TAKING CARE - Progettare per il bene comune · ... per curare il Padiglione Italia alla Biennale...

47
Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia TAKING CARE - Progettare per il bene comune

Transcript of TAKING CARE - Progettare per il bene comune · ... per curare il Padiglione Italia alla Biennale...

Padiglione Italia

alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia

TAKING CARE - Progettare per il bene comune

1

INDICE

p. 2 Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo p. 3 Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia p. 4 Federica Galloni, Commissario del Padiglione Italia, Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane p. 5 La Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane (DGAAP), scheda p. 6 Iniziative patrocinate dalla Direzione Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT in occasione della Biennale Architettura 2016, scheda laboratori per studenti delle Facoltà di Architettura e Ingegneria italiane

p. 7 Una nuova architettura sociale p. 9 Comunicato stampa p. 10 Un linguaggio “pop” per comunicare l’architettura p. 11 Pensare il bene comune p. 13 Una ‘mappa’ del bene comune p. 14 Incontrare il bene comune p. 15 20 esempi nelle periferie dell’abitare p. 20 ITALOGRAMMA p. 21 Agire il bene comune p. 23 Scheda tecnica dispositivo zero p. 24 CULTURE BOX: AIB + ALTERSTUDIO PARTNERS = BIBLIOHUB p. 25 GREEN BOX: LEGAMBIENTE + ARCò = U.M.A. p. 26 HEALTH BOX: EMERGENCY + MATILDE CASSANI = ARTICOLO 10 p. 27 LEGALITY BOX: LIBERA + CONCEPTUAL DEVICES = CAMPO LIBERO p. 28 SPORT BOX: UISP + NOWA = TO MOVEs p. 29 Crowdfunding civico: Taking Care, periferie in azione p. 30 Low Cost / Social Value p. 30 Catasta, Giardino delle Vergini p. 31 Sponsor p. 43 Credits

2

Dario Franceschini Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo L’Italia del secondo dopoguerra ha visto una crescita sostenuta delle periferie, dovuta alla necessità di ricostruire celermente il patrimonio immobiliare del Paese devastato dal conflitto e dare alloggio a centinaia di migliaia di sfollati. Si tratta di un carattere originale della storia repubblicana che ha esercitato a lungo la sua impronta nel modello di sviluppo urbano, nella cultura e nella società del nostro Paese. In conseguenza di ciò, milioni di persone oggi vivono, lavorano e sognano nelle periferie, luoghi dove vecchi e nuovi abitanti – spesso migranti – si incontrano e si confrontano. È qui che deve essere vinta la sfida dell’integrazione, è qui che si gioca il destino del XXI secolo. Progettare questi spazi, rispettandone le identità, restituire loro bellezza e armonia è il grande ruolo che gioca l’architettura in questo contesto. Il Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia vuole essere un laboratorio per immaginare gli strumenti utili ad affrontare questo impegno. Taking Care – progettare per il bene comune intende illustrare come a partire da piccoli interventi si possa innescare un’azione collettiva capace di ridurre la marginalità sociale, promuovere la tutela e la consapevolezza ambientale, rigenerare le periferie. Le energie creative di giovani progettisti unite alla vitalità del mondo dell’associazionismo possono individuare percorsi utili alla necessità di offrire città migliori, dove donne e uomini siano in grado di sviluppare reti di relazioni, economie locali e modi di appartenenza innovativi.

3

Paolo Baratta Presidente della Biennale di Venezia

In Italia ci sono 65.000 studenti di architettura; la media per abitante è pari a 2,5 volte la media per abitante del resto d’Europa. È evidente la sproporzione. In pochi altri paesi del mondo vi è un tale divario tra disponibilità a operare in questo campo, e interesse dei giovani, e intenzione della popolazione intera di chiedere aiuto all’architettura. Questo paese ha conosciuto un boom edilizio che nel passato ha assunto dimensioni molto importanti. Il tumultuoso sviluppo edilizio non è stato accompagnato da adeguata attenzione e adeguate ambizioni nella qualità del territorio e dello spazio del nostro operare e abitare. La crisi che da tempo costringe il paese alla stagnazione ha accresciuto le difficoltà per le autorità preposte al governo del territorio, in particolare quelle locali, dotate di sempre minori risorse. La maggior parte, più che governare gli sviluppi e investire risorse, cerca negli sviluppi spontanei risorse per i propri bilanci, nelle compensazioni ottenibili a fronte delle concessioni. Prive di capacità finanziaria, sono diventate sempre più prive di capacità progettuale, non sono in condizioni di operare su vasta scala e quindi di compiere interventi di dimensione tale da rappresentare significativi contributi al miglioramento del governo nell’uso del territorio, in particolare di quello urbano e delle nostre periferie. La rinascita di iniziative di riqualificazione dei luoghi del nostro abitare e del nostro vivere sembra affidata a una speranza di crescita di nuove energie che, nell’ambito della società, esprimano una domanda per interventi qualificati di varia scala, capaci di rappresentare innovazione e ricomposizione di una comunità. E ciò a tutti i livelli. A fronte del senso di impotenza che genera l’apparente mancanza di desiderio di superare la banalità anonima, e la stratificazione quasi geologica di edilizia senza architettura, c’è bisogno di energie vitali che sollecitino le istituzioni verso soluzioni di maggior respiro e responsabilità. In tali circostanze ogni contributo a questa maggiore vitalità è prezioso. Nella serie di mostre organizzate nel Padiglione Italia - da L’Italia cerca casa curata da Francesco Garofalo ad Ailati di Luca Molinari, da Adriano Olivetti e l’architettura del Made in Italy di Luca Zevi a Innesti di Cino Zucchi - si inserisce questa mostra che anch’essa riflette quanto sopra detto. Nel corso degli anni ciascun curatore ha cercato manifestazioni di vitalità in innesti, riconversioni, nostalgici richiami di esperienze passate, manifestazioni di alta qualità, pur confinate a singoli esempi isolati, che mostrano tutte il divario tra quello che potenzialmente sarebbe possibile e quello che si fa. Nel frattempo un rinnovato interesse per il risparmio di suolo e per la vasta estensione delle nostre confuse periferie, lascia ben sperare. Il paese deve infatti uscire dal contradditorio dualismo tra una realtà corrente fatta di sviluppi volumetrici inadeguati, bilanciata solo dal culto dell’heritage. Deve tornare a desiderare un presente e un futuro nel quale possa riconoscere le proprie capacità di autogoverno, la sua cultura. L’architettura può far la differenza. Nuovi desideri ed energie vitali sono alla base del progetto del Padiglione Italia di quest’anno.

4

Federica Galloni Commissario del Padiglione Italia, Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane

“TAKING CARE - Progettare per il bene comune” si confronta ed è coerente con il Reporting from the Front proposto in questa Biennale Architettura da Alejandro Aravena, è una visione concreta di un’architettura al servizio della collettività. Un’architettura che quando si prende cura degli individui e delle comunità, degli spazi e dei luoghi, dei valori e delle risorse, fa la differenza; che contribuisce a diffondere e rendere efficaci i principi di cultura, socialità, partecipazione, salute, integrazione e legalità in qualsiasi luogo e a qualsiasi scala. Un’architettura che può migliorare l’ambiente edificato e, di conseguenza, la qualità di vita delle persone. La Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, promuovendo la creatività contemporanea, affronta e fa proprie anche quelle sfide che provengono da contesti urbani ad alta problematicità per dare un contributo ad una politica di governo già attenta e consapevole su questi temi. Il Ministro Dario Franceschini quindi, per curare il Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2016, ha selezionato il Team curatoriale TAMassociati: Massimo Lepore, Raul Pantaleo, Simone Sfriso. Il progetto “TAKING CARE” mira ad innescare un processo virtuoso che, attraverso un’architettura partecipata, intelligente, creativa ed efficace scardini lo status quo e trasformi i paesaggi marginali in luoghi di incontro, scambio e condivisione. Le periferie - frontiere offrono situazioni complesse e plurali, pur rimanendo i luoghi più vitali della società. Territori in continua trasformazione, perché più aperti alla sperimentazione, quelli che per primi affrontano e assorbono i cambiamenti profondi della contemporaneità. Spesso, tuttavia, sono anche i contesti che maggiormente patiscono fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. Al di là degli interventi specificatamente urbanistici o di politica sociale, l’architettura e la cultura possono fare molto: sono questi alcuni degli obiettivi strategici della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane che vede tra i propri compiti istituzionali la promozione di progetti culturali volti a sostenere le migliori pratiche di riqualificazione delle periferie urbane italiane. Proprio in questa prospettiva il MiBACT, attraverso la Direzione Generale, ha contribuito alla realizzazione del Padiglione Italia con un importo pari a 600.000 euro formalizzato come di consueto con una convenzione con la Fondazione La Biennale di Venezia stipulata il 17 marzo 2016. Sotto la spinta delle attuali politiche nazionali e locali, dall’alto il Governo ha individuato cospicui finanziamenti mirati alla realizzazione in questi ambiti di nuovi modelli di welfare metropolitano, destinandoli anche a servizi sociali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali promosse da soggetti sia pubblici che privati. Dal basso, la risposta, come si evidenzia in mostra, non può che essere di natura partecipata e rivolta al bene comune come bene indagato nella prima sezione del progetto curatoriale. In questo senso il progetto “TAKING CARE” è molto di più di una sperimentazione teorica è un invito all’azione, un metodo di intervento. I cinque dispositivi affidati ad altrettante associazioni impegnate, a vario titolo, nel contrasto dei fenomeni di marginalità, si muoveranno su tutto il territorio nazionale coinvolgendo i cittadini nei luoghi stessi in cui abitano. L’investimento è quindi sullo “spazio pubblico” uno spazio che educhi e che unisca, che incorpori le differenze, sia unificante dell’eterogeneità sociale, funzionale, spaziale, che va intesa come valore.

5

LA DIREZIONE GENERALE ARTE E ARCHITETTURA CONTEMPORANEE E PERIFERIE URBANE (DGAAP)

SCHEDA

Valorizzare l’arte e l’architettura contemporanee promuovere la creatività per costruire un’identità collettiva per riqualificare le periferie urbane La Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane (DGAAP) è l’ufficio del MiBACT dedicato alla contemporaneità. Promuovere e valorizzare, sostenere e incrementare, conoscere e tutelare sono le azioni attraverso cui la DGAAP porta avanti la sua missione. Le arti visive nella loro accezione più ampia (pittura, scultura, fotografia, video, installazioni, performance, etc), l’architettura e il design nonché la riqualificazione delle periferie urbane, sono gli ambiti di competenza. Le istituzioni, il patrimonio pubblico, i talenti creativi (artisti, fotografi, architetti, designer, etc), le nuove generazioni, gli studenti e gli studiosi ne sono i soggetti, sempre nell’ottica di fornire al destinatario ultimo – il cittadino – la migliore fruizione possibile e di contribuire alla crescita culturale del nostro Paese. L’azione della DGAAP si attua attraverso una serie di strumenti: l’attuazione di leggi e di programmi su cui ha esclusiva competenza, gli accordi che stabilisce con altre realtà istituzionali e non, l’ideazione di iniziative specifiche, la partecipazione e il supporto ad attività, l’incentivo a progetti di ricerca. I risultati dell’azione della DGAAP si concretizzano nella realizzazione di concorsi e committenze, acquisizioni, progetti di formazione, mostre ed eventi, progetti di ricerca e molto altro. La DGAAP è stata istituita con DPCM 171/2014 (art. 16 c 4 e ss.mm.) ed è operativa da febbraio 2015. Sito web www.aap.beniculturali.it

Via di San Michele 22, 00153 Roma T +39.06.67234851

6

INIZIATIVE PATROCINATE DALLA DIREZIONE ARTE E ARCHITETTURA CONTEMPORANEE E PERIFERIE URBANE DEL MiBACT IN OCCASIONE DELLA BIENNALE ARCHITETTURA 2016 PROGETTARE PER IL BENE COMUNE 3 laboratori per studenti delle Facoltà di Architettura e Ingegneria italiane

La Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT d’intesa con TAMassociati, curatori del Padiglione Italia alla prossima 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia – 2016, promuovono la realizzazione di tre laboratori tematici, diretti da alcuni progettisti presenti in mostra, i laboratori sono rivolti agli studenti delle Facoltà di Architettura e Ingegneria italiane. CONTENUTO I laboratori, di taglio teorico-pratico, affronteranno il tema della progettazione per il bene comune a partire dagli spunti suggeriti dai progetti presentati nel Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, 2016. Avranno la durata di tre giorni, con cadenza bimestrale (da giugno a novembre 2016) e si svolgeranno presso il VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia Marghera (Venezia). Saranno diretti da alcuni degli architetti presenti in mostra, nella qualità di tutors, gli studenti saranno selezionati direttamente dai docenti e proverranno da sei Facoltà di Architettura delle Università del Nord, Centro e Sud (Padova, Siracusa, Mantova, Alghero, Roma, Cosenza), lavoreranno confrontandosi con colleghi di un’altra Facoltà. Verranno in seguito sottoposti a una verifica finale da parte di una commissione presieduta dalla Direzione e TAMassociati e formata da alcuni degli architetti invitati al Padiglione Italia 2016. TEMPI Il calendario è: - 1° laboratorio giugno 2016; - 2° laboratorio luglio 2016; - 3° laboratorio settembre 2016. SEDE: VEGA – Parco Scientifico Tecnologico di Venezia Via della Libertà, 12, Venezia Marghera www.vegapark.ve.it

7

UNA NUOVA ARCHITETTURA SOCIALE

ll progetto TAKING CARE nasce nel Padiglione Italia alla Biennale Architetttura 2016 per poi radicarsi e vivere al di fuori di esso. Ci consegna una visione dell’architettura al servizio della collettività. È un lavoro volto a dimostrare come l’architettura, quando si prende cura degli individui e delle comunità, degli spazi e dei luoghi, dei principi e delle risorse, fa la differenza. Un’architettura che guarda al sociale può agire come baluardo contro la marginalità e l’esclusione e divenire motore di nuove visioni, potente mezzo comunicante, strumento attraverso cui le periferie dell’abitare possano rivendicare diritti, progresso, opportunità, inclusione. Abbiamo voluto realizzare nella cornice della Biennale Architettura una prova tangibile di come l’architettura, con il suo specifico sapere, possa contribuire a diffondere e rendere efficaci i principi di socialità,

partecipazione, salute, integrazione, legalità. In qualsiasi luogo e a qualsiasi scala. Con tali principi l’architettura di questo millennio si dovrà sempre più confrontare, per dare una risposta alle sfide che la città e l’ambiente presenteranno non solo agli architetti, ma a tutti i più responsabili «progettisti» del prossimo futuro. Il nostro lavoro nasce da una precisa idea di «architettura come opera collettiva». La nostra proposta per il Padiglione Italia è in continuità con questa visione: uno sforzo collettivo cui abbiamo chiamato a partecipare altre testimonianze di percorsi particolarmente attenti ai luoghi, alle comunità, alle risorse locali. L’architettura che presentiamo in mostra nasce in questi percorsi, spesso con mezzi limitati, ma ricca di ideali; e cresce nel confronto continuo con altre pratiche, in un processo di «costruzione di senso» volto a definire categorie comuni quali appartenenza, identità, condivisione, conoscenza. Questa idea di architettura non promette una nuova teoria, piuttosto si costruisce come «pratica complessa» da condursi in sintonia con le molteplici componenti socio-culturali che operano nelle varie periferie dell’abitare contemporaneo. In questo paesaggio articolato e spesso disaggregato, l’architettura deve ricostituire il proprio ruolo di «sapere comune» opportunamente diffuso e condiviso, capace di agire per la cura dei luoghi e per lo sviluppo del capitale umano, in ogni comunità. La «periferia» infatti non è soltanto uno spazio fisico: è anche uno spazio mentale, e cioè quel luogo di marginalità culturale in cui si è venuta a trovare l’idea stessa dell’abitare. L’architettura potrà continuare ad agire come strumento di contrasto solo se sarà in grado di confrontarsi con questa marginalità, e costruire nuovi contesti in cui anche questa parte di società si riconosca e possa organizzare in modo soddisfacente le regole del proprio vivere. Sarà necessario affrontare molte sfide, ma un’architettura partecipata e intelligente, creativa ed efficace, attenta e responsabile sarà senz’altro in grado di scardinare gli status quo, e sarà capace di immaginare e realizzare luoghi migliori.

8

E poiché le politiche, in architettura, diventano luoghi, la mostra vuole anche essere un richiamo forte alle responsabilità e potenzialità della politica nella vita di tutti, dimostrando che anche una realizzazione architettonica, fissa o mobile, temporanea o permanente, può diventare soggetto politico di difesa e pretesa dei diritti. Intendiamo rispondere così al tema “Reporting from the Front”, proposto dal Direttore artistico Alejandro Aravena per la 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Se il problema da noi individuato sul campo è legato alle periferie, al fronte, in prima linea, troviamo chi ogni giorno affronta marginalità e degrado attraverso l’azione delle tante associazioni attive sul nostro territorio. La mostra vuole testimoniare anche questa «specificità» italiana, che può diventare un originale modello per nuove politiche di welfare. Ma, soprattutto, TAKING CARE vuole aprire un dialogo tra il mondo dell’architettura e il multiverso mondo di esperienze e progetti propri dell’associazionismo, con lo scopo di costituire un laboratorio sociale di sperimentazione e cambiamento. Non a caso l’architettura, assieme alle discipline giuridiche e socio-economiche, è diventata una protagonista dell’attuale dibattito sui beni comuni, cui la mostra fa esplicito riferimento. L’architettura, per sua definizione, è agente nei processi di manipolazione e trasformazione dei beni (privati, pubblici o comuni che siano), ma altresì partecipa sempre più del processo di affermazione di valori quali l’identità, la consapevolezza, l’appropriazione: valori che intervengono in ogni processo di costruzione (e di gestione) degli spazi e dei beni, a maggior ragione quando questi assumono carattere di bene comune. La nostra tesi è che questo processo costituisca esso stesso un bene comune in sé, in grado di generare nuovi saperi, condivisione delle risorse, diffusione di democrazia e migliore convivenza. Sta all’architettura raccogliere le migliori energie per affrontare questa sfida, e non chiudersi in un proprio universo disciplinare staccato dalla società cui dichiara di dedicarsi.

TAMassociati

9

COMUNICATO STAMPA

PADIGLIONE ITALIA alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia

Taking Care – progettare per il bene comune a cura di TAMassociati

TAKING CARE è la chiave di lettura che TAMassociati (Massimo Lepore, Raul Pantaleo, Simone Sfriso) - nominato dal Ministro Dario Franceschini team curatoriale del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2016 - ha scelto in coerenza con Reporting from the Front proposto da Alejandro Aravena, che racconta un’architettura creata con le comunità, capace di condividerne bisogni e aspirazioni.

Il progetto Taking Care è promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e

Periferie Urbane, guidata da Federica Galloni, Commissario del Padiglione Italia.

“Taking Care – affermano i curatori - è un’azione che nasce nel Padiglione Italia con l’intenzione esplicita di radicarsi, germogliare e riprodursi al di fuori di esso, per generare una nuova consapevolezza civica”. È una visione fortemente sociale dell’architettura, ma anche una radice del suo essere. La proposta si sviluppa in tre sezioni, ‘Pensare’, ‘Incontrare’ e ‘Agire’, costruite su tre domande precise che coinvolgono il bene comune. Ai visitatori: ‘dove riconoscerlo, se attorno a noi’; alle Istituzioni: ‘come valorizzarlo, anche con risorse limitate’; ai progettisti: ‘quando produrlo, attraverso l’architettura’.

‘Pensare’ è una ri-cognizione sul tema del bene comune, sul suo valore e sul rapporto che intesse con lo spazio costruito: un percorso arricchito dal contributo offerto da personalità di diversa provenienza culturale e professionale, per spingere lo sguardo ‘oltre’ le definizioni correnti. ‘Incontrare’ è una rassegna di 20 progetti di architettura, tutti realizzati da altrettanti studi italiani, in Italia e all’estero. Nell’insieme, essi raccontano di come i soggetti, quando co-autori, possano creare spazi e luoghi utili alla collettività, dando così pari rilievo sia ai processi che all’opera edificata. La sezione individua 10 campi di indagine - legalità, salute, abitare, ambiente, istruzione, cultura, gioco, scienza, alimentazione, lavoro - cui si accompagna una galleria di scatti fotografici che danno forma visibile all’idea di bene comune in Italia.

‘Agire’, culmine della mostra, si traduce in un concreto invito all’azione. ‘Agire’ ospita infatti gli alias di 5 dispositivi mobili pensati per un intervento diretto in aree di marginalità del nostro Paese. Sono moduli carrabili, progettati da 5 studi italiani in collaborazione con 5 associazioni da sempre impegnate in programmi di contrasto al degrado sociale e ambientale: AIB (Associazione Italiana Biblioteche), Emergency, Legambiente, Libera, UISP (Unione Italiana Sport Per tutti).

Con sponsor privati e una campagna di crowdfunding civico (Taking Care – periferie in azione, la prima in Italia dedicata alle periferie: www.periferieinazione.it), i dispositivi verranno costruiti e messi su strada per diventare concreti strumenti di tutela e riscatto sociale.

Allestimento e catalogo del Padiglione si caratterizzano per il linguaggio ‘pop’ dell’inedita graphic novel, per la presenza di illustrazioni a grande rilievo, per le politiche di ‘low cost’ e riuso dei materiali (tra cui l’utilizzo del legno del Padiglione Irlanda dell’Expo 2015) all’interno e nello spazio esterno di pertinenza delle Tese delle Vergini.

www.takingcare.it

10

UN LINGUAGGIO “POP” PER COMUNICARE L’ARCHITETTURA

Quando si parla di periferie si usa (troppo) spesso un tono cupo e dimesso. Nel Padiglione Italia, invece, vogliamo raccontare la vita celata in queste realtà: le storie, l’amore, l’intelligenza, l’entusiasmo… Per questo abbiamo scelto un linguaggio “pop”, che, attraverso la graphic novel, crea una speciale empatia verso le storie che raccontiamo. La graphic novel aiuta a dislocare il racconto in un luogo “altro”, dove il personaggio principale ha il compito di portare un messaggio di ottimismo per il futuro. Il nostro protagonista è un anti-eroe silenzioso, a volte goffo, e ironico verso il mito dell’eroe, sulla cui figura troppo spesso indugia l’architettura contemporanea. È una “maschera neutra” che annulla ogni differenza – quella che in teatro esprime l’essenza dell’uomo –volto senza identità ma con tutte le identità racchiuse in sé. Non è un individuo, ma tutti gli individui in uno. Ecco il senso della nostra scelta: raccontare l’architettura, “arte eminentemente sociale”, come fenomeno che ci riguarda e appartiene, senza distinzione.

11

PENSARE IL BENE COMUNE

Un’architettura capace di pensare il bene comune è un’architettura utile, oltreché bella, perché favorisce un processo di appropriazione, identità e cura, e lo pone come proprio messaggio, diventando essa stessa un bene comune. Diventa strumento e luogo di innesco di processi di innovazione sociale.

Coordinati da Andrea Mariotto (comunicazione e partecipazione pubblica), Ezio Micelli (valutazione economica del progetto), Giuseppe Longhi (urbanistica), Emiliano Gandolfi (urbanistica e curatela), Luca Molinari (architettura e curatela), Emanuela Saporito (progettazione partecipata e studi urbani), Francesco Marsciani (semiotica), Maurizio Coccia (critica dell’arte contemporanea), Sandro Scandolo (fisica), Davide Tommaso Ferrando (critica d’architettura), Daniela Ciaffi (sociologia e urbanistica partecipativa), Alessandro Franceschini (economia solidale), Matteo Passini (finanza etica

e cooperativa) hanno contribuito al percorso di individuazione, discussione e prospettiva del rapporto tra la disciplina architettonica e il bene comune, dando forma a una ‘mappa di orientamento’ sul tema del bene comune, costruendola su 3 domande specifiche:

quale esempio spiega al meglio la tua idea di bene comune?

perché il tema dei beni comuni sembra così pervasivo?

a chi faresti queste domande?

Ecco alcuni estratti dal catalogo:

Daniela Ciaffi

“[…] La cornice culturale generale in cui si iscrive questa transizione è il passaggio dal paradigma bipolare amministratori-amministrati al paradigma collaborativo in cui soggetti pubblici, privati e del terzo settore costruiscono nuove alleanze. E sono proprio i beni comuni urbani e territoriali gli straordinari laboratori di questa svolta epocale […]”.

12

Maurizio Coccia

“[…] Nell’ambito del bene comune azione e oggetto si presuppongono reciprocamente, e s’incontrano nella finalità collettiva, nell’interesse pubblico. Salus populi suprema lex, secondo Tommaso d’Aquino. Agire per il bene comune significa spingere ognuno verso il bene della comunità […]”.

Davide Tommaso Ferrando “[…] Il processo prima del risultato, la funzione prima della forma, la società prima dello spettacolo. Per entrare a far parte dei Commons, in altre parole, è necessario che l'architettura si costituisca prima di tutto come strumento politico […]”.

Alessandro Franceschini

“[…] L’architettura può giocare un ruolo di primo piano, mettendo al servizio del bene comune uno dei suoi talenti distintivi: l'arte della progettazione. Una pratica utile sia per avviare percorsi di condivisione e partecipazione in fase di scelta sia per tenere alta l'attenzione in fase di mantenimento dei progetti che riguardano il territorio, le risorse, gli ambienti urbani e rurali […]”.

Emiliano Gandolfi

“[…] Per costruire un discorso di condivisione urbana, è necessario anzitutto creare un proprio alfabeto, un lessico per la conquista e la preservazione del bene comune. […] Bisogni - L'importante è definire i bisogni. Diffidiamo del marketing: i desideri possono attendere […]”.

Giuseppe Longhi “[…] Rispetto allo spazio fisico, l’attualità dei beni comuni è legata al loro mutamento causato dai cambiamenti climatici ed alla loro crescente rarità per l’intensità d’uso generata dall’aumento della popolazione, dai consumi e dalle emissioni dei paesi più ricchi, dalla disattenzione dei governi […]”.

Francesco Marsciani

“[…] Architettura di comunità, sociale, impegnata, legante da un lato; gestione del bene comune, dall'altro, gratuita manutenzione dissipativa di ciò che sorregge la vita come tale, quella degli individui, dei gruppi e di una natura che ci costituisce […]”.

Ezio Micelli “[…] Trasformare aree problematiche di città e territori in opportunità per nuove comunità di lavoro, di cultura, di welfare. La proprietà pubblica innesca percorsi virtuosi di auto-organizzazione in cui la cittadinanza si impegna non solo a partecipare per decidere, ma anche per agire […]”.

Luca Molinari

“[…] L’architettura ha la forza di leggere le complessità e di legarle tra di loro, di renderle comprensibili trasformandole in progetto comune; l’architettura produce speranza perché lavora sull’idea di futuro nella realtà […]”.

Matteo Passini “[…] L’attenzione dev’essere posta non tanto sul bene comune (territorio), ma sul processo (progettazione, produzione, gestione, organizzazione) che può convertirlo in una risorsa per tutti, in grado di soddisfare i bisogni della collettività […]”.

Emanuela Saporito

“[…] È possibile fare un elenco dei beni pubblici e privati, ma non dei beni comuni, perché gli abitanti riservano continue sorprese nell'individuarli, nel costruirvici sopra nuove alleanze, nel dedicarvici le proprie energie […]”.

Sandro Scandolo

“[…] Più in generale i beni materiali sono oggi sempre più il risultato di pensieri ed emozioni, solidarietà e speranza, cioè di quel patrimonio comune immisurabile di cui il genere umano sta lentamente, ma inesorabilmente, riappropriandosi […]”.

Andrea Mariotto “[…] Andare 'oltre' il bene comune e evitare la sua oggettivizzazione, e il conseguente rischio di ridurlo a merce, per apprezzare piuttosto la sua capacita di renderci attori di processi pienamente sostenibili […]”.

13

UNA MAPPA DEL BENE COMUNE

Una volta composta la mappa, si è passati alla definizione di 20 progetti di architettura, tutti già realizzati da altrettanti studi italiani, in Italia e all’estero. Nell’insieme, essi raccontano di come i soggetti, quando co-autori, possano creare spazi e luoghi utili alla collettività, dando così pari rilievo sia ai processi che all’opera edificata. La sezione individua 10 campi di indagine, spesso sovrapposti - LEGALITÀ, SALUTE, ABITARE, AMBIENTE, ISTRUZIONE, CULTURA, GIOCO, SCIENZA, ALIMENTAZIONE, LAVORO - cui si accompagna una galleria di scatti fotografici che danno forma visibile all’idea di bene comune in Italia.

14

INCONTRARE IL BENE COMUNE

La selezione dei 20 progetti per la sezione “Incontrare il bene comune” spazia in campi diversi, ma con un tratto distintivo: l’architettura non è presente solo come tecnica di manipolazione e trasformazione dei beni (privati, pubblici o comuni che siano), ma soprattutto come parte di un processo che valorizza in modo significativo componenti immateriali quali la conoscenza, la consapevolezza, l’identità, l’appartenenza, i diritti: categorie che costituiscono loro stesse un bene comune per la collettività. I progetti sono stati analizzati in base ai criteri proposti da Global Goals (25 settembre 2015). Per ogni progetto sono stati attribuiti uno o più dei seguenti obiettivi: sconfiggere la povertà, sconfiggere la fame nel mondo, buona salute, istruzione di qualità, parità di genere, acqua pulita e servizi igienico-sanitari, energia rinnovabile, buona occupazione e crescita economica, innovazione e infrastrutture, ridurre le disuguaglianze, città e comunità sostenibili, consumo responsabile, lotta contro il cambiamento climatico, flora e fauna acquatica, flora e fauna terrestre, pace e giustizia, partnership per gli obiettivi.

15

20 ESEMPI NELLE PERIFERIE DELL’ABITARE

_________________ RESTART

tipologia:

museo e spazio culturale luogo:

Casal di Principe, Caserta progettisti:

DIANARCHITECTURE + RS ARCHITETTURA

_________________ ELNODO ESTACIÓN CREATIVA

tipologia:

centro culturale indipendente luogo:

Saltillo, Coahuila, Messico progettisti:

A.C. ELNODO, Fernando Carrera Viesca CTRL+Z, Gianluca Stasi STRADDLE3, David Juarez Latimer-Knowles LAMATRAKA, Jaime Fernández Contreras

16

_________________ SER.MI.G. - SERVIZIO MISSIONARIO GIOVANI tipologia: arsenale di pace – centro polifunzionale luogo: Torino progettisti: COMOGLIO ARCHITETTI

_________________ NOIVOILORO tipologia: centro civico luogo: Erba, Como progettisti: IFDESIGN

_________________ BIG CITY LIFE

tipologia:

progetto partecipato di rigenerazione di spazi, edifici e superfici pubbliche tramite opere di arte contemporanea luogo:

Quartiere Tor Marancia, Roma progettisti:

ATER DEL COMUNE DI ROMA 999 CONTEMPORARY

MUNICIPIO VIII DI ROMA

_________________ NUOVA CASA SOCIALE tipologia: edificio pubblico – funzioni culturali e ricreative luogo: Caltron Cles, Trento progettisti:

MIRKO FRANZOSO ARCHITETTO

17

_________________ FARM CULTURAL PARK - XL ART GALLERY

tipologia:

galleria d’arte moderna, spazi per la ristorazione, farming urbano, residenze per artisti, uffici co-working, cucina comunitaria, giardino, spazi seminari ed eventi luogo:

Favara, Agrigento progettisti:

LAPS ARCHITECTURE + CASTELLI STUDIO

_________________ CANTIERE APERTO

tipologia:

progetto di recupero collettivo del Teatro Sociale di Gualtieri luogo: Gualtieri, Reggio Emilia progettisti: ASSOCIAZIONE TEATRO SOCIALE DI GUALTIERI

_________________ GRATOBOWL

tipologia:

skatepark pubblico luogo:

quartiere Gratosoglio Milano progettisti:

Comune di Milano – Assessorato allo Sport, Benessere,Tempo libero, Verde, Qualità della vita, Personale, Tutela degli animali, e Servizi generali – Settore Verde e Agricoltura

_________________ ESTONOESUNSOLAR tipologia: interventi temporanei in lotti abbandonati luogo: Saragozza, Spagna progettisti:

GRAVALOSDIMONTE ARQUITECTOS

18

_________________ NUOVO PARCO DORA

tipologia:

parco urbano luogo:

Torino progettisti:

LATZ + PARTNER STUDIO PESSION ASSOCIATO

_________________ RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOMARE

DI BALESTRATE tipologia: lungomare luogo: Balestrate, Palermo progettisti: AM3 ARCHITETTI ASSOCIATI

_________________ SCUOLA PER RAGAZZE

NEL CAMPO PROFUGHI DI SHUFAT tipologia: scuola luogo: Gerusalemme progettisti: DAAR - Decolonizing Architecture Art Residency

_________________ CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE SSIC, GORDOLA luogo:

Gordola progettisti:

DURISCH+NOLLI ARCHITETTI

19

_________________ OPIFICIO GOLINELLI, CITTADELLA PER LA CONOSCENZA

E LA CULTURA

tipologia:

centro di ricerca e spazi per la cultura luogo:

Bologna

progettisti:

DIVERSERIGHESTUDIO

_________________ TECNOPOLO PER LA RICERCA INDUSTRIALE

tipologia:

parco dell’innovazione e della conoscenza luogo:

Reggio Emilia progettisti:

ANDREA OLIVA ARCHITETTO

_________________ PARCO DEI PADULI

tipologia:

parco agricolo multifunzionale luogo:

provincia di Lecce, comuni di San Cassiano, Botrugno, Surano, Nociglia, Supersano, Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Scorrano e Maglie, Puglia progettisti: METAMOR ARCHITETTI ASSOCIATI L.U.A. LABORATORIO URBANO APERTO LABORATORIO URBANO BOLLENTI SPIRITI. “ABITARE I PADULI”. UNIONE DELLE TERRE DI MEZZO

_________________ JELLYFISH BARGE

tipologia: serra per coltivazioni in ambito urbano e peri-urbano luogo:

Pisa, Milano progettisti:

ANTONIO GIRARDI E CRISTIANA FAVRETTO + PNAT

20

_________________ BASE MILANO tipologia:

BASE - centro per cultura e creatività luogo:

Milano progettisti:

ONSITESTUDIO

_________________ H-FARM / H-CAMPUS tipologia: complesso direzionale e campus di formazione luogo: Roncade, Treviso progettisti: z a a _ ZANON ARCHITETTI ASSOCIATI

ITALOGRAMMA

Al termine della selezione di progetti in mostra, si apre una galleria di scatti fotografici che danno forma visibile all’idea di bene comune in Italia.

ITALOGRAMMA è un progetto che si propone di dare forma visibile alla costellazione di significati, segni e sentimenti sottesi al concetto di bene comune in Italia. Dal 2005 al 2012 Fulvio Orsenigo e Alessandra Chemollo hanno percorso l’Italia per fotografare situazioni ed eventi in cui le persone si raccolgono per condividere interessi, passioni o necessità comuni: luoghi pubblici e luoghi privati che ospitano manifestazioni pubbliche, dove piccoli o grandi gruppi eterogenei diventano, seppur per breve tempo, comunità.

21

AGIRE IL BENE COMUNE

Il progetto TAKING CARE viene proposto nel Padiglione Italia 2016 con l’intenzione esplicita di radicarsi,

germogliare e riprodursi al di fuori di esso, per generare una nuova consapevolezza civica. A questo scopo presentiamo in mostra 5 progetti inediti per 5 dispositivi mobili pensati per 5 associazioni nazionali impegnate nel contrasto alla marginalità in aree periferiche del nostro Paese. Si tratta di 5 container carrabili, moduli standard per affrontare condizioni di emergenza, che sono stati personalizzati in un lavoro comune condotto da progettisti e associazioni invitati a partecipare a questa Biennale e coordinati dal team curatoriale. La realizzazione dei 5 dispositivi verrà finanziata tramite una raccolta di sponsorizzazioni private e tramite un crowdfunding civico (Taking Care – periferie in azione, la prima in Italia dedicata alle periferie:

www.periferieinazione.it) e, una volta donati alle associazioni a fine mostra, i mezzi saranno trasferiti sul campo, dove eserciteranno le funzioni per cui sono stati pensati. Si caleranno nella realtà, in luoghi in cui potranno dimostrare la loro utilità sociale, portando, in un progetto di sussidiarietà, qualità, bellezza, diritti laddove questi ora manchino o risultino limitati. Per questa ragione, le associazioni sono state selezionate in base a criteri di eticità ed efficacia, con particolare attenzione all’impatto che già producono nelle periferie e nelle zone in cui operano. Analoghi criteri sono stati adottati per la scelta dei progettisti da affiancare alle associazioni, selezionati sulla base del loro impegno e storia personale, premiando il lavoro di gruppo come paradigma professionale. In mostra è stato portato il “Dispositivo Zero”: il modulo base da cui tutti i progettisti sono partiti. Il container carrabile esposto ospita il video “Dispositivo Zero”, che racconta la costruzione ma anche il senso profondo di questo elemento generatore.

22

I 5 dispositivi diventeranno: CULTURE BOX: AIB ASSOCIAZIONE ITALIANA BIBLIOTECHE con ALTERSTUDIO PARTNERS

Uno spazio per la lettura e un punto di accesso all’informazione e al prestito di libri, per favorire la socializzazione di adulti e bambini. --- GREEN BOX: LEGAMBIENTE onlus con ARCò – SOCIETÀ COOPERATIVA

Strumento di monitoraggio e sensibilizzazione ambientale. --- HEALTH BOX: EMERGENCY ong onlus con MATILDE CASSANI Ambulatorio mobile per assistenza sanitaria e mediazione culturale. --- LEGALITY BOX: LIBERA. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie con ANTONIO SCARPONI / CONCEPTUAL DEVICES Presidio nel cuore di un bene confiscato alle mafie: luogo aperto alla cittadinanza, pensato per coinvolgere migranti, scuole e giovani, spazio per riflettere e agire. --- SPORT BOX: UISP - Unione Italiana Sport Per tutti con NOWA (Navarra Office Walking Architecture)

Presidio stabile per l’educazione alla convivenza civile, al rispetto e alla cittadinanza attiva attraverso il gioco, lo sport ed il movimento.

fotografia: Dispositivo zero in costruzione, Fotogrammi: “Dispositivo Zero” Matteo De Mayda (regia)

Federico Torres – (Direzione della fotografia)

23

SCHEDA TECNICA DISPOSITIVO ZERO

Dispositivo zero è il modulo base da cui i progettisti sono partiti per elaborare i moduli carrabili secondo le esigenze delle associazioni con cui si sono coordinati.

24

SCHEDA TECNICA CULTURE BOX

NOME PROGETTO BiblioHUB

Uno spazio per la lettura e un punto di accesso all’informazione e al prestito di libri, per favorire la socializzazione di adulti e bambini.

ASSOCIAZIONE AIB Associazione Italiana Biblioteche

TEAM PROGETTUALE ALTERSTUDIO PARTNERS

FREQUENZA DEI MOVIMENTI

ogni 4-6 mesi

FREQUENZA ATTIVITÀ

continua

PRIMA TAPPA Milano, Famagosta, Quartiere Barona, periferia sud della città

fotografia: Andrea Avezzù, ≪Scintille, Milano, Famagosta≫, 2016 AIB Associazione Italiana Biblioteche L’AIB rappresenta i bibliotecari italiani in ogni ambito culturale, scientifico, istituzionale. Lo fa da più di ottanta anni grazie al lavoro volontario di migliaia di persone che si riconoscono nei valori di una associazione fondata su principi di libertà di pensiero e di opinione, uguaglianza, accesso alla conoscenza e alla cultura, inclusione, equità. L’associazione nasce per promuovere lo sviluppo in Italia delle biblioteche e sostenere il ruolo attivo delle biblioteche nella società. BIOGRAFIA ALTERSTUDIO PARTNERS

Alterstudio Partners è una società di architettura fondata a Milano nel 1996 che opera nel campo della progettazione, approfondendo in special modo i temi inerenti le biblioteche, gli edifici per la cultura e gli spazi pubblici, utilizzando dove possibile, metodologie e strategie di progettazione partecipata. Ha al suo attivo oltre 300 progetti realizzati per conto di committenti pubblici e privati e numerose partecipazioni a concorsi nazionali e internazionali, dove ha conseguito importanti premi e segnalazioni. All’attività professionale i soci coniugano iniziative e eventi a carattere culturale e di ricerca.

25

SCHEDA TECNICA GREEN BOX

NOME PROGETTO U.M.A. Unità MonitoraggioAmbientale

Strumento di monitoraggio e sensibilizzazione ambientale.

ASSOCIAZIONE LEGAMBIENTE onlus

TEAM PROGETTUALE ARCò – società cooperativa

FREQUENZA DEI MOVIMENTI

ogni 2-5 giorni per campagne di 5 mesi

FREQUENZA ATTIVITÀ Attività scientifica giornaliera, attività divulgativa settimanale a conclusione della tappa di monitoraggio

PRIMA TAPPA Roma, quartiere Casilino, Parco di Villa De Santis

fotografia: Andrea Avezzù, ≪Scintille, Roma, Casilino≫, 2016

LEGAMBIENTE onlus

Nata nel 1980, è oggi l’associazione ambientalista più diffusa nel territorio italiano. Si caratterizza per la volontà di tenere assieme la dimensione scientifica e di denuncia con quella di sensibilizzazione e partecipazione dei cittadini in iniziative e campagne.

BIOGRAFIA ARCÒ – SOCIETA’ COPERATIVA ARCò è una cooperativa fondata da un gruppo di ingegneri e architetti impegnati nella progettazione architettonica, urbana e del paesaggio i cui progetti si basano sulla ricerca della sostenibilità sociale, economica e ambientale. Questo approccio ha portato ARCò ad incontrare il mondo della cooperazione internazionale per affrontare progetti in contesti di emergenza umanitaria. Oltre al lavoro di ricerca applicata i componenti di ARCò svolgono da anni attività didattica in università e istituti privati in Italia e all’estero.

26

SCHEDA TECNICA HEALTH BOX

NOME PROGETTO Articolo 10

Ambulatorio mobile per assistenza sanitaria e mediazione culturale.

ASSOCIAZIONE EMERGENCY ong onlus

TEAM PROGETTUALE MATILDE CASSANI

FREQUENZA DEI MOVIMENTI

giornaliera

FREQUENZA ATTIVITÀ lun-ven dalle 9 alle 18 oppure dalle 15 alle 21

PRIMA TAPPA Napoli, quartiere Ponticelli

fotografia: Andrea Avezzù, ≪Scintille, Napoli, Ponticelli≫, 2016 EMERGENCY ong onlus Articolo 10 è un progetto che offre assistenza sanitaria di base attraverso l’associazione Emergency. Il dispositivo accoglie un ambulatorio di base al suo interno e una sala d'aspetto, protetta e ombreggiata, all’esterno. Un sistema di tende sovrapposte protegge dal sole estivo e isola termicamente durante l’inverno. Durante la notte, un pallone luminoso rischiara l’area circostante allargando il suo campo d’ azione a spazio pubblico e segnala la presenza del dispositivo anche da molto lontano. BIOGRAFIA MATILDE CASSANI

Matilde Cassani si muove al confine tra architettura, installazione e performance. La sua pratica riflette le implicazioni spaziali della differenza culturale nel contesto urbano occidentale. Insegna al Politecnico di Milano e alla Domus academy. Lavora ad una ricerca su “holy urbanism” ed è consulente per la Banca Mondiale. I suoi lavori sono stato esposti in molte istituzioni culturali, gallerie e pubblicati su riviste internazionali.

27

SCHEDA TECNICA LEGALITY BOX

NOME PROGETTO Campo Libero

Presidio nel cuore di un bene confiscato alle mafie: luogo aperto alla cittadinanza, pensato per coinvolgere migranti, scuole e giovani, spazio per riflettere e agire.

ASSOCIAZIONE LIBERA. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

“ALTERECO” - Società Cooperativa Sociale (destinatario del dispositivo)

TEAM PROGETTUALE ANTONIO SCARPONI / CONCEPTUAL DEVICES

FREQUENZA DEI MOVIMENTI

ogni 4-6 mesi

FREQUENZA ATTIVITÀ Giornaliera, settimanale

PRIMA TAPPA Cerignola, provincia di Foggia, area rurale

fotografia: Andrea Avezzù, ≪Scintille, Cerignola, Campo Libero≫, 2016

LIBERA. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

Libera opera sul territorio nazionale con una rete di oltre 1.600 associazioni e organizzazioni aderenti e più di 10.000 soci e volontari. L’associazione promuove l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie e i percorsi di educazione alla legalità. Si impegna nelle periferie del Paese, mettendo al centro i cittadini e le cittadine che spesso soffrono condizioni di marginalità.

BIOGRAFIA ANTONIO SCARPONI / CONCEPTUAL DEVICES

Conceptual Devices, fondato da Antonio Scarponi nel 2009, è coinvolto nello sviluppo e nella realizzazione di progetti interdisciplinari a diverse scale di intervento. Lo studio ha progettato e realizzato diversi dispositivi che promuovono l’utilizzo dell’agricoltura urbana e tecnologie a ciclo chiuso, finalizzati all’autosufficienza energetica ed alimentare, dove l’agricoltura urbana è utilizzata non solo come sistema di produzione alimentare, ma come strumento di coltivazione della città stessa.

28

SCHEDA TECNICA SPORT BOX

NOME PROGETTO TO MOVEs TOrino MOvement, Values, Expression, Sport

Presidio stabile per l’educazione alla convivenza civile, al rispetto e alla cittadinanza attiva attraverso il gioco, lo sport ed il movimento.

ASSOCIAZIONE UISP Unione Italiana Sport Per tutti

TEAM PROGETTUALE NOWA (Navarra Office Walking Architecture)

FREQUENZA DEI MOVIMENTI

Permanenza stabile a Torino all’interno del Parco Dora ed eventi periodici nelle periferie della città.

FREQUENZA ATTIVITÀ 2 volte a settimana

PRIMA TAPPA Torino, Parco Dora, Area strippaggio

fotografia: Andrea Avezzù, ≪Scintille, Torino, Parco Dora≫, 2016

UISP - Unione Italiana Sport Per tutti Uisp dà a tutti la possibilità di muoversi, giocare, godere dei propri diritti di cittadinanza. Lo Sportpertutti utilizza impianti poveri e riqualifica periferie ed aree disagiate. Uisp promuove l’integrazione favorendo una campagna sociale di inclusione attraverso lo sport, nelle scuole e nei territori, contro le discriminazioni e la violenza, il razzismo e l’omofobia, educando alle pari opportunità, al bene comune e alla partecipazione.

BIOGRAFIA NOWA (NAVARRA OFFICE WALKING ARCHITECTURE) Lo studio da molti anni pratica il progetto di architettura come occasione unica di trasformazione degli scarti urbani in risorse per le città e il territorio. NOWA lavora su un’idea di architettura estrema praticata nel suo grado zero per rispondere a condizioni limite relative ad economia, vincoli e programmi. È stato finalista al premio Mies van der Rohe (2003), all’European Prize for Urban Public Space (2006) e al BSI Swiss Architectural Award (2008). Ha vinto la medaglia d’oro per l’opera prima della Triennale di Milano (2003) e il premio Gubbio (2006). I progetti dello studio Nowa sono stati pubblicati su riviste di architettura italiane e internazionali (Lotus, Domus, Abitare, A+U, C3, Paiseia, A10).

29

CROWDFUNDING CIVICO - TAKING CARE - PERIFERIE IN AZIONE

Legalità, salute, ambiente, socialità, cultura. Dai il tuo contributo per la rinascita delle periferie.

Taking Care presenta nella sezione ‘agire’ una proposta concreta di intervento in aree di disagio sociale e ambientale: si tratta di 5 progetti inediti di 5 dispositivi mobili da donare a 5 associazioni nazionali impegnate nel contrasto alla marginalità in aree periferiche del nostro Paese. Per rendere efficace la loro azione, i dispositivi in mostra diventano i protagonisti di una campagna di crowdfunding civico: un grande progetto collettivo di raccolta di finanziamenti.

Le cinque associazioni - AIB Associazione Italiana Biblioteche, EMERGENCY ong onlus, LEGAMBIENTE onlus, LIBERA. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, UISP - Unione Italiana Sport Per tutti - sono unite con l’obiettivo di dare voce alle loro azioni nelle periferie, utilizzando i dispositivi come ausilio dei propri progetti di intervento.

L’obiettivo è trasformare i luoghi a vantaggio della collettività, utilizzando i dispositivi come presidi di difesa dei valori identificati come bene comune: legalità, salute, ambiente, socialità, cultura.

La cifra necessaria per dare vita al progetto Taking care - Periferie in azione è di 360.000€. Con questa cifra si porta a termine la realizzazione dei 5 dispositivi e si garantisce loro l’operatività per il primo biennio. La durata della campagna è di 6 mesi a partire dal 25 Maggio sino al 27 Novembre 2016.

Il progetto ha una piattaforma dedicata: www.periferieinazione.it

30

LOW COST / SOCIAL VALUE

L’allestimento della mostra è stato realizzato all’insegna del low-cost. Parlare di low-cost significa, oggi, sostanzialmente parlare di maggiore efficienza, riduzione del superfluo, ottimizzazione del servizio e del costo a beneficio dell’utente finale e della società. Il low-cost può essere una straordinaria occasione per riportare al centro dell’attenzione la domanda sulla reale natura del consumo e per ripensare a una diversa filosofia della creazione di valore a partire da parametri di reale utilità sociale. È sempre più necessario, ed è ciò che il progetto di allestimento vuole dimostrare, procedere verso una semplificazione che riporti la tecnologia e i costi in ambiti di economicità ed efficienza. Nel progetto di illuminotecnica, con il sostegno della ditta Viabizzuno progettiamo la luce, sono stati riutilizzati all’interno delle Tese apparecchi già da loro forniti per la precedente mostra di arte. Per il progetto espositivo, sempre all’interno delle Tese, sono state mantenute alcune pareti di cartongesso del precedente allestimento e con l’ausilio della ditta Albertani Corporates, della ditta Oikos, dello studio Milan Ingegneria e della ditta Metalmontaggi sono stati riutilizzati i pannelli in legno lamellare del Padiglione Irlanda di Expo Milano 2015; così come per l’allestimento dello spazio sosta nel Giardino delle Vergini, a cura degli architetti Luigi Greco e Mattia Paco Rizzi che hanno realizzato un allestimento in auto-costruzione con gli stessi materiali del Padiglione Irlanda. Allo stesso modo, a fine mostra, la ditta Fantoni provvederà al recupero e al riciclo di tutti i materiali lignei. Un’azione semplice, ma coerente con quanto la mostra vuole indicare in termini di attenzione alle risorse.

CATASTA, GIARDINO DELLE VERGINI

Un giardino, un’esigenza, un materiale. Nasce così il progetto d’installazione di Luigi Greco & Mattia Paco Rizzi / GRRIZ.

Situato sulla sponda del Padiglione Italia, il Giardino delle Vergini è il traguardo naturale del percorso espositivo della Biennale. Da qui nasce l’esigenza di creare un momento di sosta, di riflessione e di offrilo ai visitatori.

La materia si appropria di conseguenza di questa attitudine. Il legno, riciclato dallo smontaggio di Expo 2015, viene qui collocato in uno stato di quiete momentanea, alterato e lavorato il meno possibile per poter assecondare le esigenze future di coloro ai quali verrà offerto. A manifestazione finita infatti, il materiale conquisterà una terza vita.

31

SPECIAL THANKS

Camera Service Rental Metalmontaggi Pixartprinting Un ringraziamento speciale a OPW, Office of Public Works, della Repubblica di Irlanda per aver concesso il riuso dei pannelli lignei provenienti dallo smontaggio del Padiglione Irlanda di Expo Milano 2015

32

Treviso, Maggio 2016

Arper sostiene il Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2016 “Taking Care – progettare per il bene comune” curato da TAMassociati.

TAKING CARE, il tema del Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale

di Venezia, curato da TAMassociati (Massimo Lepore, Raul Pantaleo, Simone Sfriso) in coerenza con

“Reporting from the Front” del direttore della Biennale Architettura 2016 Alejandro Aravena, racconta

un’architettura creata con le comunità.

Una visione fortemente sociale dell’architettura che si sviluppa nelle tre sezioni ‘Pensare’, ‘Incontrare’

e ‘Agire’: una ricognizione sul tema del bene comune, una rassegna dei più interessanti progetti in questo

ambito e soprattutto un concreto invito all’azione.

La sezione ‘Agire’ è il culmine della mostra e ospita gli alias di cinque dispositivi mobili pensati per

un intervento diretto in aree di marginalità italiane: moduli carrabili progettati da cinque studi italiani

in collaborazione con altrettante associazioni umanitarie: AIB (Associazione Italiana Biblioteche),

Emergency, Legambiente, Libera, UISP (Unione Italiana Sport per Tutti).

I dispositivi verranno costruiti e messi su strada per diventare concreti strumenti di tutela e riscatto

sociale.

La realizzazione del mezzo per Emergency è sostenuto da Arper, azienda italiana che produce e

distribuisce in tutto il mondo sedute e tavoli di alto design per la collettività. Nata nel 1989 Arper è oggi

una realtà importante a livello globale ed è ambasciatrice di un pensiero evoluto e colto che privilegia

scelte sostenibili, dai materiali alle lavorazioni, dall’ambiente all’attenzione per la persona.

Come afferma Claudio Feltrin, Presidente di Arper: “Abbiamo scelto di sostenere questa iniziativa perché

crediamo che le imprese abbiano una responsabilità sociale importante. Supportare il dispositivo

di Emergency nelle attività di assistenza sanitaria e mediazione culturale che svolgerà sul territorio

dà ad Arper la possibilità di contribuire con un gesto concreto al bene comune, sostenendo

la sensibilizzazione verso il tema della salute, che rappresenta non solo un valore, ma un diritto

fondamentale della nostra società.”

________________________________________________________________________ For information, interviews or further information on products:

Arper Press Offices:

Germany, Austria, Switzerland, the Netherlands: neumann Claudia Neumann & Anne Polch Eigelstein 103-113 50668 Köln Germany T+49 (0)221-91 39 49-0 F+49 (0)221-91 39 49-19 [email protected]

Italy: Umbrella comunicare design Evelina Bazzo & Camilla Tosi Viale Felissent 48 31100 Treviso Italia T +39 0422 305442 F +39 0422 304853 [email protected]

USA, Canada DADA Goldberg Defne Aydintasbas & Gina McNamee Chrystie Street 195, Suite 603F, New York, NY 10002 T: +1 212 673 3232 M: +1 917 379 3577 [email protected] [email protected]

For all other countries: Arper SPA Stefania Zamuner Via Lombardia 16 31050 Monastier di Treviso (TV) Italia T +39 0422 791 847 F +39 0422 791800 [email protected]

33

Casalgrande Padana

Casalgrande Padana sponsor del Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia TAKING CARE - Progettare per il bene comune

Venezia, 28.5 - 27.11

Casalgrande Padana produce da oltre 50 anni materiali ceramici evoluti per la realizzazione

di involucri, pavimenti e rivestimenti, capaci di rispondere a qualsiasi esigenza creativa e tecnologica del mondo dell’architettura e del design. Una realtà d’eccellenza, caratterizzata da una politica industriale fortemente orientata all’innovazione e al rispetto dell’ambiente.

Cultura della produzione e cultura del progetto sono gli ambiti di riferimento fondamentali delle strategie di un gruppo i cui prodotti sono entrati a far parte della qualità del vissuto quotidiano di migliaia di realizzazioni in ogni angolo del mondo e di numerosissime opere iconiche firmate dai più grandi nomi dell’architettura contemporanea.

Un impegno che si traduce anche nella promozione di importanti iniziative, tra le quali il Grand Prix:

prestigioso Concorso Internazionale di Architettura, istituito nel 1990 per premiare le opere che meglio valorizzano i prodotti dell’azienda. La premiazione della 10a edizione avverrà il giorno 27 maggio allo IUAV di Venezia, presso l’Aula Magna dei Tolentini, in concomitanza con il Vernissage della Biennale Architettura 2016.

Globalizzata ma fortemente radicata al suo territorio, Casalgrande Padana opera nella logica della Corporate Social Responsability, facendo proprio il concetto di cittadinanza d’impresa a sostegno di numerosi progetti d’impatto sociale, culturale e istituzionale, portati a termine sia nell’immediato territorio sia nei paesi in via di sviluppo.

È in questo quadro che la sponsorizzazione del Padiglione Italia assume per Casalgrande Padana un significato e un valore che vanno ben oltre lo spirito di adesione, collocandosi all’interno di un lungo percorso di impegno costante e condiviso nel progettare e produrre per il bene comune.

________________________________________________________________________

Casalgrande Padana

via Statale 467, 73 42013 Casalgrande (Re) Italy Tel. 05229901 Fax 0522841010 www.casalgrandepadana.com www.grandprixcasalgrandepadana.com [email protected]

34

Mission di Finstral, azienda altoatesina tra i leader europei nella produzione di serramenti, è la costante ricerca dell’innovazione – per quanto riguarda funzionalità e design. Le soluzioni proposte sono sempre all’avanguardia, frutto di studio, impegno, professionalità ed esperienza. Sempre la scelta giusta. L’impiego di tecnologie avanzate permette inoltre a Finstral di realizzare serramenti di grande pregio, sia dal punto di vista prestazionale che da quello estetico, che arredano gli spazi abitativi riducendo considerevolmente i costi energetici. La gamma prodotti comprende una vasta scelta di soluzioni su misura, per l’edilizia residenziale e industriale, la ristrutturazione e i grandi cantieri. Le molteplici possibilità di abbinamento tra forme e tipologie di ante e telai, aperture, vetri e pannelli consentono di soddisfare le più diverse esigenze abitative. I materiali: PVC, PVC-alluminio, legno-PVC, legno-PVC-alluminio e alluminio. Elevate le prestazioni termiche, di isolamento acustico, di protezione dai raggi solari e la resistenza ai tentativi effrazione – gli allestimenti di sicurezza si possono richiedere per molti serramenti della gamma. Finstral è inoltre una delle poche aziende in Europa a gestire direttamente tutta la filiera, a partire dalla scelta del PVC in granuli alla realizzazione dei profili e alla produzione dei vetri, fino al serramento completo. Tutto proviene da un’unica azienda: il cliente ha sempre la certezza di essere in buone mani. La posa in opera è fondamentale per la resa degli infissi: la certificazione ottenuta a riguardo da parte del prestigioso Istituto ift di Rosenheim (D) è uno dei numerosi plus dell’impresa altoatesina. Sempre al top. Finstral è il partner ideale per il progettista, che affianca con la professionalità che deriva da più di quarantacinque anni di esperienza; il supporto è anche pratico, grazie a tecnici in grado di affiancare direttamente il professionista nel suo lavoro. Per colloquiare con i destinatari dei propri prodotti con argomenti pertinenti e con aperture a tutto campo, punti di vista nuovi e angolature interessanti che fanno scoprire più profondamente l’universo Finstral, a maggio 2016 è stato presentato alla stampa un nuovo magazine, F_01. La rivista, oltre ad evidenziare le novità di prodotto, propone testi letterari e interviste a progettisti - con una grafica pulita e lineare, ricca di importanti immagini fotografiche a testimonianza della cura per l’estetica che contraddistingue da sempre la produzione aziendale. Originale anche la struttura del magazine, con due direzioni di lettura: lo si potrà sfogliare partendo dall’interno verso l’esterno o viceversa. Basta capovolgerlo per cambiare prospettiva - come una finestra infatti anche la rivista può essere vissuta da due parti: dal lato interno e da quello esterno. La presenza di Finstral nel Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2016 è la naturale cornice a compendio del costante impegno verso i progettisti e della peculiare filosofia del costruire finestre.

________________________________________________________________________

Finstral S.p.A.

Tel. 0471/296611 www.finstral.com [email protected] LISTA R.P. e Ufficio Stampa Tel. 02.58306251 - [email protected]

35

Venezia, Maggio 2016 Oikos colore e materia per l'architettura sostenibile è sponsor del Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, “Taking Care”, curato dallo studio

TAMassociati. Oikos è da sempre un punto di riferimento per architetti e designer, “fin dalla sua fondazione negli anni ‘80, ha collaborato con i più grandi architetti italiani e internazionali, dimostrando una profonda

e continua capacità innovativa nel progetto del design del colore e della materia. Questo per me è stato ed è un grande privilegio” afferma Claudio Balestri, presidente e fondatore di Oikos, contestualizzando

la partecipazione dell'azienda alla mostra veneziana. “Taking Care - progettare per il bene comune, vuole essere una prova tangibile di come l'architettura possa contribuire a diffondere e rendere efficaci i principi di cultura, socialità, partecipazione, salute, integrazione, legalità in qualsiasi luogo e a qualsiasi scala “.

I TAMassociati con la mostra “Taking Care” vogliono presentare l'architettura come servizio alla

comunità, cura degli individui, degli spazi e delle risorse. Un’architettura in grado di fare la differenza, secondo lo spirito che fin dagli inizi anima lo studio veneziano. Un’architettura partecipata e intelligente, capace di scardinare gli status quo e di immaginare un futuro migliore che passa anche attraverso il riuso di materiali. Gli spazi della mostra al Padiglione Italia sono stati realizzati con i pannelli del Padiglione Irlanda dell’Expo e con i colori e la materia Oikos ricavati dagli scarti di altre produzioni. Una mostra pensata e voluta con il riuso.

Oikos incentiva la cultura della responsabilità e si propone come produttore di colori e materia

per un’architettura sostenibile garantendo sempre attenzione e rispetto per l’ambiente. Fin da subito porta avanti il proprio progetto di ecosostenibilità e riuso di scarti in un periodo in cui queste parole erano sconosciute al mercato. E lo fa perché crede in una crescita green: ogni anno Oikos reinveste una porzione considerevole del proprio fatturato in innovazione, non solo focalizzata sul prodotto, ma anche sui processi di tipo produttivo e su quelli di tipo organizzativo. É quindi promotrice di un nuovo stile di azienda dimostrando che è possibile fare business senza rovinare il nostro ecosistema. Due realtà che trovano connubio in idee condivise, aperte alla ricerca all’interno di una cultura impegnata a ripensare al divenire dell’uomo, al suo benessere e al suo rapporto con l’ambiente e il paesaggio che lo ospita e lo circonda. Le soluzioni Oikos, dialogando con il racconto della Mostra “Taking Care”, creano un'esperienza di colore che accompagna il visitatore nelle Sale principali dell’Esposizione. Il risultato di questa collaborazione, che rappresenta un perfetto incontro tra la grande architettura italiana e Oikos, sarà in mostra al Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia – Tese delle Vergini all’Arsenale, Venezia – dal 28 maggio al 27 novembre 2016.

www.oikos-group.it

________________________________________________________________________ UFFICIO STAMPA: Serena Capasso agenzia 54words c/o Fabbrica del vapore

Via G.C. Procaccini, 4 - 20154 Milano Tel. +39 0236513132 - 0236513235 [email protected] - [email protected] www.54words.net

36

ALBERTANI Corporates

“Non si può pensare un'architettura senza pensare alla gente”. In questa riflessione dell’architetto Richard Rogers non troviamo sintetizzato solo il binomio vision-mission di Albertani Corporates, ma anche l’obiettivo della 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Albertani Corporates, coniugando insieme sin dal 1972 qualità e sostenibilità per assicurare ai propri clienti un’elevata vivibilità degli ambienti realizzati, esprime il suo amore per il legno lamellare valorizzando al massimo la versatilità e le peculiarità di questo straordinario materiale. L’azienda si è specializzata nella progettazione, produzione, distribuzione e installazione di costruzioni in legno lamellare apprezzate e riconosciute in tutto il mondo perché capaci, parafrasando Le Corbusier, di “suscitare emozioni”. Come quelle che provocherà questa 15. Mostra Internazionale di Architettura, diretta da Alejandro Aravena, alla quale Albertani ha l’onore di partecipare attraverso la realizzazione dell’allestimento del Padiglione Italia, costruito sfruttando una caratteristica unica del legno lamellare e dei pannelli Xilam: la possibilità di essere riutilizzati. La struttura dell’allestimento del Padiglione è infatti stata creata con il materiale del Padiglione Irlanda di Expo 2015: il legno vive una nuova veste, l’architettura una nuova, intensa, emozione. Albertani Corporates calcola la statica delle strutture, produce gli elementi in legno lamellare e Xilam nei propri stabilimenti e installa opere ad uso pubblico e privato, residenziale e multifunzionale.

37

Viabizzuno progettiamo la luce technical sponsor

Viabizzuno, un’azienda che da ventidue anni raccoglie attorno a sé esperienza, conoscenza e ricerca per poter meglio esprimere il proprio modo di fare luce. Il pensiero progettuale di Viabizzuno si identifica nel suo logo, uno spazio bianco attraversato da due linee, una verticale, rigorosa, equilibrata, forma, ed una inclinata, irriverente nello spazio, ironica, fuori dagli schemi, alvaline. dal loro incrocio prende vita l’upo, l’ufficio progettazione ombre, in cui lavorano 80 progettisti dalle esperienze e dalle competenze multidisciplinari; circa 170 sono gli addetti in tutta l’azienda, 6 gli showroom viabizzuno inmilano,inroma, innapoli, innewyork, inlondra, inparigi e 38 gli spazi lampadina in tutto il mondo. Viabizzuno casa a bentivoglio, bologna, è lo spazio in cui ogni giorno ci dedichiamo alla ricerca e alla progettazione di nuovi sistemi di illuminazione che siano in grado di soddisfare ogni esigenza di luce. Lavoriamo con progettisti internazionali, ma rimaniamo fedeli ad un prodotto interamente costruito in italia. per noi progettare è un modo di mettersi in relazione con la vita. per noi progettare è voce del verbo amare. Per il progetto del padiglione italia della 15. mostra internazionale di architettura Viabizzuno ha scelto di utilizzare il rivoluzionario sistema n55, lampadina progettata mario nanni, che fonde come mai prima d’ora, qualità, ecologia e ricerca, mettendo a disposizione del genio italiano i più alti livelli di performance tecnica, sostenibilità ambientale e qualità della luce. ________________________________________________________________________

38

Banca Etica sponsor tecnico del Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, "Taking Care” Crowdfunding civico e finanza etica per rilanciare le periferie italiane

Banca Etica è sponsor tecnico del Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della

Biennale di Venezia, "Taking Care" curato dallo studio di architettura TAMassociati. Banca Popolare Etica

mette a disposizione dell'iniziativa la piattaforma tecnologica per la realizzazione del crowdfunding civico

e garantisce che tutte le transazioni avvengano nel circuito virtuoso della finanza etica.

Con "TAKING CARE – Progettare per il Bene Comune", TAMassociati sviluppa il tema dell’architettura

come arte sociale e strumento al servizio della collettività e del suo accesso ai beni comuni, prevedendo

un invito all'azione a favore delle comunità nelle zone di degrado e marginalità. In questa visione

dell'architettura al servizio della collettività nasce "Periferie in azione": una piattaforma per il crowdfunding

civico che punta a raccogliere 350mila euro da destinare alla realizzazione di 5 dispositivi mobili

progettati su misura per le esigenze di 5 associazioni italiane in prima linea per il rilancio sociale, umano

e culturale delle periferie italiane: Emergency (per l'accesso alla salute); Libera (per il recupero ad uso

sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata); Uisp-Unione Italiana Sport per tutti

(per l'integrazione sociale tramite lo sport); Legambiente (per il monitoraggio e il miglioramento

delle condizioni ambientali) e AiB-Associazione Italiana Biblioteche (per l'accesso alla cultura).

"La finanza etica è un collaudato strumento di sostegno alle iniziative di riqualificazione urbana, grazie

alla sua innata vocazione alle persone e allo sviluppo armonico tra società, ambiente ed economia.

La collaborazione con lo studio TAMassociati di Venezia va proprio in questa direzione - spiega Ugo

Biggeri, Presidente di Banca Etica - mettendo a disposizione di cinque importanti protagonisti

dell'associazionismo civico nazionale gli strumenti del crowdfunding finalizzato al recupero delle periferie.

Per noi si tratta di uno dei tanti modi con cui far tornare la finanza al servizio del benessere collettivo,

dell'inclusione, dello sviluppo sostenibile e della legalità".

________________________________________________________________________

Banca Etica è la prima e tutt'ora unica banca italiana interamente dedita alla finanza etica, opera su tutto

il territorio nazionale attraverso una rete di filiali, banchieri ambulanti e grazie ai servizi di home e mobile

banking. Banca Etica raccoglie il risparmio di organizzazioni e cittadini responsabili e lo utilizza

interamente per finanziare progetti finalizzati al benessere collettivo. Dalla nascita nel 1999 a oggi Banca

Etica è cresciuta costantemente e ha erogato crediti per oltre 2 miliardi di euro a sostegno di oltre 25 mila

iniziative di organizzazioni, famiglie e imprese nei settori della cooperazione sociale, cooperazione

internazionale, cultura e qualità della vita, tutela dell'ambiente, diritto alla casa, legalità.

Nel 2014 Banca Etica ha aperto la sua prima filiale all'estero, a Bilbao in Spagna. Banca Etica -

in collaborazione con Produzioni dal Basso - è pioniera in Italia per le iniziative di crowdfunding.

Per maggiori informazioni:

Chiara Bannella – Ufficio stampa di Banca Etica – [email protected] Tel.+39 06.42016060

+39.334.6883414 www.bancaetica.it – Twitter: @bancaetica

39

TRA COFILOC E TAMASSOCIATI LA CONDIVISIONE DI UN’ARCHITETTURA SOCIALE, RESPONSABILE E SOSTENIBILE

La richiesta di TAMassociati di collaborare all’allestimento del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2016, è stato subito accolto con entusiasmo dal Gruppo Cofiloc. Mettere a disposizione professionalità e macchine per un progetto così importante, è un importante tassello nella storia che lega l’azienda allo studio veneziano. Un rapporto cresciuto attraverso una serie di progetti - le filiali Cofiloc di Modena e Codroipo, gli uffici di Zané e Silea, la realizzazione della Cofiloc School – alla cui base vi è una visione condivisa dell’architettura. Ovvero, il dover essere sociale, responsabile e sostenibile. La Cofiloc School – centro dedicato alla formazione degli operatori all’uso corretto e sicuro delle macchine da cantiere - ne è testimonianza. Con il progetto “RiforestiamoLaPiana” è stato recuperato un edificio fatiscente, già adibito a deposito di materiali edili, collocato in un’area di valore ambientale lungo il fiume Musestre a Breda di Piave. Il suo inserimento armonico nel paesaggio, oltre ad una coerente struttura architettonica, ha richiesto l’attenta selezione di materiali eco compatibili e a risparmio energetico, nonché lo studio di un piano di gestione e incremento del verde. Un lavoro nel quale, come nei precedenti, ogni singola scelta è stata fatta pensando alla qualità dell’ambiente, della vita e del lavoro. Un principio non negoziabile, che continuerà a legare Cofiloc e TAMassociati.

________________________________________________________________________

Cofiloc è il primo gruppo indipendente in Italia, specializzato nel noleggio di macchine per il sollevamento, movimento terra, edilizia e autocarri. E’ presente in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emi lia Romagna e Lombardia con 10 filiali. Alcune delle macchine più innovative del parco noleggio, sono state e saranno utilizzate per il montaggio e smontaggio del Padiglione Italia. www.cofiloc.com

40

Fantoni partner per la Circular Economy Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2016

Fantoni è stata selezionata dallo studio TAMassociati per un progetto innovativo che racconta il processo

virtuoso di riciclo dei pannelli X-lam che smontati dal Padiglione Irlanda dell’Expo 2015 daranno vita ad

una innovativa mostra nel Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di

Venezia per poi rinascere sotto forma di pannello truciolare grazie all’attività primaria di trasformazione di

Fantoni.

La produzione di pannelli truciolari riciclati al 100% è infatti una delle attività principali del gruppo Fantoni fondato nel 1882 e leader nella realizzazione di mobili per ufficio, pareti divisorie, pannelli MDF e truciolari e pannelli fonoassorbenti. Tutte le fasi del processo produttivo vengono svolte dal network di società che compongono il Gruppo e che operano sinergicamente per lo sviluppo del prodotto: dalla produzione dei materiali e dei semilavorati, alla progettazione di sistemi d'arredo ufficio innovativi. il Gruppo Fantoni produce autonomamente resine, impregna la carta per la nobilitazione dei propri pannelli e, grazie a 8 centrali idroelettriche e agli impianti di cogenerazione, contribuisce autonomamente al proprio fabbisogno energetico. Il gruppo Fantoni recupera ogni anno 200.000 tonnellate di legno post-consumo sul territorio regionale e altre 300.000 da scarti di lavorazione della filiera del legno. Gli scarti interni di lavorazione, come le cortecce e la polvere derivante dalla levigatura dei pannelli, vengono recuperati all’interno del processo produttivo stesso per produrre energia termica. Il riciclo dei rifiuti di legno si fonda su efficienti sistemi di raccolta tra cui il network Rilegno e una rete di piattaforme situate in prossimità dei maggiori centri urbani. L’Italia rappresenta il paese europeo più virtuoso nell’industria del riciclo e tra i primi paesi per eco-efficienza del sistema produttivo.

________________________________________________________________________

41

FREITAG TOTE BAGS

La Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia si tiene ogni due anni. E FREITAG cosa c’entra? Loro sono la F-abbrica che trasforma teloni di camion vintage in sofisticate creazioni altamente funzionali che si possono portare a tracolla.

FREITAG ha l’onore di contribuire al Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, che si terrà dal 28 maggio al 27 novembre 2016. Per l’occasione, il leader mondiale dell’industria del riciclaggio dei teloni di camion (tarp) darà prova della sua specialità, ossia la realizzazione di borse. FREITAG donerà al Padiglione di quest’anno delle Tote Bags di due dimensioni: F29 DUNPHY e F93 BINGHAM. E come ogni R.I.R., Recycled Individual Products, le borse sono impermeabili e quindi attrezzate al meglio per una scena d’inseguimento in barca attraverso i canali della splendida città lagunare.

Le Tote Bags diventano ancora più uniche grazie all’aggiunta del F252 BANDIT. Recandosi presso il nostro rivenditore veneziano Tonolo Selezioni si potrà trasformare la propria Tote Bag in uno zaino grazie alla cinghia F252 BANDIT.

________________________________________________________________________

TONOLO SELEZIONI Orario

Castello 5248/a, Lunedì – Sabato: 10:00 – 13:00 / 14:00 – 19:00 Campo Santa Maria Formosa Domenica: 10:00 – 18:30 30122 Venezia www.tonoloselezioni.com F92 DUNPHY Prezzo: EUR 120 F39 BINGHAM

Prezzo: EUR 98 Altre foto: bit.ly/1OGibHr

Comunicato stampa FREITAG lab. Ag [email protected] Zurigo, May 2016 Binzmühlestrasse 170b, CH-8050 Zurigo Phone: +41(0)432103309

42

Soluzioni Semplici a Problemi Complessi

La semplificazione non è una scelta ma una necessità e si applica attraverso una buona conoscenza

della materia. Solo la sperimentazione, la ricerca e l’aggiornamento tecnologico consentono risposte

coerenti a tutte le soluzioni architettoniche, anche le più complesse.

L’abbinamento di tecniche costruttive innovative con l’uso di materiali appropriati e metodologie di analisi

raffinate, permettono di garantire sicurezza, funzionalità, economica realizzativa e di gestione. Il

contenimento energetico si configura anche con il riuso dei materiali, l’approvvigionamento degli elementi

costruttivi in loco, la minimizzazione dei trasporti e della movimentazione di cantiere e assume oggi un

ruolo fondamentale.

In Milan Ingegneria sono presenti tutte le esperienze e le conoscenze acquisite in oltre trent’anni di

attività nell’ambito della progettazione e della realizzazione di opere civili, commerciali, industriali e

infrastrutturali, sia pubbliche che private e in particolare a supporto della committenza e degli Architetti.

Milan Ingegneria svolge attività di consulenza per l’ingegneria civile e infrastrutturale, la Gestione del

Progetto, il Controllo della qualità, La Direzione dei lavori, i Collaudi e il Coordinamento per la Sicurezza.

La società si avvale di un gruppo di specialisti con solida esperienza e professionalità in molteplici campi

e discipline: progettazione strutturale, energetica, ambientale, infrastrutturale, geotecnica. E’ garantito un

efficace approccio tecnico-scientifico, controllo della qualità e puntuale monitoraggio di tempi e costi.

Maurizio Milan, fondatore della Milan Ingegneria S.r.l. è consulente di Renzo Piano fin dagli anni ’80 e

partecipa alla realizzazione di molti progetti dell’architetto genovese. Collabora con architetti di fama

internazionale come Von Gerkan, Marg und Partner, Arata Isozaki, Rem Koolhaas, Herzog & De Meuron,

Michele De Lucchi, Jean-Michel Wilmotte, Matteo Thun, Bolles+Wilson, Mario Cucinella, Ottavio Di Blasi,

Massimo Alvisi, TAMassociati.

43

CREDITS

PADIGLIONE ITALIA

Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Dario Franceschini Sottosegretari di Stato

Dorina Bianchi Ilaria Borletti Buitoni Antimo Cesaro Segretario Generale Antonia Pasqua Recchia DGAAP - Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane

Direttore Generale DGAAP e Commissario Padiglione Italia

Federica Galloni Dirigente Servizio II Stefano D’Amico Coordinamento generale Referente per l’architettura contemporanea e le periferie urbane

Esmeralda Valente Amministrazione Daniela Aquilini Massimo Epifani Maria Teresa Soldo

Segreteria Annamaria Abbamonte Dora Giuseppina Campisi Ufficio stampa MiBACT Capo Ufficio stampa

Mattia Morandi Addetti Stampa

Francesca Saccone Carlo Zasio Ufficio stampa DGAAP

Francesca Martinotti, studio Martinotti-Roma

Produzione

La Biennale di Venezia

44

CREDITS

TAKING CARE – www.takingcare.it

Team Curatoriale TAMassociati: Massimo Lepore, Raul Pantaleo, Simone Sfriso Staff Curatoriale Laura Candelpergher Ferdinando Crespi Andrea Mariotto Progetto di allestimento

TAMassociati con: Valentina Milan Laura Candelpergher Enrico Vianello Progetto grafico

TAMassociati con: Elisabetta Facchinetti Marta Gerardi (illustrazioni) Emanuela Not Consulenza scientifica sezione 2 - Incontrare il bene comune

Maurizio Coccia Davide Tommaso Ferrando Emiliano Gandolfi Ufficio Stampa

Ferdinando Crespi con: Serena Capasso - 54words Social Media

Ferdinando Crespi Sito web

Sara Allevi Laura Candelpergher Ideazione e produzione video

Matteo de Mayda (regia) Federico Torres (direzione della fotografia) Lorenzo Tomio (musica originale) Alessandro Bertelle (montaggio) Martina Biagi (produzione esecutiva) Lea Dicursi (produzione creativa e montaggio) Marina Rosso (assistente DOP) Alessio Romeo (motion graphic) Cosimo Bizzarri (testi) Maddalena Borsato (consulenza filosofica) Alice Lorenzon (color grading)

Fotografi Andrea Avezzù Matteo de Mayda Process management

Bold Segreteria Arzanà Promozione

ProViaggiArchitettura Crowdfunding civico

Laura Candelpergher Silvia Faion Dario Brollo, Marco Gallicani, Teresa Masciopinto (Banca Popolare Etica) Produzioni dal Basso H-ART Tiziano D’Angelo (gestione economica) Traduzioni Richard Sadleir Catalogo

BeccoGiallo Editore Modelli

Incastrapezzo by La forma del legno Collaboratori alla realizzazione

Gloria Bazzoni Oliviero Blasetti Laura Bottaro Annamaria Draghetti Milena D'Acunto Matteo Mazzamurro Ludovica Springolo Francesca Vittorini

Un sentito ringraziamento allo staff di MiBACT DGAAP e allo staff

della Biennale di Venezia

45

CREDITS Contributi autoriali 1. Pensare il bene comune

Comitato d'indirizzo

Daniela Ciaffi Maurizio Coccia Davide Tommaso Ferrando Alessandro Franceschini Emiliano Gandolfi Giuseppe Longhi Andrea Mariotto (coordinamento) Francesco Marsciani Ezio Micelli Luca Molinari Matteo Passini Emanuela Saporito Sandro Scandolo 2. Incontrare il bene comune Progetti

A.C. elNodo, Ctrl+Z, Straddle3, lamatraKa AM3 Architetti Associati Associazione Teatro Sociale di Gualtieri ATER del Comune di Roma, 999 Contemporary, Municipio VIII di Roma Comoglio Architetti Comune di Milano – Assessorato allo Sport, Benessere, Tempo libero, Verde, Qualità della vita, personale, Tutela degli animali, e Servizi generali – Settore Verde e Agricoltura DAAR - Decolonizing Architecture Art Residency Dianarchitecture + RS Architettura Diverserighestudio Durisch+Nolli Architetti Mirko Franzoso Architetto Antonio Girardi e Cristiana Favretto + Pnat Gravalos Di Monte Arquitectos Ifdesign LAPS Architecture, Castelli Studio Latz + Partner, Studio Pession Associato Metamor Architetti Associati, L.U.A. Laboratorio Urbano Aperto, Laboratorio Urbano Bollenti Spiriti. “Abitare i Paduli”. Unione delle Terre di Mezzo Andrea Oliva Architetto Onsitestudio z a a_Zanon Architetti Associati

3 - Agire il bene comune

Progetti

Alterstudio Partners ARCò – Società Cooperativa Matilde Cassani NOWA (Navarra Office Walking Architecture) Antonio Scarponi / Conceptual Devices Associazioni

AIB Associazione Italiana Biblioteche EMERGENCY ong onlus LEGAMBIENTE onlus LIBERA. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie UISP - Unione Italiana Sport Per tutti “Italogramma” Mostra fotografica

Alessandra Chemollo, Fulvio Orsenigo “Catasta” Installazione Giardino delle Vergini

Luigi Greco, Mattia Paco Rizzi

RINGRAZIAMENTI Fondazione Reggio Children, Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, Sistema Bibliotecario Milano – Comune di Milano, Co-Rent, GGG Elettromeccanica, T.B. Project Marie Aquilino, Marcello Bacchini, Carlo Balestrieri, Mattia Biadene, Roberto Bosi, Elisa De Bridda, Roberto De Carli, Lorenza De Carolis, Pino De Masi, Leopoldo Freyrie, Cecilia Gaspari, Maria Licci e Elena de Liberato (Agenzia Maria Licci), Maurizio Milan, Nicola Pacini e Claudia Marolla (Paar Architects Archives), Edoardo Narne, Rocher & Amouroux Architectes, Mara Rumiz, Francesca Serrazanetti, Silvia Stefanelli, Alex Steiner, Elena Svalduz, Emilio Trame, Enrico Trevisiol

46

www.takingcare.it