Tavola 2 - Norme Tecniche di Attuazione PZA Montecorice.pdf

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Comune di MONTECORICE Provincia di Salerno Data di consegna: Febbraio 2015 Approvazione Consiglio Comunale: Elaborato: NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Tav. 2 ing. Almerico IPPOLITI I Progettisti ing. Giuseppe RAGO Giuseppe RAGO ingegnere civile Almerico IPPOLITI ingegnere civile PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE studio tecnico: via Silvio Baratta, 149 84134 Salerno tel. e fax 089.3180031 - cell. 347.3552548 studio tecnico: via Melaro 26 - Agnone 84060 Montecorice (SA) tel. 0974.964038 - cell. 339.1092953

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  • Comune di MONTECORICEProvincia di Salerno

    Data di consegna:Febbraio 2015

    Approvazione Consiglio Comunale:

    Elaborato:NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Tav. 2

    ing. Almerico IPPOLITI

    I Progettisti

    ing. Giuseppe RAGO

    Giuseppe RAGOingegnere civile

    Almerico IPPOLITIingegnere civile

    PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICADEL TERRITORIO COMUNALE

    studio tecnico:via Silvio Baratta, 14984134 Salernotel. e fax 089.3180031 - cell. 347.3552548

    studio tecnico:via Melaro 26 - Agnone84060 Montecorice (SA)tel. 0974.964038 - cell. 339.1092953

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    INDICE

    Capo I - Principi generali ................................................................................................... 3

    I-1 Tutela dellinquinamento acustico e zonizzazione acustica del territorio comunale .................................................................................................................. 3

    I-2 Finalit della zonizzazione acustica del territorio comunale ....................................... 3 I-3 Effetti delladozione del Piano di Zonizzazione Acustica sulla strumentazione

    urbanistica ................................................................................................................ 3 I-4 Ambiti di tutela del Piano di Zonizzazione Acustica .................................................. 4 I-5 Modalit di aggiornamento e revisione del Piano di Zonizzazione Acustica ................ 4

    Capo II - Individuazione delle classi acustiche ................................................................... 4

    II-1 Classe I (Aree particolarmente protette) .................................................................... 4 II-2 Classe II (Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale) .................................. 5 II-3 Classe III (Aree di tipo misto) ................................................................................... 5 II-4 Classe IV (Aree di intensa attivit umana) ................................................................. 5 II-5 Classe V (Aree prevalentemente industriali) .............................................................. 5 II-6 Classe VI (Aree esclusivamente industriali) ............................................................... 6 II-7 Classificazione delle strade ....................................................................................... 6

    Capo III - Adempimenti preliminari a carico di chi intende effettuare Trasformazioni urbanistiche ed edilizie od utilizzare il patrimonio edilizio ................ 7

    III-1 Prescrizioni generali da osservare in sede di formazione di strumenti urbanistici preventivi ai fini della tutela dellinquinamento acustico .......................... 7

    III-2 Documentazione da produrre in sede di presentazione di istanze di autorizzazione alla formazione di Piani particolareggiati di iniziativa pubblica e privata, Piani di recupero e strumenti urbanistici preventivi .................................... 7

    III-3 Relazione di impatto acustico da presentare in allegato alle istanze di permesso a costruire, DIA, SCIA o di autorizzazione per lesercizio di attivit produttive ................................................................................................................. 8

    III-4 Relazione di impatto acustico da allegare ai progetti di opere stradali ed infrastrutture di trasporto .......................................................................................... 9

    III-5 Documentazione acustica da presentare in sede di riuso o subentro nelluso del patrimonio edilizio esistente .............................................................................. 10

    Capo IV - Esposizione allinquinamento acustico ed utilizzazione edificatoria dei suoli ............................................................................................... 10

    IV-1 Vincoli allutilizzazione edificatoria dei suoli per finalit di protezione dellinquinamento acustico, relativi a nuovi comparti urbanistici ............................. 10

    IV-2 Vincoli allutilizzazione edificatoria dei suoli per finalit di protezione dallinquinamento acustico, relativi a strumenti urbanistici preventivi (Piani di recupero, comparti a ristrutturazione urbanistica) in contesti ad impianto consolidato ............................................................................................................. 11

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    IV-3 Vincoli allutilizzazione edificatoria dei suoli per finalit di protezione dallinquinamento acustico, relativi a interventi edilizi diretti .................................. 11

    IV-4 Prescrizioni da osservare per la tutela dellambiente esterno nel caso di edifici in cui si prevedano impianti, funzioni o attivit in grado di provocare inquinamento acustico ............................................................................................. 11

    IV-5 Prescrizioni da osservare in sede di progettazione e realizzazione di infrastrutture di trasporto ........................................................................................ 11

    Capo V - Disciplina delle attivit rumorose ...................................................................... 12

    V-1 Declaratoria di attivit rumorose ............................................................................. 12 V-2 Limiti allusabilit del patrimonio edilizio per attivit funzioni e/o per

    linstallazione di impianti in grado di dare luogo ad effetti di inquinamento acustico .................................................................................................................. 12

    V-3 Assoggettabilit delle attivit rumorose al Nulla osta alluso specifico ..................... 12 V-4 Requisiti di fonoisolamento da garantire per immobili o loro porzioni, in cui

    si trovino installazioni ed impianti o si svolgano attivit causanti effetti di inquinamento acustico ............................................................................................. 13

    V-5 Disposizioni relative allisolamento degli impianti esterni in grado di generare effetti di inquinamento acustico ................................................................. 13

    V-6 Disposizioni relative alla collocazione di impianti in grado di generare vibrazioni trasmissibili per via strutturale ................................................................ 13

    Capo VI - Disciplina delle attivit rumorose e temporanee ................................................ 13

    VI-1 Declaratoria di attivit rumorosa temporanea ........................................................... 13 VI-2 Documentazione da produrre in sede di presentazione di istanze di

    autorizzazione in deroga per cantieri edili e per manifestazioni in luogo pubblico od aperto al pubblico ................................................................................ 14

    VI-3 Prescrizioni per il rilascio dellautorizzazione in deroga per i cantieri edili, stradali ed assimilabili ............................................................................................ 14

    VI-4 Relazioni di impatto acustico da allegare allistanza di concessione edilizia ............. 14 VI-5 Orari previsti per i cantieri edili, stradali ed assimilabili autorizzati in deroga .......... 15 VI-6 Prescrizioni per il rilascio dellautorizzazione in deroga per le manifestazioni

    allaperto in luogo pubblico od aperto al pubblico, feste popolari, luna park ed assimilabili ........................................................................................................ 15

    VI-7 Prescrizioni per limpiego di attrezzature rumorose con carattere di temporalit ............................................................................................................. 16

    Capo VII - Sanzioni amministrative ed ordinanze ............................................................. 16

    VII-1 Sanzioni amministrative .......................................................................................... 16 VII-2 Ordinanze ............................................................................................................... 16

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    Capo I - Principi generali

    I-1 Tutela dellinquinamento acustico e zonizzazione acustica del territorio comunale Lazione amministrativa del Comune di Montecorice improntata a principi di tutela

    dellinquinamento acustico degli ambienti abitativi e dellambiente esterno. Ai fini dellindividuazione dei limiti massimi di esposizione al rumore da prevedersi

    nellambiente esterno, il territorio del Comune di Montecorice suddiviso in zone acusticamente omogenee, corrispondenti alle classificazioni definite dallart.2 del DPCM 01.03.1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nellambiente esterno e ss.mm.ii., e dalla normativa regionale Linee Guida Regionali per la Redazione di Piani Comunali di Zonizzazione Acustica in attuazione dellart.2 del DPCM 01.03.1991, approvate definitivamente con Deliberazione della Giunta Regionale della Campania del 1 agosto 2003, n.2436.

    I-2 Finalit della zonizzazione acustica del territorio comunale La zonizzazione acustica del territorio comunale persegue i seguenti obiettivi:

    1. stabilire gli standard minimi di comfort acustico da conseguire nelle diverse parti del territorio comunale, in relazione alle caratteristiche del sistema insediativo di ogni contesto territoriale, ricondotto alle classificazioni di cui alla Tabella A del DPCM 14.11.1997;

    2. costituire riferimento per la redazione del Piano di risanamento acustico di cui allart.7 della legge 26.10.1995 n.447 ed allart.6 comma 2 del DPCM 14.11.1997, in base al confronto tra rumorosit ambientale misurata o stimata nei diversi ambiti del territorio comunale e standard di comfort acustico prescritti nelle diverse zone, secondo le classificazioni assegnate al Piano di Zonizzazione Acustica;

    3. consentire lindividuazione delle priorit dintervento, in relazione allentit del divario tra stato di fatto e standard prescritti, ed al grado di sensibilit delle aree e degli insediamenti esposti allinquinamento acustico;

    4. costituire supporto allazione amministrativa dellEnte locale per la gestione delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie, nonch per la discipline delle attivit antropiche e degli usi del patrimonio edilizio, secondo principi di tutela dellambiente urbano ed extraurbano dallinquinamento acustico.

    I-3 Effetti delladozione del Piano di Zonizzazione Acustica sulla strumentazione urbanistica Ladozione del Piano di Zonizzazione Acustica del territorio comunale costituisce latto

    attraverso il quale trovano pieno recepimento, nella prassi amministrativa del Comune di Montecorice, i principi di tutela dellinquinamento acustico espressi dalla Legge 26.10.1995 n.447.

    A far tempo dalladozione del Piano, qualsiasi variante al PUC, e relativi strumenti attuativi, devono obbligatoriamente essere improntati a principi di conseguimento e/o salvaguardia dei limiti minimi di comfort acustico prescritti dalla normativa vigente.

    I medesimi principi sono perseguiti anche nella fase attuativa degli strumenti urbanistici previgenti.

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    I-4 Ambiti di tutela del Piano di Zonizzazione Acustica Lambito di tutela dallinquinamento acustico viene esercitato sullintero territorio

    comunale sulla base della zonizzazione acustica adottata.

    I-5 Modalit di aggiornamento e revisione del Piano di Zonizzazione Acustica Il Piano di Zonizzazione Acustica soggetto a revisioni periodiche al fine di

    determinare sostanziali variazioni nei parametri caratterizzanti la classe acustica precedentemente assegnata (densit abitativa, commerciale ed artigianale). Durante dette revisioni si devono tenere in considerazione le modifiche significative dei flussi di traffico del sistema di viabilit urbana principale.

    Nel caso di varianti al PUC il Piano viene contestualmente revisionato sulla base delle modificate destinazioni duso in relazione alle caratteristiche del sistema insediativo in oggetto ed alle classificazioni di cui alla Tabella A del DPCM 14.11.1997.

    Per le zone soggette a Piano particolareggiato e/o Piano di recupero, lapprovazione di questultimo subordinata alla determinazione del Piano di Zonizzazione Acustica sulla base delle destinazioni duso.

    In caso di normative specifiche nazionali e/o regionali, il Piano viene automaticamente aggiornata se vengono modificati i limiti massimi di esposizione senza variazione del numero complessivo delle classi di destinazione duso del territorio. Nel caso in cui ci sia variazione del numero complessivo delle classi sar necessario stabilire un criterio oggettivo di adeguamento alla nuova normative.

    Capo II - Individuazione delle classi acustiche

    II-1 Classe I (Aree particolarmente protette) Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base

    per la loro utilizzazione: aree ospedaliere (ospedali e case di cura), scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, parchi nazionali e regionali con leccezione delle parti edificate, le riserve naturali, le zone di interesse storico-archeologiche, quando necessario in relazione alle esigenze locali, e, comunque, tutte quelle per le quali la quiete sonica abbia rilevanza per la loro fruizione.

    opportuno suddividere la classe I, esclusivamente ai fini della priorit di intervento, nelle sottoclassi: I-a Ospedaliera, individuate nella rappresentazione grafico-cromatica col verde scuro; I-b Scolastica, individuate nella rappresentazione grafico-cromatica col verde medio; I-c Verde pubblico ed altre zone per le quali abbia rilevanza la quiete sonica, individuate

    nella rappresentazione grafico-cromatica col verde chiaro. Limiti massimi di immissione espressi come livello equivalente LAeq in dB(A):

    tempo di riferimento diurno 50 dB(A)

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    tempo di riferimento notturno 40 dB(A)

    II-2 Classe II (Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale) Sono individuate dalla seguente rappresentazione graficocromatica: Giallo. Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico

    veicolare locale, con bassa densit di popolazione, con limitata presenza di attivit commerciali ed assenza di attivit industriali ed artigianali.

    Limiti massimi di immissione espressi come livello equivalente LAeq in dB(A):

    tempo di riferimento diurno 55 dB(A)

    tempo di riferimento notturno 45 dB(A)

    II-3 Classe III (Aree di tipo misto) Sono individuate dalla seguente rappresentazione graficocromatica: Arancione. Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di

    attraversamento, con media densit di popolazione, con presenza di attivit commerciali, uffici, con limitata presenza di attivit artigianali e con assenza di attivit industriali; aree rurali interessate da attivit che impiegano macchine operatrici.

    Limiti massimi di immissione espressi come livello equivalente LAeq in dB(A):

    tempo di riferimento diurno 60 dB(A)

    tempo di riferimento notturno 50 dB(A)

    II-4 Classe IV (Aree di intensa attivit umana) Sono individuate dalla seguente rappresentazione graficocromatica: Rosso. Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con

    alta densit di popolazione, con elevata presenza di attivit commerciali e uffici, con presenza di attivit artigianali; le aree in prossimit di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.

    Limiti massimi di immissione espressi come livello equivalente LAeq in dB(A):

    tempo di riferimento diurno 65 dB(A)

    tempo di riferimento notturno 55 dB(A)

    II-5 Classe V (Aree prevalentemente industriali) Sono individuate dalla seguente rappresentazione grafico-cromatica: Viola. Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsit di

    abitazioni. Limiti massimi di immissione espressi come livello equivalente LAeq in dB(A):

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    tempo di riferimento diurno 70 dB(A)

    tempo di riferimento notturno 60 dB(A)

    II-6 Classe VI (Aree esclusivamente industriali) Sono individuate dalla seguente rappresentazione grafico-cromatica: Blu. Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attivit industriali e

    prive di insediamenti abitativi. Poich in genere non esistono aree industriali del tutto prive di insediamenti abitativi, si

    dovr ammettere la presenza di abitazioni occupate da personale con funzioni di custodia. Per tali insediamenti, al fine di proteggere adeguatamente le persone, si dovr disporre degli interventi di isolamento acustico.

    Limiti massimi di immissione espressi come livello equivalente LAeq in dB(A):

    tempo di riferimento diurno 70 dB(A)

    tempo di riferimento notturno 70 dB(A)

    II-7 Classificazione delle strade In riferimento alla densit di traffico veicolare, appartengono alla classe IV le strade ad

    intenso traffico (orientativamente oltre i 500 veicoli lora) e quindi le strade primarie e di scorrimento, i tronchi terminali o passanti di autostrade, le tangenziali, le strade di grande comunicazione, specie se con scarsa integrazione con il tessuto urbano attraversato.

    Appartengono alla classe III, le strade di quartiere (orientativamente con un traffico compreso tra 50 e 500 veicoli lora) e quindi le strade prevalentemente utilizzate per servire il tessuto urbano.

    Appartengono alla classe II le strade locali (orientativamente con un flusso di traffico inferiore ai 50 veicoli lora) prevalentemente situate in zone residenziali.

    Qualora le strade da classificare siano interne al tessuto urbano, la zona ad esse propria limitata dalle superficie degli edifici frontistanti; in condizioni diverse e, comunque, qualora non esista una continuit di edifici-schermo, la tipologia classificatoria di zona della strada, si estende ad una fascia di 30 metri a partire dal ciglio delta strada stessa.

    Nelle zone gi urbanizzate in cui vengono a contatto aree con valori limite propri che si discostano in misura superiore a 5 dB(A), deve essere prescritto un piano di risanamento.

    Nel caso di zone di classe V e VI a contatto con zone di classe I, II, III e IV, per cui i rispettivi valori limite si discostano in misura superiore a 5 dB(A), ledificazione dei lotti di terreno ed il posizionamento degli impianti rumorosi deve avvenire in modo che nelle aree confinanti, e senza tenere conto dellazione di eventuali rumori estranei, non venga prodotto in nessun punto un livello sonoro permanente continuo ponderato A, superiore a quello della classe confinante incrementato di 5 dB.

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    Capo III - Adempimenti preliminari a carico di chi intende effettuare trasformazioni urbanistiche ed edilizie od utilizzare il patrimonio edilizio

    III-1 Prescrizioni generali da osservare in sede di formazione di strumenti urbanistici preventivi ai fini della tutela dellinquinamento acustico In sede di presentazione di Piani particolareggiati e/o di Piani di recupero, con

    riferimento allassetto planovolumetrico, alla distribuzione dei fattori di carico urbanistico e dei diversi usi e destinazioni di progetto, dovranno essere forniti tutti gli elementi utili ai fini dellassegnazione del comparto ad una delle previste classi del Piano di Zonizzazione Acustica, ovvero alla suddivisione dello stesso in sub-comparti caratterizzati da differenti classi acustiche, in funzione delle loro destinazioni duso specifiche (aree verdi, scolastiche, residenziali, commerciali ecc.), evitando, comunque, le microsuddivisioni acustiche del territorio.

    Lapprovazione dei Piani particolareggiati e/o di recupero comporter laggiornamento del Piano di Zonizzazione Acustica.

    Nella definizione dellassetto planovolumetrico dei suddetti Piani dovr inoltre essere tenuta, in particolare considerazione, la rumorosit derivante da strade, gi esistenti o di nuova costruzione, limitrofe o appartenenti al comparto in progetto. In particolare, nella distribuzione delle volumetrie sullarea dellintervento dovranno essere, di norma, osservati distacchi, dalle strade e dalle fonti mobili e fisse di rumorosit ambientale, in grado di garantire lo standard di comfort acustico prescritto dal Piano di Zonizzazione Acustica relativa al comparto. In subordine, ai fini del rispetto dei limiti di rumorosit potr essere proposta la previsione di idonee strutture fonoisolanti e/o fonoassorbenti a protezione degli edifici.

    III-2 Documentazione da produrre in sede di presentazione di istanze di autorizzazione alla formazione di Piani particolareggiati di iniziativa pubblica e privata, Piani di recupero e strumenti urbanistici preventivi Ai Piani particolareggiati di iniziativa pubblica e privata ed ai Piani di recupero dovr

    essere allegata una relazione di impatto acustico, redatta da un tecnico competente, che dovr essere costituita dai seguenti punti: a. relazioni fonometriche per la valutazione del livello di rumorosit ambientale allo stato di

    fatto; b. valutazione delleventuale incremento percentuale del traffico veicolare e del relativo

    contributo alla rumorosit ambientale; c. localizzazione e descrizione di impianti, di apparecchiature e/o di attivit rumorose e

    valutazione dei relativi contributi alla rumorosit ambientale; d. valutazione del contributo complessivo dellinquinamento acustico derivante dal comparto

    in progetto e verifica del rispetto del limite massimo di zona previsto dalla zonizzazione acustica;

    e. previsione del rispetto del criterio differenziale, di cui allart.4 del DPCM del 14 novembre 1997, nel caso in cui siano presenti impianti e/o attivit rumorose, oltre ai limiti massimi previsti dal Piano di Zonizzazione Acustica.

    Le eventuali opere di protezione passiva dovranno risultare progettate ed attuate contestualmente con le opere di urbanizzazione primaria, risultando inoltre la loro completa

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    realizzazione condizione necessaria e vincolante per il conseguimento del certificato di abitabilit da parte degli edifici alla cui protezione acustica esse risultano destinate.

    III-3 Relazione di impatto acustico da presentare in allegato alle istanze di permesso a costruire, DIA, SCIA o di autorizzazione per lesercizio di attivit produttive Gli interventi di trasformazione edilizia ad uso privato, pubblico e collettivo ed in

    ambienti di lavoro ad uso produttivo nel settore secondario relativi a nuove realizzazioni, ampliamenti e ristrutturazioni dovranno garantire il rispetto dei limiti di esposizione al rumore ai sensi del Piano di Zonizzazione Acustica.

    Gli interventi di cui alla legge 662/96 e ss.mm.ii. sono esonerati dalla presentazione della relazione di impatto acustico. In tali casi sar sufficiente la presentazione da parte di un tecnico abilitato di una dichiarazione in cui si certifichi il non superamento dei limiti ammissibili nella zona, secondo quando riportato dal Piano di Zonizzazione Acustica.

    Contestualmente alla istanza edilizia per interventi di trasformazione edilizia di edifici civili ad uso privato, pubblico e collettivo relativi a nuove realizzazioni, ampliamenti e ristrutturazioni dovr essere allegata una relazione di impatto acustico previsionale, redatta da un tecnico competente, che dovr essere costituita dai seguenti punti: 1. rilevazioni fonometriche per la valutazione del livello di rumorosit ambientale allo stato

    di fatto; 2. localizzazione e descrizione degli eventuali impianti tecnologici rumorosi e valutazione dei

    relativi contributi alla rumorosit ambientale; 3. valutazione del rispetto dei requisiti di fonoisolamento indicati nel DPCM del 5 dicembre

    1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici e s.m.i.; 4. valutazione del contributo complessivo allinquinamento acustico derivante dallintervento

    in progetto e verifica del rispetto dei limiti massimi di zona previsti dalla Piano di zonizzazione acustica e del criterio differenziale di cui allart.4 del DPCM del 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore;

    5. indicazione delle eventuali misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate dalle attivit o dagli impianti.

    Gli edifici destinati a residenza unifamiliare sono esonerati dal rispetto delle normative previste per quanto riguarda lisolamento acustico degli elementi interni.

    Nel caso di interventi di trasformazione edilizia in ambienti di lavoro ad uso produttivo nel settore secondario e terziario la suddetta relazione dovr contenere anche indicazioni relative allinquinamento acustico verso lesterno. In questo caso la relazione di impatto acustico revisionale dovr essere costituita dai seguenti punti: a) rilevazione fonometriche per la valutazione del livello di rumorosit ambientale allo stato

    di fatto; b) localizzazione e descrizione delle sorgenti sonore connesse allattivit produttiva e

    valutazione dei relativi contributi alla rumorosit ambientale; c) valutazione del contributo complessivo allinquinamento acustico derivante dallintervento

    in progetto e verifica del rispetto dei limiti massimi di zona previsti dalla Piano di zonizzazione acustica e del criterio differenziale di cui allart.4 del DPCM del 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore;

    d) indicazione delle eventuali misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate dalle attivit o dagli impianti.

    Particolare attenzione deve essere rivolta alla realizzazione, al potenziamento o alla

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    modifica delle seguenti opere, per cui la relazione di impatto acustico espressamente richiesta dallart.8 della Legge 26.10.1995 n.447: 1. Eliporti; 2. Strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane

    secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) ed F (strade locali), secondo la classificazione di cui al decreto legislativo 30.04.1992 n.285, e s.m.i.;

    3. Discoteche; 4. Circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi; 5. Impianti sportivi e ricreativi; 6. Ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.

    Nelle aree interessate alla realizzazione delle seguenti tipologie di insediamenti: Scuole ed asili nido; Ospedali; Case di cura e di riposo; Parchi pubblici privati ed extraurbani; Nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere precedentemente elencate (da 1. a 6.); la relazione di impatto acustico dovr essere costituita dai seguenti punti: a) valutazione previsionale del clima acustico delle aree interessate dagli insediamenti

    eseguita mediante modelli previsionali e misure fonometriche; b) valutazione del rispetto dei requisiti di fonoisolamento indicati nel DPCM del 5 dicembre

    1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici e ss.mm.ii.; c) indicazione delle eventuali misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore

    causate dalle attivit o dagli impianti.

    III-4 Relazione di impatto acustico da allegare ai progetti di opere stradali ed infrastrutture di trasporto fatto obbligo ai soggetti pubblici e privati, titolari delliniziativa relativa alla

    progettazione ed alla realizzazione di nuove infrastrutture di trasporto nel territorio del Comune di Montecorice, ovvero alla ristrutturazione di quelle esistenti, di porre in atto tutti i possibili accorgimenti costruttivi, soluzioni tecnologiche e scelta di materiali (in primo luogo barriere antirumore ed asfalti a bassa rumorosit) atti a garantire la minimizzazione degli effetti di inquinamento acustico nei confronti delle aree e degli insediamenti esposti; ci con particolare riferimento agli interventi relativi a linee ferroviarie, autostrade, assi di viabilit primaria e strade comunque caratterizzate da elevati flussi di traffico in prossimit di aree abitate o per le quali gli strumenti urbanistici prevedano il futuro insediamento. Analoghi criteri dovranno essere osservati per quanto possibile in occasione della ripavimentazione degli assi viari urbani ad elevato flusso di traffico.

    La relazione di impatto acustico previsionale, redatta da un tecnico competente, da allegare ai progetti relativi alla realizzazione di nuove strade, dovr contenere i seguenti punti: rilevazioni fonometriche per la valutazione del livello di rumorosit ambientale allo stato

    di fatto; valutazione dei flussi di traffico veicolare complessivo, della percentuale di veicoli pesanti

    e del relativo contributo alla rumorosit ambientale; valutazione del contributo complessivo allinquinamento acustico derivante

    dallinfrastruttura in progetto e verifica del rispetto del limite massimo di zona previsto dal Piano di zonizzazione acustica da rilevare al limite delle zone edificate o da edificare;

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    proposta di dispositivi finalizzati al contenimento degli effetti di inquinamento acustico. Nel caso in cui dallesercizio dellinfrastruttura di trasporto in progetto derivi il

    superamento degli standard di comfort acustico previsti dalla zonizzazione acustica a carico delle aree contermini, i piani particellari di esproprio relativi alla realizzazione di nuove linee di trasporto e/o al potenziamento di quelle esistenti dovranno prevedere lacquisizione delle aree utili alla realizzazione dei necessari dispositivi di protezione ed il progetto esecutivo dovr risultare integrato dalla dettagliata descrizione di detti dispositivi.

    III-5 Documentazione acustica da presentare in sede di riuso o subentro nelluso del patrimonio edilizio esistente Nel caso di manutenzione della destinazione duso di una unit immobiliare, anche in

    assenza si trasformazione edilizia, dovr essere presentata, da parte del nuovo utilizzatore, una dichiarazione in cui si certifica che la nuova attivit non comporta una situazione peggiorativa sotto il profili delle emissioni di rumore. In caso di aumento della rumorosit ambientale dovr essere presentata una relazione di impatto acustico, cos come descritta al paragrafo III-2.

    Capo IV - Esposizione allinquinamento acustico ed utilizzazione edificatoria dei suoli

    IV-1 Vincoli allutilizzazione edificatoria dei suoli per finalit di protezione dellinquinamento acustico, relativi a nuovi comparti urbanistici In linea di principio il grado di protezione dallinquinamento acustico da conseguire nel

    caso di comparti urbanistici di nuova costruzione corrisponde al limite massimo di esposizione al rumore stabilito dal Piano di Zonizzazione Acustica per la classe di appartenenza del comparto interessato.

    Per il conseguimento degli obiettivi attesi potr essere prescritta, da parte dellAmministrazione comunale, la realizzazione di interventi attivi e passivi per il contenimento della rumorosit ambientale. In particolare, per gli interventi di protezione attiva si potr fare ricorso alla limitazione del traffico veicolare, alladozione di limiti di velocit, allistituzione di isole pedonali e di sensi unici o allutilizzo di asfalti speciali a bassa rumorosit, mentre per gli interventi di protezione passiva si potr fare ricorso alla realizzazione di opportune barriere acustiche naturali e/o artificiali oppure potranno essere prescritte particolari condizioni planovolumetriche degli edifici (altezza, distribuzione e distanza dagli assi di traffico principali, in questo caso anche distacchi superiori ai rispetti di tipo urbanistico evidenziati nelle Norme di PUC).

    Nel caso di edifici non residenziali o di strutture particolarmente protette potr essere consentito il non rispetto dei limiti suddetti, misurati in facciata, se i requisiti tecnico-costruttivi delle strutture edilizie in oggetto sono tali da garantire allinterno delle stesse e lungo tutto il periodo dellanno un adeguato comfort acustico.

    Per gli uffici residenziali potr essere consentito il non rispetto generalizzato dei limiti previsti se sar almeno garantito un adeguato comfort acustico nei singoli locali nelle ore duso prevalenti (ad esempio, il limite previsto per il periodo notturno dovr essere rispettato allinterno della camere da letto e non necessariamente negli ambienti dedicati alle attivit

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    diurne).

    IV-2 Vincoli allutilizzazione edificatoria dei suoli per finalit di protezione dallinquinamento acustico, relativi a strumenti urbanistici preventivi (Piani di recupero, comparti a ristrutturazione urbanistica) in contesti ad impianto consolidato Nel caso di interventi di trasformazione edilizia in contesti ad impianto consolidato

    dovr essere perseguito, per quanto possibile, il rispetto dei limiti previsti dal Piano di Zonizzazione Acustica misurato in facciata agli edifici.

    Il mancato rispetto dei limiti previsti, misurati in facciata, potr essere consentito: per gli edifici non residenziali o per le strutture particolarmente protette, se i requisiti

    tecnico-costruttivi delle strutture edilizie in oggetto sono tali da garantire almeno allinterno delle stesse e lungo tutto il periodo dellanno un adeguato comfort acustico;

    per gli edifici residenziali il rispetto dei limiti previsti se sar almeno garantito un adeguato comfort acustico, nei singoli locali nelle ore duso prevalenti.

    vietato il recupero ai fini residenziali di edifici o loro parti in assenza del rispetto delle prescrizioni di cui al precedente.

    IV-3 Vincoli allutilizzazione edificatoria dei suoli per finalit di protezione dallinquinamento acustico, relativi a interventi edilizi diretti Nel caso di edifici di nuova costruzione o di ristrutturazione, ampliamenti o

    sopraelevazioni che comportino il rifacimento di muri e di serramenti esterni, di muri divisori tra appartamenti e di solai e pavimenti, valgono i vincoli riportati ai punti IV-1 e IV-2.

    IV-4 Prescrizioni da osservare per la tutela dellambiente esterno nel caso di edifici in cui si prevedano impianti, funzioni o attivit in grado di provocare inquinamento acustico Fermo restando il rispetto del criterio differenziale allinterno di edifici contermini, i

    limiti massimi ammissibili di rumore proveniente da sorgenti interne ad edifici in cui si prevedano impianti, funzioni o attivit in grado di provocare inquinamento acustico sono quelli previsti dallart.4 del DPCM 14.11.1997.

    IV-5 Prescrizioni da osservare in sede di progettazione e realizzazione di infrastrutture di trasporto In sede di progettazione e realizzazione di strade caratterizzate da flussi di traffico

    elevati, con punte orarie superiori a 500 veicoli/ora e di tratte ferroviarie, dovranno essere predisposti idonei dispositivi, sia di tipo attivo che di tipo passivo, di mitigazione a protezione degli edifici limitrofi esistenti, per contenere il livello di rumorosit, nei limiti previsti dalla zonizzazione acustica, misurato in facciata agli edifici, secondo le seguenti disposizioni generali.

    La prevenzione dallinquinamento acustico da traffico si attua con interventi sui parametri stessi del traffico (provvedimenti sulla viabilit, sulla velocit di scorrimento e sulla discipline della circolazione). Un effetto importante sulla rumorosit da traffico indotto dal

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    tipo di pavimentazione che deve comunque rispondere, oltre che alle esigenze di silenziosit, alle esigenze primarie di sicurezza (gelivit, assorbimento dellacqua piovana ecc.).

    Lutilizzo di asfalti fonoassorbenti deve essere preceduto dal calcolo della efficacia acustica dellintervento nei confronti delle aree disturbate e della prevista conservazione nel tempo delle caratteristiche acustiche.

    Se gli interventi di cui sopra non sono sufficienti a consentire il rispetto dei limiti previsti si pu ricorrere, per il rumore indotto sia da traffico veicolare che da traffico ferroviario, alla difesa passiva delle aree interessate con opportune barriere acustiche, i cui effetti devono essere preventivamente determinati.

    Capo V - Disciplina delle attivit rumorose

    V-1 Declaratoria di attivit rumorose Si definisce attivit rumorosa luso di impianti, apparecchiature, macchine di ogni genere

    in attivit di cantiere produttivo, ricreativo o di ogni altro tipo che comporti emissioni sonore provocanti sulluomo effetti indesiderati, disturbanti o determinanti un qualsiasi deterioramento qualitativo dellambiente.

    V-2 Limiti allusabilit del patrimonio edilizio per attivit funzioni e/o per linstallazione di impianti in grado di dare luogo ad effetti di inquinamento acustico Lallocazione delle attivit a maggiore impatto acustico del patrimonio edilizio esistente

    deve essere improntata alla minimizzazione della rumorosit ambientale esterna. Linsediamento di tali attivit non deve avvenire, per quanto possibile, in edifici a

    prevalente destinazione residenziale. Linsediamento di attivit ad elevato impatto acustico che si svolgono in periodo

    notturno (ad esempio discoteche e sale da ballo) dovrebbe avvenire in strutture dedicate a bassa presenza di funzioni residenziali dove sono presenti elevate dotazioni a parcheggio non altamente utilizzate durante il periodo notturno.

    Nel caso di edifici ad uso residenziale, la relazione di impatto acustico dovr verificare sia lemissione sonora che quella indiretta causata dal traffico indotto con particolare riferimento al periodo notturno. Il rumore causato dal traffico indotto non dovr superare il limite previsto dal Piano di Zonizzazione Acustica. Nel caso in cui il rumore ambientale risulti superiore al limite di zona, il rumore misurato con lattivit in funzione non dovr essere superiore al rumore con lattivit chiusa (misurato nel giorno di chiusura).

    Nelle aree residenziali linsediamento di attivit rumorose non dovr causare un incremento della rumorosit ambientale allinterno dei locali adiacenti da ritenersi disturbante ai sensi dellart.4 del DPCM 14.11.1997.

    V-3 Assoggettabilit delle attivit rumorose al Nulla osta alluso specifico Lesercizio di attivit rumorose, cos come precedentemente definite al punto V-1,

    soggetto al Nulla osta alluso specifico, prima dellinsediamento in una determinata unit

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    immobiliare.

    V-4 Requisiti di fonoisolamento da garantire per immobili o loro porzioni, in cui si trovino installazioni ed impianti o si svolgano attivit causanti effetti di inquinamento acustico Il rilascio dellautorizzazione alluso specifico per locali per attivit rumorose

    subordinato alla presentazione di una relazione di impatto acustico, redatta da un tecnico competente, in cui vengono fissati i requisiti acustici di elementi edilizi atti a tutelare gli abitanti dai rumori trasmessi per vi aerea, prodotti nellambito dello stesso edificio.

    Negli ambienti che devono ospitare attivit rumorose lisolamento acustico normalizzato per via aerea, fra ambienti adiacenti e sovrapposti, non deve essere inferiore a 50 dB(A).

    V-5 Disposizioni relative allisolamento degli impianti esterni in grado di generare effetti di inquinamento acustico Linstallazione di impianti esterni in grado di generare effetti di inquinamento acustico

    (impianto di condizionamento, climatizzazione, ricambio aria ed altro) in edifici o in singole porzioni collocate in aree residenziali classificate secondo la zonizzazione acustica in classe I, II, III o IV ovvero in aree non residenziali contermini ad aree in cui siano presenti funzioni residenziali potr avvenire soltanto dopo verifica che la rumorosit misurata, con lapparecchio in funzione alla distanza di 1,00 m dal punto di emissione sonora, non dia, in ogni caso, luogo al superamento del limite massimo di zona nel caso in cui questultimo risulti rispettato con limpianto non funzionante; nel caso in cui il limite di zona risultasse superato, il funzionamento dellapparecchio non dovr dare luogo allincremento della rumorosit ambientale.

    Il mancato adeguamento allordinanza, di cui al successivo capo VII, comporter il divieto di esercizio degli impianti.

    V-6 Disposizioni relative alla collocazione di impianti in grado di generare vibrazioni trasmissibili per via strutturale Linstallazione di impianti o macchine che durante il loro funzionamento possano dare

    luogo a vibrazioni o rumori trasmissibili per via strutturale devono di norma essere collocate ai piani terra su idonei supporti e basamenti antivibrazioni. E esclusa la loro collocazione su piani sovrastanti e seminterrati (deroga pu essere concessa dietro presentazione di una relazione redatta da un tecnico competente attestante la non rumorosit della macchina).

    Capo VI - Disciplina delle attivit rumorose e temporanee

    VI-1 Declaratoria di attivit rumorosa temporanea Si definisce attivit rumorosa temporanea qualsiasi attivit, definita rumorosa ai sensi

    del paragrafo V-1, che si esaurisce in periodi di tempo limitati o legata ad ubicazioni variabili

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    e che viene svolta allaperto o in strutture precarie o comunque al di fuori di edifici o insediamenti aziendali, quali ad esempio: Spettacoli allaperto; Mercati e fiere.

    LAmministrazione comunale dovr, tenendo presente le preesistenti destinazioni duso del territorio, indicare aree da destinare a spettacolo a carattere temporaneo, ovvero mobile, ovvero allaperto, stabilendo il divieto di contatto diretto con aree, anche appartenenti a comuni confinanti, quando tali valori si discostano in misura superiore a 5 dB(A) di livello sonoro equivalente misurato secondo i criteri generali stabiliti dal DPCM 14.11.1997.

    VI-2 Documentazione da produrre in sede di presentazione di istanze di autorizzazione in deroga per cantieri edili e per manifestazioni in luogo pubblico od aperto al pubblico

    La domanda di autorizzazione in deroga per i cantieri edili, come definiti nel successivo paragrafo VI-3, e per le manifestazioni in luogo pubblico od aperto al pubblico, come definito nel successivo paragrafo VI-7, deve intendersi compresa rispettivamente nellistanza di concessione edilizia e/o nella domanda di licenza per spettacoli e intrattenimenti pubblici.

    In conformit a quanto prescritto nei successivi paragrafi dovr essere allegata alle suddette istanze una relazione di impatto acustico secondo le modalit riportate nei paragrafi VI-1 e VI-7.

    VI-3 Prescrizioni per il rilascio dellautorizzazione in deroga per i cantieri edili, stradali ed assimilabili

    Lautorizzazione in deroga per i cantieri edili, stradali ed assimilabili viene rilasciata contestualmente alla concessione edilizia a condizione che limpiego di attrezzature ed impianti rumorosi avvenga attuando tutti gli accorgimenti tecnicamente disponibili per rendere meno disturbante il loro uso.

    Gli impianti fissi (motocompressori, betoniere, gruppi elettrogeni, ecc.) dovranno essere opportunamente collocati nei cantieri in modo da risultare schermanti rispetto agli edifici residenziali circostanti.

    Gli schermi potranno essere costituiti da barriere anche provvisorie (ad esempio laterizi di cantiere, cumuli di sabbia, ecc.) opportunamente posizionate. Sono comunque vietate tutte le modifiche che comportano una maggiore emissione di rumore (ad esempio la rimozione dei carter dai macchinari). Gli avvisatori acustici potranno essere utilizzati solo se non sostituibili con altri di tipo luminoso e nel rispetto delle norme antinfortunistiche.

    VI-4 Relazioni di impatto acustico da allegare allistanza di concessione edilizia vietato linizio dei lavori relativi allapertura di cantieri edili in aree zonizzate nelle

    classi I, II, III, IV nellambito dei quali si preveda luso con carattere non occasionale di attrezzature o macchine rumorose (ad esempio motocompressori, gruppi elettrogeni, martelli demolitori, escavatori, pale caricatrici, betoniere, ecc.) in mancanza del preventivo deposito di una relazione di impatto acustico concernente: la descrizione del tipo di macchine ed impianti rumorosi di cui si prevede limpiego; la loro collocazione allinterno del cantiere e la presenza di eventuali schermature acustiche; il numero di ore giornaliere e complessive dellintero

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    periodo; il livello di pressione sonora a distanza nota; la distanza e lubicazione degli edifici occupati esposti alla propagazione del rumore; il percorso di accesso e le aree di carico e scarico dei materiali e dei rifiuti. Nel caso in cui la situazione descritta dovrebbe far prevedere il superamento del livello equivalente di 70 dB(A) in facciata degli edifici residenziali esposti ovvero di 60 dB(A) allinterno delle abitazioni a finestre chiuse potranno essere prescritte limitazioni aggiuntive rispetto a quelle prescritte nel presente paragrafo. Gli interventi di cui alla legge 662/96 e ss.mm.ii. sono esonerati dalla presentazione della relazione di impatto acustico. In tali casi sar sufficiente la presentazione da parte di un tecnico abilitato di una dichiarazione in cui si certifichi il non superamento dei limiti ammissibili nella zona, secondo quando riportato dal Piano di Zonizzazione Acustica. Restando facolt dellamministrazione comunale disporre la sospensione dei lavori nel caso in cui si accertino le condizioni di esposizione al rumore a carico degli edifici contermini eccedenti quanto descritto al presente paragrafo.

    VI-5 Orari previsti per i cantieri edili, stradali ed assimilabili autorizzati in deroga Lattivazione di macchine rumorose e lesecuzione di lavori rumorosi autorizzati in

    deroga ai limiti fissati dal DPCM 14.11.1997, nei cantieri edili e stradali pu essere consentita nei giorni feriali, escluso il sabato pomeriggio, dalle ore 7.00 alle ore 20.00.

    Le attivit che non comportano limpiego di attrezzature che danno luogo al superamento dei limiti di zona sono vietate dopo le ore 20.00 e comunque durante il periodo notturno.

    Per i cantieri edili e stradali da attivarsi per il ripristino urgente dellerogazione di servizi pubblici (linee telefoniche ed elettriche, condotte fognarie, di acqua potabile, di gas ecc.) ovvero in situazioni di pericolo per lincolumit della popolazione concessa deroga agli orari ed agli adempimenti amministrativi previsti dalla presente normativa.

    VI-6 Prescrizioni per il rilascio dellautorizzazione in deroga per le manifestazioni allaperto in luogo pubblico od aperto al pubblico, feste popolari, luna park ed assimilabili

    Lautorizzazione in deroga per le manifestazioni in luogo pubblico od aperto al pubblico prevista dallart.6 della Legge 26.10.1995 n.447 e ss.mm.ii., deve intendersi compresa nella licenza per spettacoli e intrattenimenti pubblici nel caso in cui la loro durata temporale non ecceda i 7 giorni, tenuto conto che limpiego allaperto di strumenti musicali, amplificatori, altoparlanti o apparecchiature rumorose in genere deve essere comunque interrotto in periodo notturno dopo le 24.00.

    Sono da considerarsi attivit rumorose a carattere temporaneo anche quelle esercitate presso pubblici esercizi allaperto a supporto dellattivit principale licenziata (ad esempio piano-bar, serate musicali, karaoke, cabaret ecc, e comunque tutte quelle soggette allautorizzazione ex art.68 e 69 TULPS) con limitazioni sopra indicate.

    Manifestazioni allaperto di durata superiore ai 7 giorni dovranno ottenere formale autorizzazione previa presentazione di una relazione di impatto acustico da allegare alla domanda di licenza per spettacoli e intrattenimenti pubblici che dovr attestare che strumenti musicali, amplificatori, altoparlanti o apparecchiature rumorose in genere di cui si prevede luso, in seguito agli accorgimenti adottati, diano luogo ad un livello equivalente non superiore a 70 dB(A) misurato sul perimetro esterno dellarea, non superiore a 60 dB(A)

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    misurato in facciata agli edifici residenziali esposti e non superiore a 40 dB(A) misurato allinterno delle abitazioni circostanti a finestre chiuse nel periodo diurno.

    Limpiego allaperto delle apparecchiature rumorose dovr in ogni caso essere interrotto durante il periodo notturno dopo le ore 24.00.

    La valutazione dovr tener conto della localizzazione di impianti e di attrezzature rumorose in relazione al tipo di manifestazione ed al periodo dellanno di svolgimento (estivo-invernale); tali manifestazioni dovranno essere ubicate in apposite zone individuate dallAmministrazione comunale, preferibilmente con esclusione delle zone di classe I, II, e III.

    VI-7 Prescrizioni per limpiego di attrezzature rumorose con carattere di temporalit Macchine da giardino: limpiego di macchine ed impianti rumorosi per lesecuzione di

    lavori di giardinaggio consentito nei giorni feriali, escluso il sabato, dalle ore 7.30 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00 e nei giorni festivi e al sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Le macchine e gli impianti in uso per lesecuzione di lavori di giardinaggio devono essere tali da ridurre linquinamento acustico nelle zone circostanti ai livelli pi bassi consentiti dalla tecnica corrente ovvero conformi alle direttive comunitarie recepite dalla normativa nazionale.

    Altoparlanti: limpiego di altoparlanti installati su veicoli, ai sensi dellart.59 del Regolamento del Codice della Strada, consentito nei giorni feriali dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00.

    Allarmi antifurto: i sistemi di allarme acustico antifurto devono essere dotati di un dispositivo temporizzatore che ne limiti lemissione sonora al massimo di 15 minuti primi; nel caso di sistemi di allarme acustico antifurto installati su veicoli, lemissione sonora deve essere intervallata e comunque contenuta nella durata massima di 3 minuti primi. In tutti i casi il riarmo del sistema di allarme non pu essere di tipo automatico, ma deve essere effettuato manualmente.

    Capo VII - Sanzioni amministrative ed ordinanze

    VII-1 Sanzioni amministrative In violazione delle norme sullimpatto acustico il Sindaco, ove se ne verificasse la

    necessit ed in quanto applicabili, adotta, nei confronti dei soggetti titolari delle attivit oggetto delle violazioni, le sanzioni amministrative di cui allart.10 della Legge 447/95.

    VII-2 Ordinanze Le ordinanze sono previste allart.9 della Legge 447/95.