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Predicatore di pace Speciale Patrono Predicatore di pace Oratorio Eden Proposte d’estate Accoglienza Inaugurazione della nuova Casa Agape Una copia 1,50 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 21 - Anno 26º Domenica 29 maggio 2011 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI CBM srl Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo) Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307 www.cbmimballaggi.it - [email protected] Le scatole sempre pronte... ...per muovere i vostri abiti. CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto a magazzino, ideale per il settore tessile, le imprese di traslochi ed i privati. - Consegne all’istante - Varie misure pronte - Tanti accessori - Prezzi convenienti Gruppo www.apvd.it CBM srl Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo) Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307 www.cbmimballaggi.it - [email protected] Le scatole sempre pronte... ...per muovere i vostri abiti. CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto a magazzino, ideale per il settore tessile, le imprese di traslochi ed i privati. - Consegne all’istante - Varie misure pronte - Tanti accessori - Prezzi convenienti Gruppo www.apvd.it • sdoganamenti import export • specialisti nelle formalità doganali e di trasporto con i paesi dell’Est • magazzino doganale proprio di temporanea custodia di merci estere • trasporti e spedizioni internazionali • linea direttissima plurisettimanale Bulgaria-Italia-Bulgaria Consulente Commercio estero • Diritto Doganale Comunitario Import Export • Iva Comunitaria e Nazionale • Accise • Centro Elaborazione dati Intrastat • Contenzioso doganale Docenze • Formazione Aziendale in materia Doganale • www.samasped.com - [email protected] Carpi (Mo), via dei Trasporti, 2/a - tel. 059 657.001 · fax 059 657.044 www.cadmestieri.com - [email protected] dott. Franco Mestieri Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro 6 PAGINA PAGINA 20 PAGINA Persone Inform@etica Valori e comunicazione ai tempi di internet 10 Mirandola Impegni mantenuti La Fondazione presenta il bilancio PAGINA 9 Ospedale Ramazzini sempre più giù Fuori uso gli ascensori per barellati PAGINA 7 Ferrovie C’è bisogno di treno Le responsabilità di enti e istituzioni Si EDITORIALE EDITORIALE Le sfide del futuro interpellano la Chiesa Realismo cristiano 2 PAGINE 11/14 Oratorio Eden Proposte d’estate è aperta lunedì 23 maggio in Vaticano la 63ª assem- blea generale dei Vescovi italiani con la prolusione del presidente cardinale Angelo Bagnasco. Il vesco- vo Elio Tinti non ha potuto essere presente all’assise ma ci invita a cogliere le conclusioni di questo importante appuntamento di vita e di comunione ecclesiale. Il lavoro, la famiglia, la scuola, la vita e i giovani: al centro della prolusione del cardinal Bagnasco c’è la realtà della società italiana, quella che definisce “la ‘normalità’ del giorno per giorno”. E c’è un appello convinto: “Diamo fiducia alla voglia di futuro, tanto più che il mondo sembra attendere da noi proprio questo”. Le parole del presidente della Cei sono chiare: “Se non parliamo ad ogni piè sospinto, non è perché siamo assenti, anzi, ma perché le cose che contano spesso sono già state dette, e ripeterle in taluni casi non serve”. Anche in questa occasione il presidente della Cei ha parole molto chiare sulla crisi della politica e della rappresentanza: “L’Italia - ripete - non è solo certa vita pubblica”. E’ una recita a tratti inguardabile e a tratti noiosa. Ma allora serve cambiare registro. Serve quella costante attenzione alla realtà, che rappresenta la via della Chiesa in Italia: il cardinal Fede e cultura Bilancio di un triennio Speciale Patrono Accoglienza Inaugurazione della nuova Casa Agape Pag. 4 Pag. 15 Pag. 17 Tanti ospiti e amici al saggio di fine anno del Nazareno. Alimenti e cibi “tricolore” l’omaggio di ottanta alunni al 150° dell’Unità d’Italia Tavola vincente Tavola vincente

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Predicatoredi pace

Speciale Patrono

Predicatoredi pace

Oratorio Eden

Proposte d’estate

AccoglienzaInaugurazionedella nuova Casa Agape

Una copia 1,50Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)

Numero 21 - Anno 26ºDomenica 29 maggio 2011

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

CBM srlVia Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo)Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307www.cbmimballaggi.it - [email protected]

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dott. Franco Mestieri

Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro

6PAGINA

PAGINA20PAGINA

Persone

Inform@eticaValori e comunicazioneai tempi di internet

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Mirandola

ImpegnimantenutiLa Fondazione presentail bilancio

PAGINA9

Ospedale

Ramazzinisempre più giùFuori uso gli ascensoriper barellati

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Ferrovie

C’è bisognodi trenoLe responsabilitàdi enti e istituzioni

Si

EDITORIALEEDITORIALE

Le sfide del futuro interpellano la Chiesa

Realismo cristiano

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PAGINE11/14

Oratorio Eden

Proposte d’estate

è aperta lunedì 23 maggio in Vaticano la 63ª assem-blea generale dei Vescovi italiani con la prolusionedel presidente cardinale Angelo Bagnasco. Il vesco-vo Elio Tinti non ha potuto essere presente all’assise

ma ci invita a cogliere le conclusioni di questo importanteappuntamento di vita e di comunione ecclesiale.

Il lavoro, la famiglia, la scuola, la vita e i giovani: al centrodella prolusione del cardinal Bagnasco c’è la realtà dellasocietà italiana, quella che definisce “la ‘normalità’ delgiorno per giorno”. E c’è un appello convinto: “Diamofiducia alla voglia di futuro, tanto più che il mondo sembraattendere da noi proprio questo”.Le parole del presidente della Cei sono chiare: “Se nonparliamo ad ogni piè sospinto, non è perché siamo assenti,anzi, ma perché le cose che contano spesso sono già statedette, e ripeterle in taluni casi non serve”. Anche in questaoccasione il presidente della Cei ha parole molto chiaresulla crisi della politica e della rappresentanza: “L’Italia -ripete - non è solo certa vita pubblica”. E’ una recita a trattiinguardabile e a tratti noiosa. Ma allora servecambiare registro.Serve quella costante attenzione alla realtà, cherappresenta la via della Chiesa in Italia: il cardinal

Fede e culturaBilancio di un triennio

Speciale Patrono

AccoglienzaInaugurazionedella nuova Casa Agape

Pag. 4 Pag. 15 Pag. 17

Tanti ospiti e amici al saggiodi fine anno del Nazareno.Alimenti e cibi “tricolore”

l’omaggio di ottanta alunnial 150° dell’Unità d’Italia

TavolavincenteTavolavincente

2 29 maggio '11

VI Domenica di Pasqua

Acclamate Dio,voi tutti della terraDomenica 29 maggioLetture: At 8,5-8.14-17; Sal 65; 1 Pt 3,15-18; Gv 14,15-21Anno A - II Sett. Salterio

In

Dal Vangelo di Giovanni

quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Se mi amate, osserverete i miei comanda-menti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà

un altro Paràclito perché rimanga con voi persempre, lo Spirito della verità, che il mondo nonpuò ricevere perché non lo vede e non lo conosce.Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voie sarà in voi.Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora unpoco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mivedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quelgiorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voiin me e io in voi.Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva,questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amatodal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifeste-rò a lui».

manifesta. L’amore èl’epifania di Dio, il luogodel dono dello Spirito, del-l’incontro con la Trinità, dellamanifestazione di Gesù. Sa-lendo al cielo e sottraendola sua presenza visibile, Gesùnon lascia soli i suoi disce-poli, semplicemente si ren-de presente in modo diversoda prima. Per quanto riguar-da l’amore, se ne sottolineala concretezza: non le paro-le, non le idee, ma i fatti. Ènella concretezza della ca-rità, del dono di sé, che siincontra la presenza del Si-gnore.E a proposito dello Spirito,si afferma una opposizionefra i discepoli e il mondo. Ilmondo non è in grado dicapire e di ricevere lo Spiri-to. Le manifestazioni delloSpirito sono visibili, eppureil mondo è incapace di scor-gerle perché il suo sguardovede solo ciò che gli inte-ressa. Per essere illuminatidallo Spirito occorre uscireda se stessi. Ma se è veroche il mondo non riconoscelo Spirito, Gesù sottolineache invece lo Spirito è com-preso dai discepoli.

L’intima e spirituale pre-senza dello Spirito è la nuovapresenza di Gesù, èl’«attualità» di Gesù: «nonvi lascerò orfani, ritorneròda voi» (14,16). È grazieallo Spirito che i discepolicomprenderanno la realtàprofonda di Dio, di Gesù edi loro stessi. Gesù avverte,più avanti, che i discepolisaranno odiati dal mondo eperseguitati. Ma insiemeassicura ad essi che l’odiodel mondo e la persecuzio-ne saranno l’ambiente in cuisi manifesterà la testimo-nianza dello Spirito e la loro.Nel grande processo tra Cri-sto e il mondo, che si svol-ge entro la storia, lo Spiritodepone in favore di Gesù.Davanti all’ostilità che in-contreranno, i discepoli sa-ranno esposti al dubbio, alloscandalo e allo scoraggia-mento. Lo Spirito difende-rà Gesù nel loro cuore, lirenderà sicuri nella lorodisobbedienza al mondo. Idiscepoli avranno bisognodi certezza: lo Spirito glie-la donerà.

Monsignor BrunoMaggioni

Matthias Grünewald, Resurrezione (1515), Colmar

La liturgia di questa dome-nica continua la lettura delcapitolo 14 del vangelo diGiovanni, di cui si è giàletto la prima parte dome-nica scorsa. Il tema è l’amo-re, come appare dall’ini-zio («se mi amate...») edalla conclusione («chi miama sarà amato dal Padremio e anch’io lo amerò emi manifesterò a lui»). Mi

sembra che le idee domi-nanti siano due. La prima èche il criterio più adatto perverificare la realtà dell’amorea Cristo è l’obbedienza allasua volontà, cioè l’osservan-za concreta dei comanda-menti, che in Giovanni siriducono al comandamentodell’amore fraterno. E laseconda: la pratica dell’amo-re è il luogo in cui Gesù si

Maestro di Flémalle,Trinità (1410), Francoforte

Bagnasco cita espressamentei grandi discorsi di GiovanniPaolo II a Loreto e Palermoripresi e rilanciati da Bene-detto XVI al Convegno ec-clesiale di Verona. In questosenso, è ribadita la linea a“rigenerare continuamente ilcattolicesimo popolare oggisotto sfida da parte di unsecolarismo per lo più intesocome fatale e dagli esiti ine-vitabili, quando invece è, adosservare bene, anch’esso at-traversato da contraddizioni,dunque tutt’altro che impos-sibile da affrontare a visoaperto”.Il punto non è dunque rincor-rere un dibattito che sembra

strutturalmente assumere i tonidella rissa, ma mettersi nel-l’ottica dell’investimentoeducativo e delle generazioninuove. Qui forse, anche allaluce di quello che succede inSpagna e dei dati sulla disoc-cupazione giovanile che sonodrammatici anche in Italia, èil vero nodo della questione.Stiamo invecchiando male,verrebbe da dire guardandodiversi indicatori. Ed allorabisogna invertire la tenden-za. La partita è dunque com-plessa, è una partita relativaproprio al futuro, per cui nonserve unirsi “al coro deicatastrofisti”. Serve quel rea-lismo cristiano che sa coniu-

gare la fedeltà all’identità ealla creatività dell’intrapren-dere. Certo non è facile, an-che all’interno della Chiesa edel mondo cattolico ci sonodelle ombre, come dimostra-no i recenti casi di pretipedofili: “Ma le ombre, an-che le più gravi e dolorose,non possono oscurare il beneche c’è”.Di questo siamo convinti maoccorre trasformare le comu-nità cristiane in luoghi dove“l’adesione alla dottrina oggi,in generale, segue l’incontro”e dove creare ambienti propi-zi per elaborare simili espe-rienze.

Not

ontinua dalla primaC Realismo cristianoSull’integrità dei sacerdoti non si può transigere“Sull’integrità dei nostri sacerdoti non possia-mo transigere, costi quel che costi. Anche unsolo caso, in tale ambito, sarebbe troppo. Quan-do poi i casi si ripetono, lo strazio è indicibile el’umiliazione totale”. A ripetere il “grido ama-ro” risuonato nella stessa aula lo scorso anno, èstato il cardinale Angelo Bagnasco, presidentedella Cei. “Ma le ombre, anche le più gravi edolorose, non possono oscurare il bene che c’è”,ha proseguito il cardinale confermando “stima egratitudine al nostro clero che si prodiga confedeltà, sacrificio e gioia, nella cura delle comu-nità cristiane”. Citando, nella prolusione la let-tera della Congregazione per la Dottrina dellaFede per le “linee guida” riguardo ai casi diabusi sessuali da parte del clero, il cardinaleBagnasco ha parlato di “un’infame emergenzanon ancora superata, la quale causa danni incal-colabili a giovani vite e alle loro famiglie, cuinon cessiamo di presentare il nostro dolore e lanostra solidarietà”, e ha reso noto che “da oltreun anno, su mandato della Presidenza Cei, è allavoro un gruppo interdisciplinare di esperti

proprio con l’obiettivo di ‘tradurre’ per il nostroPaese le indicazioni provenienti dalla Congre-gazione”, e il cui esito “sarà presto portatoall’esame dei nostri organismi statutari”.Preghiera per l’ItaliaGiovedì 26 maggio i vescovi si recheranno nellaBasilica di Santa Maria Maggiore e, alla presen-za del Papa, pregheranno per l’Italia nel 150°anniversario dell’Unità d’Italia. Siamo tutti in-vitati ad unirci alla preghiera dei nostri Pastori.Legge sul “fine vita” una priorità“Un approdo non solo importantissimo per lefamiglie che hanno al proprio interno casi ricon-ducibili alla evocata situazione, ma anche alta-mente significativo per la composizione calibratae ispirata al principio di precauzione dei beni ingioco, senza dimenticare che - come afferma laCostituzione - la salute è fondamentale dirittodell’individuo, ma anche interesse della collet-tività”. Nella prolusione all’Assemblea dellaCei, il cardinale Bagnasco ha espresso cosìl’auspicio che il ddl sul fine vita ottenga “ilconsenso più largo da parte del Parlamento”.

329 maggio '11

Da giugno a settembre: i media, la cultura, i problemi etici

Tra comunicazione e comunione

In

Benedetta Bellocchio

questo ultimo scorciodell’anno pastorale ein apertura del prossi-mo la comunità eccle-

siale carpigiana sarà chiama-ta a vivere alcuni appunta-menti che toccano l’ambitodella cultura e della comuni-cazione.

Domenica 5 giugno la gior-nata di AvvenireI Parroci saranno contattatinei prossimi giorni daireferenti del quotidiano Av-venire per la prenotazione dellecopie da distribuire durantele messe domenicali. Per l’oc-casione la pagina speciale delladiocesi di Carpi curata dal-l’Ufficio comunicazioni so-ciali è sicuramente un’oppor-tunità in più per far conosce-re il quotidiano dei cattoliciitaliani. La vocazione sarà iltema portante della pagina:numerose sono state in que-st’ultimo anno le risposte allachiamata del Signore che han-no aperto verso l’esterno iconfini della Diocesi (quellaa Vescovo di monsignorDouglas Regattieri, quelladi suor Maria Ruth Malagolimonaca benedettina presso ilmonastero dell’Isola di SanGiulio, le ordinazioni diAnand Nikarthil e XavierKannattu in India) ma anchequelle che certamente arric-chiranno la nostra vita eccle-siale, come l’ordinazione sa-cerdotale di RiccardoPaltrinieri il prossimo 11 giu-gno e quella diaconale di Da-niele Pavarotti (25 giugno).Tanti altri i temi che trove-ranno spazio nella pagina, purnella consapevolezza chel’operosità e il desiderio dievangelizzare di una comu-nità non si esaurisce nelle ini-ziative concrete ma le oltre-

passa.Giovedì 16 giugno con glianimatori parrocchiali del-la cultura e della comunica-zioneA guidare l’incontro sarà donPaolo Boschini, sacerdotemodenese che in questi ulti-mi tempi è stato sulle primepagine per aver organizzatouna mostra che ha provocato

manifestazioni di dissenso allimite del mafioso nei suoiconfronti e verso la mostrastessa. Per noi don Paolo èperò anche docente di filoso-fia e ed esperto di comunica-zione, impegnato sia alla Fa-coltà teologica dell’EmiliaRomagna sia all’Universitàdi Modene e Reggio. E’ giàstato nostro ospite in alcuni

VI incontro annualeanimatori parrocchiali della cultura

e della comunicazione

L’opinione pubblicadei cattolici

Etica e valori in campo, il confronto conil Magistero, la competenza, i nuovi media,

le “regole del gioco”

Giovedì 16 giugno 2011parrocchia di Novi

Programma

ore 18,30 S. Messa celebrata da Mons. Elio Tintiore 19,00 Cenaore 20,00 Intervento di don Paolo Boschini, Facoltàteologica Emilia Romagnaore 21,00 Dibattito

Info e adesioni: [email protected]; tel 059687068; Benedetta Bellocchio 335 5264872

momenti di formazione e ciaiuterà a riflettere ad ampioraggio sul tema dell’opinio-ne pubblica dei cattolici.Tema importante che portafin dentro il lavoro del Setti-manale diocesano - quest’an-no si festeggerà il 25esimodi Notizie - e degli altri me-dia che grazie al sostegno datoad esso possono offrire unservizio informativo eformativo per il territorio chesi spera cresca sempre in qua-lità e completezza.

Sabato 24 settembre Con-vegno pastorale di inizioanno con il vescovo ClaudioGiuliodoriSi chiude, aprendo: l’iniziodell’anno pastorale sarà in-fatti incentrato sulle tematichedella comunicazione, a parti-re dagli Orientamenti pasto-rali che ad esso dedicano unospazio preciso. Sabato 24 set-tembre al Convegno pastora-le di inizio anno interverràmonsignor Claudio Giulio-dori, vescovo di Macerata epresidente della Commissio-ne Episcopale per la Culturae le Comunicazioni Socialisin dallo scorso quinquennioe fino al prossimo 2015.“L’impegno educativo sulversante della nuova culturamediatica dovrà costituirenegli anni a venire un ambitoprivilegiato per la missionedella Chiesa” ci dicono i Ve-scovi negli Orientamenti pa-storali del decennio. L’obiet-tivo è alto e può essere rag-giunto soltanto con un gran-de amore per il Vangelo, chespinge ad annunciarlo in ma-niera sempre più adeguata allesfide di oggi, e con ilcoinvolgimento e la collabo-razione di tutti, per una co-municazione che sia anche esoprattutto all’insegna dellacomunione.

Copertina

Domenica 5 giugnoGiornata diocesana per lecomunicazioni sociali e per

il quotidiano AvvenireIn ogni parrocchia saranno

distribuite copie diAvvenire con la paginaspeciale dedicata alla

Diocesi di Carpi

Notiziecarpi.tvLa trasmissione dedicata alla Diocesi di Carpi

su è-tv Antenna1 sul digitale terrestre canale 635

Giovedì 2 giugno ore 21.30Replica domenica 5 giugno alle ore 8.30

prossima puntataGiovedì 16 giugno ore 21.30

Replica domenica 19 giugno alle ore 8.30

I servizi tv delle puntate precedenti sono disponibilisul sito www.carpi.chiesacattolica.it

sul canale Youtube all’indirizzo http://www.youtube.com/user/notiziecarpitvA cura dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e di Notizie – Settimanale della Diocesi di Carpi

In collaborazione con

A Macerata gli “Abitanti digitali”Nell’“approfondire i diversi aspetti critici che accompagnanola diffusione della nuova cultura digitale” la Chiesa “sta solofacendo quanto il Signore le ha chiesto: portare l’annunciodel Vangelo agli uomini del nostro tempo”. È quanto haaffermato monsignor Claudio Giuliodori, vescovo di Ma-cerata e presidente della Commissione episcopale per laCultura e le comunicazioni sociali, aprendo il convegnonazionale “Abitanti digitali”. L’evento, che si è svolto aMacerata dal 19 al 21 maggio, è stato organizzato dall’Uffi-cio nazionale per le comunicazioni sociali e dal Servizioinformatico della Cei, ed era rivolto ai direttori degli ufficidiocesani per le comunicazioni sociali, ai responsabili infor-matici diocesani e ai web master diocesani; più di 250 gliiscritti al convegno. Monsignor Giuliodori ha sottolineatoche il convegno è “parte del cammino della Chiesa italianaper rilanciare e sviluppare, nel decennio dedicato all’educa-zione, una nuova intelligenza della fede” e ha ricordato chenel decennio pastorale appena concluso e incentrato sul tema“Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, abbiamovissuto una stagione molto intensa di studio, confronto,sperimentazioni e scelte pastorali”.

4 29 maggio '11

Si inaugura una nuova “Agape”per la seconda accoglienza delle mamme in difficoltà

“Si vede che il Signore stapreparando altre case…”

“Mi dici che porterai dellebambine, saranno tante rosedel nostro giardino o meglio– ho sbagliato – del giardinodel Signore. Se sapessi quan-te ne sono venute in questigiorni, si vede che il Signoresta preparando altre case, chis-sà quante altre creature por-terà al salvo”. È sempre statocosì, sin da quando MammaNina apriva la sua porta allebimbe abbandonate: nessunaincertezza di fronte al futuroe una speranza coraggiosa,ben riposta nelle mani di Gesùche, diceva la donna, “mettesempre a tavola le mie bam-bine”. Così, nel tempo, le Casedi accoglienza nate dall’ope-rosità della Venerabilecarpigiana e dalle sueconsorelle non hanno fattomai mancare sul territorio unluogo aperto in cui tutti po-tessero trovare, sempre, unaminestra calda.Oggi come ieri se tante mam-me in difficoltà bussano allaporta, vuol dire che il Signoreprepara un posto per loro edecco che nasce anche a Carpi,come è già attiva dal 2006Modena, una Casa di Secon-da Accoglienza. L’esigenzadi questa nuova struttura na-sce dalla difficile situazionein cui versano molte giovanimadri, italiane e straniere, lequali, prive di rete familiare,non riescono a progettare unfuturo adeguato per sé e per iloro bambini. Precise richie-

ste in questo senso sono giunteanche dalle molteplici istitu-zioni sociali con le quali Agapedi Mamma Nina collaboraormai da tempo. Inoltre,l’esperienza maturata neglianni ha dimostrato che i pro-blemi che seguono ladimissione dalla casa di Pri-ma Accoglienza (in primis laricerca di un lavoro e di unalloggio) spesso mettono inserio pericolo il valore dellavoro svolto fino a quel mo-mento.“Insomma il bisogno avevafatto nascere l’idea – chiari-sce Tonino Zanoli, membrodel Cda della Pia FondazioneCasa della Divina Provvidenza– ma mancava la struttura ido-nea, che potesse ospitare al-meno quattro nuclei, con ampispazi per le attività comuni, eche fosse vicina all’Agape.Sono andato a bussare a qual-che agenzia: capitò un casocurioso, sembrava che ci fos-se una casa, ma solo in vendi-ta. 48 ore dopo il proprieta-rio, vista la destinazione d’usoall’opera di Mamma Nina,diede il suo benestare per l’af-fitto. Solo dopo imparammoche il proprietario eraChristian Heinrich Stove,figlio di Licia Molinari, re-centemente scomparsa”.Pochi i lavori svolti oltre a ungenerale risanamento – l’edi-ficio era disabitato da due anni– e a molti piccoli interventidi adattamento volti più che

altro a una maggior sicurezzaper i bambini.Il tipo di ospitalità che si rea-lizzerà è quello detto ad “altaautonomia”: educatori e assi-stenti saranno presenti quoti-dianamente ma non per tuttala giornata, come avviene in-vece nella struttura di PrimaAccoglienza, rispetto allaquale verrà intrapreso, per lemamme che passeranno dal-l’una all’altra, un percorso di

All’interno della struttura di prossima apertura avrà sedeanche il Centro di aiuto alla vita “Mamma Nina”, nato perprevenire l’aborto ed evitare che la decisione, spesso dram-matica, se condurre a termine o meno una gravidanza siavissuta senza speranza e nella solitudine dalle donne e dallefamiglie del territorio. Ogni sabato dalle 10 alle 12 i volon-tari Cav animeranno uno spazio di ascolto aperto a chi cercaun aiuto – non solo materiale – in questo percorso spessodifficile e doloroso o semplicemente vuole condividere lapropria storia di vita.“Penso si stia delineando in tutta la sua completezza ilprogetto di accoglienza di Mamma Nina – spiega MariaChiara Buzzega, già direttrice di Agape e oggi vicepresidentedel Centro di aiuto alla vita -; su Carpi possiamo dire diavere diverse possibilità per aiutare le mamme e più ingenerale le famiglie in difficoltà. Il Cav infatti si propone distare accanto alle donne che si trovano a dover decidere se

tenere o no il bambino, pro-vando a elaborare con loro unprogetto di vita e di famiglia.Progetto – prosegue – che èl’obiettivo anche per le ragaz-ze madri o le mamme in con-dizioni di disagio che entranoin Agape, affiancate costante-mente dagli educatori. Agapedue infine consente ai nucleimamma/bambino di iniziareun progetto di vita più autono-mo seppur in una situazioneprotetta”.Si può dire che l’accoglienzanon ha confine: “le relazioniche si creano dentro questicontesti proseguono anchedopo – aggiunge ChiaraBuzzega – soprattutto perchéa intrecciarsi con l’opera de-gli educatori sono il contatto

quotidiano e le piccole attenzioni di tanti volontari. Anchequesto è un elemento comune ai tre percorsi poiché il Cavsi fonda totalmente sul volontariato e la presenza di personeche prestano il loro servizio gratuitamente è da sempre ciòche dà all’Agape la sua forma così bella, accogliente.Vorremmo che anche questa nuova Casa fosse aperta a tuttie come Cav ci impegniamo a renderla tale sia per chi è nelbisogno sia per chi vuol donare tempo e competenze. Sareb-be bello – conclude – che ci fosse qualcuno sempre presentee disponibile, anche solo per fare un caffé, scambiare dueparole, offrendo quell’accoglienza che era tipica di MammaNina e oggi delle Suore della Casa della Divina Provviden-za”. Le quali, ovviamente, non potevano che sposare l’inte-ro progetto. E pregare perché conservi il suo orizzonteprofetico: “Amare il prossimo, i nostri fratelli, come noistessi, pronte a soffrire, vivere con le bambine, mangiareuguale a loro ed assieme dormire in mezzo a loro. A tavolasenza tovaglia, vivere coi poveri il più che sarà possibile,aiutarli, assisterli, compatirli, amarli” (Mamma Nina, 13dicembre 1934). Davvero l’accoglienza non può avere con-fini.

B.B.

A

Benedetta Bellocchio

pre a Carpi in via Puccini 19 una nuova Casa diSeconda Accoglienza “Agape”: sarà una grande festaquella di sabato 28 maggio a partire dalle 18, allapresenza delle autorità civili e religiose della città.

Alle 18.30 la Messa, cui faranno seguito la benedizione dellaCasa e gli interventi delle autorità. La serata si concluderàalle 20 con una cena nel giardino della Casa della Provviden-za, in via Matteotti 71.La Casa di Seconda Accoglienza si affianca alle altre duegestite sul territorio dalla Onlus “Agape di Mamma Nina”,una Prima Accoglienza operante a Carpi dal 2003 e un’altraSeconda Accoglienza già attiva a Modena dal 2006, chehanno ospitato oltre 140 mamme e 190 bambini. Sarà presen-te e attivo nella nuova Casa anche il neonato Centro di aiutoalla vita di Carpi “Mamma Nina”, uno spazio di ascolto econdivisione delle famiglie che si trovano in difficoltà difronte all’arrivo di un figlio.

La ditta CARPIFLEX vanta una tradizioneventennale nel campo della produzioneartigianale dei materassi a molle.Produce i propri materassi presso il pro-prio laboratorio adiacente al punto di ven-dita diretta utilizzando i migliori materialisia nella scelta di tessuti che nelle imbotti-ture. Carpiflex da oltre vent’anni investeenergie nella ricerca di nuovi materiali,nella ricerca e sviluppo di sistemi letto ingrado di migliorare la qualità del riposo,attraverso una posizione anatomicamentecorretta. Via Giovanni XXIII, 113 - 41012 CARPI (Modena) - Tel. 059 686985

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Nella nuova Casa anche il Centro diaiuto alla vita di Carpi: si allargacosì l’opera di Mamma Nina

L’accoglienzanon ha confini

continuità educativa.La Casa della Divina Provvi-denza e l’Agape di MammaNina Onlus continuano dun-que la loro opera sotto il se-gno di progetti concreti, con-tribuendo ad accrescere quellagrande famiglia che la stessaMamma Nina voleva aperta atutte le mamme e i bambini indifficoltà senza alcuna distin-zione, “sotto una sola ban-diera, quella dell’amore”.

Sabato 28 maggio 2011Inaugurazione

della nuova Casadi SecondaAccoglienza

Carpi, via Puccini 19A partire dalle ore 18, la SantaMessa e la benedizione dei locali.

Copertina

529 maggio '11

era anche la delegazio-ne dell’AssociazioneScienza&Vita Carpi-

Mirandola alla cerimonia uf-ficiale a Roma in cui è statoassegnato il primo premiointernazionale dell’Associa-zione al cardinale ElioSgreccia, presidente emeritodella Pontificia Accademia perla Vita e autorevole riferi-mento internazionale dellascuola di bioetica di ispira-zione personalista,ontologicamente fondata.Con questo premio, l’Asso-ciazione ha voluto premiareuna personalità di assolutorilievo nel mondo scientifi-co. L’attività accademica,pastorale e di ricerca svoltada monsignor Sgreccia, in-fatti, è sempre stata improntataal rispetto e alla salvaguardiadella preziosità e della digni-tà di ogni vita umana, in co-stante coerenza e testimonian-za di quei valori e principiche sono espressi, a livellocattolico, dagli insegnamentidella dottrina della Chiesa.Particolarmente significativoil riconoscimento del filoso-fo Giovanni Fornero che hadefinito il Manuale del cardi-nale, tradotto in moltissimelingue e diffuso in tutto ilmondo, come la “cattedrale

della bioetica”.Molto interessante il dibatti-to sulla qualifica “bioeticista- cattolico” riferita al cardi-nale Sgreccia. Secondo ilprofessor FrancescoD’Agostino, Sgreccia è cat-tolico nel senso che è etimo-logicamente un bioeticista“universale”; secondoFornero, invece, è un cattoli-

C’

co che ha fatto bioetica, inperfetta consonanza con ilmagistero della Chiesa. Cat-tolico, quindi, per la sua con-sonanza alla fede, pur rifiu-tando ogni atteggiamentofideista e mantenendo sem-pre una estrema coerenza coni principi scientifici e di ra-gione.L’eminente prelato, studioso

battezzato niente di meno checome “cattedrale” della ma-teria anche da chi non ne con-divide la fede, ha molto umil-mente ringraziato tutti coloroche gli sono stati vicini nel-l’avventura iniziata nel 1984come primo professore dibioetica presso l’UniversitàCattolica, per poi confessaremolto simpaticamente, che il

grande lavoro svolto, di gior-no e di notte, era animato“dalla paura e dall’ansia disbagliare qualche battuta oqualche scritto”. Davvero unesempio di dedizione nellaserietà e nell’umiltà di un ser-vizio reso alla verità.

A cura di Silvia Pignatti

Presentato il manifesto dell’associazione.Al centro il rispetto assoluto e la difesa della vita umana

Educazione alla democrazia

E’ stato presentato a Roma loscorso 20 maggio il manifestoassociativo “Scienza e curadella vita. Educazione alla de-mocrazia” che sarà oggetto diriflessione e dibattito internoed esterno all’associazione.Democrazia, scienza e curadella vita: ecco dunque leparole chiave, profonde edintense, impegnative e attua-lissime.Come acutamente osservatodal consigliere nazionale Mas-simo Gandolifini, nel nostrotempo sembra prevalere quelloche Benedetto XVI chiamarelativismo, con le sue ap-pendici operative delsoggettivismo morale e delpoliteismo etico, che sfocianel tentativo paradossale ditogliere valore ai grandi va-lori.Per questo è quanto mai ur-gente riportare “l’assolutacentralità del tema del rispet-

to e della difesa della vitaumana, senza alcun’altra qua-lificazione attributiva, e vuo-le essere una proposta rigoro-sa, chiara, razionale per fon-dare non già uno stato etico,ma la scelta di un’etica che siriferisca ai diritti umani, cheproprio perché tali o sonouniversali o non sono”.In questo senso la democra-zia, ben lungi dall’essere l’alibiper la giustificazione di ognie qualsiasi opinione, è un ide-ale etico che storicamente efilosoficamente si fonda sulriconoscimento dei diritti in-violabili di ognuno, indipen-dentemente da qualsiasi giu-dizio di valore circa le suecondizioni esistenziali. Latitolarità dei diritti dipende,nel dettato costituzionale,esclusivamente dall’esisten-za in vita di ciascun indivi-duo. E la tutela in vita costi-tuisce il presidio del mutuo

riconoscimento degli esseriumani come uguali nei lorodiritti.In altre parole, continua ilmanifesto, “fondamento del-la democrazia è la premuraverso la realtà esistenziale diogni essere umano, la qualepresuppone il rispetto del di-ritto alla vita: da assistere,secondo le potenzialità che cioffre la scienza, nella rela-zione di cura”.Declinare secondo scienza ecura la vita significa educarealla democrazia, allo svilup-po della persona nella suatotalità, senza abbandoni, néaccanimenti.Scienza&Vita conferma laconvinzione che ogni uomo èportatore di valore unico edirripetibile, ogni uomo vale equesto fonda la tutela di ognivita umana come bene intan-gibile e non negoziabile.

S. P.

Scienza & VitaCarpi-Mirandolarinnova la dispo-nibilità ad anima-

re incontri, an-che per piccoligruppi, a livelloparrocchiale eassociativo su

temi di bioetica.

Info: Associazio-ne Scienza e VitaCarpi-Mirandola,

avv. SilviaPignatti

335 [email protected];dr. Mario

Santangelo330 905563.

Scienza&Vita: premio al cardinale Elio Sgrecciaper l’attività accademica, pastorale e di ricerca

La cattedrale della bioeticaScienza&Vita: premio al cardinale Elio Sgrecciaper l’attività accademica, pastorale e di ricerca

La cattedrale della bioetica

6 29 maggio '11

Parole sante quelle pronun-ciate da un allievo di 20 annifa, oggi Italian chef in chargepresso il Westin Hotel di Pe-chino e che meglio di ognicommento parlano di questascuola alberghiera diristorazione che fa realmenteparte della storia della nostracittà. “Il Nazareno mi ha in-segnato a credere che tutto èpossibile. Quando un ragaz-zo di 18 anni comincia a viag-giare per gli eventi più im-portanti del mondo - come hofatto io durante la scuola - inColorado e Austria, ti abituaa pensare da vincente; e quan-do pensi da vincente di solitovinci. È un atteggiamentomentale. È importante vede-re un’opportunità in ogni pro-blema e non viceversa. Esse-re flessibili, ogni posto in cuisi vive ha delle condizioni: sesi capiscono e si rispettano sipuò avere tantissimo in cam-bio. Imparare ad apprezzarequello che il nostro mestiereci dà in termini di esperienza,life style e opportunità, inve-ce che sottolineare quello acui si deve rinunciare per ot-tenerlo”.

Copertina

Vi aiutiamo a non lasciare soli i vostri cari

Carpi, Via Meloni di Quartirolo 16tel. 059 644944, fax. 059 645212Modena, Largo A. Moro 1, tel. 059 [email protected] - www.haltea.net

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Annalisa Bonaretti

ncora”: in questa paro-la gridata da un allievomentre i presenti ap-plaudivano si riassume

l’atmosfera del saggio di fineanno degli 80 giovani studentidella scuola alberghiera di Carpigiunti al termine del loro per-corso biennale di formazione.“Ancora”, un urlo liberatoriodopo la tensione di un pranzoquasi di gala e quella vogliamatta che ti prende a quell’età,quando sai di aver finito unpercorso di studi e che, tra unattimo, ti butterai nella vita vera,nel lavoro. E quell’ “Ancora”non è solo riferito all’applausoche vorresti si prolungasse persempre, è un grido di gioiaperché giovani come sono dopola tensione c’è spazio solo perla gioia. Che Dio li benedicaquesti ragazzi di tutte le razzeche si avviano insieme verso ilfuturo. Sono un’esplosione divitalità come i loro piatti.Tra i 150 ospiti presenti donMassimo Dotti, che ha augu-rato agli studenti di crescere incapacità e virtù e ha ricordatoche “Gesù, a tavola, faceva coseimportanti. State affacciando-vi al mondo del lavoro, aveteacquistato una bella professio-nalità e speriamo davvero cheil mondo del lavoro possa ap-prezzare quello che siete di-ventati”Il presidente dell’Assemblealegislativa regionale MatteoRichetti, che è stato ragazzonon troppo tempo fa, ha fattoparlare anche il linguaggio delcorpo sistemandosi il più vici-no possibile agli allievi delNazareno. “Ragazzi – il suosuggerimento – giocatevelatutta, giocatevela fino in fon-do, senza paura. I 150 anni

della nostra storia sono annidelle nostre vite, di realtà comeil Nazareno. Ragazzi, siete al-l’inizio, cogliete ogni oppor-tunità e giocatevela”. Saggez-za dinamica, speriamo che gliallievi ne facciano tesoro.Tra i presenti il capitano delComando di Carpi dell’Armadei Carabinieri, VitoMassimiliano Grimaldi, l’as-sessore Provinciale alla For-mazione professionale e alLavoro Francesco Ori, l’as-sessore all’Economia del Co-mune di Carpi Simone Morelli.E tanti, tantissimi amici delnazareno, gente di tutte le età eprofessioni.I ragazzi hanno mostrato abili-tà e disinvoltura nel preparareil ricco buffet degli aperitivi enel servire le portate di un menudedicato all’Unità d’Italia, cheha attinto a piene mani nellavastissima scelta delle eccel-lenze enogastronomiche delnostro Paese. Luca Franchini,direttore del Centro fondato piùdi 50 anni fa da don IvoSilingardi, ha spiegato: “Sce-gliere tra centinaia di vini, for-maggi tipici, salumi e prodottidi una terra ricca come nessu-n’altra, per non parlare dei piatticonosciuti in tutto il mondo, èstato un compito arduo. Mal’unità d’Italia ha la propriaradice, secoli prima dell’unitàpolitica, nell’identità storica eculturale del suo popolo, nellacultura dell’ospitalità, eviden-

te anche nello scambio dei pro-dotti e nella contaminazionedei piatti. Per questo l’osteria,insieme al desco familiare, rap-presenta un filo conduttore.Osteria, da oste che è il latinohospite(m). Da sempre, luogodi incontro e di socializzazione,dove si chiacchiera seduti adun tavolo con vino, formaggi,salumi e piatti poveri, e nonsolo”.Franchini ha sottolineato quindil’importanza del fatto che “allafine del loro percorso i nostriallievi possono entrare nelmondo del lavoro scegliendotra i settori di sala o di cucina,in base alle loro aspettative einclinazioni personali. Unanovità del saggio di quest’an-no è che abbiamo lasciato de-cidere ai ragazzi che ruolo as-sumere per questo saggio, cosìognuno può dare libero sfogoai propri talenti”.La qualifica di operatore dellaristorazione, infatti, li preparasu entrambi i fronti, attraversoun modello didattico fortementeindirizzato alla attività praticae che richiama il vissuto quoti-diano delle aziende diristorazione. Oltre alla praticadi sala e di cucina, infatti, lapartecipazione a due fasi distage per circa quattro mesi ele altre discipline – strettamentelegate alla professione comemerceologia alimentare,enogastronomia comunicazionee inglese, o alla crescita umana

e culturale, come storia e dellasocietà europea – favorisconol’acquisizione di competenzeprofessionali e trasversali, sem-pre richieste dalle aziende delterritorio e delle zone turisti-che. La nostra speranza piùgrande – continua il direttore -è che attraverso l’insegnamen-to di una professione affasci-nante come quella del mestieredell’ospitalità, ragazze e ragazzisiano stati aiutati a crescereper essere se stessi”.Hanno fatto del loro meglioquesti giovani, con quella loroenergia sono loro il mattinodel mondo.

Tradizionale saggio di fine anno alla scuola di ristorazione Nazareno.Prodotti provenienti da tutto il Paese per celebrarne i 150 anni

Un’Italia vincente

“A

Si è conclusa l’iniziativa di collaborazionefra Recuperandia e scuola Guido Fassi

A scuola di RecuperandiaSi è svolto sabato 14 maggio a Carpi presso le scuole Fassi,la tavola rotonda che ha presentato il lavoro di collaborazionedel Centro di educazione ambientale di Recuperandia con lescuole Guido Fassi alla presenza di tre ospiti, quali MircoArletti, presidente di Aimag; Maria Cleofe Filippi, assesso-re alle Politiche scolastiche del comune di Carpi e BiancaMagnani in rappresentanza del Ceas delle Terre d’Argine; 70ragazzi e 15 rappresentanti di Recuperandia. La presentazio-ne, introdotta da Stefano Facchini, direttore Caritas diocesana,è stata curata da Francesca Reggiani, responsabile dell’Areaeducativa di Recuperandia, e ha messo in luce il lavoro svoltoda gennaio ad aprile insieme ai ragazzi delle classi prime(sezioni B, C e G) dellescuole Fassi. Sono statii ragazzi stessi ad illu-strare l’esperienza vis-suta presso il Centro neilaboratori “Ago e filo”;“Falegnameria” e “Ri-parazione biciclette”anche attraverso videoalcuni realizzati duran-te i lavori. In questi mesii ragazzi hanno lavoratoal fianco di Francesca Reggiani, Claire Magnani e LucaRizzardi (servizio civile) e soprattutto dei validi volontari-insegnanti che hanno animato i laboratori. Non è mancata unamostra dei lavori svolti che ha permesso anche ai genitoripresenti di apprezzare il lavoro dei ragazzi. Un incontro frascuola, lavoro e vita che si inserisce nel cammino verso unasempre maggiore intesa su quelle che sono problematichefondamentali per le future generazioni.

Sabato 28 maggio e sabato 11 giugno dalle ore 16.30 alle19 Recuperandia effettuerà due aperture straordinarie.L’idea di base di Recuperandia è la divulgazione di unacultura del riuso quale strumento eticamente corretto.Riusare per non sprecare significa dedicare uno sguardoall’ambiente e perché no al portafoglio.Info: Recuperandia (Carpi, via Montecassino 10), tel.059 643225; [email protected]

RecuperandiaAperture

straordinarie

729 maggio '11CronaCarpi

Pietro Guerzoni

na buona occasione diconfronto quella dimercoledì 18 maggio

che ha visto riuniti presso lasala del consiglio comunaledi Carpi i tanti interessati aiproblemi dei treni sulla lineaModena Mantova. Si tratta diuna criticità cronica, che daanni viene segnalata, ma fi-nora poco è cambiato. In se-guito ad un periodo di intensasofferenza del mezzo ferrato,circa un paio di mesi fa, ilComitato utenti della lineaModena-Carpi-Mantova ave-va chiesto con urgenza unincontro con chi poteva risol-vere il problema. Ebbene l’in-contro è finalmente avvenu-to, i problemi non sono rien-trati, anche se si sono un pocostemperati. Problemi che sonostati puntualmente elencati daAngelo Frascarolo, presiden-te del Comitato utenti e riba-diti da Giuseppe Poli, Crufer,Comitato Regionale UtentiFerroviari. La riunione mira-va a portare la discussione adun livello più alto nella spe-ranza che la Regione riesca afar valere il proprio pesosull’interlocutore Trenitalia,non rappresentata in quel con-sesso. L’impegno della regio-ne Emilia Romagna a favoredel trasporto pubblico su fer-ro e contro l’inefficienza diTrenitalia è nota, ma nono-stante la nascita delle Ferro-vie dell’Emilia Romagna(Fer), non ha ancora ottenutoi risultati sperati. Infatti gliutenti sono ancora a chiedereefficienza del servizio, in par-ticolare nel rispetto degli ora-ri; materiale rotabile decen-te; controlli dei titoli di viag-gio, oltre a biglietterie piùpresidiate, maggiore sicurez-za nelle stazioni e rimborsiper gli utenti. Il Comitato sipropone inoltre da tanto tem-po ormai di suggerire piccoliaggiustamenti di orario cheandrebbero incontro alle ne-cessità dei pendolari senzaprovocare nessun altro cam-

biamento sulle altre linee.Maurizio Maletti, Agenziaper la mobilità di Modena,denuncia a sua volta un servi-zio ferroviario lontano, rigi-do e non dialogante, così, “chideve coordinare i trasporti sugomma e ferro si trova impo-tente di fronte a cambi di ora-rio comunicati a cose fatte,assoluto silenzio di fronte atante proposte di collabora-zione su questo piano”. Aiproblemi immediati, dalle va-riazioni di orario alla puliziadei treni, si deve aggiungereun interesse per progetti più alungo termine che possonofare la differenza. “Attual-

mente più di 45 mila autoattraversano ogni giorno lestrade della nostra città – af-ferma Paolo Zironi, presi-dente Commissione Consiliareper Urbanistica, Territorio eAmbiente – ed è necessariocostruire fiducia intorno alservizio ferroviario perché chipuò lo scelga”.Claudio Ferrari, direttoreFer, ha testimoniato l’impe-gno delle ferrovie regionaliin tutte queste direzioni. Duei problemi principali: il tem-po necessario all’acquisto ditreni nuovi e il recupero deldenaro necessario a nuovi in-vestimenti. L’acquisto da partedella Regione dei nuovi treniFer, circa 70 milioni di euro,effettuato nel 2008, siconcretizzerà con l’arrivo deimezzi solo l’anno prossimo.“D’altra parte – ha detto GinoMaioli, presidente di Fer – iltrasporto pubblico è un dirit-to, ma è un dovere pagarlo: sei treni non viaggiano carichidi gente che paga, nessuno lipuò mantenere”. Tanta respon-sabilità anche da parte del-l’azienda che ha attualmentenel libro paga un 60 per centodi capitreno che rifiutano dicontrollare i biglietti. “Que-sto succede per diverse ra-gioni – spiega Maioli –, macon la campagna Ferplay cheinauguriamo in questi giornie che coinvolgerà tutto il per-sonale, per cui squadre di di-pendenti saranno di supportoal capotreno nei controlli,aumenterà di certo il rendi-mento. Entro la fine dell’estateil progetto sarà esteso a tutti iconvogli regionali e si som-merà ai risultati ottenuti dalpunto di vista normativo econtrattuale, superando ancheasprezze sindacali”. Certa-mente questi nuovi progettiavranno una ricaduta sulla li-

Linea Modena-Carpi-Mantova la più critica in regione,per responsabilità di molti

Utenza neglettaU

A CarpiDa circa un mese il comu-ne di Carpi sta gestendol’apertura e chiusura dellastazione e dei servizi pub-blici. “Venerdì 13 maggio– ha detto AlbertoD’Addese, assessore allaMobilità – è stata comple-tata la sistemazione dei lo-cali per il deposito dellebici, mentre è in via dicompletamento il sistemadi videosorveglianza ester-no alla stazione (Rfi si oc-cuperà a breve di quellointerno). Rimangono ancorada fare miglioramenti perla parte esterna, compresol’ingresso est alla stazioneche è inserito nel piano degliinvestimenti comunali everrà inserito nel Prit (Pia-no Regionale Integrato deiTrasporti)”.

I costi per la RegioneLa Regione copre circa il60 per cento della spesa alchilometro dei treni, perun totale di circa 120 mi-lioni di euro l’anno, la par-te restante è pagata dagliutenti. “Nonostante la ma-novra governativa delloscorso anno abbia tagliatoa questo indice di spesacirca 70 milioni di euro –ha detto Alfredo Peri –, iservizi sono aumentati del20 per cento ed è previstoper i prossimi cinque anniun aumento costante finoal raddoppio”. L’assesso-re regionale si è impegnatoad aprire un tavolo di con-fronto tecnico tra Trenitalia,Regione e utenti, oltre chead erogare un abbonamen-to gratuito ai pendolari comegià è stato fatto in passato.

E’ nataMatilde ManicardiBenvenutaalla vitaIl 18 maggio al Ramazzini è nata Matilde Manicardi,terzogenita di Chiara Arletti e Dario Manicardi.Matilde, oltre quattro chili di meraviglia, è il regalopiù bello che mamma e papà hanno fatto ai fratelliniEmanuele e Massimiliano.A Matilde un affettuoso benvenuto alla vita: ai geni-tori Chiara e Dario e ai nonni, Francesca e GianniArletti, le felicitazioni da parte di Notizie.

nea Modena-Carpi-Mantova,la cui utenza risulta finora lapiù negletta. Quello che Ste-fano Vaccari, assessore pro-vinciale alla Mobilità, auspicaè “almeno un ritorno alla nor-malità”, mentre Alfredo Peri,assessore regionale, garanti-sce l’impegno della Regioneche, diversamente da tutte lealtre, non procederà al rinno-vo automatico del contrattoin scadenza a giugno conTrenitalia e organizzerà unbando europeo. A chi si chie-de se c’è mercato, se c’è inte-resse in Europa per questogenere di gara, Peri assicuradi sì, ma il difficile sarà supe-rare i padroni di casa. “Inquesto modo alziamo al li-vello più elevato laconflittualità e in ogni casocrediamo di poter ottenere daTrenitalia il rispetto del con-tratto di servizio”.

“Le conseguenze sono facilmente immaginabili: realizzare nelterritorio comunale di Soliera un nuovo ipermercato – sarebbe ilterzo quindi nell’area compresa tra Modena e Carpi - non solocomprometterebbe un equilibrio commerciale già precario, mapotrebbe essere causa di chiusura per molte piccole e piccolis-sime imprese di vendita al dettaglio nei comuni di Modena,Carpi, Soliera e Campogalliano”. È ferma la presa di posizionedi Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Licom-Lapam eCna.Com, di fronte alla eventuale realizzazione di una nuovastruttura di vendita di grandi dimensioni nell’area dell’ex-Sicemad Appalto di Soliera.La revisione del Poic, il Piano Operativo Provinciale degliInsediamenti Commerciali, secondo le associazioni del com-mercio, avviene in un momento economico estremamente deli-cato, in cui la crisi sta determinando un costante e sensibile calodei consumi; dato oltretutto certificato da tutti gli istituti diricerca e statistica nazionali. “Troviamo quindi particolarmentepreoccupante – evidenziano Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Licom-Lapam e Cna.Com - la previsione dinuove aree per insediamenti commerciali di grandi strutture”.Negativa inoltre, rimarcano le associazioni imprenditoriali, lamancanza in particolare in questa occasione, delle riunioni diambito, sostituite da incontri a livello comunale in cui non è statopossibile valutare su area vasta la rilevanza di determinateprevisioni. Né si è potuto discutere dell’impatto eventuale diqueste strutture, con i Comuni interessati. “Non vorremmo chequesto sottintendesse una scarsa volontà di confronto con leparti economiche e sociali che siedono al tavolo di concertazione,o che addirittura ciò celasse accordi già sottoscritti con investi-tori potenzialmente interessati. Questo contesto dunque, assolu-tamente sovradimensionato rispetto alle reali esigenze del ter-ritorio, ci preoccupa e ci allarma. Esprimiamo la nostra nettacontrarietà di fronte alla proposta avanzata dall’amministrazio-ne comunale di Soliera, riguardo l’area ex-Sicem in localitàAppalto: ovvero la modifica di una previsione già contenutaall’interno del Poic 2006 e che prevedeva la realizzazione di unagrande struttura di vendita esclusivamente di tipo extra alimen-tare. L’amministrazione comunale invece vorrebbe ora permet-tere la realizzazione di una superficie complessiva di 5 milametri quadrati, per metà alimentare e metà extra alimentare. Lanostra contrarietà nei confronti di una proposta che sconvolge-rebbe la rete distributiva esistente nei comuni di Modena, Carpi,Soliera e Campogalliano è pertanto ferma e netta. La retecommerciale del nostro territorio non deve correre il rischio didisgregarsi sotto i colpi di una programmazione che rispondeagli interessi degli investitori immobiliari anziché dei consuma-tori e degli operatori del commercio. Chiediamo pertanto unincontro urgente ai Comuni dell’ambito interessato per recupe-rare una discussione ed un serio confronto su temi di cosìfondamentale importanza”, concludono Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Licom Lapam e Cna.Com.

Ethic HourAncora tre appuntamenti con gli aperitivi

del social shopping Eortè

SABATO 28 MAGGIOOre 19 – “Occupiamo l’Emilia”, proiezione del film

inchiesta sull’avanzata della Lega Nordnella regione rossa per eccellenza

SABATO 4 GIUGNOOre 19 – “L’interesse più alto è quello di tutti”,

la Banca Etica si presenta

SABATO 11 GIUGNOOre 19 – “Il potenziale dell’amore”, presentazionedel libro alla presenza dell’autore, in collaborazione

con il Centro Culturale F.L. Ferrari di Modena

A cura di Eortè cooperativa sociale con il patrocinio della città diCarpi, ingresso libero. Info: tel. 345 2931387; [email protected]

Sale la preoccupazione delle associazioni difronte alla proposta di una nuova strutturadi vendita nell’area ex-Sicem

“Incompatibile con le realiesigenze del territorio”

Stefano Vaccari, Alfredo Peri, Alberto D’Addese, Enrico Campedelli

Comitato Utenti

8 29 maggio '11 CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

ra ora. Era ora che qual-cuno dicesse le cosecome stanno e, soprat-tutto, spiegasse come

vanno nel resto d’Italia. Era orache qualcuno parlasse di urba-nistica a 360°, con la chiarezzadi chi sa quello che dice. Eraora che ci fosse chi, indicandopossibili scenari – che peraltroin altre città della nostra regio-ne sono un dato acquisito daanni – facesse una cosa che inquesta città si stenta a fare,un’autentica politica urbanisti-ca. Ci voleva l’architettoMoreno Daini, chiamato as-sieme all’ingegner FernandoLugli da Alleanza per Carpiche sul tema sta investendo: unmanifesto affisso in questi gior-ni sui muri della città e unaprossima conferenza pubblicaper denunciare quella che è sta-ta definita, a ragione, “un’ur-banistica di retroguardia che lagiunta rifila alla città”. A onordel vero non è che le cose, conle amministrazioni precedenti,andassero meglio, solo chel’edilizia non era in crisi e allo-ra andava bene anche quandosi faceva male. Adesso nessu-no se lo può più permettereanche perché le altre realtà simuovono e noi, rimanendo fer-mi, inevitabilmente arretriamo.Qualcuno, - e il riferimento aipolitici che ci amministrano eci hanno amministrato non èassolutamente casuale - di tuttoquesto, dovrà assumersene del-le responsabilità.Moreno Daini ha saputo cattu-rare l’interesse dei presenti allaconferenza stampa organizza-ta nella sede di ApC. I padronidi casa, oltre a Stefania Bellelligià coordinatore di ApC,Giliola Pivetti e WertherCigarini non hanno negato leloro responsabilità passate; laprima ex vicesindaco e il se-condo ex sindaco hanno candi-damente ammesso che si può,si deve cambiare idea, soprat-tutto 30 anni dopo, quando lecose intorno sono completa-mente diverse. Le loro richie-ste: sì a recupero e ristrut-turazione, a norme che li facili-tino, no a consumare altro ter-ritorio. Non fa una grinza.Lasciando perdere qualche ve-natura polemica del passionaleCigarini, quello che è emerso èdi grande interesse.

“Il contadino piantava unaquercia non per sé ma per i figlidei suoi figli, la pianificazioneè la stessa cosa – ha esorditoMoreno Daini -. La legge re-gionale prevede che i Piani sifacciano in forma associata, diarea vasta, qui si procede anco-ra comune per comune”. Eppu-re altrove sono realtà ormaiscontate, come nei comunidell’imolese. “La mia esperien-za di dieci comuni, a Imola edintorni, una realtà di 130 mila

abitanti che, con i Piani separa-ti, aveva 23 aree produttive, èpiù che positiva. Con il Pianostrutturale le aree sono passatea tre e tutte le aree non decolla-te sono state cancellate. Nonesiste un diritto acquisito nellapianificazione urbanistica”. Af-fermazioni che non devono in-timorire, anzi. Come l’esserepassati da 23 piccole aree pro-duttive a tre grandi; l’Ici vieneripartita tra i comuni dell’areavasta e i poli produttivi creati losono veramente, hanno dimen-sioni adeguate e posizioni in-telligenti. Fattori imprescindi-

bili per il successo.Daini ha insistito sul fatto che,una pianificazione ben fatta,deve essere preceduta da unaconoscenza approfondita delterritorio ma anche dei bisognifuturi perché cambiano gli usi,i consumi e l’aumento dellapopolazione straniera porta consé mutamenti anche spiccioli.Fornisce un esempio Daini, iparrucchieri. Là dove c’è unapopolazione importante di don-ne musulmane, la richiesta è diparrucchieri a domicilio. E an-che questi piccoli particolaric’entrano in una programma-zione urbanistica che, in alcuniposti vede includere nel grup-po di lavoro psicologo esociologo. Obiettivo, la qualitàdella vita.Moreno Daini ha sottolineatoche, “prima di immettere nuo-ve aree, serve riqualificare. Vafatto nelle vecchie aree produt-tive non più funzionali, va fattonelle campagne dove ci sonoedifici che non hanno più alcu-na funzione. La soluzione èdemolire e intervenireriqualificando secondo i nuovistandard, sempre per migliora-re la qualità della vita¨�. Esono d’accordo anche sul pre-mio di costruzione del 20 percento, che ovviamente va ap-plicato solo agli edifici già esi-stenti. A Imola, ad esempio, gliedifici agricoli non piùfunzionali all’azienda agricolapossono essere recuperati an-che a residenziale. La destina-zione d’uso va riconvertitaquando la funzionalità di unedificio viene meno. Natural-mente va rispettato il conte-sto”, ça va sans dire. Tra l’altro,in questo modo, si raggiungeun altro obiettivo importante,la sicurezza. Là dove ci sonopersone che abitano un luogo,non solo il territorio circostan-te è curato e ben tenuto, il de-grado dell’abbandono vienespazzato via e la sicurezza au-menta visibilmente.

Politiche miopi come quella diCarpi fa sì che tutto questo nonavvenga.Fernando Lugli si è soffermatosui costi/benefici. “Un quartie-re – ha spiegato – se mal pro-gettato costa di più di quelloche fa guadagnare ed è il pre-supposto di un indebitamentofuturo. La qualità riduce un po’il costo globale dell’insedia-mento urbano nel quartiere. Ilcittadino – ha osservato Lugli –governa lo spazio che frequen-ta se le dimensioni sono picco-le, non funziona così nelletipologie edilizie menosocializzanti. Indubbiamentecerti modelli insediativi sonopiù sostenibili di altri. Qui danoi invece c’è un unico model-lo edilizio per un unico model-lo speculativo”. E’ sotto i no-stri occhi.

E

Moreno Daini e Fernando Lugli chiamati da Alleanza per Carpia riprogettare una città priva di una autentica politica urbanistica

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Quanti sono nessuno lo sa, ese c’è qualcuno che lo sa fingedi non sapere. Perché quandosi parla di alloggi sfitti a Carpisi danno letteralmente i nu-meri. C’è chi sostiene sianotra i 500 e gli 800, chi addirit-tura quattromila e chi dicequasi settemila... Di certo si sauna cosa: la programmazionenon c’è stata. Immettere sulmercato in pochi anni miglia-ia di abitazioni è un atto scri-teriato. Se poi si aggiunge chenon sono oggetti di particola-re bellezza – come insiste l’ar-tista Romano Pelloni che harecensito i fabbricati modernirealizzati – allora la situazio-ne è davvero grigia. Riflettel’edilizia di questa nostra cittàche avrebbe potuto, anzi do-vuto, essere un gioiellino e,ahinoi, proprio non lo è.

Moreno Daini ha iniziato lasua carriera proprio al Comu-ne di Carpi, dopo aver vintoun concorso pubblico. Pisano,si trasferisce a Carpi dove,come dirigente dell’Urbani-stica con responsabilità dellapianificazione commerciale eproduttiva, lavora tanto. Portaidee innovatrici condivise dal-la Regione poi succede qual-cosa e viene spostato di uffi-cio, quasi come a Carpi emer-gesse una volontà di non pia-nificare. Allora Daini decidedi andarsene, torna a Pisa, suacittà d’origine, insegna allafacoltà di Architettura a Ve-nezia per nove anni, poi lavo-ra in Romagna e da Veneziapassa all’Università di Bolo-gna presso il dipartimento diEconomia e Ingegneria Agra-rie alla sezione di Ingegneriadel territorio, corso Verde eUrbanistica “green and cityplanning”. Non uno qualun-que, ma un esperto in pianifi-cazione del verde e della città.Da ascoltare, e perbenino.

Dare forza al settoreCrisi edilizia: i sindacatiincontrano sindaco e assessori

Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro dei sindacati edilicon gli amministratori pubblici del Comune. Al centrodell’incontro l’analisi della situazione di crisi del compartodelle costruzioni e le implicazioni sul territorio carpigiano.Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil hanno chiesto al sindacoe alla giunta quali progetti e quali interventi sono previsti asostegno dell’economia locale, con particolare riferimentoalle iniziative in campo edile e nelle infrastrutture.Il sindaco e gli assessori presenti hanno delineato un quadrodi gravi carenze della politica del governo e denunciatoun’incertezza delle risorse. Un ritornello trito e ritrito cheanche se contiene qualche verità tende però ad offuscare levere responsabilità del Comune. Che ne ha, eccome.Il sindaco ha assicurato che il Comune e l’Unione Terred’Argine stanno operando con tutti i mezzi per esercitare lafunzione di volano positivo per l’economia della zona.Vedremo se alle parole seguiranno i fatti, perché le buoneintenzioni non bastano a invertire una tendenza disastrosa.Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato come siaimportante l’edilizia come settore anticiclico in una fase dicrisi come quella attuale, come sia necessario che insiemealle risorse pubbliche entrino in campo con decisioneanche i privati, favoriti da scelte che l’amministrazionedovrà coordinare con possibili interlocutori per progetti qualila piscina o il parcheggio interrato.Nel corso dell’incontro è emersa l’importanza di tenere altala guardia, soprattutto in fasi come queste, rispetto ai rischi di infiltrazioni malavitose nel comparto edile del territoriocarpigiano. Ma questa è un’ovvietà.

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on è mai finita, pensiche si sia toccato il fon-do, ma il fondo è sem-

pre un po’ più giù.Dopo svariate settimane dichiusura delle sale operatorienei primi mesi dell’anno, larecente riduzione delle sedu-te in sala operatoria per tremesi e mezzo, come se levacanze estive fosseroassimilabili alle grandi va-canze di ieri quando la gentepartiva per la villeggiaturamentre oggi va via sì e no unasettimana, dopo tutto questoarriva la manutenzione stra-ordinaria degli ascensori.Durata prevista, un mesetto.Si tratta dei due grandi ascen-sori per barellati a lato di quellipiccoli, utilizzati dai visita-tori per accedere ai vari re-parti, quelli, per intenderci,tra Cardiologia e Riani-mazione.“A fine marzo ci hanno chiu-so un ascensore, il più pro-blematico, quello senza chia-ve – spiega Teresa Pesi, di-rettore del Ramazzini -, i tempiprevisti erano di un mese, cosìche, a fine aprile, con quellorientrato in funzione, si pote-va iniziare la riparazione del-l’altro, quello con la chiave.Dall’ufficio tecnico ci hannodetto che, a fine maggio, liavremmo avuti entrambi infunzione invece siamo a finemaggio e sono fermi entram-bi. Uno dei problemi – preci-sa Pesi – è che non si trovanoi pezzi di ricambio, per que-sta ragione i lavori al primoascensore sono rimasti bloc-cati. Adesso abbiamo un uni-co ascensore grande in fun-zione, anche lui piuttosto vec-chio, è quello in testa al quar-to. Oggi come oggi viene uti-lizzato per i pasti, i farmaci, ibarellati, le seggette, insom-ma, per tutto. Anche perché –sottolinea Teresa Pesi – vo-glio lasciare libero l’ascen-sore delle sale operatorie chedeve funzionare solo per quelloed, eventualmente, per unaemergenza. La situazione èquesta – ammette quasi ras-segnata -, ma noi facciamodel nostro meglio. Posso soloringraziare i professionisti chelavorano qui, quando c’èun’emergenza rispondonotutti. Ci tiriamo su le mani-che, ecco quello che faccia-mo per far funzionare questo

ospedale”. Che assomigliasempre più ad un ospedale dacampo ed è con lo spirito del-l’emergenza, del “facciamoquello che possiamo” cheaccorrono medici e infermie-ri quando qualcosa non va.Ma non si può andare avantiin eterno così, lo straordina-rio non può diventare ordina-rio.Rattoppo su rattoppo, ilRamazzini va avanti come può,di certo non nel modo miglio-re per i pazienti e per coloroche, a vari livelli, lavorano inospedale.Di Carpi ormai quasi non cistupiamo più, come della sa-nità modenese di cui erava-mo orgogliosi ma che è preci-pitata ed è considerata tra lepeggiori (la peggiore, forse)della Regione. Purtroppo an-che l’Emilia Romagna è sci-volata nella graduatoria na-zionale sulla buona sanità.Secondo i dati della Com-missione parlamentare di in-chiesta sugli errori in camposanitario e sulle cause dei di-savanzi sanitari regionali,l’Emilia Romagna scende al-

l’ottavo posto. Peggio di noisolo Valle d’Aosta, Calabria,Sicilia, Liguria, Puglia, Abruz-zo, Lazio.C’era una volta la regionerossa e virtuosa, adesso quel-lo che nel frattempo era di-ventato un luogo comune èsfatato dalla crudezza deinumeri che fotografano, traaprile 2009 e gennaio 2011,la realtà del Belpaese e lanostra. L’Emilia Romagna ètra le otto peggiori regioniper incidenza di presunti epi-sodi di malasanità sulla po-polazione residente.Insomma, se Carpi piange,l’Emilia Romagna non ride.Nessuna consolazione in tut-to questo.Purtroppo questo decadimentosi accompagna anche all’ab-bassamento della qualità del-la facoltà di Medicina del-l’Università di Modena che èstata, alcuni decenni fa, tra lemigliori d’Italia insieme aquella di Padova. Adesso èun’altra storia, e quanto ac-caduto alla Cardiologia delPoliclinico con ogni probabi-lità non è un caso.Emilia Romagna giù, Mode-na più giù, Carpi ancora piùgiù. Per favore, basta. Allediscese ardite preferiamo lerisalite. E ci impegniamo perrealizzarle, stufi come siamodi sentirci dire che va tuttobene. Intanto il Ramazzinicade a pezzi, e chi dovrebbeaffrontare la situazione faspallucce e si gira dall’altraparte. Resta una consolazio-ne: i responsabili di tanto de-grado – e ci sono, eccome seci sono – prima o poi dovran-no rispondere di quanto (non)fatto.

N

Ramazzini: al peggio non c’è limite. Da marzo uno dei due ascensoriper barelle e sedie a rotelle è fermo, da alcuni giorni è bloccatoanche il secondo. Almeno per un mese entrambi resteranno fuori uso

Indignati

Sale

Le sale, per gli addetti ailavori, sono le saleoperatorie che in questigiorni bruciano sulla pelledegli operatori come ilsale sulle ferite. Nei tremesi e mezzo di riduzioneestiva si potrà fare solo lachirurgia oncologica, peril resto non c’è alcunapossibilità. Solo per laChirurgia, dal 6 giugno sipassa da otto a quattrosale, in agosto ci sonoaddirittura solo novesedute in tutto il mese.Come se le malattie,tumori compresi, avesserouna stagionalità…Ma non ci si ferma qui,l’assurdo è perseverare inuna scelta sbagliata.Baggiovara costa molto,ormai lo sanno anche imuri, così si tende a farlolavorare il più possibilenel tentativo, sbagliato, direcuperare i costi. Nonfunziona perché non puòfunzionare: gli interventichirurgici fatti là costanoil 30% in più di quelli,identici, fatti alRamazzini. La ragione èsemplice, è il costo digestione ad essere moltopiù alto.Invece di fare una sceltadi buon senso, là i grossiinterventi, qui gli altri, sitende a portare tutto aBaggiovara, dalle erniealla tiroide, dalle varici ailaparoceli alla mammella.A ciò si aggiunge che ilprimario di Chirurgia diMirandola, ErnestoTamborrino, per gliinterventi complessi vienea Carpi, che già manca disedute operatorie.Non deve diventare unaguerra tra poveri, qui e lac’è solo la volontà diprofessionisti seri di farebene il proprio mestiere.Che, ricordiamolo, trattadella salute delle persone.E intanto a Baggiovara vaavanti anche la Daysurgery, la Chirurgia diun giorno, almeno quelladovrebbe essere fattanegli ospedali di provin-cia. Non ci siamo, nean-che un po’.

Teresa Pesi

Gnocchetti da premioAl Giliberti Concorso nazionaledi cucina per infermieri

Donatella Perugini dall’Umbria, Gabriella Praturlon dalFriuli Venezia Giulia, Giovanna Pompilio dalla Puglia,Imma Morrone dalla Lombardia, Michele Ioffredo dallaCampania, Angela Righi dall’Emilia Romagna, sono loro glichef per una sera che hanno partecipato a “Infermieri aifornelli”, il concorso nazionale di cucina che si è svolto il 13maggio al centro polivalente Giliberti.L’occasione è stato il VII Convegno Nazionale dell’Associa-zione Italiana Infermieri Oncologici che si è svolto a Mirandola.Grandi le aspettative visto che era stato preceduto, un anno emezzo fa, da un analogo concorso, il primo in Italia, “Oncologiai fornelli”, un successo strepitoso.Una giuria formata da 14 persone tra cui Antonio Colarusso,Mauro Carretta (rispettivamente segretario e presidente digiuria, entrambi sponsor dell’evento con Italiana Assicura-zioni e Niagara), il sindaco Enrico Campedelli, don IvoSilingardi, Rossella Po, Franco Mestieri e la vera esperta,Alessandra Spisni, la maestra bolognese della Prova delcuoco, ha assaggiato sei primi piatti preparati con cura dagliinfermieri. Deliziosi tutti come azzeccati erano gli abbinamentiai vini, ma visto che alla fine doveva vincere uno, così è stato.Ha vinto Donatella Perugini con un ottimo piatto, collescipolana,a base di gnocchetti, ceci e una salsina di pomodoro indimen-ticabile. Gustoso, ma anche gli altri erano davvero di buonlivello. Seconda arrivata Gabriella Praturlon con risotto aiporri e salsiccia, terza Giovanna Pompilio con cingoli aibroccoli. Quarti, a parimerito, gli altri tre con piatti chemeritavano… altrettanto. Raffinato il risotto di Angela Righi,particolari gli spaghettini di Michele Ioffredo e Imma Morrone,talmente diversi tra loro che testimoniano una cosa sola,l’incredibile creatività della cucina italiana.Ognuno ha portato la tradizione della propria regione edegustare quei piatti è stato un vero piacere. La giuria haapprezzato i piatti in concorso, gli altri partecipanti alla seratail menu preparato dalle cuoche del Giliberti. Anche loro dapremio, e quelle lasagne che servivano nei piatti dei presentierano l’ennesima conferma. In cucina come in sala il trafficol’ha diretto Carla Mari. Lei, che è stata la prima donna vigiledi ruolo in Italia, ha fatto funzionare tutto alla perfezione.

A.B.

Antonio Colarussoe le premiate

10 29 maggio '11 Mirandola Concordia

In mezzo alla genteSi concludono a Mirandola le iniziative inoccasione della Settimana nazionale della tiroide

A Carpi e Mirandola, nell’ambito della Settimana nazionale edella giornata mondiale della tiroide, sono in programma diver-se iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sui crescentiproblemi tiroidei e sul loro impatto sulla salute e sulla qualità divita.Le iniziative si chiudono a Mirandola domenica 29 maggio,dalle 9.30 alle 12.30, dove sono in programma visiteendocrinologiche ed ecografie tiroidee gratuite (massimo 15,fino ad esaurimento) presso la Medicina Interna (2° piano)dell’ospedale Santa Maria Bianca. E’ necessario prenotare tele-fonicamente al 338-4941814.Le iniziative sono organizzate dai medici degli ospedali di Carpie Mirandola - Giampaolo Papi, Monica Vecchi e GiulianaMicale dell’Unità operativa di Medicina del Ramazzini e Moni-ca Gola dell’Unità operativa di Medicina del Santa MariaBianca - ed hanno il patrocinio dall’Associazione PazientiTiroidei (Apt) e dall’Associazione Medici Endocrinologi (Ame).Tutte le informazioni all’indirizzowww.associazionemediciendocrinologi.it/

Eleonora Tirabassi

bilancio 2010 è statofortemente caratteriz-zato dal perdurare del-la crisi economica glo-

bale, che ha esplicato effettinegativi anche nel nostro ter-ritorio di riferimento, ovverol’Area Nord”. Con questa af-fermazione il presidente del-la Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Mirandola,Edmondo Trionfini, ha aper-to il suo intervento nell’am-bito della presentazione delbilancio 2010, “nonostantequesto - prosegue il presiden-te - siamo riusciti a tenerefede agli impegni assunti al-l’interno del documentoprogrammatico 2010”. Inquesto senso l’attivitàerogativa dell’anno si è tra-dotta in ben 110 interventi,per un totale di 2.198.085,90euro.Tutti gli interventi, come sot-tolineato dal presidenteEdmondo Trionfini, sono staticome di consueto caratteriz-zati da grande importanza eforte valenza sociale, ad ognimodo è però utile richiamarel’attenzione su alcuni parti-colari progetti. Tra questi vi èla donazione all’ospedale diMirandola di alcune attrez-zature diagnostiche, come unecografo per il reparto di

Medicina, un autore-frattometro per quello diOculistica e un ecotomografoall’Avis. Di grande impor-tanza anche la donazione allescuole medie Francesco Mon-tanari di Mirandola di un kitcompleto di lavagnemultimediali, nonché il per-fezionamento dell’acquistodell’immobile della coopera-tiva sociale La Zerla.“Ricordiamo inoltre con gran-de soddisfazione questo 2010anche per l’undicesima edi-zione del Premio Pico – con-clude Trionfini – evento cheha dato grande lustro alla cit-tà, con ampia risonanza sututti i media nazionali e inter-nazionali”; da ricordare comeospite d’eccezione di tale edi-

zione sia stato SergioMarchionne, amministrato-re delegato di Fiat.Sull’attività gestionale dellaFondazione è poi intervenutoil segretario generale CosimoQuarta, il quale ha illustratocome il patrimonio netto allafine di questo esercizio siapari a quasi 120 milioni e 240mila euro. “Si tratta di unbilancio positivo - sottolineaQuarta - determinato dallagestione finanziaria del por-tafoglio della Fondazione”.Nel 2010 sono stati prodottiproventi per circa 4 milioni e600 mila euro, mentre i costidi gestione si sono attestatiintorno ai 600 mila euro. Sitratta di un valore quest’ulti-mo, ampiamente contenuto,

“Il

La Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola presenta il bilancio 2010. Nonostantela crisi erogati quasi 2,2 milioni di euro per un totale di 110 interventi

Gestione e lungimiranzache colloca la FondazioneCassa di Risparmio ben al disotto della media nei calcolieffettuati da Acri (Associa-zione di Fondazioni e di Cas-se di Risparmio). “La nostraFondazione presenta infattiun valore di media pari a 0,50- specifica Quarta - decisa-mente inferiore rispetto allamedia di sistema, pari a 0,64,a quella delle piccole Fonda-zioni, classe alla quale la no-stra appartiene, uguale a 0,84,e a quella delle Fondazionidel nord-est, equivalente a1,17”.L’avanzo dell’esercizio 2010si è attestato oltre i 3,974milioni di euro, “Su di essosono stati effettuati gli op-portuni accantonamenti pre-visti dal Ministero dell’Eco-nomia - prosegue Quarta - alfondo per l’erogazione si ag-giungeranno pertanto2.914.428,67 euro, portandodi fatto la capienza di talefondo oltre i 4 milioni e 404mila euro, arrivando così acoprire ben due esercizi, nonsolo il 2011, ma anche il 2012”.Quest’ultimo dato mostra unagrande lungimiranza da partedella nostra Fondazione, ca-pace di guardare non soltantoall’esercizio in corso, ma an-che al futuro, salvaguardan-do così la capacità erogativaper il prossimo anno.

Il clan Santa Chiara del grup-po Mirandola 1 ha vissuto laRoute di Pasqua con il servi-zio presso la Comunità LunaStellata di Piacenza che ospi-ta ragazze madri con un pas-sato di tossicodipendenza. Ilfine di questa comunità è quel-lo di permettere alle dodicimamme attualmente accoltedi fare un percorso di recuperosenza dividersi dai propri fi-gli, dopo che un decreto deltribunale dei minori ha impo-sto loro come condizione percontinuare ad esercitare latutela sul loro bambino l’en-trata in comunità.“Queste giovani mamme –scrivono i giovani del Clan diMirandola - non solo seguo-no un percorso didisintossicazione, ma impa-rano anche a convivere conaltre ragazze con un passatosimile, a fare con costanza il

proprio dovere svolgendo icompiti casalinghi delle mam-me ‘normali’, a prendersi curadel proprio bimbo con atten-zione ad ogni sua esigenza, aseguire una routine molto ri-gida con orari fissi e attivitàprogrammate. Ogni disatten-zione e negligenza nella vitadi comunità deve però esseresegnalata alle volontarie delcentro per poi affrontarne leconseguenze: ma le ‘punizio-

ni’ non devono essere sentitecome tali ma come uno stru-mento che aiuta a capire ilproprio errore per cercare dinon commetterlo più e abi-tuarsi al ‘mondo fuori’ in cuiogni azione ha una sua conse-guenza. In questi tre giorni lemamme hanno dato una bellalezione anche a noi che fac-ciamo fatica ad accettare ledebolezze dell’altro ricono-scendone la sua ricchezza, a

riconoscere la bellezza dellavita che ci è donata ogni gior-no. Ed è proprio la vita ciòche abbiamo trovato in quel-la casa molto speciale: d’al-tronde la vera protagonistadella Pasqua è proprio la Vitache non può rimanere rin-chiusa nel sepolcro, nel no-stro egoismo, nelle nostre di-pendenze e si manifesta pro-prio in quell’amore che legauna mamma al suo bimbo”.

La Route di Pasqua del clan Mirandola 1 con le mamme della comunità Luna Stellata

La forzadella vita

Edmondo Trionfini Cosimo Quarta

BiomedicaleApprovato l’ampliamento di Sorin

Il Consiglio Comunale ha approvato definitivamente il progettodi ampliamento della ditta Sorin Group Italia di Mirandola. “Sitratta di un fatto di assoluto rilievo – spiega l’assessore all’Eco-nomia e Sviluppo sostenibile Roberto Ganzerli - perché avvie-ne in un momento particolarmente difficile per l’economia. Cheun’azienda così importante per dimensioni e qualità dei prodot-ti, leader mondiale nel proprio settore biomedicale, decida uninvestimento di molte decine di milioni di euro per un consoli-damento delle principali attività svolte e per un ampliamentostrutturale non solo ci rassicura per l’occupazione ma ci servecome esempio di capacità im-prenditoriale”. Secondo l’asses-sore questa “è la dimostrazioneche si può innovare, fare ricer-ca, modernizzare garantendoassoluta sicurezza per i lavora-tori e per l’ambiente anche inItalia, mantenendo al contempolivelli altissimi di efficacia edefficienza industriali. Riconosciuto il valore del privato - riba-disce Ganzerli - vorrei evidenziare come una operazione diampliamento di questa portata sia stata possibile in tempi brevie certi anche grazie ad un lavoro di grande professionalità deitecnici del comune e di tutti i consiglieri comunali di maggioran-za ed opposizione che hanno lavorato per un obiettivo ampia-mente condiviso. Contemporaneamente la giunta è costante-mente impegnata sul fronte opposto: quello delle ditte che oggisono in estrema difficoltà e che rischiano di chiudere. Gambro,Nichel Cromo, Zodiac, Ocl sono alcuni esempi di situazioni che,pur partendo da casualità molto diverse tra loro, stanno metten-do a rischio centinaia di posti di lavoro”.

1122 maggio '11

Il gusto vero della vitael caldo pomerig-gio del 20 maggiosi è celebrata la

festa di San Bernardinoda Siena, patrono princi-pale della città e delladiocesi di Carpi. Dopo larecita dei Vespri nellachiesa intitolata al santo,è partita la processionecon il busto di SanBernardino portatoquest’anno dai volontaridell’Unitalsi. Ad attende-re il corteo in Cattedralec’era monsignor ElioTinti che ha presiedutola Messa Pontificale,concelebrata dai presbi-teri delle parrocchiedella città e dai canonicidella Cattedrale. Laliturgia, come sempresuggestiva, è stataanimata dalle coraliriunite della diocesi diCarpi, dirette da PietroRustichelli. Eranopresenti le autoritàcittadine guidate dalsindaco EnricoCampedelli, i membri delComitato per la Festa delPatrono con il presidenteAdamo Neri, i rappre-sentanti delle associazio-ni d’arma e degli ordiniequestri, le aggregazionilaicali e le diverse realtàassociative ed economi-che. Grande la dimostra-zione di affetto dellacittadinanza nei confrontidi monsignor Tinti, cheha voluto salutare tutti ipresenti e tutti ha ricor-dato nella preghiera, inparticolare i malati, isofferenti e gli anziani.

Predicatoredi paceDopo aver ripercorso le tap-pe fondamentali della vita diSan Bernardino da Siena -dalla nascita nel 1380 a Mas-

sa Marittima alla mor-te nel 1444 a L’Aquila- monsignor Tinti si èsoffermato sui temi carialla predicazione delsanto. Prima di tutto lapace. “Per questoBernardino proponevadi sostituire i diversistemmi delle fazioni ne-miche e le innumere-voli armi ed insegneche dividevano tra diloro i fedeli, con l’uni-co stemma del Nomedi Gesù, nella formadel monogramma, acolori smaglianti, per sgomi-nare ogni fazione, ogni parti-to”. Il culto del nome di Gesù“si diffuse rapidamente e ilsuo simbolo ornò le chiese, lecase, i pubblici edifici e servìmirabilmente a rappacificarei cuori dei fratelli”. In secon-do luogo, “la concordia tra icittadini, maledicendo le di-visioni dei partiti. SanBernardino vedeva nel vive-re sereno, tranquillo, in pacedella città uno dei valori più

importanti che costituisce unmessaggio per noi molto op-portuno e forte nel 150° del-l’Unità d’Italia”.Poi “la carità e la solidarietà.Dove San Bernardino passa-va, dove la sua voce alta, chia-ra, squillante e arguta risuo-

nava, venivano riformati gliordinamenti sociali e politiciin favore dei bisognosi; na-scevano nuovi ospedali, il trat-tamento dei carcerati si face-va più umano, gli egoismi siattenuavano, i costumis’ingentilivano”.Infine l’aver evidenziato “iprincipali fondamenti del-l’economia, quelli cioè dellastrumentalità e della socialitàdelle ricchezze e quello con-seguente della moderazione

nell’acquisto dei beni”, trac-ciando “una esauriente valu-tazione etica del commercio,in perfetta corrispondenza aiprincipi della giustizia e dellacarità cristiana. Sotto l’influssodella predicazione di SanBernardino molte città italia-ne introdussero nelle loro ri-forme politiche e sociali i prin-cipi della morale sociale cat-tolica”.

Il legamecon CarpiMonsignor Tinti ha poi sotto-lineato il forte legame cheunisce il santo a Carpi dovepredicò nel 1427. “Lasciò unprofondo segno nella diffu-

sissima devozione al Nomedi Gesù e restò vivida nellamemoria degli uditori, alcunidei quali non molti anni dopola canonizzazione diBernardino si riunirono inConfraternita nel 1468. L’ef-ficacia della sua predicazione- ha proseguito il Vescovo -continuò fino a fare deciderele autorità cittadine nel 1643,due secoli dopo, a deliberaredi sceglierlo come patrono.Da allora, sulla scia del san-to, innumerevoli persone, inmassima parte anonime, han-no contribuito giorno dopogiorno a modellare a Carpi unpatrimonio umano, religioso,sociale, culturale di conside-revole rilievo. Ne danno te-stimonianza le opere traman-

date, come ad esempioil Monte di Pietà fonda-to nel 1494”.

Guardandoal futurocon fiducia“Per poter superare unacrescente indifferenza eun accentuato individua-lismo, e poter guardarealle sfide del futuro con

N

Accoglienza esolidarietà,ma ancheconcordia, eticadel lavoro erecupero deivalori del tempoe del dono:questo ilmessaggio di SanBernardino pernoi oggi nelleparole delVescovo Elio Tinti

fiducia” il Vescovo ha indi-cato due suggerimenti che cipropone oggi San Bernardino.Il primo: “In nessun altro c’èsalvezza, se non nel nome diGesù Nazareno!”(Atti 4,10).Il secondo: “La solidarietàcome accoglienza verso icarpigiani in difficoltà di la-voro e verso gliextracomunitari. Solidarietàche vuol dire condividere tut-to ciò che si è e che si haall’insegna del comando nuo-vo del Signore Gesù: ‘Ama-tevi gli uni gli altri come io hoamato voi’ (Giov 13,34 – 35).Amore che vuol dire essereciascuno di noi un dono pergli altri”.

FacciamospazioInvitando tutti a vivere “ciòche la festa del Patrono cirichiama come nostro propriodi credenti e di cittadini diquesta nostra carissima cittàdi Carpi”, monsignor Tinti harivolto un appello a non cor-rere, ad affannarsi di meno, aritrovare “il gusto vero dellavita”. “Troviamo spazi e tempidi riposo, di calma, di rifles-sione, specie la domenica,giorno del Signore, festa reli-giosa e festa civile, giornatanella quale riprendiamo co-scienza del senso della vita erecuperiamo i valori del dono,dell’ascolto, del rispetto deisentimenti, dei rapportiinterpersonali” in una società“che invece sembra fondarsisoprattutto sull’attività frene-tica, sulla produzione, sull’in-teresse personale, sull’appa-renza, sul denaro e sul guada-gno, sull’evasione del finesettimana. San Bernardino daSiena oggi e sempre - questal’invocazione finale del Ve-scovo - ottenga a chiunqueabita a Carpi una forte co-scienza di appartenenza civi-ca, un generoso impegno disolidarietà e di accoglienza,una grande capacità di tolle-ranza e di reciproco rispetto edialogo, una autentica con-cordia tra le parti sociali, po-litiche e culturali della nostraamata città”.

V.P.

La diretta su è-tv Antenna 1Anche quest’anno è-tv An-tenna 1 ha trasmesso la diret-ta televisiva della Messa so-lenne in onore di SanBernardino da Siena. La tra-smissione è stata condotta daVirginia Panzani dell’Uffi-cio comunicazioni sociali eda don Claudio Pontirolinella veste di rappresentantediocesano nel Comitato perla Festa del Patrono. A loro eai tecnici di è-tv Antenna 1va il ringraziamento per ladisponibilità e la competen-za con cui hanno curato latrasmissione.

12 22 maggio '11

Pietro Guerzoni

e n’era per tutti i gu-sti, questo si può de-cisamente dire, saba-

to 21 maggio nel centro sto-rico di Carpi. La Festa de-gli studenti ha permesso atanti giovani di appropriar-si di uno spazio che spessoli vede passanti disattenti.Non sono tante del resto leoccasioni per praticare sportin piazzale Re Astolfo osuonare con la propria bandnel Cortile delle Steli. Sitratta di luoghi che “parla-no”, non di semplici corni-ci, significativi per la storiadella città, patrimonio del-la memoria comune e con-tinuo invito alla riflessio-ne. Forse l’appropriarsi delCentro storico ha creato neitanti giovani che hannopartecipato alle attività pro-poste un certo imbarazzo:pochi di loro pensano an-cora di avere il diritto difarlo. Tutto il programmadella Festa ha portato inpiazza, alla luce di una gior-nata splendida, le passionidei giovani che, guarda caso,sono praticate solitamentein luoghi chiusi, meglio seinsonorizzati. Dalle caseprivate, dai garage, dallepalestre, dalle sale prova,dalle aule scolastiche e dei

Centinaia di giovaniin piazza per la6ª Festa degli Studenti

conservatori i giovani si sonodati appuntamento in piazzaper condividere le propriepassioni. Con un minimo dispirito d’osservazione, chifosse passato da un cortileall’altro, da piazzale ReAstolfo a piazza Martiri,avrebbe di certo incontratomondi apparentemente diver-si: per il modo di vestire, diacconciare i capelli, o asso-

lutamente non farlo, ognunoaggrappato alla propria moda.Tuttavia per alcuni l’occa-sione è stata troppo ghiottaper non approfittarne e han-no attraversato le porte delcastello per ascoltare con-certi, assistere alle partite dicalcetto, pallavolo epallacanestro, curiosare tra imotorini elaborati e parteci-pare agli interventi culturaliin programma. Una piccolacoincidenza ha arricchitoancor più il programma del-la Festa: nello stesso pome-

riggio di sabato, il Cortiled’Onore ha ospitato, secon-do il programma della ras-segna “Musica e luoghi”,l’incontro dell’orchestra difiati dell’Istituto superioredi Studi Musicale Vecchi-Tonelli con l’orchestra difiati dell’Istituto superioredi Studi Musicali della Valled’Aosta. Alla varietà deigiovani della zona si è som-mata anche questa presen-za mettendo in comunica-zione realtà geograficamen-te lontane.Il rischio che i partecipantisi fermassero lì dove l’or-ganizzazione aveva postoil loro interesse c’era, mamolti di loro si sono mossi,perché richiamati dai pro-pri amici, perché spinti dallavoglia di scoprire, deside-rosi di trovare soggetti nuoviper albi fotografici dapostare su facebook. Lapreparazione stessa del-l’evento può vantare l’ap-porto di tanti ragazzi gio-vani e giovanissimi che sisono spesi per realizzarequesta occasione dicondivisione. D’altra parteè stato necessario il lavorodi tanti adulti che, uniti dalloscopo educativo eformativo, hanno prepara-to il terreno e coordinati daErnesto Giocolano hannocontribuito alla realizzazio-ne della manifestazione.Viste le prospettive di que-sta Festa, espresse daGiocolano durante la pre-sentazione del programma,di diventare un festival na-zionale della gioventù, lariuscita dell’evento di que-st’anno non può che esseredi buon auspicio. I giovaniche hanno partecipato al-l’evento sono stati tanti, pro-tagonisti e spettatori insie-me attraversando i confinidelle proprie passioni.

C

Collaborazione efficaceL’evento è stato realizzatograzie alla collaborazionedi: Ufficio diocesano perl’Educazione e la Scuola;associazione culturaleGiovani nel domani; Sofiasocietà cooperativa; RadioBruno; Con il patronoCarpi in festa; Csi Carpi;Servizio diocesano per laPastorale giovanile;associazione AfricaLibera; con il patrocinodella città di Carpi.

Una giornata preziosa

Ernesto Giocolano ha curato lapreparazione della Festa deglistudenti e commenta così labuona riuscita dell’evento: “Èstata una giornata molto impe-gnativa che ci ha visti all’operadal mattino presto fino alla sera,per realizzare questo momentounico di festa. Essendo giornodi vacanza scolastica non è sta-to facile né scontato ilcoinvolgimento di così tantistudenti di età diverse: a fianco dei giovani delle scuolesuperiori giocavano i bambini delle elementari accompa-gnati dai loro genitori. In tutto questo si può ancoramigliorare, spronando i ragazzi a partecipare sempre piùai diversi momenti della festa e non solo a quelli cheinteressano loro direttamente. Particolarmente riuscita èstata la sezione concerti, coordinata da Emanuele Stassi,mentre i momenti culturali avrebbero meritato un po’ piùdi attenzione. Ora stiamo già pensando all’anno prossi-mo, crediamo che si possa realizzare qualcosa di ancorapiù coinvolgente”.

Ernesto Giocolano

Marino Malaguti

Carpi Profilo Moda

Musica e luoghi

1322 maggio '11

Virginia Panzani

a ragazzo ero timi-dissimo e ancora oggifaccio fatica a parla-re in pubblico. Sono

qui perché sento una gran-de responsabilità e un gran-de affetto verso i giovani eperché, se una cosa è giu-sta, non bisogna fermarsidavanti alle difficoltà”. Cosìdon Luigi Ciotti si è pre-sentato agli studenti dellescuole superiori di Carpi il19 maggio al Palazzettodello sport nella giornatadedicata alla legalità e soli-darietà, che ha avuto comemomento culminante in se-rata il Premio Mamma Nina.Con autorevolezza donCiotti ha dimostrato ancorauna volta di saper superarebrillantemente la propriatimidezza, offrendo un’al-ta testimonianza di amoreper il Vangelo e, nello stes-so tempo, di passione civi-ca. “Ogni giorno - ha affer-mato - vado avanti tenendodue riferimenti, il Vangeloin una mano e la Costitu-zione italiana nell’altra”.

Un incontrodecisivoDeterminante per don Ciottiè stato l’incontro a 17 annicon un uomo che viveva sudi una panchina vicino allafermata del tram e che erastato un primario di chirur-gia, stimato per la sua pro-fessionalità e generosità.“Come era finito su quellapanchina? Anni prima - haraccontato don Ciotti - un

sabato sera, in cui era reperi-bile, aveva bevuto con gliamici, nonostante fosse sem-pre sobrio. Ci fu un incidentestradale che coinvolse la mo-glie del suo più caro amico,madre di tre bambini. Fu ri-chiamato all’ospedale ma nonpoté salvarla. Non perchéaveva bevuto ma perché lecondizioni della donna eranodisperate. Eppure continua-va a ripetere: ‘Ho ucciso unadonna’. Fu lui a dirmi un gior-no: ‘Vedo tanti ragazzi che sibuttano via con la droga.Dovresti fare qualcosa perloro’. A lungo mi sono chie-sto quale fosse il significatodi quell’incontro, se cioè do-veva tradursi in un impegnoper la vita. E così è stato”.

Giovani oggi“Non bisogna avere molti anni- ha affermato don Ciotti - periniziare a fare la propria parteperché il cambiamento comin-cia dalle piccole cose”. I gio-vani “ci sono”, ha sottolinea-to, se trovano punti di riferi-mento credibili. “Tante voltesiamo noi adulti a non dare

loro questi riferimenti. Finia-mola di dire che i giovanisono il nostro futuro. Sono ilnostro presente. E’ perciòurgente investire oggi sullascuola, sulla famiglia, sulvolontariato. Il fondo per lepolitiche sociali negli ultimianni è passato da 2 miliardi e500 milioni di euro e 379milioni di euro, inoltre sono

Don Luigi Ciotti, vincitore del PremioMamma Nina: il suo appello allaresponsabilità individuale controogni forma di ingiustizia

Impegnoper la vita“D

stati tagliati i fondi per il ser-vizio civile. Insomma, il no-stro è un paese che si preoc-cupa dei giovani ma non se neoccupa”. A loro è andato tut-tavia l’invito a darsi da fareper ciò in cui credono. “A 18anni ho chiesto una mano agliadulti per quello che avevo inmente di fare e mi hanno det-to ‘è una cosa da ragazzi’. Ma

io, cocciuto, non ho mollato.Infatti, come diceva Gandhi,è necessario agire senza pau-ra in ciò che si ritiene giusto”.

LibertàLe mafie sono un problemadi tutti, non solo dei magi-strati e della polizia. Eccoallora il forte richiamo di donCiotti alla responsabilità in-dividuale. Una parola che, haspiegato, deriva da “rispon-dere. Chi è responsabile ri-sponde prima di tutto alla suacoscienza e poi, guardandosiintorno, alle ingiustizie chevede. Dalla coscienza si pas-sa alla vita. E il primo compi-to che abbiamo è l’impegnoper la libertà di ogni uomo.Chi è povero non è libero;non lo è chi è vittima del-l’usura, né chi è sfruttato dal-la prostituzione, né chi èschiacciato dalle dipenden-

Diversi gli appuntamentidi cui è stato protagoni-sta don Luigi Ciotti il 19maggio. Fra questi,l’incontro con 500studenti al Palazzettodello Sport,l’intitolazione del Parcoin viale De Amicis allevittime di tutte le mafie, ilbreve e cordiale incontrocon il vescovo Elio Tinti,a cui è intervenuta unadelegazione formata dalsindaco EnricoCampedelli, da MaurizioGasparini e don ClaudioPontiroli, in rappresen-tanza del Comitato per laFesta del Patrono, e daPierluigi Senatore,caporedattore di RadioBruno. Infine al TeatroComunale la serata conl’assegnazione delPremio “Mamma Nina -Amore oltre le bandiere”coordinata da PierluigiSenatore. Erano presentile autorità cittadine enumerosi convenuti perl’occasione. Oltre a donCiotti, il riconoscimentoè andato a livello localeall’associazionecarpigiana Il TesoroNascosto, presieduta daNelson Bova.La premiazione è stataallietata dalle danze deglialunni della scuolaCollodi, guidati dallamaestra Maria RosaBolla.

L’intitolazione del Parco in viale De Amicis

L’incontro con gli studenti al Palazzetto dello Sport

Don Luigi Ciotti riceve il Premio Mamma Nina

ze, né chi è solo”. Per icredenti questo impegno as-sume un significato ulte-riore: “La libertà è la mas-sima espressione della di-gnità umana poiché è il di-ritto che Dio ha voluto perl’uomo. I cristiani sono par-ticolarmente chiamati al ser-vizio della libertà”. Anchequando ciò richiede un caroprezzo, come ha testimo-niato don Pino Puglisi dicui don Ciotti ha ricordatocon commozione l’ultimaomelia. Un sacerdote “uc-ciso ‘solamente’ perché in-terferiva con Cosa nostra,perché per seguire GesùCristo aveva contrastato lalogica della sopraffazionee della violenza”.

Gli alunni della scuola Collodi

14 22 maggio '11

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11

idea di chiamare imadonnari a Carpi èstata di RosannaZelocchi e di San-

dra Campostrini, due arti-ste del gruppo Arte in Mo-vimento, un’idea subito ac-colta da Il Portico e da tantienti e associazioni che l’han-no sostenuta.Venerdì 20 maggio, sulsagrato della Cattedrale,puntuali otto madonnari, trai più bravi della famosa

manifestazione al Santuariodella Madonna delle Graziedi Mantova, hanno realizza-to, ognuno col proprio stile, ilbel tema “Fratello Sole”.Il tema voleva ricordare San

Messaggi di pacee di bellezza

Tante e variele immaginidi SanBernardinorealizzate daimadonnari sulsagrato dellaCattedrale.Un’iniziativapromossada Artein Movimento

Le opere sono ceduteai migliori offerentiper raccogliere fondida destinare ai mis-sionari della Diocesi.Per informazionicontattare

Romano Pelloni, cell.335 5625580.

Si definisce molto soddisfatto della Festa del Patrono2011 il presidente del Comitato Adamo Neri. “Ilbilancio - afferma - è lusinghiero. Molti parlano diedizione storica, noi non vogliamo esagerare, però,aiutati anche dal bel tempo, abbiamo registrato ungrande successo per tutte le iniziative in programma,anche quelle cosiddette minori. Soprattutto la qualità ela partecipazione di tantissime persone fanno dire chela formula della Festa è per tutti, credenti e non,vincente. Con questo risultato siamo certamenteincoraggiati a proseguire nel cammino intrapreso”.

Bernardino da Siena,francescano, creatore del sim-bolo del sole raggiato con iltrigramma YHS che è anchelo stemma del nostro vesco-vo, monsignor Elio Tinti.

L’

Sottoscrizionea premi

I numerivincenti

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4° n. 4861: Cartella inpelle Furla (PelletteriaNora)

I vincitori riceveranno co-municazione direttamenteda un responsabile delComitato Festa del Patro-no.

Formula vincenteGrande successo per l’edizione 2011

Ieratico il santo patrono diCarpi realizzato dalla mode-nese Francesca Garuti. Ori-ginale e forte la composizio-ne che ha accostato il papaGiovanni Paolo II a SanBernardino, opera subito ven-duta, realizzata dalla verone-se Michela Bogoni. Moder-nissima nella interpretazionedel “miracolo dalla nebbia”per cui San Bernardino è ri-

cordato a Carpi, l’opera delveronese Federico Pillan che,dopo la nebbia, fa splenderein cielo il sole del trigramma.Vivace la visione della piaz-za di Carpi in cui RosannaZelocchi immagina un SanBernardino, ancor vivo, tor-nato a Carpi, attorniato daifedeli e accompagnato daiCavalieri del Santo Sepolcrodi Gerusalemme. Forte il San

Francesco d’Assisi in esta-si, ispirato ad un’opera diCaravaggio, realizzato dal-la madonnara carpigianaSandra Campostrini. Ge-niale e raffinata l’opera delmantovano GabrieleFerrari, che ha immagina-to un San Bernardino chedipinge il suo famoso “logo”per cui i grafici d’Italia lohanno proclamato patronodei pubblicitari. Il SanBernardino in preghiera,opera della mantovanaSimona Lanfredi Sofia, èun classico dello stile raffi-nato dei madonnari. Ulti-ma, ma non per importanza,la visione del Cristo e delsanto patrono in una raffi-nata composizione sull’az-zurro di Narcisa Pagheradi Fabbrico.Un grazie a tutti gli enti e leassociazioni che hanno per-messo di realizzare questoevento, che ha voluto esse-re anche un modo di educa-re con l’arte, con questi mes-saggi di pace e di bellezza.

R.P.

1529 maggio '11

Bilancio per l’associazione Fede e cultura,che guarda al futuro con rinnovato impegno, nonostante le difficoltà

è riunita nei giorni scor-si l’assemblea dell’as-sociazione diocesanaFede e cultura, presie-

duta da Gabriella Contini,per un momento di riflessio-ne e di confronto sulle attivi-tà finora svolte e sulle pro-spettive future di impegno.

Professoressa Contini, qualisono le principali urgenzeemerse dall’assemblea?La prima considerazione è chei riferimenti a cui fa capoFede e cultura, ossia le indi-cazioni espresse dai Conve-gni ecclesiali degli ultimi se-dici anni e dal Progetto cultu-rale, non sembrano ancora coltiin pieno nella nostra comuni-tà ecclesiale. Appare perciòindispensabile una sempremaggior presa di coscienzadella necessità di stimolare lapastorale ordinaria ad un’at-tenzione speciale al mondodella cultura, della scienza edell’arte e alla riflessione suigrandi temi della vita umana.Inoltre riteniamo urgenterilanciare con convinzione ilSegretariato diocesano per ilProgetto culturale, così dacoinvolgere in modo più in-cisivo i laici impegnati, conun opportuno raccordo frauffici e commissioni pastora-li diocesane.

L’associazione si proponeanche di valorizzare gli isti-tuti culturali della diocesi...L’esperienza di questi anni ciimpone una seria riflessionesullo stato e sulle prospettivedelle istituzioni formativo-culturali diocesane, ovvero laScuola di formazione teolo-

gica, la Biblioteca diocesana,il Museo di arte sacra, il Cen-tro Multimedia, l’Archivio.Se si esclude il Museo, sitratta di realtà poco frequen-tate, pur essendo molto signi-ficative. Vorremmo dunquepromuovere una loro sinergia,anche attraverso l’impiego dirisorse e di personale, in mododa realizzare un centro pro-motore di attività, a servizio ea supporto di tutte le realtàdiocesane impegnate nellaformazione, capace di attrar-re e aggregare soprattutto gio-vani universitari, laureati, edocenti.

Quale il bilancio di un’ini-ziativa di ampio respirocome I Martedì diSant’Ignazio?E’ stato il primo tentativoorganico, a livello diocesano,di approfondimento sulletematiche fondamentali del-l’odierna stagione socio-cul-turale: la questione antropo-logica e la verità, ossia la

possibilità di andare oltre laderiva relativistica. Ad esse-re sinceri, la partecipazionedei docenti di filosofia e direligione, per i quali in parti-colare sono stati pensati iMartedì, non ha confermatole attese. Rimaniamo tuttaviaconvinti della validità dell’ini-ziativa che intendiamorilanciare facendo tesoro deilimiti e delle critiche regi-strati finora, ma salvaguar-dando il più possibile il livel-lo qualitativo degli incontri.

E per quanto riguarda i Per-corsi d’arte sacra?Con questa iniziativa abbia-mo voluto allacciarci ad unfilone molto interessante, lacatechesi attraverso l’arte, conl’intento di promuovere unpercorso alla scoperta del rap-porto tra esperienza di fede,opere artistiche e luoghi. Leserate introduttive conmonsignor Timothy Verdone padre Andrea Dall’Astahanno riscosso una buona

Teologia ed Evangelizzazione onlus

Bando di concorso per l’assegnazionedi una borsa di studio di 6.000 euroannui per il conseguimento del Baccellierato in Teologia

E’ bandito un concorso per titoli, per l’asse-gnazione di una borsa di studio quinquennaledi € 6.000 annui, per il conseguimento delBaccellierato in Teologia presso la FacoltàTeologica dell’Emilia-Romagna, alle seguenticondizioni.1) Per ottenere l’assegnazione della borsa distudio si richiede che i candidati (uomini odonne)a) siano nati dopo il 31 dicembre 1991;b) risiedano stabilmente nell’ambito del ter-ritorio della Diocesi di Carpi dalla data diquesto bando;c) abbiano conseguito, con una media noninferiore a 80/100, un diploma di scuola me-dia superiore che dà diritto all’iscrizione al-l’università.2) Le domande dovranno pervenire entro ilgiorno 31 agosto 2011 a: Associazione Teolo-gia ed Evangelizzazione Onlus Via Curta S.Chiara, 17 - 41012 Carpi corredate da:a) Certificato di nascita e di residenza storicoin carta libera;b) Copia del diploma di scuola media supe-riore con l’attestazione dei voti conseguiti;c) Copia della dichiarazione dei redditi delcandidato o, in mancanza, del nucleo familia-re;d) Una lettera di richiesta, comprensiva diun’autopresentazione e dell’indicazione deimotivi per cui il candidato si è orientato allostudio della teologia;e) Una presentazione del candidato fatta daparte di un responsabile ecclesiale (ordinato olaico) che lo conosca personalmente (partico-lare attenzione verrà riservata alle presenta-zioni firmate da persone appartenenti allaChiesa carpigiana);f) Una presentazione della personalità intel-lettuale del candidato da parte di un suo pre-cedente docente.3) Il Comitato scientifico di Teologia edEvangelizzazione (cfr. art. 3 dello Statuto)provvederà a formare una graduatoria dei can-didati che verrà sottoposta al Comitato direttivoper l’assegnazione della borsa di studio. A

parità di condizioni di merito, secondo quantostabilito dal Comitato scientifico, nello spiri-to della legge che disciplina le onlus, verrannopreferiti i candidati che si trovano in condizio-ni economiche più svantaggiate.4) La borsa di studio verrà rinnovata di annoin anno alle seguenti condizioni: a) che ilcandidato ottenga il giudizio di idoneità cul-turale ed ecclesiale a fruire del proseguimentodella borsa di studio. Il giudizio sarà formula-to per iscritto dal presidente del Comitatoscientifico o da un suo delegato; b) che ilcandidato, entro il mese di settembre, abbiaterminato regolarmente gli studi dell’annoprecedente con una media che dia diritto altitolo finale di “magna cum laude” (cioèsuperiore a 8,5/10).5) In caso di assegnazione della borsa distudio, l’assegnatario dovrà iscriversi allaFacoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, consede in 40136 Bologna, Piazzale Bacchelli 4,entro il 30 settembre 2011 per l’anno accade-mico 2011-2012.6) La borsa di studio viene erogata annual-mente con le seguenti modalità: € 1.000 almomento dell’iscrizione iniziale, € 3.000all’inizio del secondo semestre quando il can-didato ha già sostenuto gli esami del primosemestre; € 2.000 al completamento di tuttigli esami dell’anno accademico (in concreto afine giugno o a fine settembre). Le sommeindicate saranno erogate dopo che il candida-to abbia fatto pervenire alla presidenza diTeologia ed Evangelizzazione una certificazioneautentica che attesti la regolare frequenza allelezioni e i voti conseguiti.

Ulteriori informazioni possono essere richie-ste presso: Associazione Teologia edEvangelizzazione Onlus 41012 Carpi ViaCurta S. Chiara 17 tel/fax 059.685210-650908-652867.

Carpi, 9 maggio 2011La Presidente

Maurizia Volponi

Si Verso una sinergia

Vita della Chiesa

Gabriella Contini e Vittorio Possenti

partecipazione, meno gli in-contri successivi, ma con unpubblico costante. Positivo ilcoinvolgimento dei rettoridelle chiese che ci hanno ac-colti e hanno redatto le sche-de sulle opere.

Quali sono le proposte peril prossimo anno pastora-le?Per un primo intervento inlinea sia con gli orientamentipastorali della Cei per il de-cennio sia con le linee pasto-rali diocesane per il 2011-2012 proporremo, d’intesa conla Scuola di formazione teo-logica, un ciclo di incontri suifondamenti di una prassieducativa cristianamente ispi-rata rivolto in particolare aquanti operano per l’educa-zione degli adolescenti e deigiovani. Proprio i giovanisperiamo di riuscire a coin-volgere nella nostra associa-zione, perché esistono tantitipi di volontariato e quelloculturale rappresenta di certoun importante servizio allacomunità ecclesiale.

V. P.

Il Servizio per la promozionedel Sostegno economico allaChiesa cattolica “Sovvenire”è fortemente impegnato inquesti giorni nella raccoltadelle firme a favore dellaChiesa stessa.Un particolare sforzo vienecompiuto verso i possessoridel CUD (Certificato fiscale)che pur non presentando al-cuna Dichiarazione, hanno

tuttavia la possibilità di sce-gliere di destinare l’8 per millealla Chiesa Cattolica, utiliz-zando l’apposito modello (as-solutamente riservato perchéprivo di qualsiasi notizia sul-l’interessato) allegato al CUDmedesimo.Particolare visibilità alle ini-ziative in corso è stata data,in questo caso, l’8 maggiodalla parrocchia della Catte-

drale tramite il gazebo alle-stito sul sagrato grazie al ser-vizio di alcuni volenterosiRover e Scolte del ClanGemini del Carpi 1, che han-no distribuito materiale pro-mozionale. Erano presentiinoltre il parroco della Catte-drale, monsignor RinoBottecchi, e l’incaricatodiocesano per il SovvenireErcole Gasparini.

Parrocchia della Cattedrale8 per mille alla Chiesa cattolica

16 29 maggio '11

Maestà di Duccio diBuoninsegna è un’ope-ra grandiosa che, vistada vicino, fa ben com-

prendere l’imponenza del la-voro del pittore. È una tavolaenorme in legno, a due facce,grande più di quattro metriper due e rappresenta unamonumentale Vergine conBambino in trono, circondatada un’affollata schiera di santie angeli su fondo laminatod’oro. Questo capolavoro, cheintroduce il capitolo 22 delCatechismo degli Adulti “Laverità vi farà liberi”, ha ispi-rato la commissione diCatechesi organica adulti(Coa) ad organizzare un pel-legrinaggio a Siena, la cittàche ospita il prezioso dipinto.Ma andiamo con ordine: dopoaver conosciuto l’anno pas-sato la Piazza dei Miracoli aPisa, domenica 15 maggiocinquanta pellegrini si sononuovamente recati in terratoscana e, più precisamente,nella città del Palio. Fin dasubito colpisce come il cen-tro storico senese sia rimastolegato all’aspetto medioeva-le originale: lungo gli strettivicoli ciottolati ancora oggi èpossibile ammirare gli anti-chi scorci del XII secolo. At-traverso queste stradine,allagate dall’abbondante piog-

gia che ci ha accompagnatoper quasi tutta la giornata,abbiamo visitato tre luoghi inparticolare: la basilica di SanDomenico, la casa-santuariodi Santa Caterina e infine ilDuomo, con il relativo Mu-

seo dell’Opera. La basilica èuna delle più importanti chie-se di Siena ed è soprattutto illuogo dove Santa Caterina hadedicato gran parte della suavita spirituale. Per questo, unacappella laterale è stata dedi-O

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quanto a semplicità e sobrie-tà ricorda molto i luoghi neiquali ha dimorato S. France-sco d’Assisi. Nel pomerig-gio, dopo aver recuperato leenergie perdute con un pran-zo a base di piatti tipici senesi,abbiamo raggiunto il Duo-mo. Colpisce, innanzitutto, losfarzo gotico e la cura con laquale è stata disegnata la fac-ciata che, per alcuni aspetti, èmolto simile a quella arcinotadi Orvieto. Il rosone centraleè un altro capolavoro dise-gnato da Duccio: è una dellepiù antiche vetrate gotiched’Italia, conservata, assiemead altre opere delBuoninsegna, nel Museo del-l’Opera. Infine la veduta dal-l’alto offerta dalla terrazzapanoramica del “Facciatone”della cattedrale, accarezzatafinalmente dal sole, ci ha la-sciato uno splendido ricordodi Siena. Come splendido èstato il rapporto che si è raf-forzato tra i pellegrini che,sulle orme di Santa Caterinae di San Bernardino hannomeditato, pregato e vissutoassieme un bel momento diChiesa, fatto anche di chiac-chiere, risate e attimi di alle-gria.

Alessandro CavazioniCommissione Coa

cata alla patrona d’Italia ed’Europa con al centro, sopraall’altare, la reliquia della te-sta; qui abbiamo avuto il pri-vilegio di celebrare la Messainsieme a don Roberto Vec-chi, assistente adulti di Ac.

La mattinata si è conclusaall’interno del santuario de-dicato a Santa Caterina, sortoper custodire il Crocifisso dellestigmate. Qui si è potuto con-templare, tra l’altro, la celladove la santa riposava, che in

È ancora FestAcCome ogni inizio giugno l’ora-torio Eden si appresta ad ospi-tare la festa diocesana finaledell’Azione cattolica.Si comincia venerdì 3 giugnocon un momento tradizionale,la Messa per la pace, alle 19nella chiesa di S. Ignazio.Segue una cena veloce al risto-rante della festa, per poi la-sciare spazio al primo degliincontri: “La fatica di dirsi e lagrazia di capirsi”, a cura didon Roberto Vignolo, dellaFacoltà Teologica dell’ItaliaSettentrionale. Nel pomeriggiodi sabato 4 giugno gli incontriper i Giovanissimi e per l’Acr,con una piccola appendicededicata ai genitori dei ragazzi,dal titolo “Con Gesù, nellacasa, luce per tutti!”. Alle 19 laMessa presieduta da don CarloGasperi, assistente diocesanodell’associazione. La sera,“The game”, le attesissimeParrocchiadi 2011.Domenica 5 alle 16.30, “L’ita-liano rovesciato. Il linguaggiodella nuova politica e i suoigiornali”, interviene VittorioColetti dell’Accademia dellaCrusca (Università di Genova).

Dopo i Vespri delle 19 la serataprosegue con lo spettacolo diburattini per bambini“Abramo, quante sono le stelledel cielo?”, e con “ParoleIMPROvvisate!”,improvvisazione teatrale a curadell’Associazione CulturaleBelleville. La settimana èanimata come sempre dai varitornei: il 7 giugno l’eptatlon, 7sport pazzi, il giorno seguentegli Zonali del calcettodiocesano, il 9 giugno la serataGG.Domenica 12 giugno alle 16.30“Potere delle parole, poterealle parole. Alla ricerca diparole capaci di accoglienza efuturo”, tavola rotonda conPiermarco Aroldi dell’Univer-sità Cattolica Sacro Cuore eGiancarlo Pietri, Psicologo.Alle 19 come da tradizione perl’ultimo giorno di festa i Vesprisolenni presieduti dal VescovoElio Tinti. Alle 20 “Raccontaciuna storia! Narrazioni ad altavoce per bambini” e alle 21.30“150 anni d’Italia: del megliodel nostro peggio”. Chiuderà lafesta come sempre l’estrazionedella lotteria.

LaGli adulti dei gruppi di Catechesi organica dell’Azione cattolicain pellegrinaggio a Siena, sulle orme di Santa Caterina e San Bernardino

Alla scuola dei santiGli adulti dei gruppi di Catechesi organica dell’Azione cattolicain pellegrinaggio a Siena, sulle orme di Santa Caterina e San Bernardino

Alla scuola dei santi

Vita della Chiesa

1729 maggio '11

Aperto… per ferie

In estate l’oratorio si arricchisce di proposte. Si mantiene costante l’attenzioneeducativa e la cura delle relazioni con i ragazzi di tutte le fasce d’età

trovino qui modi e occasioniper… esprimersi”. Niente ri-mane fuori insomma, anche ilbambino è da prendere sul se-rio, tutto intero, e allo stessomodo lui si relaziona con l’edu-catore, che è una persona enon solo un “ruolo”.In dodici anni di doposcuolaHip hop ne è passata di acquasotto i ponti, e le attivitàeducative si sono strutturatesempre di più, nel tentativo,spiega Alessandra Fini, di com-prendere e di avvicinarsi sem-pre più alle esigenze dei ra-gazzi – e anche l’Up prendonasce come risposta in tal sen-so -, per farli crescere e darloro gli strumenti necessariper essere persone belle, an-che al di fuori dell’oratorio.E per l’estate? “Succederà ditutto!”, scherza Alessandra. Maè davvero così: dal 5 giugno efino al 29 luglio il campo gio-chi del Centro sportivo italianoper i bimbi dai 5 ai 12 anni, poiper i ragazzi delle medie il cam-po “on the road”, tutto in bici-cletta, che prosegue con unasettimana residenziale aMarciaga. Ancora, i moduliintensivi Up prendo per aiutarei ragazzi con disturbi dell’ap-prendimento ad acquisire unmetodo di studio efficace. Iltutto sempre pensato comequalcosa che sia anche arric-chente, occasione per consoli-dare relazioni ma anche perriflettere e ripensarsi, trovandoinsieme, tra un gioco e l’altro,percorsi che aiutino a crescere.

Benedetta Bellocchio

ome ogni anno l’estatedell’Oratorio cittadinoEden non è il tempo delriposo e della sosta, anzi

è occasione preziosa di incon-tro e scambio, momento favo-revole per coinvolgere e dareuna spinta alle relazioni in-trecciate durante tutto l’anno.A raccontare la ricchezza diattività proposte – tornei dicalcio, basket, pallavolo e forsebeachvolley, concerti, barautogestito -, ma soprattuttola bellezza dei rapporti che lesostengono e le fanno vivere èEmanuele Stassi, per tutti“Manu”, vicedirettore del-l’Oratorio. “L’aspetto positi-vo di questo luogo sono lerelazioni stesse che si creano– osserva -. La possibilità distare con i ragazzi quotidiana-mente permette di costruireun legame solido. Gli educatori– cinque in tutto, oltre a Stassiadesso vi lavorano MarcoMalavolti, Giovanni Maestri,Francesco Cavazzuti, MattiaPetruzziello – sono presentitutti i giorni dell’anno: grazieanche all’aiuto dei volontaril’oratorio è aperto sempre, dalprimo pomeriggio fino a not-te. Dunque l’educatore – spiega– può diventare davvero unpunto di riferimento per la lorovita, ma non è solo questo. Iragazzi sentono anche gli og-getti e gli spazi dell’Eden comequalcosa che appartiene a loro,da curare e far crescere”. Perquesto l’educatore non fa mainulla da solo – “altrimenti nonsarebbe l’Eden”, commentaManu -, opera per coinvolger-li, li rende protagonisti e altempo stesso responsabili delleiniziative dell’oratorio per glialtri. Le difficoltà ci sono, la-vorare con le persone porta

sempre incomprensioni e ilcoinvolgimento ha dinamismicomplessi, “soprattutto quan-do sai che l’obiettivo finale èla persona stessa e non l’atti-vità concreta che le proponi -chiarisce l’educatore -, ma èmolto bello che dei ragazzidecidano di occuparsi di altriragazzi”. Così, anche questaestate saranno i giovani a ge-stire l’organizzazione di tutti itornei, delle attività musicali,del bar mentre dietro le quintegli educatori si coordinano esi raccordano affinché tuttopossa funzionare al meglio.Un coordinamento che vedeinsieme non solo chi opera inoratorio, ma anche coloro chesi occupano dei doposcuola –Hip hop e Hip hop Up-prendoper i ragazzi con disturbi del-l’apprendimento – e dell’Uni-tà per l’educazione e l’anima-zione di strada. Da semprel’équipe unitaria è fondamen-tale affinché nulla si perda alivello di relazione coi ragaz-zi – spesso è l’unico momentoin cui, insieme, si possono ri-costruire storie e percorsi diciascuno - e perché le propo-ste possano davvero rispon-dere sempre meglio alle esi-

genze e alle domande di vitadelle diverse età.“Sicuramente le relazioni sonoil valore aggiunto del lavoroin oratorio – conferma Ales-sandra Fini, responsabile diHip hop -: per i ragazzi è fon-damentale il fatto di viveredurante tutto l’anno con glieducatori, i quali a loro voltaimparano a stare con loro, co-noscendoli per quello che sonoe condividendo le loro picco-le e grandi difficoltà quotidia-ne, differenti per ciascuna età”.Un lavoro, quello educativo,che dunque costringe a met-tersi in gioco, a pensare a comeaccogliere, comunicare. Lacontinuità diventa fondamen-tale non solo dal punto di vistaprofessionale, ma umano erelazionale. Diventa, insom-ma, fedeltà ai ragazzi e alleloro vite: “Non sei tu che sem-plicemente riversi informazionio metodi, ma sei chiamato afarti compagno di strada. Inquesta dinamica dicondivisione entrano in cam-po anche aspetti spirituali im-portanti, di cui occorre farsicarico. Questo – aggiunge –fa sì che anche i ragazzi che inaltri contesti sono ‘faticosi’,

Vita della Chiesa

In estate l’oratorio si arricchisce di proposte. Si mantiene costante l’attenzioneeducativa e la cura delle relazioni con i ragazzi di tutte le fasce d’età

C

Up prendo: unvalore aggiuntoper il territorio

Nel gennaio 2004, promos-sa dall’associazione Spes(ora Effatà onlus) e graziead un contributo della Fon-dazione Cassa di Risparmiodi Carpi, nasce l’importanteesperienza del Centro HipHop Up-Prendo. Il Centrooggi accoglie 90 ragazzi dellescuole primarie e seconda-rie di primo grado di Carpi,che soffrono di disturbi spe-cifici dell’apprendimento(dsa) come dislessia,disgrafia, disortografia ediscalculia. Senza contaretutto il lavoro formativo conle scuole e gli insegnanti.L’esperienza del Centro èproseguita in questi anni edall’ottobre del 2010, con ilsostegno dell’Unione delleTerre d’Argine e dei Comu-ni di Soliera eCampogalliano, l’offerta siè ampliata ai due comuni.“Da molti anni – ha dichia-rato Giuseppe Schena, as-sessore alle Politicheeducative e scolastiche del-l’Unione – sosteniamo con-cretamente questo importan-te progetto socio-educativoin favore di adolescenti epreadolescenti con dsa, conuno stanziamento annualedi risorse sul bilancio del-l’Unione che supera per ognianno scolastico i 50.000 eurodi contributo. Ben primadell’entrata in vigore dellarecente legge nazionale cheha posto l’accento sul ‘rico-noscimento’ di questo tipodi disagio degli allievi, l’entelocale ha saputo mettere incampo risposte concrete chehanno dimostrato di ottene-re risultati importantissimirelativamente al successonell’apprendimento, ma an-che nell’autostima, nellasocializzazione e nella inte-grazione dei ragazzi con dsa.E, nonostante la fase di grandivincoli normativi e di bilan-cio e di ristrettezze econo-miche, l’impegno dell’Unio-ne Terre d’Argine verràmantenuto costante e – sepossibile – ancora incremen-tato su tutto il territorio perincludere ed offrire il servi-zio a tutti i giovani con dsache frequentano le scuole diCampogalliano, Carpi, Novidi Modena e Soliera”.

L’oratorio èdavvero di tutti

L’oratorio è anche spaziodi vita della scuola S.Cuore, che sabato 28maggio festeggerà lachiusura dell’anno, delleassociazioni cattoliche edi tutta la comunità dellaCattedrale (ricordiamo laGuazza di San Giovannicon la messa e la cena),ma anche luogo di incon-tro per tutta la diocesi –dalla Palma d’oro allaGiornata dei cresimandi,alla festa finale dell’Azio-ne cattolica in programmadal prossimo 2 giugno. Èanche, nel cortile, nelcampo o nella raccoltacappella, spazio dipreghiera: ogni primovenerdì del mese lamessa, tutte le sere ilrosario a curadell’Agesci.

L’estate va atempo di musica

Saranno più di 50 leband che animeranno imercoledì e le domeni-che dell’Eden RockCafè. Si tratta dei tantigruppi, composti daragazzi dai dodici aivent’anni, che anchedurante l’anno utilizzanola sala prove giornalmen-te. “Per loro è nataquest’anno anche unavera e propria scuola dimusica – spiega Emanue-le Stassi -, l’Eden schoolmusic, e proporremo dal18 al 20 luglio unasettimana di campus,portando via i ragazzi perun momento intensivo”.Ovviamente non sololezioni di musica, maoccasione per condivide-re questo sogno e passio-ne con altri, imparando astare insieme.

Aperto… per ferie

Alessandra FiniEmanuele Stassi

Voglia di Shopping?

Orari: 10,00-13,00 15,30-19,30STRADA STATALE MODENA-CARPI 290

APPALTO DI SOLIERA (MO)TELEFONO: 059 569030

Nuove collezioni

Lourdes3-9 giugno in treno

Loreto Con i bambini in pullman18-21 giugno

Gita a TortonaL’Unitalsi organizza per giovedì 2 giugno un pellegrinaggio-gita al Santuariodella Madonna della Guardia a Tortona (Alessandria). Partenza alle 7 dallastazione delle autocorriere di Carpi. Alle 11 Santa Messa al Santuario. Aseguire pranzo al ristorante “Oasi della Pace” di Rivanazzano. Ritorno nelpomeriggio con sosta all’abbazia di Chiaravalle della Colomba ad Alseno(Piacenza). Quota: 40 euro (comprensiva del pranzo).

Informazioni e prenotazioni: via San Bernardino da Siena, 14 - 41012 Carpi(MO). Tel e fax 059-640590 (martedì e giovedì dalle 17.30 alle 19)

UnitalsiPellegrinaggi

18 29 maggio '11

Madonnadei Ponticellia San Marino di Carpi

Santo RosarioDal lunedì al venerdì ore 21

Ogni sabatoOre 18.30: RosarioOre 19: Santa messa

Ogni domenicaOre 17: Santo Rosario

Lunedì 30 maggioOre 20.30: Santa MessaOre 21: Solenne Processione achiusura del mese mariano

Le famiglie della parrocchia di San Marino che deside-rano accogliere in casa l’immagine della Madonna deiPonticelli per una serata di preghiera sono invitate arivolgersi in parrocchia.

Info: Parrocchia di San Marino tel. 059 684120Famiglia Angelo Mantovani tel. 059 683895

Il mese di maggio nei santuari marianiBeata Vergine dellaSassola a Campogalliano

Ogni sabatoSanta Messa: ore 19Santo Rosario: ore 21

Ogni domenicaSanta Messa: ore 7.30 – 8.45 – 10 – 11.15 – 19Santo Rosario: ore 18.30

Giorni ferialiSanta Messa: ore 7Santo Rosario: ore 21

Nei mesi estivi da giugno ad agosto il Santuario propone:Sante Messe: sabato ore 19 e domenica ore 8.45.Info: Parrocchia di Campogalliano tel. 059 526924

Madonna dell’Aiutoa Santa Croce di Carpi

Santo RosarioTutti i giorni alle ore 21e la domenica alle ore 17con la preghieradel vespro

Martedì 31 maggioOre 20.45: Processione di chiusura del mese marianodall’edicola di Santa Croce alla chiesa-santuario

Info: Parrocchia di Santa Croce tel. 059 664016

Beata Vergine del Borghetto a Cividale

Dal lunedì al sabatoOre 21: Santo Rosario in chiesa e presso l’edicola mariana di via Tucci

DomenicaOre 17: Santo Rosario in chiesa

Martedì 31 maggioOre 21: Processione a chiusura del mese mariano. Partenza dal capitello divia Borghetto (all’incrocio con via Mazzone) e arrivo in chiesa

Parrocchia di San Francesco, Carpi

Sagra della Madonnadella RosaGIOVEDÌ 26 MAGGIO

• Ore 21.00: Tributo a Madre Teresa diCalcutta. Concerto in chiesa: voce Maheya,pianoforte Sandro Barbieri. Ingresso libero

VENERDÌ 27 MAGGIO• Ore 21.30: esibizione balli latino americani

a cura di LA PATRIA 1879

SABATO 28 MAGGIO• Ore 21.30 esibizione Chearleader• A seguire musica con DJ CAIO

DOMENICA 29 MAGGIO• Ore 9.30: Santa Messa nella seconda comu-

nione solenne• Ore 11.00: Santa Messa con celebrazione

degli anniversari di matrimonio• Ore 19.00: Santa Messa

MERCOLEDÌ 1 GIUGNO• Ore 8.10: recita del Rosario• Ore 8.30: Santa Messa• Ore 21.30: Commedia dialettale della

“Vintarola”

GIOVEDÌ 2 GIUGNO• Ore 8.10: recita del Rosario• Ore 8.30: Santa Messa

• Ore 17.30: Santa Messa• Ore 21.30: esibizione di balli country a

cura di LA PATRIA 1879Nelle sere del 20, 21, 22, 27, 28, 29 maggioe 1,2 giugno dalle ore 20.00 è aperto ilristorante con primi, secondi e gnocco etigelle.La cucina chiuderà tutte le sere alle ore 22.30,tranne le serate di domenica e giovedì alle ore22.00. In caso di maltempo si assicura il fun-zionamento del ristorante ma non gli spettaco-li previsti.

SETTIMANA EUCARISTICA

DA LUNEDÌ 23 A VENERDÌ 27 MAGGIO• Ore 8.30: Santa Messa• Ore 9.45: Recita delle Lodi• Ore 10.00: Santa Messa, Adorazione• Ore 15.30: Esposizione, Adorazione• Ore 17.00: Santo Rosario• Ore 17.30: Santa Messa con Vespri

SABATO 28 MAGGIO• Ore 9.45: Recita delle Lodi• Ore 10.00: Santa Messa, Adorazione• Ore 15.30: Esposizione, Adorazione• Ore 18.30: Rosario e benedizione eucaristica• Ore 19.00: Santa Messa prefestiva

Vita della Chiesa

5 maggio nella chiesadi Sant’Ignazio si è svol-to l’incontro con don

Andrea Andreozzi - già co-nosciuto ed apprezzato daicarpigiani per le sue numero-se presenze specialmente ne-gli ultimi anni - sull’annunciopasquale nel Vangelo secon-do Matteo (Mt 27,62-28,20).Le parole con cui è stata pre-sentata la serata hanno fattocapire subito ai presenti chenon si sarebbe trattato sempli-cemente di un approfondimentobiblico, ma di un momento diriflessione comunitaria sullabellezza e sulle difficoltà deltempo liturgico che stiamovivendo. Si potrebbe dire chepiù che una conferenza, si ètrattato di un vero e proprioannuncio.Spesso capita che la nostraattenzione venga riposta sul

periodo che precede il giornodi Pasqua, la quaresima, coni suoi fioretti, le sue restrizio-ni e la conseguente fatica ne-cessaria per arrivare il piùpreparati possibile al giornopiù importante dell’anno perla vita di un cristiano, dimen-ticandoci però che il temposeguente, tempo di gioia, di

Il

L’annuncio pasquale del Settore apostolato biblico

Un tempo di gioiafesta e lode è altrettanto (senon più...) importante e com-plesso. Questi giorni di festasono caratterizzanti da annuncilieti, da parole di speranza,da movimenti di Resurrezio-ne e don Andrea ha aiutatoproprio in questo, portando ipresenti a riflettere sul fattoche annunciare la Pasqua si-gnifica leggere tutta la vicen-da di Gesù dentro l’orizzontedella gioia. Con la consape-volezza che questa gioia sfo-cia nel ritrovare un rapportodi amore e di riconciliazionesia nelle dinamiche internedella Chiesa, sia per quelleche la rendono testimone delRisorto nel mondo e nellediverse realtà. Un annuncioforte, un annuncio di speran-za e gioia, per vivere al me-glio la Pentecoste.

E.D.

don Andrea Andreozzi

Il Faith GospelChoir inconcerto il 20maggio sulpalco dellasagra dellaMadonna dellaRosa

Il 17 maggio il Centro Anzia-ni di Casa Santa Clelia a Carpiha festeggiato con grande gio-ia i 101 anni della signora AdaGasparini. Erano presenti leSuore Minime dell’Addolorata,le animatrici, ospiti e amici diCasa Santa Clelia. Un momentoinsieme per porgere un augu-rio caloroso alla signora Adaper l’importante traguardo rag-giunto, che è sicuramente dibuon auspicio anche per tutti ifrequentatori del Centro an-ziani.Presso Casa Santa Clelia, dove

risiedono le Suore Minime del-l’Addolorata (parrocchia di SanGiuseppe Artigiano) è attivo ilCentro che svolge attività disocializzazione e di animazio-

ne per gli anziani. Chi fosseinteressato a partecipare alleiniziative può rivolgersi a CasaSanta Clelia, via Longhena 18,Carpi; tel. 059 651382.

101 anniper Ada Gasparini

1929 maggio '11

55 anni di missione per suor Gabriellina Morselli,attualmente in Italia per un periodo di riposo

prossimo 26 giugnosuor GabriellinaMorselli ripartirà per

la Tanzania, il paese africanoa cui ha dedicato la propriavita, e nella valigia ha ancoraun sogno da realizzare, nono-stante i suoi 89 anni compiutiil mese scorso. “Vorrei vede-re i 120 orfani che seguo aMafinga sistemati o laureatio con un posto di lavoro inmodo da non dover più sten-dere la mano per vivere” diceemozionata la religiosa.E’ il 1942 quando entra nel-l’Istituto Missionario dellaConsolata di Torino, inizia lasua esperienza d’infermieracon i campi profughi creatinelle caserme militari cheospitano circa 3 mila istriani,poi parte per Iringa in Tanza-nia dove apre un dispensario.Ha ben vivo il ricordo dei 500ammalati che ogni giorno vi-sitava con altre tre suore e diquando una volta la settima-na andava nella foresta perincontrare malati di malaria,parassitosi intestinale e ma-lati di sifilide che con il tem-po si sono trasformati in ma-lati di Aids.Da dieci anni aiuta unaconsorella nella formazionedei giovani seminaristi aMafinga e segue lascolarizzazione di centinaiadi bambini e ragazzi, non fa

Anche se è considerato il pa-ese con le maggiori ricchezzedel mondo, in realtà i paesiindustrializzati lo stanno de-predando, il governo non sipreoccupa di creare opportu-nità di sviluppo e discolarizzazione alla popola-zione. Anche se costruiscescuole grandi le lascia vuotecosì se una famiglia vuolemandare a scuola un bambi-no deve avere i soldi percomperargli la divisa, il ban-co, la sedia, le scarpe e ladivisa per il gioco, il secchioe la zappa per lavorare gli ortiantistanti le scuole. Poichéuno stipendio medio è di 50/55 euro al mese, i figli nellefamiglie sono numerosi, perun genitore è impossibile dareloro una cultura e, quindi, unfuturo ecco perché suorGabriellina ha tanto a cuorequesta fascia della popola-zione con un occhio partico-lare ai bimbi orfani.Parte serena questa suora pic-cola d’aspetto ma grande dianimo e di cuore che con tan-ta gioia negli occhi dice: “Inquesti cinquantacinque annidi missione ho avuto la fortu-na di realizzare in pieno ilmio desiderio di essere mis-sionaria tra questo popolo chemi ha dato tanto e mi ha inse-gnato tanto”.

M.G.

AIFO: Animatrici Missionarie 150, L.L. 84, Par-rocchie: S. Caterina 100, Novi 455, Fossa 785, S.Croce 190, Gargallo 210, S. Francesco 100, S.Bernardino R. 915, S. Agata 538, S. Marino 294,Panzano 80, S. Martino Secchia 100, Corpus Domi-ni 100, S. Giacomo R. 1000, S. Giustina 150, Tramuschio 100, Quarantoli 240, Gavello 200, Vallalta170, Rovereto 325, S. Giuseppe 250, Limidi 477, S.Martino Spino 500, S. Possidonio 200, Rolo 340,Chiesa S. Chiara 50, Agisci Parr. Rolo 255, T.A.285, T.A. 98, T. A. 133

Carla Baraldi : N.N. 2000

Suor Angela Bertelli-Prog. LATTE: Parr. S. Fran-cesco 15, Gruppo Miss. Parr. S. Bernardino 250 -Prog. CASA DEGLI ANGELI : Gruppo Miss.Quartirolo 1000, Parr. S. Bernardino R. 250, N.N.2000, N.N. 100, Parr. S. Bernardino R. 500, Scuola3° elementare Mortizzuolo 150, N.N. 50, Parr. Gargallo750, L.A. 250, Educativa di strada 179, GruppoMiss. Quartirolo 2000

Suor Elisabetta Calzolari- Prog. CHIESA: Ani-matrici Missionarie 300, Parr. Quartirolo 500 -Prog. SCUOLA ANALAVOKA: N.N. 2.000, Ist.Vallauri 1.285, S.C. 1.000, V.C. 50.

Suor Ambrogia Casamenti - Prog. SCUOLALEONARDI: N.N. 3000, Animatrici Miss. Parr. S.Bernardino 2000

Madre Giovanna Castellani : N.N. 1500

Don Francesco Cavazzuti – Prog. ADOZIONESEMINARISTA: Gruppo S. Clemente 100

Centro Missionario- Prog. ADOZIONESEMINARISTA PER VESCOVO TINTI:P.P. 10, G.B. 10, S.C. 10, M.M. 10, G.R. 10, G.I. 10,B.E. 10, T.T. 10, B.D. 10, B.L. 10, C.G. 10, C.R. 10,B.d. F. 50, Parr. Mortizzuolo 30, M.M. 10, A.D. 10,M.L. 10, G.M. 10, Parr. Fossa 100, M.A.M. 50, M.L.20, M.T.L. 10, M.M. 10, M.A. 25, P.M. 25, Parr.Gargallo 110, R.V. 30, G.A. 10, F.A. 10, T.A.M. 10,S.C. 30, Z.A. 10, P.R. 10, D.B. 15, M.A.M. 15, B.G.20, Curia Vescovile 220, G.A. 100, R.L. 100, Ani-matrici Missionarie 200, M.B. 30

Centro Missionario-Computer Lanzoni: L.L. 20,M.M. 10, M.R. 10, B.d.F. 50, L.C. 250, B.A. 10, C.P.20, T.C. 10, N.N. 50, M.M.L. 20, G.C. 20, P,A. 10,G. B. 10, P. A.10, A. A. 20, A.M. 10, M.M. 10, P.F.10, R.V. 10

Missione Renata Cremonini: N.N. 4500

Padre Agostino Galavotti- Prog. S.O.S ERITREA:N.N. 5000

Suor Caterina Colli-PROG. ALBANIA: B.G. 522,B.I. 10, C.L. 10, N.N. 250, Parr. Fossoli 350 - Prog.CASA: N.N. 250, Parr. Mortizzuolo 300, MercatinoFrancobolli Cartoline 465, Mercatino FrancobolliCartoline 354,30 Mercatino Francobolli Cartoline525,70

Suor Anna Laberinti: N.N. 5000

Luciano Lanzoni-Prog. COLORIAMO LA SA-LUTE: Parr. Rolo 300, Scuola S. Croce 240 -Prog.FOYER S.MARIA: C. G.100, N.N. 2000, Parr.Gargallo 750, L.A. 250, M.R. 50, Parr.

Suor Gabriellina Morselli : N.N. 2000

Dr. Germana Munari-Prog. OSPEDALE LUNZU:Gruppo Miss. Quartirolo 1000, N.N. 5000, Parr.Concordia 300, N.N. 250, L.G. 250, G.M. 250, T.m.E. 1000, Parr. Rovereto 500, Parr. Quartirolo 2000,N.N. 500, N.N. 100, V.O. 2470, Le ragazze dellunedì 250, N.N. 250

Pontificie Opere Missionarie-Prog. S.MESSE:T.M. 30Prog. OGGETTI SACRI: Parr. S. Francesco 15,Parr. S. Francesco 520

Prog. POPOLI E MISSIONI: L.B. 25

Prog. ADOZIONE SEMINARISTA: B.D. 50, Ani-matrici Miss. Parr. S. Francesco 179, G.d:L. 500,T.M. 100, B.L. 500, P.G. 100, P.M. 50, AnimatriciMiss. Parr. S. Francesco 100, C.C. 100, Parr. Quarantoli650, Parr. Gavello 650, P.M. 50, M.T.L. 50, P.G.100, G,R. 300, Parr. Panzano 400, C.S. 300

Prog. GIORNATA INFANZIA MISSIONARIA:Parr. S. Giuseppe 1014, Parr. Concordia 270, Parr.Cividale 400, Parr. S. Francesco 50, Parr. Vallalta360, Parr. Rolo 300

Prog. GIORNATA MISSIONARIA MONDIA-LE: Parrocchie: Mirandola 7920, S. Giacomo R.300, S. Martino Carano 100, Corpus Domini 950,Quartirolo 450, S. Possidonio 1625, S. Giuseppe1483,50 Cattedrale 1000, S. Francesco 626, S.Nicolò 2905, S. Giustina 165, Tra muschio 35,Gavello 400, Quarantoli 720, Novi 750, Fossa 830,Cividale 500, S. Croce 500, Panzano 200, Rovereto200, Vallalta 2000, Limidi 2035, S. Martino Sec-chia 150, S. Antonio Mercadello 176, Rolo 2500, S.Martino Spino 600, Chiesa Ospedale 150, Animatri-ci Miss. 2000, Chiesa S. Bernardino da Siena 400,

Chiesa Cimitero 213,55, Convento S. Chiara 300,P.M. 20, Chiesa S. Francesco Mirandola 470, Grup-po Miss. Parr. Mirandola 6000, Veglia Missionaria1164,96

Insieme per le Missioni -Progetto LUCE: N.N.3000

Irene Ratti-Prog. ASILO ESPERANZA: C.L. 15,Parr. Quarantoli 300, N.N. 100, Parr. Rovereto 395,C.L. 20, N.N. 100, N.N. 15, Parr. Rovereto 105,Parr. Rovereto 50, N.N. 100, Parr. S. Agata 740,Mercatino “Il Borgogioioso” 4036, Le Amiche diRosanna 3021, ACR S. Agata S. Marino Fossoli 45,Le Amiche di Rosanna 150, Curia Vescovile 110, F.R. 50

Missione BELO HORIZONTE: N.N. 3000

Missione Suor Carmen Pini: L.L. 250, N.N. 2000

Missione SAN PAOLO: N.N. 3500

Anna Tommasi- Prog. Carceri Malawi: Parr.Rovereto 1800

Suor C. Velieri: N.N. 2000

Padre L. Valoti – Prog. Orfanatrofio: N.N. 3,M.A.M. 1, Parr. Rovereto 300

Comunità Villaregia: A.A. 25, N.N. 20

Volontari Per le Missioni- Prog. ORO: M.A.M. 4,C.P. 10, M.B.20 M.B. 12 L.G. 21, A.M. 5, S.F. 3,

Padre B. Okike: S.I. 100

nessuna differenza se la mag-gior parte di loro sonomusulmani, lei li ama comun-que come ama questo popoloche definisce “buono e paci-fico”.La Tanzania non ha guerre, èuna repubblica. Il 55% degliabitanti sono cattolici e il 45%musulmani, vi sono 130 tribùche, essendo state spostatedal nord al sud e viceversa, sispostano tra di loro eliminan-do così ostilità reciproche.

Il

Cantina Sociale di CarpiPUNTI VENDITA

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Offerte 2010 CENTRO MISIONARIO

Giornata mondiale malati di lebbra - Offerte 2011

Bilancio positivo per la 58ª Giornata mondiale deimalati di lebbra 2011 promossa lo scorso 30 gennaioda Aifo di Bologna, l’associazione che si occupadella prevenzione, cura ed inserimento sociale deimalati di lebbra in tutto il mondo.Anche quest’anno la Diocesi di Carpi ha aderito aquesta iniziativa promossa dal Centro Missionarioraccogliendo 8.686,70 euro che sono già stati inviatiad Aifo che li destinerà ai malati del Mozambico.Queste le offerte pervenute dalle parrocchie: Limidi175; San Giacomo Roncole 750; San Martino Carano250; Novi 500; Gargallo 210; Corpus Domini 250;Quarantoli 250; Gavello 150; Vallalta 400; Sant’Agata310,50; Santa Croce 201; Panzano 80; San Bernardino

Realino 860; San Giuseppe 334; Fossa 925; SanMartino Spino 300; Santa Giustina 100; Tramuschio50; Rovereto 355; San Martino Secchia 90; SanMarino 310; Rolo 370.Si sono aggiunti: Agesci di Rolo 280; MonasteroSorelle Cappuccine 230; chiesa di San Bernardinoda Siena 104,20; Animatrici Missionarie 150; M.G.14; L.L. 90; P.M. 10; F.A. 7; S.G. 7; R. don S. 50; A.T. 483; B.I. 7; A.B. 30.Con grande riconoscenza si ringraziano tutti coloriche hanno lavorato per promuovere questa iniziati-va e tutti coloro che generosamente hanno contribu-ito con le loro offerte.

20 29 maggio '11

televisione e ai giornale per ap-prodare a internet, oggi una sor-ta di nuova verità”. Una sedi-cente verità che non lascia iltempo di essere digerita perchéc’è subito qualcosa d’altro cherichiama la nostra attenzione,ma se è affascinante questamontagna di sapere, meglio, dinozioni in tempo reale, è peri-coloso lasciarsi andare a questotourbillon di notizie. Per cono-scere davvero occorre il tempo,e l’uomo ha bisogno di tempoper assimilare. “Perciò – osser-va Zaccarelli – occorre ripetere.La ripetizione è fondamentale,non mi stanco di dirlo ai miei

ragazzi, la ripetizio-ne è, per il nostrocervello, come il‘salva con nome’per il computer. Sevogliamo che il no-stro sapere non vadaperduto, ripetiamoe ripetiamo ancora.E’così che diventaparte della nostramemoria a lungotermine e non si li-mita ad abitare perun po’ quella a bre-

ve”.Sul convegno precisa che il sim-bolo che unisce la parola“inform” a “etica” è la @, lachiocciola che, ai tempi dellerepubbliche marinare, sotto for-ma di anfora, serviva per spo-stare i liquidi da un territorioall’altro e che anche oggi è unemblema del cambiamento.“Abbiamo vissuto periodi digrande mutamenti – osservaZaccarelli – e anche adesso sia-mo vicini a un periodo di gran-de cambiamento, e non solonella comunicazione. La parolaè molto importante, ma lo èancora di più il comporamentonon verbale. La comunicazio-ne, nel suo insieme, è un princi-pio circolare ricorrente senzafine”. Un po’ come la chioccio-la, come il cerchio, che non haun inizio né una fine.

Un

Un libro e un convegno per Guido Zaccarelli, responsabile dell’informatizzazione delDistretto di Mirandola sono un programma per una conoscenza etica al passo con i tempi

L’anima dell’informaticaAnnalisa Bonaretti

pensiero limpido comedeve essere limpida lasua coscienza, GuidoZaccarelli si presenta

con una semplicità tale, cosìrara di questi tempi, che fa subi-to pensare a una persona credi-bile. A onor del vero dice cosenon proprio quotidiane, salta diqua e di là, accarezza un argo-mento per inseguire subito dopoquello che gli passa per la testa,e lo fa a una velocità tale chelascia quasi increduli. Eppuresenti tutto il suo entusiasmo inquesto narrare – e narrarsi – cheti coinvolge direttamente nellasua vita fatta di grandi passioni.E, forse, la forza di tutto staproprio qui, nella sua capacitàdi appassionarsi a quello che fa.E che, poi, racconta.

Inform@eticaGuido Zaccarelli, chi è costui?Un signore ancora piuttosto gio-vanile di mezza età, dagli occhisaettanti come un adolescente,lo sguardo che non si limita aguardare ma che vuole vedere.Perché il sapere, il conoscereper lui è un’esperienza fisica.La sua biografia non è usuale:52 anni, una laurea presa daadulto in Comunicazione eMarketing con tesi sul Wirelessin sanità con case study sul-l’ospedale di Baggiovara. Poi ilmaster in Management con tesisul fund raising. Nato a SanFelice, vive a Mirandola dovelavora; è il referente del Servi-zio informativo dell’Aziendasanitaria di Modena presso ilDistretto della città dei Pico.Docente di informatica a con-tratto presso la facoltà di Medi-cina dell’Università di Modenae Reggio Emilia, qualche mesefa ha scritto un libro “Informa-tica – Insieme verso la cono-scenza” e un paio di settimanefa ha organizzato a Mirandolaun convegno “Inform@etica -L’influenza delle nuove tecno-logie sull’uomo”. Insomma, èun tipo che non dorme mai, chefa quello che gli piace e glipiace quello che fa, e fa tuttocon il sorriso. Insomma, unatipologia di essere umano piut-tosto rara oggi come oggi.Ti aspetti di intervistare un (no-

ioso) informatico e ti ritrovidavanti un vulcano in eruzione.“Nel 1991 – ricorda – ho datoavvio al sistema informatico einformativo dell’ospedale diMirandola. Poi nascono le pri-me forme di esternalizzazionedel lavoro, così faccio forma-zione sul personale. Nel 2004mi accorgo che l’informaticava spiegata in un altro modo,deve andare oltre il bit. Così mirimetto a studiare, lo faccio dinotte perché naturalmente du-rante il giorno lavoro, in treanni mi laureo, poi faccio unconcorso che vinco all’Univer-sità di Modena. Nel giugno 2010mi decido e penso chevoglio realizzare un li-bro. Da tempo avevofatto dei volumetti perfavorire l’apprendi-mento attraverso sche-mi, ma incontrano re-sistenze editoriali”.L’incontro con unacasa editrice illumina-ta, Athena di Modena,a cui è piaciuta l’idea evoilà che si realizza illibro di Zaccarelli, 315pagine per sapere tuttodella rete e dintorni.

Da elettricista a scrittoreUn volume senza dubbio crea-tivo, d’altronde l’autore è unappassionato conoscitore del-l’intelligenza emotiva e del pen-siero laterale. “Assemblo eriassemblo il concetto per arri-vare a nuova sintesi – affer-ma -. Anche quando faccio le-zione mi comporto così, cer-cando di coinvolgere al massi-mo i miei studenti. Credo fer-mamente alla fase fondamenta-le dell’imprinting, e me ne stosempre in mezzo a loro, in pie-di, per agevolare il rapporto”.Svela il suo amore per lasemiotica che ha caratterizzatoil suo percorso di studio. Que-sto ex elettricista della Marazziche ha voluto studiare a tutti icosti è un esempio formidabileper i giovani. E non solo, lo è

per tutti coloro che si sentonoannoiati, per tutti quelli che sidicono rassegnati; lo è per tuttiun esempio perché insegna anon mollare mai e a farlo con ilsorriso. Anche quando la vita ticolpisce duro sul muso, e conlui lo ha fatto senza sconti por-tandogli via in un attimo unamoglie ancora giovane. Si è ri-trovato da solo con due figlieppure è riuscito a studiare, alaurearsi, addirittura insegnare.Sì, se solo si vuole e ci si appli-ca, nella vita si può ottenere(quasi) tutto. Quasi, perché ilprincipio di cautela è d’obbli-go. Si può anche con l’aiuto

della parola che non è leggeracome pensano gli sciocchi, maè un qualcosa capace di plasma-re il cervello, dunque di modifi-care persino il nostro tempera-mento e comportamento. Laparola è una forza e quandoesce è come si matetrializzasse.Del suo libro Guido Zaccarellidice che è “un accompagna-mento alla conoscenza, un modoefficace per entrare a piccolipassi nel mondo dell’informa-tica. E’ un volume didattico cheutilizzo all’università. Però –osserva – l’ho voluto semplicee comprensibile a tutti”.

Salva con nomeParla del mondo di internet esostiene, a ragione, che “tende aomologare il pensiero dell’uo-mo, rimuovendo forme impor-tanti di criticità. Siamo passatidall’agorà al salotto, al bar alla

La scomparsa della notteUn po’ come le affermazioni diquest’uomo che dice con natu-ralezza una gran verità che sin-tetizza alla perfezione il perio-do in cui stiamo vivendo. “Nel-la globalizzazione – affermaGuido Zaccarelli – la notte èscomparsa. E’ sempre giorno eha portato il remoto qui”. Lafinanza è stata la prima adaccorgersene, adesso ce ne dob-biamo rendere conto tutti se nonvogliamo soccombere. Ed eccoallora la ricetta di Zaccarelli,l’onestà. Siamo circondati didati, i dati vengono usati in un

Cultura e Società

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

Ciao, Casimiro

Ci ha lasciato un mese fa, a seguito di unalunga ed inesorabile malattia, CasimiroZanon, 75 anni compiuti da poco, notissi-ma figura di sindacalista carpigiano. Ori-ginario del trentino, Casimiro Zanon, clas-se 1935, si era trasferito a Carpi nel dopo-guerra ed era diventato operaiometalmeccanico alla Centauro di Limidi.Già nel lontano 1946, la Centauro SpA,azienda leader nel settore delle macchineper la lavorazione del legno, aveva iniziato per prima in Italia aprodurre seghe a nastro con basamento in acciaio. La qualità delprodotto e l’ampia gamma di modelli proposti in acciaio ed in ghisa,favoriscono la loro diffusione sul mercato nazionale e succesivamentea livello internazionale.E’ in questa realtà lavorativa che Casimiro inizia la sua militanzanella CISL.La sua passione sindacale, accompagnata ad una predisposizione abattersi correttamente e coerentemente per le giuste cause, erasubito emersa e riconosciuta dalla Confederazione con la nomina adelegato aziendale CISL all’interno della Centauro.Negli anni ottanta era entrato a far parte dei quadri territoriali dellaCisl di Carpi come responsabile del sindacato Fim dei metalmeccanicie, in seguito, in quelli della Cisl provinciale, dove gli fu assegnatala responsabilità del sindacato del commercio.Persona conciliante, era stato un protagonista della stagionedella ’unità sindacale’, e negli ultimi anni aveva svolto un ruoloanche nel sindacato pensionati.Ma, oltre che nell’ attività sindacale, Casimiro esprimeva la sua

passione e il suo interesse alle questioni sociali anche nella partecipa-zione attiva alla vita del suo paese d’adozione.Nel dicembre dell’ 89 è tra i promotori del “Comitato Bollitora” chedenunciava la totale mancanza di verde nella circoscrizione N° 3 e siproponeva la salvaguardia dell’area destinata a parco, minacciata inquegli anni, nonostante le vane promesse delle giunte che si eranosuccedute, da una modifica al piano regolatore che avrebbe portatoalla costruzione di nuovi edifici al posto del verde pubblico.Non poteva sicuramente accettarlo, Casimiro, nato e vissuto, finoall’arrivo nella nostra città, in una delle più belle valli trentine, la Val

di Rabbi, dove ora riposa nel cimitero della piccola frazione di SanBernardo.Noi tutti dovremmo prendere esempio da questo uomo che hadedicato tutta la sua vitaper la difesa dei più deboli, per la propria famiglia, per una societàpiù equa, per l’ambiente.Il suo modo di relazionarsi e confrontarsi con il prossimo lo rendevacredibile ed apprezzato anche da chi non aveva le sue stesse idee.La disponibilità all’ascolto, insieme alla calma, e’ stata una dellesue maggiori doti sino dai suoi primi anni di militanza nel sindacato.Nello stesso tempo riusciva a farsi ascoltare, in silenzio, da tutte leplatee e in tutte le riunioni sindacali, politiche o di altro genere,perché i suoi interventi, meticolosamente preparati non erano maidispersivi, demagogici o qualunquisti ma miravano sempre al sodoperché era una persona positiva.Ora, siamo certi che da lassù CASIMIRO ci guiderà perché anchenoi possiamo percorrere nel modo migliore il sentiero da luitracciato durante la sua vita terrena.Nel salire al cielo, sicuramente senza passare dal purgatorio, Egli èandato direttamente in Paradiso insieme a quelle anime che comeLui hanno dedicato la loro vita ai più bisognosi.Noi, conoscendoti abbastanza bene, siamo sicuri che, da buonmontanaro Ti sia preso con Te una bottiglietta di grappa, così ilgiorno che tutti i tuoi amici brinderanno qui in terra al Tuo ricordo,anche Tu potrai berti un grappino.Non sappiamo se anche in Paradiso esiste il sindacato, se così è,sicuramente sei già “CAPO ANIME”Ciao CASIMIRO, noi ti avremo sempre come esempio e ti ricorde-remo per tutta la nostra vita terrena, ma, se qualcuno di noi nondovesse rispettare alcune regole basilari, con un piccolo segnale,decidi tu quale, rimettilo sulla retta via.

Martedì 31 Maggio ore 19presso la chiesa del Corpus Domini di Carpi

verrà celebrata una santa Messain occasione del trigesimo della morte

modo e nell’altro e in un altroancora, l’uomo può condizio-nare il dato e renderlo non piùneutro, basta costruirci attornouna cornice. “E’ l’effetto frame– indica - ma noi dobbiamoessere il più possibile neutri sevogliamo essere corretti. Unesempio: ho un farmaco, lo spe-rimento su cento persone, 80sono vivi, 20 muoiono. Se do lacomunicazione in un modo ilfarmaco è una meraviglia, se lado in un altro diventa un qual-cosa da evitare. E allora? Siamoneutri, così che il dato possaesprimere la sua verità. Perchéanche il dato ha una sua mora-le”. E’ l’uomo che, ogni tanto,perde la sua per strada.Si congeda con una frase delcognitivista Herbert Simon,“siamo agenti a razionalità li-mitata”. Insomma, mai e poimai utilizzare le scorciatoie, enon solo quelle cognitive. Sevogliamo dare valore a noi stes-si, al pensiero, alle aziende, allavoro, allo studio sono pochele cose da tenere a mente:veicolare valori è una di quelle.Zaccarelli lo fa con entusiasmo.Un irriducibile del nostro tem-po quest’uomo che ha applicatosu di sé una frase di JFK: “Cen-to miglia iniziano con un pas-so”.

Guido Zaccarelli

Aimag: cresce a Fossoli il “distretto del recupero”Quando il recupero diventa un’impresa

Venerdì 27 maggio a Carpi, presso la Sala delle Vedutedi Palazzo dei Pio a partire dalle ore 9,30 si svolgerà unconvegno dedicato al recupero dei rifiuti in occasionedell’inaugurazionedel nuovo centroCa.Re. di selezionee trattamento dei ri-fiuti da imballaggioprovenienti dallaraccolta differenzia-ta domestica e dei rifiuti speciali non pericolosi e recuperabiliprovenienti da attività produttive (carta, cartone, plasti-che, metalli, legno, inerti ecc.). Il centro di trattamentoCa.Re. è costituito da Tredcarpi, società controllata daAimag e partecipata da Refri, del gruppo Unieco, e daGarc ed è situato a Fossoli di Carpi, vicino agli altriimportanti impianti industriali dediti al recupero di mate-ria dai rifiuti, contribuendo così alla realizzazione di unvero e proprio “distretto del recupero”.Info: www.aimag.it

2129 maggio '11

APPUNTAMENTI

TRA STATO E CHIESA. L’ITALIA DEI CATTOLICIVenerdì 27 maggioCarpi, Aula didattica 2° piano Biblioteca LoriaAlle ore 17.30 Luciano Guerzoni, presidente Fondazione ErmannoGorrieri Modena e Alberto Meloni, Università di Modena eReggio Emilia saranno in videoconferenza diretta dalla Fonda-zione San Carlo di Modena. A cura della Fondazione San Carlodi Modena, in collaborazione con provincia e comune di Modena;città di Carpi; Biblioteca Loria. Info: tel. 059 649950;[email protected]

UNA CITTA’ DA GIOCAREDomenica 29 maggioCarpi, Centro StoricoDalle ore 16 una grande festa organizzata per tutte le bambine ei bambini. Laboratori creativi, giochi, spettacoli, libri, biciclette,sport e tanto altro. L’iniziativa è promossa dal Settore Istruzionedell’Unione Terre d’Argine. Info: Coordinamento Pedagogico,tel. 059 649713; QuiCittà, tel. 059 649213/214

UN SABATO DA FAVOLAFino a sabato 25 giugnoConcordia, biblioteca comunaleOgni sabato alle ore 10 narrazioni per bambini dai 3 ai 7 anni acura dei volontari del gruppo “NatiperLeggere”. Prossimo ap-puntamento sabato 28 maggio “Amici amici”; sabato 4 giugno“Elmer l’elefante variopinto”. Per partecipare è necessaria laprenotazione. Info: biblioteca comunale, tel. 0535 412937

Cultura e Spettacoli

L’ANGOLO DI ALBERTO

F

Virginia Panzani

rammenti che gettanouno spiraglio di lucesu di un passato pertanti versi ancora da

scoprire. Sono i tessuti di etàmedievale che arricchisconoil nuovo allestimento del te-soro abbaziale nel Museo be-nedettino e diocesano diNonantola inaugurato nei gior-ni scorsi. Occasione prece-duta dalla presentazione allastampa a cui sono intervenu-ti, fra gli altri, monsignorAntonio Lanfranchi, arcive-scovo di Modena-Nonantola,monsignor Adriano Tollari,direttore del Museo, e AlfonsoGaruti, nella veste di respon-sabile scientificodell’inventariazione dei benistorico-artistici dell’Arcidio-cesi di Modena promossa dallaCei.

Dentro unacassettaProprio all’inventariazione silega il ritrovamento dei tes-suti, come racconta nel detta-glio Alfonso Garuti. “Nelmarzo 2002 i miei collabora-tori dello staff addetto allacatalogazione hanno ispezio-nato una nicchia nel lato suddel presbiterio superiore del-la chiesa abbaziale, chiusa dauno sportello di ferro con dueserrature. Recuperate le chia-vi, si è aperto lo sportello, edecco un’inferriata con altretre serrature, che racchiude-va una cassetta di legno dacui fuoriuscivano frammentidi stoffa. Aperta l’inferriata,all’interno della cassetta è statotrovato un contenuto stupe-facente”. Oltre 300 oggettitra pezzi di tessuto, piccolireliquiari ad astuccio, restiossei, paste vitree, pietre dure,

pezzi metallici, monete, diepoche diverse. “Quando qual-che giorno dopo - prosegueGaruti - ho visto il tutto, sonorimasto senza parole. In par-ticolare spiccavano due grandiframmenti di tessuto, di colo-re rosso e giallo, che ho subi-to attribuito ad una manifat-tura orientale dei secoli IX-X, per affinità con altri tessu-ti conservati a Bressanone e aRimini”. Dopo un’accuratacatalogazione di tutti gli og-getti, sottolinea Garuti, “si èipotizzato che siano il mate-riale residuo della ricognizionedelle reliquie di San SilvestroI papa e dei santi venerati aNonantola, che sappiamo fueffettuata nel 1914 durante ilrestauro della chiesa. Ciò si-gnifica che con ogni probabi-lità quei tessuti avvolgevanoin antico le ossa dei santi”.

Rimane però un piccolo mi-stero. “Dentro la cassetta c’era-no anche fogli accartocciatidi giornali degli anni ‘60.Qualcuno dunque deve esse-re andato a guardare prima dinoi”. Un’altra importante sco-perta si è poi aggiunta nel2004 con il ritrovamento, inuna busta dell’archivioabbaziale, di una seconda

porzione del tessuto rosso rin-venuto nel 2002.

Dall’OrienteL’attribuzione proposta daAlfonso Garuti è stata con-fermata dagli studi, condottida Paolo Peri dell’Universi-tà del Salento di Lecce, unofra i maggiori esperti di artetessile antica, e dal restaurofinanziato dalla Soprintenden-za di Modena con il contribu-to del Lions Club diCastelfranco Emilia eNonantola. Il primo frammen-to, uno sciamito - un tipo diseta - rosso, è parte di unacasula a campana, presenta ilmotivo dell’aquila inscrittaentro grandi cerchi ed è certa-mente uscito da una manifat-tura imperiale bizantina. Ilsecondo sciamito, di formarettangolare, è di colore gial-lo-verde con ricami che illu-strano figure di animali e pro-viene dal vicino Oriente oforse dall’Egitto. “Come hagiustamente osservato ilprofessor Peri - spiega AlfonsoGaruti - l’Abbazia diNonantola ebbe più volte con-tatti con Costantinopoli nelcorso del IX-X secolo. Si saanche che i drappi di sciamitovenivano elargiti solo comedoni dell’imperatore bizanti-no. Erano molto preziosi eper questo vennero usati peravvolgervi ciò che di più pre-zioso vi era a Nonantola, ov-vero le reliquie dei santi”.Considerando che i tessutisono estremamente deperibili,i due frammenti di Nonantola,sottolinea Garuti, “sono an-cora oggi preziosissimi siaper la loro rarità sia per leloro dimensioni notevoli ecostituiscono una testimonian-za altomedievale di primopiano a livello europeo”.

Inaugurato il nuovo allestimento del Museo benedettinodi Nonantola con due reperti di straordinario valore

In autunno è prevista l’aper-tura del percorso espositivostabile della sezione diocesanadel Museo con importantiopere d’arte provenienti dal-le parrocchie. Info: Museobenedettino e diocesano diarte sacra, via Marconi 3,Nonantola; tel. 059 549025;m u s e o @ a b b a z i a -nonantola.net

Cento ne pensa e cento ne fa Oto Covotta. Conosciuto comeTamidi’s, e ri-conosciuto, mentre passeggia per le vie delcentro storico di Carpi, per il foulard dal colore sgargiantesempre annodato intorno al collo, l’eclettico pittore si èinventato una insolita sfida artistica: coinvolgendo l’attriceMaria Giulia Campioli e il fotografo Mauro Vincenzi hatrasformato il greto del Panaro, nei pressi di Vignola, in unpalcoscenico en plein air. “La sfida - spiega Covotta - avevaun nome preciso, contaminare con l’amore. L’obiettivo,quello di comunicare che l’arte può ridare l’anima alle perso-ne”. La società dei consumi, precisa il pittore, riduce gliuomini a dei manichini - questo il senso delle casacche emaschere bianche indossate da Giulia e da due amiche all’ini-zio della performance. “Le tre donne erano immobili, in unasorta di letargo psicologico, incapaci di mostrare la bellezzadel loro volto poi - prosegue - è entrata in azione l’arte: hocoperto di colori sgargianti le casacche. Rinnovate da questogesto, le maschere sono cadute e le ragazze erano finalmentelibere di vedere e sorridersi”. Riconosciutesi persone, hannopotuto gioire e condividere con altri - anche con dei passanti- questa loro esperienza. Il tutto è stato osservato e “catturato”dall’obiettivo di Mauro Vincenzi, oltre 300 scatti che forsediverranno una mostra per la città di Carpi.

B.B.

Insolita performance organizzata da OtoCovotta: un invito a togliersi la maschera eimparare a gioire

L’arte dà vita

Uno spettacolo in memoriadi suor Gelsomina Papotti

Venerdì 27 maggio alle ore21 presso il Teatro Comuna-le di Carpi si terrà lo spetta-colo “Raggio di sole” natodalla collaborazione tra l’Ac-cademia di Danza Arte e Spet-tacolo di Correggio e IstitutoFiglie della Provvidenza diSanta Croce di Carpi per laregia di Michela Amato.Prevendita biglietti presso lasegreteria dell’Accademia diDanza Arte e Spettacolo(Correggio, via Fratelli Cer-vi 5/a), tel, 0522 692313; cell,331 2345807; sitowww.accademiadidanzacarpi.com; [email protected]

Che sorpresa

Alfonso Garuti, monsignor Adriano Tollari,monsignor Antonio Lanfranchi

22 29 maggio '11 Agenda

GIOVEDI’ 26INCONTRI• Ore 19 – Carpi, oratorio cittadino

Eden - Ultimo appuntamento del cor-so di formazione per educatori e co-ordinatori di centri estivi, campi gio-co e grest dal titolo “Insegnare, ani-mare, educare”, tratterà dei contenutieducativi, della gestione,dell’ambientazione e del coordina-mento di un campo giochi

LUNEDI’ 30CURIA• Ore 15.30 – Seminario vescovile –

Incontro della Commissione pastora-le per l’Educazione e la Scuola

MESE MARIANO• Ore 20.30 – santuario Madonna dei

Ponticelli – Santa Messa e solenneprocessione a chiusura del mesemariano

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo) - Tel. 059/687068 – Fax 059/630238Redazione: [email protected]

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CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

Direttore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazio-ne: Eleonora Tirabassi (Mirandola – Concordia), Pietro Guerzoni,Saverio Catellani, Corrado Corradi - Fotografia: Fotostudioimmagini.Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472

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Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:[email protected]: tutti i giorni previo accordo telefonico

EFFATÀ ONLUS

Si impegna nella promozione deidiritti dell’infanzia e dell’adole-scenza e nell’innovazione esperimentazione di servizi socio-educativi (doposcuola, sostegnoai disturbi specifici dell’appren-dimento, campi gioco estivi, for-mazione degli educatori di stra-da e dei centri di aggregazione).

Sede: c/o Oratorio Eden, via S. Chiara, 18; Reca-pito: c.so Fanti, 44 - Carpi. Tel 059 686889.

CENTRO MULTIMEDIA “MONS. A. M. GUALDI”

Tre sezioni – Biblioteca, Archivistorici ed Emeroteca eMultimediale – rivolte in modoparticolare a catechisti, animato-ri dei gruppi associativi, studen-ti, insegnanti.

Tel 059 653835 – E-mail:[email protected] - Martedì e venerdì dalle16 alle 19 - mercoledì e sabato dalle 9 alle 12

TEOLOGIA ED EVANGELIZZAZIONE ONLUS

Associazione costituitasi in oc-casione del 25° anniversario diordinazione sacerdotale dimonsignor Gildo Manicardi, persostenere giovani della Diocesidi Carpi che scelgano di studiareteologia dopo le superiori.

Sede: via Curta Santa Chiara, 17, Carpi.Tel/fax. 059/685210.

COOPERATIVA SOCIALE NAZARENO

Nasce nel Novembre 1990 inCarpi con lo scopo di accoglie-re, valorizzare ed aiutare per-sone con disabilità e disturbomentale.

Sede: Via Bollitora Interna, 130 - 41012 Carpi -Tel. 059 664774 - Fax 059 664772, e-mailsegreteria: [email protected], sito internet: www.nazareno-coopsociale.it

SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA“S. BERNARDINO REALINO”

È rivolta a tutti coloro che vo-gliono approfondire la propriafede studiando la Sacra Scritturae il Magistero della Chiesa. Deltutto separata dall’Istituto Supe-riore di Scienze Religiose “B. C.Ferrini” di Modena per quantoriguarda i titoli, ma con un servi-zio di videoconferenza per chidesidera comunque usufruire dientrambe le proposte formative.

Sede: C.so Fanti, 44 – Carpi, Tel 059 685542,Fax 059 654202

MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA“CARDINALE RODOLFO PIO DI SAVOIA”

Il Museo è costituito innanzituttodalla chiesa stessa di Sant’Ignazioche è stata lasciata nella sua inte-grità, con il proprio arredo di ma-nufatti e di tele . Il materiale pre-sentato proviene da chiese dellacittà e della diocesi e costituisceuna selezione di opere significati-ve per il loro messaggio pastoralee didascalico. Fanno parte del-l’esposizione arredi e suppelletti-li sacre, argenterie dal XVI al XXsecolo, dipinti di pregio, incisio-ni, sculture, tessuti, scagliole.

Chiesa di Sant’Ignazio di LojolaCorso Fanti 44 – CarpiOrari di apertura: giovedì dalle 10 alle 12.30; sabato dalle10 alle 12.30; domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle18. Ingresso libero

Ogni settimana i recapiti di uffici, enti,associazioni della Diocesi di Carpi:

Famiglia, Giovani,Educazione, Cultura

L’acqua, un dirittodell’umanitàGiovedì 26 maggio alle ore 21 aCibeno presso il salone parrocchialedi Sant’Agata andrà in scena lospettacolo “H2Oro – L’acqua, undiritto dell’umanità”. Ideato da Fa-brizio De Giovanni e Maria ChiaraDi Marco per sostenere il dirittoall’acqua per tutti, lo spettacolo èpromosso da Caritas diocesana incollaborazione con la compagniateatrale Itineraria. Info: CaritasCarpi, tel. 059 689370;[email protected]

Ufficio diocesanoper l’Educazione e la Scuola

Messa di fine anno

Lunedì 30 maggio alle ore 17.30,presso il seminario vescovile, saràcelebrata da monsignor Elio Tintiuna messa cui sono particolarmenteinvitati dirigenti scolastici, docenti,studenti e personale delle scuole.Seguirà un momento conviviale.

San Giuseppe ArtigianoEducarsi alla responsabilità

Domenica 29 maggio alle ore 16,presso il salone della parrocchia, unincontro per giovani e adulti pro-mosso dal Consiglio pastorale par-rocchiale. Nicola Marino, direttoredell’Ufficio per la Pastorale Socialee del Lavoro, interviene su: “Edu-carsi alla responsabilità”.

2329 maggio '11

AGENDA del VESCOVOSegreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707

Il quotidianodei cattolici

Il Vescovo, seguendo le indi-cazioni dei sanitari, starecuperando bene, perciò stagradualmente riprendendo gliincontri in Vescovado. A que-sti si aggiunge qualche impe-gno “esterno” che monsignorElio Tinti affronta con la con-sueta, generosa, disponibili-tà.

Agenda

VENERDÌ 27• dalle 9.30 alle 11 a Mirandola alla scuola media Francesco Montanari, incontro con gli

insegnanti e gli alunni

SABATO 28• alle ore 9, in Cattedrale a Carpi, Messa per la scuola Sacro Cuore• ore 18.30 in Duomo a Mirandola Cresime adulti

DOMENICA 29• alle ore 10.45 in Cattedrale a Carpi Cresime• alle 16.30 in San Bernardino Realino Cresime

Frequenza per la diocesiFM 90,2

La Tvdell’incontroDigitale terrestreCanale 801 Sky“E’ TV” Bologna

I parroci sono invitati a far pervenire alla redazione eventuali modifiche:tel 059 687068, fax 059 630238, e-mail [email protected].

ORARIO SS. MESSE

Prima messa festiva: 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine(p.zza Donatori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S.Nicolò • 19,00: S. Francesco, Ospedale

Festive: 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi •9,30: Cattedrale, S. Nicolò, S. Francesco • 10,00: casaprotetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •10,30: Cimitero • 10,45: Cattedrale • 11,00: S. Nicolò, S.Francesco • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò • 18,00:Cattedrale • 19,00: S. Francesco, Ospedale

Prima messa festiva: • 19,00: S. Croce, Quartirolo • 19,00:Corpus Domini

Festive: 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo • 11,15:Quartirolo, S. Croce • 11,30: Panzano, Corpus Domini

Prima messa festiva: 18,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R.,Limidi

Festive: 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile • 11,15:Limidi

Prima messa festiva: 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giu-seppe Artigiano, S. Marino Ponticell i , Fossoli • 21,00:Budrione

Festive: 8,00: S.Marino • 9,30: S. Agata-Cibeno, S. GiuseppeArtigiano • 10,00: Migliarina, Fossoli • 11,00: S.Marino, S.Giuseppe Artigiano • 11,15: S. Agata-Cibeno, Budrione •11,30: Fossoli • 18,30: S. Giuseppe A.

Prima messa festiva: 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S.Antonio in M. • 20,30: Rovereto

Festive: 8,30: Novi di Modena, Rovereto • 9,30: Rolo • 10,00:Novi di Modena, S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 11,30:Rovereto • 18,00: Novi di Modena

Prima messa festiva: 17,00: Mirandola Casa di Riposo, MirandolaS. Francesco • 18,00: Cividale • 18,30: Mirandola Duomo•19,00: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole

Festive: 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. Fran-cesco • 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •10,30: Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano •11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo

Prima messa festiva: 18,30: Concordia • 19,00: S. Possidonio• 20,00: Vallalta

Festive: 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: S. Caterina,Vallalta • 9,30: Concordia, Fossa, S. Possidonio 10,45: S.Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15: Fossa, Concordia •11,30: S. Possidonio

Prima messa festiva: 19,00: San Martino SpinoFestive: • 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00:

Quarantoli, S. Martino Spino • 11,15: Tramuschio

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO) - Tel. 059-652552 - [email protected]

Accompagna don Marino MazzoliQuota di partecipazione:

380 euro. Supplemento singola: 50 euro

31 luglio - 6 agosto 2011

Medjugorje

Quota di partecipazione euro 1175 (suppl. singola 160) + euro50 di trasporto da e per l’aereoporto (trasporto da e per

l’aereoporto al raggiungimento di almeno 25 partecipanti).Caparra euro 250

26 Agosto/1 Settembre

Monasteridi Bulgaria

Parrocchia di San Marino

Quota di partecipazione 60 euro comprensivadi pranzo, guida e biglietti di ingresso.Programma dettagliato in parrocchia.

Don Vianney 059 684120Rosa Coppola 059 651112 - 335 7722420

Per informazioni ed iscrizionitelefonare al numero 059 662639

Parrocchie di Cortile e San Martino SecchiaCircolo culturale Anspi Perla di Cortile

Pellegrinaggi accompagnati da una guida spirituale

Seconda Zona pastorale(Corpus Domini, Quartirolo, Santa Croce, Panzano e Gargallo)

Pellegrinaggio a Lourdes4-8 giugno

Viaggio in pullman con partenzasabato 4 giugno dalla parrocchiadel Corpus Domini, permanen-za a Lourdes per 4 notti e tre

giorni completi. Ritorno inpullman nella giornata di

mercoledì 8.Quota comprensiva di viaggio esoggiorno: 350 euro da versarein parrocchia al Corpus Domini.

Per informazionitel. 059 690425

SABATO18 GIUGNO

2011ORVIETO

Pozzo di San Patrizio,Duomo,

visita alla Città sotterranea

Dal 2 al 5 giugno:San Giovanni

Rotondo,Pietrelcina,

Pompei e costaamalfitana(via mare).

Quinta Zona PastoraleNovi - Rolo - Rovereto - Sant’Antonio

San Giovanni Rotondoe Monte S. Angelo

9-10-11 settembre 2011

Accompagnano don Luca Baraldi, don IvanoZanoni e don Ivan Martini. Quota di parteci-

pazione tutto compreso: adulti 270 euro -bimbi fino a 10 anni 250 euro

E’ richiesta la tessera Anspi (8 euro)

Informazioni e iscrizioni:in parrocchia oppure Giovanna Mantovani

tel. 059 674178, cell. 348 1939737

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Informazioni su benefici fiscali previstidalla legge presso gli uffici CMB