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PIANO FINANZIARIO TASSA SUI RIFIUTI (TARI)

PIANO FINANZIARIO TARI 2019

(Ex art. 8 d.p.r. 27 aprile 1999, n. 158.Ex art. 1, comma 651, legge 27 dicembre 2013 n. 143.)

R E L A Z I O N E


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IL PIANO FINANZIARIO

Il presente documento, redatto in conformità a quanto previsto nel D.P.R. n°158/19999, ha lo scopo di fornire tutti gli elementi e le indicazioni utili all’applicazione della tassa sui rifiuti denominata TARI.La TARI, costituisce una componente dell’Imposta unica comunale (IUC) istituita dall’art. 1comma 639 della legge 27 dicembre 2013 n.147 che così cita:“ E’ istituita l’imposta unica comunale (IUC). Essa si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso si immobili e collegato alla loro natura e valore e l’altro collegato all’erogazione ed alla fruizione di servizi comunali. L aIUC si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali e, di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile e, della tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore”.La tassa costituisce il corrispettivo per la copertura integrale dei costi per lo svolgimento del servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ricomprendendo anche i costi di cui all’atr.15 del D.Lgs 13 gennaio 2003, n°36, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono, a proprie spese, i relativi produttori comprovandone l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente ( art.1 comma 654 L.147/2013).Obiettivo principale del piano finanziario è dunque l’individuazione degli investimenti programmati (I), la cui conoscenza è fondamentale per la determinazione della remunerazione del capitale investito (R), componente del costo d’uso del capitale (CK), che rappresenta uno degli elementi per il calcolo della tariffaIl piano finanziario, costituisce pertanto lo strumento attraverso il quale, il Comune di Morlupo definisce la propria strategia dei rifiuti urbani.Premesso quanto sopra di seguito si illustrano le modalità di ripartizione dei costi tra parte fissa e parte variabile:


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• La ripartizione dei costi fra parte fissa e parte variabile risulta di seguito definita:


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SUDDIVISIONE UTENZE DOMESTICHE E NON DOMESTICHE

La tariffa è articolata nelle fasce di utenza domestica e non domestica, l’Ente deve ripartire tra le due tipologie di categorie l’insieme dei costi da coprire ed il potenziale dei rifiuti prodotti secondo criteri razionali.

Per la ripartizione dei costi, è stata considerata l’equivalenza tariffa rifiuti = costi del servizio ed è stato quantificato il gettito derivante dalle utenze non domestiche e calcolata l’incidenza percentuale sul totale. Per differenza è stata calcolata la percentuale di incidenza delle utenze domestiche.


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