Tavola 3 - Verifiche Acustiche PZA Montecorice.pdf

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Comune di MONTECORICE Provincia di Salerno Data di consegna: Febbraio 2015 Approvazione Consiglio Comunale: Elaborato: VERIFICHE ACUSTICHE Tav. 3 ing. Almerico IPPOLITI I Progettisti ing. Giuseppe RAGO Giuseppe RAGO ingegnere civile Almerico IPPOLITI ingegnere civile PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE studio tecnico: via Silvio Baratta, 149 84134 Salerno tel. e fax 089.3180031 - cell. 347.3552548 studio tecnico: via Melaro 26 - Agnone 84060 Montecorice (SA) tel. 0974.964038 - cell. 339.1092953

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  • Comune di MONTECORICEProvincia di Salerno

    Data di consegna:Febbraio 2015

    Approvazione Consiglio Comunale:

    Elaborato:

    VERIFICHE ACUSTICHE Tav. 3

    ing. Almerico IPPOLITI

    I Progettisti

    ing. Giuseppe RAGO

    Giuseppe RAGOingegnere civile

    Almerico IPPOLITIingegnere civile

    PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICADEL TERRITORIO COMUNALE

    studio tecnico:via Silvio Baratta, 14984134 Salernotel. e fax 089.3180031 - cell. 347.3552548

    studio tecnico:via Melaro 26 - Agnone84060 Montecorice (SA)tel. 0974.964038 - cell. 339.1092953

  • INDICE

    1 INTRODUZIONE ............................................................................................................1

    2 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO .........................................................2

    3 ILLUSTRAZIONE DELLA CAMPAGNA FONOMETRICA ..............................3

    3.1 Definizioni .......................................................................................................................... 3

    3.2 Metodologie di misura e di valutazione ............................................................................. 6

    3.3 Procedure di campionamento nella campagna di misurazione ......................................... 11

    4 ANAGRAFE DEI RILIEVI FONOMETRICI .....................................................................13

    5 PROCEDURE PER IL RISANAMENTO ACUSTICO .........................................14

    5.1 Criteri di priorit nella scelta degli interventi ................................................................... 15

    5.2 Interventi per la riduzione del rumore .............................................................................. 16

    5.3 Bonifica acustica del territorio ......................................................................................... 17

    APPENDICE A Tabella e grafici dei rilievi effettuati

    APPENDICE B Copia certificati di taratura della strumentazione di misura

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    1 INTRODUZIONE La legge quadro in materia di inquinamento acustico (Legge 26.10.1995,

    n.447), stabil isce che le amministrazioni pubbliche debbano provvedere alla elaborazione della zonizzazione acustica del territorio ed al conseguente Piano di risanamento acustico ove necessario.

    Una conoscenza precisa del territorio, in riferimento alla presenza di fonti rumorose ed allentit delle loro emissioni, risulta assolutamente necessaria per limitare e controllare tali emissioni moleste, nonch per

    verificare, nel tempo, levoluzione sullo stato dellinquinamento acustico presente sul territorio comunale, verificando, quindi, lefficacia degli strumenti adottati.

    Da qui la necessit di svolgere indagini fonometriche che prevedano un monitoraggio del territorio comunale attraverso una mirata campagna di misurazioni acustiche.

    LAmministrazione Comunale di Montecorice (SA) ha conferito incarico agli ingegneri Almerico Ippoliti e Giuseppe Rago per la redazione del Piano di Zonizzazione Acustica e per lindagine fonometrica del territorio comunale.

    Il presente elaborato si riferisce proprio al monitoraggio acustico svolto per effettuare la predetta indagine fonometrica.

    La campagna di misurazioni acustiche, avente lo scopo di analizzare le caratteristiche delle fonti di rumore del territorio comunale di Montecorice, stata effettuata nei punti in cui , dalla conoscenza della problematica, era ipotizzabile un superamento dei limiti massimi ammissibil i .

    Lindagine fonometrica stata eseguita dai tecnici incaricati. Le misurazioni effettuate su tutto il territorio comunale hanno rispettato

    le metodologie del quadro normativo vigente. Lobiettivo stato quello di creare unanagrafe delle fonti di rumore che

    consenta una pi approfondita conoscenza del territorio ai fini della progressiva tutela dellambiente dallinquinamento acustico e pi in generale della pianificazione acustica territoriale.

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    2 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il quadro normativo di riferimento fa capo, come detto in precedenza, alla

    legge del 26 ottobre 1995, n.447 che stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dellambiente esterno e dellambiente abitativo dallinquinamento acustico dovuto alle sorgenti sonore fisse e mobili.

    Il Piano di Zonizzazione Acustica del terri torio comunale stato redatto secondo le Linee Guida della Regione Campania per la redazione dei Piani Comunali di Zonizzazione Acustica, Deliberazione n.2436 del 1 agosto 2003, pubblicata sul BURC n.41 del 15 settembre 2003.

    La Deliberazione suddetta ha obbligato i comuni della Campania a dotarsi dei Piani di Zonizzazione Acustica, in attuazione dellart.2 del DPCM del 01.03.1991, e successive integrazioni e modificazioni, e della predetta Legge Quadro, al lo scopo di disciplinare luso dei territori e di regolamentare le modalit di sviluppo delle attivit antropiche, nel rispetto della vigente legislazione in materia di gestione del rumore ambientale.

    Il terri torio comunale sar classificato in sei zone acusticamente

    omogenee, aventi limiti differenti di accettabilit, sia nel periodo diurno che notturno.

    La realizzazione della zonizzazione acustica del territorio deve necessariamente preludere al la verifica fonometrica dei livelli di rumore riscontrabil i nelle differenti zone acustiche di mappa, al contrario tra i dati misurati e/o calcolati e limiti assoluti di zona, alla conseguente necessit di redazione dei piani di risanamento ed alla scelta delle priorit di intervento.

    Poich il DPCM 01.03.1991, con le sue successive modifiche ed integrazioni, e le Linee Guida sono un provvedimento che introduce criteri di accettabil it del rumore, i piani di risanamento devono ricondurre a norma le emissioni delle sorgenti fisse e consentire ladozione di tutt i i provvedimenti necessari per normalizzare, o almeno migliorare anche in tempi successivi, il

    peso delle emissioni derivanti da sorgenti mobili .

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    3 ILLUSTRAZIONE DELLA CAMPAGNA FONOMETRICA 3.1 Definizioni

    Gli allegati A e B della Deliberazione n.2436 del 1 agosto 2003, dettano apposite definizioni tecniche per la caratterizzazione del rumore e quindi della misura dellinquinamento acustico.

    Di seguito vengono riportate tali definizioni a supporto della descrizione della campagna fonometrica.

    1 - Zonizzazione acustica

    la suddivisione del territorio, facendo riferimento a specifiche aree di fruizione, caratterizzate da l ivelli assoluti di rumore. 2 - Ambiente abitativo

    Ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o di comunit ed utilizzato per le diverse attivit umane, fatta eccezione per gli ambienti destinati ad attivit produttive per i quali resta ferma la disciplina di cui (allex) decreto legislativo 15 agosto 1991, n.277, salvo per quanto concerne l 'immissione di rumore da sorgenti sonore esterne ai locali in cui si svolgono le att ivit produttive.

    3 - Inquinamento acustico

    L'introduzione di rumore nell 'ambiente abitativo o nell 'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attivit umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni material i, dei monumenti, dell 'ambiente abitativo o dell 'ambiente esterno o tale da interferire con le legitt ime fruizioni degli ambienti stessi ;

    4 - Rumore

    Qualunque emissione sonora che provochi sulluomo effetti indesiderati disturbanti o dannosi o che determini un qualsiasi deterioramento qualitativo dellambiente.

    5 - Livello assoluto di rumore

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    Livello massimo di rumore che non pu essere superato nelle aree esterne per ciascuna zona acustica del territorio.

    6 - Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A LAeq , T il parametro fisico adottato per la misura del rumore; esprime il livello

    energetico medio del rumore ponderato in curva A, nellintervallo di tempo considerato.

    7 - Livello di rumore residuo LR il livello equivalente di pressione sonora ponderato A che rileva

    quando si escludono le specifiche sorgenti disturbanti. Esso deve essere misurato con le identiche modalit impiegate per la misura del rumore ambientale.

    8 Livello di rumore ambientale LA il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A,

    prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale costituito dallinsieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti , con l 'esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona.

    9 Livello differenziale di rumore Differenza tra il livello LAeq di rumore ambientale e quello del rumore

    residuo.

    10 Sorgente sonora Qualsiasi oggetto, dispositivo, macchina o impianto o essere vivente

    idoneo a produrre emissioni sonore.

    11 - Sorgenti sonore fisse Gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli

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    immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali , marit time, industriali , art igianali, commerciali ed agricole; i parcheggi; le aree adibite a stabil imenti di movimentazione merci; i deposit i dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad att ivit sportive e ricreative.

    12 - Sorgenti sonore mobili Tutte le sorgenti sonore non comprese tra quelle indicate al punto

    precedente.

    13 - Sorgente specifica Sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del

    potenziale inquinamento acustico.

    14 - Tempo di misura TM All 'interno di ciascun tempo di osservazione, si individuano uno o pi

    tempi di misura (TM) di durata pari o minore del tempo di osservazione in funzione delle caratteristiche di variabili t del rumore ed in modo tale che la misura sia rappresentativa del fenomeno.

    15 - Tempo di osservazione TO un periodo di tempo compreso in TR nel quale si verificano le

    condizioni di rumorosit che si intendono valutare.

    16 - Tempo di riferimento TR Rappresenta il periodo della giornata all ' interno del quale si eseguono le

    misure. La durata della giornata art icolata in due tempi di riferimento: quello diurno compreso tra le h 6,00 e le h 22,00 e quello notturno compreso tra le h 22,00 e le h 6,00.

    17 - Rumore con componenti impulsive

    Emissione sonora nella quale siano chiaramente udibili e strumentalmente

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    rilevabili eventi sonori di durata inferiore ad un secondo. La presenza di tali componenti pu essere riconosciuta attraverso il rilevamento dei livelli LAImax e LASmax per un tempo di misura adeguato. I rilevamenti possono essere effettuati in contemporanea al verificarsi dellevento, ovvero in epoca successiva util izzando la registrazione magnetica dellevento.

    18 - Rumori con componenti tonali Emissioni sonore all 'interno delle quali siano evidenziabil i suoni

    corrispondenti a un tono puro o contenuti entro 1/3 di ottava e che siano chiaramente udibili e strumentalmente rilevabili . La presenza di tali componenti pu essere accertata attraverso le procedure indicate al punto 2.1) dellAllegato B.

    3.2 Metodologie di misura e di valutazione Gli allegati A e B della Deliberazione n.2436 del 1 agosto 2003, dettano

    anche i criteri metodologici per la misura e la valutazione del rumore. Di seguito vengono riportate tali criteri a supporto della descrizione della

    campagna fonometrica.

    - Strumentazione Il sistema di misura deve essere scelto in modo da soddisfare le

    specifiche di cui alla Classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994. Le misure di livello equivalente dovranno essere effettuate direttamente con un fonometro integratore conforme alla Classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994. Nel caso di util izzo di segnali registrat i prima e dopo le misure deve essere registrato anche un segnale di calibrazione. La catena di registrazione deve avere una risposta in frequenza conforme a quella richiesta per la Classe 1 della EN 60651/1994 ed una dinamica adeguata al fenomeno in esame. L'uso del registratore deve essere dichiarato nel rapporto di misura.

    I filtri e i microfoni uti lizzati per le misure devono essere conformi, rispettivamente, alle norme EN 61260/1995 (IEC 1260) e EN 61094-1/1994, EN 61094-2/1993, EN 61094-3/1995, EN 61094-4/1995. I calibratori devono

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    essere conformi alle norme CEI 29-4. La strumentazione e/o la catena di misura, prima e dopo ogni ciclo di

    misura, deve essere controllata con un calibratore di Classe 1, secondo la norma IEC 942:1988. Le misure fonometriche eseguite sono valide se le calibrazioni effettuate prima e dopo ogni ciclo di misura, differiscono al massimo di 0,5 dB. In caso di utilizzo di un sistema di registrazione e di riproduzione, i segnali di calibrazione devono essere registrat i.

    Gli strumenti ed i sistemi di misura devono essere provvisti di certificato di taratura e controllati almeno ogni due anni per la verifica della conformit alle specifiche tecniche. Il controllo periodico deve essere eseguito presso laboratori accreditat i da un servizio di taratura nazionale ai sensi della legge 11 agosto 1991, n. 273.

    Per l 'ut ilizzo di al tri elementi a completamento della catena di misura non compresi tra quelli innanzi indicati, deve avere caratteristiche tali da garantire il rispetto dei limiti di tolleranza della Classe I sopra richiamata.

    L'apparecchiatura di misura deve essere controllata e tarata almeno ogni 2 anni.

    Tale controllo deve essere eseguito esclusivamente presso uno dei centri di taratura accreditati dal Servizio di Taratura in Italia (SIT), che rilascia apposita documentazione.

    - Condizioni generali di misura Prima dell ' inizio delle misure indispensabile acquisire tutte le

    informazioni che possono condizionare la scelta del metodo, dei tempi e delle posizioni di misura eseguendo, altres, alcune misure orientative per definire le caratteristiche acustiche generali della zona e la specifica ubicazione dei siti di misura in relazione alle finalit delle indagini.

    I ri lievi di rumorosit devono pertanto tenere conto delle variazioni sia dell 'emissione sonora delle sorgenti che della loro propagazione. Devono essere rilevati tutt i i dati che conducono ad una descrizione delle sorgenti che influiscono sul rumore ambientale nelle zone interessate dall ' indagine. Se individuabili , occorre indicare le maggiori sorgenti, la variabili t della loro

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    emissione sonora, la presenza di componenti tonali e/o impulsive e/o di bassa frequenza.

    La metodologia di misura rileva valori di (LAeq,TR) rappresentativi del rumore ambientale nel periodo di riferimento, della zona in esame, della tipologia della sorgente e della propagazione dell 'emissione sonora. La misura deve essere arrotondata a 0,5 dB.

    Il microfono da campo libero deve essere orientato verso la sorgente di rumore; nel caso in cui la sorgente non sia localizzabile o siano presenti pi sorgenti deve essere usato un microfono per incidenza casuale. Il microfono deve essere montato su apposito sostegno e collegato al fonometro con cavo di lunghezza tale da consentire agli operatori di porsi alla distanza non inferiore a 3 m dal microfono stesso.

    Il microfono deve essere collocato a 1 m dalla facciata degli edifici , nel caso di edifici con facciata a fi lo della sede stradale stessa. Nel caso di edifici con distacco dalla sede stradale o di spazi liberi , il microfono deve essere collocato nell 'interno dello spazio fruibile da persone o comunit e, comunque, a non meno di 1 m dalla facciata dell 'edificio. L'altezza del microfono sia per misure in aree edificate che per misure in altri siti , deve essere scelta in accordo con la reale o ipotizzata posizione del ricettore.

    Devono essere, pertanto, esclusi, salvo specifiche motivazioni, tutti i

    periodi di tempo non caratterizzanti la normale situazione di rumorosit dell 'ambiente (es. periodi di festivit, ferie estive, ecc.). Per zone caratterizzate da spiccata attivit turist ica opportuno effettuare le misure in periodi a pi elevata rumorosit.

    Qualora nella rilevazione del rumore prevalgano le emissioni derivanti da sorgenti dBA fisse, opportuno che siano rilevati gli intervalli di misura caratterizzati da pi elevati livelli di emissione.

    Di norma le misure devono essere effettuate in assenza di precipitazioni atmosferiche di nebbia, di neve o di vento (se la sua velocit supera i 5

    m/s). Il microfono deve essere comunque munito di cuffia antivento. La catena di misura deve essere compatibile con le condizioni meteorologiche del periodo in cui si effettuano le misurazioni e comunque in accordo con le

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    norme CEI 29-10 ed EN 60804/1994. Qualora fosse necessario dover individuare la presenza di Componenti

    Tonali (CT) nel rumore, si effettua un'analisi spettrale per bande normalizzate di 1/3 di ottava. Si considerano esclusivamente le CT aventi carattere stazionario nel tempo ed in frequenza. Se si utilizzano filtri sequenziali si determina il minimo di ciascuna banda con costante di tempo Fast . Se si utilizzano filtri paralleli , il livello dello spettro stazionario evidenziato dal livello minimo in ciascuna banda. Per evidenziare CT che si trovano alla frequenza di incrocio di due filtri ad 1/3 di ottava, possono essere usati fi ltri con maggiore potere selettivo o frequenze di incrocio alternative.

    L'analisi deve essere svolta nell ' intervallo di frequenza compreso tra 20 Hz e 20 kHz. Si in presenza di una CT se il livello minimo di una banda supera i livelli minimi delle bande adiacenti per almeno 5 dB. Si applica i l fat tore di correzione KT come definiti al punto 2 dell 'Allegato A, soltanto se la CT tocca una isofonica eguale o superiore a quella pi elevata raggiunta dalle altre componenti dello spettro. La normativa tecnica di riferimento la ISO 266:1987.

    Se l 'analisi in frequenza rivela la presenza di CT tali da consentire l 'applicazione del fattore correttivo KT nell ' intervallo di frequenze compreso fra 20 Hz e 200 Hz, si applica anche la correzione KB cos come definita al punto 2 dell 'Allegato A, esclusivamente nel tempo di riferimento notturno

    - Rilievi di rumore da traffico Essendo il t raffico stradale un fenomeno avente carattere di casualit o

    pseudocausalit, il monitoraggio del rumore da esso prodotto deve essere eseguito per un tempo di misura non inferiore ad una settimana. In tale periodo deve essere ri levato il livello continuo equivalente ponderato A per ogni ora su tutto l 'arco delle ventiquattro ore: dai singoli dati di livello continuo orario equivalente ponderato A ottenuti si calcola:

    a) per ogni giorno della settimana i l ivelli equivalenti diurni e notturni; b) i valori medi settimanali diurni e notturni. I rilievi devono essere eseguiti in corrispondenza del ciglio della strada

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    con microfono posto su cavalletto e fornito di cuffia antivento. Il microfono deve essere posto a m 1.20/1.50 da terra e almeno 1 metro di distanza dalle facciate di edifici esposti ai livelli di rumore pi elevati, mentre la quota da terra del punto di misura deve essere pari a 4 m. In assenza di edifici il microfono deve essere posto in corrispondenza della posizione occupata dai recettori sensibili .

    Per la valutazione dei livell i di rumore in facciata degli edifici interessati, possibile effettuare una contemporanea misura a livello strada ed in corrispondenza dei siti di misura posti presso gli edifici medesimi allo scopo di ottenere il valore differenziale tra le due misure.

    - Mappatura urbana Per accertare lesistenza di condizioni che richiedono l 'adozione dei piani

    di risanamento di cui all 'art.7 della legge 447/95, una volta redatta e approvata la zonizzazione acustica, pu essere opportuno rilevare una mappa acustica

    delle zone interessate, attraverso opportune verifiche strumentali aventi lo scopo di confrontare i livelli massimi di rumore attribuiti alle differenti zone acustiche con i livell i di rumorosit effett ivamente misurati.

    Di norma le rilevazioni sono eseguite utilizzando una griglia con lato di 250 metri ed individuando i siti di misura corrispondenti alle intersezioni della griglia medesima o al centro dei quadrati ottenuti .

    Qualora il sito di misura coincida con il tet to di un edificio, esso dovr essere spostato sulla sede stradale pi vicina.

    Tale mappatura pu essere integrata con i dati concernenti le strade a flusso di traffico part icolarmente intenso e a sorgenti fisse di particolare rilevanza.

    Le misure sono preferibilmente effettuate in continuo, ma con scansioni orarie.

    In alternativa, per condizioni di traffico abbastanza omogeneo, esse possono essere effettuate per 15 minuti per ogni ora o, in via subordinata, per 15 minuti ogni due ore, nel tempo di riferimento diurno 6-22. Durante la notte dovranno comunque essere eseguite almeno due rilevazioni: una tra le 22 e le

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    2 ed una tra le 2 e le 6.

    - Misure in corrispondenza delle vie a traffico pi intenso Ordinariamente i si ti di misura devono essere posti a distanza di 250/500

    metri ed eventualmente ravvicinati, laddove fosse necessario, per la presenza di flussi di traffico variabili.

    Le misure ottenute consentiranno di rilevare le isofone del territorio e i dati ottenuti non dovranno, di norma, differire di pi di 5 d(BA); in caso contrario sar necessario aumentare il numero dei siti di misura.

    - Rilevamenti in prossimit di sorgenti fisse di particolare interesse I siti di misura devono essere posti in corrispondenza del confine

    dell 'area di pertinenza della sorgente da valutare, tenendo conto della presenza di eventuali ostacoli (esempio: le recinzioni).

    Altri punti di misura devono essere collocati a distanza tale da verificare una riduzione di non pi di 5 d(BA) dalla precedente serie di siti di misura.

    Le misure devono essere proseguite fino a che il rumore specifico della sorgente diventi ininfluente sulla rumorosit ambientale rilevata.

    3.3 Procedure di campionamento nella campagna di misurazione In ottemperanza alla Deliberazione della Giunta Regionale della

    Campania n.2436 del 1 agosto 2003 si proceduto alla programmazione e allat tuazione della campagna fonometrica nel territorio comunale di Montecorice.

    Le misure sono state effettuate dal 18.02.2015 al 21.02.2015. Di seguito sono riportati la marca ed i l modello della strumentazione

    utilizzata, nonch i l tipo di software impiegato (cfr. Allegato B Copia certificati di taratura strumentazione di misura): 1. Analizzatore sonoro modulare di precisione (fonometro) Brel & Kjaer,

    modello 2250 di classe 1; 2. Microfono modello 4189, a condensatore prepolarizzato; 3. Calibratore di livello sonoro modello 4231, di classe 1;

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    4. Software avanzato per lanalisi sonora a 20 kHz BZ 5503. Tale strumentazione conforme alle indicazioni della Normativa

    Nazionale vigente e delle Linee Guida della Regione Campania per la Redazione dei Piano Comunali di Zonizzazione Acustica.

    Le misure sono state eseguite adoperando le costanti di tempo fast, slow ed impulse, un fil tro di ponderazione A, ed utilizzando tempi di osservazione e di misura idonei per stabil ire lentit del fenomeno. Per ciascun rilievo stato misurato i l livello continuo equivalente ponderato A, diurno e notturno cos come definito allart .1 comma 2 del DPCM 01.03.1991 e ss.mm.ii..

    La verifica della calibrazione del sistema di misura effettuata prima e dopo i rilievi ha mostrato differenze nei valori non superiori ai 0.5 dB.

    Laerofotogrammetria del territorio, a cui si fatto riferimento, quella fornita dallAmministrazione comunale di Montecorice per il Piano di Zonizzazione Acustica, in scala 1:5000 ed 1:2000.

    Su tale cartografia sono stat i individuati 25 sit i di misura, definiti come punti in cui era possibile ipotizzare un superamento dei limiti ammissibili .

    Per la caratterizzazione della sorgente di rumore nel sito di misura sono state adottate le seguenti ipotesi:

    Abitazioni: si voluto misurare il livello di rumore nelle zone in cui i l traffico veicolare assente o pressoch assente, comunque poco intenso tanto

    da non influenzare il livello equivalente della zona.

    Attivit agricola: s i voluto misurare il livello di rumore generato dalla presenza di macchine agricole, macchine per movimento terra, autotrasporto per prodotti ortofrutt icoli e bestiame.

    Attivit industriale : si voluto misurare il livello di rumore generato dalla presenza di impianti industrial i o di piccole realt aziendali . Le misurazioni sono state realizzate sul perimetro esterno di tali aziende.

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    Area verde: si voluto misurare il livello di rumore generato dallattivit umana, quindi dalla presenza di traffico veicolare, attivit commerciali, terziarie, ecc., in aree di Classe 1. Nelle zone ad uso forestale lontane dal centro abitato stata riscontrata lassenza di sorgenti sonore. In tali casi il livello di rumore residuo coinciso con quello ambientale.

    Traffico viario: si voluto misurare il livello di rumore generato dal traffico urbano ed extraurbano in aree urbanizzate con il fonometro posto in corrispondenza del ciglio della strada, fornito di cuffia antivento, microfono posto a 1,50 metri da terra e almeno un metro da ogni superficie riflettente.

    4 ANAGRAFE DEI RILIEVI FONOMETRICI La campagna di misure fonometriche effettuate nel comune di Rofrano ha

    avuto lo scopo di conoscere il l ivello di inquinamento acustico presente sul territorio, concentrando lattenzione nei punti ritenuti di crisi, nei quali era possibile ipotizzare un superamento dei l imiti ammissibili .

    I parametri che caratterizzano lanagrafe sono divisi per aree tipologiche di informazione.

    Nella parte descrittiva viene caratterizzata la tipologia del si to di misura, la sorgente di rumore, il numero che individua cartografica il sito. Le denominazioni utilizzate sono le seguenti : Numero della postazione di misura; Sito di misura.

    Nella parte tecnica si individuano tutti i parametri della misura effettuata con riferimento al giorno e lora della misura. Le denominazioni utilizzate sono le seguenti:

    Data di misura; Ora di misura; Tempo di riferimento; Tempo di osservazione; Tempo di misura; LAeq Ambientale.

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    Lultima area riguarda ladozione di un piano di risanamento in relazione alla classe acustica di fruizione del terri torio. Oltre alla classe acustica di appartenenza del sito di misura si esplica un esito negativo o posit ivo per la bonifica acustica. Le denominazioni utilizzate sono le seguenti: Classe acustica di appartenenza; Necessit di effettuare la bonifica acustica.

    Le denominazioni adottate fanno riferimento alle definizioni e alla metodologia di misura descritte nei paragrafi 3.1 e 3.2 di questa Relazione.

    Infine possibile annotare, nellult ima parte della tabella, delle osservazioni utili a comprendere il valore misurato.

    In Appendice A sono stati riportati i rilievi effettuati.

    5 PROCEDURE PER IL RISANAMENTO ACUSTICO La normativa degli ultimi decenni, sia a l ivello centrale che locale, ha la

    finalit di perseguire obiettivi di controllo dellinquinamento acustico, utilizzando due strategie operative:

    a) riduzione delle emissioni attuali e di quelle prevedibili in riferimento a sorgenti analoghe;

    b) tutela delle aree ancora caratterizzate da bassi livelli di rumorosit. La legge quadro organizza le azioni necessarie per conseguire tali

    obiettivi , prevedendo piani di risanamento di diverso livello e portata: 1. Piani pluriennali nazionali per il contenimento delle emissioni prodotte per

    lo svolgimento di servizi pubblici essenziali quali linee ferroviarie, metropolitane, autostrade, strade statali (Art .3.1.i).

    2. Piani triennali regionali , da redigersi in base alle proposte pervenute dai comuni e secondo le disponibili t finanziarie assegnate dallo stato; con riferimento ai piani di cui al punto 1, le Regioni formulano proposte non vincolanti . Al piano regionale si adeguano i piani comunali. (Art .4.2).

    3. Piani comunali, coordinati con piani urbani del traffico e con i restanti piani previsti dalla legislazione ambientale, da adottarsi nei seguenti casi: Superamento dei valori di attenzione; Contiguit tra aree i cui livelli di rumorosit, prevista dalla zonizzazione,

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    si discostano in misura superiore a 5dB(A); Al fine di perseguire, in Comuni diversi da quelli dei due casi precedenti ,

    gl i obiettivi di qualit fissati dalla zonizzazione (Art .7). I comuni dopo aver classificato il proprio terri torio in zone e aver

    confrontato il piano di zonizzazione con mappatura acustica del territorio, individuano le aree da inserire nel piano di risanamento acustico.

    Ai sensi della legge, i piani di risanamento acustico devono contenere lindividuazione della tipologia e lenti t dei rumori presenti nelle zone da risanare, individuate ai sensi della zonizzazione acustica, lindividuazione dei soggetti cui compete lintervento, le priorit, le modalit ed i tempi per il risanamento, la stima degli oneri finanziari e le eventuali misure cautelari a carattere di urgenza.

    5.1 Criteri di priorit nella scelta degli interventi Il primo passo per la definizione dei piani costituito dallindividuazione

    delle zone a pi elevato rischio e della classificazione in ordine prioritario delle principali sorgenti da bonificare; inoltre vengono stabiliti i criteri generali per leffettuazione delle opere di bonifica e le prescrizioni per i piani urbanistici, intesi anchessi come strumenti di bonifica.

    Lindividuazione delle zone ad elevato rischio da un punto di vista acustico viene effettuata confrontando le predette mappe di rumore diurne e notturne, le quali rappresentano una fotografia dello stato di inquinamento acustico del territorio, con i limiti di rumore diurni e notturni stabiliti dalla zonizzazione acustica.

    I cri teri per lindividuazione delle priorit possono essere molteplici . Si potrebbe partire dalle aree pi protette, per finire a quelle

    esclusivamente industriali, dando priori t a quelle aree che superano del maggiore numero di classi la loro destinazione.

    Altro parametro da dover tenere in considerazione il numero di abitanti che interessano larea da risanare, specialmente nel caso in cui ci siano esposti da parte del comitato di quartiere.

    Nella scelta degli interventi di bonifica possono essere seguiti altri criteri

  • 16

    che tengano conto di particolari aspetti: 1. Privilegiare aree degradate da un punto di vista ambientale o urbanistico, ad

    esempio aree gi inquinate da altre forme di agenti nocivi per la salute: polveri, sostanze chimiche, ecc.

    2. Privilegiare le indicazioni di risanamento ambientale per soddisfare le esigenze di destinazione duso del territorio indicate nel PUC.

    5.2 Interventi per la riduzione del rumore Gli interventi per la riduzione dellinquinamento acustico possono essere

    di risanamento o di prevenzione. Gli interventi di risanamento vengono adottati laddove sia ritenuto

    necessario ottenere risultati quanti tat ivamente significativi in tempi brevi, per affrontare situazioni di disturbo gravi e molto gravi. Possono inoltre essere progettat i come misura transitoria, nel periodo in cui gli interventi preventivi non possono ancora manifestare la propria completa efficacia; infine possono

    essere collegati a interventi di ristrutturazione di aree o fabbricati che ne rendano disponibili le aree destinate alle opere cantierabili.

    Possibil i interventi di risanamento: Barriere naturali

    Barriere con pannelli fonoassorbenti e riflettenti Barriere sagomate, pendini, tubi e baffles Pavimentazioni fonoassorbenti Interventi sui ricettori.

    Gli interventi di prevenzione comportano una pi profonda relazione con gli strumenti generali di programmazione del terri torio o dei fabbricati; possono, nel tempo, fornire risultati (Euro/dB, dB/n esposti) decisamente pi importanti. Sono particolarmente indicati per il conseguimento degli obiett ivi di quali t a medio e lungo periodo.

    Possibil i interventi di prevenzione: Fasce di rispetto o zone di transizione Interventi sul traffico e i veicoli.

  • 17

    5.3 Bonifica acustica del territorio Dal monitoraggio acustico eseguito sul territorio comunale di

    Montecorice, si riscontrato in quasi tutte le postazioni di misura il superamento dei limiti di Zona consenti ti dal Piano di Zonizzazione Acustica.

    Le misure riportate in appendice evidenziano, quindi, la necessit di eseguire una bonifica acustica delle zone interessate.

    Gli interventi di bonifica, consigliati nel precedente paragrafo, dovranno essere individuati tra quelli descritti nei punti precedenti; questi, dovranno essere studiati , sviluppati e dettagliati, a secondo della problematica e della gravit, da un tecnico competente in acustica ambientale ed esperto della materia.

  • APPENDICE A

    T ab el l a e g r a f i c i de i r i l i e v i e f f e t tua t i

  • Staz. di

    misura Tr

    To

    (min.)

    Tm

    (min.) Sito di misura

    Data

    misura

    Ora

    misura

    Leq

    (dBA)

    Classe

    zona

    Bonifica

    acustica Osservazioni

    1 6-22 90 60 Case del Conte (margini strada) 18.02.15 07.00 65.5 II SI

    1 22-6 60 30 Case del Conte (margini strada) 18.02.15 22.00 60.0 II SI

    2 6-22 60 40 Case del Conte (margini strada) 18.02.15 08.30 63.5 III SI

    2 22-6 40 30 Case del Conte (margini strada) 18.02.15 23.10 60.5 III SI

    3 6-22 40 30 Case del Conte (abitato) 18.02.15 10.15 60.0 II SI

    3 22-6 30 15 Case del Conte (abitato) 18.02.15 23.55 48.0 II SI

    4 6-22 60 30 Case del Conte (Baia Arena) 18.02.15 11.10 53.0 II NO

    4 22-6 30 15 Case del Conte (Baia Arena) 19.02.15 00.35 44.5 II NO

    5 6-22 40 30 Giungatelle (margini strada) 18.02.15 12.20 61.0 II SI Misura influenzata da rintocchi dellorologio della

    chiesa e dal passaggio di autoveicoli e motoveicoli

    5 22-6 30 15 Giungatelle (margini strada) 19.02.15 01.10 54.5 II SI Misura influenzata da rintocchi dellorologio della

    chiesa e dal passaggio di autoveicoli e motoveicoli

    6 6-22 40 30 Giungatelle (margini strada) 18.02.15 13.00 58.0 II SI

    6 22-6 30 15 Giungatelle (margini strada) 19.02.15 01.50 51.5 II SI

    7 6-22 30 15 San Nicola a Mare (area verde) 18.02.15 14.10 49.5 I NO

    7 22-6 30 15 San Nicola a Mare (area verde) 19.02.15 02.30 43.0 I SI

    8 6-22 40 30 San Nicola a Mare (abitato) 18.02.15 15.00 55.0 II NO Misura influenzata dal passaggio di autoveicoli e

    motoveicoli

    8 22-6 30 15 San Nicola a Mare (abitato) 19.02.15 03.20 47.0 II SI

    9 6-22 75 60 San Nicola a Mare (margini strada) 18.02.15 15.55 65.5 IV SI

    9 22-6 30 15 San Nicola a Mare (margini strada) 19.02.15 03.55 58.0 IV SI

    10 6-22 40 30 San Nicola dei Lembo (margini strada) 18.02.15 16.20 62.0 III SI

    10 22-6 30 15 San Nicola dei Lembo (margini strada) 19.02.15 04.40 58.5 III SI

  • Stazi. di

    misura Tr

    To

    (min.)

    Tm

    (min.) Sito di misura

    Data

    misura

    Ora

    misura

    Leq

    (dBA)

    Classe

    zona

    Bonifica

    acustica Osservazioni

    11 6-22 40 30 San Nicola dei Lembo (margini strada) 18.02.15 17.10 61.5 III SI

    11 22-6 30 15 San Nicola dei Lembo (margini strada) 19.02.15 22.00 58.0 III SI

    12 6-22 80 60 Montecorice (abitato) 18.02.15 18.15 56.0 III NO Misura influenzata dal passaggio di autoveicoli e

    motoveicoli

    12 22-6 30 15 Montecorice (abitato) 19.02.15 22.50 48.5 III NO

    13 6-22 80 60 Montecorice (abitato) 18.02.15 19.40 61.0 III SI Misura influenzata da rintocchi dellorologio della

    chiesa e dal passaggio di autoveicoli e motoveicoli

    13 22-6 30 15 Montecorice (abitato) 19.02.15 23.25 56.0 III SI

    14 6-22 60 40 Montecorice (margini strada) 19.02.15 08.00 56.5 II SI

    14 22-6 30 15 Montecorice (margini strada) 20.02.15 00.00 53.5 II SI

    15 6-22 60 45 Agnone (abitato) 19.02.15 09.20 61.5 III SI

    15 22-6 30 15 Agnone (abitato) 20.02.15 00.50 52.5 III SI Misura influenzata dal passaggio di autoveicoli,

    motoveicoli e pedoni

    16 6-22 60 45 Agnone (abitato) 19.02.15 10.30 61.5 III SI

    16 22-6 30 15 Agnone (abitato) 20.02.15 01.30 53.5 III SI

    17 6-22 45 30 Agnone (zona non abitata) 19.02.15 11.40 52.0 II NO

    17 22-6 30 15 Agnone (zona non abitata) 20.02.15 02.05 48.0 II SI

    18 6-22 60 45 Agnone (abitato) 19.02.15 12.25 62.0 III SI

    18 22-6 30 15 Agnone (abitato) 20.02.15 02.40 53.5 III SI

    19 6-22 90 60 Agnone (margini strada) 19.02.15 13.30 65.5 III SI

    19 22-6 30 20 Agnone (margini strada) 20.02.15 03.20 58.5 III SI

    20 6-22 45 30 Agnone (abitato) 19.02.15 14.45 59.5 II SI

    20 22-6 30 15 Agnone (abitato) 20.02.15 04.00 53.5 II SI

  • Staz. di

    misura Tr

    To

    (min.)

    Tm

    (min.) Sito di misura

    Data

    misura

    Ora

    misura

    Leq

    (dBA)

    Classe

    zona

    Bonifica

    acustica Osservazioni

    21 6-22 30 15 Fornelli (margini strada) 19.02.15 13.50 58.5 II SI

    21 22-6 30 15 Fornelli (margini strada) 20.02.15 22.00 53.0 II SI

    22 6-22 90 60 Cosentini (margini strada) 19.02.15 14.30 62.5 II SI Misura influenzata da rintocchi dellorologio della

    chiesa e dal passaggio di autoveicoli e motoveicoli

    22 22-6 60 30 Cosentini (margini strada) 20.02.15 22.50 56.5 II SI Misura influenzata da rintocchi dellorologio della

    chiesa e dal passaggio di autoveicoli e motoveicoli

    23 6-22 60 30 Cosentini (abitato) 19.02.15 16.00 54.5 II NO

    23 22-6 30 15 Cosentini (abitato) 20.02.15 23.55 51.5 II SI Misura influenzata da rintocchi dellorologio della

    chiesa

    24 6-22 60 40 Ortodonico (margini strada) 19.02.15 17.20 58.5 II SI Strada con alto muro di contenimento sul ciglio

    opposto alla postazione della stazione di misura

    24 22-6 30 15 Ortodonico (margini strada) 21.02.15 00.45 53.5 II SI Strada con alto muro di contenimento sul ciglio

    opposto alla postazione della stazione di misura

    25 6-22 60 30 Ortodonico (abitato) 19.02.15 18.30 54.5 II NO

    25 22-6 30 15 Ortodonico (abitato) 21.02.15 01.25 49.5 II SI

  • Capitello

    Agnone

    MagazziniLungomare del Levante

    Lungomare Belvedere

    s largoPisani

    piazza Quattro Venti

    Lungomare Marina Nuova

    p iazzettaM.ss.del Carmine

    vic. Tor

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    via S

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    ietro

    via Guarino

    via Cornacchio

    via Mulin i ad acqua

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    v ia Cesare Battisti

    via

    Sena

    tore

    B. F

    ocac

    cia

    v ia Marina N

    uova

    v ia Vitto rio Emanuele

    via Provinciale

    via Nazionale

    Agnone

    20

    19

    17

    18

    16

    15

  • San Nicola a M

    are

    Rosaine

    San Nicola dei Lem

    bo

    via delle Turredde

    via San Nicola dei Lembo

    via San Nicola dei Lem

    bo

    vic.dei Pescatori

    via del mare

    piazzettaPadre Pio

    via Pistacchio

    via del Porto

    via S. Nicola

    a mare

    via Riperosse

    via Riperosse

    mare Tirreno

    San Nicola a M

    are

    78

    9

    11

    10

  • Ortodonico

    Cosentini

    via Giuseppe Curziovia

    San P

    ietro

    v ia A

    ssunta

    via San S

    alvatore

    d i Socia

    vicolo PompilioGagliano

    via S

    anta

    Mar

    ia

    piazzaDuca Nicola Borgia

    via F

    ranc

    esco

    Del

    Pezz

    o

    v ico lo VincenzoCimmino

    via Stortina

    via San Salvatore d

    i Socia

    piazzettaSan Domenico

    via

    Ass

    unta

    via A

    ssunta

    piazzetta Rossi

    via

    Cro

    ce

    piazza Assunta

    via v

    icina

    le S

    alica

    io

    Ortodonico - C

    osentini

    21

    22

    23

    24

    25

  • Montecorice

    piazzettadelle arti edei m

    estieri

    piazzadella M

    emoria

    piazzaSan A

    ntonio

    piazzaSan Francesco

    piazzaSan B

    iagio

    via delle quercie

    via delle sorgenti

    vecchio cinema

    vicolo

    via Te

    rra Bia

    nca

    via costa del mulino

    via della forgia

    via No

    vella

    via M

    ulino

    a vento

    via Ariola

    vicolo dei l

    imoni

    vicolo dell

    'arco

    via Cetrangolo

    via San Biase V

    ecchio

    via San Biase V

    ecchio

    via di Ch

    eravanna

    via dell'Antico Cenobio

    via Santa Sofia

    via Santa Sofia

    via San Antonio

    corso G.Picciri

    lli

    via duca degli Abruzzi

    via duca d'Aosta

    via Conte di Torino

    via Ro

    ma

    via CetrangoloMontecorice

    12

    14

    13

  • via

    Main

    olfo

    v ia Mainolfo

    Giungatelle

    65

  • Case Mainolfo

    Casa del Conte

    Baia Arena

    cond

    o tta

    sotto

    mar

    ina

    mt. 3

    140

    via

    Ma i

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    via B e

    njamin

    via

    Ben

    jamin

    via

    Main

    olfo

    via S. G iovanni

    via Be njamin

    via Ma inolfo

    v ia M arc o Giulio

    via Ma rco Giulio

    pia zz ettaFonta na vec chia

    pia zz ettaN ic aro

    via

    Prov

    inciale

    vi a Prov inciale

    via Provinciale

    vi a dei Pini

    via

    Nic

    ola R

    omito

    v ia N ovellavia

    d elle M

    ae stre

    via A

    rena

    via A

    rena

    via A

    rena

    pa rc he ggio La Gentilissima

    D4

    Case del C

    onte

    2

    3

    1

    4