi destinati alla macellazione e tecniche di allevamento per la produzione di carne.

Caratteristiche delle strutture zootecniche utilizzate negli allevamenti per la produzione di carne

Principali zoonosi e tecniche di prevenzione delle stesse

Conoscere le tipologie di allevamento più diffuse nel territorio

Conoscere le tecniche di inseminazione utilizzabili per la riproduzione dei bovini e gli obiettivi del miglioramento genetico per le gli indirizzi produttivi latte e carne

Conoscere i principi generali del razionamento per la bovina da latte e i bovini all’ingrasso

Conoscere i parametri qualitativi del latte e gli accorgimenti da adottare per il miglioramento della qualità

Conoscere i parametri qualitativi della carne e gli accorgimenti da adottare per ottenere un’elevata qualità della stessa

Page 8: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo Anno Scolastico 2016-17 PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO

zoonosi.

Aspetti anatomici e

zoognostici di specie e

razze.

Principali razze da latte e caratteristiche morfo-funzionali

Principali razze da carne e caratteristiche morfo-funzionali

Conoscere le caratteristiche essenziali delle principali razze allevate nel territorio

ABILITÀ PREVISTE DALLE LINEE GUIDA PER IL QUINTO ANNO e Obiettivi minimi

ABILITÀ del quinto anno

RIPORTARE LE ABILITA’ PREVISTE DALLE LINEE GUIDA

Abilità minime del quinto anno

Definire le abilità minime per BES

Organizzare tipologie produttive compatibili

sotto il profilo dell’efficienza tecnico-economica

e della sostenibilità.

Definire sistemi di coltivazione integrata e

biologica.

Definire sistemi di valorizzazione e salvaguardia

della biodiversità.

Definire sistemi di produzione atti a valorizzare

la qualità dei prodotti.

Individuare modalità per la realizzazione di piani

di difesa rispettosi degli equilibri ambientali.

Individuare modalità specifiche per realizzare

produzioni di qualità nel settore frutticolo -

viticolo.

Individuare e applicare procedure operative

preventive e i DPI specifici per ciascuna attività

Conoscere le caratteristiche delle principali specie frutticole coltivate nel territorio circostante

Individuare gli aspetti della tecnica colturale determinanti ai fini della qualità delle produzioni frutticole ottenute

Definire i principi generali delle tecniche di difesa integrata e biologica dalle avversità biotiche

CONOSCENZE, CONTENUTI ED OBIETTIVI MINIMI DELLA CLASSE QUINTA

Conoscenze

Contenuti dal libro in adozione o altri supporti già menzionati

Obiettivi e contenuti minimi:

Fattori fisici, chimici e biologici che condizionano le produzioni arboree ed arbustive e tecniche di impianto delle coltivazioni arboree.

Principali caratteri morfologici e fisiologia generale della pianta da frutto

I cicli delle piante arboree: annuale, biennale e vitale

Conoscere i caratteri morfologici

essenziali delle piante da frutto

Conoscere le fasi del ciclo annuale

delle piante e il fenomeno

Page 9: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo Anno Scolastico 2016-17 PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO

Tecniche di coltivazione delle specie arboree di interesse per il territorio.

Tecniche di coltura biologica ed integrata applicata alle diverse specie erbacee ed arboree e sistemi di difesa dalle avversità biotiche.

Tecniche per la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità vegetale.

Norme di prevenzione e

protezione relative alla

gestione delle operazioni

manuali e meccaniche di

impianto delle colture

arboree.

L’alternanza di produzione e le tecniche per limitarla

Tecniche di propagazione utilizzate per le piante da frutto e principali portainnesti usati per le diverse specie frutticole

L’impianto del frutteto: dalle scelte fondamentali alle operazioni d’impianto

Impianti accessori per la difesa dalla grandine e dalle gelate primaverili

Potatura e forme di allevamento Il diradamento dei frutti La gestione del suolo Le tecniche di irrigazione in frutticoltura Tecniche di concimazione Raccolta e tecniche di conservazione dei frutti Evoluzione delle tecniche di difesa dalle avversità biotiche Principi generali della difesa integrata Principi generali della difesa biologica Criteri generali e normative in merito all’impiego degli agrofarmaci Esame di alcune avversità biotiche rilevanti in frutticoltura e tecniche di difesa adottate Importanza del recupero e della salvagurardia della biodiversità frutticola Percorsi avviati in Piemonte per il recupero e la valorizzazione delle antiche varietà frutticole Principali prescrizioni relative alla sicurezza sul lavoro per le attrezzature impiegate nella gestione del frutteto

dell’alter a za di produzio e

Definire le operazioni da effettuare

per la realizzazione di un impianto

frutticolo

Conoscere gli aspetti essenziali della

tecnica colturale che condizionano la

qualità delle produzioni frutticole

Conoscere i principi fondamentali

delle tecniche di difesa integrata e

biologica

Defi ire l’i portanza della

salvaguardia della biodiversità in

frutticoltura

Conoscere le modalità corrette per

operare in piena sicurezza

ell’effettuazio e delle diverse operazioni colturali in frutteto

Page 10: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo Anno Scolastico 2016-17 PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO

9) STRUMENTI DI VALUTAZIONE, E NUMERO MINIMO PROVE QUADRIMESTRALI

Prove scritte per la valutazione della conoscenze degli elementi teorici - minimo 2

Interrogazione orale per il recupero delle prove scritte e per la valutazione delle capacità di

esposizione degli argomenti e critiche. -

minimo 1

Esercitazioni pratiche di calcolo per la valutazione delle competenze applicative -

minimo 1

10) CRITERI DI VALUTAZIONE

Livello di conoscenza acquisito per gli argomenti proposti

Capacità di applicare le conoscenze nella risoluzione di casi pratici

Livello di impegno e partecipazione evidenziati dagli studenti nel corso delle lezioni

Capacità di collegamento tra argomenti diversi.

Miglioramento di profitto, impegno e partecipazione rispetto al livello iniziale

11) GRIGLIA DI VALUTAZIONEDEL DIPARTIMENTO

Punteggio in

decimi

Parametri di valutazione

1 - 2 Conoscenza, competenza e impegno nulli

3 - 4 Conoscenze e/o competenze frammentarie e lacunose, scarsa organizzazione del discorso,

incapacità espositiva, terminologia impropria.

Impegno inadeguato

5 Lacune non gravi, difficoltà di comprensione, insicurezza espositiva, terminologia non

sempre appropriata, applicazione delle conoscenze non corretta.

Impegno non costante

6 Conoscenze e/o competenze relative agli obiettivi minimi corrette; applicazione a tratti

impropria, esposizione non del tutto fluida, terminologia corretta, necessità di una guida nel

ragionamento.

Impegno costante

7 Conoscenza abbastanza approfondita, comprensione e competenze adeguate, applicazione

corretta, esposizione abbastanza fluida con una discreta organizzazione del discorso,

terminologia tendenzialmente appropriata, ragionamento corretto ma non sempre autonomo.

Impegno costante e abbastanza efficace.

8 Approfondimento e sviluppo autonomo di conoscenze e competenze, applicazione adeguata,

buone capacità di analisi e sintesi, esposizione fluida e ben organizzata, capacità di

ragionamento autonomo.

Impegno costante, efficace e fattivo

9 - 10 Approfondimento autonomo con rielaborazione critica e valide capacità di collegamento tra

le conoscenze. Competenze eccellenti.

Page 11: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E · PDF fileIstituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” - Pinerolo Anno Scolastico 2016-17 PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO

Pinerolo, 15 ottobre 2016

I docenti di Tecniche di Allevamento Vegetale e Animale

prof. Re Giulio..

prof. Rossi Renato

prof. Martina Dario

prof. Corrao Alfredo