Tecniche creative

46
GLOS SARIO Glossario per il Corso di Teorie e Tecniche del Pensiero Creativo

description

raccolta di tecniche creative in glossario

Transcript of Tecniche creative

Page 1: Tecniche creative

GLOS SARIO

Glossario per il Corso di Teorie e Tecniche

delPensiero Creativo

Page 2: Tecniche creative

GRUPPO 2

Page 3: Tecniche creative

Valentina MassignanMarco Provolo

Nicola MontagutiFrancesca Bonotto

Page 4: Tecniche creative

ss

Page 5: Tecniche creative

Tecniche Creative

Page 6: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

AUTORIVanGundy

ANNO DI CREAZIONEVanGundy, Techniques of Structured Problem Sol-ving, 1988

FINALITà (contesto e atti-vità per la quale è indicata)La finalità principale di questa tecnica è sintetiz-zare un’unica e nuova idea vincente. Seleziona e produce idee che si adattano al contesto comunicativo, creativo, promozionale e pubblici-tario.Inizialmente veniva utiliz-zata solamente allo scopo di creare nuovi prodotti.Collaborazione e valuta-zione di tutte le alternative possibili, sono altre finalità insite nella tecnica stessa.

PROCESSO (modalità di esecuzione e di applicazio-ne della tecnica)Il conduttore-animatore scrive su dei fogli, quan-ti sono i partecipanti del gruppo, la frase-stimolo ciascuno ha un minuto per scrivere sotto stimolo la prima idea che gli viene in mente, per poi passare al compagno di destra il proprio foglio. Questi leg-gerà l’idea soprascritta e ne aggiungerà un’altra con le rappresentazioni della pro-pria fantasia e cosi via fino all’ultimo partecipante. Alla fine del giro ciascu-no avrà un foglio con pa-recchie idee formulate per iscritto. Dall’esame dell’in-sieme di esse si cercherà di sintetizzare un’unica e nuova idea vincente.Un esempio più esplicativo del procedimento di attua-

TITOLO TECNICABrain Wraiting

DESCRIZIONEIl Brainwriting è una tecnica utile a sviluppare il pensiero creativo.E’ la versione grafica su carta del brainstorming.Si basa sui medesimi principi ma ne differisce perché ogni partecipante deve scrivere le proprie idee e proposte su un foglio di carta o su una sche-da.L’obiettivo è quello di inven-tare nuovi prodotti, ma la tec-nica si è dimostrata valida ed efficace per escogitare idee nel campo promozionale e pubblicitario.È una tecnica in cui si coin-volgono 6 persone alle quali viene chiesto di esporre un numero determinato di idee in, al massimo 5 minuti di tempo.

Page 7: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

zione del brainwriting, at-traverso la suddivisione in tappe \ fasi:1-Far sedere sei persone attorno ad un tavolo circo-lare;2-Definire il “problema”;3-Fornire ad ogni parteci-pante un foglio su cui sia stata disegnata una tabella fatta di tre colonne;4-Chiedere ad ogni perso-na di scrivere una possibile soluzione al problema per ogni colonna;5-Ogni persona passa la ta-bella compilata al suo vici-no di destra;6-Ogni partecipante dovrà scrivere altre tre soluzioni legate al problema origina-le e passerà nuovamente il foglio al suo vicino di de-stra;7-Una volta concluso il giro, si discutono e si valu-tano i risultati.

DURATA (tempo di esecu-zione)Solitamente una seduta di brainwriting dura 40 min.Il tempo concesso al sin-golo partecipante per tro-vare le idee necessarie e completare di volta in volta le colonne del foglio asse-gnatogli, variano dai 3 ai 5 minuti.Le sessioni di questa tec-nica generano dalle 50 alle 80 idee.

STRUMENTI (strumenta-zione di supporto)Gli strumenti necessari sono carta e penna.Consigliato l’utilizzo, come supporto, di un tavo-lo, preferibilmente di for-ma circolare, per facilitare l’interazione con le perso-ne vicine e per favorire la comodità dei partecipanti.

CONSIDERAZIONI (dif-ficoltà o controindicazioni nell’applicazione)Questa tecnica precedente-mente spiegata, si suddivide in altre tecniche più specifiche e mirate, quali:1 - BrainWriting Pool2 - BrainWriting 6-3-53 - Idea Card Method4 - BrainWriting Game5 - Constrained BrainWriting6 - Varying the level of con-straint

Durante i numerosi studi e le ripetute applicazioni della tec-nica in questione, non si sono riscontrate difficoltà di nessun genere.Non è sempre vincolante il nu-mero di partecipanti per la rea-lizzazione pratica del metodo.

Page 8: Tecniche creative
Page 9: Tecniche creative

BRAIN WRITING

Page 10: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

guardare da punti di vista diversi, scoprendo nuove prospettive.Questo è quello che si pro-pone di fare la tecnica qui descritta.

AUTORIQuesta tecnica è stata trat-ta da “Una Grande Idea” di Charles Thompson ed è stata presa in considera-zione da Lao-tzu nel libro “ Tao-te Ching”.

FINALITà (contesto e atti-vità per la quale è indicata)La finalità principale è il ribaltamento del punto di vista seguito da intenti cor-relati, come:ampliare e focalizzare con più precisione le considera-zioni negli osservatori, tro-vare punti di vista diversi e sempre nuovi, considerare anche aspetti mai presi in

considerazione, riuscire a vedere oltre la superficie, cogliere il particolare.Può essere adatta alla ri-soluzione di problemi, ma soprattutto alla valutazione e alla prova di un prodotto o servizio.È preferibile nelle attività promozionali, comunicati-ve e pubblicitarie.Può essere utilizzata anche prima del lancio, nel mer-cato, di un nuovo prodotto anche per un azienda non strettamente connessa al campo comunicativo.Utile soprattutto nella valu-tazione del grado di soddi-sfazione di un prodotto e \ o servizio rispetto al target di riferimento.Applicabile a più attività in diversi campi.

PROCESSO (modalità di esecuzione e di applicazio-

TITOLO TECNICAProblem Reversal

DESCRIZIONEÈ un approccio differente dalla tecnica del Brainstor-ming e definibile anche come il suo rovescio.La tecnica del Reversal è un buon mezzo per migliorare e mettere alla prova un prodot-to o un servizio.Si tratta di formulare al con-trario la domanda relativa alla risposta che si vuole ot-tenere, e applicare di conse-guenza i risultati ottenuti.Il mondo è pieno di contrari. Chiaramente, un attributo, un concetto o un’idea è insigni-ficante senza il suo opposto. È l’interazione tra i contrari che fornisce stimoli creativi.Ogni comportamento è insito di atteggiamenti o elemen-ti contrapposti, e cogliendo questi particolari si impara a

Page 11: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

ne della tecnica)Questa tecnica si snoda in varie fasi, quali:- affermazione del proble-ma o formulazione della domanda da porre a rove-scio (cambiamento di as-serzioni positive in negati-ve). - definizione di quello che non è qualcosa (oggetto) e \ o dedurre ciò che ognuno non fa (comportamento). - usare il “cosa succede-rebbe se….” come linea guida (L’autore ha una li-sta di coppie di opposti che descrivono le azioni che possono essere applicate al problema. Basta chie-dere “Cosa succede se ...” e collegare ciascuno degli opposti.).- riflettere con i risulta-ti ottenuti e se necessario cambiare prospettiva e \ o punto di vista.

- sempre partendo dai ri-sultati, trasformare le af-fermazioni in negazioni e viceversa.Un esempio concreto:Una persona svolge un lavoro che la porta a con-frontarsi con problemi di Servizio all’utente.Questa dovrà elencare tutti i modi in cui potrebbe for-nire un servizio carente e non idoneo.Dalla stesura delle qualità e dei modi che può presen-tare un servizio negativo, la persona trae immedia-tamente le idee per un mi-glioramento della presta-zione.Trasforma quindi le in-formazioni ottenute, ro-vesciandole e traendo da queste, modelli utili alla realizzazione di un’opera migliore e più efficiente nei confronti dell’utente.

DURATA (tempo di esecuzio-ne)Dipende dal tempo necessario al partecipante (e \ o parteci-panti) per definire e mettere a fuoco le varie tappe del meto-do.

STRUMENTI (strumentazio-ne di supporto)Il problem reversal si può con-cretizzare mentalmente, ma è molto più comodo utilizzare carta e penna per organizzare meglio le idee e le ipotesi.Elementi essenziali sono un prodotto e \ o un servizio da utilizzare come soggetto del procedimento del metodo pre-visto dalla tecnica.

CONSIDERAZIONI (dif-ficoltà o controindicazioni nell’applicazione)Questa tecnica è utile alla ri-soluzione e soprattutto al mi-glioramento di prodotto e \ o

Page 12: Tecniche creative

Presenta un procedimento di attuazione complesso e quindi necessita di tempo per lo svolgimento.L’assunto di base è l’aper-tura e la predisposizione al cambiamento delle persone che vi prendono parte.Non sono state riscontrate difficoltà o controindica-zioni nell’applicazione.

Page 13: Tecniche creative

PROBLEM REVERSAL

Page 14: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

PROCESSO (modalità di esecuzione e di applicazio-ne della tecnica)Per prima cosa la persona ( o le persone) che partecipa allo svolgimento di questa tecnica devono prendere in considerazione una situa-zione tipo.Analizzarla e spiegarla per poi passare a porre dei que-siti e delle ipotesi relative e conseguenti all’assunto di partenza. In questo modo si creano delle idee diver-se, che devono poi essere prese in considerazione e concretizzate.

Esempio concreto:“Limon”, è il nome di un prodotto presente nel mer-cato dei detersivi per piatti da tempo.Le quote di mercato relati-ve alle vendite sono stabili in quanto, la relativa azien-

da è riuscita a fidelizzare un notevole gruppo di con-sumatori grazie alla costan-te promozione periodica, “prendi 2 paghi 1”.Il prodotto però deve essere rinnovato, ed i costi relativi al restyling non permettono all’azienda di mantenere attiva la promozione.

Ipotesi di base di questa si-tuazione:-i consumatori rimarran-no appagati abbastanza da continuare a comprare sempre lo stesso prodot-to, non notando come ri-levante la mancanza della promozione. (come mai il prodotto è ugualmente ap-pagante?...)- i consumatori delusi, ab-bandonano il prodotto e l’azienda subisce un pro-gressivo calo drastico del-le quote di mercato.(cosa

TITOLO TECNICAAssumption Smashing

DESCRIZIONEÈ una tecnica che favorisce la facilitazione del pensiero creativo fornendo alternati-ve.Questa tecnica è utile per ge-nerare idee elencando le ipo-tesi relative ad un determina-to problema, combinandole a coppie di 2 o più e osservan-do il risultato, cioè la disposi-zione finale delle varie idee.

FINALITà (contesto e attivi-tà per la quale è indicata)Creare una fitta rete di alter-native all’ipotesi di partenza.Valutare altre soluzioni e al-tre interpretazioni della si-tuazione e \ o problema, for-nendo idee nuove e diverse.

Page 15: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

succederà all’azienda?...perché i consumatori ab-bandonano il prodotto?)- non tutti i consumato-ri rimarranno fedeli, ma l’azienda potrebbe acqui-sirne di nuovi rimasti af-fascinati dal restyling del prodotto.(perché alcuni consumatori non rimango-no fedeli?...)- il calo di consumatori entro certi limiti potrebbe non essere significante per l’azienda.(quali sono i li-miti per l’azienda?...)- l’azienda potrebbe ren-dersi conto di aver com-messo un errore rinno-vando il prodotto e quindi deciderebbe di tornare al prodotto nelle condizioni precedenti, riproponendo la promozione tanto attesa dai consumatori.(è credi-bile un ritorno al vecchio prodotto, dopo il restyling,

per i consumatori?...)Procedendo poi nel rag-gruppare queste ipotesi a coppie per caratteristiche o conclusioni deducibili, si arriva a produrre idee più valide e idonee al contesto.

DURATA (tempo di esecu-zione)Non esiste un tempo pre-stabilito ma varia in base al tempo necessario per rea-lizzare la tecnica.

STRUMENTI (strumenta-zione di supporto)Questa tecnica non neces-sita di strumenti per la sua realizzazione.

CONSIDERAZIONI (dif-ficoltà o controindicazioni nell’applicazione)Potrebbe essere fuorvian-te o troppo elaborata, in quanto durante lo svolgi-

mento si potrebbe perdere di vista lo scopo principale.Può essere svolta anche sin-golarmente, ma la presenza di un gruppo (due o più persone) stimola maggiormente la pro-duzione di teorie.Non sono state notate con-troindicazioni nell’applicazio-ne.

Page 16: Tecniche creative
Page 17: Tecniche creative

ASSUMPTION SMASHING

Page 18: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

decisione, si è portati a usare contemporaneamen-te vari atteggiamenti di pensiero. Analizzare con-temporaneamente tutti gli aspetti di una questione, può risultare assai diffici-le. Molto spesso si finisce per privilegiare una parte del ragionamento, una pro-spettiva e questo limita il numero di soluzioni e idee che possono essere trovate. La tecnica dei sei cappelli ha quindi lo scopo di os-servare qualcosa da diversi punti di vista permettendo di superare i limiti abituali cui sottoponiamo i nostri ragionamenti.

PROCESSO (modalità di esecuzione e di applicazio-ne della tecnica)Per realizzare la tecnica si procede indossando i sei cappelli secondo l’ordine

proposto, che però non è rigido, in quanto può esse-re utile mettere uno stesso cappello più volte, per ap-profondire la riflessione, oppure invertire l’ordine. Questa scelta è a discre-zione di chi utilizza la tec-nica e le varianti saranno sempre più auspicabili, con l’aumentare dell’esperien-za.

-Cappello Bianco: Il bian-co indica neutralità, con questo cappello ci si con-centra sui dati di fatto di cui si dispone.

-Cappello Rosso: Il rosso suggerisce sentimenti emo-zioni, si usa per i sentimen-ti e l’emotività.

-Cappello Nero: Il nero in-dica malinconia e pessimi-smo serve per individuare

TITOLO TECNICASei cappelli

DESCRIZIONELa tecnica propone una di-stinzione in sei diversi modi di pensare, visualizzandoli in sei cappelli di colori diversi. I sei modi di pensiero non vogliono esaurire completa-mente tutti i possibili approc-ci, anche se riassumono gli stili principali.

AUTORELa tecnica dei sei cappelli è stata ideata da De Bono, il quale ne scrisse i suoi fun-zionamenti nel libro : “ Sei cappelli per pensare, Rizzoli, Milano, 1991”.

FINALITà (contesto e attivi-tà per la quale è indicata)Il presupposto della tecnica è che quando ci si trova da-vanti a un problema o una

Page 19: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

gli errori e le cose da non fare ed è un tipo di pensiero critico.

-Capello Giallo: Il colore della luce e dell’ottimismo, serve a individuare i bene-fici e i punti di forza di una idea.

-Cappello Verde: Il colo-re del prato e quindi della fertilità, serve per avere creatività e ricercare le al-ternative e le opportunità possibili.

-Cappello Blu: Indica il cielo e la calma, serve per monitorare il lavoro e per mettere insieme le idee al fine di arrivare a una con-clusione.

STRUMENTI (strumenta-zione di supporto)Strumenti: I cappelli,

devono essere reali e colo-rati.

CONSIDERAZIONI (dif-ficoltà o controindicazioni nell’applicazione)Alla fine della tecnica, ci si accorge che normalmente si utilizzano uno, o poco più dei punti di vista appro-fonditi grazie ai cappelli, mentre con questa tecnica è possibile avere numero-se idee. Il gesto di levare un cappello per metterne un altro ha un alto valore simbolico, in quanto que-sto movimento permette di slegarsi dalla prospetti-va precedente per entrare completamente nella nuo-va.

Page 20: Tecniche creative
Page 21: Tecniche creative

SEI CAPPELLI

Page 22: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

PROCESSO (modalità di esecuzione e di applicazio-ne della tecnica)Il primo partecipante, nel ruolo dello zio, ha il com-pito di spiegare al secondo, che interpreta il nipote, il problema da risolvere.Durante l’esposizione del problema, il giovane agisce per rendergli l’esposizione difficile, interrompendolo e pregandolo di rispiegargli con altre parole i concetti che non comprende.L’esercizio è concluso quando il nipote è in gra-do di rispiegare allo zio il problema, usando però il linguaggio elementare e semplice, proprio di un bambino.Anche il resto del gruppo gioca un ruolo attivo, ha il compito di prendere nota delle idee che il dialogo suggerisce, delle intuizioni

e dei passaggi interessanti per scomporre il problema in sottounità.A conclusione del lavoro è utile raccogliere tutte le indicazioni degli osserva-tori in una mappa mentale riassuntiva.

DURATA (tempo di esecu-zione)Il tempo necessario per ar-rivare alla completa sem-plificazione del concetto.

STRUMENTI (strumenta-zione di supporto)Non sono necessari stru-menti si supporto in questa tecnica.Utile per il gruppo che ascolta prendere appunti e quindi munirsi di carta e penna.

TITOLO TECNICAZio - nipote

DESCRIZIONENella tecnica dello zio – ni-pote, si realizza una vera e propria simulazione tra due persone di cui una gioca a fare il ruolo dello zio e l’altra quello del nipote.

FINALITà (contesto e attivi-tà per la quale è indicata)La tecnica è particolarmente efficace perché costringe ad una continua riformulazione del problema, alla ricerca dei suoi elementi fondamentali e più semplici.Si tratta di una continua semplificazione che porta ad individuare gli elementi strutturali del problema ren-dendoli più chiari.

Page 23: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

CONSIDERAZIONI (dif-ficoltà o controindicazioni nell’applicazione)Non ci sono difficoltà o controindicazione nell’uso di questo metodo.La presenza di un gruppo di partecipanti con ruolo di ascoltatori è utilissima allo sviluppo del procedimento, ma non essenziale.

Page 24: Tecniche creative
Page 25: Tecniche creative

ZIO - NIPOTE

Page 26: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

punti di vista, modifican-do la propria prospettiva e quindi l’oggetto della tec-nica.

PROCESSO (modalità di esecuzione e di applicazio-ne della tecnica)L’acronimo SCAMPER sta per:S - Substitut – Sostituire elementi con altriC - Combine – Combinare, integrare, unireA - Adapt – AdattareM - Modify – Modificare, trasformareP - Put to another use – Uti-lizzare per un altro scopoE - Eliminate – Rimuovere elementi, semplificareR - Reverse – Capovolgere la prospettivaProprio questi sono i pas-saggi da seguire per la corretta esecuzione della tecnica.

DURATA (tempo di esecu-zione)La tecnica non ha una du-rata prestabilita, in quanto il procedimento e la sua complessità dipendono da diversi fattori, quali il nu-mero di partecipanti, l’am-bito operativo e molti altri.

STRUMENTI (strumenta-zione di supporto)Supporto sul quale poter annotare, scrivere, dise-gnare.Eventuale presenza di un Tutor (non obbligatoria).

CONSIDERAZIONI (dif-ficoltà o controindicazioni nell’applicazione)Per ogni prospettiva è im-portante concentrarsi a fon-do e riflettere attentamente perché questa tecnica, an-che se utilizza i principi del BRAINSTORMING e

TITOLO TECNICAScamper

DESCRIZIONELa tecnica dello SCAMPER ti assiste, attraverso una checklist, sia nella riflessione sui cambiamenti che potre-sti apportare ad un prodotto già esistente, sia nello svi-luppo di un nuovo prodotto. Si appoggia alla tecnica del BRAINSTORMING.

AUTORIQuesta tecnica è stata crea-ta da Bob Eberle, ma è stata commercializzata da Micha-el Michalko, nel libro “Thin-kertoys” pubblicato nel 2006.

FINALITà (contesto e attivi-tà per la quale è indicata)Utilizzando la SCAMPER è possibile osservare un pro-getto, un idea, un comporta-mento, un prodotto da vari

Page 27: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

quindi della libera espres-sione delle idee, ha la ca-ratteristica di indirizzare il pensiero verso un percor-so piuttosto definito. Ogni prospettiva, infatti conduce ad una modalità di riflessio-ne specifica e differente. Al termine di ogni riflessione è utile cambiare posizione o alzarsi in piedi per qual-che secondo; in sostanza è consigliabile fare qualsiasi cosa che possa creare uno stacco con la prospettiva precedente. Come già se-gnalato, la presenza di un tutor o di un Coach può aiutare nello svolgimento della tecnica, tuttavia essa è eseguibile anche da soli o in gruppo senza questa ne-cessità di “guida”.

Page 28: Tecniche creative
Page 29: Tecniche creative

SCAMPER

Page 30: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

Tuttavia lo “Storyboard system” viene diffuso a partire dal lavoro di Walt Disney, per i suoi film di animazione.

ANNO DI CREAZIONE1928

FINALITà (contesto e atti-vità per la quale è indicata)La tecnica descritta per-mette di dare forma (o me-glio pre-forma) alle proprie idee, alle idee condivise o semplicemente alle idee di altre persone. Questo fa si che si possano individuare delle interconnessioni tra le idee inserite nello Sto-ryboard, che possono con-tribuire alla soluzione del problema.

PROCESSO (modalità di esecuzione e di applicazio-ne della tecnica)

Ogni partecipante alla tec-nica (anche 1 solo la può compiere individualmen-te) condivide le sue idee, che vengono considerate egualmente importanti al pari di tutte. Utilizzando una lavagna o un software, è possibile partire da una serie di argomenti chiave sotto cui inserire conside-razioni, categorie, spunti generali e tutto ciò che vie-ne alla mente. Al di sotto di questi punti chiave, biso-gna poi creare dei sottoar-gomenti, in cui andranno a cadere di volta in volta, le idee generate dalla tecnica, che devono fornire suppor-to alle affermazioni, intui-zioni, problemi (ecc.ecc.) posti al di sopra.

DURATA (tempo di esecu-zione)La tecnica non ha una du-

TITOLO TECNICAStory boarding

DESCRIZIONELa tecnica dello Storyboard è un popolare metodo che permette di facilitare il pen-siero creativo, che si prefigge lo scopo di riunire le pro-prie idee, e quelle degli altri partecipanti eventualmente presenti, nello stesso lavoro, allo scopo di visualizzarle e risolvere i problemi posti. Il termine visualizzazione im-plica la creazione di un vero e proprio disegno, in quanto uno Storyboard è una sorta di linea temporale grafica, in cui vengono rappresentate le “scene” (o le idee in forma grafica) in sequenza.

AUTOREQuesta tecnica nasce con l’avvento del cinema, dall’idea di Sergei Eisestein.

Page 31: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

rata prestabilita, in quanto il procedimento e la sua complessità dipendono da diversi fattori, quali il nu-mero di partecipanti, lo scopo prefisso, la fertilità delle menti e l’importanza dello svolgimento.

STRUMENTI (strumenta-zione di supporto)Supporto sul quale poter disegnare e scrivere, sia esso cartaceo di grandi o piccole dimensioni, o sof-tware.Eventuale presenza di un Storyboarder che può co-ordinare l’attività (tuttavia non necessario).

CONSIDERAZIONI (dif-ficoltà o controindicazioni nell’applicazione)Esistono diverse tipologie di Storyboarding, indivi-duate nelle principali cate-

gorie di: “Pianificazione”, “Idee”e “Comunicazione ed organizzazione”. E’ molto importante nel corso dello svolgimento della tecnica, considerare ogni apporto importante, senza scartare o giudicare illogica o senza senso alcu-na idea. Pensare positivo e lasciare da parte ogni criti-ca, aiuta la fertilità del pro-cesso favorendo il pensiero creativo.

Page 32: Tecniche creative
Page 33: Tecniche creative

STORYBOARDING

Page 34: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

counseling in Italia non è una professioneregolamentata: lo Stato non indica cioé i requisiti minimi necessari per eser-citarla. Non esiste alcuna normativa di riferimento, nessun percorso formativo obbligatorio né tanto meno l’obbligo per il professioni-sta di iscrizione ad un qual-che albo professionale. In questo quadro normati-vo chiunque può definirsi counselor ed esercitare il counseling.

FINALITà (contesto e atti-vità per la quale è indicata)Il counseling, risulta essere un’importante strumento relazionale; è un proces-so di dialogo e reciprocità tra due persone median-te il quale un “consulen-te” aiuta chi lo consulta a prendere delle decisioni, ad

agire in rapporto a queste e a fornire un’accurata ed attenta informazione, con adeguato sostegno, anche di tipo psicologico. Si oc-cupa di problemi non spe-cifici (prendere decisioni, miglioramento delle rela-zioni interpersonali) e con-testualmente circoscritti (scuola, famiglia, lavoro), pertanto può essere appli-cato in svariati campi. In ultimo, è utile conside-rare l’origine etimologica del termine; Il sostanti-vo counseling deriva dal verbo inglese to counsel che risale a sua volta dal verbo latino consulo-ĕre, traducibile in “consola-re”, “confortare”, “venire in aiuto”. Quest’ultimo si compone della particella cum (“con”, “insieme”) e solĕre (“alzare”, “solle-vare”), sia propriamente

TITOLO TECNICACounseling

DESCRIZIONEIl termine COUNSELING (o anche counselling secondo l’inglese britannico) indica un’attività professionale che tende ad orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità del cliente promuovendone atteggiamenti attivi, proposi-tivi e stimolando le capacità di scelta.Il termine counselor inizia ad essere utilizzato a partire dagli anni novanta nei corsi di formazione organizza-ti da scuole di psicoterapia e nell’associazionismo fi-nalizzato a regolamentare tale attività. Solamente nel 2000 nascono le prime due associazioni di counseling, riportate dal CENL (Confe-rence of European National Librarians). Attualmente il

Page 35: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

come atto che nell’accezio-ne di “aiuto a sollevarsi”. È omologo un altro verbo latino: consulto-āre, iterati-vo di consultum, participio passato di consulo, col si-gnificato di “consigliarsi”, “deliberare”, “riflettere”.Ciò pone il termine tra le forme del verbo italiano “consultare” come ricor-so a competenze superiori per necessità contingenti. La traduzione di counse-ling nel termine italiano consulenza è controversa in quanto un altro termine, consulting, ha in inglese il medesimo significato.È altresì problematica la sua traduzione con “consi-glio”. La similarità lingui-stica tra le parole “counse-ling” e “consiglio” può infatti trarre in inganno.Infatti il COUNSELING si differenzia dal “consiglio”

perché la relazione si svol-ge con un esperto ed è fi-nalizzata alla ricerca di una strategia che possa rendere possibili delle scelte o delle modifiche, e non è paritaria come nel caso del suggeri-mento.

ANNO DI CREAZIONE2000 circa.

PROCESSO (modalità di esecuzione e di applicazio-ne della tecnica)Per quanto riguarda l’attua-zione della tecnica, si parla di “attività di counseling”; essa è svolta da un counse-lor : persona professional-mente in grado di aiutare un interlocutore in proble-matiche personali, private e talvolta emotivamentesignificative. In base al ba-gaglio di abilità possedu-te, le competenze proprie

all’attività di counseling pos-sono essere presenti nell’atti-vità di diverse figure profes-sionali quali psicologi, medici, assistenti e operatori sociali, educatori professionali. Essa è finalizzata a “consentire ad un individuo una visione reali-stica di sé e dell’ambiente so-ciale in cui si trova ad operare, in modo da poter meglio af-frontare le scelte relative alla professione, al matrimonio, alla gestione dei rapporti in-terpersonali, con la riduzione al minimo della conflittualità dovuta a fattori soggettivi”, ed è inoltre “un’attività di com-petenza relazionale che utiliz-za mezzi comunicazionali per agevolare l’autoconoscenza di se stessi attraverso la consape-volezza e lo sviluppo ottima-le delle risorse personali per migliorare il proprio stile di vita in maniera più soddisfa-cente e creativo”. Il counselor

Page 36: Tecniche creative

ha il compito di “favorire lo sviluppo e l’utilizza-zione delle potenzialità del cliente, aiutandolo a superare eventuali proble-mi di personalità che gli impediscono di esprimersi pienamente e liberamente nel mondo esterno; il su-peramento del problema, la vera trasformazione, co-munque, spetta solamente al cliente: il counselor può solo guidarlo, con empatia e rispetto, a ritrovare la li-bertà di essere se stesso”.In ultimo, la pratica può essere svolta con singoli soggetti o con gruppi di in-dividui, in ambito privato (individuale, di coppia, fa-miliare), comunitario (sco-lastico, religioso, inter-culturale, etc.), lavorativo (aziendale, socio-lavorati-vo, etc.) e socio-assisten-ziale (artistico, esistenzia-

le, sociale, etc.).

DURATA (tempo di esecu-zione)La durata non è definibi-le, in quanto dipendente da variabili quali il grado di empatia, il numero dei soggetti, il grado di appli-cazione, l’importanza del risultato, la qualità del ri-sultato e molti altri.

STRUMENTI (strumenta-zione di supporto)La presenza indispensabi-le del counselor e qualsiasi strumento ad egli necessa-rio.

CONSIDERAZIONI (dif-ficoltà o controindicazioni nell’applicazione)In merito a quanto precisa-to nella descrizione, è im-portante sottolineare che il counselor non è dottore

in nessuna materia (alme-no che non possegga un diploma di laurea), non è iscritto a un Ordine profes-sionale, non è uno psicolo-go, non è un psicoterapeu-ta, non è uno psichiatra, non è uno psicoanalista. Molte sono le critiche mosse al counseling, quali: il fatto che non esiste una regolamentazione della professione del counselor e la ambiguità della pro-fessione, che rientra nella sfera della psicologia ma che non è esercitata da uno psicologo;quindi il counselor compie un’eser-cizio abusivo, non essendo dottore in materia e non essendo iscritto all’Albo.

Page 37: Tecniche creative

COUNSELING

Page 38: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

e potenzialità terapeutiche della musica.Alcuni studiosi hanno so-stenuto che la musica è un linguaggio universale, in grado di parlare diretta-mente al cervello, integran-do i fenomeni biologici del corpo con l’attività dei neuroni.La musica inoltre è in gra-do di stimolare i processi cognitivi nei bambini, in-fatti la melodia, il ritmo e la caratteristica ripetitività, stimolano i processi cere-brali di formazione della memoria a lungo termine. I suddetti processi sareb-bero alla base dell’evolu-zione del linguaggio, tanto che alcuni metodi di istru-zione musicale potrebbero rivelarsi di aiuto nei casi di difficoltà di lettura.Altri recenti studi hanno dimostrato che l’ascolto

della musica è in grado di attivare alcune aree della corteccia, infatti l’emisfero destro, che domina i pro-cessi creativi, coglierebbe il timbro della musica e la melodia; l’emisfero sini-stro, che domina i processi logici, “analizzerebbe” il ritmo e l’altezza dei suoni, coinvolgendo anche le aree del linguaggio;da tutto ciò non può che emergere l’importanza for-mativa della Musico peda-gogia.Questa tecnica ha le finalità di:- indurre, stimolare e cre-are le condizioni per uno stato di benessere emotivo;- sviluppare la stabilità e la flessibilità psico-fisica;- attivare processi di socia-lizzazione e di scambio co-municativo ed espressivo interpersonale;

TITOLO TECNICAMusicopedagogia

DESCRIZIONELa musico pedagogia è un metodo pedagogico clinico con marchio registrato pre-sentato la prima volta dal presidente dell’ ANPEC in occasione del Congresso “Pedagogia Clinica e Peda-gogisti clinici”, tenutosi a Firenze nei giorni 31 ottobre - 1° novembre 1998, che si basa sull’elemento ritmico - sonoro.

ANNO DI CREAZIONE1° novembre 1998

FINALITà (contesto e attivi-tà per la quale è indicata)Gli studi che portano alla co-struzione di questa tecnica, nascono per approfondire la natura delle dinamiche di in-terazione fra musica-cervello

Page 39: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

- potenziare le capacità co-gnitive ed immaginative.La Musico pedagogia ha definito alcune delle pos-sibili modalità d’intervento pedagogico clinico fina-lizzate alla costituzione di una dimensione di ascol-to nella particolarità di un contesto accogliente attra-verso l’utilizzo di canali di comunicazione non verba-le e impiegando una me-diazione sonoro musicale quale veicolo di relazione ed elementocatalizzatore delle emo-zioni e dell’ espressività personale. Si è potuta os-servare inoltre un’intensifi-cazione delle trasformazio-ni esperienziali, in quanto interscambi tra dimensioni sensoriali e cognitive di-verse. Questo ha auspica-to e indotto con maggiore frequenza una vera e pro-

pria riorganizzazione delle competenze, un consoli-damento dell’autostima da parte della persona e quindi un’incentivazione del po-tenziale di apprendimento.

PROCESSO (modalità di esecuzione e di applicazio-ne della tecnica)L’approccio musico peda-gogico, pur facendo capo ad uno specifico orienta-mento metodologico, è stato articolato secondo tre possibili opzioni operative:I) tecniche che sollecitano la capacità della persona di elaborare il proprio mon-do interno sulla scorta di suggestioni ed esperienze mediate da materiali, di-namiche e contesti sonoro-musicali vissuti o agiti in presenza e in relazione con il pedagogista clinico;2) tecniche che agiscono

direttamente sui diversi ambiti di competenze che il soggetto può concretamente attivare nelsetting pedagogico clinico, in un ambiente educativo intensi-vo in cui lo specialista assume prevalentemente funzioni dirispecchiamento e di conferma positiva;3) tecniche che stimolano una risposta creativa da parte del-la persona alle situazioni e consegne operative definite all’interno di una mediazione espressiva corporeo - sonoro - musicale, con la duplice fun-zione di catalizzatore e di con-tenitore dell’esperienza stessa, per attivare nuove dimensioni di consapevolezza operativa e relazionale.Le varie tecniche della musico pedagogia favoriscono l’aper-tura comunicativa, sollecitan-do e consolidando l’autostima della persona verso una più positiva e profonda percezio-

Page 40: Tecniche creative

ne della propria dimensione corporea e sensoriale.L’impiego di queste meto-diche musico pedagogiche rappresenta una fase ope-rativa di intervento peda-gogico - clinico, in quanto le diverse esperienze del metodo costituiscono sia il momento di osservazio-ne e di ascolto pedagogico - clinico di dinamiche non verbali, sia il momento di sollecitazione relazionale ed espressiva della persona in ambito di gruppo. È opportuno sottolineare che metodo pedagogico - clinico della musico peda-gogia è rivolto a soggetti e a gruppi in ogni età, e ri-sulta efficace attraverso un tipo di approccio integrato nell’affrontare varie pro-blematiche comunicative e socio-affettive.

DURATA (tempo di esecu-zione)Non è stabilito un preciso tempo di esecuzione

STRUMENTI (strumenta-zione di supporto)La Musico pedagogia è una modalità di approccio sensoriale - percettivo, che utilizza l’elemento sonoro e ritmico e che permette lo sviluppo di un tipo di co-municazione non verbale, capace di garantire ampi ri-svegli e nuove potenzialità. Questo metodo implica due modalità:- utilizzo di strumenti- ascolto di materiale sono-ro pre-registrato. L’utilizzo di strumenti mu-sicali induce il soggetto ad esprimersi in maniera libera, superando ogni ini-bizione, vincendo stati an-siogeni, conquistando, nel

contempo, la capacità di interpretare i bisogni e le esigenze altrui, prima tappa di inserimento sociale.L’ascolto di materiale sono-ro pre-registrato favorisce l’attenuazione della aggres-sività, il raggiungimento e ripristino di equilibri toni-co-muscolari, psico - biolo-gici ed emotivo - affettivi.Attraverso l’ascolto musi-cale si può favorire lo svi-luppo di competenze logi-che e creative, facendo, nel contempo, vivere al sogget-to esperienze corporee ad effetto distensivo.

Page 41: Tecniche creative

MUSICOPEDAGOGIA

Page 42: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

persona di sviluppare l’ascolto attivo e di gene-rare una corrente simpatia nei riguardi dell’autore e nelle idee; consente inol-tre di concentrare l’energia sugli aspetti positivi, piut-tosto che su quelli negativi e questo è un buon presup-posto per l’esame obiettivo della proposta.

PROCESSO (modalità di esecuzione e di applicazio-ne della tecnica)L’Avvocato dell’Angelo si compone di tre fasi:1. Ascoltare l’idea e riformularla con parole nostre, verificando se l’in-terlocutore concorda con il senso della riformulazione: “Se ho capito bene, la tua idea è…”. Scopo di questa fase è verificare la reale comprensione del concet-to trasmesso e di segnalare

attenzione ed interesse alla proposta;2. Cercare nell’idea un aspetto, anche sempli-ce, che apprezziamo: “Ciò che mi piace della tua idea è…”. Questo apprezza-mento deve essere sincero e obbliga ad un atteggiamen-to costruttivo nei confronti della proposta… si attivano più facilmente sentimenti di collaborazione piuttosto che di diffidenza;3. Analisi obiettiva dell’idea, in cui possiamo trovare punti deboli o cri-ticità che tuttavia andranno esposte all’interlocutore attraverso una domanda di attivazione: “E come pensi di superare il problema re-lativo a…”.

TITOLO TECNICAAvvocato dell’angelo

DESCRIZIONEÈ una tecnica di origine americana di accettazione delle nuove idee destinata a sviluppare in ciascuno un atteggiamento di ascolto at-tivo e costruttivo. È proprio il contrario dell’Avvocato del diavolo, ossia l’atteggiamen-to che tutti tendiamo ad as-sumere di fronte a situazioni nuove o diverse dal solito.

FINALITà (contesto e attivi-tà per la quale è indicata)Questa tecnica nella sua sem-plicità permette di valutare meglio e di non scartare a priori le nuove idee proposte, cercando di insegnare un dif-ferente approccio per la valu-tazione delle idee.La tecnica dell’avvocato dell’angelo permette alla

Page 43: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss

AVVOCATODELL’ANGELO

Page 44: Tecniche creative

The End ...

Page 45: Tecniche creative

ss

Page 46: Tecniche creative

ss

ss

ss

ss

ss GRUPPO 2 :

Valentina MassignanMarco Provolo

Nicola MontagutiFrancesca Bonotto