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ECOLIFE MILANO TAPING MUSCOLO ENERGETICO

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ECOLIFE MILANO

TAPING

MUSCOLO ENERGETICO

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indice Indicazioni generali Pag. 3

Azione e applicazione del nastro Pag. 4

Metodi d'applicazione Pag. 5

Metodi di valutazione Pag. 6

Applicazioni complementari Pag. 7

Applicazioni - Arti superiori Pag. 8

Applicazioni - Collo Pag. 12

Applicazioni - Dorso Pag. 13

Applicazioni – Torace, Arti inferiori Pag. 15

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Indicazioni generali Quello che comunemente è chiamato semplicemente “Taping” è stato inventato, con il nome di Kinesio Taping, dal chiropratico giapponese Dr. Kenzo Kase, il quale ha cercato un metodo e uno strumento che potesse consentire ai tessuti colpiti da disturbi di recuperare la propria funzionalità in modo naturale. Inizialmente lavorò con una tipologia di nastro chiamato Athletic Tape al fine di rivedere le modalità di sostegno funzionale alle strutture, ma il dr. Kase rivoluzionò la tecnica del bendaggio quando, nel 1973, sviluppò il metodo Kinesio Taping e un proprio tape (il Kinesio Tex) utilizzando un materiale il più simile possibile, in elasticità, alla pelle o ai muscoli. Nel 1988, durante le Olimpiadi di Seoul, la tecnica e i materiali del dr. Kase approdano alla ribalta internazionale, attraverso gli atleti giapponesi che utilizzarono questa tecnica, ottenendo una divulgazione mondiale. Da quel momento il taping comincia a proliferare negli ambiti sportivi masso e fisioterapici fino a quando, una decina di anni dopo, non viene introdotto anche nel vecchio continente. Storicamente nato e applicato in prevalenza sugli sportivi, il taping oggi è uno strumento professionale usato da massaggiatori e fisioterapisti in relazione ad un ampio target di utenti. Attraverso l’applicazione di un nastro elastico, che crea spazio nei tessuti, si determina una stimolazione sensoriale e meccanica tale da favorire il metabolismo cellulare attivando, le naturali capacità di guarigione del corpo. Il nastro aiuta e favorisce il drenaggio linfatico e la circolazione sanguigna, sollevando la pelle della zona trattata. Ne derivano riduzione della fatica muscolare, aumento dell’ampiezza del movimento, una migliore qualità della contrazione muscolare e delle prestazioni. Le tecniche e l’applicazione del tape kinesiologico sono molto semplici. Si può semplicemente applicare strisce di tape grandi abbastanza da coprire l’area da trattare. È però importante che prima dell’applicazione la pelle sia asciutta, da olio, sudore, lozioni. Dopo l’applicazione è importante sfregare il nastro per consentire la corretta adesione dello stesso e attivare, attraverso il calore prodotto, l’adesivo, evitando lo stiramento eccessivo durante l’applicazione per non causare irritazioni della pelle. In caso di utilizzo in ambito sportivo, il nastro va applicato all’incirca 30-60 minuti prima dell’attività fisica , per permettere all’adesivo di aderire perfettamente. Le irritazioni della pelle sono molto rare, ma è necessario prestare attenzione con pazienti dalla pelle ipersensibile. Il tape kinesiologico è un nastro di cotone elastico adesivo ad azione neuromuscolare, la cui elasticità del 40-50% assicura il completo movimento dell’articolazione. L’adesivo è disposto su linee ad onda e si attiva con il calore corporeo; il nastro è acrilico ipoallergenico, garantisce traspirazione e permeabilità. Inoltre, è resistente all’acqua, ha un’azione variabile dai 2 ai 7 giorni e non contiene farmaci o altri ingredienti; una volta rimosso non lascia residui.

A sinistra: la struttura ondulata del nastro a riposo. A destra: la trama ondulata con un allungamento del 20%.

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Azione del taping Quando un muscolo è infiammato, contratto o rigido, lo spazio tra lo stato ipodermico e il muscolo è compresso, con la conseguente costrizione e congestione del flusso linfatico e della circolazione del sangue. La compressione che si crea tra ipoderma e fascia muscolare esercita una pressione che attiva i recettori del dolore del distretto creando il disagio. L’effetto increspatura prodotto dal nastro è funzionale al sollevamento della pelle e alla decompressione degli spazi interstiziali. Tale azione consente di ottimizzare il flusso linfatico e la vascolarizzazione locale.

• L’attrito tra i tessuti sotto la pelle diminuisce a causa del movimento del fluido linfatico e la circolazione del sangue.

• Il dolore è ridotto perché la pressione sui recettori del dolore è diminuita. I risultati finali sono: la riduzione dell’affaticamento muscolare, l’aumento del raggio di movimento (rom) e una migliore qualità dell’azione elastica muscolare. L’applicazione del taping, attraverso il movimento fisiologico quotidiano del paziente, consentirà ai nastri di alzare e “stretchare” la cute stimolando l’irrorazione locale attraverso il microcircolo ed eseguendo, di fatto, un micromassaggio costante. Il taping, essendo una modalità di bendaggio funzionale, offre numerosi benefici, tra i quali la possibilità per il paziente di espletare tutte le sue funzioni quotidiane in modo naturale (è, infatti, il movimento che consente al nastro di agire in modo produttivo). La struttura del nastro e la sua integrazione con il tessuto cutaneo permettono di fare docce, bagni e di utilizzare i normali abiti senza che questo infici l’azione propria della tecnica del taping. Applicazione del nastro Il tape kinesiologico può essere applicato su tutte le aree dolorose o contratte, seguendo le indicazioni di base che valgono per ogni applicazione.

1. Per applicazioni in aree dolorose, i muscoli dell’area interessata devono essere posti in allungamento prima di applicare il nastro, il quale non deve essere stirato.

Lasciare in sede per 3-5 giorni. 2. Tagliare un pezzo di nastro di lunghezza idonea a coprire l’area interessata dopo aver

valutato la stessa con il muscolo posto in allungamento. 3. Dopo l’applicazione, quando si riporta il muscolo a riposo nella posizione naturale,

dovrebbero apparire le increspature sul nastro. A volte le increspature (convoluzioni) non sono così evidenti ma, se l’applicazione è stata effettuata correttamente, l’azione del nastro si svolgerà comunque in maniera adeguata. In generale si tende a non applicare più di due strati di nastro sullo stesso punto, applicando la prima striscia in funzione dell’effetto terapeutico prioritariamente desiderato.

L’utilizzo di uno o più strati è relativo all’obiettivo che ci si pone e che, di volta in volta, prevedrà l’applicazione di una o più strisce (singole o a due/tre/cinque braccia, sovrapposte o parallele). La corretta applicazione del taping, oltre ad avere un rapido effetto antalgico, accellera i tempi di recupero o consente di mantenere ottimali le funzioni motorie.

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Metodi d’applicazione Dobbiamo considerare diversi aspetti quando applichiamo il tape kinesiologico.

1. EEffettuare una palpazione distrettuale per determinare esattamente dove il muscolo è affaticato, dolorante o contratto.

2. Importante, dopo un massaggio, strofinare l’area con un detergente prima di applicare il nastro, assicurandosi che l’area sia asciutta, pulita e priva di creme e oli. Se la zona non è perfettamente pulita può accadere è che il nastro non aderisca in modo corretto.

3. Allungare completamente il muscolo, per avere l’esatta misura del nastro da applicare.

4. Tagliare un adeguato segmento di nastro a seconda della zona sulla quale lo si deve applicare, considerando che potrebbero essere necessarie più strisce. Prendere la giusta misura prima di tagliare il nastro, considerando che lo stesso andrà applicato nell’area in allungamento.

5. Arrotondare i bordi del nastro, prima di togliere la carta protettiva, per ottenere una migliore aderenza.

6. Con il muscolo in allungamento, ancorare i primi 2 cm di nastro alla base della zona da cui si è deciso di partire a stenderlo (preferibilmente una protuberanza ossea o un’articolazione). Non tendere il nastro mentre lo si ancora. Strofinare il lembo ancorato facendo punto fermo con la mano. Lasciare il nastro in sede, per 3-5 giorni.

1. Con il muscolo ancora in allungamento, stirare quanto necessario e, tenendo il lembo ancorato saldamente in posizione, staccare con attenzione il supporto cartaceo dal resto del nastro. Quindi adagiare il nastro adesivo sulla zona in cui si desidera effettuare l’applicazione fino alla completa adesione dello stesso sulla pelle.

2. Strofinare il nastro con fermezza per assicurarsi che il calore della mano attivi l’adesivo. In linea di massima dopo l’applicazione del nastro e la messa a riposo del muscolo dovrebbero apparire le piccole onde sulla superficie applicata.

3. Se l’operazione di applicazione non soddisfa oppure il paziente accusa fastidio o dolore, rimuovere il nastro e provvedere a una nuova applicazione. I nastri devono essere applicati in modo da non impedire il movimento del paziente. Il taping è sempre una forma di bendaggio funzionale e quindi deve consentire i movimenti.

Attenzioni Quando si applica più di uno strato di nastro, è buona norma applicare per prima la striscia che dovrà fornire l’effetto terapeutico principale desiderato. I successivi strati invece di alleviare stimoli specifici, potrebbero creare interferenze sui recettori. In generale un approccio minimale risulta più vincente, con meno strati e minore tensione.

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Precauzioni Se il nastro viene allungato prima di essere applicato o applicato senza considerare i movimenti dei pazienti, gli stessi possono provare disagio. Vi sono poi da considerare le potenziali reazioni allergiche al nastro. Cautela deve essere esercitata quando si applica il nastro in aree generalmente sensibili come l’addome, la parte anteriore del collo, la zona inguinale o interno coscia. Se si avvertono fastidi, bisogna interrompere la fasciatura e rimuovere il nastro e lo stesso vale dirsi se il paziente sente fastidi particolari una volta tornato a casa. In generale il tape non va utilizzato in sostituzione di fasciature di primo soccorso. L’operatore che utilizza correttamente il tape esamina completamente ogni paziente, effettua le varie prove e fa un’annotazione dei trattamenti. Sulla base delle annotazioni di trattamento, l’operatore sviluppa la conoscenza e la possibilità di valutare i sintomi difficili. L’abitudine a registrare ciò che sono le esperienze, e la possibilità di esercitarsi su un buon numero di casi nelle fasi iniziali di studio, svolge un ruolo importante per lo sviluppo della competenza e della perizia necessaria. Il fondamento per un buon trattamento è abituarsi all’osservazione dei pazienti, registrando le loro condizioni e, in particolare, gli sviluppi prima e dopo ogni trattamento. Per esempio, la segnalazione di dolore da parte di un paziente che presenta una distorsione per analizzare gli effetti generali di trattamento. Metodi di valutazione Alcuni professionisti trovano difficoltoso inserire il movimento e lo studio dei muscoli nella pratica quotidiana. Può essere normale in quanto non hanno probabilmente un approccio sistematico alla valutazione, che consenta loro di stabilire con esattezza l’inabilità partendo dai sintomi. Ciò è spesso causa di un modo errato nell’applicare le conoscenze teoriche su muscoli e anatomia funzionale. Una corretta valutazione non può prescindere da una conoscenza approfondita del sistema muscolo scheletrico e delle funzioni motorie. Il miglior modo per osservare e valutare un paziente è in primo luogo, osservarlo dal primo momento che si pongono gli occhi su di lui. Osservarlo e identificare lo stato fisico complessivo, valutare i differenti carichi portati sulle articolazioni. Secondariamente, toccarlo il più possibile! Toccare e premere i punti critici del paziente, vedere come reagisce e quanto tempo rimane il dolore. In terzo luogo, osservare i suoi movimenti utilizzando un solo metodo; chiedere al paziente di piegare e distendere le dita, alzare e abbassare le spalle, le ginocchia e valutare l’entità del dolore. Applicare il nastro sul muscolo e/o sulla zona tendinea, dove il dolore è acuto e verificate se subito dopo l’applicazione si registrano miglioramenti. Prendere nota del tipo di dolore prima e dopo il trattamento. Infine, consideriamo sempre che il lavoro del massaggiatore si concentri principalmente sulla struttura muscolare, e quindi bisogna mantenere sempre l’attenzione sulle competenze specifiche e rispettarle. Identificare il punto in cui il dolore è più acuto durante i relativi movimenti.

• Per il dolore nella zona lombare, il paziente deve piegare la schiena verso il basso e poi riportarsi in posizione eretta.

• Per il dolore al collo, il paziente deve piegare il collo in avanti e indietro • Per il dolore alla spalla, il paziente deve portare in alto spalla e ruotarla; • Per il dolore al ginocchio, il paziente deve piegare le ginocchia in flessione ed estensione. • Per il dolore al gomito, il paziente deve flettere ed estendere il braccio. • Per un dito slogato, il paziente deve flettere ed estendere le dita.

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Applicazioni complementari Supporto del linfodrenaggio Attraverso i canaletti che formano le onduline visibili nella parte adesiva del tape, l’epidermide viene sollevata, per creare spazio di sotto al nastro e ottenere una riduzione di pressione nell’interstizio, dove potrà ora fluire la linfa. Viene così attivato un flusso linfatico verso la zona in cui la pressione è stata ridotta. Le aderenze del connettivo vengono ridotte e si ottiene una migliorata scorrevolezza dei filamenti tra le cellule interstiziali, dell’endotelio, dei linfangi, e le fibre del connettivo. Attraverso questa azione si aprono più facilmente le porte dei vasi linfatici iniziali e la linfa defluisce più velocemente. Un’ulteriore azione è la funzione conduttrice del tape. Un liquido ha la proprietà di muoversi in certi binari guida e il nastro provvede a una più veloce conduzione della linfa lungo le strutture di conduzione nella direzione desiderata. Questi principi di azione rappresentano la base di un drenaggio continuo, che agisce per tutta la durata dell’applicazione del nastro in posa, durante la quale i pazienti possono muoversi con libertà senza restrizione. Tuttavia, è importante una corretta applicazione del tape ed eventualmente, che si esegua di seguito un drenaggio linfatico manuale. La combinazione di terapie manuali e Linfo-Taping garantisce un trattamento ottimale degli edemi linfatici. L'utilizzo in pratica della tecnica linfo-taping 1) Con nodi linfatici di buona funzionalità Si decide la lunghezza del tape mediante la misurazione della zona da drenare fino alla prossima stazione di nodi linfatici. Quindi si taglia il nastro in 4 (se si tratta di un nastro stretto) oppure in 6 (nastro largo) strisce arrotondando alla fine una base di circa 3 cm. La base si incolla senza trazione in vicinanza o sopra la stazione linfatica. Le strisce si incollano con meno (5%) o senza trazione sul percorso della corrente delle anastomosi. Si applica il nastro sopra la zona prestirata, Adoperando tante strisce quante ne richiede la grandezza dell’edema. 2) Con funzionalità insufficiente dei linfonodi Se il flusso linfatico è bloccato, per esempio dopo una resezione dei nodi linfatici, la linfa verrà deviata con l’aiuto del tape. La tecnica in questo caso rimane come descritto al punto 1. Non viene però incollata nessuna base in vicinanza o sopra la stazione dei linfonodi, ma viene deviato il flusso verso la stazione linfonodale funzionante prossima o alternativa. 3) Specifico per tessuto cicatrizzato Il tape applicato con tecniche a “ventaglio” sopra una cicatrice o zona cicatrizzata permette una migliore circolazione del sangue e fluidi linfatici, riducendo le aderenze e ammorbidendo il tessuto connettivo. La zona della pelle dopo l’applicazione avrà un colorito normalizzato e tessuto meno rigido.

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Applicazione pratica – ARTI SUPERIORI Algie del polso

1. Fissare la base della striscia lunga alla punta del gomito e far aderire le due code sul dorso della mano, che va tenuta piegata sulla spalla dello stesso lato.

2. Fissare la seconda striscia più corta dall'interno polso, avvolgendolo come mostrato fino alla linea mediana dell’avambraccio.

Non è richiesta estensione del nastro durante l'applicazione.

Algie del dito 1. Portando in estensione il dito, applicare una striscia sul dorso del polso fino alla punta del dito; 2. Mantenendo l'estensione, fissare la seconda striscia dall'interno del polso alla punta del dito. Non è richiesta l'estensione del nastro durante l'applicazione. La stessa applicazione è valida per ogni dito.

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Tendinite dell’estensore del pollice 1. Applicare la striscia dalla punta del pollice al lato mediale del gomito, tenendo il polso in flessione. 2. Fissare la base della striscia a Y sul polso (sotto il pollice) e applicare le code una attorno al polso stesso e l’altra verso l’avambraccio.

Epitrocleite 1 1. Tenendo il polso piegato all'indietro, applicare una striscia a Y fissando la base dall'interno del polso e con le code sull'avambraccio verso il gomito. 2. Fissare poi la seconda striscia a Y dal lato mediale del gomito e far aderire le code di traverso all'avambraccio. 3. Applicare una striscia corta sul lato mediale del gomito, esercitando un'estensione del 50% sul nastro.

Epitrocleite 2 (drenaggio del gomito mediale) A braccio disteso lungo il corpo, extrarotare la mano pronata fino a fargli compiere un giro che la porti verso l’interno. 1. Agganciare un nastro a cinque bracci all’altezza del pisiforme e applicarlo, senza trazione, a ventaglio sulla parte mediale del gomito. 1. Agganciare un nastro a cinque bracci a metà circa della parte mediale del bicipite e applicarlo, senza trazione, a ventaglio sulla parte mediale del gomito.

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Epicondilite 1 1. Fissare la base delle due strisce a Y sul gomito e le code verso la spalla, coprendo interamente il braccio. 2. Tenendo il gomito leggermente piegato, applicare una striscia lunga dal laterale del gomito, avvolgendola sull'avambraccio verso l'interno. 3. “Stendere” una fascia più corta sul laterale dell’articolazione del gomito, applicando un'estensione del 50% al nastro.

Epicondilite 2 (drenaggio del gomito laterale) A braccio disteso lungo il corpo, intrarotare la mano supinata fino a fargli compiere un giro che la porti verso l’esterno. 1. Agganciare un nastro a cinque bracci all’altezza del flessore breve del pollice e applicarlo, senza trazione, a ventaglio sulla parte laterale del gomito. 2. Agganciare un nastro a cinque bracci all’altezza dell’inserzione terminale del muscolo deltoide e applicarlo, senza trazione, a ventaglio sulla parte laterale del gomito

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Dolore alla spalla 1 1. Fissare la base di una striscia a Y sul braccio e far aderire la coda frontale verso la parte frontale della spalla, tenendo il braccio ruotato dietro la schiena. 2. Far aderire la coda posteriore alla parte posteriore della spalla, mentre con la mano si afferra la spalla opposta. Non è richiesta l'estensione del nastro durante l'applicazione.

Dolore alla spalla da sforzo 1 Fissare la base di una striscia a Y sul davanti della spalla e far aderire le code verso il petto, tenendo il braccio dietro la schiena. 2. Abdurre e portare in extra-rotazione il braccio, tenendo il gomito leggermente piegato, fissare la seconda striscia dall'interno del gomito, avvolgendo il bicipite verso la parte frontale della spalla. Non è richiesta l'estensione del nastro durante l'applicazione.

Dolore alla spalla da sforzo 1 Fissare la base di una striscia a Y sul davanti della spalla e far aderire le code verso il petto, tenendo il braccio dietro la schiena. 2. Abdurre e portare in extra-rotazione il braccio, tenendo il gomito leggermente piegato, fissare la seconda striscia dall'interno del gomito, avvolgendo il bicipite verso la parte frontale della spalla. Non è richiesta l'estensione del nastro durante l'applicazione.

Dolore al collo e alla spalla 2 1. Applicare la base di una striscia sulla nuca e l’altra estremità al laterale della spalla, tenendo il capo girato dalla parte opposta.

2. Ripetere dalla parte opposta, girando il capo dall’altro lato. Non è richiesta estensione del nastro durante l’applicazione.

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Applicazione pratica – COLLO

Sindrome del Tunnel carpale La mano va posizionata supinamente e nella massima estensione palmare possibile. 1. Agganciare un nastro a tre bracci al primo terzo dell’avambraccio e applicare i tre bracci verso il pollice (muscolo flessore del P.) , verso il dito medio e verso il dito mignolo, appena oltre l’articolazione del polso. 2. Agganciare un nastro a tre bracci appena oltre la piega del polso i n direzione delle dita e applicare oltre la piega del polso in direzione dell’avambraccio

Drenaggio della spalla 1. A braccio disteso lungo il corpo, agganciare il nastro a cinque bracci all’inserzione terminale del deltoide e, avvolgendo quest’ultimo, applicare i cinque bracci nella zona acromion clavicolare. 2. Con il braccio posto posteriormente, portare la mano in direzione della spalla controlaterale, flettendo, nello stesso tempo la testa verso la spalla controlaterale, quindi agganciare il nastro a cinque bracci sotto l’occipite e applicare lungo lo sternocleidomastoideo fino alla zona acromion clavicolare.

Dolore frontale Se il dolore si presenta piegando il collo in avanti, fissare la base della striscia a Y al centro del petto e applicare le code fin sotto le due mandibole, piegando il collo all'indietro. Se il dolore si presenta ruotando il collo, fissare la base della striscia a Y sotto il lobo dell'orecchio e applicare le code sul davanti della clavicola, facendo avvicinare e ruotando il collo nella direzione opposta; il nastro è da applicare su entrambi lati.

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Applicazione pratica – DORSO

Dolore laterale 1. Tenendo girato il collo da un lato, applicare la base di una striscia frontalmente alla clavicola e l'estremo dietro al lobo dell'orecchio (m. sternocleidomastoideo). 2. Applicare una seconda striscia adiacente alla prima. Non è richiesta estensione del nastro durante l'applicazione.

Drenaggio di muscoli scaleni Portare il capo leggermente verso la parte posteriore e controlaterale. 1. Agganciare il nastro a tre bracci all’occipite sotto il lobo dell’orecchio e distenderlo in direzione della spalla 2. Agganciare il nastro a tre bracci in prossimità dell’articolazione acromion clavicolare e distenderlo in direzione dell’occipite.

Dolore lombare generico 1. Applicare il nastro orizzontalmente sopra le fossette iliache. 2. Posizionare il secondo nastro sopra il primo.

Dolore lombare localizzato Far piegare in avanti il tronco appoggiando le mani sulle ginocchia e fissare una striscia orizzontale in modo che attraversi la zona lombare. 2. Applicare due o più strisce in modo da formare un incrocio direttamente sulla zona più dolorosa.

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Dolore lombare 1. Far piegare in avanti il tronco e applicare la base di una striscia alla zona lombare e stendere il resto verso l’alto, parallelamente alla colonna. 2. Ripetere sul lato opposto. Non è richiesta l’estensione del nastro durante l’applicazione.

Dolore lombare 1. Far piegare in avanti il tronco e applicare la base della striscia a Y sulla zona lombare e far aderire le code verso l’alto, accanto alla spina dorsale. 2. Ripetere sul lato opposto. Non è richiesta l’estensione del nastro durante l’applicazione.

Drenaggio della zona interscapolare Ruotare il busto verso la spalla controlaterale 1. Agganciare il nastro a cinque bracci al bordo laterale della scapola e applicarlo nella zona sottoscapolare. 2. Agganciare il nastro a cinque bracci approssimativamente al centro del muscolo gran dorsale.

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Applicazione pratica – TORACE Applicazione pratica – ARTI INFERIORI

Tensioni addominali, gonfiori Portare leggermente in estensione il retto dell’addome Agganciare il nastro singolo sul muscolo retto dell’addome all’altezza dell’orizzontale posta tra l’ombelico e la sinfisi pubica e applicare fino all’orizzontale posta tra l’ombelico e il processo xifoideo bilateralmente rispetto l’ombelico. Pubalgia Con la gamba flessa fino a far toccare i glutei con i talloni, portare in estensione il retto dell’addome. In alternativa, con il paziente in posizione supina, lasciare una gamba a penzoloni dal bordo del lettino Agganciare il nastro singolo medialmente alla cresta iliaca e applicare fino al primo quarto prossimale del retto femorale.

Drenaggio zona adduttoria Portare la gamba in posizione “yoga” e preparare due nastri a cinque bracci di lunghezza identica. 1. Agganciare il primo nastro nella zona mediale della coscia, all’inserzione degli adduttori ed estendere i bracci verso la sinfisi pubica. 2. Agganciare il secondo nastro in modo da ricoprire i muscoli semimebranoso e semitendinoso ed estendere i bracci verso la sinfisi pubica formando una ragnatela con il nastro precedente.

Algie del ginocchio 1. Mantenendo il ginocchio leggermente piegato, applicare la base di una striscia tagliata a Y al lato mediale del ginocchio, facendo aderire le due code lungo l'interno coscia. 2. Fissare la seconda striscia al lato mediale del ginocchio con le code in modo che avvolgano la rotula. Non è richiesta l'estensione del nastro durante l'applicazione.

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Sostegno funzionale A gamba distesa agganciare un nastro a due bracci sotto la patella e applicare le due code attorno alla stessa

Algie della caviglia 1. Applicare una striscia dal laterale del ginocchio (sotto alla rotula) al collo del piede, tenendo il tallone sollevato e le dita del piede in appoggio. 2. Fissare la seconda striscia nello stesso punto, stendendo il nastro verso l'esterno del piede. 3. Avvolgere la terza striscia alla pianta del piede, con un'estremità sul malleolo mediale e l'altra sul laterale. Non è richiesta l'estensione del nastro durante l'applicazione.

Gonfiore del polpaccio 1. Fissare la base del nastro lateralmente al tendine d'Achille e stendere internamente le code verso il cavo popliteo mantenendole equidistanti fra loro. 2. Fissare la base dell'altra striscia dal lato interno del tendine d'Achille, mantenendo sempre equidistanti le code fino al cavo popliteo laterale.

Dolore al polpaccio 1. Applicare la base di una striscia al tallone e far aderire il resto lungo al gastrocnemio. 2. Posizionare un'altra striscia dal laterale del tallone al lato mediale del ginocchio. 3. Posizionare una terza striscia dal lato mediale del tallone al laterale del ginocchio. Non è richiesta l'estensione del nastro durante l'applicazione.

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Crampi muscolari 1. Applicare le due strisce corte a Y sulla pianta del piede, con il ginocchio piegato e le dita allungate. 2. Posizionare la base di un'altra striscia Y più lunga al tallone e far aderire le code applicandole lateralmente e medialmente al gastrocnemio, inferiormente al cavo popliteo. 3. Applicare la quarta striscia dal tallone alla piega del ginocchio, fino ad arrivare inferiormente al cavo popliteo. Non è richiesta l'estensione del nastro durante l'applicazione.

Distorsione 1. Agganciare un nastro singolo sul tallone laterale applicare il nastro sul terzo e quarto metatarso. 2. Agganciare un nastro singolo sotto il tallone laterale e applicare fino alla testa del Perone lungo il muscolo Tibiale. 3. Agganciare un nastro singolo sotto il tallone mediale e applicare fino a metà del muscolo soleo.

Alluce valgo Dividere una striscia di nastro da 5 cm in due (o usare il nastro da 2,5 cm). 1. Agganciare la prima striscia inferiormente all’ alluce e applicarla lungo l’arco plantare fino alla parte posteriore del tallone. 2. Agganciare la seconda striscia all’angolo ungueale mediale dell’alluce e applicarla lungo la parte superiore dell’arco plantare fino alla parte posteriore del tallone. Eventulamente applicare un ulteriore striscia di nastro agganciandola alla tuberosità dell’ osso scafoide.

Page 18: TAPING MUSCOLO ENERGETICO 2... · 2015-02-13 · Azione del taping Quando un muscolo è infiammato, contratto o rigido, lo spazio tra lo stato ipodermico e il muscolo è compresso,

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Affaticamento plantare Agganciare un nastro a ventaglio sulla parte superiore del tallone e tirare le quattro braccia a lato del primo e del quinto dito negli spazi interfalangei.

Drenaggio dell’articolazione del ginocchio 1. Con la gamba flessa, agganciare un nastro a cinque bracci al centro del quadricipite e applicare le code a ventaglio sul ginocchio 2. Sempre con la gamba flessa agganciare un nastro a cinque bracci nella parte inferiore del tendine patellare e applicare le code a ventaglio sul ginocchio.

Drenaggio dell’articolazione della caviglia 1. Con il piede in estensione dorsale agganciare un nastro a quattro bracci sulla parte mediale della tibia e applicare le code nei quattro spazi interfalangei. 2. Con il piede in estensione dorsale agganciare un nastro a quattro bracci sul metatarso e applicare le code sulla parte inferiore della gamba.

Artrosi Agganciare un nastro a ventaglio sulla parte metatarsale e tirare le quattro braccia a lato del primo e del quinto dito negli spazi interfalangei.